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Trapianto autologo nel Mieloma Multiplo. Costi di due Percorsi
Assistenziali a confronto: Mixed Inpatient Outpatient Model (MIOM) versus
Total Inpatient Model (TIM)
Dr. Fortunato Morabito, Unità Operativa Complessa di Ematologia, Stabilimento Ospedaliero
dell’Annunziata, Cosenza
Premessa
La scarsità di risorse e la ricerca della loro allocazione ottimale è una delle priorità della sanità degli ultimi
anni. È per questo motivo che sempre di più il risparmio economico, a parità di efficacia clinica, è una delle
leve principali per affermare nuove modalità assistenziali e terapeutiche.
Seguendo questa scia, il presente progetto si è posto l’obiettivo di confrontare due modalità assistenziali
sovrapponibili dal punto di vista degli outcome clinici per valutare quale risulta più conveniente per il
sistema sanitario in termini di risparmio di attività poste in essere dai professionisti sanitari e quindi che offra
il maggiore risparmio economico. Nel fare questo sono stati valutati anche l’impatto sul territorio delle due
differenti modalità assistenziali in oggetto e la congruità rispetto al DRG corrispondente.
Il lavoro svolto è stato considerato il più significativo del Master in termini di rigore metodologico e
rappresenta un modello esportabile nelle singole ematologie italiane. È uno dei tre presentati in un simposio
dedicato al congresso SIE 2009 a Milano.
Abstract
Attraverso un analisi costo-beneficio (ACB) il presente studio ha confrontato due percorsi: il Mixed Inpatient
Outpatient Model (MIOM) e il Total Inpatient Model (TIM), due approcci sovrapponibili come già
dimostrato in letteratura dal punto di vista dell’outcome clinico. Di ciascuno dei due modelli è stato
ricostruito da un board di esperti il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale “ideale” che i pazienti
compiono attraverso la rappresentazione grafica delle flow chart, operazione che permette di mettere in
correlazione le attività, i tempi e le responsabilità.
Si sono poi ricostruiti i costi, prendendo ad esame i costi di struttura, dei farmaci, del personale, gli
ammortamenti e la manutenzione, e giungendo alle seguenti evidenze. Il costo totale del percorso di trapianto
TIM è di Euro 23.845,87, quello invece del trapianto MIOM ammonta a 13.749,53. Andando a esaminare le
singole voci di costo del trapianto TIM si ricava che 8.300,12 Euro sono spesi nella fase pre-trapianto,
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8.981,27 in quella di Trapianto e 2.343,92 in quella post-trapianto. A queste voci vanno sommati i costi di
struttura pari a 4.220,56 Euro.
Per quanto riguarda invece il trapianto MIOM 8.300,12 Euro è il costo della fase pre-trapianto, 4.498,63
nella fase del trapianto e 574,47 nella fase post-trapianto. I costi di struttura ammontano soltanto a 376,30
Euro. È evidente la differenza in termini economici delle due tipologie di trapianto esaminate. Il TIM assorbe
maggiori risorse, dovute prevalentemente alla fase di attecchimento (27% del totale dei costi) che richiede un
numero superiore di giornate di degenza rispetto al MIOM per il quale l’attecchimento incide per il 16% dei
costi totali.
Il progetto
Obiettivo generale del presente Studio è quello di identificare, misurare e valutare le risorse assorbite dai
pazienti sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali prelevate dal sangue periferico, mediante la
valorizzazione di due diversi percorsi:
• Mixed Inpatient Outpatient Model (MIOM)
• Total Inpatient Model (TIM)
I due approcci sono già stati analizzati dal punto di vista clinico e si possono considerare sovrapponibili dal
punto di vista degli outcome prodotti (Morabito 2002, Morabito 2001).
Nello specifico lo studio ha inteso:
• analizzare l’impatto che l’adozione di un percorso rispetto ad un altro, può avere sul territorio
regionale in termini di riduzione delle giornate di degenza e quindi di impatto sul budget di reparto,
nonché sull’intero equilibrio economico-finanziario regionale;
• far scaturire dal confronto tra percorsi egualmente efficaci, una pianificazione dell’attività di
trapianto che massimizzi la capacità produttiva del centro e risponda alle esigenze del paziente
candidabile ad un percorso out-patient;
• valutare la congruità delle tariffe DRG che remunerano i percorsi analizzati.
Metodo
Il metodo utilizzato è quello dell’CBA (cost-benefit analysis): un sistema di misurazione dei costi che
utilizza, in luogo dei tradizionali centri di costo, gli aggregati di attività, dove per attività si intende una
combinazione di persone, tecnologie, materie prime, metodologie e ambiente che produce un
prodotto/servizio. L’elemento centrale non è dunque il centro di costo, ma le attività, definibili come insieme
di operazioni elementari tecnicamente omogenee, il cui costo pieno è determinato dalla somma dei costi
diretti e costi indiretti.
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L’ABC porta alla determinazione del valore economico dell’oggetto della rilevazione
(prodotto/servizio/prestazione), non solo ricercando i fattori produttivi impiegati nello stesso, ma anche
nell’analisi delle modalità con cui tali risorse sono impiegate nel processo produttivo.
L’ABM ( Activity Based Management) è il governo dei processi estrapolato dalla precedente analisi ed i
percorsi diagnostico-terapeutici sono gli strumenti che consentono un’effettiva gestione per processi.
Fasi Dello Studio
Sono state individuate le seguenti fasi progettuali:
Fase 1: descrizione del Percorso Diagnostico Terapeutico (PDT) del paziente
1. Individuazione del percorso di cura di riferimento dei pazienti sottoposti a trapianto di CSE:
descrizione delle tre fasi principali (pre-trapianto, trapianto, post-trapianto), dei relativi episodi
principali (mobilizzazione delle cellule, conservazione, infusione, follow-up), delle attività e delle
prestazioni che compongono il singolo episodio.
2. Rappresentazione grafica del percorso: costruzione del diagramma di flusso (Flow chart).
3. Differenziazione del percorso di cura TIM e MIOM: differenziazione del percorso di cura
tradizionale, realizzato in regime di ricovero diurno ed ordinario (DH+DO), rispetto al percorso di
cura alternativo, effettuato in regime di ricovero diurno (DH).
Fase 2: valorizzazione dei percorsi
1. Identificazione dei costi: individuazione delle principali risorse o voci di costo diretti ed indiretti
(sanitari e non) attribuibili alle due alternative a confronto.
2. Misurazione dei costi: quantificazione delle unità fisiche relativa a ciascuna prestazione.
3. Valutazione dei costi: il metodo adottato è quello del Micro Costing che, attraverso la tecnica “Time
and motion”, consente la descrizione dei singoli costi effettivi.
Risultati
Mappatura del percorso di cura di riferimento
L’analisi del percorso del paziente prende avvio con la descrizione delle modalità operative con cui si
sviluppano i processi assistenziali per risolvere un determinato problema di salute.
La ricostruzione del percorso del paziente sottoposto a trapianto autologo, si è svolta facendo riferimento agli
aspetti più significativi dell’intero processo assistenziale, rilevando l’iter concretamente seguito dal paziente
per dare una risposta al suo problema di salute. Il percorso di riferimento è inteso come “migliore sequenza
temporale e spaziale possibile della attività da svolgere, per risolvere il problema di salute, sulla base delle
conoscenze tecnico-scientifiche delle risorse organizzative, professionali e tecnologiche a disposizione”.
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Il percorso di riferimento, quindi, è rappresentativo della best practice di un gruppo di operatori, riferendoci
alla miglior sequenza ordinata nel tempo e nello spazio, delle azioni sanitarie e assistenziali.
Al fine di ricostruire in modo sintetico tutte le attività svolte da soggetti o strutture sanitarie, in ognuna delle
fasi assistenziali in cui si sviluppa il processo sanitario (dalla prima valutazione del paziente fino alla sua
uscita dal percorso), è stato necessario identificare gli episodi principali (un “pezzo” dell’intero processo
assistenziale) delle tre fasi individuate:
• Pre-Trapianto: mobilizzazione, leucaferesi, manipolazione e criopreservazione delle CSE
• Trapianto: condizionamento, reinfusione CSE e aplasia, attecchimento
• Post-Trapianto: dimissione e follow-up
In particolare, una volta stabilita l’indicazione e l’eleggibiltà del paziente ad essere avviato al trapianto
autologo, viene eseguita la stimolazione tramite G-CSF (10µg), più chemioterapia (ciclofosfamide 4g/mq) e
relativa raccolta delle cellule staminali emopoietiche (HPC-A) con Aferesi da sangue periferico. Le cellule
raccolte vengono, a questo punto, ridotte di volume e congelate a -195°C in vapore di azoto
(criopreservazione).
Il paziente viene, poi, avviato ad una terapia “sovramassimale”, il cosiddetto regime di condizionamento
(chemio ad alte dosi con Melphalan 200 mg/mq), al termine del quale le cellule staminali precedentemente
raccolte e conservate vengono scongelate e reinfuse al paziente tramite un catetere venoso centrale. La fase
di aplasia midollare, conseguente al regime di condizionamento, ha una durata di 10-15 giorni, durante i
quali il paziente non producendo nel sangue periferico globuli bianchi, eritrociti e piastrine, è pertanto
esposto a rischio di infezioni ed emorragie. In questa fase, le cellule staminali emopoietiche reinfuse
cominciano a proliferare, maturano e si differenziano in cellule con compiti specifici, fino a quando,
avvenuta la completa ricostituzione ematologica, i valori di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine nel
sangue periferico tornano ad essere normali. Questa è la fase in cui avviene la valutazione clinica, il
monitoraggio ematologico e la gestione di eventuali complicanze fino a dimissione.
Rappresentazione grafica del percorso: costruzione della Flow chart
In ragione del fatto che il percorso è una sequenza temporale di azioni, la forma che meglio di altre ha fornito
una rappresentazione completa, sia nella sua dimensione clinica che organizzativa (luoghi, tempi e tipologie
di attività) è stato il diagramma di flusso, o flow-chart, che ha fornito una chiave di lettura differente del
percorso, in termini di consequenzialità delle attività svolte e di eventuale rapporto causa-effetto delle stesse.
Il diagramma di flusso ha consentito di descrivere il percorso del paziente, più o meno analiticamente,
attraverso una simbologia codificata, differenziando le diverse attività del processo produttivo sanitario.
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Figura 1: Differenziazione dei percorsi di cura: TIM e MIOM
TIM
1 Accesso DH Pre Mobilizzazione 1 Accesso DH
3 Accessi DH MOBILIZZAZIONE 3 Accessi DH
3 Accessi DH LEUCAFERESI TERAPEUTICA 3 Accessi DH
MANIPOLAZIONE e
CRIOPRESERVAZIONE HCP-A
2 Accessi DH Pre Condizionamento 2 Accessi DH
T-4 Ricovero Ordinario Impianto CVC 1 Accesso DH
CONDIZIONAMENTO 1 Accesso DH
T0 RE-INFUSIONE CSE e APLASIA 1 Accesso DH
T+1 ATTECCHIMENTO 8 Accessi DH
T+16 Dimissione RO DIMISSIONE 1 Accesso DH
2+4+2 controlli Follow up 4 controlli
MIOM
9 accessi in DH 21 accessi in DH
TOT TOT
21 giorni di DO
PRE-TRAPIANTO
POST -
TRAPIANTO
10-14
2-3 h
15 gg
20-30 gg
1 g
2 gg
9-11 gg
5 gg
3 gg
L’assistenza TIM (Total Inpatient Model) rappresenta l’approccio iniziale dell’organizzazione del Centro
C.T.M.O. di Reggio Calabria. Fin dal 1994 i pazienti con MM che effettuavano il trapianto di midollo osseo,
dall’impianto di C.V.C. (-4days), condizionamento (-3days), reinfusione (day0), fino alla ripresa, erano
ricoverati in regime di ricovero ordinario in camera sterile.
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Dopo un’accurata analisi della letteratura esistente, dal 1998 è stata disegnata una forma di assistenza
alternativa MIOM (Mixed Inpatient-Outpatient Model), che prevede l’accesso del paziente alle cure, dalla
mobilizzazione fino alla dimissione, nella forma di ricovero diurno (DH).
La differenza in termini di giornate di degenza dell’assistenza MIOM rispetto alla tradizionale TIM è ben
visibile anche nell’analisi fatta per episodi principali.
Figura 2
Prevalentemente l’episodio relativo all’attecchimento è quello che comporta un numero considerevole di
giornate di degenza (16 giorni in degenza ordinaria per il TIM rispetto ai 7 accessi in DH previsti per il
MIOM).
Valorizzazione Economica dei Percorsi
La valorizzazione, in termini monetari, dei percorsi assistenziali è un utile strumento, in quanto:
• Il costo del percorso è un indicatore fondamentale, congiuntamente a quelli sanitari, del risultato
eseguito;
• I dati di costi, articolati per fattore produttivo impiegato o per voci di costo, consente di focalizzare
l’attenzione su più aspetti del processo;
• Il valore delle risorse impiegate in un percorso può essere utile sia nel raffronto con altri percorsi, sia
rispetto alle tariffe di finanziamento.
Al fine di ricostruire dettagliatamente le risorse assorbite dai due percorsi di cura (MIOM e TIM) la
metodologia seguita è stata quella di costituire due gruppi di lavoro (formati da Ematologi, Infermieri
Professionali, Statistici, Economisti Sanitari, Amministrativi del Controllo di Gestione) con l’intento di
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individuare e rilevare tutte le attività erogate, le figure professionali coinvolte, i tempi impiegati ed in
generale tutte le risorse utilizzate (farmaci, presidi sanitari, attrezzature).
Per la determinazione dei costi è stato necessario definire preliminarmente la dimensione della struttura che
eroga la prestazione:
Tabella 1: Descrizione delle unità operative (personale strutturato)
CTMO (unità trapianto)
Numero medici9
Numero infermieri 22
Tecnici 2
Amministrativi -
Dirigenti sanitari 2
Altro -
Numero posti letto (DO) 8
Numero posti letto (DH) 4
Numero medici per posto letto 0,75
Numero infermieri per posto letto 1,83
Descrizione delle unita operative (personale strutturato)
Attraverso la tecnica Time and motion (studio dei tempi e dei movimenti del lavoro) che consente di
descrivere tutti i singoli costi effettivi/reali, si è proceduto a rilevare le informazioni relative alla
configurazione dei costi diretti sanitari:
Costi del personale
Si sono individuati i tempi di esecuzione delle prestazioni, distinti per figura professionale che, moltiplicati
per il valore monetario di un minuto di lavoro erogato (costo standard), hanno prodotto il costo del lavoro
complessivo per singola prestazione.
I costi relativi ai salari e agli stipendi sono stati forniti dal sistema contabile del Controllo di Gestione.
Costi dei farmaci e ed altri materiali sanitari ed economali
Per l’individuazione dei consumi di farmaci ed altri materiali sanitari ed economali è stato predisposto una
scheda suddivisa in quantità consumata per singolo paziente, costo unitario e costo complessivo per la
singola prestazione.
Il costo dei farmaci e dei materiali sanitari è stato desunto dal prezzo di cessione ospedaliera forniti sempre
dal Controllo di Gestione.
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Ammortamenti e manutenzione
L’ammortamento delle attrezzature è stato calcolato su una durata pari a 5 anni e sulla base del numero
medio di esami annui individuati e del tempo necessario a svolgerli.
Il costo delle singole attrezzature è stato desunto dai prezzi di mercato o dai prezzi di cessione alla struttura
ospedaliera.
Quindi sommando i costi determinati ai punti a, b, c, si è pervenuto alla configurazione del costo diretto di
produzione.
Tabella 2: Costi generali
Costi Comuni Costi Trapianto
TIM
Costi Trapianto
MIOM
Riscaldamento 325,81 30,72
Energia elettrica 428,86 40,43
Pulizia 611,00 57,61
Utenze telefoniche 119,64 11,28
Vigilanza armata 226,81 21,38
Buoni Pasto Dipendenti 333,68 31,46
Pasti Degenze 229,36 -
Lavanderia 123,36 11,63
Altri costi amministrativi 1.075,09 101,36
Ammortamento Fabbricati 228,65 21,56
Ammortamento Attrezzature Sanitarie 518,30 48,87
TOTALE 4.220,56€ 376,30€
Costi generali
Aggiungendo ai costi diretti di produzione la quota dei costi comuni e generali aziendali (imputati secondo
criteri differenti: n. posti letto, metri2, ecc.) si è giunti al costo pieno o costo totale del percorso.
I Costi del percorso TIM
Il percorso assistenziale TIM (Total Inpatient Model), come già sottolineato, prevede tradizionalmente in una
fase iniziale, dalla stimolazione tramite G-CSF (10µg/Kg) fino alla relativa raccolta delle cellule staminali
emopoietiche (HPC-A) con Aferesi da sangue periferico, degli accessi in DH; dall’impianto di CVC (day -4),
condizionamento (day -3), reinfusione (day 0), fino alla ripresa, il ricorso al ricovero in regime ordinario.
Suddividendo l’analisi per fattore produttivo, nel percorso tradizionale, la voce che incide maggiormente è
quella del personale (30% del totale delle risorse), seguita dai farmaci (26%) e dal materiale sanitario (24%).
Anche i costi generali sono maggiori (€ 4.220,56) rispetto a quelli del MIOM (€ 376,30).
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Tabella 3: Costo totale del percorso TIM
Costo totale del percorso TIM
valori assoluti
€% sul totale
Personale 7.063,80 30%
Materiale sanitario 5.801,81 24%
Attrezzature 505,90 2%
Farmaci 6.253,81 26%
Costo di produzione 19.625,31
Costi generali 4.220,56 18%
Costo totale percorso 23.845,87€
Facendo un’analisi per fasi, Pre-Trapianto (Mobilizzazione delle cellule, Leucaferesi terapeutica,
Manipolazione e Criopreservazione HCP-A), Trapianto (Condizionamento, Reinfusione CSE e Aplasia,
Attecchimento) e Post-Trapianto (Dimissione e Follow-up), la fase che assorbe più risorse è quella del
Trapianto (46%).
Figura 3
In particolare, la tabella successiva mostra la distribuzione dei costi per singolo fattore produttivo all’interno
delle tre fasi principali individuate.
La fase che incide maggiormente è quella del Trapianto con il 38% sul totale dei costi del percorso, in cui
incide notevolmente il costo del personale con il 17% sul totale dei costi.
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Tabella 4: Distribuzione dei costi per fasi
valori assoluti
€% sul totale
Pre-Trapianto 8.300,12 35%Personale 1.855,42 8%
Materiale sanitario 3.849,61 16%
Attrezzature 486,90 2%
Farmaci 2.108,20 9%
Trapianto 8.981,27 38%Personale 4.053,15 17%
Materiale sanitario 1.590,86 7%
Attrezzature 19,00 -
Farmaci 3.318,26 14%
Post-Trapianto 2.343,92 10%Personale 1.155,22 5%
Materiale sanitario 361,35 2%
Attrezzature - -
Farmaci 827,35 3%
Costo di produzione 19.625,31
Costi generali 4.220,56 18%
Costo totale percorso 23.845,87€
Distribuzione dei costi per fasi
Dall’analisi dei singoli episodi (Mobilizzazione, Aferesi, Manipolazione, Condizionamento, Reinfusione,
Attecchimento, Dimissione e Follow-up), che compongono le tre fasi si ha la seguente ripartizione dei costi:
Figura 4
Dove l’attecchimento rappresenta l’episodio di cura con maggior assorbimento di risorse.
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I Costi del percorso MIOM
Il percorso assistenziale MIOM (Mixed Inpatient-Outpatient Model), rispetto alla forma tradizionale TIM,
prevede il solo ricorso al regime di ricovero diurno (DH).
Nella tabella che segue è possibile vedere la distribuzione dei costi per singolo fattore produttivo, impiegato
nel processo produttivo MIOM:
Tabella 5: Costo totale del percorso MIOM
Costo totale del percorso MIOM
valori assoluti
€% sul totale
Personale 4.063,70 30%
Materiale sanitario 4.977,71 36%
Attrezzature 486,90 4%
Farmaci 3.844,92 28%
Costo di produzione 13.373,23
Costi generali 376,30 3%
Costo totale percorso 13.749,53€
Tale percorso comporta un assorbimento minore di risorse rispetto al TIM. La voce che incide maggiormente
è quella del materiale sanitario (36% del totale delle risorse), seguita dal personale (30%) e dai farmaci
(28%). In questo percorso anche i costi generali sono di gran lunga inferiori (376,30 Euro) a quelli del
percorso TIM (4.220,56 Euro).
Figura 5
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La fase che incide maggiormente è quella del Pre-trapianto (Mobilizzazione delle cellule, Leucaferesi
terapeutica, Manipolazione e Criopreservazione HCP-A) a causa del notevole impatto che tali attività hanno
in termini di assorbimento delle risorse.
Tabella 6: Distribuzione dei costi per fasi
valori assoluti
€% sul totale
Pre-Trapianto 8.300,12 62%Personale 1.855,42 13%
Materiale sanitario 3.849,61 28%
Attrezzature 486,90 4%
Farmaci 2.108,20 15%
Trapianto 4.498,63 34%Personale 1.836,13 13%
Materiale sanitario 1.065,45 8%
Attrezzature - -
Farmaci 1.597,05 12%
Post-Trapianto 574,47 4%Personale 372,15 3%
Materiale sanitario 62,65 0,5%
Attrezzature - -
Farmaci 139,67 1%
Costo di produzione 13.373,23
Costi generali 376,30 3%
Costo totale percorso 13.749,53€
Distribuzione dei costi per fasi
Rispetto ai singoli episodi (Mobilizzazione, Aferesi, Manipolazione, Condizionamento, Reinfusione,
Attecchimento, Dimissione e Follow-up), che compongono le tre fasi, quello che comporta un impiego
maggiore di risorse è quello della Mobilizzazione (25%) e Aferesi (con il 21% del totale):
Figura 6
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La distribuzione è meglio evidenziata, dettagliatamente, all’interno della tabella che segue.
I Costi dei due percorsi a confronto
Come ampiamente dimostrato il processo di miglioramento continuo e lo sviluppo operativo del
benchmarking rappresentano due fenomeni speculari, poichè il primo è alimentato dal secondo e viceversa.
In questa sezione è possibile evidenziare, non dal punto di vista clinico (i cui risultati si eguagliano) ma, dal
punto di vista economico come l’utilizzo di una forma di ricovero rispetto all’altra e quindi, l’utilizzo di
risorse differenti, comporta una diversa incidenza in termini di costi dei percorsi analizzati.
Tabella 7: Costi dei percorsi
valori assoluti
€% sul totale valori assoluti
€% sul totale
Personale 7.063,80 30% 4.063,70 30%
Materiale sanitario 5.801,81 24% 4.977,71 36%
Attrezzature 505,90 2% 486,90 4%
Farmaci 6.253,81 26% 3.844,92 28%
Costo di produzione 19.625,31 13.373,23
Costi generali 4.220,56 18% 376,30 3%
Costo totale percorso 23.845,87€ 13.749,53€
TIM MIOMCosto totale del percorso
È ben visibile, anche dal grafico che segue, che il percorso tradizionale (TIM) nelle diverse fasi assistenziali
(Pre-Trapianto, Trapianto e Post-Trapianto) comporta costi maggiori.
Figura 7
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Considerando le fasi sopra descritte, il valore economico dei singoli fattori produttivi è maggiore nel
percorso TIM (€ 23.845,87) rispetto al MIOM (€ 13.749,53).
Nel percorso TIM la fase che incide maggiormente è il Trapianto (Condizionamento, Reinfusione CSE e
Aplasia, Attecchimento) con il 38% del totale dei costi, mentre nel percorso MIOM è il Pre-Trapianto con il
60% sul totale dei costi.
Tabella 8: Distribuzione dei costi dei percorsi per fasi
valori assoluti
€% sul totale valori assoluti
€% sul totale
Pre-Trapianto 8.300,12 35% 8.300,12 60%Personale 1.855,42 8% 1.855,42 13%
Materiale sanitario 3.849,61 16% 3.849,61 28%
Attrezzature 486,90 2% 486,90 4%
Farmaci 2.108,20 9% 2.108,20 15%
Trapianto 8.981,27 38% 4.498,63 33%Personale 4.053,15 17% 1.836,13 13%
Materiale sanitario 1.590,86 7% 1.065,45 8%
Attrezzature 19,00 0,1% - -
Farmaci 3.318,26 14% 1.597,05 12%
Post-Trapianto 2.343,92 10% 574,47 4%Personale 1.155,22 5% 372,15 3%
Materiale sanitario 361,35 2% 62,65 0%
Attrezzature - - - -
Farmaci 827,35 3% 139,67 1%
Costo di produzione 19.625,31 13.373,23
Costi generali 4.220,56 18% 376,30 3%
Costo totale percorso 23.845,87€ 13.749,53€
TIM MIOM
Distribuzione dei costi per fasi
Anche dall’analisi per singolo episodio, è possibile notare come il percorso TIM comporti un assorbimento
maggiore rispetto al percorso MIOM, prevalentemente nell’episodio relativo all’attecchimento, dove un
numero maggiore di giornate di degenza comporta un utilizzo maggiore dei diversi fattori produttivi e,
quindi, un costo complessivo più rilevante.
Figura 8
75
In particolare, l’attecchimento rappresenta il 27% del totale dei costi nel percorso TIM ed il 16% nel
percorso MIOM. Mentre la Mobilizzazione nel percorso MIOM incide per 25% e nel percorso TIM per il
14%.
Tabella 9: Distribuzione dei costi per singolo episodio
valori assoluti
€% sul totale valori assoluti
€% sul totale
Pre-Trapianto 8.300,12 35% 8.300,12 60%Mobilizzazione 3.446,30 14% 3.446,30 25%
Aferesi 2.828,09 12% 2.828,09 21%
Manipolazione 2.025,74 8% 2.025,74 15%
Trapianto 8.981,27 38% 4.498,63 33%Condizionamento 2.114,99 9% 1.675,78 12%
Reinfusione 522,07 2% 576,29 4%
Attecchimento 6.344,20 27% 2.246,55 16%
Post-Trapianto 2.343,92 10% 574,47 4%Follow-up 2.343,92 10% 574,47 4%
Costo di produzione 19.625,31 13.373,23
Costi generali 4.220,56 18% 376,30 3%
Costo totale percorso 23.845,87€ 13.749,53€
TIM MIOM
Distribuzione dei costi per singolo episodio
In conclusione, con il percorso MIOM la struttura produce, a parità di efficacia, un servizio sostenendo la
metà dei costi rispetto al percorso TIM, determinando un risparmio notevole in termini di risorse consumate.
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