legge di stabilità 2016: le principali novità fiscali ... · uno dei reati tributari previsti dal...
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CIRCOLARE DEL GIORNO 8 Gennaio 2016 Numero 3/2016 Pagina 1 di 28
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“Sai a questo mondo niente succede per caso:tutto e’ collegato”
BANANA YOSHIMOTO
Legge di Stabilità 2016: le principali novità fiscali
- parte 2
Numero : 3/2016 Gruppo : FINANZIARIA Oggetto : NOVITÀ FISCALI LEGGE DI STABILITÀ 2016 Norme e prassi : LEGGE DI STABILITÀ 2016 (LEGGE N. 208 DEL 28.12.2015, PUBBLICATA NELLA GAZZETTA
UFFICIALE N. 302 DEL 30.12.2015, SUPPLEMENTO ORDINARIO N. 70), IN VIGORE DAL 1°
GENNAIO 2016; NOSTRA CDG N. 2-2016.
Sintesi
In questa circolare terminiamo l'esame delle principali novità
fiscali previste dalla Legge di stabilità 2016, iniziato con la
Circolare del Giorno n. 2/2016.
Tra le misure più importanti riepilogate in questa sede vi sono:
i nuovi termini per l'accertamento delle imposte;
la nuova modalità di riscossione del canone RAI;
le modifiche ai bonus relativi al settore cultura e turismo, tra cui
l'Artbonus, ora a regime;
l'abrogazione della tassa sulle unità da diporto;
la nuova forma societaria delle c.d. "società benefit";
l'estensione dell'IVA al 4% per tutti i settori dell'editoria;
la riapertura dei termini per la rivalutazione di terreni e partecipazioni;
la rivalutazione di beni d'impresa e partecipazioni;
l'aumento del limite dell'utilizzo del contante;
le novità sul 730 precompilato e sul 770;
la card culturale per i diciottenni.
Gli
argomenti
1. TERMINI PER L'ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE
2. ENTRATA IN VIGORE RIFORMA SANZIONI TRIBUTARIE
3. NUOVA DILAZIONE DEBITI TRIBUTARI PER I CONTRIBUENTI DECADUTI
4. FISCALITÀ INTERNAZIONALE
5. PATENT BOX
6. CANONE RAI
7. DETASSAZIONE PREMI DI PRODUTTIVITÀ E FRINGE BENEFIT
8. ALIQUOTA GESTIONE SEPARATA INPS 2016
9. RIENTRO DEI LAVORATORI DALL'ESTERO
10. AUMENTO DETRAZIONE IRPEF REDDITI DA PENSIONE (NO TAX AREA)
11. ARTBONUS A REGIME
12. CREDITO D'IMPOSTA RISTRUTTURAZIONE ALBERGHI ANCHE SE SI AUMENTA LA CUBATURA
13. CREDITO D'IMPOSTA SETTORE CINEMATOGRAFICO
14. IVA 10% A REGIME PER I MARINA RESORT
15. ABROGATA LA TASSA SULLE UNITÀ DA DIPORTO
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16. RIMBORSO IVA TURISTI EXTRA-UE (TAX FREE SHOPPING)
17. SOCIETÀ BENEFIT
18. COMUNICAZIONE EROGAZIONI LIBERALI ALLE ONLUS
19. RIPRESA VERSAMENTI TRIBUTARI SOSPESI/DIFFERITI
20. PROROGA SOSPENSIONE VERSAMENTI LAMPEDUSA
21. CREDITO D'IMPOSTA NEGOZIAZIONI ASSISTITE E ARBITRATI
22. IVA 4% EDITORIA
23. CREDITO D'IMPOSTA AUTOTRASPORTATORI
24. DEDUZIONI FORFETARIE AUTOTRASPORTATORI
25. COMPENSAZIONE CREDITI PER GLI AVVOCATI
26. FONDI UE ANCHE PER I LIBERI PROFESSIONISTI
27. RIVALUTAZIONE TERRENI E PARTECIPAZIONI
28. RIVALUTAZIONE BENI D'IMPRESA E PARTECIPAZIONI
29. RIALLINEAMENTO MAGGIORI VALORI IAS/IFRS
30. AUMENTO LIMITE UTILIZZO CONTANTE
31. ESTENSIONE PAGAMENTI ELETTRONICI
32. PAGAMENTI P.A.
33. NOVITÀ SETTORE AGRICOLO
34. PREU
35. 730 PRECOMPILATO
36. MODELLO 770 E CU
37. DETRAZIONE IRPEF SPESE FUNEBRI E SPESE UNIVERSITARIE
38. NON RESIDENTI SCHUMACKER
39. CLAUSOLA SALVAGUARDIA VOLUNTARY DISCLOSURE
40. NUOVE ALIQUOTE 5% COOPERATIVE SOCIALI
41. LOTTA ALL'EVASIONE NEL SETTORE AUTOVEICOLI
42. CARD CULTURALE 18ENNI
43. CREDITO D'IMPOSTA VIDEOSORVEGLIANZA
44. BONUS ACQUISTO STRUMENTI MUSICALI
45. 2‰ IRPEF ASSOCIAZIONI CULTURALI
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Termini per
l'accertamento
delle imposte
(commi 130-132)
La Legge di Stabilità 2016 riscrive l’art. 57 del D.P.R. n. 633/1972 sull’IVA e l’art.
43 del D.P.R. n. 600/1973 sulle imposte sui redditi, modificando i termini per
l’accertamento in relazione alle diverse fattispecie.
Più precisamente per quanto riguarda l’Iva viene previsto il seguente
ampliamento dei termini:
5 anni, invece dei 4 successivi a quello in cui è stata presentata la
dichiarazione per la notifica di avvisi relative alle rettifiche e agli
accertamenti induttivi;
7 anni, invece dei 5 anni, decorrenti dall’anno in cui la dichiarazione si
sarebbe dovuta presentare, nel caso di omessa dichiarazione o
presentazione di dichiarazione nulla, che vengono equiparate.
Nel caso di richiesta di rimborso dell'eccedenza d'imposta detraibile
risultante dalla dichiarazione annuale, se tra la data di notifica della richiesta
di documenti da parte dell'ufficio e la data della loro consegna intercorre un
periodo superiore a 15 giorni, il termine di decadenza, relativo agli anni in cui
si è formata l'eccedenza detraibile chiesta a rimborso, è differito di un
periodo di tempo pari a quello compreso tra il 16° giorno e la data di
consegna.
Per le imposte dirette, analogamente a quanto previsto per l’Iva, i
termini dell’accertamento vengono così modificati:
5 anni dall’anno successivo a quello in cui la dichiarazione è stata presentata
per gli accertamenti conseguenti a rettifiche o ad accertamenti induttivi;
7 anni dall’anno successivo a quello in cui la dichiarazione doveva essere
presentata nel caso di omessa dichiarazione o di presentazione di
dichiarazione nulla.
Entro i termini previsti l’accertamento può essere integrato o modificato in
aumento mediante la notificazione di nuovi avvisi, in base alla sopravvenuta
conoscenza di nuovi elementi da parte dell’Agenzia delle entrate.
I nuovi termini di accertamento si applicano agli avvisi relativi al periodo
d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2016 e successivi; per i periodi
d'imposta precedenti rimangono in vigore le disposizioni previgenti che
prevedevano la notifica degli avvisi di accertamento entro il 31 dicembre
del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la
dichiarazione, ovvero nei casi di omessa presentazione di dichiarazione o di
sua nullità entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la
dichiarazione avrebbe dovuto esser presentata.
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NUOVI TERMINI PER L'ACCERTAMENTO DELLE IMPOSTE (commi 130-132)
- avvisi relativi ai periodi d'imposta 2016 e successivi -
IVA
AVVISI RELATIVI ALLE RETTIFICHE E AGLI ACCERTAMENTI:
entro il 31 dicembre del 5° anno (anziché 4°)
successivo a quello in cui è stata presentata la
dichiarazione Iva
AVVISI DI ACCERTAMENTO PER OMESSA PRESENTAZIONE DELLA
DICHIARAZIONE IVA O PRESENTAZIONE DI DICHIARAZIONE IVA
NULLA:
entro il 31 dicembre del 7° anno (anziché 5°)
successivo a quello in cui la dichiarazione Iva
avrebbe dovuto essere presentata
IMPOSTE DIRETTE
AVVISI RELATIVI ALLE RETTIFICHE E AGLI ACCERTAMENTI:
entro il 31 dicembre del 5° anno (anziché 4°)
successivo a quello in cui è stata presentata la
dichiarazione
AVVISI DI ACCERTAMENTO PER OMESSA PRESENTAZIONE DELLA
DICHIARAZIONE O PRESENTAZIONE DI DICHIARAZIONE NULLA:
entro il 31 dicembre del 7° anno (anziché 5°)
successivo a quello in cui la dichiarazione
avrebbe dovuto essere presentata
Viene eliminata dal 2016 la norma che raddoppia i termini per
l’accertamento nel caso di violazione che comporti obbligo di denuncia per
uno dei reati tributari previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74. La
norma continua ad applicarsi per gli accertamenti precedenti il 2016.
Entrata in vigore
riforma sanzioni
tributarie
(comma 133)
La Legge di Stabilità 2016 anticipa al 2016 l'entrata in vigore della riforma
delle sanzioni tributarie introdotto dal D.Lgs. n. 158/2015 in attuazione della
Delega fiscale, inizialmente prevista dal 2017.
RIFORMA SANZIONI TRIBUTARIE
(D.LGS. n. 158/2015)
Dal 01.01.2016
(anziché dal 01.01.2017)
Vengono fatte salve le modifiche in tema di voluntary disclosure sul
raddoppio dei termini, già oggetto di modifica con il decreto sull'abuso del
diritto. In sede di approvazione finale della legge, è stato inserito che, ai fini
della procedura di collaborazione volontaria, tutti gli atti che per legge
devono essere notificati al contribuente, possono essere allo stesso notificati
dal competente ufficio dell'Agenzia delle entrate, mediante PEC all'indirizzo
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di posta elettronica certificata del professionista che lo assiste nell'ambito
della procedura di collaborazione volontaria, previa espressa manifestazione
di volontà in tal senso da parte del contribuente. La notifica si intende
comunque perfezionata nel momento in cui il gestore del servizio di posta
elettronica certificata trasmette all'ufficio la ricevuta di accettazione con la
relativa attestazione temporale che certifica l'avvenuta spedizione del
messaggio. I termini che hanno inizio dalla notificazione decorrono dalla data
di avvenuta consegna contenuta nella ricevuta che il gestore del servizio di
posta elettronica certificata del professionista trasmette all'ufficio.
VOLUNTARY DISCLOSURE Notifiche possibili anche via PEC al
professionista che assiste il contribuente
Se la casella di posta elettronica del professionista risulta satura, ovvero
nei casi in cui l'indirizzo di posta elettronica del professionista non risulta valido
o attivo, si applicano le disposizioni in materia di notificazione degli avvisi e
degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente.
Nuova dilazione
debiti tributari per i
contribuenti
decaduti
(commi 134 - 138)
La Legge di Stabilità 2016, prevede, per i contribuenti decaduti dal beneficio
della rateazione di somme dovute a seguito di accertamenti con adesione,
la possibilità di essere riammessi alla dilazione. In particolare, il beneficio
spetta ai contribuenti decaduti nei 36 mesi antecedenti al 15 ottobre 2015 ed
è limitato al versamento delle imposte dirette, a condizione che entro il 31
maggio 2016 venga eseguito il versamento della prima rata scaduta.
Inoltre, prima di ammettere la nuova rateazione, l’agente della riscossione
deve verificare che il contribuente non risulti inadempiente all’obbligo di
versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle per un ammontare
pari ad almeno 10mila euro. In questa circostanza, la nuova rateazione può
essere concessa limitatamente agli importi superiori al debito “segnalato”.
Il contribuente interessato, nei 10 giorni successivi al versamento, deve
trasmettere copia della relativa quietanza all'ufficio competente affinché lo
stesso proceda alla sospensione dei carichi eventualmente iscritti a ruolo,
ancorché rateizzati. Lo stesso ufficio:
ricalcola le rate dovute tenendo conto di tutti i pagamenti effettuati anche a
seguito di iscrizione a ruolo, imputandole alle analoghe voci dell'originario
piano di rateazione;
verificato il versamento delle rate residue, provvede allo sgravio degli stessi
carichi iscritti a ruolo.
Il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, comporta la
decadenza dalla nuova rateizzazione. È esclusa ogni ulteriore proroga.
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CONTRIBUENTI DECADUTI DA UN
PRECEDENTE PIANO DI
RATEAZIONE NEI 36 MESI
ANTECEDENTI AL 15.10.2015
Nuova dilazione,
a condizione che entro il 31.05.2016
venga effettuato il versamento della
prima rata scaduta
Fiscalità
internazionale
(commi 142 - 147)
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016 sono state introdotte
alcune disposizioni in materia di operazioni con Stati c.d. “black list”. È stata
prevista, infatti, l’abrogazione dei commi da 10 a 12-bis dell’art. 110, TUIR, che
prevedeva l’indeducibilità dei costi sostenuti dalle imprese italiane
relativamente ai beni e servizi acquistati da soggetti domiciliati in Stati “black
list”, salva la ricorrenza delle c.d. "circostanze esimenti". Pertanto, i costi in
esame saranno equiparati a quelli relativi ad operazioni interne con
applicazione delle ordinarie disposizioni presenti nel TUIR.
La legge di Stabilità 2016 modifica anche l’art. 167 del TUIR in materia di
Controlled Foreign Companies (CFC). Ora l'articolo riformulato prevede che:
sono considerati privilegiati i regimi fiscali, anche speciali, di Stati nei quali il
livello nominale di tassazione è inferiore al 50% di quello applicabile in Italia.
Viene eliminato il riferimento, per l’individuazione del regime fiscale privilegiato,
alla mancanza di un adeguato scambio di informazioni nonché ad “altri criteri
equivalenti”;
i redditi del soggetto non residente sono assoggettati a tassazione separata
con l’aliquota media applicata sul reddito complessivo del soggetto residente,
comunque non inferiore all’aliquota ordinaria IRES (in precedenza, detto limite
era fisso al 27%).
L’applicazione delle disposizioni in materia di CFC è estesa poi ai soggetti
controllati localizzati oltre che in Stati non “black list”, anche in Stati UE/SEE
con i quali l'Italia abbia stipulato un accordo che assicuri un effettivo
scambio di informazioni.
Le novità in esame sono applicabili dal periodo successivo a quello in
corso al 31.12.2015 (2016, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno
solare).
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Patent box
(comma 148)
Tra gli ultimi correttivi introdotti nel testo della Legge di Stabilità 2016 e
divenuti definitivi vi è anche quello che modifica il regime del patent box.
Viene stabilito, in particolare, che si può considerare come un solo bene
immateriale una pluralità di beni, anche di diverse tipologie, connessi tra loro
da un vincolo di complementarietà, che vengono utilizzati ai fini della
realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di
un gruppo di processi. Il decreto ministeriale 30 luglio 2015 già ha stabilito
che, se nell’ambito delle singole tipologie dei beni immateriali, due o più beni
sono collegati da un vincolo di complementarietà, tali beni immateriali
costituiscono un solo bene immateriale ai fini delle norme sul patent box, ma
la norma del decreto 30 luglio 2015 è troppo circoscritta perché fa riferimento
a beni immateriali nell’ambito «delle singole tipologie», quindi tra brevetti o
tra software o tra modelli, ad esempio, ma non tra beni di tipologie diverse.
Ora la Legge di Stabilità 2016 risolve questo problema, per semplificare
ulteriormente l’applicazione dell’agevolazione per i contribuenti e l’Agenzia
delle Entrate, che prende atto della circostanza che in molti casi
l’individuazione del collegamento tra spese di ricerca, bene immateriale e
reddito agevolabile è piuttosto complessa.
Inoltre, in merito ai beni agevolabili, il riferimento alle "opere dell'ingegno"
è stato sostituito dalla locuzione "software protetto da copyright".
Canone RAI
(commi 152-160)
Importanti novità sono in arrivo in merito al canone RAI per combatterne
l'evasione. In particolare, il canone di abbonamento RAI per uso privato è
ridotto a € 100 (anziché € 113,5) per il 2016.
Inoltre, la mera esistenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica
ad uso domestico con residenza anagrafica nel luogo di fornitura, fa
presumere la detenzione o l’utenza di un apparecchio radio-ricevente e,
quindi, fa scattare l'obbligo di pagamento del canone RAI.
Il contribuente che intenda dimostrare il contrario superando tale
presunzione può farlo, dall'anno 2016, presentando una
dichiarazione sostitutiva di atto notorio di cui al D.P.R. n. 445/2000, la
cui mendacia comporta gli effetti, anche penali, di cui all'articolo 76
dello stesso D.P.R. Tale dichiarazione deve essere presentata
all'Agenzia delle entrate - Direzione provinciale I di Torino - Ufficio
territoriale di Torino I - Sportello S.A.T., con le modalità che saranno
definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate,
e ha validità solo per l'anno in cui è stata presentata.
Dal 2016 non è, invece, più esercitabile la facoltà di presentare la
denunzia di cessazione dell'abbonamento radiotelevisivo per
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"suggellamento" (in base al quale l'apparecchio può essere
racchiuso in un apposito involucro adeguatamente sigillato dalla
Guardia di Finanza in modo da impedirne il funzionamento).
Per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica il pagamento del
canone RAI avverrà previo addebito dello stesso nelle fatture emesse
dall’azienda fornitrice dell’energia elettrica, di cui costituirà voce distinta e
non imponibile ai fini fiscali. Il pagamento avverrà in 10 rate mensili, da
gennaio ad ottobre, addebitate sulle fatture emesse dall'impresa elettrica
aventi scadenza del pagamento successiva alla scadenza delle rate.
Al fine di semplificare le modalità di pagamento del canone, le
autorizzazioni all'addebito diretto sul conto corrente bancario o postale
ovvero su altri mezzi di pagamento, rilasciate a intermediari finanziari dai
titolari di utenza per la fornitura di energia elettrica per il pagamento delle
relative fatture, si intendono in ogni caso estese al pagamento del canone di
abbonamento televisivo.
Le somme riscosse sono riversate dalle imprese elettriche direttamente
all'Erario mediante versamento unitario entro il giorno 20 del mese successivo
a quello di incasso.
Viene precisato che il canone è, in ogni caso, dovuto una sola volta per
tutti gli apparecchi detenuti o utilizzati nel luogo di residenza o dimora.
Le modalità attuative del nuovo metodo di pagamento e della
rateizzazione del canone RAI sono demandate ad un apposito decreto
ministeriale, da adottare entro il 15.02.2016.
In sede di prima applicazione delle novità sul canone RAI, avuto riguardo
ai tempi tecnici necessari all'adeguamento dei sistemi di fatturazione, nella
prima fattura successiva al 1° luglio 2016 sono cumulativamente addebitate
tutte le rate scadute fino a tale data.
L'Agenzia delle entrate metterà a disposizione delle imprese elettriche,
per il tramite del sistema informativo integrato, l'elenco dei soggetti esenti ai
sensi delle disposizioni vigenti o che abbiano presentato la dichiarazione
sostitutiva di atto notorio e fornisce ogni dato utile ad individuare i soggetti
obbligati.
CANONE RAI DAL 2016 = € 100
In 10 rate mensili da gennaio a ottobre,
direttamente nelle bolletta dell'energia
elettrica, come voce distinta e separata.
In sede di prima applicazione, per il 2016,
nella prima fattura successiva al 1° luglio
2016, sono cumulativamente addebitate
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tutte le rate scadute fino a tale data.
Detassazione
premi di
produttività e
fringe benefit
(commi 182 - 190)
Viene previsto che, salvo espressa rinuncia scritta da parte del dipendente, le
somme erogate a titolo di premi di produttività o sotto forma di
partecipazione agli utili dell’impresa sono assoggettate ad imposta sostitutiva
del 10% su un importo massimo complessivo lordo di € 2.000 (o € 2.500 per le
aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del
lavoro).
L'agevolazione è valida per i lavoratori dipendenti del settore privato
che nel 2015 hanno conseguito un reddito da lavoro dipendente non
superiore ad € 50.000.
Inoltre, la legge stabilisce che i fringe benefit di cui all’art. 51, comma 2,
TUIR concessi ai dipendenti ed i beni ceduti ed i servizi prestati ad essi, se
complessivamente di importo non superiore a € 258, non concorrono a
formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all'imposta sostitutiva
del 10%, anche se fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in
parte, delle suddette somme detassate.
Un apposito DM, da emanare entro il 1° marzo 2016, definirà i criteri di
misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed
innovazione, e le modalità attuative della nuova disposizione.
La Legge di Stabilità 2016 modifica, inoltre, il comma 2 dell’art. 51 del
TUIR, per cui non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente:
“l’utilizzazione da parte dei lavoratori e di familiari indicati nell’articolo 12
delle opere e dei servizi erogati dal datore di lavoro alla generalità dei
dipendenti o a categorie di dipendenti per le finalità di cui al comma 1
dell’articolo 100”;
“le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità
dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei
familiari indicati nell'articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in
età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi,
nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse
di studio a favore dei medesimi familiari”;
“le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei
dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza
ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell'articolo 12”
L’erogazione di beni, prestazioni, opere e servizi da parte del datore di
lavoro può avvenire mediante documenti di legittimazione, in formato
cartaceo o elettronico, riportanti un valore nominale”.
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Aliquota Gestione
Separata Inps 2016
(comma 203)
E' confermata nella misura del 27% l’aliquota dei contributi dovuti alla
Gestione separata INPS da parte dei lavoratori autonomi privi di altra Cassa
previdenziale o non pensionati per il 2016.
Con l’aumento dello 0,72%, l’aliquota contributiva è, quindi, confermata
al 27,72%.
Rientro di lavoratori
dall'estero
(comma 259)
I lavoratori qualificati che, dopo aver svolto continuativamente un'attività di
lavoro dipendente, di lavoro autonomo o di impresa fuori del proprio paese
UE e dell'Italia negli ultimi 24 mesi o più, e che poi sono stati assunti o
abbiano avviato un'attività di impresa o di lavoro autonomo in Italia
trasferendovi il proprio domicilio e la propria residenza entro il 31.12.2015,
hanno diritto alle agevolazioni sul reddito per il rientro dei lavoratori
dall'estero previste dalla Legge n. 238/2010, per il periodo d'imposta in corso
al 31 dicembre 2016 e per quello successivo.
In alternativa, possono optare, con le modalità definite con
provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate da emanare entro 3
mesi dalla data di entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016, per il regime
agevolativo previsto per i lavoratori rimpatriati dal Decreto
internazionalizzazione (art. 16 del D.Lgs. n. 147/2015).
Aumento
detrazione IRPEF
redditi da
pensione
(no tax area redditi
da pensione)
(commi 290 e 291)
A seguito delle modifiche alle lett. a) e b) di cui al comma 3 dell'art. 13 del
TUIR, viene stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2017, la detrazione IRPEF del
reddito da pensione che eventualmente concorre alla formazione del
reddito complessivo è così aumentata:
€ 1.783 (in luogo di € 1.725), se il reddito complessivo non supera € 7.750 (in
luogo di € 7.500);
€ 1.255, aumentata del prodotto fra € 528 (in luogo di € 470) e l’importo
corrispondente al rapporto tra € 15.000, diminuito del reddito complessivo, e €
7.250 (in luogo di € 7.500) se l’ammontare del reddito complessivo è superiore
a € 7.750 (in luogo di € 7.500) ma non a € 15.000.
Inoltre, a seguito delle modifiche apportate alle lett. a) e b) di cui al
comma 4 del citato art. 13, è previsto l’aumento delle detrazioni relative ai
redditi da pensione per soggetti di età non inferiore a 75 anni, che spettano
nella seguente misura:
€ 1.880 (in luogo di € 1.783), se il reddito complessivo non supera € 8.000 (in
luogo di € 7.750);
€ 1.297, aumentata del prodotto fra € 583 (in luogo di € 486) e l’importo
corrispondente al rapporto tra € 15.000, diminuito del reddito complessivo, e €
7.000 (in luogo di € 7.250) se l’ammontare del reddito complessivo è superiore
a € 8.000 (in luogo di € 7.750) ma non a € 15.000.
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Artbonus a regime
(commi 318 e 319)
La Legge di Stabilità 2016 apporta modifiche alle agevolazioni fiscali previste
per il settore della cultura.
In particolare, con riguardo all'Art – Bonus (art. 1, D.L. n. 83/2014), il credito
a favore dei soggetti (persone fisiche, società, ecc.) che effettuano
erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura, viene stabilita la sua
messa a regime (in luogo del triennio 2014 – 2016) e anche nella misura del
65% delle erogazioni effettuate (in precedenza, 65% per le erogazioni
effettuate nei 2 periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31.12.2013 e
50% per le erogazioni effettuare nel periodo d’imposta successivo a quello in
corso al 31.12.2015).
Credito d'imposta
ristrutturazione
alberghi anche se
si aumenta la
cubatura
(comma 320)
Il credito d'imposta per la riqualificazione degli alberghi previsto dall'art. 10
del D.L. n. 83/2014 (decreto cultura e turismo) spetta anche se la
ristrutturazione aumenta la cubatura, comunque nel rispetto delle norme
vigenti.
Un apposito DM aggiornerà i criteri per la classificazione delle strutture
ricettive e delle imprese turistiche, compresi i condhotel e gli alberghi diffusi,
tenendo conto delle specifiche esigenze di capacità ricettiva, del contesto
territoriale e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo
ed internazionale.
Credito d'imposta
settore
cinematografico
(commi 331 - 334 e
comma 336)
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016, sono state apportate
notevoli modifiche anche al credito d’imposta previsto dall’art. 1, comma
325, della Finanziaria 2008 a favore delle imprese appartenenti al settore
cinematografico ed audiovisivo è:
esteso anche agli apporti di denaro per la distribuzione di opere nazionali in
Italia e all’estero (prima limitato alla sola produzione);
fissato nella misura massima del 40%. Un apposito DM potrà differenziare le
aliquote del beneficio, tenuto conto della cumulabilità con le diverse misure
dei benefici eventualmente spettanti.
Ai fini dell’ottenimento dell’agevolazione in esame, l’obbligo di spesa sul
territorio italiano è riferito solo agli apporti alla produzione.
Modificando anche il comma 327, la Legge di Stabilità 2016 prevede che
il credito d'imposta a favore delle imprese di:
produzione cinematografica è riconosciuto in misura non inferiore al 15% e non
superiore al 30%, tenuto conto della cumulabilità e della misura del beneficio
spettante per la stessa opera di cui al comma 325, nel limite massimo di spesa
pari a € 6 milioni (anziché € 3,5 milioni);
distribuzione cinematografica è riconosciuto in misura non superiore al 15%
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anche per spese sostenute per la distribuzione internazionale di opere di
nazionalità italiana nel limite massimo annuo di € 2 milioni (anziché € 1,5 milioni)
per ciascun periodo d’imposta.
Il credito in esame non è più riconosciuto relativamente alle spese sostenute
per la distribuzione nazionale di opere cinematografiche espressione di lingua
originale italiana;
esercizio cinematografico, è riconosciuto in misura pari al 40% (in precedenza
30%) delle spese sostenute, oltre che per l’acquisizione e la sostituzione di
impianti e apparecchiature per la proiezione digitale, anche per la
ristrutturazione, l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale
cinematografiche / relativi impianti e servizi accessori, la realizzazione di
nuove sale o il ripristino di quelle inattive nei limiti di quanto previsto dal
predetto Decreto attuativo e avendo riguardo dell’esistenza o meno della sala
in data anteriore al 1° gennaio 1980.
A seguito dell’abrogazione del comma 328, i benefici previsti dal
comma 327 e di cui sopra, con riferimento alla medesima opera
filmica, sono cumulabili a favore della stessa impresa o di imprese
appartenenti al medesimo gruppo societario/controllate ex art.
2359, C.c.
Il predetto Decreto attuativo individuerà anche il limite massimo di
cumulo dei benefici “in conformità alla normativa europea”.
Di contro, viene abrogato, a decorrere dal 1° gennaio 2016, l’art. 6,
commi da 2-bis a 2-sexies, D.L. n. 83/2014 che concedeva un credito
d’imposta per il ripristino, restauro e adeguamento strutturale e tecnologico
delle sale cinematografiche esistenti al 1° gennaio 1980. Sono comunque
fatte salve le procedure in corso al 1° gennaio 2015 avviate in conformità del
DM 12.02.2015.
IVA 10% a regime
per i marina resort
(comma 365)
Dal 2016 viene resa stabile l'applicazione dell'IVA al 10% per i marina resort,
che la precedente Legge di Stabilità 2015 aveva limitato al solo anno 2015.
Pertanto, l'art. 32, comma 1, D.L. n. 133/2014 è ora il seguente:
"1. Al fine di rilanciare le imprese della filiera nautica, a decorrere dal 1°
gennaio 2016, le strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di
turisti all'interno delle proprie unità da diporto ormeggiate nello specchio
acqueo appositamente attrezzato, secondo i requisiti stabiliti dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito il Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo, rientrano nelle strutture ricettive all'aria aperta."
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Abrogata la tassa
sulle unità da
diporto
(comma 366)
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016, è stata soppressa la
tassa annuale sulle unità da diporto di lunghezza superiore a 14 metri prevista
dall'art. 16, comma 2, D.L. n. 201/2011 (decreto salva - Italia) e successive
modifiche.
Rimborso IVA turisti
extra-UE (tax free
shopping)
(comma 368)
Viene previsto che il rimborso dell’IVA ai turisti extra-UE di cui all’art. 38-
quater, DPR n. 633/1972 può essere effettuato dagli intermediari iscritti
all’Albo degli istituti di pagamento ex art. 114-septies, D.Lgs. n. 385/1993.
Con un apposito DM, saranno fissate le percentuali minime di rimborso,
suddivise per scaglioni con valori percentuali incrementali rispetto
all’aumento degli acquisti effettuati.
Società benefit
(commi 376-384)
In sede di approvazione della legge di Stabilità 2016, è stata introdotta la
nuova forma societaria delle c.d. “società benefit”, le quali si caratterizzano
per il fatto che, nell'esercizio di un'attività economica, oltre allo scopo di
dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e
operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di
persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti
e associazioni ed altri portatori di interesse, ossia tutti i soggetti coinvolti,
direttamente o indirettamente, dall’attività svolta dalla società (lavoratori,
clienti, fornitori, finanziatori, creditori, PA e società civile).
Alla nuova forma societaria sono applicabili le disposizioni previste per le
società (di persone o capitali) e per le cooperative di cui agli artt. da 2247 a
2553, C.c..
Il suddetto “beneficio comune” va indicato espressamente nell’oggetto
sociale e concretamente perseguito in modo da bilanciare le seguenti 3
componenti:
interesse dei soci;
perseguimento delle finalità del beneficio;
interessi di coloro ai quali l’attività sociale è diretta.
Per documentare il perseguimento del predetto oggetto sociale, è
previsto l’obbligo di redigere una relazione annuale, da allegare al bilancio e
da pubblicare sul sito Internet della società e contenente:
la descrizione degli obiettivi specifici, delle modalità e delle azioni poste in
essere dagli amministratori per il perseguimento delle finalità di bilancio
comune (con evidenza delle circostanze di impedimento o rallentamento se
presenti);
la valutazione dell’impatto generato, utilizzando lo standard di valutazione
esterno comprensivo delle aree di valutazione identificate;
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la descrizione dei nuovi obiettivi che la società intende perseguire nell’esercizio
successivo.
E' prevista l’individuazione di alcune figure responsabili alle quali affidare
le funzioni e i compiti volti al perseguimento dell’oggetto sociale.
Un’eventuale inosservanza degli obblighi è assimilata all’inadempimento
dei doveri imposti agli amministratori dalla legge o statuto.
In caso di mancato perseguimento delle finalità di beneficio indicate, la
“società benefit” è soggetta alle disposizioni in materia di pubblicità
ingannevole previste dal D.Lgs. n. 145/2007 e del Codice del consumo ai sensi
del D.Lgs. n. 145/2006.
La nuova forma societaria può essere adottata anche da una società già
esistente a condizione che sia modificato l’atto costitutivo/statuto, nel rispetto
di quanto previsto per ciascuna tipologia di società e in particolare dal
codice civile.
È, inoltre, prevista la possibilità di inserire, accanto alla denominazione
sociale propria, l’espressione “Società benefit” o la sigla “SB”, da utilizzare nei
titoli emessi, nella documentazione sociale e nelle comunicazioni verso terzi.
Comunicazione
erogazioni liberali
alle Onlus
(comma 396)
Con riguardo alla comunicazione riguardante le cessioni gratuite di beni di
cui all’art. 10, comma 1, n. 12), DPR n. 633/72, a enti, associazioni o fondazioni
aventi esclusivamente finalità di assistenza, beneficenza, educazione,
istruzione, studio o ricerca scientifica e alle ONLUS effettuata dal cedente al
competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate e alla GdF è previsto:
l’aumento a € 15.000 (in precedenza € 5.164,57) del limite del costo dei beni
gratuitamente ceduti oltre il quale è obbligatorio inviare la comunicazione;
l’esonero della stessa, senza limiti di valore, in caso di beni facilmente
deperibili.
Ripresa versamenti
tributari
sospesi/differiti
(commi 429 - 431)
In sede di approvazione della legge, è stato introdotto il nuovo comma 2-bis
all’art. 9, Legge n. 212/2000, che prevede che la ripresa del versamento dei
tributi sospesi o differiti a seguito di eventi eccezionali avvenga:
senza applicazione dei relativi interessi, sanzioni e oneri accessori;
anche con rateizzazione, fino ad un massimo di 18 rate mensili di pari importo;
a decorrere dal mese successivo alla scadenza della sospensione.
Con apposito DM saranno definite le modalità ed i termini della ripresa dei
versamenti, tenuto conto anche della durata del periodo di sospensione.
Per i tributi non sospesi né differiti, i contribuenti residenti o aventi sede
legale o sede operativa nei territori colpiti da eventi calamitosi con danni
riconducibili all'evento e individuati con la medesima ordinanza della
Presidenza del Consiglio dei ministri con la quale è dichiarato lo stato di
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emergenza, possono chiedere la rateizzazione, fino a un massimo di 18 rate
mensili di pari importo, dei tributi che scadono nei 6 mesi successivi alla
dichiarazione dello stato di emergenza, con istanza da presentare al
competente ufficio, secondo modalità e termini stabiliti con decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro 90 giorni dalla data
di entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016.
Poi, per effetto della modifica all’art. 12, comma 1, D.Lgs. n. 159/2015, è
disposto che i versamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali
e dei premi INAIL, sospesi a favore dei soggetti interessati da eventi
eccezionali, sono effettuati entro il mese successivo al termine del periodo di
sospensione (in luogo dei precedenti 30 giorni).
Proroga
sospensione
versamenti a
Lampedusa
(comma 599)
E' prorogata di un altro anno, fino al 15.12.2016, la sospensione degli
adempimenti e versamenti tributari per i contribuenti di Lampedusa.
Credito d'imposta
negoziazioni
assistite e arbitrati
(comma 618)
Viene introdotto a regime, anziché in via sperimentale, il credito d'imposta
sulle negoziazioni assistite e sugli arbitrati. Alle parti che hanno pagato il
compenso agli avvocati per una negoziazione assistita o agli arbitri per un
arbitrato, è riconosciuto, in caso di successo della negoziazione, o di
conclusione dell'arbitrato con lodo, un credito di imposta pari al compenso
pagato e comunque fino a 250 euro.
Con uno specifico DM saranno stabilite le modalità e la documentazione
da esibire a corredo della richiesta del credito d’imposta e i controlli
sull’autenticità stessa.
Il credito d'imposta va indicato nel modello UNICO o 730 ed è utilizzabile
a decorrere dalla data di ricevimento della comunicazione, da parte del
Ministero della Giustizia, del credito d'imposta spettante, che avverrà entro il
30.04 “di ciascun anno successivo a quello di corresponsione dei compensi”.
IVA 4%
editoria
(comma 637)
L’aliquota IVA agevolata al 4% di cui al n. 18), Tabella A, Parte II, DPR n.
633/72 si applicherà anche ai “giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle
agenzia di stampa, libri e periodici” ossia a “tutte le pubblicazioni identificate
da codice ISBN o ISSN veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite
mezzi di comunicazione elettronica”.
L'aliquota agevolata prima prevista per gli e-book, è quindi ora estesa a
tutto i prodotti del settore editoria.
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Credito d'imposta
autotrasportatori
(comma 645)
Dal 1° gennaio 2016 il credito d’imposta relativo al gasolio a favore degli
autotrasportatori di cui all’Elenco 2, allegato alla L. 147/2013 (Finanziaria
2014) non spetta più ai veicoli di categoria Euro 2 o inferiore.
Deduzioni forfetarie
autotrasportatori
(comma 652)
Dal 1° gennaio 2016 le deduzioni forfetarie delle spese non documentate
disposte per l’autotrasporto (ex art. 66, comma 5, TUIR) spettano:
in un’unica misura per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore
oltre il territorio del Comune in cui ha sede l’impresa;
nella misura del 35% del predetto importo per i trasporti effettuati all’interno
del Comune in cui ha sede l’impresa.
Compensazione
crediti per gli
avvocati
(commi 778 - 780)
A decorrere dal 2016, si consente agli avvocati che vantano crediti per spese
di giustizia nei confronti dello Stato (in qualsiasi data maturati e non ancora
saldati) di utilizzare tali somme in compensazione, anche parziale, con
quanto dovuto per imposte (compresa l’Iva), tasse e contributi previdenziali.
La compensazione è consentita entro il limite massimo pari
all'ammontare dei crediti stessi, aumentato dell'IVA e del contributo
previdenziale per gli avvocati e purché non sia stata proposta opposizione al
decreto di pagamento.
Spetta ad un apposito D.M. del Ministero dell’Economia dettare le
disposizioni attuative.
Fondi UE anche per
i liberi professionisti
(comma 821)
Dal 2016 anche i liberi professionisti potranno accedere ai fondi strutturali
europei 2014-2020. Nello specifico è previsto che i piani operativi POR e PON
dei fondi FSE e FERS, rientranti nella Programmazione dei fondi strutturali
europei 2014-2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti, in quanto
equiparati alle PMI come esercenti attività economica.
Tale equiparazione sussiste a prescindere dalla forma giuridica prescelta.
La necessità di esplicitare tale equiparazione, si legge nella relazione
illustrativa, deriva dalla circostanza che in Italia permane ancora una
differenziazione tra imprese e professionisti, che a livello UE è stata invece
superata e che crea importanti criticità per la partecipazione dei
professionisti alle misure dei fondi europei.
Rivalutazione
terreni e
partecipazioni
(commi 887,888)
E' prorogata di un anno la possibilità di rivalutare fiscalmente il valore:
dei terreni edificabili e agricoli posseduti a titolo di proprietà, usufrutto,
superficie ed enfiteusi;
delle partecipazioni non quotate in mercati regolamentati, possedute a
titolo di proprietà e usufrutto;
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alla data dell’1.1.2016, non in regime d’impresa, da parte di persone
fisiche, società semplici e associazioni professionali, nonché di enti non
commerciali.
Entro il 30.6.2016 si dovrà provvedere:
alla redazione ed all’asseverazione della perizia di stima;
al versamento dell’imposta sostitutiva in misura pari all'8% sia per le
partecipazioni qualificate/non qualificate, sia per i terreni (in sede di
approvazione della Legge di Stabilità l'aliquota agevolata al 4% per le
partecipazioni non qualificate è stata portata all'8% come per le
partecipazioni qualificate e i terreni).
Rivalutazione beni
d'impresa e
partecipazioni
(commi 889-896)
E' riproposta la rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni per le
società di capitali e gli enti commerciali che nella redazione del bilancio non
adottano i Principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
La rivalutazione va effettuata nel bilancio 2015 e deve riguardare tutti i
beni risultanti dal bilancio al 31.12.2014 appartenenti alla stessa categoria
omogenea.
Il saldo attivo di rivalutazione va imputato al capitale o in un’apposita
riserva che ai fini fiscali è considerata in sospensione d’imposta.
È possibile effettuare all’affrancamento, anche parziale, di tale riserva
mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva ai fini IRES / IRAP in misura
pari al 10%.
Il maggior valore dei beni è riconosciuto ai fini fiscali (redditi e IRAP) a
partire dal terzo esercizio successivo a quello della rivalutazione (in generale,
dal 2018) tramite il versamento di un’imposta sostitutiva determinata nelle
seguenti misure:
16% per i beni ammortizzabili;
12% per i beni non ammortizzabili.
Limitatamente agli immobili, il maggior valore è riconosciuto ai fini fiscali
dal periodo d’imposta in corso all’1.12.2017 (2017 per i soggetti con esercizio
coincidente con l’anno solare).
In caso di cessione, assegnazione ai soci/autoconsumo o destinazione a
finalità estranee all’esercizio dell’impresa prima dell’inizio del quarto esercizio
successivo a quello di rivalutazione (in generale, quindi, prima del 1° gennaio
2019), la plusvalenza o minusvalenza è calcolata con riferimento al costo del
bene prima della rivalutazione.
Le imposte sostitutive dovute per il riconoscimento della rivalutazione e
per l’eventuale affrancamento della riserva vanno versate in unica soluzione
senza interessi, entro il termine previsto per il saldo delle imposte sui redditi,
anche in compensazione con eventuali crediti disponibili.
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Riallineamento
maggiori valori
IAS/IFRS
(comma 897)
E' stabilito che le disposizioni in materia di riallineamento dei maggiori valori
ex art. 14, comma 1, Legge n. 342/2000 sono applicabili anche ai soggetti
che, ai fini della redazione del bilancio, adottano i Principi contabili
internazionali (IAS/IFRS), anche per le partecipazioni costituenti
immobilizzazioni finanziarie ex art. 85, comma 3-bis, TUIR.
Per l’importo corrispondente ai maggiori valori, al netto dell’imposta
sostitutiva (16% - 12%), è vincolata una riserva che può essere affrancata
versando un’imposta sostitutiva del 10%.
Aumento limite
utilizzo contante
(commi 898, 899, 902,
903)
Per effetto delle modifiche apportate all'art. 49, comma 1, D.Lgs. n. 231/2007,
aumenta da € 1.000 a € 3.000 il limite previsto per il trasferimento di denaro
contante o libretti di deposito bancari o postali al portatore o titoli al
portatore in euro o in valuta estera.
Resta a 1.000 Euro la soglia relativa al servizio di rimessa di denaro ex art.
1, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 11/2010 (c.d. “Money transfer”).
Viene, inoltre, prevista l’abrogazione delle seguenti disposizioni:
dell’obbligo di pagare i canoni di locazioni di unità abitative con modalità
diverse dal contante e che assicurino la tracciabilità (art. 12, comma 1.1, DL
n. 201/2011);
dell’obbligo da parte dei soggetti della filiera dell’autotrasporto di pagare il
corrispettivo delle prestazioni di trasporto di merci su strada, utilizzando
strumenti elettronici di pagamento, ovvero il canale bancario, e comunque
ogni altro strumento idoneo a garantire la tracciabilità delle operazioni,
indipendentemente dall’ammontare dell’importo dovuto (art. 32-bis, comma
4, DL n. 133/2014).
Estensione
pagamenti
elettronici
(commi 900-901)
L’obbligo di “accettare” i pagamenti tramite POS, da parte dei soggetti
esercenti l’attività di vendita/servizi, opera a prescindere dall'importo ed è
esteso anche alle carte di credito.
L'obbligo potrà essere disatteso in caso di “oggettiva impossibilità
tecnica”.
Con un apposito DM saranno fissate le modalità attuative e le sanzioni
applicabili in caso di violazione di tale obbligo.
Dal 1° luglio 2016 le modalità di pagamento con le carte sarà possibile
anche per i parcheggi dei veicoli.
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Pagamenti P.A.
(comma 904)
Per le Pubbliche Amministrazioni resta a 1.000 Euro il limite, superato il quale,
scatta l'obbligo l’obbligo di pagamento degli emolumenti esclusivamente
mediante l’utilizzo di strumenti telematici ex art. 2, comma 4-ter, DL n.
138/2011.
Novità settore
agricolo
(commi 905, 907-908)
Viene abrogata la disposizione di legge che prevedeva l'abrogazione del
regime IVA di esonero per i produttori agricoli di cui all’art. 34, comma 6, DPR
n. 633/1972.
E' aumentata dal 12% al 15% l'imposta di registro sui trasferimenti di terreni
agricoli e relative pertinenze, a favore di soggetti diversi dai coltivatori diretti/
IAP iscritti alla previdenza agricola.
Con apposito decreto ministeriale saranno aumentate anche le
percentuali di compensazione:
applicabili ad alcuni prodotti nel settore lattiero-caseario in misura non
superiore al 10%;
(per il 2016) applicabili agli animali vivi in misura non superiore al:
7,7% per i bovini;
8% per i suini.
E' aumentata dal 7% al 30% la rivalutazione del reddito dominicale e
agrario a decorrere dal 2016.
Con riguardo alla produzione e cessione di energia da impianti
fotovoltaici, viene previsto che la produzione / cessione di energia elettrica e
calorica da fonti rinnovabili agroforestali fino a 2.400.000 kWh annui, e
fotovoltaiche, fino a 260.000 kWh, nonché di carburanti e prodotti chimici di
origine agro-forestale provenienti prevalentemente dal fondo, effettuate da
imprenditori agricoli, costituiscono attività connesse e producono reddito
agrario. Oltre i citati limiti, il reddito è determinato “applicando all’ammontare
dei corrispettivi delle operazioni soggette a registrazione agli effetti
dell’imposta sul valore aggiunto … il coefficiente di redditività del 25 per
cento, fatta salva l’opzione per la determinazione del reddito nei modi
ordinari …”.
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016 è stata eliminata la
disposizione che “riportava” al 10% l’aliquota IVA delle cessioni dei pellet
(che pertanto resta al 22%).
L’agevolazione per la piccola proprietà contadina (imposta di registro e
ipotecaria in misura fissa e imposta catastale dell’1%) è applicabile anche
agli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e loro pertinenze
posti in essere a favore di proprietari di "masi chiusi" di cui alla L.P. Bolzano n.
17/2001 dagli stessi abitualmente coltivati.
La predetta agevolazione compete anche a favore del coniuge o dei
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parenti in linea retta di coltivatori diretti o IAP iscritti alla previdenza agricola
purché coltivatori diretti e conviventi.
PREU
(commi 918 - 948)
Dal 1° gennaio 2016, viene previsto l'aumento del PREU, il Prelievo Erariale
Unico sulle slot machines. In particolare:
sugli apparecchi con attivazione mediante introduzione di moneta metallica o
con strumenti di pagamento elettronico, il PREU salirà dal 13% al 17,5%; inoltre,
la percentuale destinata alle vincite (pay out) relativa a tali apparecchi è
fissata in misura non inferiore al 70% (in luogo della precedente pari al 74%);
sugli apparecchi con attivazione esclusivamente in presenza di un
collegamento ad un sistema di elaborazione della rete stessa, il PREU salirà dal
4,5% al 5,5%.
730 precompilato
(commi 949-951,
953-957)
Come era stato già preannunciato dall'Agenzia delle Entrate, dal prossimo
anno (modello 730/2016 - redditi 2015), nella dichiarazione precompilata,
confluiranno anche i dati delle spese sanitarie registrate con il sistema
"Tessera Sanitaria" ed i dati dei rimborsi effettuati nel periodo d’imposta
precedente, semplificando ancora più la dichiarazione dei redditi per i
lavoratori ed i pensionati.
Ciò sarà possibile grazie all’implementazione del Sistema Tessera
Sanitaria gestito dal Mef - Ragioneria Generale dello Stato.
L'Agenzia delle Entrate ha già definito le modalità di utilizzo dei dati
relativi alle spese sanitarie con il provvedimento del 31 luglio 2015 (pubblicato
il 3 agosto 2015). In particolare, sono previsti 3 passaggi:
i soggetti che erogano servizi sanitari (come medici, ospedali, ambulatori e
farmacie) inviano al Sistema Tessera Sanitaria - TS i dati relativi a tutte le
prestazioni erogate (ricevute di pagamento, scontrini fiscali, ticket, servizi
erogati dalle farmacie come il test per la glicemia), anche di coloro che non
usufruiscono della precompilata; il Sistema Tessera sanitaria fornirà alle Entrate
i dati dal 1° marzo di ogni anno;
successivamente, l’Agenzia delle Entrate trasmette al Mef i codici fiscali delle
persone a cui predisporrà la dichiarazione precompilata;
infine, il Mef renderà disponibili i dati sulle spese mediche, ma solo in forma
aggregata, delle persone individuate.
La Legge di Stabilità 2016 inserisce, tra i soggetti operanti nel settore
sanitario tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, anche le strutture
autorizzate per l’erogazione dei servizi sanitari e non accreditate.
Viene introdotto a regime tale obbligo di comunicazione dei dati sanitari.
Inoltre, tutti i contribuenti, indipendentemente dalla predisposizione della
dichiarazione dei redditi precompilata, potranno consultare i dati relativi alle
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spese sanitarie acquisite dal Sistema Tessera Sanitaria mediante i servizi
telematici messi a disposizione dal Sistema stesso.
Con la modifica dell’art. 78, comma 25-bis, Legge n. 413/1991 (che trova
applicazione a partire dall'anno d'imposta 2015) viene disposto che:
tra i soggetti tenuti all’invio dei dati entro il 28.02 sono ricompresi gli Enti, le
Casse e le società di mutuo soccorso aventi esclusivamente fine assistenziale
e i fondi integrativi del SSN che nell’anno precedente hanno ottenuto
l’attestazione di iscrizione all’Anagrafe dei fondi integrativi del SSN nonché gli
altri fondi comunque denominati;
vanno trasmessi i dati relativi alle spese sanitarie rimborsate per effetto dei
contributi versati (deducibili o detraibili) nonché quelli relativi alle spese
sanitarie che comunque non sono rimaste a carico del contribuente. Ciò con
riferimento agli oneri sia detraibili che deducibili ai fini IRPEF.
Al fine di semplificare gli adempimenti ed evitare duplicazioni dei dati
trasmessi, per il 2016 viene meno l’obbligo di includere nello spesometro le
informazioni già inviate al Sistema Tessera Sanitaria.
In caso di omessa/tardiva/errata trasmissione dei dati si applica la
sanzione di € 100 per ogni comunicazione, con un massimo di € 50.000 per
soggetto terzo.
Solo per gli invii all’Agenzia delle Entrate dei dati utili per la predisposizione
del mod. 730 precompilato effettuati nel 2015 non si applica la sanzione di
100 euro per ogni comunicazione, in caso di:
lieve tardività;
errori nella trasmissione dei dati, se l’errore non determina un’indebita
fruizione di detrazioni/deduzioni nel mod. 730 precompilato.
È abrogata la disposizione di legge che prevedeva controlli preventivi da
parte dell’Agenzia delle Entrate, sulla spettanza di detrazioni per carichi di
famiglia, in caso di rimborso superiore a € 4.000, anche a seguito di crediti
derivanti da precedenti dichiarazioni. L'abrogazione ha effetto a decorrere
dal mod. 730/2016, relativo al 2015.
L'Agenzia delle Entrate può effettuare i controlli preventivi, in via
automatizzata o mediante la verifica della documentazione giustificativa,
entro 4 mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione (ovvero dalla
data di trasmissione della dichiarazione se successiva) per i modelli 730 nel
caso di:
dichiarazione presentata o tramite il sostituto d’imposta che presta
l’assistenza fiscale;
dichiarazione che presenta modifiche, rispetto al modello precompilato, che
incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano
elementi di incoerenza rispetto ai criteri fissati dall’Agenzia ovvero
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determinano un rimborso di importo superiore a € 4.000.
Il rimborso che risulta spettante al termine di questi controlli è erogato
dall'Agenzia delle Entrate non oltre il sesto mese successivo al termine per
l’invio della dichiarazione (all’invio della dichiarazione se successivo).
Sono modificate le modalità di quantificazione del numero minimo di
dichiarazioni che il CAF deve presentare per mantenere tale qualifica:
"il requisito del numero di dichiarazioni trasmesse nei primi tre anni di attività
si considera soddisfatto se la media delle dichiarazioni validamente
trasmesse dal centro nel primo triennio sia almeno pari all’1% della media
delle dichiarazioni complessivamente trasmesse dai soggetti che svolgono
attività di assistenza fiscale nel medesimo triennio, con uno scostamento
massimo del 10%.
Le disposizioni indicate nel periodo precedente si applicano anche per i
centri di assistenza fiscale già autorizzati … con riferimento alle dichiarazioni
trasmesse negli anni 2015, 2016 e 2017”.
L’Agenzia delle Entrate verificherà annualmente che la media delle
dichiarazioni validamente trasmesse da ciascun centro, nel triennio
precedente, sia almeno pari all’1% della media delle dichiarazioni
complessivamente trasmesse dai soggetti che svolgono attività di assistenza
fiscale nel medesimo triennio.
Viene stabilito che, nei casi in cui il sostituto d’imposta presta assistenza
fiscale, lo stesso è tenuto a trasmettere all’Agenzia delle Entrate anche il
risultato finale della dichiarazione (mod. 730-4).
Agli artt. 6 e 22 del DM 164/99 viene aggiunto il nuovo comma 2-bis
secondo cui, in alternativa alla polizza assicurativa per visti di conformità e
certificazioni tributarie, la garanzia potrà essere prestata sotto forma di
cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato ovvero di fideiussione rilasciata
da una banca o da una impresa di assicurazione. Con apposito DM
potranno essere individuate altre forme alternative con adeguate garanzie.
Modello 770 e CU
(commi 949, 952)
E' stabilito che, con la Certificazione Unica da inviare all’Agenzia delle Entrate
entro il 07.03 dell’anno successivo a quello in cui le somme ed i valori sono
corrisposti, dovranno essere comunicati anche:
“gli ulteriori dati fiscali e contributivi e quelli necessari per l’attività di
controllo dell’Amministrazione finanziaria e degli enti previdenziali e
assicurativi, i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate ai soli fini
contributivi e assicurativi nonché quelli relativi alle operazioni di
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conguaglio effettuate a seguito dell’assistenza fiscale prestata”.
L’invio delle CU contenenti tali dati è equiparato a tutti gli effetti alla
presentazione del mod. 770. Pertanto, se con la presentazione della nuova
CU sono comunicati tutti i dati fino ad ora da esporre nel mod. 770, viene
meno l’obbligo di presentare tale modello.
L’obbligo di presentazione del mod. 770 entro il 31.07 permane per coloro
che sono tenuti a comunicare dati non inclusi tra quelli previsti nella nuova
CU.
Per le trasmissioni all’Agenzia delle Entrate delle CU effettuate:
nel 2015, relative al 2014;
nel primo anno previsto per la trasmissione;
non sono applicabili le sanzioni di cui al comma 5-bis del citato art. 3,
all’art. 78, comma 26, Legge n. 413/91, all’art. 4, comma 6-quinquies, DPR n.
322/98, in caso di:
lieve tardività;
errori nella trasmissione dei dati, se l’errore non determina un’indebita
fruizione di detrazioni / deduzioni nel mod. 730 precompilato.
Detrazione IRPEF
spese funebri e
spese universitarie
(commi 954-955)
Modificando l’art. 15, comma 1, lett. d), TUIR, viene stabilito che le spese
funebri sono detraibili ai fini IRPEF per un importo non superiore ad € 1.550 per
ciascun evento morte verificatosi nell’anno. La detrazione è ora riconosciuta
per la “morte di persone”, anche se sostenute per persone diverse da quelle
indicate nell'articolo 433 del Codice civile, quindi a prescindere dalla
sussistenza o meno di un rapporto di parentela tra il deceduto ed il soggetto
che sostiene la spesa.
Con riguardo alla detrazione IRPEF per le spese di istruzione secondaria e
universitaria (art. 15, comma 1, lett. e), TUIR), è prevista l’emanazione di un
apposito DM con il quale stabilire annualmente per ciascuna Facoltà
universitaria il limite di spesa detraibile, tenendo conto degli importi medi
delle tasse e dei contributi dovuti alle Università statali. In questo modo sarà
più semplice determinare la detrazione del 19% per le spese per università
non statali.
Non residenti
Schumacker
(comma 954, lett. c)
Come noto, l’art. 7 della Legge n. 160/2014 ha introdotto il comma 3-bis
all’art. 24 del TUIR, in base al quale, per i contribuenti c.d. “non residenti
Schumacker”, ossia per i soggetti che:
risiedono in uno Stato UE / SEE con un adeguato scambio di informazioni;
hanno prodotto in Italia un reddito almeno pari al 75% del reddito
complessivamente prodotto;
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non fruiscono di agevolazioni fiscali analoghe nello Stato di residenza;
l’IRPEF si determina applicando le regole generali (senza le limitazioni
generalmente previste per i soggetti non residenti per la fruizione di deduzioni
e detrazioni).
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016, con una modifica al
citato comma 3-bis, viene stabilito che tale disposizione trova applicazione
“nei confronti dei soggetti non residenti nel territorio italiano”.
Non è, quindi, più richiesta la residenza in uno Stato UE / SEE.
Clausola
salvaguardia
voluntary
disclosure
(commi 958 e 959)
Le maggiori entrate per l'anno 2016 derivanti dalla proroga dei termini di
adesione alla voluntary disclosure (dal 30.09.2015 al 30.11.2015) sono stimate
nell'importo di 2.000 milioni di euro.
Qualora dal monitoraggio delle entrate emerga un andamento che non
consenta la realizzazione integrale di tale importo, il Ministro dell'economia e
delle finanze, con proprio decreto, da emanare entro il 31 marzo 2016,
stabilisce l'aumento, a decorrere dal 1º maggio 2016, delle accise sui prodotti
energetici ed elettricità, sigarette, tabacchi lavorati, alcol e bevande
alcoliche (direttiva 2008/118/ CE del Consiglio, del 16 dicembre 2008), in
misura tale da assicurare il conseguimento del predetto ammontare di
maggiori entrate.
Nuove aliquote 5%
cooperative sociali
(commi 960-963)
E' stata introdotta la nuova aliquota IVA del 5% per le seguenti prestazioni (di
cui ai numeri 18), 19), 20), 21) e 27-ter) dell’articolo 10, primo comma):
18
prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla
persona da esercenti le professioni e arti sanitarie soggette a
vigilanza ovvero individuate con DM;
19
prestazioni di ricovero e cura rese da enti ospedalieri o da cliniche
e case di cura convenzionate nonché da società di mutuo
soccorso con personalità giuridica e da ONLUS, compresa la
somministrazione di medicinali, presidi sanitari e vitto, nonché le
prestazioni di cura rese da stabilimenti termali;
20
prestazioni educative dell'infanzia e della gioventù e didattiche di
ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento, la
riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o
scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da ONLUS,
comprese le prestazioni relative all'alloggio, al vitto e alla fornitura
di libri e materiali didattici, ancorché fornite da istituzioni, collegi o
pensioni annessi, dipendenti o funzionalmente collegati, nonché
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le lezioni relative a materie scolastiche e universitarie impartite da
insegnanti a titolo personale;
21
prestazioni dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per
anziani e simili, delle colonie marine, montane e campestri e degli
alberghi e ostelli per la gioventù di cui alla Legge n. 326/58,
comprese le somministrazioni di vitto, indumenti e medicinali, le
prestazioni curative e le altre prestazioni accessorie;
27-ter prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o
ambulatoriale, in comunità e simili
La nuova aliquota IVA del 5% è applicabile a dette prestazioni soltanto
se rese:
da cooperative sociali e loro consorzi;
a favore dei soggetti “svantaggiati” richiamati nel citato n. 27-ter.
Contestualmente sono stati abrogati:
il primo e il secondo periodo del comma 331 dell’art. 1, Finanziaria 2007 che
prevedeva:
l’applicazione dell’aliquota IVA del 4% alle prestazioni sopra elencate rese
a favore dei citati soggetti “svantaggiati” da parte di cooperative e loro
consorzi, sia direttamente che in esecuzione di contratti di appalto o di
convenzioni;
per le cooperative sociali di cui alla Legge n. 381/91 l’opzione per il
regime di esenzione;
il n. 41-bis) della Tabella, Parte II che prevedeva l’applicazione dell’aliquota
IVA del 4% per le prestazioni socio-sanitarie, educative, di assistenza
domiciliare o ambulatoriale in comunità e simili o ovunque rese a favore dei
citati soggetti “svantaggiati” rese da cooperative e loro consorzi, sia
direttamente che in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni.
Il nuovo quadro normativo si applica alle operazioni effettuate sulla base
di contratti stipulati, rinnovati o prorogati successivamente all’1.1.2016.
Lotta all'evasione
nel settore
autoveicoli
(comma 964)
Al fine di contrastare l'elusione della tassa automobilistica, alla quale sono
tenuti i proprietari dei veicoli circolanti sul territorio nazionale, nonché degli
oneri e delle spese connessi al trasferimento di proprietà del veicolo, viene
stabilito che la comunicazione da effettuare al PRA in caso di esportazione
"per reimmatricolazione", sia "comprovata dall'esibizione della copia della
documentazione doganale di esportazione, ovvero, nel caso di cessione
intracomunitaria, dalla documentazione comprovante la radiazione dal
PRA».
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Card culturale
18enni
(commi 979 e 980)
La Legge di Stabilità 2016, per promuovere lo sviluppo della cultura e la
conoscenza del patrimonio culturale, introduce la possibilità per i giovani
cittadini italiani o di altri Paesi membri dell'Unione europea residenti nel
territorio nazionale che compiono 18 anni di età nell'anno 2016, di utilizzare
una card annuale da 500 euro per l'anno 2016 (somma già prevista per i
professori in busta paga grazie alla legge sulla Buona Scuola) che potrà
essere spesa per consumi culturali.
La somma verrà corrisposta con una card elettronica spendibile per:
assistere a rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
l'acquisto di libri;
l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree
archeologiche, parchi naturali e spettacoli dal vivo.
Le somme assegnate con la Carta non costituiscono reddito imponibile
del beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell'indicatore
della situazione economica equivalente (ISEE).
Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il Ministro
dell'economia e delle finanze, da adottare entro 30 giorni, saranno definiti i
criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta e l'importo da
assegnare nell'ambito delle risorse disponibili, che sono pari a 290 milioni di
euro per l'anno 2016.
Credito d'imposta
videosorveglianza
(comma 982)
E' riconosciuto un credito d’imposta a favore delle persone fisiche (privati)
che sostengono spese per:
l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale/allarme;
contratti con istituti di vigilanza per la prevenzione di attività criminali.
Le modalità attuative dell'agevolazione saranno definite con apposito
DM.
Bonus acquisto
strumenti musicali
(comma 984)
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016, è stato riconosciuto per
il 2016 un contributo di 1.000 euro per l'acquisto di uno strumento musicale
nuovo da parte degli studenti dei conservatori di musica e degli istituti
musicali pareggiati, iscritti ai corsi di strumento secondo il precedente
ordinamento e ai corsi di laurea di primo livello secondo il nuovo
ordinamento.
Lo strumento musicale oggetto di agevolazione deve essere coerente
con il corso di studi e deve essere acquistato presso un produttore o un
rivenditore, dietro presentazione di un certificato di iscrizione rilasciato dal
conservatorio o dagli istituti musicali pareggiati da cui risultino cognome,
nome, codice fiscale e corso di strumento cui lo studente è iscritto.
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Il contributo è anticipato all'acquirente dello strumento dal rivenditore
sotto forma di sconto sul prezzo di vendita ed è a questo rimborsato sotto
forma di credito d'imposta di pari importo, da utilizzare in compensazione ai
sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanare
entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, saranno
definiti le modalità attuative, comprese le modalità per usufruire del credito
d'imposta, il regime dei controlli è ogni altra disposizione necessaria per il
monitoraggio dell'agevolazione.
2‰ Irpef
associazioni
culturali
(comma 985)
In sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016, è stata prevista la
possibilità di destinare il 2‰ dell'IRPEF a favore di un'associazione culturale
iscritta in uno specifico elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
Sarà un apposito DM a definire le modalità attuative della disposizione.
Argomenti
trattati in
precedenza
NELLA NOSTRA CDG N. 2-2016:
1. PREMESSA
2. COPERTURA PREVIDENZIALE ESPERTI CONTABILI
3. RINVIO AUMENTO ALIQUOTE IVA
4. TASSAZIONE ATLETI PROFESSIONISTI
5. IMU
6. TASI
7. IVIE
8. AGGIORNAMENTO RENDITE CATASTALI
9. ABOLIZIONE IMUS
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10. BLOCCO DEGLI AUMENTI DEI TRIBUTI E ADDIZIONALI
11. PRIMA CASA
12. DETRAZIONE ACQUISTO UNITÀ RESIDENZIALI
13. PIANI DI RICOMPOSIZIONE E RIORDINO FONDIARIO PROMOSSI DAGLI ENTI
TERRITORIALI
14. EDILIZIA CONVENZIONATA
15. REGISTRAZIONE CONTRATTO DI LOCAZIONE IMMOBILI AD USO ABITATIVO
16. LOCAZIONI AGEVOLATE PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE
17. RIDUZIONE ALIQUOTA IRES
18. ESENZIONE IRAP ATTIVITÀ AGRICOLA
19. CESSIONE DETRAZIONE RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
20. PROROGA DELLE DETRAZIONI IRPEF
21. BONUS MOBILI PER GIOVANI COPPIE
22. LEASING AGEVOLATO PRIMA CASA
23. BONUS ROTTAMAZIONE AUTOCARAVAN
24. BONUS DISPOSITIVI RISPARMIO CONSUMO ENERGETICO
25. MAXI AMMORTAMENTI
26. RIALLINEAMENTO VALORI CONTABILI E AGGREGAZIONI AZIENDALI
27. CREDITO D'IMPOSTA INVESTIMENTI MEZZOGIORNO
28. REGIME FORFETARIO
29. REDDITO SOCI COOPERATIVE ARTIGIANE
30. ASSEGNAZIONE AGEVOLATA BENI AI SOCI
31. ESTROMISSIONE IMMOBILI IMPRENDITORE INDIVIDUALE
32. ULTERIORE DEDUZIONE IRAP
33. AUTONOMA ORGANIZZAZIONE MEDICI AI FINI IRAP
34. NOTE DI VARIAZIONE AI FINI IVA
35. ESTENSIONE REVERSE CHARGE
36. COMPENSAZIONE CREDITI VS PA E CARTELLE ANCHE PER IL 2016
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