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InvesTO Magazine is a sophisticated and elegant bimonthly magazine published in two languages (Italian / English) that gives the reader an immediate overview on available investments in any possible market. Each issue contains articles with different and multiple topics in order to satisfy any possible investor need.

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DUEMILATREDICI

MONEY & LIFESTYLEMAGAZINEINVESTO

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Pubblicità singolaPubblicità singolaretro copertina

quando EDITORIA E TECNOLOGIA VANNO DI PARI PASSO...

1) Scarica l’App ‘Digimarc’

2) Avvia l’App e punta il cursore sulla foto nella pagina 115 contrassegnata dal simbolo

3) Guarda i contenuti extra della pagina 115 direttamentesul tuo smartphone

Bastano pochi semplici passi...

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Caro Lettore...

Patrizia Caridi

on sarà il caro lettore di sempre e a pensarci bene su Investo Magazine non c’è mai stato un Caro Lettore

di sempre. Lo scorso anno a Novembre, l’effetto Maya aveva stimolato la mia creatività e in questi giorni non nego una sorta di “Blocco dello scritto-re” ma bando alle ciance perché le cose da dirvi sono veramente tante questa volta.In questi due mesi abbiamo lavorato veramente su tanti fronti, anche e soprattutto per il nuovo periodo di pubblicazione per l’anno 2014 che a differenza degli altri anni, partirà a Febbraio. Que-sto per adeguarci a quelli che sono i Saloni più im-portanti che richiedono la nostra presenza come Media Partnership e potervene dare soprattutto in modo più tempestivo e fresco le relative no-tizie.Ammettiamolo è in un certo senso un regalo che hanno voluto farmi ai vertici per il mio complean-no (a proposito è il 21 Febbraio) .Tornando a noi, il 26 Settembre scorso siamo sta-ti gli artefici del primo Investo Day che ha visto tra i vari relatori, i rappresentanti di grandi realtà imprenditoriali e finanziarie Torinesi, come Banca Intermobiliare, Italia Independent, Building SPA, Acli casa Torino. Nei prossimi giorni invece sare-mo presenti al Lugano Fund Forum che vede alla terza edizione la partecipazione dell’economista Nouriel Roubini. Insomma tante cose abbiamo fatto, tanti i progetti in procinto di realizzazione e tantissime le cose che vi racconteremo… Vi auguro Buon Natale, lo so è presto ma noi ci ri-leggeremo a Febbraio (ricordatevi che il 21 è il mio compleanno e adoro i messaggi di auguri inaspettati) e se nel frattempo sentite la nostra mancanza vi ricordiamo che il nostro sito www.investomagazine.com sta per cambiare veste ma sarà sempre più ricco di notizie e partnership interessanti.See you soon.

p.s.: tra le novità vi invito a dare un’occhiata al taglio tecnologico che abbiamo deciso di dare, in collaborazione con la nostra tipografia Stampa Sud, ad Investo Magazine, un servizio esclusivo che permette un’interazione più attiva con il no-stro esclusivo Magazine.

his is not going to be the usual “Dear Reader” even though on the Investo Magazine the usual “Dear Reader” has

never existed. Last November, the Maya effect influenced my creativity but in these days I have trouble with the “writer’s block”, but no more chat-ting because, this time, I have so many things to say.In these two months we worked really on so many things, also, and above all, for the new publishing calendar for the year 2014 that it will start next Fe-bruary. This change will allow us to be present at the most important exhibitions/trade fairs as Media Partners and it will also allow us to promptly give you the latest news.Let’s face it: it is a present from the top manage-ment for my birthday (by the way, my birthday is on February 21st).Back to us, last September 26th we organized the first Investo Day: among the speakers mem-bers of the Turin business and financial society, as Banca Intermobiliare, Italia Independent, Building SPA, Acli casa Torino. In the coming days we will be present at the Lugano Fund Forum; its third edi-tion will host the economist Nouriel Roubini. Well, so many the things we have done, so many ideas soon to be developed and so many the things we will tell… I wish you merry Christmas, I now is kind of early but we will be back on February (remem-ber my birthday on the 21st and I love unexpected birthday wish messages) and if in the meantime you are going to miss us, we remind you our web-site www.investomagazine.com which is about to change but it will be always rich in news and inte-resting partnership.See you soon.

Ps: among the news, I suggest you to take a look to the new technological style we have decided to give, in cooperation with our printing house Stampa Sud, to Investo Magazine: an exclusive service that allows more interaction with our exclu-sive Magazine.

Dear Reader...N T““

Sommario

Micaela Barisone

Working woman: intervista a Giovanna Manzi

61 | INVESTO woman

Patrizia Caridi

Made Expo

55 | INVESTO building

Massimiliano Sciullo

Acli Casa

49 | INVESTO building

Milena Prisco

Le Start-Up innovative: una risorsa per Torino

41 | INVESTO Law

Giorgio Tosetti

Il Rischio Legale nei mercati finanziari

37 | INVESTO Law

Sebastiano Marinaccio

Qualsiasi esigenza di ogni investitore

29 | INVESTO BANKING

Paolo Longeri

Janet Yallen

25 | INVESTO BANKING

Barbara Chiavarino

Fondi Europei: istruzioni per l’uso

19 | INVESTO BANKING

Alessandro Meluzzi

Strizziamo i cervelli ai burocrati

15 | PSICO INVESTO

25

61

55

41

Marco Longhini

Mazzanti Evantra V8

93 | INVESTO Road

Elena Ferraro

Giulia Mazzoni

85 | INVESTO show

Valentina Polidori

Orecchini, che passione!

79 | style to woman

Francesco Papa

Gian Paolo Guerra

71 | INVESTO design

Sommario

85

93

113

71

Maria Maldarizzi

Comunicazione Interattiva

103 | INVESTO tech

Pietro Diana

Un diamante è per sempre

107 | INVESTO luxury

Patrizia Caridi

Paolo Tenna

113 | investo man

Andrea Scarpetta

Il corpo è il guanto dell’anima

123 | investo fitness

Medea

L’oroscopo degli investimenti

128 | astro INVESTO

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REDAZIONE INVESTOMAGAZINEVia Principi d’Acaja, 59 - 1038 Torino

Tel: 0115790282 | info@investomagazine.comwww.investomagazine.com

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LA REDAZIONE

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Scrivono per noi...

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PEVERO GOLF CLUB - Loc. Cala di Volpe - 07021 Porto Cervo (OT)

Il Pevero Golf Club, progettato nel 1967, venne inaugurato nel 1972 e per anni è stato un segreto gelosamente custodito poichè è uno dei più bei campi al mondo. è veramente un luogo magico; con i suoi stagni naturali tra le roc-ce, un sottobosco profumato di ginepro, mirto e corbezzolo, il Pe-vero è il percorso più pittoresco e sicuramente uno dei più richiesti in cui si possa mai avere il piace-re di giocare. Come paesaggio ogni buca è diversa dall’altra.

Ogni punto di arrivo o di par-tenza diventa, per il giocatore in attesa di giocare, un panora-ma da ammirare. Dal tee della buca 4, attorniato dalle rocce levigate dal vento, si intravedo-no oltre il Golfo del Pevero i rilie-vi della Corsica: una suggestiva emozione da portare nel cuore. L’unico rischio per i giocatori è di sbagliare un tiro perché la vista e il panorama circostante sono talmente belli e suggestivi da distrarre l’attenzione anche del giocatore più concentrato e preparato.

Location del MeseLocation del Mese

La Madernassa Resort Località Lora 2, Guarene (CN) | tel. +39 0173 611716 - cell. +39 335 1430810

Per pranzi e cene romantiche, per festeggiare avvenimenti importanti o convi-viali, il ristorante della Madernassa resort dispone di due sale interne, una sala Garden e due terrazze che regalano meravigliosi tramonti sul Monviso e la catena delle Alpi. La cucina è quella del territorio, finemente e sapientemente interpretata. La cantina dispone di una lista vini con oltre 400 etichette accu-ratamente selezionate. Visto il periodo consigliamo un bell’uovo al tegamino al tartufo bianco ac-compagnato da un ottimo Nebbiolo e per concludere Sformatino tiepido al cioccolato su crema di lamponi.

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Location del MeseLocation del Mese

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by Alessandro Meluzzi

PSICO INVESTO

a politica trova le sue fondamenta nell’etica. Il rapporto tra politica ed etica era stato teorizzato da Bene-

detto Croce e prima ancora da Platone. Oggi sembra mancare questo rapporto, la politica sembra essersi dimenticata dei prin-cipi morali dell’etica. Come è possibile rilan-ciare questo rapporto?È un discorso generoso e pericolosissimo, perché ci porta dentro al massimo grado di inconcludenza. Ci porta dentro una visione pedagogica e psicoterapeutica della poli-tica. Essendo la politica fondamentalmente impotente nel fare alcunché, non solo per il Bene Comune ma anche per se stessa, la politica negli ultimi vent’anni è stata come un falegname che, avendo dimenticato la sua funzione precipua che era quella di fare mobili, si è attardato esclusivamente ad oc-cuparsi di utensili. Fondamentalmente la po-litica, quando parla di politica, parla di sé. Si parla di riforma elettorale, di riforme co-stituzionali, di riforme di riorganizzazioni della politica stessa. Si è realizzata la più infausta delle profezie che avevo sentito raccontare nel ’68 con logiche diametralmente opposte riguardanti l’autonomia del politico. Oggi l’autonomia del politico si è realizzata com-pletamente, perché la politica parla esclu-sivamente di se stessa. Quando parla di sé, eleva una tragica geremiade dalla quale si

olitics is grounded on ethic. The relationship between politics and ethic has been already theorized

by Benedetto Croce and, before him, by Pla-to. Nowadays this relationship does not seem to exist anymore, politics looks like forgetting the moral principles of ethic. How to relaunch this relationship?It is generous very dangerous discussion, be-cause it leads us to the maximum level of inconclusiveness. It lead us into a pedago-gic and psychotherapeutic vision of politics. Being politics basically powerless of doing so-mething, not only for common good but also for itself, politics of the past twenty years has been like a carpenter who, having forgotten its primary purpose of making furniture, wa-sted time in taking care of the tools. Basical-ly politics, when talking about politics, it talks about itself. Talking about electoral reform, constitutional reforms, reforms to reorganize politics itself. One of the most fatal prognosis has unfolded, the one I heard back in 1968 debating diametrically opposed logics con-cerning the politician independence. Today this independence is fully achieved as poli-tics talks exclusively about itself. When talking about itself it arises a tragic jeremiad explai-ning why, as everything is unalterable, politics launches a desperate paean which takes on the ethical content ending up in a consolato-ry pedagogy of common life.

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Strizziamo i cervelli

Let’s shrink bureaucrats’ brainsai burocrati

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PSIC

O INVES

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evince che, siccome tutto è immodificabi-le, la politica lancia questo peana disperato che assume il contenuto etico, finendo per ri-dursi come una pedagogia consolatoria del-la vita comune. Ma quali sono i fatti? I fatti sono maledetta-mente seri e riguardano una questione im-portante della politica che è quella della tas-sazione: non ci può essere tassazione, se non c’è rappresentanza. Questo è il grido delle rivolte parlamentari che ponevano un freno alle spese della Corona durante la rivoluzione inglese. In questo ultimo ventennio, avendo fatto un paio di legislature, il deficit pubblico dalla fine della Prima Repubblica è salito di circa il 30%. Questo vuol dire che destra e sinistra hanno entrambe con-tribuito a questa cresci-ta drammatica del de-ficit. Perché? Che cosa è successo? Sono i costi innanzi tutto della spe-sa burocratica di uno Stato che non fa tagli intelligenti. Si riducono le province ma nessun dipendente pubblico potrà mai essere licen-ziato. È un problema etico? Lo è, perché bi-sogna fare un conteg-gio congruo tra entrate e uscite. Il carico fiscale in Italia è diventato un ostacolo assoluto alla possibilità di fare impre-sa. Ma in Italia c’è un rapporto dipendenti pubblici e popolazione generale di 1/12. Negli Stati Uniti il rapporto 1/100 circa. Può regge-re un paese gravato da questa spesa? Può reggere un sistema economico in cui se lo Stato non dimagrisce, il volume di risorse non potrà mai essere diretto alla produttività, alle imprese, alla costruzione del Bene Comune. E questo non vale soltanto per la generazione di beni materiali. Il sindacato parla spesso del lavoro ma lo Stato non crea il lavoro. Il lavo-ro viene creato dalle imprese. E le imprese in un’economia globalizzata creano lavoro, se possono competere in modo costruttivo con imprese che producono in tutto il mondo. In Italia si arriverà al punto che non si compete-rà più neanche per fare le pizze, se non sa-

But what are the facts? Facts are extremely serious and they concern an important issue of politics, that is taxation: taxation cannot exist if there is no representation. This is the cry of the parliamentary riots against Crown spen-ding during the English revolution. In the past twenty years, after a couple of legislation, the public deficit at the end of the First Republic rose by 30%. This means that both right and left have contributed to this dramatic deficit growth. Why? What’s happened? First of all these are the costs of bureaucracy spending of a State that is not able to do smart cuts. The number of Provinces is reduced while no pu-blic sector employees could never be fired. Is it an ethic issue? Yes it is, because reasonable

calculation between revenues and expenses is needed. Tax burden in Italy has became a real obstacle in doing busi-ness. But in Italy the ra-tio between public sec-tor employees and the general population is 1 out of 12. In the United States the ratio is about 1 out 100. How can a State burdened with this expense survive? How can an economic system resist if the State does not slim down, the resources will not be al-located directly to pro-ductivity, to businesses, to the realization of the Common Good. This applies not only to the generation of material goods. Trade Unions of-ten talk about jobs but

the State does not create jobs. Businesses cre-ate jobs, And businesses in a globalized eco-nomy create jobs if they are able to positively compete with businesses producing all over the world. In Italy we will arrive to a point whe-re we will not compete not even for making pizza if we will not be able to recover from this unbearable hemorrhage.The real problem for politics is to put to an end a situation that in medicine has a name. When a woman is giving birth and she has the rupture of the uterus, she starts incessantly bleeding. If we keep transfusing blood in that body without removing the bleeding uterus, what is going happen? Exactly what is hap-ping in the Italian economy right now: scat-

PSICO INVESTO

remo in grado di correre al riparo da questa emorragia intollerabile. Il vero problema della politica è porre fine a una situazione che in medicina ha un nome. Quando una donna partorisce e ha una rottura dell’utero, comincia a sanguinare in modo irrefrenabile. Se continuiamo a trasfon-dere sangue in quell’organismo senza toglie-re l’utero che sanguina, che cosa succede? Succede quello che sta capitando all’eco-nomia italiana oggi: coagulazione intravasa-le disseminata, tutte le arterie si bloccano, il sangue non circola più, i trombi ostruiscono tutto e alla fine la paziente muore. E l’emor-ragia in economia si chiama spesa pubbli-ca, perché non c’è nessuno che non possa ricollocare risorse laddove le risorse servono a qualche cosa. Si sente spesso dire di non tagliare i servizi. Bene, il mio ultimo lavoro pubblico è stato fare il direttore sanitario in una ASL pubblica. In questa ASL che pas-sa per essere una delle più efficienti in Italia c’erano 1800 dipendenti. Di questi i sanitari erano 900, medici, infermieri, OSS, ADEST. Gli altri 900 erano amministrativi. In una azienda sanitaria locale cosa si fa un rapporto 1/1 tra amministrativi e sanitari? Proviamo a con-frontare questi dati con un’azienda sanitaria privata. Che produttività ha, se non una sor-ta di pensione di invalidità per quelli che fan-no i burocrati pubblici? Non sono neanche ricollocabili. Questo aver allocato questa quantità di risor-se nel pubblico per clientelismo, per passivi-tà, alla fine ha portato l’Italia a un disastro. La politica non può certamente mettere mano a questo problema. La verità è che, se non tagliamo nella carne viva, il paziente si decompone e va in cancrena. Considero talmente impotenti lo Stato e la politica e talmente dilatato il potere delle burocra-zie che credo che l’unica azione politi-ca che valga la pena di fare sia quella di far ragionare i 9000 burocrati dello Stato, facendo su di loro un’attività pe-dagogica e psicoterapeutica. In que-sto momento in Italia sono gli unici che hanno il pieno godimento dei diritti di cittadinanza. Per tutti i cittadini comuni l’unica cosa da fare è dire “basta, per-ché soldi non ci sono più”.

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tered intravascular coagulation, all arteries are clotted, the blood no longer circulates, thrombus clog everything and the patient will eventually die. The haemorrhage in economy is called public spending, because there is nobody who cannot allocate resources whe-re these are needed. We often hear saying that there is no use in service cutting. Well, my last public assignment was as Director in the public local health unit (ASL). This ASL, which is said to be one of the most efficient one in Italy, had 1800 employees. Among these 900 were medical staff: doctors, nurses, healthca-re workers, caregivers. The other 900 were ad-ministrative personnel. In a public local health unit what does a ratio of 1 out of 1 admini-strative and medical personnel mean? Let’s try to compare these data with a private health unit. What kind of productivity does it have? Is it just a kind of disability pension for those who are public bureaucrats? They are not even replaceable. Allocating this amount of recourses in the pu-blic sector because of nepotism, for passive-ness, has led Italy to a disaster. Politics cannot resolve this problem. The truth is that if we do not cut the living flesh, the patient decompo-ses and gangrenes. As I consider politics and the State so powerless and the power of bure-aucracy so extended, I think the only solution for politics, which is worth trying, is to make the 9000 State bureaucrats think, practicing on them some pedagogic and psychothe-rapy activity. Right now in Italy they are the only ones which have the full citizenship rights. For all ordinary citizens the only thing to do is to say “stop, there is no more money left”.

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by Barbara Chiavarino

INVESTO BANKING

rom this current issue, InvesTO Magazine presents to its readers a new column dedicated to Eu-

ropean funds, to help businesses and, first of all, all citizens, men and women, to un-derstand what they are, what they finance, why they sometimes create scandals re-garding unused or not well spent resources: paradoxes in such financial straits.European funds come from the contribu-tion of all the citizens of EU member states and they are divided into independent di-rect financial management programs and cohesion policy run by the national and re-gional levels.For the period 2014-2020 almost 960 million euro will be allocated, the majority of them will be used for cohesion policy, to make Europe a cohesive space, reducing econo-mic and social inequalities, enhancing the cultural, linguistic, natural and landscape diversity.Few and detailed are the goals set by the Europe 2020 strategy for intelligent, sustaina-

PF

“ arte da questo numero un nuovo appuntamento per i lettori di In-vesTO Magazine, per conoscere

i fondi europei dalla parte delle imprese e, prima ancora, delle cittadine e dei cit-tadini, comprendere cosa siano, cosa fi-nanzino, perché talora scatenino notizie di scandali, di risorse non spese o spese male: paradossi in tanta ristrettezza eco-nomica. I fondi europei provengono dalla contri-buzione di tutti i cittadini dei paesi mem-bri dell’Unione, e si distinguono, a rigore di termini, in programmi di finanziamento a gestione diretta e politica di coesione gestita dai livelli nazionale e regionale. Per il 2014-2020 circa 960 miliardi di euro, in maggioranza destinati alla politica di coesione, per rendere l’Europa uno spa-zio coeso, diminuendo le diseguaglianze economiche e sociali, valorizzando le di-versità culturali e linguistiche, naturalisti-che e paesaggistiche. Al centro pochi precisi obiettivi stabiliti dalla strategia Europa 2020 per la cresci-ta intelligente, sostenibile e inclusiva: 75% tasso di occupazione dei 20-64 enni; 3% del PIL in ricerca e sviluppo; meno 20% (rispetto al 1990) emissioni di gas serra,+

i fondi europei:

European funds: instructions for useistruzioni per l’uso

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INVES

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ble and inclusive growth: 75% employment rate in 20-64 range age; 3% of GDP to be al-located in research and development; less 20% (compared to 1990) of greenhouse gas emissions, + 20% of energy efficiency, + 20% of energy from renewable sources (the so called 20/20/20 goal); 10% the early scho-ol leaving rate and 40% graduated rate in 30-34 range age; less 20 million people lea-ving in poverty or risk of poverty. Behind the targets, two are the emergencies: unem-ployment, especially among young peo-

ple, and the cre-dit squeeze that crunches the mi-cro, medium and large businesses. Italy must fully seize the oppor-tunity that these funds represent. It is a difficult mo-ment, and we will give all the updates on the next issues, to-gether with, in order to encou-rage our country approach, the topic of the inde-pendent direct fi-nancial manage-ment programs integration, the circulation of ta-lents and ideas, leading research and innovation, integration and intercultural dia-logue and excel-lence in educa-tion.

By Barbara ChiavarinoObiettivo Europa s.r.l.

www.obiettivoeuropa.it

20% efficienza energetica, 20% energia da fonti rinnovabili (il cosiddetto obiettivo 20/20/20); al 10% il tasso di abbandono scolastico e al 40% quello dei laureati 30-34 anni; 20 milioni di persone in situazione o a rischio di povertà in meno. Dietro ai target, due emergenze: la disoccupazio-ne, giovanile in primis, e la stretta crediti-zia che stritola le micro, piccole e medie imprese.

L’Italia deve saper cogliere e fare frutta-re appieno l’opportunità che questi fon-di rappresentano. E’ una fase delicata, che seguiremo nei prossimi numeri, affian-candovi il tema dell’integrazione dei pro-grammi della gestione diretta, per favorire l’approccio transnazionale, la circolazio-ne dei talenti e delle idee, la ricerca e l’in-novazione d’avanguardia, l’integrazione e il dialogo interculturale, la formazione d’eccellenza.

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INVES

TO N

EWS

Il primo manuale illustrato del bartender ita-liano più richiesto al mondo, per imparare a creare drink per ogni occasione usando una semplice tazzina da caffè come unità di misura. Prefazione di Benedetta Parodi, Rizzoli.

“Tutti I Miei Cocktail” non è un semplice ma-nuale, ma un vero e proprio corso illustrato di bartending. Pagina dopo pagina impare-rete a scegliere il bicchiere giusto per ogni drink, quali attrezzature utilizzare per non sbagliare e persino quale ghiaccio è più adatto alla vostro preparazione. Dal classi-co Americano all’esotico Mai Tai, daglì smo-othie con il gelato ispirati ai vizi capitali ai cocktail natalizi, tutte le ricette (divise per categorie e occasioni) sono accompagna-te dalla foto del drink finale e da interessanti curiosità, Per un romantico appuntamento a san Valentino o per un brindisi da brivido ad Halloween, ognuno di voi - astemi com-presi! - potrà trovare a creare il suo cocktail ideale comodamente a casa.

Contenuti e curiosità:

Per i più piccoli:“Un nuovo mood per la merenda dei più piccoli” : ecco cos’ho pensato quando ho creato delle ricette sane e giocose per i vo-stri bimbi. E ovviamente non potevo non far-mi ispirare dai loro cartoni animati preferiti. l’unione di biscotti, latte, frutta e yogurt ren-derà la giornata dei bambini più colorata e gustosa, senza però perdere di vista i valori nutrizionali fondamentali per una crescita sana. Ps: Io li ho assaggiati tutti e fidatevi che per noi “grandi” sarà difficile non berne uno.. perchè, in fondo, è sempre bello risco-prire il bambino che c’è in ognuno di noi!

Book

A ciascuno il suo: I cocktail per i status so-ciali che caratterizzano il 2013Mi piace molto osservare le persone men-tre sono alle prese con la loro quotidiani-tà: mamme che accompagnano i bimbi a scuola e poi corrono al lavoro; uomini che consultano l’ultimo gadget tecnologico nella speranza che li aiuti a far coincidere tutti gli appuntamenti della giornata; ragaz-zi che si affannano in palestra per bruciare le calorie di troppo; donne perennemente a dieta con l’obiettivo di sconfiggere quella maledetta taglia in più. Ed è per tutti loro (e magari anche voi!) che una mattina ho de-ciso di scrivere delle ricette in cui le persone si potessero rispecchiare. Ho inoltre cerca-to di calibrare i sapori e le proprietà degli alimenti in modo che anche un drink pos-sa aiutarvi ad affrontare in maniera sana la giornata.

Es: Sunbath, per chi desidera un’abbronzatu-ra perfetta tutto l’anno! Bere uno smoothie alla carota vi aiuterà a restare idratati e ab-bronzati grazie all’alto contenuto di betaca-rotene.Fashion victim: per chi vuole apparire sem-pre in splendida forma. L’ananas ha una straordinaria funzione diuretica e antiossi-dante, l’ideale per la prevenzione delle ru-ghe, e il melone ha un bassissimo apporto calorico. Un drink perfetto per affrontare la Fashion week al top!!

Bruno Vanzan

momentDrink...

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INVESTO NEWS

Book

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Janet yellen

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INVESTO XXXXXXXby Paolo Longeri

er la prima volta nella storia la Fe-deral Reserve - la Banca Centra-le USA - sarà presieduta da una

donna, Janet Yellen che ne è l’attuale Vice-Presidente, a conferma di un ulterio-re passo in avanti compiuto dalle donne nell’affermazione della loro professionalità. Yellen è un’ottima economista e ha un cur-riculum accademico (Yale) e professionale davvero invidiabile. Dal punto di vista del-la visione economica Yellen è considerata una delle più limpide “Colombe”, termine con cui vengono classificati i membri della FED in base al loro credo economico quan-do è improntato ad un forte interventismo monetario in favore della crescita econo-mica e della lotta alla disoccupazione. Le Colombe si contrappongono ai cosiddetti “Falchi” che sono invece più attenti alla salvaguardia della stabilità monetaria e alla stabilità delle aspettative d’inflazione. Per gli investitori capire se e in che modo il cambio al vertice della FED implichi anche un cambio nella Politica Monetaria è di fon-damentale importanza, soprattutto nell’at-tuale congiuntura economica mondiale. Ebbene il credo economico-politico di Yel-len sembra essere ampiamente allineato a quello del Presidente uscente Bernanke, confermando una linea di continuità. La

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Janet yellenJanet Yellen

INVESTO BANKING

or the first time in the history of the Federal Reserve – the United Sta-tes Central Bank –a woman, Janet

Yellen, will lead the central bank after ser-ving as vice-chair in the same institution; this is a further step forward for women in the workplace. Yellen is an excellent eco-nomist and she as an academic (Yale) and professional enviable background. As far as her economic vision, Yellen is to be considered one of the most transparent “Doves”, words used to describe the FED members according to their economic beliefs based on monetary intervention to encourage economical growth and fight against unemployment. Doves are oppo-sed to “Hawks”, who are more concerned about monetary and inflation stability. For investors it is fundamental to understand if this new appointment will influence the Mo-netary Policy, especially in the current glo-bal economic situation. Well, Yellen’s eco-nomic beliefs look like to be the same as the outgoing Bernanke, confirming policies continuity. Yellen’s nomination has been considered as the right choice to guaran-

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tee Bernanke’s policy continuity, but with an additional “plus” that could be result very useful in the current market situation. This “plus” consists in the ability, showed by Yellen in the past, to detect the arrival of the real estate bubble. This intuitive ability of the future President was significantly hi-ghlighted by the press and it was also un-derlined by the President Obama in the no-mination speech. The fact is that there is no evidence to support Yellen correct predic-tion of the arrival of the crisis and, in fact, she back then believed in the United States economic ability to hold out to the fall of prices in real estate and she also believed in the Monetary Police to easily help the economic recovery . Nowadays we belie-ve in everybody drawing lessons from ex-perience, even though the new President assumed academic beliefs make us think that the current Monetary Policy will remain expansionary until unemployment will not be restored to pre-crisis levels and inflation will be restored. The increasing number of academic studies show that the current monetary expansion is, on margin, fruitless if not bad for the real economy but useful for speculative excesses and misalloca-tions of resources. The Board of the Federal Reserve itself seems to have shown to be more sensitive to these issues. A progressi-ve reduction of the United States monetary expansion should be implemented in the next few months, in order to reduce the risk of dangerous speculative excesses and to start a difficult recovery that will cause volatility in the markets, as it happened du-ring the past summer months. The recovery could be gradual and gentle and it may also disregard the economic data, as long as they will not start to worsen. Although the recent confrontation on fiscal issues betwe-en Obama and the Republicans have pro-bably reduced a little the pace of growth of U.S. GDP and as the same confrontation could be re-open in early 2014 restraining economic growth, we think that – being aware of the past mistakes - the “predicti-ve Yellen” could pay attention to the cau-

candidatura di Yellen, è stata così presen-tata come la scelta ideale nella continuità di Bernanke con un “plus” addizionale mol-to utile nell’attuale fase di mercato. Questo “plus” sarebbe la capacità, mostrata da Yellen nel recente passato, di avvertire l’ar-rivo della bolla immobiliare. Questa capa-cità intuitiva della futura Presidente è stata evidenziata con un notevole rilievo dalla stampa e sottolineata anche dallo stesso Presidente Obama nel discorso di presen-tazione. In verità non vi sono elementi per sostenere che Yellen abbia correttamente preconizzato l’arrivo della crisi e, anzi, le sue convinzioni di allora mostravano fidu-cia nella capacità dell’economia USA di reggere ad una discesa dei prezzi immo-biliari e della Politica Monetaria di aiutare agevolmente la ripresa economica. Oggi, per quanto le convinzioni accademiche attribuibili alla nuova Presidente possano portare a ritenere che l’attuale Politica Monetaria rimarrà ancora super espansi-va fino a che la disoccupazione non sarà riportata ai livelli pre crisi e l’inflazione non avrà rialzato la testa, pensiamo che dalle esperienze tutti traggano delle lezioni. Sono sempre più numerosi gli studi accademici che dimostrano come l’attuale livello di espansione monetaria sia, al margine, ste-rile se non dannoso per l’economia reale e utile solo alla formazione di eccessi spe-culativi e di errate allocazioni di risorse. Lo stesso Board della FED sembra aver mostra-to di essere sempre più sensibile a queste argomentazioni. Una progressiva riduzione dell’espansione monetaria USA dovrebbe essere questione di pochi mesi, proprio al fine di ridurre il rischio di alimentare perico-losi eccessi speculativi e per iniziare un per-corso di rientro che sarà comunque difficile e provocherà molta volatilità sui mercati, come i mesi estivi ci hanno confermato. Il rientro potrebbe essere graduale e dolce, perfino indipendente dall’andamento dei dati economici, almeno fintantoché questi non punteranno decisamente al peggio. Sebbene il recente scontro sui temi fiscali tra Obama e i Repubblicani abbia proba-bilmente ridotto un poco il ritmo di crescita del PIL USA e dato che vi sono i presupposti perché un nuovo scontro possa riproporsi

Yellen: una delle più limpide “Colombe”INVES

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ad inizio 2014 contribuendo a mantenere contenuta la crescita economica, pensia-mo che – forte degli errori di valutazione del passato – la “predittiva Yellen” potrebbe ascoltare le voci di cautela già presenti nel Board e magari fare un annuncio di inizio della riduzione nell’espansione di bilancio (QE Tapering) già a Dicembre. Così facen-do potrebbe togliere al Congresso l’alibi di avere un costante supporto monetario, costringendolo verso una soluzione più du-ratura sulla politica fiscale. Questo non vor-rà dire che il rialzo dei tassi sarà imminente ma certamente avrà impatti sui mercati. Le obbligazioni a lunga scadenza delle curve governative e del credito dovrebbero sof-frire così come potremo assistere ad un ri-torno di volatilità sui mercati emergenti con un Dollaro in recupero. L’azionario dei Paesi sviluppati – che in generale ha livelli di valu-tazione sulle medie storiche – potrebbe su-bire qualche battuta d’arresto, soprattutto se nei prossimi mesi sarà mancata la ripresa economica in Europa e negli USA. Tuttavia l’inversione della Politica Monetaria USA se-gnerà un ulteriore contributo al processo di rotazione della liquidità dai mercati obbli-gazionari a quelli azionari.

tious advices coming from the Board and maybe she could announce the reduction of fiscal expansion (QE Tapering) as early as December. I doing that, the Congress will not have the excuse for a continuous mo-netary support and it will be force to find a more lasting solution in fiscal policy. This does not mean that the rates will immedia-te increase but it will definitively have an im-pact on the markets. The long-term bonds of government curve and credit could suf-fer as well as the return of volatility in emer-ging markets with a dollar in recovery. The share of developed countries - which in general rates on historical averages - may suffer some setbacks, especially if in the co-ming months we will not see the economic recovery in Europe and in the United States. However, the United States Monetary Policy turn will mark a further contribution to cash circulation from bond to stock markets.

INVESTO BANKING

Janet Yellen, presidente Federal Reserve

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‘Non si può pensare un’architettura senza pensare alla gente’(Richard Rogers)

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by Sebastiano Marinaccio

INVESTO BANKING

onsultinvest si è caratterizzata nell’arco di 25 anni come una struttura di gestione sempre affi-

dabile, anche nei momenti in cui i mercati hanno ostacolato pesantemente la crescita dei portafogli, come è avvenuto frequente-mente nell’ultimo quinquennio di forte crisi economica e dei mercati finanziari. Maurizio Vitolo, fondatore con alcuniamici e colleghi oltre 25 anni fa di Consultin-vest e amministratore delegato della socie-tà, spiega la sua filosofia e soprattutto l’uni-cità dell’approccio di investimento volto al ritorno assoluto.

Che cosa contraddistingue Consultinvest sul mercato? Quali sono le particolarità di que-sta società?«La filosofia di investimento di Consultinvest Sgr SpA è focalizzata da sempre sulla com-prensione dei bisogni dei clienti: non a caso abbiamo clienti privati e professionali che ci seguono da quando ci siamo costituiti oltre 25 anni fa. Da allora lo stesso team di gestori continua ad affinare una metodologia che consente di soddisfare qualsiasi esigenza di qualsiasi investitore, sia privato sia istituziona-le».

or the past 25 years Consultin-vest has distinguished itself as a reliable organizational mana-

gement, even in moments in which the growth in portfolios has been heavily hit, as it has frequently happened in the past 5 years, by the economic crises and fi-nancial markets. Maurizio Vitolo, who has founded, together with some colleagues, Consultinvest 25 years ago and now Presi-dent of the company, explains his philoso-phy and his unique approach to absolute return investments.

How does Consultinvest make the differen-ce on the market? What are the company characteristics?«Consultinvest Sgr SpA investment philo-sophy has been always focused on the clients needs: this is the reason why we deal with private and professional clients who have been followed us since we star-ted more than 25 years ago. Since then,

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Qualsiasi

Any investor’s needsesigenza di ogni

investitore

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Come fare a centrare in ogni occasione l’in-vestimento giusto per ogni investitore?«Noi crediamo che non esistano investimen-ti buoni o cattivi, ma buoni o cattivi investi-tori. Diventare buoni investitori è un proces-so che ha bisogno di molti ingredienti, quali la curiosità, l’intelligenza, la tecnologia e la capacità di cogliere in quale fase del ciclo economico ci troviamo. Il buon investitore deve riuscire a sapere dosare e a tradurre concretamente la matematica, la storia, la politica e la filosofia, deve attualizzare e contestualizzare metodologie e processi ge-stionali».

Stabilito ciò, però, investire in maniera effi-cace in tutte le condizioni di mercato signi-fica anche sapere prevedere decisioni di gestione.«La convinzione che il capitale deve essere preservato dagli eventi traumatici di mer-cato, ci impone l’applicazione di particolari tecniche continuamente testate, in grado di adattarsi rapidamente ai continui e sem-pre più repentini movimenti dei mercati fi-nanziari, spesso dovuti a fattori esogeni agli stessi».

Nel momento in cui gli indici azionari e ob-bligazionari ritracciano non è facile portare a casa comunque risultati positivi.«Preferiamo non sottostare alle rigide rego-le normalmente diffuse del parametro a benchmark: seguire gli indici significa non fare selezione e acquistare tutto ciò che esiste all’interno del paniere, come se tutti i titoli fossero di qualità. Ma non vogliamo nemmeno seguire modelli profeticio di convinzione: non è il nostro mestiere as-surgere a guru della finanza, non è il nostro mestiere fare previsioni sui listini. A noi non interessa dove andranno i mercati: noi sare-mo sempre attenti e anche un po’ diffidenti. Per questo motivo abbiamo da sempre col-tivato e sperimentato con successo la filoso-fia della gestione attiva/flessibile e, grazie a questo approccio, molti dei nostri fondi con-seguono risultati eccellenti e duraturi».

Quali livelli di rischio affrontate per ottenere questi risultati?«Preferiamo creare strumenti di investimen-

the same managements team works on a technique aimed to satisfy any investor’s need, both private and institutional».

How to find the right investment for each investor?«We believe there are not good or bad investments, but good or bad investors. Being a good investors involves a process that requires many ingredients: curiosity, intelligence, technology and the ability to understand the economic cycle we are in. The good investor has be able to me-asure out and concretely translate math, history, politics and philosophy and he has to contextualize management processes and techniques».

Said that, however, to efficiently invest in all kind of market situations means to know how to anticipate management decisions.«Being convinced that the capital must be protected by market shocks, forces us to put into practice special and tested tech-niques able to quickly adapt to constant and increasingly unexpected movements of the financial markets, often due to exo-genous variables».

When stock and bond indexes retrace, it is not easy to bring home any positive re-sults.«We prefer not to be subject to normal benchmark parameter rules: to follow in-dexes means not to make a selection and to buy everything in the basket as all bonds were of good quality. But we do not even want to follow prophetic models or beliefs: it is not our job to be a guru in finance or to make prediction on price lists. We do not follow market trends: we will always be very careful and a little bit suspicious. For this reason we have always implemented and successfully tested the philosophy of active/flexible management and, thanks to this approach, many of our funds achie-ve excellent and long-lasting results »

What kind of risks do you face in order to achieve these results?«We prefer to create Investment tools in the time span indicated by the client, ra-

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to soddisfacenti nell’arco temporale indica-to dalle esigenze del cliente, piuttosto che applicare concetti di pura osservanza di propensione al rischio, il nostro team adotta varie strategie di gestione del rischio, tutte costantemente monitorate».

Quali sono regole base della vostra strate-gia di investimento?«Impostando i portafogli sui vari obiettivi di durata attesa applichiamo la sana regola dell’estrema diversificazione e della decor-relazione più ampia possibile tra i vari asset. Con questa tecnica abbiamo la possibilità di inserire nei nostri portafogli veri talenti, che possono essere titoli o altri gestori, maga-ri specializzati in quelle nicchie di mercato dove riteniamo che ci possa essere un va-lore che è possibile estrarre solo con grandi competenze, talenti che vengono indivi-duati attraverso un meticoloso processo di ricerca nell’intero universo investibile. Que-sta metodologia ci consente di dare solidità e robustezza ai portafogli, permettendoci di cogliere le opportunità che i mercati con-tinuamente offrono amplificando la proba-bilità di ottenere risultati complessivamente positivi».

Quali sono le componenti più importantiche determinano il rendimento nei vostriportafogli?«La maggior parte del rendimento dei nostri portafogli deriva dalla corretta ponderazio-ne degli asset che lo compongono per un preciso arco temporale, creando il giusto equilibrio tra obbligazioni, azioni e liquidità: non dimentichiamoci che laddove si inseri-sce volatilità, anche se controllata, i risultati risultano molto più importanti».

Quali sono le vostre tecniche per contrasta-re il rischio? Come riuscite a gestirequesta variabile?«Si può riuscire a contrastare il rischio anche accettando una maggiore volatilità: attri-buire un valore numerico al rischio rende l’investimento consapevole e consente di dare un prezzo a qualunque strumento fi-nanziario. I nostri gestori cercano di capire sempre se il prezzo per il rischio è corretto, evitandone assunzioni concentrate. Il nostro concetto di rischio lo identifichiamo nella possibilità che l’investimento produca rendi-menti inferiori rispetto a quelli attesi».

ther than simply apply some risk appetite concepts; our team adopts various risk management strategies, all of which are constantly monitored».

What are the key rules of your investment strategy?«By setting the portfolios on various dura-tion time targets, we apply, as much as possible, the good rule of assets diversifi-cation and decorrelation. This technique gives us the possibility to insert in our por-tfolios some real talents, bonds or other fi-nancial managers, that maybe are quali-fied in niche markets where we think there might be a value detectible only with gre-at skills, talents that are identified throu-gh a meticulous process of searching the entire investment universe. This method gives solidity and stability to our portfolios, allowing us to seize the opportunities that the market keeps offering and broadening the possibility to obtain positive results».

What are the most important factors that guarantee returns on your portfolios? «Most of our portfolio performances come from the careful consideration of the assets over a specific period of time, creating the right balance between bonds, stock and cash flow: let us not forget that wherever you have volatility, even if it is monitored, the results are much more important».

What are your techniques to counter the risk? How do you handle this variable?You may be able to counter the risk even accepting greater volatility: assigning a numerical value to the risk makes it a con-scious investment and it allows to give a price to any financial instruments. Our financial managers always try to under-stand if the price of risk is correct, avoiding to take too much risks. Our concept of the risk is the possibility that the investment will produce lower returns than expected».

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investo news

M“ ercatino srl e Centro di Ricer-ca Occhio del Riciclone hanno

misurato l’impatto ambientale di oltre 200 punti vendita dell’usato. Gli affiliati alla Mer-catino srl hanno riutilizzato nel 2012 22.000 tonnellate e ne hanno evitate 100.000 in ter-mini di CO2 equivalente.Sono ormai quarant’anni che si parla delle “4 erre” (riduzione, riutilizzo, riciclo e recupe-ro), una gerarchia di prioritá nelle politiche ambientali che, con il tempo, é diventato direttiva europea e legge nazionale.Ma per quanto riguarda le prime due “erre”, che in base a un criterio sanitario, ambien-tale e anche economico dovrebbero ave-re totale prioritá sulle altre, non si é riusciti a fare moltissimo. Spesso, infatti, i progetti ap-plicati non tengono conto di chi realmente opera nel settore, lavorando a KM 0, gene-rando ricchezza e posti di lavoro, e produ-cendo anche importanti risultati ambientali. Se si tende a non tenere conto di chi con-cremente lavora nel riutilizzo, é anche per l’assenza di strumenti di misurazione. “Un problema al quale Mercatino srl e Occhio del Riciclone hanno deciso di dare fine col-laborando allo sviluppo di un’innovativa metodologia di misurazione, che permet-terá a cittadini e istituzioni di intendere la reale importanza del lavoro di chi riutilizza”, ha dichiarato il Presidente della Mercatino srl Sebastiano Marinaccio. “Grazie a que-sto lavoro”, ha detto il Direttore del Centro di Ricerca Occhio del Riciclone Pietro Lup-pi, “sará possibile fondarsi su basi certe al momento di generare politiche di riduzione, riutilizzo e preparazione al riutilizzo, e al mo-mento di creare accordi di programma con tutti i portatori di interesse”.

La Mercatino srl opera dal 1995 nel settore dell’intermediazione tra privati di oggetti usati. Distribuita sull’intero territorio naziona-le tramite una rete in franchising che oggi conta oltre 200 punti vendita dell’usato, la Mercatino SRL é protagonista di un sistema etico-sociale di riutilizzo che contribuisce in modo concreto alla salvaguardia dell’am-biente e del territorio.Nel 2012 gli affiliati alla Mercatino srl hanno venduto 9.480.090 oggetti che, in base a una conversione ottenuta su congrui cam-pioni di peso identificati da Occhio del Rici-clone e rilevati dalla Mercatino srl, corrispon-dono a ben 22.170 tonnellate.Un enorme lavoro di riutilizzo grazie al quale 72 milioni di euro sono stati restituiti alle ta-sche delle famiglie italiane (che ricevono mediamente il 50% del prezzo di vendita dei loro beni) e 1850 persone hanno ricevuto un salario: risultati economici e occupazionali che, avendo un effetto diretto sugli indici di consumo, rappresentano un’importante e concreto contributo contro la crisi.

Quantificati, per la prima volta, i benefici ambientali dell’usato!Green

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Roma: Altare della Patria

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by Giorgio Tosetti

INVESTO law

hi ha partecipato alla sessione pomeridiana di InvesTO Day il 26 settembre scorso a Torino In-

contra ne ha già sentito parlare, ma per chi quel giorno non c’era InvesTO Law di que-sto numero affronta un argomento un po’ meno tecnico del solito, che a qualcuno potrà sembrare quasi “metafisico”.Si parla tanto di gestione del rischio. Di av-vocati (all’interno e all’esterno di banche, intermediari finanziari e società di ogni tipo) ce ne sono davvero fin troppi. Ma di che rischi si occupano, o si dovrebbero occu-pare? Che cosa è, in particolare, il rischio legale? Si tratta del rischio che “comprende, fra l’al-tro, l’esposizione ad ammende, sanzioni pe-cuniarie o penalizzazioni derivanti da prov-vedimenti assunti dall’organo di vigilanza, ovvero da regolamenti privati”. Ma que-sta è solo una proposta di definizione, per quanto molto autorevole in quanto formu-lata nell’ambito di “Basilea II” (la normativa sovranazionale sulle dotazioni di capitale delle banche). Altri (come il celebre studio-so di questo fenomeno Roger Mc Cormick, professore alla London School of Econo-

Chose who attended the after-noon section of the InvesTO day the last September 26th at To-

rino Incontra have already heard about it; but for those who were not there that day, InvesT0 Law will deal with an issue less tech-nical than usual, that somebody may call “metaphysical”. There is so much talk about risk manage-ment. There are too many lawyers (inside and outside banks, brokers and businesses of any kind). But what kind of risks do they manage or should they manage? What is it exactly legal risk?Legal risk includes “ but is not limited to, exposure to fines, penalties, or punitive da-mages resulting from supervisory actions, as well as private settlements”. But this is just a proposal for its definition, even if very reliable as mentioned in “Basel II” (docu-ments on international regulations and re-commendations on bank capitals). Others (such as the famous expert Roger Mc Cor-mick professor at the London School of Economics) suggest broader definitions

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Il rischio legale nei mercati

Legal risk in financial markets (and that is not all)finanziari (e non solo)

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mics) propongono definizioni più ampie, che includono il rischio di subire una causa o di patire le conseguenze negative che derivano da difetti nella documentazione contrattuale di un investimento.Qualunque definizione se ne voglia dare, sta di fatto che l’interesse per l’individuazio-ne e la gestione del rischio legale è sempre crescente, in primis nel settore bancario e finanziario (a causa dell’incremento espo-nenziale del contenzioso e delle sanzioni collegate alla crisi globale), ma anche in ogni altra attività economica, e persino da parte del singolo investitore privato.Le fonti del rischio legale possono essere svariate (ad esempio l’incertezza dell’esito di una causa, imprecisioni nella redazione di un documento, dubbi sull’applicazione di una legge, nuovi orientamenti giurispru-denziali, ecc.). Non si tratta in ogni caso, del semplice rischio di agire in maniera non conforme alla normativa. Quest’ultimo è il cosiddetto “rischio di non conformità” (co-siddetto compliance risk), che si distingue dal rischio legale perché quest’ultimo ha un elemento caratterizzante in più: l’origine da situazioni per loro natura incerte ed esterne.Da queste “variabili esogene” deriva l’im-possibilità di definire ex ante i precisi confini del rischio legale e la sua immisurabilità sulla base di modelli matematici. Questo non si-gnifica però che il rischio legale non si possa valutare e prevenire.La valutazione del rischio legale dovrà es-sere condotta nell’ambito del più ampio processo di auditing del rischio operativo di una banca, intermediario finanziario (o qualunque altra realtà economica o di in-vestimento), attraverso un processo di due diligence che conduca ad analizzare i fat-tori che possano tradursi in potenziali fonti di rischio legale (quali, ad esempio, la pre-cisione e la completezza della documen-tazione contrattuale, il grado di aggiorna-mento alla normativa ed agli orientamenti

which include the risk to take legal action or to be effected by negative consequen-ces caused by defect of form in investment contracts.Whatever definition you may use, the inte-rest for legal risk management is growing, especially in banking and finance (due to growing fiscal cases and fines caused by the global crisis) but also in any other busi-ness and among private investors.Causes for legal risks may vary (for exam-ple the uncertainty for the result of a lawsu-it, inaccuracies in drafting a document, doubts about the application of a law, new jurisprudential orientation, etc.).It is not only a matter of risk of non-compliance with re-gulations. This is the so called “compliance risk”, which is different from legal risk be-cause of its uncertain and external origins.Because of these “external variables” it is impossible to determine ex ante bounda-ries and measure, based on mathematic models, of legal risk. This does not mean that it is impossible to evaluate and prevent legal risk.Legal risk evaluation should be carried out during the process of auditing the opera-tional risk of a bank, financial broker (or any other economic or investment reality), through a process of due diligence that could lead to determine potential causes of legal risk (for example, the accuracy of all the contract documents, regulation updating status and most recent jurispru-dential orientation in any kind of businesses, ect.).In detecting the more suitable method to evaluate the legal risk of a party, it will be necessary to take into account the quanti-tative and qualitative indicators as, among others: (i) the amount of losses caused by legal risk in the past years; (ii) a series of complaints and damage claims made by clients and former clients; and(iii) the macro-economic situation and the performance of financial markets

l’interesse per l’individuazione e la gestione del rischio legale è sempre crescente...

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giurisprudenziali più recenti rilevanti per il tipo di business condotto, ecc.). Nell’individuazione del metodo più adatto per valutare il rischio legale di un determi-nato soggetto occorrerà inoltre tenere con-to d’indicatori quantitativi e qualitativi qua-li, tra l’altro:(i) l’ammontare delle perdite subite a cau-sa del rischio legale negli ultimi anni; (ii) una serie storica dei reclami e dalle ri-chieste di risarcimenti dei danni presentate da clienti ed ex clienti; e(iii) la situazione macro-economica e l’an-damento dei mercati finanziari.È fondamentale, inoltre, distinguere l’as-sessment del rischio legale da altri processi di valutazione che possono a prima vista essere in parte accostati (ad esempio la revisione legale dei conti, il rating da par-te di agenzie esterne, o le certificazioni di qualità). Coloro che eseguono questi tipi di valutazioni mancano però di un elemento imprescindibile per valutare il rischio legale: l’indipendenza.Al fine di condurre una valutazione corret-ta ed utile del rischio legale è invece di pri-maria importanza individuare un soggetto dotato non solo di specifiche competenze approfondite e diversificate in ambito le-gale e regolamentare, ma soprattutto di indipendenza di giudizio. Ne deriva un nuovo ruolo del consulente legale, che non è più il semplice “litigator” a cui ci si rivolge quando qualcosa non va, ma un soggetto chiamato a svolgere un ruolo ben più ampio e articolato. Ma questo lo vediamo nel prossimo numero di InvesTO Law!

It is also fundamental to distinguish legal risk assessment from other process of eva-luation that could be somehow similar (for example statutory auditor, rating by exter-nal agencies or the quality certification).However, those who perform these type of evaluation are missing an essential ele-ment for assessing legal risk: independen-ce. In order to conduct a proper and useful as-sessment of legal risk, it is essential to iden-tify a subject who has not only a specific and diversified in-depth expertise within laws and regulations, but also has an inde-pendent judgment. The legal consultant has therefore a new role: he is no longer a simple “litigator” to turn to when something is wrong, but he has now a much wider and articulate role. But we will talk about this in the next issue of InvesTO Law!

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Special Guest Speaker: NOURIEL ROUBINI

Lunedì 25 e Martedì 26 Novembre, 2013Palazzo dei Congressi

Piazza Indipendenza 4, 6900 Luganowww.LuganoFundForum.chevents@lanternresearch.com

Il Lugano Fund Forum (LFF), evento dedicato

all’Asset Management, agli strumenti di investi-

strutturati, unit linked…) e all’analisi fondamen-

tale, è quest’anno alla sua terza edizione.

Organizzato da “The Lantern” Research, si tratta

Svizzera e del nord Italia.

Punto d’incontro per l’Asset Management Svizzero e Italiano

Main Partners:

consulta il programma completo su www.LuganoFundForum.ch

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by Milena Prisco

INVESTO Law

lla Camera di Commercio un se-minario su come valorizzare l’in-novazione aziendale.

Il 5 novembre si è tenuto alla Camera di Commercio di Torino il seminario “Le Start Up innovative: la valorizzazione degli as-set fra corporate venture capital e tutela della Proprietà Intellettuale”, organizzato dal Settore Innovazione Tecnologica della Camera ed indirizzato ad imprenditori ed investitori privati. Al centro del pomeriggio gli strumenti giu-ridici e le opportunità che il nostro ordina-mento offre per valorizzare l’innovazione delle Start Up. Intorno allo stesso tavolo, inaugurato dal Presidente della Camera di Commercio Alessandro Barberis, oltre alla sottoscritta gli avvocati Paolo Bianco ed Antonella Musy soci dello Studio Musy Bianco e Associati, l’avv. Alberto Camusso socio dello Studio Jacobacci ed il professo-re Marco Cantamessa Presidente dell’Incu-batore I3p del Politecnico. Punto di partenza del seminario le strategie per massimizzare il valore dell’innovazione nelle Start Up e rispondere all’esigenza del-le imprese di valorizzazione gli assets azien-

Aeld at the Chamber of Com-merce a seminar on how to enhance business innova-

tion.

n November 5th, the Chamber of Commerce of Turin held the seminar “The innovative Start-up: assets appre-ciation between corporate venture capital and protection of Intellectual Property”, organized by the Industry Technological Innovation Department of the Chamber and addressed to en-trepreneurs and private investors.Focus of the afternoon the legal in-struments and opportunities that our system offers to enhance the innova-tion of Start. The table of discussion was opened by the President of the Chamber of Commerce, Alessandro Barberis, by myself and the lawyers Pa-olo Bianco and Antonella Musy, part-ners of Studio Musy Bianco e Associa-tes, lawyer Alberto Camusso partner of Studio Jacobacci and professor

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LE START UP INNOVATIVE:

Innovative startups: a resource for TurinUNA RISORSA PER TORINO

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Marco Cantamessa, President of the Incubator I3p of the Politecnico. Starting point of the seminar, strategies to maximize the value of innovation in Startups and meet the need of enter-prises to enhance the company’s as-sets in terms of human capital and in-tellectual property.With the speakers – each with their own skills – we have dealt with com-pany policies aimed to draw econo-mic value from innovation through corporate venture capital, intended as acquisitions or transfers of techno-logy assets, Research & Development partnership, safeguard of intellectual propriety and exploitation of skilled personnel through incentive systems. The background discussion was about the Innovative Startups regulation is-sued a year ago with the aim of con-tributing to the development of a new entrepreneurial culture, to create a more favorable ground for innovation, to promote greater social mobility and networking policies, to attract talents in Italy and capitals from abroad. The regulation encourages, with some facilitation, Startups conducting an innovative business in terms of ow-nership of intellectual property and significant investments in Research & Development or the employment of personnel from research; therefore, Startups need to plan business stra-tegies to develop and manage inno-vations in their own business in order to benefit from the above mentioned Law. From this perspective, company policies become of a strategic im-portance both when focused on cor-porate venture capital (acquisitions or transfers (spin-off) of technologic assets, the involvement of skilled per-

dali in termini di capitale umano e di pro-prietà intellettuale.Con i relatori intervenuti - ciascuno facen-do leva sulle proprie competenze - sono state affrontate le politiche aziendali volte a creare valore economico dall’innovazio-ne attraverso il corporate venture capital, inteso come acquisizioni o trasferimenti di

asset tecnologici, le partnership di Ricerca & Sviluppo, la protezione della proprietà intellettuale nonché lo sfruttamento delle competenze del personale specializzato mediante sistemi di incentivi. A far da sfondo alla discussione la discipli-na sulle Start-up innovative emanata un anno fa con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una nuova cultura imprendito-riale, creare un contesto maggiormente favorevole all’innovazione, promuovere maggiore mobilità sociale e politiche di networking, attrarre talenti in Italia e capi-

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sono previste agevolazioni per le Start Up che conducono un business dal carattere innovativo

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Paolo Bianco dello Studio Musy Bianco e Associati

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tali dall’estero. La normativa beneficia con una serie di agevolazioni le Start Up che conducono un business dal carattere inno-vativo per la titolarità della proprietà intel-lettuale o per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo di un certo valore o per l’impiego di personale anche legato al mondo del-la ricerca; da qui la necessità per le Start Up elaborare strategie aziendali volte allo sviluppo ed alla gestione dell’ innovazione del proprio business dipendendo da ciò la possibilità di usufruire dei benefici della Leg-ge. In quest’ottica le politiche aziendali di-ventano strategiche sia quando incentrate sul corporate venture capital (acquisizioni o trasferimenti (spin-off) di asset tecnologi-ci, il coinvolgimento di personale specia-lizzato) sia quando fondate su partnership di Ricerca & Sviluppo anche con soggetti esterni alla Start Up quali possono essere gli incubatori e gli acceleratori d’impresa. È il caso dell’Incubatore del Politecnico I3p che, come ha illustrato il professor Canta-messa, garantisce un supporto altamente qualificato per lo sviluppo e la continua valorizzazione dell’innovazione aziendale delle Start up. Il taglio del seminario è stato pratico dal momento che l’ esperienza professionale dei relatori (l’avv. Bianco nel diritto com-merciale e societario, l’avv. Musy nel diritto del lavoro e l’avv. Camusso nel diritto della proprietà intellettuale) ha fornito un osser-vatorio privilegiato capace di individuare i rischi e le esigenze che le imprese si trova-no ad affrontare nello svolgimento e nella programmazione del proprio business nella fase di start-up.

sonnel) and when based on R & D partnerships with outside partners, as incubators and business accelerator. This is the case of the Incubator I3p of the Politecnico that, as explained by professor Cantamessa, guarantees a high qualified support for the deve-lopment and continuous appreciation of company innovations in Startups. The seminar practical approach has been set out by the speakers profes-sional experiences (Mister Bianco as lawyer in commercial and corporate law, Mister Musy as lawyer in labor law and Mister Camusso lawyer in intellec-tual property law) has provided a pri-vileged point of view that was able to identify the risks and needs that com-panies are facing while planning their business as startups.

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StyleContemporary Inspiration

Our Reality

Our PhilosophySofia nasce per migliorare la casa, e conseguentemente la vita, delle persone, organizzando i più diversi ambienti domestici e collettivi, in maniera bella e funzionale. Questo avviene ascoltando le esigenze di ogni progettista e cliente, captando le molteplici tendenze stilistiche del mondo di oggi e trasformandole in soluzioni concrete, versatili e speciali: oltre il tempo, in ogni spazio.

Sofia was created to improve people’s homes and, as a result, people’s lives by organising a wide va-riety of different collective and domestic settings in a beautiful and functional manner. This is achie-ved by listening to the needs of each individual designer and client, capturing the multiple style trends of the contemporary world and transforming them into concrete, versatile and very special solutions: beyond time, in every space.

Sofia è un’azienda di dimensioni e cultura internazionale, nella quale convivono diverse anime. La grande tradizione industriale russa, l’innovazione tecnologica tedesca, la creatività e l’eccellenza italiana. Un patrimonio di competenze personali ed eccellenze culturali che si fondono in un’unica realtà, di altissimo livello qualitativo: nel processo produttivo completamente automatizzato, nei rap-porti di partnership, nei servizi.

Sofia is an international company, in terms of both its size and culture, with a diverse character that combines the great industrial tradition of Russia, German technological innovation and Italian crea-tivity and excellence. A wealth of personal skills and cultural excellence that come together in one company, with a high-end 100% computerised production process, exceedingly high quality services and excellent relations with partners.

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Varcare la soglia di Mare Nostrum è come trovarsi in un angolo di Sicilia, Puglia, Campania. Scegliete voi. L’ importante è prepararsi ad un gustoso tuffo

nella cucina mediterranea, quella vera, genuina, rispettosa dei sapori autentici..

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by Massimiliano Sciullo

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n un momento come questo, in cui trovare il capitale è più difficile che su una cartina muta delle scuole

Medie, una buona soluzione è in realtà una ricetta del passato. Se si vuole com-prare una casa o comunque investire nel mattone, la cosa migliore è unire le forze con altri aspiranti proprietari. Questo l’e-sempio che arriva fino ai giorni nostri dalla lunga storia dell’edilizia cooperativa. Un modello che affonda le sue radici alla fine dell’Ottocento, ma che ha conosciuta il suo momento di maggior fioritura negli anni Sessanta del secolo scorso. Tanti i casi nel nostro Paese, soprattutto nelle regioni del Nord. Tante le sigle e gli enti che si sono via via messi in gioco, anche se non tutti con le stesse fortune. «Unire le forze e i ca-pitali con la formula della cooperazione può essere la soluzione ideale - racconta Piero Antonino, ingegnere ed esponente di spicco di un consorzio storico come Acli casa, a Torino -. Basta raccogliere intorno allo stesso progetto persone con interessi comuni. Questo permette anche a capi-tali modesti di investire nel mercato edili-zio». Ma bisogna innanzitutto sgombrare il campo da un pregiudizio, ben radicato

t a time like this where to find capitals is more difficult than on a blank map for high scho-

ol, a good solution is actually a recipe of the past. If you want to buy a house or to invest in bricks and mortar, the best thing to do is to join forces with other aspiring owners. This is an example that has la-sted until today from the long history of cooperative housing. A model that has its roots in the late 19th century, but that bloomed in the sixties of last cen-tury. Many are the cases in our country, especially in the northern regions. Many the organization and institution who put themselves on the line, although not all of them with the same luck. “To join for-ces and capitals in a cooperative could be the perfect solution – says Piero An-tonino, engineer and leading represen-tative of the historical consortium “Acli casa” in Turin -. You just need to gather people interested in the same project

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Acli casaacli casa

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with common goals. This will allow small capitals to be invested in real estate. But first of all, to avoid any prejudice, we have to clarify that cooperative housing does not involve just public housing or modest houses: “Of course this is one part of it – says Antonino - but there are many cases involving spacious exclusive houses in good areas. Even townhouses and single houses”.Sure, things have changed a lot sin-ce the sixties – the boom period – up to now. Available funds nowadays are fewer. But cooperative housing does not fall behind. “The turnover is real ef-fective – says Antonino – as new fami-lies, that have inherited a house from their relatives and that looks for bigger spaces or different solutions, exchange it with a new house, maybe adding a mortgage. People keep trusting this kind of investment that it is showing some strength over time. Recently, medium high value building lots are the more in-teresting ones so that new constructions are starting”. Territoriality is a stereotype to debunk: not necessarily cooperative housing requires a close connection with the area where they the consortium is established. Acli Casa Turin is one exam-ple: many projects were carried out in Turin and surroundings, but also in high in the mountains, in the Olympic valleys or in the Riviera Ligure. From Bardonec-chia to Claviere, up to Sanremo. “This kind of housing is pretty common from Tuscany up – explains the engineer An-tonino – because of cultural differences compare to other regions. In the South individual entrepreneurs are more com-mon in constructions, whereas a consor-tium just like ours could represent only an alternative to individual construction companies”. From any points of view, however, the future of real estate is pretty outlined:”

nel pensiero comune: l’edilizia coopera-tiva non si sovrappone necessariamente con la costruzione di case popolari o co-munque modeste: «Certo, esiste anche questa casistica – dice Antonino – ma ci sono tantissimi casi di alloggi anche si-gnorili, ampi come metratura e di pregio come collocazione. Addirittura villette a schiera o singole ville».Certo, dagli anni Sessanta – quelli del boom - a oggi, le cose sono cambiate e di parecchio. Disponibilità economiche, soprattutto di questi tempi, se ne vedono sempre meno. Ma l’edilizia cooperativa non cede il passo, non arretra. «Rimane molto efficace il canale del ricambio – dice ancora Antonino – magari con nuo-ve famiglie che hanno ereditato una casa da parenti ed essendo in cerca di spazi o soluzioni diverse la scambiano con un al-loggio nuovo, magari aggiungendoci un mutuo. Resta in ogni caso la fiducia delle persone verso questo tipo di settore, che garantisce una certa tenuta. Di recente, in particolare, sono soprattutto i lotti di pregio medio alto a esercitare un certo interesse. E nuovi cantieri stanno partendo, in questo senso». Un altro stereotipo da sfatare, poi, è quello della territorialità: l’edilizia coo-perativa non necessariamente impone un legame stretto con l’area in cui si forma il consorzio. L’esempio può essere proprio quello di Acli Casa Torino: tante le opera-zioni condotte sul capoluogo piemontese e dintorni, ma non mancano le costruzio-ni in alta montagna, fino alle valli Olimpi-che, oppure al mare, in riviera ligure. Da Bardonecchia a Claviere, insomma, fino a Sanremo. «Dalla Toscana in su il fenomeno di questo tipo di edilizia è piuttosto diffuso – spiega ancora l’ingegner Antonino – ma si tratta soprattutto di differenze culturali rispetto alle altre aree. Al Sud è più diffu-sa una certa percezione di imprenditoria individuale, nel settore edile, mentre il mu-tuo soccorso di un consorzio come il nostro va proprio a porsi come alternativa alle

la scelta migliore è unire le forze...

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...con altri aspiranti proprietari

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it still is a good investment – concludes Antonino - unless any particularly critical situations related to a specific construc-tion situation. Cooperative housing has the indisputable quality to curb spen-ding and to keep the value of the house. The savings put in this field should take place in a perspective of medium-or long-term growth”. Hoping that, sooner or later, the shift will occur in any econo-mic sectors. Together with the economic recovery.

aziende di costruzioni padronali».Da qualunque latitudine lo si osservi, tut-tavia, il futuro del comparto del mattone è piuttosto delineato: «Rimane un buon in-vestimento – conclude Antonino – a meno di situazioni particolarmente critiche lega-te alla singola realtà costruttrice. La coo-perazione edile ha il pregio incontrover-tibile di contenere i costi e di mantenere invariato il valore. Il risparmio impegnato in questo campo deve comunque metter-si in una prospettiva di crescita nel medio o lungo periodo». Nella speranza, trasver-sale e comune a qualunque tipo di settore economico, che prima o poi la svolta arrivi davvero. E con lei la ripresa.

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ACLI Casa è un consorzio di Cooperative. Opera per promuovere ed organizzare gli interventi delle Cooperative aderenti.Individua le aree fabbricabili. Affida a professionisti di comprovata affidabilità gli incarichi di progettazione, direzione lavori e collaudo. Assiste i soci il tutte le fasi della progettazione e negli adempimenti burocratici. Cura le pratiche di mutuo presso Istituti di Credito, Regione, Ministero del Tesoro. Organizza la partecipazione delle cooperative a Bandi Regionali, “Buoni Casa” e altre forme di finanziamento individuale. Appalta i lavori edilizi e cura gli adempimenti fiscali. Predispone piani economici e finanziari, preventivi e consuntivi. Promuove gli interventi delle cooperative sulla base di indagini di mercato.

Consorzio ACLI CasaVia Ettore Perrone 3/bis (1°piano) • 10122 Torino

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Orari Ufficio:Da lunedì a venerdì

Mattino 10:00 - 13:00Pomeriggio 15:00 - 19:00

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MADE EXPO

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ADE expo nasce affinché l’ec-cellenza produttiva in termini di tecnologia e di design del-

le aziende trovi finalmente riscontro in un appuntamento fieristico capace di impor-si all’attenzione internazionale, capace di dialogare con i media e con operato-ri abituati a muoversi in contesti evoluti. Quest’anno si è chiusa con un bilancio po-sitivo in termini di visitatori stranieri: 211.105 visitatori totali, di cui 35.619 dall’estero. Generale soddisfazione tra gli esposito-ri che hanno potuto stringere nuovi con-tatti e proiettarsi verso nuovi mercati. Nell’ultima giornata hanno spiccato tra gli altri la conferenza a cura di ICE Pechino sulle opportunità che si stanno aprendo in Cina a seguito della diffusa urbanizzazio-ne, oltre all’incontro con il presidente del-la HAWA (omologa di FederlegnoArredo in Vietnam). Presente tra gli stand anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, on. Maurizio Lupi. MADE expo è il punto di incontro privilegiato tra aziende, pro-gettisti, imprese di costruzione, serramen-tisti, rivenditori e operatori del settore. Nei quattro giorni di manifestazione le aziende hanno incontrato i loro clienti, ma soprat-tutto hanno sviluppato contatti nuovi con gli operatori internazionali più qualifica-ti. Nei padiglioni si è respirata la voglia di conoscere, informarsi e confrontarsi sulle

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by Patrizia Caridi

ADE expo is an important trade fair conceived for excellences in technology and design that is able to capture the interna-

tional attention, to communicate with the media and with operators accustomed to complicated reality. This year’s edition saw a large attendance of foreign visitors: 211.105 total visitors, of which 35.619 were foreigners. General satisfaction was shown among exhi-bitors who were able to make new business contacts and enter in new markets. During the last day of the event, particular intere-sted was shown for the conference organized by ICE Beijing on the new opportunities that are opening up in China due to the increa-sing urbanization, and the meeting with the President of HAWA ( the counterpart of Fe-derlegnoArredo in Vietnam). The Minister of Infrastructure and Transport, Hon. Mr. Maurizio Lupi, were among the visitors. MADEexpo is the privileged meeting place for businesses, planners, building contractors, window fitters, resellers and dealers. In the four days of the event, the companies have met their clients but, more important, they have developed new business contacts with qualified interna-tional dealers. In the stands you could feel the desire to know and to get information on new technologies, a clear sign of optimism and confidence on the part of visitors and exhibitors: for them MADEexpo is an important

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idee che costruiscono

Ideas that make innovationsinnovazione

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nuove tecnologie, un segno inequivoca-bile di ottimismo e di fiducia da parte di vi-sitatori ed espositori, che vedono in MADE expo il momento qualificato per il proprio business e una chance concreta per far ripartire il settore. Uno stand su tutti ha catturato la nostra attenzione, quello del Gruppo Rubner, per le sue dimensioni, la sua originalità e la sua eleganza.Il Gruppo Rubner ha origini in una terra ricca di valo-

ri legati alla tradizione e alla salvaguardia dell’ambiente. Alla base da sempre di un business in costante evoluzione il rispetto per la natura, profondamente radicato nel territorio altoatesino, unito a una vera e propria “passione” per il legno. Dal 1926, che segna l’avvio delle attività produttive, la passione per il legno è sempre alla base delle attività guidate dalla terza genera-

moment for their business and a concrete op-portunity to rebuild confidence in the indust-ry. Among the stands, the one belonging to Gruppo Rubner captured our attention, for its size, originality and style. The Gruppo Rubner comes from a place rich in values, traditions and environment protection. The respect for nature has always been the key factor of this constantly evolving company, deeply atta-

ched to the territory of Alto Adige with a real “passion” for wood. Since1926, the year they started their business, passion for wood has always been the main drive for their activities now run by Stefan, peter, Joachim and Alfred Rubner, that represents the third generation of the family. Under the leadership of President Stefan Rubner, the Rubner Group now ma-nages a company divided into five strategic

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zione della famiglia composta da Stefan, Peter, Joachim e Alfred Rubner. Sotto la guida del Presidente Stefan Rubner, il Grup-po Rubner gestisce oggi un’attività suddi-visa in cinque settori strategici: industria del legno, strutture in legno, grandi pro-getti chiavi in mano, case in legno e porte in legno. Le singole aziende del Gruppo si fondono tra loro per dare vita a una sola grande unità in grado di garantire una catena verticale di processi che coprono l’intera filiera del legno, dal-la materia prima al progetto finito: segati, montanti in le-gno lamellare per telai, pan-nelli in legno massiccio, travi in legno lamellare, elementi costruttivi in legno massic-cio assolutamente naturali e strutture in legno lamella-re, grandi progetti di edilizia ‘chiavi in mano’, abitazioni residenziali, porte e finestre. Da oltre 85 anni il binomio tradizione-innovazione rap-presenta la formula vincente del Gruppo Rubner. Un ap-proccio che ha consentito la costante innovazione dei processi produttivi, sempre più competitivi ed efficienti, e importanti investimenti in ricerca e sviluppo per l’indi-viduazione di nuove appli-cazioni del legno, materiale capace di rispondere alle più evolute esi-genze di comfort, di perfomance energe-tiche e di sicurezza.La sinergia tra le azien-de Rubner ha determinato importanti risultati anche sul fronte delle commesse e dei prestigiosi progetti realizzati a livello in-ternazionale dal Gruppo Rubner. Tra le re-

areas: wood industry, wooden frames, major “turn-key” projects, wood houses and doors. The individual areas of the Group are blen-ded together to create one large unit that guarantees a vertical chain of processes that covers the entire wood distribution chain, from raw material to finished project: sawnwoods, laminated wood stud for framing, solid wood panels, laminated wood beams, natural solid wood construction elements and laminated wood frames, major “turn-key” projects, resi-dential housing, doors and windows. For more than 85 years, the combination of tradition and innovation is the winning formula of the

Rubner Group. An approach that has led to the constant innovation of production proces-ses, more and more competitive and efficient, and significant investments in research and development to identify new employment of wood, which confirm to be a material per-fect for the more advanced requirements in comfort, energy performance and safety.

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Gruppo Rubner: tradizione e innovazione da oltre 85 anni

Famiglia Rubner

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alizzazioni in legno pù recenti del Gruppo Rubner: la Pyramidenkogel di Keutschach am See in Austria, la torre panoramica in legno più alta al mondo, l’Autogrill Villo-resi est in prossimità di Lainate (Mi), una complessa geometria in legno lamellare, il nuovo Polo Scolastico Garibaldi/Sassi, uno dei tre edifici scolastici realizzati a So-liera (MO) nell’ambito della ricostruzione post-terremoto e quattro palazzine in regi-me di Housing Sociale A.L.E.R. realizzate a Brescia. Sul fronte degli edifici multipiano, Rubner ha realizzato in Francia il primo edi-ficio di 7 piani che amplia la “Maison de l’Inde” nella Città Universitaria di Parigi e in Italia, il ‘Marina Verde Wellness Resort’, una struttura turistica sulla spiaggia di Ca-orle a sette piani fuori terra, e ‘Panorama Giustinelli’, un complesso residenziale di 6 piani ubicato nel centro di Trieste. Infine la nuova struttura Rubner Haus e Rubner Porte nel Rubner Center di Chienes, un progetto architettonico all’avanguardia sviluppato su tre livelli sopraelevati e un piano interrato per un volume complessivo di oltre 10.000 mq.

The synergy between the Rubner enterprises has led to important results in terms of orders and prestigious projects carried out on inter-national level. Among their most recent wood projects: the Pyramidenkogel of Keutschach am See in Austria, the tallest wooden panora-mic tower in the world, the Autogrill Villoresi est near Lainate (MI), a complex structure in la-minated wood, the new School Center Gari-baldi/Sassi, the after-earthquake construction of one of the three school buildings in Soliera (MO) and the construction of four buildings for the Housing Sociale A.L.E.R. project in Bre-scia. In terms of multi-storey buildings, Rubner has built in France the first 7-storey building to extend the “Maison de l’Inde” in the Universi-ty City of Paris and Italy they built the “Marina Verde Wellness Resort”, a seven floors above ground building on the tourist beach in Caorle and “Panorama Giusitnelli”, a 6-storey residen-tial building located in the center of Trieste. Fi-nally, the new Rubner Haus constriction and Rubner Rubner Doors in the Rubner Center in Chienes, a cutting-edge architectural design built on three extra stories and one basement floor for a total amount of over 10,000 sqm.

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by Micaela Barisone

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working womenWorking women

oro ce l’hanno fatta e lo hanno raccontato al 5° salone dell’im-prenditoria femminile e giovani-

le. Donne che nell’impresa hanno trova-to una nuova vita professionale. Donne che hanno saputo rompere gli schemi e riprendersi il futuro. Un successo che vale doppio in un paese come l’Italia dove il lavoro femminile è ancora sottopagato ri-spetto a quello dei colleghi maschi e dove reinventarsi un mestiere è quasi impossibile per colpa della burocrazia e di tanti altri ostacoli. Dai dati forniti nel primo semestre 2013 le imprese femminili registrate in Italia erano 1.429.880 circa il 23,6% del totale. Nel 12% dei casi si trattava di attività gio-vananili (al di sotto dei 35 anni) e nell’8% di aziende straniere. Con 110.705 imprese femminili, il Piemonte rappresenta il 7,7 del dato sull’intero paese mentre le relative attività giovanili e straniere costituiscono rispettivamente il 10,6% e 7,6%. A livello nazionale i settori maggiormenti coinvolti nel fenomeno riguardano il commercio (il 28%), i servizi alle imprese (il 16,3%) e l’a-gricoltura (16,2%). Cresce soprattutto il nu-mero delle attività operanti nell’alloggio e ristorazione (il 9,2%) e nelle costruzioni (il

hey made it and they told us how at the 5th women and youth en-terprise show. Women who have

found in being entrepreneurs a new pro-fessional life. They are all women who have broken the mold and have taken the future back. It is a double success in a country, Italy, where jobs for women are still underpaid compared to their male colleagues and where to reinvent a career is quite impos-sible due to bureaucracy and many other obstacles. From the given figures of the first semester 2013, the registered female enter-prises in Italy were 1.429.880, about 23,6% of the total: 12% are young entrepreneurs (under 35 years old) and 8% are foreigner enterprises. With 110.705 women enterprises, Piedmont represents 7,7% of the figure for the entire country, whereas the youth entre-preneurs represent 10,6% and the foreigner enterprises 7,6%. On a national level the sec-tors involved the most by this phenomenon are: commercial businesses (28%), business

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4,7%). Dalla fotografia delle donne vincenti sono emerse alcune caratteristiche che le stesse hanno condiviso nel loro percoroso di affermazione nel mondo dell’imprendi-toria. Nel 60% dei casi, le donne capaci di dare una nuova chance alla propria vita professionale attraverso una scelta im-prenditoriale provengono da un’esperien-za di lavoro dipendente. L’età media delle nuove imprenditrici si attesta sui 40 anni e il 70% di loro ha conseguito una laurea. La

vita di coppia non costituisce un ostacolo, ma rappresenta un supporto nel proget-to di reinvenzione professionale. Inoltre nei loro racconti un’imprenditrice su due individua nella ritrovata autostima il prin-cipale risultato derivante dalla nuova stra-da intrapresa a fronte di un 9% che indica nell’importanza di poter colciliare lavoro e famiglia e di 7% che si dice gratificato della raggiunta autonomia economica. Sul fronte delle difficoltà, invece, quasi il 50% ravvisa ostacoli, e non pochi, nel re-perimento di finanziamenti seguito dall’e-sigenza di personale qualificato.

services (16,3%) and agriculture (16,2%). The number of businesses in the food and ac-commodation industry (9,2%) and construc-tions (4,7%) are on a rise. Some common characteristics came out from the picture of these winning women; characteristics they all shared during their path to success in be-coming entrepreneurs. In 60% of cases, wo-men who gave their professional life a new chance through entrepreneurship were

once employees. The average age of the-se new businesswomen is 40 years old and 70% have a degree. Being in a relationship is not an obstacle, but it is instead a support in the project of a new career. Besides, in tel-ling their stories, one businesswoman out of two affirms to be the newfound self-esteem the most important result of this new chal-lenge, as 9% affirms that it is the importance to reconcile work with family and 7% to be rewarded by the economic independence. As far as difficulties, 50% sees obstacles, and not few, to find financial support and skilled personnel.

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l settore turistico è ancora trainan-te per l’economia italiana? E come siamo posizionati rispetto al resto

dell’Europa?L’Italia è ancora la quinta potenza mon-diale per arrivi turistici internazionali ma purtroppo perde posizioni di anno in anno. Alcune statistiche la danno già al settimo o all’ottavo posto. La posizione è poco im-portante rispetto ad un trend discendente che non sembra arrestarsi. Oggi il settore produce il 10% del PIL ma il punto è che potrebbe generarne facilmente il doppio se riuscissimo a trovare una via di efficienza di sistema. L’Italia è e rimane una meta pri-maria ma oggi rappresenta solo una parte del tutto specie per i nuovi flussi provenienti dall’Asia Pacifico. Non siamo riusciti a con-solidare la posizione di leadership - forte-mente nelle mani dei francesi - perché non siamo stati in grado di valorizzare quanto abbiamo e ci basiamo unicamente sulle ri-sorse del passato senza attualizzare le città se non marginalmente. L’esempio è Vene-zia dove continuiamo a vivere di ciò che è stato costruito nel passato, facendone affi-damento come unico richiamo ma senza fare una vera politica di conservazione del patrimonio e una valorizzazione con eventi nuovi. Ricordo ancora quando a Venezia si organizzavano mostre eccellenti di richia-mo internazionale che erano l’esempio di rivitalizzazione con occhi nuovi del patri-monio storico. Quindi salvaguardia e inno-vazione come è stato fatto ad esempio a Parigi e a Londra.

Da sempre le figure femminili ad alti livelli professionali hanno un percorso lavorativo più ostile da affrontare. Ci racconta come lo ha superato?Sarebbe facile dire che ho avuto un am-biente ostile perché è quello che ci si aspet-ta, ma in tutta onestà non ho sperimentato gravi ostilità o particolari impedimenti nel-la mia carriera professionale. Da sempre il mio obiettivo professionale era diventare manager e lavorare a Milano. E questo è accaduto lavorando tanto e imparando molto dai miei capi, per altro tutti uomini, da cui ho tratto lezioni anche su ciò che non va fatto. A volte mi è capitato di esse-

“ Is tourism still a leading sector in Italy? And where do we stand in Europe?

Italy is still the fifth world power in interna-tional incoming tourism but unfortunately it loses competitiveness year after year. Some statistics show Italy to be already at seventh or eighth place. Placement is not important compared to a falling trend that does not seem to stop. Today the industry produces 10% of GDP but it could be easily doubled if we would be able to make the system more efficient.Italy is and remains a primary destina-tion but today it represents only a part of the whole, especially for the new inflows from Asia Pacific. We were not able to consolidate our leadership – strongly in French hands – because we were not able to enhance what we have and we focus only on the resources from the past without imple-menting a complete modernization of the cities. The example is Venice, where we conti-nue to live by what has been built in the past as only attraction, without a herita-ge preservation policy and a promotion for new events. I still remember in Venice where the organization of outstanding exhibitions of international appeal was the example of giving a new life to of the historic heritage. I am talking about pre-servation and innovation as it was done in Paris and London.

It has been always more difficult for wo-men to achieve high professional level in the workplace. Could you tell us how you did it?It would be easy to say that I have found difficulties in my workplace because it is what everybody expects it would be but, honestly, I did not experienced any par-ticular difficulties or obstacles in my pro-fessional career. Ever since, my profes-

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re sottovalutata ma nel tempo ho saputo farne un punto di forza: quando ti sottova-lutano non si aspettano da te certe mosse e l’effetto sorpresa genera sempre un im-patto per chi la esercita. Ho fatto esperien-ze all’estero, poi sono approdata in azien-de che mi hanno permesso di esprimermi puntando sulle mie capacità di organizza-zione, visione strategica e sperimentazione. Per il mio attuale incarico sono stata scelta da un Presidente e da un Consiglio di Am-ministrazione composto da soli uomini. Non penso di essere stata fortunata: mi hanno sostenuto la disciplina, la determinazione e i risultati.

Qual è il segreto che le permette di rendere la sua strategia comunicativa il perno del suo successo professionale?Cerco di essere sempre chiara e diretta. In-contro i collaboratori e li ascolto: la nostra organizzazione non è verticistica e le perso-ne, in ogni momento, possono contribuire e portare idee e progetti innovativi. La cate-na decisionale in Best Western è dinamica

sional goal was to become a manager and work in Milan. I have achieved my goal by working hard and learning a lot from my bosses, all of them were men, from which I have learned what should not be done.Sometimes I felt underestimated but over time this became one of my strength: when you are underestimated you are not expected to act in a certain way and this is an unexpected surprise. I worked abroad and then I worked in companies that allowed me to express my organi-zational, strategic vision and innovation skills. For my current position I was chosen by a President and a all-men Board of Di-rectors, which members were all men. I do not consider myself a lucky person: discipline and determination brought me some results.

What is the secret that makes your com-municative strategy the focus of your professional success?I try to be always clear and straightforward. I meet with the members of my team and I listen to them: our is not an oligar-chic organization and the staff, in eve-

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e snella: i progetti vengono condivisi e ap-provati ed eventualmente perfezionati, du-rante “circoli tematici” dove tutta la linea manageriale viene coinvolta direttamente. In questo modo la trasparenza contamina virtuosamente tutta la linea aziendale per-mettendo il coinvolgimento di tutti i colla-boratori in prima persona.

Quanto è importante nell’attuale mercato turistico offrire al cliente un mix equilibrato tra qualità, servizi e comunicazione?I comportamenti d’acquisto mai come in questo tempo, sono diventati mutevoli. Le occasioni di acquisto sono molteplici e il cliente si comporta diversamente in base ad esse. Rincorriamo un cliente fedele che tale non può essere perché deve raggiun-gere uno scopo e giustamente si comporta di conseguenza. Sta a noi presidiare l’am-bito della comunicazione, oggi quasi total-mente online, e fargli capire che il brand implicitamente vuol dire promessa di qua-lità e servizi dedicati. Il tema della quali-tà in particolare merita un discorso molto approfondito: la qualità dei nostri hotel viene certificata ogni 11 mesi nella certez-za che alcuni elementi di confort e pulizia non possano essere mai dati per scontati, e per mettere in condizione gli albergatori Best Western di offrire un prodotto sempre in linea con le richieste del mercato. D’altro canto la qualità muta in “qualità percepi-ta”, e il giudizio peer to peer riveste una im-portanza enorme perché fa da driver per la scelta del prossimo cliente. Riteniamo di avere precorso i tempi anche in questo ambito: a partire dal 2008 infatti sul nostro sito sono visibili i punteggi dei questionari sulla soddisfazione dei clienti.

Nel suo intervento all’ultimo Salone nazio-nale dell’imprenditoria femminile e giova-nile ha menzionato la sua collaborazione con i suoi dipendenti più giovani. La sua filosofia in merito è basata su un patto di lealtà e non di fedeltà. Quanto questo tipo di approccio è vincente nella sua profes-sione?Questo concetto è per me fondamentale.

ry moment, could bring new ideas and projects. In Best Western the decision-making is dynamic and simple: projects are shared and approved and eventual-ly improved during our “theme groups” that see the direct involvement of all our management. In doing so, all the busi-ness stream is affected by transparency that allows the involvement of all the staff first hand.

In the current tourist market, how impor-tant is to offer a balanced mix between quality, services and communication?As never before, purchasing behaviors are changing. Many are the purchase opportunities for the customer who be-haves accordingly. We go after a loyal customer that does not act like one be-cause, of course, he has a goal to reach and he behaves accordingly. It is one of our task to communicate with him, today it is done almost completely on line, and make him understand that our brand means quality and dedicated services. The quality issue needs an in-depth analysis: our hotels standard of quality is certified every 11 months because some standards of comfort and cleaning can never be taken for granted and because we have to allow the Best Western ho-teliers to be competitive on the market. However, the quality changes into “per-ceived quality”, and the peer to peer judgment is really important because it is the driver for choosing the next custo-mer. We believe to be pioneers in this field: since 2008, you can check on our website all the scores of our customer sa-tisfaction questionnaires.

In the occasion of the last Woman and Youth Entrepreneurship International Show you talked about your cooperation with your younger employees. Your phi-losophy is based on loyalty and not on fidelity. How is this approach important in your profession?It is fundamental. I always try to have a lay and non-judgmental approach. Young people, sometimes, try to consi-der Best Western a finish point rather than

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Cerco sempre di privilegiare un approccio laico e non giudicante. I più giovani a vol-te, in modo del tutto comprensibile in tempi come questi, tendono a fermarsi e a con-siderare Best Western un punto d’approdo e non di partenza. Per questa ragione a partire dal 2011 tutti i collaboratori - senza distinzioni di incarico e responsabilità - sono stati coinvolti in un percorso di leadership e sviluppo personale. Con la collaborazione di B-Motion, società europea di coaching di Massimiliano Saccarelli, tutti i dipenden-ti hanno compiuto un viaggio per definire la propria mission personale e la mission aziendale, durato un intero anno e che oggi prosegue con focus tematici differen-ti. Al termine del corso alcuni ragazzi hanno compiuto una scelta e hanno preso altre strade, alcuni seguendo le più passioni in-sane, c’è chi sognava di andare a lavorare all’Agenzia delle Entrate! Prendere con-sapevolezza della proprio vocazione per cambiare strada mossi dal desiderio e non dal bisogno. E io come Direttore Generale sono stata pienamente soddisfatta del risul-tato.

a starting point, which is pretty much un-derstandable nowadays. That’s why, sin-ce 2011 all the staff members - regardless of position and responsibility – have been involved in a path to leadership and per-sonal development. In cooperation with B-Motion, a European coaching com-pany managed by Massimiliano Sacca-relli, all employees have made a one year journey to plan their own personal and company mission, that continues to-day focusing on different theme groups.At the end of the course, some young men choose to take a different path, some of them following their more insane passion: somebody wished to work at the Revenue Agency! Be aware of your vo-cation in order to change path moved by desire and not by your needs. And, as the General Manager, I was fully satisfied with the result.

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by Francesco Papa

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Interior Design d’autore

gian paolo guerraGian Paolo Guerra

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i sono case che hanno un’anima. E altre che se la costruiscono, col tempo. Oppure con l’inter-vento di un professionista, in gra-

do di dare un colpo di bacchetta magica e - oplà - trasformare e rivitalizzare gli spazi di un’abitazione, oppure di un ufficio, rea-lizzando per loro un “abito” uno completa-mente nuovo, di sartoria. Sono gli “interior designer”, o architetto di interni, una figura emergente nel mondo dell’abitare, ma an-cora poco conosciuti rispetto a quelli che ormai, a ogni piè sospinto, vengono etichet-tati come “archistar”. Soprattutto in Italia. Tra i talenti che si stanno affermando in que-sto campo c’è Gian Paolo Guerra, 40 anni, nato a Benevento e con una laurea in giuri-sprudenza. Laurea messa però nel cassetto, visto che la sua strada maestra l’ha imboc-cata attraverso l’Istituto Europeo di Design di Roma, dove tuttora vive e lavora. Nella sua tavolozza di colori, una gran varietà di tinte: dalle ristrutturazioni vere e proprie alla progettazione d’interni, fino alla consulenza per l’arredamento, l’allestimento d’interni e l’home shopping, un servizio di personal shopper per la casa e guida agli acquisti.

Cosa vuol dire, innanzi tutto, essere un “ar-chitetto d’interni”? È una figura che fatica a imporsi o che sta guadagnando spazio, nell’immaginario collettivo?“Un architetto d’interni si occupa di proget-tazione degli interni, residenziali e non. Ci si rivolge a lui per ristrutturare la propria abita-zione, per un restyling o anche solo per una consulenza sull’arredamento. Questo vale non solo per il residenziale, ma anche per il turistico/ricettivo o per uffici, studi professio-nali o esercizi commerciali. In Italia, la qualifi-ca professionale di architetto d’interni non è riconosciuta. Si esercita questa professione spesso con un titolo privato, magari spen-dibile sul mercato (come nel mio caso che ho studiato Interior design allo IED di Roma. Credo che nel settore della creatività valga molto più ciò che si sa fare rispetto ad un titolo, è più facile che la meritocrazia la fac-cia da padrone”.

ome houses have a soul. Others build one over time. Or maybe with a magic wand of a profes-sional – ta-da – spaces are tran-

sformed or revitalized in homes or offi-ces, creating for them a completely new suit, tailor made. This professional is the interior designer or interior architect, an emerging profession in the field of interior decoration, but yet not too well known compare to the so called “archistar”. Especially in Italy. Among the talents who are becoming popular in this industry, Gian Paolo Guerra, 40-years old born in Benevento with a law degree, is making a name for himself. He put away the law degree in a drawer as he followed his path through the European Institute of Design in Rome, where he lives and works. In its color palette there is a large variety of colors: from renovations to interior desi-gns, decoration tips, interior fit-out, home shopping and also a personal shopper to help you shop to decorate your home.

First of all, what does it mean to be an “in-terior architect”? Is it a role struggling to stand out or is it making its way through in the collective imagination?“An interior architect plans interior desi-gns, residential homes or not. People turn to him to renovate their home, for a re-styling or just to ask for some advice on how to decorate. This is good not just for residential homes, but also for tourism/accommodation facilities or offices, pro-fessional practices or stores. In Italy the professional qualifications of an interior architect are not recognized. This profes-sion is often practiced holding a private certificate accepted on the market (as in my case because I have studied inte-rior design at IED in Rome). I believe that when working with creativity, the know-how is more important than holding a di-ploma and meritocracy is a consequen-ce”.

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Qual è il primo passo che si compie, approc-ciando a un nuovo incarico, magari facendo il primo sopralluogo della casa o comunque degli spazi da reinventare? Quali sono le pri-me cose che guarda?“La prima cosa da fare è un sopralluogo presso la casa del cliente per rendersi conto delle esigenze, dello stile di vita, dell’area di gusto della committenza, del tono e del bud-get a disposizione. Una volta stabilito di cosa hanno bisogno, provvedo o alla progettazio-ne o al restyling nel caso non si vogliano intra-prendere opere murarie. Realizzato e appro-

vato il progetto, con la scelta dei materiali, inizia la fase della semplice consulenza di ar-redo, unitamente al progetto luce e colore: illuminazione degli ambienti, posizionamento e scelta di punti luce e relative fonti lumino-se, scelta tinteggiatura ed uso delle finiture, abbinamenti di finiture, colori e materiali con l’arredo. La ricerca poi dei pezzi può avve-nire insieme al cliente oppure no. Spesso le persone che hanno poco tempo delegano completamente questa parte al consulen-te”.

Le fonti d’ispirazione. Quali stili, quali epo-che, quali tipi di mobili o di accessori pre-ferisce, nel suo metodo di lavoro? Quanto si fa guidare dall’istinto, dalla sensazione che le trasmette un determinato spazio e quanto dall’esperienza? Se esiste un’ideale “casset-

What is the first step while approaching a new project, during the first inspection of the house or of the spaces to reinvent? What are the first things you check?“The first thing to do is an inspection of the client house in order to understand the needs, the life style, the taste of the client, the tone and the available budget. Once their needs are clear, I will make just a de-sign or a restyling in case the client does

not want to undergo major works. Once the project is designed and approved and all the materials are chosen, we go to the phase concerning decoration tips, together with lighting and color planning: room lighting styles, lighting scheme and setting of lighting fixtures, paint and fini-shes, matching of finishes, colors and de-corating materials. All these choices could be done with or without the client. Often this phase is carried out by the consultant as the client does not have time”.

The sources of inspiration. Which styles, which period of time, what kind of furni-ture or accessories do you prefer in your work? How much is instinct and how much is experience? In an imaginary “tool box” for your job, what would you have in it and what couldn’t you do without?

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ta degli attrezzi”, nel suo mestiere, cosa ci mette dentro e di cosa non potrebbe fare a meno?“Si tratta di un lavoro unicamente tarato su gusto, occhio e sensibilità del professionista. Sono le cognizioni tecniche che si possono apprendere, non altro. Difficilissimo delegare a qualche collaboratore. È la passione la mia unica fonte d’ispirazione per i vari progetti. Ri-tengo sia una dote a tutti gli effetti, ce l’hai o non ce l’hai. Sono meridionale, campano per l’esattezza, ed ho nel DNA le atmosfe-re mediterranee… amo Capri e la Costie-ra Amalfitana, la Puglia e la Sicilia. Sono, al contempo, più “vicino” al mondo della de-corazione d’interni parigino che al design mi-nimalista milanese. Tendo a mischiare molto antiquariato e design puro, quello dei grandi maestri”.

Rapporto con il “committente”. Ci sono vin-coli, desideri, diktat che finiscono per instra-dare il suo operato o lascia briglia sciolta alla creatività?“Il rapporto con la committenza è, da sem-pre, la spina nel fianco di chi come me si oc-cupa d’interior: non mi stancherò mai di ripe-tere che il nostro lavoro non viene fatto solo per gratificazione personale, ma bisogna rispettare le varie sensibilità, oltre alle reali esi-genze della committenza, troppo facile im-porre il proprio gusto senza ascoltare invece prima le richieste od anche i sogni dei clienti. È importante, a mio avviso, interpretare il gu-sto del cliente e rispettarlo il più possibile. È un lavoro di squadra, mettiamola così”.

Quali sono gli interventi che ha effettuato nei suoi anni di carriera che più le hanno dato soddisfazione. E perché?“Ho due lavori nel cuore: la mia prima ope-ra nel settore turistico e un magico rifugio sulla sabbia: nel primo caso si tratta di una Luxury Guest House che ho progettato ed

“It is a job based only on the professional taste, eye and sensibility. The techniques can be learned, nothing more. It is real-ly hard to let somebody else do your job. Passion is my only source of inspiration for different projects. I think it is a gift, you have it or you don’t. I am form the South, from Campania to be exact, and the Me-diterranean atmospheres are in my DNA… I love Capri and the Amalfi Coast, Apulia and Sicily. But at the same time I feel closer to the Parisian interior design than the Mi-lan minimalist design. I have the tendency to mix a lot antiques with pure design, the one created by great artists”.

Relationship with the “customer”. Are the-re any constraints, desires, obligations that direct your work or you release your creativity loose?“The relationship with the customer has always been a problem when it comes to interior design: I will keep saying that our job is not only personal reward but we have to respect the different sensibilities and the real needs of the customer; it is too easy to impose your own taste without listening first to their needs and dreams. It is important, I think, to understand the client taste and to respect it as much as possible. It is a team work, let’s say it”.

What are the projects that gave you more satisfaction over the years in your career? And why?“I have two projects close to my heart: my first project in tourism and a magic esca-pe built on the sand. The first one is a Luxu-

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Si tratta di un lavoro unicamente tarato su gusto, occhio e sensibilità...75

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arredato. Una sorta di small-house concepi-ta come una casa di mare, ma con servizio alberghiero, in una palazzina della seconda metà dell’800 a Noli, nella riviera ligure di po-nente. Costruita su due livelli, conta sei ca-mere con bagno privato, 2 standard, 3 supe-rior ed una junior suite vista mare, una hall, un salotto, una sala per la prima colazione ed una terrazza vista mare. L’altro interven-to che amo particolarmente è una villa sulla spiaggia vicino ad Anzio cui ho fatto un re-styling in pieno stile mediterraneo. Una casa non più in manutenzione da anni e con un arredo datato, in una location da sogno sulla spiaggia. Il concept per questa casa è nato grazie all’incontro col gusto della padrona di casa (Rita dalla Chiesa) che ha richiesto una precisa ispirazione alle atmosfere mediterra-nee a lei care: la Grecia, la Puglia e Capri”.

Ci sono errori “classici” che la gente fa cer-cando di dare uno stile alla propria casa - ristrutturando o anche solo facendo del

ry Guest House that I designed and deco-rated. It is like a small-house conceived as a sea house but used as an hotel; it is lo-cated in a small building from the second half of 1800s in Noli, in the west Ligurian Riviera. Built on two levels, it has six bedro-oms with private bathroom, 2 standards, 3 superiors and one sea-view junior sui-te, one hall, one living room, a breakfast room and a sea-view terrace. The other project, which I particularly love, is a villa on the beach near Anzio; I have restyled it in a full Mediterranean-style. A home that has seen no maintenance over the years, with old furniture in a dream location on the beach. The concept of the house was created thank to the taste of the owner (Rita dalla Chiesa) who specifically asked for Mediterranean atmosphere dear to her: Greece, Apulia and Capri”.

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restyling - magari cercando un po’ di strava-ganza e cascando nel kitsch?“Il fai-da-te può esser divertente, ma quando ci si rivolge ad un professionista del settore, ad un bravo interior designer, la differen-za salta subito agli occhi. Per fare una bel-la casa non basta solo avere buon gusto, come pensano in molti, ci vuole altro: è un lavoro tecnico, è necessario avere delle basi di disegno e rappresentazione grafica, biso-gna aver percezione dello spazio e delle pro-porzioni. L’armonia, in un interno, è frutto di sapienza e non d’improvvisazione. Costruire le atmosfere e coglierle non è elementare”.

La moda. Quali sono le tendenze? Quali sono i fattori che influenzano il gusto dell’abitare?“Credo sia scontato precisare che la moda ed il design camminino di pari passo. È alla fine degli anni ’80 che nasce il “Made in Italy”, unendo moda e design nel mondo. Nel settore dell’interior design le tendenze emer-gono a seguito delle varie fiere di riferimento, come Il Salone Internazionale del Mobile di Milano o Maison & Objet di Parigi… del resto Milano è la capitale mondiale del “design” così come Parigi lo è del “decor”. Come tendenze dell’abitare mi sento di sottolinea-re l’uso del rame negli arredi unitamente al prepotente ritorno del “giallo & rosa” quanto alle palette cromatiche”.

Infine il budget: quanto può costare reinven-tarsi una casa o un ufficio?“Parlar di soldi non è mai facile. Direi che per un “restyling” di un appartamento (di 100 metri quadri circa) si parte dai 2.500 euro + iva fino ad arrivare ad una certa percentua-le dell’importo lavori (budget) nel caso di ri-strutturazioni”.

Are there any typical mistakes people do while trying to give a style to their own home – in renovating or just in restyling – maybe trying to be eccentric but falling into kitsch?“The do-it-yourself can be fun but if you hire an interior designer to do the job, the difference is clear. A good taste is not enough to do a beautiful home, despite what many might think: it is a technical work that requires some basic in design and graphic, space perception and pro-portions. Harmony, inside the home, co-mes with knowledge and not improvising. To create the ambience is not simple”.

Fashion. What is the trend? How interior design is influenced by fashion? “It goes without saying that fashion and design goes hand in hand. The “Made in Italy” was created at the end of the ‘80s putting together fashion and design in the world. In the field of interior design trends come following industry trade fairs, like the International Furnishing Accessories Exhibi-tion in Milan or Maison & Objet in Paris… Milan is the world capital of design just as Paris is the capital of “décor”. As far as new trend I suggest the use of copper in furniture together with the imminent revi-val of “yellow and pink” and color palet-tes”.

In conclusion, the budget: how much does it cost to reinvent a home or an office?“Talking about money is never easy. I will say that the restyling of an apartment (about 100 square meters) starts from 2.500 Euros + taxes up to an amount cal-culated on the percentage of the total cost of the works (budget) in case of ma-jor renovations”.

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by Valentina Polidori

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e maliarde di “Sex & The City” ce l’hanno insegnato: l’uomo va stor-dito, tramortito, intorpidito con gli

orecchini, se possibile, di dimensioni che evochino almeno quelle di un lampadario ottocentesco.Eh, già, perché questo accessorio, silenzio-samente accantonato negli anni Novanta, è tornato prepotentemente nella moda di oggi ed è davvero raro trovare una donna che non arricchisca le sue orecchie di viva-ci sbrilluccichii.C’è stato il tempo degli impercettibili “punti luce”, minuscoli diamantini con montatura invisibile che troneggiavano ai lobi delle si-gnore; poi, c’è stato l’avvento dell’argen-to e di tutte le sue più curiose declinazioni, come, ad esempio, gli orecchini gipsy con pietre dure e semipreziose, dalle fattezze ti-picamente orientali; poi, last but not least, è arrivato il pizzo macramè di mille colori, con il plus della leggerezza e della morbi-dezza dell’intreccio.È così: a noi donne, basta un paio di orec-chini per cambiare totalmente il nostro stile.Lunghi e colorati, per regalarci ancora un pizzico d’estate; piccoli e sobri, per una ri-

he enchantresses of “Sex in The City &” have taught us: man must be dizzied, knocked out,

numbed with earrings, if possible, whose size evoke the dimension of a 19th-centu-ry chandelier.And yes, because this accessory, quietly abandoned in the 90s, came back stron-gly in fashion today and it is really rare to find a woman who does not enrich her ears with lively glitters.There has been the time of imperceptible “points of light”, tiny little diamonds with an invisible frame looming from women lobes; then, there has been the advent of silver and all its most curious forms, such as gipsy earrings with semi-precious stones, typically in Oriental features; then, last but not least, came the macramé in a thou-sand colors, with the advantage of a light and soft plot.It’s like this: to us, women, a pair of ear-rings is enough to totally change our style - long and colorful, to give us one more hint of summer; small and sober, for a business

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Orecchini, che passione!Earrings, what a passion!

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unione aziendale; lunghi ed eleganti, per una cena a due.Ogni occasione ha il suo orecchino: pen-dente o bottoncino, clips o torchon, sono molte le varianti da declinare ai nostri lobi.Un modello classico, molto di moda tra le teenager così come tra le signore, è quello proposto, già da qualche anno, da Tiffany, rappresentante un delicatissimo cuore in argento lucido, con le incisioni standard del brand.Lo stesso Tiffany, però, ha di recente arric-chito la sua già meravigliosa collezione di pendenti molto particolari, come quelli di-segnati dalla poliedrica Elsa Peretti, in seta intrecciata (materiale, incredibile a dirsi, resistente e durevolissimo - splendidi quelli color verde bosco, colore re del prossimo autunno/inverno), oppure quelli in oro gial-lo, che richiamano intrecci di rami, foglie e fiori, dalla mano delicata della stilista Palo-ma Picasso, o quelli pieni, luminosi e son-tuosi ideati dal designer Jean Schlumber-ger, che ha sapientemente combinato oro giallo e diamanti, in un tripudio di ricchezza e lucentezza che abbagliano.Opere d’arte, dunque, da portare alle orecchie, piccoli frammenti di eternità che illuminano i nostri volti.

meeting; long and elegant, for a dinner for two.

Every occasion has its earrings: pendant or stud, clips or torchon, there are many variants to decline at our lobes.A classic template, very fashionable among teenagers as well as among la-dies, is the one, proposed for some ye-ars, from Tiffany, representing a delicate, shiny, silver heart, with the standard en-gravings of the brand.Tiffany itself, however, has recently enri-ched his already wonderful collection of very special pendants, like those designed by polyhedral Elsa Peretti, in woven silk (a material, incredible to say, tough and long living - beautiful the ones colored in forest green, king color of autumn/winter), or those in yellow gold, reminiscent of tan-gles of branches, leaves and flowers, from the delicate hand of the designer Paloma Picasso, or those full, bright and sump-tuous, conceived by the designer Jean Schlumberger, which has wisely combi-ned yellow gold and diamonds, in a blaze of richness and brilliance that dazzle.

Chanel Tiffany Tiffany - Elsa Peretti

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Come non nominare, poi, gli intramontabili orecchini a bottoncino della maison Cha-nel, che, con l’essenzialità delle loro due “C” intrecciate, regalano sobrietà ed ele-ganza anche all’outfit più classico.Anche Chanel si è rinnovata, realizzando orecchini fantasia, come, ad esempio, il piccolo ramoscello di oro bianco e dia-manti che scende morbido dal lobo.Si tratta, sì, di gioielleria di altissimo pregio, che, però, ha saputo regalare un tocco moderno ai suoi prodotti, rendendoli appe-tibili anche alle giovani donne in carriera.E, per coloro che preferiscono gioielli più sbarazzini, viene in soccorso il brand Stroili, che con i suoi numerosi negozi monomar-ca, ha realizzato degli orecchini in splendida fi-ligrana in argento, oro o tessuto che ricorda-no romanticamente i centrotavola ricamati in pizzo delle nostre nonne, regalando ai lineamenti del viso una delicatezza uni-ca ed uno stile retrò.Incredibile, ma vero, un paio di orecchini possono ravvivare un viso spento dopo una nottata in discoteca, regalare luminosità ad un incarnato pallido, rin-frescare un outfit troppo classico.Ce lo insegna l’eclettica Rihanna, che, dopo il taglio della chioma asimmetrico, con rasatura laterale, ha cominciato ad esibire orecchini di maxi grandezza, di mille colori, che ben si sposano con la sua car-nagione ambrata e col suo make up dai tratti decisi.O la splendida Aishwarya Rai, attrice e mo-della indiana, da poco anche amorevole mamma, che non perde occasione per esaltare i suoi lineamenti orientali con raffi-nate acconciature e capelli sapientemen-te raccolti, abbinando sempre un paio di orecchini luminosissimi al suo volto da Miss Universo.Anche l’intramontabile Jennifer Lopez, cantante, attrice e produttrice, durante i

Art pieces, therefore, to be worn on our lobes, small fragments of eternity that illu-minate our faces.How not to nominate, then, the timeless button earrings of the maison Chanel, which, with the simplicity of their two “C” Interlocked, give sobriety and elegance to even the most classic outfit.Even Chanel has renovated, creating fancy earrings, such as the little twig of white gold and diamonds that descend softly from the lobe.

It is, yes, high-quality jewelry, which, ho-wever, is able to give a modern twist

to its products, making them ap-pealing to young women.

And, for those who prefer more funky jewelry, the Stroili brand comes to rescue, with its numerous shops stores, created beautiful filigree earrings in silver, gold or fabric, resembling those romantically embroidered lace centerpieces of our grandmothers, donating the facial features a uni-que, delicate, and retro style.Unbelievable but true, a

pair of earrings can enliven a face after a night out club-

bing, give brightness to pale complexion, refresh a too clas-

sic outfit.Eclectic Rihanna taught that, af-

ter cutting the hair, with an asym-metrical lateral shave, and started to

exhibit maxi size earrings, in a thousand colors, which, combines very well with her amber complexion and her set make-up.Or the stunning Aishwarya Rai, Indian ac-tress and model, recently loving mother as well, who wastes no opportunity to extol her Oriental features with elegant hai-rstyles and hair always carefully compo-sed, combining a bright pair of earrings to her Miss Universe face.The timeless Jennifer Lopez as well, singer, actress and producer, during her specta-cular concerts, always wears big earrings, which exalt her honey-colored hair.VIP or NIP (not important person), famous

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suoi spettacolari concerti, indossa sempre enormi orecchini, che fanno risaltare i suoi capelli color miele.Vip o nip (not important person), donne fa-mose o comuni, è davvero difficile sottrar-si a questa moda di orecchi abbellite che fanno capolino dai cappotti, che rilucono tra le sciarpe, che ciondolano sui bordi del-le maglie a collo alto.

Di giorno o di sera, sul lavoro come nella vita privata, in questa stagione 2013/2014, saranno protagonisti i nostri orecchini: di-screti e luminosi con la luce del sole, appa-riscenti e colorati al calar delle tenebre.Tenendo sempre ben a mente l’unico im-perativo della moda: l’importante è distin-guersi, sempre e comunque.Con classe, ma distinguersi.

or ordinary women, it is really difficult to escape this fashion of adorned ears that peep by coats, which shines among the scarves, that dangle on the edges of turtleneck shirts.Day or night, at work and in private life, in the 2013/2014 season, our earrings will be protagonists: discrete and bright with sunlight, showy and colored at sunset.Keeping well in mind the only imperati-ve of fashion: it is important to stand out, always and everywhere.With class, but standing out.

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INVESTO XXXXXXXby Elena Ferraro

INVESTO SHOW

Giocando con i bottoni

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n times of crises it is daring to think of musical art as an investment: but it is so-mething that must be done, it is precious

and important. It is nice to think that this state-ment “in times of crises” could become the pa-radigm of the past. If the investment is made on a young talent, it is winning bet. We met Giulia Mazzoni after listening to her album for piano. Giulia does not sing, for sure, but she gives voice to her musical scale, to flats and sharps, to pau-ses and tempo which fulfill the musical space in a dimension difficult to find. That is the reason why it is fascinating if not unique. To get your hearing used to a new talent it is a great energy. Giulia is 24 years old and she is the winner of the Ciampi Price 2013, achieved for the category “Best co-ver of Piero Ciampi”. She received recognition arranging for piano the piece by the songwriter and poet from Livorno, called “Quando il giorno tornerà”: “I am really happy to receive this price which has been for years a synonymous of quali-ty in music. Piero Ciampi has been an important artist for the Italian music scene and having won a prize named after him thanks to the arrange-ment of one of his piece, it is for me a big honor”, she said. Her debut album, “Giocando con i bottoni” (Playing with buttons), has the taste of summer; a summer that saw her being the protagonist of performances and acknowledgments of the cri-tics. In October she made her debut in one of the Italian and Milanese temple of music, the Blue Note, and next December she will perform at the Auditorio Parco della Musica in Rome, another milestone of quality music that leaves a mark. The album “Giocando con i bottoni” includes original pieces composed and perfor-med entirely by Giulia, which portrait sensations, imagines and memories of her childhood and of her present. Moving inside modernity, with pop music, rock and traditional music influences and again with romantic and impressionist influences but at the same time minimalist, simplicity is the key element of the album.

Your story is like a fairy-tale. Tell us when did you discovered your passion for playing piano?“It happened by chance. I discovered the sound of the piano when I was in primary scho-ol, coming from a classroom beside mine during playtime. That room became a secret spot whe-re to spent all the seconds available, playing and opening my heart to what it later became my best friend. Putting my hands on the piano,

n tempo di crisi credere nell’arte mu-sicale come forma d’investimento è un atto di audacia: doveroso, prezio-

so, importante. Mi piace pensare che proprio questa straviziata formula ‘in tempo di crisi’ abbia il coraggio di perdere il senso di stra-da tortuosa che ci spinge a precluderci la possibilità di uscirne, ma che diventi un motto di forza riuscendo noi a trasformarlo in tem-po passato. Se l’investimento poi prevede un giovane talento, sento che la scommes-sa è già vincente nell’atteggiamento. Ho in-contrato e voluto intervistare Giulia Mazzoni, dopo aver ascoltato il suo disco solo piano-forte. Vuol dire che non canta, certo, ma che dà voce alle sue scale musicali, ai bemolli e ai diesis, alle pause e al tempo che riempio-no uno spazio musicale volumetrico di difficile categorizzazione. E per questo affascinante se non addirittura unico. Abituare l’orecchio ad un talento nuovo è una grande energia. Giulia ha 24 anni ed è la vincitrice del Premio Ciampi 2013 nella categoria “Migliore cover di Piero Ciampi”. Ha ottenuto il riconoscimen-to arrangiando per pianoforte il brano “Quan-do il giorno tornerà” del cantautore e poeta livornese e così commenta: “Sono davvero felice di ricevere questo premio, che da anni è sinonimo di qualità musicale. Piero Ciampi è stato un artista importante per il panorama musicale italiano ed aver vinto un premio inti-tolato a lui grazie all’arrangiamento di un suo brano è per me un grande onore”.Il suo esordio musicale, “Giocando con i bot-toni”, ha il sapore dell’estate che l’ha vista protagonista di esibizioni e riconoscimenti da parte del mondo critico musicale. Proprio ad ottobre ha anche esordito in un locale tem-pio sacro della musica milanese e italiana, il Blue Note, e a dicembre salirà sul palco dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma, altra pietra miliare della musica di qualità che lascia il segno. L’album “Giocando con i bot-toni” comprende brani originali interamente composti ed eseguiti da Giulia, che fotogra-fano sensazioni, immagini e ricordi della sua infanzia e del suo presente. Muovendosi tra modernità, con influenze pop, rock e della musica leggera e tradizione, con influenze ro-mantiche, impressioniste ma anche minimali-ste, il disco fa della semplicità il suo elemento cardine.

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INVESTO showHa qualcosa di fiabesco la tua storia. Ci rac-conti quando hai scoperto la passione per il pianoforte?“È una passione che è nata per caso. Ho sco-perto il suono del pianoforte alle elementari, durante una ricreazione in un’aula vicino alla mia. Quella stanza è diventata un angolo segreto nel quale trascorrere tutti i secondi disponibili, confidandomi e giocando con quello che poi è diventato il mio migliore ami-co. Mettendo le mani sul pianoforte, ho sco-perto la voglia di comunicare interessandomi molto alla parte compositiva”.

Un approccio indubbiamente creativo e mol-to particolare rispetto alla tua età.“È esattamente l’approccio creativo che mi ha portato anche a condividere con altre persone il mio dialogo con lo strumento”.

Cosa significa per te comporre?“Esprimere e raccontare quello che ho den-tro. A volte per timidezza faccio fatica ad esprimere e raccontare a parole il mio mon-do interiore. La composizione potrebbe rap-presentare anche una seduta psicanalitica se vuoi, perché è uno spazio esclusivo dove mi guardo molto interiormente e mi esprimo. Non scomodando la psicanalisi, sento che nel dialogo tra me e il pianoforte è come se mi confidassi ad un amico”.

E cosa ti restituisce il pianoforte?“Il piano è come uno specchio. Scopro con la musica emozioni profonde e mondi interiori inconsci, ricordi e li ripercorro come se viag-giassi. È uno stimolo grandissimo, è la chiave per esprimermi al meglio”.

Quando non sei al pianoforte invece?“Sono una ragazza di ventiquattro anni, stu-dentessa e mi confronto con i miei occhi curiosi col mondo. Vivendo, fotografo tante emozioni e sequenze che poi esprimo quan-do mi metto al pianoforte”.

Cosa ascolti e cosa leggi?“In questo periodo sul comodino ho una rac-colta di poesie di Garcìa Lorca e ascolto tan-tissima musica. L’ultimo disco dei Daft Punk è bellissimo e in questo periodo mi ci sto pure un po’ fissando, ascolto molto David Bowie ma non rinnego mai il mio amore per Chopin, i notturni specialmente. Ma ascolto tutto: dalla classica all’elettronica, dal pop al rock. Degli

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artisti italiani ti posso citare Jovanotti, Bat-tiato, Elisa e Cremonini”.“Giocando con i bottoni” è il tuo primo di-sco. Quali brani sono rimasti fuori?“Nella mia vita compositiva ho scritto un centinaio di brani, capisci che il numero è altissimo. La selezione che ho fatto per il mio primo album è stata in base a quello che volevo raccontare, concetti legati alla memoria e alla semplicità. È un disco con un suono molto bello, con una registrazione particolare e un timbro molto moderno”.

E cosa speri che possa generare il tuo di-sco strumentale?“Secondo me il bello della musica, soprat-tutto strumentale, è che faccia sognare e viaggiare”.

Cosa significa per te investimento?“Per me significa dare la possibilità, soprat-tutto in campo artistico, a delle persone di realizzare il proprio sogno. La musica non

è un bene materiale che può diventare tale. Ma bisogna credere nel progetto

e concretizzarlo, il guadagno è suc-cessivo e non così immediato o

scontato. Mi piace l’idea di investire non in un prodot-

to fisico ma in un so-gno, in qualcosa di

molto profondo e sul futuro”.

“I discovered the desire to communicate beco-ming interested in composing music”.Definitely a creative and unique approach for your age. “It is this creative approach that brought me to share with others my dialog with the instrument”.What does it mean for you to write music.“It means to express and tell what I feel inside me. Sometimes, because of my shyness, it is hard for me to express and tell my inside world. For me composing music is like a psychoanalytic session, because it is an exclusive space whe-re I have the chance to look very much inside me and express myself. I can open up my heart to my piano just like I will do with a friend, and that’s not psychoanalysis”.And what does the piano give you in return?“Piano is like a mirror. Through music I discover deep sensations, unconscious inner worlds and memories and I go over them again just like I am travelling.And when you are not playing?“I am a 24 years old student and I see the world through my curious eyes. While living I take pic-tures of my emotions and sequences that I then express when I play the piano”.What kind of music and books do you like?“Right now on my night stand I have a collec-tion of Garcìa Lorca poems and I listen to a lot of music. The latest Daft Punk album is beautiful and right now I am getting a little bit hooked, I listen a lot to David Bowie but I still love Chopin, especially the nocturnes. But I listen to any kind of music: from classical to electronic, from pop to rock. Among Italians artists I can give a few names: Jovanotti, Battiato, Elisa and Cremoni-ni”. “Giocando con i bottoni” is your first album. Which tracks did you leave out?“In my professional life I wrote about a hundred of pieces, a lot of music. The selection I made for the first album was according to what I wanted to tell, concepts related to memory and simpli-city. The album has a beautiful sound, an unu-sual recording and a very modern timbre”.What do you except from your instrumental al-bum?“I think the beauty of music, especially the in-strumental music, is to make you dream and travel”. What does it means investment for you?“It means to give the chance, especially in arts, to people to fulfill their own dreams. Music is not an asset. But we have to believe in a project and make it happens; profit will come later and do not take it for granted. I like the idea to invest not in a tangible product but in a dream, in so-mething deeper and on the future”.

89produced and distributed by MADE IN ART s.r.l. www.pepmarchegiani.it

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i è parlato, proprio in occasione del primo Investo Day, delle numerose attività su cui sarebbe stato interes-

sante fare, o non fare, un investimento... Difficilmente, però, in un momento così ne-gativo per il settore dell’automotive Italiano, i nostri relatori si sarebbero soffermati sul l’i-dea di dar vita ad un nuovo marchio auto-mobilistico e costruire una nuova vettura, in un mondo ormai succube di troppe regole, conformismi e mancanza di fantasia.Fortunatamente, però, nelle bellissime colli-ne toscane c’è ancora qualcuno che cre-de in questo settore ed ha deciso, spinto da grande passione ed esperienza lavorativa, di riportare l’auto al suo giusto valore attra-verso la creazione di una supercar a moto-re centrale “sartoriale”, marchiata Mazzanti

automobili e pensata per una piccola, esclu-siva e personalizzatissima produzione (100 % italiana) dal nome di derivazione etrusca: “Evantra”. È un grande onore, quindi, per noi di Inve-sto Magazine, essere una delle prime riviste che potranno ammirare e provare dal vivo la “00” di quella che Luca (Mazzanti, fondatore e Presidente) definisce la “filosofia Evantra”, che prevede non più di 5 esemplari all’anno, elaborati prendendo in considerazione tutte le esigenze e le richieste dei loro possessori.

“S n the occasion of the first Investo Day we talked about the many activities

on which it would be interesting to do, or not do, an investment… In such a negative moment for the Italian car in-dustry, our speakers would have hardly suggested to create a new car brand and build a new car, in a world domi-nated by too many rules, conformists and lack of imagination.Thankfully, however, in the beautiful hills of Tuscany there is still someone who believes in this sector and has decided, driven by passion and work experience, to create a super car equipped with a tailor-made central engine, branded

Mazzanti Automobili and pro-duced in a limited, exclusive and customized series (100% Italian) with an ancient Etru-scan name: “Evantra”.Therefore, it is a great honor for our Investo Magazine to be one of the first magazine to admire and test drive the “00” , the one that Luca (Mazzanti, founder and Chairman) calls the “Evantra philosophy”: it is produced only in limited series of 5 examples per year, each of them individually personali-zed.We are talking though about “extreme” cars: the engine is an aluminum V8, natural-ly aspirated 7.0 L. (few knows that it was designed by GM for the Corvette, but now com-pletely revised) which is ca-pable of developing 701 Hp and 848 Nm; maximum veloci-

ty of over 350 Km/h with an accelera-tion of 0-100 in 3.2 seconds. Featuring a unique design, this is, with no doubt, a high-performance coupé: bold look, neat but aggressive outlines, huge ra-diator grills, two side air intakes, impor-tant rear, special 20” OZ alloy wheels.And the body?The bodywork is produced in two dif-

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Prima di tutto è bene sottolineare che qui si entra nel mondo delle auto “estreme”: un motore V8 (in alluminio) di 7 litri aspirato (che pochi sanno essere di derivazione GM, in pratica quello della Corvette, ma comple-tamente rivisto) che eroga una potenza di 701 CV ed una coppia massima di 848 Nm; 350 km/h di velocità massima ed una acce-lerazione, da 0 a 100 km/h, in soli 3.2 secondi. Caratterizzata da un design che non passa certo inosservato, si capisce subito che sia-mo al cospetto di una coupè ad alte presta-zioni: balza agli occhi lo sguardo arrabbiato, le linee filanti e nello stesso tempo aggressive, le calandre enormi, i due convogliatori d’a-ria laterali, il posteriore massiccio e gli enormi cerchi scomponibili da 20”, firmati OZ.

La carrozzeria ? Viene costruita in 2 differenti tipi di allestimen-to: il primo, chiamato PRO-BODY è realizza-

ferent options, the first called PRO-BO-DY: made of carbon fiber composite materials; or the second, called ONE-BODY: entirely hand crafted, all alumi-num body, personalized by the client. With this option the client can have a project dedicated exclusively to the single vehicle, virtually building a One-off.The second wonderful surprise is its most distinctive exterior design that features rear-hinged doors, that open upward: a unique system, Luca calls it “wind doors, but with sideways mo-vement”; the pin that joins the flap to the body is positioned at the bottom, in the rear; reminds me of a Rolls, it looks regal and also comfortable, as well as choreographic . The cap gas is pla-ced in an “unu-

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to in fibra di carbonio; il secondo, chiama-to ONE-BODY, è realizzato tutto in alluminio battuto a mano (e, anche in questo caso, personalizzabile dal cliente) che trasforma la “vostra” Evantra, praticamente, in una “one-off”.Il secondo momento di meravigliato stupore si ha nell’apertura delle portiere a elitra, ma controvento: configurazione particolarissi-ma, Luca la definisce “a vento, ma con mo-vimento obliquo” dove il perno che unisce lo sportello alla carrozzeria è posizionato in basso, nella parte posteriore; a me ricorda la Rolls, ha un non so che di regale e risulta pure comoda, oltre che coreografica. Anche il bocchettone della benzina è in una zona “inusuale”, ovvero nella parte sinistra del co-fano, con un tappo in pieno stile racing.

A quanti di voi capiterà la fortuna di salire a bordo di una Mazzanti Evantra, potendo addirittura pro-vare l’adrenalina del suo movi-mento ? A noi è concesso, anche se solo su strada (ma che “strada”, visto che ci porta sulle colline toscane !) e accanto a Luca, che ci tra-smette tutte le esperienze ac-cumulate nei lunghi test; sono felice e fatico a non sorridere, ma cercò anche di mantenere un aplomb professionale. Mettersi al volante non è un’impresa semplice se si ag-giunge che, per salire, biso-gna letteralmente scavalca-re l’ampio (e alto) brancardo longitudinale. Poi, però, ci si dimentica di tutto. Chiu-sa la porta ci si ritrova in un mondo a parte che, ben-chè sia di chiara ispirazione sportiva, è anche fatto di pellami di prima qualità, morbidi al tatto e comple-tamente naturali. L’unica regolazione disponibile è quella longitudinale del sedile (non dimentichia-moci che l’abitacolo viene fatto sulla misura “di chi lo vestirà” ) ma, in realtà, non serve altro, perché la posizione di

sual” spot: on the left of the bonnet, in a typical racing style. How many of you will be lucky enough to get into a Mazzanti Evantra and feel the adrenaline of its motion? It happened to us, even if only on the road (and what a “road”, the one lea-ding to the hills in Tuscany!) to ride be-side Luca, who shares all the experien-ces of the long test drives; I am happy and I try not to smile and to keep a pro-fessional aplomb.Getting behind the wheel it is not that simple because, to get into the car, you have to literally climb over the broad (and high) longitudinal door sill protec-tor. Then, you forget everything. Once the door is closed, you are in a diffe-rent world; although the interior have a sporty-inspired style, they are made with high quality, soft touch, all-natural leather. The only adjustment permitted is for the seat lengthwise (let’s not for-get that the interior is “tailor-made” for the customer) but, you do not anything more really, because the driving posi-tion is perfect. The engine starter system is absolutely “Made in Italy”: before turning the key, which is unusual but not showy as in other supercars, you have to play with three button (green, white and red, do they remind you of something?) on the headliner: the green turn of power on the dashboard, while the red one trigger the V8 roar. Only after returning from our drive I will find out that the white one turns off the engine. The Nardi steering wheel, small and vertical, contains a small display indi-cating the current gear, useful if you choose the robotized gearshift system .The pedals are made of aluminum and are hinged on the top and, even if there is not too much room, they have a good support for the left foot; of course you need the right shoes, but it is perfect for driving fast. The car is also equipped with a selector that allows

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guida è perfetta. La procedura di accensione è assoluta-mente “Made in Italy”: dopo aver inserito la chiave, particolare ma non vistosa come su altre supercar, si deve armeggiare con i tre pulsanti (verde, bianco e rosso, vi ricordano qualcosa ?) che sono sul pannello superio-re: il verde da corrente al quadro, mentre premendo il rosso si scatena il ruggito del V8. Solo al ritorno dal nostro giro, scoprirò che il bianco è quello che si occupa dello spegni-mento.Il volante Nardi, di diametro ridotto e posizio-ne verticale, include un display con indica-tore di marce, utile soprattutto se la vostra scelta cadrà sul cambio robotizzato.La pedaliera è in alluminio. Ha i pedali incer-nierati in alto e, per quanto lo spazio sia an-gusto, dispone anche di un buon appoggio per il piede sinistro; certo ci vogliono le scar-pe giuste, ma è l’ideale per la guida veloce. Esiste anche un selettore che permette di regolare alcuni parametri importanti con cui il “fortunato” acquirente può scegliere il te-nore con cui viaggiare: cambia infatti la ta-ratura se si viaggia su strada o su pista, cam-biano le prestazioni e, si sa, cambia anche il livello di adrenalina che una vettura simile è in grado di trasmettere.Certo, data la potenza in gioco sarebbe bel-lo essere sui rettilinei di Monza, ma la “00” è preziosa e noi siamo un pò intimoriti, quindi ci andiamo delicati ed una stradina di col-lina, grazie al cambio manuale di questo esemplare (quasi tutta da seconda e terza marcia) si rivela un terreno di caccia ideale per dare un primo assaggio al telaio, valutar-ne una buona agilità e una buona trazione. Infine, da quel grosso scarico trapezoidale in posizione centrale, escono note sempli-cemente sublimi. Ai regimi intermedi è un canto soave, intenso, che non appena ci si addentra nella parte alta del contagiri, si tra-sforma in un urlo selvaggio e primordiale che

to adjust some important parameters with which the lucky buyer could cho-ose how to drive: different settings and performances if you drive on road or on tracks , and different levels of adre-naline a car like this could make you feel.Given the power of this car, it would have been nicer to race in the Monza racetrack, but the “00” is precious and we are a little bit intimidated so we drive nice and smooth on this count-ry road thanks to the manual gearbox (shifting from second to third gear), which allows us to test the chassis, as-sessing the good agility and good dri-ve. And then, sublime music comes out from that big central trapezoidal exhaust. At medium speed it is an in-tense, sweet melody that becomes a wild and primordial cry warning us not to fall to much in love with it and to re-turn to the show room.As said before, each car is custom made; “one car, one customer” it is the selling philosophy; to set the final price, therefore, it is difficult as it de-pends on the customer needs who, just like a suite, can choose every details for a “tailor-made supercar”. In addition Mazzanti offers an ad-hoc after sale service consisting in three steps: the “Flying doctors” that will li-terally fly on the spot to take care of the car, some support offices in major countries ( or, in case of major pro-blems, the car will return in the fac-

la “filosofia Evantra” prevedenon più di 5 esemplari all’anno...

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ci consiglia, prima di innamorarcene troppo, di rientrare allo show room.Come abbiamo già sottolineato, ogni auto è costruita su ordinazione e la filosofia di vendita si può tradurre in: “un esemplare, un cliente”; stabilirne il prezzo finale, quindi, risulta difficile visto che oscilla in relazione alle esigenze del compratore che, come in una sartoria, può scegliere ogni dettaglio della sua “supercar su misura”. Inoltre la Mazzanti prevede un’assistenza post vendita dedicata che si spiega in tre step: “Flying doctors” che voleranno in loco per prendersi cura della vettura, sedi di sup-porto nei principali paesi (o, nei casi più com-plessi, il rientro in Azienda), gestione via web (quindi in remoto) per problemi legati all’elet-tronica attraverso un programma di diagnosi dedicato che si può avviare, semplicemente e dal garage di casa, collegando l’Evantra ad un computer portatile; innovativo, vero ?Come ogni coupè esclusiva, inoltre, ha a corredo una collezione di abbigliamento che utilizza gli stessi materiali degli interni, ol-tre che un primo lotto di 150 pezzi di modelli in scala 1:43 e, presto 1:18, che stanno già diventando ricercatissimi dai collezionisti.Purtroppo si è fatto tardi e la nostra 500 L, a noleggio, ci attende beffarda per il ritorno.A noi non rimane che ringraziare Luca per l’ottima ospitalità e provare assoluta ammi-razione e sostegno nei confronti della “Maz-zanti automobili”, vera e propria attività im-prenditoriale d’eccellenza che porta in alto il nome di Pontedera e dell’Italia nel mondo.

InvesTo SILa “Mazzanti philosophy”, che permette una personalizzazione artigianale e priva di con-fini;Le Partnerships Italiane dell’Azienda;Che ci sono ancora imprenditori che hanno voglia di andare avanti ed investire.

InvesTo NOChe quasi tutti gli esemplari prodotti finiran-no all’estero (Cina in primis) e non li vedremo sfrecciare sulle nostre strade;Che dovremo aspettare ancora un po’ di tempo, per guidarla in pista;Che ci sorge un interrogativo: potremo mai permettercela ? …Beh, c’è sempre il model-lino in scala 1:18.

tory), a web-based management (in remote) for problems related to elec-tronics through a dedicated easy to run program, to use from your garage just connecting the Evantra to a porta-ble computer; innovative, isn’t it?Just like every exclusive coupé, Evan-tra has a clothing collection manufac-tured with the same materials used for its interior, besides a first stock of 150 pieces of scale model 1:43, soon 1:18, that are already becoming popular collector’s item. Unfortunately it’s getting late and our sneering 500L, rental, is waiting for us to bring us back.We thank Luca for the wonderful ho-spitality; we admire and support the “Mazzanti automobile”, a real excel-lence in business that keeps up in the world the good name of Pontedera.

InvesTo YESThe “Mazzanti philosophy”: each cars is individually handcrafted personali-zed, with no limits;The Italian company PartnershipsThat there are still entrepreneurs who want to go ahead and invest.

InvesTo NOAlmost all the cars will be produced for the foreign market (China first) and we will not see them speeding on our ro-ads.We will have to wait to drive it on the racetrack. I wonder: could we ever afford it?... Well, we could always buy the scale model 1:18.

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l settore delle Arti Grafiche sta at-traversando una crisi irreversibile. Chi vuole continuare a compete-

re deve attivare servizi che permettano di arricchire e rendere interattivi i contenuti della comunicazione cartacea. Inoltre, se da un lato si verifica la riduzione di investi-menti sulla stampa pubblicitaria e promo-zionale, dall’altro si registra una certa sta-bilità nella comunicazione sul prodotto e dunque nel packaging. Per questo l’indu-stria grafica Stampa Sud Spa ha lanciato una innovazione di packaging intelligente tramite SmartLab, azienda partita con l’o-biettivo di sviluppare etichette interattive, e di allargare questo concetto anche agli stampati pubblicitari ed editoriali.L’innovazione è chiamata Stampatech, ed è stata pensata per consentire a con-sumatori ed utenti di accedere ad un nu-mero virtualmente illimitato di informazioni attivabili dalla stampa: è possibile aggiun-gere contenuti di comunicazione come le origini del prodotto per garantirne la tracciabilità, rendere interattiva la comu-nicazione attivando vouchers e concorsi, ma anche contenuti video e collegamen-ti all’e-shop. Inoltre è possibile cambiare i contenuti di comunicazione collegati al prodotto stampato, più volte durante l’anno.

Ihe graphic arts industry is going through an irreversible crisis . Who wants to continue

to compete must activate services that allow enriching and interactive content of print & paper-based communication. Also, if on the one hand there is a reduc-tion of investment in print advertising and promotion , on the other hand the-re is a certain stability in the communi-cation regarding products and tpacka-ging. For this reason the graphics and print company Sud Spa has launched a packaging innovation through Smart-Lab , a company started with the aim of developing interactive labels , and to expand this concept to printed adverti-sements and editorials.The innovation is called Stampatech , and has been designed to enable con-sumers and users access to a virtually unlimited number of actionable infor-mation from print: communication con-tent can be added such as the origins of product to ensure traceability, making

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comunicazione

Interactive Communication interattiva

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SmartLab si occupa della gestione dei contenuti multimediali e della loro inte-grazione con l’immagini presenti. L’utente deve scaricare l’applicazione LinkZ dispo-nibile su AppleStore e GooglePlay e scan-sionare il packaging per accedere ai con-tenuti aggiuntivi. Abbiamo rivolto alcune domande a An-tony Calò, responsabile Commerciale e R&D di SmartLab:Perché StampaTech, quando esistono già strumenti di interazione come QR Cod, RFID e NFC?Innanzitutto Stampatech non richiede co-sti di applicazione ne strumenti speciali di rilevazione dei dati come il RFID, ma solo uno smartphone ed una APP scarica-bile gratuitamente. La tecnologia NFC, che sta trovando utilizzo nei novi sistemi di pagamento tramite Smartphone non è disponibile per iphone, che rappresen-tano oggi circa il 50% del mercato degli smartphones nel mondo. Inoltre richiede l’applicazione di batterie e circuiti, che rendono i prodotti cartacei costosi e non-green, decisamente in controtendenza rispetto alla crescente attenzione sulle te-matiche ambientali- Il Qr code è estetica-mente poco gradevole, occupa spazio si

interactive communication, activating vouchers and competitions , but also vi-deo content and links to an e-shop . You can also change the contents of com-munication connected to the printed product , as many times as needed.SmartLab is responsible for managing multimedia content and their integra-tion with the print. The user must down-load the Linkz application available on AppleStore and GooglePlay and can then scan the packaging for access to additional content .We asked Antony Calo, Commercial and R & D director of SmartLab:Why StampaTech , when there are alre-ady tools for interaction such as QR Cod, RFID and NFC?Firstly Stampatech does not require spe-cial costs or special tools to collect data unlike s RFID , but only a smartphone and a free downloadable APP . NFC techno-logy , which is finding use in new sy-stems of payment via Smartphone is not available for iphone , which accounts for about 50% of the market share of smartphones in the world. It also requires the application of batteries and circuits, which make paper products expensive and not -green , quite in contrast to the increasing focus on environmental issues

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presta ad attacchi di phishing e virus ed è facilmente replicabile, dunque è fonda-mentalmente poco sicuro.Come deve essere comunicata questa opportunità da parte dei Branders che la adottano? Sarà possibile utilizzare la stes-sa campagna su diversi media e con di-verse tecnologie di stampa?Noi di SmartLab crediamo fermamen-te che le tecnologie di Augmented Reality(AR), invaderanno velocemente la comunicazione sul punto vendita ed in particolar modo la comunicazione sul packaging, oltre a poter rendere interat-tiva a coinvolgente libri e cataloghi. Al momento sarà utile spiegare i contenuti aggiuntivi con dei Point of Sales e con del materiale pubblicitario, come sempre si fa quando si introduce una nuova tecnolo-gia. Una volta inserito un codice nell’im-magine, questa può essere utilizzata su diversi devices e stampata con diverse tecniche, mantenendo la funzionalità senza problemi.Che tipo di connessione è necessaria per consultare i dati aggiuntivi?È sufficiente una connessione 3G-4G: i no-stri sistemi sono pensati per ottimizzare la consultazione su smartphone pur in assen-za di Wi-Fi e di un segnale potente; con sistemi tradizionali di AR in assenza di un segnale di alto livello l’effetto può essere deludente, per questo abbiamo lavorato molto sulla qualita dell’esperienza di inte-razione.Spesso il Brander vuole usare un’APP pro-prietaria perché i suoi clienti consultino la sua comunicazione , potete realizzare an-che questo?Possiamo farlo ma lo sconsigliamo. Sarà molto più comodo per l’utente avere una sola App che permetta di accedere ad informazioni aggiuntive su N prodotti a scaffale, piuttosto che doverne scaricare diverse a seconda dei brand che si scel-gono. Inoltre il nostro obiettivo non è quel-lo di sviluppare costose APP che si potran-no permettere pochi grandi Branders, ma rendere disponibile la nostra tecnologia su larga scala con costi contenuti o nulli...STAMPATECH Print To Mobilewww.smartlabitalia.com

- Qr codes is unsightly , take up space and lend themsleves to phishing attacks and viruses being easily replicable, so they are fundamentally insecure .How should this opportunity be commu-nicated by Branders that adopt it? Can you use the same campaign in dif-ferent media and with different printing technologies?At SmartLab we firmly believe that the technology of Augmented Reality (AR), will quickly invade in store communica-tion and especially communication on packaging , in addition to being able to make compellingly interactive books and catalogs . Currently it will be useful to explain the additional content with point of sales and advertising materia, as always when you introduce a new technology.Once an image has been coded, it can be used on different devices and printed with different techniques while maintaining excellent functionality.What kind of connection is necessary to consult the additional data?It ‘just a 3G-4G connectio: Our systems is designed to optimize the consultation on smartphones even in the absence of Wi-Fi and a robust signal, with traditional AR systems in the absence of a high-level signal the effect can be disappoin-ting, so we worked a lot on the quality of the interactive experience.Often the Brander wants to become an APP owner so his clients can consult their communication, can you achieve this too?We can do it but do not recommend it. It will be much more comfortable for the user to have a single app that allows access to additional information about N-shelf products, rather than having to download different apps depending on the brand you choose. In addition, our goal is not to develop a costly app that will only allow a few large Branders to be on the market, but to make our technology available on a large scale for all at low or no cost....STAMPATECH Print To Mobilewww.smartlabitalia.com

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INVESTO luxuryby Pietro Diana

icono di lui che sia per sempre. Che sia il miglior amico delle ra-gazze. Quel che è certo è che si

tratta da sempre di uno dei simboli del lusso, dell’estetica e del bello in generale. Il diaman-te è tutto questo, ma è anche di più: soprat-tutto in tempi di incertezza come quelli che stiamo vivendo, un diamante può essere an-che un’ottima forma di investimento, sicuro, al riparo da qualunque brutta sorpresa, con un listino che non teme scosse telluriche e una domanda che, in giro per il mondo, non cessa di essere presente e – a suo modo – fa-melica. I diamanti, ma non solo loro, sono stati nelle settimane scorse i protagonisti di Euro-MineralExpo, fiera di settore ospitata a Torino. L’occasione per fare il punto della situazione, a livello di settore, ma anche per esplorare nuovi gusti e tendenze emergenti. Perché il diamante è solo la punta dell’iceberg, nel mondo delle pietre preziose. E spesso dietro di lui si nascondono soluzioni interessanti, ma poco conosciute o valorizzate. “Un diaman-te è sempre un diamante. Sia come gioiello che come oggetto da collezione o, addirittu-ra, come investimento”, riconosce Giovanni Lombardi, accento toscano che ne tradisce la provenienza geografica e un’enorme co-noscenza sia in termini di addetto ai lavori, sia come geologo e semplice appassionato di minerali e pietre preziose. “È la pietra per eccellenza, che piace di più ed è famosa sia

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UN DIAMANTE è PER SEMPRE,

A diamond is forever, but now it’s bestMA SUBITO è MEGLIO

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t is said to last forever. That is the girls’ best friend. For sure it has always been the symbol for luxury, appearance and

beauty in general. Diamond is all this but it is also more: especially in times of uncertainty like the ones we are living a diamond could also be a good investment, safe and pro-tected from any bad surprises, with a pricelist fearless of any earthquake and a demand that, around the world, does not seem to end and to be, in its own way, greedy. In the past few weeks diamonds, but not only them, were the main actors of the EuroMineralExpo, an in-dustry trade fair hosted in Turin. An opportunity to take stock of the situation in the industry, but also to explore new tastes and trends. Be-cause diamond is only the tip of the iceberg in the world of precious stones. Interesting so-lutions, unknown and not appreciated, are often hidden behind it. “A diamond is always a diamond. As a jewel or as a collector’s item or even as an investment”, admits Giovanni Lombardi who as an unmistakable accent from Tuscany and a great knowled-ge both as an insider that as a geologist and simple lover for mineral and precious stones. “It is the sto-ne par excellence, the most wanted and famous

per la sua bellezza che per il suo valore. È di sicuro la tipologia più richiesta, nel nostro set-tore, che grazie al suo listino sicuro e privo di contraccolpi di mercato rappresenta un ot-timo bene rifugio”. Con un dettaglio non tra-scurabile: oggi il listino dei prezzi dei diamanti è redatto in dollari, il che avvantaggia il mer-cato europeo, grazie al sistema dei cambi rispetto all’Euro. E non solo. Il diamante è an-che un bene prezioso, ma poco ingombran-te rispetto ad altre soluzioni di investimento di capitali. “Concentra grandi valori in pochis-simo spazio – dice Lombardi -, pensiamo per esempio all’acquisto di un immobile. E poi, rispetto alle case, è anche meno tassato. Si paga l’Iva al momento dell’acquisto e poi basta, niente Imu o simili. E non deperisce, non ha bisogno di particolari manutenzioni. A differenza dell’oro, però, chi sceglie di investi-re in questo settore ha forse più bisogno di un professionista per orientarsi senza sorprese”. Ma quale budget si deve avere, per investi-re in diamanti? Non troppo, garantiscono gli esperti. Possono bastare anche 20mila euro. Poi, la scelta, riguarda l’oggetto vero e pro-prio dell’acquisto: un solo pezzo da qualche carato o tanti piccoli pezzi da mezzo carato? Senza dubbio, la seconda: “È più facile col-locare sul mercato elementi più ridotti come dimensioni – dice ancora Lombardi – rispetto

both for its beauty and worth. With no doubt it is the most requested item in the industry that, thanks to its safe pricelist that does not suffer from repercussions from the market, represents a very good safe-haven asset”. There is a non-negligible detail: at the present the diamond price list is set n dollars which is a benefit for the European market thanks to the exchange sy-stem compare to the Euro. And that is not all. Diamond is an asset less bulky compared to other capital investments. “It has great value in a small space – says Lombardi -, let’s think for example at the purchase of a real estate. Furthermore, compared to houses, it has a lo-wer tax rate. You pay the VAT at the time of purchase and that’s it, no other taxes. And it does not deteriorate or needs any particular maintenance. Unlike gold, whoever chooses to invest in this field might need the help of a professional in order to avoid any surprises”.

But what is the budget to invest in diamon-ds? Not too much, as guaranteed by experts. Twenty thousand Euros can be enough. The choice then is for the item to purchase: one piece worth few carats or many small pieces worth half carat? The second one, no doubt about it: “It is easiest to place on the market

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INVESTO LUXURYa un unico pezzo più grosso. Basta pensare a quelli che sono i mercati più vivaci, in questo momento, come i Paesi emergenti e i cosid-detti nuovi ricchi. Se arabi e russi si buttano su elementi da qualche carato, anche se con livelli di gusto e di competenza differenti, al-tre zone come la Cina, dove sta emergendo una classe sociale benestante, la domanda è più legata a pezzi più piccoli. E visti i numeri della popolazione, si fa in fretta a scatenare un rastrellamento di diamanti piccoli sui mer-cati mondiali, aumentandone il valore per chi vende”.Ma, come detto, investire in pietre preziose non vuol dire necessariamente investire in diamanti. Esistono anche percorsi alternativi, ma altrettanto validi. Basta farsi coraggio e andare al di là delle abitudini consolidate. “Vanno forte, sul mercato italiano, anche lo zaffiro, il rubino e lo smeraldo – dice ancora Giovanni Lombardi –. Ma con tendenze di-verse: se lo smeraldo sta un po’ perdendo appeal, ne sta guadagnando lo zaffiro, visto che è stato indossato dalla principessa Kate in occasione del matrimonio con il principe William. Le mode e le tendenze contano molto, in questo settore. Ma ci sono prota-gonisti emergenti che spesso la pigrizia degli operatori lascia in disparte. Penso al gruppo dei granati, come la Tzavorite, pietra scoper-ta in Kenya e Tanzania, molto simile allo sme-raldo, ma dalle caratteristiche di resistenza superiori, quindi molto più utili per realizzare gioielli. Una certa popolarità, di questi tempi, la sta vivendo anche la Tanzanite, molto simi-le allo zaffiro e scoperta, fino a oggi, soltanto in Tanzania. Costa meno dello zaffiro e grazie alle sue caratteristiche può cambiare il suo colore dal blu al viola. Solo che il filone da cui viene estratta potrebbe avere una durata non superiore ai prossimi dieci anni”. Ma que-sto non fa di lei una pietra da avere assoluta-mente, anzi: c’è da starne in guardia. Il per-ché, ancora una volta, è legato alle logiche di mercato. “Una pietra deve essere rara, ma non rarissima. Altrimenti diventa oggetto da collezione e non certo un prodotto con un mercato e una valutazione allettante per chi lo possiede”.

smaller pieces – adds Lombardi – than a big piece. Just think of the most vibrant markets right now, like the Emerging Countries and the so called new riches. If Arabic and Russians choose pieces worth few carats, even with different taste and expertise, in different areas like China, where a new wealthy social class is emerging, the demand for smaller pieces is higher. And given the population numbers, it is very simple to rake up all the small diamonds from the world markets increasing their value for the sellers.

But, as mentioned before, investing in pre-cious stones does not mean to invest only in diamonds. There are alternatives worth to mention. All you need is to have the coura-ge to do something different. “On the Italian market sapphire, ruby and emerald are strong – adds Lombardi – . But with different trends: if the emerald is losing appeal, the sapphire is coming up strong as it was worn by Prin-cess Kate for her weeding with Prince William. Trends are important in this field. But there are some emerging key players often left on one side by operators. I am talking about the garnet group, like the Tzavorite, a gem disco-vered in Kenya and Tanzania, similar to eme-rald but more resistant and more suitable to create jewels. At the moment the Tanzanite is quite popular: very similar to sapphire and found, up to now, only in Tanzania. It costs less than sapphire and thanks to its characteristics it can change color from blue to purple. The only problem is the seam it is extracted from: it may last no more than the next ten years”. But it is not a must have stone, watch out. Becau-se, once again, it will follow the logic of the market. “A stone should be rare, but not very rare, otherwise it could became a collector’s item and not a product with a market and an attractive value for those who owns it”.

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SmeraldoZaffiroRubino

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I“ nsegue la passione per ciò che la emoziona, viaggi, momenti di vita, persone. La sua macchina fotografica non si limita a riportare la realtà, ma la indaga e la

interpreta. Il suo obiettivo predilige i tagli narrativi dei reportage, dall’ esotico all’urba-no e le piccole grandi storie delle persone che incontra ogni giorno, nel suo studio, per le strade, nei suoi viaggi, negli occhi di chi la cattura emotivamente. Carattere ecletti-co e curioso, ricerca continuamente stimoli per sviluppare la sua creatività. Negli anni riesce ad abbinare la fotografia all’arredamento d’interni, altra sua grande passione.Sviluppa varie tecniche di elaborazione dell’ immagine e inizia una continua ed atten-ta selezione di materiali “stampabili”. Realizza quadri su base fotografica sia persona-lizzati che generici, per dare nuove suggestioni agli interni, restaura ed elabora anche immagini realizzate da altri.In poche parole Giulia Gabetto cattura una frazione di tempo chiamata attimo e lo trasforma in ‘dono’ . Molti i personaggi e le famiglie che le hanno affidato nel corso di questi anni la commessa di ritratti. Giulia ha sempre completato il servizio fotografico, non solo con gli scatti ma con la consegna di vere opere d’arte personalizzate su mi-sura, e non solo, le pareti dei locali degli uffici, degli alberghi e di casa non restano più anonimi e tendono a raccontare la loro storia attraverso le immagini che Giulia Gabet-to riesce ad “osservare lì dove gli altri sanno solo vedere” ed è per questo motivo che è stata scelta da Investo Magazine come fotografa ufficiale della rivista.

Per info costi e prenotazione servizi fotografici:info@giuligdesign.it • giuli.g@investomagazine.comStudio: via Maria Vittoria, 4 • Torino • cell.: +39 335.14.35.222www.giuligdesign.it

giulia gabettoFotografa, artista digitale freelance

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INVESTO NEWS

Claudio Recchi

Michela Bertello

Giorgio G. Paolo Tenna

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NOME RUBRICA

“Cinema per passione”

Paolo tennaPaolo Tenna

INVESTO MANby Patrizia Caridi

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hi, Cosa e Dove. who what whe-re (Chi è Paolo Tenna, cosa ha fatto , le sue ambizioni dove vuo-

le arrivare).

Nel 2005, lei insieme a Simona Izzo e Ricky To-gnazzi, ha fondato TOP TIME e ha collaborato con produzioni cinematografiche attraverso operazioni di product placement.Quanto questo modo di fare cinema in ma-niera economica si è dimostrato vincente per ottenere massima visibilità ad una frazione dei costi della pubblicità tradizionale?L’industria cinematografica della nostra re-gione ha raggiunto vette internazionali, in quale modo il contributo di Film Commission, attraverso produzioni spesso necessitanti di un notevole sforzo economico, si è dimostrato fondamentale per accrescere il magnetismo sia del piccolo che del grande schermo?Esistono altre modalità d’intervento affinchè il mercato del cinema non si paralizziCi sono progetti futuri sui quali FIP intende an-cora investire?

L’amore del cinema nasce da bambino quan-do con un mio amico facevamo di tutto per riuscire, una volta sottratta a sua madre una tessera “speciale” che permetteva la visione illimitata di film per 2 persone, di vederne il più possibile anche di seguito. Credo in un week end invernale di averne visti 7. Mi sono occu-pato sucessivamente di comunicazione pur mantenendo l’interesse per la settima arte e poi nel 2004 con l’ingresso del decreto Urbani relativo al product placement ho chiesto a Ricky Tognazzi e Simona Izzo con cui l’anno prima avevo fondato un’agenzia di pubblici-tà “tradizionale” di iniziare ad occuparcene con l’intenzione di colmare le mie lacune sul mondo della produzione cinematografica attraverso l’esperienza che avrei maturato sui set cinematografici dei film che stavo per di-rigere in cambio avrei portato in dote le mie esperienze nel settore del marketing. Da quel giorno ho seguito oltre 30 progetti cinemato-grafici coinvolgendo centinaia di brand.Film Commission Torino Piemonte è stata la prima Fillm Commission in italia ed è ricono-sciuta come un’eccellenza per la capacità

“Cho, what, where (Who is Paolo Tenna, what did he do, what are his ambitions

and hi goals).

In 2005, together with Simona Izzo and Ricky Tognazzi, you founded TOP TIME and you cooperate with film produc-tion through product placements.Is this inexpensive way of making mo-vies a winning solution as far as visibili-ty, compared to half the costs for tradi-tional advertising?The film industry of our region has rea-ched international levels, how fun-damental was the Film Commission support, often financing expensive productions, to increase the attractive-ness to both small and big screen?Are there any other methods of inter-vention to prevent the movie industry paralysis?Are there any future projects in which FIP is willing to invest?

My love for movies started when I was a child; a friend of mine and I used to try everything to be able to watch as much movies as possible on a row, after stealing his mom’s “special” mo-vie card that allowed to watch unlimi-ted films for two people. On a winter weekend I think we watched 7 films. I then worked in communication while maintaining the interest for the seventh art and then in 2004, with the introduc-tion of the Urbani decree on product placement, I asked Ricky Tognazzi and Simona Izzo, with who the year befo-re I started a “traditional” advertising agency, to start working on it so that I could fill in my gaps in movie produc-tion through the experience I would have acquired on movie sets I was about to direct; in return I would have

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di gestire al meglio le produzioni che vengo-no a girare in Piemonte. La possibilità di far sistema con le istituzioni locali permette di ge-stire al meglio la logistica di produzione (per-messi, location manager, assistenza tecnica e di rendere accessibili, sia in termini di servizi che a livello di costi, alcune location pubbli-che che nelle altre regioni sarebbero di diffi-cile accesso.

Il meccanismo del tax credit esterno, de-stinato alle imprese private esterne al set-tore cinematografico, è sicuramente uno strumento interessantissimo che permette di compensare la diminuzione progerssiva dei finanziamenti pubblici cdando la possibilità ai privati di intervenire finanziariamente nei pro-getti cinema tutelando il propiro investimento e capitalizzando al meglio attvità di comunicazione e promo-zione che il cinema offre.FIP diventa il riferimen-to per Film Commission per le grandi produ-zioni, con la funzio-ne di collettore di capitali per fu-turi investimenti, contattando le maggiori realtà imprenditoriali del Piemonte e sensibilizzan-

brought my experience in marketing. Since that day, I have worked on over 30 film projects involving hundreds of brands.

The Piedmont Turin Film Commission was the first one in Italy to be establi-shed and it is well recognized for its ability to better manage the produc-tions that come here in Piedmont to shoot. The possibility to work with local authorities, it allows to better handles all the logistics of a film production (permits, local managers, technical support) and to make accessible, both in terms of services and costs, some public locations that, in the other re-

gions, would be difficult to access.

The External Tax Credit, for pri-vate companies outside the film industry, is definitely an interesting tool; It allows to compensate for the progres-sive cuts in public funding, giving private investors the possibility to finance new film

projects safeguarding their own investment and capitali-

zing on movie communication and promotion.

The Film Commissions can therefo-re refers to FIP for large productions;

FIP will act as capital collector for future investments: it will contact the major business realities in Piedmont making them aware of the financial and fiscal benefits the “External Tax Credit” could bring once it will be in force and subsequently extended.The Piedmont increased fi-nancial availability – resul-ting from the sum of public and private capitals – will at-

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dole sui benefici fiscali e finanziari derivanti dall’entrata in vigore e successiva proroga del “Tax Credit Esterno”.L’accresciuta disponibilità finanziaria del Pie-monte – derivata appunto dalla somma di capitali pubblici e capitali privati – consenti-rà di attrarre sul territorio produzioni cinema-tografiche di alto profilo, con considerevoli budget di produzione: questa tipologia di progetti (si veda ad esempio il positivo investi-mento operato da FIP nell’ultimo film di Clau-dio Bisio, Benvenuto Presidente, il cui succes-so commerciale ha superato gli 8,5 milioni di Euro di incasso al box office) garantirà i rientri economici attesi sia per FIP che per gli investi-tori privati ed attiverà un favorevole circuito di capitali che permetteranno di reinvestire in nuovi e simili progetti.Le risorse economiche della Regione Piemon-te, impiegate in FIP, e le risorse economiche del settore privato locale si sommano tra loro producendo un effetto moltiplicatore per la ricaduta territoriale degli investimenti effet-tuati nel cinema.

tract high-profile film productions with significant production budgets: this kind of projects (for example, the po-sitive investment FIP has done for the latest film of Claduio Bisio, Benvenuto Presidente, whose commercial success has exceeded 8.5 million Euros at the box office) will guarantee financial re-turns expected both by FIP and by pri-vate investors, setting off a capital flow that will allow to reinvest in new or simi-lar projects.Economic resources of the Piedmont Region, allocated in FIP, and the eco-nomic resources of the private local sector are combined to create a mul-tiplier effect that brings benefits from movie investments throughout the ter-ritory.

LA PRESENTE INTERVISTA PUÒ ESSERE VISUALIZZATA NEL FORMATO INTEGRALE SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE. SCARICANDO L’APP DIGIMARC,

PUNTARE IL CURSORE SULLA FOTO IDENTIFICATA DAL SIMBOLO A PAGINA 115. AUTOMATICAMENTE VERRETE INDIRIZZATI ALLA VIDEO INTERVISTA.

THIS INTERVIEW CAN BE SEEN IN ITS ENTIRE FORMAT ON OUR YOUTUBE CHAN-NEL. DOWNLOADING THE APP DIGIMARC, POINT THE POINTER ON THE PICTURE IDENTIFIED BY THE SYMBOL ON 115 PAGE. PAUTOMATICALLY YOU WILL BE

REDIRECTED TO THE VIDEO-INTERVIEW

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P“ alazzo Italia è situato nel centro della città, non lontano dalla Porta di Bran-

deburgo, in Unter den Linden 10, all’angolo di Charlottenstrasse. Questo edificio storico, da sempre molto amato dagli abitanti di Ber-lino per la sua bellezza ed eleganza, in origi-ne ospitava il lussuoso Hotel de Rome fino al 1910. È stato poi ribattezzato “Römischer Hof”, sede di banche e uffici legali fino alla seconda guerra mondiale, quando fu gravemente dan-neggiato dai bombardamenti. Per rilanciarne il prestigio, Fiera Milano ha supervisionato una completa ristrutturazione dell’edificio sia ester-namente che internamente. Con il restauro, è stata ripristinato uno degli edifici più originali ed ammirati della capitale tedesca, un vero gioiello di architettura nel centro della città. Come parte della ristrutturazione, l’ex cortile interno è stato trasformato in un giardino d’in-verno - creando un nuovo ambiente nel palaz-zo, caratterizzato da un bellissimo tetto in vetro ed acciaio. Questa miglioria ha reso Palazzo Italia ancora più straordinario ed elegante, divenendo una delle sue caratteristiche prin-cipali. Palazzo Italia è inoltre situato nelle im-mediate vicinanze del governo tedesco, del parlamento, di famose istituzioni culturali come l’Università Humboldt, la Biblioteca Naziona-le e l’Opera di Stato, ma anche vicino alla sede locale di grandi società come Deutsche Bank, Bertelsmann, Volkswagen e Mercedes. Grazie alla sua eccellente posizione nel cuo-re commerciale e culturale di Berlino, Palazzo Italia è la cornice ideale per la realizzazione di eventi in molteplici settori, commerciali e privati. Palazzo Italia comprende una super-ficie di circa 3.000 mq. con 1.600 mq. al pia-no terra, e ulteriori 1.400 mq. al primo piano. Lo spazio al piano terra è diviso in tre show-room, un atrio e un giardino d’inverno, adattato a cortile interno con un imponen-te soffitto in vetro e acciaio, ha già ospi-tato molti eventi a livello internazionale. Il primo piano offre ampi spazi aperti, scenario ideale per eventi espositivi ad elevato impatto visivo.

T he Palazzo Italia is situated in the centre of town, not far from the Bran-

denburg Gate, at Unter den Linden 10, on the corner of Charlottenstrasse.This historic building, always much beloved by the Berlin inhabitants for its beauty and elegance, originally housed the luxurious Hotel de Rome until 1910. It was later renamed “Römischer Hof” and housed banks and legal establishments until World War II, when it was badly damaged by bom-bing. Breathing new life into the location, the Fiera Milano has supervised a complete reno-vation of the building on both externally and internally.With the renovation, one of the most original and impressive buildings of Berlin has been restored to the German capital, a true jewel of distinguished city-centre architecture. As part of the renovation, the former inner courtyard has been converted to a winter gar-den – creating a new ambience in the building, featuring an impressive glass and steel roof. This improvement has made Palazzo Italia even more extraordinary and elegant, becoming one of its main characteristics.The Palazzo Ita-lia is even situated in the direct district of the German government, parliament, famous cul-tural institutions like the Humboldt University, the National Library, and the State Opera, but also close to the local headquarters of companies such as Deutsche Bank, Bertelsmann, Volkswa-gen and Mercedes.Thanks to its excellent lo-cation at the heart of commercial and cultural Berlin, the Palazzo Italia is the ideal frame for ho-sting events in multiple sectors, commercial and private. The Palazzo Italia comprises floor space of approximately 3,000 sqm. with 1,600 sqm. on the ground floor, and an additional 1,400 sqm. on the first floor. The ground floor space is divi-ded into three showrooms, a foyer and the win-ter garden, adapted as inner courtyard with an imposing glass and steel ceiling, it has already housed many international events.The rooms on the first floor offer wide open spaces, ideal setting for events with high visual impact.

Palazzo Italia“Römischer Hof”“

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Andrea Tessitore, Giuseppe Forello e Lapo Elkann

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Continuala corsa verso il successodi Italia Independent Group

aloppa verso il successo Italia Independent e a dirlo sono i numeri. Il Gruppo continua la

fase di crescita con un aumento del fat-turato netto nel I semestre 2013 del 65% rispetto al I semestre del 2012. Il settore eyewear in particolare ha visto crescere il proprio giro d’affari in Italia (+51% rispetto al I semestre 2012) e all’estero, con un’im-portante crescita sia in Europa (+145%), che nei paesi extraeuropei (+81% escluso USA). Anche gli Stati Uniti hanno iniziato nel I semestre di quest’anno a contribuire ai ricavi di Gruppo. Sebbene i ricavi prove-nienti dal mercato domestico costituisca-no la parte preponderante del fatturato del Gruppo, i ricavi provenienti dai mercati esteri rappresentano una fonte importan-te e crescente, confermando le importanti opportunità di crescita all’estero, soprattut-to nel settore eyewear, in linea con la stra-tegia di sviluppo della Holding. Lo scorso Luglio, Italia Independent Group, ha dato esecuzione al riacquisto delle partecipa-zioni di minoranza di Italia Independent S.p.A., pari al 27,5% del capitale sociale, con un esborso complessivo di 5,4 milioni di

G euro, dando così attuazione al progetto di riacquisto previsto nel Documento di Am-missione. Nello stesso mese è stato siglato un accordo di co-branding e distribuzione congiunta con la multinazionale america-na Marchon licenziataria per l’occhialeria del marchio Karl Lagerfeld. Tale accordo prevede la creazione di una capsule col-lection di sei modelli di occhiali sviluppati congiuntamente dai due marchi.Anche in questo caso si evidenzia la ca-pacità di questo Giovane Gruppo che ca-parbiamente e con molta nonchalance sta riuscendo dinamicamente a farsi spa-zio tra i Grandi … sarebbe proprio il caso di aggiungere che gli occhiali aiutano a guardare… “oltre”!!!

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by Andrea Scarpetta

INVESTO FITNESS

l corpo “parla” È il messaggero della nostra anima. Attraverso gli atteggiamenti esteriori trasmettia-

mo stati d’animo. Il linguaggio del corpo va oltre le parole ed è difficile che finga.Capire l’essere umano attraverso i gesti e i movimenti è un lavoro sorprendente. Combattere la sedentarità è un obietti-vo di chi persegue l’equilibrio tra mente e corpo. L’esercizio fisico, cambiando la postura, influisce anche sul mondo inte-riore, aiuta a modificare il modo di guar-dare se stessi e quello che ci circonda.Imparare a respirare nel modo giusto e a rilassarsi attraverso la ginnastica ci aiuta a capire il nostro corpo. Ma non solo. Per-chè ascoltarlo, in definitiva, ci fa capire meglio anche noi stessi.Michela Calandretti.

La vita di un individuo è la vita del suo corpo. Poiché il corpo vivente compren-de la mente, lo spirito e l’anima, vivere la vita del corpo significa avere una vita mentale, spirituale, e sentimentale pie-

Iur body “talks” to us. It is the messenger of our soul. Through external behaviors,

we transmit our feelings. Body langua-ge goes beyond words and it does not pretend.To understand human being through gesture and movements is an amazing job. Fighting aversion to exercise is the goal of those who pursue the balance between mind and body. Exercising, changing your posture, influences even your inner self, helps to change the way we feel about ourselves and what is around us.Learning to breathe properly and rela-xing with some workout will help us to understand our body. But that’s not all. Because listening to your body make us better understand ourselves after all.Michela Calandretti.

The life of an individual is the life of his body. Because the living body includes mind, spirit and soul, to live your body

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IL CORPO

Our body is the soul’s gloveè IL GUANTO DELL’ANIMA

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na. Se questi aspetti della nostra natura sono carenti, è perché non viviamo inte-ramente dentro o con il nostro corpo.Alexander Lowen “Bioenergetica”.

Un’indagine sugli aspetti dell’espressione corporea. L’individuo trasforma le sue emozioni (o mancate emozioni) in malat-tie psicosomatiche. Un metodo che - per esempio - può spiegarci perché alcune persone sono pigre, facendosi soffocare dalla sedentarietà. L’attività fisica è un elemento di estrema importanza, nella vita di ogni individuo, muovere il proprio corpo, ricaricarlo di energia, ci fa sentire meglio.Basta iniziare!

Noi siamo il nostro corpo.Il corpo è il guanto dell’anima, il suo lin-guaggio, la parola del cuore. Ogni emo-

life means to live a mental, spiritual and sentimental life at its fullest. If these aspects of our nature are inadequate, it is because we do not live entirely within or with our body.Alexander Lowen “Bioenergy”.

A survey on the body expression. The person turns the emotions (or lack of emotions) into psychosomatic disorders. This dynamic may provide a way to un-derstand – for example – the raison why some people are lazy and overwhel-med by inactivity.Exercising is extremely important in everybody’s life; moving and restoring our body make us feel better. Just start!

We are our bodyOur body is the soul’s glove, its langua-ge, the word of the heart. Every emotion is express through our body. What we call “body expression” originates from a

investo fitnesszione si esprime attraverso il corpo. Ciò che chiamiamo “espressione corporea” è il prodotto di un moto interiore.Alcuni atteggiamenti fisici possono de-rivare da un’alterazione dell’equilibrio corporeo. Questi cambiamenti - il cui substrato risiede nell’espressione di sche-mi motori e posturali e nel permanere di uno squilibrio neuro-muscolare - possono regredire e scomparire per azione delle sole forze naturali insite nell’organismo in fase evolutiva, specialmente se stimola-te in forma adeguata. L’insorgenza delle alterazioni morfologiche può essere do-vuta - in parte - al cambiamento di abi-tudini nella vita normale del bambino: quando va a scuola per la prima volta o si ritrova all’interno di una famiglia con diversi problematiche (genitori separati, aggressivi, troppo presi dal lavoro) può diventare un bambino timido e insicuro. Uno stato che può rimanere nascosto. Educare il bambino alla ginnastica e alle sane abitudini alimentari è un modo per fare emergere difficoltà interiori e supe-rarle.

LA BIOENERGIARiuscire a liberarsi da atteggiamenti fisici condizionati dalle abitudini di vita, favo-risce la scoperta di una nuova energia e una percezione diversa del corpo.La bioenergetica è una tecnica di cura che combina terapia corporea e psico-terapia verbale. La premessa è l’unità di mente e corpo: il nostro fisico è lo spec-chio di pensieri, emozioni, sensazioni, im-pulsi ed azioni. Un programma regolare di attività fisica non solo migliora la salute fisica, ma ha anche un effetto positivo sullo stato mentale .Nella vita di tutti i giorni i nostri muscoli vengono impiegati al di sotto delle loro possibilità. Questo processo livella la no-

spiritual journey.Some physical behaviors may result from an alteration of the body. These changes – which originates from mo-tor and postural patterns and neuro-muscular imbalance – may diminish or disappear thanks to the sole natural forces in a developing body, especial-ly if properly stimulated. Morphological modifications may be caused – in part – by some changes in the child normal habits: when going to school for the first time or living in a dysfunctional family (separated parents, aggressive or too busy at work) the child may become shy and insecure. A condition that could re-main hidden. Raising a child to exercise habits and healthy eating will help them to overcome inner self related issues.

BIOENERGYBeing able to free themselves from physical behaviors influenced by life habits, will encourage the discovery of a new energy and a different percep-tion of the body.Bioenergetics is a healing technique that combines body therapy and spoken psychotherapy. A fundamental thesis of bioenergetics is that body and mind are functionally identical: our body reflects our thoughts, emotions, sensations, im-pulses and actions. Regular workout not only improves our physical health but it also has a positive impact on our mental health. In everyday life our muscles are used at well below their maximal potential. This process weakens our body’s efficiency. The moment I make my life more comfor-table, using all the tools that technology

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...il corpo “parla” È il messaggero della nostra anima

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stra efficienza fisica verso il basso. Nel momento in cui rendo la mia vita sem-pre più comoda, attraverso l’uso di tutti gli strumenti che la tecnologia mi mette a disposizione, non faccio che adattare il mio organismo a minimi livelli di sforzo. Una vita sedentaria indebolisce e invec-chia precocemente l’organismo ed è un fattore di alto rischio per la salute dell’uo-mo moderno, che bisogna combattere garantendo al nostro corpo un adegua-to programma di attività fisica. A livello dell’apparato muscolo-scheletrico una scarsa attività fisica porta a una diminu-zione della forza e coinvolge le strutture legamentose e articolari. Le prime per-dono la loro componente contrattile, le seconde vanno più facilmente incontro a forme di infortunio. Viceversa, il lavoro muscolare stimola la produzione di oste-oblasti, le cellule produttrici di matrice ossea rendendo le ossa più pronte al re-cupero in casi di trauma.

Quando si inizia a fare ginnastica, specialmente per chi da parecchi anni ha perso l’abitudine al movimen-

to e all’attività sportiva, è importante eseguire i mo-vimenti con Gradualità e Dolcezza, senza creare tensione e sentendo sem-pre quello che avviene

nel nostro corpo..Gli esercizi vanno svolti preferibilmente nel ri-spetto dei propri ritmi

fisiologici, in parti-colare curando bene la respira-zione.

UN PICCOLOASSAGGIO...

AddominaliDecubito laterale:

braccio dx flesso a terra, in appoggio sul gomito senza caricare la spalla dx, ma cercando l’e-

offers me, all I do is adjust my body to a minimum level of effort. A sedentary lifestyle prematurely weakens the body and accelerates the aging process and it is a high risk factor for the health of modern man, that we must fight ensu-ring our body a suitable workout pro-gram. Insufficient physical exercise could weaken the musculoskeletal sy-stem involving ligaments and joints. The first lose their contractile component, the latter are more easily to suffer from injuries. Vice versa, exercising stimulates the production of osteoblast, the bone matrix producing cells, which helps to faster recover from traumas.

When starting to workout, especially for those who have not been exercising for years, it is very important to move Gra-dually and Gentle, causing no tension and feeling what is happening in our body. The exercises should be perfor-med preferably respecting physiologi-cal rhythms, especially paying attention to respiration.

A LITTLE TASTE ....AbdominalsLateral decubitus:right arm flexed to the ground, resting on the elbow without loading the right shoulder, but trying to find the balan-ce through the abdomen, left arm outstretched with palm on the ground,

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investo fitness

set right leg perpendicular to the body, left leg stretched out sideways and pla-ced on the chair. By contracting the abdominal, stretch the leg toward the inside of the chair.Stabilizing musclesTo increase the difficulty, you will use a small ball, so you will get more work on all stabilizer muscles.Start:In quadrupedia with the right hand on the ball, left arm stretched out sideways, right leg stretched back, left leg bent to the ground.Exhaling, bring the right knee and left hand toward the abdomen.The organs retain their capacity to pro-perly function only thanks to appropria-te exercise. Those who will do so will en-joy good health, an harmonious growth and long youth. Hippocrates

quilibrio attraverso l’addominale, brac-cio sx disteso in avanti con palmo della mano in appoggio a terra, gamba dx flessa perpendicolare al corpo, gamba sx distesa lateralmente appoggiata sulla sedia.Contraendo l’addominale, distendere la gamba verso l’interno della sedia.Muscoli stabilizzatoriPer aumentare la difficoltà si uti-lizzerà una pallina , si otterrà un maggior lavoro su tutti i muscoli stabilizzatori.Partenza:Quadrupedia con mano dx appoggiata sopra la pallina, braccio sx disteso lateralmente, gamba dx distesa verso dietro, gamba sx piegata a terra.Espirando portare il ginocchio dx e la mano sx verso l’addome.Gli organi conservano le loro ca-pacità funzionali solo grazie ad un uso e ad un esercizio appropriato. Tutti coloro che se ne serviranno così si assicurano la buona salute, uno sviluppo armonico e una lunga giovinezza.Ippocrate.

Una vita sedentaria indebolisce e invecchia ...

astro investo

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ARIETE

sagittarioscorpionebilancia

gemellitoro

Non essere codardo né temerario. Semplicemente, non esserci. Lascia che il cielo stellato smaltisca i suoi effetti negativi: presto la fortuna tornerà ad essere la tua stella.Un consiglio per gli ascendenti Scorpione: anche se le stelle non vi sono particolarmente propizie, cercate di tirar fuori quanto più potete da una giornata che riserverà buone sorprese.

L’ottimismo, l’entusiasmo, la voglia di migliorarsi... tutto ciò che fa di un investitore un potenziale vincente oggi tu lo possiedi, e dunque... buttati, ma col paracadute.D’accordo che l’autoanalisi non è il forte degli ascendenti Scorpione, ma insomma: la gente non avrà pazienza per sempre e la supponenza dà fastidio, specie se non supportata dai fatti.

Anche se la tua mente è il terreno di battaglia di opposte tentazioni, non lasciarti prendere dallo sconforto. Fai piuttosto un esame di coscienza: l’azionario è l’ ideale per i tuoi investimenti?Se hai scoperto di avere l’ascendente in Capricorno, fai fruttare le tue idee brillanti e lascia perdere metodi di guadagno troppo alternativi: non fanno per te.

Dovrai fare i conti soltanto con te stesso. Approfitta degli aspetti positivi che il cielo ti manda guardando con occhio attento le evoluzioni di qualche titolo del Nuovo Mercato.Tu che hai l’ascendente in Cancro dovresti scoprire come gestire al meglio la tua situazione economica in modo da non risentire del periodo poco florido.

Il cielo stellato ti regala più di una soddisfazione ma è anche normale che ogni tanto ti chieda il conto, che ne dici? Le giornate che ti aspettano si possono definire più che interessanti.La corsa degli ascendenti Capricorno verso il guadagno subirà una frenata, ma non temano: a volte una salutare lezione è il preludio a tanti ed interessanti successi.

Fai presto ad impigrirti, lasciando che le cose accadano senza muovere un dito, ma suvvia... svegliati! Le stelle si ostinano a consigliarti calma e raziocinio, ma forse è il caso di osare di più.Se per te conta l’ebbrezza del gioco, questo rischiosissimo strumento potrà regalarti quelle straripanti emozioni che ti servono per mettere i giorni uno dietro l’altro e non sentirteli gravare sulla schiena.

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by Medea

pescicapricorno acquario

vergineleonecancro

Hai perso qualche gruzzoletto, ti sei intestardito a giocare con gli alti e bassi del Nuovo mercato e ne sei uscito scornato? Ma coraggio, il cielo stellato ti spianerà la strada verso una tranquilla prosperità.Periodo nel complesso tranquilla per gli ascendenti Cancro, ed è già tanto, per gli inquieti amici eternamente insoddisfatti, non potendo aspirare a stratosferici guadagni.

Lucidità e pazienza non mancheranno, regalandoti un periodo denso di soddisfazioni. Pianifica con calma e non aspettare che siano gli altri a decidere per te: i guadagni saranno copiosi.Ciò che proponiamo a chi ha l’ascendente in Cancro è di studiare bene le tecniche di investimento prima di orientarti verso azioni troppo rischiose.

Mettere ordine nel caos dei tuoi pensieri dev’essere il primo punto, altro che borse, altro che trading! Sarà un giorno confuso e tu non farai nulla per capire la tua mente, insolitamente in tilt.Ad ogni scossone del mercato, i più focosi reagiscono con un’impulsività poco propizia. Le stelle invitano a moderare gli istinti bellicosi per realizzare qualche buon guadagno, e sarebbe ora!

Intraprendente ma con la voglia di guadagnare a tutti i costi, rischi d’incappare in passi falsi non facili da assorbire. Le stelle ti consigliano di smettere d’indossare i panni dell’impavido scalper.Se hai l’ascendente in Pesci invece che pensare di fare nuovi investimenti, dovresti soltanto far fruttare i tuoi risparmi senza sperperare il denaro con troppa leggerezza.

In un periodo nel quale le stelle giocano a farti inciampare, resta lontano dalle tentazioni e non provare a schierarti contro il trend al solo scopo di dimostrare di saperci fare.Quelli di voi che ultimamente hanno investito con frenesia potrebbero pentirsi duramente delle scelte fatte. Non sarebbe il caso di contare fino a dieci prima di cliccare sul benedetto-maledetto mouse?

Sai qual è il tuo maggiore difetto? L’impulsività? L’incoscienza? Sì, ma c’è dell’altro. La presunzione della quale ti armi ogni volta che investi in Borsa. Sarà il caso di mettere al bando l’improvvisazione.I nati sotto l’ascendente della Bilancia si sentiranno in preda dell’apatia, rimarranno confusi tra il fare e il non fare, formulando continuamente piani d’investimento senza avere il coraggio di metterli in pratica.

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