primopianogeo-storia1
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1. La diffusione del genere Homo e dellHomo sapiens ................... 2
2. Il popolamento della terra dal Neolitico alla fine del I secolo a.C. .................................................................................. 4
3. LEgitto antico (3000-1560 a.C.) ................................................... 6
4. Lantica civilt dellIndo (6000-1700 a.C.) ................................... 8
5. Gli ebrei (dal 1500 al 600 a.C.) ..................................................... 10
6. I fenici nel Mediterraneo orientale ................................................... 12
7. La Grecia arcaica e il mondo omerico; i dialetti greci .................. 14
8. Le citt greche in et classica .......................................................... 16
9. Il mondo greco al tempo delle guerre persiane ............................ 18
10. Lespansione di Cartagine ................................................................. 20
11. LItalia preromana e la prima espansione di Roma ....................... 22
12. Civilt del mondo euroasiatico tra IV e II secolo a.C. ................... 24
13. Il vasto mondo ellenistico alla vigilia della conquista romana (185 a.C.) ............................................................................. 26
14. La Cina dagli Shin agli Han (250 a.C.-220 d.C.) ......................... 28
15. Lespansione di Roma dalle guerre puniche allet di Cesare ..... 30
Paolo Baserga
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A t l a n t i c o
Lewisville
Guitarrero
Toca doBoqueirao
da Pedra Furada
Calico HillsClovis
La diffusione del genere Homo e 1 Nato in Africa, due-tre milioni di anni fa, il genere Homo conobbe una lenta evoluzione, dipendente dalla sua capacit di adattarsi allambiente e, nel con-tempo, di sfruttare le condizioni ambientali per significativi miglioramenti negli standard di vita. I primi ominidi furono gli australopitechi (alla lettera scimmie del Sud), ma probabilmente di umano essi avevano poco o nulla. La prima specie a cui si possono attribuire tratti umani fu lHomo habilis, apparso circa 2 milioni di anni fa, di cui sono stati trovati i resti nelle savane dellAfrica centro-orien-tale. Fu lui il primo essere capace di scheggiare la pietra, trasformando la natura per ricavarne strumenti via via pi efficaci. Poco dopo (1,5 milioni di anni fa circa) apparve lHomo erectus, cos chiamato per la sua postura eretta, ben diversa da quella delle grandi scimmie antropomorfe.
o
GGuiitararre
Rappresentazione preistorica di una figura umana, rinvenuta in una grotta dellattuale Libia.
NeandertalianiNeandertaloidi (affini ai Neandertaliani ma non identici)Homo sapiensItinerario dellHomo sapiensSiti ipotetici
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3stretto di Bering
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Fukui
Musashino
Shishkino,Malta
La Ferrassie
Mugharetal-Zuttiyeh
Yabrud,Ksar Aqil,Qafzeh
Molodova
Afontova-Gora
POLONORD
Old Crow
Yukon
Darwin
Ngangdong
Hoa Binh
Fauresmith
Stillbay
Broken Hill
Kalambo Falls
Renigunta
dellHomo sapiensLe prime a uscire dallAfrica (out of Africa) furono famiglie di Homo erectus; ma solo la nuova e diversa specie di Homo sapiens conquist gli altri continenti, seguendo un itinerario che la port a colonizzare lintero pianeta: dal continente nero
al Vicino Oriente, da qui allAsia centrale e in Europa, fino allAustralia (raggiunta circa 40 000 anni fa) e alle
Americhe (circa 23 000 anni fa) passando attraverso lo Stretto di Bering, allora
coperto dai ghiacci.
In Europa il nuovo arrivato Homo sapiens dovette convivere per alcune migliaia di anni con una specie parzialmente dif-ferente, lUomo di Neanderthal, di lui molto pi robusto, ma dotato di uno sviluppo cranico assai meno importante. Fu questa capacit di pensiero, in particolare di pensiero astratto, a mettere Homo sapiens in condizione di adattarsi ai mutati climi, fattisi meno freddi, e quindi a reagire alla riti-rata dei grandi erbivori con il ritrovato che segn linizio della storia umana: linvenzione dellagricoltura.
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4o c e a n o
A t l a n t i c o
o c e a n o
P a c i f i c o
Il popolamento della Terra 2Studiare i flussi demografici, cio landamento della popolazione nelle diverse epoche, un modo molto interessante per ricostruire il passato.La carta mostra il popolamento della Terra dallanno 4000 a.C., cio alla fine del Neo-litico e allinizio della storia propriamente detta, che comincia con le prime forme di scrit-tura, alla fine del I secolo a.C., che convenzionalmente segna lo spartiacque decisivo tra il prima e il dopo della storia occidentale.Se osserviamo la carta, noteremo alcune cose interessanti. Per esempio, intorno al 4000 a.C. lEuropa occidentale e la penisola italica sono pochissimo abitate (punti gialli) rispetto allEuropa centrale e balcanica: in queste zone, fino alle grandi pianure dellUcraina, le condizioni climatiche sono le pi favorevoli allo sviluppo di unagricol-tura stanziale. Ancor pi popolate sono le aree lungo il corso del Nilo e del Vicino Oriente, in particolare quella mesopotamica: queste sono, non a caso, le sedi delle pi
Una tavoletta mesopotamica risalente circa al 3000 a.C. con incisioni riconducibili a una prima forma di scrittura.
intorno al 4000 a.C.
Zone di popolamento
alla nascita di Cristo40 000 a.C. 30 000 a.C. 20 000 a.C. 10 000 a.C. 0 2000 d.C.
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5o c e a n o
P a c i f i c o
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I n d i a n o
mar Glaciale Art ico
dal Neolitico alla fine del I secolo antiche civilt della storia, assieme alla Cina settentrionale. Nelle Americhe, nellAsia sud-orientale e in Oceania, invece, il popolamento umano rimane a livelli molto bassi, quasi inapprezzabili.Diversa la situazione alla fine del I secolo a.C. La popolazione mondiale aumentata di circa 10 volte rispetto ai livelli demografici di 4000 anni prima (ogni punto rosso ne vale cinque gialli): le rese dei terreni possono nutrire una popolazione ben pi numerosa. Il Vicino Oriente ha perso il suo primato, a vantaggio del subcontinente indiano e della Cina: in queste due aree risiede quasi la met della popolazione mondiale, come accade allincirca anche oggi. Il grafico a pag. 4 riporta landamento della popolazione negli ultimi 42 000 anni ed evi-denzia un altro aspetto: limpennata demografica resa possibile, negli ultimi due secoli, dagli effetti benefici della rivoluzione industriale.
Antica statuetta proveniente dalla valle dellIndo.
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6Damietta
Avaris
Menfi
Al Fayyum
CinopoliTihna
AkhmimDer al-Bahari
ThisAbido
DenderaCoptosTebe (Luxor)Karnak
Siene (Assuan)Elefantina
Kuban
Abu Sim
Aniba
Amara
Soleb
Karma
1 cateratta
2 cateratta
3 cateratta
6 cateratta
4cateratta
5cateratta
Al Khartoum
EracleopoliLisht
Alessandria
Rosetta
BASSO EGITTO
N u b i a
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d e s e r t o
l i b i c o
Nilo Azzurro
Nilo B
ianco
lago Tana
lagoVittoria
lagoAlberto
lagoRodolfo
lagoAbaya
lagoEdoardo
lagoKivu
lago Kyoga
Limite dellAntico Regno(3100-2200 a.C.)
Limite del Medio Regno(2040-1750 a.C.)
Limite del Nuovo Regno(1540-1070 a.C.)
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Saqqara
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BassoEgitto
AltoEgitto
LEgitto antico (3000-1560 )3
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7Lungo la fertile valle del Nilo gi intorno al 4000-3500 a.C. si costituirono delle realt statali, i regni dellAlto e del Basso Egitto, che traevano la loro fonte di ricchezza dalle attivit agricole rese possibili dalle periodiche inondazioni del grande fiume. Riunificato in ununica compagine statale dal faraone Menes, intorno al 3100 a.C., lEgit-to era pronto a dar vita alla sua prima, grande fioritura storica, che gli studiosi definiscono Antico Regno. La capitale fu fissata a Menfi, nella zona del delta del Nilo.A differenza delle citt-stato sumere, lEgitto si configura come un impero guidato da una forte autorit centrale, il faraone, vertice assoluto della piramide sociale, padrone di tutte le terre e degli uomini, venerato come un dio in Terra. Favorito dalla particolare conformazione del territorio, circondato da deserti e collegato al continente asiatico da un lembo di terra facilmente difendibile, lEgitto dellAntico Regno elabor una splendida civilt, in una situazione interna di stabilit e tranquillit.
Verso il 2200 a.C. il Paese conobbe per una rivolta sociale, che abbatt il potere centrale. In questa fase di debolezza dellautorit centrale si registra anche linfiltrazione violenta di nomadi beduini provenienti dallArabia. Dopo due secoli di disordini e lotte civili, intorno al 2050 a.C. i nobili egizi riuscirono a insediare al vertice dello Stato una monarchia ancora pi salda, che pose la capitale a Tebe, molto pi a sud rispetto a Menfi. Durante il Medio Regno lEgitto allarg il proprio territorio, fino alla Nubia a sud e al Sinai a est, mentre leconomia progrediva ulteriormente. Anche il Medio Regno fin in modo vio-lento, a causa dellinvasione (1750 a.C. ca) degli hyksos, i principi dei paesi stranieri, nomadi provenienti da est. Alla fine furono anchessi scacciati: intorno al 1550 a.C. Cominci per lEgitto unaltra splendida fase di espansione politica e culturale, coinciden-te con il Nuovo Regno egizio. la fase che si lega alle conquiste militari in Fenicia, allo scontro con gli ittiti, al regno di Ramses II, il faraone a cui fu dedicato il meraviglioso tempio rupestre di Abu-Simbel. Il Nuovo Regno conobbe anchesso un momento molto traumatico, a seguito dellinvasione dei misteriosi Popoli del mare, nomadi indoeuro-pei che verso il 1200 a.C. sconvolsero il mondo mediterraneo. LEgitto reag, ritrov la propria unit politica, ma poco dopo cominci una fase di divisioni e lotte interne. Per la maggiore tra le antiche civilt era cominciata una lunga fase di decadenza, accompagna-ta, quasi a compenso, da un duraturo prestigio culturale.
Il faraone Ramses II.
Su questa paletta per trucco raffigurato il re Narmer, al quale viene attribuita lunificazione dellAlto e del Basso Egitto.
Le sei cateratte del Nilo sono tratti del fiume in cui non possibile la navigazione perch lacqua non abbastanza profonda.
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8A r a b i a
n o m a d i
d e l d e s e r t o
M e s o p o t a m i a
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Eufrate
Tigri
Lantica civilt dellIndo 4
Una delle pi antiche civilt della storia fior, a partire dal 3000-2500 a.C., nella valle dellIndo. I suoi centri principali erano le citt di Mohenjo-Daro (320 km circa a nord dellattuale Karachi, in Pakistan) e di Harappa, 650 km pi a nord. Non sappiamo se le due citt fossero capitali di due Stati distinti, e forse rivali, oppure, come molti archeologi ipotizzano (vista la loro somiglianza urbanistica e architettonica), le due capitali alterne di un medesimo impe-ro. Di sicuro lungo la valle dellIndo, e di qui verso est, nella vasta pianura indo-gangetica, fior una civilt incentrata sullo sfruttamento intensivo dei suoli, reso possibile dal cambiamento delle stagioni in un sostanziale clima sub-tropicale e dalle ingegnose opere di canalizzazione provvi-ste dalluomo. La civilt di Mohenjo-Daro e Harappa non fu affatto subordinata alle citt sumeriche (come alcuni storici ritenevano in passato), perch presenta-va tratti originali e importanti. Tra queste la scrittura, che non stata decifrata ma che serviva sicuramente per registrare le merci in entrata, e larte, coltivata dagli artigiani delle due citt in figure di terracotta, statuine di bronzo e piccole sculture che raffigurano personaggi umani e divini, oltre ad animali sacralizzati.Tra le domande, per ora irrisolte, dellantica civilt dellIndo vi anche quella relativa alla sua fine: perch Mohenjo-Daro e Harappa decaddero improvvisamente, fino a scomparire? I resti degli ultimi abitanti presen-tano evidenti tracce di morte violenta: plausibile ipotizzare una feroce invasione da nord, da parte dei nomadi delle steppe o forse di unavan-guardia degli arya o arii, che pose fine per sempre a quella ricca civilt agricola.
Le rovine di Harappa.
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9Mondigak
Mehrgarh
Mohenjo-Daro
Sotka-Koh
Chanhu-Daro
Lothal
Harappa
Kalibangan
oceano Indiano
mar
Caspio
a l t o p i a n o
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(6000-1700 ) Vaso proveniente dalla valle dellIndo.
Terra dei sumeri
Zona di influenza sumerica
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Zona di in
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Rosso
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Babilonia
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Terra diCanaan
Terra diGessen
monteSinai
monte Nebo
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Linea di costaallepoca
Itinerario di Abramo
Primi insediamenti ebrei
Esodo dallEgitto
Terre fertili
Gli Ebrei (dal 1500 al 600 )5 I flussi migratori che dalle pianure dellAsia centrale e della Russia meridionale si spin-gevano verso occidente portarono allo stanziamento in Palestina di una popolazione indoeuropea, i filistei, che elabor una struttura politica articolata in libere citt-stato insediate nellarea chiamata Terra di Canaan. A questo popolo indoeuropeo si sovrappose successivamente, sino a inglobarlo dopo dure lotte, una popolazione di origine semitica, gli ebrei.
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LEVI(senza territorio
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Citt dei filistei
Regno di David
LE 12 TRIB VERSO IL 1200 a.C.
lago diTiberiade
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Damasco
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Berito
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Megiddo
Acca
Bethel
Samaria
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Egitto
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Moab
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regno di Giuda
regno di Israele
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I REGNI DI ISRAELE E DI GIUDA (1000 a.C.)
Divisi in numerose trib (carta sotto a sinistra) e provenienti forse dallarea mesopotami-ca (la tradizione indica Ur come patria del capostipite Abramo), essi compirono lunghe peregrinazioni, connaturate alla loro natura di popolo nomade, dedito alla pastorizia; si stabilirono anche in Egitto, ma forse questo stanziamento riguard solo una parte delle trib ebraiche. DallEgitto faraonico gli ebrei uscirono sotto la guida del condottiero e pro-feta Mos, nel XIII secolo a.C. Dopo un difficile transito del Mar Rosso e un lungo viaggio nel Sinai, finirono per raggiungere la Terra di Canaan, dove sottomisero le popolazioni residenti. Nellideologia nazionale ebraica, questa era la terra che anticamente Dio aveva promesso ad Abramo e agli altri patriarchi o capostipiti del popolo.Il fattore religioso molto importante per la cultura ebraica: infatti, a differenza di tutte le altre popolazioni del Vicino Oriente, essi si presentano come un popolo monoteista. La fede in Yhwh costituisce il nucleo dellidentit ebraica, accanto alle sue memorie storiche, consegnate al libro sacro della Bibbia.In Palestina gli ebrei diedero vita al Regno di Israele, con capitale Gerusalemme, che raggiunse lapogeo dello splendore allepoca dei re David e Salomone, nel X secolo a.C. In seguito il Regno dIsraele fin per dividersi nei due regni autonomi di Israele e di Giuda (carta sotto a destra). Presto indebolitisi, essi diventarono prima tributari dei fara-oni egizi e quindi del sovrano assiro, per vedere poi distrutta la citt sacra di Gerusalem-me dal re neobabilonese Nabucodonosor, nel 587 a.C. Non venne per mai meno nel corso del tempo lorgoglioso sentimento di identit nazionale ebraica, cementato dalla fede in Yhwh e dai racconti, che posseggono unevidente base storica, della Bibbia.
Una pagina della Torah.
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mar Mediterraneo marIonio
marTirreno
marEgeo
Atene
Uiat(LeptisMagna)Oea
Sabrata
Tapso
Cartagine
Adrumeto
Mozia
Palermo
Malta
UticaIppona
Malaga
AbderaAbila
Cartagena
Lixus
CadiceTangeri
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I Fenici nel Mediterraneo orientale6Lantica Fenicia occupava la lunga costa della Terra di Canaan, tra il monte Cassio a nord e il monte Carmelo (oggi ad Haifa) a sud. Questarea trasse giovamento dai considerevoli flussi migratori verificatisi attorno al 1200 a.C., conosciuti come linvasione dei Popoli del mare: fu un evento che indebol notevolmente i tradizionali imperi centralizzati, come il Nuovo Regno egizio e limpero ittita, consentendo cos maggiore libert di movimento alle citt-stato situate lungo la costa, in precedenza tributarie della dominazione egemo-ne del momento.Uno di questi Popoli del mare indoeuropei, i Peleshet o Pelest (i filistei ricordati nella Bibbia) si stanzi nella parte meridionale della Terra di Canaan, che da loro prender il nome di Palestina e dove successivamente sorger il Regno di Israele.
Antica pietra fenicia con inciso il simbolo di una divinit lunare.
Citt fenicie
Colonie fenicie
Espansione fenicia
Espansione greca
Citt fenic
Colonie fe
Espansio
Espansio
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reo
mar Nero
Eufrate
Tigri
Nilo
Salamina
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Sidone
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Menfi
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Soloi
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Giaffa
PelusioGerusalemme
BeritoBibloSimira
AradoUgarit
taCipro
Rodi
monteCarmelo
monteCassio
Poco pi a nord, invece, fu libera di affermarsi la civilt dei fenici, gi da molti secoli stanziati nella zona costiera dellattuale Libano e che possono considerarsi i cananei per eccellenza: Canaan significa rosso porpora, essendo tutta la regione famosa per la lavorazione in porpora delle stoffe; i greci tradussero il nome con fininx, da cui appunto Fenicia.La civilt sviluppata dai fenici era di tipo urbano e mercantile; non arriv a dar vita a uno Stato unitario, ma mantenne sempre la sua struttura in citt-stato indipendenti tra loro. La loro prosperit si fondava sullespansione dei traffici commerciali, realizzata at-traverso la fondazione di colonie lungo le coste del Mediterraneo occidentale. La carta mostra larea di espansione commerciale fe-nicia (in rosa), che sintersec con quella cretese prima e poi con la prima colonizzazione greca (in verde).Abilissimi marinai, i fenici erano mlto esperti nella lavorazione del vetro e nella tintura dei tessuti con la porpora. Furono i geniali ideatori di un evoluto alfabeto articolato in ventidue segni foneti-ci, che semplificava notevolmente i precedenti e complessi sistemi di scrittura egizio e sumerico.Lindipendenza di Tiro, Berito, Biblo, Sidone e di altri importanti nuclei urbani dur dal 1200 all800 a.C., quando lintera area entr nellorbita assira. Una volta perduta lindipendenza, i fenici andarono a costituire il nerbo delle flotte assire, egizie e persiane. Compirono anche im-portanti esplorazioni nel Mar Rosso e lungo le coste dellAfrica affacciate sullOceano Indiano e sullOceano Atlantico. Tutta larea siro-palestinese verr conquistata nel 332 a.C. da Alessandro Ma-gno ed entrer da allora nellorbita della civilt ellenistica.
A sinistra, i resti di uno scudo fenicio rinvenuto in Marocco. A destra, le rovine della citt di Biblo.
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Camiro
Lindo
Epidamno
Lemno
Tenedo
Sciro
Andro
Tino
Micono
Delo
Lesbo
Chio
Samo
Ikaria
Lero
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Ceo
Serifo
Corf
Nasso
Amorgo
Cefalonia
Leucade
Itaca
Farsalo
Pella
Larissa
Zacinto
Corcira
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Zacinto
Citera
Sifno
Paro
Siro
Salamina
Creta
Rodi
Karpato
SamotraciaTaso
Imbro
Thera(Santorini)
Milo
Egina
Kalymno
Epiro
Laconia
Arcadia
Messenia
Attica
Focide
Acarnania
Etolia
Acaia
Beozia
Tessaglia
Macedonia
Tracia
Calcide
Pindo
Eubea
Anatolia
Lidia
Misia
Troad
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Asia Minore
Caria
Eolia
lago diOcrida
Shkumbi
lago diPrespa
Cicladi
Sporadi
settentrionali
Sporadi
meridionali
mar Egeo
mar diMarmara
mar Mediterraneo
mar Ionio
Atene
Troia
Sesto Cizico
Bisanzio
Poteidaia
MendeTorone
Akanthos
Abdera
Delfi
IolcoDodona
Ambrakia
Corinto
Sparta
Cnosso
Canea
Festo
Argo
Pilo
Tirinto
Micene
Tebe
Megara
Mitilene
Clcide Smirne
Sardi
Teos
Erythrai
FoceaGryneion
Efeso
Priene
Mileto
Alicarnasso
Ionico
Dialetti greci
Attico
Eolico
Dorico
Arcadico-cipriota
Dialetti settentrionalie nord-occidentali
La Grecia arcaica e il mondo 7La Grecia una terra per lo pi montuosa, con poche e ristrette zone pianeggianti (lAttica, la Megaride, la Laconia nel Peloponneso, le valli del Pindo e del Tempe), men-tre le catene montuose giungono fino alle coste, quasi sempre rocciose e frastagliate. Nellinterno della Grecia, il paesaggio cambia totalmente: si va dalle rive del mar Egeo al massiccio del Pindo. Lo stesso vale per le condizioni climatiche: alle scarse precipitazioni di Atene, che non impediscono le coltivazioni mediterranee dellolio e del vino, si oppongono le piogge abbondanti dellEpiro, che consentono lo sviluppo di foreste e pascoli.
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omerico; i dialetti greci
Parimenti differenti tra loro risultavano le numerosissime isole dellarcipelago egeo, gran-di come lEubea e piccole, talora piccolissime.In questo mondo, tra i monti e il mare, sinsediarono, gi prima del 2000 a.C., genti indo-europee, i micenei o achei, che predilessero in particolare gli insediamenti nel Pelopon-neso. Le loro citt erano in realt cittadelle fortificate, difese da mura ciclopiche, per un bisogno fortissimo di difesa da nemici esterni. Qui vivevano i nobili proprietari di terre. Eppure il mondo miceneo era anche proteso allespansione via mare: ce lo dicono la conquista di Creta, risalente al 1400 a.C. circa, o la guerra contro Troia, espugnata in-torno al 1250 a.C. Questultimo evento rivive nellIliade e nellOdissea di Omero: la prima voce poetica della civilt occidentale. Poco dopo sul mondo miceneo scese il buio: i palazzi micenei caddero per linvasione dei misteriosi dori, una popolazione indoeuropea forse affine ai Popoli del mare e che riport la Grecia a una specie di barbarie. Il loro mondo testimoniato in parte dai poemi di Omero, scritti intorno all800 a.C., in cui si riflettono proprio gli usi e i costumi della fase dorica. Il grado di sconvolgimento operato dai dori sul mondo greco si pu dedurre anche dalla frastagliatissima carta dei dialetti greci, quale si ricava allepoca delle prime iscrizioni del VI e del V secolo a.C.I dori imposero la loro parlata solo nel Peloponneso salvo lArcadia, in certe zone del nord della Grecia, nel sud delle isole Cicladi, a Creta, Rodi e sul vicino litorale asiatico. Altre genti che parlavano il greco diffusero in zone differenti la loro parlata. Gli ioni erano stanziati in Attica, in Eubea, nel mondo delle Cicladi e in Ionia (la parte centrale della costa asiatica). Gli eoli abitavano la Beozia con lisola di Lesbo e la costa asiatica vicina. Un dialetto minore era larcade-cipriota, parlato a Cipro e nella montuosa regione pelo-ponnesiaca dellArcadia. A nord, infine, nelle vaste aree quasi disabitate dellEtolia e della Macedonia, si parlava un greco di tipo settentrionale, i cui precisi contorni linguistici per ci sfuggono.Amathous
Sali
Carpasia
Salamis
Cipro
Antico vaso greco.
Una scena relativa alla guerra di Troia rappresentata in unanfora greca conservata al Louvre di Parigi.
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marTirreno
marAdriatico
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C
mar Mediterraneo
mar IonioZancle(Messina)
Turi
Eraclea
Metaponto
Napoli
Cuma
SantaMarinella(Punicum)
Taranto
Elea
Posidonia(Paestum)
Crotone
Solunto
NaxosReggio Calabria
Locri
Catania
SiracusaMegara Iblea
Heloros
AcraGela
Camarina
Akragas(Agrigento)
Selinunte
Mozia
Panormos(Palermo)
Imera
Le citt greche in et classica8La Grecia era una terra di citt, anzi, di citt-stato: le pleis. Nella sua et classica (comprendente allincirca il secolo V a.C.) ne contava circa 750, alle quali bisogna aggiungere almeno al-tre 300 citt coloniali, fondate da emigrati greci. Le citt greche erano disposte lungo tutte le coste dellEgeo, del Mediterraneo e intorno al mar Nero, come ranocchie sulle rive di uno stagno: cos, pittorescamente, Platone fa dire in un suo dialogo a Socrate. Si trattava per lo pi di centri piccoli, con una popolazione media di 1000 abitanti, adulti e maschi; a essi dobbiamo per aggiungere le donne, i bambini, gli even-tuali stranieri residenti e gli schiavi. Il numero si deve quindi moltiplicare per 5, forse pi. Solo duecento tra queste pleis avevano dimensioni superiori. Per esempio Corinto, la metropoli commerciale sullIstmo omo-nimo, non contava pi di 10 000 abitanti, quasi tutti artigiani e piccoli commercianti, distribuiti su ben 900 km quadrati di territorio (un quarto, quindi, rispetto ai cittadini ateniesi dellet classica). In Sicilia il centro maggiore era Siracusa, ma esistevano molte altre citt importanti: Gela, Zancle (Messina), Megara Iblea ecc. Va notato che la Sicilia, per i greci, non era terra di colonie, ma parte integrante della Grecia. Essi la distinguevano dallItalia meridionale, la terra (chiamata poi Magna Graecia dai latini) dove erano state fondate altre citt importanti, come Crotone, Metaponto, Taranto, Elea, Cuma.
Larea archeologica di Metaponto, in Basilicata.
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Corcira
Leucade
Chio
Icaria
Rodi
Karpato
CiproCreta
Corf
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Serifo
Citera
SameCefalonia
ZanteZacinto
Paro Nasso
Cnido
Lindo
Aigialis
MinoaArcesina Stampalia
Samotracia
mar Nero
mar Egeo
Corinto
Megara
Clcide
Potidea
Terme
Skione
Torone
Accanto
Abdera MaroneaAinos
CardiaSesto
PerintoBisanzio
Apollonia
Heraclea
TieumSesamus Cromna
Cytorus
Panticapeo Pianagoria
Cheroneso
Olbia
Tyras
Theodesia
Sinope
Amisus Cotyora
Cerasus
Mesembria
Odessus
Callatis
Tomis
Istrus
Calcedonia
Astakos
KiosCizicoLampsaco
AbydosSigeo
Mirina
Efestia
MitileneMyrinaEreso
Antissa
Asso Antandros
AdramittioMetimna
SardiFocea
ColofoneEfeso
SmirneritreChio
TeosLbdos
Priene
AnaiaSamo
AndrosKortion
GuarionCaristo
AtenePireo
Trezene
Pilo
Patrasso
Elide
Olimpia
Sicione
Mantinea
Egion
DelfiCheronea
PlateaTebe
Orcomeno
Istea
PagasePhres
Larissa
MetonePidna
Farsalo
Naupacte
MiletoMiunteMagnesia
IasosAlicarnasso
IalysosKameiros
Cidonia
EleuternaFesto
Cnosso
Gortina
CalinoPhaselis
NagidusCelenderis
Holmi
Soli
ApolloniaTasoAnfipoli
Eretria
Sparta
Argo
Micene
Ambracia
Dodona
Epidamno
Apollonia
-
18
mar Egeo
golfo diLaconia
golfo diMessenia
golfo diPatrasso
mar diMarmara
mar Ionio
Kalymno
Thera(Santorini)
Milo
Egina
Lemno
Agiostrati
Tenedo
Sciro
Andro
Tino
Micono
Delo
Nasso
Lesbo
Chio
SamoSamoNikaria
Lero
Cnido
Lindo
Coo
Ceo
Serifo
Nasso
Amorgo
Cefalonia
Corf
Itaca
FarsaloTebe
Agai
Larissa
Zante
Corcira
Leucade
Zacinto
Citera
Sifno
Paro
Siro
Salamina (480 a.C.)
Creta
Rodi
Karpato
Samotracia
Taso
Imbro
Atene
Troia
Ainos
Sigeion
AbidoLampsacoSesto Cizico
Bisanzio
Calcedonia
Poteidaia
Mende ToroneAkrothon
Akanthos
Abdera Maronea
Delfi
Termopili(480 a.C.)
Dodona
Ambrakia
Corinto
Sparta
Olimpia
Patrasso
Cnosso
Gortina
Hierapytna
Canea
Festo
Argo
Micene
Tebe
MegaraPlatea (479 a.C.)
Maratona (490 a.C.)
Micale (479 a.C.)
Mitilene
Clcide
Smirne
Magnesia
Sardi
Teos
Erythrai
Focea
Gryneion
Pergamo
Efeso
Priene
Mileto
Alicarnasso
Eubea
lago diOcrida
Shkumbi
lago diPrespa
Ep
ir
o
Ma
c ed o
n i a
Laconia
Arcadia ArgolideElide
Messenia
Attica
Focide
Acarnania
Etolia
Acaia
Beozia
Tessaglia
Tracia
Pen. Calcidica
Anatolia
Lidia
Misia
Frigia
Asia Minore
Caria
Eolia
Il piccolo mondo delle libere citt greche si trovava ai margini dellimmenso impero persiano e non poteva non suscitarne gli appetiti di conquista. Agli inizi del V secolo a.C., i persiani cercarono per ben due volte di sottomettere la Grecia, prima con il re Dario, nel 490 a.C., e poi con suo figlio Serse, dieci anni pi tardi.
Il mondo greco al tempo delle 9
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19
guerre persianeLa forza militare di greci e persiani era grandemente spropor-zionata a vantaggio dei secondi. Ciononostante, furono proprio i persiani ad avere la peggio, in entrambi i conflitti. Ad assicurare la vittoria ai greci fu lo spirito di autonomia e di libert coltivato nellambito della plis. Quello spirito li aveva fino ad allora divisi, accendendo le infinite rivalit e gli interminabili conflitti, piccoli e grandi, che segnano la storia greca. Ma di fronte alla minaccia persiana, i greci riuscirono in unimpresa fino a quel momento impensabile: mettere da parte (almeno nella maggior parte dei casi) le inimicizie e coalizzarsi. Riuscirono cos a difendere in modo concorde la loro madrepatria ideale lhellenikn che li univa almeno per alcuni aspetti essenziali: la lingua, la religione, la cultura, oltre allo spirito indipendente e fiero.
Solo cos la piccola Grecia pot avere la meglio contro il grande regno persiano, che costituiva ununit solo territoriale e non an-che spirituale. Poi, passata la minaccia, la Grecia torn a dividersi; guerre e inimicizie ripresero come e pi di prima, alimentate dalla polariz-zazione delle citt intorno alle due capitali, Atene e Sparta. Proprio queste divisioni politiche segneranno la debolezza della Grecia e la sua resa di fronte alla ben superiore compattezza del mondo romano.
Territori persiani
Stati vassalli della Persiae greci sottomessi nel 490 a.C.
Greci sottomessi ai persiani nel 480 a. C.
Greci in guerra con i persianifino alla fine del conflitto
Stati neutrali
Battaglie
Itinerari degli eserciti e delle flotte persiane
Flotta di Mardonio (492 a.C.)
Esercito di Dario (490 a.C.)
Flotta di Dario (490 a.C.)
Esercito di Serse (480 a.C.)
Flotta di Serse (480 a.C.)
Bassorilievo raffigurante un soldato persiano, risalente al VI secolo a.C.
Le rovine del palazzo del re Dario.
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20
m a r
T i r r e n o
Cartagena
Alicante
Rusaddir
Tangeri Abyla
Toscanos
Abadera
Cadice
Siviglia
Sagunto
Tarragona
Emporiae
Marsiglia
Arausio(Orange)
Roma
Pyrgi
Ca
ClupeaCartagine
Susa
Cossyra(Pantelleria)
Leptis Perva
Utica
HippoDiarrhytus
Zama202 a.C.
Mozia
241 a.C.Isole Egadi
Hippo Regius
Caralis
NoraSulcis
Tharros
Olbia
Aleria
Palermo
Torino Ticino 218 a.C.
Colle delleTraversette(Monviso)
Colle delMoncenisio
Trebbia218 a.C.
LagoTrasimeno 217 a.C.
Rod
ano
Po
Tago
Dauro
Guadalquivir
Ibiza
Si
SardegnaBaleari
S p a g n a
Corsica
Lespansione di Cartagine 10Cartagine (in punico Qart Hadasht, la citt nuo-va) fu fondata nell814 a.C. come colonia di Tiro. Levento rientrava nel pi vasto processo di allargamento dei fenici verso occidente, tenden-te ad alleggerire il peso della dominazione assira, fattasi soffocante in quei decenni. Insediamenti fenici coevi sono documentati dai ritrovamenti ar-cheologici a Nora, in Sardegna, nellisola di Malta, a Mozia, al largo della Sicilia, fino a Toscanos, sulla costa andalusa.
DD
Colonie fondate da Cartagine
Area di diretto dominio cartaginese
Area controllata da Cartagine
Sbarco romano in Africa al tempo della I guerra punica
Aree passate da Cartagine a Roma dopo la I guerra punica
Marcia di Annibale in Italia
Luoghi delle vittorie di Annibale
Spedizione di Scipione lAfricano durante la II guerra punica
Luoghi delle vittorie romane
Conquiste di Cartagine in Spagna al tempo di Amilcare Barca e di Annibale
iberi
celti
illiri
Epiro
numidigetuli
EgadiAgrigento
256 a.C.
256 a.C.260 a.C.241 a.C.
264 a.C.
mar Mediterraneo
Roma
SiracusaMessina
Milazzo
Cartagine
LA PRIMA GUERRA PUNICA
gOperazioni militari di Roma
Territori romani
Territori cartaginesi
Vittorie romane
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21
Capua
Napoli
Taranto
Crotone
Reggio
Siracusa
mo
Canne 216 a.C.
Melita (Malta)
m a r M e d i t e r r a n e o
m a r
I o n i o
ma r A
d r i a t i c o
Sici l ia
Fino al IX secolo a.C. i commerci fenici avevano monopolizzato larea del Mediterraneo orientale, ma grazie a Cartagine essi po-terono allargarsi a tutto il Mediterraneo occidentale, fino a Cadice e Tangeri. Lex colonia di Tiro infatti fu presto in grado di fondare a propria volta nuove colonie o di sviluppare quelle esistenti; sor-se cos un ampio impero commerciale, imperniato su Sicilia e Sardegna, forte del possesso delle miniere spagnole e di una fitta rete di scali commerciali e colonie. Tutto ci rese inevitabile lo scontro con la nuova potenza di Roma.Le tre guerre puniche, condotte da Roma contro Cartagine, si situano nellarco di un secolo o poco pi, tra il 264 e il 146 a.C., cio dallinizio delle ostilit in Sicilia fino alla distruzione di Car-tagine. La carta visualizza i luoghi dello scontro: le isole Egadi, sede della grande battaglia che decise la prima guerra punica nel 241 a.C.; Sagunto, la citt ispanica alleata di Roma e che Annibale decise nel 219 a.C. di conquistare, innescando cos il secondo conflitto; i luoghi delle ripetute vittorie annibaliche su Roma nella penisola (Ticino, Trebbia, Trasimeno, Canne); infine Zama, nellentroterra tunisino, dove nel 202 a.C. lesercito di Sci-pione poi detto lAfricano inflisse ad Annibale lunica, ma decisi-va, sconfitta in campo aperto.Ancora nel 146 a.C., anno della sua distruzione, Cartagine era ritenuta (come scrive Polibio) la citt pi ricca del mondo; solo la sua scomparsa convinse i romani che nessun ostacolo pi si frapponeva alla conquista del mondo.
Cartagine
Roma
Napoli
Crotone
Capua
Siracusa
ReggioPalermo
Taranto
Trapani
celti
illiriiberi
Sagunto
CadiceCartagena
Numidia
Grecia
Epiro
Po
Tevere
mar Mediterraneo
Regno diMacedonia
Metauro
Canne
Zama
Trasimeno
Ticino
Trebbia
LA SECONDA GUERRA PUNICA
NTerritori di Roma allinizio della prima guerra punica
Conquiste romane
Territori di Cartagine alliniziodella prima guerra punica
Battaglie principali
Itinerari di Annibale
Itinerari di Scipione
Particolare di figura femminile seduta (VIII-VII secolo a.C.) rinvenuta a Cartagine.
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22
mareHadriaticum
mareIonium
mare Tyrrhenum
mare Internum Nostrum
Tarentum
Metapontum
Brundisium
Thurii
Rhegium
Croton
Velia
BovianumVetus
TeanumSuessa
Fundi
RomaCaere
Firmum
Ancona
HadriaPinna
BeneventumCapuaNeapolisCumae Venusia
Canusium
Luceria
LarinumArpi
Cosa
Pontia
Aenaria
Ardea
AntiumTerracina
CoraPraeneste
Ariminum
VulciTarquinii
Ostia
Sutrium
Asculum
Narnia
Spoletium
AlbaCarsioli
Tibur
FaesulaePisae
Vetulonia Rusellae
Arretium SentinumVolaterrae
Volsinii
Territori romani
Situazione allinizio del III secolo a.C.
Colonie latine
Alleati di Roma
Lega sannitica
Situazione intorno al 264 a.C.
Territori romani
Colonie latine
Alleati di Roma
In Italia erano presenti insediamenti umani fin dal Paleolitico, ma fu nel Neolitico che si svilupparono le prime culture, come quella delle palafitte e delle terramare. Soprattutto i terramaricoli presentavano unagricoltura e un allevamento piuttosto avanzati. Tuttavia si pu parlare di civilt italiche solo dopo le migrazioni indoeuropee del II millennio a.C.: tra queste la cultura appenninica, fondata sulla pastorizia, la cultura nu-ragica in Sardegna e quella villanoviana nellItalia centrale. Let propriamente storica ebbe inizio per lItalia a partire dallVIII secolo, con le prime colonizzazioni, sulle coste ioniche e tirreniche dellItalia meridionale, da parte di fenici e greci: furono questi ultimi a introdurre nella penisola la lingua scritta.
LItalia preromana e La prima 11
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23
celticelti
illiri
celti
sardi
italici
siculi sicani
fenici
iapigi
messapi
dauni
greci
bruzi
greci
greci
lucani
sanniti
umbri
latini
sabini
rezi
liguri
etruschi
veneti
istri
civiltdei
nuraghi
civiltvillanoviana
mar Mediterraneo
mar Tirreno
mar Ionio
mar Adriatico
Po
Tevere
Arno
Adige
POPOLI ITALICI
espansione di RomaAttorno ai secoli VIII-VII a.C., si insediarono in Italia gli etruschi, che secondo la tradizione provenivano dallAsia e che altri considerano invece autctoni, cio originari dellItalia (forse eredi della civilt vil-lanoviana) e poi mescolatisi con altre popolazioni. Essi si stanziarono nellItalia centro-settentrionale, dando vita a fiorenti citt indipendenti: tra le mag-giori, Tarquinia, Veio, Volterra, Arezzo, Felsina (Bo-logna), Perugia. La loro civilt urbana non era per unitaria sul piano politico; le citt erano unite in con-federazioni, talvolta in guerra tra loro. In quellepoca (siamo nellVIII secolo a.C.) lItalia antica appare un crogiuolo di popoli e culture, in parte autctone (come i liguri), in parte, come latini, sanniti, mes-spi, giunte nella penisola a seguito delle migrazio-ni indoeuropee.Proprio allora, lungo il tratto terminale del fiume Te-vere, dalle graduali fusioni di comunit diverse, na-sceva un nuovo centro urbano: Roma. Posta in un punto facilmente attraversabile del fiume, la citt si trovava al centro della via commerciale che univa il nord al sud della penisola e costituiva lo sbocco na-turale al mare per le popolazioni appenniniche, lun-go la via del sale. Limportanza strategica di Roma attir linteresse degli etruschi, che la dominarono a pi riprese. Dopo la cacciata dellultimo re (509 a.C.) la cit-t si diede un governo repubblicano, che riusc a incanalare le crescenti tensioni sociali interne e, contemporaneamente, ad allargare gradualmente il territorio romano. Una serie di iniziative militari ai danni dei popoli vicini port Roma a estendere la propria influenza su tutto il Lazio e su gran parte dellItalia centrale. Non si trattava solo di dominio militare: un complesso sistema di alleanze garantiva alla citt-stato laziale una rete di basi dappoggio per controllare, sia politicamente sia economica-mente, questo articolato territorio.Nel corso del IV e della prima met del III secolo a.C., fino alla decisiva vittoria nella guerra tarantina (276 a.C.), Roma pervenne al controllo di quasi tutta la penisola a sud del Po, fino allo stretto di Messina. Per la prima volta nellantichit, una citt-stato riusciva a estendere il proprio dominio ben al di l dei confini di una singola citt o regione.
Unantica anfora etrusca.
Una necropoli etrusca in Toscana.
celticic
rezi
ii
.
-
24
lagodAral
Sinope
Siracusa
Taranto
CadiceMalaga Mastia
TarragonaEmporion
MarsigliaMarzabotto
Sparta
CireneAlessandria
Menfi
Tebe
Siene
Tiro
Antiochia
Gerusalemme
BabiloniaSusa
Persepoli
Ecbatana
AlessandropoliAtene
Pella
Odessa
Bisanzio
Rodi
Efeso
OlbiaTanais
Cartagine
Agrigento
Roma
ArmeniaEpiro
Bitinia
Tracia
Partia
C a r m a n i a
P e r s i d eE g i t t o
A r a b i a
Siria
Ponto
v e n e t i
i l l i r il igu
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i
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i
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g a l a t i
mar Nero
oceanoAtlantico
mar C
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golfo Persico
m a r M e d i t e r r a n e o
Danubio
Reno
Loira
Don
Volga
Dnepr
Tigri
Nilo
Ural
Mesopotamia
Eufrate
So
trib iranichedellAsia interna(250 a.C.circa )
Linea di costaallepoca
La carta mostra linsieme delle civilt euroasiatiche nella seconda met del I millennio a.C. SullEuropa occidentale si estende un vasto strato di cultura celtica: esso va dalla pe-nisola iberica fino allisola britannica e alla regione danubiana, interessando anche lItalia settentrionale. Centro del mondo celtico, e della sua civilt aristocratica e guerriera, la cultura di La Tne, nellattuale Svizzera, fiorita dal V secolo a.C.Nella penisola italica in piena espansione il dominio di Roma: la carta si riferisce al 264 a.C., anno dinizio della prima guerra punica contro Cartagine. La potente citt-stato fenicia controlla le coste dellAfrica settentrionale, della Spagna meridionale e le grandi isole mediterranee (Baleari, Corsica, Sardegna, parte della Sicilia).
Civilt del mondo euroasiatico 12
Regno di Macedonia
Impero di Alessandro (323 a.C.)
Lega di Corinto
Territori dipendenti da Alessandro
Territori sotto il controllo di Cartagine (264 a.C.)
Territorio di Roma e alleati (264 a.C.)
Cultura di La Tne (450-250 a.C.)
Territori Celtici (450-250 a.C.)
Diffusione del buddismo
di Cartag
Territorio
Cultura d
Territori C
Diffusione
Il Calderone di Gundestrup, un manufatto celtico risalente alla fine del II secolo a.C.
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25
impero cinese
regnogreco-battriano
regno Maurya
Kandahar
(130 a.C.)
Herat
Bactra
Samarcanda
Taxila
Alosygni
Sanci
PataliputraPany
Changsha
WuYan
Changan Loyang
Shu
Pechino
Kabul
a
Gedrosia M a g a d h a
K al i n
g a
Battriana
I n d i a
e
T i b e t
mare ArabicooceanoPacifico
Indo
Fiume Azzurro
G r a n d e M u r ag l i a
Fiume G
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G
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Brahmaputra
So
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t r i b p r o t o m o n g o l e
tra IV e II secolo A Oriente, il regno di Macedonia si sta apprestando a porre fine alla libert delle pleis greche. La carta visualizza anche la conquista universale di Alessandro Magno, scomparso nel 323 a.C. Fa parte dellimpero alessandrino la Battriana, punto dincontro tra lellenismo e le culture iranica e indiana. Ne rimangono invece fuori i due grandi imperi asiatici: lIndia, unificata per la prima volta politicamente dai Maurya nel 318 a.C., e la Cina, su cui gli Han estendono il proprio dominio a partire dal 206 a.C. e che premuta a nord dalle trib proto-mongole, tra cui gli Hsiung-Nu (o Unni). Osserviamo anche le direttrici di diffusione del buddismo, la religione fondata da Siddharta intorno al 530 a.C. e che si sta allargando dallIndia verso lIndocina, la Cina e il Giappone.
Alessandro Magno.
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26
Perside
Mardes
MediaAtropatenePonto
Plafagonia
regno di Pergamo
regno dei Seleucidi
regno diMacedonia
regno dei Parti
regno deiTolomei
GalaziaCappadocia
Armenia
Grecia
Bitinia
Caria
Licia
Nilo
mar Mediterraneo
marCaspio
mar Nero
mar R
osso
lagodi Van lago
di Urmia
lagodAral
Eufrate
Amudar ja
Tigri
Danubio
Linea di costaallepoca
Niceforio
AAlessandropoli
Pella
Roma
Atene
Tebe
Sparta
Bisanzio
Sinope TrebisondaArtesata
Cerasunte
Menfi
GordioMazaka
AntiochiaSeleuciaEdessa
Ecbatana
Ale
Ecatompilo
Arbela
Babilonia
Seleucia
Susa
Persepoli
Tiro
Damasco
GazaAlessandria
Efeso
Pergamo
golfo Persico
Conquiste romanea partire dal 188 a.C.(pace di Apamea)
Alle origini della conquista di Alessandro Magno vi era stato un sogno, unutopia che da tempo circolava nella cultura ellenica: lambizione, cio, di ridurre il molteplice alluno, come predicavano i filosofi greci, riducendo il mondo abitato, loikumne, a un prolunga-mento dellEllade. Ci fu un momento quello della conquista di Alessandro in cui il sogno parve realizzarsi; ma poi, con la stessa rapidit con cui si era costituito, limpero macedone si sfald dopo la morte (323 a.C.) di Alessandro Magno.Nel giro di pochi decenni esso si suddivise in pi regni: il regno di Macedonia, con capitale Pella, governato dalla dinastia degli Antigonidi; il regno dEgitto o dei Tolomei, con capitale Alessandria, la citt fondata dal re sul delta
del Nilo;
Il vasto mondo ellenistico alla 13 Lisimaco, uno dei
diadochi di Alessandro Magno.
-
27
Nicea
Alessandria Opiane(Kabul)
AlessandriadAragosia(Ghazni)
AlessandriaBucefalia(Texila)
Partia
Gedrosia
Stato greco-battriano
Carmania
Battriana
marArabico
Indo
Idaspe
Iassarte
(Syr Daria)
ja
Alessandria Aria
AlessandriaOrite
Alessandria
Samarcanda
Bactra
AlessandriaProftasia
Pattala
Pura
AlessandriaEschate
il regno di Siria o dei Seleucidi, con capitale Antiochia, sul Mediterraneo; presto staccatosi da questultimo, il regno di Pergamo o
degli Attalidi, con capitale Pergamo. Altri regni pi piccoli nacquero dalla progressiva polveriz-zazione del regno seleucide: tra questi, a nord la Bitinia, la Galazia, lArmenia, il Ponto; a est, il regno dei Parti e la Battriana.Bench politicamente divisi, questi territori manifestava-no sotto vari aspetti uneffettiva unit: le classi dirigenti al loro interno erano in larga misura greche e il greco (koin) era la lingua ufficiale nel Mediterraneo orientale e nel Vi-cino Oriente. In tutta questa vasta area si diffuse pertanto la cultura ellenica, intrecciata peraltro in molti campi con elementi delle culture orientali, in particolare legizia e la persiana.Se limpero di Alessandro era durato pochi anni, questo vasto mondo ellenistico dur per quasi due secoli, fino alla conquista romana, avvenuta nel II secolo a.C.
vigilia della conquista romana (185 )
Le rovine della citt di Pergamo, nellattuale Turchia.
Il monumento ad Alessandro Magno nella citt di Tessalonica. La morte del valoroso condottiero, avvenuta nel 323 a.C., port allo sfaldamento del vasto impero macedone.
-
28
Pechino
Laoyang
Wuxian
Taiyuan
Changan
Chengdu
Linzi
Canton
Hanoi
DunhuangJiuguan
Zhangye Wuwei
SamarcandaBactra
Kachgat
Jaipur
Kuga
Hotan
Qiemo
I m p e r o H a n
H i m a l a y a
Fiume
Azzur
ro
marGial lo
marCinese
or ientale
marCinese
meridionale
oceanoIndiano
K a r a k o r a m
Mo n
g ol i a
I n te r n a
F iume
Gia
llo
I n d i a
Impero Han
Popolamento delleregioni di frontiera
Produzione della seta
Altre direttrici commerciali
Via della seta
Impero H
Popolameregioni di
Produzion
La Cina settentrionale era gi stata unificata, nel II millennio a.C., dalle due dinastie degli Xia e degli Shang. Furono questi ultimi a portare le popolazioni del Fiume Giallo verso un alto grado di sviluppo agri-colo e urbano, al tempo dellet del bronzo. Caduti gli Shang nel 1027 a.C., la Cina rimase a lungo debole e divisa: la fase detta degli Zhou, segnata per dallaffermazione di grandi sistemi culturali, come il taoismo e il confucianesimo.
La Cina dagli Shin agli Han 14 dallerei-
ee
-
29
(250 -220 )Il periodo Zhou si concluse nel III secolo a.C., allorch Qin Shi Huang-ti riusc a fondare un potere unitario su tutta la Cina, fino al mar Cinese meridionale. Lautorit di Qin (dal quale prende nome la Cina) coincise con una fase di forte centralizzazione e di dispoti-smo, cui si accompagnarono grandi lavori pubblici: lunghe strade da est a ovest e da nord a sud, muraglie difensive sui confini settentrionali, opere di canalizzazione lungo i fiumi.La societ cinese non poteva reggere a lungo il pugno di ferro degli Shin: gi con il se-condo imperatore della dinastia si verificarono disordini e ribellioni, culminate nel 206 a.C. con lavvento di una nuova dinastia, gli Han, durata circa quattro secoli, fino al 220 d.C. Essi estesero i propri domini verso ovest e simpadronirono delle vie carovaniere che, alla volta di Samarcanda, mettevano la Cina in contatto con laltopiano afghano e di qui con lEurasia. Ambascerie, legami commerciali, fondazioni di colonie diffusero la civilt cinese verso nord e verso ovest. Sempre gli Han intrapresero una politica di popolamento delle zone di frontiera, utile a difendere a nord il confine dai sempre pi minacciosi Hsiung-Nu, e utile a sud per cinesizzare le riottose popolazioni della Cina meridionale.
Neppure gli Han, per, regnarono con tranquillit sul loro impero. Le rivolte sociali e la cri-si economica suscitarono limposizione di tasse sul sale, sul ferro, sulle imbarcazioni per trasportare merci; di questepoca larretramento prudenziale della capitale da Changan alla pi orientale Laoyang. Gli Han non si fermarono, per: penetrarono in Mongolia, repressero rivolte nelle province occidentali, sconfissero tentativi di usurpazione. Un primo segnale della fine venne nel 184 d.C. con la rivolta popolare dei Turbanti gial-li, a stento repressa. Infine nel 220 d.C., corrispondente allet dei Severi nella storia di Roma, gli Han furono estromessi dal potere e il loro impero si frazion in tre regni.
Il libro dei riti del confucianesimo.
Yu il Grande, fondatore della dinastia Xia.
La Grande Muraglia Cinese.
-
30
Toledo
Brigantium
Olisipo
Cadice
Tingis
RusaddirSiga
CesareaSaldae
Cartagine
Palermo
Lilibeo
Siracusa
Messina
Reggio
Tapso
Tacapae
Leptis MagnaCirene
Apollonia
Ab
Atene
Sparta
CorintoPatrasso
Tessalonica
Larisa
Cinocefale
Pidna
Apollonia
Epidaurum
Iader
Bologna
Roma
Marsiglia
Emporiae
Narbona
Arausio
Tarragona
Sagunto
Tolosa
Burdigala
Cenabum
Lutelia (Parigi)
Lione
Nizza
Cagliari
Rimini
Napoli Brindisi
Taranto
Benevento
Crotone
Milano
Genova
PadovaAquileia
Salonae
Tergeste
C
N
Le
Corf
Baleari
Cefalonia
Creta
menapi
cenomani
pittoniGallia
ReziaNorico
Dacia
Marmarica
Acaia
Macedonia
oceano
Atlant ico
mar Mediterraneo
Dalmazia
S p a g n a
Ulteriore
Citeriore
g iu r
a
P i r e n e i
treveri
Reno
Po
Ebro
Arsinoe
Berenice
AraePhilaenorum
Zama
HippoRegius
Cartenna
Nova CarthagoMalaga
veneti
arve
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t a rbel l
icantabri
celtiberi
cal la
ici
lusit
ani
celt ic
i
turdetani
oretani
baste
tani
cont
esta
ni
Gallia Cisalpina
I l l i r i c o
Epiro mar E
Cirenaica
Nu
mi d
i a
M a u r i t a n i a
Danubio
La carta visualizza la grandiosa espansione della repubblica romana nel Mediterraneo, in tre tappe successive.La prima tappa lo scontro con la rivale Cartagine, vinta nellarco di ben tre conflitti com-battuti in oltre un secolo, dal 264 a.C. al 146 a.C., su pi fronti, dalla Spagna alla Sicilia, dallItalia settentrionale allAfrica. Roma conobbe pi di una volta la sconfitta (famoso il rovescio di Canne, nel 216), ma riusc ogni volta a risollevarsi e, alla fine, a vincere. Car-tagine fu definitivamente distrutta dallesercito romano nel 146 a.C.La vittoria su Cartagine spinse Roma a nuove conquiste. Dopo avere assunto il controllo del Mediterraneo occidentale, inclusa la pianura padana e la penisola iberica, si rivolse a oriente, attaccando i regni ellenistici che dominavano quellarea. Prima la Macedonia
Lespansione di Roma dalle guerre 15
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Alessandria
Gerusalemme
Babilonia
Tiro
Arado
Antiochia
Tarso
Attalia
Xanthos
AbderaBisanzio
Lampsaco
PergamoMagnesia
SmirneEfeso
Mileto
ne
o
Alicarnasso
CandiaRodi
Cipro
Nasso
Lemno
Lesbo
Chio
Damasco
Menfi
E g i t t o
Nilo
Tracia
Libia
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mar Nero
mar Caspio
P al e
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Laconia
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Tigri
A r a b i a
regno dei Seleucidi(270 a.C.)mar Egeo
Me s o p o t a m i a
Linea di costaallepoca
Regno di Macedonia nel 270 a.C.
Regno dei Tolomei nel 270 a.C.
Dominio di Roma nel 270 a. C.
Area sotto il controllo di Cartagine nel 270 a.C.
Conquiste romane fino al 201 a.C.
Conquiste romane fino al 121 a.C.
Stati sotto linfluenza romana
Confini del regnodi Pergamo nel 133 a.C.
Gallia celtica
Gallia Belgica
Aquitania
Provincia Narbonense
Territorio di Massilia (76-49 a.C.)
Conquista di Cesare in Gallia (58-51 a.C.)
puniche allet di Cesare(battaglie di Cinocefale del 197 a.C. e di Pidna del 168 a.C.), poi la Siria (battaglia di Ma-gnesia, 190 a.C.) vennero sconfitte dai romani. Alla fine del II secolo a.C., Roma aveva cos assunto il controllo di quasi tutte le coste del Mediterraneo. Sistem il territorio creando le nuove province dAfrica, della Gallia Narbonense, lodierna Provenza, e dAsia (corrispon-dente al regno di Pergamo) e imponendo allAcaia (Grecia) un pesante protettorato.La terza grande tappa fu la conquista della Gallia Transalpina (aldil delle Alpi), abi-tata da orgogliose popolazioni celtiche, operata da Giulio Cesare. Si tratt quasi di una guerra privata, finalizzata a dare gloria al generale vittorioso: intento pienamente riuscito. In sette memorabili anni di guerra, dal 58 al 52 a.C., la Gallia fu tutta soggiogata da Ce-sare e divenne provincia romana, con esiti incalcolabili per la futura civilt europea.
o leon-
abi-unaito.Ce-
Monumento a Giulio Cesare nelle vesti di condottiero.
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Primo piano sulla Geostoria 1di Paolo Baserga
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