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COMUNITÀ MONTANADELLA GARFAGNANA
Mensile indipendente di Attualità - Informazione - Relazioni con l’Esterofondato nel 1881
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Direz. Redaz.: Tel. e Fax (0583) 644354e-mail: corrieregarfagnana@virgilio.it
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
NUOVA SERIE - ANNO XIX - N. 9 - Ottobre 2010 - € 2,00
Sede: Via Vittorio Emanuele, 9 – 55032 Castelnuovo G.Tel. 0583 644911 – Fax 0583 644901Sito: www.cm-garfagnana.lu.itE-mail: presidente@cm-garfagnana.lu.itTel Eliporto: 0583 666680 – Tel Vivaio Forestale: 0583 618726Servizio Antincendi Boschivi e Protezione Civile 0583 641308Orario di apertura al pubblico degli ufficiLunedì e mercoledì dalle ore 8.45 alle ore 12.30;giovedì dalle ore 8.45 alle ore 12.30 e dalle 15 alle 17Banca dell’Identità e della MemoriaCentro di documentazione del territorio
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ISSN 1722-716X
Banca VersiliaLunigiana e GarfagnanaLunigiana e Garfagnana
segue a pag. 2
ALL’INTERNO
Le Rubriche
Comuni componenti: Camporgiano, Careggine, Castelnuovo diGarfagnana, Castiglione di Garfagnana, Fosciandora, Gallicano,Giuncugnano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, PieveFosciana, San Romano Garfagnana, Sillano, Vagli Sotto, Vergemoli,Villa Collemandina
Dal 1° Febbraioè operativa la
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Le origini della festa risalgono alla cultura celtica, infattii Celti della Gran Bretagna e della Francia del nordcelebravano un rito autunnale chiamato Samhain; lavigilia dell'anno nuovo che allora iniziava i 1° novembre.La ricorrenza, che segnava la fine dell’estate, indicavaper loro l'inizio di un tempo di transizione, si preparavanoall'inverno. Le famiglie si riunivano per una stagione dilunghe notti di lavori in casa e di racconti. Questo periodoera considerato magico, era il momento dell'anno in cuipensavano che il velo tra i mondi dei vivi e gli spiritidiventasse ancora più sottile; che esseri magici fosseroben visibili e si pensava che tali creature fossero ostiliagli uomini, poiché questi avevano occupato le loroterre; così durante questa notte vagavano nel mondo perattirare gli umani e farli perdere in mondi incantati, dovesarebbero rimasti intrappolati per sempre.Come accadde con gli elementi “pagani” del cristiane-simo, anche alcune feste celtiche passarono nella cultura
cristiana, dopo che i romani sottomisero quelle popola-zioni, divenne però chiaro alla Chiesa che i Celti, nono-stante la loro apparente sottomissione alla cultura cri-stiana, continuavano ad aderire testardamente ad alcunielementi del loro vecchio credo. Così, all'incirca nelsettimo secolo a.C., la Chiesa spostò il giorno di Ognis-santi, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani,da maggio al primo novembre, in modo da unirla agliantichi rituali druidici del 31 ottobre. Nel decimo secoloa.C., la tradizione di celebrare il giorno di Ognissantidurante i riti di inizio dell' autunno poi si consolidò. Inquesta giornata si onoravano tutti i morti, non solo iprimi santi cristiani, rinforzando così l'associazione conle celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestatadagli spiriti.L'aspetto di festa gioiosa, comunque, non dispiacquealla Chiesa, che in un certo qual modo si impadronì dellaricorrenza per celebrare tutti i santi del cristianesimo:
Le città italiane sono piene di zucche vuote. “Non è unanovità” voi direte. Ma queste sono vegetali o sintetiche,colorate, con una candela accesa all’interno e piaccionoai bambini.Chi non ha, ormai, sentito parlare della notte di Hallowe-en? Si tratta di una celebrazione molto radicata nellacultura americana ed in quella anglo-sassone in generale,ma da diversi anni a questa parte pure l’Italia ha accolto- a modo suo - questa preziosa occasione per dar liberosfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Non faeccezione la Valle del Serchio. Per certi versi, potremmoassimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orien-tato decisamente verso l’aspetto più oscuro, soprannatu-rale, della realtà. Ed è proprio per questo che giovani egiovanissimi adorano tale festività, la quale offre tral’altro un’ottima occasione per sfogare e trasformare ingioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollononelle profondità della mente.Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobreè la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui latradizione cristiana celebra tutti i santi, nessuno escluso.
Festeggiamenti per la notte di Halloweenpag. 3-4 Usi profani delle campane G. Rossi
pag.4 Il teatro compie 150 anni
pag. 6 Linguaggio e satira: quali limiti I. Galligani
pagg.8-9-10 Cronaca
pag. 2 Il Pungolo Niccolò Roni
Fisco e Economia L. Bertolini
pag. 4-5 I racconti di I. Maria Valentini
pag. 6 La foto d’epoca
pag. 7 Notiziario Comunità Montana della Garfagnana
pag. 10-11 Tristi memorie
pag. 11 Notizie liete
pag. 12 Sport
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Soci: Sergio Canozzi, Alvaro Pieroni, Ivano Pilli,Quinto Sinforiani, Antonio Tognelli.
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ecco allora nascere il nostro giorno di Ognissanti, ilgiorno dei consacrati (Eve of all Hallows o HallowEven),che non a caso, ricordiamo, precede immediatamente ilGiorno dei Morti, tanto per ribadire l'inscindibile legameche collega la dimensione terrena con quella ultraterrena,sia essa la sfera celeste o molto più genericamente l'aldilà.Anche la tradizione di mascherarsi e di passare di casain casa per il "trick-or-treat" è di origine celtica. Il “treat”(ricompensa) richiesto era di solito bevande alcoliche.Inoltre, questi gruppi erranti di casa in casa cantavanocanti stagionali, rendendo la tradizione molto simile albrindare a Natale. Gli irlandesi se la sono portata negliStati Uniti alla fine dell’Ottocento. Halloween comel’hamburger. Nata in Europa, è tornata in Europa passandodall’America.Comunque Halloween in Italia non ha mai sfondato: èscivolata, invece, dentro il vuoto che abbiamo lasciato.Ha sfruttato, in altre parole, la stanchezza delle nostretradizioni: le consuetudini altrui si impongono quandole nostre sono fragili.E’ una nuova forma di globalizzazione, certo. Ma laglobalizzazione non è necessariamente cattiva, e nonsempre è americana.Restiamo ai bambini, e alle loro passioni autoritarie. Itravestimenti e le zucche di Halloween, abbiamo visto,derivano da un'antica festa celtica. Harry Potter, piccolomago internazionale, occhialuto e impavido, è inglesecome la sterlina. I capricciosi Pokémon sono giapponesi.Ercole è greco. Biancaneve è tedesca. Babbo Natale,scandinavo. Gesù Bambino, indiscutibilmente, ebreo.Trascorse le feste di fine d’anno, e arrivata la Befana(vecchietta italiana), sarà tempo di Carnevale. Ricordatevidi osservare le maschere più popolari: Arlecchino èveneziano, i Tre Moschettieri francesi, Toro Sedutopellerossa, Zorro messicano. Guardate archi e frecce,penne e spade, asce e cappelli: probabilmente sono “madein China”.Prendano nota, i protezionisti culturali. Non ci sono solole multinazionali americane dietro alle passioni dei nostrifigli, che poi diventano le nostre. Ci sono alcuni colpidi genio, qualche secolo di marketing, molte coincidenze,un sacco di aspetti imponderabili.Benvenuta Halloween, quindi.
AGEVOLAZIONE “PRIMA CASA” CHIARIMENTIDELL’AGENZIA DELLE ENTRATECon una recente Circolare l’Agenzia delle Entrate hachiarito che le agevolazioni spettano anche all’acquistodelle unità immobiliari classificate nelle categorie catastaliC/2 – C/6 – C/7 (magazzini e locali di deposito – autori-messe – tettoie chiuse o aperte) destinate a costituirepertinenza dell’abitazione principale, anche se questanon ha usufruito dei benefici fiscali in quanto non previstidalla Legge al momento dell’acquisto. Inoltre l’Agenziadelle Entrate esaminando il caso di un contribuente cheha acquistato prima del matrimonio un immobile con leagevolazione “prima casa” rivelandosi in seguito inade-guato per le esigenze familiari, ha stabilito che l’acquistodi un’altra abitazione più grande non può beneficiaredelle agevolazioni fiscali. Ha inoltre chiarito che se lanuova abitazione sia acquistata in comunione con ilconiuge, esso potrà beneficiare dell’agevolazione limita-tamente alle quote acquistate ed ad esso riferibili sempreche sia in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa.ATTIVITA’ AGRICOLE CONNESSEE’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decretoche individua le “attività agricole connesse” che rientrandonel Reddito Agrario, beneficano della “Tassazionecatastale”. L’elenco aggiornato ricomprende anche leattività di produzione di: farine o sfarinate di legumi dagranella secchi, di radici o tuberi o di frutta in gusciocommestibili;prodotti di panetteria freschi; grappa; maltoe birra; pesce, crostacei e molluschi.MANCATO INCASSO CANONI DI LOCAZIONEIMMOBILIARE.L’Agenzia delle Entrate ha nuovamente ribadito che lapossibilità di non dichiarare il reddito da canoni dilocazione riguardante gli immobili ad uso abitativo, èsubordinato al possesso del provvedimento di convalidadi sfratto per morosità.ISTAT AGOSTO 2010L’indice ISTAT del mese di Maggio 2010 necessarioper aggiornare i canoni di locazione è pari al 1,50% perla variazione annuale, ed al 1,80% come variazionebiennale. I predetti indici devono essere considerati nellamisura del 75%.
Nelle ultime settimane diversi interventi di amministratorilocali hanno nuovamente proposto il dibattito sul temadella necessità della costruzione dell’ospedale unicodella Garfagnana e Media Valle, ribadendo la priorità diquesta opera.Il passato ci insegna che il numero tre accompagna spessogli eventi che hanno lasciato un segno nella storia.Durante il periodo dell’antica Roma le due più importantialleanze politiche che indirizzarono i destini della civiltàlatina furono entrambe triunvirati: il primo fra Cesare,Pompeo e Crasso ed il secondo tra Ottaviano, MarcoAntonio e Lepido.Nel 1414 il Concilio di Costanza riuscì a porre fine alloscisma d’occidente ed al periodo in cui la cristianità si
trovò divisa tra l’obbedienza a tre diversi papi: quelloromano, quello avignonese e quello pisano.Non va poi dimenticato che l’Ammiraglio Colomboapprodò sulle terre del nuovo continente con una flottadi tre caravelle.Per non parlare della Battaglia di Austerlitz, trionfo delgenio militare di Napoleone che alla guida dell’armatafrancese composta da 73.000 uomini sconfisse l’esercitocomposto da austriaci e russi che contava oltre 80.000soldati. Tale evento bellico è passato alla storia come la“Battaglia dei tre Imperatori” in quanto vi presero partel’imperatore Napoleone I, lo Zar Alessandro I di Russiae l’imperatore del Sacro Romano Impero Francesco II.E’ guardando a questi grandi fatti del passato che la gentedella Garfagnana può comprendere al meglio l’importanzastrategica della realizzazione di un nuovo ospedale unicoche prenderà il posto degli attuali due nosocomi diCastelnuovo Garfagnana e di Barga.Poco importa che attualmente il sito su cui dovrebbesorgere il terzo ospedale risulta meno identificabile diAtlantide e che lo stanziamento dei fondi per la suarealizzazione appare reale quanto il tesoro dei Templari!L’importante è che la Garganana e la Mediavalle siritaglino il loro posto nella storia e che il 2011 vengaricordato come l’anno dei tre ospedali.Speriamo solo che, sicuri come siamo della nascita delnuovo ospedale unico, alla fine non si debba constataredi aver perso anche gli altri due: un po’ come nel giocodelle tre carte!
Corriere di Garfagnana 3
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i sacri bronzi suonarono spesso anche per mettere inguardia la popolazione dai colerosi sfuggiti al cordonesanitario, «i quali, vagando nelle campagne per evitarel’internamento nei lazzaretti, propagavano il micidialemorbus anche nelle case sperdute».Infine, sentir suonare le campane a «fuoco», era per igarfagnini un fatto quasi normale. Ancora nel dopoguerra,mancando nel nostro territorio un presidio di «pompieri»,professionisti o volontari, la percussione delle campaneera il modo più immediato per dare l’allarme e far scattareimmediatamente la solidarietà popolare.Tutti questi suoni, diversi tra di loro per tempi e modidi esecuzione, erano dalla gente facilmente riconoscibili,trattandosi di segnali canonici o convenzionali. Ma sea questi segnali, specialmente nei periodi bellici, se neaggiungevano altri, che non dovevano per nessunaragione essere confusi con i precedenti, allora era neces-sario istruire opportunamente la popolazione a recepirlinel modo giusto.Il 23 maggio 1794, per paura che la Garfagnana estensepotesse essere invasa dalle truppe repubblicane francesi,il luogotenente Antonio Besini emise in propositoun’ordinanza del seguente tenore: «E’ delle sovraneintenzioni, che in tutte le Terre e ville di questa Provinciasi suoni prontamente campana a martello in qualunquecaso, che truppe, e persone Forestiere massimamenteFrancesi ardissero d’invadere la Provincia medesima,onde far accorrere le milizie alla difesa. Ma a scansod’equivoci, e perché non si facessero mai inutilmenteradunare tutte le milizie provinciali, viene prescritto ilseguente metodo. Osservandosi una qualche situazionecome sopra, si dovrà suonare la campana maggiore perun quarto d’ora alla lunga, o sia alla distesa, e successi-vamente per un altro quarto d’ora a tocchi, e si replicheràcosì a vicenda per tre volte. Ove non vi fosse che unasola campana, si suonerà questa nella stessa maniera oraspiegata.Questo sarà il segnale sicuro, dietro il quale le milizieprenderanno le armi, e si uniranno sotto gli ordini de’rispettivi Ufficiali, che sono già stati prevenuti, peraccorrere ove il bisogno lo chieda alla difesa dellaProvincia contro qualunque truppa Francese, o di altraforestiera Nazione, che ardisse d’entrarvi. Questo saràpure il segnale distintivo da qualunque altro, che mai sidovesse dare per altri casi, come d’incendi, latrocinj,simili; mentre in questi casi si suonerà la campanaminore, e solamente alla lunga, o distesa senza tocchi;e lo stesso si osserverà dove non fosse che una sola
campana. Poiché è necessario, che ciò passi a notizia ditutti, e il Popolo ne sia istruito, deve essere il tuttopartecipato ai Parroci o Curati delle ville, che apparten-gono a questa Comunità, rimettendo loro, che in tempodella Messa Parrocchiale avvisino di tutto ciò il rispettivoloro Popolo, e lo rendono pienamente inteso di tutto».Più semplici furono le regole emanate da Principato diLucca per il parto della moglie di Napoleone: «E’ inten-zione di Sua Altezza Imperiale, che nel momento in cuisarà partecipata la nuova del parto di sua Maestàl’Imperatrice questo fausto avvenimento, sia annunziatoin tutte le Comuni del Principato col suono generaledelle campane, e nelle piazze dove esistono pezzi diartiglieria, con 101 colpi di cannone se sarà un Principee 21 se sarà una Principessa. [...] In quanto al Circondariodi Castelnuovo, dove non essendovi Artiglieria, non si
USI PROFANIDELLE CAMPANE
Fin dal X secolo, da quando le chiese hanno cominciatoa dotarsi di robusti campanili a forma di torre, i diversisuoni delle campane hanno quotidianamente scandito iritmi della vita religiosa nelle comunità cristiane, invitandoi fedeli alla preghiera, a santificare le feste e a parteciparea tutti i numerosi atti liturgici, annunciando inoltre imomenti felici dei credenti e il loro passaggio a migliorvita.Le stesse campane, specialmente nel mondo contadino,venivano anche tradizionalmente suonate per usi praticie sociali: convocazioni paesane, furti e omicidi, esigenzescolastiche, epidemie, incendi e così via. Fin dal 1656,ad esempio, dovendo la comunità di Corfino assegnareogni nove anni le varie proprietà collettive, abitualmentesi avvaleva di «vivaci rintocchi» per invitare le famiglierurali a riunirsi nel piazzale della chiesa: «la spartizioneera fatta da un rappresentante del Sindaco che sorteggiavale parti in presenza dei terrieri convocati al suono dellacampana maggiore».Da una lettera datata 23 novembre 1808, inviata dalcommissario di polizia di Pescia al presidente del comunedi Castelnuovo, apprendiamo che due sconosciuti mal-fattori, dopo avere ucciso a colpi di scure i coniugiBaldassarre di Marzalla, per derubarli di alcune monetee diversi ornamenti in oro e in argento, si erano «direttiverso i monti della Garfagnana». Il commissario invitavail presidente a dare gli opportuni ordini per la cattura,premurandosi inoltre « che venisse avvertita la popola-zione della pericolosità dei due malviventi facendosuonare lungamente le campane a martello».In ambito scolastico è emblematico il caso del maestroelementare di Rontano, Americo Coli, il quale aveval'obbligo di suonare, all'inizio delle lezioni, la campanella,che serviva anche “per l'Avemaria della mattina e dellasera, la messa nei giorni festivi e tutti i bisogni chepotessero occorrere alla comunità”. Egli, nell’ottobre del1856, fu richiamato all’ordine, “in quanto sortito fuoridai regolamenti», non avendo più suonato la campanellacon la scusa che la corda penzolante lungo il campanileera diventata corta.Quanto all’utilizzo delle campane nei casi di epidemie,più volte sono stati uditi in Garfagnana i «lamentosirintocchi» che annunciavano i trapassi di singoli o diintere famiglie, ma durante il colera morbus del 1855,
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Antica cartolina della chiesa di Corfino dove, nel piazzale antistante, siriunivano i «terrieri» per spartirsi le proprietà collettive.
(cartolina di Silvio Fioravanti).
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può avere con esse l’avviso, il suono generale dellecampane del Capoluogo sarà regolato da quello che almomento dell’avviso ne darà ordine il Maire e dovràpropagarsi di comune in comune. Per distinguere ilsegnale delle Campane, sarà questo differenziato primada un suono alla distesa, ed indi da festa, ed indi ripigliatoalla distesa, e continuato per lunga durata».Anche per solennizzare degnamente l'annessione dellaGarfagnana al Piemonte, il 20 agosto 1859 il municipiodi Castelnuovo volle che fossero lungamente suonate afesta le campane del Duomo. Mentre però i campanarisi stavano esibendo con grande vigore in un gioiosoconcerto a tre bronzi, sfortunatamente si ruppe la campanaminore, con grande soddisfazione di chi sosteneva ancoraapertamente il buon operato del Governo estense.Oggi, per ottemperare ai limiti imposti dalla leggesull’inquinamento acustico, le normative canoniche-liturgiche hanno ridotto l’uso delle campane a pochissimisuoni di carattere ecclesiale: a tutto il resto ci ha pensato,per fortuna, il progresso. Ma anche volendo continuarea tener viva la tradizione, ormai sarebbe difficilissimoriuscirci, essendo state quasi tutte le campane elettrizzate,rese statiche o addirittura sostituite da stonati altoparlantipiazzati sui campanili.
Guido Rossi
Nonostante la proverbiale abulia dei castelnuovesi allemanifestazioni cittadine l’inizio delle celebrazioni peri 150 anni del teatro Alfieri, volute dalla pro loco diCastelnuovo ha ottenuto il pieno e meritato successo:con la prestigiosa presenza dei presidenti della FondazioneCassa di Risparmio di Lucca, Giovanni Cattani, dellaBanca di Credito Cooperativo Versilia Lunigiana eGarfagnana Umberto Guidugli, sostenitori dell’iniziativa,del sindaco di Castelnuovo Gaddo Gaddi, si sono susse-guiti gli interventi dell’assessore alla cultura AngioloMasotti e del presidente della pro loco Raggi che hannotracciato un breve percorso storico sul teatro e sulla suaattività da quel 22 agosto 1860 quando si alzò per laprima volta il sipario sul palcoscenico dell’allora “Regio
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Quando l’abito faceva il Monaco
L’abbigliamento, una volta, contraddistingueva veramentela classe sociale d’appartenenza e i gruppi sociali, rara-mente, superavano le soglie di limite. Si distinguevano,così, a colpo d’occhio, i contadini dai possidenti, glioperai dagli impiegati, e solo se si faceva un salto diqualità, si poteva derogare alla regola, e vestire comequelli del grado superiore della scala sociale. Le categoriepiù evidenti erano costituite dai contadini, mezzadri,dagli operai, dagli impiegati e dai ricchi.L’abbigliamento maschile dei contadini era, in prevalenza,formato da scappini1, calze di lana di pecora, grigia efilata a mano, da larghi pantaloni di tela grossa, tipofustagno, fermati alla vita da una lunga fascia nera, cheraccoglieva la camicia di tela tessuta sul telare domestico,in genere tra il color topo ed il marrone, in testa uncappello per ripararsi dal sole e dalla pioggia, da potermettere in tasca al momento che si calzava la bardella2.Difficilmente si indossavano maglioni o cappotti, tutt’alpiù, una giacca molto comoda, che veniva, non indossata,ma piegata a mo’ di corda e tirata su una spalla, semprepronta all’uso.Le donne vecchie, e vecchie si era a quarant’anni, gonnelunghe fino ai piedi, scappini e calze di lana, che sicambiavano solo una o due volte per stagione, unacamicetta di tela un po’ più fine di quella maschile, maaltrettanto scura, un pannello per coprire l’ampia sottanadagli insulti della campagna e dalla cucina, un fazzolettoin testa: nascondeva i capelli che, troppo presto, comin-
Teatro Vittorio Emanuele”per divenire per oltre un secoloun riferimento per la vita e la cultura cittadina e dellavalle. Quindi il critico Giuseppe Cordoni ha presentatoufficialmente la medaglia commemorativa realizzata, suimpulso della pro loco, dallo scultore Romano Cosci diPietrasanta. In sala presenziavano il vice presidente dellaBCC Luciano Bertolini, il direttore generale Paolo Pel-liccioni, il direttore zona Garfagnana Roberto Davini,gli assessori comunali Bianchini, Pierotti e Fontana, ilcomandante stazione Carabinieri luogotenente Orecchio,il presidente dell’associazione industriali Guidi, il con-sigliere provinciale Mauro Campani, il presidente dellapro loco di Gallicano, ad offrire l’ufficialità ed il meritatolustro alla manifestazione.Una medaglia è per sempre, immortala un’evento nellastoria e ne tramanda la memoria nella collettività. Cosìè per le belle medaglie in bronzo e argento coniate cherimarranno a ricordare un edificio simbolo della storia,della cultura, degli spettacoli, degli artisti, dei personaggi,delle passioni, degli umori, dei ricordi di tanti cittadini.E’ un po’ come ridare, se non fosse bastato il pregevolerestauro architettonico e artistico in atto sull’edificio daalcuni anni, nuova vita ad uno dei pezzi più importantidella storia cittadina.L’antica struttura ottocentesca, impiantata nel cuore delborgo di S. Lucia, sarà poi finalmente restituita, il 1°novembre prossimo, alla sua completa agibilità e capacitàdi 504 posti e a quella funzione urbana di spazio che,nel passato, è stato un importante simbolo e polo diaggregazione per la nostra comunità e che oggi, ancorapronto giocare un ruolo importante nel futuro culturalesi ripropone di valorizzare le arti di scena quali elevateforme di espressione artistica di alto valore sociale efattore di diffusione delle tradizioni culturali e di tuttala cultura in generale.Dopo la medaglia celebrativa, le iniziative per salutareil secolo e mezzo di vita proseguono così nel tardopomeriggio del 1 novembre con un galà, dove sarannoospiti alcuni “testimonial” di assoluta grandezza, chedopo l’ouverture del melodramma “La straniera” musicatada Vincenzo Bellini, che quell’agosto 1860 inaugurò ilTeatro, vedrà protagonisti i cantanti lirici dell’ItalianHarmonists, Eleonora Abbagnato, Benjamin Pech, AlessioCarbone, primi ballerini dell’Opera di Parigi insieme ai
primi ballerini del Teatro alla Scaladi Milano e del Teatro San Carlodi Napoli per la direzione artisticadi Maurizio Tamellini.La programmazione della stagioneproseguirà poi il 9 novembreprossimo “Il Mare” con Paolo Poli;5 dicembre “Spirito Allegro” conCorrado Tedeschi, Debora Ca-prioglio e Marioletta Bideri; nel2011: 5 gennaio “Suoceri sull'orlodi una crisi di nervi” con GianfrancoD'Angelo e Eleonora Giorgi; 15g e n n a i o 2 0 1 1 “ E d i z i o n estraordinaria” con Andrea Muzzi &Sergio Staino; 4 febbraio “L'Ebreo”
con Ornella Muti; 26 febbraio “Dei numeri 1 sono ilnumero 2” con Paolo Magone.Non dimentichiamo inoltre che si trova in dirittura diarrivo il volume sulla storia del teatro, curato dalla proloco, che traccia la storia del monumento simbolo culturaledella città attraverso gli uomini e gli spettacoli che sisono alternati.
La medaglia coniata
Il critico Giuseppe Cordoni illustra la medaglia
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ciavano ad incanutire.I bambini, senza distinzione di sesso, portavano il grem-biulino, gli scappinetti e gli zoccoletti, quando non eranoscalzi, come il “Valentino” di pascoliana memoria. Iragazzetti vestivano come piccoli uomini e le bambinecontinuavano a portare il grembiule nero della scuolafino e oltre i quattordici anni, quando avevano la fortunadi andare a fare le operaie alla Cucirini. Le donne, giovanispose e madri, portavano una gonna lunga fino allacaviglia e una camicetta, quasi sempre sbottonata al seno,perché al più piccino della nidiata potesse aver a portatadi…labbra la sua razione di latte. Il seno veniva, pudica-mente, coperto da un fazzoletto bianco e ricamato conamore.Tutte, o quasi, portavano i capelli raccolti in treccia ocorchia3, fermati con forcelle alla bassa nuca, per per-mettere di portare agevolmente, sulla testa, in equilibrio,la secchia di rame o la paiolina con l’acqua, e le fascineraccolte nella selva. Durante i periodi “caldi” dei lavorinei campi o nelle selve, i capelli erano nascosti dafazzoletti neri o fioriti, annodati strettamente alla nuca;ai piedi, zoccoli. Qualche variante si notava la domenica,se non altro a livello di pulizia. Gli operai indossavanola tuta e delle larghe camicie che permettevano di na-scondere, a volte, trattenuta dalla cinghia dei pantaloni,la colazione da consumare al “Fabbricane”. La colazioneera costituita da qualche neccio4 freddo o focaccia conformaggio o pancetta. Nelle giornate invernali o piovose,oltre alla berretta, portavano una mantellina di foggia“artigliere ’15 – ‘18” grigioverde o nera, con la qualericoprivano anche il manubrio della bicicletta e riparavanole mani dalle intemperie. Anch’essi calzavano scappinio grossi scarponi foggia “alpina”. Immancabili le calzedi lana di pecora, fatte a mano. A volte si notava, attaccataal manubrio della bicicletta, una gravetta5 d’alluminio,contenente la minestrella o la polenta, magro pasto dopodieci ore di lavoro in Metallurgica.Le donne e le ragazzine operaie portavano delle vesta-gliette fiorite, delle gonne un po’ più corte e aggraziatee delle camicette. Al posto della mantellina delle vecchie,maglioni di lana fatti a mano, quale giacconi, e, inoccasione delle nozze, il “Capino”, un leggero soprabitoblu o nero, che veniva riposto nell’armadio e tirato fuorisolo nelle grandi occasioni, matrimoni o funerali se eranero, perché il blu non faceva “lutto”.Alla Messa della Domenica si calzavano le scarpe, sempretroppo nuove e troppo strette per dare al passo l’elasticitàe la scioltezza degli zoccoli. In quelle occasioni le calze
fatte a mano venivano sostituite con quelle velate, che,per evitare smagliature nel metterle, data la ruvidezzadelle mani, bisognava indossare un paio di guanti dipelle. E qualcuna, elegantona, teneva in mano un fazzo-lettino ricamato, con il quale si detergeva gli angoli dellabocca, perché il rossetto dava fastidio e provocavasalivazione. I capelli, raccolti, fin dall’infanzia in trecceaccuratamente passate, settimanalmente col pettine fitto,per togliere lendini e pidocchi, venivano poco a poco,sacrificate sull’altare della garçonne o dell’ondulazionepermanente, fatta ad acqua bollente, dopo aver messoda parte le tre o quattro lire dalle già magre quindicinea cottimo. Le ragazzine che non continuavano a fare lecontadine e non andavano in fabbrica, chiedevano allequattro o cinque sarte del paese, la Giulia, la Diva, l’Elda,le Gambette, le Precisine, di accettarle come aiutanti.Imparavano a fare i sottopunti, i sopraggitti, a stirare,ad imbastire, e giorno dopo giorno, tra i pettegolezzi delpaese, le risate ed i canti, a ricavare dei modelli daigiornali, i vestiti più alla page, tagliare e a mettere inprova; alcune, poi, si mettevano a lavorare in proprio efacevano un salto di qualità nella scala sociale. E lepersone dai “colletti bianchi” e dal “portafoglio asoffietto” quelle, come si vestivano? I ragazzetti con ipantaloncini di “pettinato” corti o alla zuava, le camiciedi cotone comprato dalle Pomere o dalle Cencine, dallasignora Ghiselli, i maglioni di stame cioè di lana comprataai negozi e filata a macchina; in piedi portavano scarpecomprate e non fatte dal Fidelio o dal Pintino, caloscee soprascarpe, impermeabili e ombrello, non verde, ditela comprata, da pastore, cappotti e giacchettine fattedal sarto.Il Primo paio di pantaloni lunghi erano per il giornodella Prima Comunione, poi non si mettevano più finoai sedici, diciassette anni. Anche i calzini erano, in estate,di cotone, comprato magari a Lucca, o a Castelnuovo,perché la Fattora o la Babilonia non aveva il colore o lafinezza desiderata dalla madre che soprintendeva ailavori. Le ragazzine portavano abitini di cotone o dilana, fati a mano, ed erano attrezzate per le intemperiein modo tale da far morire d’invidia le coetanee di cetoinferiore.Si notava la differenza perfino nel classico grembiuledella scuola, fatto, magari, di raso o di cotone fine, conil colletto ricamato ed il fiocco bene inamidato; e lecartelle, poi… Dalle sacche di tela blu, portate a tracolla,dalle tavolette di legno fermate da cinghie di cuoio, sipassava alle cartelle di fibra e di pelle, agli “accessori”
raffinati.Le signore mamme vestivano sempre eleganti, con abitisfornati dalle sarte di Lucca o Castelnuovo, quando nondi Firenze o di Torino. Portavano sempre scarpe e calzedi seta, abiti, soprabiti e cappotti con la volpe al collo,magari i polsi di pelliccia e il manicotto, pure di peloche scaldava le mani e fungeva da borsetta. Avevanol’ombrello da acqua e da sole, leggeri come una nuvolae grandi cappelli di pizzo a larghe tese, che facevanorisaltare gli occhi ombreggiati dalla matita e il rossodelle labbra. Sembravano, ai nostri occhi di bimbette,delle Fate o delle Regine.Gli uomini portavano abiti ben confezionati e sul gilè,dal penultimo bottone al taschino di destra, dondolava,nei giorni di lavoro, una catena d’argento e nei giorni difesta, d’oro, cui era appesa l’orologio a doppia cassa. Intesta portavano cappelli: di feltro in inverno e di panamain estate; qualcuno, anche il bastone con manicod’argento. E cappotti col collo di astrakan e ferma cravatted’oro, e anelli… Una cosa particolare era quel cerchiettodi elastico colorato che mettevano sopra il gomito dellebraccia, per tenere alla giusta misura le maniche dellecamicie, che, chissà perché, erano sempre fuori misura.Eppure le camiciaie prendevano le misure, e alla consegnaaccludevano, anche, polsi e collo di ricambio, per sosti-tuirli quando i primi erano consumati, per permettereall’indumento una durata quasi illimitata. Per chi lavoravanegli uffici si usava salvare maniche e petto con manicottineri e pannelli – bavaglio e l’inchiostro, così, non avevaragione di imbrattare il candore azzurrino della bellacamicia, lavata prima in bucato e, poi, passata nel tur-chinetto. E il vestito stabiliva, dunque, il grado di appar-tenenza alla classe sociale, e, nessuno, si sarebbe maiazzardato a uscire dal suo ruolo. Tutto questo è duratofin dopo guerra, quando le confezioni sono state fattesu scala industriale e tutti hanno potuto accedere agliacquisti, senza discriminazioni, anzi, facendo a gara aritrovare le firme più prestigiose della Moda, ricadendo,così, in un appiattimento del buon gusto, e allo smantel-lamento delle differenze di ceto. Ognuno, oggi, ha lapossibilità di vestirsi come crede, e ricade nel “tuttiuguali”, tutti vestiti secondo gli interessi degli industriali_______________________
1 Calzature povere simili a zoccoli di legno2 al momento che si saliva a cavallo3 Ciuffo alto arrotolato e fermato sulla testa con delle forcine4 Pizza di farina di castagne cotta tra due piastre di coccio5 Pentolino di alluminio
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che impongono le loro idee alla massa.Un altro, lungo, discorso si può aprire sulla“Moda Intima” che aveva i suoi canoni ele sue regole, durate anch’esse, fin dolo laguerra, quando è arrivato il nylon ed itessuti sintetici, i quali hanno dato il colpodi coda finale al ciarpame delle nostrenonne e mamme.
è tutelata dalla nostra Costituzione all’art.21. Ciò detto e ribadito occorre rifletteresull’esistenza di eventuali limiti al dirittodi cronaca e di critica. Il nostro sistemaGiudiziario prevede fattispecie penali atutela dell’onore e della rispettabilità dellapersona (ad esempio, l’art. 594 del CodicePenale che punisce la diffamazione). Purriconoscendo che l’esercizio di un diritto,come quello di critica o di satira, funzio-navano come scriminanti (Art. 51 C.P.),siè discusso a lungo sulla individuazionedei limiti di questo indiscutibile diritto.Dottrina e Giurisprudenza concordano,oggi, che i limiti sono rappresentati: a)dalla verità o, perlomeno, dalla verosimi-glianza della notizia; anche se il concettodi verità è spesso molto soggettivo ediscutibile; b) dalla pertinenza di quantodetto all’interesse pubblico e non alla
semplice sfera privata; che ciascuno hadiritto di contenere nella sfera della riser-vatezza; c) dalla correttezza del linguaggioche deve essere moderato, proporzionatoe misurato, dall’assenza di animositàpersonale e desiderio di discredito finea se stesso.Giudichino i nostri lettori se i limiti, comea me pare, siano stati superati negli esempiche mi hanno determinato a scriveresull’argomento.Sintetizzando la mia opinione, direi chenon c’è alcun motivo di sorprendersi oscandalizzarsi dall’uso di linguaggi colo-riti o immaginifici che esprimano criticheforti e penetranti. Altra cosa, sempre amio avviso, è l’uso gratuito e non neces-sario di un atteggiamento verbale violento,non necessario alla formulazione di criticapolitica o, peggio ancora, innestato su un
vissuto personale che non ha niente a chevedere con l’interesse pubblico.Le espressioni e gli scritti a cui mi riferiscosuperano ampiamente i limiti di cui ab-biamo parlato. In più, per quanto riguardaDi Pietro, come si fa a non pensare cheegli usa spudoratamente lo scudo giudi-ziario (immunità) per le sue quotidianefilippiche, mentre nega lo stesso dirittoalle più alte cariche dello Stato? Per quan-to attiene al “Verme solitario”, pseudoni-mo dell’anonimo Garfagnino, riteniamoche, oltre a limare certe espressioni og-gettivamente ingiuriose, voglia qualificarsied assumere le proprie responsabilità peressere un po’ meno solo e un po’ menoverme.
Italo Galligani
L’articolo di questo mese mi è stato sugge-rito da due avvenimenti, uno a caratterenazionale ed uno di stampo puramentelocale:il primo è rappresentato dalla discus-sione alla Camera dei Deputati sulle dichia-razioni ed i punti programmatici illustratidal Primo Ministro; la seconda consiste inun volantino, apparso in questi giorni, conil quale si commentano, in rima, certe pre-sunte caratteristiche di alcuni Amministra-tori Comunali di Castelnuovo. Immagino che tutti abbiano letto o sentitole espressioni con le quali l’on. Di Pietrosi è rivolto al Capo del Governo, definen-dolo “manipolatore dell’informazione, ser-pente a sonagli, acquirente di parlamentari,capo piduista della cricca, pregiudicato,delinquente, stupratore della democrazia”ed altre piacevolezze su identiche tonalità.Le espressioni sono state accompagnate daun atteggiamento violento che non è rien-trato neppure a seguito dei richiami delPresidente della Camera ad un usare unlinguaggio consono all’ambiente. Il volantino diffuso fra la popolazione delcapoluogo Garfagnino, del quale normal-mente non parlerei, perché si nascondedietro l’anonimato, chiaro segno di vigliac-cheria,vorrebbe essere spiritoso e strapparequalche sorriso ai lettori a carico di alcunipersonaggi che ricoprono cariche pubbliche.A parte l’impianto complessivo non troppocorretto delle “rime”, l’uso di alcune espres-sioni, al pari di quelle ricordate del Parla-mentare Di Pietro, sembrano trascenderei limiti fissati dal nostro ordinamento. Direche qualcuno è “laureato in birra e vino”,che altro è “di mestiere ciarlatano”, ma,soprattutto, definire “corrotto, Assessorealla tangente, con un figlio mezzo scemo”altro personaggio locale appare francamenteinaccettabile.Non voglio essere frainteso: di conseguen-za, mi sento in dovere di precisare un puntoirrinunciabile cioè l’estremo favore con cuiio vedo l’esercizio del diritto di critica e diquello di satira, la cui più ampia espressione
Corriere di Garfagnana 7
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FAR CONOSCERE L’APPENNINO NEL MONDODal 19 settembre il progetto gestito dalla
Comunità Montana ha formato venti nuoviAmbasciatori affettivi del Parco
Si è appena conclusa la seconda edizione di “OrizzontiCircolari - Ambasciatori del Terzo Millennio”, il progettodel Parco Nazionale sviluppato nell’ambito di Parco nelMondo e gestito dalla Comunità Montana Garfagnanain collaborazione con le Regioni Toscana ed EmiliaRomagna, rivolto alle giovani generazioni discendentidegli emigrati che hanno lasciato le quattro Provincedel Parco Nazionale e oggi vivono in tutto il mondo. I venti ragazzi, provenienti da Argentina, Brasile, Uru-guay, Venezuela, Cile e Australia hanno vissuto unintenso percorso formativo alla scoperta del territoriodei sedici Comuni che compongono il Parco Nazionaledell’Appennino Tosco-Emiliano, ricco di eccellenzenaturalistiche, storiche, culturali ed economiche, facendotappa anche nei più caratteristici borghi della Garfagnanadove per molti di loro affondano le origini della propriafamiglia. Tra le tante esperienze vissute non poteva dicerto mancare l’incontro con i rappresentantidell’Associazione Lucchesi nel Mondo e della RegioneToscana, riuniti il 13 settembre scorso per l’Assembleaannuale a Villa Bottini a Lucca. In tale occasione, aseguito della presentazione del libro di Lorenza Rossi“Mi par centanni che vi hò lasciati - L’emigrazione dallaGarfagnana”, venticinquesimo volume della collanaeditoriale della Banca dell’Identità e della Memoria dellaComunità Montana Garfagnana, i giovani ambasciatoridel 2010 si sono distinti per vivacità e iniziativa, parte-cipando attivamente anche alla storica processionenotturna di Santa Croce, che li ha visti schierarsi alseguito degli stendardi dei propri Paesi di provenienza.Altro determinante momento di formazione si è presentatopresso la sede della Comunità Montana Garfagnana perapprofondire, alla presenza del Presidente Mario Puppae di esperti e tecnici del settore, quali il Presidentedell’Associazione Nazionale Città del Castagno Ivo Poli,aspetti botanici e progetti riguardanti la salvaguardia ela promozione delle peculiarità della Garfagnana. “Questainiziativa sta dispiegando le proprie potenzialità oltre leaspettative – afferma il Presidente del Parco NazionaleFausto Giovanelli – Devo dare atto della lungimiranzadelle Regioni Toscana ed Emilia Romagna che hannosostenuto questo progetto di valorizzazione dei territorimontani. Un ringraziamento va tuttavia alla Comunità
Montana Garfagnana che ne ha compreso il significatoe l’importanza, dimostrando capacità organizzative nelgestire un’idea innovativa di non immediata ricaduta sulterritorio”.“Il compito di questo gruppo” – continua ilPresidente della Comunità Montana Mario Puppa – unavolta rientrato nelle città di residenza, è diventare porta-voce dell’Appennino, realizzando progetti promozionali,diffondendo l’identità di quel territorio che avevanosentito nominare dai nonni, ma che non avevano maiconosciuto di persona, ed operando soprattutto nelleassociazioni di italiani all’estero, di cui tutti loro fannoparte. Prima della partenza infatti hanno consegnato leproposte di progettualità futura, che verranno sviluppatenei prossimi mesi in coordinamento con lo staff di Parconel Mondo. Grazie a queste attività il territorio del ParcoNazionale troverà nuovi spazi e opportunità di visibilitàe pubblicizzazione nelle sei nazioni in cui risiedono iragazzi, che hanno sfruttato al massimo l’opportunitàrappresentata dal progetto.” Ecco i nomi dei giovani conorigine dai paesi della Garfagnana e provincia di Lucca:Erica Alberti Grassi e Monica De Cassia Bonaldi, pro-venienti dal Brasile con origini da Pieve Fosciana; SamiraFreitas Guidi e Meridiey Leite de Melo provenienti dalBrasile con origini da Castiglione di Garfagnana; AntonioPeranzi dal Venezuela con origini da Camporgiano;Natalia Carolina Mac Intosh, Soledad del Valle Matuladall’Argentina, e la brasiliana Paula Colpo con originidal Comune di Lucca. Orizzonti Circolari si confermaquindi come un progetto molto importante all’internodel percorso di “Parco nel Mondo”, destinato ad accre-scere l’interesse per il Parco Nazionale dal punto di vistaturistico ed economico nelle comunità di italiani nelmondo, anche grazie agli strumenti di comunicazionevia web, che oggi contribuiscono ad annullare virtual-mente le distanze con tanti nostri conterranei.
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Il gruppo dei giovani ambasciatori con il presidente Mario Puppa
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Presentati gli Atti del Convegno di studisulla Garfagnana del settembre 2009
Il 9° volume della serie iniziata nel 1992 è dedicatoal tema “Architettura e governo in Garfagnana”. Acadenza biennale, i convegni promossi dalla pro locodi castelnuovo e dal Centro per la DocumentazioneStorica della Garfagnana, con il sostegno di Comunedi Castelnuovo e Fondazione Cassa di Risparmio diLucca, la collaborazione di Deputazione Storia Patriaper le Antiche Provincie Modenesi e Comunità Montanadella Garfagnana, hanno ripercorso la storia dellaGarfagnana dal periodo altomedievale all’Unità d’Italia,proseguendo, terminato il percorso cronologico, conincontri tematici. I lavori riuniti in questo volume sonoil frutto proprio del 3° convegno tematico.
La presentazione del volume, tenuta sabato 11 settembrenella Rocca Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana, èstata a cura del prof. Bruno Andreolli, ordinario distoria medievale all’Università di Bologna, che dopo
il saluto del vicesin-daco di CastelnuovoMasotti, del presi-dente della Pro locoRaggi e di Paolo Pelùpresidente della se-zione modenese dellaDeputazione di StoriaPatria, si è soffermatos u l l e t e m a t i c h eemerse dai molticontributi non man-cando di riconfermareil valore della conti-n u i t à s t o r i c a edell’approfondimento
di tutta l’opera.Ha anche offerto proposte tematiche da sviluppare percontinuare ad accrescere qualitativamente la proposta ela grande valenza scientifica delle 3600 pagine di storia.Ma il tema del convegno del prossimo anno, il decimo,pur essendo ancora in fase di elaborazione non potràche essere incentrato sul secolo del risorgimento edell’unità nazionale.
Il volume, formato 17x24, pagg. 430, è reperibileal costo di €. 30,00 presso la pro-Loco di Castel-nuovo (0583.641007). Agli abbonati che lo riti-rano presso la sede sarà praticato lo sconto di€.5,00. Se richiesta la spedizione, potrannoriceverlo al proprio indirizzo, facendo pervenirealla redazione il versamento, sul cc postalen°13239553, di € 30,00 con la causale “Richiestaatti convegno2010”.
* PER I NATI NEL 1950!Vorrei lanciare un appello ai natinell’anno 1950 per festeggiare insiemei nostri 60 anni, un bel traguardo! Si-curamente ritroveremo vecchi amici ecompagni di scuola. Ci ritroveremo unsabato sera per fare una cena anche in-sieme alla propria moglie o marito eperché no, un po’ di musica!Chi riceverà notizia anche da questogiornale ed è interessato a parteciparea questa festa contattare: posta elettronicar o l a n d o m @ h o t m a i l . i t - c e l l .328.9045742.
* Successo per l’Apicoltura AngelaPieroni, da molti anni nostra affezionatainserzionista, che ha ottenuto nel set-tembre scorso il meritato riconoscimento
delle “Tre gocce d’oro” alla XX edizione del concorsograndi mieli d’Italia a Castel San Pietro (BO) per ilproprio miele d’acacia. Il concorso emiliano è una rigorosaselezione dei prodotti presentati che passano attraversoanalisi fisiche, chimiche, organolettiche, melissopalino-logiche e altre ancora, e il prodotto premiato è quanto dimeglio possa veramente offrire il mercato nazionale.Con Angela Pieroni ha festeggiato anche Daniela Dini,di Pieve Fosciana, che ha ottenuto anche lei la pergamenadelle “tre gocce d’oro” a sancire come la Garfagnana sidistingua sempre più come terra di produzioni eccellenti.La Pieroni, che produce miele da oltre trenta anni, e laDini, hanno superato la concorrenza di oltre 600 qualitàpartecipanti.
* Esordio del 35enne garfagnino Umberto Peghini nelmondo del Team Penning. Il giovane di Gramolazzo,frazione del comune di Minucciano, ha preso parte conil cavallo Snap alla prova del campionato tosco-ligure
Il tavolo della Presidenza
Corriere di Garfagnana 9
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Lucca, ex Real Collegio20 novembre – 12 dicembre
Torna il Desco! Quattro fine settimana, un percorso attraverso saporie profumi. Nei tre chiostri e nelle sale del Real Collegio, ogni finesettimana un prodotto in particolare sarà “alfiere” del territorio. Sicomincia con il Fagiolo per la piana di Lucca (20 e 21 novembre),per poi proseguire con Farro per la Garfagnana (27 e 28 novembre),la Castagna per la valle del Serchio (4 e 5 dicembre) ed infine, come
si conviene agli ospiti di riguardo, Pane e Olio delle colline lucchesi.(11 e 12 dicembre). Stravizi per l’8 dicembre, giorno dell’Immacolatacon un’apertura straordinaria dedicata a Sigari e cioccolato.Ma il Desco 2010 non è solo Real Collegio. “Escodaldesco” è il titolodel percorso di degustazioni nei locali e nelle botteghe cittadine cheoffriranno per l’occasione ricette a tema e prelibatezze preparate inonore del prodotto della settimana.Attorno alla tavola ci sono poi nuovi spazi per le arti figurative e perla letteratura alle prese con il cibo in eventi collaterali.
che si è tenuta a Sesta Godana (La Spezia) a cui hannopartecipato oltre a cavalieri toscani e liguri anche di altreregioni come lombardi e piemontesi. Peghini, dipendentedella cartiera Smurfit Kappa, si è distinto assieme aicomponenti della squadra "Centro Cavalli CavalieriStradano" frazione del comune di Aulla. In sostanza ladisciplina del Team Penning vede impegnate squadredi 3 cavalieri che coi propri quadrupedi devono fareentrare all'interno di un recinto i vitelli. Con UmbertoPeghini hanno gareggiato Roberto Biondi e Paolo Ra-venna, campione europeo 4 anni fa di questa disciplina.Il 35enne Peghini il prossimo anno gareggerà con il suoQuarter Horser di nome Cd Colonel. Da sottolineare ilfatto che il 35enne gramolazzino sia l'unico della Garfa-gnana- Mediavalle che partecipa a questo tipo di garenel campionato italiano.
(Francesco Pierotti)
* Ristrutturate le antiche terme di TorriteCon una sobria cerimonia, il 25 settembre scorso sonostati presentati i lavori di recupero degli antichi bagnidi Torrite, località del comune di Castelnuovo di Garfa-gnana. Alla presenza del presidente della Comunità
Montana Puppa, sono intervenuti i tecnici Pietro LuigiBiagioni che ha parlato delle usanze e dei costumi socialinell’antichità e Giambattista Bonaldi che ha illustratol’intervento di recupero. La cerimonia è stata coordinata
dal presidente dell’ “Officina dei bagni “ Bruno Tognini.L’archeologo Paolo Notini, è a sua volta intervenutoper riportare chiarezza sull’origine del manufatto: datroppo tempo si parla infatti artificiosamente e con scarsacognizione di causa di terme romane; Notini ha volutochiarire in modo definitivo e autorevole come la tecnicadel “cocciopesto” utilizzata per cementare il manufattoaffondi le sue origini in epoche lontanissime ma comesia stata utilizzata fino all’ultimo periodo medievale.D’altra parte le prime memorie documentarie risalgonoal XVI secolo ed il periodo basso medievale la più facilecollocazione storica della struttura. Ciò non deve morti-ficare i volontari dell’“Officina” torritese che da tempoprestano generosa opera e attenzione al recuperodell’importante sito per restituirlo alla fruizione turistica,anzi la giusta ricollocazione storica è fondamentale perun corretto messaggio e della cultura e tradizione locale.
* A distanza di oltre 65 anni continuano ancora a venirealla luce residuati bellici della seconda guera mondiale.Alla fine del settembre scorso in un bosco del comunedi Molazzana sono emersi, nei pressi della frazione diCascio, alcune bombe da mortaio. Pur non manifestan-
dosi particolare allarme l’area èstata messa in sicurezza permet-tendo agli artificieri la rimozionedegli ordigni.
* Un altro record nella speleologiagarfagnina: è stato raggiunto ilfondo dell’abisso Satanachia nelcomune di Minucciano da 7 spe-leologici che sono rimasti in grotta45 ore per raggiungere la quotadi -1040 metri. Tale profonditàcolloca l’abisso all’11° posto trale grotte più profonde d’Italia.
* E’ stata inaugurata dal comunedi Castelnuovo di Garfagnana, sullago di Pontecosi nella sponda dipropria pertinenza, un’area at-trezzata con strutture coperte,
barbecue, acqua e illuminazione, per pesca e turismo,posto ideale per appassionati sportivi e per ricreazioneturistica e delle famiglie. La zona è stata delimitata perevitare danneggiamenti notturni e sarà gestita dal comune
di Castelnuovo che ne curerà anche la manutenzione.L’oasi è stata realizzata grazie anche ad un contributodi 140 mila euro che la Provincia di Lucca ha erogato.Soddisfazione è stata espressa dall’assessore FrancoBianchini che ha seguito l’iniziativa: “un’area che puòessere utilizzata anche come campo di gara per manife-stazioni di pesca e competizioni a livello nazionale”. E’una ulteriore opera che va ad accrescere uno splendidoscenario diviso tra i comuni di Pieve Fosciana e Castel-nuovo.
* Fosciandora: una cena a scopo beneficoUna serata in favore del sociale quella che si è svoltasabato 18 settembre a Migliano presso il campo poliva-lente “ Don Natale del Sarto ” dove il gruppo donatoridi sangue “ Fratres ” ha organizzato un evento gastrono-mico a base di pizza. Nonostante le condizioni metere-ologiche avverse, la festa si è svolta ugualmente graziealla tensostruttura allestita in loco e con qualche varia-zione del programma.Il direttivo “Fratres”, recentemente rinnovato, ha volutodare un tocco di originalità agli eventi proponendo unanuova iniziativa allo scopo di valorizzare l’importanzadelle donazioni di sangue, piccoli gesti ma allo stessotempo utili ed importanti se rivolgiamo l’attenzione alprossimo. La serata aveva così lo scopo di sensibilizzaresempre più persone verso questo generoso atto di soli-darietà. La partecipazione è stata numerosa e molti sonostati anche i volontari che hanno dato il loro contributoper realizzare la nobile iniziativa.Durante la serata diversi tipi di pizza sono apparsi sulletavole, dalla tradizionale margherita a quelle farcite conprodotti vari. Alla fine della cena si potevano gustarebomboloni, necci con la ricotta e altri dolci tipici. Certo,come già anticipato, il maltempo non ha permesso chesi svolgessero tutte le attività in progetto e la musica espettacolo che dovevano allietare l’ evento sono statesacrificate. Tuttavia è stata una bella iniziativa, apertaa tutti e con lo scopo di raccogliere fondi per beneficenzae per l’ acquisto di beni comuni per il paese.Ci auguriamo che questa sia solo una delle tante festeche potranno tenersi in futuro nella piccola comunità diFosciandora promosse dall’attivo gruppo, fondato alcunianni fa, il cui ricavato venga destinato ad iniziative nell'ambito sociale.
Sharon Bonugli
Corriere di Garfagnana10
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* Il gruppo “Sbandieratori e musici di Gallicano” nonce l’ha fatta a riconfermarsi campioni italiani. Troppobravi gli atleti della Contrada Ponticelli di QuattroCastella (RE) che, alla Parata nazionale della Bandierache si è tenuta ad Amelia, in provincia di Terni, dal 10al 12 settebre scorso, hanno conseguito il titolo di migliorcompagnia italiana per il 2010, conquistando ben 4vittorie di categoria (singolo tradizionale, coppia tradi-zionale, piccola squadra, grande squadra, un secondoposto nella categoria “rievocando” ed ovviamente lavittoria della combinata. Un successo con pochi prece-denti per la compagine emiliana che ha lasciato ai nostrisbandieratori gallicanesi la soddisfazione del 2° posto
generale dettata da 2 piazzamenti nella piccola e grandesquadra un terzo e quarto nel singolo e coppia.
* La “Sagra delle Crisciolette” di Cascio ha trionfatoalla manifestazione “Territori in Festival” tenutasi aMontecatini Terme dal 24 al 26 settembre scorso.L’iniziativa giunta alla 4° edizione ospita le sagre italianee in rappresentanza di Lucca erano presenti la sagra deiCigerani di Fosciandora e le crisciolette di Cascio. Nettoil successo della nostra sagra che ha ottenuto il votodella giuria popolare che quello della giuria di espertidel settore enogastronomico. E’ stato il presidentedell’Associazione sportiva ricreativa Cascio AlessandroBertolini a salire sul palco della città termale per ritirareil premio.
* COMUNICATOIn merito al dibattito apertosi sul piano industrialeproposto da Se.Ver.A. l’ Associazione per il Turismo inGarfagnana e Media Valle del Serchio e l'Associazionedei Rifugi Alpi Apuane e Appennino, a nome delle circa70 aziende associate, prendono posizione sia contro leipotesi di adeguamento dell'inceneritore di CastelnuovoGarfagnana, sia contro la costruzione ex novo di ungrosso inceneritore mediante l'ingresso di un nuovo socioin Se.Ver.A. Spa.“Oltre alle ovvie questioni di salute pubblica, premesottolineare il danno di immagine e marketing che giàoggi deriva a causa della profonda incoerenza tra la
presenza di un inceneritore e l'idea di “Garfagnana terradi parchi e prodotti agroalimentari di qualità”. In terminieconomici significa danneggiare il turismo, cioè il settorein cui sono stati realizzati i più importanti investimentiprivati e pubblici negli ultimi anni e che dà occupazionea centinaia di persone offrendo opportunità di redditoper molte famiglie della valle, sia direttamente, sia perla positiva ricaduta sull'indotto.Per questi motivi, rivolgendosi a tutti gli amministratoridella Garfagnana, le Associazioni chiedono che siaindividuata come priorità la pianificazione del modo piùrapido per raggiungere i livelli di raccolta differenziataprevisti dalla legge (65% al 2012) al fine di togliere ogni
ragion d'essere a qualsiasi investimento perimpianti di smaltimento finale di rifiuti (ince-neritori e/o discariche) sul nostro territorio.Infine, a conoscenza dell’inizio dell’iter per larevisione del "Piano Territoriale di Coordinamentodella Provincia di Lucca", le tre Associazionichiedono che la Provincia applichi correttamenteper la Garfagnana le "Norme per la tutela deiterritori con produzioni agricole di particolarequalita' e tipicità" previste dal D.lgs. 228/2001,che, all'art. 21, vietano espressamente la presenzad’impianti di trattamento di rifiuti nelle zone conproduzioni agro-alimentari certificate (DOP,DOC, IGP), agricoltura biologica e agriturismo”.Al fine di confrontarsi sul tema, le due associazionihanno invitato gli organismi associativi dellavalle ad un incontro che si è tenuto venerdì 15
ottobre a Castelnuovo di Garfagnana, e di cui daremonotizia nel prossimo numero.
Casa della penna
Aldo Giannotti29 aprile 1936 – 11 ottobre 2008
Nel secondo anniversario dalla sua dipartita, la famigliaama ricordarlo a chi lo ha conosciuto.Nicciano di Piazza al Serchio
* Camporgiano - Il sei settembre scorso, dopo lunghigiorni di sofferenza, ha lasciato questo mondo il MaestroCarlo Corrieri di Casatico all'età di novantadue anni.La sua esistenza è stata un modello di saggezza, lealtàe virtù.Lo ricorderemo come un marito e padre esemplare, unnonno caro e premuroso, un insegnante stimato e rispet-tato, uno scrittore, un poeta e un uomo di grande fede.Annunciano la sua scomparsa con profondo dolore egrande nostalgia la moglie, le figlie, i generi e i nipoti.“Au revoir Signor maestro, ciao papà!” (D)
Il gruppo di Gallicano
Corriere di Garfagnana 11
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truiste e positive. Con amore I tuoi familiari” .
* “Caro babbo, la fedeCristiana fu il tuo esempio,il lavoro la tua vita, l’onestàil tuo ideale, e la famigliail bene alla quale hai de-dicato tutto il tuo affetto.”Nel quindicesimo anni-versario della scomparsa diAmerigo Bonaldi, avve-nuta a Torrite di Castel-nuovo di Garfagnana il 26ottobre 1995 i figli, le figlie,i generi, le nuore, i nipoti,lo ricordano a quanti l’hanno conosciuto e amato.Castelnuovo di Garfagnana 26 ottobre 2010
* Gragnanella, Castel-nuovo di Garfagnana10 ottobre 2007 – 10 otto-bre 2010“Sono trascorsi tre anni daquando non sei più tra noi,ma una persona amata nonsi perde mai veramente; c’èil dolce ricordo di momentivissuti insieme e proprioquei momenti saranno perla tua famiglia un tesoro daproteggere dall’usura del
tempo”.Nel terzo anniversario della scomparsa di Carlo Roc-chiccioli, la moglie Pina, i figli Giorgio, Roberto e
* Agliano (Minucciano) - Il 21 luglio scorso, FrancescoPienotti, si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università"La Sapienza" di Pisa con la votazione di 110/110 discu-tendo la tesi dal titolo "La tutela degli incapaci maggioridi età secondo il diritto internazionale privato" conrelatrice la prof.ssa Brunilde Poletti.Rallegramenti vivissimi e auguri di un brillante futuroal neo dottore che da queste pagine desidera ringraziareparticolarmente i genitori Giovanni e Lia per averlosempre sostenuto.
* Lo scorso 12 settembre nella chiesa di Capraia, allapresenza di parenti e amici, si sono rinnovati le promessematrimoniali Berto Bertoncini e Almieri Ginevra.Proprio sessanta anni fa i due sposi erano convolati anozze nella medesima chiesa e qui hanno voluto celebrareil loro sessantesimo anniversario.In una splendida giornata di sole, Berto e sua moglie allapresenza dei figli Pina, Bruno e Danilo e dei numerosinipoti e parenti, hanno festeggiato il lieto evento durantela celebrazione del SS. Nome di Maria presieduta da FràBenedetto.La cerimonia è stata salutata dal suono delle campane
grazie a due campanari, Ciccio dal Sillico e dal dilettantecugino Ottavio, guidati dalla preziosa maestria di SettimoPieroni, esperto di quello che ormai oggi è diffusamentelasciato alla tecnologia.Agli sposi giungano dalla nostra redazione i più sinceriauguri per questo stupendo traguardo e un grazie perl’esempio trasmesso alle generazioni future. (F.B.)
Laurea* L’8 ottobre presso l’Università di Pisa ha conseguitola Laurea Specialistica in Tecnologie Informatiche NicoleLazzeri di Castelnuovo Garfagnana, figlia del nostroaffezionato abbonato dott. Ivano, discutendo con ilrelatore dott. Antonio Cisternino la tesi: “FACE: asoftware infrastructure for controlling a robotic face forauthism therapy” ottenendo la votazione di 110 e lode.F.A.C.E. (Facial Automaton for Conveying Emotion) èun progetto sviluppato dal Centro di Ricerca Interdipar-timental “E. Piaggio “ dell’Università di Pisa in collabo-razione con l’istituto IRCCS Stella Maris di Calambrone.Il progetto prevede l’utilizzo di un robot umanoide,costituito da un viso di donna e da un corpo di manichino.La testa del robot consiste di un cranio artificiale copertoda uno speciale tessuto di silicone, chiamato Frubber™e sviluppato dalla Hanson Robotics, che rende il visoestremamente realistico. All'interno del cranio sono statiposizionati 32 servo motori, che controllati da un pro-gramma software, permettono al robot di assumere leespressioni più comuni, felicità, tristezza, rabbia, disgusto,paura e stupore, e altri movimenti quali lammiccamentodegli occhi. Il robot può seguire gli sposta menti delbambino grazie ad una micro camera posta nell’occhiodestro.FACE viene utilizzato nelle terapie dei bambini autisticiche come sappiamo risultano avere una marcata diminu-zione dell’integrazione sociale e della comunicazionecon atteggiamenti di isolamento dal mondo che li circondao viceversa con marcata iperreattività. Nicole Lazzeriha creato il programma che controlla il robot Face edinsieme agli psicologi dell’Istituto Stella Maris di Ca-lambrone partecipa alle sperimentazioni sui bambiniportatori di autismo. Il progetto FACE è già stato pre-sentato su Rai 3 per la sua partecipazione a FuturoRemoto, un evento scientifico-culturale organizzatopresso la Città della Scienza di Napoli.Rallegramenti vivissimi e auguri di una brillante avveniredalla nostra redazione.
Roberta, il genero, le nuore e gli adorati nipoti Cristiane Lorenzo, unitamente ai parenti Lo ricordano con infinitoamore a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato.
* A Uliveto Terme, in provincia di Pisa, lo scorso 5maggio è scomparso Pietro Balducchi, di anni 85,originario di Vagli Sotto. Lo ricordano ai tanti amicigarfagnini, che portava sempre nel cuore, la moglieAnita, i figli Alida, Alfredo, Giorgio con le rispettivefamiglie.
* AnniversarioAldo Bertoncini
21.10.2002 – 21.10.2010Nell’ ottavo anniversario della tua scomparsa la moglie,i figli, le nuore ed i nipoti ti ricordano con tanta nostalgia.Castelnuovo di Garfagnana, 21 ottobre 2010
Corriere di Garfagnana12
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Adelio e Paolo, dalle nuore Lucia, Gemma, Anna Maria,dai nipoti Luca, Michele, Alessandra, Danil e Dennis,dalle future nipoti Tess e Mara, parenti ed amici. Aiconiugi Magistrelli giungano le felicitazioni e gli auguridella nostra redazione.
segue a pag. 12
CALCIO CASTELNUOVESE
Con il mese di settembre è ricominciato il campionatoUisp della Garfagnana, diviso in due gironi (serie A eserie B) rispettivamente di undici e dieci squadre. Lapiacevole novità di quest'anno è la partecipazione dellasquadra del Circolo El niño, proveniente dalla Piana diLucca, a cui va il benvenuto di tutto il comitato. In serieA la squadra campione uscente è il Camporgiano, mentrepromette di entrare tra le protagoniste della massimaserie anche il Sillano, vincitore la passata stagione diCoppa Garfagnana e Serie B. In “B” un saluto ancheall'altra nuova compagine, il Torrite United. Da quest'annol'importante novità sono i 3 punti per la vittoria, anziché2 come in passato. Questi i risultati della quarta giornatadisputatasi il 9 e 10 ottobre u.s., e le conseguenticlassifiche dopo quattro turni:
Serie A, quarta giornata:Amatori Pieve Fosciana – Camporgiano 2-4, AtleticoCastiglione – Gallicano 3-0, Filicaia Diavoli Rossi –
CAMPIONATO UISP 2010OTTOBRE
E’ iniziato il campionato di calcio di “Eccellenza” econtinua a tappe forzate il lavoro fatto dalla dirigenzaper una crescita continua e programmata della società.Agli ottimi risultati della prima squadra si affiancano irisultati del settore giovanile infatti nella stagione 2009-10 oltre la vincita del campionato di promozione lasocietà ha ottenuto due vittorie con la juniores e gli allievied entrambe le squadre sono approdate ai campionatiregionali. I due presidenti (Magnani Pierluigi e GuidiGuido), assieme a Tardelli Pierfranco (responsabilesettore giovanile) assieme a tutto il consiglio direttivofin dall’ insediamento (nel 1998) hanno lavorato per unasquadra costruita con giocatori della zona puntandoall’oraganizzazione di un settore giovanileall’avanguardia. Nella presente stagione sono ben 245i ragazzi che frequentano i centri di avviamento allosport e i vari campionati giovanili. Per dare una maggiorepreparazione Tecnica la società ha stretto un accordocon il Brescia Calcio, tale accordo è stato fortementevoluto dai Dirigenti e permetterà ai nostri allenatori diavere un costante aggiornamento per quanto concernele tecniche di allenamento e permetterà ai giovani diavere una più efficiente preparazione tecnica, fisica, esoprattutto una scuola di vita che possa aiutarli crescendoe non solo come calciatori.Oggi nella Prima squadra giocano quasi tutti ragazzicresciuti nelle nostre giovanili e l’obiettivo è quello diarrivare alla completa autosufficienza entro pochi anni.Per fare questo il Real Castelnuovo aspetta nuovi soci,aspetta un’aiuto dai tanti appassionati della zona, e comegià in parte succede, appassionati sparsi in Italia e nelmondo. Nell’ultimo mese è stato completamente rifattoil sito che permetterà, attraverso il collegamento internet(www.realcastelnuovo.it) a tutti gli sportivi in giro perl’Italia e non solo, di conoscere i risultati e le classifichedi tutte le nostre squadre e la possibilità di ordinaresciarpe, cappellini, giacconi etc al fine di esibire e portarea giro nel mondo con orgoglio il nostro nome e i nostricolori. (a.p.)
Poggio Capriola 0-1, Freschi – Careggine 4-1, Sillano– Gramolazzo 0-0. riposava Amatori Newcastleclassifica serie A:Atletico Castiglione 9 punti, Freschi 8, Newcastle 7,Gallicano e Sillano 6, Gramolazzo e Poggio 5,Camporgiano 4, Pieve 3, Diavoli Rossi Filicaia 1,Careggine 0.
Serie B, quarta giornata:Cerretoli – Sillicano 2-5, Pontecosi – Villetta 0-1, RandagiApuani Bolognana – Circolo el Niño 1-4, Torrite –Corfino 0-6, Villareal – Cerageto 2-3classifica:Corfino e Sillicano 12 punti, Cerageto 10, Cerretoli 7,Randagi e Villetta 4, Circolo el Niño e Torrite 1, Pontecosi0.
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