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Progetto AIRUmbria
Realizzazione di un sistema per l’archiviazione, la conservazione sostitutiva e la dematerializzazione dei documenti MODULI SW REALIZZATI E FUNZIONANTI DEL SERVIZIO DI
CONSERVAZIONE Specifiche del nucleo minimo di conservazione
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Codice: 571-99-02-663 Emesso il:2-08-2011 Versione: 2
PROGETTO AIRUMBRIA
Realizzazione di un sistema per l’archiviazione, la conservazione sostitutiva e la dematerializzazione
dei documenti
MODULI SW REALIZZATI E FUNZIONANTI DEL SERVIZIO DI CONSERVAZIONE
Specifiche del nucleo minimo di conservazione (documento 6.6.3)
Progetto AIRUmbria
Realizzazione di un sistema per l’archiviazione, la conservazione sostitutiva e la dematerializzazione dei documenti MODULI SW REALIZZATI E FUNZIONANTI DEL SERVIZIO DI
CONSERVAZIONE Specifiche del nucleo minimo di conservazione
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Data:
01/08/2011 Compilato: Alessandro Cavazzoni____________________ Alfredo Larotonda ____________________
Data: 02/08/2011 Rivisto: Alfredo Larotonda ____________________
Data: 02/08/2011 Approvato: Brunella Pierini ____________________
Destinatari: Webred S.p.A. Regione Umbria
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CONSERVAZIONE Specifiche del nucleo minimo di conservazione
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Indice dei contenuti
1 GENERALITÀ .............................................................................................................................. 5
2 GENERALITÀ .............................................................................................................................. 6
3 SCHEMA CONCETTUALE DEL NUCLEO MINIMO DI CONSERVAZIONE ............. 8
4 ARCHITETTURA LOGICA DEL GATEWAY .................................................................... 10
5 ARCHITETTURA TECNICA DEL GATEWAY ................................................................... 12
5.1 SERVIZI .............................................................................................................................................. 15
6 CASI D’USO DI UTILIZZO DEL GATEWAY ..................................................................... 17
6.1 INVIO IN CONSERVAZIONE DI UNO O PIÙ DOCUMENTI CON
COMUNICAZIONE DI TIPO SINCRONO ................................................................................... 17
6.1.1 CONTESTO............................................................................................................................. 17
6.1.2 SCENARIO BASE .................................................................................................................. 17
6.1.3 DETTAGLI .............................................................................................................................. 21
6.2 INVIO IN CONSERVAZIONE DI UNO O PIÙ DOCUMENTI CON
COMUNICAZIONE DI TIPO ASINCRONO ................................................................................ 22
6.2.1 CONTESTO............................................................................................................................. 22
6.2.2 SCENARIO BASE .................................................................................................................. 22
6.2.3 DETTAGLI .............................................................................................................................................. 28
6.3 CONSULTAZIONE DELLE INFORMAZIONI DI TRACING ................................................... 29
6.3.1 CONTESTO ............................................................................................................................................. 29
6.3.2 SCENARIO BASE ................................................................................................................................... 29
6.3.3 DETTAGLI .............................................................................................................................................. 31
7 ANALISI PER LA GENERALIZZAZIONE DELL’INTERFACCIA VERSO IL
CONSERVATORE .................................................................................................................... 34
7.1 STRUTTURA DOCUMENTO DI CONSEGNA AD UNIMATICA ........................................... 34
7.2 STRUTTURA DOCUMENTO DI TEST DI CONSEGNA AD UNIMATICA ............................ 36
7.3 TABELLA PARAMETRI DI RICHIESTA NORMALIZZATA PER SERVIZIO DI
RICHIESTA CONSEGNA ................................................................................................................ 38
7.4 TABELLA PARAMETRI DI RISPOSTA NORMALIZZATA A SERVIZIO DI
RICHIESTA CONSEGNA ................................................................................................................ 47
8 COLLEGAMENTI ED AUTORIZZAZIONE ....................................................................... 52
9 MODIFICHE RICHIESTE AL SISTEMA INTERPA .......................................................... 53
9.1 MODIFICHE ALL’INTERFACCIA UTENTE ED ALLE FUNZIONALITÀ
GESTIONALI PER SUPPORTARE L’INVIO MANUALE AL GATEWAY DI
CONSERVAZIONE .......................................................................................................................... 53
9.2 MODIFICHE ALLE FUNZIONALITÀ GESTIONALI PER L’INVIO AUTOMATICO
AL GATEWAY DI CONSERVAZIONE ......................................................................................... 60
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1 GENERALITÀ
Oggetto:
Realizzazione di un sistema per l’archiviazione, la conservazione sostitutiva e la dematerializzazione dei documenti MODULI SW REALIZZATI E FUNZIONANTI DEL SERVIZIO DI CONSERVAZIONE – Specifiche del nucleo minimo di conservazione
Riferimenti a documenti aziendali:
[1] Integrazione Studio di Fattibilità PEI 2007 del 5/11/2009 [2] Manuale d’uso dell’Interfaccia tecnica di riversamento e relativi file tecnici del 1-6-2011 [3] Manuale Conservazione-interfaccia web di caricamento ed esibizione rev. 1 del 2/3/2011
Riferimenti esterni:
Moduli utilizzati
History V1: rilascio iniziale (28-10-2011) V2: recepite le specifiche di ulteriori funzionalità gestionali di INTERPA (02-08-2011)
Glossario, abbreviazioni e acronimi:
SGD Sistema di Gestione Documentale.
SCN Sistema di Conservazione
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2 GENERALITÀ
Il documento fornisce la progettazione tecnica Nucleo Minimo di Conservazione. Per ―nucleo minimo del sistema‖ si intende l’approntamento di una infrastruttura software funzionante in grado di inoltrare, archiviare e conservare documenti. Tale infrastruttura si è evoluta rispetto a quanto descritto nell’integrazione allo studio di fattibilità [1] in quanto si è tenuto conto delle funzionalità esposte dall’aggiudicatario della gara di Conservazione a Norma, UNIMATICA SpA, e del fatto che l’erogatore del servizio può cambiare nel tempo o addirittura possono coesistere più conservatori contemporaneamente. Si è introdotto quindi il concetto di Gateway Unico di Conservazione che rappresenta il componente principale del Nucleo Minimo. Sono inoltre state arricchite le funzionalità previste nel sistema INTERPA, soprattutto al fine di facilitare le operazioni di invio in conservazione da parte dell’utente. Il Gateway Unico di Conservazione ha le seguenti principali caratteristiche:
- Convoglia i documenti da mandare in conservazione e provenienti da una pluralità di sistemi, verso uno o più conservatori
- Il Gateway è progettato per supportare un’interfaccia normalizzata, ovvero un’interfaccia che, nei limiti di quanto noto, è indipendente dal Conservatore che in un dato momento fornisce il servizio di Conservazione a Norma. Per la normalizzazione sono state considerate le interfacce di UNIMATICA ed INFOCERT che operano in modo differente tra loro. IL documento riporta l’analisi relativa;
- Utilizza uno strumento di amministrazione per il tracing dei flussi.
Il nucleo minimo si avvale anche di ulteriori funzionalità messe a disposizione dal Conservatore e da altre funzionalità che devono essere aggiunte al
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prodotto INTERPA. In particolare: - Il Conservatore mette a disposizione una interfaccia web per il
caricamento manuale dei documenti e per l’esibizione dei documenti. L’interfaccia è descritta in [3]. Tale interfaccia, relativamente al caricamento manuale dei documenti, è adatta per piccoli interventi e non è utilizzabile per grosse moli di archiviazione;
- INTERPA viene adeguato o mediante l’integrazione al Gateway Unico di Conservazione a cui
si è accennato sopra o mediante l’aggiunta di una interfaccia per l’invio manuale al
Gateway o mediante l’aggiunta di ulteriori funzioni gestionali per l’invio
automatico al Gateway Il capitolo 3 illustra lo schema concettuale complessivo del nucleo minimo. I capitoli 4, 5, 6 sono specifici del Gateway Unico di Conservazione. Il capitolo 7 costituisce l’analisi dei dati di interfaccia di INFOCERT ed UNIMATICA al fine di sintetizzare un’interfaccia unica che si possa adatatre facilmente ai vari Conservatori. Il capitolo 9 è relativo alla specificazione delle modifiche all’applicativo INTERPA.
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3 SCHEMA CONCETTUALE DEL NUCLEO MINIMO DI CONSERVAZIONE
Il sistema del Nucleo Minimo di Conservazione, operante in logica centralizzata, consente l’accesso alle sezioni applicative a qualsiasi utente autorizzato pur con le limitazioni iniziali e le differenze tipologiche rispetto a:
Enti che già utilizzano il sistema InterPA in ASP o in house (Ente tipo#1).
Questi enti, grazie alle modifiche effettuate su INTERPA, potranno
mandare in conservazione documenti manualmente o con modalità
semiautomatiche/automatiche. L’operazione di adattamento
dell’applicazione INTERPA è per l’Ente a costo zero;
Enti che hanno sistemi gestionali diversi da InterPA (Ente tipo#2). Questi
Enti dovranno adattare il loro applicativo all’interfaccia esposta dal
gateway e descritta dettagliatamente in [2]. Se vorranno potranno
aggiungere funzionalità aggiuntive all’applicativo per automatizzare
l’invio dei documenti. Gli oneri di tali adattamenti sono a carico dell’Ente;
Enti che non hanno un sistema di protocollo/gestione documentale
informatizzato (Ente tipo#3). Per questi Enti è disponibile un semplice
applicativo web messo a disposizione dal Conservatore che consente di
riversare documenti in modo semplificato
Tutti gli enti possono esibire i documenti conservati, operazione che
avviene di norma molto raramente, utilizzando l’interfaccia messa a
disposizione dal Conservatore
La figura seguente rappresenta lo schema concettuale del sistema AIR-Umbria e le relazioni tra le diverse tipologie di Ente mettendo in evidenza le componenti da realizzare (in arancione).
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In particolare le componenti da realizzare sono le seguenti:
1. Gateway Unico di Conservazione
2. Modulo di integrazione di INTERPA con il Gateway e funzionalità di invio manuale al Gateway
3. Modulo di funzionalità gestionali aggiuntive di INTERPA per l’invio automatico al Gateway
Gateway
Unico di
Conservazione
Sistema in
produzione –
CONSERVATORE
Richiede
di conservare
Richiede
di conservare
Sistema di test
CONSERVATORE
INTERPAENTE tipo#1
Con INTERPA
(in ASP o on-site)
Integrazione
Funz. Gest. Agg.
Altro sistema
Integrazione
Funz. Gest. Agg.
ENTE tipo#2
Con altra piattaforma
documentale/protocollo
Richiede
di conservare ENTE tipo#3
Senza documentale/
protocollo
Richiesta di
conservare
Richiede
di esibireTUTTI gli ENTI
COAP
SPC
COAP
SPC
Figura 1 Schema concettuale del nucleo minimo di conservazione
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4 ARCHITETTURA LOGICA DEL GATEWAY
L’architettura prevede l’introduzione di un Gateway di Conservazione che effettua fondamentalmente due operazioni:
- Il disaccoppiamento più alto possibile tra l’ente ed il conservatore introducendo un’interfaccia normalizzata esposta dal Gateway
- La gestione degli invii in modalità sincrona ed asincrona. - La registrazione delle informazioni relative a ciascun invio
Il disaccoppiamento viene ottenuto mediante strati di trasformazione che riportano le strutture dati di input/output ad una forma ―neutra‖ intermedia indipendente dal Conservatore. La struttura a blocchi è riportata nella figura seguente.
GATEWAY
Applicazione
verticale #1
…...
Client ws
Applicazione
verticale #N
Client ws
Framework di reliable messaging
Socket sincrono
Modulo di
trasformazione
Modulo di
tracing
Socket asincrono
DB
Conservatore
decoder
Binding
interface
Modulo di invio
Figura 2 Struttura a blocchi del gateway
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Il flusso generale è invece riportato nella figura seguente.
Operazioni sui datI di REQUEST di conservazione
Applicazione Verticale
Indetificazione
Conservatore
dell-Ente
Trasformazione
nel formato del
Conservatore
supplysupply
input
Il Conservatore è
determinato in funzione
dell’Ente
La relazione Ente-
Conservatore è su DB
Chiamata verso
il Conservatore
Durante la trasformazione
alcuni dati statici possono
essere aggiunti.
Questi dati sono su DB e
possono dipendere
dall’Ente e/o dal
Conservatore
output
Eventuale
bufferizzazione
per la consegna
asincrona
affidabile
Il gateway deve poter
supportare un invio
sincrono ed asincrono
relativamente all’inviante
supply
Operazioni sui datI di RESPONSE di conservazione
output
Trasformazione
nel formato
Normalizzato
Tracing delle
informazioni di
flusso
extract
Le informazioni di tracing
sono poste su un db
consultabili da portale
supply
Tracing delle
informazioni di
flusso
extract
return
Informazioni di
tracing associate a
quelle di request
Figura 3 Schematizzazione del flusso complessivo
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5 ARCHITETTURA TECNICA DEL GATEWAY
L’obiettivo del gateway in base alle considerazioni fatte è:
Disaccoppiare i client degli enti dai conservatori
Garantire la consegna dei messaggi inviati al conservatore
Gestire le problematiche di integrazione (validazione,trasformazione,routing dei messaggi)
Garantire l’elaborazione dei messaggi in modalità asincrona Per garantire i requisiti elencati il gateway sarà realizzato secondo un’architettura a strati che integri un sistema di message brokering. Al client sarà esposta una interfaccia standard indipendente dal conservatore. Il gateway si occuperà di validare formalmente i messaggi in entrata, validare applicativamente i messaggi in base al conservatore scelto , dirigere il messaggio verso il conservatore. Per il client inviare un documento in conservazione consisterà nell’invocazione di un servizio web. Sarà il gateway ad occuparsi delle problematiche di consegna del messaggio. La soluzione sarà quindi un messaging system in cui il sender , l’applicativo dell’ente, genera un messaggio e lo invia al receiver , il conservatore.
Figura 4 - Messaging System
Vanno definite le modalità con le quali saranno esposte le interfacce verso gli enti e le elaborazioni che subisce il messaggio prima di giungere a
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destinazione. La logica è la seguente:
Il client dell’ente si interfaccia con un web service esposto dal gateway.
Il gateway invoca il web service esposto dal conservatore.
All’interno del gateway il messaggio subisce le opportune validazioni e trasformazioni.
Stabilito che il gateway sia per il client dell’ente che per il conservatore è di tipo HTTP ed il messaggio è di tipo SOAP bisogna definire le operazioni da effettuare sul messaggio prima che arrivi a destinazione. Le operazioni possono essere individuate nelle seguenti:
Validazione formale del messaggio in base allo schema definito
Acquisizione delle informazioni sul conservatore a partire dall’ente chiamante
Routing del messaggio in base al conservatore scelto
Validazioni applicative specifiche per il conservatore scelto
Trasformazione del messaggio nel formato del conservatore
Invio del messaggio al conservatore Ad ogni passo del processo vanno inoltre memorizzate le informazioni per il tracing del messaggio.
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Di seguito sono raffigurate le azioni compiute sul messaggio nei vari passi sul canale.
Figura 5 - Pipeline
In Figura 5 i blocchi rappresentano le azioni effettuate sul messaggio nella pipeline. I simboli numerati rappresentano i messaggi nei vari stati della pipeline:
Messaggio 0 Il payload inviato dall’Ente viene ricevuto
Messaggio 1 Il payload ricevuto dal client viene validato in base allo schema
Messaggio 2 In base all’ente chiamante viene effettuato il routing del messaggio verso il corretto conservatore
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Messaggio3 Il payload ricevuto dal client viene validato in base alle regole di business del singolo conservatore
Messaggio4 Il payload viene trasformato nel formato del conservatore
Messaggio5 In base all’esito della chiamata al conservatore viene generata la risposta da ritornare al client.
L’esito di ognuna delle operazioni sopra elencate viene registrata attraverso una chiamata al tracing service. Il processo raffigurato è quello che avviene all’interno del gateway. Il medesimo processo sarà esposto al client in due modalità:
Modalità sincrona (request/response) Il client riceve un messaggio di ritorno indicante l’avvenuta consegna del messaggio al conservatore. Il messaggio sarà un messaggio SOAP con un payload strutturato in base ad uno schema stabilito.
Modalità asincrona (one way) Il client riceve un messaggio di avvenuta consegna al gateway. Il messaggio sarà un messaggio SOAP con un payload strutturato in base ad uno schema stabilito e identico al caso di modalità sincrona.
In caso di modalità asincrona saranno inviate notifiche via email nel caso in cui vi sia un errore nella consegna del messaggio al conservatore.
5.1 SERVIZI
Il gateway definisce tre servizi di base:
ServizioConservazione
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ServizioConservazioneSincrono
ServizioConservazioneAsincrono ServizioConservazione è il servizio esposto ai client con interfaccia standard. Il ServizioConservazione in base al valore del campo tipo_invio contenuto nel messaggio, che può essere SINCRONO o ASINCRONO, dirige l’elaborazione verso il servizio corrispondente. I due servizi ServizioConservatoreSincrono e ServizioConservatoreAsincrono non sono pubblicati all’esterno e sono identici per le azioni operate sui messaggi ma differiscono per la modalità di invocazione.
Figura 6 - Servizi del Gateway
Per ogni conservatore va poi sviluppato un servizio che riceve il messaggio standard lo trasforma nel formato del conservatore ed invoca il web service del conservatore.
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6 CASI D’USO DI UTILIZZO DEL GATEWAY
6.1 INVIO IN CONSERVAZIONE DI UNO O PIÙ DOCUMENTI CON
COMUNICAZIONE DI TIPO SINCRONO
6.1.1 CONTESTO
Un Ente deve inviare, mediante un Applicativo Verticale, uno o più documenti, con eventuali allegati, in conservazione. A questo scopo l’Applicativo Verticale deve invocare l’apposito servizio esposto dal Gateway di Conservazione mediante una interfaccia standard ed attendere l’esito del Gateway. In questo caso la risposta del gateway ha il significato di ―esito della consegna al CONSERVATORE‖ del singolo documento più gli eventuali allegati.
6.1.2 SCENARIO BASE
Obiettivo: Inviare in conservazione uno o più documenti
Pre-Condizioni:
Post-Condizioni per Successo:
L’invocazione del servizio ha restituito successo
Post-Condizioni per Fallimento:
L’invocazione del servizio non ha restituito successo
Estende il caso d’uso: N.A.
Specializza il caso d’uso:
N.A.
SCENARIO DI BASE
Passo Descrizione
1. L’utente dell’Applicazione Verticale richiede l’invio di uno o
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Passo Descrizione
più documenti in conservazione comprensivi o meno di allegati
2. L’Applicazione Verticale, invoca – per ogni documento comprensivo o meno di allegati - il servizio sincrono esposto dal Gateway di Conservazione per la trasmissione dei documenti e si mette in attesa della risposta da parte del Gateway
3. Il Gateway processa il messaggio eseguendo i seguenti task:
Inizia la tracciatura1 del messaggio memorizzando: o Ente o Struttura o Applicazione o Installazione o tipoDocumento o Data/ora richiesta conservazione o ID documento o Nome del documento o Tipo di invio (S=SINCRONO) o Conservatore (attualmente UNI = Unimatica;
INF=INFOCERT) o Numero degli allegati o Per ciascun allegato il nome
assembla il messaggio secondo quanto richiesto dal Conservatore
aggiunge eventuali parametri statici dipendenti dal tipo di Conservatore scelto e dall’Utente
1 E’ opportuno che internamente a ciascuna richiesta di conservazione venga fatto corrispondere un id univoco (idInternoRichiesta) corrispondete alla nuova richiesta
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Passo Descrizione
I parametri aggiunti derivano da parametri presenti in un database
4. Il Gateway invia al Conservatore la richiesta e si mette in attesa della risposta
5. Il Conservatore esegue l’operazione di messa in conservazione
6. Il Gateway riceve la risposta – ESITO = SUCCESSO - dal Conservatore ed esegue i seguenti task:
completa la tracciatura della richiesta inserendo o esito (S = Successo) o data/ora invio o data/ora di risposta o eventuale handle del documento restituito dal
Conservatore (codiceDocumentoConservatore) o eventuale codice della tracciatura restituito dal
Conservatore (richiestaID)
assembla la risposta secondo il formato standard
ritorna all’Applicativo Verticale.
SCENARI ALTERNATIVI
Passo Descrizione
6-alt. Sono presenti degli Errori/Warning generati dal Conservatore o dal Gateway. In questo caso il passo 6 diventa: CASO ERRORE GENERATO DA CONSERVATORE
completa la tracciatura della richiesta inserendo o esito (E = ERRORE oppure W = Warning)
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Passo Descrizione
o data/ora invio o data/ora di risposta o Eventuale codice di tracing (richiestaID) o codice Anomalia o descrizioneAnomalia
assembla la risposta secondo il formato standard
ritorna all’Applicativo Verticale
CASO ERRORE GENERATO DA MANCATA CONNESSIONE o INTERNO DEL GATEWAY
completa la tracciatura2 della richiesta inserendo o esito (E = ERRORE oppure W = Warning) o data/ora invio o la data/ora di rilevazione dell’errore o descrizione Anomalia quanto rilevato dal
gateway
assembla la risposta secondo il formato standard
ritorna all’Applicativo Verticale
2 Il completamento della tracciatura è dipendente dalla disponibilità del db che potrebbe essere esso stesso causa dell’errore
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6.1.3 DETTAGLI
Operazioni sui dati ricevuti
preliminari al passaggio al ConservatoreApplicazione Verticale
Determina il
Conservatore
Trasformazione
dati per l’invio
supplysupply
input
Il Conservatore è
determinato in funzione
dell’Ente
La relazione Ente-
Conservatore è su DB
Chiamata verso
il Conservatore
Durante la trasformazione
alcuni dati statici possono
essere aggiunti.
Questi dati sono su DB e
possono dipendere
dall’Ente e/o dal
Conservatore
Tracing
supply
Vengono memorizzate le
informazioni per il tracing
dei flussi
Figura 7 Invio sincrono dei dati al Conservatore mediante Gateway
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6.2 INVIO IN CONSERVAZIONE DI UNO O PIÙ DOCUMENTI CON
COMUNICAZIONE DI TIPO ASINCRONO
6.2.1 CONTESTO
Un Ente deve inviare, mediante un Applicativo Verticale, uno o più documenti in conservazione. A questo scopo l’Applicativo Verticale deve invocare l’apposito servizio esposto dal Gateway di Conservazione mediante una interfaccia standard ed attendere la risposta del Gateway. In questo caso la risposta del gateway ha il significato di ―presa in consegna‖ del documento. Sarà compito del Gateway occuparsi della consegna affidabile del documento al Conservatore e tracciarne l’esito sul db del Gateway in modo che il Responsabile della Conservazione dell’Ente possa, se vuole, prenderne visione.
6.2.2 SCENARIO BASE
Obiettivo: Inviare in conservazione uno o più documenti
Pre-Condizioni:
Post-Condizioni per Successo:
L’invocazione del servizio ha restituito successo
Post-Condizioni per Fallimento:
L’invocazione del servizio non ha restituito successo
Estende il caso d’uso: N.A.
Specializza il caso d’uso:
N.A.
SCENARIO DI BASE
Passo Descrizione
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Passo Descrizione
1. L’utente dell’Applicazione Verticale richiede l’invio di uno o più documenti in conservazione comprensivi o meno di allegati
2. L’Applicazione Verticale, invoca – per ogni documento comprensivo o meno di allegati - il servizio asincrono esposto dal Gateway di Conservazione per la trasmissione dei documenti e si mette in attesa della risposta da parte del Gateway
3. Il Gateway processa3 il messaggio eseguendo i seguenti task:
Bufferizza il documento per consentire una molteplicità di ri-trasmissioni al Conservatore nel caso di esito di trasmissione fallito
Inizia la tracciatura del messaggio memorizzando una nuova riga contenente:
o Ente o Struttura o Applicazione o Installazione o tipoDocumento o Data/ora richiesta conservazione o ID documento o Nome del documento o Tipo di invio (A= ASINCRONO) o Conservatore (attualmente UNI = Unimatica;
INF=INFOCERT) o Numero degli allegati
3 3 E’ opportuno che internamente a ciascuna richiesta di conservazione venga fatto corrispondere un id univoco (idInternoRichiesta) corrispondete alla nuova richiesta
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Passo Descrizione
o Per ciascun allegato il nome
Ritorna al chiamante con l’esito di queste operazioni preliminari (Esito = Successo). Non sono in questo caso valorizzati i campi:
o codiceDocumentoConservatore o richiestaID o codice Anomalia
4. Il Gateway estrae dal buffer il messaggio utilizzando le sue politiche di estrazione a tempo coerentemente con il numero massimo di tentativi configurati.
5. Il Gateway:
assembla il messaggio secondo quanto richiesto dal Conservatore
aggiunge eventuali parametri statici dipendenti dal tipo di Conservatore scelto e dall’Utente
I parametri aggiunti derivano da parametri presenti in un data/orabase
6. Il Gateway invia al Conservatore la richiesta e si mette in attesa della risposta
7. Il Conservatore esegue l’operazione di messa in conservazione
8. Il Gateway riceve la risposta dal Conservatore ed esegue i seguenti task:
completa la tracciatura della richiesta inserendo un nuovo record riferito ai dati immessi all’atto della richiesta di conservazione
o esito (S = Successo) o data/ora invio
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Passo Descrizione
o data/ora di risposta o eventuale handle del documento restituito dal
Conservatore (codiceDocumentoConservatore) o eventuale codice della tracciatura restituito dal
Conservatore (richiestaID) o numero del tentativo4
elimina dalla coda il messaggio inviato contenente il documento conservato con successo
SCENARI ALTERNATIVI
Passo Descrizione
3-alt. Sono presenti degli Errori/Warning generati dal Gateway nella fase di ricezione della richiesta da parte dell’Applicazione Verticale. In questo caso il passo 3 diventa: CASO ERRORE GENERATO DA INTERNO DEL GATEWAY
completa la tracciatura5 della richiesta inserendo un nuovo record riferito ai dati immessi all’atto della richiesta di conservazione:
o esito (E = ERRORE) o la data/ora di rilevazione dell’errore o descrizione Anomalia quanto rilevato dal
gateway
elimina il messaggio dalla coda di invio qualora questo
4 Il tentativo si intende riferito al tentativo di trasmissione al Conservatore 5 Il completamento della tracciatura è dipendente dalla disponibilità del db che potrebbe essere esso stesso causa dell’errore
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Passo Descrizione
sia già stato bufferizzato
assembla la risposta secondo il formato standard
ritorna al chiamante con Esito = Errore
8-alt Sono presenti degli Errori/Warning generati dal Conservatore o dal Gateway nella fase di invio del messaggio al Conservatore. In questo caso il passo 8 diventa: CASO ERRORE GENERATO DA CONSERVATORE
completa la tracciatura della richiesta inserendo o esito (E = ERRORE oppure W = Warning) o data/ora di risposta o Eventuale codice di tracing (richiestaID) o codice Anomalia o descrizione Anomalia
elimina il messaggio dalla coda di invio
invio una mail di alert ad una casella di email prefissata contenente:
o la descrizione dell’anomalia o il codice dell’ente o il codice del documento (documentoID)
CASO ERRORE GENERATO DA MANCATA CONNESSIONE o INTERNO DEL GATEWAY
completa la tracciatura della richiesta inserendo un nuovo record riferito ai dati immessi all’atto della richiesta di conservazione:
o esito (E = ERRORE oppure W = Warning) o la data/ora di rilevazione dell’errore
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Passo Descrizione
o descrizione Anomalia quanto rilevato dal gateway
o numero del tentativo
dopo tun numero programmabile di tentativi, invio una mail di alert ad una casella di email prefissata contenente:
o la descrizione dell’anomalia o il codice dell’ente o il codice del documento (documentoID) o una dicitura in chiaro che indica l’impossibilità di
inviare il documento ed elimina il messaggio dalla coda di invio
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6.2.3 DETTAGLI
Operazioni sui dati ricevuti
preliminari al passaggio al ConservatoreApplicazione Verticale
Determina il
Conservatore
Trasformazione
dati per l’invio
supplysupply
input
Il Conservatore è
determinato in
funzione dell’Ente
La relazione Ente-
Conservatore è su
DB
Chiamata verso
il Conservatore
Durante la
trasformazione alcuni
dati statici possono
essere aggiunti.
Questi dati sono su DB e
possono dipendere
dall’Ente e/o dal
Conservatore
Tracing
supply
Vengono
memorizzate le
informazioni per il
tracing dei flussi
Funzioni di
buffering e
consegna
affidabile
supply
La consegna dei messaggi
è di tipo asincrono.
Un apposito framework si
deve occupare di buffering
e di consegna affidabile dei
messaggi contenenti il
documento
Invio mail di
alert
supply
Nel caso di
mancate
ritrasmissioni o di
errore dal
conservatore, viene
inviato un alert
Figura 8 Invio asincrono dei dati al Conservatore mediante Gateway
Relativamente al passo 4. è necessario utilizzare una piattaforma concepita per la gestione asincrona dell’invio dei messaggi in ottica SOA. In particolare dovrà essere possibile configurare su tale piattaforma i seguenti parametri:
- numero di tentativi di ritrasmissione in caso di mancata trasmissione dovuta a mancanza di connessione
- tempo di polling - politica di retention dei documenti per i quali è scaduto il timout di
ritrasmissioni
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6.3 CONSULTAZIONE DELLE INFORMAZIONI DI TRACING
6.3.1 CONTESTO
Il Responsabile della Conservazione deve poter accedere ai dati di tracciatura per due motivi fondamentali:
- Verificare, in generale, l’esistenza dei flussi - Rintracciare, nel caso asincrono, esiti di trasmissione effettuate verso il
Conservatore, ricerca di codici nel caso di esibizione o in generale a scopo di verifica in caso di malfunzionamenti
6.3.2 SCENARIO BASE
Passo Descrizione
1. Un utente abilitato (di norma il Responsabile della Conservazione) accede ad un portale appositamente costituito per la consultazione delle informazioni di tracing
2. L’utente si autentica sul sistema FedUmbria ed entra nell’area riservata dove potrà consultare solo i dati relativi al proprio Ente6
3. Il Responsabile della Conservazione potrà interrogare per i seguenti campi:
o data richiesta conservazione DA (giorno/mese/anno)
o data richiesta conservazione A (giorno/mese/anno)
o ID documento o Nome del documento
6 Si osservi che dove esistere il profilo di Amministratore che consente la consultazione delle informazioni di tracing di TUTTI gli Enti
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Passo Descrizione
Di default: data richiesta conservazione A = oggi data richiesta conservazione DA = 3 mesi all’indietro
4. A seguito della richiesta di interrogazione il portale restituisce le informazioni paginate (20-30 record per pagina ordinati in senso decrescente di data-richiesta-conservazione [dal record più recente a quello più vecchio]). Le informazioni restituite sono le seguenti:
a. Struttura b. Applicazione c. Installazione d. tipoDocumento e. Data/ora richiesta conservazione f. ID documento g. Nome del documento h. Tipo di invio i. Data/ora invio j. Esito k. data/ora di risposta l. eventuale handle del documento restituito dal
Conservatore (codiceDocumentoConservatore) m. eventuale codice della tracciatura restituito dal
Conservatore (richiestaID) n. codice Anomalia o. descrizione Anomalia p. descrizione Dettagliata q. Conservatore r. Numero degli allegati s. Per ciascun allegato il nome
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Passo Descrizione
Le informazioni che hanno molteplicità N in funzione del numero dei tentativi di invio sono consultabili in un’apposita finestra di dettaglio.
SCENARIO ALTERNATIVO
5. Qualora l’interrogazione non riesca il portale deve riportare una descrizione user-friendly del problema:
- mancata connessione al db - ….
6.3.3 DETTAGLI
Pagina di filtro
Struttura ApplicazioneTipo
Documento
Data
Richiesta
Identificativo
Documento
Nome
DocumentoEsito
Richieste di conservazione ENTE: xxxxxxxxxx
Ricerca
Home>Ricerca>
Ente Installazione
Figura 9 Pagina di Filtro
Si osservi che esiste anche il campo Ente che può essere utilizzato solo dall’Amministratore di Sistema. I campi Installazione/Struttura/Applicazione si riferiscono alle Strutture ed Applicazioni di quell’Ente
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Pagina dei risultati
Struttura ApplicazioneTipo
Documento
Data
Richiesta
Identificativo
Documento
Nome
Documento
Richieste di conservazione ENTE: xxxxxxxxxx
DA: xx/xx/xxxx A: xx/xx/xxxx
………………..
Dettaglio
Dettaglio
Dettaglio
Dettaglio
Home>Ricerca>Risultati
<< < > >>Sfoglia
Figura 10 Pagina web principale di consultazione informazioni di tracing
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Pagina di dettaglio
Dettagli richiesta di conservazione ENTE: xxxxxxxxxx
Numero richiesta interna: xxxxxxx
ID Documento: xxx Nome documento: xxxxxx
Tipo Documento: xxxxxx
Data Richiesta: xx/xx/xxxx
Conservatore: xxxxxx Installazione: xxxxxxx
Tipo invio: x
Esito
Data/ora invio
Data/ora risposta
ID del conservatore
(eventuale)
ID tracciatura
conservatore
(eventuale)
Codice anomalia
del Conservatore
Descrizione
Anomalia
Descrizione
Dettagliata
Home>Ricerca>Risultat>Dettaglio
<< < > >>Sfoglia
Nomi allegati
Figura 11 Pagina di dettaglio
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7 ANALISI PER LA GENERALIZZAZIONE DELL’INTERFACCIA VERSO IL
CONSERVATORE
7.1 STRUTTURA DOCUMENTO DI CONSEGNA AD UNIMATICA
<ConsegnaAnticipata> </proprieta> <!—è l’identificativo del client. Contiene i valori di FAMILY, ORGANIZZAZIONE, STRUTTURA, USER_ID --> <documento> </chiave> <!—è l’identificativo del documento --> </profilo archivistico> [F] </forza conservazione> [F] </forza conservazione> [F] </tipo documento> [O] <!—ad esempio DELIBERA --> <versione originale> <formato versione> [O] <!—ad esempio PDF --> <parti> <!—se ci sono più parti questo blocco si ripete --> </formato parte> [O] <!—ad esempio PDF --> </numero parte> [O]
<files> <!—questo blocco è ripetibile --> </dati> [O] <!—encoded base 64 --> </nome del file> [O] </formato_file> [O] </id_cliente> [O] </ordine_presentazione> [O] </hash> [F] </riferimento?temporale> [F]
</ files > </parti> </versione originale> <allegati> <!—se ci sono allegati questa parte si ripete in funzione del numero di allegati -->
</tipo allegato> [O] <!--Come da manuale può assumero il valore GENERICO, IN_PROTOCOLLO -->
</chiave allegato> [O] <!—nome del file allegato --> <versione originale> <formato versione> [O] <parti> </formato parte> [O] </numero parte> [O]
<files> </dati> [O] <!—encoded base 64 --> </nome del file> [O] </formato_file> [O] </id_cliente> [O] </ordine_presentazione> [O] </hash> [F] </riferimento?temporale> [F]
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</ files > </parti> </versione originale>
</allegati> </documento>
</ConsegnaAnticipata>
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7.2 STRUTTURA DOCUMENTO DI TEST DI CONSEGNA AD UNIMATICA
Il documento a cui fa riferimento lo schema di seguito riportato (CARTELLATEST) è composto da:
- 2file principali (FILEA, FILEB) - 2 file allegati (ALLEGATOX, ALLEGATOY)
La struttura schematizzata sarà quindi la seguente: <ConsegnaAnticipata>
</proprieta> <!—è l’identificativo del client. Contiene i valori di FAMILY, ORGANIZZAZIONE, STRUTTURA, USER_ID --> <documento> </chiave> <!—è l’identificativo del documento --> </profilo archivistico> [F] </tipo documento> [O] <!—ad esempio DELIBERA --> <versione originale> <formato versione> [O] <!—ad esempio PDF --> <parti> <!— --> </formato parte> [O] <!—ad esempio PDF --> </numero parte> = 0
<files> <!—FILEA --> </dati> [O] <!—encoded base 64 --> </nome del file> = FILEA_PARTE0 </ordine_presentazione> = 0
</ files > <files> <!—FILEB -->
</dati> [O] <!—encoded base 64 --> </nome del file> = FILEB </ordine_presentazione> = 1
</ files > </parti> </versione originale> <allegati>
</tipo allegato> [O] <!--Come da manuale può assumero il valore GENERICO, IN_PROTOCOLLO --> </chiave allegato> = ALLEGATOX
<versione originale> <formato versione> [O] <parti> </formato parte> [O] </numero parte> = 0
<files> </dati> [O] <!—encoded base 64 --> </nome del file> = ALLEGATOX
</ files > </parti> </versione originale>
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</allegati> <allegati>
</tipo allegato> [O] <!--Come da manuale può assumero il valore GENERICO, IN_PROTOCOLLO --> </chiave allegato> = ALLEGATOY
<versione originale> <formato versione> [O] <parti> </formato parte> [O] </numero parte> = 0
<files> </dati> [O] <!—encoded base 64 --> </nome del file> = ALLEGATOY
</ files > </parti> </versione originale>
</allegati> </documento>
</ConsegnaAnticipata>
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7.3 TABELLA PARAMETRI DI RICHIESTA NORMALIZZATA PER SERVIZIO DI RICHIESTA CONSEGNA
Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
Ente organizzazione ente Identificativo specifico per l’Ente cui appartiene il documento. Viene concordato all’atto della delega del servizio al Conservatore. Ad esempio ―COMUNE SPOLETO‖
S Stringa X
Struttura struttura areaOrg Identificativo dell’Area Organizzativa Omognea cui appartiene il documento. Ad esempio ―ECONOMATO‖
S Stringa X
Ufficio - ufficio Codice dell’ufficio cui appartiene il
N Stringa - Valore: ―NA‖
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
documento.
applicazione user_id sgd Identificativo dell’applicazione dell’Utente. Ad esempio ―INTERPA‖
S Stringa X
installazione family endUserId Identificativo dell’installazione . Ad esempio ―PRODUZIONE‖ oppure ―TEST‖
S Stringa X
abilitazioneID - chiaveLegalDoc Chiave di Abilitazione per l’accesso al sistema Infocert
S Stringa Valore: ―NA‖
tipoDocumento documento> chiave:tipo_documento ed anche in profiloArchivistico> chiave:classificazione
classFree Campo per la classificazione dei documenti. Ad esempio ―FATTURA‖.
S Stringa dipende L’insieme dei tipi di documenti può essere autodeterminato o preconfigurato
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
Forza_conservazione Forza_conservazione - Questo parametro indica la precisa volontà del versante di voler conservare il documento anche se questo non e firmato.
Forza_accettazione Forza_accettazione Se questo campo ha valore true il documento verrà accettato, anche se la verifica sui propri file è fallita. Se il campo ha valore false oppure è assente, il documento sarà accettato o respinto in base all'esito della verifica sui propri file.
documentoId1 Chiave> chiave:numero
classKey Un identificatore alfanumerico del
S Stringa
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
documento impostato dall’applicazione. Ad esempio ―PG1001/A‖
documentoId2 Chiave> chiave:anno
- Un identificatore che definisce il contesto temporale nel formato yyyy. Ad esempio ―2011‖.
S Stringa
documentoId3 Chiave> chiave:classificazione
- Un identificatore che definisce il contesto organizzativo del Soggetto Versante o altro identificativo che renda univoche le precedenti chiavi. Ad esempio ―DELIBERE‖. Si osservi che questa proprietà non è legata alla classificazione archivistica, ovvero al contenuto di
S Stringa
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Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
tipoDocumento
analogicoDigitale - origType Stabilisce se l’origine del file è analogica o digitale. ―D‖ = documento originariamente informatico ―A‖= documento originariamente analogico ―NA‖ default
S Stringa Valore: ―NA‖ X
riferimentoTemporale Riferimento_temporale timestamp Il formato è dipendente dal Conservatore UNIMATICA: YYYY-MM-DDTHH:MM:SS INFOCERT: YYYYMMDDHHMMSS Per Unimatica è la data del documento e può essere usata, assieme al campo
S Stringa Formato da usare YYYY-MM-DDTHH:MM:SS
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Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
descrizioneRiferimentoTemporale
descrzioneRiferimentoTemporale Descrizione_riferimento_temporale
- Descrive il riferimento temporale. Ad es, ―Data di protocollo‖. E’ facoltativo
vettore Documenti
Si tratta di un vettore di informazioni. Ogni posizione del vettore è riferita ad un documento ed ai relativi metadati
documento Dati - S Stringa Il file deve essere codificato Base64
Potrebbe essere codificato dal
Gateway
tipoAllegato tipo_allegato
Infocert non ha il concetto di
Allegato
Deve essere valorizzato se il documento costituisce un allegato dei documenti principali.
N Stringa Valori possibili - GENERICO - IN_PROTOCOLLO
nomeAllegato chiave_allegato È il nome dell’allegato N Stringa
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
se questi è presente
ordine Presentazione ordine_presentazione fileShowOrder Numerico . Il valore iniziale è dipendente dal Conservatore: UNIMATICA: 0 INFOCERT: 1
S Numerico Valore iniziale pari a 0
nomeFile nome_file
fileName Nome del file corrispondente al documento senza path . Ad esempio se si deve versare “c:\temp\pippo.pdf” va scritto solo ―pippo.pdf” Si osservi che il nome deve essere univoco all’interno dello stesso documento
S Stringa
documentoIDVersante id_cliente - E’ l’identificativo del file corrispondente al documento nel sistema
S Stringa
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
del versante. Può assumere lo stesso valore del nomeDocumento
FormatoDocumento versione Originale>parti>files> formato_file e versione Originale>parti>files> formato_parte
fileMime Rappresenta il formato del file corrispondente al documento. Ad esempio ―PDF‖
S Stringa
versioneFormatoDocumnto versione Originale>parti>files> formato_versione
fileMimeVersion Versione del mime type del file corrispondente al documento. ―NA‖ se il mime non ha una versione significativa. Valore di default ―NA‖.
S Stringa Valore: ―NA‖
hashDocumento Hash fileHash Hash del file corrispondente al
S Stringa Va codificato in esadecimale Potrebbe essere calcolato dal
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con UNIMATICA
Posto automaticam
ente dal gateway
documento. L’hash del file viene calcolato usando i seguenti algoritmi: UNIMATICA: SHA1 INFOCERT: SHA-1
gateway…
Vettore Profilo Archivistico
chiave Documento>profiloArchivistico>proprieta>chiave
- Il profilo Archivistico è una peculiarità di UNIMATICA
No Stringa X
valore Documento>profiloArchivistico>proprieta>valore
- No Stringa X
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7.4 TABELLA PARAMETRI DI RISPOSTA NORMALIZZATA A SERVIZIO DI RICHIESTA CONSEGNA
Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con
UNIMATICA
Posto dal
sistema
Conservatore - - Codice del Conservatrore - UNI = UNIMATICA - INF = INFOCERT
Stringa X
versioneApplicativo ConsegnaAnticipataResponse>VERSIONE_APPLICATIVO
Info>prodotto + versione
dataRicezione - - Nel formato YYYYMMDDHHMMSS
Inserito dal sistema
documentoId1 Chiave> chiave:numero
- Nel caso UNIMATICA la risposta restituisce il codice del documento fornito alla richiesta del conservatore. Nel caso INFOCERT questi campi sono posti dal Gateway
Stringa
documentoId2 Chiave> chiave:anno
- Stringa
documentoId3 Chiave> chiave:classificazione
- Stringa
codiceDocumentoConservatore - Documento>tokenLegalDoc Nel caso INFOCERT la risposta restituisce, IN CASO DI SUCCESSO, un handle del file che di norma va
Stringa Posto a stringa
―NA‖ nel
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con
UNIMATICA
Posto dal
sistema
memorizzato nell’applicativo qualora si desideri interrogare successivamente il conservatore. Si osservi che il codice è presente se non sono presenti errori o warning Si consiglia di memorizzare tale codice associandolo – nell’Applicativo Verticale- al documentoID. NON VALORIZZATO IN CASO DI SPEDIZIONE ASINCRONA.
caso UNIMATI
CA
richiestaID - - Nel caso INFOCERT la risposta restituisce, SEMPRE, un codice finalizzato al tracing. NON VALORIZZATO IN CASO DI SPEDIZIONE ASINCRONA
Stringa Posto a stringa
―NA‖ nel caso
UNIMATICA
Esito esito success La codifica di questo campo da parte di UNIMATICA ed INFOCERT è diversa UNIMATICA:
Stringa
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CONSERVAZIONE Specifiche del nucleo minimo di conservazione
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Codice: 571-99-02-663 Emesso il:2-08-2011 Versione: 2
Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con
UNIMATICA
Posto dal
sistema
- 0000 = successo - 0001 = warning - 0002 = errore
INFOCERT: - S = successo - N = fallimento
Sono compresi tra questi gli esiti del Gateway nel caso di
- mancata risposta dal Conservatore nel caso sincrono
- problemi del Gateway o del messaggio nel caso asincrono
L’uscita standard è quindi: - S = Successo - E = Errore (fallimento) - W = Warning
codiceAnomalia anomalie>codice errore>codice Il codice del Conservatore. Questa info è presente solo nel caso di
Stringa
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con
UNIMATICA
Posto dal
sistema
Errore/Warning. NON VALORIZZATO IN CASO DI SPEDIZIONE ASINCRONA
gravitaAnomalia anomalie>gravita - Codice utilizzato da UNIMATICA. Non sembra essere di nessuna utilità.
Stringa
descrizioneAnomalia anomalie>descrizione errore>descrizione La descrizione dell’anomalia fornita dal Conservatore. Questa info è presente solo nel caso di Errore/Warning
Stringa
descrizioneDettagliata infoVerificaDocumento errore>eccezione Una descrizione proprietaria, o lo stesso stack trace, del dettaglio dell’anomalia.
Stringa Data la verbosità di questa
parte, dovrà
esistere una
proprietà per
abilitare/disabilitare
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Nome normalizzato Unimatica Infocert Note Obbligatorio Tipo Concordato tra Ente e
Conservatore UNIMATICA
Note di utilizzo con
UNIMATICA
Posto dal
sistema
la tracciatura
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8 COLLEGAMENTI ED AUTORIZZAZIONE
La trasmissione verso il conservatore avviene sempre allo stesso URL indipendentemente dall’Ente che intende conservare. Questo sia per UNIMATICA che per INFOCERT. La destinazione di conservazione è dunque identificata univocamente dalla struttura dati
- Ente - Struttura - Applicazione - Installazione
che deve essere codificata all’interno del Gateway al fine di evitare invii non autorizzati. Anche se al momento non viene utilizzato viene lasciato nell’interfaccia il parametro abilitazioneID per eventuali usi futuri.
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9 MODIFICHE RICHIESTE AL SISTEMA INTERPA
Il sistema INTERPA richiede due tipi di intervento: a. Modifiche all’interfaccia utente ed alle funzionalità gestionali per
supportare l’invio manuale al Gateway Unico di Conservazione. Questo primo tipo di intervento prevede ovviamente il modulo di integrazione tra INTERPA e l’interfaccia web service del Gateway descritta in dettaglio in [2].
b. Modifiche alle funzionalità gestionali per l’invio automatico al Gateway Unico di Conservazione.
I capitoli seguenti descrivono le specifiche degli interventi.
9.1 MODIFICHE ALL’INTERFACCIA UTENTE ED ALLE FUNZIONALITÀ
GESTIONALI PER SUPPORTARE L’INVIO MANUALE AL GATEWAY DI
CONSERVAZIONE
L’utente deve effettuare l’accesso al sistema InterPA e aprire il fascicolo contenente l’allegato che vuole inviare al conservatore esterno. Il documento è firmato digitalmente in uno dei formati convenuti nella scheda tecnica con il Conservatore. Attualmente vengono utilizzati formati p7m e pdf.
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Figura 12 Fascicolo contenente un documento allegato Pdf firmato digitalmente
Per inviare il file al servizio di conservazione sostituiva l’utente deve fare clic sul pulsante relativo.
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Figura 13 Tramite l’operazione “Conservazione sostitutiva” si avvia il processo di conservazione
In questo modo il documento passerà nello stato ―In attesa di archiviazione sostitutiva‖. Un processo automatico periodicamente scandirà l’elenco dei documenti dei fascicoli e provvederà a effettuare l’invio.
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Figura 14 Il documento viene messo in attesa di processamento da parte del sistema
Durante la fase di processamento, accanto all’allegato segnato comparirà l’icona di una clessidra. Questo simbolo indica che l’allegato sta attendendo il suo turno per essere inviato al conservatore esterno.
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Figura 15 Il fascicolo relativo indica che l’allegato è in attesa di processa mento
Una volta che il processo automatico avrà effettuato con successo l’operazione di invio accanto all’allegato comparirà un’icona che indica che è stato correttamente conservato.
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Figura 16 Il fascicolo relativo indica che l’allegato è stato conservato
Il conservatore sostitutivo risponde alla richiesta tramite codice di ritorno 0 o 1 per indicare se il processo è andato a buon fine o meno. In caso di errore viene anche segnalata una descrizione dell’anomalia riscontrata. L’esito della richiesta viene mostrato a fondo pagina in un riquadro: in tale area verranno riportate le informazioni principali utili all’operatore per future operazioni presso il servizio di conservazione.
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Figura 17 Il documento dell’allegato Pdf conterrà il file xml di risposta ricevuto dal conservatore
In caso si verifichi un errore nell’invocazione col sistema di conservazione sostitutiva il messaggio relativo verrà visualizzato nel pannello ―anomalie conservazione sostitutiva‖ in fondo alla pagina di gestione del fascicolo. Nel caso in esame in Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. si mostra l’invio di un documento già conservato utilizzando la stessa chiave di conservazione.
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Figura 18 Anomalia ricevuta dal conservatore
9.2 MODIFICHE ALLE FUNZIONALITÀ GESTIONALI PER L’INVIO
AUTOMATICO AL GATEWAY DI CONSERVAZIONE
Di seguito sono descritte le modifiche da apportare all’applicativo INTERPA per automatizzare il processo di invio al servizio di CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA delle registrazioni del protocollo contenenti file con estensione .pdf e p7m.
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Verrà creato un apposito agent che, schedulato, provvederà a controllare le registrazioni protocollate, partendo dal giorno di ultimo processamento scritto in configurazione e marcherà le registrazioni come da ―conservare‖. Le registrazioni da ―conservare‖ verranno inserite in fascicoli denominati "Documenti per conservazione sostitutiva". I fascicoli avranno la seguente struttura: Fascicolo = Anno di riferimento Sottofascicoli = Uno per ogni mese Inserti = Giorni corrispondenti per il relativo mese Il fascicolo creato verrà marcato con un flag, che servirà ad un secondo agent schedulato per processare i fascicoli che necessitano di invio al servizio di CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA. Se il processo va a buon fine viene aggiornata la data in configurazione incrementandola di 1 giorno.
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