mdoitaliano - copyright dr m. martinelli reprinted with permission
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Copyright dr M. Martinelli, reprinted with permission Michel D’Obrenovic
Durante gli ultimi anni sono apparsi e sono adesso
disponibili nuovi importanti articoli e documenti riguardo alla
vita ed agli obiettivi di un ricercatore indipendente conosciuto
come George Hunt Williamson ( GHW ) sino alla fine degli anni
cinquanta del XX century, quindi legalmente conosciuto come
Michael Obrenovic Obilic von Lazar ( MDO ).1
Elenco brevemente i nuovi documenti che permettono di
meglio comprendere il cammino di questo uomo eccezionale :
1 Articolo scritto dallo studioso Michel Zirger nella rivista
francese “ Lumières Dans La Nuit “, no. 357, Agosto
20002
2 Articolo scritto dal giornalista Franco Brancatelli nella ri-
vista italiana “ Ufo notiziario “, no. 59, Ottobre- Novembre
20053
3 Articolo scritto da Gianfranco Degli Esposti nella rivista
1 Secondo I documenti in mano a Michel Zirger, GHW possedeva già un passaporto con il nuovo nome D’Obrenovic durante il suo viaggio in Giappone nel 1961, Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, pag. 26
2 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, Agosto 2000, no. 357, pagg 25-30
3 Franco Brancatelli, “ George Hunt Williamson, confidente degli alieni”, in UFO notiziario del Centro Ufologico Nazionale, no. 59, Ottobre/Novembre 2005, pagg 42-45. E’ importante notare che il gruppo di studio siciliano durante gli anni 1957-58 entrò in contatto con la medesima entità, Regga, la quale era uno dei supposti esseri extraterrestri in contatto con GHW secondo quanto riportato nel libro “ The saucers speak “
1
italiana “ Ufo notiziario “, no. 59, Ottobre - Novembre
20054
4 Serie di articoli scritti dal Prof. Michael Swords 5
5 Lettere scritte dal colonnello ed archeologo Costantino
Cattoi to Dr Filippo Martinelli, chimico ed esoterico, du-
rante gli anni 1958/606
6 Articolo scritto da Olivier du Rouvroy nel proprio sito
Web7
7 Articolo scritto dallo studioso francese Michel Zirger nel-
la rivista francese “ TOP secret “, no. 48, Aprile-Maggio
20108
8 Articolo scritto dallo studioso francese Michel Zirger nel-
la rivista francese “ TOP secret “, no. 51, Novembre-Di-
4 Gianfranco Degli Esposti, “ Contatti radio con gli extraterrestri, da Nikola Tesla a George Hunt Williamson “ in UFO notiziario del Centro Ufologico Nazionale, no. 59, ottobre/novembre 2005, pagg 36-41
5 Michael Sword, “UFOs and the Amish", IUR 18 (5), Sept/Oct 1993; "A Little Walk in the Strange Life of George Hunt Williamson", IUR Summer 2001; "Strange Days", IUR 30 (4) Agosto 2006;"
6 Vedi capitolo precedente. Il Colonello Costantino Cattoi scoprì l’antica città Etrusca di Capena nel Lazio nel 1930 e l’antica città di Lylybeus presso Marsala in Sicilia. GHW ha trattato le scoperte di Cattoi in “ The road in the sky “, nel capitolo “ The last of the sacred forests “, pagg 32-64. 7 Vedi il sito web http://erenouvelle.nous-les-dieux.org/portcontgwil.htm, 8 Michel Zirger “ Desert center “ in “ Top secret “, Aprile-Maggio 2010, no.48, pagg 14-21
2
cembre 20109
7 Note personali ed un manuscritto di un libro che GHW
non ha mai pubblicato “ Secret of lost horizon ( Shangri-la is
alive and well ! ) “, 1984, entrambi ricevuti dall’autore grazie
alla cortesia dell’ Ing. Stefano Breccia, autore fra gli altri del
libro “ Contattismi di massa “10
E’ veramente sorprendente il fatto che, a parte gli articoli
sopra menzionati, solamente pochissimi ricercatori, come
Timothy Green Beckley11, Jerome Clark12, James W.
Moseley13, hanno scritto articoli su GHW, sebbene egli fosse
nel posto chiave con George Adamski durante il famoso
supposto incontro con un essere proveniente dal pianeta
Venere il 20 novembre 1952, egli abbia scritto libri
sull’argomento ufologico sin dall’inizio del fenomeno, egli
abbia viaggiato a lungo durante gli anni cinquanta, egli abbia
anticipato nei suoi libri molti temi che adesso sono
9 Michel Zirger “ L’enigme George Hunt Williamson “ in “ Top secret “, Novembre-Dicembre 2010, no.48, pagg 14-20
10 L’Ing. Stefano Breccia acquistò da Robert Girard libri e documenti originali appartenuti a MDO, consegnati a Girard dall’ultima moglie di MDO, Thelma Dunlap, dopo la sua morte
11 Timothy Green Beckley “ George Hunt Williamson a biography “ in Brother Philip “ Secret of the Andes and the Golden Sun Disc of Mu “DBA Global Comunications, New Brunswick, NJ, 2008, pagg. 109-111
12 Jerome Clarke “ The Ufo Enciclopedia “, Emnigraphics, Detroit, 1992, pagg 403- 408
13 James W. Moseley & Karl T. Pflock “ Shockingly close to the truth ! Confession of a grave-robbing ufologist “, Prometheus Books, New York, 2002, pagg 136-138
3
considerati di estrema importanza per l’Homo Sapiens
Sapiens.
Ancora più strano il fatto che a partire dagli anni sessanta,
dopo la pubblicazione del suo ultimo libro, “ Secret of the
Andes “ scritto con il nome di Brother Philip, pochissime
persone abbiamo avuto conoscenza delle sua attività. In ogni
caso egli fu una persona “ fuori da schemi pre-ordinati “, con
una mente aperta ed eclettica, che gli permise di spaziare in
diversi campi della conoscenza
Nei vari periodi della sua vita, MDO studiò le tradizioni
indiane, realizzò scoperte archeologiche in Sud America e
Messico, fu un conferenziere di successo in molti paesi del
mondo, ricevette messaggi dai “ Fratelli dello spazio “ tramite
trasmissioni radio interstellari, canalizzò e ricevette messaggi
di natura telepatica da esseri viventi sulla Terra in quel
momento ( sebbene essi si fossero incarnati in altre persone
nel passato ), come mistico fondò una comunità di Esseni
nelle Ande, quindi improvvisamente terminò le sue attività.
Già nel 1947 mentre studiava all’ università orientale del
Nuovo Mexico, MDO spiegò ai suoi compagni di corso ed al
Prof. Martin che era ancora possibile trovare dinosauri ancora
viventi in due luoghi della Terra. Entrambi i luoghi hanno
attualmente un clima adatto alla sopravvivenza dei dinosauri
ed entrambi erano gli unici luoghi sulla Terra in cui la
4
popolazione indigena racconta leggende su bestie
gigantesche che vagano nella regione.
I due luoghi erano situati in Sud America ed in Africa,
nelle migliaia di miglia quadrati inesplorate nel Mato Grosso
ed all’interno del Brasile, come in qualche parte sperduta del
Congo. Alcuni dei suoi compagni di corso risero, ma il Prof.
Martin fu d’accordo che alcuni di quei rettili giganteschi
possano essere sopravvissuti alla distruzione totale dei
dinosauri settanta milioni di anni fa.
Nel 1949 all’università dell’Arizona, MDO ricevette ancora
maggiori risate quando egli spiegò in classe la teoria che gli
antichi giapponesi traversarono l’Oceano Pacifico e
raggiunsero con successo il Sud America.
Questa volta rise anche il professore, tuttavia alla metà
degli anni cinquanta, il Dr Clifford Evan, curatore associato
della divisione di archeologia del Museo Nazionale degli Stati
Uniti e la Sig.ra Betty J. Meggers, ricercatrice associata
presso lo Smithsonian Institution, annunciarono di aver
scoperto che intorno al 3200 a.c., insoliti vasi di ceramica
erano stati scoperti nella valle di Valdivia nella costa
meridionale dell’Ecuador. Essi constatarono che un lavoro
sorprendentemente similare era stata prodotto nello stesso
periodo in Giappone sulla costa opposta del Pacifico.
Nel 1951, dopo il periodo di studio 1950-51 con gli indiani
5
Chippewa nel Minnesota,14 a MDO, conosciuto presso di loro
come un “ vero uomo di pace “ e chiamato dagli Hopi “ Aquila
solare “, venne chiesto di guidare la cavalleria indiana nel
famoso film “ The Last outpost “ ( 1951 ) con la partecipazione
persino di Ronald Reagan.15
Fra i messaggi di natura telepatica che MDO iniziò a
ricevere sin dal 1953 come un “ giovanissimo canalizzatore “,
egli ne ricevette uno veramente speciale che tramite il Dr
Charles Laughead venne consegnato al Dr Andrija Puharich,
dopo l’incontro tra Lillian e Charles Laughead con Puharich ed
il celebre medium olandese Peter Hurkos tenutosi in
Acambaro, nel Messico il 27 luglio 1956, mentre entrambi i
gruppi si trovavano in città allo scopo di studiare le famose
figurine di Acambaro, scoperte nel 1945 da Waldemar Julsrud.
L’importanza dell’episodio risiede nel fatto che il
messaggio canalizzato da MDO conteneva la seconda parte
propria della formula che Puharich ricevette il 31 1952
attraverso il medium indiano Dr Vinod, il quale canalizzava la
cosiddetta entità chiamata " M ". Nonostante tutte le
richieste, MDO non ammise mai di essere il " giovanissimo
canalizatore ", sinché egli non incontrò Puharich il 3 luglio
1978 per una lunga conversazione a Beverly Hills, in
14 MDO scrisse un libro che non venne mai pubblicato sulla sua esperienza presso di loro, “Chippewa diary “, vedi Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, pag. 26
15 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, August 2000, no. 357, page 30
6
California. Mdo chiese a Puharich di scusarlo per non avergli
confermato il fatto anni prima, ma spiegò che a quell tempo
egli non desiderava che si sapesse che lui aveva capacità
medianiche. Puharich disse che comprendeva perfettamente,
ma aggiunse che l’accaduto era l’evidenza più importante che
egli avesse mai riscontrato in tutti gli anni delle sue ricerche
in campo psichico e medianico.
Le parole di Puharich rappresentavano una grande
conferma, poiché lo stesso Dr Puharich aveva studiato alcuni
dei più eclatanti esempi di attività paranormale verificatisi
nei tempi moderni. Egli aveva scritto libri come “ Beyond
telepathy “ e “ The sacred mushroom “ e più tardi aveva
descritto le sue incredibili esperienze con Uri Geller in Israele
quando essi incontrarono l’entità chiamata “ Spectra “. 16
Il dicembre 1956, assieme a Lillian and Charles
Laughead, ai fratelli Ray and John Stanford, alla moglie
Betty17 ed al suo piccolo figlio Marc, MDO partì per il Peru,
seguendo le istruzioni telepatiche ricevute da “Brother Philip “
in carne ed ossa e dalla “ Brotherhood of the seven rays “
( Fratellanza dei sette raggi ). Fu durante il suo soggiorno in
16 La storia è riportata dal Dr Andrija Puharich in “Uri, a journal of the mystery of Uri Geller “, New York, Anchor Press, 1974, pagg 18-24
17 La prima moglie di MDO, Betty Jane Hettler, era una chimica ed un’ antropologa, come riportato da Timothy Green Beckley “ Other voices “,Wilmington, Abelard Productions Inc., 1995, pag. 31. La moglie di MDO morì in Peru mentre egli stava viaggiando in Europa, come ha scritto MDO “ Preliminary report on my world tour “, Flying Saucer Review ”, 1958, no. 6, page 14. Riguardo alla morte della sua prima moglie, debbo riportare anche l’opinione di James W. Moseley in James W. Moseley & Karl T. Pflock “ Shockingly close to the truth ! Confession of a grave-robbing ufologist “, Prometheus Books, New York, 2002, pag. 137
7
Peru che MDO incontrò il Dr Daniel Ruzo, lo scopritore delle
sculture rupestri situate nell’altopiano di Marcahuasi, la
studiosa tedesca Maria Reiche, scopritrice della famose “
Linee di Nazca e compì le spedizioni nella giungla amazzonica
alla ricerca del famoso Regno del Paititi.18
Di ritorno negli Stati Uniti, MDO incontrò il 9 dicembre
1957 Hugh Lynn Cayce, il figlio del “ profeta dormiente “, in
Virginia Beach, nel quartier generale dell’ ARE ( Association
for Research and Enlightenment, Inc. ). Cayce mostrò a MDO
alcuni estratti di una delle registrazioni delle sedute del padre
riguardante fatti e dati avvenuti in Sud America, chiedendogli
di verificarne il contenuto una volta tornato in Peru, dove in
quel periodo MDO risiedeva.
Durante tutto l’anno 1958, MDO viaggiò come
conferenziere sia in parecchi paesi del mondo19, sia percorse
più di 38.000 miglia negli Stati Uniti. Durante quegli anni egli
ebbe anche un indirizzo permanente in Inghilterra,
esattamente “ Tree House, Hanchurch, Stoke-on-Trent, Staffs
“20. Durante una vista in Giappone durante il 1961, egli si 18 MDO ha raccontato tali esperienze nel libro “Road in the sky “, soprattutto nei capitoli “ The last of the sacred forest “ and “ Beacons of the gods “
19 Dopo aver lasciato il Peru nel 1958, GHW tenne conferenze in Brasile, Africa, Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Austria, Svizzera, Germania, Francia, Gran Bretagna
20 Grazie al Prof. Michael Swords, sappiamo che il 30 giugno 1960, una lettera venne indirizzata al Mons. Michel D’Obrenovic-Obilic van Lazar, presso l’indirizzo “ Yew Tree House, Hanchurch, Stoke-on-Trent, Staffs, England “, da parte di Mr Charles Zakharoff riguardante un serpente marino dell’ Australia. La lettera è riportata a pagina 29 nel sito web www.strangeark.com/nabr/NABR16.pdf . I rapporti tra MDO e l’ambiente inglese legata alla rivista Flying Saucers Review sono chiaramente dimostrati dagli articoli scritti da parte di MDO nella rivista durante gli anni 1957-58-59. E’ importante notare che nel numero 4 dell’anno 1958, a pagina 5, MDO dichiari di aver portato un regale speciale per la regina Elisabetta
8
accorse che le antiche figurine Jomon Dogu, che giacevano
da migliaia di anni sull’isola di Honshu, mostravano
chiaramente che antichi astronauti avevano visitato la Terra
in tempi antichi. Le figurine indossavano oggetti chiaramente
spaziali, tipo prese nelle maniche sotto le spalle, mentre nella
parte posteriore degli elmetti si notavano dispositivi come
piccoli oggetti di connessione, probabilmente per linee di
comunicazione.
In due spedizioni effettuate durante un periodo di otto esi
negli anni 1961-62, MDO effettuò scoperte di grande
importanza nello Yucatan, in Messico. Il suo rapporto ufficiale
di tali scoperte venne incluso nel suo rapporto preliminare,
intitolato “ Le spedizioni Loltun nello to Yucatan “. Tale
rapporto venne utilizzato da MDO per la discussione del suo
dottorato ( Ph.D. ) in antropologia, che ottenne nel 1967.
L’università di Miami successivamente pubblicò alcune delle
informazioni contenute nel saggio assieme alla ricerca di MDO
sulla chiave per decifrare I geroglifici Maya nel “ Journal of
Inter-American Studies “, luglio 1968 pubblicato dal “ Centre
of Advanced Inter-American studies in Florida.21
Ricercando i codici perduti e le tombe dei re e dei
sacerdoti Maya, MDO aveva già scoperto ed esplorato 24
21 ProjeCT “ XOC “ Charles Lacombe e Frai Michel D’Obrenovic, “ Some keys to Maya “, Vol. 10, No. 3 (Luglio 1968), pagg. 406-430 , pubblicato dal : Center for Latin American Studies at the University of Miami , indirizzo http://www.jstor.org/stable/165353
9
enormie e totalmente nuove camere nelle più grande delle
grotte cerimoniali Maya, l’antica e favolosa Loltun “ Cave of
the stone flower “. Uno strano “ mondo perduto “, una sorte di
luogo avvolto nel mistero per centinaia di anni. Il suo collega
e co-scopritore nel progetto di Loltun fu lo zoologo
dell’Univerità di Yale, Dr G. Manson Valentine, che negli anni
sessanta faceva parte dello staff del Museo di Storia
Nazionale dell’Università dell’Alabama. Le due persone
avevano ià lavorato assieme durante gli anni cinquanta nelle
Ande in Peru22.
Il 26 dicembre 1961, MDO ed il Prof. Vicente Vasquez
scoprirono un antico passaggio Maya, un grande complesso
cerimoniale sacro ed un tempio sa più livelli sino ad allora
sconosciuti. Qualche giorno dopo, il 13 gennaio 1962, MDO e
Vasquez trovarono una piccola depressione in un angolo di
uno dei quadrangoli del tempio. Togliendo il suolo essi
trovarono e spezzarono un articolo sigillo in muratura. Era
l’entrata di un passaggio sotterraneo verso camere, altari e
tombe mai scoperti dagli uomini sino ad allora dal momento in
cui i Maya avevano sigillato le aperture centinaia di anni
prima contro ogni intrusione. All’interno gli uomini fecero
molti particolari ed importanti scoperte. MDO inviò un
telegramma al Dr Valentine in Miami, Florida, per informarlo 22 Il Dr J. Manson Valentine ha studiato profondamente le antiche civiltà nell’America Centrale e Meridionale, allo stesso modo si occupò attivamente dell’Oceano Atlantico, soprattutto nell’area del cosiddetto Triangolo delle Bermude
10
della scoperta e per chiedergli di arrivare al più presto nello
Yucatan, in modo da studiare il sito.
MDO e Vasquez avevano scoperto la leggendaria grotta di
X-Kukican, il sacro sepolcro perduto della Donna del Serpente
Piumato. Persino il famoso Dr Sylvanus G. Morley aveva
invano cercato la grotta durante gli anni venti e trenta.
Vasquez aveva conosciuto molto bene Morley in quel periodo
and lo aveva ascoltato parlare spesso della leggendaria
caverna. Dr Valentine non fu in grado di terminare i preparativi
per la partenza per lo Yucatan prima di un mese, per cui il 18
febbraio egli arrivò per unirsi a MDO e Vasquez.
Tuttavia una malattia gli impedì di iniziare
immediatamente le ricerche, ma in ogni caso dopo una
settimana di intenso lavoro sul sito, vennero fatte nuove
enigmatiche scoperte di grande importanza. Il 2 marzo una
commissione ufficiale del governo messicano, guidata da una
delle autorità mondiali per lo studio dei Maya, il Dr Alfredo
Barrera Vasquez, direttore dell’ Istituto Nazionale di
antropologia e storia in Merida, Yucatan, accogliendo la
richiesta di MDO, si recò nel sito denominato X-Kukican e
negli altri locali appena scoperti.
Nel suo primo rapporto ufficiale, Vasquez sostenne che il
sito era di grande importanza, per la sua sacralità e per la sua
antichità. Ed aggiunse che esistevano molti strani enigmi
11
nella grotta, i quali avevano un’ estrema importanza per la
ricerca scientifica. MDO fu il primo ad entrare in una camera
che conteneva segni sul muro che non somigliavano a
nessuna delle forme d’arte Maya. Egli immediatamente si rese
conto che aveva trovato la prova dei contatti tra gli antichi
Maya e gli indiani della parte sud orientale degli Stati Uniti.
MDO aveva a lungo ritenuto che tali contatti fossero
avvenuti, per cui egli aveva trovato almeno una prova in una
sperduta grotta nelle colline dello Yucatan centrale. Durante
l’esplorazione delle caverne nello Yucatan, MDO fotografò un
incredibile manifestazione in una camera sotterranea
raggiunta tramite scalini di pietra ed un condotto scavato
nella pietra lungo 60 piedi. Egli riuscì dunque a riportare sulla
pellicola la forma di un antico campo di energia ancora
presente nella camera, dopo che i sacerdoti Maya lo avevano
creato a guardia e a protezione della zona sacra per sempre.
In seguito al mutamento del proprio nome in quello di
Michael D'Obrenovic ed alla sua decisione di restare in
silenzio, sembrò che MDO improvvisamente “ sparisse “ come
se fosse avvolto nel mistero, causando molte speculazioni al
riguardo. Molte persone si chiesero se MDO, come Hugh
Conway nel romanzo di Hilton's "Lost Horizon" fosse tornato
nella sua Shangri-là nelle Andes. Oppure se egli avesse
finalmente trovato quell’antico cammino che porta al
12
Monastero della “ Fratellanza dei sette raggi “. Alcuni
pensavano che MDO fosse morto, altri che avesse trovato
l’esploratore inglese, Colonnello P.H. Fawcett vivo nelle
giungle del Brasile e fosse andato assieme a lui in una delle
città perdute dell’ “ inferno verde ” per vivere tra lo splendore
delle antiche rovine.
Vi era chi pensava che fosse partito per Venere in una
nave spaziale o che fosse stato rapito dai MIB ( i tre uomini in
nero ). Per qualcuno egli era addirittura un agente
governativo ed era stato “ posto “ all’interno dei circoli di
ricerca UFO per poter sparire nel “ Red Tape" del governo. Per
qualche fans naif egli un uomo dello spazio, mentre un
ricercatore pensò che si fosse “ ritirato “ a Page in Arizona pe
gestire una stazione di rifornimento, abbandonando ogni
ricerca sugli UFO. Vi era chi sostenne addirittura di essere
stato presente quando MDO svanì nell’aria in una camera
piena di persone quando egli rifiutò di parlare agli agenti della
CIA. Infine altri ritenevano che egli avesse localizzato
l’entrata delle città sotterranee degli "El's".
Come la maggior parte delle illazioni, tutte le ipotesi
sopra menzionate non avevano nessun fondamento. Un fatto è
certo, MDO non abbandonò mai le ricerche sugli UFO, egli non
smise mai di viaggiare oppure di guidare spedizioni o di
raccogliere dati ed informazioni da ogni parte del mondo.
13
Sicuramente egli non perse mai “ interesse ", non si nascose,
né si ritirò. MDO continuò a viaggiare in molte part idle mondo,
guidando spedizioni, effettuando ricerche, scrivendo per
riviste tecniche ed anche specializzate in antropologia,
guadagnando un Ph.D. in antropologia, insegnando in una
accademia navale private, fu professore a tempo pieno in un
college della Florida, divenne consulente di archeologia pe run
film, fu Direttore di ricerca per i filmati della Storia dell’Uomo
della Celotex Corporation. I magnifici dipinti originali della
serie possono essere ammirati all’università della Florida a
Gainesville.
Inoltre egli allevò il giovane figlio Marc, diresse un ranch
in Arizona, fu un conferenziere presso l’Università della
California, un insegnante in una scuola privata, mentre nel
1972, ancora prima dei suoi contatti con il “ team per la
canalizzazione di RA “ di Don Elkins, MDO costruì una
piattaforma di comunicazione con un tipo di codice Morse
elettro-ottico23. Nello stesso periodo MDO collaborò con il
compositore cieco Philip Rodgers, che stava ricevendo
messaggi dallo spazio tramite il suo registratore. Tali
messaggi venivano decodificati grazie al famoso cosiddetto
linguaggio “ Solex Mal “ spiegato da MDO in uno dei suoi primi
23 Vedi SETV, The Search for Extraterrestrial Visitation, sito web http://www.setv.org/nstrmntd.html
14
libri.24
Egli fu coinvolto anche nel campo cinematografico,
poiché la sua seconda moglie era l’attrice Jennifer Holt, da
cui divorziò nel 1977. Durante quel periodo egli scrisse con
John Griffin una commedia chiamata “ The Grail “. Secondo
Michel Zirger, MDO fu il principale prototipo dle protagonista
della celeberrima serie cinematografica di " Indiana Jones25 “.
E’ interessante notare che l’ultimo film della serie di Indiana
Jones, " Indiana Jones ed il regno del teschio di cristallo ", è
ambientato principalmente nel Peru del 1957, con il
protagonista che scopre mummie, studia le famose linee di
Nazca e ricerca la città di Akakor nel regno del Paititi nella
giungla dell’ " Inferno verde ", esattamente come fece nello
stesso periodo e negli stessi luoghi MDO.
3. Information and anticipation by GHW
Durante la sua breve ma avventurosa vita, MDO operò in
svariati campi del sapere umano, agendo spesso come
anticipatore ed ispiratore. Egli dette sempre merito alle sue
24Per quanto attiene alla cooperazione con Philip Rodgers, vedi i siti web http://www.spacevoice.fsnet.co.uk/index.html e http://www.spacevoice.fsnet.co.uk/language.htm. Per l’analisi del linguaggio Solex Mal, vedi GHW “Other flesh other tongue “,Amherst Press, Amherst, 1953, pages 72-94. 25 Michel Zirger “ George Hunt Williamson revisité “ in “ Lumières dans la nuit “, Agosto 2000, no. 357, pages 28-30
15
guide, poiché ricevette per molti anni comunicazioni che
coinvolgevano tutti gli aspetti della vita sulla Terra sia dalla
presunta “ Great White Brotherhood “ presente sulla Terra, sia
dalla supposta “ Space Confederation “ formata da
intelligenze extraterrestri operanti in quel momento intorno al
nostro pianeta. Venne informato che la “ Brotherhood “ aveva
lavorato per millenni con I visitatori extraterrestri del nostro
mondo. Se i contatti di MDO fossero stati autentici egli
avrebbe dovuto ricevere " informazioni di prima mano ".
Dopo l’esperienza di George Adamski descritta nel libro di
Desmond Leslie, MDO fu il primo a testimoniare e a descrivere
le comunicazioni con gli UFO dell’epoca. Iniziando da quell’
esperienza, egli spiegò, nelle sue conferenze in giro per il
mondo e nei suoi libri, di ritenere che visitatori extraterrestri
erano arrivati sulla Terra in tempi antichi e che tali
intelligenze erano intervenute nel corso dello sviluppo
dell’Umanità. Egli riscontrò molteplici evidenze nella mitologia
di molti paesi e nei racconti delle tradizioni tramandate sin da
tempi antichissimi, mentre la stessa evidenza egli la riscontrò
nei manufatti opera dell’uomo migliaia di anni prima. Come ha
sostenuto il famoso scrittore Robert Charroux " le idee
avventurose di questo archeologo indipendente denigrato
dall’establishment ufficiale ha informato l’opinione pubblica
sulla preistoria ed ha aperto le porte ad un mondo
16
sconosciuto"26.
MDO fu tra i primi a presentare ( sebbene senza chiamarla
in tal modo ) quella che è divenuta la “ teoria degli antichi
astronauti “. Egli fu tra i primi a suggerire che visitatori dallo
spazio visitarono la Terra nei periodo biblico, precedendo il
suo amico, l’astronomo Morris Jessup ( 1956 ) di tre anni, egli
precedette di sei anni lo scienziato russo M.M. Agrest ( 1959 ),
di sette un altro amico, Brisley Le Poer Trench, divenuto
successivamente Lord Clancarty ( 1960 ), di sedici anni Von
Daniken e di ventun anni Joseph F. Blumrich. Egli fu il primo a
sostenere il probabile uso extraterrestre delle " Misteriose
line di Nazca " in Peru, come ha confermato E.E. Buttner
scrivendo su Search magazine nel febbraio 1962. Buttner
quindi aggiunse che parecchi anni dopo che MDO presentò la
sua teoria, il prof. V. Momarov del Planetarium di Mosca,
annunciò di ritenere che le line di Nazca erano state usate da
esseri sulla Terra per comunicare con visitatori dallo spazio27.
A seguito del suo viaggio in Giappone all’inizio degli anni
sessanta ed ai suoi studi sulle figurine Jomon Dogu, MDO inviò
molte fotografie, disegni e reports delle sue scoperte al prof.
Alexander Kazantsev in Russia. Kazantsev, un importante
26 Citazione dalle note personali di MDO, il quale le scrisse per una autobiografia mai pubblicata27 A conferma delle intuizioni di MDO, Zecharia Sitchin ha infine mostrato nel capitolo “ Nazca : where the gods left Earth “, nel libro “ The end of the days “, HarperCollins Publishers, New York, 2007, pagg. 190-213, che le Linee erano il risultato degli scarichi delle navi spaziali dei Maestri/Dei Anunnaki durante la partenza dell’ultimo gruppo intorno al 550 a.c.
17
consulente del programma spaziale sovietico, gli scrisse il 18
agosto 1962 di aver ricevuto le " fotogafie di estrema
importanza", chiedendogli di inviargli tutti le informazioni ed i
dati possibili.
Immediatamente dopo aver ricevuto I dati da parte di
MDO, Kazantsev pubblicò un saggio sulle figurine Jomon nel
1963, senza neppure menzionare che MDO era stata la fonte
della sua ispirazione. Durante gli anni sessanta, settanta ed
ottanta apparsero vari articoli scritti da scienzati russi I quail
trattavano il tema delle figurine Jomon figurines. Lo stesso
Prof. Kazantsev, assieme ai colleghi prof. Krinov ( direttore
del comitato sovietico sulle meteoriti ) e prof. Zigel ( Istituto
di Mosca dell’aviazione ) nel 1975 sostennero di rivelare " in
esclusiva per la prima volta " che nuove evidenze indicavano
che un pianeta che una volta orbitava tra Marte e Giove in
quella che oggi è chiamata fascia degli Asteroidi venne
distrutto in tempi antichi da un’esplosione termo-nucleare
creata da una razza avanzati di “ umanoidi “ MDO aveva
sostenuto con molti dettagli esattamente la stessa teoria in
parecchi dei suoi primi libri durante gli anni cinquanta.
Anche nel settore dei media, sia nel cinema che nelle
serie televisive degli anni settanta si riscontrano i tipici temi
anticipati da MDO. Ad esempio nel film "Star-ship invasions "
( 1978 ) con Robert Vaughn e Christopher Lee, esploratori
18
extraterrestri arrivano sulla Terra in cerca di un nuovo
habitat, poiché il sole attorno al quale gira il loro pianeta sta
esplodendo. La trama ricorda il libro di MDO " Other tongues -
other flesh ", quando si parla degli esseri negative che
giungono dall’area di. Anche i films della serie " Star wars ",
con la società tecnologicamente superiore che si trova nel
passato invece che nel futuro, il suo impero galattivo, la
Stella della Morte ( che ricorda " Tyrantor ", il pianeta
computerizzato di MDO ) fanno venire alla mente molti dei libri
di MDO, in particolare “ Road in the sky ".
Persino due importanti scienziati statunitensi possono
essere citati come “ ispirati “ da MDO. Maurice Chatelain era
uno degli scienziati che idearono la navicella spaziale Apollo
che atterrò sulla Luna. Il suo libro " Our ancestors came from
outer space " ( 1978 ) confermano le prime teorie di MDO
sull’origine extraterrestre dell’Umnaità. Joseph F. Blumrich,
uno dei principali ingegneri della N.A.S.A., scrisse " The
spaceships of Ezekiel " ( 1974 ), continuando un tema iniziato
da MDO nel 1953. Molti altri si sono resi conto di tali
connessioni e similarità. W.L. Brian II scrivendo " Moon-gate :
suppressed findings of the U.S. Space program - The N.A.S.A.-
military cover-up " ( 1982 ), si accorse delle prime idee di MDO
contenute in " Star wars ", quando scrive " Sembra che il film
" Star wars " abbia le sue basi nella storia di Maldek story ”.
19
La trama sembra simile alla storia nella Bibbia che tratta di
una Guerra cosmica che coinvolge Lucifero. Molto
interessante il fatto che raggio di particelle od arma laser
viene impiegato nel film per distruggere un pianeta. E’
probabile che la trama di " Star wars " sia molto più vicina alla
realtà storica di quanto molti osservatori possano essersene
resi conto28. In effetti MDO fu il primo ad usare la parola "
Maldek " nei suoi scritti. Adesso essa è entrata nel linguaggio
comune, ma se ne si chiedesse l’origine a chi la pronuncia, la
risposta sarebbe che " Maldek " deriva da un mito oppure da
una leggenda, ma non è affatto così. Infatti la parola non
esisteva finché MDO non la scrisse, spiegando la storia di
Maldek e Malona ( o Lucifero e Lilith ) nei suoi primi libri. In
pratica un fatto similare accadde alla parola “ Shangri-là “
usata da James Hilton nella sua novella " Lost Horizon ",
termine che è adesso nell’uso comune e si può trovare in ogni
dizionario.
Nel suo libro " Other tongues - other flesh ", MDO scrisse
riguardo a Maldek e Malona29, citando il fatto che
probabilmente Maldek poteva essere collegato a Marduk, il
principale Dio di Babilonia. E’ noto che Marduk, il figlio
primogenito del Maestro/Dio dei Sumeri Enki/Ea, era anche 28 Vedi il capitolo no. 12, “ Maldek and the Moon “ in William L. Brian II “ Moongate : Suppressed findings of the U.S. Space program, the NASA-military cover up “, Futura Science Research Publishing Company “, Portland, 1982
29 GHW, “ Other tongues-Other flesh “, Amherst Press, Amherst, 1953, pagg 152-191
20
conosciuto in conosciuto come Ra, il figlio primogenito del
Maestro/Dio degli Egiziani Ptah.
Nei suoi libri, il Dr Zecharia Sitchin ha chiaramente
spiegato che nel libro sacro della religione di stato babilonese,
il poema " Enuma Elish “, Marduk fece sostituire il suo nome a
quello di Nibiru, il cosiddetto Dodicesimo pianeta del nostro
Sistema Solare. Come adesso si conosce, circa 3.9/4 miliardi
di anni fa Nibiru e le sue lune si scontrarono con il pianeta
Tiamat, che stava orbitando tra Marte e Giove, come indicato
anche da MDO per quanto riguarda appunto Maldek. Il risultato
finale emerso da tale " Battaglia Celeste " fu la distruzione di
Tiamat, che venne spaccata in due parti, la più grande per
formare un nuovo pianeta, l’attuale Terra, mentre l’altra parte
formò la Cintura degli Asteroidi. Quindi la più grande delle
lune di Tiamat, Kingu, fu attratta dal nuovo pianeta Terra e
divenne così la sua propria luna. Questa è in maniera molto
sommaria la spiegazione dei Sumeri e di Sitchin di come sia
formata la Terra assieme ad una sorta di stabilizzazione del
nostro Sistema Solare circa 3.9/4 miliardi di anni fa.30
A parte la diversità nel fatto che MDO aveva sostenuto
che il pianeta tra Marte e Giove era stato distrutto da armi
extraterrestri, l’importanza della rivelazione di MDO consiste
nell’affermazione che un " pianeta in quella posizione venne 30 E’ importante notare che nel corso del 2009, il cosiddetto Gruppo astronomico di Nizza giunse alle stesse conclusioni di Sitchin riguardo alla formazione del pianeta Terra, fissando un periodo intorno a 3.9-4.0 miliardi di anni
21
distrutto ". Come conosciamo MDO ha sempre spiegato che le
sue fonti erano sia le comunicazioni radio interstellari che egli
aveva ricevuto durante il periodo 1952-3, sia, soprattutto, i
messaggi telepatici che egli riceveva e canalizzava da esseri
umani viventi sulla Terra. Inoltre egli non aveva avuto la
possibilità di studiare le tavolette mesopotamiche oppure di
leggere una traduzione esaustiva. Pertanto è altamente
probabile che egli non avesse compreso a pieno l’informazione
ricevuta, in maniera da interpretare correttamente il fatto
della distruzione così come la posizione del pianeta, mentre
egli confuse la maniera in cui esso venne distrutto. Egli
potrebbe essere stato anche influenzato dalla possibilità di
guerra nucleare tra gli Stati Uniti e ‘URSS, eventi che era
assai probabile durante gli anni cinquanta. Inoltre MDO
sostenne che Maldek-Malona ( la sua antica luna ) sono
conosciuti oggi come la Cintura degli Asteroidi tra Marte e
Giove. Di nuovo questa affermazione coincide totalmente con
le conclusioni dei Sumeri e di Sitchin riguardo al risultato della
" Battaglia Celeste " ed alla formazione del Sistema Solare. 31
MDO fu il primo a proporre una teoria del “ magnetismo
culturale “ e la sua connessione con le visite degli UFO di quel
tempo. L’Annuario UFO statunitense del 1975 confermò quanto
MDO aveva scritto ventidue anni prima, come riportato
31 Sin dall’uscita del suo primo libro nel 1976, il Dr Zecharia Sitchin ha spiegato nei suoi sette libri delle “ Cronache terrestri “ ed in altre pubblicazioni la vera storia dell’Umanità
22
nell’annuario " ...i ricercatori UFO hanno esaminato una
grande parte di tutti I rapporti UFO negli anni, giungendo alla
conclusione che il quaranta per cento di tutti gli avvistamenti
UFO si sono verificati lungo le linee di faglia conosciute della
Terra ."
Un altro contributo molto importante scaturito dagli studi
di MDO è senz’altro il concetto di “ Wanderer “. Dopo che MDO
lo aveva sviluppato nei suoi libri durante gli anni cinquanta del
ventesimo secolo, tale concetto divenne popolare come i casi
dello “ Star people " e del concetto di “ Walk in “ sviluppato da
Ruth Montgomery. Nel 1953 MDO presentò rispettivamente i
concetti di " Wanderers " e di " Agents ". Questa informazione
venne presentatat per la prima volta in vari capitoli del libro
divenuto famoso come la “ Bibbia degli Ufo “, ovvero , " Other
tongues - other flesh ".
Circa trentanni più tardi, nel 1981, lo scrittore Brad
Steiger presentò la sua " scoperta " dello " Star people " e
degli " Star Helpers ", ( ovvero rispettivamente gli "Wanderers
" e gli " Agents " secondo MDO ). Steiger sostenne che " la
questione dello "Star People " iniziò 32 quando egli si accorse
che un numero di individui psichici, I quali ritenevano che essi
avrebbe potuto discendere dalle stelle, avevano alcuni tratti
psichici in comune " e che egli " scoprì " questi tratti psichici.
32 Sottolineato da MDO nel testo originale della sua autobiografia
23
Tuttavia MDO fu il primo a trattare tale questione ed a
presentare nel 1953 I tratti e le caratteristiche dello " Star
People ". Steiger senza dubbio si rese conto dei tratti
peculiari di alcuni individui e ciò è senz’altro una splendida e
totale conferma delle precedenti teorie di MDO, tuttavia è
evidente che il tema non iniziò con le rivelazioni di Steiger.
Egli aggiunse molte caratteristiche alla tipologia sviluppata da
MDO, ampliando e definendo il concetto. Pertanto Steiger ha
apportato un contributo decisivo al concetto di " Star people ",
ma non ne è stato l’ideatore. MDO ha sostenuto che esistono
due tipologie di aiutanti dell’Umanità incarnate sulla Terra nei
tempi odierni. Steiger li presenta come " Star-seeds " e " Star
helpers ", MDO li ha chiamati " Wanderers " e " Agents ".
Un altro caso molto importante sono le informazioni
riportate da MDO riguardo alla Stella Sole Sirio. La ricerca
dell’astronomo Dr John A. Eddy all’ Osservatorio High
Altitude, Centro Nazionale per la ricerca atmosferica, Boulder,
Colorado, risultò una grande conferma del precedente lavoro
di MDO. La scoperta di MDO che le “ Ruote indiane della
medicina “ sono allineate con Sirio è solamente una parte del
suo lavoro. Mentre conduceva ulteriori intense ricerche, MDO
scoprì che Sirio gioca un ruolo assai preminente nelle antiche
tradizioni sparse in tutto il mondo, soprattutto in quello che è
conosciuto come il " Culto del cane ". Egli si rese conto che il
24
culto non si riferiva probabilmente ad un cane, ma all’animale
con la testa di cane ( Ningishzidda per i Sumeri, Thot per gli
Egiziani, Hermes per i Greci ), il Maestro scriba degli Dei, colui
che insegnò la matematica e la scrittura agli uomini, il Dio
della conoscenza e della saggezza. Durante la sua visita in
Italia nell’estate del 1958, MDO lavorò assieme all’archeologo
italiano colonnello Costantino Cattoi su questa ed altre teorie,
che vennero riprese nel 1976 da Robert K.G. Temple nel suo
libro “ Il mistero di Sirio “.
MDO, il Dr Daniel Ruzo ed il colonnello Cattoi studiarono e
compararono molto attentamente le sculture rupestri
dell’altipiano di Marcahuasi plateau con quelle dell’area
dell’Ansedonia e dell’Argentario nel sud della Toscana, in
Italia. Essi scoprirono che esiste una strana concentrazione di
energia elettromagnetica esattamente sotto le gigantesche
figure di pietra scolpite in quei luoghi. Essi si accorsero inoltre
che esiste un’ alta frequenza di avvistamenti UFO nelle stesse
aree. Inoltre essi erano d’accordo che gli ideatori della
civilizzazione nell’area di Tiahuanaco, legati ad esseri
extraterrestri, provenissero dall’area del bacino del
Mediterraneo. Molti anni più tardi nel quarto libro delle sue
famose “ Cronache Terrestri “, “ The lost realms 33“, il Dr
Zecharia Sitchin confermò la loro teoria. Sitchin spiegò che il
33 Zecharia Sitchin “The lost realms “, Avon Books, New York, 1990
25
Maestri/Dio degli Ittiti, Teshub ( il Sumero Ishkur ), conosciuto
nell’area delle Ande come Viracocha, giunse in Tiahuanaco
come manager della gestione delle attività estrattive di oro e
stagno. Allo stesso modo il Maestro/Dio degli Egiziani, Thot ( il
Sumero Ningishzidda ), si recò prima in Messico come
Queztalcoatl per portare la conoscenza della scrittura e
dell’astronomia, imponendo l’inizio del calendario nel 3.113
a.c., quindi si spostò in Sud America con lo stesso scopo.
4. The last GHW projects
Negli anni prima della sua morte, come citato dal
capitano Bruce Lee Cathie, un antico ammiratore di MDO, egli
viveva assieme alla sua terza ed ultima moglie, Dame Thelma
Dunlap, “ importante ricercatrice ed antropologa che ebbe
molte avventure nei suoi 78 anni di vita. In gioventù fu
assistente in un ufficio legale, lavorò con Scotland Yard,
rsiolve casi come detective e fu a lungo in amicizia con
Howard Hughes “34.
34 L’importante ricercatore neozelandese capitano Bruce L. Cathie, nell’anteprima internet del libro “ The bridge to infinity “ pagg 156-57 spiega inoltre che, “ …negli ultimi venticinque anni ( sta scrivendo alla fine degli anni settanta ) sono stati pubblicati molti libri riguardo ai misteri che circondano lo sviluppo della razza umana nei tempi preistorici.. Ho letto una gran parte di tali opere ed ho constatato che molte di loro si dimenticano facilmente. Tuttavia un autore che ha avuto una grande influenza sul mio proprio pensiero e che mi ha incoraggiato a portare avanti ricerche personali sulla possibilità che siano esistite sulla Terra razze che ebbero accesso a tecnologie avanzate fu George Hunt Williamson. I suoi primi libri mi ispirarono moltissimo e mi aiutarono a formare una base sulla quale ho sviluppato la mia proprie linea di ricerca. Ogni sua pubblicazione ha avuto un valore formidabile…noi abbiamo bisogno di più come lui “
26
Durante questi anni ottanta, MDO stava completando gli
ultimi due libri della trilogia dei “ luoghi segreti “, avendo
scritto già il primo negli anni cinquanta, “ Secret places of the
lion “, mentre il terzo avrebbe dovuto essere intitolato “
Secret places of the stairs “ ed il terzo “ Secret places of
thunder “. Come si sa nessuno degli ultimi due venne mai
pubblicato.
MDO progettava di terminare di scrivere altri tre libri,
ovvero “ Secret of lost horizon ( Shangri-là is alive and well ) “,
“ Secret of the high lama “ ( Return to Shangri-là ) and " Secret
of the red hand ( Being the Secret Science of the Ancient
Maya )”. Nello stesso tempo anche Dame Thelma Dunlap
avrebbe dovuto scrivere tre libri, “ Secret of the cosmic gift “,
“ Secret of the jade Lady “, “ Secret of the lost Pharaon “.
Come nel caso precedente, nessuno di tali libri venne mai
pubblicato.
Nel 1958, prima di pubblicare la prima edizione di “ Secret
of the Andes “ ( il cui titolo originale era “ Essenes of the
Andes - Brotherhood of the Seven Rays “ ), Neville Spearman,
Ltd., l’editore che aveva ricevuto il manoscritto originale di
MDO dal Sud America, decise di stampare solamente un
quarto del manoscritto, ritenendo che le rivelazioni sarebbero
state troppo impressionanti per essere comunicate in quel
periodo. Quindi dopo un silenzio auto-impostosi per
27
venticinque anni, MDO decise di riprendere a rivelare nuove
informazioni, poiché egli riteneva di aver aperto ancora una
volta una strada mai percorsa dopo aver realizzato il più
difficile compito, insomma egli aveva trovato “ qualcosa di
nuovo “35.
MDO era totalmente convinto che esiste un antico piano,
implementato nel nostro tempo, per rivelare verità esoteriche
ad ognuno che lo desideri. Pertanto egli riteneva che la
propria missione consistesse nel realizzare tale piano. Egli
pensava che il progetto sia iniziato verso la fine del
diciottesimo secolo della nostra era con gli scritti di H.P.
Blavatsky e di H. Rider Haggard. Venne continuato da uomini
come Nicolas Roerich negli anni venti del ventesimo secolo e
dallo scrittore James Hilton negli anni trenta.
Fondamentalmente questo antropologo, esploratore ed
ufologo era un mistico ed un cercatore di verità.36 Durante la
sua instancabile ricerca, sia che fosse conosciuto come
George Hunt Williamson oppure Michael D’Obrenovic oppure
Brother Philip, egli rimase sempre convinto che i “ Fratelli
dello Spazio “ “…cercheranno con la “ Lanterna di Diogene “
coloro che sono più vicini ad essi, per cui l’eterna strada nel
cielo verrà percorsa anche dai terrestri, ma solamente da 35 Nelle sue note personali MDO non specifica mai in cosa consistesse né la nuova via né il nuovo sapere
36 MDO entrò in contatto anche con gruppi teosofici e con I cavalieri di Malta. Secondo Michel Zirger uno dei suoi antenati, Michele di Serbia, incontrò Hélèna Petrovna Blavatski nel 1868
28
coloro che sono umili 37.”
Copyright Dr. M. Martinelli
E’ possibile riprodurre l’articolo citando
Copyright Dr M. Martinelli 2010 Reprinted with permission
37 George Hunt Williamson, “ Road in the sky “,Neville Spearman, London, 1959, pag. 144
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