startup della rete d'impresa
Post on 12-Feb-2017
368 Views
Preview:
TRANSCRIPT
START UP di una RETE D’IMPRESE
Dott. Ing. Livio Lavelli Consulente strategie, organizzazione e processi per l’impresa Manager di Rete accreditato presso Regione Lombardia
© Livio Lavelli 2015 - llConsulting www.ll-consulting.it livio.lavelli@ll.consulting.it
ASSORETIMPMIDELEGAZIONE LECCO
Il percorso di evoluzione della rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 2
IDEA
START-UP
RETECONTRATUALIZZATA
RETESTRUTTURATA
Perché fare Rete
Il problema Mancanza di risorse economiche sufficienti per affrontare il cambiamento e
dimensioni limitate per aggredire commercialmente il mercato con strategie e piano marketing/commerciali
La soluzione Aggregarsi per unire i diversi punti di forza, condividere le competenze e le
conoscenze, definire progetti di sviluppo e cambiamento concreti ed efficaci, sentirsi uniti nelle difficoltà e combatterle con l’aiuto di tutti i partner e non essere attanagliati nella solitudine.
Lo strumento La rete di imprese
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 3
Il problema è la velocità del cambiamento
• L’evoluzione ha sempre dettato il cambiamento e le specie che si sono meglio adattate sono sopravvissute.
• Il problema non è il cambiamento ma la velocità che ha assunto in questi anni e l’incremento esponenziale delle informazioni che riceviamo e dobbiamo gestire:• Social Network• Big Data (Grandi masse di dati)
• Continue scosse di cambiamento che portano ad un nuovo modello sociale e di business
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 4
Il cambiamento deve diventare un’opportunità
Charles Darwin
““Non è la specie più forte che sopravvive, né quella più intelligente.Non è la specie più forte che sopravvive, né quella più intelligente. E’ invece quella che si adatta più velocemente al cambiamento.E’ invece quella che si adatta più velocemente al cambiamento. (Charles Darwin - Origin of the Species)” (Charles Darwin - Origin of the Species)”
““Non è l’ Azienda più forte che sopravvive, né Non è l’ Azienda più forte che sopravvive, né quella più grande.quella più grande.
E’ invece quella che si adatta più E’ invece quella che si adatta più velocemente al cambiamentovelocemente al cambiamento””
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 5
L’opportunità la si coglie meglio in una rete di imprese
CRISI
CAMBIAMENTO
EVOLUZIONE
INNOVAZIONEINNOVAZIONE
AGGREGAZIONE
RETE
CONDIVISIONE
COOPERAZIONE
SOPR
AVVI
VEN
ZA
RISP
OST
A DI
ADA
TTAM
ENTO
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 6
La rete per fare innovazione
INNOVAZIONE COMMERCIALE
INNOVAZIONE PRODOTTO
INNOVAZIONE MERCATI (Internazionalizzazione)
MERCATORETE
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it16/01/2015
CONDIVISONEINFORMAZIONI
PRESTAZIONI
COLLABORAZIONI ATTIVITA’COMUNI
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 7
VANTAGGI ECONOMICI
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 8
INNOVAZIONEINNOVAZIONE MPMIMPMI RETERETE
RICHIEDE COSTI ELEVATI NON HA FONDI SUFFICIENTI
CONSENTE INVESTIMENTI
ONEROSI
Come nasce l’idea di fare rete
I fattori generativi possono sono molti e differenti Fattori interni
Un’unica persona che riesce a confluire più soggetti attorno ad un’idea Un gruppo di imprese che condividendo problemi comuni trovano strategica
un’aggregazione sinergica Fattori esterni
Liberi professionisti che riconoscono nei loro clienti le condizioni necessarie per un’aggregazione in rete
La possibilità di accedere a bandi e a finanziamenti L’informazione e la cultura che creano la consapevolezza dei vantaggi di una rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 9
VANTAGGI e BENEFICI: PRIMA E DOPO
10
Parlando con Imprese già in rete:
1.Condivisione di conoscenze e competenze2.Collaborazione nella risoluzione comune dei problemi3.Maggiore propensione all’innovazione internazionalizzazione4.Allargamento dell’offerta5.Allargamento del mercato6.Accesso agli strumenti di finanziamento
Parlando con Imprese che vogliono fare rete:
1.Aver accesso ad adeguati strumenti di finanziamento2.Avere maggiori potenzialità per affrontare il mercato3.Accrescere il business 4.Promuovere forme di innovazione ed internazionalizzazione5.Collaborazione6.Condivisione di know how e competenze
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it05/11/2015
Quali gli ostacoli alla forma di rete
Personali Individualismo (mi sono fatto da solo…) Scetticismo Diffidenza Narcisismo (sono sempre emerso rispetto ai concorrenti)
Imprenditoriali Condivisione delle conoscenze (know how industriale) Consenso sulla pariteticità Organizzazione dei processi intrarete Proprietà del brevetto Distribuzione costi di rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 11
Superamento degli ostacoli: Fiducia e comunicazione
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 12
AGGREGAZIONE
OBIETTIVO COMUNE CHIAREZZA DELL’OBIETTIVO
CONDIVISIONE BUONA COMUNICAZIONE
Il cammino per l’aggregazione
Collaborazione vs Individualismo
Cooperazione vs Competitività estrema
Condivisione vs Ostruzione
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 13
Creare una rete di imprese: DA DOVE COMINCIARE
CONDIVIDERE UN PROGETTO COMUNE
CREARE IL GRUPPO
INSTAURARE UN RAPPORTO DI STIMA E FIDUCIA
FINALIZZARE L’AGGREGAZIONE
SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 14
Creare una rete di imprese: DA DOVE COMINCIARE
1. Captare i bisogni nelle imprese2. Avere un concept della rete3. Definire le forme di collaborazione4. Definire le modalità di
condivisione delle conoscenze5. Attivare la collaborazione tra le
imprese6. Dare alla rete una configurazione7. Rendere operativa la rete
PROCESSO DI AGGREGAZIONE
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 15
Creare una rete di imprese: DA DOVE COMINCIARE
FINALIZZARE L’AGGREGAZIONEINSTAURARE UN CLIMA DI FIDUCIA NELLA RETE
AVERE I PRIMI RISULTATI A BREVE TERMINE
PICCOLI E CONCRETI PASSIMICROPROGETTI
FASE 1 AGGREGAZIONE• Gestione acquisti• Centralizzata• Contratti quadro• Miglior rapporto
prezzo/qualità
FASE 2 NUOVE ATTIVITA’• E-commerce• Scelta prodotti• Preparazione
catalogo• Azioni marketing• Promozione
FASE 3 NUOVI MERCATI• RICERCA DI AGENTI• CONSULENZA PER
INTERNAZIONALIZ.• APERTURA NUOVI
CANALI ESTERI
FASE 4 NUOVO PRODOTTO• Ricerca e sviluppo• Valutazione
mercato• Creazione di nuovi
prodotti
FASE 5 NUOVA SOCIETA’• Dalla rete ad un
società• Holding delle
imprese di rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 16
Il facilitatore: Manager di Rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 17
IL MANAGER DI RETE•FACILITA L’AGGREGAZIONE•AIUTA ALLA DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA DI RETE•AIUTA A DEFINIRE LE REGOLE DI GESTIONE•AIUTA NELLE STRATEGIE DI RETE•AIUTA A CREARE UN BUSINESS MODEL/PLAN PER LA RETE
Manager di rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 18
a. a. Deve essere il Deve essere il primo partnerprimo partner della Rete: relazione amichevoli tra le per sone della Rete: relazione amichevoli tra le per sone sono di fondamentale importanza, a volte ancora più della professionalità. Senza sono di fondamentale importanza, a volte ancora più della professionalità. Senza amicizia e fiducia reciproca la Rete non può funzionare;amicizia e fiducia reciproca la Rete non può funzionare;
b. Deve avere b. Deve avere doti psicologichedoti psicologiche non indifferenti, per essere in grado di gestire i non indifferenti, per essere in grado di gestire i ruoli attenuando le personalità dominanti e stimolando le opinioni e le idee di ruoli attenuando le personalità dominanti e stimolando le opinioni e le idee di tutti gli individui coinvolti;tutti gli individui coinvolti;
c. Deve saper c. Deve saper individuare e anticipare le criticitàindividuare e anticipare le criticità che in modo naturale che in modo naturale emergono nella gestione della Rete;emergono nella gestione della Rete;
d. Deve avere doti di d. Deve avere doti di promotore della Retepromotore della Rete, in modo multi direzionale., in modo multi direzionale.
LE DOTI
Manager di Rete
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 19
• Controllo delle singole imprese (punti di forza e di debolezza, grado di coinvolgimento, disponibilità alla collaborazione e lealtà);
• Semplificazione e ottimizzazione
• Definire le regole (comportamento e collaborazione condivisi da tutti i partecipanti alla Rete;
• Definire un sistema integrato di operazioni elementari (applicabili ai software gestionali)
• Impostare un sistema di monitoraggio e di misurazione delle prestazioni (delle singole Imprese e della Rete in funzione degli obiettivi prefissati;)
I COMPITI
Le scommesse della rete nel campo della tecnologie innovative
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 20
CLIENTE TRASPORTI
FORNITORI
PROPRIPRODOTTISOCIETA’ CIVILE
MERCATI
BIG DATA
SOCIAL NETWORK
GEOLOCALIZZAZIONEB2B - CRM - ERP
E-PROCURAMENT
MANUTENZIONEA DISTANZA
FEEDBACKD’USOWEB 2.0
PROGETTI E INTEGRAZIONE IN RETE
UNIVERSITA’ E RICERCA
© Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it
Grazie per l’attenzioneUlteriori informazioni:
l.lavelli@assoretipmi.itwww.assoretipmi.it
livio.lavelli@ll-consulting.itwww.ll-consulting.it
05/11/2015 © Livio Lavelli - llConsulting www.ll-consulting.it 21
top related