input grafico - mc4software.com · calcolo, temperature per il calcolo dispersioni secondo uni en...
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INPUT GRAFICO Tutorial
MC4 SUITE 2017
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SOMMARIO
INTRODUZIONE .................................................................................................................................................. 3
1. DEFINIZIONE DATI GENERALI ..................................................................................................................... 4
2. DEFINIZIONE ARCHIVIO STRUTTURE ......................................................................................................... 9
3. DEFINIZIONE ARCHIVIO MATERIALI ......................................................................................................... 25
4. DEFINIZIONE ARCHIVIO FINESTRE ........................................................................................................... 27
5. DEFINIZIONE ARCHIVIO PORTE ................................................................................................................ 32
6. DEFINIZIONE ARCHIVIO ESPOSIZIONI ...................................................................................................... 33
7. CREAZIONE PIANI ..................................................................................................................................... 36
8. DEFINIZIONE UNITA’ IMMOBILIARI E ZONE ............................................................................................ 46
9. IMPORTAZIONE RIFERIMENTI ESTERNI ................................................................................................... 63
10. INSERIMENTO PARETI .......................................................................................................................... 66
11. INSERIMENTO FINESTRE E PORTE ....................................................................................................... 75
12. INSERIMENTO AMBIENTI ..................................................................................................................... 81
13. INSERIMENTO TETTO ........................................................................................................................... 91
14. DEFINIZIONE ARCHIVIO E INSERIMENTO PONTI TERMICI ................................................................... 97
15. CALCOLO DELLE DISPERSIONI INVERNALI ......................................................................................... 109
16. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI ......................................................................................................... 112
17. DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI AD ARIA ................................................................................ 114
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INTRODUZIONE
Il presente Tutorial si configura come una guida rapida intesa a fornire le informazioni necessarie all’utente
per pervenire in tempi relativamente rapidi alla creazione dell’Input grafico con il software Mc4Suite©2017.
La trattazione seguirà un percorso scandito da una serie di passaggi che permetterà all’utente di definire le
impostazioni preliminari per la creazione di un progetto su Mc4Suite, inserire l’input grafico dell’edificio,
eseguire il calcolo delle dispersioni e carichi estivi.
Il percorso si articola nei seguenti passaggi fondamentali:
- Definizione dei dati generali
- Identificazione dei Materiali, Strutture, Finestre e Porte
- Creazione dei piani
- Definizione delle Unità Immobiliari e Zone
- Importazione dei riferimenti esterni
- Disegno delle Pareti, Finestre e Porte
- Inserimento degli Ambienti all’interno dell’input grafico
- Definizione delle esposizioni
- Inserimento dei ponti termici
- Dimensionamento degli Impianti ad aria (UTA)
- Calcolo delle Dispersioni invernali
- Calcolo dei Carichi termici
Nel presente Tutorial implementeremo un progetto di input grafico composto da una palazzina costituita da:
Piano seminterrato adibito a garage auto/moto per dipendenti (non riscaldata). In questo piano sono anche presenti due depositi. Uno dei quali non trattato, ed uno riscaldato con radiatori così come la guardiola ed il WC.
Piano rialzato dove sono presenti: un ambiente riscaldato a pannelli radianti (Spogliatoio), ambienti serviti a tutt’aria (Wc, sala riunioni, ufficio acquisti, bar) ed una zona trattata ad aria primaria e fan-coils (Ufficio automezzi, magazzino).
Piano sottotetto costituito da un unico ambiente non riscaldato.
Il vano scala non è riscaldato ed è un ambiente a tutta altezza che parte dal seminterrato ed arriva fino al
sottotetto.
Si procederà quindi a selezionare l’icona Nuovo file e quindi aprire un file standardiso.dwt per utilizzare
unità di misura del Sistema Internazionale.
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1. DEFINIZIONE DATI GENERALI
Il primo passaggio è costituito dalla compilazione della maschera Dati di progetto.
Figura 1: Comando Dati progetto
Nella maschera Dati generali, selezionare con il mouse il pulsante Cerca.
Figura 2: Maschera Dati progetto
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All’interno dell’Archivio Comuni si potrà digitare la Località di progetto, nel nostro esempio digitare Torino
nel campo Comune; effettuando tale scelta vengono automaticamente caricati i dati climatici di default della
località scelta.
Questi dati hanno una duplice fonte:
- La norma UNI 10349-1:2016 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici - Parte 1:
Medie mensili per la valutazione della prestazione termo-energetica dell'edificio e metodi per ripartire
l'irradianza solare nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l'irradianza solare su di una superficie
inclinata per quel che concerne le località Italiane.
- Lo standard ASHRAE (2005 ASHRAE Handbook—Fundamentals) per tutte le località non italiane.
Figura 3: Maschera Archivio Comuni
Tale archivio presenta dati già precaricati che, eventualmente, possono essere modificati dall'utente stesso.
Una volta cambiato uno o più dati della località selezionata, tali modifiche sono salvate per il progetto
corrente solo dopo aver cliccato sul bottone Applica a fondo pagina.
E' possibile ristabilire i dati originali della località salvati contestualmente all'installazione del programma
(quindi annullare tutte le modifiche eseguite sino a quel momento), cliccando sul tasto "Carica valori di
default" posto inferiormente.
La scheda Dati generali presenta i dati geo-climatici della località di progetto impiegati in tutti i moduli di
calcolo, temperature per il calcolo dispersioni secondo UNI EN 12831, stazione di rilevamento dei dati
climatici secondo UNI 10349-1:2016.
La scheda Dati climatici presenta le temperature della giornata tipo per ogni mese dell’anno ed ogni ora del
giorno. Questi dati di temperatura sono utilizzati dal programma per l'esecuzione dei calcoli estivi di progetto
secondo il metodo di calcolo ASHRAE. Ogni singolo valore è modificabile da utente.
La scheda Dati mensili presenta i dati climatici funzionali al solo calcolo energetico secondo UNI/TS 11300; quindi i dati sono dedotti dalla norma UNI 10349-1:2016.
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Il presente Tutorial tratterà della costruzione dell’input grafico perciò non saranno esaminati i parametri di
inserimento per la compilazione della sezione Fabbisogno energetico edificio, quindi si selezionerà il pulsante
Applica e OK per salvare ed uscire dalla maschera.
Selezionando la sezione Località si potrà scegliere quale metodologia utilizzare per il calcolo delle Dispersioni
invernali.
Figura 4: Comando Località di progetto
In particolare si potrà selezionare la UNI EN 12831 oppure il calcolo ASHRAE. Il software provvederà a
compilare automaticamente i dati climatici necessari per il calcolo richiesto, secondo la normativa adottata.
Figura 5: Maschera Località – Dispersioni invernali
Nella maschera è possibile modificare da utente i seguenti dati, oltre al Metodo di calcolo:
- Temperatura esterna b.s [°C]: temperatura a bulbo secco invernale esterna di progetto. Tramite il tasto
"Modifica" si accede alla sezione "Località Temperature" della scheda Dati Generali dell'Archivio Comuni
in cui è possibile modificare il valore di tale parametro (sarà necessario anche ricalcolare i valori di
temperatura all'interno della scheda "Dati climatici" dell'Archivio Comuni);
- Temperatura del terreno [°C];
- Lambda terreno [W/m K]: conduttività del terreno.
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In analogia alle Dispersioni invernali è possibile visualizzare la maschera di impostazione del calcolo dei carichi
estivi selezionando il comando Cooling Load.
Figura 6: Comando Cooling Load
Nella maschera verranno quindi visualizzati i Dati climatici utili per il calcolo estivo, questo verrà effettuato
con il metodo ASHRAE.
Tutti i campi sotto riportati e che popolano la maschera sono compilati automaticamente in funzione del
caricamento della località di progetto.
Figura 7: Maschera Cooling Load - Carichi estivi
Nella maschera è possibile modificare da utente i seguenti dati:
- Temperatura bulbo secco invernale [°C]: temperatura a bulbo secco invernale esterna di progetto,
medesimo campo presente nella scheda Dispersioni invernali.
- Temperatura bulbo umido invernale [°C]: temperatura a bulbo umido esterna invernale di progetto,
riferita alla temperatura a bulbo secco invernale esterna indicata nel campo precedente. Per
temperature a bulbo secco basse, tipiche della stagione invernale, valori diversi della temperatura a
bulbo umido non portano a sostanziali variazioni dell'umidità specifica. Per questo motivo, il programma
assume, come valore di default della temperatura a bulbo umido, un valore di un grado inferiore rispetto
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a quella bulbo secco indicata nel campo precedente. Tramite il tasto "Modifica" si accede alla sezione
"Località Temperature" della scheda Dati Generali dell'Archivio Comuni in cui è possibile modificare il
valore di tale parametro.
- Temperatura bulbo secco estiva [°C]: temperatura a bulbo secco estiva esterna di progetto. Tramite il
tasto "Modifica" si accede alla sezione "Località Temperature" della scheda Dati Generali dell'Archivio
Comuni in cui è possibile modificare il valore di tale parametro (sarà necessario anche ricalcolare i valori
di temperatura all'interno della scheda "Dati climatici" dell'Archivio Comuni).
- Temperatura bulbo umido estiva [°C]: temperatura a bulbo umido estiva esterna di progetto, riferita
alla temperatura a bulbo secco estiva esterna indicata nel campo precedente. Tramite il tasto "Modifica"
si accede alla sezione "Località Temperature" della scheda Dati Generali dell'Archivio Comuni in cui è
possibile modificare il valore di tale parametro.
- Umidità relativa esterna invernale [%]: umidità relativa esterna invernale di progetto, associata alla
coppia di temperature esterne a bulbo secco ed a bulbo umido indicate nei campi precedenti, calcolata
in automatico dal programma. Il campo non può essere pertanto modificato dall'utente.
- Umidità relativa esterna estiva [%]: umidità relativa esterna estiva di progetto, associata alla coppia di
temperature esterne a bulbo secco ed a bulbo umido indicate nei campi precedenti, calcolata in
automatico dal programma. Il campo non può essere pertanto modificato dall'utente. Anche per
l'umidità relativa estiva di progetto, il programma segue la logica già indicata per la determinazione della
umidità relativa invernale di progetto.
Una volta rientrati nella schermata principale si può notare la comparsa della Barra di Navigazione laterale,
grazie alla quale si riusciranno ad effettuare operazioni di accensione/spegnimento di tutti gli elementi
relativi all’input grafico.
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2. DEFINIZIONE ARCHIVIO STRUTTURE
Dopo aver caricato i dati della località di progetto, si dovranno compilare gli archivi di progetto, per la
definizione di strutture, finestre, porte, ponti termici, esposizioni, necessari per il calcolo delle dispersioni e
verifiche di Legge.
Tramite il comando Strutture si accederà alla maschera di compilazione delle strutture opache in progetto.
Figura 8: Comando Strutture
Il programma contiene in Archivio MC4 una ricca libreria di strutture già definite che possono essere
richiamate in Progetto ed essere così utilizzate nella costruzione dell’edificio. Per ricercare la tipologia di
struttura desiderata è possibile utilizzare il Filtro posto in alto a sinistra, selezionare la voce Tipo struttura e
scegliere la struttura desiderata.
Figura 9: Scelta parete da Archivio MC4
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Tramite il filtro si seleziona un Tipo struttura: Parete esterna, si sceglierà la struttura Parete es intonaco, ed
infine si selezionerà la voce In Progetto per portare la struttura nell’Archivio di Progetto.
Figura 10: Scelta Parete esterna da Archivio MC4
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Tramite il filtro si seleziona un Tipo struttura: Pavimento esterno, si sceglierà Pavimento su Terreno, ed infine
si selezionerà anche in questo caso la voce In Progetto.
Figura 11: Scelta Pavimento esterno da Archivio MC4
Nel presente Tutorial si sceglieranno le seguenti strutture dall’Archivio MC4 e si riporteranno nell’archivio di
Progetto, tramite le azioni viste precedentemente:
Parete es. intonaco (per tutte le pareti esterne non interrate)
Pavimento su terreno (per pavimento piano seminterrato)
Divisorio 10 (per i divisori interni)
Soffitto interpiano (per le solette interpiano)
Soffitto esterno (per soffitto piano sottotetto)
Tetto
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Inoltre si prevede di creare una nuova struttura non presente nell’Archivio MC4, accedendo all’Archivio
materiali e componendo, strato per strato, gli elementi di involucro.
In particolare per il presente progetto è necessario creare la struttura parete esterna vs terra, che andrà a
costituire la parte interrata del muro perimetrale del piano seminterrato.
Per fare ciò occorre selezionare il pulsante Nuovo nella scheda dell’Archivio di progetto. Digitare quindi nella
sezione Descrizione della scheda Dati generali il nome della struttura che ci si appresta a creare.
Figura 12: Creazione nuova struttura
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La nuova struttura denominata parete esterna vs terra, sarà ora tra le strutture in Progetto.
Figura 13: Compilazione Dati generali nuova parete
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Adesso è necessario definirne la stratigrafia accedendo alla scheda Composizione.
Dalla sezione Archivio MC4 dell’Archivio Materiali, riportato nella parte destra della maschera, si potranno
scegliere i Materiali di nostro interesse per andare a comporre la stratigrafia della parete. Scelto il materiale
si effettuerà lo spostamento del materiale tenendo premuta la voce con il mouse e trascinandolo verso la
parte centrale della maschera, nella sezione Materiali della Struttura
Figura 14: Compilazione scheda Componenti nuova parete
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Eseguito lo spostamento con il mouse si dovrà compilare la sezione S[cm] nella quale si dovranno inserire i
cm di spessore del materiale. Come primo materiale più interno si inserirà l’intonaco denominato “Malta di
calce o calce cemento” con spessore pari a 1.5 cm.
Figura 15: Inserimento Materiali in scheda Composizione
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Ripetendo le operazioni allo stesso modo si completerà la stratigrafia della struttura, dallo strato più interno
a quello più esterno rispetto all’edificio. La posizione degli strati potrà essere modificata tramite le frecce
poste al di sotto della sezione Materiali della Struttura e si potranno eliminare tramite il comando Elimina.
Figura 16: Scelta Mattone forato per nuova struttura
Si può notare che a seguito dell’inserimento di un nuovo strato nella sezione sinistra della maschera viene
aggiornato il disegno schematico della struttura ed inoltre vengono aggiornati automaticamente la
Trasmittanza termica [W/m2 K], Massa superficiale [kg/m2] e Spessore [cm] della struttura, riportati nella
parte alta della maschera.
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Per inserire uno spessore dei materiali inferiore al millimetro occorre andare a scegliere la voce Modifica
nella sezione Unità di misura della Barra di Navigazione.
Figura 17: Selezione del tasto Modifica Unità di misura
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Conseguentemente si aprirà la finestra Visualizzazione unità di misura, si dovrà selezionare la voce SI e
aprendo la sezione Struttura si dovrà modificare la Precisione dello Spessore [cm], inserendo per esempio
un valore pari a 0.01.
Figura 18: Finestra Visualizzazione unità di misura
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Per fare in modo che la struttura rispetti i Limiti di legge di trasmittanza termica il software MC4Suite
permette il calcolo automatico dello spessore di isolante da inserire per il rispetto dei limiti. In particolare in
corrispondenza del materiale isolante si dovrà selezionare l’icona della calcolatrice posta a lato dello strato
del materiale stesso. Nel caso della parete esterna vs terra si dovrà selezionare l’icona in corrispondenza
dello strato di “Poliuretano esp. in fabbrica”.
Figura 19: Selezione pulsante Elabora stratigrafia per spessore isolante
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La pressione dell’icona calcolatrice permette l’apertura della finestra dedicata al calcolo, selezionando la voce
Elabora stratigrafia automaticamente il software inserirà lo spessore di isolante minimo necessario al
rispetto dei limiti di legge.
Figura 20: Pulsante Elabora stratigrafia
Nel caso della parete considerata si dovrà inserire uno spessore di isolante minimo pari a 4.8 cm. Lo spessore
è stato successivamente modificato pari a 5 cm per ottenere un risultato realistico.
Figura 21: Modifica spessore isolante a seguito dell'elaborazione stratigrafia
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Successivamente si procederà ad intervenire sulla scheda Composizione di tutte le strutture inserite in
progetto, in modo che queste soddisfino i requisiti richiesti dalle normative vigenti.
Si modificherà ora la configurazione della struttura denominata parete es. intonaco. Occorre selezionare la
struttura in questione nella sezione Descrizione e quindi cliccare sulla scheda Composizione nella quale viene
riportata la composizione stratigrafica.
Figura 22: Modifica stratigrafia struttura soffitto
Si evidenzi con un click il materiale isolante denominato “Isolante15”, si dimensioni lo spessore di isolante
come visto precedentemente tramite il comando Elabora stratigrafia e si modifichi inserendo in questo caso
uno spessore di 9 cm.
Ci si sposti ora sul materiale successivo, denominato pavimento vs terreno, e si aggiunga uno strato di
materiale isolante “Isolante15”. Una volta selezionata la struttura, occorre trascinare il materiale dalla
sezione di destra Archivio MC4 dell’Archivio Materiali alla sezione Materiali della Struttura ed inserirlo prima
del materiale “Sottofondo non areato arg. esp.”. Si rielabori la stratigrafia per inserire uno spessore idoneo
di isolante pari a 10 cm.
Si modificheranno anche le restanti strutture secondo le modalità presentate.
Ci si porti sulla struttura Soffitto interpiano, e si aggiunga uno strato di materiale isolante “Isolante15” di 4
cm tra il “Calcestruzzo ordinario” e il “Sottofondo in cls magro”.
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Nel caso del Soffitto esterno, rinominato Soffitto sottotetto, si eliminerà il “Poliuretano espanso” in luogo, e
si aggiungeranno dall’interno verso l’esterno uno strato di 12 cm di isolante “Isolante15”, uno strato di 6 cm
di “Calcestruzzo ordinario”, ed uno strato di 1 cm di “Pavimento in gomma”. Lo spessore dell’isolante anche
in questo caso è stato calcolato tramite il comando Elabora stratigrafia (fig.22).
Per quel che riguarda la struttura del Tetto si aggiungerà uno strato di 14 cm dell’isolante “Polistirolo UNI
7819-88”.
Per ogni struttura viene visualizzata la stratigrafia nella scheda Composizione, la verifica di Glaser nella
scheda Verifica condensa UNI EN 13788, la verifica dello sfasamento dell’onda termica nella scheda Verifica
UNI EN ISO 13786, il riepilogo delle verifiche di legge nella scheda Verifiche.
La scheda Verifica condensa UNI EN 13788 raccoglie i dati necessari per eseguire la verifica prevista
dall’articolo 8 dell’allegato I del D.L. 311/06 il quale prevede per tutte le categorie di edificio contemplate dal
D.P.R. 412/93 (ad eccezione della categoria E.8) la verifica dell’assenza di condensa superficiale e che le
condense interstiziali delle strutture esterne siano limitate alle sole quantità rievaporabili. Verrà quindi
effettuata la verifica di Glaser della parete in funzione delle condizioni al contorno, la presenza di condensa
si può verificare nel grafico quando vi è intersezione tra le curve di pressione di saturazione ps e pressione di
condensazione pc. Inoltre viene effettuata la Verifica attraverso il Fattore di qualità (FRsi) secondo
l’appendice della UNI EN ISO 13788.
Figura 23: Scheda Verifica condensa
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Nella scheda Verifica UNI EN 13786 viene effettuata la verifica dell’inerzia termica della struttura tramite un
confronto con una struttura “pesante” di riferimento, ovvero una struttura che abbia una massa superficiale
≥ 230 kg/m2. La verifica viene eseguita ai sensi della norma UNI EN ISO 13786:2008 poter soddisfare la
prescrizione prevista alla lettera b) comma 9 dell’allegato I al D.Lgs. n.192/05, come modificato dal D.Lgs.
n.311/06, che prevede l’adozione di una metodologia alternativa laddove la struttura non riesca a conseguire
una massa superficiale ≥ 230 kg/m2 con la sostituzione o l’aumento dello spessore degli strati costituenti.
A livello Legislativo, con l’entrata in vigore del D.P.R. n. 59 la verifica richiesta per le pareti di fabbricato non
in Zona Climatica F ed appartenente a fabbricato di Categoria diversa da E.5 - E.6 - E.7 è la seguente:
- per pareti opache verticali, ad eccezione per quelle esposte a nord-ovest/nord/nord-est deve essere massa
superficiale strutture opache Ms>230kg/m2 oppure la Trasmittanza Termica Periodica YIE<0,12 W/m2K
oppure è consentito l’uso di tecniche e materiali anche innovativi o coperture a verde (con documentazione
e certificazioni che ne documentino equivalenza);
- per pareti opache orizzontali ed inclinate, occorre che la Trasmittanza Termica Periodica YIE<0,20 W/m2K
oppure è consentito uso di tecniche e materiali anche innovativi o coperture a verde (con documentazione e
certificazioni che ne documentino equivalenza).
Figura 24: Scheda Verifica struttura
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Nella scheda Verifiche sono riepilogati gli esiti delle verifiche alle quali la struttura è stata sottoposta: l’icona con segno di spunta di colore verde indica che la verifica è positiva, l’icona con segno di spunta di colore rosso indica il mancato conseguimento della verifica.
Nel caso della verifica della massa superficiale, l’eventuale esito negativo in termini di massa superficiale o trasmittanza termica periodica può essere controbilanciato da un esito positivo in termini di sfasamento dell’onda termica (UNI EN ISO 13786:2008).
Figura 25: Scheda riassunto Verifiche
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3. DEFINIZIONE ARCHIVIO MATERIALI
All’interno dell’Archivio Materiali del software MC4 Suite è possibile inserire materiali presenti nella scheda
Archivio MC4 oppure creare nuovi materiali nella scheda Archivio Progetto.
Le proprietà dei materiali selezionati nell’Archivio Strutture sono visualizzabili nella tabella in basso a destra,
se si volesse creare un Nuovo materiale o Modificare un materiale presente in Archivio materiali si dovrà
richiamare l’apertura di tale finestra selezionando il tasto Archivio materiali posto in corrispondenza
dell’angolo inferiore destro.
Figura 26: Selezione Archivio materiali
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Nella maschera dell’Archivio materiali, che si aprirà automaticamente alla pressione dell’apposito tasto,
sono presenti tutti i materiali archiviati nel programma raccolti nelle categorie di appartenenza (fig.27).
Per creare una nuova Categoria di materiale si dovrà selezionare il tasto Nuovo a sinistra della scheda
Progetto e successivamente si potrà creare il nuovo materiale selezionando il tasto Nuovo presente al centro
della maschera.
Figura 27: Creazione Nuovo materiale
Si dovrà quindi inserire la Descrizione del nuovo materiale e compilare tutti i campi significativi:
- Tipologia di materiale Tipo materiale;
- Conduttività valida per materiali omogenei definita dalla norma UNI 10351 Lambda m [W/m K];
- Conduttanza unitaria valida per materiali non omogenei se si seleziona Fisso come Tipo di spessore Cond.
[W/m2K];
- Spessore dello strato di materiale, da introdurre esclusivamente per materiali non omogenei Spes. [cm];
- Fattore di resistenza igroscopica (definito nella norma UNI EN ISO 13788) Mu;
- Massa volumica ρ del materiale Densità [kg/m3];
- Capacità termica massica della struttura CT [kJ/kg K].
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4. DEFINIZIONE ARCHIVIO FINESTRE
Si accede all’Archivio Finestre per effettuare la compilazione delle finestre in progetto (fig.28).
Figura 28: Comando Archivio Finestre
Anche in questo caso il software mette a disposizione un Archivio MC4 nel quale sono memorizzate diverse
tipologie di serramenti.
Per utilizzare le finestre dell’Archivio nel progetto si dovrà selezionare il serramento di interesse e
successivamente la voce In progetto.
Figura 29: Archivio Finestre scelta da Archivio MC4
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Si selezionano, dall’Archivio MC4 utilizzando il tasto In progetto, le tipologie di finestre che serviranno per il
completamento dell’architettonico.
Per creare un nuovo serramento si potrà selezionare il tasto Nuovo all’interno della scheda di Progetto,
oppure è possibile effettuare una Copia della struttura importata dall’Archivio MC4 e modificare i parametri
del serramento.
Figura 30: Comando Copia dell'Archivio Finestre
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Nel caso in esame il serramento da creare è quello relativo alle finestre del Piano seminterrato, denominato
“Finestra seminterrato”.
Si dovranno compilare i campi nelle schede Costruttive, Termiche, Solari e Misure.
Nella scheda Costruttive si dovranno compilare le caratteristiche dello Spessore del telaio [cm] e numero di
Suddivisioni orizzontali del serramento e definire le strutture e dimensioni del Sopraluce, Soprafinestra,
Sottofinestra e Cassonetto.
Figura 31: Archivio finestre – Scheda Costruttive
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Nella scheda Termiche si dovrà determinare il metodo di calcolo da utilizzare per il calcolo della trasmittanza
della finestra, il metodo analitico la calcolerà in funzione della trasmittanza del telaio, del vetro, del
distanziatore e del cassonetto, ossia in base ai valori impostati per ognuno di essi oppure, qualora ad esempio
il serramento sia certificato, si può scegliere di fissare manualmente il valore totale di Uw, selezionando No
in corrispondenza della voce Calcolo analitico.
Quindi, per il calcolo della trasmittanza totale della finestra, verrà richiesto di compilare le caratteristiche
termiche del Vetro, Telaio, Distanziatore, Resistenza termica della tapparella, Permeabilità e Ponte termico
relativo al serramento.
Figura 32: Archivio finestre - Scheda Termiche
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Nella scheda Solari si dovranno inserire i dati relativi all’ombreggiamento in corrispondenza del serramento.
In particolare si dovranno indicare i Fattori di Shading (ombreggiamento) relativi al vetro e agli schermi solari,
la profondità e la distanza degli Aggetti e dei Balconi eventualmente posti in corrispondenza del serramento. Ù
Figura 33: Archivio finestre – Scheda Solari
Nella scheda Misure si dovranno inserire i dati relativi alle dimensioni del serramento. In particolare si
dovranno indicare la Larghezza, Altezza del serramento. A seguito di ciò, automaticamente, il software
calcolerà le Superfici delle struttura vetrata, del telaio e la Lunghezza del vetro.
Figura 34: Archivio finestre - Scheda Misure
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5. DEFINIZIONE ARCHIVIO PORTE
Si accede all’Archivio Porte per effettuare la compilazione delle porte di progetto (fig.35).
Figura 35: Comando Archivio Porte
Anche in questo caso il software mette a disposizione un Archivio MC4 nel quale sono memorizzate diverse
tipologie di porte. Si richiamano dall’Archivio MC4, tramite il tasto In progetto, le tipologie di porte che
serviranno per il completamento dell’architettonico.
Per creare un nuovo serramento si potrà selezionare il tasto Nuovo all’interno della scheda di Progetto,
oppure è possibile effettuare la Copia della struttura importata dall’Archivio MC4 e modificare i parametri
della porta. Quindi si dovranno compilare i campi nelle sezioni Caratteristiche della porta, Dimensione della
porta, Ponte termico.
Figura 36: Scheda Progetto Archivio Porte
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6. DEFINIZIONE ARCHIVIO ESPOSIZIONI
Si accede all’Archivio Esposizioni per effettuare la compilazione delle esposizioni di progetto (fig.37).
Figura 37: Comando Archivio Esposizioni
Si dovrà selezionare il comando Nuovo e digitare la Descrizione dell’esposizione da creare. Nel caso in esame
sarà necessario creare una esposizione Controterra, da impostare sia per il pavimento del piano seminterrato
sia per la parete seminterrata denominata “Pavimento e parete vs terreno”.
In particolare sarà necessario completare la scheda Dati generali inserendo il Tipo di esposizione
Controterra, Orientamento, Inclinazione pari a 180° e Incremento Sicurezza [%].
Inoltre si dovrà inserire la Temperatura estiva del locale confinante [°C], temperatura di scambio della
parete/ pavimento nel periodo estivo (per il calcolo carichi estivi), se si volesse considerare il Pavimento non
scambiante nel periodo di raffrescamento estivo si dovrà inserire una temperatura pari a 26°C.
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Nel momento in cui si definisce l’esposizione Controterra e l’inclinazione di 180° indicante i pavimenti, sarà
necessario completare anche la scheda Pav. su terr..
Figura 38: Maschera Archivio Esposizioni - Dati generali
All’interno della scheda Pav. su terr. sarà possibile scegliere la tipologia di pavimento su terreno.
Figura 39: Maschera Archivio Esposizioni - Pav.su.terr
Tramite le seguenti impostazioni il software modificherà in automatico il valore di trasmittanza del pavimento
e pareti contro terra, per tenere conto dell’esposizione associata alla struttura.
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Nel caso preso in esame sceglieremo la Tipologia denominata Pavimento e pareti interrate, scegliendo
questa tipologia si dovrà inserire la Profondità del pavimento [m], nel nostro caso sarà pari a 1 m.
Figura 40: Maschera Archivio Esposizioni – Scelta Pavimento e pareti interrate
Gli altri campi da compilare da parte dell’utente sono:
- Carica dati da disegno: ponendo il segno di spunta in corrispondenza di tale voce, il software deriverà
in automatico dall'input grafico l'area netta del pavimento contro terra e la stratigrafia ed la
lunghezza netta della parete prevalente che delimita il pavimento. Contestualmente verranno
disattivate le voci sottostanti Perimetro del pavimento, Area del pavimento, Muro prevalente.
- Perimetro del pavimento [m]: se in corrispondenza del campo "Carica dati da disegno" non si è posto il
segno di spunta, occorre indicare il valore del perimetro che delimita la superficie lorda del pavimento
contro terra relativo all'intero edificio.
- Area del pavimento [m2]: se in corrispondenza del campo "Carica dati da disegno" non si è posto il segno
di spunta, occorre indicare il valore dell'area lorda del pavimento contro terra relativo all'intero edificio.
- Muro prevalente: se in corrispondenza del campo "Carica dati da disegno" non si è posto il segno di
spunta, occorre caricare, da Archivio Strutture, la stratigrafia che rappresenta la parete prevalente (per
estensione) lungo il perimetro del pavimento contro terra.
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7. CREAZIONE PIANI
Il passo successivo è costituito dalla creazione dei piani di progetto dell’edificio, mediante la selezione del
comando Elenco piani (fig.41).
Figura 41: Comando Elenco piani
Esso permetterà di impostare le caratteristiche dei piani sollecitando l’apertura della maschera denominata
Inserimento/Modifica dei piani (fig.42) nell’ambito della quale si provvederà innanzitutto a cliccare sul tasto
Nuovo posto in alto a sinistra.
Figura 42: Maschera creazione e caratterizzazione dei piani dell'edificio
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A sua volta, solleciterà l’apertura della scheda Nuovo/Copia (fig.43). Al suo interno si inserirà la
denominazione del piano in corrispondenza della voce Nome Piano, Posizione del piano rispetto agli altri e
Inserimenti multipli.
L’edificio in progetto è costituito da un piano seminterrato, un piano rialzato ed un sottotetto. In questo caso
si provvederà ad inserire prima il “Piano Seminterrato”.
Figura 43: Scheda per la definizione del piano
All’interno della scheda Inserimento/Modifica piani si inseriranno, nell’ordine il Precodice ambienti, che
identificherà tutti gli ambienti del piano in esame, l’Altezza netta interna in [m]; inoltre si definiranno le
strutture che rappresentano il soffitto e il pavimento del piano in oggetto: a tal fine occorre posizionarsi nel
box collocato immediatamente a destra rispetto alla voce Struttura e richiamare il menù a tendina per la
scelta delle strutture definite nell’Archivio Strutture.
38
Figura 44: Menù di scelta delle strutture da attribuire come soffitto e pavimento del piano
In tale box sono già presenti le strutture precedentemente inserite nell’Archivio di progetto; individuata la
stratigrafia desiderata, l’assegnazione come struttura di piano avverrà mediante un doppio click sulla
descrizione della stessa; l’operazione dovrà essere eseguita sia per la struttura rappresentante il Soffitto che
per quella rappresentante il Pavimento. Si procederà quindi a selezionare per il Soffitto la struttura
denominata “Soffitto Interpiano” e per il Pavimento la struttura “Pavimento vs terreno”
39
Nella voce Esposizione per la struttura del Pavimento si dovrà inserire l’esposizione precedentemente creata
denominata “Pavimento e parete vs terreno” mentre per la struttura Soffitto si dovrà impostare come
Calcolata.
Figura 45: Scheda Inserimento/Modifica dei piani al termine della creazione del 'Piano Seminterrato'
40
Nella sezione Opzioni di progetto si dovrà scegliere la Quota dell’edificio [m], ad esempio inseriremo -2.35
m. Al termine di questa operazione selezioniamo il tasto Applica quota all’edificio (fig.46).
Figura 46: Inserimento quota dell'edificio
Il tasto Applica quota all’edificio automaticamente aggiornerà la quota del pavimento e del soffitto per ogni
singolo piano.
41
Ora si dovranno effettuare le stesse operazioni anche per gli altri piani interessati dall’input grafico. Si
selezioni la voce Nuovo, come visto nelle operazioni precedenti.
Figura 47: Scheda definizione del piano 'Piano Rialzato’
Nella sezione Posizione selezionare la voce Aggiungi all’ultimo e selezionare il piano precedente a quello che
si sta creando. Si inseriranno quindi di conseguenza i piani:
‘Piano Rialzato’ con altezza interna netta di 3 m con pavimento costituito da “Soffitto interpiano” e
soffitto costituito da “Soffitto Sottotetto”. Considerare le esposizioni come Calcolate.
42
In alternativa alla creazione di tutti i piani, è altresì possibile eseguire la Copia dei Piani, tramite il comando
Copia all’interno della scheda Elenco Piani.
Figura 48: Copia del Piano Rialzato
Cliccando su Copia il programma aprirà la maschera riportata in fig. 49. In tale maschera si dovrà specificare:
- Nome del piano (descrizione);
- Posizione: Se si seleziona Aggiungi all'ultimo il programma inserirà il nuovo piano alla fine dell'elenco
dei piani esistenti nella lista indipendentemente dal piano che sta per essere duplicato (piano sorgente);
- Copie: specificare il numero di copie da effettuare. Verranno aggiunti tanti piani quanti ne indica il
numero qui inserito, nel nostro esempio inseriremo solo una copia di piano;
43
- Num. Iniziale: qualora si creino più piani il numero iniziale verrà inserito nella descrizione del livello in
modo da differenziare la descrizione stessa;
- Piano da cui copiare: selezionare il piano sorgente dalla lista dei piani, nel nostro esempio inseriremo la
copia da Piano rialzato;
- Elementi da Copiare: Selezionare i componenti del piano sorgente che devono essere trasferiti al nuovo
piano. Premere Tutti per effettuare la selezione di tutti i componenti.
Figura 49: Maschera Copia Piano
‘Piano Sottotetto’ con altezza interna netta di 2.7 m con soffitto e pavimento costituiti da “Soffitto
Sottotetto”. Considerare le esposizioni come Calcolate, si dovrà inoltre selezionare il check in
corrispondenza della voce Sottotetto.
44
Terminato l’inserimento delle caratteristiche dei tre piani si cliccherà sul pulsante denominato Applica posto
nella parte inferiore della scheda Inserimento/Modifica del piano.
Figura 50: Piani edificio in Elenco Piani
45
All’atto della creazione dei piani verrà attivata la relativa voce nel menù laterale (lato destro) sezione Progetti
– Piani e saranno resi disponibili i relativi controlli di attivazione\disattivazione dei layers ad esso associati
(fig.51).
Figura 51: Attivazione del piano e dei relativi layers all'interno della barra laterale
46
8. DEFINIZIONE UNITA’ IMMOBILIARI E ZONE
Ora si dovrà procedere a caratterizzare l’Unità Immobiliare dell’edificio e le rispettive Zone termiche. Per fare
tali operazioni si dovrà selezionare il comando Zone (fig.52).
Figura 52: Comando Zone
A seguito della selezione del comando Zone verrà aperta in automatico la finestra Elenco unità immobiliare
e zone di progetto. Selezionare la voce Aggiungi unità immobiliare e aggiungere una denominazione nella
sezione Descrizione a lato.
Nel presente tutorial la destinazione d’uso dell’Unità immobiliare considerata corrisponderà alla E.2 – Edifici
per uffici ed assimilabili. Nell'ambito dell'applicazione del D.M. 26/06/2015, l’indicazione della Categoria,
identificativa della destinazione d’uso dell’Unità Immobiliare, influisce sui dati richiesti per il calcolo del
fabbisogno di Acqua Calda Sanitaria (ACS) secondo UNI/TS 11300-2, sui carichi interni endogeni secondo
UNI/TS 11300-1, sui servizi da considerare nella stesura dell’APE e sulle verifiche prescrittive.
Figura 53: Maschera Elenco unità immobiliari - Unità Immobiliare
47
Per completare la definizione dell’Unità Immobiliare si dovrà inoltre completare la scheda denominata Dati
A.C.S. nella quale si dovrà inserire:
- Calcolo del Fabbisogno: tipologia di calcolo per il Fabbisogno di ACS (da Norma);
- Attività ACS: tipologia di attività che interessa l’Unità Immobiliare, si dovrà selezionare il tasto Nuovo e
successivamente il Wizard Attività ACS, il quale aprirà una maschera con il prospetto 31 della Norma
UNI-TS 11300-2, nell'ambito della quale, per ciascuna destinazione d'uso, sono specificati i valori del
parametro a (fabbisogno specifico giornaliero in litri /(giorno X Nu) ed il significato del parametro Nu.
Selezionato il tipo di attività si inserirà il valore di Nu nel box inferiore; inserendo il valore -1 il software
equiparerà l'Nu al valore di superficie utile (Su) dell'unità immobiliare, impostazione che si applica alla
destinazione d'uso E.2 Edifici per uffici ed assimilabili;
Figura 54: Maschera Wizard Attività ACS
- Fattore di occupazione medio giornaliero [%] (100%).
48
Nella seguente fig.55 viene mostrata la compilazione finale della scheda Dati A.C.S.:
Figura 55: Scheda Dati ACS Unità immobiliare
49
Successivamente si dovrà selezionare il tasto Aggiungi Zona e si dovrà digitare una denominazione della zona
nella voce Descrizione, inoltre si dovrà selezionare nella voce Tipo di zona la dicitura Zona Riscaldata.
Figura 56: Maschera Elenco unità immobiliari – Zona Riscaldata
Si dovranno quindi inserire le condizioni interne di progetto della Zona, in particolare Temperature [°C],
Umidità relativa [%], Numero di ricambi di aria esterna [vol/h]. I quali saranno inseriti automaticamente dal
software secondo la normativa adottata e potranno essere modificati dall’utente.
50
Successivamente si potranno compilare le schede denominate:
- Dati sull’impianto: nella quale si dovranno definire i terminali d’impianto di una data Zona, nel caso della
Zona riscaldata si imposteranno i seguenti terminali: Radiatori, Fan-coils, Pannelli radianti.
Figura 57: Maschera Elenco unità immobiliari – Scheda Dati sull'Impianto
- Dati di legge – Dati di calcolo: nella quale si dovranno definire i parametri relativi alla Ventilazione, in
questo caso si sceglierà una Ventilazione Naturale per la Zona in esame. Per la destinazione d’uso uffici si
utilizzerà il calcolo di portata minima di progetto dell’aria secondo la formula (33) della UNI/TS 11300-1.
E la definizione di affollamento secondo gli indici di affollamento riportati nel Prospetto VIII della UNI
10339.
Figura 58: Maschera Elenco unità immobiliari – Scheda Dati di legge Dati di calcolo
- Dati di legge – Carichi interni: nella quale si dovranno inserire i dati di input per la definizione dei carichi
interni endogeni secondo UNI/TS 11300-1.
Figura 59: Maschera Elenco unità immobiliari – Scheda Dati di legge Carichi interni
51
Selezionando nuovamente il tasto Aggiungi Zona si procederà ad inserire le Zone non dotate di impianti di
riscaldamento e/o raffrescamento. Ai fini del calcolo energetico secondo UNI/TS 11300, per una corretta
valutazione degli apporti gratuiti alle zone riscaldate attraverso ambienti non riscaldati (dotati di serramenti)
occorre creare una Zona non climatizzata per ciascun ambiente non riscaldato con esposizioni diverse e tra
loro non confinanti. Si inserirà quindi una Zona Non Climatizzata per ciascun Ambiente non climatizzato con
esposizioni diverse e non confinante, tali Zone saranno denominate Zona NON Climatizzata Autorimessa,
Zona NON Climatizzata Sottotetto, Zona NON Climatizzata Vano scala.
Figura 60: Maschera Elenco unità immobiliari – Zona NON Climatizzata
E la Zona Climatizzata dotata di impianto UTA ad Aria Primaria, la quale sarà considerata ad Umidità relativa
controllata, pari al 50% in Inverno.
Figura 61: Maschera Elenco unità immobiliari – Zona Climatizzata UTA Aria Primaria
52
Nella scheda Dati sull’impianto si dovranno quindi selezionare i terminali Fan-coils ed impostare la UTA
tramite selezione dell’apposito tasto Aggiungi in progetto in corrispondenza della voce Impianti ad aria.
Figura 62: Zona Climatizzata UTA Aria Primaria - Dati sull'impianto
53
Si aprirà quindi la finestra denominata Centrale di trattamento dell’aria e si inseriranno i dati dell’UTA ad
Aria Primaria scegliendo il Tipo di calcolo, in questo caso Temperatura fissa, Potenza elettrica Nominale
assorbita dai Ventilatori a servizio dell’UTA [W], le Temperature di mandata [°C] sono compilate
automaticamente dal software. Le portate di aria di immissione ed estrazione della UTA e le potenze nominali
delle batterie dell’UTA potranno essere calcolate dal software tramite la sezione Impianti aria.
Figura 63: Maschera impostazioni UTA Aria Primaria
54
A seguito dell’inserimento della UTA si dovranno compilare i seguenti campi:
- Indice di movimentazione dell’aria, scegliendo tra le opzioni a disposizione tra cui scegliere l’indice
di movimentazione in funzione del tipo di impianto;
- Codice orario di funzionamento estivo/invernale (profilo in temperatura), impostare il profilo di
funzionamento per il giorno di carico di punta scegliendo uno tra le opzioni messe a disposizione
dall’Archivio MC4 oppure selezionando il tasto Edita per impostare un codice orario da utente.
Figura 64: Zona Climatizzata UTA Aria Primaria - Codice orario di funzionamento
55
La selezione del tasto Edita permette l’apertura della maschera Profilo orario di funzionamento annuale, in
corrispondenza della scheda Progetto sarà possibile creare un Nuovo profilo orario. Per la creazione del
profilo orario si dovrà scegliere il Tipo di profilo orario Temperatura e selezionare un Giorno per il carico di
punta già presente in Archivio oppure selezionare il tasto Edita.
Figura 65: Maschera Profilo orario di funzionamento annuale
56
Alla pressione del tasto Edita si aprirà la maschera dei Profili orari di funzionamento nella quale si potrà
impostare il profilo di temperatura orario nell’arco della giornata.
In particolare, per la definizione di un profilo in temperatura, occorre seguire un approccio di tipo ON/OFF:
ovvero fondamentalmente occorre compilare le righe corrispondenti alle ore in cui l'impianto si considera in
funzione.
Partendo dal presupposto che il valore zero corrisponde allo stato di spegnimento, il valore numerico inserito
per ciascuna ora giornaliera non verrà acquisito in valore assoluto dal software ma servirà ad indicare
semplicemente lo stato di operatività dell'impianto.
Figura 66: Maschera Profili orari di funzionamento
57
Impostati i Codici orari di funzionamento dell’impianto si potranno impostare i seguenti dati:
- Incremento per intermittenza: coefficiente di sovradimensionamento del carico termico invernale
calcolato secondo la UNI 7357;
- Numero di ricambi di aria primaria [Vol/h] o Ricambio per persona [l/s]: quantità di aria esterna da
immettere nella zona, se compilati entrambi il programma adotterà come portata di calcolo la maggiore
tra le due.
- Temperatura b.s. estate/inverno [°C]: Temperatura di bulbo secco dell’aria all’ingresso in ambiente (ossia
in uscita dalla UTA, se si trascurano le perdite di calore nelle canalizzazioni) in inverno/estate. Questo
valore verrà utilizzato per il calcolo delle potenze delle batterie dell’UTA.
- Temperatura b.u. estate/inverno [°C]: Temperatura di bulbo umido dell’aria all’ingresso in ambiente in
inverno/estate; definisce l’Umidità Relativa dell’aria stessa.
- Codice orario funzionamento (profilo in percentuale): selezionare il profilo di funzionamento per il giorno
di carico di punta dal menù a tendina.
Figura 67: Zona Climatizzata UTA Aria Primaria - Dati sull'impianto completi
58
Nella scheda Carichi interni, si dovranno compilare i campi perché il software possa valutare gli apporti di
carico estivi provenienti da persone, illuminazione, apparecchiature.
Figura 68: Zona Climatizzata UTA Aria Primaria - Carichi interni
Nel caso di UTA, nella scheda Dati di legge – Dati di calcolo si dovrà inserire una tipologia di ventilazione:
Meccanica attraverso l’impianto di climatizzazione. Oltre alla sezione della Ventilazione di riferimento, si
dovrà inserire l’Unità di trattamento dell’aria UTA Aria Primaria nell’apposito box, e si dovranno compilare i
parametri relativi alla Ventilazione effettiva, quali:
- (n50) Risultanti tra interno ed esterno: tasso di ricambio d'aria risultante da una differenza di pressione
di 50 Pa tra interno ed esterno (n50), i valori in funzione della permeabilità dell'involucro sono riportati
nel Prospetto 9 della UNI-TS 11300-1;
- Coefficienti di esposizione al vento e ed f: inseriti tramite Prospetto 10 della UNI-TS 11300-1;
- Portata di estrazione [l/s] dell’aria per la specifica zona;
- Portata di immissione [l/s] dell’aria per la specifica zona;
- (FCve) Fattore di efficienza di regolazione dell'impianto di ventilazione meccanica: fattore che tiene
conto della riduzione della portata media giornaliera rispetto al valore nominale per effetto dei sistemi di
controllo che modulano la portata effettiva in funzione del tasso di occupazione, inserito tramite
Prospetto 11 della UNI-TS 11300-1;
- (Bk) ore cumulate giornaliere (valore medio mensile) di presenza di persone: tale valore è funzione della
destinazione d'uso, inserito tramite prospetto E.1 della UNI-TS 11300-1.
59
Nella seguente fig.69 viene mostrata la compilazione finale della scheda Dati di calcolo – Dati di legge della
Zona Climatizzata UTA Aria Primaria:
Figura 69: Zona Climatizzata UTA Aria Primaria - Dati di Legge Dati di calcolo
Successivamente si procederà a compilare le medesime schede per la Zona servita dall’UTA a Tutt’aria.
Figura 70: Dati di zona con UTA Tutt'aria
60
Si sceglierà quindi un Tipo di impianto a Tutt’aria miscelata, e Tipo di calcolo a Temperatura fissa.
Figura 71: Maschera impostazioni UTA Aria Tutt'aria
61
Si completerà, in modo analogo a quanto visto precedentemente per la Zona Climatizzata UTA Aria Primaria,
la scheda Dati sull’impianto e la scheda Carichi interni per la Zona Climatizzata UTA Tutt’aria:
Figura 72: Scheda Dati sull'Impianto Zona UTA Tutt'aria
62
Si completerà anche per la Zona Climatizzata UTA Tutt’aria la scheda Dati di legge – Dati di calcolo, come
mostrato in fig.73.
Figura 73: Scheda Dati di legge - Dati di calcolo Zona Climatizzata UTA Tutt'aria
Infine si confermeranno le impostazioni cliccando su Applica e successivamente OK.
Quindi si elencano di seguito le Zone impiantistiche inserite nel progetto:
Zona NON Climatizzata Autorimessa: alla quale appartengono: autorimessa e deposito non riscaldato;
Zona NON Climatizzata Vano scala: per il vano scala;
Zona NON Climatizzata Sottotetto: per l’intero piano Sottotetto;
Zona Riscaldata: per la guardiola, spogliatoio e deposito del piano Seminterrato;
Zona Climatizzata UTA Aria primaria: per tutta la metà destra del piano Rialzato (Corridoio, Ufficio,
Magazzino, Ufficio automezzi);
Zona Climatizzata UTA Tutt’aria: per tutta la parte sinistra del piano Rialzato (Spogliatoio, Wc, Ingresso,
Corridoio, Sala riunioni, Ufficio e Bar).
63
9. IMPORTAZIONE RIFERIMENTI ESTERNI
Definiti i piani dell’edificio, il secondo passo fondamentale da compiere è il caricamento del riferimento
esterno in formato dwg, ovvero del disegno che rappresenta in prima istanza la pianta del piano e che può
contenere o meno anche la rappresentazione grafica bidimensionale del progetto antincendio.
Il caricamento del riferimento esterno (Xref) avviene selezionando nel MENU’ laterale destro nella sezione
Piani – voce Progetti il piano nel quale dovrà essere inserito il Xref e richiamando il comando dedicato
Inserisci Xref rintracciabile nella scheda dei Comandi – Input grafico nella barra laterale (fig.74).
Figura 74: Comandi per inserimento Xref
64
Alla pressione di tale comando si aprirà la scheda mostrata (fig.75) che permette di selezionare il file in
formato dwg da caricare come riferimento esterno.
Figura 75: Scheda di selezione file dwg da importare come riferimento esterno
Dopo aver selezionato il file e cliccato su Apri si attiverà la maschera Inserisci Riferimento Esterno: Disegno
che riepiloga le caratteristiche del dwg; in essa, in particolar modo, si potrà annotare l’unità di misura in cui
è espresso il disegno e il fattore di scala (fig.76). E’ buona norma fare in modo che il riferimento esterno sia
posizionato nelle vicinanze dell’origine del sistema di riferimento: un input grafico collocato a notevole
distanza dall’origine può sovraccaricare eccessivamente l’elaboratore durante le fasi di rendering.
Figura 76: Scheda riepilogativa dei parametri di riferimento esterno
65
Si confermi l’inserimento dell’Xref con il tasto OK.
Stessa operazione dovrà essere effettuata per l’inserimento dei riferimenti esterni relativi agli altri due piani.
Da questo momento la visualizzazione del riferimento esterno è controllata dalla voce Xref contenuta nel
Menù laterale destro Barra di navigazione nella sezione Piani – voce Layers (fig.77).
Figura 77: Visualizzazione menù laterali MC4 Suite
66
10. INSERIMENTO PARETI
Per il disegno dell’input grafico, prima di tutto si dovrà selezionare, dalla barra laterale Piani – Progetto, il
piano corrispondente all’ambiente che si desidera disegnare e successivamente selezionare il comando
Disegna parete della sezione Input grafico della scheda Comandi della barra laterale.
Figura 78: Selezione del piano e Disegna parete
67
Dalla barra laterale scheda Comandi si dovranno inserire le proprietà della parete da disegnare per creare gli
ambienti.
Si dovrà inserire una Struttura parete andando a scegliere una tra quelle create all’interno dell’Archivio
Progetto, oppure selezionando il tasto Edita.
In questo caso sceglieremo una parete verticale esterna Parete es intonaco, con impostazione Esposizione
Calcolata.
Figura 79: Elenco pareti - Scelta parete esterna
Dopo aver impostato i dati richiesti nella barra laterale, si può passare al disegno. Poiché si tratta di pareti
esterne, la linea da selezionare è quella relativa al filo interno.
68
Figura 80: Comando Trasforma entità in parete esterna per disegno parete
In alternativa al comando Disegna parete è possibile utilizzare il comando Trasforma entità in parete esterna,
selezionabile dalla medesima scheda. L’esecuzione del comando richiede la selezione delle linee
dell’architettonico che devono essere trasformate in unifilare, la linea dell’Xref inserito da selezionare è
sempre quella relativa al filo interno.
Avendo l’OSNAP “vicino” attivato l’operazione si renderà ancora più semplice.
Nel caso in esame il muro perimetrale del piano seminterrato è composto da due strati diversi corrispondenti
alla fascia interrata e a quella fuori terra.
E’ quindi necessario specificare nella barra laterale l’altezza del primo strato e la tipologia di struttura del
secondo strato, ossia per la parte fuori terra.
Il programma permette di sovrapporre fino a tre strati differenti di struttura con le relative esposizioni.
69
Innanzi tutto occorre specificare le caratteristiche e di Dati della struttura 1, quindi scegliere la Struttura
parete Parete esterna vs terra (precedentemente creata), specificare l’Esposizione Pavimento e parete vs
terreno, e definire in Altezza [m] l’altezza dello strato di parete interrata.
Nella sezione Dati struttura 2 si dovrà specificare la tipologia di struttura da sovrapporre alla struttura 1. Se
non si specifica né l’altezza, né l’esposizione, il programma interpreterà l’input in maniera coerente con il
progetto: l’esposizione, verrà calcolata e quindi sarà considerata “esterna” e l’altezza della seconda fascia di
parete esterna verrà considerata automaticamente quella complementare all’altezza della prima fino a
raggiungere il soffitto del piano attivo.
Figura 81: Comandi - Inserimento Struttura parete
Dopo aver effettuato tale compilazione si potrà procedere a disegnare le Pareti per la creazione
dell’ambiente.
Figura 82: Utilizzo del comando Trasforma entità in parete esterna
70
Spegnendo il riferimento esterno dalla barra laterale è possibile visualizzare ciò che si è effettivamente
disegnato.
I tratti di muro inseriti, vengono visualizzati tratteggiati. Questo indica il fatto che sono state forzate le
esposizioni delle pareti in questione. È possibile completare il perimetro del piano con l’ausilio dei comandi
“Estendi”, “Raccorda”, infine si dovrà ottenere un poligono chiuso come mostrato nella figura sottostante.
Figura 83: Risultato utilizzo del comando Trasforma entità in parete esterna
Dopo aver costituito il muro perimetrale del piano seminterrato si dovranno inserire i muri divisori.
71
Figura 84: Comando Trasforma entità in parete interna per disegno parete
Mediante il comando Trasforma entità in parete interna, presente nella medesima scheda, dopo aver
selezionato sulla barra laterale il tipo di struttura da inserire come divisorio, con l’OSNAP “vicino” attivo, si
dovrà avvicinare il cursore del mouse al divisorio ed automaticamente il programma posizionerà la struttura
sull’asse del divisorio del dwg.
72
Figura 85: Utilizzo del comando Trasforma entità in parete interna
Cliccando sui divisori, si costituirà anche la planimetria interna del piano seminterrato. E’ possibile verificare
dal riferimento esterno, che alcuni divisori non hanno la stessa composizione del divisorio 10, bensì quella
della parete es. intonaco, perciò dopo aver costituito i divisori da 10 cm, si dovranno inserire i divisori con
Struttura parete es. intonaco e completare il costruttivo.
73
Il risultato del disegno dell’unifilare sarà quello illustrato in fig.86:
Figura 86: Risultato inserimento pareti
74
La correttezza dell’unifilare creato potrà essere verificata spegnendo il layer Xref dalla Barra laterale di
Navigazione:
Figura 87: Risultato inserimento pareti con Xref spento
Prima di completare la compilazione delle pareti anche al piano Rialzato e Sottotetto, si è preferito inserire
elementi, quali finestre, pareti, ponti termici ed ambienti nel piano Seminterrato, così da ultimarne il disegno.
75
11. INSERIMENTO FINESTRE E PORTE
Successivamente si procederà all’inserimento delle Finestre tramite la selezione del comando Disegna
finestra della sezione Input grafico della scheda Comandi della barra laterale (fig.88).
Dalla barra laterale scheda Comandi si dovranno inserire le proprietà della finestra da inserire.
Si dovrà inserire un Tipo di finestra disponibile andando a scegliere una tra quelle create all’interno
dell’Archivio Progetto, oppure selezionando il tasto Edita.
Figura 88: Comando Disegna Finestra
I campi Larghezza ed Altezza sono compilati automaticamente dal software con le misure del serramento
scelto.
Le modalità di inserimento dei serramenti sono due:
- Con un solo click (opzione di default): cliccare sull’unifilare della parete in corrispondenza della mezzeria
del serramento stesso. Il punto scelto sarà il punto intermedio del serramento;
76
- Tra due punti (digitando ‘2’ da riga di comando per selezionare tale modalità): con il primo click si indica
un estremo del serramento (punto iniziale) e con il secondo click l’altro estremo (punto finale).
Utilizzando questa opzione si impone la larghezza della finestra pari alla distanza intercorsa tra i due
punti.
Nel Seminterrato sono presenti quattro finestre a “bocca di lupo”, nell’Archivio Finestre, questa tipologia di
finestra è stata denominata finestra seminterrato. Essa ha un sottofinestra di 250 cm, una larghezza di 1.2 m
ed un’altezza di 0.5 m.
Si utilizzerà il metodo con un solo click, selezionando dal menu a tendina della barra laterale il tipo di struttura
adottata per il disegno della finestra, ci si posizionerà sul muro al centro della finestra e si inserisca cliccando
una volta con il mouse.
Si inseriscono inoltre le finestre della guardiola sia verso l’autorimessa, sia verso il corridoio. Si dovrà
selezionare sulla barra laterale la finestra adatta, in questo caso la finestra 2x1.5 e si immetteranno nel
progetto come indicato in precedenza.
Figura 89: Inserimento Finestre all'interno dell'input grafico
77
Selezionando quindi l’unifilare verrà inserita la finestra all’interno dell’input grafico e la rispettiva etichetta,
come mostrato in fig.90.
Figura 90: Visualizzazione finestra inserita all'interno dell'input grafico
78
Infine si procederà all’inserimento delle Porte tramite la selezione del comando Disegna porta della sezione
Input grafico della scheda Comandi della barra laterale (fig.91).
Dalla barra laterale scheda Comandi si dovranno inserire le proprietà della porta da inserire.
Si dovrà inserire un Tipo di porta disponibile andando a scegliere una tra quelle create all’interno
dell’Archivio Progetto, oppure selezionando il tasto Edita.
Inoltre si dovrà scegliere il verso di Apertura della porta, scegliendo tra destra, sinistra oppure doppia; i campi
Larghezza ed Altezza sono compilati automaticamente dal software con le misure del serramento scelto.
Figura 91: Comando Disegna porta
79
Anche in questo caso, come per le finestre, si potranno inserire le porte tramite un click sulla mezzeria,
oppure tramite due click sui due estremi del serramento.
L’unica differenza nell’inserimento rispetto alle finestre, è che il programma necessita dell’informazione sul
verso di apertura della porta: si dovrà cliccare sul lato opposto a quello di apertura e la porta verrà
visualizzata.
Figura 92: Visualizzazione Porta all'interno dell'input grafico
Avendo inserito il portone dell’autorimessa su una parete la cui esposizione è stata forzata, bisognerà
selezionare la porta inserita, accedere ai Dati estesi – Dati generali e modificare l’Esposizione della porta e
sopraporta in Calcolata.
Avendo inserito i serramenti su una parete la cui esposizione è stata forzata, le finestre hanno ereditato le
esposizioni delle pareti su cui sono state collocate (ossia Pavimento e Parete vs terreno), nel progetto
corrente invece le pareti hanno due distinte esposizioni (Pavimento e Parete vs terreno per i primi 2 metri, e
Calcolata per il restante metro). Per evitare che si introducano informazioni non corrette occorre selezionare
le finestre inserite, accedere ai Dati generali dei Dati estesi e modificare le esposizioni nei Dati Sottofinestra
e nei Dati Finestra da Pavimento e Parete vs terreno a Calcolata.
80
Dopo l’inserimento di tutte le porte e dei serramenti il risultato sarà il seguente:
Figura 93: Visualizzazione input grafico unifilare Piano seminterrato
Figura 94: Visualizzazione input grafico unifilare Piano rialzato
81
12. INSERIMENTO AMBIENTI
Dopo aver definito le Zone termiche nella scheda Elenco Unità Immobiliari e zone, e completato l’input
grafico, si dovrà procedere ad inserire gli ambienti all’interno delle pareti disegnate precedentemente. Per
fare ciò si dovrà selezionare la voce Inserisci ambiente nella sezione Input grafico della scheda Comandi
presente sulla barra laterale.
Figura 95: Comando Inserisci ambiente e compilazione voce Zona nella scheda Comandi
Nella scheda Comandi della barra laterale, si dovrà inserire una Descrizione dell’Ambiente, e selezionare in
corrispondenza della voce Zona, la zona creata precedentemente nell’Elenco Unità Immobiliari e zone, in
questo caso sceglieremo la zona denominata ‘Zona Piano -3’.
A questo punto, per inserire l’ambiente, si dovrà cliccare all’interno delle pareti disegnate precedentemente.
A seguito di ciò verrà inserire una etichetta contenente la denominazione dell’Ambienti e della Zona. Il
contenuto dell’Etichetta Ambienti potrà essere modificato dall’utente selezionando la voce
DefaultLabelAmbienti in corrispondenza della sezione Etichetta ambienti.
82
Si sono inseriti gli ambienti con Zone riscaldate per la Guardiola, WC, Deposito e corridoio. Di seguito si
mostra la barra laterale durante l’inserimento degli ambienti. Appena verrà inserito un ambiente, il
programma ne genererà immediatamente il tridimensionale.
Figura 96: Inserimento Ambiente Zona Riscaldata all'interno dell'input grafico
Si completerà in questo modo l’inserimento degli Ambienti con Zona Riscaldata al piano Seminterrato.
Figura 97: Ambienti Zona Riscaldata inseriti all'interno del Piano Seminterrato
83
Nel Piano Seminterrato, modificando sulla barra laterale la voce Zona, e selezionando Zona NON Climatizzata
Autorimessa, si potranno inserire l’autorimessa ed il deposito non riscaldati.
Figura 98: Inserimento Autorimessa all'interno dell’input grafico
84
Selezionando il Piano Sottotetto, si potrà inserire il Sottotetto come Zona NON Climatizzata Sottotetto.
Figura 99: Inserimento Ambiente Sottotetto all'interno dell'input grafico
85
L’ultimo ambiente da inserire è il vano scala, tale Ambiente dovrà essere inserito con Zona NON Climatizzata
Vano scala.
Figura 100: Inserimento Ambiente associato a Zona Non Climatizzata Vano scala
86
L’ambiente Vano scala ha la caratteristica di non essere alto quanto gli altri ambienti presenti allo stesso
piano ma è sforante in tutti i piani fino al piano Sottotetto. Per inserire correttamente l’ambiente Vano scala,
sarà quindi necessario selezionare, dai Dati generali dei Dati estesi, la voce Ambiente sottotetto ed impostare
un’altezza tale che l’ambiente in questione possa attraversare tutti i piani. Si imporrà quindi una altezza di
7.9 m all’Ambiente e si modificheranno la Struttura e l’Esposizione del Soffitto, inserendo la Struttura Soffitto
sottotetto e Esposizione Calcolata, le quali corrispondono a quelle del Piano Sottotetto.
Si confermeranno tali impostazioni con il tasto Applica.
Figura 101: Ambiente sforante Vano scala inserito nell’input grafico
87
Si completerà così l’input del piano Seminterrato il risultato ottenuto sarà quello mostrato nella figura
sottostante.
Figura 102: Ambienti inseriti all'interno del Piano Seminterrato
E’ necessario, ora caricare il dwg relativo al piano Rialzato per poter così procedere all’inserimento degli
elementi appena descritti. Selezionare dalla barra laterale, nella sezione Progetti correnti il Piano Rialzato.
Resterà visibile solo il vano scala che come detto appartiene già a questo piano.
Figura 103: Ambienti inseriti all'interno del Piano Rialzato
88
Il comando Ambiente aggregato permette di definire un secondo ambiente fittizio aggregato ad un primo
nel caso questo abbia una o più caratteristiche diverse:
Figura 104: Comando Ambiente aggregato
Nel caso illustrato, dopo aver selezionato il comando Ambiente aggregato, si selezionerà prima il punto di
inserimento dell’Ambiente Ingresso principale del Piano Rialzato, successivamente con un secondo click si
dovrà selezionare l’Ambiente a cui aggregare l’Ambiente Aggregato, accendendo il Piano Seminterrato, sarà
possibile selezionare l’etichetta dell’Ambiente Vano scala.
Figura 105: Inserimento Ambiente Aggregato Ingresso Principale
89
In questo modo il muro che separava l’ingresso dal vano scale scomparirà dando vita ad un unico ambiente.
Infine occorre cambiare la struttura del soffitto e del pavimento dell’ambiente aggregato appena creati, si
evidenzierà l’ambiente al Piano Rialzato denominato Ingresso principale, e nella sezione Strutture della
scheda Dati generali dei Dati estesi si selezionerà come Struttura pavimento il Pavimento vs terreno, e come
Struttura soffitto il Soffitto sottotetto.
Selezionare infine il comando Applica per confermare le modifiche
Figura 106: Modifica strutture Ambiente Aggregato
90
L’inserimento dell’orientamento dell’edificio per determinare le Esposizioni automatiche avviene mediante
il comando Nord.
Figura 107: Comando inserimento Nord
Dopo aver selezionato tale comando bastano due click per definire la direzione del Nord, con il primo si
posiziona il simbolo, e con il secondo si sceglie la direzione
Figura 108: Inserimento Nord nell'input grafico
91
13. INSERIMENTO TETTO
Per ultimare l’architettonico, sarà ora necessario costruire il Tetto a falde per ricoprire l’edificio.
Selezionando il comando Colmo o gronda sarà possibile effettuare il disegno delle linee di colmo e di gronda
in un progetto tetto.
Sulla barra laterale dei Comandi, si dovrà specificare l’altezza assoluta della linea di gronda Z[m] e si potrà
tracciarne il disegno. Il valore in Z[m] deve essere inserito prima ancora che si clicchi nell'area di disegno.
Successivamente si dovrà modificare l’altezza di colmo in corrispondenza del campo Z[m] e tracciare la linea
di colmo.
Figura 109: Comando Colmo o gronda
Dopo la selezione di tale comando si aprirà la finestra dei progetti dei Tetti.
Sarà prima di tutto necessario selezionare il comando Nuovo.
Figura 110: Finestra Progetto Tetti compilata con dati tetto
Sarà necessario specificare la Descrizione del tetto, la Struttura del tetto dall’Archivio Strutture, e la Quota
dell’etichetta. Infine confermare con il tasto Applica.
92
Occorre inserire più livelli tetto solo quando in progetto ci sono tetti ad altezze diverse e sovrapposti, nel
senso che una proiezione a terra delle linee di gronda e/o colmo si intersecano; quando questo accade
occorre disporre i tetti su livelli dedicati e diversi tra loro.
In alternativa al comando Colmo o gronda sarà possibile disegnare il Tetto tramite il comando Linea della
sezione del CAD: Disegno generico.
Figura 111: Disegno generico Linea per creare Tetto
93
Figura 112: Tetto disegnato con Linea Disegno generico
Dopo aver eseguito il disegno del tetto tramite il disegno del CAD si dovrà selezionare il comando Linea in
colmo o gronda, in modo da trasformare le linee del CAD precedentemente tracciate in colmo o gronda.
Figura 113: Comando per trasformare Linea in colmo o gronda
94
Per impostare la quota del nodo del tetto sarà necessario selezionare il comando visualizzabile nella figura
sottostante (fig.114).
Figura 114: Comando per impostazione quota del nodo del tetto
Per l’inserimento delle Falde del tetto sarà necessario utilizzare l’apposito comando Falda.
Una volta impostati i dati richiesti nella barra laterale occorre cliccare all'interno dei poligoni generati dal
disegno delle linee di colmo/gronda quando è attiva la vista dall'alto (quella classica che si usa durante il
disegno dei vari componenti). Il programma inserisce il tag e genera il 3D della falda stessa.
Figura 115: Comando per definizione della Falda
95
Il risultato finale è quello rappresentato nella figura sottostante.
Figura 116: Inserimento Falde all'interno del disegno del Tetto
L’ultima operazione da compiere, è quella che permette di far aderire perfettamente divisori e muri
perimetrali alle falde del tetto.
Il comando Estendi sotto-tetti permette l’estensione delle pareti degli ambienti fino all’intersezione con il
tetto.
Figura 117: Comando Estendi sotto-tetti
96
All'esecuzione del comando tutte le pareti degli ambienti che sono stati definiti come Sottotetto verranno
estesi fino al tetto di competenza dell'ambiente stesso.
Il risultato ottenuto è quello mostrato nella figura seguente:
Figura 118: Visualizzazione 3D Edificio con Tetto
Figura 119: Visualizzazione 3D Edificio con Tetto spento
97
14. DEFINIZIONE ARCHIVIO E INSERIMENTO PONTI TERMICI
Si accede alla maschera di compilazione dei Ponti termici in progetto (fig.120).
Figura 120: Comando Ponti termici
Il software integra una utility per la determinazione dei ponti termici secondo l'abaco prodotto da CESTEC
SPA, ANCE Lombardia e il Politecnico di Milano; tale abaco permette di definire la trasmittanza termica
lineare di una vasta tipologia di ponti termici ed è basato sulle norme UNI EN ISO 10211:2008, UNI EN ISO
6946:2008 e UNI EN ISO 14683:2008.
In virtù di tale metodologia, all’interno dell’Archivio Ponti termici, questi potranno essere creati ex novo in
ogni progetto oppure potranno essere utilizzati i ponti termici eventualmente salvati nella sezione Archivio
Utente solo qualora presentino esattamente la medesima tipologia e le medesime strutture coinvolte.
In uno stesso progetto, uno stesso ponte termico dovrà essere comunque diversificato in base alle stratigrafie
coinvolte, di volta in volta, nell'innesto.
98
Per creare un nuovo elemento all'interno dell'Archivio Ponti termici occorre cliccare sul pulsante Nuovo nella
sezione di sinistra; verrà aggiunto un nuovo record con denominazione provvisoria.
Figura 121: Inserimento Nuovo ponte termico Parete - Tetto
99
Nella sezione di destra occorre specificare i seguenti dati di carattere generale e presenti per ogni tipologia
di ponte termico:
- Descrizione: Denominazione del ponte termico;
- Categoria: Selezionata da un elenco di tipologie di ponte termico previste all'interno dell'abaco, nel caso
specifico selezioneremo la Categoria di ponte termico denominata Parete - Tetto;
- Sottocategoria: In base alla scelta operata nel campo precedente, vengono mostrate le caratterizzazioni
specifiche della famiglia di ponti termici selezionata, nel caso specifico selezioneremo la Sottocategoria
denominata Parete isolata in mezzeria con copertura isolata e trave non isolata;
Figura 122: Scelta Sotto categoria ponte termico Parete - Tetto
100
- Struttura parete: Per lo specifico Ponte termico Parete – Tetto, si dovrà selezionare in questo campo la
tipologia di parete esterna tra quelle presenti in archivio strutture opache. Il software legge la stratigrafia
della parete per estrarne i dati necessari per applicare l’algoritmo di calcolo (i dati utilizzati nell’algoritmo
sono la trasmittanza della parete ed il suo spessore).
- Struttura trave: Per lo specifico Ponte termico Parete – Tetto, si dovrà selezionare in questo campo la
struttura della trave tra quelle presenti in archivio strutture opache. Il software legge la stratigrafia della
trave per estrarne i dati necessari per applicare l'algoritmo di calcolo, ovvero la trasmittanza termica
della trave.
La stratigrafia deve essere composta considerando la trave una struttura orizzontale, quindi si dovrà
selezionare il tasto Edita per creare una nuova struttura trave.
Figura 123: Scelta Struttura trave ponte termico
101
Il tasto Edita permetterà l’apertura della scheda Elenco pareti, in tale scheda si dovrà creare una nuova
struttura denominata Trave, da inserire in corrispondenza della Struttura Trave del Ponte termico delineato.
Figura 124: Creazione Trave da Archivio Strutture
102
Nella scheda Composizione si dovrà inserire la stratigrafia della struttura trave necessaria per definire la
trasmittanza della trave per il corretto calcolo del Ponte termico associato.
Qualunque sia la configurazione dell’oggetto trave creato in Elenco pareti, l’unica proprietà utilizzata nel
calcolo del Ponte termico è la sua trasmittanza termica.
Figura 125: Scheda Composizione struttura trave
103
Infine si dovrà selezionare il tasto Calcolavalori Psi perché il software in modo automatico possa calcolare,
tramite l’algoritmo relativo all’Abaco ponti termici, i valori di Psi – interno e Psi – Esterno che troviamo nei
rispettivi campi. Tali valori vengono considerati ai fini della verifica di legge del valore della trasmittanza
termica media delle strutture opache:
- Psi-Interno [W/m K]: Valore della trasmittanza termica lineare del ponte termico calcolata in riferimento
alle misure interne, al netto dei divisori, dell'edificio.
- Psi-Esterno [W/m K]: Valore della trasmittanza termica lineare del ponte termico calcolata in riferimento
alle misure esterne, al lordo dei divisori, dell'edificio.
Per ogni ponte termico si rende disponibile l’immagine bmp, secondo l’Abaco dei ponti termici, che ne
descrive la composizione.
Figura 126: Calcolo valori Psi per Ponte termico Parete - Tetto
104
Altri campi di input potranno essere visibili a seconda della Categoria di ponte termico selezionata.
Successivamente si inserirà un Ponte termico con Categoria: Parete – solaio e Sottocategoria: Parete isolata
in mezzeria con solaio e trave non isolata.
Si inseriranno quindi le Strutture di parete e trave viste precedentemente nella costruzione del ponte
termico: Parete – tetto.
Figura 127: Inserimento Ponte termico Parete – Solaio
105
Infine si inserirà un Ponte termico con Categoria: Parete – serramento e con valori di Psi – interno e Psi –
esterno: Secondo le specifiche da utente.
Nel nostro caso quindi inseriremo i valori riportati nella seguente figura (fig. 128):
Figura 128: Inserimento Ponte termico Parete – Serramento
Il ponte termico relativo alla Categoria: Parete – serramento verrà inserito direttamente nell’Archivio
Finestre in corrispondenza dei Serramenti che presentano tale ponte termico, all’interno della scheda
Termiche, sezione Ponte termico (fig.129).
Stessa operazione si effettuerà nell’Archivio Porte, nella relativa sezione Ponte termico verrà inserito il Ponte
termico Parete – serramento creato per i serramenti interessati.
Figura 129: Inserimento Ponte termico Parete - Serramento all'interno dell'Archivio Finestre
106
Per l’inserimento automatico dei Ponti termici all’interno dell’input grafico sarà ora necessario selezionare il
tasto Dati località (fig.130), e cliccare sul Wizard in corrispondenza della sezione Individuazione automatica
dei ponti termici.
Figura 130: Selezione pulsante Individuazione automatica dei Ponti termici
107
La pressione di tale tasto permette l’apertura della scheda Ponti termici per estrazione di progetto.
In corrispondenza di ciascuna voce saranno inseriti i rispettivi ponti termici creati precedentemente
nell’Archivio Ponti termici.
In particolare nella sezione Coperture verrà inserito il ponte termico Parete – Tetto, nella sezione Pavimenti
interni verrà inserito il ponte termico Parete – Solaio.
È altresì possibile inserire in questa scheda il ponte termico Parete – Serramento in corrispondenza della
sezione Serramenti di porte e finestre. In questo modo tutti i Serramenti presenti nell’input grafico
presenteranno il medesimo Ponte termico, per fare ciò è necessario preliminarmente inserire nell’Archivio
Finestre e Porte i Ponti termici come Default.
Inoltre è possibile inserire automaticamente tramite la suddetta finestra i ponti termici di Default. Per
impostare i Ponti termici come Default si dovranno preliminarmente selezionare con il tasto destro del mouse
i Ponti termici, all’interno dell’Archivio Ponti termici, impostarli come da Default ed inserirli quindi
nell’Archivio utenti tramite il tasto In Archivio. Questi Ponti termici, all’apertura di un nuovo file, si
renderanno disponibili per essere caricati ed inseriti all’interno della finestra Individuazione automatica dei
ponti termici.
Figura 131: Inserimento Ponti termici nella maschera inserimento automatico ponti termici
108
Eseguite le operazioni di inserimento dei Ponti termici e selezionando il tasto OK, sarà quindi possibile
visualizzare i Ponti termici automatici inseriti all’interno dell’input grafico.
Figura 132: Visualizzazione Ponti termici automatici nell'input grafico
109
15. CALCOLO DELLE DISPERSIONI INVERNALI
L’analisi dei risultati di calcolo consente sia il dimensionamento degli impianti (potenze termiche), sia lo
studio del comportamento dell’edificio in funzione delle condizioni climatiche esterne (carichi termici,
apporti istantanei).
Mediante il comando Dispersioni si lancia l’elaborazione dei calcoli.
Figura 133: Comando Dispersioni termiche edificio
Una volta terminati i calcoli, il programma restituisce la finestra riassuntiva riguardante le dispersioni
mostrata in figura (fig.134).
In particolari sono riportati seguenti valori:
- Dispersioni: Indica quanto la struttura disperde attraverso gli elementi costruttivi (muri, finestre, porte…)
- Ventilazione sensibile: Componente sensibile della ventilazione; - Ventilazione umidificazione: Componente latente della ventilazione; - Apporto ventilazione: Nel caso in esame la ventilazione introduce calore in ambiente; - Totale: Valore totale delle dispersioni.
Figura 134: Risultati di calcolo Dispersioni
110
Nella scheda denominata Statistiche sono riportati i valori assoluti delle dispersioni separate a seconda della
tipologia dell’elemento disperdente.
La legenda degli elementi disperdenti è posizionata nella parte sottostante del grafico.
Figura 135: Statistiche calcolo Dispersioni
Tramite il comando Stampe è possibile visualizzare la finestra della stampa delle relazioni di riepilogo e di
calcolo.
Figura 136: Comando Stampe
111
Nella finestra Stampe è possibile effettuare la stampa della Relazione di riepilogo delle Dispersioni invernali,
tramite la selezione dell’apposito campo.
Potranno quindi essere stampati i Riepiloghi delle Dispersioni invernali per ciascun ambiente e ciascun
alloggio. Sarà necessario quindi scegliere una cartella nella quale stampare il file .rtf e nominare il file.
Infine si dovrà selezionare il tasto in basso a destra Stampa perché il software effettui la stampa.
Figura 137: Maschera Stampa Dispersioni invernali
112
16. CALCOLO DEI CARICHI TERMICI
Mediante il comando Carichi estivi si attiverà la finestra all’interno della quale occorrerà specificare il periodo
per il quale si vuole effettuare il calcolo del carico di raffreddamento.
Figura 138: Comando Carichi estivi
Il periodo di calcolo da indicare può essere compreso tra i mesi Gennaio e Dicembre. Nei mesi indicati viene
effettuato il calcolo nel giorno-tipo per le 24 ore; la potenza da installare sarà relativa al massimo carico
contemporaneo.
Figura 139: Risultati Calcolo carichi termici
113
Selezionando quindi nuovamente il tasto Stampe (fig.140) sarà possibile selezionare effettuare la stampa
della Relazione di riepilogo dei Carichi estivi, tramite la selezione dell’apposito campo.
Potranno quindi essere stampati i Riepiloghi ed i Dettagli dei Carichi estivi ed invernali per ciascun Ambiente,
ciascuna Zona e per Edificio. Sarà necessario quindi scegliere tramite appositi check tutti gli elementi da
stampare, selezionare una cartella nella quale stampare il file .rtf e nominare il file.
Infine si dovrà selezionare il tasto in basso a destra Stampa perché il software effettui la stampa.
Figura 140: Maschera Stampe Carichi estivi
114
17. DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI AD ARIA (UTA)
Una volta eseguiti i calcoli dei Carichi estivi o Dispersioni invernali, è possibile dimensionare le Unità di
trattamento aria, selezionando il comando Impianti aria, il quale consente di calcolare le portate d’aria e di
determinare i dati necessari al dimensionamento delle centrali di trattamento aria.
Figura 141: Comando Impianti ad aria
La selezione di questa opzione presuppone che nella scheda Zone - Dati sull’impianto, sia presente almeno
una zona servita da un impianto ad Aria primaria o a tutt’aria, al quale sia stato associato un’Unità di
trattamento dell’aria (UTA). Nel caso in esame, sono presenti due zone servite da due UTA distinte.
Figura 142: Scheda Dimensionamento centrali di trattamento dell'aria
115
La maschera Centrale di Trattamento dell’aria, presenta tre schede:
Dimensionamento Centrali;
Trattamento estivo;
Trattamento invernale.
La scheda Dimensionamento Centrali è suddivisa in due aree, una contenente l’elenco delle centrali, delle
zone servite dalla centrale selezionata e degli ambienti appartenenti alla zona selezionata; l’altra verticale
mostra i dettagli dell’UTA selezionata.
Se non effettuato già all’interno della scheda Zone, si dovranno completare nell’area verticale destra la
sezione Condizioni d’immissione in zona riferita alla UTA Aria Primaria - Zona Climatizzata UTA Aria Primaria
come mostrato nella figura seguente.
Una scelta progettuale attuabile è quella di abbassare le temperature di bulbo umido per far abbattere il
carico latente all’aria primaria e dimensionare così i fan-coils solamente sul carico sensibile.
Dopo aver impostato le temperature d’immissione, avendo inserito delle UTA a Temperatura fissa, si dovrà
cliccare su Calcola portate, il programma calcolerà le portate di aria necessarie a servire ogni ambiente alle
condizioni indicate.
Nella seguente immagine sono riportati risultati del dimensionamento delle UTA a seguito della pressione
del tasto Calcola portate (fig.143).
Figura 143: Risultati Dimensionamento delle Centrale di trattamento dell'aria – Aria primaria
116
Il dimensionamento della UTA Tutt’aria - Zona Climatizzata Tutt’aria avverrà anch’essa previo
completamento della sezione Condizioni d’immissione in zona.
Digitando il valore estivo a bulbo secco e confermandone l’immissione viene proposto il valore di bulbo
umido coerente. Si nota inoltre come giustamente la sezione invernale non sia editabile essendo diretta
conseguenza delle scelte effettuate nel periodo estivo.
Anche in questo caso, avendo inserito delle UTA a Temperatura fissa, si dovrà cliccare su Calcola portate, il
programma calcolerà le portate di aria necessarie a servire ogni ambiente alle condizioni indicate.
Nel caso di UTA a Portata fissa invece sarà necessario selezionare il tasto Calcola temperature, e tale
impostazione permetterà di calcolare le Temperature di mandata dell’aria della UTA.
Si noti come alla voce Ricambio [%], sia stata inserita la percentuale di aria da ricambiare per assicurare i
volumi/ora desiderati.
Figura 144: Risultati Dimensionamento delle Centrale di trattamento dell'aria – Tutt'Aria
117
Il software fornirà quindi i valori di portata Q [m3/h], ricambio [l/s persona], vent rate [vol/h], potenza estiva
[kW] riferita alla batteria fredda, potenza invernale [kW] riferita alla batteria calda, potenza batteria post
[kW] riferita alla batteria di post – riscaldamento.
Oltre alla maschera delle portate sono presenti altre due maschere che riportano il diagramma psicrometrico
dei due diversi trattamenti subiti dall’aria, si riporta di seguito il diagramma relativo al trattamento estivo
(fig.145) ed invernale (fig.146).
I diagrammi psicrometrici dei trattamenti presenti nelle schede Trattamento estivo e Trattamento invernale
possono essere consultati e stampati attraverso l’apposito tasto Stampa.
Figura 145: Diagramma Trattamento aria estivo
118
Figura 146: Diagramma Trattamento aria invernale
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