presentazione rapporto l'italia e la lotta alla povertà nel mondo - sabuzi
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L’Italia e la lotta alla
povertà nel mondo
2008-2012: cinque anni vissuti pericolosamente
Torino, 16 aprile 2013
L’AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
0,19%
Comprende doni e prestiti agevolati ai Paesi inclusi nella lista dei recettori dell’aiuto del
Comitato per l’Aiuto allo Sviluppo dell’OCSE (DAC). Questi trasferimenti devono:
a) Essere intrapresi dal settore pubblico
b) Promuovere lo sviluppo economico e il benessere delle popolazioni riceventi
c) Presentare termini finanziari agevolati, aventi, cioè, un elemento di dono almeno del 25%
OBIETTIVI INTERNAZIONALI
0,19%
Destinare, in media, lo 0,39% del PIL all’Aiuto
Pubblico allo Sviluppo (APS) nel 2006 (0,33% a
livello individuale) e, con un aumento progressivo,
raggiungere l’obiettivo collettivo intermedio
dello 0,56% nel 2010 (0,51% per ogni Paese
membro) per arrivare allo 0,7% nel 2015
(Conclusioni Consiglio europeo, marzo 2002,
maggio 2005)
European Consensus on Development
APS/PIL 2011
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
0,2%
Media Paesi G8: 0,27%
Media Paesi DAC: 0,31%
Media Paesi EU 27: 0,42%
APS/PIL 2012 (DATI PROVVISORI DAC)
0,2%
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
0,13%
Media Paesi G8: 0,26%
Media Paesi DAC: 0,29%
2011-2012: DISCESA LIBERA, MA NON PER TUTTI
0,2% 0,13%
•Paesi DAC: da 133 miliardi di dollari nel 2011 a 125 miliardi
nel 2012. Contrazione -4%;
•Contrazione del 6% dei paesi OCSE/DAC negli ultimi 2 anni
(Paesi UE/DAC -7,4%);
•Paesi Donatori Emergenti: Aumento della Turchia (+98%);
Emirati Arabi (+30%); Corea del Sud +17%; Polonia (+12%)
•UK, dal 2011 al 2012 registra un -2.2% portando il proprio
livello dell’APS/PIL allo 0,56% per il 2012, si porterà nel 2013 al
raggiungimento dell’obiettivo dello 0,7%.
… E L’ITALIA?
0,2
0,1
-35% dal
2011 al 2012
BILATERALE VS MULTILATERALE
0,2
Canale bilaterale:
Allocazione diretta dei
finanziamenti – doni o
crediti – da parte del paese
donatore al paese ricevente
Canale multilaterale:
finanziamenti erogati a
Organizzazioni internazionali
(obbligatori e volontari)
BILATERALE VS MULTILATERALE
0,2
Dal ‘94 l’Italia ha sempre avuto la quota del multilaterale più alta rispetto a quella del bilaterale (ad eccezione del 2006)
La media dei paesi europei per il canale multilaterale intorno al 40%
40%
60%
2011
Bilaterale multilaterale
19%
81%
2012
bilaterale multilaterale
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLA XV E NELLA XVI LEGISLATURA
0,2
0,19
0,22
0,16
0,15
0,2
0,13
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
APS/PIL Italia
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLA XV E NELLA XVI LEGISLATURA
392
646
732
321 326
175
86
0
100
200
300
400
500
600
700
800
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Andamento stanziamenti da Legge di Stabilità nella XV e
XVI legislatura sulla legge 49/1987
LEGGE DI STABILITÀ 2013
D 86 milioni di euro del 2012 a 228 milioni
di euro per il 2013 (+165%)
Di questi: 38,9 milioni sono stati allocati
per i cofinanziamenti alle ONG (nel 2012
sono stati stanziati su questa voce 18 milioni
di euro)
Peso sul bilancio totale del Ministero Affari
Esteri passa: 5,1% del 2012 al 12,4% del
2013.
PREVISIONI PER IL FUTURO
Secondo le previsioni inserite nel DEF 2013, l’Italia non ce la farà a centrare l’obiettivo europeo dello 0,7% per il 2015 ( l’APS/PIL sarà tra lo 0,21% e lo 0,24%).
Nel 2017, sempre secondo le previsioni del Consiglio dei Ministri, arriveremo al massimo allo 0,31% APS/PIL.
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLA XV E NELLA XVI LEGISLATURA
Cos’è successo all’interno del Governo
e del Parlamento in questi anni?
LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO NELLA XV E NELLA XVI LEGISLATURA
XV Legislatura
Viceministro degli
affari esteri con
delega alla
Cooperazione
XVI Legislatura
Governo Berlusconi:
assenza di deleghe
specifiche
XVI Legislatura
Governo Monti 2011
Ministro per la
cooperazione e
l’integrazione
THE IMPORTANCE OF BEING MINISTER
Correlazione positiva tra presenza di un ministro (o figura di governo) e quantità e qualità degli aiuti allo sviluppo;
I Paesi che hanno raggiunto al 2010 l’obiettivo europeo di medio termine del 0.51% APS/PIL hanno un ministro per la cooperazione internazionale nel loro governo;
I rapporti APS/PIL in quei Paesi donatori dove un ministro per la cooperazione fa parte del gabinetto risultano più alti, in media lo 0,63% rispetto allo 0,23% dell’altro gruppo per il periodo 2000-2011;
Inoltre l’aiuto risulta geograficamente più selettivo, più coordinato con gli altri paesi, più trasparente e più coerente.
LA COOPERAZIONE IN PARLAMENTO NELLA XVI LEGISLATURA
439 Atti parlamentari su temi di lotta alla
povertà (circa lo 0,6% sul totale degli atti
parlamentari);
La cooperazione allo sviluppo è al
202esimo posto nella classifica degli
argomenti.
LA COOPERAZIONE IN PARLAMENTO NELLA XVI LEGISLATURA
Tabella 2 - Primi 15 deputati e senatori per attività parlamentari sui temi della cooperazione allo sviluppo
(Da inizio legislatura a luglio 2012)
Pos. Deputato Pos. Senatore
1 Margherita BONIVER (PdL) 1 Giampaolo BETTAMIO (PdL)
2 Enrico PIANETTA (PdL) 2 Pietro MARCENARO (PD)
3 Francesco TEMPESTINI (PD) 3 Giorgio TONINI (PD)
4 Augusto DI STANISLAO (IdV) 4 Stefano PEDICA (IdV)
5 Fabio EVANGELISTI (IdV) 5 Roberto DELLA SETA (PD)
6 Mario BARBI (PD) 6 Aniello DI NARDO (IdV)
7 Renato FARINA (PdL) 7 Vincenzo Maria VITA (PD)
8 Savino PEZZOTTA (UDC) 8 Marco PERDUCA (PD)
9 Alessandro MARAN (PD) 9 Silvana AMATI (PD)
10 Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) 10 Roberto DI GIOVAN PAOLO (PD)
11 Lapo PISTELLI (PD) 11 Lamberto DINI (PdL)
12 Federica MOGHERINI REBESANI (PD) 12 Giuseppe CAFORIO (IdV)
13 Andrea SARUBBI (PD) 13 Daniele BOSONE (PD)
14 Aldo DI BIAGIO (FLI) 14 Donatella PORETTI (PD)
15 Luisa BOSSA (PD) 15 Francesco RUTELLI (ApI-FLI)
LA COOPERAZIONE IN PARLAMENTO NELLA XVI LEGISLATURA
PD
42%
UDC
14%
PDL
12% Gruppo
Misto
10%
Lega
Nord
8%
FLI
2% IDV
12%
Ripartizione % dei primi 50 Deputati
PD 56%
PDL 10%
Lega Nord 4%
FLI/API 4%
IDV 22%
CN 4%
Ripartizione % dei primi 50 Senatori
CONCLUSIONI
Performance italiana: palla al piede per
l’UE;
“Debito morale”: oltre 20 miliardi di dollari;
Credibilità internazionale e peso italiano
nello organizzazioni internazionali;
La “mancata cooperazione” può avere
ripercussioni di carattere commerciale per
l’Italia.
Damiano Sabuzi Giuliani
Aid Programme Policy Officer
ActionAid Italia
damiano.sabuzi@actionaid.org
@DamianoSG
Grazie dell’attenzione
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