il “restauro stilistico” - unirc.it · ideologiche: si voleva cancellare i simboli della...

Post on 17-Feb-2019

217 Views

Category:

Documents

0 Downloads

Preview:

Click to see full reader

TRANSCRIPT

IL “RESTAURO STILISTICO”

Laboratorio di Restauro B

Prof. Arch. Stella Serranò

Nel periodo della rivoluzione francese si assiste in Francia alla sistematica

distruzione di antichi monumenti per due ragioni:

Ideologiche: si voleva cancellare i simboli della monarchia assoluta

Speculative: si riutilizzavano le aree e i materiali per nuovi edifici

In seguito ci si rende conto della necessità di fermare le sistematiche

distruzioni, e si sviluppa una specie di sentimento d’orgoglio nazionale.

Dall’altra parte si sviluppa un crescente interesse per il medioevo e per la

storia, prima sul piano letterario e successivamente per via archeologica.

IL “RESTAURO STILISTICO”

Allora l’archeologia medievale viene riconosciuta come oggetto di scienza e

di insegnamento, e ne consegue che l’architettura del medioevo può

finalmente essere oggetto di quel “riconoscimento” che sta alla base di ogni

azione di tutela e di restauro.

Lo sviluppo del romanzo storico genera una spinta verso la riflessione

storiografica: Victor Hugo si impegna personalmente a difesa dei

monumenti medievali (“Guerre aux demolisseurs”: nel monumento

convivono due aspetti, il suo uso e la usa bellezza; mentre il primo

appartiene al proprietario, la seconda è di tutti) e scrive un romanzo

“Notre Dame de Paris”

che ha per protagonista non l’uomo ma la cattedrale, forma espressiva

dell’antica società.

IL “RESTAURO STILISTICO”

La sintesi di questo atteggiamento sfocerà nel “Restauro Stilistico”,

sintetizzato dalla seguenti osservazioni:

“in un restauro non si deve inventare niente; quando le tracce dello stato

antico sono perdute, la cosa più saggia è copiare i motivi in un edificio della

stessa epoca e della stessa provincia” (criterio analogico), bisogna

“restaurare ciò che è stato danneggiato ma non rimpiazzare ciò che si è

completamente perduto”

“Per restauro noi intendiamo la conservazione di ciò che esiste, la

riproduzione di ciò che manifestamente è esistito”

““RESTAURARE È RIPRISTINARE L’EDIFICIO

IN UNO STATO DI COMPIUTEZZA CHE POTREBBE

NON ESSERE MAI ESISTITO”

IL “RESTAURO STILISTICO”

Quindi se da una parte si vogliono fermare le distruzioni per salvare

l’identità nazionale della Francia, dall’altro prende sempre più importanza il

gusto per le rovine e il medioevo. Attorno al 1830 si è ormai costituita in

Francia la scuola romantica, e avviene il distacco tra i concetti di

“monumento nazionale” e “monumento storico”

Il primo concetto segnerà l’affermazione della pratica della “reintegrazione

stilistica” con il suo massimo rappresentante in E. Viollet-Le-Duc, e il

secondo darà vita al restauro romantico, che approderà poi in Inghilterra e

avrà il suo massimo rappresentante in John Ruskin.

IL “RESTAURO STILISTICO”

La pratica della “reintegrazione stilistica” si basa sul concetto di

STILE =

realtà storica e formale, unitaria e coerente, bene

delimitata nel tempo e nei suoi modi figurali.

Questa realtà è ricavata per astrazione e selezione dagli edifici esistenti,

seguendo procedimenti di natura “scientifica”.

Ogni monumento è visto come il prodotto di uno stile. Compito del

restauratore è riportare l’opera alla unità di stile perduta, che può coincidere

col suo stato primitivo, ma può anche essere un ideale di perfezione

stilistica che può non essere mai esistita.

Il restauro diventa ripristino e purificazione linguistica, a scapito delle

stratificazioni storiche.

IL “RESTAURO STILISTICO”

“c’è lo stile e vi sono gli stili, essi derivano dai gusti e dalle mode del tempo“

STILE=

rispondenza ad un

programma figurativo

STILE =

espressione dei costumi del

popolo che crea l’architettura

IL “RESTAURO STILISTICO”

E. E. Viollet-Le-Duc

Architetto e disegnatore (1814-1879),

compì numerosi viaggi in Francia e in Italia

per studiare e ridisegnare l’architettura.

Viollet-le-duc

“DICTIONNAIRE RAISONNÉE DE L’ARCHITECTURE

FRANÇAISE DU XII AU XVI SIÈCLE”

“DICTIONNAIRE RAISONNÉE DE L’ARCHITECTURE FRANÇAISE DU XII AU XVI SIÈCLE”

I DISEGNI

I RESTAURI

La Sainte Chapelle: disegni di prima e dopo il “restauro” di Viollet le Duc

Notre Dame di Parigi: prima e dopo il restauro di Viollet-le-Duc e Lassus

Notre Dame di Parigi

La guglia di Notre Dame è

un’invenzione di Viollet le duc .

La ritenne necessaria per la

completezza dell’opera, che

doveva presentarsi in forma

“compiuta”.

Viollet-le-duc: restauro parziale del castello di Pierrefonds (Francia) - 1858

Viollet-le-duc : progetto di restauro del fronte meridionale del castello di Pierrefonds

Viollet-le-duc : progetto di restauro del castello di Pierrefonds

Viollet-le-duc : progetto di restauro del castello di Pierrefonds

Viollet-le-duc:

restauro stilistico di

Carcassonne (Francia)

Prima ……… Dopo

Il restauro stilistico in Italia: Bologna

Palazzo dei Notai prima e dopo l'intervento dell'architetto Alfonso Rubbiani

Alfonso Rubbiani

Palazzo di Re Enzo (Bologna) con il completamento della merlatura superiore

top related