non ti muovere!

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Education

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NON TI MUOVERE!

Elisa Gaggero

Insegnante specializzata per il sostegno

presso Scuola Pascoli - Lozza

Mediatrice Feuerstein

Cos'è l'inclusione?

Come possiamo ottenerla in una classe?

Lavoriamo su più livelli La cura dell'ambiente La condivisione delle regole Le aspettative degli adulti La creazione di relazioni positive

Teoria della Finestra

rotta

Zimbardo, 1969

La cura dell'ambiente

La cura dell'ambiente Disposizione degli arredi per promuovere le

interazioni Decorazione della classe Materiali e giochi

adatti all'età

La cura dell'ambiente

Decorazione della classe

Come disporre i banchi?

Noi scegliamo i banchi ad isole!

Ideale per il cooperative learning, l'apprendimento cooperativo.

Dove sta l'insegnante?

Abbandona la cattedra e si muove per l'aula su una sedia con le ruote.Così ci si può sedere ogni volta in un gruppo diverso e guidare il lavoro con discrezione.

Ci permette di fare cose diverse nello stesso momento

Per dire NO alle aule di sostegno!

Nel mondo

del lavoro.....

Condivisione delle regole della classe

Definire le regole... Insieme! In positivo! Poche! Per i diversi luoghi e momenti (vanno

contestualizzate)!

Regole condivise sulla porta della classe

EffettoPigmalione

Rosenthal e Jacobson (1992)

Le aspettative degli adulti… TUTTI!

Ciascuno cresce solo se sognato

Danilo Dolci

È fondamentale avere ottimismo pedagogico!

Dalle Linee guida per l'integrazione degli alunni con disabilità (pag.17)

Il clima della classeGli insegnanti devono assumere comportamenti non

discriminatori, essere attenti ai bisogni di ciascuno, accettare le diversità presentate dagli alunni disabili e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive.

Fare della classe… un gruppo! Libro/giornale/pagina web con la storia della

classe Istituire giornate speciali (noi facciamo i tea

party!) Creare rituali (Agorà,

compleanni) Darsi incarichi a turno Fare i compiti a casa insieme

Creare relazioni positive…

Il bambino è fatto di cento...

Loris Malaguzzi

Invece il cento c’èIl bambinoè fatto di cento.

Il bambino hacento linguecento manicento pensiericento modi di pensaredi giocare e di parlare

cento sempre centomodi di ascoltaredi stupire di amarecento allegrieper cantare e capire

cento mondida scoprirecento mondida inventarecento mondida sognare.

Il bambino hacento lingue(e poi cento cento cento)ma gliene rubano novantanove.

Gli dicono:di pensare senza manidi fare senza testadi ascoltare e di non parlaredi capire senza allegriedi amare e di stupirsisolo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono:di scoprire il mondo che già c’èe di centogliene rubano novantanove.

Gli dicono:che il gioco e il lavorola realtà e la fantasiala scienza e l’immaginazioneil cielo e la terrala ragione e il sognosono coseche non stanno insieme.

Gli dicono insommache il cento non c’è.Il bambino dice:invece il cento c’è.

“Che cosa significa educare?… Poichè … non è questione di tecnica ma di relazione … Non questione di sapere ma di essere … si può concludere che si tratta di persona e presenza , ovvero è un problema di autenticità … … La nostra società ha purtroppo altri miti ed ha spesso messo la macchina al posto dell’uomo senza ricordare che, per natura, l’uomo è sensibile soltanto alla presenza di un altro uomo …. Essere persona significa sapere che non siamo tutti uguali ma tutti abbiamo gli stessi diritti fondamentali e rispettare questo assunto attraverso la nostra autenticità … Essere presenza discreta ma concreta, presenza disponibile, generosa, paziente: non tutti hanno queste doti e … non tutti sono adatti ad educare … “

(Giorgio Moretti)

La felicità non è un dono …È un compito: bisogna studiare …

(Silvio Ceccato)

Bibliografia Ianes, Macchia “La didattica per i bisogni

educativi speciali” Erickson Lodi “C'è speranza se tutto questo accade al

Vho” Gianfranco Staccioli “Tra le righe”, Carrocci

Editore Linee guida per l'integrazione scolastica degli

alunni con disabilità (2009)

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