obesità infantile problema attuale , di cui tanto si parla ma
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Obesità InfantileProblema attuale , di cui tanto si parla ma
per il quale si fa ancora troppo poco
Interventi terapeutici:La nostra esperienza
pratica e le prospettive
Centro di Prevenzione Diagnosi e Cura dell’Obesità in età evolutivaU.O. Pediatria – P.O. Gallipoli (Le)
Dott. N. Corciulo Sig.ra R. Linciano *Dott.ssa B. Sances
*Dott.ssa M. G. Sergi** Dott.ssa R. Tanas
*** Dott. R. Marcolongo• *Distretto Socio-Sanitario Gallipoli
• ** U.O Pediatria Ospedaliera Ferrara• ***Dipart. Medicina Clinica e Sperimantale
Padova
ASL Lecce
“Il trattamento in età evolutiva è difficile e spesso inefficace, soprattutto a lungo termine”
(Braet et al. 1997; Ebbeling et al. 2003)
Il percorso terapeutico di gruppo:
Favorisce la condivisione del problema
Stimola il bambino, grazie alla presenza del
nuovo amico, a sperimentare cambiamenti
Sposta la sfida terapeutica dal problema individuale, alla messa in comune di vissuti, difficoltà, sperimentazioni, successi.
IL PERCORSO TERAPEUTICO
1) Alimentazione : - Quantità - Qualità
2) Comportamento 3) Attività fisica del bambino (Consensus SINUPE )
Incontri dei bambini con la dietista
1) Fame e desiderio 2) la piramide alimentare
3) I compiti degli alimenti 4) Le calorie5) La spesa attiva6) Le regole
Psicologa e il Pediatra nutrizionista incontrano
genitori e ragazzi Accoglienza: motivazione e aspettative (ricerca della propria energia)
Favola dello gnomo: Ricerca dell’autostima
Ascolto attivo : modalità di comunicazione attiva fra ragazzi e genitori
L’importanza delle regole nel rapporto genitori/figli Incontro con ragazzi : esternazione esistenziale e socio affettività
Le più diffuse conseguenze sfavorevoli dell’obesita’ infantile sono psicosociali (Dietz W.H. et al Pediatrics 1998)
AUTOSTIMA : riduzione globale nel 10% dei maschi ed nel 20% delle femmine (Franklin J. Et al Pediatrics 2006)
DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE: 5-6 volte maggiori rispetto ai soggetti sani (Schwimmer et al JAMA 2003)
PROBLEMI DI SOCIALIZZAZIONE: - all’età di 6 anni i bambini in sovrappeso vengono descritti dai
coetanei in termini denigratori e considerati meno desiderati come amici (Wardle et al. 1997)
- il sovrappeso in età adolescenziale ed in particolare nelle ragazze porta ad emarginazione, stato sociale ed economico scadente negli anni successivi con conseguente emarginazione e depressione
(Gortmsaker SL N. Engl J Med 1993). DEPRESSIONE AD ESORDIO ADOLESCENZIALE:
legata ad insoddisfazione corporea, restrizioni dietetiche, comportamenti bulimici, prese in giro dei coetanei , eccessiva pressione della famiglia
Porzione!
Movimento
piacevole!
EDUCAZIONE TERAPEUTICA PROGETTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE INTEGRATO
I Fase : Formazione a distanza (FAD)II Fase : U.O. Pediatria FerraraIII Fase : Valutazione del corso tramite
questionari compilati prima, al termine del corso e dopo 1 anno
Il corso è stato seguito da 15 professionisti di diverse regioni italiane.
Rivolgersi a persone colpite da una malattia cronica ed insegnare a loro le competenze per gestire la malattia:
Limitando la progressione (prevenzione secondaria)
Evitando le complicanze (prevenzione secondaria)
E dove queste siano già presenti
Evitando l’ulteriore evoluzione (prevenzione terziaria)
OBIETTIVI Dell’Educazione Terapeutica
OBIETTIVI: ACQUISIRE LE COMPETENZE Senza offrire una cultura medica
DARE INFORMAZIONE (sapere)
SVILUPPARE ABILITA’ TECNICHE (saper fare)
ATTEGGIAMENTI (saper essere)
Questa educazione va oltre cercando di sviluppare nelle famiglie e nei soggetti affetti:
La MotivazioneLe Competenze per il cambiamentoLa Consapevolezza del proprio ruolo e di essere e
poter diventare capaci di svolgerlo con efficacia (Empowerment)
La dieta è prigione!!! rinuncia!!! bestemmia!!!
NON PIU’ DIETA“Le diete fanno ingrassare” (1997) N. Melchionda importanza nodale nell’evoluzione della terapia dell’eccesso ponderale
Cosa ne pensano i ragazzi?
Strumenti terapeuticiDecolpevolizzare la famiglia Evitare di dare l’impressione di avere NOI la soluzione
pronta
Rinforzare la loro autostima e autoefficacia.
Aiutarli a trovare le loro soluzioni, riascoltando la loro storia .
Aiutarli a fare le loro scelte, in base alle nostre conoscenze scientifiche aggiornate.
Prevenire le ricadute e l’abbandono discutendo le loro attese irrealistiche .
Decolpevolizzare La famiglia
Non per giudicare, accusare , assolvere
Non atteggiamento paternalistico e intrusivo
Ma di aiuto a partorire la verità secondo il metodo
Maieutico di Socrate
Rinforzare l’autostima e autoefficacia
Aiutandoli a trovare le soluzioni e a fare le loro scelte Non facciamo miracoli , nè forniamo la soluzione
pronta (dando l’impressione di conoscerla )
Attraverso l’ascolto empatico - Elaboriamo una sintesi - Aiutiamo il bambino e la famiglia a prendere
consapevolezza del problema - Approntiamo insieme le giuste soluzioni
Rinforzare l’autostima e autoefficacia
Prevenendo le ricadute attraverso:Obiettivi transitori, piccoli e raggiungibili di peso “shaping” adeguati al grado di obesità e allo
stadio puberale.Da studi su adulti obesi : vorrebbero realizzare la
riduzione del peso del 30%
In chi ha completato la crescita il calo ponderale del 10% del peso di partenza è un buon obiettivo.
N.B. La popolazione adulta aumenta di 1 Kg all’anno
Rinforzare autostima ed autoefficacia Attraverso il rinforzo positivo si cerca di accrescere l’efficacia terapeutica: Valutando più l’impegno che la perdita di peso
Enfatizzando lo sviluppo della massa magra attraverso
l ’attività motoria
Premiando e insegnando ai genitori a premiare i figli
per le piccole vittorie quotidiane (rafforza la motivazione
durante il percorso terapeutico)
Rinforzare autostima ed autoefficacia
(Errori riparabili e non disfatte) Insegnando a gestire le piccole perdite e
le eventuali ricadute accettandole ( parte del terapeuta enfatizzando il lato positivo )
“Problem Solving”
Ho preso peso rispetto alla scorsa volta !!!:
- Si ma sei cresciuto... hai compensato - Si ma il tuo peso è sempre inferiore al peso iniziale - Si ma la C. Vita è diminuita
Modifiche del BMI SDS nei 2 gruppi dall'inizio all'ultimo follow-up
-0,60
-0,50
-0,40
-0,30
-0,20
-0,10
0,00
0,10
Baseline Follow-up
BM
I SDS
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Educazione Terapeutica versus Dietoterapia 254 soggetti di 3-18 aa (M 10±3) Follow-up di 3±1 anni.
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Ferra
ra Il nostro studio Multicentrico
1/7 Pediatri Ospedalieri0/1 Nutrizionista 2/2 Pediatri di Libera scelta5/5 Dietiste
Studio ET n. 207 bambini • Età 9.5 ± 4 anni • BMI z-score iniziale 1.94 ± 0.5• Follow-up 1.5 ± 0.9 anni• BMI z-score ▼ 0.23 ± 0.4• n.159 bambini BMI zscore ▼.
Gruppo di controllo n.17 bambini 7 ± 3 anni follow-up 1.5 ± 0.4 BMI zscore ▲0.07 ± 0.5
Partenza: BMI z-score = 2.11 ± 0.28…
…dopo 10 mesi: BMI z-score = 1.79 ±
0.47
Centro dedicato U.O. Pediatria - Gallipoli
39 adolescenti di 13 ± 1 aa
BMI z-score = - 0.32 ± 0.3
LE PROSPETTIVEChi secondo voi risponde a questo identikit
E’ IN GRADO DI FORNIRE La prevenzione primaria, secondaria e terziariaCONOSCE LA STORIA DEL BAMBINO E DELLA
FAMIGLIA NON E’ SOGGETTO alla delusione del Drop-ut
Partenza: BMI z-score = 1.76 ± 0.5
…dopo 26 mesi: BMI z-score = 1.61 ±
0.7
Pediatra di Libera Scelta Napoli 91 bambini di 5,5 ± 2 aa
BMI z-score = - 0.15 ± 0.5
L
Lo gnomo stette con lui ,si fermò nel suo silenzio, lo ascoltò, sentì il suo dolore.Lo gnomo pensò a lungo poi capì: si tolse gli occhiali e li posò sul naso del ramo , spiegandogli che erano occhiali magici che servivano perguardare dentro di sé. Il ramo, allora ,aprì bene gli occhi e...meraviglia... vide che dentro di sé qualcosa si muoveva,vedeva qualcosa circolare, provò ad ascoltare , guardò a fondo: era la linfa, linfa viva che si muoveva in lui.
Al vedere quel ramo così spoglio eindebolito dalle intemperie e dal freddo,lo gnomo si fermò ed un po' preoccupato , gli chiese cosa stesse succedendo. Il ramo gli raccontò tutta la storia
“Se hai la linfa dentro di te, hai tutto”, gli disse “non occorre chiedere più nulla a nessuno, ma insieme all’acqua, alla luce, all’aria, agli altri rami, le foglie rinasceranno: le hai già dentro”.Il ramo, immediatamente, si sentì più forte, rinvigorì:aveva la linfa in sé, non doveva più chiedere consigli,gli bastava lasciar vivere la linfa che circola in lui.La linfa da cui, un giorno, sarebbero rinate le amiche foglie.
Il nostro ruolo è cambiato da Helper Che non prescrive , ma insegnaChe ascolta in silenzio e condivide la sofferenzaChe non trova la verità ma aiuta a partorirlaChe non trova le soluzioni ma aiuta a cercarleChe prepara a difendersi dalle sconfitte uscendone più forte
IL successo per questi ragazzi non è solo la perdita di peso ma il restituire loro quella forza vitale, per molto tempo sopita
“Il Vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (M. Prust)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
“Il Vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (M. Prust)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Preadolescenti (alimentazione)
Adolescenti Quale è la porzione giusta ?
(Intervento sulle calorie)
A B C
120 80 55
Il percorso terapeutico di gruppo prevede:
1° Incontro di Arruolamento gruppi di pz max 10 di 8 -10 aa; >10 aa - Visita Pediatrica (auxologica, clinica,
compilazione della cartella, prescrizione degli esami)
- Consulenza Dietistica (anamnesi alimentare, comportamentale, attività fisica, consigli per la corretta compilazione del diario)
1° Incontro del gruppo VALUTAZIONE E COMMENTO ESAMI
EMATOCHIMICI
ECOGRAFIA EPATICA
ANAMNESI NUTRIZIONALE (con analisi del diario alimentare)
INCONTRO DEI GENITORI E BAMBINI CON LA PSICOLOGA
Incontri successivi (1 volta al mese)
VALUTAZIONE AUXOLOGICA : discussione sui cambiamenti e obiettivi raggiunti
INCONTRI DEI BAMBINI CON LA DIETISTA (informazioni didattiche alimentari e comportamentali, analisi dei diari)
INCONTRO DEI GENITORI CON LA PSICOLOGA
Individuare e modificare le cattive abitudini comportamentali
Mangiare ad orari prestabiliti Mangiare solo in un posto Non fare altro mentre si mangia Impegnarsi in altre attività che non
consentano di mangiare Correggere l’abitudine di mangiare
velocemente Evitare le tentazioni a casa nascondendo
gli alimenti ricchi di calorie Modificare le cattive abitudini a tavola Come mangiare fuori di casa Fare la colazione ogni mattina
Individuare e modificare le cattive abitudini comportamentali
Mangiare ad orari prestabiliti Mangiare solo in un posto Non fare altro mentre si mangia Impegnarsi in altre attività che non
consentano di mangiare Correggere l’abitudine di mangiare
velocemente Evitare le tentazioni a casa nascondendo
gli alimenti ricchi di calorie Modificare le cattive abitudini a tavola Come mangiare fuori di casa Fare la colazione ogni mattina
INIZIARE A CONOSCERE IL PROBLEMA UTILIZZIAMO LA CARTA SEMANTICAChiediamo di scrivere una parola che identifichi il problema
OBESITA’Cosa pensi
quando leggiQuesta parola?
La derisione in
Famiglia e nella scuola
COSAPROPONI
La DietaHai già provato?Si per 4 mesi
Definisci
La DietaCon 1 parola
Prigione
Aumentare il dispendio energetico
In base alla disponibilità di mezzi e di opportunità
Stiliamo un calendario di attività da svolgere
Chiediamo la compilazione del diario
Forniamo i ragazzi di : - vademecum di idee - elenco di attività fisiche con relativo consumo di
calorieUtilizzare il contapassi e verificare premiando, i ragazzi che fanno più passi al giorno
Terapia di Gruppo e Singola Dati e drop – out
84
35,8
69,5
28,9
52
18,927,5
10 12,5
1,2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
3 MESI 6 MESI 1ANNO 2ANNI GUARITI
Terapia gruppoTerapia singola
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