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1
SETTORE POLITICHE SOCIALI
RESPONSABILE dott.ssa Barbattini Maria Rosella
PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2015
Il Responsabile del Settore Politiche Sociali
Maria Rosella Barbattini
___________________________
L’Assessore ai Servizi Sociali
Avv. Federica Ferrari
___________________________
L’Assessore alla Disabilità
Dott.ssa Valentina Stragliati
_____________________________
2
SCHEDA RIASSUNTIVA OBIETTIVI PEG
SETTORE POLITICHE SOCIALI Responsabile di Settore: Dott.ssa Maria Rosella Barbattini
TOTALE OBIETTIVI N. 15
SERVIZIO: SOSTEGNO AL REDDITO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ SOCIO-ECONOMICA
Obiettivo Tipologia Peso %
1. INTRODUZIONE DEI VOUCHER SOCIALI (BUONI SPESA) COME STRUMENTO ALTERNATIVO ALLA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI IN DENARO E GESTIONE DEI PAGAMENTI RELATIVI AI CONTRIBUTI UTENZE MEDIANTE OPERATORE GESTIONALE
SVILUPPO 8%
2. REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI RECIPROCITÀ TRA COLORO CHE RICEVONO AIUTI ECONOMICI E LA COMUNITÀ
MANTENIMENTO/SVILUPPO 4%
3. COSTITUZIONE DI UNA BANCA DATI RELATIVA AI CONTRIBUTI ECONOMICI E/O ALTRE FORME DI SOSTEGNO AL REDDITO E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ EROGATE DAL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE, DA ASP AZALEA, INPS, AUSL E ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
SVILUPPO 10%
SERVIZIO: ACCREDITAMENTO SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Obiettivo Tipologia Peso %
4. ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA PER ACCREDITAMENTO AL
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE E RELATIVA ISCRIZIONE ALL’ALBO
REGIONALE.
SVILUPPO 9%
3
SERVIZIO: INTEGRAZIONE SOCIALE ANZIANI
Obiettivo Tipologia Peso %
5. REALIZZAZIONE PROGETTO “IL CERCHIO DELLA VITA: UN PONTE FRA LE GENERAZIONI”
SVILUPPO 3%
SERVIZIO SOCIALE
Obiettivo Tipologia Peso %
6. REDAZIONE REGOLAMENTO PER L’ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI
COMUNALI SVILUPPO 8%
ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO SANITARI NEL DISTRETTO DI PONENTE
Obiettivo Tipologia Peso %
7. ACCREDITAMENTO DEFINITIVO SVILUPPO 15%
SERVIZIO: INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE ABITATIVE
Obiettivo Tipologia Peso %
8. GESTIONE GRADUATORIE PER ASSEGNAZIONI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA .
MANTENIMENTO 4 %
4
9. VERIFICHE E CONTROLLI A CAMPIONE SULLA SUSSISTENZA DEI REQUISITI DI PERMANENZA DEGLI ASSEGNATARI DELLE CASE POPOLARI
SVILUPPO 4%
10. ANALISI E STUDIO DELLE CONDIZIONI DI ACCESSO ALLE CASE POPOLARI IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE ED IN PARTICOLARE A QUELLA RICHIEDENTE L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI ERP IN VISTA DEL NUOVO BANDO (2016).
SVILUPPO 5%
11. ATTIVITÀ FINALIZZATA AL CONTENIMENTO ED ALLA RIDUZIONE DELLA MOROSITÀ CANONI AFFITTO IN ALLOGGI ERP, IN ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D'INTESA PER IL RECUPERO DELLA MOROSITÀ .
MANTENIMENTO 5%
12. APPROVAZIONE NUOVO REGOLAMENTO DELL’AGENZIA DELLA LOCAZIONE E GESTIONE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA COLLEGATA E CONNESSA ALL’ATTIVITA’ DELL'AGENZIA .
SVILUPPO 3 %
13. ADOZIONE REGOLAMENTO ISEE
SVILUPPO 8%
SERVIZIO: UFFICIO DI PIANO
Obiettivo Tipologia Peso %
14. GARANTIRE LE FUNZIONI DELL’UFFICIO DI PIANO
MANTENIMENTO 14 %
5
SERVIZIO: SOSTEGNO AL REDDITO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ SOCIO-ECONOMICA
OBIETTIVO N. 1
INTRODUZIONE DEI VOUCHER SOCIALI (BUONI SPESA) COME STRUMENTO ALTERNATIVO ALLA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI ECONOMICI IN DENARO E GESTIONE DEI PAGAMENTI RELATIVI AI CONTRIBUTI UTENZE MEDIANTE OPERATORE GESTIONALE
Peso: 8%
Descrizione:
Le finalità principali a cui mira tale modalità di sostegno al reddito sono quelle di garantire la trasparenza, la tracciabilità e la rendicontazione della spesa
pubblica, nonché finalizzare con certezza i contributi destinati ai cittadini beneficiari affinché gli stessi ne facciano un uso conforme alla finalità dell’erogazione.
Con lo stesso operatore gestionale che si convenzionerà con il Comune per l’erogazione dei voucher sociali, si attiverà il servizio di pagamento delle bollette
degli utenti in situazione di disagio economico per migliorare, a vantaggio dell’utente, le tempistiche connesse al disbrigo delle pratiche di pagamento.
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Incontro con Elena Leone, Account Manager della Direzione Welfare Benefits e Programmi Sociali Pubblici della società Edenred per:
a. Definire gli step del percorso per l’introduzione dei voucher
b. Fornire le indicazioni tecniche e operative sulle modalità di gestione dei Voucher
2. Definire all’interno del Servizio le modalità operative che coinvolgono le varie figure professionali : assistenti sociali e amministrative
3. Introduzione dei Voucher Sociali
4. Impatto dei Voucher sull’utenza beneficiaria
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 31/07/2015
FASE 2 entro il 31/08/2015
FASE 3 entro il 31/12/2015
6
FASE 4 entro il 31/12/2014
INDICATORI:
a) Realizzazione dell’incontro con la referente della società Edenred
b) Numero di riunioni di equipe interne al servizio per definire la modalità di gestione dei voucher
c) Numero di Voucher erogati
d) Numero di colloqui tra le assistenti sociali e i beneficiari dei Voucher per rilevarne la valutazione
OBIETTIVO N. 2
REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI RECIPROCITÀ TRA COLORO CHE RICEVONO AIUTI ECONOMICI E LA COMUNITÀ
Peso: 4%
Descrizione:
Promozione di un welfare generativo incrementando i progetti sociali concordati con l’assistente sociale volti a riconvertire parte delle risorse destinate ai
contributi in denaro in prestazioni di lavoro di pubblica utilità rese da chi usufruisce di tali sussidi.
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Colloqui con l’assistente sociale finalizzati alla richiesta di un sostegno di tipo economico
2. Contratto con l’utenza per aderire a un progetto di lavori di pubblica utilità a fronte dell’erogazione di un contributo economico
3. Verifica dell’intervento in capo a ciascun utente che aderisce al progetto di lavori di pubblica utilità
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 31/12/2015
FASE 2 entro il 31/12/2015
FASE 3 entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Numero di colloqui tra le assistenti sociali e gli utenti che richiedono un sostegno di tipo economico
7
b) Numero di contratti con gli utenti che hanno aderito a un progetto di lavori di pubblica utilità
c) Numero di interventi attuati e portati a termine
OBIETTIVO N. 3
COSTITUZIONE DI UNA BANCA DATI RELATIVA AI CONTRIBUTI ECONOMICI E/O ALTRE FORME DI SOSTEGNO AL REDDITO E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
EROGATE DAI SERVIZI SOCIALI, DA ASP AZALEA, INPS, AUSL E ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
Descrizione:
accesso alla consultazione ed alla compilazione di una banca dati utilizzata a livello comunale che consenta il monitoraggio delle azioni a contrasto alla povertà
(contributi economici sia comunali sia finanziati dalla pianificazione zonale, borse spesa, canoni locazione alloggi ERP etc..) erogati da tutti gli attori sociali
operanti sul territorio, al fine di coordinare le azioni di aiuto in un’ottica di maggiore efficacia e ottimizzazione delle risorse.
Peso: 10 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Creazione di un’utenza Dropbox, software gratuito di cloud storage (un modello di conservazione dati su computer in rete dove i dati stessi sono
memorizzati su molteplici server virtuali) , che offre un servizio di file hosting (un servizio di archiviazione su Internet appositamente progettato per
ospitare i file degli utenti, permettendo loro di caricare file che possono poi essere scaricati da altri utenti ) e sincronizzazione automatica
di file tramite web protetti da password
2. Creazione di un file da condividere sull’utenza Dropbox con il Servizio Sociale Minori di ASP Azalea per aggiornare tutti gli interventi erogati a favore
delle famiglie residenti
3. Accesso al SII ( Sistema Informativo dell’Isee): una Banca Dati che consente al Comune , in qualità di Ente erogatore, di comunicare all’INPS le prestazioni
sociali agevolate concesse a favore dei cittadini
a. Richiesta del rilascio delle credenziali di accesso al SII
b. Nomina dell’Amministratore Locale
c. Nomina di altri operatori da abilitare all’utilizzo del SII ( in numero massimo di cinque)
8
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 31/07/2015
FASE 2 entro il 31/08/2015
FASE 3 entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Creazione di un’utenza Dropbox
b) Condivisione del File Dati con il Servizio Sociale Minori di ASP Azalea
c) Individuazione dell’Amministratore Locale
d) Individuazione dei soggetti da abilitare
e) Invio all’INPS dei moduli di richiesta di abilitazione all’accesso al SII
SERVIZIO: ACCREDITAMENTO SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
OBIETTIVO N. 4
Descrizione: L’accreditamento al Servizio Civile Nazionale, istituito con L. n. 6/2001, costituisce un’opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 26
anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico e quindi inteso come valore di coesione sociale. Gli enti di servizio civile sono le
amministrazioni pubbliche, le ONG e le associazioni no profit. che operano negli ambiti specificati dalla L. 6/2001. Per poter partecipare al Servizio Civile
Nazionale il Comune, oltre a dover manifestare attraverso l’approvazione di apposita delibera di Giunta Comunale la volontà di accreditarsi, deve dimostrare di
possedere i requisiti strutturali ed organizzativi e di avere adeguate competenze e risorse specificatamente destinate al SCN . Il Comune deve inoltre
sottoscrivere la carta di impegno etico che intende assicurare una comune visione delle finalità del SCN e delle sue modalità di svolgimento. Si provvederà
inoltre all’iscrizione, tramite collaborazione regolata dalla sottoscrizione di apposito protocollo (accordo/contratto) con Copresc, all’Albo Regionale al fine di
essere autorizzati a presentare progetti al Servizio Civile Nazionale.
Peso: 9 %
9
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. DELIBERA G.C. DI ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA PER ACCREDITAMENTO AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE.
2. RICHIESTA DI ACCESSO AL SISTEMA HELIOS
3. SOTTOSCRIZIONE CARTA DI IMPEGNO ETICO
4. SOTTOSCRIZIONE ACCORDO/CONTRATTO PER ACQUISIZIONE SERVIZIO FORMAZIONE: PROTOCOLLO D’INTESA CON COPRESC .
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 30/06/2015
FASE 2 entro il 30/06/2015
FASE 3: entro il 15/07/2015
FASE 4 : entro il 15/07/2015
INDICATORI:
a) Adozione delibera G.C.
b) Sottoscrizione carta d’impegno etico
c) Inserimento nell’Albo regionale del SCN
SERVIZIO: INTEGRAZIONE SOCIALE ANZIANI
OBIETTIVO N. 5
REALIZZAZIONE PROGETTO “IL CERCHIO DELLA VITA: UN PONTE FRA LE GENERAZIONI”
Descrizione :
10
Realizzazione di un progetto che coinvolge anziani e giovani per contrastare la solitudine e l’isolamento degli anziani soli in carico ai servizi sociali Il progetto ha una duplice finalità:
- Offrire un sostegno agli anziani fragili che vivono situazioni caratterizzate da solitudine ed emarginazione. L’intento è quello di contrastare l’emarginazione della fascia anziana della popolazione coinvolgendo il volontariato attivo di giovani studenti mettendo in atto una serie di interventi per contrastarla.
- Promuovere la cultura del volontariato, coinvolgendo la fascia di popolazione giovane, dando avvio ad una cittadinanza attiva e sensibile a delicati temi come quello della solitudine e dell’emarginazione sociale.
Peso: 3 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Presentazione del progetto all’Assessore ai Servizi Sociali, Avv. Ferrari e all’Assessore alla Disabilità , Dott.ssa Stragliati
2. Presentazione del progetto alla dirigente scolastica dell’istituto Superiore A.Volta – Maria Luisa Giaccone
3. Realizzazione del progetto
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 30/06/2015
FASE 2 entro il 30/10/2015
FASE 3 entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Incontro con gli assessori per la presentazione del progetto
b) Incontro con la dirigente scolastica per la presentazione del progetto
c) Avvio del progetto
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SERVIZIO SOCIALE
OBIETTIVO N. 6
REDAZIONE REGOLAMENTO PER L’ACCESSO AI SERVIZI SOCIALI COMUNALI
Descrizione:
Considerata la riforma dell’ISEE, disciplinata dal DPCM 159 del 03/12/2013, si ritiene necessario elaborare un regolamento per l’accesso ai servizi sociali
comunali che garantisca trasparenza ed equità e nel contempo tenga conto della revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione del nuovo
ISEE, nonché della loro incidenza sul calcolo di contribuzione per gli interventi dei servizi socio-assistenziali di competenza comunale.
Peso: 8 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Produzione del Regolamento per l’accesso ai Servizi Sociali Comunali grazie all’apporto di ogni figura professionale del Servizio Sociale
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Produzione del Regolamento per l’accesso ai Servizi Sociali Comunali
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OBIETTIVO TRASVERSALE
ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIO-SANITARI NEL DISTRETTO DI PONENTE
OBIETTIVO N. 7
ACCREDITAMENTO DEFINITIVO
Descrizione: il comune di C.S.Giovanni è investito della funzione di capofila del distretto di Ponente e di conseguenza deve provvedere ad una serie di
adempimenti riguardanti l’accreditamento dei servizi socio-sanitari di tutto il distretto così come previsto dalla DGR 514/2009 e successive modificazioni .
Il percorso che riguarda l’accreditamento definitivo di questi servizi , vede impegnato questo settore in quanto esercitante la funzione e il compito di S.I.C.
(soggetto istituzionale competente al rilascio di tutti i provvedimenti che riguardano l’ accreditamento dei servizi socio-sanitari ) . Il S.I.C. opera in stretta
collaborazione con l’OTAP ( strumento tecnico di valutazione di valenza provinciale ) .Il SIC ha il compito di emettere i provvedimenti di accreditamento
definitivo nei confronti di ogni singolo servizio interessato , tenuto conto della relazione tecnica prodotta dall’OTAP o di esprimere un diniego motivato e ne
ha piena responsabilità . Tali provvedimenti dovranno essere confermati o disconfermati entro la fine dell’anno 2015 in base agli elementi valutativi che si
andranno ad aggiungere a quelli già rilevati che hanno di fatto consentito di emettere il primo provvedimento di accreditamento definitivo , una volta che
l’OTAP avrà concluso il suo iter così come previsto dalle direttive regionali .
Un altro aspetto che si inserisce nel contesto di questa questione è quello riguardante l’elaborazione da parte del SIC di un piano distrettuale di miglioramento
delle strutture accreditate . A questo proposito si riporta testualmente un estratto del testo della DGR 514 così come modificato di recente :
Al fine di promuovere il miglioramento delle condizioni abitative ed alberghiere delle strutture accreditate di cui sopra il soggetto gestore, in sede di prima
richiesta e dei rinnovi dell’ accreditamento definitivo, presenta al soggetto istituzionalmente competente un programma complessivo di miglioramento delle
condizioni abitative ed alberghiere in particolare per quanto riguarda la dotazione di camere singole per migliorare il comfort abitativo e rispondere a particolari
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condizioni ed esigenze assistenziali, quali ad esempio le esigenze delle persone con gravi disturbi comportamentali, e per realizzare il progressivo superamento
delle camere con più di due posti letto. Il programma dovrà indicare le azioni ritenute possibili e, in modo graduale e progressivo, i tempi di realizzazione nel
periodo di validità dell’accreditamento definitivo, tenendo conto:
-di eventuali vincoli e condizionamenti urbanistici e strutturali; -della effettiva possibilità di finanziamento di eventuali interventi di ristrutturazione; -della necessità di mantenere la sostenibilità economica della gestione. In sede di prima richiesta, per le strutture accreditate transitoriamente, il programma comprende anche le azioni di miglioramento attuate nel corso del
regime transitorio. Sulla base dei singoli programmi presentati dai soggetti gestori, il soggetto istituzionalmente competente predispone un piano distrettuale di tendenziale e progressivo miglioramento delle strutture accreditate di cui sopra, da realizzare complessivamente a livello di ambito distrettuale, da sottoporre all’approvazione del Comitato di Distretto per migliorare le condizioni abitative ed alberghiere tale da assicurare: - la disponibilità di una maggiore dotazione di camere singole per migliorare il comfort abitativo e rispondere a particolari condizioni ed esigenze assistenziali; - la progressiva riduzione dei posti letto in camere con più di due posti letto. In sede di primo rilascio dell’accreditamento definitivo, il piano, elaborato anche tenendo conto delle scelte urbanistiche di ogni territorio e delle possibilità
di valorizzare il ruolo delle strutture autorizzate presenti nel territorio in possesso dei requisiti previsti per l’accreditamento, è approvato dal Comitato di
Distretto entro il 31.12.2015. Il piano è sottoposto a verifica periodica almeno ogni cinque anni dalla data di avvio dell’accreditamento definitivo, in modo da garantire una adeguata valutazione nella determinazione del fabbisogno ed un progressivo miglioramento delle condizioni abitative ed alberghiere.
Peso: 15 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. richiesta ai gestori di elaborazione ed invio relazione annuale attività e successivo esame
2. comunicazioni ai gestori e trasmissione di elaborati riguardanti prevenzioni cadute , corretta gestione dei farmaci e procedure per evitare il
dolore
14
3. incontri e confronto con responsabile OTAP per strutturare un calendario di visite in loco presso le sedi dei servizi accreditati del distretto da
parte dell’OTAP stesso al fine di consentire la piena realizzazione del percorso di verifica in atto riguardante il pieno possesso di tutti i
requisiti previsti dall’accreditamento
4. valutazione degli esiti
5. elaborazione di un programma di miglioramento riguardante le strutture accreditate presenti nel distretto di ponente da sottoporre al comitato
di distretto per la sua approvazione
6. predisposizione dei provvedimenti di accreditamento definitivi confermativi dei precedenti o eventuale diniego motivato.
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 30 maggio 2015
FASE 2 entro il 20 luglio 2015
FASE 3 entro il 30 agosto 2015
FASE 4 entro il 31 ottobre 2015
FASE 5 entro il 31 dicembre 2015
FASE 6 entro il 31 dicembre 2015
INDICATORI:
a) realizzazione documentata di tutte le fasi indicate
b)
SERVIZIO: INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE ABITATIVE
OBIETTIVO N. 8
Descrizione: GESTIONE GRADUATORIA PER ASSEGNAZIONI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (mantenimento)
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Peso : 4 % FASI DI ATTUAZIONE DELL’OBIETTIVO
1. Attività amministrative collegata e connessa alla gestione della vigente graduatoria triennale per le assegnazioni degli alloggi di Erp che si renderanno disponibili nel corso dell’anno.
2. Favorire e sostenere l'accesso delle famiglie alla casa tramite monitoraggio continuo degli attuali occupanti degli alloggi di ERP , anche in collaborazione con il soggetto gestore ACER Piacenza e con il locale Comando di Polizia Municipale, al fine di favorire una più rapida individuazione degli alloggi Erp che si renderanno disponibili per nuove assegnazioni.
3. Verifiche periodiche in merito ai livello di sovraffollamento e/o sottodimensionamento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
TEMPISTICA FASE 1 entro il 31/12/2015 FASE 2 entro il 31/12/2015 FASE 3 entro il 31/08/2015 INDICATORI :
a) Numero assegnazioni alloggi Erp b) Numero alloggi sovradimensionati c) Numero alloggi sottodimensionati
Potenziamento dell’attività controllo dei requisiti per la permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, alla luce delle recenti modifiche normative a livello regionale.
OBIETTIVO N. 9
Descrizione: VERIFICHE E CONTROLLI A CAMPIONE SULLA SUSSISTENZA DEI REQUISITI DI PERMANENZA DEGLI ASSEGNATARI E.R.P. (sviluppo) Peso : 4 %
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FASI DI ATTUAZIONE DELL’OBIETTIVO
a) Raccolta dati relativi alle nuove attestazioni ISEE presentate dagli attuali occupanti di alloggi di Erp. b) Verifica del mantenimento dei requisiti per la permanenza negli alloggi di Erp alla luce delle recenti modifiche introdotte dalla normativa regionale . c) Attività amministrativa conseguente all’invio comunicazioni agli eventuali assegnatari che risultano non essere più in possesso dei requisiti per la
permanenza.
TEMPISTICA FASE 1 entro il 31/10/2015 FASE 2 entro il 31/12/2015 FASE 3 entro il 31/12/2015 INDICATORI : Numero attestazioni ISEE controllate Numero assegnatari sottoposti a verifica Numero comunicazioni inviate
OBIETTIVO N. 10
Descrizione: ANALISI E STUDIO DELLE CONDIZIONI DI ACCESSO ALLE CASE POPOLARI IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE ED IN PARTICOLARE A QUELLA RICHIEDENTE L’ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI ERP IN VISTA DEL NUOVO BANDO (2016) . (sviluppo) Peso: 5 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
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1) Analisi delle attuali condizioni soggettive, oggettive, economiche e sociali che consentono l’attribuzione di specifici punteggi ai fini della compilazione
delle graduatorie per le assegnazioni degli alloggi di Erp.
2) Adeguamento normativo alle recenti disposizioni regionali di revisione dei criteri per l’assegnazione e la permanenza negli alloggi di Erp, e al disposto
del DPCM n. 153/2013 in materia di ISEE.
3) Revisione delle attuali Tabelle attributive di punteggio contenute nel vigente Regolamento comunale per le assegnazioni degli alloggi di Erp.
TEMPISTICA
FASE 1: entro il 31/12/2015
FASE 2: entro il 31/12/2015
FASE 3: entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Redazione nuove proposte di punteggi
OBIETTIVO N. 11 (mantenimento)
Descrizione: Attività finalizzata al monitoraggio , al contenimento ed alla riduzione della morosità relativa ai canoni di affitto degli alloggi di Erp, in attuazione
del protocollo d’intesa per il recupero della morosità sottoscritto con ACER Piacenza.
Peso: 5 %
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FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1) Compilazione prospetti mensile relativi agli utenti morosi
2) Estrapolazione casi di morosità pregressa relativi ad utenti ancora residenti negli alloggi
3) Invio diffide di pagamento in collaborazione con Acer Piacenza
4) Predisposizione provvedimenti di nulla/osta al recupero del credito e/o allo sfratto
FASE 1 : entro il 31/08/2015
FASE 2 : entro il 31/10/2015
FASE 3 : entro il 31/12/2015
FASE 4 : entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Numero situazioni analizzate
b) Numero diffide di pagamento
c) Numero emissione provvedimenti di nulla-osta
OBIETTIVO N. 13 ( mantenimento)
Descrizione : Approvazione nuovo Protocollo d’intesa e nuovo Regolamento dell’Agenzia della Locazione , e prosecuzione dell’attività amministrativa collegata
alla gestione della stessa.
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Peso: 3 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Approvazione nuovo Regolamento dell’Agenzia della Locazione
2. Attività amministrativa relativa alla gestione dell’Agenzia.
FASE 1 : entro il 31/12/2015
FASE 2 : entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Numero atti amministrativi allo scopo dedicati
OBIETTIVO N. 13
Descrizione: Adozione regolamento ISEE sulla base del disposto del DPCM n. 159/2013 . Considerata la riforma dell'ISEE, entrata in vigore a tutti gli effetti da
gennaio 2015, si ritiene inoltre necessaria la creazione di una banca dati delle nuove ISEE presentate nel corso del 2015 , al fine di consentire un studio
comparativo relativo alla loro incidenza sul calcolo di contribuzione per gli interventi dei servizi socio-assistenziali di competenza comunale.
Peso: 8 %
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FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Redazione di una bozza di regolamento (linee guida) per applicazione nuovo ISEE
2. Creazione di una banca dati sulla base delle nuove attestazioni ISEE presentate nel 2015
3. Analisi comparativa fra precedenti attestazioni ISEE e nuove ISEE ex DPCM 159/2013
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 31/12/2015
FASE 2 entro il 31/12/2015
FASE 3 entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) numero attestazioni ISEE confrontate
b) redazione bozza regolamento
SERVIZIO: FUNZIONI DELL’UFFICIO DI PIANO
OBIETTIVO N. 14 (mantenimento)
Descrizione: L’UFFICIO DI PIANO costituisce l’organismo tecnico di supporto al governo distrettuale preposto al coordinamento delle funzioni di
programmazione socio-sanitaria, nonché alla predisposizione dei piani di zona e di monitoraggio e valutazione degli interventi, come da DGR 1004/2007 e
successive (DGR 2128/2007; DGR 166/2009; DGR 2168/2011). L’Ufficio di Piano, pur essendo uno dei principali strumenti tecnici per la governance locale e per
questa ragione espressione della committenza congiunta (COMUNI e AUSL), è incardinato principalmente nella struttura organizzativa del Comune di Castel San
Giovanni.
Le attività connesse a tale funzione sono normate dalle sopracitate DGR :
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in particolare,per quanto riguarda l’anno 2014 , l’obiettivo è quello di:
- consolidare ruolo e apporto UDP distrettuale nel processo della programmazione territoriale e nell’esercitare le funzioni ad esso via via attribuite dalla
normativa regionale, definire adeguatamente il rapporto UDP/AUSL per garantire che rispetto alle funzioni ad esso assegnate, in particolare quelle di
programmazione territoriale, monitoraggio e verifica, l’UDP si configuri come punto di snodo e collegamento tra comuni e distretto sanitario.
- garantire maggiore stabilità organizzativa all’UDP tramite conferma dei servizi e dei supporti operanti attualmente presso l’ufficio anche tramite la
collaborazione con cooperative idonee allo scopo al fine di garantire tutte le necessarie attività di analisi, studio, elaborazione documenti e report,
organizzazione e coordinamento tavoli di confronto, supporto alle attività del Comitato di Distretto di Ponente.
Peso: 14 %
FASI DI ATTUAZIONE OBIETTIVO
1. Programmazione in area sociale e sociosanitaria (Programma biennale di zona per la salute e il benessere –Attuativo 2014 comprensivo del Piano annuale per la non autosufficienza).
2. Realizzazione dell’elaborazione grafica e contenutistica dei testi dei Piani di Zona (piani triennali e piani attuativi annuali, programma per la non autosufficienza
3. Monitoraggio risorse FRNA e FNA e verifica equilibrio Fondo
4. Utilizzo risorse finanziarie in forma associata (Programmi finalizzati, servizi,…).
5. Presidio e promozione di progetti sociali e sociosanitari integrati con altre politiche.
6. Definizione e gestione di percorsi di formazione comuni tra servizi dell'ambito distrettuale.
7. Promozione e supporto a integrazione delle professionalità e dell'organizzazione dei servizi sociali e sanitari (protocolli operativi con Ausl, percorsi assistenziali integrati, dimissioni protette, ecc.).
8. Ottemperare a tutte le richieste in materia di rendicontazione economica e restituzione dati di attività (reportistica) nei confronti della Regione e della Provincia e soddisfa i debiti informativi nei confronti della Regione e della Provincia sia per quanto riguarda l’utilizzo del Fondo per la non autosufficienza, sia per quanto riguarda l’utilizzo del Fondo Sociale Regionale.
9. Collaborare con l’ufficio amministrativo del settore politiche sociali del Comune capofila per la realizzazione dell’attività istruttoria rispetto alla realizzazione degli interventi previsti dal Piano di zona e dal programma per la non autosufficienza (Piani di zona triennali e piani attuativi annuali), curando la predisposizione di tutti gli atti amministrativi connessi ai compiti del Comune capofila (determine di incarico, impegno, liquidazione, trasferimenti in denaro ai soggetti gestori dei progetti, etc.).
10. Supportare i Comuni del Distretto nell’attività di programmazione, monitoraggio e rendicontazione di loro competenza, tramite un confronto costante con i referenti tecnici degli EELL territoriali.
11. Raffronto con l’ufficio di supporto alla CTSS
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12. GARANTIRE L’ ATTIVITÀ DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA, MONITORAGGIO E VERIFICA E FUNZIONI DI SISTEMA SUPPORTANDO L’ANALISI INTEGRATA DEI BISOGNI DELLA POPOLAZIONE DEL TERRITORIO , ATTRAVERSO : - una costante attività di monitoraggio e valutazione degli interventi previsti dal Piano di zona e dal programma distrettuale per la non autosufficienz - la cura del flusso di comunicazione fra Ufficio di Piano, Comuni, Az. Usl ed attori territoriali, tramite la predisposizione e diffusione di materiale informativo riguardante l’andamento degli interventi dei piani di zona (es. documenti di sintesi sull’andamento degli interventi, presentazioni elettroniche per incontri pubblici, report di ricerca e di valutazione, etc.). - l’offerta di un supporto tecnico-progettuale ai Comuni (singoli o associati) rispetto alla presentazione di progetti/richieste di finanziamento a valere su bandi provinciali, regionali, ministeriali, europei o altro. - la Realizzazione delle funzioni di sistema previste per l’area minori (Del. Cons. Reg. 615/2004, L.R. 14/2008), mediante il confronto sistematico con il Tavolo di Coordinamento Tecnico dell’Area Minori. Per azioni di sistema si intendono: azioni ed interventi volti a potenziare il raccordo fra servizi sociali, sanitari, scolastici ed educativi ed il lavoro di rete fra operatori (es. incontri di confronto servizi sociali-scuole; catalogo delle iniziative di prevenzione per le scuole; stesura di protocolli di collaborazione di servizi; organizzazione di percorsi formativi condivisi, etc.).
13. SOSTENERE IL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE attraverso l’informatizzazione della rete degli sportelli sociali mediante applicativo IASS in collaborazione con l’Azienda USL di Piacenza
14. PREDISPOSIZIONE DOCUMENTI E PIANI derivanti dagli adempimenti ex Legge regionale 12/2013 : - Documento propedeutico alla stesura del programma di riordino delle forme di gestione ai sensi dell’art. 8 - legge regionale 26 luglio 2013 n°12 - Bozza del Programma di riordino delle forme di gestione ai sensi dell’art. 8 - legge regionale 26 luglio 2013 n°12
TEMPISTICA
FASE 1 entro il 30/07/2015
FASE 2 entro il 30/08/2015
FASE 3 entro il 31/12/2015
FASE 4 entro il 31/12/2015
FASE 5 entro il 31/12/2015
FASE 6 entro il 30/09/2015
FASE 7 entro il 31/12/2015
FASE 8 entro il 31/12/2015
FASE 9 entro il 31/12/2015
FASE 10 entro il 31/12/205
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FASE 11 entro il 31/12/2015
FASE 12 entro il 31/12/2015
FASE 13 entro il 17/042015
FASE 14 entro il 31/12/2015
INDICATORI:
a) Numero protocolli realizzati
b) Numero istruttorie a supporto dell’attività amministrativa
c) Numero istruttorie per l’accreditamento
d) Numero incontri di collaborazione fra servizi sociali, sanitari, scuole, centri educativi, centri di aggregazione giovanile e altre realtà del terzo settore
e) Numero programmi di qualificazione degli operatori sociali, socio-sanitari o operanti nel contesto di servizi rivolti a stranieri e connessi alle
problematiche dell’immigrazione
f) Numero iniziative volte a concorrere a consolidare una rete più solida fra servizi pubblici sociali, sanitari, del privato sociale e dell’associazionismo
g) Elaborazione e stesura Piano fabbisogno accreditamento definitivo distrettuale
h) Elaborazione ed editing Programma biennale distrettuale – seconda annualità
i) Elaborazione di una prima bozza del Programma di riordino delle forme di gestione ai sensi dell’art. 8 – legge regionale 26 luglio 2013, n. 12
j) Numero documenti elaborati per il Comitato di Distretto
k) Numero incontri programmatori, di monitoraggio e di verifica con i diversi attori distrettuali (Tecnici e operatori dei Comuni, dell’Ausl, dell’Asp,
sindacato, associazionismo, cooperazione, scuole, etc…)
l) Numero incontri con gli altri Distretti
m) Numero incontri con la Regione Emilia Romagna
n) Numero incontri di sub area o di sub ambito distrettuali
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