studio morfologico
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COMUNE DI PORTO SANT ELPIDIO
PROGETTO DEFINITIVO
DIFESA DEL LITORALE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
Relazione tecnica
Studio morfologico
PROPRIETA’: Comune di Porto Sant’ Elpidio
PROF.ING. Alberto Noli
DOTT. ING. Mauro Marini
DOTT. ING Mario Mita
Roma, novembre 2004
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
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INDICE
1. PREMESSE _______________________________________________________________ 3
2. CARATTERISTICHE DELLA FASCIA COSTIERA OGGETTO DELLO STUDIO_____ 6
3. SEDIMENTOLOGIA ED ANALISI DEGLI APPORTI SOLIDI FLUVIALI__________ 28
3.1 Sedimentologia ______________________________________________________________ 28
3.2 Analisi degli apporti solidi fluviali ______________________________________________ 30
4. STUDIO DELL'EVOLUZIONE DELLA SPIAGGIA _____________________________ 48
4.1 Dati cartografici di riferimento: selezione ed analisi qualitativa______________________ 48
4.2 Analisi temporale delle linee di riva _____________________________________________ 50
4.3 Analisi volumetrica e calcolo delle portate solide nette longitudinali __________________ 58
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Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
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1. PREMESSE
La presente relazione descrive lo studio morfologico redatto a supporto del progetto in
epigrafe e fa parte degli studi specialistici previsti dal contratto.
Il lavoro descritto è stato svolto dalla Modimar s.r.l. che si è avvalsa della collaborazione dell’Ing.
Mario Mita.
Dopo un inquadramento territoriale su base cartografica della sub-unità fisiografica in
esame, estesa tra il porto di Porto Civitanova ed il porto di Porto San Giorgio, compresa all’interno
dell’ampia unità fisiografica che si estende a nord fino al capo roccioso di Monte Conero, si è
passati all’analisi sedimentologica e batimetrica del litorale in esame.
L’analisi sedimentologica è basata sui dati ricavati da apposite campagne di indagini
appaltate dal Servizio dei Lavoro Pubblici della Regione Marche consistite in:
1. prelievi estesi a tutto il territorio in esame sulla spiaggia emersa e sommersa effettuati
nel giugno 2000;
2. indagine batimetrica e prelievi di campioni sedimentologici sulla spiaggia emersa e
sommersa estesi al litorale del Come di Porto Sant’Elpidio effettuati nel ottobre 2004.
I risultati delle campagne di indagini sono stati validati sulla base di riscontri e verifiche teoriche
con i profili di equilibrio del litorale in esame.
Successivamente è stata effettuato lo studio degli apporti solidi dall’entroterra al litorale in
esame. I principali corsi d’acqua che sfociano lungo l’unità fisiografica in cui ricade il litorale in
oggetto sono il Musone, il Potenza, il Chienti e il Tenna.
Infine è stato effettuata la valutazione dei processi evolutivi della spiaggia in esame, basati
sull’analisi storica delle linee di riva disponibili dal 1894 ad oggi. Tale analisi ha anche consentito
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di formulare un bilancio dei volumi netti di sabbia movimentati dai fattori meteomarini durante il
periodo esaminato e di determinare l’andamento del trasporto solido litoraneo netto lungo tutta la
sub-unità fisiografica, che costituisce la base di riferimento dello studio di morfodinamica costiera
allegato al presente progetto.
L’insieme degli studi di settore condotti nell’ambito del presente rapporto ha evidenziato
alcune importanti caratteristiche dei processi evolutivi del tratto di costa compreso tra il porto di
Porto Civitanova e quello di Porto San Giorgio:
- il tratto di costa risulta alimentato dai fiumi Chienti e Tenna, mentre non è alimentato dai
sedimenti portati a mare dal Musone e dal Potenza che sfociano a nord del fiume Chienti
alimentando le spiagge poste più a nord dell’unità fisiografica;
- il materiale granulare che si trova lungo il litorale di Porto Sant’Elpidio è costituito sia nella
parte emersa che nella parte sommersa meno profonda fino alla quota di circa –2,5 s.l.m.,
da ghiaia e sabbia grossolana, mentre nella parte sommersa più profonda, oltre la quota di –
2,5 m s.l.m., è costituito da sabbia fine;
- i profili trasversali mostrano la presenza di una barra sottomarina localizzata tra la
profondità di –2,5 m s.l.m. e –3,0 m s.l.m., che in prossimità delle foci dei fiumi Chienti e
del Tenna risulta essere addossata contro il profilo della spiaggia ghiaiosa-sabbiosa meno
profonda scomparendo in corrispondenza delle foci suddette;
- il trasporto solido netto risulta diretto verso nord-ovest a settentrione della foce del fiume
Chienti, mentre risulta diretto verso sud-est a meridione, ne consegue che il tratto compreso
tra la foce del fiume Chienti e del fiume Tenna risulta alimentato maggiormente dallo
smantellamento degli apparati deltizi dei due fiumi che direttamente dagli apporti dei due
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fiumi e presenta caratteristiche granulometriche nelle zone di basso fondale nettamente
differenti dal resto della spiaggia esaminata;
- il fenomeno di smantellamento degli apparati deltizi del fiume Chienti e del fiume Tenna
ha provocato l’arretramento della linea di costa in corrispondenza della foce dei due fiumi,
per un tratto di circa 3,3 km di costa in corrispondenza della foce del Chienti e circa 4,8 km
in corrispondenza della foce del fiume Tenna, ai quali si è cercato recentemente di porre
rimedio mediante la realizzazione di scogliere sommerse;
- il fenomeno di smantellamento degli apparati deltizi dei fiumi Chienti e Tenna ha
provocato l’avanzamento della linea di riva in prossimità del porto di Porto Civitanova a
settentrione (circa 1,3 km), in prossimità del porto di Città di Porto San Giorgio a meridione
(circa 5,0 km) e nella parte centrale della spiaggia in prossimità dell’abitato di Porto
Sant’Elpidio (circa 2,0 km);
- i fenomeni evolutivi in atto, iniziati già nel dopo guerra come mostrano le carte delle linee
di riva redatte dal Servizio dei Lavori Pubblici della Regione, non sembrano in esaurimento.
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2. CARATTERISTICHE DELLA FASCIA COSTIERA OGGETTO
DELLO STUDIO
Il litorale in esame si affaccia sul medio mar Adriatico di fronte alle coste della Croazia
(vedi Figura 2.31). Esso fa parte dell’estesa unità fisiografica lunga circa 44 km, compresa tra il
promontorio di Monte Conero a sud-est di Ancona e Porto San Giorgio (v. Figura 2.4).
Il litorale del Comune di Porto Sant’Elpidio si colloca nel tratto meridionale dell’unità fisiografica
tra la foce del fiume Chienti e quella dal fiume Tenna (vedi Figura 2.5).
Prima della costruzione del molo foraneo del porto di Porto San Giorgio che risale agli anni
’80 e che si spinge oltre la profondità di chiusura del trasporto solido, l’unità fisiografica si
estendeva più a sud almeno fino al porto di San Benedetto del Tronto.
L’entroterra dell’unità fisiografica in esame (vedi Figura 2.32) è caratterizzato dalla
presenza dell’Appennino Umbro Marchigiano con vette che sfiorano i 1500 m a circa 70 km dalla
costa (Monte san Vicino, da cui nasce il fiume Musone, Monte Pennino, da cui nasce il fiume
Potenza, Monte Profoglio da cui nasce il fiume Chienti) e dalla presenza dei Monti Sibillini con
vette che superano i 2000 m a circa 50 km dalla costa (Monte Rotondo, da cui nasce il fiume
Tenna).
Ai piedi dell’Appennino Umbro Marchigiano si estende una zona collinare che degrada dolcemente
verso il mare, solcata dai quattro fiumi sopra citati.
L’evoluzione del tratto di costa compreso tra il Monte Conero e Porto San Giorgio è
condizionata dalla presenza dei fiumi Musone, Potenza, Chienti e Tenna che alimentavano le
spiagge con i sedimenti erosi all'interno dei loro bacini imbriferi. Nei secoli scorsi le foci di questi
fiumi sono progredite verso il mare estroflettendo la linea di costa. Attualmente a causa della
riduzione del trasporto solido di monte, per la presenza di cave di sabbia e delle attività di
sistemazione montana, gli apparati fociali dei suddetti fiumi risultano in smantellamento.
L’evoluzione dell’unità fisiografica è pertanto condizionata dal raggiungimento di una nuova
configurazione di equilibrio indotta dai nuovi valori di portata solida dei corsi d’acqua.
La fascia costiera compresa tra i porti di Porto Civitanova e Porto San Giorgio risulta
fortemente antropizzata dall’abitato di Porto Civitanova che si estende a nord della foce del fiume
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Chienti, dall’abitato di Porto Sant’Elpidio tra la foce del fiume Chienti e la foce del fiume Tenna, e
dall’abitato di Porto San Giorgio che si estende a sud della foce del fiume Tenna (vedi fig. 2.4).
Le opere marittime presenti lungo la fascia costiera compresa tra il porto di Porto
Civitanova e quello di Porto San Giorgio sono costituite dalle opere esterne dei due porti, dalla
serie di scogliere longitudinali distaccate che proteggono le spiagge a nord di Porto San Giorgio per
una lunghezza circa 5,5 km, dalle scogliere distaccate sommerse di recente costruzione che
proteggono la foce del fiume Tenna per 1,0 km a nord e 1,8 km a sud fino a collegarsi alle
scogliere longitudinali emergenti sopra accennate (vedi Figura 2.9 fonte Ministero dell’Ambiente e
della tutela del territorio - VoloItalia1998).
Tra la foce del fiume Chienti e quella del fiume Tenna la fascia sabbiosa emersa e quella
sommersa più prossima alla linea di battigia è costituita da ciottoli, ghiaia e sabbia grossolana. La
fascia sommersa presenta un fondale abbastanza ripido (p=3÷3,5 %) sostenuto da una barra
sottomarina individuata alla profondità non maggiore di -3,0 m s.l.m. Oltre queste profondità il
fondale assume pendenze più contenute (p=0,8÷1,3 %) ed è costituito da sabbia fine.
A nord della foce del fiume Chienti e a sud della foce del fiume Tenna la fascia sabbiosa
emersa e quella sommersa più prossima alla linea di battigia sono costituite da sabbie fini. La fascia
sommersa più prossima alla linea di battigia, in cui maggiore è l’azione del moto ondoso, presenta
un fondale meno ripido del tratto precedente (p=2%), sostenuto da una barra sottomarina
individuata alla profondità di -3÷-3,5 m. Oltre queste profondità il fondale assume pendenze più
contenute (p=0,8÷1,3 %) ed è sempre costituito da sabbie fini.
Alcune caratteristiche del litorale compreso tra Porto Civitanova e Porto San Giorgio,
all’interno del quale ricade il litorale del Comune di Porto Sant’Elpidio, sono sintetizzate nella
Figura 2.5, derivata dall’Atlante delle spiagge del CNR (tratta dalle “Carta d’Italia I.G.M. scala
1:100.000, rilievi e dati fino al 1978), nella quale si possono notare i seguenti elementi :
- la presenza di una spiaggia a matrice ghiaiosa lungo tutto il litorale (eccetto la parte relativa
all’abitato di Porto S. Giorgio che risulta sabbiosa), tendente all'arretramento in corrispondenza
delle foci dei fiumi Chienti e Tenna e all’avanzamento a ridosso del porto di Porto Civitanova;
- una pendenza trasversale della spiaggia compresa tra 0,8% ÷1,2%;
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- la presenza di barre sabbiose lungo tutto il litorale tra Porto Civitanova e Porto San Giorgio;
- l’assenza lungo tutto il litorale di cordoni dunali;
- la presenza di apporti solidi fluviali sabbiosi in corrispondenza del fiume Chienti e del fiume
Tenna;
- la presenza di difese longitudinali distaccate emergenti a Porto San Giorgio;
- la presenza di banchine fluviali alle foci dei fiumi Chienti e Tenna;
- la presenza di cave in alveo in corrispondenza del fiume Tenna;
- una fascia costiera fortemente antropizzata del tessuto urbano di Porto Civitanova, Porto
Sant’Elpidio, Falerienza e Porto San Giorgio;
- un flusso solido convergente verso Porto Sant’Elpidio e divergente in corrispondenza delle foci
dei Fiumi Chienti e Tenna.
Focalizzando l'analisi alla fascia costiera compresa tra la foce del fiume Chienti e quella del
fiume Tenna (vedi Figura 2.8 tratta dalla Carta Tecnica Comunale anno 2000), questa è attualmente
contraddistinta fino alla foce del fosso Castellano da una spiaggia della larghezza di circa 40÷50 m
con un entroterra costituito da terreni agricoli. Tra la foce del fosso Castellano e quella del fosso
dell’Albero la fascia costiera è caratterizzata dalla presenza delle strutture fisse del camping e degli
stabilimenti balneari di Porto Sant’Elpidio sovrastanti il cordone dunale. Tra la foce del fosso
dell’Albero e la foce del Fiume Chienti la fascia costiera è caratterizzata dalla presenza della strada
di Via Falerienza che corre parallelamente alla linea di riva a circa 40 m da essa.
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Figura 2.3 - Corografia generale del litorale Marchigiano - scala 1:1.000.000
Fonte Atlante del Touring
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Figura 2.4 - Unità fisiografica del litorale oggetto di studio
Fonte Carta I.M.M. anno 1987 - scala 1:100 000
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Figura 2.5 – Litorale oggetto di Studio
Fonte Carta I.M.M. anno 1987 - scala 1:100 000
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Figura 2.6a Carta IGM Porto Civitanova e la foce del fiume Chienti
Fonte I.G.M. anno 1950 – tavoletta 1:50.000
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Figura 2.4b - Carta IGM Porto Sant’Elpidio
Fonte I.G.M. anno 1950 - tavoletta 1:50.000
Figura 2.4c - Carta IGM foce fiume Tenna
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Fonte I.G.M. anno 1950 - tavoletta 1: 50.000
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Figura 2.4d - Carta IGM di Porto San Giorgio
Fonte I.G.M. anno 1950 - tavoletta 1:50.000
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Figura 2.7 - Caratteristiche morfologiche del litorale di Porto Sant’Elpidio
Fonte “Atlante delle spiagge italiane”, scala 1:100 000
Figura 2.8a – Litorale di Porto Sant’Elpidio – Tratto foce fiume Chienti foce fosso Castellano
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Fonte “Carta tecnica Comunale” anno 2000, scala 1:10 000
Figura 2.6b – Litorale di Porto Sant’Elpidio – Tratto foce fosso Castellano foce fosso dell’Albero
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Fonte “Carta tecnica Comunale” anno 2000, scala 1:10 000
Figura 2.6c – Litorale di Porto Sant’Elpidio – Tratto foce fosso dell’Albero foce fiume Tenna
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Fonte “Carta tecnica Comunale” anno 2000, scala 1:10 000
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Figura 2.9a – Aerofoto - tratto Porto Civitanova foce fiume Chienti – scala 1:10.000
Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7b – Aerofoto - tratto foce Fiume Chienti foce fosso del Castellano – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7c – Aerofoto tratto foce fosso del Castellano Porto Sant’Elpidio – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7d – Aerofoto tratto Porto Sant’Elpidio foce fiume Tenna – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7e – Aerofoto - tratto foce fiume Tenna Fermo – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7f – Aerofoto - tratto Fermo foce Bocca di Rio – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7g – Aerofoto - tratto foce Bocca di Rio foce Rio Petronilla – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
Figura 2.7h – Aerofoto - tratto foce Rio Petronilla Porto S. Giorgio – scala 1:10.000
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Fonte: “VoloItalia 1998” - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio
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3. SEDIMENTOLOGIA ED ANALISI DEGLI APPORTI SOLIDI
FLUVIALI
Dal punto di vista sedimentario l’intera unità fisiografica del litorale in esame è alimentata a
nord dagli apporti solidi provenienti dai fiumi Musone e Potenza e a sud dai fiumi Chienti e Tenna.
Il litorale compreso tra Civitanova e Porto San Giorgio risulta essere alimentato solamente dagli
apporti solidi degli ultimi due fiumi. L’entità degli apporti solidi dei fiumi Chienti e Tenna allo
sbocco al mare è inferiore a quella necessaria al mantenimento del loro apparato fociale che risulta
in smantellamento. La valutazione quantitativa del trasporto solido dei fiumi Chienti e Tenna, di
interesse per lo studio morfodinamico del litorale di Porto Sant’Elpidio, risulta estremamente
complessa. La mancanza pressoché totale di dati misurati del trasporto sul fondo fa sì che esso
venga generalmente valutato indirettamente sulla base di modelli geomorfologici e/o idraulici.
3.1 Sedimentologia Lo studio morfologico del litorale di Porto Sant’Elpidio presuppone una conoscenza dettagliata
delle informazioni topografiche, batimetriche e sedimentologiche.
Per quanto riguarda le caratteristiche sedimentologiche la Regione Marche nel 1999 ha predisposto
un’apposita campagna di misure lungo l’intera costa marchigiana per la raccolta di dati relativi sia
alla spiaggia emersa che a quella sommersa.
La campagna di misure è consistita nel rilievo topografico dell’intera linea di costa dalla foce del
fiume Tavollo alla foce del fiume Tronto e nelle indagini sedimentologiche, relative ad una
campagna di raccolta di 1400 campioni lungo tutta la costa marchigiana.
I campioni sono stati raccolti lungo le sezioni prescelte alle quote +1, 0, -2, -5 m s.l.m., mentre per
quanto riguarda i prelievi nelle sezioni intermedie, questi sono stati effettuati in prevalenza alla
quota “0” ed in qualche caso significativo alla quota “+1”.
Per ogni campione sono stati forniti i risultati dell’analisi granulometrica, sia come istogramma
delle frequenze percentuali che come curva cumulata.
La regione Marche ha anche individuato il valore del 16°, 50° ed 84° percentile necessari per il
calcolo dei fondamentali parametri statistici. Una volta organizzati, i dati sedimentologici sono stati
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elaborati per caratterizzare ogni campione prelevato secondo le classificazioni fondamentali di
Udden-Wentworth e di Shepard.
Tutti i risultati delle elaborazioni effettuate ed alcuni dei dati delle analisi granulometriche sono
stati inseriti all’interno del sistema informativo territoriale predisposto per la costa marchigiana e
riportati graficamente nella Figura 3.1 per il tratto di interesse tra Civitanova e Porto San Giorgio.
Ogni punto di campionamento è rappresentato da un simbolo colorato che identifica la sezione del
prelievo e la quota del fondale in cui si è effettuato il prelievo del sedimento.
I punti relativi alle quote di campionamento “+1”, “-2” e “-5” sono comunque posizionati in modo
qualitativo ed al di fuori della traccia del profilo batimetrico in modo da non creare equivoci.
Solo il punto di campione alla “0” è stato ubicato all’intersezione tra la sezione batimetrica e la
linea di costa rilevata dalla Regione Marche nel 1999, in quanto questo rilievo rappresenta il dato
ufficiale più aggiornato e congruente con la campagna di misure sedimentologiche.
L’esame della figura 3.1 mette in evidenza che alle profondità maggiori di 2,5 m il fondale presenta
un sedimento omogeneo lungo tutto il litorale tra Civitanova e Porto San Giorgio classificabile
nella scala di Udden-Wentworth nella classe delle sabbie fini e finissime
(0.062mm< D50<0,250mm), mentre a profondità minori e sulla battigia la natura del sedimento tra
Porto Civitanova e la foce del fiume Tenna è diversa da quella del resto del litorale. Infatti mentre
tra la foce del fiume Tenna e Porto San Giorgio e a settentrione del porto di Porto Civitanova il
sedimento sulla battigia è classificabile nella scala di Udden-Wentworth nella classe delle sabbie
fini (0.125mm< D50<0,25mm) tra Civitanova e la foce del fiume Tenna è classificabile nella classe
dei ciottoli medio-fini (8mm< D50<16mm).
Ai fini del presente progetto è stata realizzata una ulteriore campagna di indagine sedimentologica
accompagnata da un indagine batimetrica conclusa nell’ottobre 2004.
L’indagine sedimentologica è consistita nel prelievo di campioni sulla spiaggia emersa e sulla
spiaggia sommersa a 50 e 100 m dalla riva lungo tra transetti denominati A, B e C.
I risultati dell’analisi granulometrica sono riportati nella Tabella 3.1, Tabella 3.2 e Tabella 3.3.
I campioni relativi alla battigia mostrano che la spiaggia emersa è costituita seconda la classifica di
Udden-Wentworth da ghiaia (2,0mm< D50<4,0mm) e sabbia grossolana (0,5mm< D50<1,0mm),
solamente il campione C contiene prevalentemente ghiaia.
Tutti i campioni prelevati a 50 m e 100 m dalla riva risultano essere mono-granulari e contenenti
sabbia fine (0.125mm< D50<0.25mm).
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La campagna di rilievo batimetrico ha consentito il tracciare 34 profili trasversali di spiaggia
ortogonali alla linea di riva (sezioni dalla 170 alla 204) fino alla profondità di circa -3.5 m s.l.m.
lungo il litorale tra la foce del fiume Chienti e la foce del fiume Tenna (vedi Figura 3.2).
Nella Figura 3.3 sono riportati in sintesi i profili trasversali n 171, 178, 179, 183, 189, 191, 197 e
203 ritenuti rappresentativi dell’intero litorale.
Tali profili mostrano una marcata similitudine essendo caratterizzati da una pendenza più
ripida (dell’ordine del 8%) nella parte emersa e sommersa meno profonda fino a profondità di circa
–2,5 m s.l.m. in cui i frangenti sono più frequenti (vedi studio meteomarino) ed una pendenza
dell’ordine del 0,4%÷0,5%, (congruenti con i valori di 0.8% riportati sulle carte dell’Atlante delle
Spiagge del CNR di Figura 2.7). La differenza più marcata tra i profili della Figura 3.3 è
rappresentata dalla morfologia della barra sottomarina. Questa localizza tra la profondità di –2,5 m
s.l.m. e –3,0 m s.l.m., ma in prossimità delle foci dei fiumi Chienti e Tenna risulta essere addossata
al profilo della spiaggia ghiaiosa-sabbiosa meno profonda, scomparendo completamente in
corrispondenza delle foci suddette. Le caratteristiche granulometriche della spiaggia conferiscono
al profilo trasversale caratteristiche poco dissipative nel confronto del moto ondoso i cui fenomeni
dissipativi risultano essere concentrati in prossimità della battigia.
Il diverso valore del D50 sui fondali con quote superiori a -2,5 m s.l.m. rispetto a quelli di
profondità minori è confermato dall’adattamento dei profili di spiaggia valutati con la classica
equazione teorica proposta da Dean (h=Ay2/3 nella quale A è un coefficiente funzione del valore
del D50, y la distanza della linea di riva e h la profondità, come illustrato nelle Figura 3.3).
Dall’esame delle curve rappresentate si evince che nel complesso i profili trasversali lungo il
litorale di Porto Sant’Elpidio possono essere schematizzati, ai fini delle applicazioni numeriche,
dall’equazione teorica di Dean per valori del D50 pari a 1.0 mm fino alla profondità di –2,5 m
s.l.m. e –0,13 mm per profondità maggiori.
Le Figura 3.3 mostrano anche, che in assenza del sedimento più grossolano presente a riva, la
spiaggia, costituita solamente da materiale fine, risulterebbe in equilibrio solamente se arretrata di
circa 200 m rispetto alla linea di riva attuale. Pertanto la realizzazione di un profilo trasversale di
spiaggia fine, dissipativo nei confronti del moto ondoso, comporterebbe la necessità di volumi di
sabbia di ripascimento notevolissimi (oltre 700 m3/m).
3.2 Analisi degli apporti solidi fluviali
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Per l'analisi del regime del litorale di Porto Sant’Elpidio e per un bilancio complessivo dei
sedimenti è importante conoscere le quantità degli apporti terrigeni fluviali in termini di frazione
sabbiosa provenienti principalmente dai fiumi Chienti e Tenna ed in modo secondario dai numerosi
fossi che sfociano lungo il litorale in esame (Cascinare, del Castellano, Fonte Serpe, dell’Albero,
del Palo, degli Alberelli e Valle Oscura). In mancanza di una specifica campagna di indagine è
stata svolta un'analisi bibliografica dei corsi d’acqua sopra citati.
Il problema della stima del trasporto solido al fondo dei corsi d’acqua marchigiani è stato
affrontato dall’Aquater nello “Studio Generale per la Difesa delle Coste” del 1982. In questo lavoro
la portata solida di tutti i fiumi delle Marche è stata valutata sulla base della capacità potenziale dei
bacini idrografici di fornire materiale sciolto all’azione erosiva delle acque superficiali.
In tale sede è stata redatta la carta della erodibilità dei bacini idrografici, definendo cinque classi di
erodibilità, sulla base di parametri caratterizzanti la degradazione dei versanti, quali la litologia,
l’uso del suolo e l’assetto fisico del bacino e suddividendo i bacini in aree a diverso grado di
erodibilità. Successivamente ad ogni classe di erodibilità sono stati assegnati due coefficienti di
ablazione specifica, corrispondenti ad una ipotesi di minimo ed una di massimo, i quali esprimono,
per ciascuna classe, l’erosione media annua per chilometro quadrato (v. Tabella 3.4). In questo
modo per ogni singolo bacino è stato possibile calcolare l’ablazione totale potenziale minima e
massima, che rappresenta il volume medio annuo di materiale solido eroso dalla superficie del
bacino idrografico.
Da questo quantitativo complessivo, in mancanza di dati sperimentali circa il rapporto fra trasporto
solido in sospensione e di fondo, la frazione percentuale del trasporto solido di fondo potenziale è
stata valutata caso per caso sulla base di dati generali riportati in letteratura.
I dati dell’ablazione e del trasporto potenziale per ogni bacino idrografico sono riassunti nella
Tabella 3.5.
Per passare infine dai valori potenziali alla stima dell’apporto solido a mare effettivo si sono
valutati, caso per caso, gli effetti dei fattori limitanti del trasporto solido quali gli interventi di
sistemazione e stabilizzazione dei bacini e dei corsi d’acqua, il prelievo di inerti in alveo e la
costruzione di traverse e sbarramenti lungo le aste fluviali. Tutti questi elementi, difficilmente
quantificabili singolarmente, sono stati stimati complessivamente come una percentuale riduttiva
da applicare al trasporto potenziale. I risultati finali dello Studio dell’Aquater sono riportati nella
Tabella 3.6. Da essa risulta che, in conseguenza dell’insieme degli interventi antropici in alveo e
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nei bacini di alimentazione, il trasporto solido al fondo effettivo risulta praticamente pari al 30% di
quello potenziale. E’ questo un dato sicuramente preoccupante e critico la cui verifica diretta non è
stata ancora possibile. Alla base di questa valutazione complessiva si trova un’indagine specifica
sul prelievo dagli alvei nel periodo 1966 – 1975, condotta dalla stessa Società Aquater. Data la
rilevanza e l’unicità della ricerca si ritiene opportuno riportarne i principali risultati.
L’indagine si è basata sui dati relativi alle concessioni del Genio Civile, opportunamente corretti
mediante i consumi di energia elettrica e le caratteristiche tecniche dei macchinari. La Tabella 3.7
mostra il quadro completo delle stime delle estrazioni di inerti per i fiumi delle Marche nel periodo
1966 – 1975. Dai principali corsi d’acqua marchigiani risultano prelevati complessivamente quasi
13.000.000 m3 di inerti. Il fiume Metauro occupa il primo posto con 2.700.000 m3 di materiale
estratto, mentre il fiume Esino ha la più alta media annuale (più di 300.000 m3 per anno).
Gli unici studi sperimentali per la misura del trasporto solido al fondo sono stati condotti alla fine
degli anni ’80 (v. Tazioli et al. “Analisi comparative di trasporto solido in due bacini attrezzati
delle Marche: il F. Esino ed il F. Musone”, in Trasporto solido ed evoluzione morfologica nei corsi
d’acqua, Trento, 1988); essi hanno evidenziato un comportamento assai diverso dei corsi d’acqua
presi in esame. Ciò è dovuto indubbiamente a diversi fattori, quali la dimensione del bacino
imbrifero, la pendenza dell’alveo nel tratto medio-terminale e le caratteristiche litologiche del
materiale di fondo alveo, il cui peso è difficile valutare con esattezza.
Il trasporto solido al fondo, secondo gli Autori, mostra una forte variabilità sia da un evento
all’altro, per condizioni idrodinamiche simili, sia nell’ambito di uno stesso evento di piena. Inoltre,
in entrambi i corsi d’acqua (Musone ed Esino), è stato evidenziato un carattere nettamente
impulsivo del trasporto al fondo, con variazioni anche del 300%. Se si fa un raffronto tra i corsi
d’acqua presi in considerazione, il trasporto solido al fondo corrispondente a portate liquide di 50
m3/s è di 0,05 kg/s per il fiume Musone e di 15 kg/s per il fiume Esino. Questi risultati indicano
comunque, per entrambi i fiumi, un trasporto di molti ordini di grandezza inferiore a quello che si
può ricavare con formule teoriche. Le misure, protratte per un breve periodo di tempo, hanno
lasciato aperti numerosi problemi circa il processo del trasporto. In sintesi lo studio di Aquater del
1982 ha stimato per gli apporti solidi del Chienti un valore di 25.000÷40.000m3/anno mentre per il
Tenna un valore di 15.000÷30.000 m3/anno.
Tabella 3.1a - Analisi granulometrica transetto A campione P1
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
33
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 7.48 7.48 92.520 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 26.64 34.12 65.880 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 16.37 50.49 49.510 -1.224 -1.128 -1.031 -0.615 0.234 0.380 0.585-1.00 2.000 6.28 56.77 43.2300.00 1.000 2.29 59.06 40.940 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 19.15 78.21 21.790 µ m phi phi2.00 0.250 17.48 95.69 4.310 1370 -.455 .679 .323 .5863.00 0.125 4.06 99.75 0.2503.75 0.074 0.18 99.93 0.072
13.00 0.0001 0.07 100.00 0.003FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE A battigialocaità: Porto Sant'Elpidio
0.000
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.1b - Analisi granulometrica transetto A campione P2
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 0.00 0.00 100.000 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 0.00 0.00 100.000 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 0.00 0.00 100.000 0.626 0.691 0.753 0.934 1.048 1.098 1.471-1.00 2.000 0.00 0.00 100.0000.00 1.000 0.07 0.07 99.930 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.08 0.15 99.850 µ m phi phi2.00 0.250 0.44 0.59 99.410 533 .908 .243 .039 1.1733.00 0.125 41.48 42.07 57.9303.75 0.074 46.93 89.00 11.000
13.00 0.0001 11.00 100.00 0.002FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE A 50 m da rivalocaità: Porto Sant'Elpidio
0.000
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.1c - Analisi granulometrica transetto A campione P3
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
34
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 0.00 0.00 100.000 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 0.00 0.00 100.000 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 0.00 0.00 100.000 0.614 0.671 0.725 0.910 1.027 1.079 1.341-1.00 2.000 0.11 0.11 99.8900.00 1.000 0.06 0.17 99.830 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.14 0.31 99.690 µ m phi phi2.00 0.250 2.19 2.50 97.500 541 .887 .223 .006 .9843.00 0.125 45.78 48.28 51.7203.75 0.074 43.57 91.85 8.153
13.00 0.0001 8.15 100.00 0.000FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE A 100 m da rivalocaità: Porto Sant'Elpidio
0.0005.000
10.00015.00020.00025.00030.00035.00040.00045.00050.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.2a - Analisi granulometrica transetto B campione P4
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 17.53 17.53 82.470 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 26.08 43.61 56.390 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 10.39 54.00 46.000 -1.298 -1.217 -1.137 -0.744 0.354 0.503 0.767-1.00 2.000 3.06 57.06 42.9400.00 1.000 2.91 59.97 40.030 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 11.06 71.03 28.970 µ m phi phi2.00 0.250 17.44 88.47 11.530 1400 -.486 .774 .457 .5683.00 0.125 10.31 98.78 1.2203.75 0.074 1.05 99.83 0.175
13.00 0.0001 0.17 100.00 0.005FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE B battigialocaità: Porto Sant'Elpidio
0.000
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.2b - Analisi granulometrica transetto B campione P5
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
35
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 0.00 0.00 100.000 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 0.00 0.00 100.000 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 0.64 0.64 99.360 0.607 0.639 0.668 0.759 0.874 0.938 1.068-1.00 2.000 0.50 1.14 98.8600.00 1.000 0.31 1.45 98.550 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.42 1.87 98.130 µ m phi phi2.00 0.250 1.51 3.38 96.620 583 .779 .152 .271 .9173.00 0.125 76.99 80.37 19.6303.75 0.074 18.80 99.17 0.826
13.00 0.0001 0.82 100.00 0.003FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE B 50 m da rivalocaità: Porto Sant'Elpidio
0.0005.000
10.00015.00020.00025.00030.00035.00040.00045.00050.00055.00060.00065.00070.00075.00080.00085.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.2c - Analisi granulometrica transetto B campione P6
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 0.00 0.00 100.000 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 0.44 0.44 99.560 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 1.41 1.85 98.150 0.612 0.679 0.744 0.929 1.022 1.062 1.115-1.00 2.000 0.83 2.68 97.3200.00 1.000 0.19 2.87 97.130 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.18 3.05 96.950 µ m phi phi2.00 0.250 0.26 3.31 96.690 540 .890 .180 -.281 .7423.00 0.125 38.92 42.23 57.7703.75 0.074 55.35 97.58 2.418
13.00 0.0001 2.42 100.00 -0.002FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE B 100 m da rivalocaità: Porto Sant'Elpidio
0.000
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.3a - Analisi granulometrica transetto C campione P7
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
36
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 7.27 7.27 92.730 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 51.79 59.06 40.940 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 24.62 83.68 16.320 -1.214 -1.166 -1.123 -0.973 -0.733 -0.597 -0.636-1.00 2.000 14.53 98.21 1.7900.00 1.000 1.38 99.59 0.410 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.13 99.72 0.280 µ m phi phi2.00 0.250 0.12 99.84 0.160 1882 -.912 .238 .245 .6083.00 0.125 0.12 99.96 0.0403.75 0.074 0.02 99.98 0.021
13.00 0.0001 0.02 100.00 0.002FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE C battigialocaità: Porto Sant'Elpidio
0.0005.000
10.00015.00020.00025.00030.00035.00040.00045.00050.00055.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.3b - Analisi granulometrica transetto C campione P8
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 0.00 0.00 100.000 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 0.25 0.25 99.750 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 0.22 0.47 99.530 0.603 0.634 0.661 0.745 0.851 0.896 1.041-1.00 2.000 0.21 0.68 99.3200.00 1.000 0.12 0.80 99.200 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.21 1.01 98.990 µ m phi phi2.00 0.250 3.61 4.62 95.380 591 .758 .138 .250 .9453.00 0.125 80.76 85.38 14.6203.75 0.074 14.33 99.71 0.293
13.00 0.0001 0.29 100.00 0.004FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE C 50 m da rivalocaità: Porto Sant'Elpidio
0.0005.000
10.00015.00020.00025.00030.00035.00040.00045.00050.00055.00060.00065.00070.00075.00080.00085.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Tabella 3.3c - Analisi granulometrica transetto C campione P9
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
37
Classe Apertura Maglia Percentuale Percentuale Percentualeφ mm trattenuta Cumulativa Cumulativa
trattenuta passante-4.50 0.00 0.00 100.000-4.00 16.000 0.00 0.00 100.000 φ 5 φ 16 φ 25 φ 50 φ 75 φ 84 φ 95
-3.00 8.000 0.00 0.00 100.000 5.00 16.00 25.00 50.00 75.00 84.00 95.00-2.00 4.000 0.21 0.21 99.790 0.609 0.644 0.674 0.771 0.896 0.971 1.090-1.00 2.000 0.18 0.39 99.6100.00 1.000 0.06 0.45 99.550 D M Μ σ α Φ (S k ) β Φ (K)1.00 0.500 0.23 0.68 99.320 µ m phi phi2.00 0.250 1.86 2.54 97.460 576 .795 .162 .276 .8883.00 0.125 73.72 76.26 23.7403.75 0.074 21.71 97.97 2.034
13.00 0.0001 2.036 100.00 -0.002FONDO 0.00 100.00 0.000
TOTALE 100.00
data analisi granulometrica : 2004
CAMPIONE C 100 m da rivalocaità: Porto Sant'Elpidio
0.0005.000
10.00015.00020.00025.00030.00035.00040.00045.00050.00055.00060.00065.00070.00075.00080.000
00.0
000.1
250.2
500.5
001.0
002.0
004.0
008.0
000.0
00
16.00
00.0
00
apertura maglia (mm)
perc
entu
ale
trat
tenu
ta
0.0010.0020.0030.0040.0050.0060.0070.0080.0090.00
100.00
0.000 0.001 0.010 0.100 1.000 10.000 100.000
d (mm)
% tr
atte
nuto
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
38
Tabella 3.4 – Classi di erodibilità adottate per la stima dell’ablazione totale potenziale dei bacini
idrografici marchigiani (Aquater, 1982)
Tabella 3.5 – Stima dell’ablazione totale potenziale e del trasporto solido potenziale dei bacini
idrografici marchigiani (Aquater, 1982)
Tabella 3.6 – Stima del trasporto solido al fondo dei corsi d’acqua marchigiani (Aquater, 1982)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
40
Tabella 3.7 – Estrazioni medie annue dagli alvei dei fiumi marchigiani nel periodo 1966-1975
(Aquater, 1982)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
41
Figura 3.1a – Valore del diametro medio D50 lungo il litorale tra Porto Civitanova e Porto
Sant’Elpidio
Fonte “Distribuzione del D50 nei campioni sedimentologici“ Regione Marche scala 1:25.000 (2000)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
42
Figura 3.1b – Valore del diametro medio D50 lungo il litorale tra Porto Sant’Elpidio e Porto San
Giorgio
Fonte “Distribuzione del D50 nei campioni sedimentologici“ Regione Marche scala 1:25.000 (2000)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
43
Figura 3.2 – Rilievo batimetrico Regione Marche (2004) – tratto foce f. Chienti foce f. Tenna
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
44
Figura 3.3a - Profilo trasversale a sud della foce del fiume Chienti
Sez n. 203
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 0.90
curva teorica D50 = 0.13
Figura 3.3.b - Profilo trasversale alla foce del fosso Cascinare
Sez n. 197
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 1.00
curva teorica D50 = 0.13
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
45
Figura 3.3.c - Profilo trasversale a sud della foce del fosso del Castellano
Sez n. 191
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 1.00
curva teorica D50 = 0.13
Figura 3.3.d - Profilo trasversale a sud della foce del fonte Serpe
Sez n. 189
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 2.00
curva teorica D50 = 0.13
Figura 3.3.e - Profilo trasversale a Porto Sant’Elpidio
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
46
Sez n. 183
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 1.00
curva teorica D50 = 0.13
Figura 3.3.f - Profilo trasversale a sud del fosso del Palo
Sez n 179
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 1.00
curva teorica D50 = 0.13
Figura 3.3.g - Profilo trasversale in via Faleriense
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
47
Sez n 178
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 1.00
curva teorica D50 = 0.13
Figura 3.3.h - Profilo trasversale a nord della foce del fiume Tenna
Sez n 171
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
-250 -150 -50 50 150 250 350 450 550 650 750 850 950 1050 1150 1250
X (m)
d (m
)
quote
curva teorica D50 = 1.00
curva teorica D50 = 0.13
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
48
4. STUDIO DELL'EVOLUZIONE DELLA SPIAGGIA
4.1 Dati cartografici di riferimento: selezione ed analisi qualitativa
L'obiettivo principale della ricostruzione storica dell'evoluzione della linea di riva risiede
nella acquisizione dei dati oggettivi di base necessari per la comprensione delle tendenze evolutive
in atto e quindi per l'effettuazione delle valutazioni circa l'evoluzione futura del litorale in esame.
Lo studio dell'evoluzione del litorale è stato condotto facendo riferimento alle seguenti fonti di dati:
- linea di riva del 1894 derivata dalla base cartografica in scala 1:50.000 della "Carta d'Italia"
dell' I.G.M (vedi fig.4.2a÷4.2b);
- linea di riva del 1950 derivata dalla base cartografica in scala 1:25.000 della "Carta d'Italia"
dell' I.G.M (vedi fig.2.4a÷2.4d);
- linea di riva del 1985 derivata da rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:10.000;
- linea di riva del 1999 derivata dal rilievo della Regione Marche in scala 1:10.000.
L'analisi delle variazioni della posizione della linea di riva ha richiesto una preliminare
georeferenziazione e sovrapposizione dei dati disponibili. Per ottenere una buona
georeferenziazione sono stati individuati dei capisaldi comuni ai distinti gruppi di dati limitando
così l’errore dovuto alle inevitabili distorsioni presenti nella cartografia opportunamente trasferita
in formato digitale (mediante lettura ottica e decodifica in forma grafica digitale). Il risultato della
sovrapposizione delle linee di riva è riportato nella Figura 4.1.
Le opere presenti lungo il litorale in esame (vedi Figura 4.1) rappresentano:
- il porto di Porto Civitanova, costituito da un primo tratto di molo di circa 315 m di
lunghezza che raggiunge fondali di circa 3 m di profondità, proseguendo con un secondo
tratto di 340 m di lunghezza, realizzato tra il 1800 ed il 1950; tra gli anni ’50 ed ’80 si è in
più riprese prolungata la diga (secondo un inclinazione di 45° rispetto all’allineamento della
diga esistente), spostandola di circa 200 m verso nord-est;
- le scogliere sommerse realizzate negli anni ‘80 in riva sinistra della foce del fiume Tenna
per una lunghezza di circa 750 m;
- sei scogliere longitudinali emergenti della lunghezza di circa 80 m ciascuna realizzate negli
anni ‘90 in riva destra della foce del fiume Tenna;
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
49
- le scogliere sommerse realizzate negli anni ‘80 circa 1 km a sud-est della foce del fiume
Tenna per una lunghezza di circa 750 m;
- una serie di scogliere longitudinali emergenti a protezione del litorale esteso circa 1,7 km a
nord di Porto San Giorgio, realizzate tra gli anni ‘70 e ’90;
- il porto di Porto San Giorgio, costruito negli anni ’80, delimitato da un molo meridionale di
sopraflutto che si protende in mare per circa 550 m raggiungendo fondali di circa 5÷6 m di
profondità e da un molo settentrionale di sottoflutto di 400 m di lunghezza.
Il prolungamento del molo di sopraflutto del porto di Porto Civitanova non ha impedito il
passaggio del materiale solido apportato dal fiume Chienti verso le spiagge settentrionali,
determinando un accumulo di materiale in prossimità del molo. Viceversa la realizzazione del
marina di Porto San Giorgio negli anni ’80 ha interrotto il flusso solido del materiale proveniente
dalla foce del fiume Tenna verso le spiagge meridionali, determinando il deposito a tergo delle
scogliere realizzate tra la foce del fiume ed il porto.
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
50
4.2 Analisi temporale delle linee di riva
La disponibilità dei dati cartografici ha consentito l'analisi dell'evoluzione storica secondo una
procedura diacronica per la valutazione oggettiva dei valori di avanzamento o arretramento rispetto
al 1985.
Per poter operare un confronto numerico tra le linee di riva è necessario tracciare un asse pressoché
parallelo allo sviluppo longitudinale medio della spiaggia (asse delle ordinate del modello "ad una
linea"). Nel caso in esame per la spiaggia di Porto Sant’Elpidio è possibile individuare un asse
orientato secondo 158° N pressoché parallelo alle linea di riva. Il tratto di costa è stato discretizzato
con sezioni tracciate ortogonalmente all'asse di riferimento ad un interasse costante di 10 m. Le
linee di riva lungo l'asse rettilineo in scala deformata sono riportate nella Figura 4.2.
Per ogni sezione è stata misurata la distanza della linea di riva dall'asse di riferimento al fine di
determinare l'entità dell'avanzamento o dell'arretramento della linea di riva nel tempo.
Nella Figura 4.3 è riportata la variazione in metri delle linee di riva rispetto all'asse di riferimento
(asse del modello ad una linea). In Figura 4.4 è riportata la velocità di avanzamento o arretramento
della linea di riva (metri/anno) per i periodo 1968÷1999.
L'analisi delle figure 4.3, 4.4 e 4.5 evidenzia che, nella prima metà del secolo scorso:
- le foci dei fiumi Chienti e Tenna hanno subito una forte erosione, con arretramenti di 180 m alla
foce del fiume Chienti (3.5 m/anno) e di 120 m a quella del fiume Tenna (2,0 m/anno);
- l’erosione della foce dei due fiumi ha interessato zone di circa 2 km a cavallo delle foci;
- nella zona a sudest del porto di Porto Civitanova, nella zona di Porto Sant’Elpidio ed in quella
del Lido di Fermo si è registrato, al contrario, un avanzamento della linea di riva rispetto alla
condizione del 1894 pari a 250 m a Porto Civitanova (4.5 m/anno), 80 m a Porto Sant’Elpidio e
al Lido di Fermo (1,5m/anno).
Nella seconda metà del secolo scorso:
- l’erosione dell’apparato fociale del Chienti è continuata con la medesima di intensità circa 3.5
m/anno propagandosi però a sud fino a raggiungere la foce del fosso del Castellano;
- l’erosione dell’apparato fociale del Tenna si è ridotta a valori di 1.5 m/anno, ma si è estesa
interessando circa 4,0 km di spiaggia a cavallo della foce;
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
51
- la zona a sudest del porto di Porto Civitanova, anche a seguito della costruzione del porto, ha
continuato a registrare un avanzamento della linea di riva con spostamenti abbastanza costanti di
circa 2,0 m/anno;
- la zona di Porto Sant’Elpidio ha anch’essa continuato ad avanzare in modo costante di circa 0,5
m/anno;
- il litorale settentrionale di Porto San Giorgio ed il Lido di Fermo, protetti dalla serie di scogliere
emergenti, hanno registrato avanzamenti medi di circa 1,0 m/anno anche a causa della
realizzazione del marina di Porto San Giorgio, infatti nell’ultimo decennio si sono avuti
avanzamenti anche di 100 m a ridosso del molo settentrionale del porto e 40 m a tergo delle
scogliere emergenti.
In definitiva il litorale tra Porto Civitanova e Porto San Giorgio caratterizzato agli inizi del 1900
dalle estroflessioni delle foci dei fiumi Chienti e Tenna, ha assunto una forma planimetrica più
rettilinea dovuta principalmente alla riduzione degli apporti solidi dei due fiumi, come messo in
evidenza nel capitolo 3.
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
52
Figura 4.1a – Linee di riva del 1894, 1950, 1985 e 1999 – Tratto Porto Civitanova Porto
Sant’Elpidio
Fonte “Evoluzione storica delle opere di difesa e della linea di costa “ Regione Marche scala
1:10.000 (2000)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
53
Figura 4.1b – Linee di riva del 1894, 1950, 1985 e 1999 – Tratto Porto Sant’Elpidio foce Fiume
Tenna
Fonte “Evoluzione storica delle opere di difesa e della linea di costa “ Regione Marche scala
1:10.000 (2000)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
54
Figura 4.1c – Linee di riva del 1894, 1950, 1985 e 1999 – Tratto foce Fiume Tenna Lido di
Fermo
Fonte “Evoluzione storica delle opere di difesa e della linea di costa “ Regione Marche scala
1:10.000 (2000)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
55
Figura 4.1d – Linee di riva del 1894, 1950, 1985 e 1999 – Tratto Lido di Fermo Porto San
Giorgio
Fonte “Evoluzione storica delle opere di difesa e della linea di costa “ Regione Marche scala
1:10.000 (2000)
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
56
Figura 4.2 – Linee di riva del 1894, 1950, 1985 e 1999
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
57
Figura 4.3 - Variazione delle linee di riva
-200-180-160-140-120-100-80-60-40-20
020406080
100120140160180200220240260280300
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
5500
6000
6500
7000
7500
8000
8500
9000
9500
1000
0
1050
0
1100
0
1150
0
1200
0
1250
0
1300
0
1350
0
1400
0
1450
0
1500
0
1550
0
1600
0
1650
0
1700
0
Progressive (m)
Spos
tam
ento
(m)
1985-19991950-19991950-19851894-1950
Porto di Civitanova
Marche
Foce del Tenna Serie di
Scogliere emergenti
Porto San GiorgioFoce del
Chienti
Porto Sant Elpidio
Foce fosso dell'AlberoFoce fosso del
Castellano
Figura 4.4 – Velocità di variazione delle linee di riva
-5.0-4.5-4.0-3.5-3.0-2.5-2.0-1.5-1.0-0.50.00.51.01.52.02.53.03.54.04.55.05.56.06.57.07.58.08.59.09.5
10.0
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
5500
6000
6500
7000
7500
8000
8500
9000
9500
1000
0
1050
0
1100
0
1150
0
1200
0
1250
0
1300
0
1350
0
1400
0
1450
0
1500
0
1550
0
1600
0
1650
0
1700
0
Progressive (m)
Velo
cità
di s
post
amen
to (m
/ann
o)
1985-19991950-19851950-19991894-1950
Porto di Civitanova
Marche
Foce del Tenna Serie di
Scogliere emergenti
Porto San Giorgio
Foce del Chienti
Porto Sant Elpidio
Foce fosso dell'AlberoFoce fosso del
Castellano
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
58
4.3 Analisi volumetrica e calcolo delle portate solide nette longitudinali
L'analisi volumetrica delle modifiche morfologiche del fondale consente: di valutare
quantitativamente i volumi di insabbiamento e di erosione lungo il litorale in oggetto; di
determinare l'andamento delle portate solide nette lungo lo stesso. Nel caso in cui risulti nota anche
la portata solida netta in un punto, l'analisi volumetrica consente di determinare infine le portate
solide nette medie nell'intervallo di tempo intercorso tra i rilievi. Nel caso in esame nel periodo
successivo agli anni ‘80 a seguito della costruzione del porto di Porto San Giorgio possono essere
considerati nulli gli scambi solidi con le spiagge meridionali esterne al litorale in esame. In realtà
per una corretta applicazione del metodo è necessario conoscere anche le portate solide di apporto
dei corsi d’acqua che insistono sull’unità fisiografica.
A tal riguardo si ottengono valori soddisfacenti delle portate solide longitudinali assumendo:
- per il fiume Chienti un valore di 64.000 m3/anno nel periodo antecedente al 1950, di soli
22.000 m3/anno tra il 1950 ed il 1985 e di 32.000 m3/anno nel periodo successivo;
- per il fiume Tenna un valore di 29.000 m3/anno nel periodo antecedente al 1950 e di 22.000
nel periodo successivo.
E’ significativo osservare che tali valori concordano con quelli indicati dallo studio AQUATER
(vedi Tabella 3.6)
L'analisi volumetrica richiede la disponibilità di rilievi storici della batimetria e topografia della
fascia litoranea, molto spesso difficilmente reperibili per l’intero tratto di costa da investigare.
Anche in questo caso i dati a disposizione non sono completi.
E' diventata ormai consuetudine negli studi morfodinamici effettuare l'analisi volumetrica facendo
riferimento ai soli dati delle linee di riva disponibili. Tale consuetudine si basa sull'osservazione
che le spiagge, pur modificandosi, tendono a conservare la forma del profilo trasversale, la quale è
funzione della risultante energetica del moto ondoso incidente nel paraggio e della granulometria
del sedimento. La risultante energetica del moto ondoso è funzione dell'esposizione del paraggio e
del clima meteomarino che, per intervalli di tempo di alcuni decenni come quelli considerati negli
studi morfodinamici, possono considerarsi costanti.
La granulometria del fondale, a meno di eventi particolari che ne modificano repentinamente la
composizione, può essere anch'essa considerata costante.
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
59
Inoltre numerosi autori hanno osservato (Dean) che il profilo trasversale della spiaggia fino alla
profondità entro la quale si muove il materiale sotto l'azione del moto ondoso, "profondità di
chiusura", può essere espresso, per la parte sommersa, a meno del sistema di barre, attraverso leggi
del tipo:
ds=-A yγ 4.1a) essendo :
- y la distanza dalla linea di riva;
- ds la profondità del fondale alla distanza y dalla linea di riva;
- A un coefficiente funzione del diametro del sedimento;
- γ un coefficiente esponenziale compreso tra 0 ed 1 , pari secondo Dean a 2/3;
considerando positive le ascisse verticali dirette verso l'alto.
Per rendere pienamente esaustiva l'analisi volumetrica è necessario anche caratterizzare il profilo
medio della porzione di spiaggia emersa. In genere la parte emersa che partecipa attivamente ai
fenomeni di dinamica costiera risulta confinata in una fascia y ristretta. Per la sola parte relativa
alla battigia soggetta ai fenomeni di set-up e run-up si può far riferimento ad una legge simile alla
4.1a del tipo:
de=B yβ 4.1b)
essendo :
- de l'altezza della spiaggia emersa alla distanza y dalla linea di riva;
- B un coefficiente funzione del diametro del sedimento;
- β un coefficiente esponenziale >0 in genere assunto pari ad 1;
Considerato il volume di spiaggia compreso tra due sezioni trasversali poste ad interasse "ds" lungo
la linea di riva, la variazione di volume ∆V nell'intervallo di tempo dt è pari, per il principio di
conservazione della massa, alla variazione della portata lungo la linea di riva ovvero:
∆V/dt = -∂Q/∂s ds 4.2)
considerando positivi i flussi solidi diretti nel verso positivo del sistema di riferimento assunto
lungo la linea di riva e positivi gli aumenti di volume.
Difesa del Litorale di
Porto Sant’Elpidio Studio morfologico
60
Sotto le ipotesi di invariabilità della forma del profilo trasversale, per spiagge ad andamento
rettilineo, detto x l'asse parallelo alla linea di riva, risulta per qualsiasi forma del profilo trasversale
(vedi figura 4.6):
∆V = (Dc+Db) dy dx 4.3)
essendo:
- dx la distanza tra le due sezioni;
- dy lo spostamento della linea di riva;
- Dc la profondità di chiusura oltre la quale non avviene sostanziale movimento del materiale;
- Db la altezza della spiaggia emersa che partecipa ai fenomeni di dinamica costiera per effetto dei
fenomeni di wave set-up e run-up.
Figura 4.5 - Variazioni di volume per spiagge rettilinee
Secondo Hallermeyer la profondità di chiusura può essere determinata con l'espressione:
Dc= 2,28 Ho - 10,9 Ho2/Lo 4.4)
dove
- Ho è l'altezza significativa al largo associata ad una frequenza di accadimento di 12 ore/anno;
- Lo è la lunghezza dell'onda di altezza Ho.
Per l’altezza della fascia attiva della spiaggia emersa si può far riferimento ancora all’altezza
significativa al largo associata ad una frequenza di accadimento di 12 ore/anno, calcolando il
sovralzo d’onda e del run-up relativi e sommando i valori dei sovralzi barici e di vento in occasione
delle mareggiate associate alle altezze significative suddette ed ai valori medi dei sovralzi di marea.
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61
Per il calcolo del set-up e del run-up relativi all’onda con frequenza di accadimento di 12 ore anno,
nonché per il sovralzo barico, di vento e per quelli di marea, si fa riferimento a quanto riportato
nello studio meteomarino
Per la spiaggia in esame i dati ondametrici di Ancona, trasposti al largo di Porto Sant’Elpidio e
propagati con il metodo della rifrazione inversa spettrale alla profondità di -50 m, mostrano un
altezza significativa Ho con probabilità di superamento di 12 ore/anno di 3.46 m, con periodo
medio di 10.3 s e lunghezza d'onda Lo al largo di 165.6 m. La profondità di chiusura Dc calcolata
con la formula (4.4) di Hallermeyer risulta con i dati sopra riportati di circa 7.1 m.
L'altezza significativa Ho con probabilità di superamento di 12 ore anno propagandosi verso riva è
in grado di raggiungere il limite della spiaggia emersa ad una quota Db di +2,60 m sul l.m.m,
considerando un sovralzo di marea di 0,35 m, un sovralzo barico di 0,38 m, un sovralzo di vento
di 0,62 m, un sovralzo d’onda di 0,54 m ed un run-up calcolato con la formula di Hunt di 0,70 m.
Nei fenomeni morfodinamici dell’unità fisiografica in esame risulta che la parte emersa
contribuisce per il 27% rispetto al totale e quella immersa per il 73%.
Utilizzando i valori di Dc e Db individuati precedentemente, con l’uso della relazione 4.3, si
ottengono le variazioni di volume tra le sezioni ad interasse di 10 metri riportate in figura 4.6.
Nella figura si intendono positivi i volumi di sabbia accumulati e negativi quelli persi.
Le variazioni volumetriche della spiaggia compresa tra Civitanova Marche e la foce del fiume
Chienti (progr. 1920), tra le foci dei fiumi Chienti e Tenna (progr. 9130), tra la foce del fiume
Chienti e Porto San Giorgio (progr. 16900), nonché quelle dell’intero litorale esaminato,
determinate in base alle linee di riva degli anni 1894, 1950, 1985 e 1999 sono riportati in tab.4.3.1.
Tabella 4.1 - Variazioni volumetriche (in m3) tra Civitanova e Porto San Giorgio
(anni 1894– 1999) Progressive
(m) 1894-1950 1950-1999 1950-1985 1985-19990-1920 -144 465 175 421 18 530 156 891
1920-9130 1 066 087 -2 805 417 -2 169 082 -636 3359130-16900 1 345 815 524 384 -225 590 749 974
0-16900 2 294 544 -2 086 989 -2 361 838 274 848
intervallo temporale
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62
In Tabella 4.2 sono riportate le variazioni volumetriche medie annue per gli stessi tratti di costa e
per gli stessi periodi.
Tabella 4.2 - Variazioni volumetriche medie annue (in m3) tra Civitanova e Porto San Giorgio
(anni 1894– 1999)
Dall'analisi della Tabella 4.1 e Tabella 4.2 e dalla Figura 4.5 si evince che tra il 1894 ed il 1950 si
sarebbe verificato, malgrado l’arretramento delle foci dei fiumi Chienti e Tenna, un accumulo di
circa un milione di m3 di sabbia lungo il litorale compreso tra le due foci (19.000 m3/anno) ed un
accumulo leggermente superiore lungo il litorale compreso tra la foce del fiume Tenna e Porto San
Giorgio (24.000 m3/anno).
Tra Porto Civitanova e la foce del Chienti si è avuta invece una leggera perdita di circa 2.500
m3/anno.
Nel periodo successivo, tra il 1950 ed il 1999, si è invece verificata la perdita di circa 2,8 milioni di
m3 di sabbia lungo il litorale compreso tra le foci dei fiumi Chienti e Tenna, con maggiore intensità
nel periodo 1950÷1985 (62.000 m3/anno) che nel periodo 1985÷1999 (45.000 m3/anno).
Tra la foce del Tenna e Porto San Giorgio si è avuta prima della costruzione del porto una perdita
di circa 225.000 m3 (6.500 m3/anno) e successivamente un accumulo di 750.000 m3 (53.000
m3/anno).
Infine tra Porto Civitanova e la foce del Chienti si è registrato un leggero accumulo di materiale,
con un rateo di circa 3.500 m3/anno.
Alla luce della analisi suesposta risulta evidente che nel periodo successivo al 1950 gli apporti
solidi dei due corsi d’acqua principali si sono ulteriormente ridotti e che solamente la realizzazione
delle opere esterne del marina di Porto San Giorgio ha impedito l’ulteriore perdita di sedimento
verso le spiagge meridionali che hanno subito conseguentemente maggiori arretramenti.
Progressive(m) 1894-1950 1950-1999 1950-1985 1985-1999
0-1920 -2 580 3 580 529 11 2071920-9130 19 037 -57 253 -61 974 -45 4529130-16900 24 032 10 702 -6 445 53 570
0-16900 40 974 -42 592 -67 481 19 632
intervallo temporale
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63
Il valore della portata solida netta media lungo l’unità fisiografica in esame, per l’intervallo di
tempo compreso tra il 1894 ed il 1999, avendo assunto i valori degli apporti solidi fluviali riportati
all’inizio del paragrafo, è rappresentata in Figura 4.7, ottenuta con l'utilizzo della relazione 4.2.
Dall'analisi della Figura 4.7 si evince che, il trasporto solido longitudinale netto è diretto:
- da sud-est verso nord-ovest nel tratto compreso tra Porto Civitanova fino poco oltre la foce
del fiume Chienti;
- da nord-ovest verso sud-est lungo tutto il resto del litorale.
La componente longitudinale netta del trasporto solido ha assunto valori intorno ai 40.000m3/anno
a Porto Civitanova ed in corrispondenza della foce del fiume Chienti durante tutto il secolo scorso.
Durante la prima metà del secolo scorso il fiume Chienti alimentava le spiagge meridionali con una
portata solida di circa 40.000 m3/anno ed il trasporto solido assumeva valori massimi a settentrione
della foce del fosso del Castellano (70.000 m3/anno) e minimi poco prima della foce del fiume
Tenna (10.000 m3/anno).
Successivamente il fiume Chienti ha continuato ad alimentare solamente le spiagge a settentrione
della sua foce ed il valore massimo del trasporto solido si è spostato a meridione della foce del
fosso del Castellano con valori ridotti pari a 20.000 m3/anno.
Il valore minimo pari a 10.000 m3/anno si è invece localizzato in corrispondenza della foce del
fosso dell’Albero.
Il fiume Tenna ha alimentato solamente le spiagge a meridione della sua foce. Il valore del
trasporto solido longitudinale è rimasto pressoché invariato in corrispondenza della foce di tale
fiume con valori di circa 60.000 m3/anno. Il valore del trasporto solido netto tende ad aumentare
verso il Lido di Fermo con valori che hanno raggiunto anche i 90.000 m3/anno, mentre tendono a
diminuire verso Porto San Giorgio. Qui le portate solide nette dirette verso meridione hanno subito
un incremento tra la prima metà del secolo fino agli anni ‘80 passando da 30.000 m3/anno a 70.000
m3/anno, mentre si sono drasticamente annullate dopo la realizzazione del porto.
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64
Figura 4.6 - Andamento della variazione di volume lungo l’asse di riferimento
-400-350-300-250-200-150-100-50
050
100150200250300350400450500550600650700750800850900950
1 000
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
5500
6000
6500
7000
7500
8000
8500
9000
9500
1000
0
1050
0
1100
0
1150
0
1200
0
1250
0
1300
0
1350
0
1400
0
1450
0
1500
0
1550
0
1600
0
1650
0
1700
0
Progressive (m)
Varia
zion
e di
Vol
ume
per l
argh
ezza
di 1
0 m
di s
piag
gia
(m3 /a
nno)
1985-19991950-19991950-19851894-1950
Porto di Civitanova
Marche
Foce del Tenna
Serie di Scogliere emergenti
Porto San Giorgio
Foce del Chienti
Porto Sant Elpidio
Foce fosso dell'AlberoFoce fosso del
Castellano
Figura 4.7 - Andamento del trasporto solido netto lungo l'asse di riferimento
-80 000
-70 000
-60 000
-50 000
-40 000
-30 000
-20 000
-10 000
0
10 000
20 000
30 000
40 000
50 000
60 000
70 000
80 000
90 000
100 000
110 000
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
5500
6000
6500
7000
7500
8000
8500
9000
9500
1000
0
1050
0
1100
0
1150
0
1200
0
1250
0
1300
0
1350
0
1400
0
1450
0
1500
0
1550
0
1600
0
1650
0
1700
0
Progressive (m)
Port
ate
solid
e ne
tte (m
3 /ann
o)
1985-19991950-19991950-19851894-1950
Porto di Civitanova
Marche
Foce del Tenna
Serie di Scogliere emergenti
Porto San GiorgioFoce del
Chienti
Porto Sant Elpidio
Foce fosso dell'AlberoFoce fosso del
Castellano
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