nel loro compito educativo, i genitori cristiani solitamente si preoccupano che i loro figli siano...

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Nel loro compito educativo, i genitori cristiani Nel loro compito educativo, i genitori cristiani solitamentesolitamentesi preoccupano che i loro figli siano dei bravi ragazzi, si preoccupano che i loro figli siano dei bravi ragazzi, buoni, buoni, generosi, che vadano bene a scuola, che sappiano staregenerosi, che vadano bene a scuola, che sappiano starecon gli altri, che siano capaci di costruire nuove con gli altri, che siano capaci di costruire nuove amicizie e cosi via...amicizie e cosi via...

Si trattaSi trattasenza dubbiosenza dubbiodi di aspetti umaniaspetti umanidi fondamentale di fondamentale importanzaimportanzae da coltivaree da coltivarecon impegnocon impegno..

TuttaviaTuttaviaun cristianoun cristianonon può non può dimenticarsidimenticarsidi di educareeducarei propri figlii propri figlialla fedealla fedeo pensareo pensareche essache essasia soltantosia soltantoun optional.un optional.

E’ triste vedere che anche dei E’ triste vedere che anche dei buoni buoni genitori cristianigenitori cristiani, mentre si , mentre si fanno in quattro perché ai loro figli fanno in quattro perché ai loro figli non manchi nientenon manchi nientedelle cose materialidelle cose materiali......

utente
utente

...d’altro canto non si curano di dar loro...d’altro canto non si curano di dar lorol’unica realtà vera ed eternal’unica realtà vera ed eterna, , quella che non passerà mai,quella che non passerà mai,quella che non invecchierà mai,quella che non invecchierà mai,che sarà la forza della loro vita,che sarà la forza della loro vita,che vale più di qualsiasi istruzione,che vale più di qualsiasi istruzione,di qualsiasi eredità o conto in banca:di qualsiasi eredità o conto in banca:

LALA

FEDFEDEE

Un credenteUn credentenon può dimenticarenon può dimenticareche i suoi figliche i suoi figlihanno innanzituttohanno innanzitutto

un’animaun’anima

Di qui nasce il Di qui nasce il fondamentale fondamentale compitocompito affidato affidato alla famigliaalla famigliadi di trasmetteretrasmettere la la fede cristianafede cristiana. Che . Che cosacosavuol dire? Non si vuol dire? Non si tratta tratta semplicisticamente semplicisticamente di insegnare di insegnare preghiere,preghiere,di recitare formule,di recitare formule,di impararedi impararei comandamenti;i comandamenti;non è una non è una trasmissione trasmissione astratta o teoricaastratta o teoricadi un sapere di un sapere religioso.religioso.

La trasmissione della La trasmissione della fedefedeè un qualcosa di molto è un qualcosa di molto più radicale e profondo più radicale e profondo perché fa perché fa parte parte integrante della integrante della comunicazione affettivacomunicazione affettiva..I genitori cristiani, I genitori cristiani, infatti, parlano ai figli infatti, parlano ai figli della loro fede della loro fede attraverso il loro volersi attraverso il loro volersi bene nel Signore, bene nel Signore, l’amarsi con carità, l’amarsi con carità, obbedendosi l’un l’altro, obbedendosi l’un l’altro, dandosi fiducia dandosi fiducia reciproca, reciproca, manifestandosi stima.manifestandosi stima.

Un figlio che cresce respirando un sano ambiente affettivo si apre fiducioso alla vita, agli altri e a Dio; in

una parola, impara la fede. Infatti, la fede non è semplicemente un contenuto, ma è primariamente

una relazione,un rapporto vitale, un legame amoroso con Dio

Padre. Essa nasce, si sviluppa e si impara

dentro alle relazioni affettivetra genitori e figli.

La fede stessa del Figlio di Dionon era fatta tanto di contenuti, ma era alimentatada una relazione profonda di fiducia e di abbandono al Padre.

Pertanto, attraversola paternità e maternità umana, Dio stesso si fa presente agli occhi e al cuore del figlio il quale impara a conoscereil volto autentico del Padree ad affidarsi a Lui.

Ma nella trasmissione della fede in famiglia si compie anche un meraviglioso circolo di fede-amore tra genitori e figli. Infatti, non sono solo i genitori che insegnano la fede ai figli; ma, in realtà, i primi educatori alla fede in famiglia sono i figli stessi.

Nell’atto di essere concepiti,di essere voluti e di venire alla luce,

i figli insegnanoal papà e alla

mamma a fare un grande atto

di affidamento.

La nascita di un figlio, infatti, per i genitori è un’esperienza così intima e grandiosa da rendere percettibile la presenza stessa di Dio tra loro.

Accogliere la vita di un figlio è credere nella vita come mistero, come esperienza di Qualcuno che sta oltre i genitori stessi e al quale essi si affidano incondizionatamente.

I figli sono i primi educatori della fede perché pongono ai genitori una domanda non pronunciata ma molto eloquente:

Perchémi avetedatola vita?

Tutto ciò è un invitoper i genitori a riscoprirela loro fede in Dio Padre,datore della vita,e li prepara ad offrireai loro figliquella stessa fiduciae speranza in Dio creandoun cerchio di fede e di amoreche si alimenta ininterrottamente.

Fr. Lorenzo Raniero

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