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L’intermediazione assicurativa ai sensi
del Regolamento Isvap n. 5/2006
Prof. Avv. Giuseppe Russo
Castellanza, 24 novembre 2010
2
1. I nuovi professionisti del settore assicurativo e il Registro Unico degli Intermediari di
assicurazione e riassicurazione;
2. I requisiti per l’iscrizione al RUI;
3. Il nuovo Regolamento Isvap n. 5/2006 modificato ed integrato dal Provvedimento
Isvap del 2 luglio 2009 n. 2720 e dal Provvedimento Isvap del 17 dicembre 2008 n.
2664;
4. I nuovi allegati;
5. Le regole di comportamento degli Intermediari di assicurazione;
6. La violazione delle regole di comportamento;
7. Le sanzioni.
Indice:
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1. I nuovi professionisti del settore assicurativo e il
Registro Unico degli Intermediari di assicurazione e
riassicurazione.
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Le Imprese di assicurazione
1) Attività riservata. L’attività di assicurazioni Rami vita e danni è riservata esclusivamente (art. 11 CAP):
- alle Imprese di assicurazione, con divieto di cumulo o con gestione separata;
- S.p.a., società di mutua assicurazione, Società cooperativa, Societàeuropea S.p.a. con capitale minimo (CE/2157/2001);
- Società con capitale o fondo di garanzia, interamente versato (fra 5 e 1,5 milioni di euro).
2) Attività vigilata: L’attività di assicurazioni Rami vita e danni è attivitàsoggetta al controllo di organi pubblici - ISVAP -.
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1) attività in LS. Le Imprese di assicurazione italiane possono svolgere attività all’estero in regime di Libero Stabilimento:
- aprendo sedi, uffici, in uno o più degli Stati membri UE.
2) attività in LPS. Le Imprese di assicurazione italiane possono svolgere attività all’estero in regime di Libera Prestazione di Servizi:
- tramite operatori stranieri;- tramite vendite a distanza (internet,...).
Le Imprese straniere appartenenti a Stati membri dell’UE possono svolgere attività
assicurativa in Italia a pari condizioni con le Imprese italiane.
Le Imprese di assicurazione con sede in un Stato membro UE possono svolgere attività
in tutto il territorio dell’Unione europea, secondo queste modalità:
Le Imprese di assicurazione
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Strumenti quantitativi
ovvero strumenti prudenziali, quali:
���� riserve tecniche = accantonamenti tecnici a fronte degli impegni assunti;
���� margine di solvibilità = requisiti patrimoniali minimi per fronteggiare i rischi.
Strumenti qualitativi
ovvero procedure di:
���� controllo interno = ruolo degli organi sociali e struttura del sistema di gestione;
���� controllo esterno = procedure di individuazione, valutazione, gestione e controllo dei
rischi (circolare ISVAP n. 577/d del 2005).
Condizioni di esercizio dell’attività assicurativa
Le Imprese di assicurazione
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Gli intermediari di assicurazione
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Gli intermediari di assicurazione
L’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa ai sensi dell’art 106 del CAP e
art. 2 Regolamento Intermediari, consiste :
nel PRESENTARE o PROPORRE prodotti assicurativi
oppure
nel PRESTARE ASSISTENZA
o anche
nella CONSULENZA finalizzate a tale attività
ovvero
nella collaborazione alla gestione o all’esecuzione in caso di sinistri dei contratti stipulati
Attenzione!!
Solo se previsto nell’incarico intermediativo (contratto fra Intermediario e Compagnia):
nella conclusione dei contratti.
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Le disposizioni del Titolo IX CAP sugli Intermediari non riguardano:
1) Attività di sola informazione fornita a titolo accessorio nel contesto di altra attività professionale,
sempre che l’obiettivo di tale attività non sia quello di assistenza all’assicurato nella conclusione o
nell’esecuzione di un contratto di assicurazione.
2) Attività di intermediazione assicurativa qualora ricorrano alcune specifiche condizioni,
congiuntamente, (previste all’art. 107 CAP, comma 2, lettera C):
- non si tratta di polizza sulla vita o per responsabilità civile;
- l’intermediazione non è svolta professionalmente;
- l’assicurazione è accessoria ad un prodotto o servizio e ne copre i rischi di perdita o
deterioramento o nel caso di viaggi prenotati, garantisce la perdita o il danneggiamento del
bagaglio;
- l’importo del premio annuale non eccede i 500 euro e la durata complessiva del contratto di
assicurazione , compresi eventuali rinnovi non supera i 5 anni.
Attività escluse:
Gli intermediari di assicurazione
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L’attività di intermediazione:
1) E’ attività riservata agli iscritti al RUI – Registro Unico Intermediari;
2) Non può essere esercitata da chi non è iscritto;
3) E’ consentita anche ad Intermediari assicurativi e riassicurativi residenti nel
territorio di uno Stato membro UE;
4) Non è consentita agli enti Pubblici e agli Enti o società da essi controllati e ai
pubblici dipendenti con rapporto lavorativo a tempo pieno o a tempo parziale,
quando l’orario di lavoro superi la metà dell’orario lavorativo a tempo pieno.
Accesso all’attività di intermediazione assicurativa
Gli intermediari di assicurazione
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Gli Intermediari principali
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Figure previste nel RUI - Registro Unico Intermediari:
• Sezione a) Agenti di assicurazione;
• Sezione b) Brokers di assicurazione o mediatori di assicurazione o riassicurazione;
• Sezione c) Produttori diretti;
• Sezione d) Banche, Intermediari finanziari, SIM e Poste Vita S.p.a
• Sezione e) I soggetti addetti all’intermediazione quali i dipendenti, i collaboratori, i
produttori, e gli altri incaricati degli Intermediari iscritti alle sezioni di cui alle lettere a),
b), d) per l’attività svolta al di fuori dei locali dove l‘Intermediario opera.
Gli Intermediari assicurativi e riassicurativi
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Tre figure fondamentali, che anche nello scenario normativo precedente al
CAP, rappresentavano da un lato, i c.d. canali tradizionali (Agenti e Brokers di
assicurazione) e dall’altro i c.d. canali alternativi, (Banche e soggetti affini) ma
che oggi entrano a fare parte di un’unica categoria professionale: quella degli
Intermediari di Assicurazione .
Gli Intermediari principali
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AGENTI: Soggetti iscritti alla lettera a);
Sono la figura più tradizionale di Intermediario di assicurazione, già prevista sia nel
Codice Civile all’art. 1742 e nella legge istitutiva dell’Albo Agenti, Legge n. 487/1979;
-È quel soggetto che assume stabilmente l’incarico di promuovere la conclusione di
contratti e che agisce in nome e per conto di una o più Imprese di assicurazione, di cui
ne ha la rappresentanza;
-Soggetti che possono operare sia individualmente che attraverso una propria
organizzazione di mezzi e di persone;
-La loro attività segue le regole in materia di Impresa (artt. 2195 c.c. e ss.).
L’Agente di assicurazione
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Che cosa significa avere la rappresentanza della compagnia?
Significa che la Compagnia ha conferito all’Agente uno speciale potere ovvero il potere
di rappresentarla nella conclusione dei contratti, secondo quanto disposto dagli artt.
1752 – 1753 c.c.
Nel caso in cui la Compagnia voglia poi riconoscere un potere ancora più ampio agli
Agenti, viene loro rilasciata apposita procura, che normalmente è contenuta in una
clausola del mandato di agenzia.
In questo caso l’Agente, oltre a concludere i contratti per conto dell’agenzia, può
compiere anche tutte le attività che riguardano le modifiche contrattuali e la
risoluzione del contratto.
L’Agente di assicurazione
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Solo per gli Agenti
Si ricorda che i rapporti tra Compagnie ed Agenti sono disciplinati dall’ANA (Accordo
Nazionale Agenti) del 23 dicembre 2003, accordo collettivo tra Impresa ed Agenti di
assicurazione, che contiene la disciplina relativa a numerosi aspetti del rapporto
Compagnia - Agente.
Importante nel rapporto Compagnia - Agente è il regime delle indennità di fine rapporto
-TFR-, nel caso in cui l’incarico agenziale venga a cessare.
Tali somme vengono calcolate sulla base dell’attività e del portafoglio dell’Agente
secondo modalità determinate nell’ANA stesso.
Attenzione!!
L’Agente di assicurazione
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NOVITA’
Abolizione del regime di esclusiva per il solo Ramo danni,
con il Decreto Bersani bis (Legge n. 248 del 4 agosto 2006).
Prima della legge n.248/2006, l’Agente poteva agire in esclusiva per una sola
Compagnia, la quale a sua volta non poteva conferire incarichi di affari nella
medesima zona e per lo stesso Ramo a più agenti contemporaneamente.
Conseguenza � plurimandato per il Ramo Danni e possibilità di monomandato solo
per il Ramo Vita (alcuni ritengono che il Bersani Bis abbia fatto perdere di efficacia
ANA 2003).
L’Agente di assicurazione
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L’art. 2 comma 4 del CAP prevede che il contratto di agenzia possa essere stipulato
tra una Compagnia e più Agenti, i quali ricevono un incarico congiunto e solidale.
Le quote d’interesse a cura dei vari Agenti sono uguali, a meno che l’incarico non
contenga disposizioni diverse. Se il contratto si scioglie con uno solo dei coagenti, la
Compagnia può nominare i sostituti.
Gli Agenti rimasti in carica non possono opporsi ma, se non desiderano operare in
coagenzia con tale soggetto, possono chiedere la risoluzione del contratto.
La coagenzia
L’Agente di assicurazione
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- Soggetto iscritto al RUI nella lettera b);
- Intermediario che agisce su incarico del cliente e che – a differenza dell’Agente
non ha potere di rappresentanza d’Impresa d’assicurazione o riassicurazione.
Particolare figura di Intermediario assicurativo che, come è noto, nasceva
come consulente dell’assicurato:
I Brokers o Mediatori
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Il Broker, svolge l’attività di messa in contatto del cliente, che manifesti un
proprio fabbisogno assicurativo, e la compagnia di assicurazione.
A ciò si aggiunge l’attività di consulenza ovvero presta assistenza al cliente.
Il contratto di brokeraggio è un contratto misto di mediazione e di prestazione
d’opera intellettuale.
���� Non si può essere mediatore di assicurazione occasionale!!
I Brokers o Mediatori
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Obblighi d’informativa precontrattuale e regole di comportamento (art. 120
comma 2 del CAP) :
- Gli Intermediari hanno l’obbligo di dichiarare espressamente al Contraente se egli
agisce come Intermediario indipendente che fornisce un’analisi imparziale, o se
propone determinati prodotti in virtù di “un obbligo contrattuale con una o più
Imprese d’assicurazione, dovendo in tal caso comunicare la denominazione di tali
Imprese”.
���� Poiché tali obblighi si riferiscono a tutti gli Intermediari, è evidente che anche il
Broker può ricevere incarichi di intermediazione dalle Compagnie, con l’unico
limite di non potere avere poteri di rappresentanza della Compagnia stessa.
I Brokers o Mediatori
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Le Banche
L’attività bancaria viene definita come l’attività di raccolta di risparmio tra il pubblico e
l’esercizio del credito (espresamente disciplinata con il c.d. Testo Unico Bancario –TUB-
emanato con D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385).
Tuttavia alla luce di un indirizzo normativo che ha portato alla despecializzazione bancaria
(si pensi alla creazione della banca universale, D.Lgs. 481/1992) ed a una marcata
amministrativizzazione della disciplina.
Le Banche, oltre alla tipica attività bancaria, ovvero l’acquisizione di fondi con obbligo di
rimborso sotto forma di depositi o altra forma, possono esercitare anche
• attività finanziaria, nonché attività connesse e strumentali a queste ultime:
- tra le attività strumentali vi è anche quella di intermediazione assicurativa, oggi
espressamente riconosciuta dal CAP, nelle forme indicate.
Canali alternativi di distribuzione
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I soggetti in attività finanziaria ai sensi del Testo Unico Bancario
Il TUB opera una distinzione a seconda che l’attività dei soggetti operanti nel settore
finanziario si svolga o meno nei confronti del pubblico, il che costituisce una ragione di
discrimine per la differente intensità di controlli per gli intermediari che operano nei
confronti del pubblico.
Canali alternativi di distribuzione
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Intermediari ex 107 TUB
Soggetti operanti nel settore finanziario di cui al Titolo V del TUB, iscritti in un apposito
elenco speciale tenuto presso la Banca d’Italia che esercita controlli prudenziali, molto
prossimi ai controlli bancari, sugli iscritti nell’elenco.
L’iscrizione in tale elenco dipende da un insieme di criteri oggettivi:
• riferibili all’attività svolta;
• alla dimensione;
• al rapporto tra indebitamento e patrimonio.
Tali soggetti svolgono attività finanziaria ed in particolare l’esercizio nei confronti del
pubblico delle attività di assunzione di partecipazioni, di concessione di finanziamenti
sotto qualsiasi forma, di prestazioni di servizi di pagamento.
Canali alternativi di distribuzione
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Società di Intermediazione Mobiliare previste e disciplinate dal Testo Unico
dell’Intermediazione Finanziaria -TUF-. ( D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58).
In base all’art.1 del TUF lettera e), sono “Società di intermediazione mobiliare, le
Imprese, diverse dalle Banche e dagli Intermediari finanziari iscritti nell’elenco
previsto dall’art. 107 del TUB, autorizzate a svolgere servizi di investimento”.
Le SIM
Canali alternativi di distribuzione
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Il Registro Unico degli Intermediari Assicurativi e
Riassicurativi
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Il RUI – Registro Unico Intermediari - è unico, suddiviso in 5 sezioni:
• Sezione a) Agenti di assicurazione;
• Sezione b) Brokers di assicurazione o mediatori di assicurazione o riassicurazione;
• Sezione c) Produttori diretti;
• Sezione d) Banche, Intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale (art. 107 del
TUB), le SIM, la società Poste Italiane - Divisione servizi di Bancoposta;
• Sezione e) I soggetti addetti all’intermediazione quali i dipendenti, i collaboratori, i
produttori, e gli altri incaricati degli Intermediari iscritti alle sezioni di cui alle
lettere a) b) d) per l’attività svolta al di fuori dei locali dove l‘Intermediario opera.
Il Registro unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi
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Lo stesso Intermediario non può iscriversi in due sezioni diverse del Registro,
salvo per gli Intermediari iscritti in sezione a) ed e) per i soli incarichi di
distribuzione relativi al Ramo RC Auto!!
ma
è consentito però che l’Intermediario richieda la cancellazione dalla propria
Sezione e faccia domanda di iscrizione in una nuova sezione, purchè ne abbia i
requisiti.
Il Registro unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi
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Occorre distinguere tra Intermediari principali ed Intermediari secondari.
Gli Intermediari principali sono quelli di lettera a) b) d), e quindi Agenti, Brokers, Banche
ed affini
Ovvero
Soggetti aventi una loro struttura di impresa e di organizzazione autonoma, i quali
ricevono incarichi diretti dalle imprese di assicurazione.
Gli Intermediari secondari sono invece quelli di lettera c) e), possono ricevere incarichi di
collaborazione da parte dell’Intermediario principale.
Gli intermediari principali e gli Intermediari secondari
Il Registro unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi
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Gli Intermediari secondari
-I collaboratori (lettera e) categoria che comprende:
� i vecchi sub-agenti, promotori, produttori, segnalatori in possesso di adeguati
requisiti di professionalità ed onorabilità.
-Gli intermediari di lettera c),
� i c.d. produttori diretti sono una figura minoritaria. Essi comprendono quella
particolare tipologia di distributori direttamente collegati alle Imprese di
assicurazione che senza autonomia organizzativa, -senza obblighi di orario o di
risultato- e spesso come “seconda attività” operano per conto e sotto piena
responsabilità dell’ Impresa di assicurazione e solamente per tipologie limitate di
prodotti assicurativi.
Il Registro unico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi
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2. I requisiti per l’iscrizione al RUI
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1) Onorabilità si intende in senso giuridico, il godimento dei diritti civili, nonché non
avere precedenti penali o subito procedure fallimentari.
2) Professionalità è un requisito che si sostanzia nel possesso di determinate
cognizioni e competenze specifiche adeguate all’attività che il soggetto intende
svolgere.
3) Polizza di Responsabilità Civile Professionale per danni cagionati a terzi
nell’esercizio dell’attività (solo per Agenti e Brokers).
Requisiti di iscrizione al RUI
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1) Requisiti di onorabilità:
• Il godimento dei diritti civili;
• Non aver riportato una condanna irrevocabile o sentenza irrevocabile di patteggiamento
della pena ai sensi dell’art. 444, comma 2 c.p.p;
• Non essere stato dichiarato fallito salvo che sia intervenuta la riabilitazione, né essere
stato presidente, amministratore con delega di poteri, direttore generale, sindaco di
società od enti che siano assoggettati a procedure concorsuali, almeno per i tre esercizi
precedenti all’adozione dei relativi provvedimenti, fermo restando che l’impedimento ha
durata fino ai cinque anni successivi all’adozione dei provvedimenti stessi;
• Di non trovarsi in alcuna delle situazioni di decadenza, divieto o sospensione previste
dall’art. 10 della Legge 31 maggio 1965 n. 575 e successive modificazioni;
• Non essere iscritto nel ruolo dei periti assicurativi;
• Avere superato la prova di idoneità.
Requisiti di iscrizione al RUI
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2) Requisito di professionalità
• Esiste una fondamentale distinzione tra le varie tipologie di intermediari (Agenti e
Brokers devono superare una prova di idoneità indetta da Isvap);
• Per le lettere d), ovvero Banche, SIM, e Intermediari ex art. 107 TUB, le quali si
ricorda possono distribuire solamente prodotti standardizzati, il requisito di
professionalità è in re ipsa.
Ovvero il loro status soggettivo di enti iscritti a determinati elenchi tenuti da Banca
d’Italia, o da CONSOB o UIF, sembra essere elemento sufficiente a provarne la
professionalità, fermo restando che qualora le lettere d) intendano distribuire anche
prodotti non standardizzati, essi dovranno dimostrare di possedere all’interno della
loro struttura di un soggetto iscritto alla lettera a) ovvero un agente.
Requisiti di iscrizione al RUI
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2) Requisito di professionalità
• Produttori e collaboratori di cui alle lettere a, b, c) e d) del Registro, nonché gli
addetti interni o dipendenti degli Intermediari principali debbono acquisire la
professionalità tramite un percorso di formazione ed aggiornamento professionale
così come previsto dagli artt. 17, 21 e 38 del Regolamento ISVAP n. 5 del 16
ottobre 2006.
• L’attività di monitoraggio sulla formazione di tali soggetti compete
all’Intermediario principale e alla Compagnia.
Requisiti di iscrizione al RUI
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2) Requisito di professionalità
• Art. 17 comma 1 lett. c) Le cognizioni e le capacità professionali adeguate devono
essere acquisite mediante la partecipazione a corsi di formazione conformi ai criteri
previsti dall’art. 17 comma 2 del Regolamento ISVAP, che devono essere organizzati a
cura degli Intermediari per i quali operano o delle relative Imprese proponenti.
La formazione professionale (art. 17 comma 2 )
deve mirare al conseguimento di conoscenze teoriche aggiornate, di capacità tecnico-
operative e di comunicazione con la clientela.
Requisiti di iscrizione al RUI
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2) Requisito di professionalità
Criteri di Formazione Obbligatoria
� Partecipazione ai corsi nei 12 mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda;
� Ha ad oggetto nozioni normative, tecnico fiscali ed economiche concernenti la materia assicurativa con
riguardo alla disciplina dei contratti e dei prodotti che vengono distribuiti;
� Deve essere impartita da docenti specializzati con un’esperienza qualificata nel settore assicurativo;
� Si deve concludere con un test di verifica delle conoscenze acquisite all’esito positivo del quale è
rilasciato un attestato, sottoscritto dal partecipante al corso e dal responsabile della struttura.
Requisiti di iscrizione al RUI
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2) Requisito di professionalità
L’aggiornamento professionale annuale consiste in:
1. 30 ore, di cui almeno 15 h in aula a partire dalla data di iscrizione nel registro - nel caso
si tratti di collaboratori che si sono iscritti per la prima volta - o dalla data di inizio
dell’attività nel caso in cui si tratti di addetti operanti all’interno dei locali
dell’Intermediario ;
2. la docenza deve essere impartita da docenti specializzati dotati di esperienza
qualificata;
3. il percorso formativo deve concludersi con un test di verifica delle conoscenze la cui
valutazione deve essere affidata a docente specializzato.
L’Intermediario deve provvedere all’aggiornamento ogni qualvolta vi sia l’immissione in
commercio di nuovi prodotti da distribuire o in caso dell’evoluzione della normativa di
riferimento.
Requisiti di iscrizione al RUI
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3) Polizza di Responsabilità Civile Professionale
• La polizza è obbligatoria per gli Intermediari Agenti o Brokers sia persone fisiche che
persone giuridiche ai sensi degli artt. 110 e 112 CAP.
• Tali polizze le cui caratteristiche fondamentali sono previste dall’art. 11 del
Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006 ha la funzione di coprire i danni derivanti
a terzi nell’esercizio della attività, danni che conseguano a negligenze o errori
professionali dell’Intermediario stesso o dei suoi dipendenti, collaboratori, o persone del
cui operato risponde l’Intermediario stesso, comprese le persone fisiche o le società che
svolgono attività di collaborazione che sono iscritte nella lettera e) del Registro stesso.
Requisiti di iscrizione al RUI
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La polizza deve essere stipulata con un’Impresa autorizzata al Ramo 13
Responsabilità Civile Generale, ed essa peraltro deve avere precisi massimali di
copertura ed avere una efficacia che copra i danni occorsi nel periodo di svolgimento
della attività, anche se denunciati nei tre anni successivi alla cessazione di efficacia
della copertura.
Per quanto attiene ai soggetti collaboratori di lettera c) o e) essi non hanno obblighi
di stipulazione di tale polizza, poiché la loro attività è coperta dalla polizza
dell’Intermediario principale iscritto alle sezioni a) e b).
3) Polizza di Responsabilità Civile per Agenti e Brokers
Requisiti di iscrizione al RUI
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I soggetti che hanno superato l’esame di idoneità o sono in
regola con i requisiti richiesti per iniziare a svolgere attività di
intermediazione devono attendere la comunicazione da parte di
ISVAP dell’avvenuta verifica dei requisiti, che deve giungere nel
termine massimo di 90 giorni.
Requisiti di iscrizione al RUI
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• non devono essere iscritti al RUI ma devono comunque possedere i
requisiti di onorabilità e professionalità.
3) I soggetti che svolgono attività di intermediazione esclusivamente
all’interno dei locali commerciali dell’Intermediario:
Requisiti di iscrizione al RUI
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In sintesi
Per quanto attiene alle condizioni di accesso all’esercizio dell’attività di
intermediazione, la domanda di iscrizione al RUI può essere richiesta
esclusivamente da coloro che siano nel possesso dei requisiti di cui sopra.
In assenza dei requisiti non si potrà ottenere l’iscrizione al RUI, che
costituisce la condizione essenziale per l’esercizio di attività che, come già
ribadito, priva di tale iscrizione, si presume svolta abusivamente !!
Requisiti di iscrizione al RUI
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3. Il nuovo Regolamento Isvap n. 5/2006 modificato ed integrato dal Provvedimento Isvap del 2 luglio 2009 n. 2720 e dal Provvedimento Isvap del 17 dicembre 2008 n. 2664
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Novità introdotte dal Regolamento n. 5 del 2006
Modifiche al Regolamento n. 5 del 2006Informativa precontrattuale
46
C
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006Iscrizione, reiscrizione e cancellazione al RUI
47
D
48
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006Iscrizione, reiscrizione e cancellazione al RUI
D
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006Esame di idoneità
49
E
50
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006Iscrizione, reiscrizione e cancellazione al RUI
F
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006Novità in materia di formazione e aggiornamento
51
F
52
�La fidejussione bancaria stipulata dagli Intermediari iscritti nelle sez. a) b) d).
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006
G
53
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006 Fidejussione bancaria
G
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006Conservazione della documentazione
54
H
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006
55
I
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006
56
I
57
Banca d’Italia
I
58Caricamenti
Banca d’Italia
I
Modifiche al Regolamento n.5 del 2006
59
L
60
4. I nuovi allegati
I nuovi allegati
61
62
I nuovi allegati
63
I nuovi allegati
64
I nuovi allegati
65
I nuovi allegati
66
I nuovi allegati
67
I nuovi allegati
68
I nuovi allegati
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5. Le regole di comportamento degli Intermediari assicurativi
70
Le regole di comportamento degli Intermediari
assicurativi
Regole di comportamento (artt. 117-121 CAP)
Destinatari:
Imprese di assicurazione e Intermediari di assicurazione
MA
I VERI PROTAGONISTI SONO GLI INTERMEDIARI DI ASSICURAZIONE
71
L’Intermediario deve tenere un comportamento diligente,
corretto e professionale
durante l’intero ciclo negoziale,
dalla pubblicità alla fase di stipulazione, fino allo scioglimento del
contratto (art. 182 CAP)
Le regole di comportamento degli Intermediari
assicurativi
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1) Generali obblighi di diligenza che implica l’osservanza di leggi e regolamenti:
- correttezza nell’informazione e conformità rispetto la documentazione contrattuale (consegna nota informativa e condizioni di contratto).
2) Dovere di agire sempre a tutela del cliente:
- comportarsi in modo da ottenere dagli assicurati tutte le informazioni necessarie ed utili affinché costoro possano operare una scelta consapevole ed adeguata alle proprie esigenze e la proprio profilo.
3) Obblighi di trasparenza nei rapporti con il cliente:
- utilizzare i criteri stabiliti da ISVAP sulla riconoscibilità della pubblicità e di chiarezza e correttezza dell’informazione pubblicitaria;
- doveri di informativa pre-contrattuale;- doveri di adeguatezza dell’offerta assicurativa;- dovere di evitare conflitti di interesse con il cliente.4) Dovere di separazione patrimoniale:
- doveri relativi alle modalità di incasso dei premi.
5) Obbligo di riservatezza delle informazioni.
Gli Intermediari assicurativi nello svolgimento della loro attività devono osservare
alcune grandi aree di obblighi, o per così dire macrodoveri:
Le regole di comportamento degli Intermediari
assicurativi
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In occasione del primo contatto con il cliente, comunque prima di fare
sottoscrivere la proposta o il contratto, l’Intermediario deve:
a) Consegnare un documento riepilogativo dei principali obblighi di comportamento a
cui lo stesso Intermediario deve attenersi (conforme al modello dell’allegato 7a del
Regolamento Isvap);
b) Consegnare copia della dichiarazione da cui risultino i dati essenziali
dell’Intermediario e della propria attività, (conforme al modello dell’allegato 7b del
Regolamento Isvap),
c) Fornire al contraente tutte le informazioni e i dati necessari per poter effettuare una
scelta consapevole.
- documentazione precontrattuale-
In caso di violazione degli obblighi, si potrebbe configurare una ipotesi di responsabilità
professionale o precontrattuale.
Doveri di informativa precontrattuale
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In relazione al contratto proposto (art. 120 CAP, comma 2 lett. a); art. 50 Regolamento punto c):
Gli Intermediari assicurativi in relazione al contratto proposto dichiarano al
contraente:
a) Se forniscono consulenze basate su analisi imparziale, dovendo le proprie valutazioni fondarsi su un numero sufficientemente ampio di contratti, al fine di consigliare il prodotto più idoneo a soddisfare le richieste del contraente;
b) Se propongono determinati prodotti in virtù di un obbligo contrattuale con una o più Imprese di assicurazione;
c) Se propongono determinati prodotti in assenza di obblighi con Imprese di assicurazione.
Doveri di informativa precontrattuale
75
Ad esempio: il sig. Rossi , Intermediario assicurativo, contatta il sig. Bianchi per vendere un prodotto assicurativo.
Quali documenti l’Intermediario assicurativo deve consegnare al primo incontro il sig. Rossi?
1. Allegato 7a: obblighi di comportamento;
2. Allegato 7b: dati essenziali Intermediari e loro attività;
3. Nota informativa � contiene informazioni diverse da quelle pubblicitarie,
necessarie affinché il Sig. Bianchi e il Sig. Rossi possano pervenire a un fondato
giudizio sui diritti e gli obblighi contrattuali reciproci e sulla situazione
patrimoniale dell’Impresa di assicurazione, secondo il seguente schema:
-indicazioni relative all’Impresa;
-informazioni relative al contratto: garanzie e obbligazioni assunte
dall’Impresa; nullità; decadenze; esclusioni e limitazioni della garanzia; rivalse;
diritti e obblighi in corso di contratto e, in caso di sinistro, legge applicabile;
prescrizione dei diritti; procedura in caso di reclamo; organismo o autorità
competente.
Doveri di informativa precontrattuale
76
L’Intermediario ha l’obbligo di conservare la documentazione atta a
comprovare l’adempimento degli obblighi di consegna previsti.
�OBBLIGO di CUSTODIA
�Si presume la custodia presso la sede legale dell’Intermediario diversamente
è obbligatorio comunicare il luogo
L’informativa può essere anticipata verbalmente, solo ove sia necessaria una
copertura immediata del rischio o qualora lo richieda il contraente; in tali casi
l’Intermediario deve comunque fornire l’informativa su supporto cartaceo o
altro supporto durevole entro 2 giorni lavorativi successivi alla comunicazione.
Regole di comportamento
77
Tutela della privacy
Gli Intermediari devono osservare scrupolosamente i doveri di custodia e
riservatezza delle informazioni acquisite dai contraenti o che comunque essi
acquisiscono in ragione dell’attività svolta (art 47, comma 2, Regolamento ISVAP)
e
nel rispetto del Codice della Privacy che obbliga a mantenere riservati i dati
personali, in particolare i dati sensibili (dati attinenti alla salute) dei clienti e di
comunicarli solo per le finalità relative alla esecuzione del contratto.
Doveri di riservatezza
78
Principio fondamentale
I premi e le somme destinate ai risarcimenti e, quindi, le somme di carattere
assicurativo costituiscono un patrimonio autonomo e separato rispetto al
patrimonio dell’Intermediario stesso.
Doveri di separazione patrimoniale
79
Gli Intermediari possono ricevere il pagamento dei premi esclusivamente tramite le
seguenti modalità (Art. 47 comma 3 – Regolamento Isvap):
• assegni bancari, postali o circolari, muniti della clausola di non trasferibilità, intestati o
girati all’impresa per conto della quale operano, oppure con l’intestazione
all’intermediario stesso purché venga specificato che egli riceve l’assegno o l’effetto
equipollente in qualità di Intermediario stesso, (es. assegno intestato a Carlo Rossi-
intermediario assicurativo per conto di Primavera assicurazioni);
• ordine di bonifico od altri mezzi di pagamento bancario o postale, sistemi di pagamento
elettronico, che abbiano quali beneficiari o la compagnia o l’Intermediario, con le
modalità sopra citate;
• il denaro contante è ammesso solo per i contratti di assicurazione danni nel caso in cui il
premio non superi i 500 euro annui per ciascun contratto e, in generale, nei contratti di
RC Auto e relative garanzie accessorie, se ed in quanto riferite allo stesso veicolo
assicurato per la Responsabilità Civile Auto, fino ad un massimo di 12.500,00 euro.
Doveri relativi alle modalità di incasso dei premi
80
“Adempimento delle obbligazioni pecuniarie” (Art. 118 CAP)
• L’Intermediario può ricevere i pagamenti solo se tale attività è stata espressamente
prevista dall’accordo sottoscritto con la compagnia.
• L’Intermediario deve dare comunicazione al cliente della facoltà o meno di ricevere
pagamenti, nell’ambito dei doveri di informativa precontrattuale
• Nel caso in cui l’assicurato paghi il premio in buona fede all’Intermediario o ai soci
collaboratori, tale pagamento si considera effettuato direttamente all’Impresa.
• Il cliente ha diritto alla quietanza scritta, altrimenti difficilmente potrà dimostrare
che i premi siano stati pagati.
Agente e Broker: pagamento premio eseguito all’Intermediario
rilascio quietanza scritta;
quindi egli è coperto da garanzia.
Doveri relativi alle modalità di incasso dei premi
81
Dal punto di vista operativo:
- i premi e le somme dei risarcimenti devono essere versate tempestivamente e
comunque non oltre 5 giorni successivi a quello in cui i premi sono ricevuti;
- versare le somme in un conto corrente bancario separato, intestato all’Impresa o
all’Intermediario espressamente in tale qualità e che costituisce patrimonio autonomo
rispetto a quello dell’Intermediario medesimo.
-se gli Intermediari operano per più Imprese, essi hanno l’obbligo di garantire
l’attribuzione delle somme alle singole compagnie per le quali essi operano ed ai
rispettivi assicurati di competenza di ciascuna compagnia.
EE’’ fatto divietofatto divieto di operare versamenti, anche solo temporanei, dei premi e delle
somme assicurative destinate ai risarcimenti ed ad altre prestazioni assicurative, nei
conti correnti diversi dal conto separato.
Doveri di separazione patrimoniale
82
Dal punto di vista operativo:
Sono esenti dagli obblighi di separazione patrimoniale, gli Intermediari Agenti-Brokers
e Intermediari lett.d):
- che possano documentare in modo permanente con FIDEIUSSIONE BANCARIA,
una capacità finanziaria pari a 4% dei premi incassati, con un minimo di 15,000
euro.
L’esenzione dagli obblighi di separazione patrimoniale non è applicabile ai
collaboratori di lettera e).
Doveri di separazione patrimoniale
83
Adeguatezza
Obbligo per l’Intermediario di acquisire in sede di presentazione del prodotto e prima della stipulazione dal contraente:
1. Ogni informazione utile a valutare quali siano le esigenze assicurative e
previdenziali del cliente;
2. Quale sia la propensione al rischio del cliente stesso
3. L’Intermediario ha l’obbligo di tenere traccia documentata di tali richieste e di custodirla per un determinato periodo di tempo
Ovviamente
le istruzioni generali necessarie a svolgere tale indagine vengono fornite
all’Intermediario dall’Impresa stessa.
Doveri di adeguatezza dell’offerta assicurativa
84
Polizze Ramo vita
In riferimento ai contratti sulla vita, gli Intermediari devono richiedere, in
particolare, notizie sulle caratteristiche personali del cliente:
- età;
- attività lavorativa;
- nucleo familiare;
- situazione finanziaria e assicurativa.
- i dati identificativi dei soggetti interessati alla prestazione assicurativa
(assicurato e beneficiari)
Doveri di separazione patrimoniale
85
1) In relazione alla società:
•Se l’Intermediario si trova in una situazione tale in cui egli stesso è portatore di un
interesse personale nel contratto, avendo una partecipazione agli utili della
compagnia maggiore al 10% .
2) In relazione al contratto proposto:
•proporre contratti e suggerire modifiche contrattuali secondo le modalità più
corrette con riferimento sia al momento che alla dimensione e alla natura dei
contratti;
•operare in modo da avvantaggiare i clienti, anche finanziariamente, contenendone
i costi;
•comportarsi sempre con lealtà evitando ogni comportamento che possa
avvantaggiare alcuni clienti in danno di altri (art. 48 del Reg. ISVAP n. 5/2006).
Il conflitto di interessi
86
Prodotti assicurativi - finanziari
Le regole di distribuzione
(Regolamento Intermediari Consob n. 16190/2007)
87
PROFILO OGGETTIVO � Polizze e operazioni di cui ai Rami III e V (Ramo Vita)
PROFILO SOGGETTIVO� SAIA (Soggetti Abilitati all’Intermediazione Assicurativa) =
le Sim; le Imprese di investimento comunitarie; le Banche italiane e comunitarie; gli Intermediari finanziari ex art. 107 TUB; la Società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta, anche quando operano per il tramite di promotori finanziari, dipendenti, collaboratori o altri incaricati”
� corrispondono agli Intermediari principali iscritti alla sezione lett. d) del RUINON SAIA
Agenti e Brokers (sezioni lett. a), lett. b) del RUI
Le regole di comportamento per i Soggetti Abilitati all’Intermediazione Assicurativa e il collocamento dei prodotti assicurativo - finanziari
88
Nuovi obblighi e regole dei SAIA
(Regolamento Intermediari Consob n.16190/2007)
1) Valutazione dell’adeguatezza- appropriatezza (artt. 39-42)
2) Classificazione della clientela (art. 35)
3) Disciplina degli incentivi (inducements) (art. 52)
Oltre agli obblighi sopra esposti e contenuti negli articoli citati, nella
distribuzione di prodotti finanziari assicurativi, anche mediante tecniche
di comunicazione a distanza, i SAIA devono rispettare una serie di
obblighi informativi e precontrattuali.
Gli Intermediari assicurativi iscritti nelle sezioni del RUI, diverse dalla lett. d),
nel collocamento dei prodotti assicurativi finanziari continueranno per
ora a seguire le regole dettate dalla disciplina ISVAP
89
Valutazione di adeguatezza-appropriatezza
(artt. 39-42 Regolamento CONSOB)
L’adeguatezza : nella prestazione di servizi di investimento e di gestione di portafogli.
Nota bene!
se la valutazione del test di adeguatezza è negativa, perché il prodotto non èadeguato o il cliente si rifiuta di fornire le informazioni richieste
LE TRATTATIVE SI INTERROMPONO
L’appropriatezza: quando prestano servizi di investimento diversi dalla consulenza in materia di investimenti e dalla gestione dei portafogli (es. collocamento).
La valutazione dell’adeguatezza secondo la disciplina assicurativa ISVAP èdiversa: se la valutazione di adeguatezza risulti essere negativa non impedisce il collocamento del prodotto a condizione che il cliente sottoscriva una dichiarazione nella quale afferma la propria conoscenza e consapevolezza ad “acquistare” un prodotto a lui non adeguato.
90
Classificazione della clientela
(Art. 35 Regolamento Consob)
La MiFID individua tre tipologie di clienti:
� Controparti qualificate;
� Clienti professionali;
� Clienti al dettaglio.
Gli Intermediari devono comunicare ai nuovi clienti la
classificazione assegnata.
91
Disciplina degli Inducements
(Art. 52 Regolamento CONSOB)
Le Imprese devono verificare che i compensi corrisposti o ricevuti da soggetti terzi rispettino le seguenti condizioni:
1) Siano comunicati preventivamente alla clientela in modo chiaro e completo;
2) Sia dimostrabile l’aumento della qualità del servizio fornito al cliente;
3) Non ostacolino il rispetto dell’obbligo di servirne al meglio gli interessi.
Soggetti terzi � gli estranei al rapporto cliente/Impresa, quali soggetti gestori, e reti
distributive ad esclusione di agenti monomandatari, dipendenti e produttori diretti.
92
Ulteriori Obblighi dei SAIA
I SAIA, prima della sottoscrizione della proposta o del documento contrattuale, devono fornire le seguenti informazioni:
a) Denominazione, sede legale e i loro recapiti;
b) Il riferimento al RUI, in cui sono iscritti e l’indicazione circa i mezzi esperibili per
verificare che siano effettivamente registrati;
c) Le procedure che consentono al contraente di presentare reclamo
d) Ogni eventuale partecipazione, diretta o indiretta, superiore al 10% del capitale
sociale o dei diritti di voto in imprese di assicurazione;
e) Ogni eventuale partecipazione, diretta o indiretta, superiore al 10% del capitale
sociale o dei diritti di voto del soggetto abilitato all’intermediazione assicurativa
detenuta da Imprese di assicurazione.
93
In relazione al prodotto finanziario assicurativo proposto:
1) Se forniscono consulenze basate su un’analisi imparziale. In tale circostanza i
soggetti abilitati all’intermediazione assicurativa sono tenuti a fondare le proprie
valutazioni su un numero sufficientemente ampio di contratti disponibili sul
mercato al fine di consigliare un prodotto idoneo a soddisfare le richieste del
contraente;
2) Se, in virtù di un obbligo contrattuale, siano tenuti a proporre esclusivamente i
contratti di una o più Imprese di assicurazione, dovendo in tal caso specificare la
denominazione di tali Imprese;
3) Se non siano vincolati a proporre esclusivamente i contratti di una o più Imprese di
assicurazione e non forniscano consulenze fondate sull’obbligo, di cui al
precedente punto 1), di fornire un’analisi imparziale.
Ulteriori Obblighi dei SAIA
94
6. La violazione delle regole di comportamento
7. Le sanzioni
95
La violazione delle regole e le sanzioni
I Capi del Titolo XVIII del CAP + il Regolamento Isvap n.5 del 20 ott. 2006
Sanzioni e procedimenti sanzionatori
in caso di violazione di norme codicistiche e regolamentari,
conseguenti alla violazione degli obblighi di comportamento da parte degli
Intermediari di assicurazione.
96
La disciplina sanzionatoria prevede tre tipologie di sanzioni:
1. Sanzioni penali;
2. Sanzioni amministrative;
3. Sanzioni disciplinari.
La violazione delle regole e le sanzioni
97
Attività abusivamente esercitata (art. 305 del CAP)
L’illecito penale è modellato sul reato di esercizio abusivo di professione,
disciplinato dall’art. 348 del cod pen., rispetto al quale prevede però pene
più gravi.
Le sanzioni penali
98
Esercizio abusivo della professione
Costituiscono illecito penalmente rilevante:
a) Svolgere attività assicurativa o riassicurativa, senza autorizzazione
- reclusione da 2 a 4 anni e multa da 20.000 euro a 200.000
euro, (art.305, 1°comma, CAP).
b) Svolgere attività di intermediazione assicurativa o riassicurativa, in difetto
di iscrizione al RUI
- reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 10.000 a 100.000 euro,
(art. 305, 2°comma, CAP).
In caso di sospette violazioni, l’Isvap può richiede l’intervento del Tribunale e
denunziare i fatti al Pubblico Ministero.
Le sanzioni penali
99
Le sanzioni alle Imprese:
Le sanzioni comminate alle persone giuridiche di natura pecuniaria possono
comminarsi autonomamente o cumulativamente
rispetto a quelle previste per le persone fisiche.
Le sanzioni penali
100
Impedimenti all’esercizio delle funzioni di vigilanza (art. 306 CAP)(art. 306 CAP):
Al fine di salvaguardare l’efficacia dei poteri di vigilanza dell’ISVAP, integrano
gli estremi di un reato:
•il diniego di accesso ai locali dell’Impresa opposto ai funzionari ISVAP,
incaricati di accertare eventuali infrazioni;
•il rifiuto di ottemperare all’ordine di esibizione della documentazione
concernente l’attività assicurativa o riassicurativa o di
intermediazione.
Pena della reclusione fino a due anni e multa da 10.000 a 100.000 euro
Le sanzioni penali
101
Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (art.
2638 c.c.).
In caso di false comunicazioni, occultamento con mezzi fraudolenti di fatti ed
informazioni in relazione alla situazione societaria patrimoniale, al fine di
ostacolare le generali funzioni di vigilanza, nei confronti di qualunque
autorità di vigilanza, da parte dei soggetti tenuti ad obblighi nei loro confronti
pena della reclusione da 1 a 4 anni
pena raddoppiata se si tratta di società quotate
Le sanzioni penali
102
Destinatari delle sanzioni amministrative (art. 325 CAP)
Destinatari delle sanzioni amministrative:
• Imprese;
• Intermediari, (persone fisiche o giuridiche);
• Soggetti terzi quali: ausiliari anche esterni (cd. out sourcing) o periti di
assicurazione, ai quali le imprese di assicurazione e riassicurazione
abbiano affidato funzioni parzialmente comprese nel proprio ciclo
operativo.
103
Responsabilità solidale:
• Le Imprese di assicurazione o riassicurazione rispondono in solido con
l’autore della violazione, come responsabili civili:
- nel caso in cui l’inosservanza sia stata posta in essere da soggetti ai quali
siano state affidate funzioni parzialmente comprese nel proprio ciclo
operativo (responsabilità del datore di lavoro o committente per il
dipendente/collaboratore).
• Il diritto di rivalsa sussiste qualora l’autore della violazione non abbia
ottemperato alle espresse prescrizioni dell’Impresa.
Destinatari delle sanzioni amministrative (art. 325 CAP)
104
Gli Intermediari assicurativi, sono puniti, anche se il comportamento illecito è
stato commesso da dipendenti o altri ausiliari, nel caso di (art. 324 CAP):
- mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale (art. 117 CAP).
- mancata consegna materiale informativo contrattuale e precontrattuale
- mancato rispetto obbligo correttezza informazione e conformità della
stessa alla nota informativa
Sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 ad 10.000 euro
maggiorati fino al doppio per i casi di particolare gravità.
Le sanzioni amministrative
105
Violazione dei generali obblighi sulla trasparenza delle operazioni e sulla
protezione dell’assicurato (art. 318-320 CAP), in particolare:
-inosservanza degli obblighi di informazione e comunicazione.
da 2 mila a 20 mila euro
- mancata osservanza della disciplina pubblicitaria (art. 182, comma 1).
da 5 mila a 50 mila euro
- omissione della consegna della nota informativa
da 2 mila 500 euro a 25 mila euro
Le sanzioni amministrative e le regole di comportamento
106
Il nuovo regime sanzionatorio prevede l’applicazione delle misure punitive,
cumulabili con le sanzioni amministrative pecuniarie:
1. Il richiamo, cioè una dichiarazione scritta di biasimo motivato disposto per
accadimenti di lieve manchevolezza;
2. La censura, applicabile per fatti di particolare gravità;
3. La radiazione dal Registro Intermediari RUI o dal ruolo dei periti per
accadimenti eccezionalmente gravi con immediata risoluzione dei rapporti di
intermediazione.
Il provvedimento sanzionatorio è notificato all’interessato mediante lettera
raccomandata e comunicato alle Imprese con le quali lo stesso abbia o abbia
avuto incarichi in corso di esecuzione.
Sanzione reputazionale
Gli illeciti disciplinari per gli Intermediari
107
La radiazione pubblicazione sul Bollettino e sul sito ISVAP,
è prevista per una serie di ipotesi particolarmente gravi, quali:
1) Violazione del divieto di svolgimento di attività di intermediazione, in
relazione a contratti di Imprese di assicurazione e riassicurazione non
autorizzate o abilitate ad operare nel territorio della Repubblica italiana
(art. 35, secondo comma del Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006);
2) Contraffazione o falsificazione della documentazione contrattuale, inclusa
la contraffazione della firma del contraente su modulistica contrattuale;
3) Mancata rimessa alle Imprese di somme percepite a titolo di premi
assicurativi;
4) Indebita acquisizione di somme destinate ai risarcimenti o ai pagamenti;
Gli illeciti disciplinari
108
Si aggiungano:
5) Violazione delle norme in tema di separazione patrimoniale dei premi
versati all’Intermediario e delle somme destinate ai risarcimenti o ai
pagamenti dovuti alle Imprese;
6) Violazione delle norme relative alle condizioni previste nella distribuzione
di contratti assicurativi, da parte degli Intermediari iscritti nella sezione d)
del registro (c.d. polizze standardizzate);
7) Mancato rispetto delle regole di correttezza e di trasparenza nelle
comunicazioni o trasmissioni di informazioni o di documenti al contraente o
all’ISVAP;
8) Svolgimento dell’attività di intermediazione da parte di Agenti e Brokers, in
assenza della copertura della polizza di assicurazione della Responsabilità
Civile;
9) Esercizio dell’attività di intermediazione per il tramite di addetti non iscritti
al RUI, ed operanti al di fuori dei propri locali.
Gli illeciti disciplinari
109
Attenzione!
Oltre alla radiazione della persona fisica esercente in ambito societario è
prevista anche la cancellazione della società corresponsabile della
reiterazione dell’illecito disciplinare per omesso controllo o per disfunzioni
organizzative.
Gli illeciti disciplinari
110
La censura:
La censura viene disposta per accadimenti meno gravi. Ad es. :
1) omessa comunicazione all’ISVAP della perdita di taluno dei requisiti previsti per
l’iscrizione;
2) omesso aggiornamento professionale;
3) il servirsi nell’attività di intermediazione di addetti privi dei requisiti richiesti dalla
legge;
4) inosservanza dei divieti di cumulabilità nell’esercizio dell’attività intermediatizia;
5) violazione delle regole principali di comportamento, dettate dalle disposizioni
legislative e regolamentari, anche se configgenti con le procedure e le istruzioni
impartite dalle Imprese;
6) violazione delle norme in tema di riservatezza delle informazioni acquisite;
7) accettazione di pagamenti diversi o con caratteristiche difformi da quelle
prescritte;
8) inosservanza degli obblighi di conservazione della documentazione.
Gli illeciti disciplinari
111
Il richiamo
Il richiamo viene poi applicato per fatti di lieve manchevolezza e comunque
di lieve gravità.
Il legislatore ha riconosciuto ampia discrezionalità all’ISVAP
nell’applicazione della sanzione disciplinare non ancorandola al rispetto dei
limiti edittali.
Gli illeciti disciplinari
112
Ruoli e poteri dell’Autorità di Vigilanza
113
Autorità di settore preposta alla vigilanza delle attività delle Imprese
assicurative e degli Intermediari assicurativi.
Attività assicurativa svolta da privati, ma che soddisfa una funzione sociale ed
economica di pubblica rilevanza e, di conseguenza sottoposta ad una
penetrante disciplina pubblicistica.
Legge istitutiva n. 576/1982 – ISVAP- ente dotato di personalità giuridica di
diritto pubblico con l’intento di migliorare e rafforzare l’attività di controllo nel
settore assicurativo.
L’ISVAP
114
Funzioni
1. Funzione di regolazione a carattere generale ed astratto per mezzo di
circolari o provvedimenti generali nell’esercizio della funzione latu sensu
intesa di vigilanza in materia assicurativa;
2. Potere di adottare ogni provvedimento ritenuto utile o necessario alla
tutela delle Imprese e degli utenti, nonché di esercitare un’attività
consultiva e di segnalazione nei confronti del Parlamento e del Governo e
di intrattenere rapporti con i competenti organi dell’Unione Europea;
3. Funzioni regolatorie e decisorie ad personam, relative a singole Imprese;
4. Funzioni amministrative;
5. Funzioni sanzionatorie e giudicanti.
Funzioni dell’ISVAP
115
Poteri riconosciuti all’ISVAP:
1. prescrittivi;
2. ispettivi ed accertativi, sia delle infrazioni a carico delle Imprese
assicurative che dei provvedimenti sanzionatori da adottare;
3. cautelari, per la sospensione temporanea della commercializzazione dei
prodotti assicurativi per i quali vi sia fondato sospetto di violazioni
amministrative;
4. repressivi, spettando all’ISVAP la comminazione di sanzioni
amministrative e disciplinari.
Funzioni di vigilanza
116
L’ISVAP esercita le funzioni di vigilanza nei confronti:
1. delle Imprese che esercitano nel territorio della Repubblica Italiana
attività di assicurazione e riassicurazione;
2. dei gruppi assicurativi e dei conglomerati finanziari nei quali tali Imprese
sono incluse, in conformità della specifica normativa ad essi applicabile
(c.d. vigilanza “supplementare”);
3. degli Intermediari di assicurazione e riassicurazione, dei periti e di ogni
altro operatore del mercato assicurativo;
4. dei soggetti che in qualunque forma svolgono funzioni parzialmente
comprese nel ciclo operativo delle Imprese di assicurazione e
riassicurazione, limitatamente ai profili assicurativi e riassicurativi.
Funzioni di vigilanza
117
I poteri ispettivi
La funzione di vigilanza viene esercitata in modo particolare esercitando i
poteri ispettivi riconosciuti dagli artt. 188 e ss. del CAP.
I sistemi di controllo previsti sono due:
1. controllo c.d. cartolare che implica l’esame della documentazione
proveniente dall’Impresa;
2. controllo c.d. ispettivo che consente all’Organo di Vigilanza di
effettuare vere e proprie ispezioni presso le sedi delle Imprese vigilate,
anche avvalendosi dell’ausilio della Guardia di Finanza, al fine di meglio
accertare la regolarità del loro operato, nonché di richiedere
comunicazioni per le finalità di vigilanza.
Funzioni di vigilanza
118
La procedura applicativa delle sanzioni può derivare da:
- denuncia diretta a ISVAP;
- a seguito di attività ispettiva di ISVAP.
I procedimenti sanzionatori davanti all’Autorità di Vigilanza devono rispettare:
• il principio alla facoltà di denuncia di parte; • il diritto al contraddittorio; • il diritto alla piena conoscenza degli atti istruttori e alla verbalizzazione;• la distinzione tra funzioni istruttorie e funzioni decisorie;• l’obbligo di motivazione.
Funzioni sanzionatorie e di vigilanza
119
ISVAPContestazione dell’addebito al soggetto che ha commesso la violazione
Entro 60 gg. possibilità di proporre reclamo davanti: Pagamento della sanzione
Il procedimento sanzionatorio prevede diverse fasi:
Procedimento istruttorio
Archiviazione della contestazione
Disposizione di una sanzione
Disposizione di ulteriore attività istruttoria
Impugnazione davanti al TAR Lazio
Collegio di GaranziaCollegio di Garanzia
Il procedimento sanzionatorio
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