tfr in busta paga - euroconference
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TFR IN BUSTA PAGA
a cura di Luca Vannoni
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
NOZIONE
Il trattamento di fine rapporto è un elemento della retribuzione che illavoratore ha diritto di percepire alla cessazione del rapporto di lavoro.
Viene pertanto considerata una retribuzione differita, in quanto il dirittoalla percezione sorge in un momento successivo rispetto quello della suamaturazione, salvo che non sia stato interamente devoluto a formepensionistiche complementari o nel caso di cessione quale credito versoterzi.
a pag. 5 della dispensa
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTODispositivo dell'art. 2120 Codice Civile
In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di finerapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superioreall'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazionidi anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni.
Salvo diversa previsione dei contratti collettivi la retribuzione annua, ai fini del comma precedente, comprende tutte lesomme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo nonoccasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese.
In caso di sospensione della prestazione di lavoro nel corso dell'anno per una delle cause di cui all'art. 2110, nonché incaso di sospensione totale o parziale per la quale sia prevista l'integrazione salariale, deve essere computato nellaretribuzione di cui al primo comma l'equivalente della retribuzione a cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in caso dinormale svolgimento del rapporto di lavoro.
Il trattamento di cui al precedente primo comma, con esclusione della quota maturata nell'anno, e incrementato, su basecomposta, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75per cento dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'ISTAT, rispettoal mese di dicembre dell'anno precedente.
Ai fini della applicazione del tasso di rivalutazione di cui al comma precedente per frazioni di anno, l'incremento dell'indiceISTAT e quello risultante nel mese di cessazione del rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell'anno precedente.Le frazioni di mese uguali o superiori a quindici giorni si computano come mese intero.
a pag. 6 della dispensa
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTODispositivo dell'art. 2120 Codice Civile
Il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanzadi rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel casodi cessazione del rapporto alla data della richiesta.
Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10 per cento degli aventi titolo, di cui al precedentecomma, e comunque del 4 per cento del numero totale dei dipendenti.
La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di:a. eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;b. acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile.
L'anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti glieffetti dal trattamento di fine rapporto.
Nell'ipotesi di cui all'art. 2122 la stessa anticipazione è detratta dall'indennità prevista dalla norma medesima.
Condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali. I contratticollettivi possono altresì stabilire criteri di priorità per l'accoglimento delle richieste di anticipazione.
a pag. 6 della dispensa
ALTRE DESTINAZIONI DEL TFR
PREVIDENZA COMPLEMENTARE
A seguito dell’entrata in vigore della Legge 252/2005 (riforma dellaprevidenza complementare) dal 2007 il t.f.r. può essere utilizzato dallavoratore per finanziare una posizione pensionistica integrativa rispettoa quella obbligatoria gestita dall’INPS.
a pag. 7 della dispensa
In via sperimentale dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, è prevista lapossibilità, per il lavoratore dipendente settore privato, che abbia unrapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi presso il medesimodatore di lavoro, di richiedere la liquidazione mensile del TFR (art. 1,comma 26, L. 190/2014).
TFR IN BUSTA PAGA
a pag. 7 della dispensa
Per la regolamentazione dell’opzione, erastato previsto DPCM entro il 31 gennaio 2015con operatività 1°marzo 2015….
Con il DPCM 20 febbraio 2015, n.29 è stata data attuazione alledisposizioni in materia diliquidazione del TFR come parteintegrante della retribuzione. Invigore dal 3 aprile 2015
REGOLAMENTO
Da quale periodo di paga è possibileprocedere?
a pag. 8 della dispensa
Ministero del lavoro, MEF e ABIAccordo 20 marzo 2015
ACCORDO QUADRO
a pag. 8 della dispensa
Finanziamento dei datori di lavoro con meno di50 dipendenti che non intendano provvederecon risorse proprie all’anticipazione del TFR inbusta paga.
Dal dato letterale delle norme, sembrerebbe, che il lavoratore possa utilizzare il modulo dall’entrata in vigore del DPCM e quindi dal 3 aprile 2015, mentre il datore di lavoro potrebbe procedere all’erogazione a partire dal periodo di
paga decorrente dal mese successivo e quindi dal mese di maggio.
IL PARERE DEI CONSULENTI
Nonostante ciò, sembra possibile sostenere al momento
che, in una fase di prima applicazione, verra consentita per
ragioni di opportunita politica, l’applicazione della misura in
esame anche con riferimento alle quote maturate a partire
da marzo, a prescindere dalla circostanza che la richiesta
sia stata presentata dopo l ’ent rata in vi gore del D.P.C.M .
(ovvero dopo il 3 aprile).
FONDAZIONE STUDI
Circolare 7/2015
a pag. 9 della dispensa
QUALI DATORI DI LAVORO
DATORI DI LAVORO
Il requisito, prioritariamente, attiene alla natura privatistica del
datore di lavoro. Si intendono inclusi nel settore privato anche gli
organismi pubblici che sono stati interessati da processi di
privatizzazione, indipendentemente dalla proprietà pubblica o
privata del capitale e con riferimento ai dipendenti per i quali è
prevista l’applicazione dell’articolo 2120 del codice civile, nonché
gli Enti cui sia stata conferita la natura giuridica di “ente pubblico
economico” e con riferimento agli stessi dipendenti.
Non sono ricompresi nel “settore privato” e, quindi, sono esclusi
dall’applicazione della norma, i dipendenti delle pubbliche
amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni e integrazioni.
Tuttavia, la natura pubblica del datore di lavoro non esclude che
si debba accertare in concreto che dai rapporti di lavoro instaurati
derivi per tutti i lavoratori la qualificazione di “dipendenti pubblici”.
Inps Circ. n. 70/2007
Rapporto di lavoro in essere daalmeno sei mesi presso ilmedesimo datore di lavoroanche in caso di successionerapporti ex 2112cc.
REQUISITI
Esclusi:Lavoratori domesticiLavoratori settore agricoloDipendenti pubbliciContrattazione prevede corresponsione periodica oaccantonamento presso soggetti terziDipendenti di datori di lavoro sottoposti a procedureconcorsualiDipendenti di aziende dichiarate in crisi
a pag. 9 della dispensa
Requisito accertato dal DdL
TFR in busta paga• DPCM 20 Febbraio 2015, n. 29
Destinatari: tutti i lavoratori che maturano TFR, eccetto:– Lavoratori domestici
– Lavoratori dipendenti del settore agricolo
– Lavoratori che destinano (anche per previsione CC) il TFR a soggetti terzi (cassa edile)
– Lavoratori dipendenti da DdL in procedura concorsuale
– Lavoratori dipendenti da DdL con piano risanamento
– Lavoratori dipendenti da DdL in cig, cigd, cigs
– Lavoratori dipendenti da DdL con accordo ristrutturazione del debito
Enpaia circ. 1 20/04/2015
Gli impiegati e i dirigenti agricoli, iscritti
obbligatoriamente all’ENPAIA, non hanno la
facoltà di scelta del TFR in busta paga.
Infatti ai sensi L. n. 1655 del 29 novembre 1962
versano, per TFR, aliquota contributiva pari al
6% della retribuzione lorda mensile
dell’impiegato o del dirigente agricolo.
Iscrizione Prevedi
In merito al versamento obbligatorio al sistema
di previdenza complementare della contribuzione
contrattuale, le parti firmatarie del CCNL Edile
artigianato e piccola impresa del 24 gennaio 2014
come modificato dal successivo Accordo del 16
ottobre 2014, e nel conseguente Accordo attuativo
del 18 novembre 2014, hanno fornito i seguenti
chiarimenti operativi:
Iscrizione Prevedi- Per i lavoratori gia associati a Prevedi alla data del
31/12/2014 (avendo gia sottoscritto il modulo di adesione o
per effetto del tacito conferimento di TFR al Fondo
Pensione), tale contributo si somma alle fonti contributive
ordinarie (1% a carico azienda, 1% a carico lavoratore e/o
TFR maturando) ed e dovuto dal datore di lavoro per tutto il
periodo di applicazione del CCNL sopra richiamato, anche
nel caso in cui il lavoratore sospenda il contributo dell’1% a
proprio carico e quindi quello dell’1% a carico del datore di
lavoro oppure trasferisca la propria posizione individuale
ad altra forma pensionistica complementare oppure effettui
la liquidazione totale della posizione individuale (per uscita
dai CCNL edili) e poi torni ad essere a tali Contratti.
Iscrizione Prevedi- Per i lavoratori non gia associati a Prevedi alla data del
31/12/2014, il versamento del contributivo contrattuale, dovuto ai
sensi del CCNL sopra richiamato, determina l’iscrizione degli stessi
al Fondo Pensione (iscrizione contrattuale), senza ulteriori obblighi
contributivi finche gli interessati non decidano, eventualmente, di
attivare la contribuzione a proprio carico dell’1% e quindi quella
dell’1% a carico del datore di lavoro e/o la fonte contributiva relativa
al TFR maturando. Anche per gli aderenti contrattuali (cioe quelli
associati a Prevedi per effetto del solo contributo contrattuale) il
contributo contrattuale e dovuto dal datore di lavoro per tutto il
periodo di applicazione dei CCNL edili, anche nel caso in cui il
lavoratore trasferisca la propria posizione individuale ad altra forma
pensionistica complementare oppure effettui la liquidazione totale
della posizione individuale per uscita dai CCNL edili e poi torni ad
essere soggetto a tali Contratti.
- L’erogazione riguarda anche i dipendenti impiegati,
pertanto, a partire dalle denunce di gennaio 2015, nel
caricamento delle denunce mensili sul nostro gestore on-
line, sia manuali che da file, andranno indicati i dati relativi a
tutte le figure impiegatizie e quindi anche i tecnici di cantiere
e per tutti andra indicato l’importo da versare mensilmente
per la previdenza complementare.
l contributo mensile e pari a € 8,00 su base 100, a decorrere
dall’1/1/2015 riparametrato per i vari settori dell’Edilizia
Iscrizione Prevedi
lavoratori
esclusi
Che hanno utilizzato il proprio TFR come garanzia deicontratti di finanziamento stipulati.
Preclusione che opera sino a notifica dell’estinzione delfinanziamento.
Sono esclusi i dipendenti di datoridi lavoro se
DATORI DI LAVORO IN CRISI
1) Iscritti presso il Registro delle Imprese accordo diristrutturazione dei debiti (art. 182 bis L.F.) ovvero incaso di accordo di ristrutturazione ex art. 7, L. 3/2012;
2) Sono stati autorizzati interventi CIGS e in deroga, se inprosecuzione con CIGS, purché stessa unitàproduttiva
a pag. 10 della dispensa
In caso di conferimento del TFR allaprevidenza complementare
TFR IN BUSTA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE
1) L’opzione può essere esercitata: la partecipazione dellavoratore dipendente alla forma pensionisticacomplementare prosegue senza soluzione dicontinuità sulla base della posizione individualematurata nell'ambito della forma pensionisticamedesima nonché' della eventuale contribuzione asuo carico e/o a carico del datore di lavoro.
a pag. 10 della dispensa
Cosa deve essere comunicato alFondo?
TFR IN BUSTA E PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Es. Previndai, nota 16 marzo 2015“In attesa dell’emanazione del Decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri con le norme attuative, eventualiscelte operate dagli iscritti a Previndai dovranno esserecomunicate al Fondo via fax al n. 0646200382, a cura deldatore di lavoro, e successivamente confermate tramitespecifica procedura via internet non appena questa verràresa disponibile nell’area riservata del sitowww.previndai.it”
a pag. 11 della dispensa
Il lavoratore è tenuto a notificarel’eventuale disposizione del TFR agaranzia di finanziamenti
TFR IN BUSTA E GARANZIE SU FINANZIAMENTI
Nel caso di garanzia del TFR su finanziamenti (es.cessione quinto dello stipendio) è preclusa l’opzione delversamento in busta
a pag. 11 della dispensa
Il lavoratore con versamento di QUIR può ottenere finanziamento concessione di quinto?Cosa succede in caso di pignoramento successivo al scelta di vedersiversato il QUIR?
TFR IN BUSTA E GARANZIE SU FINANZIAMENTI
a pag. 12 della dispensa
Nel caso di crisi aziendali (comeevidenziate tassativamente)insorte successivamenteall’opzione
CRISI SOPRAVVENUTE
Liquidazione interrotta a partire dal periodo di pagasuccessivo a quello di insorgenza
a pag. 12 della dispensa
MODULO QUIR
a pag. 13 della dispensa
MODULO QUIR
a pag. 13 della dispensa
Qu.I.R.: quota integrativa della retribuzione pari alla quotamaturanda di cui all'articolo 2120 del Codice civile al netto delcontributo 0,50 (art. 3, ultimo comma, della legge 29 maggio 1982, n.297), erogato tramite liquidazione diretta mensile.
TFR DA LIQUIDARE
• È assoggettata a tassazione ordinaria e non è imponibileai fini previdenziali
• Non è considerata per la determinazione dell’aliquota diimposta per tassazione separata TFR
• Non partecipa nella verifica del reddito complessivo chedeve essere effettuata per la corresponsione del bonus€ 80,00. (ma si computa per imposte)
a pag. 14 della dispensa
È ammissibile il versamento parziale in busta paga?
TFR DA LIQUIDARE
• Il dato letterale sembrerebbe precludere l’opzione dellaliquidazione parziale.
a pag. 14 della dispensa
Richiesta mediante modulo Qu.I.R. allegato alDPCM 29/2015
RICHIESTA
• Opzione efficace ed erogazione operativa a partire dalmese successivo a quello di formalizzazionedell’istanza fino al 30.6.2018
• Opzione irrevocabile
a pag. 15 della dispensa
Presentazione anche in formato elettronicoil DdL rilascia la copia per ricevuta
A partire dal periodo di pagadecorrente dal mese successivo aquello di presentazione istanza
LIQUIDAZIONE DEL TFR
• Datore di lavoro tenuto alla liquidazione mensileQu.I.R.
• Viene meno obbligo versamento previdenzacomplementare e Fondo Tesoreria INPS
Datori di lavoro che accedono ai
finanziamenti assistiti da garanzia: a partire dal terzo mese successivo a quello di istanza
a pag. 15 della dispensa
Datori di lavoro con meno di 50addetti e che non sono tenuti alversamento TFR al Fondo di Tesoreria
ACCESSO AL FINANZIAMENTO
• Al finanziamento non possono essere applicati tassisuperiori a quello di rivalutazione. Sono comunquedovuti oneri fiscali e notarili per l’accensione delfijnanziamento
• I datori di lavoro devono chiedere all’INPS lacertificazione dei requisiti aziendali, da rilasciarsi entro30 giorni dalla richiesta
Medesime regole di calcolo dei 50 addetti del versamento tfr Fondo di
Tesoreria (verifica al momento della prima
certificazione)
a pag. 16 della dispensa
A tal fine dovranno essere presi in considerazione tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a prescindere dalla tipologia del rapporto di
lavoro e dall’orario di lavoro, compresi quelli a tempo, computati in proporzione all’orario, sommando ciascun mese i singoli orari individuali, rapportandoli all’orario svolto nel mese dal lavoratore a tempo pieno, con
arrotondamento all’unità della frazione di orario superiore alla metà di quello normale (art. 6 D.Lgs. n.61/2000).I lavoratori a qualsiasi titolo assenti, saranno esclusi dal computo solamente se, in loro sostituzione, siano stati assunti altri
lavoratori. In tal caso saranno questi ultimi ad essere computati.
IL CALCOLO DEI DIPENDENTI
INPS, CIRCOLARE 70/2007
a pag. 16 della dispensa
IL CALCOLO DEI DIPENDENTI
Per ciascun lavoratore sarà preso in considerazione il numero di mesi o le
frazioni di mesi di attività (escludendo i periodi di disponibilità per i lavoratori
intermittenti e per i somministrati), riconducendo il periodo di attività al numero
di giornate convenzionalmente fissato in 26 per il lavoratore in forza all’azienda
per l’intero mese ovvero nel minor numero di giornate proporzionalmente
ridotte per i rapporti di lavoro di durata inferiore al mese. La sommatoria delle
giornate di tutti i lavoratori sarà divisa per 312 (26 x12) ovvero per un numero
proporzionalmente ridotto nel caso di inizio attività nel corso del 2006.
INPS; CIRCOLARE 70/2007
a pag. 17 della dispensa
Sulla base della certificazione INPS
ACCESSO AL FINANZIAMENTO
• Viene sottoscritto il contratto di finanziamento conl’intermediario (uno solo)
• L’INPS, per ogni mese, entro 60 giorni dal primogiorno del mese successivo a quello di competenza,mette a disposizione la certificazione del Qu.I.R. inbase all’Uniemens. In assenza di denunce, ilfinanziamento è sospeso.
a pag. 17 della dispensa
SERVIZI: istanza on-line “Qu.I.R”
ACCESSO AL FINANZIAMENTO
Le funzionalità disponibili nel servizio sono:
Verifica certificato QuIR – Consente all’Intermediario aderente di riscontrare l’autenticita del
certificato che Inps rilascia al datore di lavoro, come attestazione dei requisiti necessari per
l’accesso al finanziamento, da presentare all’Intermediario aderente da lui scelto.
Comunicazione finanziamento Qu.I.R. - Prenotazione – Permette agli Intermediari aderenti di
gestire con priorità, tramite un sistema di prenotazione, le richieste di finanziamento che
pervengono da parte dei datori di lavoro
Comunicazione finanziamento Qu.I.R. – Annullamento Prenotazione - Registra negli archivi
dell’Inps l’informazione relativa all’annullamento della prenotazione di finanziamento
precedentemente comunicata
Comunicazione finanziamento Qu.I.R. – Finanziamento - Registra negli archivi dell’Inps
l’informazione relativa ai finanziamenti erogati alle aziende
Comunicazione finanziamento Qu.I.R. – Estinzione Finanziamento - Registra negli archivi
dell’Inps l’informazione relativa all’estinzione dei finanziamenti erogati alle aziende
Consultazione QuIR – Permette agli Intermediari aderenti di acquisire il dato complessivo dei
finanziamenti erogati mese per mese in relazione alle nuove richieste pervenute dai lavoratori dipendenti di un’azienda cliente o alle variazioni dei relativi rapporti di lavoro.L’INPS,.
Ministero del lavoro, MEF e ABIAccordo 20 marzo 2015
IL FINANZIAMENTO
La banca avvia la procedura di concessione del finanziamentosulla base della presente documentazione:1)Certificazione INPS;2)Visura camerale attestante l’insussistenza condizioni didifficoltà;3)Ulteriori informazioni e/o certificazioni richieste dalla banca(es. data di pagamento dello stipendio)
Ai fini dell’accoglimento, non deve essere fatta alcuna valutazione di meritocreditizioLa Banca comunica all’INPS l’intenzione di finalizzare il finanziamento
a pag. 18 della dispensa
i datori di lavoro, attraverso l'utilizzo delle procedure telematiche,richiedono all'INPS la certificazione delle informazioni necessarie perl'attivazione del finanziamento assistito da garanzia.
CERTIFICAZIONE INPS
L'INPS rilascia l'attestazione dei requisiti aziendali,
riferiti alla specifica posizione contributiva, entro 30 giorni
dalla richiesta. La certificazione rilasciata dall'INPS può
essere utilizzata per l'accensione del finanziamento,
assistito da garanzia, presso un unico intermediario
aderente.
Dal 14 aprile attive nuove funzioni telematiche www.inps.it
a pag. 18 della dispensa
Ministero del lavoro, MEF e ABIAccordo 20 marzo 2015
CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO
La banca stipula il contratto di finanziamento entro ilmese precedente l’avvio della liquidazione del Qu.I.R.
Disponibilità creditizia può essere utilizzata dal mesesuccessivo alla data di perfezionamento e cmq non primadel 1° giugno 2015 e non oltre il 30 ottobre 2018.
a pag. 19 della dispensa
Ministero del lavoro, MEF e ABIAccordo 20 marzo 2015
CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO
La banca acquisisce entro il 5 di ogni mese lecertificazione dall’INPS.
Tra il quinto e il terzo giorno precedente il saldo della paga,eroga al datore di lavoro la quota di TFR
a pag. 19 della dispensa
Nuove istanze QU.I.R. ovvero aumentodel valore QU.I.R.
CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO
La banca su richiesta del datore di lavoro provvede adampliare la disponibilità
a pag. 20 della dispensa
Interruzione del finanziamento assistitonelle ipotesi di:
INTERRUZIONE DEL FINANZIAMENTO
• Avvio procedura fallimento dalla data di iscrizionedella sentenza dichiarativa
• Avvio concordato preventivo da data iscrizione deldecreto di ammissione alla procedura nel Registroimprese
• Avvio liquidazione coatta amministrativa• Avvio amministrazione straordinaria
L’INPS e legittimato ad operare la riscossione del credito non restituitoavvalendosi della formazione dell’avviso di addebito con titoloDURC
MANCATO RIMBORSO
Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere le sanzioni civili nellamisura di cui all’articolo 116, comma 8, lettera a), della legge 22dicembre 2000, n. 388, a decorrere dalla data di scadenza dellarestituzione, ancorche in misura parziale, del finanziamentoassistito da garanzia fino alla data di pagamento”
a pag. 20 della dispensa
Applicazione tassazione ordinaria sfavorevole rispetto alla tassazione separata
TASSAZIONE E CONVENIENZA
Lo svantaggio accresce progressivamente in rapportoall’ammontare del reddito
a pag. 21 della dispensa
Tassazione ordinaria può essere vantaggiosa
TASSAZIONE E CONVENIENZA
Se consente di sfruttare le detrazioni (vedi part time o carichifamiliari)
a pag. 21 della dispensa
QUIR è utile per reddito ai fini
TASSAZIONE E CONVENIENZA
ANFISEEAddizionali comunali e regionali
a pag. 22 della dispensa
UniEmens
I datori di lavoro valorizzeranno l’erogazione della Qu.I.R. nella sezione <GestioneTFR> dell’elemento <denunciaIndividuale> del flusso UniEmens.
In particolare, allo stato, la sezione <GestioneTFR> è articolata nei seguenti elementi:
1. <DestinazioneTFR>, a sua volta articolata in:
- <TipoScelta>
- <DataScelta>
- <ProfiloLav>
- <SceltaDest>, a sua volta articolato in:
- <SceltaTFR>
- <SceltaPrevCompl>
2. <MeseTFR>, a sua volta articolata in:
- <BaseCalcoloTFR>
- <BaseCalcoloPrevCompl>
- <MeseTesoreria>
- <meseFONDINPS>
- <MisureCompensative>
3. <RecBaseCalcCredito2012>
Identici a quelli previsti per lo smobilizzo a previdenzacomplementare:
-Deduzione del 4% (6% per i datori di lavoro con più di 49addetti) del TFR annualmente liquidato
-Abbattimento del contributo al fondo di garanzia del TFR(0,20%)
-Esonero contributivo dello 0,28%
DATORI DI LAVORO SENZA FINANZIAMENTO AGEVOLATO
a pag. 22 della dispensa
- Abbattimento del contributo 0,20% fondo di garanzia del TFR
- Contribuzione aggiuntiva dello 0,20% per il finanziamento delfondo in proporzione al TFR liquidato
CON FINANZIAMENTO
a pag. 23 della dispensa
REGOLE DI DETERMINAZIONE
A partire dal 01/06/1982 (data di entrata in vigore della Legge297/1982) l’ammontare del t.f.r. è pari, con riferimento a ciascunanno di servizio, alla retribuzione annua utile diviso 13,5.
La quota di retribuzione annua così determinata deve essereaccantonata in un fondo individuale del lavoratore e rivalutata al31 dicembre di ogni anno.
L’accantonamento deve essere iscritto nel bilancio ed il datore dilavoro ha l’obbligo di comunicare annualmente al lavoratorel’entità del fondo t.f.r. maturato.
a pag. 24 della dispensa
QUOTA ANNUA DEL T.F.R.
La quota di t.f.r. da accantonare ogni anno a favore del lavoratoreè pari alla retribuzione annua utile diviso 13,5.
La retribuzione utile è costituita da tutte le somme dovute indipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale,compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, escluse lesomme erogate a titolo di rimborso spese ed a titolo di liberalitàed alle somme corrisposte in via occasionale.
a pag. 25 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
La retribuzione utile corrisponde a quella complessivamente dovutanell’anno secondo il criterio di competenza e quindi è costituita datutti i compensi maturati nell’anno anche se non erogati o erogatisuccessivamente per qualsiasi ragione (es. stipendi non pagati,stipendi di dicembre pagati in gennaio).
Unica eccezione al criterio di competenza riguarda i compensi conperiodicità superiore al mese che si riferiscono anche a prestazionidell’anno precedente (es. 14°mensilità, premi di produzione), i qualisono computati nella retribuzione dell’anno in cui vengono erogati (omeglio in cui dovrebbero erogati in base alle previsioni dellacontrattazione collettiva).
a pag. 25 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
Rientrano nella definizione di retribuzione utile per il calcolo del t.f.r.:•gli elementi retributivi base:
- minimo tabellare;- contingenza;- E.D.R.;- eventuale terzo elemento;- scatti di anzianità;- superminimi, aumenti di merito;
•premi di risultato, rendimento, provvigioni, ecc. non aventi carattereoccasionale;•mensilità aggiuntive;
a pag. 26 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
Somme erogate al termine del rapporto di lavoro:
-indennità per ferie e per festività non godute;-Permessi riduzione orario non fruiti;-ratei mensilità aggiuntive;-Indennità sostitutiva del preavviso, quando sostituisce laretribuzione che il lavoratore avrebbe normalmente percepito in casodi prestazione lavorativa durante il preavviso
a pag. 26 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
-Tutti i compensi corrisposti in via continuativa:- es. maggiorazioni per lavoro a turni e notturno, indennità di cassa o
di funzione, compenso per lavoro straordinario continuativo;-Fringe benefit e retribuzioni in natura non aventi carattere occasionale, es:
- indennità di mensa, quando sia prevista l’erogazione dell’indennità;- alloggio di servizio: quando vi è un’effettiva connessione tra
l’attribuzione e la prestazione lavorativa;- indennità di trasferta;- Indennità per trasfertisti
-Indennità estero (lavoratori distaccati all’estero): l’orientamento prevalenteprevede il computo del 50% di tale indennità, in considerazione della naturamista di tale trattamento retributiva/rimborso maggiori spese
a pag. 27 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
Sono invece esclusi:
-i compensi occasionali (es. compensi per lavoro straordinariosaltuario, premi una-tantum, indennità per ferie e per festività nongodute se corrisposte a titolo risarcitorio, ecc.)-i rimborsi spese (es. indennità di trasferta occasionale, indennitàchilometrica) e quanto erogato a titolo di liberalità (somme che noncostituiscono il corrispettivo della prestazione lavorativa).
a pag. 27 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
La legge riconosce alla contrattazione collettiva la possibilità diregolamentare in modo diverso rispetto alla disciplina legale lanozione di retribuzione utile ai fini del calcolo del t.f.r.
Tale possibilità non incontra limiti particolari e pertanto i contratticollettivi possono prevedere il computo di ulteriori somme rispetto aquelle individuate dalla legge ma possono anche escluderne alcune.
Per la corretta individuazione della retribuzione utile bisogna quindirifarsi alla disciplina dettata dal c.c.n.l. di riferimento.
a pag. 28 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
In caso di assunzione o cessazione durante l’anno la legge dispone che laquota di retribuzione da accantonare debba essere proporzionalmenteridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero solo lefrazioni di mese pari o superiori a quindici giorni.
Nella pratica la riduzione avviene automaticamente, dal momento che laretribuzione su cui calcolare l’accantonamento annuo corrisponde a quelladei soli mesi lavorati; secondo il prevalente orientamento giurisprudenzialeper le frazioni di mese inferiori a 15 giorni non matura alcun diritto al t.f.r.mentre per quelle pari o superiori a 15 giorni deve essere computata unaretribuzione teorica pari al mese intero.
a pag. 28 della dispensa
RETRIBUZIONE UTILE
Per quanto riguarda i periodi di sospensione del rapporto:
• in alcuni casi - sospensioni dovute a malattia, infortunio sul lavoro,congedo di maternità, intervento della cassa integrazione, contratto disolidarietà - la legge dispone che si debba computare una retribuzioneteorica pari a quella che il lavoratore avrebbe percepito in caso dinormale prestazione lavorativa;
• per altri casi - sospensioni dovute a congedo matrimoniale, congedoparentale, richiamo alle armi - la giurisprudenza consolidata ha esteso ilcriterio della retribuzione teorica;
• per gli altri casi di sospensione del rapporto senza diritto allaretribuzione il periodo di assenza non può essere preso in considerazioneai fini del calcolo del t.f.r. (salvo eventuali disposizioni di miglior favoredettate dalla contrattazione collettiva).
a pag. 29 della dispensa
CONTRIBUTO INPS AGGIUNTIVO
Dalla quota annuale di t.f.r. deve essere detratto un contributo (contribuitoaddizionale) a favore del Fondo pensioni per i lavoratori dipendenti pariallo 0,50% calcolato sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali (art. 3,comma 15, legge 297/82). Il contributo è dovuto anche dai dirigentiindustriali. (non è dovuto per apprendisti e lavoratori assunti con misureagevolate)
Si tratta di una quota di contribuzione a carico del lavoratore che il datore dilavoro anticipa e versa mensilmente all’INPS (o al diverso enteprevidenziale al quale è dovuto il contributo pensionistico) e che quindirecupera in occasione dell’accantonamento del t.f.r.
Imponibile previdenziale x 0,50% = contributo addizionale
a pag. 29 della dispensa
CONTRIBUTO INPS AGGIUNTIVO
Il contributo non è dovuto:
•lavoratori con qualifica di apprendisti;•dai lavoratori assunti dalle liste di mobilità;•assunti con contratto di solidarietà;•lavoratori assunti con contratto di inserimento con diritto all’agevolazionecontributiva totale;
•è dovuto in misura ridotta nei casi di assunzioni con riduzione delle aliquotecontributive.
a pag. 30 della dispensa
ACCANTONAMENTO NEL FONDO T.F.R.
La quota di t.f.r. maturata ogni anno, al netto del contributo a caricodel lavoratore ed al netto della quota eventualmente destinata dallavoratore alla previdenza complementare, confluisce in un fondoindividuale che deve essere registrato in contabilità ed iscritto nelbilancio aziendale.
Se il lavoratore ha destinato alla previdenza complementare l’interot.f.r. maturato nessun accantonamento dovrà essere effettuato nelfondo t.f.r. gestito dal datore di lavoro.
a pag. 30 della dispensa
ACCANTONAMENTO NEL FONDO T.F.R.
Il datore di lavoro al 31.12 di ogni anno, per ogni lavoratore in forza delrapporto di lavoro:
- determina la rivalutazione del TFR accantonato al 31 dicembredell'anno precedente (su cui è necessario prelevare l’imposta sostitutiva);- somma la quota di TFR maturata nell'anno;- recupera quanto anticipato a titolo di contributo addizionale.
a pag. 31 della dispensa
CALCOLO FONDO T.F.R. AL 31.12
1. Fondo TFR 31/12/anno prec. x coeff. di rivalutazione = rivalutazione (su cui ènecessario prelevare l’imposta sostitutiva)
2. Fondo TFR 31/12/anno precedente +rivalutazione +quota maturazione TFR anno in corso
3. Calcolo contributo IVS Imponibile previdenziale = retribuzioni x 0,50%
4. Fondo TFR 31/12/anno precedente +rivalutazione +quota maturazione TFR anno in corso -0,50% imponibile previdenziale =Fondo TFR anno
a pag. 31 della dispensa
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