l’osservazione del bambino · • sviluppare didattica metacognitiva • trovare punti di...

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INCLUSIONE COME

MODALITA’ QUOTIDIANA

DI FARE SCUOLA

Dott.ssa Claudia M. Gomez

creainsiemebrescia@gmail.com

Tel: 3288840662

• COSA SI INTENDE CON LA PAROLA INCLUSIONE?

• CHE COSA SI INTENDE PER DIDATTICA INCLUSIVA?

• CHI SONO GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI

SPECIALI (BES)?

• RUOLO DELLA METACOGNIZIONE NELL'IMPARARE AD

IMPARARE

• RUOLO DELL'EMOZIONI E LE VARIABILI

PSICOPEDAGOGICHE

• GESTIONE DELLA CLASSE

• VALUTAZIONE, VERIFICA E FEEDBACK.

• LEADERSHIP EDUCATIVA

IL PARADIGMA DELL’INCLUSIONE

La scuola inclusiva favorisce l’apprendimento di tutti gli alunni

Una scuola inclusiva è un atto di responsabilità civile ed umana

Dal «vecchio» concetto di integrazione a quello di inclusione (strutturare i

contesti educativi in modo tale che siano adeguati alla partecipazione di tutti,

ciascuno con le proprie modalità).

Inclusione vuol dire affermare e mettere ciascun alunno al centro dell’azione

educativa.

Applicare il principio di inclusione implica un ripensamento del concetto di

curricolo, inteso come ricerca flessibile e personalizzata della massima

competenza possibile per ciascun alunno, partendo dalla situazione in cui si

trova.

QUALI PRINCIPI NELL’INCLUSIONE

• Accettare la diversità e le similitudini come essere umani

• Pensare e Immaginare una scuola diversa

• Assicurare la partecipazione attiva

• Sviluppare pratiche di collaborazione

• Garantire uno sforzo continuo nella partecipazione attiva

dell’alunno in ambito pedagogico e sociale

• L’inclusione intesa come un processo continuo che richiede

il supporto di tutti gli interessati coinvolgendo tutta la

comunità scolastica

• Una scuola inclusiva è una scuola diversa che impara da se

stessa e da altre realtà promuovendo il miglioramento e lo

sviluppo

VISIONE

MISSIONE

STATO D’ANIMO

DELL’INSEGNANTE:

Condizione mentale, fisica ed emotiva

in cui si trova in ogni dato momento

E’ una condizione dinamica. Può

essere creato da

Fuori a dentro (situazioni) oppure da

Dentro a fuori (decisione conscia)

STATO

• FISIOLOGIA

• RAPPRESENTAZIONI

INTERNE

• LINGUAGGIO

• FOCUS

I QUADRANTI DELLA

LEADERSHIP

LEADER:

- ABILITA’ PERSONALI (SE’)

- ABILITA’ RELAZIONALI (GLI ALTRI)

- ABILITA’ STRATEGICHE (VISIONE)

- ABILITA’ DI PENSIERO SISTEMICO

(SCHEMA DELLA LEADERSHIP)

INTERESSE SUL FUNZIONAMENTO

DELLA PERSONA

Secondo l’OMS la salute non è assenza di

malattia

MA

BENESSERE BIO-PSICO-SOCIALE

Piena realizzazione del proprio potenziale

DIDATTICA La didattica è la teoria e la pratica dell’insegnare. Scopo della teoria didattica è: - Il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del docente - Il miglioramento dell’efficacia e soprattutto dell’efficienza (diminuzione dei tempi e delle energie) dell’allievo che apprende. La didattica è quindi anche un’arte della semplificazione e della relazione

AZIONE DIDATTICA Spazio dell’azione didattica definito dalla relazione tra tre elementi: 1.La persona che apprende 2.La persona che insegna 3.L’oggetto da apprendere

Didattica per l’apprendimento • Conflitto cognitivo ( brainstorming , per far emergere le convinzioni di cui ogni studente dispone) • Co-costruzione della conoscenza (ascoltare gli errori costruttivi ) • Dimensione operativa • Monitoraggio • Motivazione, autostima (didattica metaemotiva) • Senso di autoefficacia / stile di attribuzione • Sfida ottimale • Metacognizione ( far emergere Il pensiero a voce alta “ Come ti organizzi”? “Perché stai facendo questo?”) • Autoconsapevolezza ( raccontarsi come cura del sé)

COSA SI INTENDE PER DIDATTICA INCLUSIVA• ACCETTAZIONE E RISPETTO DELLE DIVERSITÀ

• ADATTARE stile insegnamento, materiali, tempi, tecnologie

• MODIFICARE strategie in itinere

• SVILUPPARE didattica metacognitiva

• TROVARE punti di contatto tra le programmazioni (classe e

individualizzata)

• SVILUPPARE l’approccio cooperativo

• VALORIZZARE tutte le forme espressive

• FAVORIRE la creazione di reti relazionali (famiglia, territorio,

specialisti …)

• INTRODURRE nuove metodologie Cooperative Learning, Tutoring

o qualsiasi altra metodologia che contribuisca allo sviluppo delle

potenzialità degli alunni

DIFFICOLTÁ

DISTURBO

DISABILITÁ

COMPENSARE E

DISPENSARE

QUANDO?

La dimensione inclusiva della scuola

accoglie

tutte le diversità e non solo quella

“certificata”.

Scuola “inclusiva”

è una scuola che ‘pensa’ e che

‘progetta’ tenendo a mente proprio

tutti.

La scuola deve diventare

Laboratorio di form- azione

• Attraverso il saper fare, il sapere agito che renda capaci di comprendere i costanti cambiamenti per riuscire a muoversi agevolmente in essi.

• e la promozione dello sviluppo delle competenze spendibili nella complessità del mondo reale.

Docente facilitatore

• Il docente è l’esperto in didattica che

diviene facilitatore supporto, per un

apprendimento autonomo nella

costruzione attiva della conoscenza da

parte degli allievi.

Una scuola è inclusiva

quando• l’intera comunità scolastica viene coinvolta nel

processo educativo

• favorisce il processo di apprendimento e di socializzazione e tende ad un benessere psicosociale generalizzato

• valorizza le diversità, cerca di creare legami autentici tra le persone

• favorisce l’incontro tra le diverse realtà sociali del territorio (genitori, ASL, Ente Comunale, associazioni…)

STRUMENTI OPERATIVI

NELLA QUOTIDIANITA’

Favorire il successo formativo

attraverso

l’accoglienza, l’ascolto,

l’accompagnamento

Caratteristiche del singolo

docente

• empatia,

• assenza di preconcetti,

• professionalità nella didattica e nella

valutazione,

• capacità di gestione della classe,

• conoscenza della tecnologia,

• creatività

in team: promuovere un lavoro

sinergico

• condividere le strategie individuate e la loro

applicazione

• individuare, definire e condividere i criteri di

valutazione

• progettare percorsi di autostima e condividere

un contratto educativo con la famiglia

• promuovere e sostenere il confronto

interistituzionale

compiti dei docenti

possedere gli strumenti di conoscenza e le

competenze necessarie affinché la

corresponsabilità del progetto formativo

elaborato e realizzato per gli alunni con

BES sia condivisa ed applicata.

Ogni insegnante individualmente e

collegialmente:

• durante le prime fasi del percorso scolastico, pone attenzione ai segnali di rischio (prevenzione) ai fini di una segnalazione tempestiva

• a fronte di situazione di rischio, si adopera per attuare strategie di recupero e/o potenziamento

• (insieme ai colleghi) segnala alla famiglia il persistere di difficoltà nonostante gli interventi di recupero

• (insieme ai colleghi) prende visione dell’eventuale certificazione certificazione diagnostica rilasciata dall’ASL o da enti accreditati

• (insieme ai colleghi) provvede alla documentazione di percorsi didattici individualizzati e personalizzati

• (previo accordo con i colleghi) si avvale di strategie educativo – didattiche di potenziamento e di aiuto compensativo

• (previo accordo in team) adotta misure compensative/dispensative

• (previa condivisione e accordo con i colleghi) predispone verifiche e fa riferimento ai criteri di valutazione coerenti

• (con i colleghi) effettua incontri con i colleghi del precedente e successivi ordine o grado di scuola per “raccogliere informazioni utili” o per cominciare il percorso scolastico dell’alunno ponendo attenzione anche alle dinamiche relazionali della classe.

Gestione della classe

Compito dei docenti è operare secondo unitarietà

di intenti (coerenza)

• accordi in relazione al progetto formativo

• accordi per la conduzione in aula

• accordi sulle modalità di somministrazione delle verifiche

• accordi su criteri di valutazione

Ambienti di apprendimento

efficaci e significativi

• Creare un clima positivo nella classe

favorendo un dialogo in tutte le attività con i

compagni della classe, stimolando e

sostenendo la motivazione intrinseca.

L’allievo BES sentendosi accolto ed ascoltato:

• sviluppi autostima e fiducia nelle proprie

capacità

• adatti stili di attribuzioni positivi

LA DIDATTICA INCLUSIVA

Non è una didattica speciale, ma

una didattica con denominatore comune

per tutti gli alunni.

Non è un semplice assemblaggio di PEI, PDP…

La progettazione di tutto il Consiglio di classe deve

divenire strutturalmente inclusiva

ovvero

i vari PDP della classe accanto ad eventuali PEI per gli

alunni con disabilità e altri PDP per alunni con

DSA dovranno raccordarsi in una progettazione

inclusiva della classe.

Collegialmente,

gli insegnanti proveranno a definire alcuni

elementi di didattica inclusiva

che costituiranno

la quotidianità delle attività formative,

una quotidianità per tutti

fatta in modo da accogliere

le attività personalizzate.

Si dovrà pensare

1) all’adattamento dei materiali, dei testi,

2)all’attivazione della risorsa compagni di classe

(apprendimento cooperativo e tutoring),

3)a varie forme di differenziazione,

4)alla didattica laboratoriale,

5)all’uso inclusivo delle tecnologie.

Attivare e attuare strategie per:

valorizzare i punti di forza l’intuizione,

pensiero visivo, creativo, divergente)

minimizzare i punti di debolezza (errori

ortografici, deficit nella memoria di lavoro,

lentezza esecutiva, facile affaticabilità,

mancata autonomia….)

Favorire l’apprendimento attraverso:

canale visivo avvalendosi di organizzatori

grafici come schemi, mappe, immagini filmati

e soprattutto la LIM

canale uditivo (audiolibri, registrazioni, sintesi

vocale o lettore umano, libri di testo digitali)

attività diversificate

materiale strutturato che abbia dentro di sé

diversi livelli di difficoltà, riduzione del

parametro sulla complessità)

Didattica laboratoriale per problemi reali

Ipotesi per una lezione efficace

iniziare l’attività con una sintesi della lezione

precedente coinvolgendo tutti con domande

flash (warm up)

avvalersi del “brianstorming” visivo e grafico

per “orientarsi” nelle informazioni (creando

“mappa della lezione” da seguire durante

l’attività)

variare azioni e contenuti sollecitando diverse

abilità, affinché ciascuno possa trovare il suo

spazio e favorire la motivazione

Ogni tanto interrompere e fare la sintesi

dei contenuti

riprendere e ripetere in modo diverso i

concetti più importanti

prediligere strategie di apprendimento

cooperativo come il cooperative learning o a

coppie in cui le capacità cognitive dell’alunno

con BES possano esprimersi nell’interazione

con i compagni incaricati di fungere da

mediatori per le strumentalità di base.

Fornire materiale registrato per riascoltare

la lezione

Strategie d’insegnamento

Evitare:

lezioni esclusivamente frontali

lunghe spiegazioni

copie dalla lavagna o da foglio

consegne e verifiche in corsivo, con caratteri

piccoli o con informazioni troppo

«ammassate»

di porre l’accento sugli errori nei casi specifici

marcatori di diversità

Favorire/sostenere/promuovere

riflessioni e condivisioni tra gli alunni

materiale fotocopiato

carattere stampatello maiuscolo

processi cognitivi e ragionamenti sottesi

la partecipazione alla vita della classe

Favorire/sostenere/promuovere

interrogazioni programmate e attività in classe

precedentemente comunicate all’alunno

apprezzamento ai suoi contributi

stima e apprezzamento per gli esiti positivi

espressioni come “Mi sono spiegato?”

cosa, come a che fine, con quale prospettiva

guardare (porsi come “facilitatori”)

compensazione

42

SEMPLIFICARE NON SIGNIFICA ELIMINARE CONCETTI E CONTENUTI

STRUMENTI UTILI

http://www.testisemplificati.com/

http://labs.translated.net/leggibilita-testo/

Software di tutoraggio per l'adattamento dei testi scolastici: "FACILTESTO“

http://www.sacricuoribarletta.it/progetti/as2008-2009/miur-sw-tutoraggio/manuale_utente_faciltesto.pdf

Si devono preferire le MAPPE A STRUTTURA GERARCHICA

TITOLO

ARGOMENTO

SOTTOTITOLO

SOTTOARGOMENTO

SOTTOTITOLO

SOTTOARGOMENTO

Parole ponte

CONCETTO

SOTTOCONCETTO

DETTAGLIO

43

44

PERSONALIZZAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE

AREA

FONDAMENTALEOBIETTIVO DELLA

CLASSE

OBIETTIVO

PERSONALIZZATO

PREREQUISITI MODALITA’

____________

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____________

A) Componente/Indic.

_____________________

_____________________

_____________________

_____________________

B) Obiettivo specifico:

_____________________

_____________________

____________________

_____________________

A) Componente/Indic.

___________________

___________________

___________________

___________________

B) Obiettivo specifico:_____________________

___________________

___________________

___________________

1) ___________

______________

2) ___________

______________

3) ___________

______________

4) ___________

______________

5) ___________

______________

A) Strumenti:

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________________

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________________

B) Tempi:

________________

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________________

C) Spazi:

________________

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