moto lab / fase 1 mattatoio one to one
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MOtO Lab Mattatoio
One to One15 aprile 2014
/ Fase 1
MOtO Lab è parte del Progetto Mattatoio, una ricerca del Dipartimento di Architettura dell’Univesrità Roma
Tre, che ha l’obiettivo di attivare, attraverso nuovi studi e inedite azioni territoriali, un processo virtuoso di
rigenerazione urbana verso la nascita di un luogo di produzione e divulgazione culturale in stretta relazi-
one con i fenomeni emergenti nell’attuale trasformazione della città. Si tratta di una ricerca interdisciplin-
are di innovazione didattica e azione territoriale, volta al rilancio culturale dell’Ex Mattatoio di Testaccio.
Dalla sua dismissione nel 1975 l’ex Mattatoio ha vissuto progetti e abbandoni: vi hanno preso posto impor-
tanti istituzioni, ma resta un recinto con barriere interne, senza visione comune né piazze ove discuterne.
La ricerca adotta il Mattatoio come focus, con almeno tre livelli di riverbero:
- Il Dipartimento di Architettura, chiamato a contribuire in modo attivo e fattuale alle trasformazioni del
luogo che sempre più abiterà nel futuro, coinvolgendo attivamente i docenti e gli studenti a rilanciare la loro
partecipazione alle trasformazioni in atto.
- La città di Roma, cui si offre una riflessione operante su una sua parte eccezionale per posizione, dimen-
sione, caratteri, vocazioni, complessità, ricchezza.
- La comunità scientifica che si occupa dello spazio urbano, cui si presenta un caso paradigmatico della con-
dizione ricorrente di enclave (caserme, depositi, impianti industriali, carceri, ecc.) che si aprono alle città.
il Mattatoio in costruzione al 1975, anno della dismissione
esplorare
MOtO Lab nasce dalla volontà di conoscere, rileggere, rigenerare e reinterpretare gli spazi dell’ Ex
Mattatoio di Testaccio.
Attraverso una prima parte di analisi, interviste, esperienze plurisensoriali, esplorazioni, si è potuto
comprendere i differenti approcci e atteggiamenti degli abitanti e frequentatori del Mattatoio. Gran parte
di esso è sconosciuto a chi quotidianamente lo frequenta, l’altra parte è inaccessibile e attualmente
inutilizzabile. Per i molti che giornalmente lo circumnavigano appare come un grande recinto, contenente
lo sconosciuto.
La prima fase di MOtO Lab si è svolta dall’11 marzo al 15 aprile 2014, con attività seminariali a cadenza
settimanale. L’obiettivo di questa prima fase è stato comprendere i caratteri, le vocazioni, le criticità e i
valori dei luoghi ed elaborare delle informazioni diagnostiche (mappe e altre forme descrittive/narrative)
che mettano in evidenza la presenza evidente o latente di sequenze di spazi riconoscibili, rispetto alla forma,
all’uso e al significato, ai rapporti tra attori e luoghi e tra attori nei luoghi. Fine ultimo è stato evidenziare quei
luoghi puntuali e sensibili che, se opportunamente attivati, possono indurre effetti interessanti sull’intorno
e generare qualità diffusa, irrorare di intensità urbana gli spazi compresi tra di essi, diffondendo per osmosi
agenti di rigenerazione. L’esito è una strategia di interventi per luoghi potenziali (masterplan) da poter
attivare in un’ottica sistemica e relazionale.
MOtO Lab costituisce l’inizio di una lunga serie d’interventi intesi a rendere il Mattatoio un luogo accessibile,
familiare e agibile a tutti.
progettaremappare
Baraccopoli Fluviali
Consorzio CAELa baracca
ArchimedeaAIABCiclò
NeoshopMade in testaccio
Ufficio AccoglienzaTana Libera Tutti
Sala convegniRistorante Stazione di
Posta
Architettura-Aule studio
Biblioteca
PortineriaVigili urbani
Laboratori
Segreteria
AulaAdalberto
Libera
Emeroteca
Mangiatoie/Ristorante Mangiatoie/Ristorante
da assegnare (museo fotogra�a?)
da assegnare (palestra?)
Dipartimento di Architettura
Villaggio Globale
MacroMacro
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Centro AnzianiSovrintendenza/Soprintendenza Belle Arti
Panottico
Spazio bioCafè Boario
Solidale RomanoMade in TestaccioLe rose di MaggioConsorzio fattorie
socialiEmporio Sociale
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giardino azadi
Laboratorio restauro
Scuola di musica
Bar Tevere
Casa della Pace
Frigoriferi
Multivercity
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Accademia di belle Arti
Teatro dei cocci? Associazioni
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attori e presidi
Attori e presidiQuesta mappa è stata concepita per individuare le varie realtà che coesistono all’interno dell’area del mat-tatoio.I numerosi attori presenti, pur condividendo gli stessi luoghi, non sembrano mostrare interesse a stringere relazioni tra di loro. Questo atteggiamento è immediatamente visibile passeggiando all’interno del matta-toio dove è facile imbattersi in recinti e barriere improprie ed inutili.
Mappa conoscitiva 72 studenti ConosciutoSconosciuto
Mappa conoscitiva - 72 studentiAbbiamo fatto un’indagine tra noi studenti per capire che livello di conoscenza avessimo degli spazi del mat-tatoio e delle aree che vi gravitano intorno. L’esercizio prevedeva di colorare in nero su una mappa inizial-mente bianca le aree a noi completamente sconosciute, ovvero quello in cui non avevamo mai messo piede.Dalla mappa emerge che gli studenti conoscono e frequentano principalmente gli ambienti della Facoltà di Architettura.
Mappa conoscitiva 88 abitanti ConosciutoSconosciuto
Mappa conoscitiva - 88 abitantiL’indagine è stata proposta anche agli abitanti del quartiere di Testaccio.Come si può notare dalla mappa coloro che vivono o lavorano nel quartiere non conoscono e non frequen-tano molti degli spazi del mattatoio.
Mappa agio-disagio 21 studenti AgioDisagio
Mappa agio-disagio - 21 studentiDopo aver fatto un’esplorazione dell’intera area abbiamo differenziato i luoghi secondo le nostre sensazio-ni di agio e disagio.
flussi mattina
FlussiAbbiamo fatto un’analisi dei flussi pedonali che attraversano il mattatoio in diverse fasi della giornata.Abbiamo messo in evidenza i punti in cui le persone sono solite sostare e abbiamo così individuato le aree di maggiore affluenza.
flussi seraflussi pomeriggio
flussi
www.youtube.com/watch?v=eWGfJYiIoWgLink :
Flussi - videoUn contributo all’analisi è stato dato dal video girato a camera fissa in diversi punti del mattatoio in diverse fasi della giornata.
Luoghi attivi configurati
Luoghi attivi non configurati
Luoghi sottoutilizzati
Luoghi inaccessibili
Accessi principali
Accessi secondari
Accessi chiusi o poco sfruttati
INDEFINITO
ENCLAVE
REPULSIONE
CHIUSURA
MONOFOCALE
BARRIERA
INOSPITALITÁ
DISAGIO
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ESCLUSIONE
diagnosi
DiagnosiNella mappa abbiamo cercato di creare una gerarchia degli spazi in base ai loro usi e alla loro configurazi-one. Da questo è emerso come molti spazi non configurati siano in realtà quelli più attivi.
DEFINITO
CITTÁ APERTA
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parole chiave propostaparole chiave diagnosi
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INCLUSIONE
parole chiave diagnosi parole chiave proposta
spazi da scoprire segui il dinosauro, lui sa!
Indagare gli spaziLe immagini seguenti giocano sull’assurdità delle situazioni, proponendo attraverso riflessioni critiche alcuni dei nostri intenti progettuali.Il dinosauro, metafora dell’intervento progettuale, ci spinge a seguirlo verso spazi ora in stato di abbandono e inutilizzati. La giraffa, elevandosi oltre il muro, richiama l’attenzione del mondo esterno verso ciò che accade all’interno del mattatoio.L’immagine dei tentacoli denuncia l’invisibilità dell’ingresso del Dipartimento di Architettura su Piazza Orazio Giustiniani. Il percorso deviato della papera mostra l’esistenza di barriere obsolete all’interno del mattatoio. L’elefante svela la presenza di recinti che ostacolano la continuità dello spazio.I cammelli, rappresentazione zoomorfa del deserto, indicano la desolazione del Campo Boario.
ingresso soffocato ritorneremo a galla!uscire dal muro ma allora qualcosa c’è!
barriere inutili non ricordavo ci fosse questa recinsione!barriere obsolete ma che ci fa’ questo muro qua!
spazi inutilizzati un deserto in città!
Mattatoio 2025I lavori di analisi e critica ci hanno portato ad individuare delle aree e dei percorsi sui quali intervenire con progetti e azioni da qui alla data simbolica del 2025. L’immagine evidenzia le future zone di cantiere, i percorsi e le aree da potenziare e attivare, le barriere da superare, l’individuazione di alcuni perni verticali che costituiscano nuovi punti di rifemento sia all’interno che all’esterno del complesso.
aree di intervento
Motopark
Terra di mezzo
Aree d’interventoAll’interno di Mattatoio 2025 abbiamo scelto due siti di progetto ai margini del mattatoio che presentano caratteristiche differenti l’una dall’altra.L’area del Motopark è stata scelta in quanto, anche non essendo configurata, viene attivamente abitata da-gli studenti. È un grandissimo spazio vuoto (mq 2.000) adibito in parte a parcheggio per motorini, utilizzato negli anni dagli studenti come spazio comune di ritrovo, ma inadeguato al suo scopo, privo di vegetazione e di ombra. È uno spazio che manca di carattere, ricco di soglie percepite, non fisicamente reali ma persis-tenti. L’intervento è volto ad attrezzare quest’area con sedute, tavoli,vegetazione, in modo che diventi uno spazio aperto che dia la possibilità ali studenti di condividere, relazionarsi, interpretare il contesto. L’intervento ipotizzato per l’area della Terra di mezzo (mq 900), utilizzata oggi esclusivamente come zona di passaggio, propone un nuovo uso dello spazio sia da parte degli studenti che degli abitanti. Oggi il luogo è un lungo corridoio, compreso tra l’ex padiglione dei frigoriferi, inagibile e inutilizzato, e un padiglione dell’università, che contiene gli uffici amministrativi e l’aula studio della stessa. Mediante dei piccoli inter-venti puntuali, si vuole attrezzare il corridoio come luogo di intrattenimento, che fornisca ombre e sedute, che trasformi quello spazio da luogo di passaggio a luogo di sosta, per richiamare l’attenzione di un’utenza esterna all’università e dichiarare l’esistenza di questa.
lettura dell’esistente
Lo spazio attuale è un ampio slargo asfaltato individuato dai fronti di due padiglioni (uno at-tivo, l’altro in abbandono) e dal muro di recinzione del Mattatoio.La porzione adiacente l’ingresso è in gran parte occupata dal par-cheggio dei motorini, dal quale risultano due fronti disgiunti: lo spazio subito fuori la biblioteca da una parte, lo spazio a ridosso del muro dall’altra. La porzione retrostante, oltre a essere occupata da elementi impropri, non è alimentata da flussi e attività che possano ani-marla.
Motopark
spazio disabitato
assi prospettici chiusi
generatori di luoghi soglia percepita + albero volante
fronti contrapposti grande spazio unitario
proposte schizzi
Il progetto dovrebbe restituire allo spazio la sua unitarietà, me-diante elementi e dispositivi che lo misurino in senso longitudi-nale e superino la attuale sepa-razione trasversale.Al contempo, dovrebbe indi-viduare dei luoghi accoglien-ti di convivialità di dimensione più minuta, nella forma di aree per il soggiorno e per lo studio all’aperto, per il tempo libero e per il lavoro. Occorre rendere lo spazio più os-pitale, mediante la dotazione di ombra e l’introduzione di nuova vegetazione.I principali elementi del progetto potrebbero essere:- il suolo, da dipingere per indi-viduare luoghi, attivare compor-tamenti, dare continuità;- arredi e sistemi di allestimento per poter abitare lo spazio;- dispositivi per l’ombra;- nuova vegetazione;- elementi di segnalazione e di-alogo con la città oltre il recinto.
lettura dell’esistente
Via Volpicelli è una nuova strada che si è generata pochi anni fa con la demolizione degli edifici che prima saturavano lo spazio compreso tra il padiglione dei frigoriferi e il padiglione della sala di vendita piccola. E’ uno spazio semipubblico, accessi-bile a chiunque durante gli orari di apertura del Dipartimento di Architettura. L’accesso avviene attraverso un cancello su via Menunzio e una piccola porta su largo Giustiniani. Ad oggi è uno spazio interes-sante per il suo carattere di in-terno urbano, ma utilizzato es-lusivamente come passaggio per gli utenti dell’univeristà e, saltuariamente, dagli abitanti di Testaccio.
Terra di mezzo
usi impropridismisura/sproporzione
proposte
Il progetto dovrebbe intensifi-care l’uso di questo spazio, tras-formandolo in un luogo dove stare e non solo dove passare.Per questo occorre realizzarvi dei luoghi accoglienti che invi-tino a fermarsi, ad esempio aree per il soggiorno e per lo studio all’aperto, disponibili per gli stu-denti e per gli abitanti del quar-tiere. Sarebbe importante realizzare forme di continuità tra Via Volpi-celli e le adiacenti corti interne degli isolati di Testaccio, tessen-do una nuova trama di passaggi e di spazi alternativa a quella della strada.I principali elementi del progetto potrebbero essere:- il suolo, da dipingere per indi-viduare luoghi, attivare compor-tamenti, dare continuità;- arredi e sistemi di allestimento per poter abitare lo spazio;- nuova vegetazione;- elementi di segnalazione e di-alogo con la città oltre il recinto.
temi e riferimenti di progetto
la sezioneabitare il muro
gli elementile stanze
l’ombrail colore
lo spazio nascostoasfalto vs natura
MOtO Lab Mattatoio
One to One15 aprile 2014
/ Fase 1
Studenti:
Docenti:
Organizzazione:
Valentina Basilissi - Federico Bertuglia - Paolo Carnevali - Mirko Ciambotta - Francesco Conti - Roberto De Crecchio - Elena Del Villano - Filippo Di Lella - Ludovica Maria Fraschetti - Sara Girina Alessandro Iucci - Miranda Lippolis - Lorenzo Locci - Francesca Luciani - Chiara Luchetti - Camilla Martino - Federico Naddeo - Luca Michelini - Giulia Panadisi - Federico Panetta - Silvia Parentini Giuseppe Pepe - Enrico Perini - Valentina Pomes - Luigi Porzia - Luca Querzola - Irene Rossi - Federico Tozzi
Francesco Careri - Emanuela Di Felice - Francesco Ghio - Annalisa Metta - Luca Montuori - Maria Livia Olivetti - Maria Rocco
Chiara Marzia Voicu
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