storia medievale ii - seconda lezione
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Musulmani e Cristiani nel Mediterraneo medievale alla luce
dell’economia e degli scambi
Storia Medievale II
Enrica Salvatori - Università di Pisa
venerdì 24 febbraio 12
Il Mediterraneovenerdì 24 febbraio 12
Il Mediterraneo di Weber
Max Weber Storia economica. Linee di una storia universale dell'economia e della società (Tübingen 1922, ed. it. 1993) - opera postuma
grande attenzione ai rapporti fra ambiente mediterraneo, geografia urbana e caratteri della civiltà antica
osserva che il declino del Mediterraneo romano comincia con lo «spostamento del centro di gravità delle civiltà nell'entroterra, dove dominavano la signoria fondiaria tradizionale e i corrispondenti sistemi di trasporto».
venerdì 24 febbraio 12
Il Mediterraneo di Pirenne
Henri Pirenne, Maometto e Carlomagno (Paris 1937, ed. it. 1939)
il mare che non separa ma unisce
le simbiosi fra città e scambi
il legame fra un ambiente, una civiltà e i suoi simboli arbustivi culturali e colturali, la vite, l'olivo, la palma da dattero
la complementarità economica fra le diverse parti, ma anche il rapporto con un retroterra relativamente più arretrato
L’arrivo degli Arabi rompe l’unità mediterranea e quindi Maometto è l’involontario padre dell’Europa
venerdì 24 febbraio 12
Il Mediterraneo di Braudel
F. Braudel Il Mediterraneo e il mondo mediterraneo all'epoca di Filippo II, Torino 2002
Titolo originale: La Méditerranée et le Monde méditerranéen à l’époque de Philippe II1° ed. Paris 1949 - 1° ed. Torino 1953si vedano anche i saggi da lui raccolti in F. Braudel (et alii), Il Mediterraneo. Lo spazio la storia gli uomini le tradizioni, 1977, ed. it. 1987
Mediterraneo come soggetto storico, come protagonista di storia
Identificazione dei tre tempi della storia
venerdì 24 febbraio 12
I Mediterraneo di Lopez
R.S. Lopez, La nascita dell’Europa (NY 1962, ed. it. 1966) e La rivoluzione commerciale nel Medioevo (NJ 1971, ed. it. 1975)
dialettica medievale Europa-Mediterraneo o feudalesimo-rivoluzione commerciale: «Iliade di baroni», la crociata, e «Odissea di mercanti», l'avventura commerciale mediterranea
analogia fra il Mediterraneo "classico" e il Mediterraneo "del nord", il complesso mare del Nord-mar Baltico.
venerdì 24 febbraio 12
Il Mediterraneo degli antropologiEsiste oppure no una cultura omogenea e distintiva del Mediterraneo? Le diverse sponde e i diversi paesi del Mediterraneo possiedono almeno un certo numero di tratti culturali simili, che li accomunano tra loro e al contempo li distinguono da altre aree antropologiche?
J. Davis, Antropologia delle società mediterranee, London 1977, ed. it. 1980--> no ma riconosce un’unità nell’etica sociale e nelle forme di vista associata che su fondano su quest’etica; melting pot per 6000 anni
Jack Goody (1991) SI, è ciò che resta di una antica unità culturale, compromessa poi dall’avvento delle grandi religioni
Buona parte degli studiosi oggi sembra dubbiosa sulla possibilità di individuare nel Mediterraneo un’unica area culturale.
Studi non su Stati-nazione, ma su comunità isolate/piccoli paesi: importanza di fattori tradizionali, arcaici, immobili
Approfondimento: F. Dei, Cultura e Culture nel Mediterraneo, in Fareantropologia
venerdì 24 febbraio 12
L’Europa Mediterranea del GISEM
Europa Mediterranea. Quaderni
Piccola Biblioteca GISEM
Gruppo Interuniversitario per la Storia dell’Europa Mediterranea
Tentativo di superare il dualismo Nord / Sud d’Europa e d’Italia
Europa Mediterranea + Europa Transalpina costituiscono tra Medioevo ed Età Moderna un’unità di circolazione economica, sociale e di cultura politica
Dalla formazione delle autonomie urbane (sviluppo delle città) alla crisi economico-politica del periodo della Riforma.
Testi di riferimento: interventi di G. Galasso e G. Rossetti in “Bollettino GISEM 1990-1991” dagli atti di un incontro del 1989
venerdì 24 febbraio 12
Un Mediterraneo di isole?
P. Horden e N. Purcell, The Corrupting Sea: A Study of Mediterranean History, Wiley-Blackwell (UK) 2000critica alla visione unitaria (?) di F. Braudel
il Mediterraneo antico e medievale deve essere visto come un collezione di micro-ecologie che interagiscono fra di loro
l’incapacità di molte aree (spesso isole) di vivere autonomamente dà unità alle rive del mare
Non si deve sottovalutare il significato delle scelte umane e degli “avvenimenti” nel determinare cambiamenti anche di lungo periodo. Ancora molto deve essere fatto prima che possiamo capire l’impatto delle differenti culture e religioni del Mediterraneo e dei mercanti che lo attraversavano
venerdì 24 febbraio 12
La Mediterraneità
Spazio che favorisce (ha favorito) un sistema di relazioni e scambi. Non solo scambi economici, ma anche migrazioni e incroci di popolazioni, ibridazioni di culture e tecniche
Prevalenza della vita urbana
Maurice Aymard: nel Mediterraneo «non sono le città a nascere dalla campagna, è la campagna a nascere dalle città» (M. Aymard, Spazi, in F. Braudel, Il Mediterraneo. Lo spazio, la storia, gli uomini, le tradizioni [1977], Bompiani, Milano 1992 p. 125)
Predrag Matvejevic: «le città non si sono formate come altrove dai villaggi, ma invece hanno creato esse stesse dei villaggi attorno a sé e per sé»; il Mediterraneo è «una corona di città sul mare o molto vicine al mare, con le loro pertinenze rurali e con la loro rete di relazioni» (P. Matvejevic, Breviario mediterraneo [1987], Garzanti, Milano 2004 p. 25).
venerdì 24 febbraio 12
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