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1
RELAZIONE TECNICA
Protezione contro i fulmini
Valutazione del rischio
e scelta delle misure di protezione
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2
SOMMARIO
1 CONTENUTO DEL DOCUMENTO ...................................................................................................... 3
2 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO ............................................................................................ 3
3 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE ........................................................ 3
4 DATI INIZIALI ....................................................................................................................................... 3
4.1 Densità annua di fulmini a terra .......................................................................................................... 3
4.2 Dati relativi alla struttura .................................................................................................................... 4
4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne ............................................................................................... 4
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone ................................................................................................ 4
5 CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE
ELETTRICHE ESTERNE .............................................................................................................................. 5
6 VALUTAZIONE DEI RISCHI................................................................................................................ 5
6.1 Rischio R1: perdita di vite umane ........................................................................................................ 5
6.1.1 Calcolo del rischio R1 ....................................................................................................................... 5
6.1.2 Analisi del rischio R1 ........................................................................................................................ 5
7 SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE ..................................................................................... 6
8 CONCLUSIONI ....................................................................................................................................... 8
9 APPENDICI ............................................................................................................................................. 8
9.1 APPENDICE - Caratteristiche della struttura .................................................................................... 8
9.2 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche ........................................................................... 8
9.3 APPENDICE - Caratteristiche delle zone ........................................................................................... 8
9.4 APPENDICE - Frequenza di danno .................................................................................................. 10
9.5 APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi .............................................. 10
9.6 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta .......................................... 10
9.7 APPENDICE - Dimensionamento SPD ............................................................................................. 11
9.7.1 Scelta delle protezioni ..................................................................................................................... 12
9.7.2 Sezione di collegamento degli SPD ................................................................................................. 14
9.7.3 Descrizione SPD.............................................................................................................................. 15
10 ALLEGATO - DISEGNO DELLA STRUTTURA ........................................................................... 18
11 ALLEGATO - AREA DI RACCOLTA PER FULMINAZIONE DIRETTA AD ............................ 19
12 ALLEGATO - AREA DI RACCOLTA PER FULMINAZIONE INDIRETTA AM ....................... 20
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3
CONTENUTO DEL DOCUMENTO
Questo documento contiene:
- la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine;
- la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie.
1 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme:
- CEI EN 62305-1
"Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali"
Febbraio 2013;
- CEI EN 62305-2
"Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio"
Febbraio 2013;
- CEI EN 62305-3
"Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone"
Febbraio 2013;
- CEI EN 62305-4
"Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture"
Febbraio 2013;
- CEI 81-29
"Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN 62305"
Febbraio 2014.
2 INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da
utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta.
La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre
costruzioni.
Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da
considerare sono quelle dell'edificio stesso.
3 DATI INIZIALI
3.1 Densità annua di fulmini a terra
Come rilevabile dalla ex-norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per chilometro quadrato nel
comune di MONTORIO NEI FRENTANI in cui è ubicata la struttura vale:
Nt = 2,5 fulmini/km² anno
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3.2 Dati relativi alla struttura
La pianta della struttura è riportata nel disegno (Allegato Disegno della struttura).
La destinazione d'uso prevalente della struttura è: ospedaliero
In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a:
- perdita di vite umane
- perdita economica
In accordo con la norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto
essere calcolato:
- rischio R1;
Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell’adozione delle misure di protezione,
non sono state condotte perché espressamente non richieste dal Committente.
L’edificio ha copertura metallica e struttura portante metallica o in cemento armato con ferri d’armatura continui.
3.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne
La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:
- Linea di energia: ENERGIA
- Linea di segnale: TELECOM
Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche.
3.4 Definizione e caratteristiche delle zone
Tenuto conto di:
- compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;
- eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso
elettromagnetico);
- i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale
presenza di persone;
- le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione
esistenti;
sono state definite le seguenti zone:
Z1: INTERNA
Z2: ESTERNA
Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono
riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.
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4 CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato
nella norma CEI EN 62305-2, art. A.2, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AD).
L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per
sovratensioni indotte, è stata valutata graficamente secondo il metodo indicato nella norma CEI EN 62305-2, art.
A.3, ed è riportata nel disegno (Allegato Grafico area di raccolta AM).
Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato
nella norma CEI EN 62305-2, art. A.4 e A.5.
I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice
Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate
nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.
5 VALUTAZIONE DEI RISCHI
5.1 Rischio R1: perdita di vite umane
5.1.1 Calcolo del rischio R1
I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.
Z1: INTERNA
RA: 2,45E-08
RB: 1,23E-07
RC: 2,45E-07
RM: 8,54E-07
RU(ENERGIA INTERNO): 3,08E-08
RV(ENERGIA INTERNO): 1,54E-07
RW(ENERGIA INTERNO): 3,08E-07
RZ(ENERGIA INTERNO): 9,23E-06
RU(FONIA E DATI): 1,71E-07
RV(FONIA E DATI): 8,55E-07
RW(FONIA E DATI): 1,71E-06
RZ(FONIA E DATI): 8,55E-05
Totale: 9,92E-05
Z2: ESTERNA
RA: 2,45E-09
Totale: 2,45E-09
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 9,92E-05
5.1.2 Analisi del rischio R1
Il rischio complessivo R1 = 9,92E-05 è maggiore di quello tollerato RT = 1E-05, occorre adottare idonee misure di protezione per ridurlo. La composizione delle componenti che concorrono a formare il rischio R1, espressi in percentuale del valore di R1
per la struttura, è di seguito indicata.
Z1 - INTERNA
RD = 0,3957 %
RI = 99,6018 %
Totale = 99,9975 %
RS = 0,2281 %
RF = 1,1406 %
RO = 98,6288 %
Totale = 99,9975 %
Z2 - ESTERNA
RD = 0,0025 %
RI = 0 %
Totale = 0,0025 %
RS = 0,0025 %
RF = 0 %
RO = 0 %
Totale = 0,0025 %
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6
dove:
- RD = RA + RB + RC
- RI = RM + RU + RV+ RW + RZ
- RS = RA + RU
- RF = RB + RV
- RO = RM + RC + RW + RZ
essendo:
- RD il rischio dovuto alla fulminazione diretta della struttura
- RI il rischio dovuto alla fulminazione indiretta della struttura
- RS il rischio connesso alla perdita di esseri viventi
- RF il rischio connesso al danno fisico
- RO il rischio connesso all’avaria degli impianti interni.
I dati sopra indicati, evidenziano che il rischio R1 per la struttura si verifica essenzialmente nelle seguenti zone:
Z1 - INTERNA (99,9975 %)
- in gran parte per avaria degli impianti interni
- a causa principalmente della fulminazione indiretta della struttura
- il contributo principale al valore del rischio R1 nella zona è dato dalle seguenti
componenti di rischio:
RZ (FONIA E DATI) = 86,1817 %
Avaria degli impianti interni per fulminazione indiretta della linea
6 SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
Per ridurre il rischio R1 a valori non superiori a quello tollerabile RT = 1E-05, è necessario agire sulle seguenti
componenti:
- RZ nelle zone:
Z1 - INTERNA
adottando una o più delle possibili misure di protezione seguenti:
- per la componente Z:
1) Sistema di SPD
2) Interfaccia isolante
3) Aumento tensione di tenuta apparecchiature
Tenuto conto della fattibilità tecnica, in relazione anche ai vincoli da rispettare, per la protezione della struttura in
esame sono state scelte le misure di protezione seguenti:
- nella zona Z1 - INTERNA:
Impianto interno: ENERGIA INTERNO
- Sistema di SPD - livello: I
Impianto interno: FONIA E DATI
- Sistema di SPD - livello: I
- Sulla Linea L1 - ENERGIA:
- SPD arrivo linea - livello: I
- Sulla Linea L2 - TELECOM:
- SPD arrivo linea - livello: I
E’ stata effettuata l'analisi relativa al rischio R4 in conformità alla presente norma.
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7
L’adozione di queste misure di protezione modifica i parametri e le componenti di rischio.
I valori dei parametri per la struttura protetta sono di seguito indicati.
Zona Z1: INTERNA
PA = 1,00E+00
PB = 1,0
PC (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02
PC (FONIA E DATI) = 1,00E-02
PC = 1,99E-02
PM (ENERGIA INTERNO) = 6,40E-05
PM (FONIA E DATI) = 1,78E-04
PM = 2,42E-04
PU (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02
PV (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02
PW (ENERGIA INTERNO) = 1,00E-02
PZ (ENERGIA INTERNO) = 3,00E-03
PU (FONIA E DATI) = 1,00E-02
PV (FONIA E DATI) = 1,00E-02
PW (FONIA E DATI) = 1,00E-02
PZ (FONIA E DATI) = 5,00E-03
rt = 0,001
rp = 1
rf = 0,001
h = 5
Zona Z2: ESTERNA
PA = 1,00E+00
PB = 1,0
PC = 0,00E+00
PM = 0,00E+00
rt = 0,0001
rp = 1
rf = 0
h = 1
Rischio R1: perdita di vite umane
I valori delle componenti di rischio per la struttura protetta sono di seguito indicati.
Z1: INTERNA
RA: 2,45E-08
RB: 1,23E-07
RC: 4,88E-09
RM: 8,58E-09
RU(ENERGIA INTERNO): 3,08E-10
RV(ENERGIA INTERNO): 1,54E-09
RW(ENERGIA INTERNO): 3,08E-09
RZ(ENERGIA INTERNO): 9,23E-08
RU(FONIA E DATI): 1,71E-09
RV(FONIA E DATI): 8,55E-09
RW(FONIA E DATI): 1,71E-08
RZ(FONIA E DATI): 8,55E-07
Totale: 1,14E-06
Z2: ESTERNA
RA: 2,45E-09
Totale: 2,45E-09
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,14E-06
Per la scelta degli SPD vedere l'Appendice Dimensionamento SPD.
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7 CONCLUSIONI
A seguito dell'adozione delle misure di protezione vale quanto segue. Rischi che non superano il valore tollerabile: R1
SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE
FULMINAZIONI.
8 APPENDICI
8.1 APPENDICE - Caratteristiche della struttura
Dimensioni: vedi disegno
Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (CD = 0,5)
Schermo esterno alla struttura: assente
Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5
8.2 APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche
Caratteristiche della linea: ENERGIA
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso
Tipo di linea: energia - aerea
Lunghezza (m) L = 180
Coefficiente ambientale (CE): suburbano
Caratteristiche della linea: TELECOM
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso
Tipo di linea: segnale - aerea
Lunghezza (m) L = 1000
Coefficiente ambientale (CE): suburbano
8.3 APPENDICE - Caratteristiche delle zone
Caratteristiche della zona: INTERNA
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: ceramica (rt = 0,001)
Rischio di incendio: ridotto (rf = 0,001)
Pericoli particolari: medio rischio di panico (h = 5)
Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna
Impianto interno: ENERGIA INTERNO
Alimentato dalla linea ENERGIA
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2)
Tensione di tenuta: 2,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1)
Impianto interno: FONIA E DATI
Alimentato dalla linea TELECOM
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1)
Valori medi delle perdite per la zona: INTERNA
Rischio 1
Numero di persone nella zona: 50
Numero totale di persone nella struttura: 50
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Tempo per il quale le persone sono presenti nella zona (ore all'anno): 3000
Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 3,42E-06
Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R1) LC = LM = LW = LZ = 3,42E-05
Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 1,71E-05
Rischio 4 perdite economiche.
I valori di seguito riportati sono quelli
proposti dalla norma CEI EN 62305-2
e servono esclusivamente per il calcolo
del rischio R4 (perdite economiche) in
quanto non è stato espressamente
richiesto la rinuncia, dell’analisi del rischio
contro le perdita economiche.
Quindi, secondo la Legge 186/68 che
individua nelle norme CEI la regola
dell’arte è stata condotta anche questa
verifica.
Valore dei muri (€): 510.048
Valore del contenuto (€): 59.616
Valore degli impianti interni inclusa
l'attività (€): 92.736
Valore totale della struttura (€): 662.400
Perdita per avaria di impianti interni (relativa a R4) LC = LM = LW = LZ = 1,40E-03
Perdita per danno fisico (relativa a R4) LB = LV = 5,00E-04
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: INTERNA
Rischio 1: Ra Rb Rc Rm Ru Rv Rw Rz
Rischio 4: Rb Rc Rm Rv Rw Rz
Caratteristiche della zona: ESTERNA
Tipo di zona: esterna
Tipo di suolo: ghiaia (rt = 0,0001)
Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna
Valori medi delle perdite per la zona: ESTERNA
Numero di persone nella zona: 50
Numero totale di persone nella struttura: 50
Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 3000
Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = 3,42E-07
-
10
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: ESTERNA
Rischio 1: Ra
8.4 APPENDICE - Frequenza di danno
Frequenza di danno tollerabile FT = 0,10
Non è stata considerata la perdita di animali
Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no
Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no
FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura
FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura
FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura
FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura
Zona
Z1: INTERNA
FS1: 7,18E-03
FS2: 2,51E-04
FS3: 1,17E-03
FS4: 2,77E-02
Totale: 3,63E-02
Z2: ESTERNA
FS1: 7,18E-03
FS2: 0,00E+00
FS3: 0,00E+00
FS4: 0,00E+00
Totale: 7,18E-03
8.5 APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi
Struttura
Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 5,74E-03 km²
Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,15E-01 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 7,18E-03
Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 1,04E+00
Linee elettriche
Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee:
ENERGIA
AL = 0,007200 km²
AI = 0,720000 km²
TELECOM
AL = 0,040000 km²
AI = 4,000000 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee:
ENERGIA
NL = 0,009000
NI = 0,900000
TELECOM
NL = 0,050000
NI = 5,000000
8.6 APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta
Zona Z1: INTERNA
PA = 1,00E+00
PB = 1,0
PC (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00
PC (FONIA E DATI) = 1,00E+00
PC = 1,00E+00
PM (ENERGIA INTERNO) = 6,40E-03
Zona Z2: ESTERNA
PA = 1,00E+00
PB = 1,0
PC = 0,00E+00
PM = 0,00E+00
-
11
PM (FONIA E DATI) = 1,78E-02
PM = 2,41E-02
PU (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00
PV (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00
PW (ENERGIA INTERNO) = 1,00E+00
PZ (ENERGIA INTERNO) = 3,00E-01
PU (FONIA E DATI) = 1,00E+00
PV (FONIA E DATI) = 1,00E+00
PW (FONIA E DATI) = 1,00E+00
PZ (FONIA E DATI) = 5,00E-01
8.7 APPENDICE - Dimensionamento SPD
LINEA L1 - ENERGIA
Dati generali L'impianto elettrico considerato è un sistema TT.
La linea di alimentazione che alimenta il quadro generale è trifase con neutro e la tensione nominale del sistema
verso terra è 230 V.
Non sono state prese in considerazione le sovratensioni per fulminazione diretta della struttura e per fulmini a terra
in prossimità della struttura.
Nel caso in esame è stato assunto un coefficiente di sicurezza b = 1.
Struttura dell'impianto Le caratteristiche principali dell'impianto sono le seguenti.
QE0
Corrente di cortocircuito : 10 kA
Corrente di guasto a terra : 0,05 kA
Il QE0 alimenta i seguenti quadri :
QE1
- Distanza : 10 m
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di alimentazione : trifase con neutro
Il QE0 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.
Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato
il circuito avente le caratteristiche peggiori :
Circuito terminale n° 1
- Distanza dal QE0 : 20 m
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di linea : fase - neutro
QE1 Il QE1 alimenta i seguenti quadri :
QEFT - distanza : 5 m
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di alimentazione : trifase con neutro
QE2 - distanza : 20 m
-
12
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di alimentazione : trifase con neutro
Il QE1 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.
Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato
il circuito avente le caratteristiche peggiori :
Circuito terminale n° 1
- Distanza dal QE1 : 30 m
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di linea : fase - neutro
QEFT Il QEFT alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.
Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato
il circuito avente le caratteristiche peggiori :
Circuito terminale n° 1
- Distanza dal QEFT : 10 m
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di linea : trifase con neutro
QE2 Il QE2 alimenta direttamente (senza quadri intermedi) alcuni circuiti.
Poiché i circuiti hanno la stessa tensione di tenuta (2500 V), ai fini della scelta delle protezioni è stato considerato
il circuito avente le caratteristiche peggiori :
Circuito terminale n° 1
- Distanza dal QE2 : 30 m
- Conduttura : conduttori attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²)
- Tipo di linea : fase - neutro
8.7.1 Scelta delle protezioni
Le protezioni installate sull'impianto sono:
-
13
-
14
8.7.2 Sezione di collegamento degli SPD
La sezione minima dei conduttori di collegamento degli SPD è:
• Classe I : 16 mm2
• Classe II : 6 mm2
• Classe III : 1,5 mm2
Per gli SPD di classe I non soggetti a scaricare una parte significativa della corrente di fulmine è sufficiente la
sezione di 6 mm2.
-
15
8.7.3 DESCRIZIONE SPD
Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti in corrente alternata, in occasione di scariche dirette ed
indirette, da installarsi all’origine dell’impianto BT , nell’avanquadro a monte del differenziale generale. Sistema
di SPD tipo CON.TRADE NFC No FollowCurrent® con funzionamento a limitazione, così costituito:
• N. 3 SPD con funzionamento a limitazione tipo L25/100 230 t cod. 215 000 per l’istallazione tra Fase e Neutro, ciascuno aventi le seguenti caratteristiche :
- Tensione massima continuativa Uc: 335 V c.a.
- Classe di prova sec .IEC 61643-1+A1: I e II
- Corrente ad impulso Iimp.: 25 kA (10/350µs)
- Corrente nominale di scarica In: 35 kA (8/20 µs)
- Corrente max. di scarica: 100 kA (8/20 µs)
- Corrente di corto circuito con max. fusibile di prot. (L) Icc.: 50 kAeff
- Impedisce la circolazione della corrente susseguente di reteNFC No FollowCurrent®
- Fusibile di prot. max. (L): 250 AgG
- Fusibile di prot. max. (L-L), con riduzione di Iimp e Imax: 125 AgG
- Livello di protezione Up: ≤ 1,5 kV
- Tempo di risposta: ≤ 25 ns
- Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l’indicazione remota dell’eventuale guasto dell’SPD.
• N. 1 SPD con funzionamento a innesco tipo I 100 cod. 208200 per l’istallazione tra Neutro e Terra, associato a L 25/100, avente le seguenti caratteristiche :
- Tensione massima continuativa Uc: 255 V c.a.
- Classe di prova sec .IEC 61643-1+A1: I
- Corrente ad impulso Iimp.: 100 kA (10/350µs)
- Corrente nominale di scarica In: 75 kA (8/20 µs)
- Livello di protezione Up: ≤ 1,5 kV
- Tempo di risposta: ≤ 100 ns
• N. 1 Connettore a pettine tipo CP 7 cod. 249 597 per il collegamento dei 4SPD avente le seguenti caratteristiche :
- Materiale: rame 16 mm² con protezione esterna in fusione di PVC
Cod. riepilogativo (n. 3 cod. 215 000 +n. 1 cod. 208 200 + n. 1 cod. 249 597)
-
16
Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti in corrente alternata, in occasione di scariche dirette ed
indirette, da installarsi nel Quadro Generale e nei Sotto Quadri dell’impianto BT a valle del differenziale generale.
Sistema di SPD tipo CON.TRADE NFC No FollowCurrent® con funzionamento a limitazione, così costituito:
• N. 4 SPD con funzionamento a limitazione tipo L10/400 230 t cod. 214 000 per l’istallazione tra i conduttori attivi e Terra, ciascuno aventi le seguenti caratteristiche :
- Tensione massima continuativa Uc: 335 V c.a.
- Classe di prova sec .IEC 61643-1+A1: I e II
- Corrente ad impulso Iimp.: 12,5 kA (10/350µs)
- Corrente nominale di scarica In: 40 kA (8/20 µs)
- Corrente max. di scarica: 60 kA (8/20 µs)
- Corrente di corto circuito con max. fusibile di prot. (L) Icc.: 100 kAeff
- Impedisce la circolazione della corrente susseguente di reteNFC No FollowCurrent®
- Fusibile di prot. max. (L): 160 AgG
- Fusibile di prot. di uso consigliato, con riduzione di Imax: 125 AgG
- Livello di protezione Up: ≤ 1,5 kV
- Tempo di risposta: ≤ 25 ns
- Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l’indicazione remota dell’eventuale guasto dell’SPD.
• N. 1 Connettore a pettine tipo CP 4 cod. 249 594 per il collegamento dei 4 SP avente le seguenti caratteristiche :
- Materiale: rame 16 mm² con protezione esterna in fusione di PVC
Cod. riepilogativo (n. 4 cod. 214 000 +n. 1 cod. 249 594)
-
17
Limitatore di sovratensione per la protezione di circuiti trasmissione fonia/dati , in occasione di scariche indirette,
, così costituito:
• N. 1 SPD S ADSL - -ISDN cod. 500003, avente le seguenti caratteristiche : - Tensione massima continuativa Uc: 170 V c.c.
- Classe di prova sec .IEC 61643-21: II
- Corrente nominale di scarica complessiva In(8/20 µs): 5kA(PIN 4+PIN 5/PE)
- Corrente nominale di scarica per filo In(8/20 µs): 2,5 kA (PIN 4+PIN 5/PE)
- Livello di protezione Up: ≤ 1000 V (PIN 4 o PIN 5/PE)
≤ 500 V (PIN 4/5)
- Tempo di risposta: ≤100 ns (PIN 4 o PIN 5/PE)
≤ 1 ns (PIN 4/5)
- Induttanza Longitudinale : 50 µH
- Induttanza in trasmissione : 0,5 µH
- Resistenza Longitudinale / filo R: 0,3 Ώ
- Frequenza di trasmissione Massima > 25 MHz
-
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9 Allegato - Disegno della struttura
-
19
10 Allegato - Area di raccolta per fulminazione diretta AD
Area di raccolta AD (km²) = 5,74E-03
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20
11 Allegato - Area di raccolta per fulminazione indiretta AM
Area di raccolta AM (km²) = 4,15E-01
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