numero 5, anno xiii - ilgrilloparlante
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pagina 1 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
Anno 13, Numero 5 - 26 aprile 2010
Il Grillo Parlante
V i siete mai chiesti perché la nostra scuola si chiama
“Pertini”? Probabilmente no, del resto è normale usare a volte le parole senza cono-scerne con precisione il si-gnificato. Riteniamo però che sia arri-vato il momento di appro-fondire la questione, visto anche che lo scorso 24 feb-braio è stato ricordato quest’uomo, a vent’anni dalla scomparsa. Alessandro Pertini, detto Sandro, nasce il 25 Settem-bre 1896. Nel corso della sua vita consegue due lau-ree: una in giurisprudenza e l’altra in scienze politiche. Questi titoli di studio gli of-frono la possibilità di diven-tare avvocato. Sandro è un uomo corag-gioso, perché si oppone al
regime fascista andando contro la mentalità di quel tempo e mettendo in perico-lo la propria vita. Infatti, trascorre molti anni in carcere e vive per un lun-go periodo come confinato politico. Difende le proprie
(Continua a pagina 2)
Un uomo
da ricordare
E ravamo già mol-
to emozionati,
poi, quando ab-
biamo visto quella pic-
cola saletta riempirsi
sempre più di gente, la
tensione è arrivata alle
stelle! Esibirsi in pub-
blico non è per niente
facile e noi, anche se
avevamo già vissuto
un'esperienza simile,
eravamo comunque agi-
tatissimi!!
STOP, ci fermiamo un
attimo perché di certo
vi chiederete di cosa
stiamo parlando, proce-
diamo con ordine per
farvi capire meglio.
Il 7 marzo, con il labo-
ratorio di canto, ci sia-
mo recati alla casa di
riposo degli anziani
“L'Arca” per proporre
loro “C'era una volta l'operetta”, lo stesso
spettacolo che abbiamo
rappresentato nella
nostra scuola durante
l'Open Day del 12 Di-
cembre. La sala che
avevamo a disposizione
era ridotta, ma anche
in quel piccolo spazio,
siamo riusciti a dare il
meglio di noi stessi,
(Continua a pagina 4)
Q ualche tempo
fa le nostre
professoresse
di arte ci hanno
proposto di
partecipare a un
concorso nazionale,
organizzato dal
“Lions Club”, che
consisteva nella
realizzazione di un
poster sul tema “La
Forza della Pace”.
Così noi alunni ci
siamo messi al lavoro
e, con tanta volontà,
tanta fantasia e
qualche
suggerimento, ognuno
di noi ha ideato e
(Continua a pagina 5)
3
7
8
11
16
Una visita al Municipio
Laboratorio Informatica
Emozionandoci
Magia a portata di mano
Non mollare mai!
ALL'INTERNO
Attualità
C’era una volta l’operetta
POSTER PER LA PACE
(continua a pagina 2
Istituto Comprensivo via Tolstoj
scuola secondaria di 1° grado “S. Pertini”
Desio
pagina 2 I l Gri l lo Parlante Ist i tuto Comprens ivo v ia Tolstoj
& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE
idee di libertà ad ogni costo, anche malato, anche di fronte alla domanda di grazia firmata dalla madre, rifiuta sempre di sottomettersi alla dittatura fascista. Torna libero solo il 7 Agosto 1943, ma è catturato dalle SS tedesche e con-dannato a morte. Evaso dal carcere, partecipa alla lotta partigiana contro fascisti e nazisti. Dopo la liberazione contribuisce alla stesura della nostra Costituzione, più volte eletto deputato, diviene il VII presidente della Repubblica italiana Disgraziatamente, il 24 Febbraio 1990, la vita di questo magnifico e
coraggioso uomo si spegne, ma la traccia che ha lasciato è ben visibile e merita di essere ricordata.
Giulia Guerra, 2^ B & Serena Scarfato 2^ C
(Continua da pagina 1)
Un uomo da ricordare
C ari lettori, vi vogliamo raccontare cosa è avvenuto
negli incontri con i nostri amici del “Consiglio
comunale delle ragazze e dei ragazzi”.
Il primo incontro ha avuto luogo il 12 gennaio nella no-
stra scuola ed è stato interessante e divertente. Per intro-
durre il discorso Piero Gasperini, ex direttore dei Beni
Culturali in Lombardia, ci ha parlato del progetto chiama-
to “Adotta un monumento”. Questo progetto prevede di
“adottare” un monumento cittadino per conoscerlo, ap-
prezzarlo eventualmente restaurarlo; una iniziativa che è
già stata praticata in molte città lombarde con l’aiuto di
alcuni volontari.
Successivamente abbiamo visto dei brevi filmati su alcuni
aspetti della nostra città, realizzati da noi ragazzi negli
incontri svolti in precedenza nelle rispettive scuole.
Alla fine dell'incontro ci sia-
mo divisi in cinque gruppi,
ciascuno con un diverso argo-
mento da approfondire. Ognu-
no di noi aveva infatti scelto
un tema tra quelli proposti in
seguito alla riflessione in me-
rito a che cosa si può miglio-
rare nella nostra città.
Nel nostro gruppo abbiamo
parlato della manutenzione
dei luoghi cittadini, in parti-
colare ci siamo occupati degli
spazi verdi, degli oratori, del
cinema e della piazza: luoghi
che sarebbero da pulire o sistemare.
Il secondo incontro del Consiglio si è tenuto alla
scuola Pirotta e il terzo alla scuola Rodari.
Dopo avere visto un altro breve video sui monu-
menti di Desio, ci siamo ritrovati in gruppo co-
me nell'incontro precedente e insieme abbiamo
cercato di rispondere alle domande che ci erava-
mo posti sulla situazione ambientale della nostra
città.
I vostri redattori e rappresentanti
Christian Balzano, 2^E & Massimiliano Arosio 2^B
Un Consiglio per Desio
Il Grillo
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pagina 3 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
& oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE desio & oltre DESIO & OLTRE
L a domanda rimane senza risposta.
Gli abusi ai quali sono sottoposti ogni anno gli animali
nel mondo sono in crescita, dalla vergognosa e sangui-
naria caccia alle balene fino alla cattura di alcune specie di vo-
latili con sottili reti per poi venderli a ristoratori senza scrupoli.
È un continuo susseguirsi di notizie che ci fanno inorridire.
Prendiamo ad esempio la caccia alle balene: il paese che per-
mette ai propri pescatori di uccidere questi enormi mammiferi è
il Giappone. Nonostante molte nazioni siano contrarie a questo
sterminio, il paese del sol levante continua imperterrito in que-
sto scempio. Ultimamente l’Australia ha dato l’ultimatum al
Giappone per fare cessare in modo definitivo la strage. Questi
animali sono, fra l’altro, a rischio estinzione, perché a volte,
disorientate dai sonar delle navi, si riversano in massa sulle
spiagge, dove muoiono disidratate. La caccia alle balene ha
origini molto antiche, da questa “pesca” si ricavava grasso per
produrre oli combustibili ed essenze per profumi. Oggi usano
l’intero cetaceo per la sua carne e per esperimenti scientifici.
Oltre a questa strage, purtroppo, da qualche tempo esiste un
traffico di cuccioli di cani e gatti dai paesi dell’est. Sono am-
massati in scatole di cartone senza acqua né cibo e trasportati
nei bauli di auto o furgoni per migliaia di chilometri, ma soprat-
tutto strappati ancora piccolissimi alle proprie mamme, senza
vaccinazioni, con il rischio che possano morire e infettare an-
che gli altri cuccioli. Sono venduti ad allevatori che falsificano
la provenienza, l’età e il pedigree rivendendoli a ignari clienti a
prezzi molto alti. Il traffico di questi animali è stato denunciato
dalla trasmissione televisiva “Striscia la notizia” che ha mostra-
to a tutti le condizioni in cui sono tenuti questi poveri cagnolini.
Sempre in questa trasmissione hanno fatto vedere in quale stato
sono tenuti gli animali di tutte le specie, malnutriti, malati e
segregati in ambienti che non si possono definire cucce o stalle,
ma veri tuguri dove gli animali alla fine muoiono di fame o di
malattia.
La cattiveria di queste persone arriva perfino ad addestrare i
pitbull, una razza molto robusta di cani, in modo da renderli
molto aggressivi per combattimenti clandestini. Per fortuna
esistono associazioni che aiutano e proteggono gli animali, si
prendono cura di loro e cercano di suscitare negli umani
quell’amore di cui queste creature hanno bisogno.
Cristina Caldarone & Martina D’Angelo 2^B
Perché maltrattare gli animali?
N el mese di gennaio gli alunni delle classi seconde
hanno avuto modo di visitare il municipio di De-
sio.
La prima tappa della visita è stata l'aula consiliare, il luo-
go in cui si riuniscono tutti gli assessori ed i consiglieri
durante le loro assemblee.
Quest'aula è rotonda, tutta fatta di legno comprese le po-
stazioni del sindaco e degli assessori. Al centro dell'aula
si trova una strana costruzione di legno alla quale è fissata
una telecamera che serve a registrare le sedute. Di fronte
alle postazioni degli assessori si trova lo spazio destinato
al pubblico con alcune comode poltrone.
Ci ha accolto il Sindaco, il signor Gian Piero Mariani, il
quale ci ha fatto accomodare nelle postazioni dei consi-
glieri.
Dopo una breve introduzione, durante la quale ci ha spie-
gato qual è il suo ruolo e quello del consiglio comunale,
ha iniziato a rispondere alle nostre domande.
Alcune delle no-
stre domande
riguardavano le
scuole desiane,
altre la pulizia
delle strade e dei
luoghi pubblici,
altre erano ine-
renti al
“Consiglio co-
munale delle
ragazze e dei ra-
gazzi”.
Il Sindaco ci ha
spiegato che il
“Consiglio comu-
nale delle ragaz-
ze e dei ragazzi”
è stato creato per
dare un
“supporto” al
Consiglio Comunale desiano in quanto può far conoscere
meglio bisogni ed aspettative delle scuole e dei ragazzi.
Al termine dell'incontro siamo stati invitati dal sindaco a
visitare la sala della giunta ed il suo ufficio, che si trova-
no al secondo piano del Municipio.
La sala è un locale spazioso con un grande tavolo ovale.
Accanto a questa si trova l'accogliente e luminoso ufficio
del sindaco.
La visita all'edificio si è conclusa qui, il sindaco ci ha of-
ferto delle deliziose caramelle e ci ha accompagnato ver-
so l'uscita perché aveva alcuni impegni da sbrigare.
L'incontro con Gian Piero Mariani è stato interessante
perché abbiamo avuto modo di vedere cose che non si
vedono tutti i giorni e perché abbiamo compreso alcuni
aspetti del funzionamento della amministrazione comuna-
le.
Massimiliano Arosio, 2^B
Una visita al Municipio di Desio
pagina 4 I l Gri l lo Parlante Ist i tuto Comprens ivo v ia Tolstoj
C ertamente tutti conoscete il Teatro alla Scala,
uno dei teatri più famosi al mondo, e sapete quan-
to sia difficile trovare e acquistare i suoi costosis-
simi biglietti, potete perciò capire quale grande fortuna
abbiamo avuto noi ragazzi della classe II B, che invece
siamo riusciti ad andarvi, grazie alla nostra professoressa
di musica, pagando biglietti ad un prezzo ridotto.
E così, dopo tanta attesa e curiosità, il 22 febbraio, al mat-
tino presto, abbiamo
preso il treno, siamo
scesi alla stazione di
Sesto, percorso un tratto
in metropolitana e un
breve tragitto a piedi, e siamo finalmente arrivati davanti
alla facciata del famoso teatro milanese.
All'interno c'erano numerose maschere, ovvero personale
in divisa, che ci ha guidato verso i nostri posti e ci ha of-
ferto le locandine dello spettacolo. Devo dire che appena
entrato mi sono un po' stupito: il famoso teatro non è così
grande quanto me lo immaginavo!... però è tutto ricoperto
da specchi e da lamine d'oro.
All' inizio dello spettacolo si sono presentati i
tre famosi musicisti che hanno suonato duran-
te lo spettacolo: Davide Formisano (flauto),
Danilo Rossi (viola), Luisa Prandina (arpa).
Tutti i brani che hanno suonato li ho trovati
piacevoli, tranne l'ultimo che mi è sembrato
meno interessante.
Questa è stata una esperienza indimenticabile
e anche molto importante perché ho finalmen-
te ammirato il teatro della Scala dall'interno e
ho potuto ascoltare musicisti bravissimi.
Massimiliano Arosio, 2^B
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
cantando oltre che con la voce con il
cuore, lasciandoci trasportare dalla
giusta emozione.
È stata un'esperienza speciale sia
per noi, che abbiamo creato la magia
dell'Ottocento al di fuori della
scuola, che per gli anziani, ai quali
abbiamo fatto trascorrere un po-
meriggio felice. Grazie al nostro
spettacolo, sicuramente loro avran-
no ricordato altri intrattenimenti
musicali dei loro tempi e momenti
della loro gioventù. La commozione
nei loro occhi ci ha toccati profon-
damente, eravamo soddisfatti, per-
ché capivamo che lo spettacolo era
stato apprezzato dal benevolo e
simpatico pubblico di teneri nonnini.
Abbiamo ricevuto molti complimenti
sia per il canto, sia per la recitazio-
ne, sia per la gentilezza mostrata. È
stato un momento unico e indimenti-
cabile, un'occasione speciale che ci
ha fatto sentire felici e orgogliosi
di noi stessi. Siamo convinti che
questa esperienza ci abbia insegna-
to molto, ci ha reso consapevoli che
basta davvero poco per sentirsi be-
ne: un sorriso, un gesto, o semplice-
mente una canzone. Forse ci ha per-
messo anche di crescere un po' at-
traverso le sensazioni provate, gra-
zie al pubblico davvero straordina-
rio che ci ha trasmesso delle emo-
zioni irripetibili.
Vogliamo ringraziare la professo-
ressa Godino per averci dato questa
grande e magnifica opportunità e la
casa di riposo per averci ospitato.
Speriamo che questo sia solo il pri-
mo di tanti altri spettacoli da pro-
porre …
Martina Di Natali 2^B &
Chiara Masella 2^D
(Continua da pagina 1)
C’era una volta … l’operetta!
Una bella esperienza musicale
Se
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pagina 5 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
realizzato il suo poster personale, usando a
proprio piacimento varie tecniche di pittura dai
pastelli, ai pennarelli, alle tempere e così via.
Dopo un lungo lavoro abbiamo ottenuto disegni di
vario genere, più o meno complessi, ma tutti
stupendi; qualcuno ha elaborato un'immagine
semplice, ma molto significativa. Qualche poster
rappresenta bandiere della pace, altri arcobaleni
e colombe, mani, nastri, macchie colorate e
molti altri soggetti ancora. Sicuramente
possiamo dire che tutti ci siamo impegnati in
questo lavoro e siamo felici del risultato.
I nostri poster sono stati giudicati dalle prof
di lingue della nostra scuola che, valutando sia
la validità e l’efficacia del messaggio sia la
tecnica pittorica, hanno proclamato i vincitori:
1° classificato Andrea Gariboldi, classe 2^A;
2° classificato Chiara Consonni classe 3^A;
3° classificato Luca Venturato classe 2^A;
I poster selezionati sono passati
alle selezioni territoriali: ci
complimentiamo nuovamente con
Andrea Gariboldi perché ha
conquistato il 3° posto assoluto anche in questa
gara.
Alla fine del lavoro possiamo dire di essere
soddisfatti e di esserci divertiti, perciò per il
futuro consigliamo questa esperienza a tutti.
Inoltre vogliamo ringraziare tutti i partecipanti al
concorso e congratularci con i vincitori.
Chiara Arienti 2^A & Alessia Lunghi 2^ E
(Continua da pagina 1)
I l 6 marzo 2010 si è tenuta la premiazione del
concorso “Un poster per la pace”, al quale
hanno partecipato molti alunni di seconda del-
la nostra scuola. L’evento si è svolto alle 10.30 in
Villa Tittoni, a Desio.
E’ stato suddiviso in due momenti. Nel primo i giu-
dici del concorso e in parte il sindaco di Desio,
Gianpiero Mariani, hanno dato una breve spiega-
zione del progetto e del motivo per il quale è sta-
to organizzato il concorso.
Nel secondo momento si è svolta la premiazione
vera e propria, inizialmente di ogni singola scuola
e successivamente dei disegni migliori “IN ASSO-
LUTO”.
Tra i nostri compagni si è distinto Andrea Gari-
boldi (2^A) che ha vinto il terzo premio assoluto.
Sono stati assegnati inoltre due premi speciali a
Martina De Flaminio (2^E) e a Gaia Grisoni (2^A),
per le tecniche usate nel disegno. Ogni vincitore è
stato premiato con una medaglia, inoltre tutti gli
alunni-autori hanno ricevuto un attestato di par-
tecipazione.
I disegni, secondo noi, sono stati realizzati molto
bene, con precisione e anche i messaggi che tra-
smettono sono molto significativi.
Terminata la cerimonia, tutto il pubblico è salito
al primo piano dove erano esposti tutti i poster.
C’è stato il tempo di ammirarli con calma, dopodi-
ché è stato offerto un piccolo rinfresco nell’aula
al piano terra.
Si è conclusa così una mattinata diversa dal soli-
to, a chiusura di un’esperienza interessante che ci
ha dimostrato che anche ragazzi della nostra età
sono in grado di produrre piccoli “capolavori”. A
questo proposito ci congratuliamo in particolare
con i vincitori!
Serena Scarfato 2^C & Paulina Moskwa 2^E
… PREMI PER I POSTER
POSTER PER LA PACE …
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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
Il Grillo Parlante
sostiene progetti in Camerun
P erché rinunciare a situazioni e momenti
emozionanti con le vostre compagne di
squadra? Non fate il grande sbaglio di non
approfittarne, ma cogliete al volo le varie occasio-
ni che vi vengono proposte.
Noi quest’anno abbiamo vissuto e passato due bel-
lissime esperienze con le nostre compagne.
La prima è stata a settembre, quando tutta la no-
stra società è andata a Barzio, un paesino di mon-
tagna, dove abbiamo potuto allenarci insieme.
Tutto ciò vi potrà sembrare banale, ma voi non
avete proprio idea del divertimento! Rimpiangiamo
ancora adesso quei momenti più che belli!
Alla fine di un allenamento, dopo una fatica sovru-
mana, ci riunivamo tutte e ci scatenavamo, rideva-
mo a crepapelle coinvolgendo tutte quante le no-
stre amiche. Le emozioni provate in certi casi non
si riescono neanche a esprimere. Il momento più
bello della giornata era la sera, questo non vuol
dire che per il resto fosse una noia mortale, anzi.
La serata era un momento di svago, nel quale era
consentito qualche scherzo che, magari, coinvol-
geva anche l’allenatore.
Il giorno del ritorno eravamo tutte infelici all’idea
di dover tornare alla normalità … però così è sta-
to!
Per fortuna lo sport non ti offre una sola occasio-
ne in un anno, ecco presentarsi allora la nostra
seconda bellissima esperienza.
La squadra “under 13” della Easy Volley, di cui
facciamo parte, si è recata a Cesenatico, località
di mare situata in Emilia-Romagna, nei giorni dal
31 marzo al 3 aprile.
A chi non piacerebbe andare a fare un torneo con
la propria squadra e soprattutto al mare?
Be’ a quanto pare a noi è piaciuto! Nonostante le
prime partite le avessimo giocate veramente male
… il divertimento era garantito.
La sera l’organizzazione proponeva delle feste a
cui tutti gli atleti potevano partecipare. In segui-
to ogni squadra tornava nel proprio “hotel” e ogni
ragazza nella propria camera … o almeno così
l’allenatore credeva! In realtà ci addormentavamo
(Continua a pagina 11)
Carpe diem
C ome ogni anno la nostra scuola partecipa a numero-si concorsi indetti da vari
Enti e Organizzazioni. Ecco i vincitori della fase interna al nostro istituto.
1° classificato Questi alunni hanno interpretato al meglio l’esigenza di creare una campagna di comunicazione per sostenere l’esigenza di rispettare l’ambiente e pensare alla salva-guardia delle condizioni necessa-rie al benessere di tutti i viventi.
2° classificato Motivazione: questo lavoro si di-stingue per la completezza delle informazioni fornite alla commis-
sione di valutazione e l’evidente impegno profuso nel produrre i vari materiali 3° classificato Motivazione: per l’evidente inten-zione di fornire messaggi semplici e chiari per ogni persona, relativa-mente al riciclaggio dei materiali
Scuola Ambiente Legalità
Il Grillo Parlante
sostiene progetti in Camerun
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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
U na coppia di ragazzi, a turno, è passata nelle
classi seconde e terze e ha distribuito un fo-
gliettino bianco in cui ogni alunno poteva scri-
vere un voto numerico per esprimere il gradimento
verso la scuola. Si è chiesto alle classi che conoscono
meglio la scuola, avendo maggior esperienza. Chi voleva
poteva scrivere anche una motivazione al voto numeri-
co , dato anonimamente. I ragazzi che sono entrati nel-
le classi hanno spiegato che bisognava pensare alla
scuola nel complesso, e quindi il voto riassuntivo è sta-
to attribuito comprendendo il giudizio sulle strutture,
sui tipi di laboratori, sul clima delle lezioni, sui compiti
a casa, sulla severità dei professori etc.
Ecco la tabella che riassume i voti medi risultati in ogni
classe, dopo aver arrotondato i valori ai decimi.
Hanno votato tutti i presenti nella classe in quel gior-
no: secchioni e asinelli, persone serie e mattacchione.
Qualcuno ha colto l’occasione per divertirsi e per sfo-
gare lo stress e qual-
cuno ha pensato a
tutti i momenti belli
passati a scuola.
Tutto sommato, però,
dare i numeri per gli
alunni è un’ esperien-
za nuova!!
Dalle medie dei voti
dati risulta che la
scuola non è molto amata dagli alunni però il voto gene-
rale dalla scuola media Pertini è 6.6, più che sufficien-
te ma non tanto alto.
Volete sapere cosa hanno scritto i ragazzi che hanno
voluto scriverci il commento?
Scritto da Lorenzo e Federico
Cari lettori de “Il Grillo Parlante”, si è svolta una Indagine Statistica su un tema alquanto scottante che possiamo riassumere in “TI PIACE LA SCUOLA?”
LABORATORIO D’INFORMATICA - indagine statistica
Classe voto
3°A 6.8
3°B 5.9
3°C 6.8
3°D 5.9
2°A 7.1
2°B 7,0
2°C 6.2
2°D 6.9
2°E 6.4
NEGATIVI POSITIVI
Perché danno troppi compiti Tanti laboratori
Perché le strutture dentro non
sono messe benissimo ci sono an-
che i buchi dei tetti, poi i prof.
danno troppi compiti
Perché è una struttura ottima e ha in-
segnanti eccellenti
Troppi compiti troppe ore di
scuola Molto dotata di laboratori
I compiti sono eccessivi E’ bella
Non c’è carta per i bagni e per le
fotocopie Perché è una buona scuola
A causa dei compiti E’ un po’ sgangherata ma tutto somma-
to è una buona scuola
Perché non mi è mai piaciuto an-
dare a scuola
Perché mi trovo bene con i prof e con i
compagni
I laboratori sono molto belli, ma
in alcune parti della scuola cade
l’intonaco e cade dentro la scuola
Perché la trovo seria ed istruttiva
Per la disorganizzazione Mi piace la scuola e gli insegnanti sono
simpatici
Perché bisognerebbe aggiustare
le aule
Perché è molto organizzata ed è anche
un bel edificio
Se
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scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
C ome ogni anno nella nostra scuola si sta svol-
gendo un torneo di lettura fra le classi
dell’istituto: prime contro prime, seconde con-
tro seconde e terze contro terze.
Quest’anno le classi prime hanno letto ”Banana football
club”, le seconde ”La moglie del mago Dimitri” e le ter-
ze ”L’amico ritrovato”, e poi si sono sfidate per vedere
chi è riuscito a memorizzare il maggior numero di in-
formazioni sul testo.
Queste le regole fondamentali:
ogni alunno deve leggere il libro proposto;
le classi hanno a disposizione due mesi di tempo
per la lettura;
il torneo prevede la forma a eliminazione diret-
ta per le classi prime e terze;
le classi seconde invece disputano due turni e le
due finaliste si scontrano nel gran finale;
le domande (chiuse e/o aperte) sono relative alla
trama, ai personaggi, ai luoghi del romanzo;
gli insegnanti non devono aiutare in nessun modo
la propria classe;
tutti i ragazzi devono collaborare;
per la gara bisogna scegliere un caposquadra che
scriva le risposte, dopo essersi consultato con i
compagni.
Le classi vincitrici riceveranno un attestato con il quale
verranno fotografate e la foto verrà esposta
all’interno della scuola.
L’anno scorso noi di 2^C abbiamo vinto, anche se per un
soffio, contro la 1^E, quindi, vista la nostra esperienza,
ci permettiamo di dare alcuni consigli su come organiz-
zarsi al meglio per essere imbattibili:
leggere attentamente il libro
non tralasciarne nessuna parte
interrogarsi tra compagni, cercando di trovare le
domande più difficili
essere un vera squadra unita
credere ciecamente nella VITTORIA
… come abbiamo fatto noi!!!
E un ultimo suggerimento … impegnarsi a fondo perché
vi assicuriamo che la soddisfazione è grande.
Ora non ci resta che augurare a tutti buona fortuna
per una gara appassionante: vinca il migliore!
Paola Cirigliano & Ilaria Zogno 2^C
CLASSI A DUELLO
I n queste settimane tutte le classi della nostra
scuola hanno partecipato al primo incontro del pro-
getto chiamato: ”A scuola di emozioni”, coordinato
da alcune psicologhe di nome Barbara, Giada e Lorenza.
Con loro abbiamo iniziato l’attività: per prima cosa ci
siamo seduti in cerchio e abbiamo ascoltato le regole
stabilite da loro, che noi abbiamo confermato.
Dopodiché abbiamo incominciato con il gioco delle car-
te, che consisteva nel pescarne una a testa e
nell’esprimere il proprio parere sull’argomento propo-
sto. In questo gioco alcuni dei nostri compagni, che di
solito per insicurezza non si espongono molto, hanno
trovato anche loro uno spazio in cui sono riusciti a tra-
smettere agli altri le loro emozioni, perché, in base a
una delle regole prestabilite, nessuno poteva giudicarli.
Finita questa attività, ne abbiamo iniziata un’altra: si
trattava di cercare sensazioni legate alla parola
“emozioni”. Ne sono emerse molte fra negative e posi-
tive e nessuno, neanche i più timidi, ha avuto ostacoli
particolarmente significativi.
Alla maggior parte di noi questo primo incontro è pia-
ciuto moltissimo, lo si è notato alla fine, quando abbia-
mo fatto il gioco del “semaforo”, nel quale ognuno si
doveva posizionare sul colore che rappresentava il suo
stato d’animo in quel momento, ossia verde-ottimo,
giallo-così così e rosso-pessimo: quasi tutti si sono di-
retti sul verde.
Questo progetto, a nostro giudizio, è molto utile per-
ché ciascuno di noi ha delle emozioni da esprimere e in
questi spazi trova la possibilità di tirarle fuori.
Vi aggiorneremo sugli altri incontri nel prossimo nume-
ro.
Paola Cirigliano & Ilaria Zogno 2^C
Cristina Caldarone 2^B
EMOZIONANDOCI
pagina 9 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
C hi? I ragazzi di Maria de
Filippi naturalmente. Nelle
varie edizioni di questo
talent show sono emersi nuovi talen-
ti appunto, come Anbeta Toromani
(professionista), Marco Carta
(vincitore del festival di Sanremo
2009), Valerio Scanu (vincitore fe-
stival di Sanremo 2010) e tanti al-
tri.
“Amici” è il nome del programma che
seleziona giovani
che hanno studiato
varie discipline:
ballo, canto e reci-
tazione; negli ulti-
mi anni nell’ambito
del canto si distin-
guono cantautori e
cantanti lirici.
Questa è la nona edizione della tra-
smissione e da ottobre gli allievi
hanno cominciato un percorso per
migliorarsi e perfezionarsi.
I ragazzi nell’ultima fase del pro-
gramma, il serale, vengono divisi in
due squadre: i bianchi, Anna, Pierda-
vide, Emma e Stefanino (cantanti),
Stefano, Grazia e Michele
(ballerini), e i blu, di cui fanno par-
te: Matteo, Angelo, Enrico e Lore-
dana (cantanti), Borana, Rodrigo ed
Elena (ballerini).
Ogni domenica c’è una sfida che
consiste in dieci o undici prove, nel-
le quali due ragazzi delle squadre
avversarie si sfidano e poi il televo-
to del pubblico proclama il vincitore.
Alla fine delle varie prove, la squa-
dra in vantaggio deve fare il nome di
un avversario che vuole eliminare, il
quale, se non è tra i primi in classifi-
ca, deve rivolgersi alla commissione
che può salvarlo. I quattordici par-
tecipanti iniziali nel corso della gara
diventano quattro, che saranno i
finalisti.
Io personalmente adoro i blu perché
hanno dei ballerini di classico fanta-
stici e io me ne intendo abbastanza
(Continua a pagina 10)
& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style
S empre più spesso nelle strade o nei parchi
“sfilano” cuccioli di ogni razza al passo con la
moda. Ciò dimostra che i padroni si preoccu-
pano sempre di più dell’aspetto dei propri animali
domestici, li portano dall’estetista per abbellire il
loro “look” con disparati trattamenti: lavaggio con
shampoo profumato, spazzolatura del pelo, limatura
delle unghie. I padroni acquistano anche cappellini
colorati, vestitini fashion con brillantini e decori.
Nelle case riservano uno spazio relax tutto per loro,
dove possano riposarsi in lettini morbidissimi, avvol-
ti in calde coperte, magari gustando i loro snack pre-
feriti. A volte i padroni esagerano un po’ troppo e
trattano questi cuccioli come star. Gli animali in que-
sto modo perdono la loro libertà e sicuramente si
sentono “soffocati” dalle attenzioni dei loro padroni,
che a volte vietano ai loro cuccioli di correre e diver-
tirsi nei prati perché non vogliono si rovinino il look.
Lucrezia Gatto, Sara Maresca 2^D & Martina Di Natali 2^B
Anche loro alla moda
C ari lettori, quest’anno l’ inverno si è rivelato
lungo e rigido con temperature spesso sotto lo
zero (brr!!!), più volte abbiamo ammirato la ne-
ve che ricopriva come un manto bianco tutta la città.
Lo ammetto, io adoro moltissimo tuffarmici dentro, sen-
tirla tra le mani è per me una sensazione davvero piace-
vole. Gli adulti la pensano diversamente, la neve crea
infatti molti disagi:il traffico nelle strade, i ritardi dei
treni … Sotto questo punto di vista non posso che dar
loro ragione, anche se a volte mi chiedo se non potreb-
bero metter da parte questi problemi e godersi la neve!
Ora però ho voglia di risentire il profumo dei fiori, il
cinguettio degli uccelli, insomma ho proprio voglia di
primavera!!!
Basta cielo nuvoloso e pioggia incessante, fatti avanti
bel tempo!! Eh si, anche perché in un giorno sereno chi
non si sente più allegro?
Quando il tempo lo permette si può inoltre organizzare
un goloso pic-nic con gli amici, una corsa al parco o un
gioco all’aria aperta per divertirsi tutti insieme.
L’unica cosa per niente gradita di questa stagione sono
le allergie; diverse persone sono costrette ad avere sem-
pre i fazzoletti in tasca per arginare l’immancabile onda-
ta di starnuti, altre resistono ad attacchi di tosse o a fa-
stidiose congiuntiviti che fanno lacrimare gli occhi.
Tutto sommato però in molti apprezzano questa stagio-
ne. Io personalmente amo molto poter passeggiare nei
prati, ma mi piace anche girovagare per la città, perché
la primavera esplode anche nell’abbigliamento: gli abiti
sono colorati e con motivi simpatici, i braccialetti hanno
ciondoli a forma di frutta o di fiori … insomma tutto è
più bello!!
Tutti insieme possiamo gridare:bentornata primavera!
Martina Di Natali, 2^ B
Finalmente
è tornata!
Saranno famosi
pagina 10 I l Gri l lo Parlante Ist i tuto Comprens ivo v ia Tolstoj
& style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style FASHION & STYLE fashion & style
B uongiorno amici lettori! Siete stanchi di articoli
seriosi e noiosi? Bene, non vi resta che giocare
con me!
Vi sfido a indovinare il nome di una tra le vip più strava-
ganti e glamour..
Cominciamo con l'aspetto fisico.
Nei suoi video è bionda, ma in verità sono solo parrucche,
il suo colore naturale è castano scuro… ha gli occhi verdi
e molti dicono che abbia un bel nasone! Il corpo, come
ogni vip che si rispetti, è molto snello.
Già indovinato? Se sì , siete portentosi!!! potete passare
ad altro. Se no, proseguite, prenderemo in esame il suo
guardaroba.
Poco frequentemente usa cappelli, ma se ne indossa uno
dev'essere estremamente grosso; i vestiti....beh i vestiti
sono strepitosi! Usa quasi sempre mix di colori, forme
geometriche, pupazzi e molte altre cose per i suoi abi-
ti...ma altrettante volte usa body neri e bianchi.
Per i suoi video musicali usa molte cose diverse come le
armadillo, le scarpe col tacco più alto che io abbia mai
visto !
Indovinato? Se sì , bravi!!! potete passare ad altro. Se no,
proseguite, prenderemo in esame la sua biografia
Dunque, il suo nome completo è Stefani Joanne Angelina
Germanotta, è nata nel 1986 a New York City, anche se è
di origini siciliane.
Pensate che quest'anno ha vinto un EMAs, un Europe
Music Awards per chi non lo sapesse, e l'ha vinto nella
categoria Best New Act; complimenti, anche se mi aspet-
tavo qualcosa di più da una cantante simile!
Beh, io non ho altro da aggiungere, credo abbiate capito
chi sia. Se volete potete inserire il nome nello spazio cre-
ato apposta per voi
Se ancora doveste avere dei dubbi sull'identità misteriosa,
beh non mi resta che un suggerimento ... documentatevi!
L _ _ _ G _ _ _
Chiara Masella, 2^D
Indovina chi è
visto che frequento il decimo anno di un corso di danza
classica e di hip-hop. Rodrigo, a parte l’aspetto fisico,
è davvero favoloso, fa dei gran jetè (salti con la spac-
cata) molto alti e puliti; Borana è carina e secondo me
bravissima, direi perfetta nell’eseguire i fuatè (giri) e i
pike arabesque (slanci della gamba all'indietro); Elena,
non solo è molto simpatica nel fare il dizionario della
lingua garofaliana, ma soprattutto balla benissimo e
infatti ha già ricevuto un contratto di lavoro . Tra i
ballerini dell’altra squadra anche Stefano ha firmato
un contratto grazie alla sua bravura.
Tra i quattro finalisti, Emma, Loredana, Pier Davide e
Matteo, si è aggiudicata la vittoria Emma, io però non
ho assistito alla trasmissione perché erano tutti can-
tanti e io tifo sempre per i ballerini. Speriamo che
l'anno prossimo vinca uno dei miei beniamini.
Valeria Galliani, 2^ C
(Continua da pagina 9)
Saranno famosi
I l gioco che di solito pratico al mare, sulla spiaggia si chiama bocce. Questo gioco per me è un vero passatempo, ma non
sono la sola a pensarla così, visto che in spiaggia tanta gente gioca a bocce... Per chi non lo sapesse si gioca così: un giocatore lancia il boccino e si danno due bocce ad ogni partecipante, poi uno per volta i giocatori lanciano una boccia. Vince il "proprietario" della boccia che è stata lanciata più vicino al boccino. Questo gioco mi diverte, ma solo per un po' di tempo, perché quando incomincio a perdere non lo trovo più così divertente, inizio a trovarlo noioso, molto noio-so,soprattutto quando non vinco mai. Vi sembro poco sportiva? Alcune persone, per svago, nel tempo libero, giocano anche sul terreno, in spazi aperti o in campi organizzati. Il gioco delle bocce del resto è conosciuto da tempi anti-
chissimi e ai nostri giorni molte persone lo praticano co-me sport e fanno anche delle gare a livello mondiale.. I veri professionisti giocano in modo più tecnico e svolgo-no le gare in apposite piste per bocce. A me non piacerebbe praticarlo come sport, perché pen-so che al mare non mi divertirei più. Preferisco continuare considerarlo un passatempo molto bello, capace di crea-re una magica armonia tra i giocatori. Consiglio a tutti di giocare a bocce quando andrete in spiaggia questa estate, perché secondo me è il passa-tempo più bello.
Chiara Cimino 2^B
Un gioco al mare
Il Grillo
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pagina 11 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura cULTURA cultura Cultura cultura CULTURA cultura CULTURA
C ari lettori, durante le vacanze di Pasqua ho letto
un libro che mi ha affascinato moltissimo.
L’ho trovato molto interessante perché mi ha per-
messo di scoprire tante curiosità sulla realtà di inizio Ot-
tocento; inoltre man mano che procedevo nella lettura la
storia si faceva sempre più intrigante e mi lasciava il più
delle volte con il fiato sospeso, non riuscivo a smettere di
leggere, ero inoltre piacevolmente colpita dalla figura
della protagonista dal suo coraggio e dalla sua determina-
zione.
Visto che questo libro mi è piaciuto particolarmente ho
deciso di fornirvi qualche notizia per scoprire se fa al ca-
so vostro (io lo ripeto, consiglio di leggerlo perché è dav-
vero bello!!)
AUTRICE: Bianca Pitzorno
TITOLO: “La bambinaia francese”
EDIZIONE: Oscar bestseller Mondatori
TRAMA: siamo a Parigi nel 1832, in una fredda sera di
gennaio Sophie Gravillon, orfana del padre e con la ma-
dre in punto di morte, sviene per la fame nella casa della
ballerina francese Celine Varèns dove si era recata per
consegnare della biancheria.
E’ l’inizio di una storia intensa e affascinante che porterà
Sophie a vivere nella casa della ballerina dell’Opéra in-
sieme a Toussaint, ragazzino nero adottato da Celine, al
Cittadino Marchese, padrino della ballerina e insegnante
dei due ragazzi, e a monsuer Eduoard, marito della balle-
rina e uomo cattivo e insensibile.
Nasce una sincera amicizia tra Sophie e Toussaint che
dovranno affrontare mille avventure pericolose in Francia
e in Inghilterra per salvare sia la ballerina, rinchiusa in
prigione e poi in manicomio perché accusata di essersi
impossessata dell’eredità del Cittadino Marchese, sia A-
dèle, figlia di Celine, portata dal padre a vivere contro la
propria volontà in un’inquietante dimora inglese chiamata
Thornfield Hall.
Riusciranno a liberare madame Celine e a ritornare in
Francia?
Martina Di Natali, 2^B
L eggere!
Un’ azione facile che non richiede molta energia,
magnifica, capace di portarti in un mondo fantasti-
co pieno di pericoli o tranquillo a seconda della trama, da
cui puoi entrare e uscire senza dover chiedere il permes-
so, un mondo magico, irresistibile.
Ogni libro trasmette mille sensazioni, ha quel fascino che
ti induce a prenderlo, ogni libro racconta una storia diver-
sa, che ti rimane impressa nel cuore e di cui tu diventi
uno dei personaggi, quello che ti ha colpito di più o quel-
lo più vicino a te nell’aspetto o nel carattere.
Quando leggi un libro non ti fermeresti mai, non vedi
l’ora di arrivare alla fine e di scoprire come si concluderà
la storia. Niente ti può distrarre. Quando ti trovi in quel
mondo incantato c’è come una forza che ti dice di prose-
guire e di non fermarti, perché la storia non è ancora ter-
minata.
Forse è per questo che leggo tanti libri in poco tempo:
perché c’è quella forza che mi spinge come qualcosa di
magico. Ho letto tantissimi libri e ho scoperto che sono
tutti diversi, perché ognuno racconta la sua storia, ma allo
stesso tempo sono tutti uguali, perché tutti sono riusciti a
portarmi in quel mondo in cui posso fantasticare ad ogni
ora, tutti mi hanno emozionata, lasciandomi un prezioso
consiglio, o una storia particolare da ricordare.
Ecco perché penso che leggere sia un grandissimo piace-
re, inoltre un buon libro ti tiene compagnia quando ti an-
noia l’attesa dal dentista, o ti rilassa
prima di addormentarti. Sono convi-
ta che i libri siano degli strumenti
utilissimi e spero che la loro magia
mi accompagni per sempre!!
Martina Di Natali, 2^B
Magia a portata di mano
La bambinaia francese
tardi, dopo esse-
re andate in
spiaggia, aver
giocato a beach volley, …
Sia ben chiaro che non abbiamo pensato solo a
divertirci, ma abbiamo cercato anche di dare il
meglio e rendere felice il nostro allenatore, clas-
sificandoci nel miglior modo possibile, compatibil-
mente col fatto che le nostre avversarie erano
tutte più grandi di noi di un anno.
Abbiamo onorato la nostra società e ci siamo di-
vertite come pazze. Non è meglio così anziché
stare a casa?
Noi cercheremo sempre di incoraggiarvi a seguire
le nostre orme, non rinunciate alle nuove espe-
rienze che vi si offrono e, come si dice in latino,
Carpe diem (cogli l’attimo).
Serena Scarfato 2^C & Cristina Caldarone 2^B
(Continua da pagina 6)
Carpe diem
pagina 12 I l Gri l lo Parlante Ist i tuto Comprens ivo v ia Tolstoj
cultura CULTURA cultura CULTURA cultura CULTURA cultura cULTURA cultura Cultura cultura CULTURA cultura CULTURA
I tre sospettati si girarono di colpo stupefatti,
compreso il commissario che era rimasto senza
parole. Per prima cosa dissi alla polizia di prendere
quell’oggetto che avevo visto sotto il divano e poi feci
accomodare i tre indiziati. “L’omicida potrebbe essere
lei signor Rossi: la vittima l’ha lasciata e lei per vendet-
ta l’ha avvelenata; ma anche lei signora Verdi aveva un
movente: ha scoperto che il suo fidanzato la tradiva e
ha ucciso la signora Gialli. In realtà nessuno di voi due
è l’assassino, il vero colpevole è il signor Bianchi.
Questa è la mia ricostruzione dei fatti: stamattina lei
è andato dalla sua amante per consegnarle i soldi del
ricatto, perché altrimenti la vittima avrebbe rivelato
tutto alla sua fidanzata. Così è andato a casa sua
all’orario stabilito e, mentre si è distratta un attimo,
ha versato un po’ di veleno nella tazza di tè, che stava
per bere, e l’ha uccisa. Poi ha scritto al computer il
messaggio di addio ed è scappato. Quando è tornato,
essendo un esperto dell’informatica, ha manomesso le
telecamere del supermercato.”
“Lei non ha nessuna prova per dire questo!” urlò il si-
gnor Bianchi, in preda alla disperazione.
“Ne è così sicuro?” ribattei io “Vede, lei è ripreso dalle
telecamere del supermercato alle 9.15 giusto? Pur-
troppo non sa che c’è stato un blackout oggi a quell’ora
che è durato mezz’ora: alle 9.15 le telecamere del su-
permercato erano spente.”
La faccia del signor Bianchi si fece cupa. “E non è fini-
ta qui. Commissario!” chiamai e il commissario mi portò
in una busta l’oggetto di prima. “Sa cos’è questo signor
Bianchi?” chiesi io “Eppure dovrebbe conoscerlo molto
bene:questo è il suo cellulare, sul quale la scientifica ha
rivelato le sue impronte, ma anche quelle della vittima:
sa perché? Perché la signora Gialli, cadendo a terra
avvelenata si è aggrappata a lei e le ha preso dalla ta-
sca il cellulare, che poi ha fatto scivolare sotto il diva-
no per darci un indizio. Lei era talmente agitato e
sconvolto per l’omicidio che non ha notato il particolare
della mano aperta, ma si è accorto di non avere il cellu-
lare troppo tardi, quando la polizia era già sul posto. Ed
è proprio nei messaggi di questo cellulare che ho tro-
vato le prove del ricatto. Vede, si parla di un incontro,
di soldi, se in contanti o no, e sono sms dei giorni scor-
si. Le consiglio di confessare signor Bianchi: è con le
spalle al muro.” Con lo sguardo abbassato e la fronte
sudata l’assassino mormorò: “Io l’amavo, ma quando mi
ha ricattato ho perso la testa e l’ho uccisa”.
La polizia lo portò al commissariato e io tornai a casa
molto stanco: è faticoso fare il detective! E avevo una
gran fame… la cena! Me n’ero completamente dimenti-
cato. Per andare più veloce inserii addirittura la sirena
e arrivai giusto in tempo all’ appuntamento.
Il resto non ve lo posso dire: cose private. Lorenzo Galizia, 2^ C
IL DELITTO DI SAN VALENTINO seconda parte
C erto, si tratta proprio del film Paranor-mal Activity di cui si è tanto parlato in
questo periodo. Girato in America con po-
chi soldi, ha un grande successo prima negli Usa e
poi anche in Italia. Nel nostro paese, però, è stato
anche molto criticato, soprattutto dai ragazzi che
sono usciti dalle sale molto delusi...
A chi non lo avesse ancora visto, io personalmente
consiglio di risparmiare i soldi del biglietto Per
convincervi ecco un breve riassunto della trama.
Il film è girato tutto in un interno, in una casa do-
ve una coppietta di fidanzati si ritrova in una si-
tuazione spiacevole: la notte si sentono strani ru-
mori e una presenza insolita e inquietante si aggi-
ra tra le stanze. Dopo un po' di tempo si scopre la
causa: il demonio si
è impossessato
della ragazza e
terrorizza la cop-
pietta divertendosi alle sue spalle. Come si conclu-
derà la storia: moriranno, si salveranno, il diavolo
se ne andrà? Non voglio rovinarvi il finale nel caso
qualcuno di voi abbia deciso di non seguire il mio
consiglio
Personalmente non mi è piaciuto per niente, l'ho
trovato noioso dato che è ambientato sempre nel-
lo stesso luogo, anche la scenografia non è un gran
che. Inoltre molte scene girate con l'intenzione di
terrorizzare lo spettatore secondo me hanno avu-
to l'effetto contrario: le ho trovate ridicole. Non
sono l'unica a pensarla in questo modo molti miei
amici condividono il mio giudizio.
Elena Brambilla, 2^ C
Terrore in America, due risate in italia
pagina 13 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI alunni sportivi ALUNNI SPORTIVI
S ono gli ultimi minuti della partita, le squadre stan-
no pareggiando, “Tigre” 3 “Scorpione” 3.
A un tratto due giocatori si rimpallano la sfera per
non farla prendere all’avversario, sono quasi vicino alla
porta, tutti aspettano che il numero 11 tiri al suo compa-
gno come aveva fatto finora, ma non è così,
all’improvviso si ferma, esegue strani movimenti con il
pallone, vista le velocità nessuno capisce cosa stia succe-
dendo … al momento giusto tira e fa gol!!!
Tutti si alzano e applaudono.
Tutti sono molto curiosi di capire chi sia il mitico gioca-
tore, che in quel preciso momento alza le mani in su, co-
me in segno di vittoria, poi
alza leggermente il cappelli-
no dalla testa e … colpo di
scena: si vedono scendere
dei lunghi e lucenti capelli.
Si sentono delle voci: “ Ma
quella è una ragazza!!” Per-
ché tanta incredibilità? Cosa
c’è di sorprendente? Oggi
anche le ragazze giocano a
calcio e si divertono tantissimo, alcune sono molto brave,
molte non diventeranno mai delle campionesse, ma per
loro il calcio è diventato ormai uno sport praticabilissimo
e fonte di soddisfazione.
Anche io giocavo a calcio, mi piaceva tanto ed ero abba-
stanza brava.
Non ho mai pensato che per praticarlo si dovesse essere
un “maschiaccio”, ma piuttosto che si dovesse entrare in
campo con determinazione e voglia di vincere.
Maria Radulovic, 2^E
Pareggio … EVVIVA!!!
T utti conoscono, appassionati e non, il gioco
del calcio, famoso in tutto il mondo.
Gli adulti in genere sono solo tifosi, men-
tre i ragazzi lo praticano per diversi motivi: stan-
no in compagnia, stringono nuove amicizie, si alle-
nano e cercano di seguire la strada dei loro idoli.
Il calcio è senz'altro uno degli sport più praticati
dagli adolescenti.
Purtroppo intorno al calcio ruotano affari da ca-
pogiro e capita che questo ambiente sia spesso al
centro di scandali di vario genere. Anche noi, seb-
bene “cugini” perché uno milanista e l'altro interi-
sta, non siamo d’accordo con le speculazioni che ci
sono dietro questo sport, soprattutto nei massimi
campionati. Infatti i giocatori, divertendosi e
senza faticare troppo, come invece fanno tutti,
sono tra gli uomini più pagati al mondo, escluso il
golfista americano Tiger Woods.
Gli adulti, che urlano e si sbracciano quando la lo-
ro squadra segna, vanno a lavorare ogni giorno,
svegliandosi presto e tornando tardi, per mante-
nere la pro-
pria famiglia
e vivere
spesso senza
concedersi
particolari
lussi o como-
dità, mentre i
calciatori per qualche allenamento, qualche ritiro,
una partita alla settimana, trascorrendo serate di
lusso circondati da belle donne, prendono una bar-
ca di soldi. I bambini e i ragazzi che giocano a pal-
lone spesso si illudono troppo perché, anche non
essendo dei fenomeni, sperano di diventare dei
giocatori professionisti, attirati anche dai com-
pensi favolosi dei campioni di serie A.
Sulla base di queste considerazioni, ribadiamo la
nostra condanna contro la speculazione esagerata
e l'enorme giro di soldi del mondo del calcio, che
fanno spesso dimenticare i valori reali dello sport.
Daniele Munno & Lorenzo Galizia 2^ C
TROPPI SOLDI
NEL PALLONE
Se vuoi, puoi inviare i tuoi articoli
icviatolstoj.desio@katamail.com è l’indirizzo de “ilGrilloParlante”
pagina 14 I l Gri l lo Parlante Ist i tuto Comprens ivo v ia Tolstoj
mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI
Bisogna inserire le cifre da 1 a 9 in ogni riga, in
ogni colonna e in ogni quadrato senza che vi siano
ripetizioni all’interno sia delle righe, delle colonne
e dei quadrati Sudoku 7 3 8 9 5 1
4 5 7 8
1 2 6 3 7 9 4
8 6 3 1 7
4 9 7 2 5 1 8
5 8 4 2 3
4 6 5 2 3 7 8
7 4 3 9
9 1 3 8 4 6 2
3 9 2 5 4
6 4 1 3 9 5 2
2 5 4 7 3
4 6 5 2 7 9 3
9 3 6 2
7 3 4 8 5 6 1
9 4 3 6 5
3 5 6 7 1 9 8
7 6 4 3 1
1 6 2 3 7 4
3 4 9 1 8 2
2 5 4 3 1
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5 1 4 3 2
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9 1 3 4 5 2 7
4 1 2 9 3
Sudoku a cura di Chiara Cimino, 2^B, Daniele Munno, 2^C, Lorena Marrone, 2^D & Riccardo Zappa, 2^E
L’intreccio a cura di Daniele Munno, 2^C & Riccardo Zappa, 2^E
F D H J O B E M G A C
M E R G D Q P C O G R
U C L I B F O D I A S
C T O O N U R Z G F R
C A N I B K T F O U M
A B C E T Q A X L J S
O F B L C M Z S O A D
C E U L Y I F B R Z S
R Z I O N A R I O D I
Q E L L U L A R E O C
O G A G A B P S T I L
arco - bagaglio - casa - cellulare - dizionario - drink
- gioiello - mucca - orologio - porta
L’intreccio
2 5 6
2
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4 3
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5 8
8 5 9
4
6 7 3
pagina 15 I l Gri l lo Parlante Is t i tuto Comprensivo v ia Tols toj
mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI RELAX mini relax MINI
- Dove abita Mastro Lindo?
In Via Cal.
- Cosa fa un chicco di caffè sotto la doccia?
Si Lavazza.
- Perché i carabinieri quando prendono l’aereo si vestono
sportivi?
Perché sull’aereo c’è scritto “NO SMOKING”.
- Cosa chiede una pulce alla mamma prima di andare a
letto?
Se gli racconta la favola di Pidocchio.
- Cosa fanno due caramelle in un campo da calcio?
Si scartano.
- Se un gallo è in cima ad una montagna con da una parte
Cesena e dall’altra Forlì, fa un uovo, da che parte ca-
de?
Da nessuna parte: il gallo non fa le uova.
- Pesa di più mezzo pollo vivo o mezzo pollo morto?
Ha mai visto mezzo pollo vivo?
- Bisogna formare 30 centesimi con 2 monete, una delle
due non deve essere da 10 centesimi. Come si fa?
… con una da 10 e una da 20 centesimi, perché una
delle due monete non può essere da 10 centesimi, ma
l’altra sì.
- Chi la fa,la fa per vendere, chi la compra non la usa, chi
la usa non la vende, cos’è?
… la bara
- Quando si mette a ballare finisce per cadere, cos’è?
… il dente.
- Come si chiama il miglior dentista cinese?
… Tekuro Nakarie
- Quando ci sei non la fai e quando non ci sei la fai: che
cos’è?
… l’assenza
- Diceva Epicuro che non bisogna averne paura, quando
ci siamo noi, lei non c’è e quando c’è lei, non ci siamo
noi: di che cosa si tratta?
… la morte
- Quando troverai la risposta non ti tormenterà più: che
cos’è?
… il dubbio
Chiara Cimino 2^B, Lorenzo Galizia, 2^C & Lorena Marrone 2^D
TORNEO DI LETTURA
S i è concluso il TORNEO DI LETTURA
che vede vincitori le classi
1^B 2^A 3^C
Complimenti!
… adesso di nuovo tutti in pista per la seconda
parte del concorso
“Leggi l’incipit e scopri il libro”
Buon lavoro a tutti
IndovinellillenivodnIndovinellillenivodnI
BARZELLETTE
- Colmo per un pescatore?
- Avere la moglie sarda che si chiama Alice.
- Uno studente di agraria osserva un contadino men-
tre pota un albero e con superiorità gli dice:
“I suoi metodi sono antiquati … quell’albero non
farà neanche una mela!”
e il contadino risponde “Bravo è un pero!”
- Qual è il poliziotto più sfortunato?
… quello che muore al posto di blocco.
E quello più fortunato?
… blocco.
pagina 16 I l Gri l lo Parlante Ist i tuto Comprens ivo v ia Tolstoj
scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla scuola DALLA SCUOLA dalla
E ccoci giunti a destinazione,
siamo arrivati a Briosco. E’
una mattina di domenica e io
e la mia squadra di calcio, il G.S.O.
SAN CARLO SEREGNO, ci stiamo
preparando per affrontare la prima
in classifica, la BRIOSCHESE.
Arriviamo e ci raduniamo, squadra e
allenatori, negli spogliatoi. Ci cam-
biamo e, dopo una lunga predica del
nostro mister, scendiamo in campo
per il riscaldamento: i soliti esercizi,
con la massima concentrazione, per
circa mezz’oretta. Al termine tor-
niamo negli spogliatoi per indossare
le magliette della partita e per a-
spettare che l’arbitro effettui la
cosiddetta “chiama”. Entriamo in
campo: stretta di mano con gli av-
versari e l’augurio di una buon incon-
tro anche se, parlo per me ma penso
per tutti, spero per loro nel contra-
rio.
La partita ha inizio, ci attendono
trentacinque minuti regolamentari.
E’ un primo tempo entusiasmante,
soprattutto per noi che continuiamo,
con insistenza, ad attaccare; ma ec-
co la beffa su un contropiede avver-
sario: l’attaccante è a tu per tu con
il nostro portiere che sfortunata-
mente scivola. BRIOSCHESE 1 - S.
CARLO 0. Un altro gol simile al 20’ e
noi ovviamente cominciamo a demo-
ralizzarci: BRIOSCHESE 2 - S.
CARLO 0. Finisce il primo tempo che
vede la nostra squadra sotto di due
reti.
Il nostro allenatore ammette che
siamo stati sfortunati, ma continua
a ripetere che dobbiamo avere for-
za, grinta e determinazione! E così
torniamo in campo con questa canti-
lena che ci perseguita, ma che nello
stesso tempo ci dà coraggio.
Inizia il secondo tempo. Con la spin-
ta del nostro mister, del capitano e
di alcuni elementi della squadra vo-
gliosi di portare a casa i tre punti
della vittoria, ecco che dopo dieci
minuti il nostro bomber in velocità
insacca la rete che ci dà fiducia.
BRIOSCHESE 2 - S. CARLO 1. Dopo
circa dodici minuti, sopraggiunge la
perfetta punizione dal limite
dell’area per lo specialista, il capita-
no: la palla è fortissima e precisa,
tant’è che si piazza all’incrocio dei
pali. BRIOSCHESE 2 - SAN CARLO
2.
Sembriamo indemoniati, attacchia-
mo senza tregua, ma stavolta senza
sbilanciarci quindi senza correre il
rischio di prendere un altro gol. E’
davvero una partita stupenda. Man-
cano cinque minuti alla fine, quando i
nostri allenatori, osservando il gioco
da fuori, ci avvertono che, come si
suol dire, gli avversari “sono in pal-
la”.
Essendo attaccante, mi trovo in area
in possesso della palla, mentre, a
due minuti dalla conclusione, cerco
di far salire la squadra: subisco fallo
da dietro e l’arbitro decide di asse-
gnare la massima punizione, il rigore.
In cerca della sua doppietta perso-
nale nel campionato, ma anche per la
nostra volontà, il capitano si incarica
della battuta del calcio di rigore,
che potrebbe essere decisivo per la
partita e che quindi ci porterebbe
secondi ad un punto dalla prima
squadra. Ha una responsabilità enor-
me quando sente il fischio dell’ arbi-
tro: palla da una parte e portiere
dall’altra, riesce a spiazzarlo. Subi-
to, mentre lancia un urlo liberatorio,
corriamo tutti verso di lui per il co-
siddetto “caricone”. BRIOSCHESE 2
- S. CARLO 3.
Dopo l’esultanza, riprende la partita
e ci chiudiamo in difesa. Passati i
minuti di recupero, l’arbitro decreta
la fine della gara ed ecco realizzato
il nostro sogno: secondi in classifica
ad un punto dai primi.
Adesso si riprenderà a giocare a
febbraio e, di sicuro, ci saranno al-
tre battaglie come questa, anche se
noi puntiamo a vincere la guerra,
cioè a vincere il campionato. Questa
partita mi ha insegnato che, non solo
nel calcio, non bisogna mollare mai e
non bisogna mai smettere di lottare
nell’inseguimento di un traguardo.
Daniele Munno, 2^ C
NON MOLLARE MAI!
ISTITUTO COMPRENSIVO
via Tolstoj – DESIO
Scuola secondaria 1° grado
“S. Pertini”
IL GRILLO PARLANTE
anno XIII^ numero 5
redazione presso
2^ A - B - C - D - E
composta da
Alessia LUNGHI
Chiara ARIENTI
Chiara CIMINO
Chiara MASELLA
Christian BALZANO
Cristina CALDARONE
Daniele MUNNO
Elena BRAMBILLA
Giulia GUERRA
Ilaria ZOGNO
Lorena MARRONE
Lorenzo GALIZIA
Lucrezia GATTO
Marco GARDINA
Maria RADULOVIK
Martina D’ANGELO
Martina DI NATALI
Massimiliano AROSIO
Paola CIRIGLIANO
Paulina MOSKWA
Riccardo ZAPPA
Sara MARESCA
Serena SCARFATO
Valeria GALLIANI
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