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Premessa
Il nostro Istituto ritiene che lo “star bene a scuola" sia premessa irrinunciabile
per un corretto processo di apprendimento/insegnamento e di formazione
dell'individuo.
L’arrivo nella nuova realtà scolastica è quindi per gli alunni un momento im-
portante per il loro futuro inserimento. Esso rappresenta un momento centrale
di conoscenza reciproca, da cui partire e su cui costruire la programmazione
del Consiglio di classe.
Il nostro “ Progetto accoglienza”, nasce quindi dalla consapevolezza che
l'ingresso a scuola per gli alunni soprattutto per quelli delle prime classi, deve
essere da subito positivo, per fugare l'ansia che essi sentono del nuovo e per
far emergere le caratteristiche, i bisogni e le difficoltà di ogni alunno in ingres-
so. Accogliere, infatti vuol dire ricevere qualcuno in modo piacevole ed essere
contenti di farlo, uno stato d’animo di continua apertura verso l’altro, che ci si
augura duri per tutto il percorso scolastico dell’alunno. Il progetto si propone
di creare “ spazi di accoglienza” fornendo alcuni spunti per un graduale pas-
saggio da attività ludiche ad attività didattiche, così da poter costruire un cli-
ma di lavoro positivo tra insegnanti e alunni e diventa il primo passo nell’inse-
rimento nel nuovo ciclo di studi: essa rappresenta quindi un’ esperienza im-
portante in grado di far cogliere le dimensioni del nuovo percorso educativo.
Essa diventa un momento fondamentale anche per gli insegnanti, perché han-
no la possibilità di osservare gli alunni attraverso i loro comportamenti in
modo da verificare anche le informazioni raccolte nel passaggio da un ordine di
scuola a un altro.
Finalità
PER GLI ALUNNI
Promuovere il successo formativo favorendo il passaggio da un ordine di
scuola all'altro per far crescere negli alunni la stima di sé e la
disponibilità ad apprendere e a socializzare;
Trovare un ambiente accogliente per relazionarsi serenamente.
Favorire un clima positivo, sereno e rassicurante per il graduale adatta-
mento degli alunni al fine di creare una rete di relazioni finalizzata alla
formazione del gruppo classe;
Facilitare le conoscenze e le relazioni reciproche per favorire l'acquisizio-
ne di un atteggiamento responsabile nei confronti della nuova realtà sco-
lastica;
Raccogliere informazioni sulle caratteristiche dei ragazzi, in attività
(questionari e giochi….) che non richiedono necessariamente prerequisiti
disciplinari;
Conoscenza e rispetto dell’ambiente scolastico e delle sue regole.
PER I GENITORI
Conoscere il progetto educativo e formativo che la scuola propone.
Cooperare con l'istituzione scolastica.
Aiutare i propri figli ad acquisire le modalità organizzative della scuola.
PER I DOCENTI
Creare un clima sereno e favorevole alla comunicazione.
Favorire la socializzazione fra alunni e la creazione di uno spirito di
classe.
Far conoscere l'organizzazione del nuovo ambiente (gli obiettivi didattici,
i contenuti, i metodi, gli strumenti, i criteri di valutazione delle singole
discipline) nonché presentare in modo chiaro le regole alle quali gli alunni
dovranno attenersi ed abituarsi.
Rilevare la situazione complessiva degli alunni in ingresso.
Fasi di lavoro
Si auspica che tutti gli insegnanti della classe siano coinvolti nel “ Progetto
accoglienza” , prevedendo nei primi giorni di scuola una organizzazione delle
varie attività con accordi presi durante i Consigli di intersezione/interclasse/
classe o nelle riunioni dei dipartimenti disciplinari precedenti l’inizio delle
lezioni. Le attività orientate alla conoscenza dei nuovi compagni, degli
insegnanti e del nuovo ambiente potrebbero essere proposte nei primi giorni
di lezione, alternate per quanto riguarda la scuola secondaria di 1^ grado, alle
prove d’ingresso disciplinari, in modo tale che i primi giorni di lezione non si
trasformino in una serie infinita di tests d’ingresso , riducendo al minimo i
momenti di presentazione e conoscenza, nonché di socializzazione ed
integrazione (soprattutto nelle classi con alunni H o alunni stranieri) creando
ulteriori difficoltà all’ambientamento dei nuovi alunni.
Metodologia
Qui di seguito vengono fornite alcune proposte di attività di socializzazione a
disposizione dei docenti, per la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la
scuola secondaria di 1^ grado . Gli insegnanti, che si alterneranno in classe
nell'arco della giornata scolastica, avvieranno o completeranno le attività
previste secondo una programmazione dei vari momenti.
Durante tali attività gli insegnanti avranno la possibilità di osservare le
dinamiche relazionali degli alunni, annotando le eventuali osservazioni, in una
scheda predisposta (All.1), utili per definire il profilo del nuovo alunno.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche in itinere e finali mireranno a rilevare relativamente agli alunni:
Il grado di partecipazione e di interesse;
Il grado di autonomia
La maturazione di competenze, abilità e conoscenze
L'efficienza e l’efficacia del progetto e del percorso didattico seguito
relativamente ai rapporti scuola – famiglia e la qualità dei risultati
raggiunti dagli alunni nel coordinamento con le famiglie a livello
educativo e culturale.
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Gli alunni portatori di handicap dovranno avere un ruolo attivo nel progetto. Le
attività previste saranno strutturate in modo tale da permettere l’inserimento
di questi bambini, tenendo conto della specificità dei bisogni. Saranno valutate,
caso per caso, le possibilità di inserimento nei gruppi.
Schema organizzativo del Progetto accoglienza
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia, alla luce delle “ Nuove Indicazioni per il Curricolo”, èparte integrante di un percorso formativo unitario, dall’infanzia all’adolescenza,ma merita una specifica attenzione. La Scuola dell’Infanzia è il luogo che in virtù di una pluralità di esperienzequalificanti consente al bambino di scoprire e conseguire gradualmente lapadronanza dell’essere, dell’agire e del convivere e pertanto di compiereavanzamenti sul piano della maturazione dell’identità, dello sviluppo, dellecompetenze, dell’acquisizione e dell’autonomia. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni delproprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare esentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi ead essere riconosciuti come persona unica e irripetibile.Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;provare soddisfazione nel fare da sé ma anche saper chiedere aiuto.Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,domandare, imparare a riflettere.Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire “l’altro da sé” eattribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempremeglio conto della necessità di stabilire regole condivise.Il Curricolo della Scuola dell’Infanzia non coincide con la sola organizzazionedelle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, neglispazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica inun’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione di apprendimento,dove le stesse “routine” (l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, ecc.)svolgonouna funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “basesicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni. Lo stile educativo deidocenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata,mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione delbambino.L’ambientamento e l’accoglienza rappresentano cosi due momenti essenziali epreliminari finalizzati ad una integrazione serena dei bambini e delle bambinenella realtà scolastica.E’ indispensabile che, entrando a scuola, ciascun bambino trovi uno spaziosereno, affettuoso e contenitivo altresì organizzato in base alle proposteeducativo- didattiche, ai progetti di sezione e di intersezione, alle attività diroutine tenendo conto delle esigenze e dei bisogni di ogni singolo bambino.Gli spazi devono essere aperti, modificabili ma anche ordinati, regolamentati emeditati perché possano essere vissuti dai bambini in libertà e sicurezza. Glispazi di ciascuno devono essere facilmente individuabili e quindi personalizzaticon il nome ed un contrassegno.
L’inserimento deve avvenire in modo sereno, armonico e graduale pertanto ènecessario favorire un rapporto aperto di collaborazione tra la scuola e lafamiglia, ciò affinchè i genitori comprendano le motivazioni della prassiadottata dalla scuola in sede collegiale per non dare adito a dubbieinterpretazioni e chiarendo la regolamentazione relativa ai tempi e ai modi diinserimento sollecitandone il rispetto. La Scuola dell’Infanzia è coinvolta, oggi, anche in un nuovo processo diintegrazione di bambini provenienti da gruppi etnici immigrati nel nostropaese. E’ molto importante, allora, definire l’approccio, l’accoglienza el’incontro tra etnie diverse e i valori delle altre identità etno-linguistiche.La scuola come ambiente educativo propone esperienze creative motivanti, siaesse strutturate che non, nel quale ci si sente accettati e circondati da personeche aiutano a crescere.La comunicazione, la relazione affettiva, il clima rassicurante ed accoglientesaranno altrettanti impegni di una regia attenta e partecipata da parte delleinsegnanti. Particolare attenzione verrà posta agli incontri con le famiglie alfine di conoscere la loro cultura e promuovere attività ed esperienze finalizzatea favorire scambi culturali. Le attività dei primi giorni sono determinanti poiché fanno trasparire lo stileeducativo e relazionale della scuola.I tempi di inserimento dei bambini non sono rigidi ma possono essereabbreviati o allungati in base ai loro bisogni, in modo che essi possano avere lapossibilità di entrare nel contesto scolastico con gradualità, trovando unambiente favorevole e una maggiore disponibilità oggettiva di tempo e diattenzione da parte del team docente che in questo periodo garantisce lapresenza in contemporaneità. ORGANIZZAZIONE ACCOGLIENZA : obiettivi, tempi, attivitàL’orario di funzionamento della scuola, sino all’avvio del serviziomensa, è dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Al fine di agevolarel’inserimento dei nuovi iscritti si propone l’accoglienza dalle ore 9.00alle ore 10.30 per i primi tre giorni.L’orario successivamente sarà flessibile in relazione alle esigenze esituazioni di ciascun bambino e delle famiglie con le qualiconcorderemo un’accoglienza personalizzata.
OBIETTIVIIL SE’ E L’ALTRO-Sviluppare e rafforzare la stima di se e l’identità- Conquistare una progressiva autonomia anche sul piano socio-affettivo, perdistaccarsi dai genitori e allargare gradualmente la propria cerchia di amici.
IL CORPO IN MOVIMENTO – Controllare l’affettività e l’emotività in relazioneall’età I DISCORSI E LE PAROLE – Interagire con i compagni e con gli adulti IMMAGINI, SUONI, COLORI – Ascoltare e riconoscere il suono dei nomi
LA CONOSCENZA DEL MONDO – Manipolare, smontare e montare.Organizzare spazi. In tutto questo periodo si privilegiano le seguenti attivita’: • le attività di scoperta dell’ambiente scuola con i materiali e gli oggetti adisposizione; • l’appartenenza alla sezione e la conoscenza dei coetanei e degli adultipresenti; • le attività di routine, di vita pratica e igienico-alimentari • le attività di gioco/canto/danza sia in piccolo gruppo che in grandegruppo; • la scoperta delle regole di vita quotidiana; • le attività espressive libere e guidate legate al disegno, alla pittura, allamanipolazione di materiali; • i giochi liberi ed organizzati negli angoli strutturati.
SCHEMA GIORNATA TIPO8.00 - 9.OO Ingresso – accoglienza9.00 – 10.30 esplorazione ambiente, gioco libero10.30 – 11.30 merenda11.30 – 12.30 attività organizzate (gioco, canto, danza)12.30 – 13.00 uscita.
Schema organizzativo del Progetto accoglienza
SCUOLA PRIMARIA (TEMPO PIENO)
… si parte!
Il primo periodo dell’anno scolastico risulta essere carico di timori e di
aspettative sia per le famiglie che per gli alunni; alla luce di questo, nella
progettazione dell’accoglienza, prevediamo di sviluppare un progetto comune
utile all’aspetto formativo di tutti i bambini.
Il primo giorno di scuola, le docenti accoglieranno i genitori e gli alunni delle
classi prime nell’androne dell’edificio per il saluto di benvenuto. Le docenti delle
altre classi, dopo una prima accoglienza, accompagneranno i bambini nelle
rispettive aule. Si avvieranno così in tutte le classi le attività previste in tale
progetto.
ATTIVITA’
Lettura di racconti sulle emozioni
Rielaborazione del testo ascoltato (verbale, grafica, scritta a seconda
della classe appartenenza)
Completamento e colorazione di schede strutturate
Conversazioni guidate per individuare e analizzare alcune emozioni
Visione del film di animazione “Inside out” inerente il tema delle
emozioni
Giochi a tema (mimo delle emozioni; il barattolo delle emozioni)
Riproduzione delle emoticons
Riproduzione del termometro delle emozioni
Ricerca e ritaglio di volti da associare alle emozioni di base.
FINALITA’
Facilitare un progressivo adattamento alla realtà scolastica, attraverso
l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante per una
positiva socializzazione (alunni nuovi)
Rinnovare e consolidare il senso di appartenenza alla comunità
scolastica (alunni frequentanti).
OBIETTIVI GENERALI
Promuovere l’autonomia, la relazione con gli altri, l’accettazione
dell’ambiente scolastico e delle sue regole
BISOGNI
Affettivi: ascolto, comprensione, comunicazione, sicurezza, stabilità e
accettazione;
Cognitivi: curiosità, scoperta, esplorazione, gioco, comunicazione;
Sociali: contatto con gli altri, relazione e partecipazione.
DESTINATARI
Tutti gli alunni del plesso e delle classi quinte dislocate nell’edificio della scuola
secondaria di I grado in Via Vicenza.
TEMPI
Inizio anno scolastico: prima settimana (dall’ 11 al 15 settembre).
SPAZI E STRUMENTI
Aule e androne;
LIM, CD, opuscoli, riviste, fogli, colori, colla, cartoncini colorati, materiale
strutturato e no;
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Ogni insegnate svilupperà gli obiettivi che riterrà opportuni per la propria
classe.
Vivere la scuola come un ambiente favorevole.
Creare un clima positivo tra insegnanti e alunni.
Accettare norme di convivenza democratica.
Sviluppare capacità di cooperazione.
Condividere con i compagni le proprie emozioni.
Imparare a comunicare nel gruppo classe.
Apprendere giocando e facendo insieme.
Coinvolgere la globalità dei linguaggi.
Acquisire atteggiamenti adeguati all’ascolto.
Narrare esperienze vissute seguendo un ordine temporale.
Leggere testi narrativi e comprenderne il senso globale.
Comprendere gli elementi essenziali di una storia.
Comprendere i fatti, i personaggi e i luoghi di testi narrativi ascoltati.
Produrre testi adeguati a scopi pratico-comunicativi.
Favorire l’inserimento di alunni in situazione di handicap e/o stranieri –
con disagio.
ATTIVITÀ E METODOLOGIA
Attività di tutoring esercitato dagli alunni più grandi nei confronti di quelli
più piccoli o di alunni in difficoltà.
Saranno messe in atto strategie operative che privilegino le attività
espressive (grafiche, ludiche,...) di gruppo, atte a promuovere la
socializzazione e la conoscenza reciproca tra gli alunni e le attività di
comunicazione interpersonale e di ascolto finalizzate a favorire
l’espressione della propria emotività e dei propri bisogni in un contesto
socialmente riconosciuto, condiviso e accettato.
Ci saranno momenti di reciproca conoscenza tra insegnanti e alunni
durante i quali i bambini racconteranno esperienze pregresse,
aspettative, timori, fantasie e…
Ogni alunno dopo aver ascoltato la storia proposta la rappresenterà
graficamente.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche in itinere e finali mireranno a rilevare relativamente agli alunni:
il grado di partecipazione e di interesse;
il grado di autonomia;
la maturazione di competenze, abilità e conoscenze;
l’efficienza e l’efficacia del progetto e del percorso didattico seguito
relativamente ai rapporti scuola – famiglia e la qualità dei risultati
raggiunti dagli alunni nel coordinamento con le famiglie a livello
educativo e culturale.
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Gli alunni portatori di handicap dovranno avere un ruolo attivo nel progetto. Le
attività previste saranno strutturate in modo tale da permettere l’inserimento
di questi bambini, tenendo conto della specificità dei bisogni. Saranno valutate,
caso per caso, le possibilità di inserimento nei gruppi.
SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI VIA VICENZA
E CLASSE V B A TEMPO PIENO
Motivazioni e Finalità del progetto
1. Facilitare un progressivo adattamento alla realtà scolastica, attraverso
l'esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante per una positiva
socializzazione (alunni nuovi)
2. Rinnovare e consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica
(alunni frequentanti)
3. Favorire una stretta collaborazione tra adulti e bambini facendo sentire a
questi ultimi quanto siano importanti le loro storie, quanto sarà impegnativo il
percorso che insieme si affronterà e quanto sia emotivamente coinvolgente la
relazione con loro
4. Conoscere i cambiamenti avvenuti negli alunni durante il periodo delle
vacanze
5. Valorizzare i significati della storia di ognuno di loro avviando, sin da subito,
i ragazzi alla pratica della narrazione di sé, alla discussione aperta e al
confronto
5. Creare il piacere dello stare insieme, avendo un progetto comune di crescita
e di scoperta di nuovi saperi
6. Avviare l’attività didattica con una modalità educativa che valorizzi d subito
le caratteristiche affettive, relazionali, comportamentali di ognuno utilizzando
in senso costruttivo l’influenza reciproca che si instaura tra coetanei
7. Individuare eventuali difficoltà e fare in modo che siano opportunamente
affrontate e risolte dal team dei docenti
8. Rendere, da subito, più diversificati e quindi più efficaci gli apprendimenti
coinvolgendo gli alunni in compiti autentici ed esperienze di tutoraggio
9. Verificare i prerequisiti disciplinari degli allievi in modo da elaborare percorsi
didattici in grado di valorizzare le potenzialità di ognuno, ai fini della
formazione delle classi e della costituzione del progetto didattico educativo.
Obiettivo generale
Promuovere l’autonomia, la relazione con gli altri, l’accettazione
dell’ambiente scolastico e delle sue regole.
Bisogni
Affettivi: ascolto, comprensione, comunicazione, sicurezza, stabilità e ac-
cettazione;
Cognitivi: curiosità, scoperta, esplorazione, gioco e comunicazione;
Sociali: contatto con gli altri, relazione e partecipazione.
Destinatari
Gli alunni della scuola Primaria di Via Vicenza
Modalità operative
Gli alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte, saranno accolti nell’atrio
o nel cortile della scuola dalle insegnanti e dopo si avvieranno nelle rispettive
aule.
Gli alunni delle classi prime saranno chiamati uno per volta e insieme ai propri
genitori si recheranno in classe passando nel corridoio dove i bambini delle
classi superiori creeranno una sorta di cordone nel percorso.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSI PRIME
Far vivere in modo positivo e con serenità la nuova esperienza scolasti-
ca.
Orientarsi nell’ambiente scolastico.
Favorire relazioni positive tra gli alunni e tra insegnanti ed alunni.
Condividere le conoscenze che ciascun bambino porta con sé all’ingresso
della scuola di base.
Condividere esperienze affettive ed emotive.
Verificare i prerequisiti.
Conoscere le prime regole.
Acquisire atteggiamenti adeguati all’ascolto.
Coinvolgere la globalità dei linguaggi.
Favorire l’inserimento di alunni in situazione di handicap e/o stranieri o
con disagio.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSI I -II – III - IV- V di Via
Vicenza e CLASSE V B di Maria Rocca
Ogni insegnate svilupperà gli obiettivi che riterrà opportuni per la propria
classe.
Vivere la scuola come un ambiente favorevole.
Creare un clima positivo tra insegnanti e alunni.
Accettare norme di convivenza democratica.
Instaurare rapporti relazionali positivi sia tra pari sia con le figure adulte.
Sviluppare capacità di cooperazione.
Condividere con i compagni le proprie emozioni.
Imparare a comunicare nel gruppo classe.
Apprendere giocando e facendo insieme.
Coinvolgere la globalità dei linguaggi.
Acquisire atteggiamenti adeguati all’ascolto.
Narrare esperienze vissute seguendo un ordine temporale.
Leggere testi narrativi e comprenderne il senso globale.
Comprendere gli elementi essenziali di una storia.
Comprendere i fatti, i personaggi e i luoghi di testi narrativi ascoltati.
Produrre testi adeguati a scopi pratico-comunicativi.
Favorire l’inserimento di alunni in situazione di handicap e/o stranieri –
con disagio.
Attività e metodologia
Saranno messe in atto strategie operative che privilegino le attività
espressive (grafiche, ludiche,...) di gruppo, atte a promuovere la socializ-
zazione e la conoscenza reciproca tra gli alunni e le attività di comunica-
zione interpersonale e di ascolto finalizzate a favorire l’espressione della
propria emotività e dei propri bisogni in un contesto socialmente ricono-
sciuto, condiviso e accettato.
Ci saranno momenti di reciproca conoscenza tra insegnanti e alunni du-
rante i quali i bambini racconteranno esperienze pregresse, aspettative,
timori, fantasie e…
Verifica e valutazione
Le verifiche in itinere e finali mireranno a rilevare relativamente agli alunni:
il grado di partecipazione e di interesse;
il grado di autonomia;
la maturazione di competenze, abilità e conoscenze;
l’efficienza e l’efficacia del progetto e del percorso didattico seguito rela-
tivamente ai rapporti scuola – famiglia e la qualità dei risultati raggiunti
dagli alunni nel coordinamento con le famiglie a livello educativo e cultu-
rale.
Alunni portatori di Handicap
Gli alunni portatori di handicap dovranno avere un ruolo attivo nel progetto. Le
attività previste saranno strutturate in modo tale da permettere l’inserimento
di questi bambini, tenendo conto della specificità dei bisogni.
Contenuti e itinerario metodologico-didattico
Per il primo periodo dell’anno si effettuerà l’accoglienza al momento
dell’entrata, per dare all’alunno il tempo di adattarsi all’ambiente e alle regole
scolastiche.
Durante la giornata saranno predisposti, a cura delle insegnanti, spazi
improntati all’ascolto delle loro esperienze e dei loro bisogni: i momenti
dedicati alla conversazione favoriranno così un clima sereno per la conoscenza
reciproca, la condivisione e il confronto.
Momento comunitario nell’atrio per l’ingresso dei nuovi alunni
(11/09/2017).Gli alunni delle classi seconde, terze, quarte e quinte dalle ore 9 si
sistemeranno nell’atrio e nel corridoio del piano terra per accogliere uno
per uno i nuovi iscritti alla classe prima. Consegna di un contrassegno
con il proprio nome. Le famiglie, laddove sia possibile, saranno coinvolte
nella preparazione dell’accoglienza. Visita al nuovo ambiente scolastico. Giochi di conoscenza, attività ludiche, manipolative, motorie, musicli e
pittoriche. Percorsi, filastrocche, cartelloni affinché il primo incontro tra alunni, ge-
nitori e insegnanti sia vissuto in modo positivo. Attività di tutoring esercitato dagli alunni più grandi nei confronti di quelli
più piccoli o di alunni in difficoltà. Incontro con i genitori degli alunni delle classi prime (7/09/2017) a cui
sarà illustrato il PTOF e le modalità di funzionamento e organizzative
della scuola.
Le insegnanti del plesso di Via Vicenza, nel mese di Giugno, dopo la chiusura
della scuola, dopo aver individuato il tema da approfondire nel periodo
dell’accoglienza, di comune accordo, hanno stabilito il percorso così come
segue:
Interventi nelle classi:
CLASSE PRIMA e SECONDA-
Conversazione sulle vacanze e preparazione di un cartellone murale .
Visione di un documentario sulla LIM riguardante le fasi della vendemmia.
Attività manuali di ritaglio e colore di schede di uva e viti per la realizzazione
del cartellone sul tema della Vendemmia. I colori primari e secondari.
Preparazione del cartellone dell’appello con il contrassegno a forma grappolo
d’uva.
Ascolto del brano “La vendemmia con i cinque sensi” di A. M. Dadomo.
Attività in classe e produzione di un cartellone murale. Ricerca di dati
sensoriali.
Ricerca di qualità adatte ai nomi dati.
Produzione di semplici frasi con parole date.
CLASSE SECONDA - TERZA- QUINTA B
Conversazione sulle vacanze e produzione di un cartellone murale con
didascalie individuali.
Ascolto del brano “La vendemmia” di A.M. Dadomo e animazione di gruppo.
Degustazione in classe dell’uva. Osservazione attraverso i cinque sensi. Ricerca
di dati sensoriali e costruzione di un cartellone murale sull’esperienza. Ricerca
di aggettivi di nomi dati.
Produzione di frasi individuali sull’esperienza fatta in classe.
Giovedì 21 SETTEMBRE 2017 – CLASSI SECONDE - TERZE – QUINTA B
Esperti presenti per tutto il percorso: Associazione Sas Janas di Olbia.
Uscita didattica presso l’Azienda “Masone Mannu” di Su Canale.
Ore 8,30 - Sistemazione sul bus della Ditta Giagheddu di Monti e partenza da
Via Frosinone-
Ore 9 – visita alla Cantina dell’Azienda
Ore 10 – vendemmia nelle vigne dell’Azienda
Ore 11,30 – Visita al museo del vino a Berchidda.
Laboratorio con le guide dl Museo del sughero di Calangianus
Ore 13,30 - Arrivo ad Olbia
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
BENVENUTI
Il primo giorno il Dirigente e gli insegnanti delle classi prime della scuola
secondaria accolgono nell’auditorium i nuovi alunni con i loro genitori . Dopo
l'appello gli alunni si recano nelle proprie aule accompagnati dagli insegnanti
della prima ora. Quindi il Dirigente illustrerà il Regolamento e il Ptof dell’
Istituto ai genitori.
IN CLASSE
• Se possibile i banchi possono essere sistemati a ferro di cavallo o a
rettangolo, per favorire la prima socializzazione.
• Gli alunni si sistemano al loro posto e l’insegnante della prima ora si
presenta e fa conoscere i ragazzi attraverso un gioco (vedere proposte)
Il docente in orario alla prima ora nella classe illustrerà:
Il progetto Accoglienza e il Regolamento di Istituto e le modalità di fun-
zionamento della scuola
Le modalità di utilizzo del diario e del libretto delle comunicazioni
scuola/famiglia e la struttura oraria
SUGGERIMENTI E ANNOTAZIONI
Nei primi giorni di scuola si potrebbe fare una foto della classe
ripetendola poi negli anni scolastici successivi.
Ogni docente scrive sul Registro di classe l’attività di accoglienza
proposta in modo che possa eventualmente essere completata dal
collega dell’ora successiva.
Se un alunno dovesse essere assente, fare in modo che le schede di
attività vengano compilate nei giorni successivi.
I dati emersi dalle schede di osservazione degli alunni saranno
presentate dal coordinatore nel primo Consiglio di Classe.
Al fine di sviluppare sia il senso di appartenenza alla classe sia quello di
responsabilità e per una migliore organizzazione della classe, una volta
costituito il gruppo, nei giorni successivi, il coordinatore, in accordo con i
colleghi potrebbe stilare un elenco di possibili incarichi da attribuire agli
alunni.
Gli incarichi dovranno essere diversificati in modo da coinvolgere il maggior
numero possibile di ragazzi. Per ogni incarico vanno definite le funzioni e la
durata (ad esempio mensile).
Alcuni possibili incarichi:
Responsabile della cartellina degli assenti
- raccoglie il materiale per il compagno assente durante tutte le ore di lezione e
scrive su di esso il nome;
- consegna il materiale al rientro del compagno.
Postino/a
- L'incaricato si preoccupa di richiedere e distribuire le fotocopie, di distribuire
gli avvisi…
Collaboratori degli insegnanti
- Due alunni si incaricano di raccogliere i compiti per casa .
- Un alunno apre porte e finestre.
- Un alunno pulisce la lavagna bianca al termine delle lezioni.
- Due alunni controllano regolarmente l’ordine e la pulizia dell’aula.
- Due alunni controllano l’ordine dell’armadio.
Responsabili della sicurezza (restano in carica tutto l’anno scolastico)
- Due alunni apri fila
- Due alunni serra fila
Responsabile dei compiti a casa
L’alunno controlla i quaderni dei compagni.
Ogni ragazzo si può candidare per un incarico.
La classe e l'insegnante decidono insieme gli incarichi, la durata e le modalità
di avvicendamento. Sarà necessario prevedere anche degli alunni supplenti.
I nomi degli incaricati vanno scritti su post-it e appesi al CARTELLONE DEGLI
INCARICHI.
PROPOSTE DI ATTIVITA’
CLASSE PRIMA
PREMESSA
Qui di seguito si propongono una serie di attività di accoglienza che ciascun
c.d.c potrebbe utilizzare nei primi giorni di lezione . Alcune delle attività
potrebbero essere svolte non solo in prima ma anche nelle altre classi della
scuola media, poichè anche in seconda o in terza potrebbero esserci alunni
nuovi al gruppo classe già formato. In alcuni casi sono necessari materiali
semplici quali fogli di carta e matite colorate . E’ fondamentale che il docente
osservi molto attentamente gli atteggiamenti e tutto ciò che verrà fuori dalla
discussione in gruppo poichè sarà utile per confrontare le informazioni raccolte
attraverso i tests d’ingresso e i colloqui con le maestre . I tempi di svolgimento
variano a seconda dell’attività ( 20/ 60 minuti ) per cui potrebbero
impegnare più di una lezione.
CONOSCIAMO LA NOSTRA SCUOLA
Le classi prime visiteranno gli spazi dell’edificio scolastico e faranno la
conoscenza delle persone che vi lavorano ( Dirigente, collaboratori scolastici,
uffici di segreteria…..) seguendo una turnazione definita.
GIOCHIAMO INSIEME
Gli alunni divisi in piccoli gruppi, completano un rebus, un cruciverba, giochi
linguistici, giochi matematici, ecc. (a discrezione del Docente) un modo molto
semplice e ludico per cominciare a conoscere i propri vicini di banco.
LE COSE PARLANO DI ME
Gli alunni portano a scuola un oggetto particolarmente caro, lo mostrano ai
compagni e spiegano il motivo della loro scelta (l’oggetto viene poi riportato a
casa).
LA SCATOLA DEI SOGNI
Gli alunni scrivono o rappresentano con un disegno il loro sogno per il futuro, lo
leggono o spiegano ai compagni e poi lo inseriscono nella “scatola dei sogni”
che rimarrà in classe fino al termine dell’anno, momento in cui si potrà verifica-
re se tali sogni si sono modificati.
LE MANI
Ciascun studente prepari una mano, la ritagli e la incolli su un cartoncino. Dopo
averla colorata a piacere scriverà cinque informazioni su se stesso sulle 5 dita:
1. il nome 2. un pregio 3. una passione 4. un'abilità 5. cosa mi aspetto dalla
scuola media
Le mani vengono incollate su un cartoncino ( eventualmente anche attorno al
puzzle) e appese in classe.
PER ME LA SCUOLA E’
Ciascun studente trascrive su un biglietto la frase che più corrisponde alla tua
idea di scuola ( Per me la scuola è: 1. Un luogo dove posso avere l’occasione
di conoscere nuovi amici e compagni 2. Un luogo dove posso conoscere me
stesso e sviluppare le mie capacità 3. Un luogo che mi provoca ansia e
preoccupazione 4. Un luogo dove posso imparare cose nuove e farmi una
cultura 5. Un luogo in cui vado quasi sempre volentieri, anche se so che lo
studio è faticoso, come altre attività 6. Un luogo in cui vado solo perché è
obbligatorio per legge ).
Il biglietto piegato viene consegnato all’insegnante. Raccolti i bigliettini , scritti
in forma anonima, si farà alla lavagna una tabella riassuntiva dei dati. Si potrà
infine discuterne insieme all’ insegnante e ai compagni.
GIOCO DELLA PALLA
Ognuno dice il proprio nome e una qualità che gli piace di sé e lancia la palla al
compagno. Comincia l’insegnante. Nessuno deve esprimere un giudizio sugli
altri.
Alla fine del gioco, chiedere: se il gioco è piaciuto e come si sono sentiti. Fare
in modo che tutti partecipino.
La stessa modalità di gioco si può fare con la proprie paure o con il proprio
nome. Sarebbe auspicabile che la prima a giocare sia l’insegnante .
SEGNAPOSTO PERSONALIZZATO
Preparazione di un segnaposto personalizzato che dovrà essere leggibile agli
insegnanti e agli alunni. Il segnaposto dovrà essere collocato sul banco e
lasciato per almeno due settimane. In questo modo i docenti e gli allievi stessi
potranno chiamare per nome ciascun ragazzo, determinando in tal modo un
clima più familiare e meno spersonalizzato.
Accanto al proprio nome l’alunno potrebbe anche disegnare un logo.
SE FOSSI
E’ una rappresentazione condizionata della percezione di se stessi . Si chiede
agli alunni di dividere un foglio da disegno in 4 /6 parti e di rappresentarsi
come un animale, un fiore , una stagione ,un oggetto utile , un frutto e così
via. Il disegno può essere colorato. Segue discussione e l’osservazione da parte
dell’insegnante.
SIAMO SIMILI :
Conoscenza
Si chieda a ciascun allievo di compilare un foglio con delle caratteristiche
personali ( vedi griglia sotto ) e si chieda loro di completarlo . Al termine
l’insegnante può proporre diverse varianti :
a ) invitare ciascun ragazzo a commentare il proprio schema davanti al gruppo;
b) far girare gli allievi per l’aula alla ricerca di compagni che abbiano
caratteristiche simili alle proprie e presentandosi quindi l’uno e l’altro al resto
della classe
c ) dividere la classe in sottogruppi e lasciare a ciascuno il tempo necessario
per scambiarsi i fogli e “ riconoscersi “ reciprocamente.
Scheda di presentazione ( La scheda potrebbe essere anche proposta in
lingua straniera.)
Nome e Cognome_________________________
Luogo e data di nascita____________________
Nazionalita’_____________________________
Persone con cui vivo_______________________
Scuola da cui provengo_____________________
Animale domestico che vorrei________________
Sport che pratico________________________
Societa’ sportiva a cui sono iscritto___________
Associazione che frequento_________________
Strumento che suono o vorrei suonare_________
Giornali o riviste che leggo spesso_____________
Programmi televisivi che seguo_______________
Passatempi_____________________________
Abbigliamento che preferisco________________
Le mie qualità e i miei difetti ___________________________
ME ! I ragazzi si raccontano :
Ogni alunno disegna su un cartoncino bianco il proprio profilo. Ritaglia da
riviste e da giornali immagini, parole e simboli che siano rappresentativi di se
stesso.
I ragazzi incollano quello che hanno scelto sui loro profili, senza firmarsi.
Una volta che i collages individuali sono stati completati, vengono esposti in
classe e i ragazzi cercano di riconoscere il compagno, che “racconta” gli
elementi del suo mosaico .
Successivamente i profili vengono raccolti in un mosaico.
LE NOSTRE REGOLE
Si discute con gli alunni su quale sia il ruolo dell’insegnante all’interno della
classe e i bisogni degli alunni ( cioè: ad es. poter imparare e stare bene a
scuola)
ESEMPIO DI ATTIVITA’
Gli alunni propongono quindi alcune regole da rispettare nell’ambiente
scolastico per stare bene insieme e le scrivono sulla lavagna riordinandole per
importanza. In seguito si chiede loro di provare a ricercarle all’interno del
Regolamento d’Istituto evidenziandole.
L’insegnante procede quindi alla lettura del regolamento interno , e gli alunni
divisi in gruppo sceglieranno una norma del regolamento che sarà
rappresentato attraverso un disegno da attaccare in seguito su un cartellone
accompagnandolo con una breve didascalia. Gli alunni potrebbero alla fine
firmare il cartellone.
IL REGOLAMENTO DI CLASSE
A questo punto si può stabilire un regolamento della nostra classe. Si
procederà secondo gli accordi con i vari insegnanti.
• Dalla discussione dovrebbero emergere delle regole che aiutino a star meglio
insieme e soprattutto dovranno essere scritte in positivo; ad esempio: ci si alza
solo con permesso dell’insegnante.
• Le regole verranno trascritte su un cartellone che verrà appeso in classe, se
lo desiderate potete anche firmarlo.
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CLASSE SECONDA
IL SEGNALIBRO
Gli alunni preparano un segnalibro, colorandolo e scrivendo sul retro un pensie-
ro o un augurio per i ragazzi di prima; al termine del lavoro andranno nella
classe prima corrispondente a consegnare a ciascuno il loro “regalo”, come se-
gno di benvenuto nella scuola.
LA SCATOLA DEI SOGNI
Gli alunni scrivono o rappresentano con un disegno il loro sogno per il futuro,
lo leggono o spiegano ai compagni e poi lo inseriscono nella “scatola dei sogni”
che rimarrà in classe fino al termine dell’anno, momento in cui si potrà verifica-
re se tali sogni si sono modificati.
PREGI E CAPACITA’
Disporre gli alunni in cerchio . Ciascuno dovrà comunicare agli altri le proprie
qualità fisiche e psicologiche, rivelando qualcosa che apprezza di sé. Un allievo
potrebbe stare al centro e i compagni comunicano a turno quali sono i pregi
che riconoscono in lui. Alla fine gli alunni dovranno esprimersi sul disagio
provato nel dichiarare i propri pregi.
LE MIE PAURE
Per spingere i ragazzi a esprimere le loro ansie può essere proposta la seguen-
te attività: - scrivere su un foglietto, che rimane anonimo, ciò che più viene te-
muto di questo anno scolastico; - gettare le proprie paure in una scatola conte-
nente anche quelle compagni. L’insegnante estrae i fogli, legge i timori e li di-
scute con tutta la classe in modo da evidenziare come certe paure sono comuni
a molti ragazzi e quindi superabili attraverso un confronto. I bigliettini anonimi
verranno poi messi in un contenitore che verrà conservato in classe.
AUTORITRATTO
Ogni allievo riporta per iscritto e in forma anonima su un lato A del foglio i
tratti salienti della propria personalità . Sul lato B dovranno descrivere la
propria “ immagine sociale “ ( come ti vedono gli altri ) . Al termine del lavoro,
l’insegnante estrae a sorte un autoritratto e leggerà prima il lato A e poi quello
B invitando gli alunni ad indovinare a chi appartiene l’autoritratto e a far
riflettere sulle differenze di carattere e sulla distanza che spesso esiste .
IL DONO DELL'AMICIZIA
L’insegnante presenta l’attività spiegando come spesso si pensa che fare un
dono significhi acquistare un oggetto e regalarlo alla persona che ci sta più
simpatica. Si può invece donare qualcosa spendendo nulla. Si invitano quindi
gli alunni a scrivere un biglietto da “ donare “ a ciascuno dei compagni di
classe (es: un messaggio di incoraggiamento, di augurio…). Le consegne da
rispettare sono ben precise :
1 )I messaggi vanno scritti in prima persona citando il destinatario;
2 ) i messaggi devono essere personali e non generici
3 ) bisogna scrivere gli aspetti che ci hanno favorevolmente colpito e non i reali
o potenziali difetti ;
4 ) scrivere a ognuno ciò che comunica in lui buone sensazioni.
Alla fine dell’attività l’insegnante invita quindi a leggere e ad ascoltare i “
doni “ che ciascuno ha destinato all’altro.
CLASSE TERZA
BENVENUTI
Gli alunni delle classi terze salutano quelli di prima con una canzone, o una let-
tera, o una filastrocca, attraverso cui trasmettono la propria esperienza ed il
proprio modo di “sentire” la scuola e danno dei consigli su come affrontarla.
I MATTONI DELLA MIA VITA
Si chiede agli alunni di scrivere in 10 minuti tutto ciò che viene loro in mente
relativamente alle cose, persone, qualità necessarie alla loro sopravvivenza,
sviluppo e felicità.
Fatto questo far disegnare su un foglio una piramide e immaginare che i
mattoni siano le cose scritte . Alla base andranno le più importanti fino ad
arrivare all’apice con quelle meno importanti. . Dividere la classe in gruppi da 4
persone ,all’interno dei quali ciascuno mostrerà la propria piramide e spiegherà
la sua strutturazionee la collocazione dei valori. Disposti in cerchio si cercherà
di costruire con i mattoni di tutte le piramide una piramide comune, che
contenga tutto ciò che per un uomo sarebbe di primaria importanza.
In alternativa, i ragazzi possono limitarsi a fare un elenco dei valori
disponendoli sotto una serie di categorie tipo “ cose fondamentali per me “ o “
cose fondamentali per la società “ o “ cose che vorrei trasmettere agli altri “ .
LA SCATOLA DEI SOGNI
Gli alunni scrivono o rappresentano con un disegno il loro sogno per il futuro,
lo leggono o spiegano ai compagni e poi lo inseriscono nella “scatola dei sogni”
che rimarrà in classe fino al termine dell’anno, momento in cui si potrà verifica-
re se tali sogni si sono modificati.
ESSERE GRUPPO
Facciamo sedere in cerchio i ragazzi e distribuiamo 2 fogli . Il primo riporta le
seguenti frasi .
1 ) Preferisco avere amici al di fuori del gruppo classe ;
2 ) detesto arrabbiarmi quando non vengo accettato in un gruppo;
3 ) essere accettato dai miei amici è la cosa più importante;
4 )non m’importa granchè di essere accettato in un gruppo ;
5 ) mi piace cambiare spesso amici ;
6 ) mi è facile fare amicizia ma fatico a consolidare i rapporti.
Gli studenti devono esprimere il loro accordo o disaccordo utilizzando una scala
da 1 a 7. Nel secondo foglio devono scrivere quali dovrebbero essere i
comportamenti da adottare per essere accettati in un grupo di coetanei e per
conservarne l’amicizia. Nasce la discussione che porterà all’individuazione di
alcune regole :
a ) rispettare le regole del gruppo ,
b) essere leali ;
c ) partecipare alle attività del gruppo ;
d ) condividere i sentimenti dell’altro;
e ) comunicare le proprie emozioni;
f ) aiutare il compagno più debole;
g ) essere solidali.
LE MIE PAURE
Per spingere i ragazzi a esprimere le loro ansie può essere proposta la seguen-
te attività: - scrivere su un foglietto, che rimane anonimo, ciò che più viene te-
muto di questo anno scolastico; - gettare le proprie paure in una scatola conte-
nente anche quelle compagni. L’insegnante estrae i fogli, legge i timori e li di-
scute con tutta la classe in modo da evidenziare come certe paure sono comuni
a molti ragazzi e quindi superabili attraverso un confronto. I bigliettini anonimi
verranno poi messi in un contenitore che verrà conservato in classe.
All.1 Tabulazione delle osservazioni iniziali per le attività di accoglienza classi prime CLASSE A.S. 2017/2018
Elenco Alunni
Comunica senza diffi-coltà con i
compagni
Comunicasenza dif-ficoltà conl’adulto
È attento durante leconversa-zioni/spiegazio-ni
Esegue l’attività indicata
Parla rispet-tando il pro-prio turno
Ascolta l’in-segnante
Ascolta i compagni
Ricerca at-tenzione su di sè
Accettale prime regole
Legenda: X no; V si; T talvolta.
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