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DOC5 Ed3 -Aprile 2017
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO”
27100 PAVIA -. Via Verdi, 19 - 0382/302801-2-3 Fax 303160
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE SULL’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Classe 5^AM
nell’a.s. 2016-2017
INDIRIZZO Meccanica, Meccatronica ed Energia
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G. CARDANO” - PAVIA
Via Verdi n°19 - tel. 0382.302801-2-3 fax 0382.303160
e-mail: direzione@itiscardanopv.gov.it
pec: pvtf01000b@pec.istruzione.it
sito web: www.cardano.pv.it
C.F. 80003980184 - P.I. 01958500181 - Cod. Min. PVTF01000B
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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INDICE
1. PROFILO PROFESSIONALE 3
2. PROFILO DELLA CLASSE................................................................................................................................... 3
2.1 Situazione di partenza del triennio .......................................................................................................................... 3
2.2. Stabilità del corpo dei docenti ................................................................................................................................. 3
2.3. Variabili che hanno inciso sul lavoro della classe in positivo o in negativo (partecipazione, impegno,…) ............ 3
2.4. Debiti formativi e loro superamento ........................................................................................................................ 3
2.5 Tempi programmati/effettivi per singola disciplina (fino al 15 maggio) ................................................................. 4
3 OBIETTIVI RAGGIUNTI ...................................................................................................................................... 5
3.1 Trasversali ............................................................................................................................................................... 5
3.2.1 Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze competenze). ......................................................................................
4. ATTIVITA’DIDATTICHE E FORMATIVE ......................................................................................................... 6
4.1. Contenuti disciplinari, obiettivi e programmi ......................................................................................................... 6
4.2. Tematiche pluridisciplinari ...................................................................................................................................... 8
4.3. Attività integrative ................................................................................................................................................... 8
4.3.1. Conferenze............................................................................................................................................................... 8
4.3.2. Visite gudate ............................................................................................................................................................ 8
4.4 Attività di recupero/potenziamento ......................................................................................................................... 9
4.5 Attività extracurricolari ........................................................................................................................................... 9
4.5.1 Esperienza di alternanza scuola-lavoro (Stages) ..................................................................................................... 9
4.5.2 Corsi di approfondimento ........................................................................................................................................ 9
4.5.3 Altre attività ............................................................................................................................................................. 9
5. METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE .................................................. 10
5.1 Metodologie didattiche .......................................................................................................................................... 10
5.2 Strumenti didattici ................................................................................................................................................. 10
5.3 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di conoscenza .................... 11
5.4 Modalità di verifica ............................................................................................................................................... 11
5.5 Simulazioni di terza prova effettuate ..................................................................................................................... 11
5.5.1 Testi ....................................................................................................................................................................... 12
5.5.2 Valutazione ............................................................................................................................................................ 12
5.6 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico...................................................................................................... 12
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1. PROFILO PROFESSIONALE
Il Diplomato in MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ha competenze
polivalenti che lo rendono la figura tecnica intermedia più richiesta nel mercato del lavoro.
Nello specifico ha competenze nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro
trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati
nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti, degli impianti termici ed idraulici, dei
motori endotermici e dei servizi nei diversi contesti economici.
Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e
collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi;
interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed
elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici
impianti industriali. È in grado di integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica,
elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di economia e organizzazione.
Interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai
quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo
delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli
di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi. È una figura che agisce
autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e
della tutela ambientale ed è in grado di pianificare la produzione e la certificazione degli
apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti,
redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “MECCANICA,
MECCATRONICA ED ENERGIA” consegue i seguenti risultati di apprendimento in
termini di competenze:
- individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai
trattamenti - misurare, elaborare e valutare grandezze caratteristiche tecniche con opportuna
strumentazione
- organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di
controllo e collaudo del prodotto
- documentare e seguire i processi di industrializzazione
- progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche dei modelli matematici e
analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura
- definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicate
ai processi produttivi
- gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali
- gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della
qualità e della sicurezza
Qui di seguito è riportato il quadro orario del secondo biennio e del quinto anno :
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(Tra parentesi sono indicate le ore di laboratorio, con la compresenza dell’insegnante
tecnico-pratico)
2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1 Situazione di partenza del triennio
La classe, all’inizio del triennio, risultava composta da 28 elementi provenienti da diverse seconde ad indirizzo
meccanico. Dalla valutazione della situazione in ingresso la classe risultava molto eterogenea anche se
mediamente aveva una preparazione accettabile sulle conoscenze pregresse. Il metodo di lavoro della
maggioranza degli alunni risultava poco autonomo ed il comportamento scolastico sufficientemente corretto ad
eccezione di qualche allievo.
Dopo lo scrutinio di settembre accedevano alla classe quarta 24 studenti . La classe così composta continua a
mostrare un profilo poco omogeneo ed alcuni alunni evidenziano qualche difficoltà dovute a volte a lacune,
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spesso alla mancanza di un metodo di studio efficace o in qualche caso alla scarsa applicazione nello studio
domestico. Al termine del quarto anno 22 studenti sono stati promossi alla classe quinta.
I promossi della classe quarta con l’aggiunta di due studenti provenienti dalla classe 5 BM del precedente anno
scolastico, non ammessi all’esame di stato, hanno formato l’attuale quinta classe.
2.2 Stabilità del corpo dei docenti
Docente Materia continuità
Giovanna REDAELLI Italiano SI
Giovanna REDAELLI Storia SI
Cesare CAFFETTI Matematica SI
Maria Concetta PISANO Inglese SI
Giorgio CARLOMUSTO Disegno, progettazione ed organizzazione industriale NO
Giovanni PIEMONTESE Disegno, progettazione ed organizzazione industriale NO
Pietro CALICCHIO Meccanica, Macchine ed energia SI
Claudio GERACE Sistemi di automazione SÍ
Marcello GAMBINI Sistemi di automazione SÍ
Annarita VIPERINO Tecnologie meccaniche di processo e prodotto SI
Giovanni LANFRANCHI Tecnologie meccaniche di processo e prodotto NO
Antonio NEGRI Scienze Motorie e Sportive NO
Federico MOLLI Religione NO
2.3. Variabili che hanno inciso sul lavoro della classe in positivo o in negativo
(partecipazione, impegno..)
La classe non ha avuto una composizione costante a partire dal primo anno del triennio,
come indicato nel punto 2.1.
Il gruppo classe, pur avendo avuto un comportamento accettabile, nonostante gli sforzi dei
docenti ha sempre manifestato difficoltà di ascolto durante lo svolgimento delle lezioni, ha
avuto un atteggiamento poco adeguato alle esigenze dello studio, mostrando poco interesse
per le discipline scolastiche.
L’ interscambio, a livello culturale ma soprattutto relazionale, tra i docenti e una parte della
classe, ha cercato di creare un clima di serenità favorendo il maturare delle competenze
disciplinari e la maturazione dei singoli alunni, concretizzatasi in atteggiamenti responsabili
e propositivi in una parte degli allievi in merito alla risoluzione di problematiche che si sono
avute nel corso del triennio.
Ci sono casi isolati di alunni, seppur inseriti nel gruppo classe, con risultati non sempre
sufficienti a livello curricolare assumono atteggiamenti poco responsabili e corretti nei
riguardi sia dei compagni che dei professori.
I rapporti con le famiglie, nella maggior parte dei casi, sono stati di aiuto per capire e cercare
di risolvere i problemi che i singoli alunni, hanno avuto durante il triennio, e sono stati di
supporto ai docenti per indirizzare l’alunno ad un atteggiamento più corretto nei confronti
della istituzione scolastica.
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2.4. Debiti formativi
Materia N° alunni con debito
Dalla terza alla quarta Dalla quarta alla quinta
Lingua e lettere italiane
Storia 7
Lingua inglese 9 9
Matematica e complementi di matematica 14 12
Meccanica macchine ed energia 1
Sistemi e automazione 3 2
Tecnologia meccanica 3
2.5. Tempi programmati/effettivi per singola disciplina (fino al 15 maggio)
Disciplina Ore di lezione Percentuale di ore
svolte rispetto alla
programmazione
Programmate
(monte ore) Effettuate al 15/5
Italiano 132 104 78%
Storia 66 54 81%
Inglese 99 84 85%
Matematica 99 77 78%
Meccanica macch. ed energ. 132 94 71%
Tecnologia Mecc. ed esec. 165 141 85%
Disegno Progettazione ed
Org.
165 142 86%,
Sistemi ed Automazione 99 91 92%
Educazione Fisica 66 37 56%
IRC 33 29 87%
Area di progetto*
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3 OBIETTIVI RAGGIUNTI
3.1 Trasversali
Obiettivo
(comportamentali e cognitivi)
a) ACQUISIZIONE DI UN METODO DI STUDIO
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Utilizzare autonomamente i libri di testo, i materiali didattici e gli
strumenti di laboratorio
X
Raccogliere, valutare e ordinare i dati in relazione ad uno specifico
obiettivo e trarre opportune deduzioni
X
Saper analizzare correttamente un problema e generalizzare la
relativa strategia risolutiva
X
B) SVILUPPO DELLE CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE
Saper esporre in modo ordinato e coerente un argomento X Saper comprendere ed usare in modo appropriato il linguaggio
specifico delle discipline studiate
X
Saper comunicare le proprie idee sostenendo le proprie
argomentazioni in modo adeguato sia a livello espressivo che a
livello logico
X
C) SVILUPPO DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ
Partecipare alla vita scolastica (individualmente e a gruppi) in
modo ordinato, pertinente e costruttivo.
X
Rispettare le persone con cui si collabora (insegnanti, compagni,
personale non docente)
X
Conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto X Rispettare le scadenze e le modalità del lavoro scolastico a
cominciare dall’orario scolastico, dalla tempestiva e regolare
esecuzione dei compiti assegnati e del lavoro domestico, dalla
disponibilità e dal corretto utilizzo del materiale didattico
X
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4 ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE
. 4.1 Contenuti disciplinari e programmi
SCHEDA DIDATTICA CLIL
Docente: Claudio Gerace
Disciplina/e coinvolta/e: Sistemi e automazione
Lingua/e: Inglese
MATERIALE: autoprodotto
Contenuti
disciplinari
Control Systems and flexibility. PLC (hardware), PLC operation, programming
PLC (Ladder diagram and Instruction List).
Modello operativo Insegnamento gestito dal docente teorico della disciplina per un totale di 18 ore
Metodologia /
modalità di lavoro
Lezione frontale
Risorse
(materiali, sussidi)
Materiali prodotti dall’insegnante di disciplina, materiali prodotti dagli studenti
e dal docente durante lo svolgimento del progetto M.E.S.A. nell’a.s. 2012/13
Modalità e
strumenti di
verifica
In itinere: richiesta di produzione testi a casa, esercizi scritti (crossword)
durante la lezione
Finale: due verifiche scritte in lingua inglese della durata di una ora ciascuna
riguardanti la struttura ed il funzionamento del PLC e due tipologie di linguaggi
di programmazione (Ladder Diagram e Instruction List per PLC Omron).
Nella prima verifica erano presenti domande teoriche a risposta aperta.
Nella seconda la risoluzione di un breve problema di programmazione
presentato in lingua inglese e da risolvere tramite la stesura di un programma sia
nel linguaggio grafico Ladder Diagram che in quello testuale Instruction List
per PLC Omron.
Solo nella prima simulazione di terza prova si è scelto di inserire una domanda
in lingua inglese sugli argomenti oggetto del CLIL. Nelle altre due simulazioni
non erano presenti domande in lingua inglese.
Modalità e
strumenti di
valutazione
Valutazione formativa (interventi durante la lezione, utilizzo della lingua
inglese)
Valutazione sommativa (verifiche scritte)
Modalità di
recupero
Verifica scritta
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4.1 Contenuti disciplinari e programmi
Contenuti del corso di ITALIANO
Docenti: Giovanna REDAELLI
Libro di testo adottato: La letteratura, a c. di Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, voll. 4, 5, 6
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte
degli
Studenti
Da pochi
studenti
- dei dati essenziali delle biografie degli autori trattati X
- del significato letterale dei testi esaminati X
- degli aspetti retorici e metrici fondamentali nei testi
letti
X
- delle norme ortografiche, grammaticali e sintattiche
della lingua italiana
X
- delle tipologie di prima prova dell’Esame di Stato X
OBIETTIVI DI COMPETENZA
Raggiunti
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Da pochi
studenti
Saper leggere correttamente ad alta voce i testi esaminati X
Saper riconoscere le caratteristiche essenziali di un testo
letterario
X
Saper riconoscere nei testi letterari esaminati i possibili
collegamenti formali e di significato con altri testi
X
Saper collegare in modo motivato un testo ad un contesto
storico-culturale noto
X
Saper impostare una comunicazione orale o scritta, sia di
argomento letterario che di altro genere, grammaticalmente
corretta, coerente con l’argomento e adeguatamente
finalizzata.
X
Saper riconoscere le tipologie della prima prova dell’esame
di stato
X
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OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte
degli
Studenti
Da pochi
studenti
- dei dati essenziali delle biografie degli autori trattati X
- del significato letterale dei testi esaminati X
Saper eseguire utilizzare la documentazione per la tipologia
B nella forma del saggio breve.
X
Obiettivi minimi:
- .............................................................................................................................................. leggere correttamente, ad alta voce, i testi esaminati
X
- .............................................................................................................................................. riconoscere gli aspetti formali caratteristici di un testo scritto
X
PROGRAMMA SVOLTO
Ugo Foscolo: aspetti principali della biografia, la cultura e le idee, lettura e analisi dei sonetti “Alla
sera”, “In morte del fratello Giovanni”, “A Zacinto”, lettura e analisi dei vv. 1-69 dei “Sepolcri”.
L'età del Romanticismo, linee generali della poetica romantica, il movimento romantico in Italia e
la polemica coi classicisti, lettura di passi tratti da: Madame de Staël, “Sulla maniera e l'utilità delle
traduzioni”, Giovanni Berchet “Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo”.
Alessandro Manzoni: aspetti principali della biografia, dopo la conversione: la concezione della
storia e della letteratura, lettura dall'epistolario di “La funzione della letteratura: render le cose un
po' più come dovrebbono essere”, dalla “Lettera sul Romanticismo”: “L'utile, il vero,
l'interessante”; cenni su “Gli Inni sacri”, le tragedie, la lirica civile, lettura e analisi de “Il cinque
maggio”.
Giacomo Leopardi: aspetti principali della biografia, il pensiero, la poetica del “vago e indefinito”,
lettura dallo Zibaldone di alcuni passi su “La teoria del piacere”, “Il vago, l'indefinito e le
rimembranze della fanciullezza”, “Teoria della visione”, “Teoria del suono”, “La rimembranza”; gli
“Idilli”, lettura e analisi de “L'infinito”.
La Scapigliatura
Linee generali del Naturalismo
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Il Verismo italiano, lettura di un passo di Luigi Capuana tratto dalla recensione ai Malavoglia;
Giovanni Verga, aspetti principali della biografia, poetica e tecnica narrativa del Verga verista,
lettura di: “Imperonalità e regressione”, dalla Prefazione a “L'amante di Gramigna”, di “L'eclisse
dell'autore e la regressione nel mondo rappresentato” da una lettera a Capuana; l'ideologia
verghiana, caratteri generali del “Ciclo dei Vinti”, lettura di “I vinti e la fiumana del progresso”
dalla Prefazione ai Malavoglia; aspetti generali del Mastro-don Gesualdo.
Il Decadentismo, caratteri generali.
Gabriele D'Annunzio, aspetti principali della biografia, l'esteta e il superuomo, Alcyone, lettura e
analisi di “La pioggia nel pineto”, “I pastori”.
Giovanni Pascoli, aspetti principali della biografia, la visione del mondo, la poetica, lettura di “Una
poetica decadente” da Il Fanciullino; da Myricae, lettura e analisi di “I puffini dell'Adriatico”,
“Arano”, “Novembre”, da I Canti di Castelvecchio, lettura e analisi di “Il gelsomino notturno”,
“Nebbia”.
Si tratteranno nelle linee generali:
I futuristi, I crepuscolari
Italo Svevo
Luigi Pirandello
Giuseppe Ungaretti
Contenuti del corso di Storia
Docenti: Giovanna REDAELLI
Libro di testo adottato: Chiaroscuro, 2, 3, a cura di F. M. Feltri, M. M. Bertazzoni, F. Neri
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Conoscenza dei dati essenziali del divenire storico X
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OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Conoscenza dei dati essenziali del divenire storico X
OBIETTIVI DI COMPETENZA
Raggiunti
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Saper individuare i fattori rilevanti di un contesto storico X
Saper collocare correttamente sull’asse temporale gli eventi storici più
rilevanti
X
Saper cogliere le relazioni causali di eventi e contesti diversi X
Saper valorizzare documenti significativi per inquadrare un contesto
storico
X
Sapere individuare negli eventi del passato fattori rilevanti di aspetti
del contesto storico attuale
X
PROGRAMMA SVOLTO
La Rivoluzione francese
Il Direttorio e le prime campagne di Napoleone, Napoleone al potere
La Restaurazione
L'Europa delle classi e delle nazioni (1848-1849): il fallimento del progetto politico democratico,
Lo Statuto Albertino, La rivoluzione del 1848 in Francia, La prima guerra d'indipendenza in Italia;
La nascita del Regno d'Italia
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L'unificazione tedesca
Cenni alla Prima Internazionale, La Comune di Parigi, la Seconda Internazionale.
I problemi del nuovo Stato unitario in Italia (1861-1890)
Gli anni Novanta in Italia: il governo Crispi, La nascita del Partito socialista, La repressione delle
rivendicazioni popolari, la politica coloniale, La crisi di fine secolo.
Le masse entrano in scena: la nuova crescita demografica, nuove metropoli, la riflessione sulle
masse, l'era delle folle;
L'età giolittiana
La prima guerra mondiale
L'Italia nella Grande Guerra
Si tratteranno nelle linee generali:
Il comunismo in Russia; il fascismo e il nazismo; la seconda guerra mondiale.
Contenuti del corso di Sistemi e automazione
Docenti: Claudio Gerace / Marcello Gambini
Libro di testo adottato: Sistemi e automazione/3 Edizione Mista – Graziano Natali, Nadia Aguzzi –
Edizioni Calderini
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
PLC: caratteristiche costruttive, struttura e campi di applicazione X
Automazione di processi continui e servosistemi mediante PLC X
PLC: programmazione booleana e ladder. Realizzazione con PLC di
sistemi a tecnologia mista
X
Architettura dei sistemi di controllo automatico; funzione di
trasferimento; analisi dei sistemi continui
X
Regolatori industriali X
Tipologia e funzionamento di trasduttori, sensori, attuatori;
regolazione e stabilità
X
Robotica industriale: architettura funzionale di un robot;
classificazione dei robot; impiego industriale e caratteristiche
funzionali
X
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Tipologie costruttive dei robot: parte meccanica (gradi di libertà,
bracci di mobilità, organi di presa); parte elettrica (interfacciamento,
sistemi di azionamento, sistemi di controllo, sistema di comando,
visione artificiale)
X
OBIETTIVI DI COMPETENZA
Raggiunti
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Saper valutare la convenienza del ricorso alla logica programmabile
nel contesto dello studio di fattibilità di un sistema di automazione;
saper scegliere e valutare le caratteristiche possedute dal PLC
X
Saper analizzare e risolvere semplici problemi di automazione
mediante programmazione del PLC
x
Saper programmare il PLC per la gestione di semplici sistemi di
automazione
x
Saper rappresentare un sistema di controllo mediante schema a
blocchi e definirne il comportamento mediante modello matematico
X
Saper applicare i principi su cui si basano i sistemi di regolazione e
controllo
X
Saper individuare nei cataloghi i componenti reali per agire nel
controllo di grandezze fisiche diverse
x
Saper riconoscere, descrivere e rappresentare schematicamente le
diverse tipologie dei robot
X
PROGRAMMA SVOLTO 1. P.L.C.: GENERALITA’ ED HARDWARE
Logica cablata e programmabile. Classificazione dei P.L.C.. Struttura del PLC: unità centrale, unità
ingressi/uscite, unità di programmazione. Funzionamento del PLC: elementi funzionali e loro individuazione,
contatti e bobine, criteri di scelta del P.L.C..
2. P.L.C.: SOFTWARE
Linguaggi di programmazione del P.L.C.. Programmazione grafica a contatti (Ladder Diagram): conversione
diagramma a relè – schema a contatti. Programmazione testuale a basso livello (AWL per PLC Omron):
conversione schema a contatti in programma testuale a basso livello. Programmazione testuale evoluta Basic
per PLC Festo (Structured Text), interfacciato da computer: diagramma di flusso, listato di programma.
Realizzazione progettuale ed applicativa di laboratorio di sistemi di automazione elettromeccanici ed
elettropneumatici con P.L.C. SIEMENS S7-1200 e FESTO.
3. SISTEMI DI REGOLAZIONE E DI CONTROLLO
Concetti di base del controllo automatico: comando, regolazione e controllo. Principio di funzionamento e
struttura. Classificazione fondamentale. Tipi di segnali. Parametri caratteristici. Schemi a blocchi funzionali.
Algebra degli schemi a blocchi funzionali. Sintesi di uno schema a blocchi. Introduzione all’analisi dei sistemi
continui. Regolatori industriali. Tipologie di regolazione: ON-OFF, Proporzionale (P), Integrale (I), Derivativa
(D), mista (PI, PD, PID).
4. TRASDUTTORI
Definizioni e classificazioni dei trasduttori. Parametri caratteristici. Funzionamento dei trasduttori: di posizione
(potenziometri, riga ottica, LVDT, inductosyn, revolver, encoder), di velocità (dinamo tachimetrica, alternatore
tachimetrico), di forza (estensimetri a resistenza e piezoelettrici), di pressione, di livello, di temperatura
(termoresistenze, termistori, termocoppie), di prossimità (induttivi, capacitivi, a ultrasuoni, a effetto Hall,
fotocellule).
5. AUTOMAZIONE FLESSIBILE E ROBOTICA
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 15 di 48
Definizione di robot industriale. Architettura dei robot industriali. Struttura meccanica, gradi di libertà e
tipologie di giunti. Prestazioni. Classificazione cinematica dei robot industriali. Classificazione in funzione
dell’applicazione, criteri di scelta in riferimento all’impiego e alla produzione.
Contenuti del corso di INGLESE
Anno scolastico 2016-2017
Docente: Maria Concetta Pisano
Classe 5^ AM
RELAZIONE FINALE
La classe 5^ AM ha partecipato all’attività didattica mostrando scarso interesse e impegno, ponendo talvolta problematiche disciplinari. Obiettivi di competenza realizzati
saper leggere e comprendere un testo di carattere generale o tecnico saper rispondere a domande relative ad argomenti di carattere generale e tecnico saper riferire in modo logico e coerente un argomento tecnico
saper utilizzare la L2 in modo corretto per quanto concerne contenuto, lessico, grammatica e pronuncia.
conoscere il linguaggio tecnico del settore di indirizzo Metodo di lavoro. Lezioni frontali. Gli strumenti utilizzati sono stati i libri di testo, video, materiale
predisposto dall’insegnante. Strumenti di verifica e valutazione. Sono state effettuate prove scritte e orali in entrambi i quadrimestri. Le verifiche scritte sono consistite in prove di comprensione del testo (in coerenza con la tipologia della Terza Prova scritta); le verifiche orali sono state impostate su un colloquio tra alunno e insegnante sui contenuti trattati in classe. La valutazione delle prove scritte ha tenuto
in considerazione la capacità di comprensione del testo; l’uso della lingua (correttezza morfo-sintattica e lessicale); le capacità di sintesi e/o rielaborazione. La valutazione delle prove orali ha tenuto in considerazione la conoscenza dei contenuti; la qualità dell’esposizione, la fluency. Pavia, 15 maggio 2017
Anno scolastico 2016/2017
Docente: Maria Concetta Pisano Materia: Inglese
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 16 di 48
Classe 5^ AM
PROGRAMMA SVOLTO ARGOMENTI TECNICI MECCANICS: Dal LIBRO DI testo " HIGH TECH" di I. Piccioli MODULE 3: ENGINES AND VEHICLES
the invention of the automobile The Diesel engine The Hydrogen engine
Materiale fotocopiato The four stroke internal combustion engine Heat transfer, Cooling systems, Coolants Lubrication Theory How to change the oil in your car
How to write a curriculum vitae The successful job interview CIVILIZATION: DAL LIBRO DI TESTO "CULTURE AND SOCIETY" di A. BELLINI e K. Miller THE UNITED STATES OF AMERICA
American regions An overview of american culture A survey of american history
Materiale fotocopiato World history of the 20th century: A new world World War I The Russian Revolution The Great Depression World War II The United Nations Decolonization The Cold War The Sixties The end of the Soviet Union Contemporary trends LITERATURE
Oscar Wilde: ife and works-" The Picture of Dorian Gray" and the Aesthetic movement
James Joyce: life and works
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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Ernest Hemingway: life and works- "A Farewell to Arms"
George Orwell: life and works- "Animal Ferm"
MECCANICA; MACCHINE ED ENERGIA
.
Contenuti del corso di Meccanica, Macchine ed Energia
Docente: PIETRO CALICCHIO
Libro di testo adottato: Anzalone-Basaglia-Musicoro
CORSO DI MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA articolazione meccanica e meccatronica VOL: 2° e VOL. 3° HOEPLI
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze/competenze/capacità)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Da
alcuni
Acquisizione di un linguaggio tecnico sufficientemente specializzato; capacità di
consultazione di testi di riferimento, documentazione di apprendimento e manuali X
Potenziamento delle abilità di progettazione
X
Sviluppo e affinamento delle capacità logiche di analisi e di risoluzione dei problemi con
valutazioni critiche sui risultati e sui metodi adottati X
Utilizzo della capacità di progettazione anche in un’ottica interdisciplinare X
PROGRAMMA SVOLTO
Il docente fa presente che purtroppo, il programma svolto risulta più ridotto rispetto a quanto
programmato all'inizio dell'anno scolastico e a quanto solitamente è abituato a svolgere, causa
malattia, l'ha tenuto lontano dalle lezioni per un lungo periodo.
CONTENUTI
RICHIAMI DI CINEMATICA E DINAMICA
Richiami di cinematica e dinamica applicata alle macchine, potenze,
rendimenti, equazioni di equilibrio dinamico.
RICHIAMI DI RESISTENZA DEI MATERIALI
Richiami di resistenza dei materiali con particolare riguardo ai diagrammi
delle sollecitazioni; sviluppo di vari esercizi con calcolo dei diagrammi di
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azione assiale, taglio, momento flettente e torcente, con dimensionamento
e verifica delle sezioni. Sollecitazioni composte e carico di punta.
RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DIRITTI
- Generalità. Rapporto di trasmissione;
- Profili coniugati;
- Numero minimo di denti;
- Proporzionamento della dentatura: sistema modulare;
- Dimensionamento col metodo di Reuleaux;
- Dimensionamento col metodo di Lewis;
- Verifica ad usura;
- Calcolo delle forze trasmesse.
RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI ELICOIDALI
- Generalità. Numero minimo di denti;
- Proporzionamento della dentatura: passo e modulo frontale, assiale e
normale;
- Dimensionamento col metodo di Reuleaux e Lewis;
- Verifica ad usura;
- Calcolo delle forze trasmesse.
RUOTE DENTATE CONICHE A DENTI DIRITTI
- Generalità, rapporto di trasmissione;
- Proporzionamento della dentatura: passi, moduli e angoli (schema
descrittivo in sezione);
- Dimensionamento col metodo di Reuleaux e Lewis;
- Calcolo delle forze trasmesse.
TRASMISSIONI CON ORGANI FLESSIBILI
Trasmissione con cinghie piatte: teoria della trasmissione, condizione di
aderenza, dimensionamento della cinghia e delle pulegge, cinghie in cuoio
e in materiale composito, calcolo del tiro e delle forze trasmesse agli
alberi.
Cinghie trapezoidali, teoria della trasmissione, calcolo del coefficiente di
attrito virtuale, uso dei manuali e delle norme UNI per il loro
dimensionamento, dimensionamento e disegno delle relative pulegge.
GIUNTI ED INNESTI
Studio dei giunti: varie tipologie e loro dimensionamento, giunti a dischi, a
flange, criteri di scelta delle varie tipologie.
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Dimensionamento con calcolo a taglio e ad attrito, calcolo dei perni e dei
bulloni. Classi di resistenza dei bulloni secondo le norme UNI.
Innesti a frizione, dimensionamento e verifiche per una frizione monodisco
a secco, calcolo delle molle elicoidali e dei giunti scorrevoli ad albero
scanalato nell’ambito del progetto della frizione.
ALBERI DI TRASMISSIONE – PERNI E CUSCINETTI
Dimensionamento e verifica di alberi, perni portanti intermedi e di
estremità,perni di spinta: verifiche a resistenza, pressione specifica e
riscaldamento. Cuscinetti volventi: dimensionamento e criteri di scelta in
base alle tabelle dei manuali.
(di tutti gli argomenti sono stati svolti numerosi esercizi)
Contenuti del corso di TECNOLOGIA MECCANICA
Docenti: Annarita Viperino / Giovanni Lanfranchi
Libro di testo adottato: Pandolfo/G. Degli esposti TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO VOL: 2° e VOL. 3° Edizioni Mista, area tecnica CALDERINII
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze/competenze/capacità)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Conoscenza delle caratteristiche tecnologiche e meccaniche dei principali materiali metallici (leghe e metalli puri) e dei processi di lavorazione fondamentali utilizzati nella loro produzione industriale;
X
Conoscenza della produzione di metalli e leghe; capacità di lettura ed interpretazione dei diagrammi di equilibrio di leghe binarie;
X
Conoscenza, lettura ed interpretazione del diagramma Fe-C e delle strutture metalliche ottenute per lento raffreddamento;
X
Conoscenza delle curve di Bain e dei trattamenti termici di acciai e ghise; scelta dei trattamenti termici superficiali per ottenere determinate caratteristiche meccaniche e relative strutture cristalline;
Capacità di consultazione ed uso degli strumenti tecnici (Manuali, Tabelle UNI);
X
Capacità di impostare le prove per determinare i parametri significativi del comportamento di un materiale metallico;
X
Capacità di operare scelte di convenienza economica nel tradurre cicli di lavorazione con utilizzo delle macchine e degli impianti (esempi riferiti alle dotazioni in uso presso l’Istituto);
X
Capacità di riconoscere le varie tipologie di Corrosione presenti su materiali metallici e non;
X
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OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Capacità di scegliere un corretto mezzo di indagine, tra le tante tipologie di PnD, necessarie per riscontrare la presenza di difetti superficiali e sub-superficiali;
X
Capacità di riconoscere le varie tipologie di lavorazioni non convenzionali a seconda del prodotto finito da realizzare;
X
Conoscere le linee fondamentali dei sistemi di gestione per la qualità delle aziende metalmeccaniche;
X
Saper descrivere, nei suoi aspetti fondamentali, il controllo statistico della
qualità (CSQ); Essere capaci di impostare un piano di campionamento;
X
Saper riconoscere i concetti fondamentali del controllo numerico
computerizzato, applicare le funzioni principali con l’obiettivo di stilare un
part program.
X
PROGRAMMA SVOLTO Leghe metalliche e diagrammi di equilibrio
Modello atomico di Bohr – Rutherford; protoni, neutroni, elettroni; legame covalente, ionico, metallico; reticoli cristallini, vibrazione termica molecolare; energia, calore, temperatura e cambiamenti di stato dei materiali metallici (solido, liquido, gassoso)
Diagramma di stato di leghe binarie, determinazione dei punti critici e costruzione per punti mediante prove sperimentali su diversi provini delle curve di raffreddamento.
Sistemi omogenei e eterogenei, fasi, legge di Gibbs, regola della leva. Punti eutettici, eutettoidi, peritettici e relativi diagrammi di equilibrio per leghe binarie. Diagrammi
strutturali con definizione della composizione percentuale (applicazione della regola della leva e calcoli elementari sui diagrammi di leghe metalliche).
Diagramma Fe-C: acciai, ghise e trattamenti termici
1. Reticoli cristallini – stati allotropici del ferro e le sue strutture, stati allotropici del carbonio e le sue strutture.
2. Diagramma Fe-C e strutture di solidificazione per raffreddamenti lenti. 3. Diagramma strutturale degli acciai e classificazione generale delle leghe Fe-C; temperature critiche
di trasformazione. 4. Proprietà meccaniche e tecnologiche di acciai ipoeutettici. 5. Velocità di raffreddamento degli acciai e differenti strutture finali non previste dal diagramma Fe-C,
con relative caratteristiche tecnologiche. 6. Fragilità al rinvenimento. 7. Curve di Bain TTT e CCT; costruzione sperimentale delle curve con diversi provini di un acciaio
sottoposti a raffreddamento differenziato. 8. Trattamenti termici degli acciai: Ricottura (Completa; di globulizzazione; isotermica; di
normalizzazione, di ricristallizzazione) 9. Tempra, prova Jominy, (tempra diretta, martensitica, scalare bainitica, superficiale), Rinvenimento
alto e basso, Bonifica. 10. Drasticità dei mezzi di raffreddamento e loro proprietà. 11. Trattamenti termici superficiali: carbocementazione e nitrurazione. Diagrammi di rappresentazione
della profondità di penetrazione in funzione di Tempo e Temperatura (Spessore efficace);
Prove non distruttive sui materiali metallici Difettologia: la normativa di riferimento, differenza tra difetto e discontinuità in un materiale, differenza tra
un difetto di produzione (per getti di fonderia, per deformazione plastica, trattamenti termici e saldature) ed uno di esercizio; analisi difettologica (gli elementi che la compongono), le cause della frattura: fattori esterni e caratteristiche interne del materiale.
Prove tecnologiche non distruttive: Esame Visivo (modalità esecutive, limiti, vantaggi e campi applicativi, confronto tra il metodo diretto e remoto), Liquidi Penetranti (principio di funzionamento, modalità esecutive, limiti, vantaggi e campi applicati), Magnetoscopia (principio del metodo, generazione del
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campo magnetico longitudinale e trasversale, fasi esecutive della prova, aspetti positivi e negativi, magnatoscopi fissi o portatili, fenomeno della magnetizzazione residua), Raggi X (principio del metodo, tubo di Coulidge, interpretazione dei risultati, vari tipi di supporti, limiti e vantaggi della prova), Ultrasuoni (definizione dell'ultrasuono, generazione degli ultrasuoni con varie tipologie di sonde, piane , angolari . Loro struttura e campi di impiego. La tecnica per trasparenza e per riflessione, analisi dei risultati, vantaggi e svantaggi. Il metodo per contatto e per immersione. Campi di impiego degli ultrasuoni.
Lavorazioni e tecnologie speciali
1. Definizione e principi fisici: paragone con le lavorazioni tradizionali. 2. La metallurgia delle polveri: generalità, le proprietà delle polveri e la loro produzione. La fisica della
sinterizzazione, differenza tra un compatto ed un sinterizzato. La resistenza al verde del compatto, le caratteristiche meccaniche e tecnologiche dei sinterizzati. Campi applicativi.
3. Elettroerosione: definizioni generali su elettroerosione a tuffo e a filo, grandezze caratteristiche per il controllo della lavorazione, principio di funzionamento, caratteristiche del dielettrico. Vantaggi e svantaggi della lavorazione. Campi applicativi.
4. L.a.s.e.r. la fisica del fascio, caratteristiche qualitative del laser, generazione e cavità ottica risonante, varie tipologie di laser solido liquido e gassoso, campi di applicazione dal taglio alla saldatura. Vantaggi e svantaggi della lavorazione.
5. Plasma: la fisica del fascio plasmogeno, caratteristiche qualitative del plasma, generazione e principio di funzionamento della torcia ad arco trasferito, non trasferito ed ad alta definizione, campi di applicazione dal taglio alla saldatura. Vantaggi e svantaggi della lavorazione.
6. Taglio con getto d’acqua (water jet): Caratteristiche dell'impianto, parametri tecnologici e idrodinamici, utilizzo dell'abrasivo naturale o sintetico, campi di applicazione. Vantaggi e svantaggi della lavorazione. .
Elementi di Corrosione e protezione dei materiali metallici
1. Generalità sulla corrosione: ambienti corrosivi (classificazione e caratteristiche fondamentali). 2. Fattori che influenzano la corrosione: pH, diagrammi di Pourbaix, temperatura. 3. Morfologie: corrosione generalizzata, localizzata e selettiva. 4. I meccanismi corrosivi: corrosione chimica, corrosione elettrochimica (pila galvanica), corrosione per
contatto galvanico, corrosione per aerazione differenziale, corrosione interstiziale, corrosione intergranulare, corrosione per vaiolatura, corrosione sotto sforzo, corrosione per fatica, corrosione nel terreno (metalli diversamente interrati, correnti vaganti).
5. Metodi cinetici di protezione dalla corrosione: inibitori, rivestimenti, preparazione delle superfici, zincatura (elettrolitica, a caldo, a spruzzo, sherardizzazione), passivazione anodica.
6. Metodi termodinamici di protezione dalla corrosione: protezione catodica (a corrente impressa), con anodi sacrificali.
Sistema qualità e controllo statistico della qualità (cenni)
1. Evoluzione del concetto di qualità;
2. Integrazione tra produzione e qualità;
3. Organizzazione del sistema qualità: organizzazione aziendale, documenti di registrazione
della qualità, qualità della progettazione, controllo dei processi, addestramento e qualifica
del personale, controlli delle apparecchiature, controlli e collaudi del prodotto, azioni
correttive, documentazioni, visite ispettive, sicurezza del prodotto.
4. Normativa: certificazione dei sistemi qualità aziendali, documentazione del sistema qualità.
5. Introduzione al controllo statistico;
6. Variabilità di un processo produttivo: collaudo per campionamento statistico;
7. Controllo per attributi: campionamento per l’accettazione, il controllo di un processo,
esercizi risolutivi;
8. Controllo per variabili: concetti statistici introduttivi, distribuzione di frequenza degli eventi;
distribuzione normale o di Gauss; particolarità della curva di Gauss; rappresentazione
tabellare, numerica e grafica di dati aventi carattere di variabili, esercizi risolutivi;
9. Controllo di un processo produttivo;
10. Conclusioni.
Controllo numerico (svolto dall’ITP)
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1. Macchine utensili CNC (architettura generale) 2. Definizione e nomenclatura assi lineari (esercizi sulle coordinate di profili) 3. Principi fondamentali di funzionamento per la programmazione (zero macchina, zero
lavorazione). 4. Tabella utensili (indicazione geometrica e tecnologica degli utensili impiegati). 5. Presetting utensili (azzeramento e tabella correttori). 6. Concetto di velocità di taglio costante in tornitura (funzione G96). 7. Funzioni principali di programmazione ISO preparatorie e miscellanee (interpolazione
lineare in rapido e in lavoro, interpolazione circolare oraria e antioraria, senso di rotazione mandrino, attivazione pompa refrigerante……………………).
8. Macro istruzione di filettatura (Olivetti Osai). 9. Macro istruzione per cave (Olivetti Osai). 10. Cenni sulle possibilità di programmazione mediante l’utilizzo di macroistruzioni (definizione
profilo, sgrossatura parallasse o lungo il profilo stesso) implementate dai costruttori di U.G. 11. Esempio guidato di programmazione per la tornitura di alberino. 12. Stesura di ciclo di lavorazione CNC (sgrossatura e finitura) per la realizzazione di albero
dotato di conicità, raccordi, cave e tratti filettati. Utilizzo di programma CAD per la stesura di elaborati grafici e calcolo di coordinate per la programmazione delle lavorazioni. Scrittura con elaboratore di testi per l’ottenimento del file ISO trasmissibile alla macchina utensile.
13. Centro di lavoro a 3 assi (descrizione generale) 14. Zero pezzo e concetto di correttore lunghezza utensili 15. Esempio lavorazione di spianatura e contornitura con interpolazione circolare 16. Vantaggi nell’utilizzo dei correttori raggio fresa 17. Cicli fissi di foratura, foratura profonda, maschiatura
Attività di Laboratorio Prove meccaniche e tecnologiche:
1. Prova di durezza Brinell su diversi materiali metallici (modalità di esecuzione, analisi della validità della prova, calcolo risultati con la valutazione del diametro dell’impronta).
2. Prova di durezza Vickers su diversi materiali metallici e pezzi campione (modalità di esecuzione, calcolo risultati con la valutazione della diagonale dell’impronta).
3. Prova di durezza Rockwell HRB-HRC su diversi materiali metallici e pezzi campione (modalità di esecuzione, analisi risultati).
4. Prova di trazione statica su diversi materiali metallici: acciaio dolce, acciaio a medio tenore di carbonio, ottone, lega leggera d’alluminio, ghisa grigia (macchina universale, norme UNI, provette, diagramma sforzi deformazioni, analisi critica dei risultati, confronti).
5. Prova di flessione in campo elastico su barra di acciaio a sezione rettangolare semplicemente appoggiata (determinazione indiretta del modulo di elasticità E attraverso la valutazione della freccia di deformazione).
6. Prova di taglio su diversi acciai (provette cilindriche). 7. Prova di resilienza con pendolo di Charpy su diversi materiali metallici anche trattati
termicamente (provette KV). 8. Prova di fatica a flessione rotante (casistica sollecitazioni periodiche, analisi delle
problematiche, cause e fattori migliorativi e peggiorativi, aspetto fratture, curva di Wohler, dimostrazione con macchina Amsler di rottura a fatica).
9. Prova di temprabilità Jominy (esecuzione pratica su provette di acciai diversi; al carbonio, debolmente legato, fortemente legato. Misurazione durezze HRC sulle provette esaminate, tracciamento delle curve di temprabilità, analisi e confronto dei risultati.
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Contenuti del corso di Disegno progettazione e organizzazione aziendale
Docenti: Giorgio Carlomusto
Libro di testo adottato: Dal progetto al prodotto volume n.3, autori: L.Caligaris, S. Fava, C.
Tomasello; Casa editrice Paravia
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Ripasso generale di argomenti propedeutici svolti negli anni
precedenti: Trasmissioni meccaniche e relativi sistemi di
calettamento.
X
Tecnologie applicate alla produzione: Tempi e metodi, macchine
operatrici, utensili.
X
Pianificazione della produzione: disegno esecutivo alla stazione
grafica computerizzata, trasformazione del disegno di progettazione in
disegno di fabbricazione, criteri di impostazione di un ciclo di
fabbricazione e di montaggio, sviluppo di cicli di lavorazione, stesura
del cartellino di lavorazione, analisi critica dei cicli di lavorazione e
montaggio.
X
Processi produttivi e logistica: ciclo di vita di un prodotto, tipi di
produzione e processi, preventivazione dei costi, lotto economico di
produzione, Lay-out degli impianti.
X
Gestione magazzini e trasporti interni. X
Produzione assistita dal calcolatore (CAM). Integrazione CAD-CAM. X
Tecniche di programmazione reticolare e lineare. X
La qualità e gli strumenti di miglioramento della qualità: CSQ, piani
di campionamento, affidabilità, PDCA.
X
OBIETTIVI DI COMPETENZA Raggiunti
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Essere in grado, partendo dal dimensionamento, di rappresentare
graficamente i più comuni sistemi di trasmissione meccanica (ingranaggi,
cinghie, alberi scanalati e relativi sistemi di calettamento).
X
Saper scegliere con criteri di economicità, efficacia ed efficienza, le
macchine operatrici e i relativi utensili, valutare la scelta dei parametri di
taglio.
X
Saper utilizzare un programma di CAD per la realizzazione di disegni
esecutivi. X
Saper trasformare un disegno di progettazione in disegno di fabbricazione. X
Saper impostare un ciclo di lavorazione e/o montaggio. X
Saper utilizzare le attrezzature e scegliere il relativo grado di automazione. X
Saper scegliere le tipologie di produzione. X
Saper definire il carico delle macchine e la loro saturazione. X
Saper determinare un lotto economico. X
Saper elaborare un Lay-out d'impianto. X
Saper gestire le scorte di magazzino, saper scegliere il sistema di
approvvigionamento, saper calcolare il lotto economico di
approvvigionamento.
X
Saper utilizzare un programma di CAM X
Saper elaborare una programmazione operativa con il PERT, costruire
diagrammi di Gantt.
X
Saper individuare le azioni di controllo e miglioramento della qualità. X
Saper applicare strumenti per il miglioramento nel contesto reale. X
Saper raccogliere e catalogare dati per il controllo dei processi. X
PROGRAMMA SVOLTO
Tempi e metodi: velocità di taglio, considerazioni di carattere economico, velocità di minimo costo,
velocità di massima produzione, velocità di massimo profitto, il tempo nella produzione, il
rilevamento diretto: Cronotecnica, tempi standard, metodo MTM, abbinamento di più macchine.
Macchine operatrici, generalità sulle condizioni di taglio. Macchine operatrici con moto di taglio
circolare, tornitura, fresatura, foratura, rettificatura. Utensili. Attrezzature di posizionamento e di
bloccaggio. Cicli di lavorazione, foglio di analisi. Cenni sul CAD-CAM. Concetto di Lay-out.
Metodi di produzione con l'uso del just in time. Business plan. Strutture societarie: S.n.c., S.r.l.,
s.a.s., s.a.a., S.p.a. Manutenzione: concetto di manutenzione, manutenzione di emergenza,
manutenzione preventiva, manutenzione di servizio, programma di ispezioni periodiche, l'ispezione
strumentale, manutenzione correttiva, sistema misto. Contabilità aziendale: la contabilità nelle
aziende, contabilità generale e industriale, analisi costi-profitti, diagramma utile-volume di
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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produzione, costi fissi, costi variabili, costi totali, punto di break even point. Calcolo del costo di
produzione di un manufatto meccanico considerando tutte le voci di costo correlate. Tecniche di
programmazione lineare e reticolare: diagramma di Gantt e di Pert. Dimensionamento di assi e
alberi e scelta di linguette, chiavette e cuscinetti.
Esercitazioni pratiche: realizzazione di cicli di lavoro e disegni esecutivi di semplici complessivi,
albero a gradini, sistema di trasmissione con cinghia trapezoidale, esercitazione grafica con le
filettature, esercitazione grafica sulla realizzazione di una manovella. Disegno con AUTOCAD di
particolari meccanici. Realizzazione per alcuni studenti di manufatti meccanici mediante l'utilizzo
di CAD 3D INVENTOR, software CURA e stampaggio con stampante 3D.
PROGRAMMA SVOLTO DOPO IL 15/05/2017
Prototipazione rapida 3D con metodo FDM (modellazione tramite estrusione di filamenti ed utilizzo
della stampante 3D per produrre dei prototipi. Costo della materia prima: media ponderale, FIFO,
LIFO, costo standard, costo medio di fine mese. Controllo qualità: evoluzione del controllo qualità,
la normazione (norme UNI-EN ISO 9000), il sistema qualità definizione di qualità, TQM, PDCA, il
sistema qualità secondo le norme.
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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Contenuti del corso di MATEMATICA
Docente Cesare Maria Caffetti
Libro di testo adottato: Bergamini, Trifone, Barozzi, “Matematica.verde”vol. 4 e 5, ed.
Zanichelli
OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
R
a
g
g
i
u
n
t
i
Da tutti
gli
studenti
Dalla
maggior
parte
degli
studenti
Da pochi
studenti
Proprietà globali delle funzioni derivabili: teoremi di Rolle (dim), Lagrange (dim) e
sue conseguenze sulla monotonia (dim).
X
Definizioni di primitiva e di integrale indefinito X
Teorema di struttura di un integrale indefinito (dim) X
Linearità dell’integrale indefinito. Metodi di integrazione indefinita e formule su cui
si basano, ottenute come conseguenze delle regole di derivazione: introduzione sotto
il segno di differenziale (dim), parti (dim), sostituzione.
X
Definizione di integrale definito di funzioni continue, sue proprietà (linearità,
monotonia, additività) e suo significato geometrico, teorema della media (dim),
definizione di funzione integrale, primo e secondo teoremi fondamentali del calcolo
integrale (dim). Metodo di integrazione definita per sostituzione.
X
Definizioni di integrale improprio (tutti i casi) X
Formule del volume di un solido di rotazione, dell’area di una superficie di
rotazione, della lunghezza di una curva.
X
Funzioni reali di due variabili reali: definizione di linee di livello, derivate parziali,
piano tangente, punti stazionari, derivate parziali seconde e classificazione dei punti
stazionari.
X
OBIETTIVI DI COMPETENZA
R
a
g
g
i
u
n
t
i
Da tutti
gli
studenti
Dalla
maggior
parte
degli
studenti
Da pochi
studenti
Calcolare integrali indefiniti con la linearità e con i metodi di cui sopra. X
Calcolare l’integrale definito di una funzione razionale fratta con denominatore di
grado al più 2.
X
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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OBIETTIVI DI CONOSCENZA
R
a
g
g
i
u
n
t
i
Da tutti
gli
studenti
Dalla
maggior
parte
degli
studenti
Da pochi
studenti
Proprietà globali delle funzioni derivabili: teoremi di Rolle (dim), Lagrange (dim) e
sue conseguenze sulla monotonia (dim).
X
Definizioni di primitiva e di integrale indefinito X
Trovare, mediante l’integrale indefinito, l’integrale definito di una funzione continua
su un intervallo. Calcolare aree mediante l’integrale definito.
X
Stabilire con la definizione se un integrale improprio è convergente o divergente.
Calcolare il valore di un integrale improprio convergente.
X
Calcolare il volume di un solido ottenuto ruotando attorno all’asse x la porzione di
piano compresa tra l’asse x e il grafico di una funzione continua su un intervallo
chiuso e limitato, calcolare l’area della superficie ottenuta ruotando attorno all’asse
x il grafico di una funzione continua su un intervallo chiuso e limitato, calcolare la
lunghezza del grafico di una funzione continua su un intervallo chiuso e limitato.
X
Trovare e disegnare dominio e linee di livello (con livello assegnato) di una
funzione reale di due variabili reali.
X
Calcolare le derivate parziali prime e seconde di una funzione reale di due variabili
reali.
X
Trovare e classificare i punti stazionari di una funzione polinomiale di due variabili
reali
X
Contenuti del corso di IRC
Docenti: FEDERICO MOLLI.
Libro di testo adottato: Tutti i colori della Vita, Solinas, IrcSEI
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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OBIETTIVI DIDATTICI REALIZZATI (in termini di conoscenze e competenze)
OBIETTIVI DI CONOSCENZA
Raggiunti
Da tutti
gli Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Ruolo della religione nella società: secolarizzazione, nuovi fermenti
religiosi, globalizzazione.
X
Il Concilio Ecumenica Vaticano II come evento fondante per la
Chiesa nel mondo contemporaneo.
X
La concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia;
scelte di vita; professione.
X
Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale,
economica, politica.
X
OBIETTIVI DI COMPETENZA
Raggiunti
Da tutti
gli
Studenti
Dalla
maggior
parte degli
Studenti
Motivare le proprie scelte di vita in confronto con la visione Cristiana. X
Individuare la visione cristiana della vita e il suo fine ultimo. X
Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane. X
Individuare correttamente le fonti della tradizione Cristiano-Cattolica
e le fonti del diritto che trattano questioni di Bioetica.
X
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 29 di 48
PROGRAMMA SVOLTO
1. Tematiche etico-morali, con riferimento ad alcune personalità religiose nella loro
testimonianza: Papi Giovanni XXIII; G. P. II; Francesco.
2. Approfondimento della concezione cristiano-cattolica della famiglia e del matrimonio;
scelte di vita, vocazione, professione. Documento Amoris Laetitia di Papa Francesco.
3. Significato e storia delle festività religiose che intercorrono durante l’anno scolastico:
Natale, Pasqua.
4. Conoscenza degli orientamenti della Chiesa sull’etica personale, sociale, sessuale e sulla
bioetica ( fecondazione assistita; eutanasia). Il Caso DJ Fabo.
5. Alcune tematiche socio-politiche: globalizzazione, razzismo, pena di morte: la Chiesa e i
regimi totalitari del '900; il Concilio Vaticano II.
6. La Bibbia tra Antico e Nuovo Testamento.
7. Riflessioni etiche e tematiche d’attualità religiosa e laica.
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
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4.2.Tematiche pluridisciplinari
Programmazione didattica pluridisciplinare (Area di Progetto …………)
Argomento Materie
coinvolte Contenuti
Strumenti
utilizzati Obiettivi Alunni partecipanti
4.3 .Attività integrative
4.3.1. Conferenze
Anno
scolastico Argomento/destinazione N° partecipanti Ricaduta
2015-2016 Incontro sulla giornata della memoria Tutti Molto
positiva
2015-2016 Incontro sulle malattie sessualmente trasmissibili Tutti Molto
positiva
2015-2016 Conferenza sulla tematica delle carceri con
ANDROUS
Tutti Molto
positiva
2016-2017 Incontro con il Maestro del lavoro Colombo ex
dirigente Leonardo
Tutti Molto
positiva
2016-2017 18 febbraio: Storia delle mafie del nostro paese, del
nord al sud. Prof. Enzo Ciconte – Sede
Tutti Molto
positiva
2016-2017 Incontro sulla strage di" Piazza Fontana, un viaggio
dentro i misteri della vita Italiana" all'IPSIA
Cremona
Tutti Molto
positiva
4.3.2 Visite guidate
Anno scolastico Titolo/meta Studenti interessati
2014-2015 Visita guidata in montagna 6
2015-2016 Visita presso APT sistemi antincendio di Sant'Alessio 22
4.3. Attività di recupero/potenziamento (riferite all’ultimo anno)
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4.4.
Corso N. ore Periodo Docenti*********************///
Matematica
Disegno
Tecnologia
Meccanica
Meccanica,
Macchine ed
energia
Matematica
Inglese
Italiano
4.5 Attività extracurricolari
4.5.1 Esperienza di alternanza scuola-lavoro (Stages)
Azienda Periodo N° Studenti Stamperia fratelli Tessera Giugno-luglio 1
Progetto ADECCO
"Tecnicamente"
Giugno-luglio 1
ORMAZ Pavia Giugno-luglio 1
Officina meccanica,
riparazione veicoli,
rettifiche, rottamazione
auto e industriali
Giugno-luglio 1
F.C. Impianti srl Officina Giugno-luglio 1
Officina meccanica F.lli
NAI OLEARI prove di
laboratorio, tornio, CNC
13/4/2015- 17/4/2015 1
Azienda S.R.L. OLBA Marzo 2014 /2015 1
Azienda S.R.L. OLBA Giugno 2016 1
Rinaldi Felice e Figli
S.N.C.
Aprile 2014/2015 1
ILPRA di Mortara
Un progetto tecnicamente
3.0
a.s. 2016-2017 4
4.5.2 Corsi di approfondimento
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Anno scolastico Titolo N° Studenti interessati
2016/2017 Algebra lineare 4
2014-2015 Corso CAD 2D 10
2014-2015 Corso base di sicurezza 13
2015-2016 Corso di INVENTOR 3D 14
2015-2016 Corso di sicurezza avanzato (FAS SPA) 9
4.5.3 Altre attività
Anno scolastico Attività N° Studenti interessati
2014-2015 Gare attletiche campo CONI 4
2015-2016 Gare attletiche campo CONI 4
2015-2016 Open day 5
2016-2017 Open day 5
2016 Corso di approfondimento
scacchistico
1
2017 Corso accademia militare di
Modena
1
2016/2017 Gare di sci 2
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5. METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE
5.1 Metodologie didattiche ( indicando 0=mai, 1=talvolta, 2=spesso, 3=sistematicamente)
Italia
no
Sto
ria
Matem
atica
Inglese
Diseg
no
Mec
can
ica
Sistem
i
Tecn
olo
gie
Scien
ze
Moto
rie
Relig
ion
e
Lezioni frontali 3 3 3 3 3 3 2 2 1 3
Lezioni interattive 3 3 2 0 1 0 0 0 0 1
Problem solving 1 1 2 0 2 1 1 1 0 0
Lavoro di gruppo 0 0 0 0 1 0 1 1 2 1
Discussioni 1 1 0 2 3 0 0 1 0 2
Attività
laboratorio/grafiche 0 0 0 3 2 0 2 2 0 0
Traduzioni/componimenti 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0
Ricerche/relazioni 1 0 0 0 1 0 1 3 0 0
Attività di progetto 0 0 0 0 1 1 0 1 0 0
Conferenze 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0
5.2 Strumenti didattici ( indicando 0=mai, 1=talvolta, 2=spesso, 3=sistematicamente)
Risorse/materie
Italia
no
Sto
ria
Matem
atica
Inglese
Diseg
no
Mec
can
ica
Sistem
i
Tecn
olo
gie
Scien
ze
Moto
rie
Relig
ion
e
Libro di testo 3 3 1 3 3 3 2 2 0 2 Dispense, appunti 2 3 3 3 2 1 2 2 1 1 Lucidi/slides 0 0 0 0 1 0 2 2 0 0 Audiocassette 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Giornali/riviste 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 Documenti 1 1 0 0 1 0 0 1 0 1 Atlanti/Dizionari 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 Videocassette/DVD 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 Lab. linguistici 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 Laboratori
Inform./Elettronici 0 0 0 0 2 0 2 1 0 0
Manuali tecnici 0 0 0 0 3 2 1 2 0 0 Ricerche in Internet 1 1 0 0 2 0 0 1 1 1 Attrezzature sportive 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0
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5.3 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di
conoscenza
VOTI in
decimi
(da
PTOF)
VOTI in
quindicesimi
(da
normativa)
LIVELLO
2 1 Lo studente fornisce prestazioni nulle o pressoché nulle.
3 4
Lo studente fornisce prestazioni valutabili, ma molto lontane dagli obiettivi
minimi. La preparazione può considerarsi assente o da reimpostare
completamente.
4 6 Per raggiungere gli obiettivi minimi lo studente deve colmare gravi lacune
nelle conoscenze e/o correggere gravi errori nell’applicazione.
5 8
Solo superficialità nelle conoscenze e/o incertezze nell’applicazione e/o
imprecisioni espressive separano lo studente dal raggiungimento degli
obiettivi minimi.
6 10 Lo studente ha raggiunto gli obiettivi minimi, ma non si discosta da essi.
7 11-12 Lo studente ha raggiunto e consolidato gli obiettivi minimi, pur non
discostandosi sostanzialmente da essi.
8 13 Lo studente si discosta nettamente, nella prestazione, dagli obiettivi minimi ma
non raggiunge gli obiettivi massimi.
9 14 Lo studente ha di fatto raggiunto gli obiettivi massimi fissati, anche se qualche
imperfezione non consente di esprimere la valutazione massima.
10 15 Lo studente ha pienamente raggiunto gli obiettivi massimi fissati.
5.4 Modalità di verifica (indicare il numero di prove effettuate nell’anno)
modalità\materia
Italiano
Sto
ria
Matem
atica
Ing
lese
Diseg
no
Meccan
ica
Sistem
i
Tecn
olo
gie
Scien
ze
Mo
torie
Relig
ione
Interrogazione 2 2 0 3 2 3 4
x
Interrogazione
breve 2 2 X 1 0 3
4
Produzione testi 3 8 0 0
Prove strutturate 2 0 3 5
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Prove
semistrutturate 4 0 0
0
Risoluzione
problemi 2 x 3 0
0
Prove scritte 4 4 8 3 x 3 1
1
Costruzione
modelli 0 x 0
0
Lavoro di gruppo 0 0
0 1
Prove
laboratorio 0 x 4
5 x
Prove pratiche 0 x 0 0 x
Test sportivi 0 0 0 x
Giochi sportivi di
squadra
0 0 0
Quesiti a
risposta aperta
4 2 1 3
Prove grafiche 0 x 0 0
5.5 Simulazioni di terza prova effettuate
Data Tipologia Tempo
assegnato Numero quesiti Materie coinvolte
19 dicembre
2016 B 120 minuti 12
Inglese
Matematica
Sistemi di
Automazione
Storia
6 marzoo
2017 B 120 minuti 12
Inglese
Meccanica,
macchine ed
energia
Tecnologia
Meccanica di
processo e di
prodotto
Sistemi e
automazione
21 aprile 2017 B 120 minuti 12
Inglese
Tecnologia
meccanica di
processo e di
prodotto
Meccanica, Macc.
ed Energia
Sistemi e
Automazione
5.5.1 Testi (allegare testi delle diverse prove indicando Allegato n°…..)
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Simulazione prima prova Esame di Stato si allega fascicolo al presente
documento
SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA D'ESAME DI
MATURITA'
DISEGNO PROGETTAZIONE E ORG. INDUSTRIALE
08/05/2017 Alunno:_____________________________
Classe : 5° _____
Il tamburo di un verricello ad asse orizzontale, sul quale si avvolge una fune
metallica, presenta un diametro pari a 300 mm e una lunghezza di 600 mm; Esso è
realizzato con due dischi, saldati sull'albero e con un tamburo cilindrico saldato su
essi. L'albero, che risulta essere solidale al tamburo, è sostenuto da due supporti con
l'interposizione di cuscinetti a strisciamento e presenta un'estremità per il
collegamento al gruppo riduttore.
Facendo riferimento ad un carico massimo di sollevamento pari a 20 kN, il
candidato, dopo aver scelto con giustificati criteri tutti i dati occorrenti, esegua:
a) il dimensionamento dell'albero e dei perni relativi ai supporti, limitando la
pressione specifica a valori compatibili con i materiali utilizzati;
b) il disegno di fabbricazione dell'albero, completo di tolleranze e gradi di
rugosità superficiali;
c) il ciclo di lavorazione dell'albero.
Votazione___/15
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Simulazione della terza prova dell’Esame di Stato 2017
Materia: Inglese
Read the passage, then answer the questions.
A sauna is a room in which the air is heated to a high temperature and where humidity is very low except when water is
pured over the heart. Unlike swimming pools, the risk is from high temperatures, not from the presence of water. The
only electrical equipment allowed inside a sauna room, apart from the hear,must be suitable for operation at an ambient
temperature of 125°C and positioned at least 0,5 m away from the sauna heart. No equipment must be positioned above
the heart. All other equipment including socket outles and switches should be positioned outside the room. It is a good
idea to position sockets in particular some distance from the room to discourage people from bringing radios and other
portable appliances into the sauna. The only equipment that can be installed in the area extending 0,3m down from the
ceiling and and including the area over the heart are luminaires. All wiring must have 180°C rubber insulation and be
enclosed inside insulated wiring enclosures such as plastic trunking.
1) How is air in a sauna?
2) What special precautions should be taken inside the sauna room?
3) What might people do if sockets were positioned quite near the sauna room?
Materia: MATEMATICA
ALUNNO ……………………………………
1. Enunciare e dimostrare il teorema di struttura dell’integrale indefinito.
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………
2. Scrivere e dimostrare la formula su cui si basa il metodo di integrazione indefinita per parti. Applicare il
metodo detto per trovare l’integrale dxex x22
.………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
3. Trovare l’integrale indefinito
dxx4
5 ponendo xt 4 e applicando il metodo di integrazione
indefinita per sostituzione.
…………………………………………………………………………………………………………
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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
MATERIA: SISTEMI E AUTOMAZIONE
CANDIDATO: ________________________________ CLASSE: ________ DATA: ___/___/______
1. Define the response time and the scan time.
_______________________________________________________________________________________ .
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________ .
2. Tradurre il seguente programma da Ladder Diagram in linguaggio Instruction List:
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
3. Descrivere brevemente il funzionamento del seguente programma per PLC realizzato per gestire un
frantoio automatico.
N.B.: l’impianto è dotato di:
..................................... un pulsante (P)
..................................... una luce rossa (LED_ROSSO)
..................................... un motore che mette in rotazione la macina (MOTORE).
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_______________________________________________________________________________________
Materia: Storia
1) Perché il Direttorio ritenne necessario continuare la guerra? Esponi la strategia prevista dal Direttorio,
precisando su quali fronti intendeva agire, quale reputasse più importante e come si svolsero i fatti principali,
mettendo in evidenza anche le reazioni degli italiani.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Quando si svolse il Congresso di Vienna? Quali furono i principi seguiti nella Restaurazione d’Europa?
Quali Stati uscirono rafforzati e in quali casi non vennero rispettate le aspirazioni dei popoli
all'indipendenza?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
3) I moti del 1820-1821: da dove partì il primo tentativo insurrezionale e in quali paesi ci furono le prime
ripercussioni; gli obiettivi dei moti; quali esiti ebbero e perché.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Simulazione terza prova del 6 marzo 2017
Materia: Inglese
Read the passage, then answer the questions.
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Most hospital emergency rooms and ambulances have a defibrillator,a device used to apply a strong eletric shock to the
heart. The shock can treat ventricular fibrillation ( a state in which the heart vibrates, pumping very little blood) or
reduce a rapid and ineffective cardiac rhythm a slower, more effective rhythm. It can also restart a heart that has
stopped beating; for example after a heart transplant.
A defibrillator consists of two metal electrodes and a power supply. In operation, the electrodes are placed one on each
side of the heart. A good electrical contact with the skin is obtained by means of a conductive gel. On application of
power, a high-current pulse ( between 200 to 360 joules for adults, but much lower for children) is applied to the heart
muscle, causing it to contract suddenly. When the current stops, the heart relaxes, and often resumes its normal beat.
The idea that ventricular fibrillation might be the cause of sudden death started around 1888. Many scientists in the
early twentieth century studied how to reduce tachyarrhythmias using electrical defibrillation.
Claude Beck, a doctor in Cleveland, USA, was the first to defibrillate a human heart in 1947. On his first six attempts
the patients died, but on his seventh attempt the patient lived. In the early 1950s, the research of cardiologist Paul Zoll
led to the first external defibrillation of the human heart. Till then, defibrillation had been possible only when the chest
cavity was open during surgery.
1) What is a defibrillator and what is it made up of?
2) How is a defibrillator operated? (Describe the steps in the process.)
3) Why did defibrillation become easier and safer in the 1950s?
Materia: MECCANICA , MACCHINE ed ENERGIA
1. Definire, in dieci righe, la forza premente nelle trasmissioni con ruote di frizione;
2. Dimostrare che il rapporto di trasmissione nelle trasmissioni a ruote di frizioni coniche è: i = sen γ2 / sen γ1 ;
Eseguire uno schizzo rappresentativo.
3. Elencare e definire i vari diametri di una ruota dentata.
MATERIA: SISTEMI E AUTOMAZIONE
1. Define the response time and the scan time.
_______________________________________________________________________________________ .
2. Tradurre il seguente programma da Ladder Diagram in linguaggio Instruction List:
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
_______________________
________________________
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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 41 di 48
3. Descrivere brevemente il funzionamento del seguente programma per PLC realizzato per gestire un
frantoio automatico.
N.B.: l’impianto è dotato di:
..................................... un pulsante (P)
..................................... una luce rossa (LED_ROSSO)
..................................... un motore che mette in rotazione la macina (MOTORE).
TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO
1. Date una definizione corretta di diagramma stabile e metastabile nel caso
di diagramma Fe-C.
2. Dopo aver dato una definizione di nitrurazione, spiegate il perché e con
quale metodo è possibile eseguirla in modo selettivo.
3. Quali sono i parametri tecnologici e meccanici valutabili con la prova di
flessione.
Simulazione terza prova del 21 aprile 2017
TERZA PROVA INGLESE
Nowdays microwave ovens are cheap, but the first oven, designed for restaurant and
hospital use, sold for $3000 in 1953. Its manufacturers, Raytheon, developed ita s an
outgrowth of their experience in making radar tubes for military radar during World
War II. In a conventional oven, heat is applied to the food from the outside. Cooking
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with a microwave oven is much faster because microwaves penetrate the food
instanly and generate heat which cooks it on the inside. They do this by causing the
molecules of the food to line up in one direction, then in the reverse direction. The
frequency of operation of the microwave oven is 2450 MH. This means that the
molecules of the food are moved back and forth 2,450,000,000 times per second. This
movement causes friction, which generates heat. The molecules of ceramic or glass
dishes do not respond to microwaves; therefore these are not heated.
Microwaves are generated by a magnetron, a high frequency radar tube, then they
travel down the waveguide and are reflected into the cooking cavity by rotating
reflector blades. These disperse the energy evenlywithin the cooking area. The waves
that do not strike the food directly bounce repeatedly against the metal oven walls
until they are absored. Beacuse microwaves are a potentially dengerous from of
radiation, avens are metal lined and have metal doors that have to be shut before the
oven will operate. Manufacturers are required to keep radiation leakage within safety
guidelines.
Answer these questions.
1. What is the main difference between the way food is cooked in a conventional
oven and the way it’s cooked in a microwave oven?
2. What happens to the nolecules inside food in a microwave cookery?
3. What protection do we have from microwave radiation when we use an oven of
this kind?
TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO
1. Gli ultrasuoni: confronto tra la tecnica per trasparenza e per riflessione.
2. Quali sono i parametri tecnologici e fluidodinamici controllabili nel Water
Jet.
3. La prova Jominy: significato e misura della temprabilità.
MECCANICA ,MACCHINE ed ENERGIA
1. Nel dimensionamento delle ruote di frizione, i dati di partenza sono
le frequenze n1 e n2, rispettivamente ruota motrice e ruota condotta, I
interasse e Potenza da trasmettere P1: Dimostrare come calcolare la
larghezza b della generatrice di contatto.
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ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 43 di 48
2. Nel calcolo delle ruote dentate si analizzi il metodo di Reuleaux,
si esegua uno schizzo quotato elencando le
ipotesi richieste.
3. Al crescere della velocità periferica è necessario ridurre
progressivamente l'entità del carico di sicurezza, per tener conto di
eventuali sollecitazioni dinamiche connesse all'elevato regime di
rotazione. A tal riguardo si determini il carico di sicurezza dinamico.
MATERIA: SISTEMI E AUTOMAZIONE
1. Quali accorgimenti possono essere adottati nei sistemi di controllo ad
anello aperto per aumentarne la precisione? In cosa consistono
2. Come si effettua la taratura di un regolatore PID?
3. Spiegare l’effetto Hall e come viene utilizzato nei trasduttori.
5.5.2 Griglie di valutazione (allegare le griglie di valutazione delle diverse prove indicando
Allegato n° 1prima prova; Allegato n°2 seconda prova; Allegato n°3 terza prova)
Allegato n°1
ESAME DI STATO
PRIMA PROVA SCRITTA – GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CANDIDATO: __________________________________________________ CLASSE
5^AM
Indicatori Descrittori Fasce di Punteggio Punteggio
Assegnato
Adeguatezza Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento
Efficacia complessiva del testo
Tipologia A e B:
Aderenza alle convenzioni della
tipologia scelta (tipo testuale, scopo,
destinatario, destinazione editoriale,
ecc.)
0-0,5 1-1,5 2-2,5 3
Caratteristiche
del contenuto
Ampiezza della trattazione,
padronanza dell’argomento,
rielaborazione critica dei contenuti,
in funzione anche delle diverse
tipologie e dei materiali forniti
0,5 1-1,5 2-2,5 3
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Significatività ed originalità degli
elementi informativi, delle idee e
delle interpretazioni
Tipologia A:
Comprensione ed interpretazione
del testo proposto
Tipologia B:
Comprensione dei materiali forniti
e utilizzo coerente ed efficace
Capacità di argomentazione
Tipologia C e D:
Coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso
Capacità di contestualizzazione
e di eventuale argomentazione
Organizzazione
del testo
Articolazione chiara e ordinata
del testo
Equilibrio delle parti
Coerenza (assenza di ripetizioni
e contraddizioni)
Continuità tra frasi, paragrafi e
sezioni
0,5 1-1,5 2-2,5 3
Lessico e stile Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla
tipologia testuale e al destinatario
0-0,5 1-1,5 2-2,5 3
Correttezza
ortografica e
morfo-
sintattica
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto
dei connettivi testuali, ecc.)
Correttezza morfo-sintattica
Punteggiatura
0-0,5 1-1,5 2-2,5 3
Pavia, ___________________________ PUNTEGGIO
TOTALE: ________ / 15
1-2,5 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Quindicesimi
1 2 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10 Decimi
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Allegato n°2
ESAME DI STATO 2017 SECONDA PROVA SCRITTA – GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CLASSE_____________________________________________
ALUNNO__________________________________________________
QUESITO INDICATORI INTERVALLO
PUNTI
PUNTEGGIO
ASSEGNATO
I° - II°
PARTE
RISOLUZIONE DEI QUESITI
COMPLETEZZA DELLA TRATTAZIONE
USO DELLE FORMULE E DEGLI STRUMENTI
MATEMATICI E GRAFICI
USO DELLE UNITA’ DI MISURA, TOLLERANZE E
RUGOSITA'
ORGANICITA’ DEL LAVORO
COLLEGAMENTI
1-4
0-3
0-2
0-2
0-2
0-2
TOTALE
TOTALE______/ 15
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Allegato n° 3
Terza PROVA SCRITTA - GRIGLIA DI VALUTAZIONE
CANDIDATO ____________________________
Valutazione in quindicesimi con punteggio da 1 a 15, e sufficienza corrispondente al punteggio 10,
ottenuta come somma dei punteggi assegnati in corrispondenza di ogni indicatore.
DESCRITTORI LIVELLI PUNTEGGI
A Conoscenza specifica degli argomenti
max 7 punti
Nulla 1
Insufficiente 2
Mediocre 3-4
Sufficiente 5
Buona 6
Ottima 7
B Padronanza della lingua e proprietà di linguaggio disciplinare
max 5 punti
Insufficiente 1
Mediocre 2
Sufficiente 3
Buona 4
Ottima 5
C Capacità di argomentazione, collegamenti pluridisciplinari, sintesi
max 3 punti
Insufficiente 1
5.6 Criteri per l’attribuzione del credito scolastico
Come indicato dal PTOF 2016-2019, deliberato dal Collegio dei Docenti, il credito
scolastico viene attribuito in base ai seguenti criteri.
Il credito scolastico viene assegnato, nella misura prevista dalle apposite tabelle contenute
nel Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 , dal competente Consiglio di Classe,
nella seduta di scrutinio finale, su proposta del Coordinatore di classe, una volta esaminate le
apposite schede nelle quali ogni allievo del triennio avrà indicato e certificato le attività
integrative extracurricolari e/o formative, seguite nell’anno scolastico corrente entro la fine
delle lezioni, dalle quali ha tratto significative competenze.
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 47 di 48
Il Consiglio di Classe esprime un giudizio insindacabile, che terrà conto degli elementi che
seguono.
1. Media dei voti conseguiti nello scrutinio finale.
2. Comportamento complessivamente positivo dell’allievo (frequenza – disciplina –
impegno – partecipazione).
3. Partecipazione ad attività formative, integrative ed extracurricolari, previste da
Progetti compresi nel PTOF dell’Istituto, certificate e valutate dai competenti
Coordinatori di Progetto, per le quali viene indicato un monte ore non inferiore a
venti.
4. Partecipazione con profitto alle lezioni di religione cattolica o, equivalentemente,
all’attività alternativa.
5. Partecipazione, attestata da certificazione valutativa dalla quale si possano desumere
le competenze acquisite, ad attività formative presso Enti esterni, per le quali viene
indicato un monte ore non inferiore a trenta.
6. Acquisizione di certificazioni specifiche.
7. Selezione per la partecipazione alle gare esterne riconosciute dal MIUR.
8. Significativo scostamento della media dei voti dal minimo della fascia.
Per omogeneità di comportamento tra diversi Consigli di Classe, si conviene che il
punteggio si discosti dal minimo di fascia nella misura di un solo punto (come da normativa)
se si verifica almeno una delle seguenti condizioni
a) media dei voti ≥ 0,5
b) voto di religione o attività alternativa = ottimo
c) partecipazione ad attività formative, integrative ed extracurricolari, previste da
progetti compresi nel PTOF dell’Istituto, certificate e valutate dai competenti
Coordinatori di Progetto, per un numero complessivo di ore non inferiore a venti;
d) partecipazione, attestata da certificazione valutativa dalla quale si possano desumere
le competenze acquisite, ad attività formative presso Enti esterni, per un numero
complessivo di ore non inferiore a trenta;
e) acquisizione delle certificazioni specifiche;
f) selezione per la partecipazione a gare esterne riconosciute dal MIUR.
Il punteggio variabile, nelle singole fasce, non verrà assegnato se l’ammissione alla classe
successiva viene attribuita in presenza di voti di consiglio, a meno che questo riguardi una
insufficienza non grave (>= 5) in un’unica disciplina nello scrutinio di giugno.
Documento consiglio di classe VAM a.s2016-2017
ITIS “G. Cardano”- Pavia. Pagina 48 di 48
I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5^AM
Giovanna REDAELLI……………………………………………………..
Cesare CAFFETTI…………………………………………………..
Maria Concetta PISANO…………………………………………………..
Pietro CALICCHIO……………………………………………………..
Giovanni PIEMONTESE…………………………………………………..
Giorgio CARLOMUSTO……………………………………………..
Claudio GERACE……………………………………………..
Marcello GAMBINI……………………………………………………..
Annarita VIPERINO…………………………………………………..
Giovanni LANFRANCHI…………………………………………………..
Antonio NEGRI…………………………………………………..
Federico MOLLI…………………………………………………..
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