la nutrizione parenterale la nutrizione seminario ... · seminario residenziale sulla nutrizione...
Post on 15-Feb-2019
218 Views
Preview:
TRANSCRIPT
Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale
in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011
Auletta Nuova Rianimazione Centrale
III piano Monoblocco
Az.Ospedaliera-Universitaria di Padova
SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni
Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice
di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Gentile collega,
la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.
La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.
Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,
cordiali salutiDr Giovanni Pittoni
con il contributo incondizionato di
Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale
in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011
Auletta Nuova Rianimazione Centrale
III piano Monoblocco
Az.Ospedaliera-Universitaria di Padova
SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni
Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice
di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Gentile collega,
la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.
La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.
Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,
cordiali salutiDr Giovanni Pittoni
con il contributo incondizionato di
La nutrizione parenterale tra ospedale e domicilio. Presentazione delle nuove linee guida ESPEN e aggiornamenti sui percorsi di governo clinico.
Istituto Scientifico Universitario San RaffaeleMilanoAula San Raffaele
Venerdì 15 aprile 2011
Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale
in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011
Auletta Nuova Rianimazione Centrale
III piano Monoblocco
Az.Ospedaliera-Universitaria di Padova
SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni
Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice
di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Gentile collega,
la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.
La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.
Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,
cordiali salutiDr Giovanni Pittoni
con il contributo incondizionato di
Seminario Residenziale sulla Nutrizione Artificiale
in Terapia IntensivaPadova, 17/18 marzo 2011
Auletta Nuova Rianimazione Centrale
III piano Monoblocco
Az.Ospedaliera-Universitaria di Padova
SEGRETERIA SCIENTIFICADott. Giovanni Pittoni
Direttore Unità Operativa ComplessaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Dott.ssa Giuseppina BonaccorsoResponsabile Unità Operativa Semplice
di Terapia Intensiva PostoperatoriaAz.Ospedaliera-Universitaria di Padova
Gentile collega,
la Nutrizione Parenterale Totale e la Nutrizione Enterale rappresentano oggi untrattamento routinario offerto al paziente critico in Terapia Intensiva. I progressieffettuati negli ultimi 50 anni suggeriscono di valutare precocemente la ne-cessità o fabbisogno nutrizionale, di programmare la strategia nutrizionale piùfavorevole, parenterale o enterale, per consentire il mantenimento o il recu-pero dell’omeostasi corporea e ritornare il più presto possibile alla via fisiologicaper l’assunzione degli alimenti che è per os. TPN e NE da sole o combinate traloro consentono di nutrire con efficacia qualsiasi paziente e non c’è virtual-mente limite a questa artificialità, se non il principio di recuperare al più prestola normale fisiologia, come per tutte le funzioni corporee. Gli obiettivi sono difornire una nutrizione adeguata al fabbisogno, per contrastare il catabolismotissutale, e mantenere o migliorare la funzione dei diversi organi e apparati. Unapporto nutrizionale corretto favorisce una migliore risposta immunitaria e fa-vorisce la riparazione senza compromettere la funzione epatica, renale e mu-scolare. Il concetto di tempestività tiene conto di come la malnutrizione nelpaziente critico si possa sviluppare anche rapidamente in seguito ad un insultoacuto, come un trauma o uno stato settico, ed evolvere verso la chronic ca-tabolic illness, una condizione di catabolismo cronico che è per se stessa pa-tologica. Questa devastante condizione fisica condiziona una morbilità e unamortalità che è difficile contrastare anche in terapia intensiva. La nutrizione artificiale è parte dello standard di cura e deve essere integrata conle altre necessità specifiche del trattamento intensivo. Le scelte nutrizionali dell’in-tensivista sono guidate da una visione integrata di tutte le artificialità in atto ed èindispensabile una buona competenza nutrizionistica e metabolica ispirata allaevidence based medicine.Il percorso clinico diagnostico e terapeutico è sovrapponibile a quello de-scritto per altre tipologie di paziente, con alcune specificità. La nutrizione vainiziata prima possibile, e, quando la via enterale non consente di coprire gliadeguati fabbisogni proteico/calorici, la NPT permette il raggiungimentodegli apporti nutrizionali prefissati. Bisogna sempre tener a mente che unodegli obiettivi primari è il recupero della fisiologicità della via nutrizionale. Scopo del corso e motivo dell’invito che Le rivolgiamo, è creare un masterdi riferimento in Nutrizione artificiale adattato alle esigenze dello specialistain ICU e alla tipologia di paziente osservata.E’ un corso per soli 20 partecipanti,altamente selezionati, che saranno seguitie istruiti con il materiale didattico più aggiornato e con personalità scientifi-che di alto profilo.
La preghiamo di compilare la scheda di iscrizione allegata con i dati del col-lega da lei prescelto e spedirla alla Baxter spa.
Ringraziandoti fin d’ora per la tua cortese attenzione,
cordiali salutiDr Giovanni Pittoni
con il contributo incondizionato di
La nutrizione parenterale tra ospedale e domicilio.
Presentazione delle nuove linee guida ESPEN e aggiornamenti
sui percorsi di governo clinico.
Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, Milano
Aula San RaffaeleVenerdì 15 aprile 2011
SEGRETERIA ORGANIZZATIVAOrganizzazione e Sviluppo - Formazione
Fondazione Centro San Raffaele del Monte TaborVia Olgettina, 60 - 20132 Milano
Tel. 02-2643.2560 - Fax 02-2643.3482E-mail: strizzi.antonio@hsr.it
Per partecipare al Congresso è necessario compilare l’allegata scheda d’iscrizione ed inviarla alla Segreteria Organizzativa
MODERATORI:
D. Radrizzani, M. Braga
13,30 - 13,55 Aspetti farmaceutici della nutrizione parenterale
P. Tadini
13,55 - 14,20 Il controllo glicemico in terapia intensiva
E. Grandi
14,20 - 14,45 La scelta dei lipidi in nutrizione parenterale
R. Caccialanza
14,45 -15,10 La scelta dell’accesso venoso
S. Colombo
15,10 -16,00 La gestione dell’accesso venoso
e la manipolazione delle sacche per NP
L. Bertoldo
16,00 - 16,15 Discussione
16,15 - 16,30 Conclusioni e pratiche ECM
PROgRAMMA
9,00 - 9,15 Registrazione partecipanti
9,15 Apertura lavori e presentazione corso
MODERATORI:
M. Braga, L. Beretta
9,30 - 9,55 La malnutrizione nel paziente ospedalizzato
e a domicilio
L. Gallitelli
9,55 - 10,20 La nutrizione parenterale in chirurgia
S.I. Rocchetti
10,20 -10,45 La nutrizione parenterale in oncologia
C. Gavazzi
10,45 - 11,10 La nutrizione parenterale in terapia intensiva
D. Radrizzani
11,10 - 11,25 Discussione
11,25 - 11,50 La gestione del paziente in nutrizione parenterale
a domicilio nella ASL Monza Brianza
E. Novara
11,50 - 12,15 Introduzione alla gestione del paziente
in nutrizione parenterale a domicilio
A. Ballan
12,15 - 13,30 Lunch
Annamaria Ballan, Monza
Luigi Beretta, Milano
Lorena Bertoldo, Milano
Marco Braga, Milano
Riccardo Caccialanza, Pavia
Sergio Colombo, Milano
Livia gallitelli, Milano
Cecilia gavazzi, Milano
Elisabetta grandi, Milano
Elisabetta Novara, Monza
Danilo Radrizzani, Legnano
Simona Irma Rocchetti, Milano
Patrizia Tadini, Milano
BOARD SCIENTIFICO
top related