protocollo d’accoglienza per l’inserimento degli alunni stranieri · 2017. 11. 27. · italiano...
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ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7
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Pec:pgic86400t@pec.istruzione.it
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA
PER L’INSERIMENTO
DEGLI ALUNNI STRANIERI
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PREMESSA
La presenza di alunni stranieri nel nostro Istituto è un fenomeno presente
oramai da diversi anni ed in continua crescita. L'integrazione di questi
alunni è divenuto un obiettivo prioritario per la nostra istituzione scolastica
che ha ritenuto opportuno dotarsi di un protocollo d’accoglienza che
permetta di creare prassi di metodo e procedure riutilizzabili dai docenti
anno per anno.
Il protocollo d’accoglienza è un documento che, integrato e rivisto
annualmente e deliberato dal collegio docenti, predispone e organizza le
procedure che la Scuola intende mettere in atto riguardo l’iscrizione,
l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri.
Il protocollo d’accoglienza consentirà agli studenti neo arrivati di esprimere
le loro conoscenze e potenzialità, accompagnerà gli alunni e le loro famiglie
dall’ingresso a scuola (iscrizione), attraverso la fase di adattamento al
mutato contesto, fino al loro completo inserimento nella comunità scolastica
e sociale.
La normativa di riferimento Il protocollo d’accoglienza è stato elaborato facendo riferimento alle
principali fonti normative specifiche in materia, per fare fronte alle necessità
degli alunni stranieri e delle loro famiglie con lo scopo di individuare
strategie educative efficaci, in collaborazione, dove possibile, con le diverse
istituzioni, associazioni e agenzie educative del territorio.
Legge n. 40 del 6 /03/1998 (in particolare art.n.6) “Disciplina
dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” D.L. del 25/07/1998 “Testo unico delle disposizioni concernenti la
disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello
straniero” Legge n. 189 del 30 luglio 2002 “Disposizioni in materia di
immigrazione”
Legge n. 53 - 8/01/2003 C.M. del 2/3/1994 “Dialogo interculturale e convivenza
democratica: l’impegno progettuale della scuola.” C.M. 205 del 26/07/1990 “La scuola dell’obbligo e gli alunni
stranieri: L’educazione interculturale”
Legge n. 144 - 17 maggio 1999 (art. 68), DPR 31/8 1999 n.394 art. 45 “Regolamento di attuazione del testo
Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”
C. M. n. 24 del 1° marzo 2006 “Linee guida per l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni stranieri”
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MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Gli ambiti nei quali avvengono l’accoglienza-inserimento degli alunni neo-
arrivati sono i seguenti:
area amministrativa
area comunicativo - relazionale area educativo - didattica
AREA AMMINISTRATIVA
Iscrizione Un assistente amministrativo si occuperà in modo continuativo
dell’iscrizione degli alunni stranieri. Al momento dell'iscrizione è
indispensabile la presenza di un genitore dell'alunno o di un suo tutore e se
necessario di un mediatore linguistico.
Cosa consegnare
o modulo per l’iscrizione (ove necessario nella lingua madre dell’alunno)
o libretto scolastico per le assenze
o regolamento ed orari di funzionamento dell’istituto
o POF in versione ridotta
Cosa chiedere
o modulistica d’Istituto compilata
o certificato vaccinazioni
o documenti scolastici e/o autocertificazioni relativi alla precedente scolarità
o opzioni di avvalersi o meno della religione cattolica
o opzioni di usufruire o meno della mensa scolastica e del servizio di trasporti del Comune
In accordo con la Commissione Intercultura l’assistente stabilisce una data
per un colloquio con i genitori e con l’alunno ( ove necessario si richiederà
presenza di un mediatore linguistico) e trasmette alla Commissione il
materiale raccolto.
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AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE
Prima conoscenza
Il docente referente per la Commissione Intercultura insieme ad un altro
membro o al D. S. effettuerà un colloquio con la famiglia eventualmente
supportato dalla presenza di un mediatore linguistico
Colloquio con i genitori
Durante il colloquio si forniranno informazioni sul funzionamento della
scuola, si illustreranno le varie fasi per l’ inserimento dell’alunno e i criteri
per l’assegnazione della classe e della sezione.
Si avrà cura di raccogliere informazioni sulla situazione familiare, sul
percorso scolastico e linguistico dell’alunno e sul progetto migratorio della
famiglia.
Colloquio con l’alunno
Obiettivi
o Rilevare il livello delle competenze linguistico - comunicative in
italiano L2 in base al Quadro comune di riferimento europeo
o Rilevare, per quanto possibile l’atteggiamento dell’alunno nei confronti
dell’apprendimento
I colloqui si svolgeranno entro 2/3 giorni dall’iscrizione. Se l’ingresso
avvenisse durante il corso dell’anno si potrebbe posticipare la frequenza
finché non siano espletate le prime fasi del protocollo (iscrizione - colloquio-
assegnazione della classe). Qualora la famiglia chiedesse la frequenza
immediata si procederà all’inserimento dell’alunno in qualità di “uditore”
nella classe corrispondente all’età anagrafica e inizierà l’ osservazione
sistematica dell’alunno in momenti strutturati e non della vita scolastica.
Determinazione della classe
L’individuazione della classe è determinata dal Dirigente Scolastico e dai
membri della Commissione Intercultura . Di norma si introduce l’alunno
nella classe corrispondente l’età anagrafica ( D.P.R. 394/1999, art. 46), ma
lo si può inserire in una classe immediatamente precedente o successiva
tenendo conto dei seguenti parametri:
o Ordinamento degli studi del paese di provenienza
o Risultati conseguiti nella scolarità pregressa
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o Valutazione effettuata dalla Commissione in merito alle competenze linguistiche in Italiano.
Una volta scelta la classe si passerà alla individuazione della sezione. La
determinazione di essa si svolgerà in base ad alcuni indici di complessità
quali:
il numero degli alunni presenti nella classe
il numero di alunni stranieri
la presenza di alunni con bisogni educativi speciali
il grado di socializzazione del gruppo classe e la qualità del comportamento
il rendimento didattico generale
Una volta operate queste scelte, si darà comunicazione al coordinatore di
classe, al consiglio e alla famiglia e si procederà con il percorso di
accoglienza.
AREA EDUCATIVO-DIDATTICA
Accoglienza
L’attesa
Informare gli alunni dell’arrivo del nuovo compagno in classe, dando
informazioni in merito alla nazionalità, al paese di provenienza e al grado di
conoscenza della lingua.
Prima relazione
o Individuare uno o più alunni tutor che supportino lo studente straniero in attività di conoscenza e scoperta della scuola e lo aiutino nella
organizzazione scolastica (compiti, orario..). Qualora la conoscenza dell’italiano da parte dell’alunno straniero fosse insufficiente, ove possibile, sarebbe auspicabile assegnare l’attività di tutoring ad alunni stranieri della classe di stessa nazionalità in grado di fare da mediatori linguistici nel primo momento di inserimento.
o Fornire all’alunno schede o creare cartelloni con parole e frasi importanti
per la prima comunicazione: saluti nelle due lingue, semplici richieste, nomi degli insegnanti e materie di insegnamento, orario della classe…..
Progetto didattico
In base alle competenze linguistiche possedute dall’alunno si attiveranno dei
percorsi didattici personalizzati che prevedano:
o una programmazione per obiettivi minimi nelle varie discipline
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o l’attivazione di corsi di italiano L2
o la semplificazione dei testi
Formazione interculturale
Si prevedranno dei percorsi di educazione interculturale in collegamento con le associazioni e i mediatori culturali presenti nel territorio.
Comunicazione con le famiglie
La gestione della comunicazione con la famiglia è un aspetto importante da
curare. Il referente per l’intercultura si renderà disponibile per qualsiasi chiarimento, il Consiglio di classe utilizzerà la modulistica tradotta, ove necessario, per la comunicazione dei rappresentanti di classe, per la
sospensione delle attività didattiche, per l’autorizzazione alle uscite.......
COMMISSIONE INTERCULTURA
Si è costituita una Commissione Intercultura formata da cinque docenti (uno
per plesso scolastico) compreso il referente. I compiti della commissione sono i
seguenti:
tenere i contatti con la segreteria in particolare nel caso di nuove
iscrizioni
organizzare i colloqui con i genitori e con gli alunni nelle modalità
specificate nel protocollo
valutare le competenze linguistico - comunicative dell’alunno e definire
il livello linguistico posseduto
fornire al Dirigente le indicazioni per concordare l’assegnazione della
classe
fornire le informazioni ottenute e la modulistica in lingua ai Consigli di
classe
predisporre insieme al Consiglio di Classe un percorso linguistico di
italiano L2: primo livello – Italiano come Lingua della Comunicazione
secondo livello – Italiano come Lingua dello Studio
contattare, eventualmente, le associazioni che operano nel territorio
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stabilire incontri annuali per condividere problematiche e proposte e
prevedere incontri ulteriori in caso di inserimenti di alunni stranieri.
ACQUISIZIONE DELLA LINGUA
Le tappe della lingua
1. Il linguaggio della scuola. E’ la lingua che si utilizza per l’acquisizione e la messa in atto delle regole che normano la convivenza scolastica, la
relazione con compagni ed insegnanti.
2. Livello soglia. E’ la lingua del qui ed ora, dei bisogni, della prima
relazione. Si acquisisce nei primi mesi con la relazione intenzionale e con l’alfabetizzazione.
3. La lingua per narrare. E’ la lingua per comunicare i propri stati d’animo, le esperienze personali, per raccontare storie. Si acquisisce
almeno con un anno di corso.
4. La lingua per lo studio. E’ la lingua che permette l’utilizzo del lessico
specifico di ogni disciplina, servono 3 o 4 anni per svilupparla. Per l’acquisizione della lingua per lo studio servono tecniche da utilizzare
nel lungo periodo.
Si definiscono dunque due obiettivi in ambito linguistico:
1. il diritto alla lingua italiana
2. il diritto alla lingua dello studio
E’ necessario dunque elaborare due percorsi distinti per il raggiungimento dei
sopracitati obiettivi.
Il diritto alla lingua italiana si raggiunge con i corsi di alfabetizzazione di
primo livello. Tali corsi rivestono un ruolo di primaria importanza, per questo motivo si dovrebbero evitare verifiche scritte o orali durante le ore in cui gli alunni sono impegnati nella alfabetizzazione.
Il diritto alla lingua dello studio vede coinvolti sia gli insegnanti
alfabetizzatori che quelli curricolari. L’importante è la definizione, almeno nei primi anni, da parte degli insegnanti curricolari degli obiettivi fondanti per l’acquisizione dei nuclei tematici irrinunciabili alle varie discipline che
porterà nel tempo al conseguimento del lessico specifico.
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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Si precisa che anche i minori con cittadinanza non italiana presenti sul
territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione (art. 45 del
D.P.R. del 31 agosto 1999, n. 394), sono valutati nelle forme e nei modi
previsti per i cittadini italiani, la valutazione terrà comunque in
considerazione la necessaria gradualità in rapporto al progredire
dell’acquisizione della conoscenza della lingua italiana, le potenzialità di
apprendimento dimostrate, la motivazione e l’impegno, gli interessi e le
attitudini dimostrate in relazione anche alle indicazioni delle Linee Guida del
MIUR (CM. n 24 dell’ 1.3.2006).
In relazione al fatto che, come le stesse linee guida evidenziano, “la valutazione
degli alunni stranieri, in particolare quelli neoarrivati, pone problemi di vario
genere” e sulla base dell’art. 4 del DPR n. 275/1999, relativo all’autonomia
didattica delle istituzioni scolastiche, il Consiglio di Classe, per poter valutare
l’alunno straniero non alfabetizzato in lingua italiana, potrà programmare
interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati.
Sarà fondamentale comunque conoscere la storia scolastica precedente
dell’alunno e ogni altra informazione.
Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente
selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di
permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla
programmazione.
Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico
(ITALIANO/L2), che è oggetto di verifiche, concorrerà alla sua valutazione
formativa.
In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella
“sommativa”, i Consigli di Classe prendono in considerazione i seguenti
indicatori:
il percorso scolastico pregresso;
gli obiettivi possibili, rispetto alla situazione di partenza
i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2
i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati
la motivazione
la partecipazione
l’impegno
la progressione e le potenzialità d’apprendimento
Dopo aver preso in esame gli elementi sopraindicati, il Consiglio di Classe
potrà esprimere, in ogni singola disciplina, una valutazione di questo tipo:
http://dirisp.interfree.it/norme/dpr%20394%2031-8-99.htm
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I QUADRIMESTRE
Qualora l’alunno non abbia raggiunto la conoscenza linguistica sufficiente
per affrontare l’apprendimento di contenuti anche semplificati l’insegnante
può:
o decidere di non valutarlo. In questo caso si potrà assegnare SV sul
documento di valutazione riportando a verbale la seguente
motivazione: “La valutazione non viene espressa in quanto
l’alunno si trova nella fase di prima alfabetizzazione”.
o valutare comunque l’alunno specificando a verbale che la
valutazione espressa fa riferimento ad un percorso personale di
apprendimento, in quanto l’alunno si trova nella prima fase di
alfabetizzazione in lingua italiana
o il lavoro svolto dagli alunni stranieri durante i corsi di
alfabetizzazione diventa parte integrante della valutazione di
Italiano o anche di altre discipline nel caso in cui durante le
attività sia possibile l’apprendimento di contenuti.
Qualora lo studente sia in grado di affrontare i contenuti delle discipline
curriculari, essi dovranno essere opportunamente selezionati, individuando
i nuclei tematici irrinunciabili, e semplificati in modo da permettere almeno
il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. In
tal caso l’insegnante valuterà le competenze raggiunte dall’allievo rispetto
agli obiettivi minimi previsti per la classe.
Nel caso in cui gli alunni stranieri abbiano una buona conoscenza di una
lingua straniera (inglese, francese…), essa, almeno in un primo tempo,
potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l’acquisizione dei
contenuti e l’esposizione degli stessi, previa la predisposizione di opportuni
materiali.
Qualora lo studente non abbia alcuna difficoltà di comprensione, né della
lingua parlata né della lingua scritta, può essere valutato normalmente.
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II QUADRIMESTRE E SCRUTINIO FINALE
Per ogni classe dei diversi ordini di scuola il CdC dovrà valutare
attentamente le potenzialità di recupero di ciascun alunno una volta
acquisiti gli indispensabili strumenti linguistici, ammettendo alla classe
successiva nel caso che tale valutazione risulti positiva in relazione al
raggiungimento degli obiettivi previsti dai percorsi personalizzati e
considerando anche i livelli minimi di competenza richiesti per la classe
successiva (in modo particolare per le classi V della primaria e terza
della secondaria).
Per la classe terza è possibile l’ammissione all’esame di stato come per
tutti gli altri ragazzi italiani o italofoni.
In tutti i casi è opportuno riportare a verbale la motivazione della
promozione alla classe successiva, quando ci si trovi in presenza di
debiti facendo riferimento ad un percorso personalizzato di
apprendimento dello studente straniero.
Si ricorda che per tutti gli alunni, e quindi anche per gli alunni stranieri, il
vo-to/valutazione sommativa non può essere la semplice media delle
misurazioni rilevate con le varie prove, ma deve tener conto anche del
raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono impegno,
partecipazione, progressione nell’apprendimento e eventuali
condizioni di disagio. Per la valutazione degli alunni stranieri inoltre è
opportuno prendere in considerazione la situazione di svantaggio
linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell’italiano.
Casi particolari
Alunni neo arrivati che hanno frequentato per meno di 60 giorni il
quadrimestre:
o Si esprime il giudizio sintetico disciplinare( nelle discipline in cui è
possibile farlo altrimenti il voto si omette come precisato sopra) scrivendo a verbale che la valutazione è relativa agli obiettivi del percorso individualizzato di apprendimento
o Per quanto riguarda il voto in italiano si può specificare a verbale che esso è relativo ai progressi compiuti nel percorso di alfabetizzazione per
l’apprendimento della lingua italiana.
Alunni che non hanno partecipato ad una o più attività disciplinari perché impegnati nei corsi di alfabetizzazione.
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o Non si esprime il voto in merito alla/e disciplina/e e nel verbale
si annota che non ha partecipato alle attività perché è stata assegnata la priorità al laboratorio di alfabetizzazione.
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I N D I C A Z I O N I U T I L I
P E R L A S O M M I N I S T R A Z I O N E
D E L L E P R O V E I N V A L S I
A D A L U N N I S T R A N I E R I
PREMESSA
Considerato che per le prove INVALSI il Miur consente di adattare le prove di
accertamento degli “obiettivi nazionali” alle singole situazioni, in analogia a
tale principio si prevede la possibilità di poter elaborare e sottoporre prove
personalizzate anche nell’esame di stato, purché motivate dalla presenza di un
piano di studi personalizzato seguito dall’alunno.
1. Le prove INVALSI si possono somministrare così come sono:
Se la competenza linguistica dell’alunno si situa pienamente nel livello B1
(o B2);
Se inoltre l’alunno ha una sufficiente padronanza in merito all’ambito
lessicale e contenutistico proposti dalla prova stessa;
Oppure se lo stesso alunno, con l’aiuto del dizionario e un allungamento dei
tempi di somministrazione, può comunque affrontare la prova.
2. E’ opportuno somministrare prove personalizzate elaborate dalla
scuola:
se l’alunno ha una scarsa conoscenza della lingua italiana e si trova vicino
al livello A1;
oppure se si ritiene che le prove INVALSI proposte lo scorso anno siano
troppo lontane da quanto seguito nel percorso scolastico dello studente di
livello A2 (in tutti e tre gli ambiti:lingua italiana, matematica, scienze).
E’ utile ricordare che:
Per alunni di livello A1 il testo (brevissimo) può essere composto di parole o
piccole frasi (rispettando la sequenza Soggetto Verbo Oggetto ed usando un
lessico minimo) e/o essere affiancato da immagini;
Le prove possono limitarsi a:
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- Far corrispondere parole o frasi ad immagini, anche con l’uso del
dizionario;
- Ordinare in sequenza immagini con relative didascalie (frasi o parole);
- Dimostrare la comprensione del significato globale del testo, attraverso
quesiti che chiedano la scelta di immagini/parole appropriate;
- Per alunni di livello A2 si deve individuare un breve testo di tipo
narrativo (escludendo quelli poetici, riflessivi o con funzioni espositive),
legato ad un lessico personale ed esperienziale, comunque già affrontato
in precedenza.
F.to Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Antonella Ubaldi
Firma autografa sostituita a mezzo stampa Ai sensi dell’art. 3 comma 2 del D.lgs. n. 39 del 1993
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ALLEGATO N.2 VALUTAZIONE INIZIALE
(Valutazione in ingresso del livello di conoscenze)
SCHEDA LINGUISTICA: COMPETENZE IN ITALIANO L2
Comprensione dell’orale Livello principiante:
Non comprende alcuna parola (in italiano)
Comprende singole parole (dell’italiano) Livello A1
Comprende espressioni familiari e frasi molto semplici
Comprende semplici domande, indicazioni e inviti formulati in modo lento e chiaro
Comprende alcuni vocaboli ad alta frequenza delle discipline scolastiche Livello A2
Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato
Comprende quanto gli viene detto in semplici conversazioni quotidiane
Individua l’argomento di conversazioni cui assiste, se si parla in modo lento e chiaro
Comprende l’essenziale di una spiegazione semplice, breve e chiara
Ricava le informazioni principali da semplici messaggi audiovisivi Livello B1
Comprende i punti principali di un discorso su argomenti legati alla vita quotidiana e scolastica, a condizione che si parli in modo lento e chiaro
Ricava l’informazione principale da testi (audiovisivi,) radiofonici o televisivi Livello B2
Comprende un discorso anche articolato in modo complesso purché riferito ad argomenti relativamente noti.
Comprende la maggior parte delle trasmissioni televisive e dei film Comprensione dello scritto Livello principiante:
Non sa decodificare il sistema alfabetico
Sa leggere e comprendere qualche parola scritta
Legge parole e frasi senza comprenderne il significato Livello A1
Comprende semplici domande, indicazioni e frasi con semplice struttura e con vocaboli di uso quotidiano
Su argomenti di studio comprende testi molto semplificati, con frasi elementari e vocaboli ad alta frequenza della disciplina
Livello A2
Comprende il senso generale di un testo elementare su temi noti
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Comprende un testo di studio semplificato con frasi strutturate in modo semplice Livello B1
Comprende testi in linguaggio corrente su temi a lui accessibili
Adeguatamente supportato, comprende i libri di testo Livello B2
Riesce a comprendere un testo di narrativa (contemporanea) o un argomento di attualità
Produzione orale Livello principiante:
Non si esprime oralmente in italiano
Comunica con molta difficoltà
Comunica con frasi composte da singole parole Livello A1
Sa rispondere a semplici domande e sa porne
Sa usare espressioni quotidiane per soddisfare bisogni concreti
Sa produrre qualche frase semplice con lessico elementare
Sa comunicare in modo semplice se l’interlocutore collabora Livello A2
Sa produrre messaggi semplici su temi quotidiani e scolastici ricorrenti
Prende l’iniziativa per comunicare in modo semplice
Sa descrivere in modo semplice fatti legati alla propria provenienza, formazione, ambiente
Livello B1
Sa comunicare in modo semplice e coerente su argomenti [per lui/lei] familiari
Sa partecipare in modo adeguato a conversazioni su argomenti [per lui/lei] familiari
Sa riferire su un’esperienza, un avvenimento, un film, “su un testo letto” Livello B2
Si esprime in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti, esprimendo eventualmente anche la propria opinione Produzione scritta Livello principiante
Non sa scrivere l’alfabeto latino
Scrive qualche parola (in italiano) Livello A1
Sa scrivere sotto dettatura frasi semplici
Sa produrre frasi semplici con lo spunto di immagini e di domande
Sa produrre brevi frasi e messaggi Livello A2
Sa produrre un testo semplice con la guida di un questionario
Se opportunamente preparato, sa produrre un testo semplice, comprensibile, anche se con alcuni errori
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Livello B1
Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti noti Livello B2
Sa produrre testi articolati su diversi argomenti di suo interesse _______________ NOTE 1) L’indicazione del Livello di competenza (principiante, A1, A2, B1, B2) sono in base al Framework europeo non figura nella Scheda dell’alunno, ma solo in quella (in italiano) dell’insegnante. 2) Le abilità indicate nella scheda linguistica prescindono dall’età e dal livello generale di istruzione dello studente e consentono di delinearne principalmente la competenza linguistica finalizzata alla comunicazione orale e scritta (dunque strumentale all’acquisizione di ogni contenuto disciplinare e all’integrazione). Gli alunni neo arrivati, infatti, partono generalmente tutti da un livello basso o nullo di conoscenza dell’italiano. 3) Un livello si ritiene raggiunto se sono conseguite tutte le quattro abilità a tale livello. 4) Le abilità indicate (dai livelli A1 in poi) fungono pure da obiettivi per l’insegnamento nelle diverse fasi dell’acquisizione dell’italiano da parte dell’alunno.
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ALLEGATO N.2
SCHEDA INFORMATIVA ALUNNO STRANIERO
NOME__________________________________COGNOME____________________________________
ISCRITTO A____________________________DAL_________________________
CLASSE_______________
NATO A_____________________IL_______________ CITTADINANZA_______________________________
COMPOSIZIONE NUCLEO
FAMILIARE__________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________ ABITANTE
A________________________VIA_______________________________________(PR.)_______
TEL_______________________________
CELL.________________________________________________
IN CASO DI NECESSITA’ C’E’ QUALCUNO CHE CONOSCE L’ITALIANO A CUI
TELEFONARE?_____________________________
L’ALUNNO E’ IN ITALIA DAL_______________________________________
PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN PATRIA (BARRARE) SI NO
HA PRESENTATO DOCUMENTAZIONE SCOLASTICA SI NO
ANNI DI SCOLARIZZAZIONE IN PATRIA ____________________________
PRECEDENTEMENTE SCOLARIZZATO IN ITALIA SI NO
ELEMENTARI
CLASSE I SI NO
CLASSE II SI NO
CLASSE III SI NO
CLASSE IV SI NO
CLASSE V SI NO
MEDIE
CLASSE I SI NO
CLASSE II SI NO
CLASSE III SI NO
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LINGUE CONOSCIUTE (barrare con una crocetta ove possibile definire il livello in base al quadro comune europeo )
LINGUA MATERNA____________________________________
LINGUE PARLATE: □ INGLESE □ FRAN CESE □ SPAGNOLO □ PORTOGHESE
ALTRO________________________________
LINGUE USATE ANCHE A LIVELLO
SCRITTO:_________________________________________________
LINGUE STUDIATE: □ INGLESE □ FRANCESE □ SPAGNOLO □ PORTOGHESE
ALTRO________________________________
HA SEGUITO UN LABORATORIO DI ITALIANO L2 SI NO
PER QUANTE ORE/SETT? ___________________________
PER QUANTI ANNI? ___________________________
IN FAMIGLIA QUALE LINGUA SI
PARLA?_________________________________________________________________
RAPPORTI ALUNNO /SCUOLA
RISPETTA LE CONSEGNE SI NO
RISPETTA LE REGOLE SI NO
HA UN ATTEGGIAMENTO COLLABORATIVO SI NO
E’ ISOLATO SI NO
E’ INSERITO IN GRUPPI DI CONNAZIONALI SI NO
E’ INTEGRATO NEL GRUPPO CLASSE SI NO
ALTRO_________________________________________________________
I RAPPORTI SCUOLA/FAMIGLIA SONO:
□ INESISTENTI □ DIFFICOLTOSI □ REGOLARI
ELEMENTI CARATTERIZZANTI L’AMBITO SOCIOCULTURALE DI PROVENIENZA (gruppo familiare numeroso, famiglia unita o separata, difficoltà economiche, l’alunno vive con parenti, l’alunno ha fratello più grandi o più piccoli)
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
PROGETTO MIGRATORIO DELLA FAMIGLIA (ipotesi di un ritorno in patria, di migrazione in altro paese, di permanenza in Italia)
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
CHI PARLA ITALIANO IN FAMIGLIA?__________________________________________________________
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