orientamento ed uso del gps - caisem.orgscialpinismo\carto-orientamento sa… · “informazioni”...
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Perche’
la cartografia?SEM – Corso SA2 2010 Topografia
I
contenuti e le finalità
dell’informazione geografica in un territorio montano
L’uomo
ha sempre voluto conoscere l’ambiente in cui vive per:
•trovare il cibo (e quindi mangiare)
•difendersi (dagli altri e dai fenomeni naturali) o attaccare
•lavorare e attivare il commercio
•divertirsi
Quali sono i criteri di questa conoscenza?
•In funzione delle finalità
che ci si propone si tratta di ricercare quelle “informazioni”
che possono risultare significative
•Ogni informazione ha inoltre una importanza differente nel criterio di conoscenza in funzione della sua “posizione”
•“Informazioni”
e “posizioni”
non devono rimanere solo nella memoria dell’uomo esploratore ma devono poter essere tramandate in famiglia, agli
strateghi, agli amici, …
Perche’
la cartografia?SEM – Corso SA2 2010 Topografia
Come memorizzare le conoscenze?
•Oggi la risposta è
semplice: posizione + informazione
•Nella storia il metodo di memorizzazione è sempre passato per disegni cartografici e per descrizioni scritte
•A secondo del fine, con evoluzione storica correlata alla tecnologia, la posizione è stata associata alla carta, l’informazione al simbolo grafico e alle descrizioni
“Disegno”
o cartografia
•Il disegno ha come fine quello di trasferire l’informazione senza voler associare alcun dato metrico. Non posso determinare distanze o dislivelli dal
disegno•La cartografia ha invece come primo obiettivo un contenuto metrico
(funzione della scala) ed in un secondo tempo vuole trasferire l’informazione con un simbolo, normalmente meno “bello”
del disegno
Le carte topograficheSEM – Corso SA2 2010 Topografia
Le curve di
livello
: isoipse Direttrici:
segnate
a tratto
continuo e
pesante, interrotte
per portare
l'indicazione
della
quota
relativa
(che
è
un multiplo
dell'equidistanza);
generalmente
hanno
equidistanza
di
100 m.;
Intermedie:
sono
comprese
fra
due curve
direttrici
e non portano
l'indicazione
di
quota;
generalmente
equidistano
25
m.;
Ausiliarie:
hanno
una
equidistanza
sottomultipla
delle
intermedie
e vengono
segnate
con linea
e
trattini
entro
due curve
intermedie
successive;
generalmente
equidistanti
5
m..
SEM – Corso SA2 2010 Topografia
Sulla base della
scala, dividiamo
le carte topografiche
in:
•geografiche
(scale a denominatore
molto grande, oltre
1.000.000);
•corografiche
(a scala
oltre
100.000);
•topografiche
(scale comprese
fra
10.000 e 100.000);
•mappe
(da
5.000 a 10.000).
Quindi:Carta
1 : 25.000 = 1 cm di
carta
nella
realta’
corrisponde
a m?
Carta
1 : 50.000 = 2 cm di
carta
nella
realta’
corrispondono
a m ?
Una
carta
topografica
e’
caratterizzata
da
una
scala
= La proporzione
fra
le
reali dimensioni del terreno
e la sua
rappresentazione
grafica;
definiremo
pertanto
la scala
come il
rapporto
costante
tra
una
distanza
sulla
carta
(distanza
grafica) e la sua
corrispondente
misurata
sul
terreno
La Scala
di
una
carta:
250 m1000 m
Le carte topografiche
Perche’
l’
orientamento?
I nostri “strumenti”
di orientamento sul
terreno più
comuni...
La guida, l’espero,
l’istruttore, l’amico
che organizza la
nostra gita
La segnaletica
ufficiale della
sentieristica
Manufatti
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Perche’
l’
orientamento?
Manufatti
Un improvviso
contrattempo
impedisce all’esperto
di partecipare
La segnaletica non è
più
poi così
chiara
Non vi sono più
manufatti o segna‐
via
Ma cosa succede se...
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Orientarsi
Orientamento:
Insieme
delle
conoscenze
e delle
capacita’
necessarie per individuare:
• La propria
posizione
• La meta prestabilita
• Il percorso
per raggiungerla
Orientarsi
significa
saper
rispondere
alle
seguenti
domande:
• Dove sono
?
Determinazione
di
una
posizione
• Dove vado
?
Determinazione
di
una
direzione
di
marcia
• Dove sono
stato
?
• Dove andro’
?
Stesura
ed interpretazione
di
una
relazione
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Orientarsi
significa
conoscere
lo spazio
che
ci
circonda
attraverso:
• la nostra vista, per individuare
sul
terreno
dei
punti
di
riferimento
facilmente
identificabili
sulle
carte (cime, rifugi, orografia, ecc.).
• la nostra vista, per individuare
alcuni
riferimenti
nella
volta
celeste
(sole, costellazioni)
• la topografia/cartografia, le relazioni
e gli
strumenti
fondamentali
(bussola, altimetro, GPS, ecc.)
Orientarsi
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Riconosciamo alcune costellazioni
• Stella polare
• Costellazione di Cassiopea
• Costellazione di Orione (mesi
invernali). Cintura sorge a Est e tramonta a Ovest
osservando
la volta
celeste
di
notte
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Con l’aiuto del sole
osservando
il
cielo
sereno
di
giorno
Se l’ora
è
nota è
possibile
creare
una
sorta
di
Rosa dei
Venti sfruttando
la nostra ombra
Applicazione: orientare la carta
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Con l’aiuto del sole
osservando
il
cielo
sereno
di
giorno
•
Lancetta delle ore indirizzata verso il sole
• Divido l’ora per 2
•
Il valore che ottengo (ora) mi da la direzione del Nord
Attenzione: le ore 6 p.m. vanno considerate le 18.00 per questa applicazione, quindi il Nord si troverà
nella direzione delle 09.00
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
e poi guardiamoci
attorno
Muschio
‐
si forma prevalentemente (umidità, ombra del
sottobosco possono influire) sulla facciata rivolta a nord di
alberi e rocce.
Vegetazione
– A parità
di quota, i boschi a latifoglie sono
principalmente distribuiti sui versanti esposti a Sud, con
maggior irraggiamento solare. Al contrario i boschi a
sempreverdi sono distribuiti sui versanti con esposizione Nord
Funghi di ghiaccio
–
Sulla superficie di un ghiacciaio, le
eventuali pietre presenti assieme al ghiaccio tendono a
creare queste forme, con un orientamento ben definito
dettato dall’azione del sole
Tracce nella neve
– Se lascio una traccia ben profonda del
bastoncino sul manto nevoso, se il tempo volge al brutto posso
sempre ”sperare”
di ritrovare le buchette lasciate lungo la
traccia
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Carta Altimetro Bussola
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Le carte
A casa per:
• Preparare
la gita
• Progettare
l’itinerario
• Studiare
la zona
Sul
posto
per:
• Individuare
l’itinerario
• Riconoscere
la zona
• Individuare
alternative
Supporto
GPS
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Serve per:
Rilevare
la quota
Misurare
il
dislivello
Controllare
l’andamento della
pressione
atmosferica
(meteo)
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
L’altimetro: un “falso
storico”
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Pression
enella
liberaatmosfera:
Pressione:
La pressione
è
una
grandezza
fisica, definita
come il
rapporto
tra
la forza agente
ortogonalmente
su
una
superficie
e la superficie
stessa
(1013,25 hPa
slm)
Espressa
in
: atm, bar, mbar, mmHg, Pa, hPa,...
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
L’altimetro: un “falso
storico”
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Aumento di quotaAbbassamento
di pressione
Aumento di pressione
Diminuzione di quota
Rifugio
Arrivati al rifugio prendiamo
l’abitudine di tarare la quota
del nostro altimetro...
... e osserviamo se la quota
varia nell’arco della serata
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Freccia
di collimazione/direzione
Ago magnetico
e reticolo allineamento
carta/bussola
Cerchio
graduato
Righello
La bussola
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
La bussola
A cosa serve:• Indicare il nord (Geografico o Magnetico?)• Misurare degli angoli (Azimut)• Mantenere/indicare la direzione di marcia
E’
costituita da un ago magnetizzato libero di ruotare su un piano orizzontale, con una punta colorata che si orienta sempre a N e l’altra punta
che indica S. La freccia si dispone in direzione N‐S per effetto del campo magnetico terrestre
IMPORTANTE: la bussola deve essere usata lontano da qualsiasi oggetto metallico, come auto, piccozza, moschettoni, chiodi
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
La bussola
Come la uso:• Collimo (cerco di tenere la bussola il più
orizzontale possibile)
• Ruoto il cerchio• Leggo l’Azimut
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
La bussola
Il polo Nord Magnetico
(indicato dalla
bussola) non è un punto
geograficamente
fisso.
A latitudini
prossime
al Circolo Polare
Artico/Antartico
diventa
fondamentale
correggere
l’errore dovuto
alla
declinazione
magnetica
Alle
nostre
latitudini
e per fini escursionistici
o alpinistici
l’errore
indotto
dalla
declinazione magnetica
e’
irrilevante
Polo Nord Magnetico
= Polo Nord Geografico
?
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
La bussola
Curiosità: come si
poteva
avere
la certezza
di
aver raggiunto
il
Polo Sud
agli
inizi del ‘900?
• Slittometro
• Sestante
• Teodolite
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Esercizio
1
Individuazione
di
un punto
sul
terreno
(P) a partire
dalla conoscenza
del punto
in cui vi trovate
(O) e del punto
P sulla
carta
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
O
PSiamo qui, e
vogliamo
individuare P dopo
averlo individuato
sulla carta
esercizio 1
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
O
P
Si rileva l’azimut sulla carta per il punto
(angolo con bussola o goniometro)
esercizio 1
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Attraverso la linea di mira della bussola si individua la direzione verso la quale guardare, il punto cercato è sicuramente sulla linea di mira (se non abbiamo
cappellato) e le informazioni dalla carta (orografia, quota) che sappiamo oggi leggere permettono di individuare il punto cercato. Se così
non fosse, sappiamo
almeno la direzione da seguire per arrivarci
esercizio 1
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Esercizio
2
Riconoscere
un punto
sul
terreno
attraverso
la carta, partendo da
una
posizione
nota
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Lobbia Alta ??? Lobbia Alta ??? Lobbia Alta ???
esercizio 2
L’escursionista si trova in un punto noto e non sa quale sia la giusta cima da salire
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Con la bussola collimo verso la cima che credo essere quella
corretta, e ricavo l’Azimut della direzione collimata
esercizio 2
85°
A collimazione avvenuta ruoto il cerchio della bussola a far
combaciare la direzione del Nord con la direzione dell’ago
magnetico. Quindi leggo il valore dell’Azimut ( = 85°)
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
O
P
85°
Riporto l’Azimut con bussola o goniometro sulla carta e
seguendo la linea di collimazione troverò conferma della
mia cima
esercizio 2
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Esercizio
3
Calcolo
su
carta
della
posizione
a partire
da
punti
noti
sul terreno
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
esercizio 3
?
P Q
L’escursionista conosce le cime P e Q e basandosi su di queste vuole determinare la propria posizione
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
esercizio 3
P Q
Con la bussola collimo verso il punto P, e mi scrivo l’Azimut
per quella direzione
Dopo sempre con la bussola collimo verso il punto Q, e mi
scrivo l’Azimut per quella direzione
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Si tracciano quindi sulla carta,
a partire da ogni punto noto,
le linee di mira secondo i valori di Azimut calcolati con la
bussola.
Il punto di intersezione tra le linee di mira
corrisponde al punto di osservazione, cioè
la nostra
posizione
esercizio 3
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Esercizio
4
Orientarsi
con Azimut
e Altimetro
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
•
Anche nell’individuazione del punto
di stazione, conoscendo la quota con
l’altimetro ed un solo Azimut, il punto
di stazione coincide con l’intersezione
della direzione dell’Azimut con la
curva di livello della quota
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Pendenza
: rapporto tra
dislivello (h) e distanza
orizzontale proiettata (d) X
100 (espressa in %)
25/50 %= 0,5 X 100 = 50%
Inclinazione: angolo
compreso tra piano
orizzontale e profilo del
pendio
tgα=h/d
Determinazione
dell’inclinazione
esercizio 5
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Determinazione
dell’inclinazione
NON SONO UN INGEGNERE!!!!!
Tabelle di conversione
Regolo per la misura
dell’inclinazione:
esercizio 5
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Determinazione
dell’inclinazione
NON SONO UN INGEGNERE!!!!!
E forse sono anche un pò pigro e
pratico ...
Regolo per la misura
dell’inclinazione:
esercizio 5
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Errore
di
collimazione
O
P
85°
Avvertenza:
Un errore di collimazione di qualche grado ha “effetti”
diversi sulla
distanza.
3°
di errore dopo un percorso di 500 m comportano una differenza di
posizione di 25 m, che diventano 150 m dopo 3 km di percorso
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Compagni
come riferimento
Visibilità
nulla:
In caso di visibilità
nulla bisognerà
usare i propri compagni come
riferimento. L’ultimo della fila avrà
in mano la bussola e con frequenti controlli
indirizzerà
i compagni nella giusta direzione. NON E’
FACILE !!
Errore indotto: Volendo
raggiungere un
punto in condizioni di scarsa visibilità
è
preferibile introdurre un errore voluto in
modo da raggiungere la curva di livello
del punto desiderato senz'altro a destra
o a sinistra del punto stesso. Ora basta
seguire la curva di livello nella direzione
certa per centrare l’obiettivo, senza
perdere tempo in tentennamenti e
ricerche frustranti
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
L’errore
indotto
SEM – Corso SA2 2010 L’Orientamento
Gli
strumenti
fondamentali
per l’Orientamento
Aggirare un ostacolo mantenendo la direzione di marcia
Senza visibilità
‐
girare di 90°
verso destra o sinistra e contare i passi che ci
consentono di deviare per il tratto necessario. Riprendere l’Azimut precedente senza
contare i passi fino a superare l’ostacolo. Girare nuovamente di 90°
ma nella direzione
opposta a quanto fatto precedentemente, per un numero di passi uguale a quanto
contato prima. Riprendere a questo punto l’Azimut della direzione di marcia
Con visibilità
– es. grosso crepaccio – si manda avanti un compagno ad aggirare
l’ostacolo fino che raggiunge il punto, oltre l’ostacolo, che prosegue nella direzione
seguita
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna
Utilizzo del GPS in montagna
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna
Indice:
•
Definizione
•
L’impiego in montagna
•
E’
bene sapere che
•
Il file sharing
•
Sviluppi futuri
•
Conclusioni
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS ‐
Definizione
G
P
S
lobal
ositioning
ystem
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS ‐
Definizione
Segmento Spaziale 24 (31)
Segmento di Controllo
Diego GarciaAscension
Is.
Kwajalein
Hawaii
Segmento Utente
I Segmenti GPS
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS ‐
Definizione
Trilaterazione
Una misura (lettura da un solo satellite) costringe la nostra posizione sulla
superficie di una sfera
20.000 Km
Noi siamo da qualche partesulla superficiedi questa sfera.
Distanza =T x V
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS ‐
Definizione
Una seconda misura restringe le possibilita’
all’intersezione tra due sfere
L’intersezione di duesfere e’
un cerchio
Trilaterazione
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS ‐
Definizione
La terza misura riduce l’incertezza a solo due punti
Alcuni ricevitori cartografici
sono già
in grado di darci
una posizione
Trilaterazione
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS ‐
Definizione
La quarta misura indica il punto
corretto
Trilaterazione
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS
Quanto è preciso?
Una domanda corretta?
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Il GPS
......
Vasta gamma di applicazioni...
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 GPS e attivita’
in montagna
Articolo GPS Neve&Valanghe
Letteratura GPS in montagna
Ma veniamo al dunque, il GPS impiegato in montagna...
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 GPS e carte
‐ Cartografia per escursionismo. Vedere la propria posizione (cartografia GPS)
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna –
Visualizzazione della posizione e misura
Il GPS ci permette di:
‐Vedere la nostra posizione (cartografia GPS)
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna –
Visualizzazione della posizione e misura
Il GPS ci permette di:
‐Salvare waypoint
di riferimento
...quali:
‐ rifugi
‐ valichi
‐ segnaletica
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna –
Visualizzazione della posizione e misura
Il GPS ci permette di:
‐
Salvare tracciati e “file sharing”
Acquisizione dei punti in continuo (spazio/tempo)
Download
e “file sharing”, ovvero condivisione dei dati (waypoint, tracce)
con altri utenti GPS.
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna ‐
Navigazione
Il GPS ci permette di:
‐ navigare sui waypoint
memorizzati .…
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna ‐
Navigazione
“Track Back”, ovvero, tornare sui propri passi. Il sistema
mi permette di navigare sulla traccia salvata verso il
punto di partenza.
Il GPS ci permette di:
‐ navigare sui tracciati memorizzati .…
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna ‐
Navigazione
“Creazione”
di percorsi e trasferimento su ricevitore GPS... per i più
smanettoni
...
Comunicazion
e dati
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – Verifica quote
‐
Verifica della quota …
(funzione altimetro)
Per l’identificazione:
. di
un valico
. di
un rifugio
. di
un waypoint
…ma facendo
attenzione
!...
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
±60m
‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐
‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐
A volte il ricevitore ci fornisce delle precisioni
poco accurate
Oppure non è in grado si fornirci alcuna
posizione
Questo problema dipende dalla costellazione dei satelliti (Disponibilità
di SVs
o
valori di DOP).
Da cosa può dipendere?
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
7
21
5
11
16
7
215
11
16
7
21
511
16
DOP scarsa
DOP buona
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
Si dice che il GPS per le quote sia impreciso.
Quanto è vera questa affermazione?
Dato planimetrico
(Latitudine/Longitudine –
Nord/Est) già
utilizzabile
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
Si dice che il GPS per le quote sia impreciso.
Quanto è vera questa
affermazione?
Dato altimetrico, già
utilizzabile?
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
Ellissoide: superficie matematica
Ondulazione del Geoide
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
‐ Il Geoide, superficie fisica di riferimento per le quote s.l.m.
‐ Superficie normale in ogni punto alla direzione della forza di gravità
‐ Superficie di riferimento per la determinazione delle quote
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
Il geoide ha una forma irregolare
Dipende dalla distribuzione della densità
della terra
Si ingobba
verso l’alto in corrispondenza delle catene montuose
Si ingobba
verso il basso in corrispondenza dei mari
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
•Sino all’avvento del GPS si è sempre determinata la quota
ortometrica
•Con il GPS si misura la quota ellissoidica
•La differenza delle due quote si chiama ondulazione del geoide
•Il modello di ondulazione del geoide è
noto alla decina di centimetri
Quote: ortometrica (slm) ed ellissoidica
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
53,0
51,0
52,0
50,0
Ondulazione del geoide tanto
maggiore quanto più
irregolare è la
superficie del territorio
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – E’ bene sapere che
L’ondulazione del geoide entro distanze contenute (10 ‐
Km) viene ritenuta
costante.
La “calibrazione”
altimetrica delle quote consente di applicare il valore di
ondulazione geoidica
a tutti i nostri punti del percorso (waypoits, tracce..), per
avere un dato altimetrico sufficientemente corretto
Quota
ortometrica
impostata
(s.l.m.)
Confronto dei
due valori =
ondulazione del
geoide
GPS calcola
una quota
ellips.
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – il file sharing
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – il file sharing
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – il file sharing
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – il file sharing
‐ Fruizione dell’ambiente di media‐alta montagna sempre più
di massa
‐
Ambiente di media‐alta montagna soggetto (soprattutto oggi, anche in
risposta al repentino cambiamento climatico globale) a modifiche
nel
medio (stagionale) e lungo (annuale) periodo
Una traccia di percorso GPS valida/sicura per una Una traccia di percorso GPS valida/sicura per una
determinata determinata stagione/periodo,stagione/periodo,
può non essere pipuò non essere piùù
sicura sicura
per per quella/oquella/o
immediatamente immediatamente successiva/osuccessiva/o
N.B.N.B.
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna – il file sharing
nasce
per favorire
la conoscenza
e l'utilizzo
del navigatore
satellitare
nello
sport a
contatto
con la natura
dove fondamentale
è
la capacitÀ
di
orientarsi. Le
potenzialità
delle
macchine
GPS sono
talmente
vaste
che
è
relamente
limitante
pensarne
l'utilizzo
solo per destreggiarsi
nel
traffico
cittadino. Sfruttiamo
quindi
questa
tecnologia
e i vantaggi
che
offre, e godiamoci
la nostra oglia
di
avventura
con più
serenità! Quante
volte ci
siamo
trovati
in mountain bike ad un bivio
incerti
nella
direzione
da
prendere? Qante
volte la nostra gita
sci
alpinistica
è
stata
rovinata
dalla
nebbia
che
ci
ha costretti
al ritorno
non sapendo
quale
era la giusta
via da
salire? Allora
da
oggi
qualsiasi
sia
il
tuo
sport, sfrutta
la nuova
opportunità
che
ti
offriamo: scegli
la tua
meta, scarica
la rotta
per raggiungerla
e vivi
la tua
avventura.
Da sito web specializzato nella divulgazione della conoscenza ed
utilizzo del GPS in
montagna…
Uso
del GPS in montagnaSEM – Corso SA2 2010 Uso del GPS in Montagna –
Consigli per gli acquisti
• Avere ben chiaro in mente il motivo per il quale voglio comprare un GPS
‐
cartografia spiccia (sub metrico)?
‐
navigatore da auto/ambiente (metrico)?
‐
rilievi ingegnieristici (sub centimetrico)?
• Avere ben chiaro in mente l’utilizzo che ne farò
‐
uso in montagna?
• ingombro/peso
• alimentazione
‐
uso in mare?
• salsedine (IPX..)...
‐
uso in bici?
• resistenza a sollecitazioni ...
Consigli
per gli
acquisti
SEM – Corso SA2 2010 Conclusioni
Concludendo
Nello zaino prima di tutto il buon senso...
... supportato IN PRIMIS dalle
nozioni classiche di orientamento, carta e bussola...
... e perchè
no, da un GPS cartografico.
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