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Le ADM: un ponte di cooperazione tra Italia e Marocco
On. Ing. Antonio Cancian – President and CEO RAM S.p.A.
Genova – Port&ShippingTech – 18.09.2015
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INDICELe ADM: un ponte di cooperazione tra Italia e Marocco
1. Rete Autostrade Mediterranee 2.0:a) Premessa,b) Contesto,c) Vision e Missiond) Attività
2. La ritrovata centralità del bacino mediterraneoa) Il bacino Mediterraneo a livello macrob) Il bacino Mediterraneo nel panorama dei flussi marittimi commerciali
internazionalic) Il bacino Mediterraneo negli scambi commerciali con l’Italia
3. Focus Maroccoa) Scheda Paese ed andamento delle principali variabili macroeconomicheb) I vantaggi competitivi del Maroccoc) La struttura degli scambi commerciali Italia-Maroccod) Previsioni future
4. Le ADM tra Italia e Maroccoa) Cosa sono le ADMb) Le ADM quale strumento di cooperazione economica e politica con il Maroccoc) Prospettive di ADM Italia-Maroccod) Un progetto sperimentale di ADM settoriali con il Marocco
5. Conclusioni
1. Rete Autostrade Mediterranee 2.0
a) Premessa
Rete Autostrade Mediterranee nasce nel 2004 con lo scopo direalizzare il Programma nazionale delle "Autostrade del Mare" inattuazione del corrispondente Progetto europeo previsto dal PianoGenerale delle Reti Trans-Europee TEN-T.
La società, il cui capitale è oggi interamente detenuto dal Ministerodell'Economia e delle Finanze, persegue l'obiettivo di sviluppare le retidi trasporto marittime come essenziale tramite di collegamento nelcontesto euro-mediterraneo.
RAM S.p.A. collabora, in qualità di organismo in house, con il Ministerodelle Infrastrutture e dei Trasporti nella pianificazione e nelcoordinamento degli interventi in attuazione delle Direttiveeuropee sulle «Autostrade del Mare», con attivitàprevalentemente riguardanti la gestione degli incentivi perconto del MIT a favore dell’intermodalità e la partecipazione aprogetti europei nel settore.
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Il ruolo di R.A.M. é coerente ed in linea con la nuova strategia italiana per laportualità e la logistica contenuta nel Piano Strategico (PSNPL) recentementeapprovato.
Il Consiglio dei ministri ha approvato in viadefinitiva lo scorso 6 Agosto, su proposta delMinistro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ilPiano strategico nazionale della Portualità edella Logistica (PSNPL), in attuazione dellaLegge 164/2014 «Sblocca Italia»;
Tale piano sviluppa una visione per il SistemaMare italiano declinata in 10 obiettivi edaltrettante azioni per fare di tale sistema unattore principale della ripresa economica italianae della politica Euro-Mediterranea.
Gli obiettivi e le azioni previste nel PSNPL sono,unitamente alla programmazione europeadefiniti dai Work Plan dei 9 Corridoi e delle 2priorità orizzontali (MoS ed ERTMS) del«Core Network» TEN-T, gli elementi diriferimento per la futura attività di tutti gli attoridel sistema portuale e logistico italiano, ed inprimo luogo di RAM come società in house delMinistero per la promozione delle reti ditrasporto marittimo
b) Contesto
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1. Rete Autostrade Mediterranee 2.0
VISION
“Diventare la società
di supporto tecnico ed
operativo in
attuazione delle
strategie definite dal
MIT, in particolare
dalla Direzione dei
Porti e della Logistica,
assicurando
competenze
specialistiche,
flessibilità operativa,
contribuendo a
semplificare l'intero
sistema Mare"
c) Vision e Mission
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MISSION:
Perseguire l’obiettivo di contribuire alla diffusione di unaefficiente rete di trasporti marittimi come alternativa allamodalità su gomma per rendere il mare fruibile eaccessibile;
Lavorare nella gestione e implementazione di progetticomunitari volti a dare un contributo concreto allosviluppo delle Autostrade del Mare, con particolareriferimento al Mediterraneo;
Elaborare i progetti degli interventi, comprensivi delleanalisi economico finanziarie, e ne cura l’attuazione;
Promuovere azioni di scouting dei potenziali partnerfinanziari e/o imprenditoriali delle attività previste dalProgramma Autostrade del Mare, anche per larealizzazione di iniziative in project financing;
Svolgere attività di assistenza, supporto e servizio allaprogettazione e all'attuazione di piani, programmi einterventi promossi da enti pubblici e privati.
1. Rete Autostrade Mediterranee 2.0
R.A.M. come strumento del MIT al servizio
del Sistema Mare
ASSISTENZA
TECNICA
OPERATIVA
AGLI ATTORI DI
SISTEMA
Assistenza agli
attori del sistema
per la definizione
delle più
opportune
modalità di
finanziamento
degli interventi
(verifiche di
fattibilità e
misure di
ingegneria
finanziaria)
SUPPORTO
AGLI INCENTIVI
IN ATTUAZIONE
DELLE
AUTOSTRADE
DEL MARE
Assicurare la
progettazione e
gestione di tutte
le misure
incentivo che
interessano mare-
ferro/mare-strada
(erogazione,
rendicontazione,
monitoraggio,
ecc.)
SUPPORTO
ATTUATIVO
ALLA
SOSTENIBILITA'
AMBIENTALE
ED EFFICIENZA
ENERGETICA
NEI PORTI
Supporto allo
sviluppo dei
bandi, assistenza
alle AdSP,
gestione
operativa del
Fondo, …
CONTRIBUIRE
A FAVORIRE
LA CRESCITA
DELLE
COMPETENZE
Supporto e
realizzazione di
programmi di
formazione
specialistica per
gli uffici MIT e
tutti gli attori del
Sistema Mare
d) Attività
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1. Rete Autostrade Mediterranee 2.0
Stabilizzazione dei paesisettentrionali dell’Africa aseguito delle «primaverearabe» ed i paesimediorientali che siaffacciano sulMediterraneo;
Diversificazione dei canalidi approvvigionamentoenergetico;
Contrasto alfondamentalismo religioso;
Gestione dei flussimigratori dall’AfricaSubsahariana e dai paesiMediorientali in guerra;
2. La ritrovata centralità del Mediterraneo
a) Il bacino Mediterraneo a livello macro
Centralità politica
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Box 1:Le Relazioni Mediterranee
Tra i tavoli di partenariato multilaterali euro-mediterraneo tesi a favorirel’istituzionalizzazione delle relazioni tra paesi e la cooperazione politicaed economica:
PEV: Politica europea di vicinato al fine di promuovere uno sviluppo equilibrato delle relazioni con i paesi «nuovi vicini» (inclusi Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Palestina, etc….);
UPM: Unione per il Mediterraneo: riunisce i 28 Stati membri UE e tutte le nazioni partner che si affacciano sul Mar Mediterraneo con l’obiettivo, tra gli altri, di creare autostrade marittime e terrestri che colleghino i porti;
EuroMed Mediterranean Partnership: strategia regionale EuroMediterranea;
Gruppo 5+5: quadro di concertazione e di cooperazione tra i 5 paesi della sponda Nord e Sud del Mediterraneo. Esiste anche un panel specifico per lo sviluppo infrastrutturale;
Eusair: strategia di cooperazione interregionale e transnazionale per rafforzare l’integrazione e la Governance di processi comuni. Pilastro 2si concentra sullo sviluppo delle reti di trasporto;
Berlin Process: intensificare la cooperazione tra EU e Regione Balcanica;
Commissione Intermediterranea della CRPM, la Conferenza delle regioni periferiche e marittime d'Europa: per esprimere sul piano europeo gli interessi delle Regioni che si affacciano sul mare Mediterraneo;
2. La ritrovata centralità del Mediterraneo
a) Il bacino Mediterraneo a livello macro
Centralità economica
Incremento degli scambi commerciali UE-
Africa;
Forte aumento degli IDE (investimenti
diretti esteri) nei paesi MENA (Middle East
and North Africa);
Importanti previsioni di crescita futura
per i paesi MENA;
Snodo fondamentale ed obbligato per i
flussi commerciali Estremo Oriente – Europa
anche alla luce del potenziamento del
Canale di Suez
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2. La ritrovata centralità del Mediterraneo
b) Il bacino Mediterraneo nel contesto dei flussi marittimi commerciali internazionali
il 30% del petrolio mondiale e quasi i
2/3 delle altre risorse energetiche destinate all’Italia e
agli altri Paesi europei passano per
il Mediterraneo
Il 30% dei traffici
marittimi a corto raggio tra porti europei si
svolge nel Mediterraneo
Il 19% del traffico
marittimo mondiale
passa per il Mediterraneo
I dati attuali I fattori di sviluppo
Raddoppio del Canale di Suezche rafforzerà il Mediterraneo qualebacino «preferenziale» per i trafficitra Estremo oriente e UE, anche allaluce del fenomeno del «gigantismonavale»;
Previsione di crescitaeconomica dei paesi del NordAfrica; previsione di crescitaeconomica dei paesi dell’EstEuropa: aumento flussi merci nelMediterraneo;
Forti investimenti pubblici ininfrastrutture nella spondameridionale del Mediterraneo evolontà di creare cluster portualispecializzati nel versante europeodel mediterraneo;
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2. La ritrovata centralità del Mediterraneo
c) Il bacino Mediterraneo negli scambi commerciali con l’Italia
Il 75% dell’interscambio commerciale tra
Italia e l’area MENA affacciata sul Mediterraneo
avviene via marei
L’Italia è il terzo partner commerciale mondiale in
termini quantitativi con
il Nord Africa nel 2014
10% delle esportazioni
italiane verso l’area MENA nel
2014
I dati attuali
Oltre 2.000 le imprese italiane
che operano nell’area MENA
con un fatturato di 10 mld. euro
I fattori di sviluppo
Raddoppio del Canale di Suezcon aumento traffici marittimi anchein feederaggio;
Prospettive di crescitaeconomica nei paesi MENA*;
Paese%crescita PIL 2015
%crescita PIL 2015
%crescita PIL 2020
Italia +0,5 +1,0 +1,0
Algeria +2,6 +3,9 +3,6
Egitto +4,0 +4,3 +5,0
Israele +3,5 +3,3 +2,9
Marocco +4,4 +5,0 +5,4
Tunisia +3,0 +3,8 +4,7
Turchia +3,1 +3,6 +3,5
Tot.MENA
+2,7 +3,7 +4,0
* Fonte FMI, WEO, Aprile 2015
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3. Focus Marocco
a) Scheda Paese ed andamento delle principali variabili macroeconomiche
Scheda Paese Marocco
Popolazione (Mln abitanti) 34
Forma di governo Monarchia costituzionale
Lingue Arabo, Berbero (diffuso il francese e spagnolo)
Età media 26,9 anni
Tasso di crescita della popolazione 1,08%
Principali indicatori macroeconomici
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3. Focus Marocco
b) Vantaggi competitivi del Marocco
Mercato in crescita
Stabilità politica economica e sociale
Apertura al commercio mondiale
Infrastrutture di livello internazionale e grandi piani di investimenti
Mercato di accesso per l’Africa sub-sahariana
Box 2:Importanti opportunità offerte sia dallacreazione della " Free Zone " di Tangeriper le operazioni di delocalizzazione diinvestimenti produttivi sia dalpotenziamento del porto di Tangeri“TANGER MED” e dalla prevista prossimarealizzazione dell’ampliamento dellostesso con il progetto “ TANGER MEDII“.
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3. Focus Marocco
c) La struttura degli scambi commerciali Italia-Marocco
Esportazioni italianeverso il Marocco percategoriemerceologicheprevalenti: macchine edapparecchiature, prodottiderivanti dalla raffinazionedel petrolio,motori/generatori/trasformatori elettrici, prodottichimici, tessuti,autoveicoli, materieplastiche.
Importazioni italianedal Marocco percategoriemerceologicheprevalenti:pesce/crostacei/molluschi,abbigliamento, autoveicoli,apparecchiature dicablaggio.
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Incremento dellafunzione di hublogistico nei flussicommercialiinternazionali
3. Focus Marocco
d) Previsioni future
Crescita delladomanda internadel Marocco
Aumento degliIDE dai paesieuropei
Il Maroccoquale portad’accesso perl’Africasubsahariana
Grandi piani diinvestimenti pubbliciin infrastrutture
Programmi di istituzionifinanziarie internazionali asostegno dell’export PMI:MENA Sme Facility (finanziatoda BM, BEI, BSA), ProgrammaFEMIP della BEI.
IMPORTANTE COSTITURE SINERGIE TRA ITALIA MAROCCO, GARANTENDO CORRIDOI DI TRASPORTO E LOGISTICI
PRIVILEGIATI
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4. Le ADM tra Italia e Marocco
a) Cosa sono le Autostrade del Mare
Definizione: Le Autostrade del Mare sono dei servizi, di tipo “Short-Sea Shipping”, in cui sono
concentrati i trasporti di merci alternativi rispetto al trasporto su strada, e che presentano le
caratteristiche dell’alta frequenza, dell’affidabilità, dell’integrazione nella catena logistica
porta a porta. Il sistema Autostrade del Mare si basa sul concetto di intermodalità, in cui le
merci si possano velocemente spostare tra i vari mezzi di trasporto.
Obiettivi:
Ridurre la congestione stradale e le
esternalità negative prodotte dal traffico
tutto strada;
Migliorare l’accessibilità delle zone insulari e
promuovere la politica di coesione territoriale
dell’UE;
Promuovere scambi commerciali intra ed
infraeuropei;
Valorizzare filiere logistiche intermodali;
Promuovere la sostenibilità ambientale dei
trasporti europei;
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4. Le ADM tra Italia e Marocco
b) Le ADM quale strumento di cooperazione politica ed economica
Cooperazione politica Cooperazione economica
Supportare l’incremento degliscambi commerciali Italia-Marocco;
Supportare la catena logisticaintermedia tra Europa ed AfricaSub-sahariana;
Sviluppo di servizi di feederaggiomediterranei tra gli hub portualinordafricani ed il mercato europeo;
Garantire servizi logistici efficienti eregolari per le imprese italiane chedelocalizzano in Marocco;
Strumento di attuazione dellapolitica europea di vicinato (ENI);
Strumento per la creazione di unbacino mediterraneo prospero edintegrato economicamente;
Strumento di attuazione dellestrategie delineate in sede UFM(Unione per il Mediterraneo);
Integrazione economica pergarantire stabilità politica nell’area;
LE ADM QUALI CORRIDOI DI TRASPORTO E LOGISTICI PRIVILEGIATI PER LE RELAZIONI ITALIA-MAROCCO
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4. Le ADM tra Italia e Marocco
c) Prospettive di ADM Italia-Marocco
Rotte ADM Italia Marocco attive
Rotta Frequenza settimanaleTempo medio di viaggio
(h)
Genova-Barcellona-Tangeri
2 49
Livorno-Barcellona-Tangeri
1 62
Attualmente le ADM Italia-Marocco hanno frequenza limitata e toccano solo la parte settentrionale della penisola italiana.In previsione della crescita dei flussi commerciali bilaterali,
sarebbe opportuno incrementare tali rotte ed istituirne di nuove anche con i porti del Mezzogiorno. Si potrebbe ragionare in un ottica di canali logistici marittimi specializzati in precise filiere
merceologiche
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4. Le ADM tra Italia e Marocco
c) Prospettive di ADM Italia-Marocco
Potenziali strumenti finanziari per lo sviluppo
delle reti ADM Italia -Marocco
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4. Le ADM tra Italia e Marocco
d) Un progetto sperimentale di ADM settoriali con il Marocco
Il progetto prevede:
Lo studio di una road map di ADM tra paesiMENA e Italia, Slovenia e Francia per lacostituzione di un corridoio marittimointermodale e dedicato al settoremerceologico del Fresh Food;
L’implementazione di 3 corridoi marittimiADM per scambi commerciali MENA-UE nelcomparto Fresh Food;
Un’analisi costi-benefici sui corridoi FreshFood ed organizzazione di incontri B2B alivello internazionale;
Il Marocco partecipa come enteosservatore al fine di valutarela replicabilità di un corridoioFresh Food con la spondasettentrionale del Mediterraneo.
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5. Conclusioni
Le Autostrade del Mare, dal momento della loro definizione nel 2004, hanno
sempre rivestito una duplice finalità: quella di favorire lo sviluppo del
mercato comune europeo e quella di essere uno strumento di politica
di coesione territoriale, facilitando e promuovendo interconnessioni tra
Stati, porti, persone, merci, modi di trasporto, culture, sistemi economici e
culture nel panorama europeo.
Tenuto conto di questa duplice finalità, le ADM rappresentano
indubbiamente uno strumento di «politica di vicinato» verso i paesi
terzi nel contesto internazionale mediterraneo. La capacità di creare
connessioni ed interdipendenze può favorire l’integrazione politica,
culturale ed economica tra la sponda meridionale e settentrionale
del Mare Nostrum, attraverso l’istituzione di una cerniera logistica che
sappia intercettare i futuri flussi commerciali tra Estremo Oriente ed Europa
e tra il continente africano e l’U.E.
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Many Thanks for your attention
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On.Ing. Antonio Cancian – President and CEO
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