management sanitario

Post on 21-Nov-2014

14.895 Views

Category:

Health & Medicine

2 Downloads

Preview:

Click to see full reader

DESCRIPTION

 

TRANSCRIPT

DEFINIZIONE DI MANAGEMENT

TERMINE ANGLOSASSONE TERMINE ANGLOSASSONE DI USO UNIVERSALE CHE INDICA:DI USO UNIVERSALE CHE INDICA:

L’INSIEME DELLE TECNICHE DI GESTIONE DELLEL’INSIEME DELLE TECNICHE DI GESTIONE DELLE

ORGANIZZAZIONI;ORGANIZZAZIONI;

ma anchema anche

IL COMPLESSO DELLE FUNZIONI DI GESTIONE;IL COMPLESSO DELLE FUNZIONI DI GESTIONE;

o ancheo anche

IL GRUPPO DIRIGENTE DI UNA ORGANIZZAZIONE.IL GRUPPO DIRIGENTE DI UNA ORGANIZZAZIONE.

PROBLEMI DI MANAGEMENT

OPERATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE

PERCHE’PERCHE’ ??

CULTURA AZIENDALE

AZIENDALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE

SANITARIE

RIFORMA SANITARIADlgs 502/92 e 517/93 e succ.

NUOVA NORMATIVA

INTRODUCE IL CONCETTO DI

RESPONSABILITA’ GESTIONALE

RESPONSABILITA’ GESTIONALERESPONSABILITA’ PER RISULTATI - SPECIFICA DELLA DIRIGENZA

ESSA SI FONDA

NON SULLA MANCATA VIOLAZIONE DOLOSA O COLPOSA DEI DOVERI DI UFFICIO

(tale ambito riguarda altri tipi di responsabilità: penale, civile, amministrativa)

MA SULLA IDONEITA’ E SULLA CAPACITA’ DEI DIRIGENTI

A CONSEGUIRE

RISULTATI ADEGUATI AI COMPITI LORO AFFIDATI

con CONSEGUENTI IMPLICAZIONI:

- SUL BUON ANDAMENTO DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA

- SULLA CONCRETA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI ASSUNTI DALLA

DIREZIONE AZIENDALE IN SEDE DI PROGRAMMAZIONE DELLE SUE ATTIVITA’

PERCHE’ ANCHE

GLI OPERATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE ?

PROBLEMI DI MANAGEMENT

CULTURA AZIENDALE

?

LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI SANITARIE

MINISTERO DELLA SANITA‘

DECRETO 29 marzo 2001Oggetto:Definizione delle figure professionali di cui all'art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, da includere nelle fattispecie previste dagli articoli 1, 2, 3 e 4, della legge 10 agosto 2000, n. 251 (art. 6, comma 1, legge n. 251/2000).

"professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica", "professioni sanitarie riabilitative","professioni tecnico-sanitarie“, "professioni tecniche della prevenzione“.

"professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica“:

a) infermiere;b) ostetrica/o;c) infermiere pediatrico.

"professioni sanitarie riabilitative" :

a) podologo;b) fisioterapista;c) logopedista;d) ortottista - assistente di oftalmologia;e) terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva;f) tecnico della riabilitazione psichiatrica;g) terapista occupazionale;h) educatore professionale.

“professioni tecnico sanitarie“:

area tecnico - diagnostica:a) tecnico audiometrista;b) tecnico sanitario di laboratorio biomedico;c) tecnico sanitario di radiologia medica;d) tecnico di neurofisiopatologia.

area tecnico - assistenziale:a) tecnico ortopedico;b) tecnico audioprotesista;c) tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusionecardiovascolare;d) igienista dentale;e) dietista.

"professioni tecniche della prevenzione“:

a) tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro;b) assistente sanitario.

LA RIFORMADELLE PROFESSIONI SANITARIE

Legge 251/00 "Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonchè della professione ostetrica“(Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 208 del 6 settembre 2000) 

...... Da oggi è prevista anche la possibilità di una laurea che –unita alla legge – costituirà una opportunità per i giovani di inserirsi nel mondo del lavoro e per avere possibilità reali di dirigere i servizi infermieristici negli ospedali, sancendo definitivamente la professionalità di questi operatori, che non saranno più un comparto alle dipendenze di quello dei medici. Il provvedimento fa seguito ad una prima legge, la n° 42 del 26 febbraio del 1999 che per prima affermava l’autonomia delle professioni sanitarie, completando e riqualificando il percorso formativo e aprendo di fatto le porte di accesso alla dirigenza.

...... Il primo intervento normativo dedicato a queste categorie (l. n° 42 del 26 febbraio 1999), ha permesso di superare l’antiquata visione ancillare del ruolo di questi professionisti, di abbandonare il vecchio mansionario, di restituire piena autonomia e responsabilità nello svolgimento del loro lavoro. Ad infermieri, ostetrici, terapisti, riabilitatori, tecnici, operatori della prevenzione, nel pieno rispetto delle competenze mediche, è stata riconosciuta una professionalità specifica e distinta con il risultato, tra l’altro, di potenziare e sviluppare i servizi di cura e di assistenza al paziente e i servizi di prevenzione.

LEGGE 42/1999

PROFESSIONE AUSILIARIA

PROFESSIONE SANITARIA

MANSIONARIO

AUTONOMIA OPERATIVA

TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

LEGGE n° 251 10 agosto 2000,

DECRETO INTERMINISTERIALE 2 aprile 2001

…… gli operatori delle professioni sanitarie

svolgono con

autonomia professionale

attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia

della salute individuale e collettiva,

espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione

per obiettivi dell'assistenza …….

LEGGE n° 43 1 febbraio 2006,

LEGGE n° 189 17 Ottobre 2007,

ISTITUZIONE DEGLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE

..... l'istituzione di un ordine specifico, con albi separati per ognuna delle professioni previste dalla legge n. 251 del 2000, per ciascuna delle

seguenti aree di professioni sanitarie:

area delle professioni infermieristiche;

area della professione ostetrica;

area delle professioni della riabilitazione;

area delle professioni tecnico-sanitarie;

area delle professioni tecniche della prevenzione;

…… l'assegnazione della professione dell'assistente sanitario all'ordine della prevenzione

DPCM 25 Gennaio 2008 ,

DISCIPLINA PER L'ACCESSO ALLA QUALIFICA UNICA DI DIRIGENTE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

...... è reso esecutivo l'accordo 15 novembre 2007 tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e

Bolzano con indicazione di:

Requisiti;

Commissione esaminatrice;

Prove d’esame;

Punteggio.

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVOROAREA DIRIGENZA SANITARIA, PROFESSIONALE, TECNICA E AMMINISTRATIVA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PARTE NORMATIVA QUADRIENNIO 2006 – 2009 E PARTE ECONOMICA BIENNIO 2006-2007

TITOLO IV

DIRIGENZA DELLE PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE, TECNICHE, DELLA RIABILITAZIONE,

DELLA PREVENZIONE E DELLA PROFESSIONE OSTETRICA

Art. 8 Entrata a regime dell’istituzione della qualifica unica di dirigente

delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica

SCENARIO PRECEDENTE

PAZIENTE MEDICO

INFERMIERE

OSTETRICA

OP. SOCIALE

AUSILIARIO

ALTRE

PROFESSIONI SANITARIE

SITUAZIONE RAPPRESENTATA DALLA NORMATIVA VIGENTE

PAZIENTE

MEDICO

INFERMIERE

PSICOLOGO

OP. SOCIALE

ALTRE PROFESSIONI SANITARIE AUTONOME

NELLE STRUTTURE SANITARIE VANNO

RICONOSCIUTE E TIPIZZATE

LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE AFFERENTI ALLE DIVERSE PROFESSIONALITA’

DOTATE DI SPECIFICITA’ ED AUTONOMIA

TRA LORO FORTEMENTE E DINAMICAMENTE

INTEGRATE

AL FINE DI GARANTIRE AL PAZIENTE PRESTAZIONI APPROPRIATE, TEMPESTIVE, QUANTITATIVAMENTE E

QUALITATIVAMENTE SODDISFACENTI

LINEE DI ATTIVITA’ ASSISTENZIALE

ASSISTENZA MEDICA

ASSISTENZA INFERMIERISTICA

ASSISTENZA PSICOLOGICA

ASSISTENZA SOCIALE

ASSISTENZA ALBERGHIERA

PAZIENTE

AZIENDALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE

SANITARIE

RIFORMA SANITARIADlgs 502/92 e 517/93 e succ.

AZIENDE SANITARIE LOCALI (ASL)

con o senza OSPEDALI a GESTIONE DIRETTA finanziamento per QUOTA CAPITARIA

AZIENDE OSPEDALIERE (AO)

se con Policlinico Universitario AZIENDA MISTA

finanziamento per PRESTAZIONI EROGATE

NUOVA NORMATIVA

• Stato:

• funzione di pianificazione e programmazione nazionale, • determinazione dei livelli uniformi di assistenza,• determinazione delle quote di finanziamento

(pro-capite per assistito). • Regione:

• funzione di pianificazione e programmazione regionale (nel

rispetto delle linee di indirizzo generali indicate dal piano sanitario nazionale);• definizione dell’assetto organizzativo del servizio sanitario regionale.

• Aziende Sanitarie:• dotate di personalità giuridica pubblica;• dotate di autonomia gestionale;• funzione di pianificazione e programmazione locale (nel rispetto delle linee di indirizzo generali indicate dal piano sanitario regionale);

• definizione dell’assetto organizzativo aziendale.

NUOVA NORMATIVA (documenti)

• Stato ……………………… piano sanitario nazionale (PSN);

• Regione …………………. piano sanitario regionale (PSR);

• AS (ASL o AO) ................ piano strategico aziendale ed atto aziendale.

FLUSSO DEL FINANZIAMENTO DEL SSN (1)

STATO

REGIONI

AZIENDE SANITARIE LOCALI

(FINANZIAMENTO PER QUOTA CAPITARIA)

FLUSSO DEL FINANZIAMENTO DEL SSN (2)

AZIENDE SANITARIE LOCALI

AZIENDE CASE di CURA OSPEDALIERE ACCREDITATE

(FINANZIAMENTO PER PRESTAZIONI EROGATE)

AO e CdC - PRESTAZIONI EROGABILI

RICOVERI .................................... tariffa DRG

PRESTAZIONI AMBULATORIALI ...... tariffa NOMENCLATORE NAZIONALE

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE

CON IL D.L.VO 56/2000

CESSANO, A DECORRERE DALL’ANNO 2001,

ALCUNI TRASFERIMENTI ERARIALI

DALLO STATO ALLE REGIONI,

TRA CUI IL FONDO SANITARIO NAZIONALE.

Dal “Supplemento ordinario al «Bollettino Ufficiale» Regione Umbria” - serie generale - n. 36 del 27 agosto 2003

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE

I trasferimenti erariali soppressi sono stati compensati con:

•l’aumento dell’addizionale IRPEF, le cui aliquote minima e massima vengono portate rispettivamente da 0,5 per cento a 0,9 per cento e da 1 per cento a 1,4 per cento;

•l’aumento della compartecipazione regionale all’accisa sulla benzina, il cui importo viene aumentato da 242 a 250 lire per litro di benzina venduta;

•l’istituzione della compartecipazione regionale all’IVA (inizialmente il 25,7 per cento, poi portata al 38,55 per cento dal d.p.c.m. 17 maggio 2001).

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE

Quindi attualmente le fonti di finanziamento della spesa sanitaria sono le seguenti:

1) IRAP;

2) addizionale IRPEF;

3) compartecipazione all’accisa sulla benzina;

4) compartecipazione all’IVA;

5) Fondo Perequativo Nazionale;

6) entrate proprie delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere;

7) eventuali entrate derivanti dalla mobilità sanitaria extraregionale.

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE

Il Fondo Perequativo Nazionale è stato istituito per garantire a tutte le

regioni la copertura del proprio fabbisogno per l’assistenza

sanitaria.

La perequazione avviene con il gettito della compartecipazione all’IVA:

si valuta da un lato quale sia la quota di IVA di spettanza regionale

in base alla media dei consumi delle famiglie registrati negli ultimi

tre anni in ogni regione, dall’altro si stabilisce quale sia la quota di

IVA che serve a pareggiare il fabbisogno negoziato tra Stato e

Regioni, considerate le entrate regionali per IRAP, addizionale

IRPEF (in base ai residenti), compartecipazione all’accisa sulla

benzina, entrate proprie delle aziende sanitarie e mobilità sanitaria

extraregionale.

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE

L’accordo dell’8 agosto rende attivo tale schema di

finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale,

stabilendo la contestualità fra definizione dei Livelli

Essenziali di Assistenza (LEA) e determinazione del

fabbisogno finanziario, quest’ultimo inteso come tetto

invalicabile delle assegnazioni di risorse pubbliche

statali alle Regioni per assicurare ai propri cittadini le

prestazioni previste dai LEA.

I MECCANISMI DI FINANZIAMENTO DEL SSN INTRODOTTI DAL FEDERALISMO FISCALE

Nel caso di superamento del limite di spesa fissato, le

Regioni devono integrare il finanziamento ricorrendo

all’imposizione di tasse, alla introduzione di ticket o

all’adozione di altre misure di razionalizzazione idonee

a recuperare nel corso dell’esercizio successivo lo

scarto fra risorse assegnate e fabbisogno effettivo.

REGIONE

finanziamento per QUOTA CAPITARIA

AZIENDE SANITARIE LOCALI

finanziamento sulla base delle prestazioni acquistate

AZIENDE OSPEDALIERE

CASE di CURAACCREDITATE

AO e CdC - PRESTAZIONI EROGABILI

RICOVERI .................................... tariffa DRG

PRESTAZIONI AMBULATORIALI ...... tariffa NOMENCLATORE NAZIONALE

ORGANIZZAZIONE

AZIENDALE

LE 6 PARTI FONDAMENTALI DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE SECONDO H. MINTZBERG

IDEOLOGIA

VERTICE STRATEGICO

GRUPPO DIRIGENTE

INTERMEDIO

TECNOSTRUTTURA

SUPPORTO

NUCLEO OPERATIVO

IDEOLOGIAVERTICE STRATEGICO

TRADIZIONI, NORME E VALORI CHE

CARATTERIZZANO L’ORGANIZZAZIONE

(MISSIONE)(MISSIONE)

COLORO CHE DETENGONO IL MASSIMO POTERE DECISIONALE

(DIRETTORE GENERALE, (DIRETTORE GENERALE, AMMINISTRATIVO, AMMINISTRATIVO,

SANITARIO)SANITARIO)

TECNOSTRUTTURA

TECNICI CHE CONTRIBUISCONO AD

OTTIMIZZARE IL PROCESSO OPERATIVO CON ATTIVITA’ DI PROGETTAZIONE O DI

CONTROLLO E VALUTAZIONE CHE INFLUENZANO LE FUNZIONI SVOLTE DAL NUCLEO OPERATIVO O FORNISCONO SUPPORTO ALLE

DECISIONI STRATEGICHE

(STAFF, NAV)(STAFF, NAV)

NUCLEI DI OPERATORI CHE SVOLGONO FUNZIONI SPECIALIZZATE NON

IMPORTANTI PER LO SVILUPPO DEL PROCESSO OPERATIVO MA

INDISPENSABILI PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’AZIENDA

(SERVIZI AMMINISTRATIVI) (SERVIZI AMMINISTRATIVI)

SUPPORTO

GRUPPO DIRIGENTE

INTERMEDIO

RAPPRESENTATO DAL LIVELLO CUI E’ AFFIDATA LA

RESPONSABILITA’ DEL COORDINAMENTO TRA IL

VERTICE STRATEGICO ED IL NUCLEO OPERATIVO)

(RESPONSABILI DI (RESPONSABILI DI STRUTTURE OPERATIVE) STRUTTURE OPERATIVE)

NUCLEO OPERATIVO

COLORO CHE SVOLGONO L’ATTIVITA’ FONDAMENTALE DI

PRODUZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI CHE CARATTERIZZANO

L’AZIENDA

(STRUTTURE OPERATIVE)(STRUTTURE OPERATIVE)

IDEOLOGIA

VERTICE STRATEGICO

GRUPPO DIRIGENTE

INTERMEDIO

TECNOSTRUTTURA

SUPPORTO

NUCLEO OPERATIVO

ORGANIGRAMMA

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA (SCHEMA)

DELLA STRUTTURA AZIENDALE,

DEI RAPPORTI GERARCHICI,

DEGLI ASPETTI ORGANIZZATIVAMENTE RILEVANTI

DELLE FUNZIONI, DELLE ATTIVITA’

E DELLE LORO RECIPROCHE RELAZIONI

AZIENDA SANITARIA LOCALE

ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (1 di 4)

DIREZIONE STRATEGICA

SERVIZI DI STAFF SERVIZI DI SUPPORTO

STRUTTURE OPERATIVE OSPEDALIERE

(OSPEDALI A GESTIONE DIRETTA)

STRUTTURE OPERATIVE DISTRETTUALI

STRUTTURE OPERATIVE DI AREA CENTRALE

Ospedale 1

Ospedale 2

Ospedale 3

Dip. di Prevenzione

Dip. di Salute Mentale

Dip. delle Dipendenze

Dip. del Farmaco

Dip. delle Dipendenze

Dip. Materno Infantile

Serv. Di Medicina Legale

Distretto 1

Distretto 2

Distretto 3

Dip. Emergenza Acc.

Responsabile Gestionale Ospedali

Dipartimento Servizi Biomedici

Dipartimento Medico

Dipartimento Chirurgico

Dipartimento Immagini

Dipartimento Emergenza

Accettazione(componente ospedaliera)

Dipartimento Materno Infantile

(componente ospedaliera)

DIREZIONE STRATEGICA

AZIENDA SANITARIA LOCALE

ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (2 di 4)

Servizio Infermieristico

Responsabile Gestionale Ospedali

Str.S.Dip. Allergologia

Responsabile Dipartimento Medico

U.O. Oncologia

U.O. Cardiologia

Str.S.Dip.Gastroenterologia

U.O. Malattie Infettive

DIREZIONE STRATEGICA

AZIENDA SANITARIA LOCALE

ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (3 di 4)

U.O. Medicina

Servizio Infermieristico

Responsabile Distretto 1

U.O. Riabilitazione Territoriale

UCAD

U.O. Cure domiciliari ed Assistenza Residenziale

Str. S. Distr. Odontoiatria Territoriale

U.O. Consultoriale

DIREZIONE STRATEGICA

AZIENDA SANITARIA LOCALE

ESEMPIO di ORGANIGRAMMA (4 di 4)

Servizio Infermieristico

ATTO AZIENDALE

DLgs 229/99 Art. 3 comma 1 bis

organizzazione e funzionamento aziendale

Art. 3(Modificazioni all'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502)1. Il comma 1 dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, e' sostituito dai seguenti:"1. Le regioni, attraverso le unita' sanitarie locali, assicurano i livelli essenziali di assistenza di cui all'articolo 1, avvalendosi anche delle aziende di cui all'articolo 4.1-bis. In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unita' sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalita' giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto dei principi e criteri stabiliti con la legge regionale di cui all'articolo 2, comma 2-sexies. L'atto aziendale individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica.1-ter. Le aziende di cui ai commi 1 e 1-bis informano la propria attivita' a criteri di efficacia, efficienza ed economicita' e sono tenute al rispetto del vincolo di bilancio, attraverso l'equilibrio di costi e ricavi, compresi i trasferimenti di risorse finanziarie. Agiscono mediante atti di diritto privato. I contratti di fornitura di beni e servizi, il cui valore sia inferiore a quello stabilito dalla normativa comunitaria in materia, sono appaltati o contrattati direttamente secondo le norme di diritto privato indicate nell'atto aziendale di cui al comma 1-bis.1-quater. Sono organi dell'azienda il direttore generale e il collegio sindacale. Il direttore generale adotta l'atto aziendale di cui al comma 1-bis; e' responsabile della gestione complessiva e nomina i responsabili delle strutture operative dell'azienda. Il direttore generale e' coadiuvato, nell'esercizio delle proprie funzioni, dal direttore amministrativo e dal direttore sanitario. Le regioni disciplinano forme e modalita' per la direzione e il coordinamento delle attivita' sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria. Il direttore generale si avvale del Collegio di direzione di cui all'articolo 17 per le attivita' ivi indicate.1-quinquies. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario sono nominati dal direttore generale . Essi partecipano, unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilita', alla direzione dell'azienda, assumono diretta responsabilita' delle funzioni attribuite alla loro competenza e concorrono, con la formulazione di proposte e di pareri, alla formazione delle decisioni della direzione generale.".

DLgs 229/99

Art. 3(Modificazioni all'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502)

…………… Comma 1-bis. In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unita' sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalita' giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione e funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato …………………. L'atto aziendale individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica.

DLgs 229/99

ATTIVITA’ GESTIONALE

E

CONTROLLO DI GESTIONE

OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALI

OBIETTIVI DI STRUTTURA

OBIETTIVI DI UNITA’ OPERATIVA

PIANIFICAZIONE STRATEGICA AZIENDALE

PROGRAMMAZIONE

BUDGET OBIETTIVI + RISORSE

LIVELLI DELL’ATTIVITA’ GESTIONALE

FASE LIVELLO

DIREZIONE AZIENDALE

DIREZIONE AZIENDALE

+

DIREZIONI DI STRUTTURA

DIPARTIMENTI e/o

UNITA’ OPERATIVE

CONTROLLO

DI

GESTIONE

CONTROLLO DI GESTIONE

INSIEME DI ATTIVITA’ INTERNE ALL’ORGANIZZAZIONE

CON LE QUALI LA DIREZIONE AZIENDALE SI ACCERTA,

AI VARI LIVELLI,

CHE LA CONDUZIONE DELLE ATTIVITA’ SI STIA SVOLGENDO SECONDO

GLI OBIETTIVI, LE STRATEGIE, LE POLITICHE ED I PIANI PRESTABILITI

(IN MODO EFFICACE ED EFFICIENTE).

EFFICACIA

OBIETTIVI RAGGIUNTI (obiettivo parziale, output)

OBIETTIVI PRESTABILITI (obiettivo totale, outcome)

EFFICIENZA

OBIETTIVI RAGGIUNTI (obiettivo parziale, output)

RISORSE IMPEGNATE (input)

RENDIMENTO

OBIETTIVI RAGGIUNTI (output)

OBIETTIVI PRESTABILITI (outcome)

OBIETTIVI RAGGIUNTI (output)

RISORSE IMPEGNATE (input)

EFFICIENZA EFFICACIA

UN SISTEMA SANITARIO IDEALE

DEVE ESSERE

NE’ SOLO EFFICACE NE’ SOLO EFFICIENTE

MA DEVE OFFRIRE UNA GIUSTA

COMBINAZIONE TRA EFFICACIA ED EFFICIENZA

FASI DEL CONTROLLO DI GESTIONE

• PROGRAMMAZIONE

• PREDISPOSIZIONE DEL BUDGET

• SVOLGIMENTO E MISURAZIONE DELLE ATTIVITA’

• REPORTING E VALUTAZIONE

BUDGET

STRUMENTO GESTIONALE

=

ELEMENTI DEL BUDGET

OBIETTIVI RISORSE

PROCESSO DI BUDGET

SI DECIDE QUALI OBIETTIVI RAGGIUNGERE IN UN DETERMINATO PERIODO;

SI STABILISCE QUALI E QUANTE RISORSE IMPEGNARE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI SUDDETTI OBIETTIVI;

SI CONTROLLA PERIODICAMENTE IL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E L’ENTITA’ DEL

CONSUMO DELLE RISORSE.

CONTABILITA’ ANALITICA

CONTABILITA’ ANALITICA

=

COMPLESSO DI

RILEVAZIONI SISTEMATICHE E PERIODICHE

VOLTE ALLA DETERMINAZIONE

DEI COSTI SOSTENUTI

E

DEI RICAVI REALIZZATI

DALLE STRUTTURE AZIENDALI

CONTABILITA’ ANALITICA

ELEMENTI FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI CONTABILITA’ ANALITICA SONO:

- IL PIANO AZIENDALE DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’ E

DEI CENTRI DI COSTO;

- IL PIANO AZIENDALE DEI FATTORI PRODUTTIVI;

- L’IDENTIFICAZIONE DEI PRODOTTI AZIENDALI E DEL LORO

VALORE REALE O CONVENZIONALE.

CENTRO DI RESPONSABILITA’

GRUPPO DI PERSONE CHE OPERANO

PER RAGGIUNGERE UN DETERMINATO OBIETTIVO

SOTTO LA DIREZIONE DI UN RESPONSABILE

UN

CENTRO DI RESPONSABILITA’

E’ COSTITUITO

DA UNO O PIU’

CENTRI DI COSTO

CENTRO DI COSTO

=

UNITA’ AZIENDALE ELEMENTARE

CHE SVOLGE UNA SPECIFICA ATTIVITA’

SOTTO IL CONTROLLO DI UN

RESPONSABILE.

AD ESSA E’ POSSIBILE ATTRIBUIRE

IN MODO COMPLETO ED ESCLUSIVO

I COSTI DEI FATTORI PRODUTTIVI

IMPIEGATI

CENTRO DI RESPONSABILITA’

(es.: Unità Operativa Ospedaliera)

CENTRO DI COSTO 1 CENTRO DI COSTO 2

DEGENZA RICOVERI ORDINARI DAY HOSPITAL O DAY SURGERY

CENTRO DI COSTO 3

AMBULATORI

CENTRO DI COSTO 4

CONSULENZE INTERNE

FATTORI PRODUTTIVI

=

OGNI ELEMENTO,

CON UN VALORE ECONOMICO,

IMPIEGATO NELLO SVOLGIMENTO DI

UN’ATTIVITA’

E CHE QUINDI

CONCORRE ALLA FORMAZIONE

DEL COSTO DI PRODUZIONE

FATTORI PRODUTTIVI

BENI SANITARI

BENI NON SANITARI

PERSONALE

MANUTENZIONI E RIPARAZIONI

AMMORTAMENTI

SERVIZI APPALTATI

FATTORI PRODUTTIVI 1

BENI SANITARI

PRODOTTI FARMACEUTICI

MATERIALI DIAGNOSTICI

PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI

MATERIALE PROTESICO E PER EMODIALISI

ecc.

FATTORI PRODUTTIVI 2

BENI NON SANITARI

PRODOTTI ALIMENTARI

MATERIALE GUARDAROBA E

CONVIVENZA

ecc.

FATTORI PRODUTTIVI 3

PERSONALE

DIRIGENZA

COMPARTO

VOCI FISSE

VOCI VARIABILI

VOCI FISSE

VOCI VARIABILI

PRODOTTI

- PRESTAZIONI IN REGIME DI RICOVERO

- PRESTAZIONI AMBULATORIALI

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: DRG

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: NOMENCLATORE-TARIFFARIO

Per ogni Centro di Responsabilità – Centro di Costo è indispensabile individuare il listino dei prodotti

SISTEMA DEI DRG

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DELLE

PRESTAZIONI OSPEDALIERE IN REGIME DI

RICOVERO, FONDATO SUL PRINCIPIO DI

ATTRIBUZIONE DEI PAZIENTI A CLASSI OMOGENEE

RISPETTO A CARATTERISTICHE CLINICHE ED

ASSISTENZIALI E QUINDI OMOGENEE ANCHE

RISPETTO AI PROFILI DI TRATTAMENTO ED ALLE

RISORSE CONSUMATE (SISTEMA ISO-

RISORSE).

MDC DESCRIZIONE

1 MALATTIE E DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO

2 MALATTIE E DISTURBI DELL'OCCHIO

3 MALATTIE E DISTURBI DELL'ORECCHIO, DEL NASO, DELLA BOCCA E DELLA GOLA

4 MALATTIE E DISTURBI DELL'APPARATO RESPIRATORIO

5 MALATTIE E DISTURBI DELL'APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO

6 MALATTIE E DISTURBI DELL'APPARATO DIGERENTE

7 MALATTIE E DISTURBI EPATOBILIARI E DEL PANCREAS

8 MALATTIE E DISTURBI DEL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO

9 MALATTIE E DISTURBI DELLA PELLE, DEL TESSUTO SOTTO-CUTANEO E DELLA MAMMELLA

10 MALATTIE E DISTURBI ENDOCRINI, NUTRIZIONALI E METABOLICI

11 MALATTIE E DISTURBI DEL RENE E DELLE VIE URINARIE

12 MALATTIE E DISTURBI DELL'APPARATO RIPRODUTTIVO MASCHILE

13 MALATTIE E DISTURBI DELL'APPARATO RIPRODUTTIVO FEMMINILE

14 GRAVIDANZA, PARTO E PUERPERIO

15 MALATTIE E DISTURBI DEL PERIODO NEONATALE

16 MALATTIE E DISTURBI DEL SANGUE, DEGLI ORGANI EMOPOIETICI E DEL SISTEMA IMMUNITARIO

17 MALATTIE E DISTURBI MIELOPROLIFERATIVI E NEOPLASIE SCARSAMENTE DIFFERENZIATE

18 MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE (SISTEMICHE O DI SEDI NON SPECIFICATE)

19 MALATTIE E DISTURBI MENTALI

20 ABUSO DI ALCOOL / FARMACI E DISTURBI MENTALI ORGANICI INDOTTI

21 TRAUMATISMI, AVVELENAMENTI ED EFFETTI TOSSICI DEI FARMACI

22 USTIONI

23 FATTORI CHE INFLUENZANO LO STATO DI SALUTE ED IL RICORSO AI SERVIZI SANITARI

24 TRAUMATISMI MULTIPLI RILEVANTI

25 INFEZIONI DA H.I.V.

CLASSIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE per CATEGORIA DIAGNOSTICA MAGGIORE

REPORTING E VALUTAZIONE

CONSENTE DI:

• EVIDENZIARE SITUAZIONI ANOMALE

• ATTUARE AZIONI CORRETTIVE

• VALUTARE L’OPERATO DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’

• VALUTARE I PROGRAMMI AZIENDALI

Nelle diapositive successive......

STRUTTURA DEI COSTI:

• COSTI DIRETTI

• COSTI INDIRETTI

o COSTI FISSI

o COSTI VARIABILI

ATTRIBUZIONE DEI COSTI ALLE STRUTTURE PRODUTTIVE

PRESI DI OSPEDALI ERI SERV. AMMI NI STRAZI ONE DEL PERSONALE

DI STRETTI SERV. BI LANCI O E RI SORSE FI NANZI ARI E

DI P. SAN. DI AREA CENTRALE SERV. ECONOMATO E PROVVEDI TORATO

SERV. AFFARI GENERALI

SERV. TECNOLOGI E E STRUTTURE

DI RETTORE GENERALE

DI RETTORE AMMI NI STRATI VO

DI RETTORE SANI TARI O

STRUTTURE DI SUPPORTO

(Prodotto

=

supporto alle str. Produttive)

STRUTTURE PRODUTTI VE

(Prodotto

=

Prestazioni Sanitarie)

ORGANI SMI COLLEGI ALI

STRUTTURE

AZIENDALI

DI REZI ONE STRATEGI CA

UFFI CI DI STAFF

NAV

COSTI DI RETTI DI

STRUTTURA PRODUTTI VA COSTI GENERALI DI

AZI ENDA

COSTO PIENO

DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE

=

COSTI DIRETTI + QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA

COSTI GENERATI NELL’AMBITO

DELLA STESSASTRUTTURA

COSTI CORRELATI ALLE ESIGENZE

DI FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DELL’AZIENDA

COSTI FISSI: IL VALORE DEL COSTO NON VARIA CON IL VARIARE DELLA QUANTITA’ DEL PRODOTTO

COSTI FISSI

0

5

10

15

20

25

30

35

1 2 3

COSTO

PRODOTTO

COSTI VARIABILI: IL VALORE DEL COSTO VARIA CON IL VARIARE DELLA QUANTITA’ DEL PRODOTTO

COSTI VARIABILI

0

5

10

15

20

25

30

35

1 2 3

COSTO

PRODOTTO

UN ESEMPIO

AZIENDA USL AVEZZANO - SULMONA

REGIONE ABRUZZO

RIFERIMENTO anno 2004

DETERMINAZIONE DEL “COSTO PIENO”

DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI AVEZZANO

ESPOSIZIONE DEI DATI DI COSTO

DELLA ASL

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004

COSTI GENERALI D’AZIENDA E COSTI DIRETTI DELLE STRUTTURE PRODUTTIVE

DIREZIONE STRATEGICA

STRUTTURE DI SUPPORTO TECNICO AMMINISTRATIVO

€ 21.723.312,44

€ 51.408.346,48

STRUTTURE PRODUTTIVE AZIENDALI € 232.727.055,13

COSTI

GENERALI

COSTI

DIRETTI

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004

TOTALE DEI COSTI

COSTI GENERALI di ASL + COSTI DIRETTI strutture produttive €

305.858.714,05

+

MOBILITA’ PASSIVA € 42.186.835,29

TOTALE € 348.045.549,34

=

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DISTRIBUZIONE dei COSTI per TIPO di

STRUTTURA

6,20%

14,95%

66,58%

12,27%

DI REZI ONE GENERALE STRUTTURE DI SUPPORTO

TECNI CO

AMMI NI STRATI VO

STRUTTURE PRODUTTI VE

AZI ENDALI

STRUTTURE EXTRA - ASL

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DISTRIBUZIONE dei COSTI per FATTORI PRODUTTIVI

15,00%12,12%

4,21%

12,51%10,18%

5,07%

12,17%

28,74%PE

RSO

NALE

FARM

ACE

UTIC

ACO

NVE

NZIO

NATA

ASSIS

TEN

ZA

SAN

ITARI

A B

ASE

BEN

I SAN

ITARI

CASE

DI

CURA

PRIV

ATE

ASSIS

TEN

ZA

RIABI

LITATIV

A

MO

BILI

TA'

ALT

RI F

ATTO

RIPR

ODUTTIV

I

€ 100. 031.327,30

€ 42.368.942,3

€ 17.636.362,5

€ 35.420.425,42

€ 43.545.600,66

€ 14.639.950,90

€ 42.186.835,29

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004 DISTRIBUZIONE dei COSTI per LIVELLI DI ASSISTENZA

4%

44%

52%

ASSI STENZA I N AMBI ENTI

DI VI TA E DI LAVORO

ASSI STENZA TERRI TORI ALE ASSI STENZA OSPEDALI ERA

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004

DETERMINAZIONE DEL COSTO

DEL P.O. DI AVEZZANO

RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI

(contabilità analitica) € 53.197.913,75

ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA* € 23.818.496,98

COSTO PIENO

€ 77.016.410,73

?

* COSTI GENERALI DI AZIENDA = 21.723.312,44 + 51.408.346,48 = 73.131.658,92

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004

DETERMINAZIONE DEL COSTO

DEL P.O. DI AVEZZANO

MODALITA’ DI RIBALTAMENTO DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA SU UNA STRUTTURA PRODUTTIVA

?

INDICIZZAZIONE SUL VALORE DEL RAPPORTO

costo del personale della struttura in esame

costo del personale di tutte le strutture produttive

(indicazioni per la compilazione del modello LA)

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004

DETERMINAZIONE DEL COSTO

DEL P.O. DI AVEZZANO

COSTO DEL PERSONALE DELLE

STRUTTURE PRODUTTIVE € 90.582.068,55

COSTO DEL PERSONALE DEL

PO di AVEZZANO € 29.663.212,81

90.582.068,55

29.663.212,81= 0,3275

73.131.658,92 x 0,3275 = 23.818.496,98

COSTI GENERALI

DI AZIENDA

QUOTA DEI COSTI GENERALI DI AZIENDA ATTRIBUIBILE

AL PO di AVEZZANO

ATTRI BUZI ONE DEI COSTI ALLE ARTI COLAZI ONI I NTERNE DELLE STRUTTURE PRODUTTI VE

GUARDAROBA

Ecc.

DIREZIONE AMMINISTRATIVA

FARMACIA

CENTRALINO E PORTINERIA

MENSA E CUCINA

CENTRO TRASFUSIONALE

QUARTIERE OPERATORIO

Ecc.

DIREZIONE SANITARIA

UNITA' OPERATIVA

(Prodotto

=

RI COVERO,

PREST. AMBULATORI ALE,

PREST. SANI TARI A)

STRUTTURA

PRODUTTI VASERVIZI

INTERMEDI

(Prodotto

=

PRESTAZI ONE

I NTERMEDI A)

SERVIZI GENERALI

DI STRUTTURA

UU.OO. DI PRESIDIO OSPEDALIERO

UU.OO. DI RDSB

UU.OO. DIP. SAN. DI AREA CENTRALE

LABORATORIO ANALISI

RADIOLOGIA

ANATOMIA PATOLOGICA

COSTI DIRETTI

DI UNITA' OPERATIVACOSTI INDIRETTI

COSTO PIENO DELLE ARTICOLAZIONI INTERNE DALLE STRUTTURE PRODUTTIVE

=

COSTI DIRETTI

+

COSTI GENERATI NELL’AMBITO

DELL’ARTICOLAZIONE INTERNA

PER ES.:COSTI RELATIVI

ALLE PRESTAZIONI DEI SERVIZI

COSTI DI PRESTAZIONI INTERMEDIE

+

QUOTA DEI COSTI GENERALI DELLA

STRUTTURA COMPRENDENTE LA QUOTA DEI COSTI

GENERALI D’AZIENDA RIBALTATI SULLA

STRUTTURA

PER ES.:COSTI RELATIVI

ALLE DIREZIONI DI STRUTTURA,

ALLA FARMACIA,ALLA ASSISTENZA

RELIGIOSA,AL SERVIZIO

DI PULIZIA ecc:

UN ESEMPIO

AZIENDA USL AVEZZANO - SULMONA

REGIONE ABRUZZO

RIFERIMENTO anno 2004

DETERMINAZIONE DEL “COSTO PIENO”

DELLA UO di MEDICINA del PO di AVEZZANO

ESPOSIZIONE DEI COSTI DIRETTI

DELLA UO di MEDICINA del PO di AVEZZANO

REPORT “COSTI anno 2004” PO AVEZZANO – UO MEDICINA

TOTALE FATTORI PRODUTTIVI

€ 2.007.043,25

BENI SANITARI € 250.471,36

MANUTENZIONI E RIPARAZIONI € 5.787,06

CONSULENZE

ATTIVITA’ LIB PROF A GETTONE

BENI NON SANITARI € 4.963,23

SERVIZI APPALTATI € 30,00

AMMORTAMENTI € 16.221,11

PERSONALE € 1.725.139,44

DETTAGLIO BENI SANITARI

PRODOTTI FARM ED EMODER € 215.318,50

MAT DIAGN chimici. € 7.634,86

MAT DIAGN carta e pellicole € 19,32

PRESIDI MED-CHIR MAT SAN € 27.235,49

MAT PROTESICO ED EMODIAL

€ 263,19

DETTAGLIO PERSONALE

COMPARTO VOCI FISSE € 684.035,23

COMPARTO VOCI VARIABILI € 103.692,14

DIRIGENZA VOCI FISSE € 526.493,65

DIRIGENZA VOCI VARIABILI € 29.399,62

ONERI SOCIALI € 381.518,8

ASL AVEZZANO-SULMONA anno 2004

DETERMINAZIONE DEL COSTO

DELLA U.O. DI MEDICINA

DEL P.O. DI AVEZZANO

RILEVAZIONE DEI COSTI DIRETTI

(contabilità analitica) € 2.007.043,25

ATTRIBUZIONE DELLA QUOTA DEI COSTI GENERALI DELLA STRUTTURA (COMPRENDENTE LA QUOTA DEI COSTI GENERALI D’AZIENDA RIBALTATI SULLA STRUTTURA)

7.158.950,57 + 23.818.496,98 = 30.977.447,55

INDIVIDUARE IL METODO SULLA BASE DEI DATI DISPONIBILI

(ideale rilevazione analitica + indicizzazione su appropriate

variabili)

COSTO PIENO

?

COSTI DI PRESTAZIONI INTERMEDIE

Tot servizi intermedi PO = 19.551.539,32

INDIVIDUARE IL METODO SULLA BASE DEI DATI DISPONIBILI

(ideale la rilevazione analitica)?

?

REPORT “DATI di ATTIVITA’ anno 2004”

PO AVEZZANO – UO MEDICINA

VALORE TOTALE DELLA PRODUZIONE

€ 4.334.895,42

TIPO DI PRESTAZIONE NUMERO

RICOVERI TOTALI 2.122

RICOVERI RESIDENTI 1.885

RICOVERI INTRAREG 9

PRESTAZIONI AMBULATORIALI 1.707

RICOVERI EXTRAREG 218

RICOVERI ESTERI 10

DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI PER REGIME

VALORE

€ 4.293.005,19

€ 3.876.210,30€ 18.692,89

€ 41.890,23

€ 380.957,21

€ 17.144,79

RICOVERI ORDINARI 1.587

RICOVERI DH 531

€ 3.826.739,05€ 459.171,37

RICOVERI DS 4 € 7.094,77

DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI per PROVENIENZA PAZIENTE

1/2

REPORT “DATI di ATTIVITA’ anno 2004”

PO AVEZZANO – UO MEDICINA

N GGDD RICOVERI ORDINARI 13.023

N ACCESSI DH 1.958

N. ACCESSI DS 5

N. DECESSI 79

INDICI FUNZIONALI

DEGENZA MEDIA 8,21

TASSO DI UTILIZZO 113,99 %

INDICI DI TURN OVER -1,01

DATI PARTICOLARI

2/2

PL ORDINARI 31,30

PL DH 2,67

PL DS

INDICE DI ROTAZIONE 50,70

DECESSI SU DIMESSI 4,98%

ACCESSI/RIC DH 3,69

ACCESSI RIC DS 1,25

L’aziendalizzazione in sanità (motivazioni e percorso normativo)

Il concetto di “azienda” ed il concetto di “impresa”

L’organizzazione aziendale (schema di Mintzberg)

Il sistema di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale(il federalismo fiscale)

Attività gestionale (fasi. livelli e strumenti) e responsabilità gestionale

Concetto di efficacia e concetto di efficienza

Gli strumenti di programmazione aziendale(piano strategico, bilancio di previsione, bilancio di esercizio, conto economico)

Il controllo di gestione

Fasi e strumenti del controllo di gestione(continua)

PROGRAMMA (1 di 2)

La contabilità economica e la contabilità analitica Centri di responsabilità

Ricavi, costi e centri di costo-ricavo

Fattori produttivi Struttura dei costi

Reporting e valutazione

Il sistema di budget

La balanced scorecard (BSC)

PROGRAMMA (2 di 2)

Il medico e il management : guida ragionata alle funzioni gestionali

Ubaldo Montaguti e Mario Zanetti ... [et. al.]Genova : Accademia nazionale di medicina : Forum Service, c1999

Il management infermieristico: organizzare e gestire i servizi infermieristici negli anni 2000

Giuseppina PontelloMasson ristampa aggiornata 2004

TESTI CONSIGLIATI

Tecniche di management sanitario. Strategia, organizzazione, programmazione, controllo e miglioramento della qualità dei servizi per gestire il cambiamento della sanità

Eugenio Vignati, Paolo Bruno Franco Angeli Edizioni Collana: Azienda Moderna 2a edizione, 2004   

Il governo del processo strategico nelle aziende sanitarie. Attori, strumenti e sistemi regionali a confronto Paola Olimpia Achard, Valentina Castello, Silvia Profili Franco Angeli Edizioni 2007 (ristampa)

Economia sanitariaLevaggi R., Capri F. Textbook Economia 2008

top related