progetto coge
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Progetto Coge
Situazione generale al 31 gennaio 2012
Premessa
Il progetto di definizione di un modello di controllo di gestione e rifacimento del D.I. 44/2001 nasce da precise indicazioni contenute negli atti di indirizzo di questo Ministero per l’anno 2010, 2011 e 2012 e dalla necessaria attività di ripristino del corretto andamento di bilancio delle Istituzioni Scolastiche, nonché da un necessario allineamento con le normative più recenti.
A tal fine nel novembre del 2010 il Capo Dipartimento prof. Giovanni Biondi, in accordo con il Direttore Generale del Bilancio dott. Marco Filisetti, ha avviato il gruppo di lavoro CoGe a cui stanno partecipando 100 scuole e con cui hanno fino ad ora interagito ben oltre 2700 scuole d’Italia.
La selezione del campione di scuole è stata fatta considerando i bilanci scolastici, la copertura per indirizzi e la volontarietà della partecipazione all’iniziativa.
Il particolare dinamismo delle scuole del gruppo di lavoro è stato fattore propulsivo fondamentale per raggiungere i primi obiettivi nei tempi stabiliti e con risultati positivi.
MIUR - DGPFB - Uff. II 2
Contenuti
MIUR - DGPFB - Uff. II 3
Il progetto ha come compito:
riscrivere il decreto di contabilità delle scuole ridefinire il piano dei conti attivare meccanismi e progetti di fund raising avviare una serie di progetti che potessero abilitare nuovi meccanismi di
gestione abilitare accordi quadro a favore delle scuole ridefinire e riprogrammare i software che le scuole utilizzano per le loro
attività Attivare meccanismi di controllo di gestione Abilitare processi di contenimento della spesa Aumentare l’efficacia organizzativa tramite strumenti di innovazione nel
rispetto della legge sull’automazione nella pubblica amministrazione
Il progetto prevede la conclusione dei lavori a fine 2013.
Attività propedeutiche
Prima di avviare il progetto è stata condotta un’analisi sui bilanci delle scuole e sono state effettuate una serie di visite presso le scuole per comprendere i bisogni ed individuare le problematiche. Sono state visitate nel periodo gennaio 2010 – ottobre 2010 oltre 100 scuole per definire una mappa di temi ed una scaletta di priorità che fossero una buona base per l’avvio del progetto.
MIUR - DGPFB - Uff. II 4
Problematiche emersePREVISIONE E PROGRAMMAZIONE
• Tempi di programmazione dell’offerta formativa non rispettati• Ritardi nella definizione del programma annuale• Programmazione dei progetti solo tra gennaio e giugno• Assenza di istruzioni operative per il corretto utilizzo delle voci di entrata e di
spesa• Assenza di regole e di una tassonomia standard per la determinazione dei
progetti (esempio: Progetto FIS).
PROGRAMMAZIONE NON ADEGUATA RISPETTO AGLI OBIETTIVI FORMATIVI
PREVISIONE NON ADERENTE AGLI OBIETTIVI DI CONTROLLO
Problematiche emerse
DISOMOGENEITÀ DELLE REGISTRAZIONI CONTABILI INADEGUATEZZA DEGLI STRUMENTI DISPONIBILI
• Assenza di regole e di istruzioni per la registrazione delle voci di spesa• Utilizzo non appropriato dei residui attivi relativi ad esercizi precedenti: si tratta
di crediti difficilmente incassabili• Difficoltà delle scuole di monitorare le voci di entrata; non esiste infatti uno
strumento ad hoc e le scuole hanno risolto utilizzando un modello xls• Difficoltà di utilizzo degli strumenti: in particolare, la struttura del Piano dei Conti
da una parte, non è pienamente aderente alle esigenze di registrazione delle scuole, dall’altra non agevola il monitoraggio del MIUR
REGISTRAZIONE E CONSUNTIVAZIONE
Problematiche emerse
IMPOSSIBILITÀ DI EFFETTUARE UN CONTROLLO COMPLETO ED EFFICACE
• Difficoltà di monitoraggio delle spese a causa della disomogeneità delle registrazioni contabili
• Difficoltà di monitoraggio dei progetti sia per la disomogeneità di allocazione delle spese sugli stessi sia per l’assenza di una tassonomia standard
MONITORAGGIO E CONTROLLO
I tre piani del bilancio
MIUR - DGPFB - Uff. II 8
•Programmazione delle attività•Individuazione dei fondi necessari
Piano finanziario
•Definizione del bilancio di previsione e delle risorse disponibili•Gestione del piano di attuazione
Piano economico
•Gestione della contabilità e delle scritture contabili•Gestione del cash flow
Piano contabile
Opportunità
MIUR - DGPFB - Uff. II 9
Cash flow
Piano economic
o/ contabile
Piano finanzi
ario La Scuola che Serve
La Scuola che posso
fare
La Scuola che c’è
Opportunità
MIUR - DGPFB - Uff. II 10
Cash flow
Piano economico/contabi
le
Piano finanzi
arioguida
gestisceabilita
Opportunità
MIUR - DGPFB - Uff. II 11
Cash flow
Piano economic
o / contabile
Piano finanzi
ario
Il DS garantisce tramite la corretta redazione del POF il piano finanziario ed indica le linee per il piano economico
Il DSGA garantisce tramite la corretta redazione del PA il piano contabile seguendo le linee del piano economico
Entrambi determinano per competenza l’andamento del cash flow
Moduli progettuali• Modulo normativo
– Nuovo DI 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale e Buone prassi– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 12
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo Ismea• Accordo ABI
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software Sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto CoGe• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Il punto da considerare
DEBABELIZZARE I LINGUAGGI CONTABILI
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo DI 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 14
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Obiettivi del lavoro
Analisi di stato corrente
Necessità scuola
Necessità MIUR
Quadro normativo
Legge 196/2009
D.Lgs 150/2009
NUOVO MODELLO DI CONTABILITÀ
(Budget, PdC, Consuntivo)
Il nuovo modello contabile deve assicurare l’omogeneità delle registrazioni contabili
SCHEDE DI CONTROLLO
La completezza e l’omogeneità dei dati contabili consente la costruzione di schede di controllo
REPORTISTICA MULTILIVELLO
È quindi possibile costruire dei modelli di reportistica a vari livelli di dettaglio
Cedolino Unico
Linee guida dell’intervento
PREVISIONE E PROGRAMMAZIONE
REGISTRAZIONE CONTABILE CONSUNTIVAZIONE
OBIETTIVIPrevisione organica e pluriennale dell’offerta formativa e quantificazione delle risorse necessarie.
Criteri univoci di contabilizzazione, che permettano una corretta lettura dei dati da diverse viste (natura e destinazione).
Dati confrontabili con la previsione, univoci e certi, al fine anche del calcolo dei costi standard. Definizione set di indicatori sia di costo che di ricaduta.
TEMPIRedazione POF entro giugno anno precedente; redazione bilancio di previsione entro ottobre.
Entrate accertate SOLO se documentate (notifica, delibera, etc).
Approvazione consuntivo entro febbraio esercizio successivo ; redazione bilancio periodico di verifica a metà anno.
STRUMENTIRevisione tassonomia dei progetti.Bilancio di previsione triennale di competenza
Regolamento di contabilitàPiano dei conti Manuale contabile
Bilancio consuntivo Relazione esplicativa in merito a scostamenti e dettaglio di alcune voci di bilancio.
FasiElementi
Output previsti
PROGETTAZIONE DI STRUMENTI ADEGUATI AI FABBISOGNI DELLE SCUOLE E ADERENTI AGLI OBIETTIVI DI CONTROLLO DEL MIUR
PROGETTAZIONE DI SCHEDE DI CONTROLLO CHE CONSENTANO DI EFFETTUARE ANALISI SIA DI SINTESI CHE DI DETTAGLIO
• nuova struttura contabile• modello di budget• modello di consuntivazione• piano dei conti
OUTPUT
• schede di controllo• reportistica multilivello
• Difficoltà delle scuole di monitorare la destinazione delle voci di entrata; non esiste infatti uno strumento ad hoc e le scuole hanno risolto utilizzando un modello xls
• Difficoltà di utilizzo degli strumenti: in particolare, l’architettura dei modelli non è aderente da una parte alle necessità di programmazione e registrazione delle scuole, dall’altra non agevola il monitoraggio dei flussi di spesa da parte del MIUR
• Difficoltà di monitoraggio e controllo dei livelli di spesa delle scuole, sia a livello di sintesi, sia a livello di dettaglio
CRITICITÀ SOLUZIONE
Definizione del processoIl lavoro di progettazione del sistema di contabilità analitica gestionale è partito da una valutazione dell’attuale macro processo amministrativo contabile.L’obiettivo di fondo in questa fase del lavoro è di non apportare modifiche sostanziali al macro processo, ma accorgimenti necessari da una parte all’ottimizzazione delle attività operative, dall’altra al corretto utilizzo degli strumenti, che verranno descritti nel prossimo capitolo.Inoltre non verranno apportate modifiche né alla tempistica di riferimento né alle responsabilità degli attori coinvolti.
Il lavoro si è focalizzato quindi sulle macro fasi principali:
1. Processo di previsione e programmazione
2. Processo di registrazione e consuntivazione
3. Processo di analisi degli scostamenti
4. Processo di monitoraggio e controllo
PREVISIONE
PROG
RAMM
AZIONE
REGISTRAZIONE
CONSUNTIVAZIONE
ANALISI
MO
NITO
RAGG
IOCO
NTRO
LLO
Sulla scorta delle esigenze del MIUR, delle scuole e dei principi dettati dalla normativa di riferimento si sono individuate le linee guida progettuali:
1. PROGRAMMARE IN MANIERA EFFICIENTE2. ALLOCARE CORRETTAMENTE ENTRATE E SPESE3. REPORT LEGGIBILI E CONFRONTABILI
Programmazione strategica pluriennale partendo dal dato oggettivo che le entrate Ministeriali sono date; di conseguenza è necessario orientare le scuole alla ottimizzazione delle risorse disponibili e alla ricerca di nuove fonti di finanziamento.
Esigenza di portare le scuole ad un bilancio annuale di cassa, quindi definizione di un processo graduale per supportare le Istituzioni Scolastiche al perseguimento di questo obiettivo.
Esigenza di un monitoraggio puntuale dei flussi di spesa e delle entrate corrispondenti per favorire l’eliminazione dei residui.
Obiettivo di uniformare le modalità di registrazione dei dati per rendere confrontabili i bilanci delle Istituzioni Scolastiche;
Dotare le Istituzioni Scolastiche di strumenti per l’applicazione dei principi sopra descritti.
Architettura generale linee guida
OBIETTIVI
MIUR - DGPFB - Uff. II 19
I nuovi modelli sono stati progettati tenendo conto delle esigenze delle scuole e del MIUR ma anche considerando le innovazioni e gli impulsi derivanti dal contesto normativo.Nella progettazione dei nuovi modelli si è tenuto conto in particolar modo dei seguenti punti chiave:
Architettura generale impulsi normativi
Introduzione di una pianificazione pluriennale
Adozione di regole contabili uniformi e comune piano dei conti integrato per consentire il consolidamento e il monitoraggio dei dati;
Adozione di schemi di bilancio articolati in missioni e programmi
Classificazione delle entrate e delle spese in “correnti” e “per investimento”
Legge 196/2009
• Definire i risultati della PA a fronte di trasparenti e chiare oggettivazioni
• La definizione di criteri univoci di contabilizzazione delle voci di bilancio e l’obiettivo di assicurare, tramite una struttura coerente, l’omogeneità dei dati, rappresentano i primi passi verso la costruzione di indicatori oggettivi, misurabili e confrontabili.
Legge 150 / 2009
• Snellire i processi di pagamento del personale nelle scuole
• Fare sinergia sulle strutture presenti
Cedolino Unico
Architettura generale metodologia
La logica di costruzione dei nuovi modelli può essere rappresentata come segue:
Registrazione per natura della transazione
Il processo di rilevazione contabile prevede come primo passo l’identificazione della fonte delle entrate e della natura delle spese; in un secondo momento, all’atto della registrazione verrà richiesta la rilevazione della destinazione.
Report per natura o per destinazione
Visualizzazione della natura o della destinazione della transazione. Il processo di costruzione dei report di previsione in genere parte dalla destinazione (progetti, attività), in fase di consuntivazione dalla natura.
Nuovo Piano dei Conti
Nuovo modello di Budget
Nuovo modello di Consuntivazione
Architettura generale metodologia
Registrazione contabile –
Piano dei Conti
Previsione – Budget e Bilancio di
Previsione
Consuntivazione – Conto Consuntivo e
Rendiconto
Il nuovo Piano dei Conti prevede l’introduzione di livelli omogenei di registrazione contabile, definendo il principio che a guidare è la tipologia di fonte per le entrate e di natura per le spese.
I modelli di previsione rispondono ai criteri del modello contabile in ottica di distinzione tra fonte/natura e destinazione di entrate e spese. Il Modello di Budget è stato progettato con una visione prevalente di destinazione delle entrate e delle spese. Il Bilancio di Previsione è stato sviluppato con una visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese.
I modelli di consuntivazione rispondono ai criteri del modello contabile in ottica di distinzione tra fonte/natura e destinazione di entrate e spese, e sono collegati automaticamente con il Piano dei Conti.Il Conto Consuntivo è stato sviluppato con una visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese (vedi Bilancio di Previsione).Il Rendiconto è stato progettato con una visione prevalente di destinazione delle entrate e delle spese (vedi Budget).
Architettura generale metodologia
Infine si presentano le diverse dimensioni che caratterizzano la nuova architettura.
FONTE / NATURA
La prima dimensione è rappresentata dalla fonte per quanto concerne le entrate e
la natura per le spese.La struttura della dimensione fonte / natura è organizzata
su quattro livelli
DESTINAZIONE
La seconda dimensione è rappresentata dalla
destinazione delle entrate e delle spese; la struttura di
tale dimensione è organizzata su tre livelli.
IMPUTAZIONE
La terza dimensione è invece caratteristica soltanto di quelle
scuole che presentano situazioni particolari, come gli Istituti
Comprensivi; tale dimensione consente di individuare il centro
d’imputazione non coincidente con l’intera Istituzione Scolastica
L’individuazione di un centro d’imputazione consente alle realtà più complesse, ossia che accorpano più indirizzi di studio, di monitorare la gestione per scuola.
Flusso documentale
Le modifiche apportate agli strumenti utilizzati e al flusso documentale sono numerose; molte modifiche dipendono in maniera sostanziale dalla nuova architettura del modello contabile.
Le innovazioni di maggiore rilievo possono essere così sintetizzate:
1. eliminazione modello E: la nuova architettura e il nuovo Programma Annuale consentiranno in automatico una vista relativa alla natura delle spese previste;
2. introduzione modello A1: strumento necessario alla macro previsione delle entrate per tipologia di destinazione e di conseguenza alla individuazione di un tetto di spesa;
3. ristrutturazione del modello A: il nuovo Programma Annuale avrà una doppia vista: per destinazione (A2 - budget) e per natura (A3 – bilancio di previsione)
4. ristrutturazione Piano dei Conti: revisione della struttura del Piano dei Conti con l’introduzione di livelli di registrazione omogenei e coerenti;
5. revisione dei collegamenti tra il Piano dei Conti e il Conto Consuntivo: le registrazioni contabili dovranno essere collegate automaticamente al Conto Consuntivo;
6. ristrutturazione del Conto Consuntivo: revisione delle struttura del modello con visione prevalente per fonte delle entrate e natura delle spese.
Flusso documentale
In particolar modo, gli strumenti modificati afferiscono alle tre fasi di previsione, registrazione contabile e consuntivazione.
previsione registrazione consuntivazione
MODELLO A1
MODELLO B
MODELLO C
MODELLO A2
MODELLO A3
PIANO DEI CONTI MODELLO H
MODELLO I
Strumenti di Previsione introduzione
Oggi le scuole, in fase di previsione, compilano n modelli B in relazione al numero di attività e progetti; inoltre redigono il modello C, con l’obiettivo di prevedere la situazione amministrativa di fine esercizio.Tali dati successivamente vengono aggregati nel modello A.
Scheda illustrativaMODELLO B
Programma Annuale
MODELLO A
Compilazione schede illustrative per progetti e attività
Aggregazione degli n modelli B e del modello C nel Programma
Annuale
Descrizione delle entrate per fonteDescrizione delle spese per natura
Descrizione delle entrate per fonteDescrizione delle spese per natura e per destinazioneSituazione amm.va presunta
MODELLO C
Previsione della chiusura di cassa, e della situazione dei residui
Strumenti di Previsione nuovo schema logico
Nuo
vo M
odel
lo B
Scheda di previsione per attività (B1)
Scheda di previsione per progetto (B2)
Scheda di previsione per gestione
economica (B3)
Modello A2
Budget
Il nuovo modello di previsione mira a rappresentare in maniera completa le attività di programmazione delle scuole.Lo schema logico per la formazione del budget e del bilancio di previsione è il seguente:
Compilazione singole schede illustrative per
tipologia di destinazione
Aggregazione dei dati delle singole schede nel budget (visione prevalente per destinazione) e nel
bilancio di previsione (visione prevalente per natura)
Modello A1
Macro previsione
Attività di previsione a livello macro
Modello A3
Bilancio di previsione
DBPROGRAMMA
ANNUALE
MODELLO C
Verifica della situazione amministrativa
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44
– Nuovo piano dei conti• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 28
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
La struttura formale del Piano
Il Piano delle destinazioni rappresenta la tassonomia che esprime in modo completo e strutturato tutte le attività che la scuola pone in essere al fine di comporre la propria peculiare offerta formativa.
Il piano è costruito su tre livelli di cui i primi due rigidi, definiti a livello ministeriale. Il terzo livello è invece libero e definito direttamente dalla Istituzione scolastica che, in tal modo, articola tutte le proprie attività (formative, didattiche, progettuali, ecc.) in piena autonomia
Istituzione scolastica liv. liberoliv. vincolato
Attività e progetti peculiari di ogni
Istituzione scolastica
Classificazione attività e progetti comune a tutte le
istituzioni scolastiche
La definizione delle entità del piano
Ambito
Tipologia
Attività specifica
liv. l
iber
oliv
. vin
cola
to liv. 1
liv. 2
liv. 3
Al primo livello si distingue tra la tipologia di attività che l’Istituzione attua (in prima analisi è possibile ad esempio distinguere tra attività didattiche e formative, progettuali, amministrative)
Al secondo livello le tipologie di attività sono a loro volta scomposte al fine di definire in modo più chiaro l’ambito di riferimento. In questo modo, ad esempio, l’attività didattica potrà essere scomposta in insegnamenti umanistici, scientifici, espressivi, ecc.
Al terzo livello le Istituzioni scolastiche possono definire le specifiche attività o progetti che vogliono attivare al fine di perseguire gli obiettivi istituzionali, secondo il loro specifico indirizzo, storia, posizione territoriale, ecc
La struttura del Piano è di tipo gerarchico, il che significa che ogni livello rappresenta il dettaglio del livello immediatamente superiore
Dal POF al Piano delle destinazioni
Il piano delle destinazioni di un Istituto scolastico è desumibile
direttamente dal Piano di Offerta Formativa (POF)
Piano offerta
formativa
Scheda 1
Scheda 2
Scheda n..
Scheda 3
Istituzione scolastica
liv. libero
I docenti rappresentano tutte le attività che intendono svolgere nell’anno compilando, per ognuna di queste,
una scheda descrittiva del POF (in cui indicano gli obiettivi delle attività, i tempi, le modalità di svolgimento e strumenti necessari) fornendo gli input necessari per
l’alimentazione del livello più basso del Piano.
La relazione con il piano dei conti
Oltre a rappresentare la traduzione operativa della pianificazione strategica scolastica, il piano delle destinazioni è anche uno strumento di pianificazione contabile e finanziaria
Attività specifica 1
Piano dei conti
voce
voce
voce
voce
voce
s. conto
s. conto
s. conto
s. conto
s. conto
s. conto
s. conto
conto
conto
All’inizio dell’anno scolastico il DSGA deve effettuare una previsione delle entrate per
l’anno finanziario successivo. Tali entrate vengono destinate sulle
attività specifiche indicate nel POF in misura
sufficiente alla copertura delle spese previste
(desumibili dalle informazioni qualitative)
Scheda del POF
(definizione qualitativa
uscite)
Piano delle destinazioni
Previsioni di entrate
ENTR
ATEU
SCITE
La seconda dimensione di analisi
Le informazioni relative alla struttura delle destinazioni contenute nel Piano non è da sola sufficiente a rappresentare la complessità di molte Istituzioni
scolastiche, che operano con più ordini di scuole all’interno
Associando alle attività specifiche il codice meccanografico in
qualità di attributo, si raddoppiano le
dimensioni di analisi, contribuendo ad una
migliore rappresentazione delle Istituzioni scolastiche
Ambito
Tipologia
Istituzione scolastica
Att. specifica
Tipo Istituto
Ordine Istituzione scolastica
Dim
ensi
one
1D
imen
sion
e 2
Cod. meccanografico
Una proposta di impostazione generale
Una soluzione possibile è quella di distinguere al primo livello del Piano tra attività
didattiche e formative, progetti
e attività amministrative e
di funzionamento, ove far confluire
tutti i costi generali non
attribuibili direttamente ad altre attività o
progetti specifici
Il modello di funzionamento
Il vantaggio di separare il funzionamento dalle attività didattiche e progettuali è soprattutto nelle possibilità di ricomposizione delle entrate ed uscite in alcune viste di interesse. La struttura è inoltre propedeutica alla costruzione di un sistema di driver che allochi le spese generali e di funzionamento sulle specifiche entità del piano
Il «tracciato record»
Stante quanto sviluppato nelle slide precedenti, il risultato finale della corretta pianificazione attraverso l’alimentazione delle destinazione collegate al piano
dei conti può essere così concettualizzata
Entrate previste
Definiz. tipologia
Definiz. ambito
Definiz. att. spec.
Indicaz. cod.mecc.
Spese previste
Entrate realizzate
Spese sostenute
Entrate previste
100
Attività didattica
Ambito umanistico Italiano
cod.mecc. ANIC41201
Q
Spese previste
100
Entrate realizzate
90
Spese sostenute
90
PIANIFICAZIONE
PIANIFICAZIONE
REGISTRAZIONE
REGISTRAZIONEESEMPIO
Definizione destinazione
La principale innovazione rispetto la situazione attuale è la relazione definita tra le entrate specifiche e le rispettive uscite finanziate da queste
Definizione piano entità
Definizione piano entità
Definizione destinazione
Grandezze di previsione e di consuntivo
Una attenzione particolare merita la modalità di trattamento degli eventuali scostamenti tra le grandezze di previsione e quelle registrate in fase di gestione
Preventivo Consuntivo
Entrate 100 Entrate 80
Entrate 100
Entrate 80
Preventivo Consuntivo
Entrate 100 Entrate 80 Entrate -20
Oggi quando in fase di registrazione si rileva uno scostamento rispetto alla pianificazione si procede ad
una variazione di rettifica della pianificazione. Il risultato è il pareggio tra le somme pianificate e quelle
registrazione ma senza un’informazione immediata circa l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di
gestione pianificati
Monitoraggio
AS
ISTO
BE Una impostazione più corretta non
prevede la possibilità di agire in modifica alla pianificazione effettuata. Al contrario è
necessario porre in evidenza gli scostamenti rilevati ai fini di abilitare una
corretta analisi della gestione
Di seguito è possibile apprezzare lo schema logico del flusso di pianificazione delle entrate previste. Tale processo si chiude quando tutte le entrate sono state pianificate nel dettaglio
Schema di funzionamento della pianificazione
Fase di “previsione”
Italiano - cod. mecc. 1
Italiano - cod. mecc. 2
Progetto X - cod. mecc 1
Progetto Y - cod. mecc 2
TOTALE PREVISTO
500
200
Voce di entrata 1
Voce di entrata 2
700
100
50
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
75
75
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
80
70
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
70
180
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
TOTALE PREVISTO 700
entrata 1
Finanziato da:
entrata 1
entrata 1
entrata 1
entrata 1
entrata 1
entrata 2
50 entrata 120 entrata 2
Previsione entrate Scelta destinazione e attribuzione cod. meccanogr.
Allocazione delle entrate su spese per natura
Il legame tra entrate ed uscite
Entità di destinazione cod. meccanografico Entrata 1 Entrata 2
Quadro di dettaglio delle entità
500 200
Di seguito è riportata l’esposizione dei legami tra entrate ed uscite derivanti dallo schema logico di funzionamento mostrato nella precedente slide
700
Totale
Totale spesa complessiva pianificata
Italiano 150 0AA 25 100 50
Italiano 150 0AA 32 75 75
Progetto X 150 0AA 25 80 70
Progetto Y 50 200AA 32 70 180
Altre spese di personale
Carta canc. e stampati
325 375
700
Quadro di dettaglio delle entrate pianificate
Quadro di dettaglio delle uscite pianificateESEMPIO
Schema di funzionamento della gestione
Fase di “registrazione”
Italiano - cod. mecc. 1
Italiano - cod. mecc. 2
Progetto X - cod. mecc 1
Progetto Y - cod. mecc 2
400
200
Voce di entrata 1
Voce di entrata 2
400
100
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
Voce di spesa 1
Voce di spesa 2
Totale
Accertamento delle entrate Incasso Ripartizione degli incassi e formulazione impegni Pagamento
50
50
25
75
80
70
70
80
500
600 500Totale
Fornitore 175
Fornitore 2200
Fornitore 380
Fornitore 470
425
Di seguito si espone lo schema logico del flusso di gestione della finanze delle Istituzioni scolastiche. Tale processo si chiude con la liquidazione dei fornitori, a fronte degli impegni presi
La fase di consuntivazione
A questo punto in fase di consuntivazione sarà possibile effettuare un’analisi della gestione focalizzando l’attenzione sugli scostamenti rilevati per ogni dimensione di analisi definita e per tutti i codici
meccanografici
Previsto PagatoImpegnato
Previsto IncassatoEntrate Accertato
Uscite
analisi scostamenti
analisi scostamenti
analisi scostamenti
analisi scostamenti
Valutazione residui
analisi legami analisi legami
analisi scostamenti
analisi scostamenti
Valutazione residui
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 42
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Premessa
Durante la fase di analisi del processo amministrativo contabile scolastico e nella successiva attività di revisione dello stesso sono stati rilevati alcuni punti
di attenzione relativi alla gestione delle aziende agrarie della scuole
Punti di attenzione
Esistenza di aziende con una gestione «diseconomica»
Cattiva interpretazione dei principi dettati dal regolamento contabile
Confusione tra le scritture contabili scolastiche e quelle aziendali
Difficoltà a livello centrale di operare un controllo dei risultati di gestione
Obiettivi
Gli elementi che costituiscono i punti di relazione tra scuola ed azienda
Le regole di pianificazione economica ed operativa delle attività aziendali nel rispetto di una conduzione economica e le relazioni con l’attività programmatica della scuola
Le regole di tenuta delle scritture contabili della scuola e dell’azienda e le relative regole di registrazione
Le modalità di movimentazione del piano delle destinazioni in relazioni ai flussi finanziari tra azienda e scuola
Definire:
La scuola e le gestioni economiche
Il D.I. 44 prevede che la scuola possa porre in essere alcune gestioni economiche separate, tenute secondo definiti criteri generali
AZIENDA AGRARIA O SPECIALE
VENDITA BENI E SERVIZI A FAVORE DI
TERZI
GESTIONE DI CONVITTI ANNESSI
Soddisfacimento esigenze pratiche e dimostrative didattiche
Economicità
Rendimento economico
Efficacia
Efficienza
Crit
eri d
i ges
tione
Separazione della contabilità da quella scolastica
Le aziende agrarie e speciali nel D.I. 44 (1/4)
Relativamente alle aziende agrarie e speciali il D.I. 44, nel articolo 20, espone alcuni importanti concetti
Prevalenza del criterio di
economicità della gestione
sulle esigenze pratiche e
dimostrative didattiche
La predetta gestione deve essere condotta secondo criteri di rendimento economico, di efficacia, efficienza e di economicità, pur soddisfacendo alle esigenze pratiche e dimostrative con particolare riferimento all'insegnamento di tecniche della gestione aziendale e della contabilità agraria. C
omm
a 2
Al fine di non compromettere il perseguimento dei criteri di gestione di cui al comma 2 l'attività didattica, che può riferirsi a tutte le attività produttive dell'azienda, si svolge, di norma, su una superficie limitata dell'azienda stessa, predeterminata dal dirigente …C
omm
a 5
... Qualora la perdita di gestione sia dovuta a cause permanenti o non rimuovibili e non sia possibile un ridimensionamento strutturale dell'azienda, il consiglio di istituto ne dispone la chiusura, con la destinazione delle necessarie attrezzature alle attività didattiche.Com
ma
8
Le aziende agrarie e speciali nel D.I. 44 (2/4)
L’articolo 20 descrive inoltre come le attività dell’azienda debbano essere esposte all’interno dei documenti programmatici scolastici
La gestione dell'azienda … costituisce una specifica attività del programma annuale, della quale il programma stesso indica riassuntivamente le entrate, le spese … e le modalità di copertura dell'eventuale disavanzo.C
omm
a 1
La relazione … deve indicare … le attività didattiche che possono svolgersi con l'utilizzazione delle superfici e delle risorse umane e strumentali dell'azienda, con i relativi costi; le entrate e le spese complessive che l'azienda prevede rispettivamente di riscuotere e sostenere e, qualora non sia possibile prevedere il pareggio, le risorse finanziarie tratte dagli appositi accantonamenti dell'azienda o dall'eventuale avanzo di amministrazione, secondo quanto previsto dal comma 8, dell'istituzione scolastica necessarie per conseguirlo. La dimostrazione delle entrate e delle spese è resa nella scheda illustrativa finanziaria …
Com
ma
3
In fase di programmazione
le attività dell’azienda agraria sono evidenziate
nella relazione del programma
annuale, e in una apposita scheda
illustrativa finanziaria
Le aziende agrarie e speciali nel D.I. 44 (3/4)
Particolare attenzione viene data anche alle problematiche relative alla tenuta delle scritture contabili ed ai conseguenti rapporti tra azienda e scuola
Le scritture contabili dell'azienda sono distinte da quelle dell'istituzione scolastica e sono tenute con il metodo della partita doppia e con i registri e libri ausiliari che si rendono necessari.
Com
ma
7 L’azienda tiene una contabilità
separata da quella dell’ Istituzione
scolastica secondo i principi della competenza economica. I
riflessi finanziari dell’attività
dell’azienda sono riportati nel bilancio scolastico in una
scheda illustrativa finanziaria
Il rendiconto dell'azienda deve dare la dimostrazione della gestione finanziaria, nonché dei risultati economici conseguiti nell'anno. Il rendiconto si compone dello stato patrimoniale e del conto economicoC
omm
a 9
… La dimostrazione delle entrate e delle spese è resa nella scheda illustrativa finanziaria …
Com
ma
3
Le aziende agrarie e speciali nel D.I. 44 (4/4)
Per quanto concerne il risultato economico dell’azienda il D.I. 44 prevede quanto segue
.. Gli eventuali utili rinvenienti (dalle attività didattiche)… sono destinati, nell'ordine, alla copertura dei relativi costi ed al miglioramento ed incremento delle attrezzature didattiche. Qualora le stesse attività non producano utili, i relativi costi sono posti a carico del programma dell'istituzione scolastica.C
omm
a 5
L'utile prodotto dall'azienda, accantonato in un apposito fondo dello stato patrimoniale, è destinato, prioritariamente, alla copertura di eventuali perdite di gestione.C
omm
a 7
Ove non sia possibile provvedere a norma del comma 7, la perdita di gestione può essere coperta, previa delibera del consiglio di istituto, mediante prelevamento dall'avanzo di amministrazione …
Com
ma
8
L’utile prodotto da attività didattiche è
destinato al miglioramento delle attrezzature destinate a queste. Il restante
utile è destinato in un fondo di
accantonamento per la copertura delle
perdite. Qualora tale fondo non fosse
sufficiente al ripianamento di una perdita, questa viene coperta dalla scuola
attraverso l’avanzo di amministrazione
Le aziende agrarie e speciali nel D.I. 44 sintesi
Volendo sintetizzare quanto esposto, possono essere portati in evidenza i seguenti concetti fondamentali relativi alle disposizioni che regolano la gestione
delle aziende agrarie o speciali, che rappresentano importanti regole di buona gestione
L’azienda deve essere gestita secondo criteri di economicità, ovvero sostenibilità. Un’azienda in perdita per cui non fosse possibile un ridimensionamento e non fosse possibile ripianare la perdita
attraverso il fondo accantonato dall’azienda o dall’avanzo di amministrazione scolastico deve essere chiusa perché non sostenibile
L’azienda tiene una contabilità separata da quella dell’ Istituzione scolastica secondo i principi della competenza economica. In fase di programmazione le attività dell’azienda agraria sono evidenziate nella relazione del programma annuale, e i riflessi finanziari di questa sono raccolti in una apposita
scheda illustrativa finanziaria
L’utile prodotto da attività didattiche è destinato al miglioramento delle attrezzature destinate a queste. Il restante utile è destinato ad un fondo di accantonamento dello stato patrimoniale aziendale per la copertura delle perdite. Qualora tale fondo non fosse sufficiente al ripianamento di una perdita,
questa deve essere coperta dalla scuola attraverso l’avanzo di amministrazione
La separazione di scuola e azienda
Nell’ottica dell’ottimizzazione delle transazioni ed allo scopo di semplificare la gestione si è deciso di pervenire al seguente assetto:
Istituto tecnico/agrario
Azienda Scuola
Registra costi e ricavi per competenza
Registra entrate ed uscite per cassa
Iscrive nell’attivo patrimoniale tutti i cespiti necessari allo svolgimento
dell’attività produttiva e sperimentale (es. macchinari per
l’agricoltura)
Iscrive nell’attivo patrimoniale tutti i cespiti necessari allo svolgimento dell’attività didattica che non sono inseriti nel patrimonio dell’azienda
In tale impostazione le scritture contabili di scuola e azienda sono separate. Ad ognuna di queste è assegnata una propria dotazione di risorse
La pianificazione dell’attività “didattica sperimentale”
La definizione dell’attività didattica “sperimentale”, ovvero quella svolta sulle superfici dell’azienda, è il risultato dell’incontro di due esigenze in relazione
gerarchica tra loro (coerentemente con l’attuale impostazione del D.I.44)1. esigenza prevalente: l’azienda
pianifica la propria attività secondo un criterio di economicità. Tale gestione, che deve evidentemente essere orientata alla domanda presente sul territorio deve tenere conto dalle finalità didattiche per cui l’azienda è stata creata
2. esigenza subordinata: la pianificazione didattica della scuola viene definita a partire dalle esigenze formative rilevate dai docenti, sulla base della pianificazione economica dell’azienda
Lo schema logico di interazione
Pianificazione operativa
Pianificazione didattica
Svolgimento attività aziendali
Svolgimento attività
sperimentali
A livello logico, quindi, in primis il responsabile dell’azienda agraria
definisce la pianificazione operativa della produzione.
Successivamente la scuola pianifica le attività didattiche e sperimentali che svolge nell’ambito delle attività
produttive aziendali, rappresentandone un “di cui”.
Il risultato economico aziendale attiene tanto allo svolgimento delle attività didattiche quanto a quelle
meramente produttive
SCUOLAAZIENDA
DEFINIZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO
La pianificazione operativa dell’azienda
L’azienda è istituita a scopi didattici ma deve tendere alla economicità generale della gestione. A tale scopo effettua una pianificazione operativa di dettaglio di costi e ricavi attesi per ciascuna singola produzione e dei relativi costi di funzionamento
Produzione 1
Produzione 2
Funzionamento -20 k
-50 k
+100 k
Risultato previsto
Risultato d’esercizio
previsto+30 k
Pianificazione generale
La pianificazione generale deve tendere almeno al pareggio dei costi, ma è possibile ipotizzare di svolgere attività “infruttuose”, che abbiano un forte contenuto didattico, qualora queste possano essere coperte dai proventi
delle produzioni più redditizie
Produzione 1
Costo 1Costo 2
UtileRicavo
Produzione 2
Costo 1Costo 2RicavoPerdita
Funzionamento Costo 1Costo 2
Pianificazione di dettaglio
Un criterio di efficienzaIn fase di pianificazione e di gestione l’azienda dovrà monitorare per ciascuna produzione specifica i costi sostenuti per unità di misura (ad es. per ha coltivato), mettendoli in relazione con i corrispondenti costi medi di mercato, utilizzando i
siti Istituzionali (ad es. ISMEA), al fine di valutarne la redditività
Costo della scuola
Costo medio di mercato
Costo per ha
Costo della scuola
Costo medio di mercato
Costo per ha
Produzione da rivedereProduzione sostenibile
Fig. 1 Fig. 2
Nel caso in cui l’azienda producesse a costi superiori a quelli medi mercato, ciò dovrà essere giustificato nella relazione di bilancio, e sarà necessario intervenire al fine di correggere i fattori di inefficienza
La pianificazione della scuola
La scuola pianifica a sua volta nel POF le attività didattiche sperimentali al pari di ogni altra attività. Tali attività sono riportate dal DSGA nelle schede illustrative finanziarie, senza però prevedere per queste alcuna uscita da parte della scuola, in quanto i
costi sono sostenuti interamente dall’azienda
Esercitazione su produzione 1
Esercitazione su produzione 2 0
0
Didattica sperimentale
Spese previste 0
Programma annuale
Tali attività didattiche sono quindi riportate all’interno del programma annuale, in cui sono iscritte a valore 0
Esercitazione su produzione 1
Entrate 0Uscite 0
Pianificazione POF
Esercitazione su produzione 2
Entrate 0Uscite 0
Schede illustrative finanziarie
Le attività didattiche sperimentali nel piano delle entità
Dal punto di vista dell’inquadramento delle attività sperimentali all’interno del
piano delle entità è doveroso evidenziare la loro natura “didattica” provvedendo a distinguere tutte le esercitazioni relative alle singole
produzioni aziendali
Anche se queste non sono valorizzate in termini di spese, infatti, la loro rappresentazione nel piano è importante nella misura in cui esse
rappresentano un fattore di arricchimento dell’offerta formativa
specifica dell’Istituto
Att. amm
Ambito
Att. did. E form.
Mat. tecniche
Mat. scientifiche
Eserc. 1
Eserc. 2
Eserc. 3
ESEMPIO
Progetti
Gestioni economiche
I momenti di interazione
Durante l’anno gli elementi di relazione tra la scuola e l’azienda sono 2. Il primo è come detto relativo all’attività didattica che la scuola svolge attraverso
l’azienda (relazione certa), il secondo dipende dagli eventuali flussi finanziari esistenti tra scuola ed azienda (relazione potenziale)
attività di esercitazione didattica
I flussi finanziari tra le due riguardano l’utile o la perdita generati dalla gestione aziendale, che vengono trasferiti dall’azienda alla scuola
flussi finanziari
Azienda Scuola
Destinazione dell’utileIl verificarsi della relazione potenziale dipende quindi dal risultati della gestione aziendale (utile,
pareggio o perdita)
UTILE L’azienda paga i costi relativi al sostenimento dell’attività didattica e destina l’utile
Risultato Flussi finanziari
Flusso finanziario reale dall’azienda alla scuola
1Quando l’azienda è in grado di coprire interamente i costi della propria gestione (e quindi anche quelli legati alle attività didattiche svolte in essa) la scuola non sostiene alcuna uscita. L’azienda destina l’utile nell’ordine:
• per la copertura di eventuali perdite dell’anno precedente che erano state portate a nuovo;• per il miglioramento, se necessario, delle attrezzature didattiche o produttive;• qualora tali adempimenti non avessero assorbito tutto l’utile la restante parte sarà destinata:
al 50% per il finanziamento di attività dell’Istituto scolastico; al 50% ad una riserva non obbligatoria (fondo perdite future), esposto nello stato
patrimoniale della stessa, da cui ogni tre anni sarà possibile attingere per il 50% della sua consistenza al fine di finanziarie spese in conto capitale.
In tal senso è possibile affermare che, in caso di utile, esiste (o può esistere) un flusso finanziario dall’azienda alla scuola
Copertura della perdita
PAREGGIO L’azienda paga i costi relativi al sostenimento dell’attività didattica
Risultato Flussi finanziari
Nessun flusso finanziario2Quando l’azienda è in grado di coprire esattamente i costi della propria gestione (e quindi anche quelli legati alle attività didattiche svolte in essa) la scuola non sostiene alcuna uscita non si presenta alcun flusso finanziario.
PERDITA La scuola finanzia l’azienda ripianando la perdita
Risultato Flussi finanziari
Flusso finanziario reale dalla scuola all’azienda
3Quando l’azienda non è in grado di coprire i costi della propria gestione o riporta a nuovo le perdite, nei limiti dei dettami della normativa, o la scuola ripiana queste ultime utilizzando l’avanzo di amministrazione (se esistente), generando un flusso finanziario in uscita dalla scuola. Qualora neanche questo fosse sufficiente l’azienda provvede alla alienazione dei cespiti aziendali al fine di reperire i fondi a copertura, ridimensionando l’attività. Ad ogni modo al verificarsi della perdita deve seguire un processo di valutazione delle opportune misure da attivare al fine di evitare il ripetersi della stessa. Qualora ciò non fosse possibile si dovrà procedere alla sua chiusura.
La rappresentazione dei flussi nelle scritture contabili
I flussi finanziari devono trovare corretta rappresentazione all’interno delle scritture contabili rispettivamente della scuola e dell’azienda, al fine di non
creare duplicazioni o confusione
Flusso finanziario reale dall’azienda alla scuola
Flusso finanziario reale dalla scuola all’azienda
L’azienda registra un’uscita per distribuzione di utili
La scuola destinerà l’entrata nella scheda illustrativa finanziaria del progetto da finanziare, imputandola come “sopravvenienze attive azienda agraria” (tra le entrate da autofinanziamento delle entrate correnti) e correlandola alla copertura di uno o più costi, fino a capienza
La scuola registra un uscita, destinando una parte dell’avanzo di amministrazione alla copertura della perdita dell’azienda, imputandola come “sopravvenienze passive azienda agraria”
L’azienda registra l’entrata nel conto di patrimonio “soci finanziamenti infruttiferi”
Dal punto di vista della allocazione dei flussi finanziari scuola-azienda all’interno del piano delle entità della scuola, occorre distinguere tra due casi
Le gestioni economiche nel piano delle entità
Flusso finanziario reale dall’azienda alla scuola
Ambito
Progetti
Mat. umanistiche
Mat. scientifiche
Mat. tecniche
Lab. chimica
Lab. fisica
ESEMPIO
La parte di utile derivante dall’attività aziendale destinato al finanziamento della scuola viene associato alle spese previste per :
Attività didattiche e formative specifiche
Progetti specifici Spese amministrative e di
funzionamento
1
Le gestioni economiche nel piano delle entità
Flusso finanziario reale dalla scuola all’azienda
Ambito
Att. Amm. E funz.
Att. Amm. E funz.
Att. Amm. E funz.
ESEMPIO
La scuola destina l’avanzo di amministrazione a copertura della perdita utilizzando l’entità di dettaglio relativa alle attività di amministrazione e funzionamento
2
Si è già evidenziato come il nuovo assetto organizzativo tra scuola e azienda proponga la sostanziale separazione delle scritture contabili. Lo stesso concetto può essere ribaltato sulla proprietà dei beni e sulle relative scritture
inventariali
I beni “aziendali” e quelli “scolastici”
Istituto tecnico/agrario
Azienda Scuola
Registra costi e ricavi per competenza
Registra entrate ed uscite per cassa
Iscrive nell’attivo patrimoniale tutti i cespiti necessari allo svolgimento
dell’attività produttiva e sperimentale (es. macchinari per l’agricoltura). La registrazione dei
beni nei libri contabili segue le disposizioni del codice civile
Iscrive nell’attivo patrimoniale tutti i cespiti necessari allo svolgimento dell’attività didattica che non sono inseriti nel patrimonio dell’azienda.
La registrazione dei beni negli inventari segue le regole del D.I.
44.
Occorre precisare che, anche a fronte di scritture inventariali separate, ed effettuate secondo diverse logiche, la proprietà dei beni scolastici ed aziendali
appartiene comunque all’Istituto
I beni “aziendali” e quelli “scolastici”
Istituto
Azienda Scuola
Bene 1
Bene 2
Bene 3
Bene 4
Bene 5
Bene n
IstitutoBene 1
Bene 2
Bene 3
Bene 4
Bene 5
Bene n
La proprietà unitaria dei beniLe iscrizioni separate dei beni
La nuova partita iva
MIUR - DGPFB - Uff. II 66
In fase di discussione e confronto con il MEF, la possibilità di utilizzare una partita IVA semplificata a favore delle scuole che svolgono attività verso terzi.
Questo comporterebbe la possibilità di ottenere un risparmio fiscale, l’equiparazione delle scuole a figure professionali di mercato (ad esempio per gli agrari essere equiparati agli imprenditori agricoli).
1) Agevolazioni in materia IVA• NON addebita IVA a titolo di rivalsa2) Agevolazioni in materia IMPOSTE SUL REDDITO• Non sono assoggettati a IRAP, non si applicano gli Studi di settore3) Agevolazioni CONTABILI• esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili ai fini dell’imposta sul
reddito• esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento IVA• esonero dagli obblighi previsti dal decreto IVA (633/1972)• esonero dagli studi di settore e parametri (i.e. incluso presentaz. comunicaz. dati rilevanti per studi
settore)
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile
– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 67
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali– Manuale contabile– Manuale organizzativo
–Bilancio sociale
– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 68
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Bilancio SocialePREMESSA
- Il Bilancio Sociale, a qualunque organizzazione si riferisca, risponde alle esigenze, sempre più pressanti, di disporre di strumenti chiari e leggibili in grado di rappresentare non solo la situazione economica e finanziaria di un soggetto giuridico ma anche il suo livello di raggiungimento degli obiettivi qualitativi istituzionali e sociali.
- Anche il Ministero della Funzione Pubblica ha recepito questa necessità, emanando la direttiva 17/02/2006 n. 63, dal titolo eloquente: “Rendicontazione Sociale delle amministrazioni Pubbliche”, in essa il Bilancio Sociale è definito come strumento attraverso cui “ l’Amministrazione riferisce, a beneficio di tutti i suooi interlocutori, privati e pubblici, le scelte operate, le attività svolte, e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali e operativi.
IL BILANCIO SOCIALE DELLA SCUOLA DIVENTA STRUMENTO DI : Comunicazione Trasparenza Coinvolgimento.
OBIETTIVI DEL BILANCIO SOCIALE DI UN ISTITUTO SCOLASTICO La Scuola, attraverso questo strumento: enuclea i propri obiettivi e le strategie in essere per
raggiungerli; rende conto del proprio operato, diventando
testimone di sé; Compie un’autovalutazione, esponendo i risultati
del proprio programma.
StrumentiIn cosa si sostanzia
Nel Bilancio Sociale la scuola declina la propria mission e le strategie per realizzarla in obiettivi per quanto possibile concreti, indicandone il grado di raggiungimento desumibile dalla lettura dei dati;
A chi è rivolto
Agli stakeholders della scuola ( studenti e famiglie, enti locali e soggetto economici pubblici e privati del Territorio, Regione, Amministrazione Scolastica a livello locale e nazionale, personale Interno, Fornitori, media locali)
Quali Strumenti & Documenti
Nel Bilancio Sociale avviene il raccordo tra i principali documenti istituzionali - informativi, contabili e non, normalmente prodotti dalla Scuola:
- Piano dell’offerta formativa- Programma annuale preventivo e relazione del D.S. al Piano - Consuntivo e relazione del D.S.- Regolamento Interno
Coinvolgimento La redazione del B.S. di una scuola coinvolge attivamente gli organi dirigenziali dell’Istituto scolastico, chiamando in causa comunque , a vario titolo, tutti gli stakeholders.
ScopoOrizzonte temporale
In relazione al carattere pluriennale del P.o.f e per conferire una sostanziale significatività al riscontro del grado di raggiungimento dei vari obiettivi, nonché della realizzazione dei diversi progetti il Bilancio Sociale di un Istituto scolastico dovrà coprire una arco temporale di almeno 3 anni
Punti di attenzione
Il Bilancio Sociale di una Scuola non può sostanziarsi in un mera elencazione di risultati quantitativi e non può limitarsi ad una segnalazione dei trend in atto nei vari indicatori. Lo sforzo principale è da compiersi individuando le relazioni causa-effetto tra i risultati raggiunti e gli obiettivi prefissati. La principale differenza rispetto agli altri documenti scolastici consiste nell’eterogeneità degli interlocutori ai quali il Bilancio Sociale della scuola si rivolge, ognuno dei quali attribuisce proprie peculiari aspettative alla scuola medesima
Output atteso
Attraverso il Bilancio Sociale l’istituto Scolastico fornisce ai propri portatori d’interesse un documento nel quale essi possono riscontrare, in modo chiaro, sintetico e trasparente una lettura dell’operato della Scuola funzionale alla plularità loro attese.
MIUR - DGPFB - Uff. II 72
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale
– Controllo di Gestione
– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 73
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Che cosa è: Nell’ottica di definire una contabilità ed un controllo di gestione basati sul principio Activity Based Costing occorre
identificare le seguenti macrocategorie: aggregazione delle azioni in attività o categorie di risorse al fine di semplificare le attribuzioni ai prodotti
delle risorse consumate; rilevazione del costo delle attività relative alle risorse consumate; identificazione dei centri di attività; selezione delle determinanti di costo per la prima fase di allocazione ai pools di costo o centri di attività; selezione delle determinanti di costo per la seconda fase di allocazione.
Per definire un budget occorre poter disporre dei seguenti segmenti: Stabilire assieme al budget, che è il segmento annuale di un programma a più lungo termine, un obiettivo
coerente nel tempo; Tradurre il programma di gestione in termini quantitativi, ossia in termini economico-finanziari, cioè in unità
monetarie che permettono di rendere omogenei programmi settoriali esprimibili solo con differenti unità di misura e quindi non comparabili fra loro;
Definire il carattere globale abbracciando tutte le aree funzionali e i livelli organizzativi; articolazione per centri di responsabilità con “budgets settoriali”; Suddividere per intervalli di tempo infrannuali in grado di rendere tempestivo in caso di disfunzioni
l’intervento direzionale.
L’obiettivo finale si traduce in autonomia e responsabilità delle scuole, ovvero nella capacità, fatto salvo la copertura dei costi per tutte le scuole, di avere maggiori titoli di qualità per poter ottenere fondi ulteriori
Gli obiettivi del sistema di controllo di gestione
1. dotare l’intero sistema scolastico pubblico di strumenti di controllo di gestione miranti a migliorare la qualità, l’efficienza e la sostenibilità della spesa dei singoli Istituti, rafforzando così una reale autonomia fondata su una responsabile e professionale gestione dei centri di costo e ricavo,
2. assicurare al Ministero riscontri oggettivi e formalizzati sui risultati economico-finanziari del sistema scolastico con riferimento agli obiettivi assegnati allo stesso, al fine di garantire le risorse economiche in misura adeguata rispetto a bisogni effettivamente misurabili,
3. assicurare al personale dirigente e docente della scuola un supporto tecnico-strumentale per migliorare il governo della spesa in coerenza con l’effettivo conseguimento degli obiettivi della funzione formativa e didattica,
4. favorire, attraverso la qualità della gestione, l’attrazione di risorse aggiuntive pubbliche e private verso gli istituti scolastici a supporto dei loro programmi
L’attrazione di risorse aggiuntive
La necessità di risorse economiche aggiuntive è un dato evidente. I meccanismi di attrazione di risorse verso la scuola sono, invece, del tutto artigianali e primitivi, perlopiù lasciati alla iniziativa spontanea degli Istituti.
E’ del tutto logico pensare a moderni meccanismi di fund raising, finalizzati ad incrementare la dotazione degli IS a supporto dei loro programmi.
Per una efficiente ed efficace attività di attrazione risorse sono necessarie tre condizioni:
• progetti di qualità, che sono nella piena responsabilità degli IS, nell’esercizio della loro autonomia,
• una gestione manageriale che offra garanzie di efficienza e trasparenza, per la quale questo progetto opera,
• un dispositivo di marketing e comunicazione potente, cui il Ministero può offrire un supporto consistente (si penso solo alla possibilità di varare accordi di sistema con le fondazioni bancarie, le grandi imprese, ecc.).
MetodologiaLa nuova architettura contabile nasce con l’obiettivo di restituire coerenza alle registrazioni contabili ed assicurare l’omogeneità dei dati.
In particolar modo, considerate le diverse esigenze di controllo delle Istituzioni Scolastiche e del Ministero, il modello di contabilità analitico gestionale progettato, permetterà ai due attori principali di ottenere una serie di informazioni d’interesse a diverso livello di dettaglio
La fase di controllo ha un duplice obiettivo:1. accertare i risultati;2. reperire informazioni per la revisione del processo di programmazione.
La fase di controllo consente inoltre di: verificare il modo in cui gli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione siano stati
conseguiti; accertare che la gestione sia correttamente attuata; intervenire sulle cause alla base degli scostamenti (differenze tra dati di budget e
dati consuntivi) che ostacolano il raggiungimento degli obiettivi.
Per fare ciò ci sarà bisogno di strutturare un percorso metodologico finalizzato alla costruzione di un primo modello di controllo.
Metodologia – dimensioniIl primo passo per la costruzione di un modello di controllo è rappresentato dalla definizione delle dimensioni dell’analisi e degli attributi informativi.
Individuazione delle dimensioni di analisi in modo da offrire una visione comune dei fenomeni chiave; in particolare le ottiche di analisi da cui, a nostro avviso, non è possibile prescindere sono:
Entità organizzativa Entità geografica Entità offerta formativa
DIMENSIONI
Entità organizzativa -
esempio
1. Scuola elementare2. Scuola media3. Scuola superiore
3.1 Licei3.2 Istituti tecnici3.3 Istituti Professionali
3.1.1 Classico3.1.2 Scientifico
Entità geografica -
esempio
1. Nord2. Centro3. Sud e Isole
3.1 Campania3.2 Sicilia3.3 Puglia
3.1.1 Napoli3.1.2 Caserta
Entità off. formativa - esempio
1. Attività2. Progetti3. Gestioni Econ.
2.1 Progetti scientifici2.2 Progetti di lingua2.3 Progetti di musica
2.1.1 Inglese2.1.2 Francese
Metodologia – attributiDefinite le dimensioni delle analisi è necessario delimitare il perimetro informativo, individuando gli attributi.DIMENSIONI
ATTRIBUTI
Individuazione degli attributi informativi in modo da identificare le informazioni utilizzabili in fase di analisi:
Dati contabili Dati extracontabili
Di seguito alcuni esempi per differenziare le due categorie di informazioni.
DATI CONTABILI – ESEMPIO
DATI EXTRACONTABILI - ESEMPIO
Entrate per fonte di finanziamento Entrate per tipologia di
destinazione Spese per natura Spese per tipologia di destinazione
Numero alunni Numero docenti Numero personale ATA Localizzazione geografica
Metodologia – obiettiviIndividuate le dimensioni dell’analisi e definito il perimetro informativo, il passaggio obbligato in un processo di controllo è dato dalla definizione degli obiettivi.
OBIETTIVIGli obiettivi del controllo sono legati alla tipologia di attore interessato:
• le scuole avranno la necessità di verificare dati spesso molto dettagliati;• il MIUR avrà l’obiettivo di monitorare l’andamento generale, con la
possibilità di verifica puntuale di alcune situazioni “non target”.
Gli obiettivi solitamente sono espressi in maniera concettuale; ad esempio: misurare la capacità della scuola di innovare l’offerta formativa
L’obiettivo espresso in forma concettuale deve essere trasformato in un oggetto misurabile; ad esempio: trend degli ultimi 5 anni relativo alla spesa per alunno sostenuta per la realizzazione dei progetti.
Infatti i progetti possono essere considerati una innovazione all’interno dell’offerta formativa standard delle scuole; la capacità innovativa può essere espressa dalla capacità di spesa, e quindi d’investimento, della scuola su tali innovazioni formative
Metodologia – indicatori
OBIETTIVI
INDICATORI
Selezionando gli aspetti più significativi dell’obiettivo, è possibile identificare informazioni (variabili) che ne riducano la complessità generale individuando quello che in statistica si definisce un rapporto di indicazione; dal rapporto di indicazione si derivano gli INDICATORI.
In base all’esempio precedente le variabili individuate sono: spesa per progetti, numero di alunni, ultimi 5 anni.L’indicatore è: (Spesa per progetti / numero alunni) serie storica 5 anni
Gli indicatori rappresentano quindi la combinazione di una serie di variabili, dipendenti dagli obiettivi di controllo e dalle dimensioni dell’analisi e dagli attributi informativi; è poco utile infatti individuare obiettivi a cui non è possibile dare risposta per mancanza di dati.
Ad esempio, che utilità avrebbe estrapolare un indicatore che risponda all’obiettivo di “monitorare i tempi di collocamento professionale in ambito Ho.Re.Ca. (Hotellerie-Restaurant-Café) dei diplomati all’istituto Alberghiero”, se non ci sono dati disponibili?
Nota: discorso inverso sarebbe quello di costruire un data warehouse, in relazione ad una serie di obiettivi di controllo.
Metodologia – schede di controllo
INDICATORI
SCHEDA DI CONTROLLO
Individuato l’indicatore che risponde all’obiettivo di controllo, e le variabili che lo esprimono, è necessario definire le modalità di estrapolazione di tali informazioni, dopo averne definito la tipologia.Nel nostro esempio:
•Spesa per progetti - dato contabile•Numero alunni - dato extracontabile
La modalità di estrapolazione dei dati d’interesse avviene attraverso la progettazione di schede di controllo.La progettazione di schede di controllo si basa quindi sull’aggregazione e/o disaggregazione dei dati contabili e la combinazione degli stessi con le informazioni disponibili extra contabilmente.
La fase di progettazione del processo di controllo può essere quindi sintetizzata come segue:
PROGETTAZIONE SCHEDA DI
CONTROLLO
IDENTIFICAZIONE VARIABILI
INDIVIDUAZIONE INDICATORE
DEFINIZIONE OBIETTIVO
DEFINIZIONE DIMENSIONI E
ATTRIBUTI
Il modello di controllo per la scuola
L'insieme di questi prospetti prodotti dà luogo al Sistema di Reporting (o Reportistica)Il report rappresenta lo strumento di presentazione dei risultati relativi alla misurazione dell’obiettivo.
Scheda di controllo
Dati extracontabi
li
Dati contabili
INDICATORE
Dal punto di vista operativo, il processo di controllo attuabile dalle singole Istituzioni scolastiche, deve rispondere principalmente all’obiettivo di monitorare componenti economiche e gestionali di dettaglio; dal punto di vista logico può essere rappresentato come segue:
I dati elementari derivanti dall'operatività delle scuole devono essere acquisisti dal sistema di Controllo.I dati disponibili nel Data Base vengono estrapolati in relazione alle voci presenti sulla scheda di controllo; la combinazione di tali dati consente di ottenere l’indicatore richiesto. Le elaborazioni permettono di ottenere informazioni aventi rilevanza gestionale che vengono organizzate in prospetti.
REPORT
Il modello di controllo per la scuola
trend degli ultimi 5 anni relativo alla spesa per alunno sostenuta per la realizzazione dei progetti
OBIETTIVO
INDICATORE
VARIABILI
spese per progetti / numero alunni
• totale spese per progetti (5 anni)• numero alunni (5 anni)
SCHEDA DI CONTROLLO
REPORT
2006 2007 2008 2009 2010 € -
€ 50
€ 100
€ 150
€ 200
spese per progetti per alunno
INDICATORE totale spese per progetti / n. alunni
anno
x-4 x-3 x-2 x-1 xnumero alunni A - dati extracontabilispese per progetti B - dati contabilispese prog. / alunni B/A - indicatore
INDICATORE totale spese per progetti / n. alunni
anno
2006 2007 2008 2009 2010numero alunni 700 650 680 720 730spese per progetti € 100.000 € 120.000 € 90.000 € 110.000 € 130.000 spese prog. / alunni € 143 € 185 € 132 € 153 € 178
SCHEDA DI CONTROLLO – esempio numerico
Il modello di controllo per la scuola
trend degli ultimi 5 anni relativo ai finanziamenti da privati per alunnoOBIETTIVO
INDICATORE
VARIABILI
finanziamenti da privati / numero alunni
• finanziamenti da privati (5 anni)• numero alunni (5 anni)
SCHEDA DI CONTROLLO
REPORT
SCHEDA DI CONTROLLO – esempio numerico
INDICATORE totale finanziamenti da privati / n. alunni
anno
x-4 x-3 x-2 x-1 xnumero alunni A - dati extracontabilifinanziamenti da privati B - dati contabilifin. privati / alunni B/A - indicatore
INDICATORE totale finanziamenti da privati / n. alunni
anno
2006 2007 2008 2009 2010numero alunni 700 650 680 720 730finanziamenti da privati € 15.000 € 14.000 € 16.000 € 20.000 € 22.000 fin. privati / alunni € 21 € 22 € 24 € 28 € 30
€ -
€ 10
€ 20
€ 30
€ 40
2006 2007 2008 2009 2010
finanziamenti da privati per alunno
Il modello di controllo per il MIUR
Il modello di controllo del MIUR deve invece necessariamente essere più sofisticato rispetto a quello delle singole scuole; l’obiettivo è quello di assicurare il monitoraggio dell’andamento generale ma nello stesso tempo garantire il controllo di situazioni specifiche considerate “non target”.
Gli obiettivi di controllo del MIUR saranno quindi diversi da quelli delle scuole.
Si propone di seguito un esempio:
trend degli ultimi 5 anni relativo alla spesa per alunno sostenuta per la realizzazione dei progetti dalle scuole superiori del Nord Italia
OBIETTIVO
INDICATORE
ATTRIBUTI
spese per progetti / numero alunni
• totale spese per progetti (5 anni)• numero alunni (5 anni)
DIMENSIONI • scuole superiori• nord Italia• progetti
Il modello di controllo per il MIUR
Il secondo step è quello di estrapolare le informazioni necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo.
DATI CONTABILI DATI EXTRACONTABILI
Spese per progetti Numero alunni
ENTITÀ ORGANIZZATIVA
ENTITÀ GEOGRAFICA
ENTITÀ OFFERTA FORMATIVA
• Attività• Progetti• Gestioni
economiche
• Scuola elementare• Scuola media• Scuola superiore
Y
X
Z
• Nord • Centro• Sud e
isole
Scuole superiori
Prog
etti
Nord
Per il MIUR l’obiettivo primario è quello di misurare i risultati sulle diverse dimensioni di analisi; tale misurazione è il primo step che consente nel contempo di creare una base informativa.
Trend di spesa per alunno, delle scuole superiori del Nord per la realizzazione
dei progetti?
Il modello di controllo per il MIUR
I dati elementari derivanti dall'operatività delle scuole devono essere quindi acquisisti dal sistema di Controllo del MIUR; all'interno di tale sistema questi dati verranno elaborati secondo varie Ottiche di Analisi e trattati con delle Tecniche Gestionali.
Queste elaborazioni permettono di ottenere informazioni aventi rilevanza gestionale che vengono organizzate in prospetti.L'insieme di questi prospetti prodotti dà luogo al Sistema di Reporting (o Reportistica)
I report sono predisposti secondo
varie ottiche in funzione degli utenti
Report per tipologia di scuola
UTENTI
Report per tipologia di liceo
Report per area geografica
Report per tipologia di progetti
Il modello di controllo per il MIUR
REPORT
€ -
€ 50
€ 100
€ 150
2006 2007 2008 2009 2010
spese progetti per alunno - scuole superiori - Nord Italia
Il modello di controllo per il MIUR
Si propone infine un ultimo esempio.
trend degli ultimi 5 anni relativo alla spesa per alunno sostenuta per l’acquisto di beni di consumo diversificata per area geografica.OBIETTIVO
INDICATORE
ATTRIBUTI
spese per beni di consumo / numero alunni
• totale spese per beni di consumo (5 anni)• numero alunni (5 anni)
DIMENSIONI • area geografica
Il modello di controllo per il MIUR
INDICATORE totale spese per beni di consumo / n. alunniMacro Tipologia Scuola dimensioneArea Geografica dimensione anno x-4 x-3 x-2 x-1 xnumero alunni A - dati extracontabilispese per beni di consumo B - dati contabilispese beni di consumo / alunni B/A - indicatore
REPORT
€ -
€ 50
€ 100
€ 150
2006 2007 2008 2009 2010
spese beni di consumo per alunno
nord
centro
sud e isole
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione
– Ordinativo Informatico Locale
– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 92
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Lo schema di funzionamento
MIUR - DGPFB - Uff. II 93
Scuole
SIDI
MIUR
Pagamenti e riscossioni Mandati e
Reversali
Esiti
Fornitori
Banca Cassiera
Debitori e creditoriRiscossioni
Pagamenti
Movimenti firmati digitalmente.
Esiti ed estratti
I benefici: per le Scuole è l’eliminazione della gestione cartacea dell’attività
di riscossione e di pagamento e la maggior efficienza organizzativa.
I risparmi complessivi
MIUR - DGPFB - Uff. II 94
risparmio in fte 8400 (è come se fornissimo alle scuole circa un ata in più),
pari ad un valore equivalente di stipendi per 235 mln € annui Risparmi in tempi di ricerca e controllo oltre 46.000 giornate (tempo utile
riutilizzabile dalla scuola) risparmio in mq di archiviazione per 1.050.000 mq risparmio economico in materiale di stampa 945.000,00 € annui risparmio in numero di fogli di carta (278mln annui), pari a ca. €2ml
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)
– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 95
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
Il gruppo di lavoro
È stato costituito un gruppo di lavoro composto dall’Associazione Bancaria Italiana e le principali 15 banche del paese che ha lavorato per sei mesi alla definizione dei nuovi modelli di convenzione di cassa ed alla realizzazione dell’OILQuesta esperienza sarà rappresentata come miglior esperienza della collaborazione tra Banche e PA in Italia dalla stessa ABI nel convegno «Forum della PA» organizzato dall’ABI a palazzo Altieri Roma in data 23/24 Febbraio 2012
MIUR - DGPFB - Uff. II 96
La nuova convenzioneI vantaggi ottenuti con la nuova convenzione di cassa:
Miglioramento dei tassi applicati grazie alla nuova indicizzazione ed anche all’inserimento della possibilità di vincolare le cifre depositateMiglior gestione delle anticipazioni di cassa oggi possibili anche per la partecipazione a progettiEvidenti vantaggi grazie al cambio del ruolo del cassiere che si trasforma in consulente (pertanto vincolato al rispetto della MIFID)Possibilità di utilizzare i nuovi strumenti di efficienza e di automazione messi a disposizione dal sistema bancarioMiglior gestione delle carte di credito e degli strumenti di pagamentoGaranzia di adeguamento continuo dei tassi rispetto al mercato
MIUR - DGPFB - Uff. II 97
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa
– Inventari• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 98
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
L’Inventario quale stato patrimoniale delle scuole
• I beni in possesso delle scuole compongono parte del patrimonio dello stato, i meccanismi per la determinazione sono stati indicati nella circolare Miur e Mef n 8910 che ha dato gli indirizzi alle scuole per il rinnovo decennale.
• Questo patrimonio è utile per determinare la «consistenza» del valore scuola
• È un valore da presentare a terzi e da scrivere nel bilancio sociale a favore delle famiglie
• L’occasione del rinnovo decennale è un momento importante per sistemare una situazione difficile presente nelle scuole
MIUR - DGPFB - Uff. II 99
L’inventario: semplificazione ed opportunità
• È in fase di rilascio una nuova circolare operativa che renderà più semplice la gestione delle operazioni inventariali diminuendo il carico sulle scuole.
• Il software per la gestione degli inventari è in fase di rilascio per step, questo porterà significativi risparmi alle scuole che potranno evitare di comprare software di terze parti (6 mln euro)
MIUR - DGPFB - Uff. II 100
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 101
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge• Analisi dei costi• Modello costo base
– Help Desk– Formazione
I contenuti della nuova convenzione
• Definizione di un contratto standard che non contenga, come gli attuali, vincoli sul rimborso dei sinistri
• Un tetto massimo sui costi in base ai sinistri avvenuti nella scuola (risparmio stimato per le scuole 8 mln euro)
• Standardizzazione dei prodotti assicurativi (risparmio per le famiglie 10 mln euro)
MIUR - DGPFB - Uff. II 102
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 103
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund
raising• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge
MIUR - DGPFB - Uff. II 104
Intrascuola
Un processo ad oggi esistente ma confuso
produzione acquisti
manutenzioni
marketing venditaMIUR - DGPFB - Uff. II 105
Nuovi fondi per le scuole
Un filiera di produzione che genera valore
agrari •Producono in base alle esigenze degli alberghieri e convitti•Garantiscono livelli di produzione anche per le mense/ricreazioni
alberghieri •Acquistano in priorità dagli agrari•Producono tramite le esercitazioni didattiche per le scuole
itis •Fanno manutenzione ed assistenza per le scuole•Garantiscono la conservazione del patrimonio delle scuole
MIUR - DGPFB - Uff. II 106
licei •Supportano la gestione dei prodotti anche via ecommerce•Supportano la rete intrascuola nel marketing e nella comunicazione
Scuole turismo •Realizzano iniziative didattiche residenziali sfruttando la rete intrascuola•Garantiscono gli agganci con strutture residenziali anche internazionali
Convitti •Garantiscono ospitalità alle iniziative didattiche incrociate•Fruiscono delle produzioni di alberghieri agrari ed itis
esempio
Con poco molto
As is To be
MIUR - DGPFB - Uff. II 107
MIUR - DGPFB - Uff. II 108
Naviotica
La scuola come centro di certificazione territoriale
MIUR - DGPFB - Uff. II 109
Le potenzialità degli Istituti Scolastici spesso vengono sottovalutate anche dalle realtà territoriali locali, ma in realtà la scuola può rappresentare esigenze differenti e fare sinergie con le proprie strutture per portare valore agli studenti ed al territorio.Il progetto in argomento ha dimostrato che anche in territori in difficoltà, come il distretto del mare, si può fare scuola in modo nuovo con vantaggi per tutti.La ristrutturazione di un simulatore di nave ha infatti permesso di acquisire un livello di certificazione ufficiale che avranno tutti gli studenti del nautico (costo medio 3000 euro su scuole private) senza oneri aggiuntivi per gli studenti.Inoltre la scuola potrà fornire le certificazioni a tutti i marittimi con evidenti guadagni.
MIUR - DGPFB - Uff. II 110
Mercato Appunti Digitali
Didattica 2.0?
MIUR - DGPFB - Uff. II 111
Conoscenza diffusa e digitale
La conoscenza è diffusa: gli studenti sono parte integrante del processo di creazione e diffusione della conoscenza in rete ed hanno accesso a molteplici fonti digitali di conoscenza.
Spazi ergonomici riprogettati
Gli spazi fisici e la disposizione degli elementi dell’aula facilitano il coinvolgimento degli studenti e non evidenziano diversità di ruoli all’interno dell’aula.
Valutazione multidirezionale
La valutazione è un processo multidirezionale che coinvolge docenti e discenti.
Docenti «facilitatori»
I docenti hanno il ruolo di facilitatori degli scambi conoscitivi e apportano arricchimento integrativo alla conoscenza.
Modello formativo «molti a molti».
Facilitatore: Prof. Dario Nicoli, della Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica
Implementazione presso ITIS
VOLTERRA
Licensing su altre strutture interessate
Portale di contenuti
multilaterale
Guadagno per il download di
libri
Step di implementazione
Viene progettata e sviluppata la piattaforma.La Scuola si pone come centro di ricerca e innovazione nella formazione
Il servizio viene concesso ad altre scuole interessate.La gestione resta centralizzata.
Creazione di un repository unico di caricamento e condivisione contenuti per tutti gli istituti aderenti.
Vengono richieste delle fee per il download di contenuti alle case editrici.Il costo non si riversa sugli studenti che anzi guadagnano dai loro appunti.
DALLA PIATTAFORMA AL MERCATO
112
Vantaggi del progetto
I vantaggi possono essere analizzati da tre differenti punti di vista:
113
Per gli Studenti
ECONOMICI• Riduzione della spesa per i libri• Riduzione della spesa per ‘’attrezzature’’
scolastiche• Guadagno dalla vendita degli appunti
APPRENDIMENTO• Lo stimolo della novità e della
partecipazione può migliorare il livello di apprendimento
Per i ProfessoriECONOMICI• Guadagno dalla vendita degli appunti
DIDATTICIMiglior gestione dei contenuti
Per la Scuola
ECONOMICI• Aumento dei ricavi derivanti da vendita di
licenze• Aumento dei ricavi derivanti da fee sul
download
VISIBILITÀ• Passaparola positivo che genera più
iscrizioni• Attenzione da parte dei media nazionali • Appeal verso potenziali sponsor
Per una scuola di 1000 alunni il ritorno previsto in termini economici è di:
Per la scuola 20.000 euroPer il Docente 15.000 euroPer gli Studenti 5.000 euro
MIUR - DGPFB - Uff. II 114
MIUR - DGPFB - Uff. II 115
Brand e gestione
del Marchio
L’idea
Un progetto per la valorizzazionedelle risorse del capitale
immateriale degli Istituti Scolasticiper aumentare la reputazione ed il brand e per
alimentare fonticontinuative di autofinanziamento.
MIUR - DGPFB 116
Il percorso
Costruire insiemeuna scuola nuova con un’affermataidentità e un significativo spirito di
appartenenza degli alunni e delle famiglie.Gestendo strumenti
di autofinanziamento e dicomunicazione a disposizione degli
Istituti per la lorocrescita e autonomia.
MIUR - DGPFB 117
Problemi vs. Opportunità
La tendenza sempre più spiccata all’accorpamento degli Istituti, la necessità di generare risorse
finanziarie sempre più importanti nell’ottica di una gestione e di un’offerta didattica in grado di consentire
alle scuole di essere all’altezza delle sfide che la globalizzazione impone, generano agli Istituti
significative problematiche, ma è altrettanto evidente che possono rappresentare opportunità da cogliere nell’ottica di una crescita e di una evoluzione del
sistema scolastico stesso.
MIUR - DGPFB 118
I punti di attenzione
• La concentrazione degli Istituti infatti consentirà di avere scuole sempre più importanti dal punto di vista del numero di studenti iscritti e dal punto di vista della dimensione che sul «mercato» l’Istituto stesso andrà ad assumere.
• I vantaggi che si potranno avere da una gestione opportuna e mirata della propria identità, del proprio “brand”, potranno essere importanti ed articolati.
MIUR - DGPFB 119
I dati
• Da un’indagine svolta all’inizio dello scorso anno scolastico dall’Osservatorio Nazionale Feder-consumatori è stato appurato che le famiglie spendono in media per un anno scolastico, oltre alla spesa destinata all’acquisto dei libri, una cifra pari a 450 euro a studente, impiegata per l’acquisto di zaino, astuccio, quaderni, quadernoni e materiale vario di cancelleria e abbigliamento. È subito evidente come, ad esempio, un Istituto che conti su 1000 iscritti, generi una possibile percentuale di guadagno davvero importante a livello di ritorno economico, ovvero circa 30.000 euro annue per le casse dell’Istituzione scolastica.
• Le scuole non riescono ad acquisire fondi per sponsorizzazioni salvo casi particolari perché l’azienda non riconosce il «valore» del prodotto scuola.
• Da una ricerca svolta dalla DGPFB risulta che le imprese sarebbero interessate a sponsorizzare le scuole qualora ci fosse un chiaro filo conduttore verso le famiglie.
MIUR - DGPFB 120
I primi passi
• È evidente che occorre strutturare il prodotto scuola affinché sia «vendibile» e soprattutto credibile verso terzi (ndr imprese e territorio).
• In primis quindi la creazione di una identità scolastica riconoscibile ed applicabile, tramite la rinnovata consapevolezza della famiglia dell’importanza dell’istituzione.
MIUR - DGPFB 121
La base
• Creare un brand nuovo ed accattivante che sia riconosciuto ed accettato dagli alunni, magari facendo in modo che siano gli stessi a sceglierlo.
MIUR - DGPFB 122
Il percorso: segue
• Farsi affiancare da una società di gestione del marchio che permetta di realizzare un percorso di comunicazione a costo zero per la scuola
• Attivare un meccanismo di ecommerce per veicolare i prodotti brandizzati e della scuola per un ritorno economico immediato
• Raccogliere tramite la società individuata le sponsorizzazioni di terzi
MIUR - DGPFB 123
Il percorso: segue
• Portare, tramite la gestione informatizzata di alcuni prodotti utilizzati dagli alunni, risparmi alle famiglie
• Far emergere il bacino di importanza che la scuola ha sul territorio tramite l’identificazione del logo anche fuori dalla scuola
• Recuperare risorse economiche alternative per migliorare l’offerta scuola
MIUR - DGPFB 124
MIUR - DGPFB - Uff. II 125
Abbasso la carta!
Le comunicazioni nelle scuole avvengono tutte in modalità cartacea
Interne tra docenti (esempio ordini del giorno/servizio)
Tra segreteria e docenti
Tra docenti e studenti
Tra segreteria e studenti
L’obiettivo è dematerializzare le comunicazioni della scuola
• La dematerializzazione del cartaceo significa eliminare la carta trasformando i documenti in formato digitale.
• La convenienza può essere valutata in termini di rapporto tra costi e benefici considerando il recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei dei quali sia obbligatoria o opportuna la conservazione. Ovviamente bisogna predisporre dei piani di sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici, nel rispetto delle regole tecniche.
• L’obiettivo finale è quello di eliminare tutti i supporti cartacei al fine di rendere la gestione documentale efficace e produttiva nella Scuola con la conseguente ottimizzazione dei tempi e dei costi di gestione.
• Si stima un risparmio medio di costi di 10.000 euro per scuola annui
Un grande risparmio di tempo per le segreterie
il client apre una comunicazione cifrata con la Tavoletta LCD sulla base di un algoritmo AES a 128 bit a chiave simmetrica.
La chiave di comunicazione cambia all’inizio di una nuova sessione.
Lo scambio delle chiavi è ottenuto per mezzo dell’algoritmo Diffie-Hellman-Merkle, che consente a due entità (DRIVER nel PC e PAD) di stabilire una chiave condivisa e segreta utilizzando un canale di comunicazione pubblico senza la necessità che le due parti si siano scambiate informazioni o si siano incontrate in precedenza.
ClienteOperatore
RAO
Il cliente appone la firma sulla Tavoletta LCD in presenza dell’operatore/RAO
La firma digitale
MIUR - DGPFB - Uff. II 129
Accordo ABI
Gli obiettivi pervenire alla generalizzata adozione dell'ordinativo informatico nei rapporti tra Istituzioni
scolastiche e Banche cassiere agevolando la razionalizzazione dei servizi e monitorando altresì le procedure per l'eventuale individuazione di perfezionamenti ai tracciati e alle modalità di interscambio delle informazioni digitali
agevolare, nel primario interesse dei cittadini, l'applicazione dell'art. 12, comma 2, del decreto legge del 6 dicembre 2011, n. 201 convertito nella legge 22 dicembre 2011, n.214 e promuovere l'applicazione dell'art. 5 del CAD (Codice dell'Amministrazione Digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n 82 come modificato ed integrato dal decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235) in materia di utilizzo, rispettivamente per i pagamenti e per le riscossioni, di strumenti evoluti di pagamento, diversi dunque da quelli per cassa basati sull'uso del contante
contribuire all'aggiornamento, nell'ambito della revisione del Decreto 1° febbraio 2001, n. 44, del quadro normativo di riferimento per i rapporti tra Istituzioni scolastiche e Banche, per i profili inerenti i servizi, le operazioni finanziarie sulla liquidità e i crediti per progetti formativi, a superamento di disposizioni non più aderenti alla attuale realtà dei rapporti stessi e non adeguate al loro armonico sviluppo
MIUR - DGPFB - Uff. II 130
Obiettivi: segue monitorare la tenuta tecnica del nuovo schema di convenzione di cassa per poter
adottare con immediatezza ogni utile adeguamento e perfezionamento, affinché le Istituzioni Scolastiche possano trarre continui benefici e vantaggi dai nuovi prodotti e/o dalle nuove soluzioni tecnologiche, garantendo la più adeguata prassi di comportamento ma senza rallentare il passo rispetto alle innovazioni sia normative che di processo
organizzare eventi di comunicazione congiunta sul territorio ai fini di informare e divulgare presso tutti i soggetti interessati, Istituti scolastici e Banche, gli esiti dei lavori condotti e diffondere i vantaggi ad essi connessi
prevedere progetti formativi rivolti ad Istituti Scolastici e Banche, finalizzati a fornire esperienze tecniche, aggiornamenti normativi e confronti operativi; collaborare sulla formazione del personale amministrativo, dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi delle Scuole affinché sia possibile un continuo travaso di conoscenze che renda sempre più efficace l’interazione tra Istituti scolastici e Banche
MIUR - DGPFB - Uff. II 131
MIUR - DGPFB - Uff. II 132
Accordo ISMEA
Accordo Rete Istituti Agrari – ISMEA per le risorse finanziarie
Corollario delle misure di supporto attivabili di cui alla slide precedente, è rappresentato dall’accordo ISMEA e Rete degli Istituti Agrari per lo sviluppo comune di misure di supporto e sostegno finanziario. In sintesi si vuole favorire una accordo permanente tra la rete nazionale degli istituti agrari e ISMEA, finalizzato allo studio ed alla elaborazione delle nuove forme tecniche di assistenza di carattere finanziario ed assicurativo oltre che allo stimolo alle forme di prevenzione dei rischi in agricoltura
Le fasi di perfezionamento dell’accordo di cui sopra sono le seguenti:
Pre accordo e definizione delle
modalità di cooperazione
Condivisione e avvio operativo
Azione di valutazione degli accordi e delle
misure adottate e fine tuning
In corso di perfezionamento
Entro i prossimi 4 mesi Entro fine anno
Accordo Rete Istituti Agrari – ISMEA per l’avviamento professionale
Ulteriore ipotesi di accordo, è rappresentato dallo sviluppo di una collaborazione tra la Rete Nazionale degli Istituti Agrari e le strutture specializzate nel sostegno all’imprenditoria giovanile nel mondo agricolo. ISMEA svolgerà una azione di monitoraggio e di controllo delle diverse iniziative favorendo l’incontro tra le strutture di sostegno e gli istituti agrari
ISMEA
OIGA
ALTRI ENTI
RETE NAZIONALE ISTITUTI AGRARI
ENTI DI SOSTEGNO
PERI
TI A
GRAR
I DIP
LOM
ATI
COORDINAMENTO INIZIATIVE
Anche in questo caso l’accordo è nelle fasi iniziali di strutturazione e si prevede un perfezionamento entro 6 mesi con una prima fase di verifica entro fine anno.
Future opportunità
Nell’immediato futuro è immaginabile elevare gli accordi di base oggi in corso di perfezionamento a livello interministeriale coinvolgendo i Ministeri dell’Agricoltura e il MIUR.Le linee di accordo potrebbero riguardare i seguenti ambiti:
Interventi quadro per il sostegno dei giovani imprenditori agricoli e sviluppo della rete di incubatori per l’avviamento delle nuove imprese
Interventi per lo sviluppo e l’incentivazione della formazione professionale e la specializzazione in agricoltura
Interventi per favorire l’incontro tra domanda di professionalità specialistiche e nuovi percorsi di specializzazione dell’avviamento professionale.
Le misure attivabili
Interventi di supporto al funzionamento
Interventi di supporto allo sviluppo
Interventi di supporto alla crescita
Sviluppo di strumenti finanziari finalizzati al microcredito per lo start up di giovani imprenditori agricoli formati presso gli
agrari, orientati alle attività di acquisto o sostituzione di impianti e macchinari per
la produzione o per l’acquisizione di nuovi terreni da destinare a coltura.
l’attivazione di linee assicurative dedicate e specializzate per la copertura
dei rischi legati agli agenti atmosferici (es. uliveti, vigneti, frutteti, etc.). l’attivazione di garanzie per
l’acquisto di impianti e macchinari o per l’impianto di colture. Gli acquisti in questione verranno
finanziati da banche convenzionate.
supporto alla creazione di spin off partecipati da studenti e
professori, in collaborazione con EE.LL., Università, ex allievi, per
l’avviamento di nuove aziende
Agricole.si prevede l’intervento dell’Istituto Agrario in funzione di Incubatore delle nuove iniziative. In tale veste
l’Istituto garantisce ai neo imprenditori la disponibilità di
macchinari ed impianti per le prime produzioni, di supporti di tipo
consulenziale e formativo orientati al management dell’azienda agraria anche in collaborazione con poli
universitari di eccellenza
Accanto alle funzioni di incubatore, verranno identificate
le misure più appropriate allo scopo di dotare i neo
imprenditori di un capitale iniziale per l’avvio della nuova
azienda. Le forme creditizie a sostegno del progetto
laboratoriale verranno definite da ISMEA e dall’Istituto Agrario, sentito il MIUR e gli EE.LL..
Servizi informati di mercato e di monitoraggio del reddito dell’agricoltore
MIUR - DGPFB - Uff. II 137
Accordo CONAD
Intercettare le risorse• Il gruppo di lavoro COGE nei suoi contatti con il mondo delle imprese per
la gestione dei progetti di fund raising ha avuto modo di entrare in relazione con CONAD (3000 punti vendita in tutta Italia) e condividere una proposta di promozione commerciale ma con un ritorno verso la scuola stessa.
• Infatti CONAD lancerà a breve una campagna di fidelizzazione la cui raccolta punti servirà per portare tecnologia a Scuola.
• Oltre tre milioni di euro saranno destinati per investimenti in tecnologia a favore delle scuole tramite l’acquisto di laboratori didattici di informatica e di lingue.
• L’iniziativa si rivolge principalmente alle scuole primarie e secondarie di primo grado.
MIUR - DGPFB - Uff. II 138
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 139
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi
– Automazione amministrativa (eliminazione carta nelle scuole)
– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge
Fatturazione elettronica 1/3
Modello scambio fatture per public procurement
Fatturazione elettronica 2/3
Il processo per la fatturazione elettronica nelle scuole
Il fornitore crea la fattura come un documento statico e non modificabile.Il fornitore appone il riferimento temporale e la firma digitale al documento prima di emettere la fattura trasmettendola in formato elettronico al Sistema di Interscambio (SDI).
Il Sistema di Interscambio (SDI) dialoga con l’IPA al fine di ricevere ulteriori informazioni relative all’inoltro della fattura elettronica.
Il Sistema di Interscambio (SDI) recapita la fattura elettronica al sistema informativo centralizzato SIDI. Il SIDI sottopone il documento alla verifica della firma per constatarne l’integrità e, se non vi sono errori formali, invia al sistema di interscambio (SDI) una conferma/rifiuto di presa in carico entro i termini previsti.
Il SIDI invia la fattura al sistema di conservazione sostitutiva, entro quindici giorni dall'emissione il responsabile della conservazione appone la marca temporale sull’insieme delle fatture, o su un’evidenza informatica contenente l’impronta o le impronte delle fatture per chiudere il processo di conservazione.
Il sistema SIDI predispone la fattura per renderla disponibile nell’ambito dei Flussi SIIS.
Il sistema localericeve la fattura elettronica grazie ai flussi realizzati nell’ambito del progetto SIIS. Il sistema locale rende disponibile la fattura elettronica alla scuola.
La scuola interroga il sistema locale dove trova la fattura elettronica trasmessa dal fornitore e i dati contabili della fattura inseriti direttamente nel sistema locale. La scuola invia il riscontro di acquisizione della fattura al SIDI tramite flussi SIIS.
Fatturazione elettronica 3/3
I passi
Mercato Elettronico Consip 1/2
Accesso diretto dal SIDI AL MEPA di Consip tramite identità federata
Navigando sul catalogo è possibile verificare l’offerta di beni e/o servizi offerti sul MePA. I principali vantaggi del Mercato Elettronico sono:• risparmi di tempo sul processo di acquisizione di beni e servizi sotto soglia• trasparenza e tracciabilità dell’intero processo d’acquisto• ampiamento delle possibilità di scelta per le Amministrazioni, che possono confrontare prodotti
offerti da fornitori presenti su tutto il territorio nazionale • soddisfazione di esigenze anche specifiche delle Amministrazioni, grazie a un’ampia e profonda
gamma di prodotti disponibili e la possibilità di emettere richieste di offerta
Integrazione dei dati relativi all’acquisto nel SIDI Bilancio
Mercato Elettronico Consip 2/2
Integrazione dei dati relativi all’acquisto nel SIDI Bilancio
Verso un nuovo sistema in funzione delle esigenze delle scuole
SIDI con attuale veste grafica
MIUR - DGPFB - Uff. II 145
Verso un nuovo sistema in funzione delle esigenze delle scuole
Nuova veste grafica e nuove modalita navigazione
MIUR - DGPFB - Uff. II 146
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 147
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)
– Rifacimento software sidi
– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge
Situazione applicativa attuale
Situazione in divenire
pagina 150
Argo Bilancio
Axios Bilancio
SIDI Bilancio
Infoschool Bilancio Sissi
Bilancio
3.450 Scuole
2.200 Scuole
560 Scuole
380 ScuoleInternet
Gestione Bilancio – Architettura attuale
Altri Sistemi Bilancio
3.400 Scuole
420 Scuole
Nota: Il numero delle scuole per Fornitore è stato dedotto dai flussi di Bilancio.
Queste scuole non pagano nessun onere per l’utilizzo del software
Queste scuole pagano
mediamente 3.000€ annui
ciascuna
Criticità Manutenzione evolutiva/correttiva frammentata su diversi fornitori. Elevata gravosità economica pubblica. Eterogenea formazione tecnica del personale utente. Difficoltosa gestione tecnico/amministrativa da parte del MIUR:
utilizzo di funzionalità e processi non omogenei da parte delle scuole per la gestione del Bilancio.
I dati sul Bilancio risiedono in locale e devono essere inviati sul SIDI tramite flussi.
pagina 151
Architettura attuale
Situazione dei costi
0
5000
10000
15000
20000
25000
2008 2009 2010 2011 2012
n° IS Sidi n°IS Altri costo a carico scuole
Avvio interventi migliorativi su sidi da parte del prg coge
pagina 153
SIDI Bilancio
Scuola A
Scuola B Scuola C
Scuola D
Scuola EScuola F
Internet
Gestione Bilancio – Nuova Architettura
Punti di forza Manutenzione evolutiva/correttiva centralizzata. Sostanziale diminuzione dell’impegno economico pubblico. Omogenea formazione tecnica del personale utente. Semplificazione della gestione tecnico/amministrativa da parte del MIUR: stesse
funzionalità per tutti gli utenti. Informazioni centralizzate sul SIDI: non c’è più necessità di invio e gestione dei flussi.
Punti di attenzione Possibile parallelismo temporaneo delle attività sui due sistemi (locale e SIDI). Circoscritto intervento manuale dell’operatore per la configurazione delle entità da
migrare.
pagina 154
Nuova Architettura
pagina 155
Sistema Integrato - i passi per arrivare al nuovo sistema
pagina 156
Sistema Integrato – il nuovo sistema
Il SIDI è lo strumento che consente l’interoperabilità e l’interscambio
I sistemi locali vengono dismessi definitivamente
Le segreterie utilizzano solo il sistema SIDI attraverso il quale svolgono tutte le attività ivi comprese quelle di interscambio ed interoperabilità
Attraverso SIDI le informazioni vengono custodite all’interno del MIUR
pagina 157
Sistema Integrato - Esempio gestione assenze
pagina 158
Sistema Integrato - Esempio gestione assenze
I dati che saranno migrati sul SIDI sono: Anagrafe Creditori Anagrafe Debitori Residui Attivi Residui Passivi
Per la migrazione sono utilizzate le funzionalità di export in “xml” dei sistemi locali.
La sperimentazione è in corso su 2 scuole che utilizzano i sistemi Argo e Axios.
Progressivamente si potranno estendere i processi/strumenti per la migrazione anche ad altri sistemi locali.
pagina 159
Soluzione proposta per la migrazione
Attività propedeutiche alla Migrazione Apertura nuovo esercizio finanziario sul sistema locale. Riclassificazione residui attivi e passivi sul sistema locale. Export dei dati sul sistema locale (utilizzando le features di export in xml dei sistemi
locali). Configurazione iniziale del nuovo esercizio finanziario sulla piattaforma SIDI Bilancio
per l’istituto scolastico da migrare. Configurazione dei piani dei conti generalizzati e delle attività definite
dall’amministrazione centrale. Configurazione dei progetti specifici dell’istituto scolastico sulla piattaforma SIDI
Bilancio. Configurazione dei piani dei conti specifici dell’istituto scolastico sulla piattaforma SIDI
Bilancio. Configurazione istituto cassiere e dei saldi iniziali dell’istituto scolastico sulla
piattaforma SIDI Bilancio.
pagina 160
Processo di migrazione (1/2)
Migrazione Elenco dei debitori dell’istituto scolastico sul SIDI Bilancio. Elenco dei creditori dell’istituto scolastico sul SIDI Bilancio. Residui attivi. Residui passivi.
Verifica e integrazione Controllo correttezza e completezza dati migrati. Eventuale riclassificazione dei residui attivi/passivi migrati. Eventuale imputazione dei dati di bilancio sul SIDI, inseriti in corso
d’anno sul sistema locale.
pagina 161
Processo di migrazione (2/2)
pagina 162
Workflow
ATTIVITA’ GRUPPO RESPONSABILE Società/Istituto
Analisi del processo di migrazione Servizio di Consulenza RTI - HP ES
Implementazione processo di migrazione
Sviluppo SW / Servizio di Consuelnza
RTI - HP ES
Stesura linee guida utente per migrazione
Servizio di Consulenza RTI - HP ES
Apertura nuovo esercizio finanziario
Utenti Istituto Scolastico
Riclassificazione residui su nuovo esercizio
Utenti Istituto Scolastico
Creazione Export per processo migrazione
Utenti Istituto Scolastico
Configurazione iniziale scuola su SIDI Bilancio per nuovo esercizio finanziario
Utenti Istituto Scolastico
pagina 163
Chi fa cosa (1/2)
ATTIVITA’ GRUPPO RESPONSABILE Società/Istituto
Configurazione PdC e Progetti specifici
Utenti Istituto Scolastico
Impostazione iniziale istituto cassiere, saldi iniziali e entità propedeutiche
Utenti Istituto Scolastico
Processo di migrazione Utenti Istituto Scolastico
Revisione processo di migrazione Servizio di Consuenza RTI – HP ES
Revisione linee guida utente per migrazione
Servizio di Consulenza RTI – HP ES
pagina 164
Chi fa cosa (2/2)
pagina 165
Processo di supporto alla migrazione
Avvio attività Realizzazione dell’area informativa e di supporto al processo. Avvio campagna di comunicazione.
Adesione scuola all’iniziativa Predisposizione modalità di adesione all’iniziativa.
Pianificazione delle adesioni Definizione calendario di migrazione coerente con la richiesta di migrazione.
Notifica alla scuola del periodo di attività di migrazione previsto Invio comunicazione di inizio processo.
Gestione situazioni anomale Le scuole devono intervenire sull’interfaccia di migrazione quando questa non riesce a
transcodificare i dati dai sistemi locali al SIDI. Termine migrazione
Le scuole notificano il termine delle attività. Start-up gestione bilancio su SIDI
Avvio normale attività di bilancio su piattaforma SIDI.
pagina 166
Supporto continuo alle attività di migrazione
Durante tutto il processo di migrazioneService Desk.Consulenti tecnici per il supporto di II livello.Attività continua di individuazione di soluzioni a
problematiche comuni che possano essere fornite subito dal Service Desk.
Aggiornamento continuo sull’area informativa e predisposizione di FAQ.
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 167
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge
―Help Desk― Formazione
Le principali problematiche da considerare
• Necessità di una consulenza amministrativa a tutto tondo– Le scuole mostrano livelli di preparazione differenti
• Due tipi di supporto– Informativo (help desk): erogazione dei flussi - date
importi e motivazioni, normativo - “come fare per”– Interpretativo (consulenza): applicazione delle circolari,
risoluzione di casi specifici, interpretazione delle norme, supporto all’attività dei revisori
Le prime risultanze emerse nel corso dell’analisi sull’impianto di un servizio di consulenza – help desk:
La necessità
• Creare un nucleo di persone competenti che possano rispondere alle esigenze informative delle scuole (punto 1 diapositiva precedente)– Serve personale con esperienza di scuola (si possono utilizzare i
dsga gruppo coge) affiancati da personale amministrativo– Serve un sistema informativo adeguato– Serve un forum on line ed una postazione di gestione delle
telefonate– Serve un ufficio della dgpfb che sia responsabile delle risposte e
che non sia direttamente coinvolto nelle attività operative
Le prime necessità sull’impianto di un servizio di help desk:
I numeri
• Da stime iniziali:– Telefonate medie informative che il servizio
riceverebbe giornalmente: dalle 400 alle 600– Telefonate medie che il servizio potrebbe
assolvere, supponendo un organico di un coordinatore, due dsga e due amministrativi, 250~300telefonate
– Email ricevute dal servizio giorno: 300~400– Email evase giorno: 200
Carichi di lavoro per la struttura help desk:
I benefici
• Primi benefici:– Altissimo gradimento da parte delle scuole di un
tipo di iniziativa simile– Innalzamento del livello di efficacia da parte dei
dsga nella gestione delle risorse assegnate– Riduzione del numero di errori nella gestione del
bilancio– Diminuzione dei costi di formazione su
argomenti simili spesi dalle scuole
La necessità di essere ascoltate e di ricevere risposte puntuali da parte delle scuole è altissima:
I rischi
• Primi rischi:– Il gruppo deve essere altamente
qualificato per poter dare risposte immediate e puntuali
– Occorre monitorare bene i primi periodi per evitare la saturazione della struttura e quindi una mancata riposta
Il pericolo è nella qualità delle risposte e nel dimensionamento della struttura:
A che punto siamo
• Individuati i dsga disponibili per l’iniziativa ed il possibile coordinatore
• Iniziata la realizzazione dei software necessari
Agenda• Modulo normativo
– Nuovo di 44– Nuovo piano dei conti
• Aziende speciali
– Manuale contabile– Manuale organizzativo– Bilancio sociale– Controllo di Gestione– Ordinativo Informatico Locale– Automazione amministrativa (cad)– Convenzione di cassa– Inventari
• Rinnovo decennale• Circolare operativa
– Convenzioni assicurative
MIUR - DGPFB - Uff. II 174
• Modulo Organizzativo– Progetti di fund raising
• Appunti digitali• Naviotica• Intrascuola• Brand e comunicazione• Accordo ismea• Accordo abi
– Benchmark e buone prassi– Automazione amministrativa (eliminazione carta
nelle scuole)– Rifacimento software sidi– Rifacimento moduli software scuole– Nuovi moduli software scuole
• Cruscotto coge― Help Desk
―Formazione
Il contesto di riferimentoNell’ambito dell’affidamento 2010 della DG Pianificazione e Bilancio del MIUR, è stata eseguita una ricognizione del processo amministrativo contabile e degli strumenti ad esso collegati, anche attraverso il confronto con le scuole che fanno parte del gruppo di lavoro creato dal MIUR sui temi di controllo di gestione.
L’analisi effettuata ha permesso di evidenziare una serie di criticità, tra cui le più rilevanti sono:
difficoltà di interpretazione e, conseguentemente, di applicazione del D.I. 44/2001; mancanza di regole di dettaglio e di istruzioni operative inerenti sia le procedure sia l’utilizzo
degli strumenti; architettura dei modelli non soddisfacente e non rispondente ai bisogni delle scuole e del
MIUR.
Le criticità evidenziate hanno portato le scuole a cristallizzare una serie di comportamenti errati e distorsivi che hanno dato vita a:
disomogeneità dei dati contabili difficoltà nella programmazione difficoltà nel monitoraggio delle attività
Il contesto di riferimento
I risultati della prima fase innestano un meccanismo che può essere così rappresentato:
1. Nuova architettura modello amministrativo contabile2. Nuova struttura dei modelli di previsione, registrazione e consuntivazione3. Modelli di controllo4. Condivisione del modello con le scuole del gruppo tecnico
RISULTATI PRIMA FASE
ESIGENZA DI RAFFINAMENTO DEI CONTENUTI E DI PREDISPOSIZIONE DEGLI
STRUMENTIESIGENZA INFORMATIVA E FORMATIVA
I risultati della prima fase e i contenuti della seconda fase dovranno essere trasferiti al management scolastico, centrale e locale, tramite un piano formativo strutturato.
La definizione della nuova architettura e degli strumenti che da essa derivano, necessita di essere combinata con lo sviluppo del processo amministrativo contabile e la predisposizione di dettaglio dei modelli operativi.
Gli obiettiviPer rispondere in maniera tempestiva ai fabbisogni evidenziati, é necessario organizzare un intervento che consenta, da una parte, di completare dal punto di vista metodologico e di contenuti il lavoro della prima fase, dall’altra, di iniziare un graduale percorso di accompagnamento delle scuole verso il cambiamento.
Gli obiettivi operativi a breve e medio termine sono i seguenti:
breve termine medio termine
1. Progettare un percorso formativo che consenta da una parte di creare un corpo di formatori in grado di trasferire le competenze al management scolastico e ai revisori, dall’altra di predisporre i contenuti formativi anche per la formazione a medio termine
2. Erogare la formazione ai formatori e monitorare i risultati
3. Costituire un nucleo di help desk e consulenza
4. Erogare la formazione ai revisori
5. Erogare la formazione al management scolastico (DS e DSGA)
6. Monitorare l’andamento della formazione e valutare i risultati della stessa in termini di competenze acquisite
7. Monitorare l’utilizzo dei nuovi strumenti e l’applicazione delle procedure
Il piano di lavoro complessivo
PIANO DI SVILUPPO
PIANO DI FORMAZIONE
Il Piano di Sviluppo, partito ad aprile 2011, definisce il nuovo Regolamento Amministrativo Contabile, predispone gli strumenti ad esso collegati, ed avvia il percorso di informatizzazione degli stessi. Seguirà un intervento di monitoraggio e valutazione circa l’utilizzo e il funzionamento degli strumenti predisposti.
Il Piano di Formazione consentirà di raggiungere l’obiettivo finale di trasmissione delle competenze in ambito amministrativo contabile e gestionale al management scolastico ; per raggiungere tale obiettivo a medio termine, sarà prima di tutto necessario nel breve periodo progettare l’intervento formativo e formare un corpo di formatori in grado di istruire il mondo scuola ed i revisori, nonché fornire la relativa assistenza.
ASSE TEMPORALE0 t
2011 2012 2013
AVVIO OPERATIVO
SVILUPPO
FORMAZIONE - FORMATORI
FORMAZIONE - REVISORI
FORMAZIONE - DS e DSGA
MONITORAGGIO E VALUTAZIONEFUNZIONAMENTO E UTILIZZO STRUMENTI
Monitoraggio e valutazione
Il piano di lavoro 2011/12CANTIERE 1
PIANO DI SVILUPPO
Il Piano di Sviluppo è stato concepito con l’obiettivo di supportare il gruppo di lavoro delle scuole nella predisposizione del nuovo regolamento amministrativo contabile e nella predisposizione degli strumenti amministrativo contabili, la cui architettura è stata definita e condivisa nella prima fase.
Le macro attività principali sono:
1. Predisposizione del Regolamento Amministrativo Contabile e degli strumenti collegati
2. Redazione del Manuale delle buone prassi
3. Supporto all’informatizzazione
CANTIERE 2PIANO DI FORMAZIONE AI FORMATORI
Il Piano di Formazione ai formatori è volto a supportare il MIUR nella progettazione e nell’erogazione dei contenuti, predisposti sia nella prima fase sia nella fase di sviluppo, al corpo dei futuri “docenti” del management scolastico e dei revisori.
Le macro attività principali sono:
1. Definizione dei fabbisogni e delle competenze in uscita
2. Progettazione formativa3. Erogazione della formazione4. Monitoraggio e valutazione degli output
dell’attività di formazione
Il piano di lavoro 2011/12 funzionamento
RISULTATI FASE 1 SUPPORTO ALL’
INFORMATIZZAZIONE
• Manuale delle buone prassi
• Regolamento amm.vo contabile
• Piano dei conti• Modello di budget• Modello di bilancio
• Macro requisiti dei nuovi modelli
• Risultati attività di test
OUTPUT• Architettura
contabile• Struttura modelli• Esempi di
modelli di controllo
PIANO DI SVILUPPO
PIANO DI FORMAZIONE AI FORMATORI
REDAZIONE MANUALE DELLE BUONE PRASSI
OUTPUT
PREDISPOSIZIONE NUOVO REGOLAMENTO AMM.VO
CONTABILE E STRUMENTI
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
EROGAZIONE DELLA
FORMAZIONE
PROGETTAZIONE FORMATIVA
ANALISI DEI FABBISOGNI
Il piano di lavoro 2011/12
ASSE TEMPORALE0 t
REDAZIONE MANUALE BUONE PRASSI
SUPPORTO ALL’ INFORMATIZZAZIONE
PROGETTAZIONE FORMATIVA
EROGAZIONE DELLA
FORMAZIONE
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
PROGETTAZIONE E RILASCIO FORMAZIONE
APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
Appare importante evidenziare che i due interventi si sviluppano in maniera diversa; infatti, mentre il piano di sviluppo è caratterizzato da una meccanica di funzionamento di tipo sequenziale elaborando e sviluppando a step successivi i nuovi contenuti, la modalità di funzionamento del cantiere formazione invece è di tipo ricorsivo attivandosi in occasione del rilascio di ciascuno nuovo oggetto.
2012
PROGETTAZIONE FORMATIVA
EROGAZIONE DELLA
FORMAZIONE
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le figure chiave del percorso formativo
• Nel percorso progettuale è apparso evidente che la figura migliore per erogare contenuti informativi sia lo stesso DSGA opportunamente formato e supportato.
• Questa figura sarebbe riconosciuta come competente dalla platea e sarebbe inoltre in grado di rispondere proattivamente a qualsiasi obiezione mossa dai discenti.
• Oltre al risparmio economico sarebbe inoltre interessante poter introdurre una “rete neurale” che resti poi patrimonio del Ministero per l’erogazione di successivi ulteriori contenuti sia di aggiornamento che di innovazione; i formatori selezionati resterebbero come riferimento delle scuole e del ministero.
• Occorre inoltre creare una rete di comunicazione socialnetwork che rimanga a disposizione delle scuole.
Il Piano di Formazione ai formatori - supporto
Caratteristiche del gruppo
Affinché l’efficacia di questo momento formativo sia catalizzatrice è necessario prevedere un nucleo di supporto ai formatori che possa fungere da catalizzatore ed attivatore di tutto il percorso formativo.Le migliori best practise infatti recitano che occorre trovare un trait d’union tra detentore del messaggio e ricevente (ministero e scuole) che possa “tradurre” in linguaggi vicini a chi impara e con metodi di proposizione differenti da chi eroga i contenuti.
IMPEGNI
• FUNZIONE DI LEADER RISPETTO AI FORMATORI
• FUNZIONE DI CONTINUO RILASCIO DEL MESSAGGIO MOTIVANTE
• MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
COMPOSTO DA 30 DSGA 5 DS e 5 REVISORI SUPPORTATO DAL GRUPPO DI LAVORO DEL MINISTERO INTEGRATO DA UNA SOCIETA’ ESTERNA CHE NE AGEVOLI
LE ATTIVITA’ ATTIVATO SOLO CON FORMAZIONE FRONT (ma con
strumenti di workshop on line) TRAIT D’UNION GARANTITA CON LE FUNZIONI DEL MIUR
La creazione di un gruppo di supporto che possa fungere da attivatore ed in seguito da supporto al percorso formativo è elemento vincente di tutta la strategia formativa.
Il Piano di Formazione ai formatori – macro contenuti
SI TRATTA DI ATTIVITA’ COMPLEMENTARI, INERENTI A PRASSI MIGLIORATIVE DEL PROCESSO DI ACQUISTO E DI ESTENSIONE DEI RICAVI DELLE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE.
E’ IL CONTENUTO DISTINTIVO DELL’ATTIVITÀ FORMATIVA. COMPRENDE I MODULI TECNICO-OPERATIVI RELATIVI AL NUOVO PROCESSO AMMINISTRATIVO CONTABILE, AL MODELLO DI
CONTABILITA’ GESTIONALE, AL PIANO DEI CONTI, AL BUDGET, AL BILANCIO
E’ IL CONTENUTO INTRODUTTIVO AL CORSO, CONTIENE I MODULI DI COMUNICAZIONE EFFICACE E DI GESTIONE DELLA FORMAZIONE, DIVIENE ELEMENTO ILLUSTRATIVO DEL
PERCORSO COMPLESSIVO E COMPRENDENTE I MODULI DELL’IMPIANTO LEGISLATIVO E DEL BENCHMARKING INTERNAZIONALE DEI SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO
CONTENUTI DESCRIZIONE
Il percorso formativo è centrato su temi di ordine generale e tecnico afferenti all’area delle competenze amministrativo gestionali della scuola.
A livello macro i contenuti sono i seguenti:
B1. MODELLO AMMINISTRATIVO
CONTABILE
B2. STRUMENTI GESTIONALI
C1. FUND RAISINGC2. ACQUISTI E PROCUREMENT
C.3. NUOVE NORME
A1. APPROCCIO AL TEMA, SCENARIO e
LEGISLAZIONE
Il Piano di Formazione ai formatori – moduli e canali
Il repository è il contenitore dove sono archiviati gli oggetti formativi, secondo i criteri di classificazione definiti nella progettazione formativa (format).
Gli oggetti di apprendimento possono essere utilizzati singolarmente o associati tra di loro secondo le esigenze dei discenti. Inoltre, ricombinati, potranno essere riutilizzati successivamente dal MIUR per la formazione di altri destinatari.
Il formato così individuato sarà erogato sulla base di un percorso ragionato e bilanciato in forma blended, cioè con un mix di aula e di FAD. In prima approssimazione:
Nella modalità d’aula verranno sviluppati indicativamente tra gli 8 e i 10 moduli corsuali per complessive 40 ore di docenza
Nella modalità on line verranno sviluppati indicativamente tra i 4 e i 6 moduli corsuali fruibili in modalità FAD
AULA
ON LINE
A1Oggetti formativi
A1
A2
A1 A2A3
Repository
learning
object
Modulo formativo
Il Piano di Formazione ai formatori – macro attività
Il piano di formazione ai formatori identifica i contenuti formativi che saranno utilizzati anche nell’erogazione a medio termine, analizza e certifica i livelli di apprendimento attesi, progetta un format di rilascio efficiente ed efficace, istruisce la formazione dei docenti, programma le attività d’aula e di formazione a distanza, prevede a attua uno strumento di monitoraggio e valutazione delle attività.
ll Piano di formazione si sviluppa lungo un percorso che comporta attività in parziale sovrapposizione con la conclusione della fase di sviluppo del modello amministrativo contabile-gestionale. Esso è lo strumento direzionale delle attività di aggiornamento tecnico del personale della scuola e dei revisori contabili.
1
2
ANALISI DEI FABBISOGNI E DELLE COMPETENZE IN USCITAE’ la fase iniziale del processo. E’ funzionale all’identificazione dei fabbisogni dei discenti, alla valutazione dei gap formativi in entrata e alla profilazione delle competenze che essi devono possedere in uscita sia in relazione ai contenuti tecnici della formazione sia alle abilità minime di gestione dell’aula. Serve ad identificare il potenziale di utenza della formazione e a caratterizzare altre variabili influenti nella costruzione di una risposta efficace al fabbisogno.
E’ l’attività di progettazione del format e dei moduli che costituiscono il corso. Comprende la redazione dei moduli formativi, la strutturazione tecnica e operativa del canale on line, la predisposizione dei materiali d’aula. Essa include la individuazione dei canali di erogazione all’attività formativa, il dimensionamento della parte d’aula e della FAD, la selezione dei tutor d’aula e la predisposizione delle modalità di utilizzo della piattaforma di erogazione per la pare on-line.
LA PROGETTAZIONE FORMATIVA DELLA FORMAZIONE
MONITORAGGIO E VALUTAZIONEAffianca e accompagna il percorso formativo progettando le metodologie di rilevazione relative all’avanzamento dei percorsi di apprendimento, al grado di saturazione attività e alla soddisfazione degli utenti.
4
EROGAZIONE DELLA FORMAZIONECoincide con il piano di attuazione delle attività formative rivolte ai destinatari all’interno di un calendario di attività in modalità blended (aula e on line). Comprende la calendarizzazione delle attività corsuali nella doppia modalità.
3
Il Piano di Formazione – macro attività
Sunto finale risparmi
filoni risorse importi noteNuove normative
Progetti
Software
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