incontro dirigenti scolastici - comune di brescia · educazione alimentare. 13 il progetto 2016 ......

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Incontro Dirigenti Scolastici

Ufficio Scolastico Provinciale16 maggio 2016

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Durante l’anno di Expo visite didattiche, laboratori esperienziali in sette scuole, partecipazione a Vivaio Scuola di Expo, 72 diverse iniziative rivolte ai cittadini.

Sulla base delle più aggiornate conoscenze scientifiche con il supporto delle Università bresciane

20 ottobre 2015 - Delibera Giunta n.547 Comune di Brescia approva le “Linee guida per la ristorazione collettiva del Comune di Brescia”

Visivamente far vedere il sito di Alimentarsi

Oltre Expo

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• In una logica di continuità con le esperienze della ristorazione scolastica comuna le, le nuove Linee Guida introducono per il Comune di Brescia degli impegni spe cifici, anche se graduali, in tema di corrette abitudini alimentari e di tipologia di nutrienti.

• Tra l’altro il Comune di Brescia recepisce nella ristorazione scolastica:

Le politiche della ristorazione collettiva

- il piatto del mangiar sano della Harvard University nella redazione dei menù sco lastici;

- una moderna definizione di alimenti integrali; - il rispetto nella scelta degli alimenti dei concetti dell’indice

glicemico e della densi tà calorica, quali strumenti di prevenzione di alcune patologie; - la corresponsabilità casa/extra casa/ Comune nelle pratiche

alimentari corrette.

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7Fonte: Linee Guida per la ristorazione collettiva del Comune di Brescia - ottobre 2015

Definizione di “integrale”

Definizione del pane, e suoi sostitutivi, INTEGRALE: la farina integrale (di grano tenero oppure di farro, di riso, di orzo, di segale…) deve essere

per peso l’ingrediente più rappresentato, eventualmente con la sola eccezione dell’acqua. Se aggiunti, il peso di crusca o cruschello non deve

eccedere il 2% del prodotto finito. Sarà considerato valore aggiunto la presenza di semi oleosi quali semi di

girasole, di finocchio, di zucca, di lino, di papavero e/o sesamo. Se il pane è fatto con più cereali (multi-cereale): la somma delle farine

integrali dei singoli cereali deve essere per peso l’ingrediente più rappresentato, eventualmente con la sola eccezione dell’acqua.

8Fonte: slide B. Zanini convegno Alimentarsi 09/12/2015

Indice glicemico

Misura della velocità con cui un alimento aumenta la glicemia nelle 2 ore successive alla sua assunzione

9Fonte: slide B. Zanini convegno Alimentarsi 09/12/2015

Densità energetica

Contenuto di calorie per massa di prodotto (kcal/g)

Privilegiare i cibi a bassa densità energetica Acqua e fibra riducono la d.e.

La presenza di grassi aumenta la d.e.

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Il Comune si impegna attraverso le proprie Linee Guida a: • Offrire un servizio garantito e menù equilibrati, nel rispetto delle

più aggiornate indicazioni nutrizionali, con la possibilità di scelta di alimenti alternativi e di diete speciali;

• Implementare la qualità della ristorazione anche attraverso l’uso di criteri di selezione dei fornitori sulla base del loro ricorso all’uso di alimenti che svolgano una funzione preventiva rispetto all’obesità e alle pa tologie cardiovascolari.

Dalle Linee Guida alla ristorazione collettiva

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• Adeguamento progressivo della fornitura di pasti a principi di sostenibilità ambientale, di valorizzazione delle risorse territoriali e di riduzione dello spreco di cibo in qualsiasi forma;

• Promozione, insieme alle istituzioni scolastiche e

sanitarie, delle forme oppor tune di continuità di corretta alimentazione tra scuola e famiglia per fare prevenzione a partire dalla più tenera età.

La trasversalità con le diverse agenzie istituzionali

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Comune di Brescia Scuole

Famiglie

LINEE GUIDA PER LA RISTORAZIONE

COLLETTIVA DEL COMUNE

DI BRESCIA

EDUCAZIONE ALIMENTARE

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Il progetto 2016 - 1

Delibera Comune di Brescia n. 229

del 26 aprile 2016 :

•Approva il progetto

•NominailComitatoscientifico

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• Fornire elementi di conoscenza per promuovere un approccio corretto ai cibi

• Far comprendere le motivazioni sanitarie alla base dei menù dei pasti a scuola

• Far comprendere la necessità di continuare ad applicare a casa quanto indicato come corretto

• Contestualizzare il rapporto con il cibo rispetto ai cambiamenti socio-economici ed alla sostenibilità ambientale.

Il progetto 2016 - 2

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Sara Zani e Alessandra Valerio Università degli Studi di Brescia

Cinzia Bonomi, Livia Consolo, Monica Terlenghi Comune di Brescia Settore Diritto allo studio, Sport,

Rapporti con l’Università e Ristorazione scolastica

Comitato Scientifico

Cristina Birbes, Teresa Giovanazzi Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia Alta Scuola per l’ambiente

Federica Di Cosimo Ufficio Scolastico Provinciale

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L’educazione alimentare - 1• Un percorso educativo non episodico rivolto alle famiglie per modificare

stili di alimentazione non sani, introdurre consapevolezza e capacità critica nel consumo di alimenti e contribuire alle iniziative di lotta allo spreco alimentare;

• Un percorso educativorivolto ai bambini attraverso laboratori nelle scuole

• Un piano di interventi di comunicazione per far conoscere i rischi per le future generazioni derivanti dalla mancata prevenzione;

• Un impegno di responsabilità comune tra Istituzioni locali e famiglie per il recupero della dieta mediterranea, della necessità di esercizio fisico a tutte le età, di equilibrato apporto nutritivo secondo quanto indicato dalla scien za dell’alimentazione.

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L’educazione alimentare - 2

1- Informazione2- Conoscenza e consapevolezza

3-Modificadeicomportamenti

Attraverso le attività nelle scuole

Attraverso le attività rivolte alla cittadinaza

Impegno richiesto alle famiglie bresciane

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L’impegno richiesto alle famiglie bresciane

• la conoscenza e la consapevolezza nella scelta dei nutrienti;

• la cura e preparazione del cibo a casa;

• l’attenzione nella scelta dei prodotti da acquistare e consumare in famiglia;

• la disponibilità ad applicare le indicazioni delle Linee-Guida nei pasti a casa, tenendo presente il menù proposto a scuola.

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L’impegno di Comune di Brescia, Istituzioni scolastiche e famiglie per il futuro delle nuove generazioni bresciane è centrato su

una responsabilità condivisa tra pubblico e privato

L’impegno da condividere

+ cibi a basso indice glicemico (verdure, frutta, pasta, pane)+ cereali e farine integrali + legumi+ dieta mediterranea

+ acqua+ stagionalità+ sport e movimento

- cibi ad alta densità calorica (carni, grassi animali, etc.)- bibite, anche quelle pubblicizzate “senza zuccheri”

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Grazie per l’ascolto

e per la condivisione che vorrete assicurare.

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