lo stalinismo · 2021. 2. 25. · solzenicyn, scrittore e storico sovietico, è noto soprattutto...
Post on 09-Mar-2021
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LO STALINISMO la parola alla storia 3
CHI È STALIN? COME GOVERNA L’UNIONE SOVIETICA?
Nel 1924 Lenin muore e lascia due successori, Stalin e Trockij che hanno idee diverse sul futuro dell’Unione Sovietica (URSS).
Nel 1929 Stalin prende il potere e Trockij è condannato all’esilio.
Stalin guida l’Unione Sovietica fino al 1953. Il lungo periodo della sua dittatura si chiama stalinismo.
Stalin = “uomo d’acciaio”
Il dittatore dell’Unione Sovietica è chiamato Stalin, cioè “uomo d’acciaio” a causa del carattere duro. Stalin infatti impone la propria volontà ed elimina tutti gli ostacoli al suo potere, in particolare gli oppositori politici, chiamati “nemici della Rivoluzione”. Grazie alla propaganda però Stalin si presenta come un padre buono, attento ai bisogni di tutto il popolo e capace di trasformare l’Unione Sovietica in un grande Paese. Attorno alla propria figura, Stalin crea così un vero e proprio CULTO DELLA PERSONALITÀ.
Manifesto del 1936 in cui Stalin è rappresentato come un uomo
benevolo nei confronti del popolo. Lo slogan dice “Oggi si vive
meglio, oggi si vive più felicemente”.
Stalin controlla l’economia
Stalin estende il controllo dello Stato in tutti i settori dell’economia, per trasformare l’Unione Sovietica in una grande potenza industriale.
• Abolisce la NEP (Nuova Politica Economica) e obbliga i contadini a mettere in comune tutte le proprietà e crea grandi aziende agricole statali. Tutta la produzione agricola deve essere data allo Stato.
Requisisce le terre ai KULAKI, i contadini benestanti. I kulaki vengono
arrestati e deportati nei GULAG (campi di concentramento). 10 MILIONI
DI VITTIME
• Introduce I PIANI QUINQUENNALI: per cinque anni fabbriche e aziende agricole sono obbligate
a produrre quello che ordina lo Stato.
• Militarizza il lavoro nelle fabbriche. Gli operai devono lavorare come soldati: hanno orari di
lavoro pesantissimi e seguono una dura disciplina.
Stalin elimina tutti gli oppositori
• Per rafforzare il proprio potere Stalin elimina gli oppositori politici: tutte le persone sospettate di essere contrarie alle idee di Stalin sono deportate nei gulag.
• Stalin usa la propaganda per convincere i cittadini che le idee comuniste sono le più giuste e si circonda di giovani fedeli, che considerano il dittatore un capo supremo.
Nei campi i detenuti erano costretti a lavorare in condizioni disumane,
in particolare in miniera o alla costruzione di grandi opere pubbliche.
Aleksandr Solzenicyn
Solzenicyn, scrittore e storico
sovietico, è noto soprattutto per aver
fatto conoscere al mondo l’orrore dei
Gulag, dove lui stesso era stato
internato per aver criticato Stalin in
una lettera. Il manoscritto di
Arcipelago Gulag fu pubblicato a Parigi
nel 1973: era uscito dall’URSS grazie
ad una “catena” clandestina di
diffusori, dopo che l’unica altra copia
esistente era stata requisita dal KGB.
Stalin trasforma l’Unione Sovietica in una potenza industriale
Con programmi di cinque anni lo stato decide che cosa si deve produrre e in quale quantità.
Tra il 1929 e il 1936 venticinque milioni di contadini sono costretti dal governo a lasciare le campagne per andare a lavorare nelle fabbriche.
Durante il primo piano quinquennale la produzione
agricola è scarsa, ma lo Stato requisisce
ugualmente tutti i prodotti per sfamare soldati e
operai nelle città. Nelle campagne non c’è più cibo
e milioni di contadini muoiono di fame. La
produzione industriale di acciaio e armi cresce,
mentre la produzione dei beni di consumo, come
scarpe, vestiti, mobili, non aumenta. In dieci anni
l’Unione Sovietica diventa una grande potenza
industriale e militare ma la popolazione è costretta
a fare grandissimi sacrifici.
I TOTALITARISMI
Le dittature nate in Europa nel primo dopoguerra hanno caratteristiche comuni:
• esiste un solo partito e il potere è nelle mani di un solo uomo, a capo del
partito;
• il dittatore elimina gli oppositori con la violenza;
• il dittatore usa la propaganda per guadagnare il consenso dei cittadini e la
censura per controllare i mezzi di comunicazione (giornali, cinema ecc.);
• il dittatore controlla la vita e le idee dei cittadini per mezzo di associazioni che
organizzano il tempo libero.
Il fascismo in Italia, il nazismo in Germania e il comunismo in Unione Sovietica
hanno quindi il controllo totale della politica, dell’economia e della società.
Perciò queste dittature vengono dette totalitarismi (o regimi totalitari).
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