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LA MAGIA DELLE EMOZIONI
Programmazione educativo didattica
“Il cuore dell’educazione è l’educazione del cuore… alimentiamo le nostre emozioni”
Anno scolastico 2016-2017
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA PALESTRO, 41 ABBIATEGRASSO
SCUOLA DELL’INFANZIA Viale PAPA GIOVANNI XXIII
1
Premessa
Per favorire uno sviluppo armonico del bambino è necessario un giusto equilibrio tra le
competenze cognitive ed emotive.
Spesso i bambini si trovano di fronte a forti emozioni che non riescono a comprendere: hanno
difficoltà a capire cosa stia succedendo loro e perché.
L’educazione affettiva, quindi, deve occupare nella scuola un ruolo fondamentale, avviando il
bambino ad una più profonda, positiva conoscenza di sé, delle sue potenzialità, delle sue fragilità e
ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati sulla collaborazione, il rispetto, il dialogo.
Lo sviluppo delle emozioni, alfabetizzazione emotiva, migliora l’apprendimento, il clima della
classe, i rapporti con gli insegnanti e tra i bambini stessi e sostiene la loro crescita psicologica.
La volontà delle insegnanti di capire gli alunni, e quella da parte degli alunni di relazionarsi con gli
altri, sono il punto di partenza di un rapporto empatico, funzionale anche al processo di
insegnamento-apprendimento.
Così come dicono le Indicazioni Nazionali “ lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto,
accompagnamento, interazione partecipata […] Il bambino cerca di dare un nome agli stati
d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta; si imbatte nelle
difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può
cogliere altri punti di vista.”
Il nostro progetto intende portare il bambino ad un “emozionante” percorso, fatto di giochi,
storie, musica, arte dove mente e cuore del bambino imparano a conoscere e riconoscere il
linguaggio delle emozioni.
Con questo progetto vogliamo stimolare nel bambino la voglia di conoscere sé e l’altro, capirlo,
calandosi nei suoi panni, per comprenderne sentimenti, desideri, sofferenze e gioie.
“Il primo passo nell’educare al ben-essere emotivo
è dare voce a ciò che si prova” (Goleman1)
1 Professore di psicologia a Harvard e autore di “Intelligenza Emotiva”
2
Finalità
L’educazione impartita ai bambini spesso è attenta a valorizzare soprattutto le capacità intellettive
e fisiche senza dare spazio sufficiente agli aspetti emotivi e relazionali, che sono invece
fondamentali perché un bambino cresca in maniera armonica e completa. Le emozioni, gli affetti e
i sentimenti sono il costante sottofondo delle nostre esperienze quotidiane e condizionano il
nostro agire e l’apprendimento. La finalità del nostro progetto educativo sarà quindi quella di
creare, nella scuola, un ambiente sereno che consenta al bambino di comprendere i propri
sentimenti e quelli degli altri, di sviluppare capacità di adattamento, di imparare a dar voce e
nome alle proprie emozioni, imparando a gestirle. Per noi insegnanti è indispensabile aiutare il
bambino ad osservare, conoscere il proprio stato d'animo ed acquisire le capacità di esprimersi
con i vari linguaggi per favorire la sua crescita. Pertanto abbiamo ideato un percorso educativo
che, partendo dall'osservazione di sé, sosterrà il bambino a riconoscere, elaborare, esprimere
emozioni, cercare di raccontarle, disegnarle, colorarle, esteriorizzarle nel gioco, con il corpo e la
musica.
Il bambino prova emozioni e le condivide con gli altri, in uno scambio empatico che non lo fa
sentire solo.
3
Alla scoperta delle emozioni
COME?
Con una didattica flessibile dove viene privilegiata l’esperienza attiva del bambino, attraverso lo
stupore che muove bisogni e desideri, la ricerca e la scoperta, l’interrogazione e il dialogo,
l’interpretazione e la rielaborazione operosa, l’incontro, la relazione, il mutuo aiuto, le emozioni…
La globalità dei linguaggi è presente in tutti i campi di esperienza (Il sé e l’altro, Il corpo e il
movimento, Immagini, suoni, colori, I discorsi e le parole, La conoscenza del mondo) e offre ai
bambini opportunità di gioco e di dialogo, cattura idee, segreti, invenzioni, storie, leggende, per
ampliare il loro immaginario, per dare più “senso” alla loro esistenza, per cogliere dal mondo che li
circonda EMOZIONI, ARMONIA E BELLEZZA.
FARE
giocando
AGIRE
cooperando
SAPERE
ricercando
o
4
Linee metodologiche
Qualità della
relazione
educativa
La valorizzazione Percezione della
“differenza” come un
valore, una risorsa, un
diritto.
L’apertura Considerazione del
territorio come fonte da
cui attingere informazioni,
materiali, esperienza e
conoscenza.
L’operatività Sperimentare la scuola
come comunità di
persone che esprimono
emozioni pensando
criticamente e
partecipano attivamente
al loro sapere.
La globalità Approccio alle conoscenze
partendo dall’uso dei sensi e dal
vissuto emozionale trasformato
nei vari linguaggi: corporeo,
artistico, musicale, poetico e
cognitivo.
I linguaggi Stile educativo per
cui le conoscenze
diventano poesia e
il pensiero magico
convive con le
esperienze
emotive, logiche,
sensoriali…
La programmazione
progettazione Abitudine per individuare preventivamente:
obiettivi, metodi, percorsi, strumenti e
risultati attesi, nel rispetto dei bisogni e degli
interessi dei bambini.
La documentazione Raccolta sistematica e organizzata di unità
didattiche, di prodotti grafici-pittorici e
fotografici come “memoria” e riflessione
negli adulti e nei bambini, rendendo visibili
le modalità e i percorsi di formazione.
La cooperazione Capacità di aiuto reciproco, in
un’atmosfera serena e attenta
al rispetto per gli altri.
5
Fasi operative
Un personaggio motivante, il mago Emotì, ci accompagnerà nel nostro progetto educativo alla
scoperta dell’universo delle emozioni.
Il mago dei colori si è svegliato di umore strano: è confuso, stralunato… Non riesce a capire cosa gli
succeda: ha combinato un guaio; ha fatto un pasticcio con le sue emozioni, sono talmente
mescolate che non funzionano!
Chiederà aiuto ai bambini per conoscerle, riordinarle, sistemarle e dargli un nome.
Consegnerà ad ogni classe un barattolo contenente sei pezzi di stoffa colorati, ogni colore verrà
associato alle emozioni; sarà questo il punto di partenza del nostro progetto educativo.
In ogni sezione verranno affrontati gli argomenti proposti nella mappa concettuale attraverso
giochi, racconti, semplici esperimenti o elaborazioni immaginarie seguendo l’orientamento
metodologico ed i percorsi di apprendimento che meglio si adeguano al gruppo-classe.
Alla fine dell’anno i bambini si recheranno presso lo spazio Fiera di Abbiategrasso dove
incontreranno il mago Emotì e l’Orchestra Filarmonica dei Navigli. In questa occasione si
“metteranno in musica” le emozioni. I bambini consegneranno i barattoli contenenti le varie
emozioni “riconosciute” durante l’anno: felicità, sorpresa, paura, tristezza, disgusto, rabbia.
Al termine, poi, vi sarà un canto accompagnato dagli strumenti realizzati dai bambini nei mesi
precedenti.
In questo momento conclusivo, coinvolgente ed emozionante, ogni bambino sarà vero
protagonista e nello stesso tempo attento spettatore.
6
Le Competenze chiave Europee e
campi di esperienza (Le competenze chiave sono esplicitate nelle Raccomandazione del Parlamento Europeo del
16/12/2006 e riportate dalle Indicazioni nazionali del 2012: rappresentano la finalità generale
dell’istruzione e dell’educazione e spiegano le motivazioni dell’apprendimento stesso,
attribuendogli senso e significato)
UN
PERCORSO DI
CRESCITA
Competenze
sociali e
civiche
(Il sé e l’altro)
Comunicazione
nella
Madrelingua
(I discorsi e le
parole)
Competenza
matematica e
competenze di
base in scienza e
tecnologica
(La conoscenza
del mondo)
Comunicazion
e nelle lingue
straniere
(I discorsi e le
parole)
Competenza
digitale
(Immagini,suoni,
colori,
tutti i campi di
esperienza) Imparare a
imparare
(Tutti i campi di
esperienza)
Spirito di iniziativa
e imprenditorialità
(Tutti i campi di
esperienza)
Consapevolezza ed
espressione culturale
(Immagini, suoni, colori,
il corpo e il movimento)
7
Traguardi per lo sviluppo delle
competenze
“Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.”2
IL SE’ E L’ALTRO
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e
adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
2 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012
Traguardi per lo sviluppo della competenza nei vari campi di esperienza:
8
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei
giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di
adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di
movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che
il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e
altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali, musicali, visivi,di
animazione...); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di
opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende
parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni,
usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica
9
alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue
misurazioni usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un
futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle
necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.3
3 Tratti da Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012
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LA MAGIA
DELLE
EMOZIONI
EMOZIONI
E
CORPO
EMOZIONI
E
NATURA
EMOZIONI
E
AMBIENTE
EMOZIONI
E
ARTE
11
EMOZIONI
E
CORPO
EMOZIONI
E
NATURA
EMOZIONI
E
AMBIENTE
EMOZIONI
E
ARTE
IL MIO CORPO PARLA
CON O SENZA PAROLE
CASA DELLE EMOZIONI
(LE EMOZIONI ABITANO
NEL NOSTRO CORPO) IO E GLI
ALTRI
COLORI, SUONI
E RUMORI
IL TEMPO CHE
PASSA
TRASFORMAZIONI
IN NATURA
ASCOLTO
OSSERVO E MI
ESPRIMO
CONTESTI
FANTASTICI
MUSICA
COLORI
SUONI
QUADRI E
IMMAGINI
FAMIGLIA TERRITORIO SCUOLA
FESTE E RICORRENZE
LEGAMI AFFETTIVI CON
PERSONE E COSE
EMPATIA
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Valutazione
e
Verifica
La “valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che
riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare
le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro
potenzialità.”4
La valutazione avverrà attraverso l’osservazione
Iniziale per delineare un quadro delle competenze dei bambini al momento
dell’inserimento o all’inizio di un percorso didattico;
In itinere per aggiustare, modificare, individualizzare le proposte e gli interventi
successivi;
Finale mirata ad individuare le competenze acquisite, la qualità degli interventi didattici,
il significato dell’esperienza scolastica nella sua globalità.
Le verifiche verranno svolte sia in itinere che al termine del percorso attraverso:
L’ osservazione diretta del bambino in situazioni strutturate e non
Attraverso gli elaborati dei bambini…
4 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 2012
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In viaggio con le emozioni
Parlami del cuore, raccontami una storia
una filastrocca che si impara a memoria…
Scaccia le paure, raddoppia la mia gioia,
con il tuo racconto cancella la mia noia.
Le storie che mi doni sono stelle nella notte,
mi aiutano a capire chi sono e dove vado,
con te mi sento forte, non tremo e non cado…
Comincia la tua storia, parla al mio cuore!
Ogni tua parola è un lampo di colore.
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