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Caso studio: diagnosi di edifici residenziali di tipo condominiale
Ing. Nicolandrea Calabrese Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICI
Bologna, SAIE 17-19 Ottobre 2018
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
2Bologna, SAIE 17-19 Ottobre 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
PROGRAMMA DEI LAVORI Linee guida per la redazione di una diagnosi energetica
Casi Studio
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DI DIAGNOSI ENERGETICHE NEGLI EDIFICIIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
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DIAGNOSI ENERGETICA: elaboratotecnico che individua e quantifica leopportunità di risparmio energetico sottoil profilo dei costi‐benefici dell'intervento,individua gli interventi per la riduzionedella spesa energetica e i relativi tempi diritorno degli investimenti nonché ipossibili miglioramenti di classedell'edificio nel sistema di certificazioneenergetica e la motivazione delle scelteimpiantistiche che si vanno a realizzare.La diagnosi deve riguardare sia l'edificioche l'impianto.
Cos’è una DIAGNOSI ENERGETICA
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RIFERIMENTI NORMATIVI
Con il Dlgs 141/2016, di integrazione del Dlgs 102/2014, all’art .2 lettera b‐bis),
viene reintrodotta in Italia la seguente definizione di diagnosi energetica:
“Procedura sistematica finalizzata ad ottenere un'adeguata conoscenza del profilo
di consumo energetico di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto
industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare
le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi ‐ benefici e a riferire in
merito ai risultati”.
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Allo stato attuale, rispetto al quadro normativo completo in tema di DE, in Italia,
per eseguire la DE di edifici, si deve fare riferimento alle seguenti norme:
UNI CEI EN 16247‐1: 2012 “Diagnosi Energetiche ‐ Parte 1: Requisiti generali”
che definisce i requisiti, la metodologia e la reportistica comune a tutte le DE;
UNI CEI EN 16247‐2: 2014 “Diagnosi Energetiche ‐ Parte 2: Edifici” che si applica
alle diagnosi energetiche specifiche per gli edifici, definendone i requisiti, la
metodologia e la reportistica. Essa si applica anche al settore terziario.
UNI CEI EN 16247‐5: 2015 “Diagnosi energetiche ‐ Parte 5: Competenze
dell’auditor energetico” che specifica le competenze che deve possedere il REDE.
RIFERIMENTI NORMATIVI
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La UNI CEI EN 16247‐2: 2014 è corredata da undici appendici:A – “Diagramma di flusso del processo di diagnosi energetica” che riporta le fasi del processo di DE;B – “Esempi di soggetti coinvolti in una diagnosi energetica di edifici” che indica gli attori coinvolti in una DE ed il loro ruolo;C – “Esempi di scopo, finalità ed accuratezza delle diagnosi energetiche negli edifici” che illustra i confini, il grado di approfondimento e lo scopo della DE;D – “Esempi di liste di controllo per l’attività in campo di diagnosi energetica negli edifici” che fornisce la check‐list esemplificativa degli elementi da indagare in fase di sopralluogo;E – “Esempi di analisi dell’uso dell’energia negli edifici” che descrive esempi di analisi degli usi energetici tramite modellistica; F – “Esempi di liste di controllo per l’analisi nelle diagnosi energetiche negli edifici” che riporta, in base all’uso energetico, le misure di risparmio energetico eseguibili;G – “Esempi di indicatori di prestazione energetica negli edifici” che riporta esempi di IPE; H – “Esempi di opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici” che contiene esempi di ORE;I – “Esempi di analisi e calcolo dei risparmi nelle diagnosi energetiche negli edifici” che riporta esempi di calcolo dei risparmi energetici; J – “Esempi di rapporto di una diagnosi energetica di edifici” che indica un indice‐tipo del rapporto di DE;K – “Esempio di metodo di verifica del miglioramento energetico negli edifici” che riporta l’esempio di un metodo di verifica del miglioramento della performance energetica dell’edificio.
RIFERIMENTI NORMATIVI
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IL REDE
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Il REDE è la figura tecnica esperta che esegue ed è REsponsabile della proceduradi Diagnosi Energetica. Tale funzione può essere svolta da un singoloprofessionista (libero o associato), da una società di servizi (pubblica o privata,incluse le società d’ingegneria), da un Ente Pubblico competente, da un team dilavoro. Infatti, i tecnici chiamati a svolgere la DE devono essere esperti nellaprogettazione degli edifici e degli impianti ad essi asserviti e, qualora un unicotecnico non sia competente in tutti i campi necessari all’esecuzione della DE, puòcostituirsi un team di lavoro che implichi la collaborazione fra diversi tecnici, inmodo che vengano coperti tutti gli ambiti professionali richiesti dalla DE.Il ruolo dell’auditor è stato definito nella norma UNI CEI EN 16247‐5 “Diagnosienergetiche. Parte 5: Competenze dell’auditor energetico”.Affianco alle conoscenze tecniche necessarie allo svolgimento dell’intero processodi diagnosi, il REDE dovrà possedere una spiccata capacità comunicativa,essenziale in quanto dovrà relazionarsi con tecnici e non tecnici.
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REQUISITI DELLA DIAGNOSI
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La diagnosi energetica deve possedere cinque requisiti fondamentali che si evinconodal punto 4.1 del rapporto UNI CEI/TR 11428 (Data ritiro: 01 marzo 2018):
• Completezza: Definizione puntuale del sistema energetico;
• Attendibilità: Raccolta di dati con sopralluoghi e indagini approfondite, in numero e qualità idonee;
• Tracciabilità: Ricostruzione del percorso logico e tecnico seguito nel processo di diagnosi;
• Utilità: Valutazione dei possibili interventi migliorativi effettuata con un’analisi costi‐benefici.
• Verificabilità: Verifica dell’effettivo aumento di efficienza energetica a seguito degli interventi proposti in linea con quanto preventivato.
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REQUISITI DELLA DIAGNOSI
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In quanto procedura sistematica nel conseguimento degli obiettivi stabiliti, ladiagnosi energetica deve possedere cinque requisiti fondamentali
CompletezzaPer completezza si intende la capacità di descrivere il sistema energetico includendo tutti gli aspetti significativi: involucro dell’edificio; impianto di riscaldamento; impianto di ventilazione e trattamento aria; impianto di raffrescamento estivo; impianto elettrico; impianti a fonti rinnovabili; sistemi di automazione e controllo (BACS); componenti di movimentazione all’interno degli edifici, quali ascensori, scale
mobili, nastri trasportatori; comfort termico, qualità dell’aria, acustica e illuminazione.
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AttendibilitàL’attendibilità si esplicita attraverso l’acquisizione di dati soddisfacenti dal puntodi vista quantitativo e qualitativo, ossia di dati reali in numero e qualità necessariper lo sviluppo dell’inventario energetico. Tale requisito è perseguibile attraversosopralluoghi e rilievi strumentali dell’edificio per la definizione dellecaratteristiche essenziali del sistema e del consumo energetico, il quale saràsoggetto a verifica di coerenza con i dati di fatturazione o con quanto rilevatodalla strumentazione di misura.TracciabilitàLa tracciabilità consiste nell’agevole individuazione delle fonti di dati, dellemodalità di elaborazione dei risultati e delle ipotesi di lavoro assunte. Ciò sitraduce nell’utilizzo di una procedura standardizzata di diagnosi energetica,nell’identificazione dei consumi energetici del sistema edificio‐impianto, nelladocumentazione dell’origine dei dati e dell’eventuale modalità di elaborazione asupporto dei risultati della diagnosi includendo le ipotesi di lavoro eventualmenteassunte.
REQUISITI DELLA DIAGNOSI
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UtilitàL’utilità è intesa nell’accezione di identificazione e valutazione degli interventi diefficienza energetica sotto il profilo costi/benefici. Per ogni scenario di interventosaranno formulati la descrizione, l’analisi dei benefici energetici, economici edambientali, le cautele e interazioni con altri interventi, i fattori di costo, iriferimenti tecnici normativi e legislativi, le misure e verifiche da effettuare avalle dell’applicazione.
VerificabilitàLa verificabilità si esplicita nell’identificazione degli elementi che consentono alcommittente la verifica del conseguimento dei miglioramenti di efficienzarisultanti dall’applicazione degli interventi proposti.
REQUISITI DELLA DIAGNOSI
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IMPORTANTE:La diagnosi energetica è differente da un Attestato di Prestazione
Energetica (APE). E’ un tipo di valutazione Adattata all’utenza che ha come dati in
ingresso Profili di utilizzo, Clima e caratteristiche Edificio non standard ma REALI. La valutazione adattata all’utenza può consentire una stima realistica dei consumi energetici.
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UNI TS 11300‐1: 2014
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UNI TS 11300‐1: 2014
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15Siena, 11 Ottobre 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
TIPO DI VALUTAZIONE: Esempio
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16Siena, 11 Ottobre 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
TIPO DI VALUTAZIONE: Esempio
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Le differenti condizioni climatiche realmente registrate nella località d’interesse,rispetto ai valori standard (calcolo A1 e A2), incidono pesantemente sul calcolo delfabbisogno energetico dell’edificio:
Località Torino
Fonte: www.arpa.piemonte.gov.it
2617 G.G.
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SCOPO, ACCURATEZZA E FINALITA’ DELLE DE
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Come indicato nella UNI CEI EN 16247‐2, nella fase di contatto preliminare ènecessario concordare con il committente scopo, grado di accuratezza e finalità(ambito di intervento) in modo da definire i confini dell’attività di diagnosi.
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Il referente della diagnosi energetica
(REDE) deve concordare con il
committente scopo, grado di
accuratezza e finalità della diagnosi
energetica. Il rede deve chiedere al
committente di nominare un
referente, informare il personale e
assicurare la cooperazione delle parti
interessate
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Il REDE concorda con l’organizzazione la modalità di
accesso al sistema edificio‐impianti, i dati da fornire
ed il programma di esecuzione della diagnosi
energetica.
Oggetto dell’incontro:
Crono‐programma dei sopralluoghi;
Livello di coinvolgimento degli occupanti
dell’edificio;
Condizioni di accesso alle aree oggetto di
indagine;
Rischi e pericoli per la salute;
Documentazione tecnica esistente.
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REPERIMENTO DATI DA DOCUMENTAZIONE TECNICA
• Documenti esistenti in merito a geometria e dimensione dell’edificio, elementi tecnologici ed impianti (planimetrie, disegni tecnici, schemi di impianto, abaco infissi…)
• Valori di impostazione di parametri ambientali interni (temperature, portate d’aria, illuminamento, rumore) ed ogni loro variazione stagionale;
• Profili di occupazione per le differenti tipologie di attività svolte all’interno dell’edificio;
• Eventuali cambiamenti avvenuti negli ultimi tre anni o per il periodo di disponibilità dei dati;
• Certificazione energetica dell’edificio e relazione tecnica (ex legge 10), qualora disponibili;
• Documentazione relativa ad interventi di manutenzione/riqualificazione precedentemente eseguiti;
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ALLEGATO 1 ‐ SCHEDE DI RILIEVO
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ALLEGATO 1 ‐ SCHEDE DI RILIEVOALLEGATO 1 ‐ SCHEDE DI RILIEVOCONTENUTI
• Dati tecnico rilevatore• Dati generali• Dati geometrici• Manutenzione edilizia• Manutenzione impianti e servizi presenti• Conformità normativa• Consumi• Involucro• Impianto di climatizzazione invernale• Impianto di climatizzazione estiva• Impianto ACS• Ventilazione• Energia elettrica ed illuminazione• Fonti rinnovabili• Gestione del verde• Valutazione energetica
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MISURAZIONI IN CAMPO:
Qualora si rendessero necessarie per valutare aspetti non riscontrabili nella documentazione disponibile (es. trasmittanza pacchetti murari),
si dovranno effettuare misure in campo:
Termocamera Termoflussimetro
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RACCOLTA DATI DI CONSUMO:‐ BOLLETTE‐ LETTURE
Ricostruzione dell’andamento dei consumi di tre anni
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FATTORI CHE INFLUENZANO I CONSUMI
I fattori che potrebbero alterare l’andamentodei consumi di un anno rispetto agli altri presiin esame sono ad esempio:• Dati climatici anomali;• Gestione dell’edificio (variazione date e
orari utilizzo e funzionamento degli impianti e periodi di chiusura, turni lavorativi, ecc.) anomali rispetto allo standard;
• Cambi di destinazione d’uso all’interno dell’edificio;
• Diverse esigenze degli utenti (diverse condizioni termoigrometriche – diverso illuminamento);
• Variazione sostanziali degli elementi del fabbricato;
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CONSUMO DI RIFERIMENTOIl consumo di riferimento si ottiene dalla media dei consumi dei tre anni in esame. Se l’andamento dei consumi di uno dei tre è differente rispetto a quello degli altri due, come nell’esempio, si analizzano le
possibili cause ed eventualmente si decide di escludere l’utilizzo del consumo di quell’anno. Il
consumo di riferimento è definito, in questo caso, come la media tra i due anni tra loro coerenti.
14.216 Sm3
Le temperature esterne considerate saranno quindi la media delle temperature degli anni presi in
considerazione
I consumi reali, relativi ad ogni vettore energetico (energia elettrica e
combustibili), vanno ripartiti secondo i servizi energetici presenti, che, in accordo
con il D.M. 26 giugno 2015 (Requisiti minimi), possono essere:
• climatizzazione invernale• climatizzazione estiva• produzione di ACS• illuminazione • ventilazione• ascensori e scale mobili
CONSUMI DI GAS CONSUMI DI EN. ELETTRICA
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INVENTARIO ENERGETICO:Descrizione analitica dei consumi relativi ai vari
vettori energetici del sistema energetico
Relativamente ai consumi elettrici, è importante quantificare i consumi che possano essere ridotti
intervenendo sul sistema edificio‐impianto, scomputando quelli che non ricadono nel campo
dell’efficienza energetica. Si riporta a titolo d’esempio la valutazione dei consumi elettrici di un ospedale, caso in cui bisogna valutare ed escludere i
consumi delle apparecchiature elettromedicali.
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Relativamente ai consumi di gas, nel caso si disponga di un unico contatore per acs e riscaldamento, è necessario stimare il consumo di acs a partire dai dati di consumo
dei mesi in cui non è presente il riscaldamento, ipotizzando che si mantenga più o meno costante durante tutto l’arco dell’anno. Si attribuirà quindi al fabbisogno energetico mensile per la produzione di acqua calda sanitaria nei mesi invernali, un consumo pari alla media mensile dei consumi di combustibile
rilevati durante il periodo estivo
INVENTARIO ENERGETICO
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INDIVIDUAZIONE INTERVENTI INTERFERENTI
INTERVENTI NON INTERFERENTI
INTERVENTI INTERFERENTI
VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO
FOGLI DI CALCOLO
MODELLO ENERGETICO
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INDIVIDUAZIONE INTERVENTI INTERFERENTIINV. 1 Isolamento termico componenti opachi ‐ INV. 2 Sostituzione di chiusure trasparenti INV. 3 Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamentoINM. 1 Sostituzione del generatore di calore INM. 2 Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di caloreINM. 3 Installazione di sistemi di termoregolazione ‐ INM. 4 Installazione di sistemi BACS INE. 1 Riqualificazione degli impianti di illuminazioneINE. 2 Sostituzione elettropompe di circolazione con nuove ad alta efficienza e inverterINE. 3 Installazione di sensori di presenza
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Interventi individuati:‐ VALVOLE TERMOSTATICHE
‐ LAMPADE A LED
SERVIZI PRESENTI
UTILIZZO DI FOGLI DI CALCOLOGli interventi individuati non presentanointerferenze: è possibile valutare il risparmioenergetico utilizzando dei fogli di calcolo
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Interventi individuati:‐ ISOLAMENTO A CAPPOTTO
‐ SOSTITUZIONE CALDAIA
SERVIZI PRESENTI
COSTRUZIONE MODELLO ENERGETICOGli interventi individuati presentano interferenzereciproche: è necessario valutare il risparmioenergetico attraverso un modello di simulazioneenergetica.
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VALIDAZIONE DEL MODELLO‐ Confronto tra consumi di riferimento reali (Ce) e
consumi da modello in condizioni climatiche reali (Co)
‐ Verifica dello scostamento tra i consumi
N.B. La validazione è condizione necessaria per proseguire
𝑪𝒐 𝑪𝒆𝑪𝒆 0,10
MODELLOANTE OPERAM IN CONDIZIONI CLIMATICHE
REALI
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CONSUMO DI RIFERIMENTO
CONSUMO DA MODELLO
14.216 Sm3
VALIDAZIONE DEL MODELLOPer confrontare il consumo da modello con quello di riferimento, è necessario effettuare la simulazione in
condizioni climatiche reali di riferimento. Le temperature (esterne ed interne) considerate
saranno quindi la media delle temperature degli anni presi in considerazione
Le temperature esterne considerate nel calcolo saranno quelle reali misurate, riferite al periodo di
attivazione dell’impianto termico
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MODELLOPOST OPERAM IN CONDIZIONI CLIMATICHE STANDARD
MODELLOANTE OPERAM IN CONDIZIONI CLIMATICHE STANDARD
DESTAGIONALIZZAZIONE DEI CONSUMI
Validato il modello occorre effettuare una nuova simulazione impostando i dati climatici standard.
I risultati di questa simulazione diventeranno la base di confronto con i risultati delle simulazioni del
modello su cui vengono inseriti gli interventi, svolte anch’esse in condizioni standard
CONSUMO ANTE OPERAM
CONSUMO POST OPERAM
RISPARMIO
N.B. I modelli a confronto differiscono dal modello validato solo per i dati climatici!
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INTERVENTI
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RISPARMI ENERGETICI PREVISTI
Ogni riga rappresenta il risparmio energeticoconseguibile valutando il singolo intervento.La riga scenario completo tiene, invece, conto delleinterferenze tra gli interventi
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ANALISI COSTI‐BENEFICI
Di ciascun intervento andrà verificato il tempo di ritornosemplice, che definisce la redditività dell’investimento.
Come flusso di cassa si considera il risparmio economicoconseguente l’intervento, calcolato come il prodotto frail prezzo unitario del vettore energetico e il risparmioenergetico conseguito.
Saranno inoltre individuate le possibili misureincentivanti a sostegno di ogni singolo intervento
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PRIORITA’ DEGLI INTERVENTI
Gli interventi andranno valutati prima singolarmente e successivamente in scenari, in modo da individuare le
interferenze e le priorità
SCENARIO ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSO
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REPORT DI DIAGNOSI1. PREMESSA2. PRESENTAZIONE GENERALE DEL SITO3. DESCRIZIONE DEL SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO
1. Involucro1. Pareti verticali esterne2. Copertura3. Solai inferiori4. Solai intermedi5. Serramenti
2. Sistemi di climatizzazione invernale/estiva e di produzione di acs1. Impianto di riscaldamento2. Impianto produzione di acqua calda sanitaria3. Impianto di ventilazione meccanica controllata4. Impianto di climatizzazione estiva5. Sistemi di termoregolazione
3. Impianto elettrico1. Illuminazione
4. ANALISI DEI CONSUMI ENERGETICI1. Metano2. Energia elettrica3. Principali indicatori di prestazione energetica4. Fabbisogno di energia primaria ed emissioni di CO25. Valutazione dei costi per l’approvvigionamento energetico e per la gestione
5. SIMULAZIONE SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO1. Risultati simulazione sistema edificio impianto2. Validazione del modello
6. INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA1. Individuazione delle potenziali aree d’intervento2. Interventi sull’involucro3. Interventi sugli impianti meccanici4. Interventi sugli impianti elettrici5. Monitoraggio dei consumi6. Utilizzo di fonti rinnovabili7. Misure di formazione e sensibilizzazione degli utenti8. Scenari di intervento e analisi costi benefici
7. CONCLUSIONI
ing. Nicolandrea Calabresenicolandrea.calabrese@enea.it
Casi studio: la diagnosi energetica di un ospedale e di edifici residenziali di tipo condominialeCondominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926
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Bologna, SAIE 17-19 Ottobre 2018
La Diagnosi Energetica: il primo strumento per l’efficienza energeticaIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
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La diagnosi energetica è quindi lo strumento che individua gli interventi diefficienza energetica più appropriati al caso in esame:Interventi sull′edificio
• Isolamento delle pareti perimetrali;• Isolamento delle coperture;• Isolamento dei solai;• Interventi sulle finestre (pellicole adesive, sostituzione vetri, sostituzione di tutto il
serramento);• Inserimento di sistemi schermanti (orizzontali/verticali, interni/esterni, frangisole
fissi/orientabili, veneziane, tende avvolgibili, lamelle nel vetrocamera);• Isolamento sismico con tecniche innovative quali cappotto sismico;
Bologna, SAIE 17-19 Ottobre 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
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La diagnosi energetica è quindi lo strumento che individua gli interventi diefficienza energetica più appropriati al caso in esame:Interventi sugli impianti
• Installazione generatori a condensazione più interventi di adattamento degliimpianti esistenti;
• Installazione pompe di calore (elettriche a compressione o ad assorbimento);• Ventilazione meccanica controllata per ottenere un buon livello della qualità
dell’aria e ridurre gli inquinanti volatili;• Sistemi BEMS per la gestione integrata delle funzioni tecnologiche dell’edificio
(monitoraggio e gestione dell’uso dell’energia);• Illuminazione, ambienti interni ed esterna (pareti chiare, sfruttare la luce che entra
dalle finestre, interruttori a tempo in bagni e scale, lampade a LED, pali intelligenti);• Cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica;• Installazione di impianti a fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, solar
heating and cooling, mini-eolico).
La Diagnosi Energetica: il primo strumento per l’efficienza energeticaIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
Bologna, SAIE 17-19 Ottobre 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926Dati dell’edificio:
• 7 piani fuori terra e piano seminterrato;• Piano terra con 4 locali commerciali e locale condominiale
(non riscaldati dall’impianto centralizzato)• 18 appartamenti (riscaldati dall’impianto centralizzato)• Superficie complessiva zone climatizzate: 1.162 [m2]• Volume complessivo zone climatizzate: 3.911 [m3]
Fabbisogno energia primaria per riscaldamento,
esclusa ACS (anno 2016/17):
18.589 [Sm3/anno]8.352 [€/anno]
Costi energetici STATO DI FATTO:
Fabbisogno energia primaria per energia elettrica (anno 2015):
3.886 [kWh/anno]1.438 [€/anno]
Spesa Annua = 18.589 [Sm3/anno] x 0,45 [€/Sm3] + 3.886 [kWh/anno] x 0,37 [€/kWh] = 9.790 [€/anno]
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5Roma, 19 Febbraio 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
Dati Climatici RomaGradi Giorno
misurati:
2013-2014dal 11/11/2013 al 15/04/2014 =
gg 1.205,11
2014-2015dal 1/11/1014 al
15/04/2015 = gg 1.210,24
2015-2016dal 1/11/2015 al 15/04/2016 =gg 1.150,79
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926
Classe energetica di partenza (D.Interministeriale 26/06/15)
Qualità dell’involucro
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926
75%
DETRAZIONI FISCALI: ECOBONUS 2018
Qualità media dell’involucro
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926DETRAZIONI FISCALI: ECOBONUS 2018
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Le fasi della diagnosi energetica
10/2017
Fase I Fase II Fase IIIReperimento dei dati
12/2017
•Consumi energetici e relativi costi per l’approvvigionamento; •Modalità di esercizio della centrali termica; •Schemi impiantistici disponibili;•Elaborati costruttivi dell’edificio (piante, sezioni, prospetti).
Definizione del “sistema edificio-impianto”
• Individuazione dei dati mancanti relativi alla centrale termica, attraverso la redazione di un inventario tecnico dei principali componenti;
• misure in sito;• Sviluppo di un modello statico
del “sistema edificio-impianto”, validato con i dati di consumo reali;
• Sopralluoghi.
Individuazione delle opportunità di intervento.
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Fabbisogno gas metano - 2014/2015
Il consumo per l’annualità 2014/2015 è pari a 22.414 [Sm3/anno]
Dettaglio del consumo mensile
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Fabbisogno gas metano - 2015/2016
Il consumo per l’annualità 2015/2016 è pari a 22.841 [Sm3/anno]
Dettaglio del consumo mensile
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Fabbisogno gas metano - 2016/2017
Il consumo per l’annualità 2016/2017 è pari a 18.589 [Sm3/anno]
Dettaglio del consumo mensile
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OSSERVAZIONI :
- CONSUMI DI GAS DI TRE ANNUALITÀ OMOGENEI
Anno [Sm3/anno]
2014/2015 22.414
2015/2016 22.841
2016/2017 18.589
Costo specifico medio Gas metano:• Stagione 2014/2015: 0,457 [€/Sm3]• Stagione 2015/2016: 0,449 [€/Sm3]• Stagione 2016/2017: 0,449 [€/Sm3]
IMP. Il costo è omnicomprensivo, tasseincluse
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14Roma, 19 Febbraio 2018 – ing. Nicolandrea Calabrese
OSSERVAZIONI :- CONSUMI OMOGENEI PER TUTTI I MESI DEL PERIODO DI RISCALDAMENTO
Il confronto è statoeffettuato tra iconsumi del2014/2015 e del2015/2016 poichél’annualità2016/2017 nonrisultava conclusain quanto a mesi diriscaldamento.
Consumi gas metano
[Sm³]
01/08-31/08
01/09-30/09
01/10-31/10
01/11-30/11
12/04-31/12
14/11-31/01
17/12-28/02
16/01-31/03
12/02-30/04
14/03-31/05
01/06-30/06
01/07-31/07
Totale
2014/2015 0 0 0 936 2369 3645 4745 4645 3692 2382 0 0 22414
2015/2016 0 0 0 1259 2831 5243 5301 4114 3459 634 0 0 22841
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Fabbisogno energia elettrica - 2013
Il consumo per l’annualità 2013 è pari a 3.340,15 [kWh]
Dettaglio del consumo mensile
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Fabbisogno energia elettrica - 2014
Il consumo per l’annualità 2014 è pari a 4.125,39 [kWh]
Dettaglio del consumo mensile
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Fabbisogno energia elettrica - 2015
Il consumo per l’annualità 2015 è pari a 3.886 [kWh]
Dettaglio del consumo mensile
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Fabbisogno energia elettrica:
Costo specifico medio En. Elettrica:• Stagione 2014/2015: 0,380 [€/kWh]• Stagione 2015/2016: 0,356 [€/kWh]• Stagione 2016/2017: 0,370 [€/kWh]
IMP. Il costo è omnicomprensivo, tasse incluse
0
1000
2000
3000
4000
5000
2013 2014 2015
2013 2014 2015
- CONSUMI CONFRONTABILI NEI TRE ANNI ANALIZZATI:
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CENTRALE TERMICA
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CONDOMINIO VIA DELLO SCALO SAN LORENZO 87
Cen
tral
e te
rmic
a
• 1.162 m2 di superficie netta climatizzata;• 3.911 m3 di volume netto climatizzato;• 18 alloggi;• centrale termica: 1 caldaia per una potenza nominale di 152,50 [kW]• Fabbisogno annuo di gas metano* (anno 2016/7): 18.589
[Sm3/anno]• Fabbisogno annuo en. elettrica**: 3.886 [kWh/anno]
* Il dato di fabbisogno di gas metano si riferisce all’anno 2016/17; ** Il dato di fabbisogno di energia elettrica condominiale si riferisce all’anno 2015
Di seguito i principali dati energetici del Condominio di via dello Scalo San Lorenzo 87 e il relativo impianto diriscaldamento.
Ambienti Centrali Generatori presenti Utenze servite
ChiostrinaCentrale
Termica
Caldaia BONGAS
2/8 152,50 kW18 alloggi
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La centrale termica:
• generatore di calore del tipo a basamento• bruciatore monostadio• radiatori in ghisa
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Caldaia: Marca BONGIOANNIModello BONGAS 2/2/8
TipologiaCaldaia a
basamento in ghisa Potenza termica utile nominale per modulo 137,9 kW
Portata termica al focolare nominale per modulo 152,5 kW
Portata termica al focolare nominale totale 305 kW
Potenza termica utile nominale totale 275,8 kW
Rendimento termico utile alla potenza nominale del modulo 90,4%
Rendimento termico utile al 30% del carico 86,9%
Anno di installazione 1996Tipologia di bruciatore Atmosferico ad aria
aspirata
Marca e modelloBONGIOANNI BONGAS 2/2/8
N° caldaie in centrale 1
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Elettropompe:
Marca WILO
Modello Yonos MAXO-D 50/0,5-9
Portata massima 26,4 m3/h
Prevalenza massima 9,599996 m
Potenza nominale
motore elettrico400 W
Numero 2
Indice di efficienza
energetica (IEE)≤ 0,23
Inverter Assente
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DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI
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COIBENTAZIONE ESTERNA PARETI PERIMETRALIAnte operam muratura 70cm (mattoni pieni):
Il cappotto esterno sarà costituito da un pannello in lana di roccia di 8cm, incollato sulla superficie esterna con malte adesive e fissaggio meccanico con tasselli a vite
Ante operam muratura 30cm (muratura a cassa vuota con mattoni forati):
Consumi ante operam:
18.589 [Sm3/anno]
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Post operam muratura 30cm (muratura a cassa vuota con mattoni forati):
Post operam muratura 70cm (mattoni pieni):
Consumi post operam:
9.897 [Sm3/anno]
Risparmio:8.693 [Sm3/anno]
7,13 tep
Tempo di ritorno:20 anni
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SOSTITUZIONE INFISSIStato attuale: infissi con telaio in legno o metallo e vetrosingolo
Proposta: serramenti in PVC, vetro camera 6-12-6 mm eintercapedine con gas Argon.
Consumi ante operam:
18.589 [Sm3/anno]
Consumi post operam:
15.847 [Sm3/anno]
Risparmio:2.742 [Sm3/anno]
2,24 tep
Tempo di ritorno:31,7 anni
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COIBENTAZIONE COPERTURA PIANA PRATICABILEStato attuale: Finitura superficiale in quadrotti di calcestruzzo
Consumi ante operam:
18.589 [Sm3/anno]
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Proposta: coibentazione in polistirene espanso estruso da applicare sopra uno strato dibitume puro, con posa in opera sopra la pavimentazione esistente.
Consumi post operam:
16.139 [Sm3/anno]
Risparmio:2.451
[Sm3/anno] 2,00 tep
Tempo di ritorno:15,8 anni
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SOSTITUZIONE CALDAIA TRADIZIONALE CON CALDAIA A CONDENSAZIONE
Fabbisogno energia primaria per
riscaldamento, escluso consumo
ACS:
18.589 [Sm3/anno]15,24 tep
(riferimento anno 2016/2017)
Consumi POST operam:
Fabbisogno energia primaria per
riscaldamento, escluso consumo
ACS:
15.057 [Sm3/anno]12,34 tep
Consumi ante operam:
Risparmio3.532 [Sm3/anno]
2,89 tep
Tempo di ritorno:5,7 anni
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IMPIANTO FOTOVOLTAICOInstallazione Impianto fotovoltaico sulla
copertura del condominio in oggetto:
Moduli fotovoltaici con celle al silicio monocristallino con efficienza >17,5%, pari a quella dei migliori prodotti attualmente in commercio.
• 11 pannelli solari fotovoltaici (1.645x990x35 mm) da 250 Watt cadauno (complessivi circa 18 m2 di superficie occupata)
Ptot picco = 2,75 kW;•Costo complessivo nella formula “chiavi in mano” impianto fotovoltaico : € 6.000,00
•Energia producibile: 3.660 [kWh/anno]
•Risparmio annuo energia elettrica*: 1.354 [€/anno]•Tempo di ritorno semplice investimento: 4,4 anni
*Il dato di spesa per l’energia elettrica è calcolato con un costo specifico pari a € 0,37 per kWh elettrico IVA compresa
La Diagnosi Energetica: il primo strumento per l’efficienza energeticaIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
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DETRAZIONI FISCALI:ECOBONUS 2018
La Diagnosi Energetica: il primo strumento per l’efficienza energeticaIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
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L'Ecobonus 2018 è un'agevolazione fiscale prevista per i contribuenti chesostengono spese per interventi di riqualificazione energetica nella propriacasa, sugli edifici condominiali (come nel caso in oggetto) o su uffici, negozi,capannoni.
Tale agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef, se la spesa èeffettuata dal contribuente privato, o dall’Ires, se impresa o società, che loStato riconosce quando vengono eseguiti lavori per aumentare l'efficienzaenergetica degli edifici già esistenti.
La detrazione Irpef spettante per questo tipo di interventi varia dal 50% e puòarrivare fino all’85%.
La Diagnosi Energetica: il primo strumento per l’efficienza energeticaIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926Primo scenario: 5 interventi Previsti
Spesa Annua = 4.703 [Sm3/anno] x 0,45 [€/Nm3] + 226 [kWh/anno] x 0,37 [€/kWh]
= 2.200 [€/anno]
Fabbisogno energia primaria per riscaldamento,
esclusa ACS:
4.703 [Sm3/anno]2.116 [€/anno]
Fabbisogno energia primaria per energia
elettrica (a meno di quella prodotta con fotovoltaico):
226 [kWh/anno]84 [€/anno]
Costi energetici POST INTERVENTI:
Isolamento con Cappotto EsternoCosto intervento:
€ 79.440,0
Sostituzione SerramentiCosto intervento: € 39.060,0Isolamento Terrazzo
CoperturaCosto intervento:
€ 17.400,0
Caldaia a condensazione
Costo intervento: € 9.000,0
Risparmio Annuo in bolletta = 7.590 [€/anno] (circa il 77%)
Installazione Imp. Fotovoltaico
Costo intervento: € 6.000,0
+=
(Spesa Annua ante operam: 9.790 [€/anno])
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926Primo scenario: 5 interventi Previsti
Qualità media dell’involucro
conseguita solo per le prestazioni invernali
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Primo scenario: 5 interventi Previsti - Analisi economica degli interventi:
• Totale costo interventi: € 150.900,0• Risparmio annuo in bolletta: 7.590,0 [€/anno]• Tempo di ritorno Semplice: 19,9 anni
• Totale Incentivo concesso: € 102.630,0• Tempo di ritorno Semplice CON INCENTIVO: 6,4 anni
Nota: La superficie interessata dall’intervento «Cappotto Esterno», pari a Scappotto=1.324 m2, ha un’incidenza superiore al 25% della superficie totale disperdente (pari a circa 2.760 m2)
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87‐ Roma edificato nel 1926Secondo scenario: 3 interventi Previsti
Isolamento con Cappotto EsternoCosto intervento:
€ 79.440,0
Caldaia a condensazione
Costo intervento: € 9.000,0
Installazione Imp. Fotovoltaico
Costo intervento: € 6.000,0
Spesa Annua = 6.449 [Sm3/anno] x 0,45 [€/Nm3] + 226 [kWh/anno] x 0,37 [€/kWh]
= 2.982 [€/anno]
Fabbisogno energia primaria per riscaldamento,
esclusa ACS:
6.449 [Sm3/anno]2.898 [€/anno]
Fabbisogno energia primaria per energia
elettrica (a meno di quella prodotta con fotovoltaico):
226 [kWh/anno]84 [€/anno]
Costi energetici POST INTERVENTI:
Risparmio Annuo in bolletta = 6.808 [€/anno] (circa il 70%)
+=
(Spesa Annua ante operam: 9.790 [€/anno])
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Secondo scenario: 3 interventi Previsti - Analisi economica degli interventi:
• Totale costo interventi: € 94.440,0• Risparmio annuo in bolletta: 6.809,0 [€/anno]• Tempo di ritorno Semplice: 13,9 anni
• Totale Incentivo concesso: € 63.108,0• Tempo di ritorno Semplice CON INCENTIVO: 4,6 anni
Nota: La superficie interessata dall’intervento «Cappotto Esterno», pari a Scappotto=1.324 m2, ha un’incidenza superiore al 25% della superficie totale disperdente (pari a circa 2.760 m2)
La Diagnosi Energetica: il primo strumento per l’efficienza energeticaIng. Nicolandrea Calabrese, Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano
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Diagnosi Energetica Condominio Scalo San Lorenzo, 87- Roma edificato nel 1926Terzo scenario: 2 interventi Previsti
Caldaia a condensazione
Costo intervento: € 9.000,0
Installazione Imp. Fotovoltaico
Costo intervento: € 6.000,0
Spesa Annua = 15.057,5 [Sm3/anno] x 0,45 [€/Nm3] + 226 [kWh/anno] x 0,37 [€/kWh]
= 6.850 [€/anno]
Fabbisogno energia primaria per riscaldamento,
esclusa ACS:
15.057,5 [Sm3/anno]6.765,50 [€/anno]
Fabbisogno energia primaria per energia
elettrica (a meno di quella prodotta con fotovoltaico):
226 [kWh/anno]84 [€/anno]
Costi energetici POST INTERVENTI:
Risparmio Annuo in bolletta = 2.940 [€/anno] (circa il 30%)
+=
(Spesa Annua ante operam: 9.790 [€/anno])
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Terzo scenario: 2 interventi Previsti - Analisi economica degli interventi:
• Totale costo interventi: € 15.000,0• Risparmio annuo in bolletta: 2.941,0 [€/anno]• Tempo di ritorno Semplice: 5,1 anni
• Totale Incentivo concesso: € 7.500,0• Tempo di ritorno Semplice CON INCENTIVO: 2,5 anni
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ing. Nicolandrea Calabresenicolandrea.calabrese@enea.it
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