multiculturalitÀ e apprendimento linguistico (m-z) luisa salvati -13-03-2012 – - 14-03-2012 -

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MULTICULTURALITÀ E APPRENDIMENTO LINGUISTICO

(M-Z)

Luisa Salvati

-13-03-2012 –- 14-03-2012 -

Apprendimento del lessico vs apprendimento della grammatica

Le formule

•La prima produzione del parlato spontaneo è costituita di solito da formule fisse, e da alcune parole organizzate secondo principi semantici e pragmatici piuttosto che sintattici

•Le FORMULE sono pezzi di lingua memorizzati tali e quali senza che vengano scomposti nelle parti che li compongono (salutare, attirare l’attenzione, chiedere, ecc.)

•Le formule non sono produttive, poiché nessuna delle singole parole che le compongono viene usata in altre combinazioni, ma può esserci evoluzione (Ellis, 1984: 87):▫I don’t know ▫That one I don’t know▫I don’t know what’s this▫I don’t understand▫I don’t like▫I know this▫You don’t know where it is

I lessemi •La produzione iniziale è caratterizzata

anche da BREVI PEZZI ANALIZZATI (lessemi):▫Non sono sempre facilmente assegnabili a

una classe morfologica▫Presentano minima o nulla flessione

morfologica▫Sono prevalentemente di contenuto, piuttosto

che di funzione▫Seguono un ordine pragmatico-discorsivo più

che sintattico

▫Non hai lavora (= non ha lavoro)▫Bicicletta su montagne (=andavo in

bicicletta sulle montagne)

La forma basica

•La forma basica è, tra le diverse forme flesse di un lessema presenti nell’input, quella scelta dall’apprendente come neutra, o meglio come rappresentante di tutte le altre:▫La frequenza con cui una forma ricorre

nell’input (chilometri, e non chilometro)▫La facilità articolatoria (la, e non gli)▫La lunghezza (mangia, e non mangiavate)▫La specificità

Il lessico

•Anche a livelli più avanzati, gli errori lessicali, rispetto a quelli grammaticali, sono di gran lunga:▫I più comuni▫Quelli che i parlanti nativi notano di più▫Quelli che recano più danno ai fini

comunicativi

Il lessico dal punto di vista quantitativo

•Quante parole conosce un parlante nativo?▫La variazione fra parlante e parlante è

ampia. In generale il vocabolario di una persona adulta colta si aggira sulle 20.000 famiglie di parole. Di queste, il bambino che inizia la scuola ne conosce da 4.000 a 5.000 e ne aggiunge poi circa 1000 all’anno durante il periodo scolastico

•Quante parole deve imparare l’apprendente di una L2?▫Un primo obiettivo è costituito dal

vocabolario di base , cioè dalle 3000 parole circa più frequenti della L2 di arrivo

Il lessico dal punto di vista qualitativo

•Le proprietà di una parola (Laufer 1997:141):▫Una forma▫Una struttura morfologica▫Un pattern sintattico▫Un significato▫Delle relazioni lessicali▫Delle collocazioni privilegiate

Che cosa vuol dire conoscere una parola?

•Conoscenza potenziale vs conoscenza reale del lessico

•Lessico attivo vs lessico passivo•Conoscenza e controllo

Le sequenze di apprendimento del lessico in L2

•Criteri esterni vs criteri interni

•Criteri esterni▫Utilità ▫Disponibilità▫Preferenza personale

•Criteri interni▫Criteri formali

Pronunciabilità Similarità sonora con altre parole Corrispondenza fra suono e grafia Lunghezza delle parole Morfologia

▫Criteri semantici Polisemia Omonimia Chiarezza semantica Specificità Idiomaticità

Contrastività con la L1

Appel (1996)

concetto

parola

significato

forma

enciclopedia mentale

lessico mentale

Potter et al. (1984)Kroll & de Groot (1997)•Modello dell’Associazione Lessicale

▫Le parole in L2 accedono ai concetti indirettamente attraverso le parole in L1

•Modello della Mediazione Concettuale▫Le parole in L2 accedono direttamente ai

concetti, come fanno le parole in L1•Modello dell’Associazione Lessicale e

Mediazione Concettuale▫I legami lessicali e concettuali sono sempre

attivi, ma la loro forza si manifesta diversamente in base alla competenza linguistica

La grammatica

•Con il tempo e con più input, il lessico viene grammaticalizzato ed emerge la grammatica

•Attraverso quali stadi si verifica il processo di apprendimento della grammatica?

Il genere in italiano L2

1. Criteri fonologici2. Criteri semantici3. Criteri morfologici

Criteri fonologici

•Le desinenze nominali non vengono riconosciute come indizi per risalire al genere dei sostantivi, ma contribuiscono solo a stabilire la tipica forma della parola italiana, a finale vocalica.

Criteri semantici

•Fanno capo alla relazione genere-sesso del referente, e si basano su precise desinenze.

Criteri morfologici

•Quando si sviluppano i suffissi della derivazione

• ACCORDO SINTATTICO:1.Anaforico di 3° singolare (per vedere lei)2.Con l’articolo determinativo (la casa)3.Con l’articolo indeterminativo (una donna)4.Con l’aggettivo attributivo (tutta la sera; una

barba bianca)5.Con l’aggettivo predicativo (la casa è piccola,

sembrano brave)6.Con il participio passato (Maria è partita)

Variabilità dell’interlingua(Ellis, 1994)

•Variazione diacronica vs variazione sincronica

•Variazione intersoggettiva vs variazione intrasoggettiva

•Variazione sistematica (contesto sociale, psicologico o linguistico ) vs variazione libera

1. No look my card. […] Don’t look my card2. Yeah me piaso, mi vo a Sydney Tech, mi

studia notte, mi piaso cosita, studiare notte e lavoro giorno, il giorno sé lungo però mi piaso e sé new friends, amichi, mi ho fatto su Tech, e sé very good, me piase tanto

Punto di apprendimento

•Quando possiamo dichiarare imparato un nuovo elemento?▫Quando compare per la prima volta?▫Quando compare un certo numero di volte?

Quale?▫Quando ricorre più spesso rispetto ad altri

elementi alternativi?▫Quando compare sempre?

•Emergenza ▫L’elemento ricorre una prima volta

•Apprendimento▫L’elemento compare un certo numero di

volte•Padronanza

▫L’elemento compare ogni volta che è necessario

Modello psicolinguistico di Levelt

Produzione del parlato•L’elaborazione del parlato usa una

gerarchia universale di conoscenze procedurali che operano sulle conoscenze dichiarative del parlante

•Conoscenze dichiarative:▫Conoscenze generali: c. enciclopediche

del mondo, c. particolari della situazione, modelli del discorso, ecc.)

▫Conoscenze lessicali (forme morfologiche e fonologiche)

Concettualizzatore

•Viene selezionata, ordinata e preparata per essere convertita in lingua tutta l’informazione del magazzino delle conoscenze generali che serve per comunicare le intenzioni del parlante

Formulatore

•Viene selezionata, grammaticalizzata e fonologizzata l’informazione lessicale pertinente al messaggio concettuale in arrivo (prima semanticamente, poi formalmente)

Articolatore

•Viene eseguito il piano fonico come una serie di istruzioni neuromuscolari

Decodificatore

•Dove la produzione linguistica viene auto-monitorata (prima o dopo il messaggio)

Osservazioni sul parlato

•Lo sviluppo della grammatica nell’interlingua è un fatto autoregolatore

•Rispetto alla grammatica, il lessico presenta minore regolarità di sviluppo

•La formulazione grammaticale è determinata lessicalmente:▫Dopo la concettualizzazione sono

selezionate le parole, che portano con sé conseguenze grammaticali

lsalvati@unior.it

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