tribunale di pescara · debiti per cauzioni debiti diversi altri debiti esigibili oltre...
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TRIBUNALE DI PESCARA
CONCORDATO PREVENTIVO n. …
…. S.R.L. Via ….. - … – PESCARA (PE )
Codice fiscale … – Partita iva …
Registro Imprese di PESCARA n. …. - Numero R.E.A. PE …
ALLEGATO N.1
ex art. 161 L.F., comma 2, lett. a)
AGGIORNATA RELAZIONE SULLA
SITUAZIONE PATRIMONIALE,
ECONOMICA E FINANZIARIA
DELL'IMPRESA (AL ….)
Relazione patrimoniale, economica e finanziaria – Concordato Preventivo … s.r.l.
Studio dott. Saverio Mancinelli – Avvocati & Dottori Commercialisti Pagina 2
Relazione sulla
Situazione Patrimoniale, Economica e Finanziaria
alla data del …
(importi in migliaia di euro)
STATO PATRIMONIALE
A) Crediti verso soci per versamenti dovuti 0,00
B) Immobilizzazioni
I Immobilizzazioni immateriali
II Immobilizzazioni materiali
III Immobilizzazioni finanziarie
C) Attivo circolante
I Rimanenze
II Crediti
III Attività finanziarie
IV Disponibilità liquide
D) Ratei e risconti
TOTALE ATTIVO
A) Patrimonio netto
I Capitale
II Riserve (somma di tutte le riserve disponibili)
VIII Perdita esercizio 2012
IX Utile di periodo al 05/2/2013
B) Fondi per rischi e oneri
C) Trattamento di fine rapporto
D) Debiti
E) Ratei e risconti
TOTALE A PAREGGIO
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In dettaglio abbiamo:
ATTIVO
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
Il capitale sociale risulta integralmente versato e non esistono, di conseguenza, crediti verso
soci per versamenti ancora dovuti.
B) Immobilzzazioni
I) Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione interna,
inclusi tutti gli oneri accessori di diretta imputazione, e sono state sistematicamente
ammortizzate in quote costanti, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione del bene.
Le immobilizzazioni il cui valore alla data di chiusura dell’esercizio risulta inferiore al
residuo costo da ammortizzare sono iscritte a tale minor valore. Nello specifico sono iscritte
al valore complessivo di euro 24.949,86 al netto dei relativi fondi di ammortamento e più
precisamente fanno riferimento a: costi di impianto e di ampliamento; costi di ricerca, di
sviluppo e di pubblicità; diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno (software) ed altri
costi ad utilizzazione pluriennale.
II) Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri
accessori di diretta imputazione, al netto delle quote di ammortamento e delle svalutazioni. Il
costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempo è stato sistematicamente
ammortizzato in ogni esercizio, in base ad aliquote specificatamente determinate in relazione
alla residua possibilità di utilizzazione. Le immobilizzazioni il cui valore risulta inferiore al
residuo costo da ammortizzare sono iscritte a tale minor valore. Nello specifico sono iscritte
al valore complessivo di euro 300.991,50 al netto dei relativi fondi di ammortamento; più
precisamente il valore lordo è di € 363.247,27 con fondi di ammortamento pari ad €
62.255,77 e fanno riferimento a:
- costruzioni leggere per euro 940,00;
- impianti specifici per euro 76.710,00;
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- attrezzature industriali e commerciali per euro 978,51;
- attrezzatura varia e minuta per euro 7.436,25;
- mobili e macchine ordinarie d’ufficio per euro 93.778,81;
- macchine elettromeccaniche d’ufficio per euro 75.943,18;
- autovetture per euro 44.740,52;
- arredamento per euro 62.720,00.
III) Immobilizzazioni finanziarie
Le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri
accessori. I crediti iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie sono esposti al valore di
presumibile realizzazione. Nello specifico le immobilizzazioni finanziarie sono iscritte al
valore complessivo di euro 2.979.750,00 e più precisamente fanno riferimento a:
- partecipazione in impresa controllata per euro 27.000,00: tale voce accoglie la
partecipazione, pari al 90% del capitale sociale, nella controllata … Srl – C.F. / P.I. …,
R.E.A. PE …;
- crediti verso imprese controllate per euro 2.952.750,00: …..
C) Attivo circolante
I) Rimanenze
Le rimanenze dovrebbero essere iscritte al minor valore tra il costo di acquisto o di
produzione, comprensivo di tutti i costi ed oneri accessori di diretta imputazione ed il
presumibile valore di realizzo desumibile dall’andamento di mercato. Nel caso di specie le
rimanenze sono costituite da immobili già ultimati e da cantieri, ove la valorizzazione avviene
mediante apposita contabilità industriale (adottata per ciascun cantiere) che considera tutti i
costi accessori e direttamente imputabili alla realizzazione. Sempre al riguardo, si precisa
come il valore delle rimanenze comprenda anche gli oneri finanziari riferiti a mutui passivi
specificamente contratti per la costruzione. Le rimanenze sono costituite da:
1. …
2.
aventi i valori contabili che si riportano:
CANTIERE VALORE RIMANENZA
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TOTALI €
Lo schema successivo fornisce il dettaglio del “Complesso immobiliare … in quanto a sua
volta composto da più palazzine:
PALAZZINA VALORE RIMANENZA
TOTALE €
Tali valori contabili verranno confrontati con i valori di mercato (intesi come prezzo
potenzialmente realizzabile in sede di vendita concorsuale) e risulteranno specificatamente
dettagliati nella Relazione giurata di stima del compendio immobiliare, in Allegato 5 della
proposta e piano concordatario, a cui si rimanda.
II) Crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo. Detto valore viene a
determinarsi rettificando il valore nominale dei crediti esistenti con una prudenziale
svalutazione di quelli di dubbia esigibilità, tenendo chiaramente in considerazione i rischi di
mancato realizzo nell’ambito delle condizioni economiche generali e di settore. Nello
specifico sono iscritti al valore complessivo di euro 832.919,37 e fanno riferimento a:
crediti verso clienti per euro 133.906,00: tali crediti possono considerarsi tutti di certa
esigibilità in quanto relativi ad atti di vendita (di immobili merce) già stipulati;
fatture da emettere per euro 2.500,00: tale posta ricomprende fitti attivi di competenza,
non ancora riscossi finanziariamente;
crediti tributari (e previdenziali) per euro 464.508,81; al riguardo si annoverano il
credito I.V.A. risultante da dichiarazione annuale 2012 (€ 254.438,01); il credito IVA
trimestrale 2012 chiesto a rimborso e da utilizzare in compensazione, come per rettifica
in esito alla nuova istanza presentata in data 08/04/2013 (€ 143.379,18); il residuo
credito I.V.A. relativo all’anno di competenza 2011 utilizzato il 16/2/2013 (6.450,06), il
credito per maggiori ritenute versate ai professionisti (€ 782,08); il credito per acconti
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versati IRES (€ 35.418,00) ed IRAP (€ 16.898,00) ed altri crediti con natura non
dissimile;
crediti diversi per euro 10.000,00: tale posta si riferisce ad un unico deposito cauzionale
concesso a favore …;
crediti v/fornitori per € 2.004,56: concerne un credito per conguaglio nei confronti
dell’ENEL;
crediti per caparre per euro 220.000,00: tale posta ricomprende la concessione di n. 2
caparre, rispettivamente di euro 100.000 ed euro 120.000, per preliminari di acquisto da
parte della … Srl di unità immobiliari di proprietà di …
III) Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Non esistono poste ricomprese in tale voce.
IV) Disponibilità liquide
Iscritte al valore nominale complessivo di euro 505.914,41, sono rappresentate da:
Disponibilità di conto corrente presso … per euro 1.342,81;
Disponibilità di conto corrente presso …. per euro 2.230,17;
Depositi bancari per euro …;
Denaro e valori in cassa per euro 1.207,00.
D) Ratei e risconti
Nella voce ratei e risconti attivi sono iscritti i proventi di competenza dell’esercizio esigibili
in esercizi successivi, ed i costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di
esercizi successivi.
Nello specifico sono iscritti al valore complessivo di euro 13.990,38 e fanno riferimento a:
- ratei attivi per euro 414,30 riferibili ai proventi (interessi attivi maturati) sul
conto di deposito esistente presso la Banca ….
- risconti attivi per euro 13.576,08 riferibili agli oneri di cui ai finanziamenti …,
entrambi accesi per l’acquisto di 2 Autovetture …, nonché agli oneri di cui alle
relative polizze r.c. auto.
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PASSIVO
A) Patrimonio netto
Le poste del patrimonio netto, costituite da capitale e riserve di utili, sono riepilogate nello
schema che segue con indicazione, per ciascuna di esse, della loro origine, possibilità di
utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.
Non sono previste riserve di rivalutazione e lo statuto non prevede la costituzione di riserve di
differente tipologia.
Natura/Descrizione Importo
Capitale sociale 20.000,00
Riserve di utili
- riserva legale
- riserva straordinaria
- altre riserve
- perdita d’esercizio 2012
4.000,00
486.006,20
6.201,59
(2.667.858,74)
B) Fondi per rischi ed oneri
Sono destinati ad accogliere gli accantonamenti effettuati per fronteggiare passività potenziali
di cui tuttavia non si conoscono con certezza l’ammontare o la data di sopravvenienza. Al
riguardo si segnala che non si è ritenuto necessario attivare fondi per rischi ed oneri.
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Indica l'effettivo debito maturato verso i dipendenti tuttora in servizio ed è calcolato a norma
dell’art. 2120 c.c. Nello specifico è iscritto al valore complessivo di euro 3.074,97 e fa
esclusivo riferimento all’unica dipendente, sig….
D) Debiti
I debiti sono iscritti al loro valore nominale. Nello specifico sono iscritti al valore
complessivo di euro 22.858.208,70, distinguendosi con esigibilità entro ed oltre l’esercizio
successivo e vengono riepilogati come da prospetto che segue:
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DETTAGLIO DEBITI AL …
Esigibili entro l’esercizio successivo
Debiti verso banche
Clienti c/anticipi
Clienti c/caparre
Debiti verso fornitori
Fatture da ricevere
Appalti c/riten. a garanzia
Debiti per cauzioni
Debiti diversi
Altri debiti
Esigibili oltre l’esercizio successivo
Mutui ipotecari
Finanz. bancari a medio-lungo termine
Finanziamenti al consumo
Debiti verso soci per finanziamenti
TOTALE €
Per quanto attiene i debiti esigibili oltre l’esercizio successivo, si precisa ulteriormente quanto
segue:
la voce Mutui ipotecari risulta così composta:
MUTUI
IPOTECARI
SALDO
CONTABILE
TOTALE €
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la voce Finanziamenti a medio lungo termine comprende due mutui chirografari con la
Banca ….
MUTUI CHIROGRAFARI SALDO
CONTABILE
Mutuo chirografario N. …
Mutuo chirografario N….
TOTALE €
la voce Finanziamenti al consumo comprende due finanziamenti per l’acquisto di
autoveicoli aziendali:
FINANZIARIE (credito al consumo) IMPORTO €
TOTALE
la posta Debiti verso soci per finanziamenti è riferita a finanziamenti infruttiferi, esigibile
oltre l’esercizio.
E) Ratei e risconti
Misurano proventi e oneri la cui competenza è anticipata o posticipata rispetto alla
manifestazione numeraria e/o documentale. La voce di € 107.240,07 rappresenta i ratei
passivi per gli interessi maturati sui mutui.
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Analisi della Situazione patrimoniale al … riclassificata (migliaia di euro)
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Immobilizzazioni finanziarie
TOT. ATTIVITA’ IMMOBILIZZATE
Rimanenze
Liquidità differite
Liquidità immediate (*)
TOT. ATTIVITA’ CORRENTI
TOT. ATTIVITA’
Capitale Sociale
Riserve
Perdite portate a nuovo
Utile di periodo
PATRIMONIO NETTO
Trattamento di fine rapporto
Debiti esigibili oltre l’esercizio
TOT. PASSIVITA’ CONSOLIDATE
Debiti esigibili entro l’esercizio
TOT. PASSIVITA’ CORRENTI
TOT. PASSIVITA’
La riclassificazione dello stato patrimoniale di cui sopra è stata operata in base al criterio
ordinatore del grado di liquidità degli impieghi (o delle attività) e del grado di esigibilità delle
fonti di finanziamento (o delle passività). Le attività sono suddivise tenendo conto
dell’orizzonte temporale in cui si trasformeranno in liquidità, le passività sono suddivise
tenendo conto dell’orizzonte temporale in cui si dovranno presumibilmente estinguere,
assumendo convenzionalmente come limite i dodici mesi.
La schematica rappresentazione dei valori di cui sopra permette subito di evidenziare
grandezze cruciali per un primo apprezzamento delle condizioni di equilibrio patrimoniale e,
con esse, delle condizioni di equilibrio finanziario e monetario della ….
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Nel caso di specie si evince immediatamente che al 05/02/2013 la società presenta un deficit
patrimoniale di euro 2.145.282,86, che palesa uno squilibrio tra le fonti di finanziamento e
gli impieghi che non consentirà all’azienda di far fronte alle obbligazioni assunte, data anche
l’impossibilità della proprietà di apportare la necessaria ricapitalizzazione.
Una corretta interpretazione del significato informativo desumibile dalla riclassificazione
dello stato patrimoniale non può, inoltre, assolutamente prescindere dalla particolare tipologia
di attività svolta dall’azienda oggetto di analisi e soprattutto dalla profonda crisi che investe il
settore immobiliare in cui opera, falcidiato quest’ultimo da un andamento fortemente
negativo, con un calo dei volumi di compravendita di abitazioni pari a circa il 26% su base
annua e da annoverarsi quale maggiore contrazione mai registrata dal lontano 2004
(quest’ultimi sono soltanto alcuni dei dati diffusi recentemente dall’Osservatorio del Mercato
Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate).
A tal proposito, particolare importanza rivestono il margine di disponibilità (rappresentato
dalla differenza tra totale attività correnti e totale passività correnti) ed il margine di
tesoreria (rappresentato dalla differenza tra la somma di liquidità differite / immediate ed il
totale passività correnti), entrambi valorizzati alla data del ….
Il margine di disponibilità presenta un valore pari ad euro 10.437.439,20 e sembrerebbe non
palesare uno stato di disequilibrio monetario, disequilibrio tuttavia sussistente in virtù delle
considerazioni sopra esposte, tra cui la circostanza della composizione del “magazzino”
(immobili merce, anche non ultimati).
Diversamente, il margine di tesoreria, rispetto al margine di disponibilità, rappresenta un
ulteriore indicatore della situazione monetaria dell’azienda e nel caso di specie ben evidenzia
la difficoltà della gestione aziendale a generare liquidità nel breve periodo. Presenta, infatti,
un valore negativo pari ad euro 5.727.286,16 e palesa la gravissima situazione di illiquidità in
cui versa la società, prospettando nel contempo le inevitabili ripercussioni negative che da tale
situazione derivano.
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Analisi della situazione Economico - Finanziaria al … riclassificata (migliaia di euro)
Ricavi vendite
RICAVI NETTI
Acquisti
Variazione rimanenze
COSTI DI PRODUZIONE
MARGINE INDUSTRIALE
Costi per servizi
Costi personale
Altri costi struttura
COSTI DI STRUTTURA
REDDITO OPERATIVO
Oneri finanziari
DIFFERENZA
Anche in questo caso, la schematica rappresentazione dei valori di cui sopra permette subito
di evidenziare grandezze cruciali per un primo apprezzamento delle condizioni di equilibrio
reddituale della … e dunque dell’attitudine della sua gestione a remunerare tutti i fattori
produttivi compresi il capitale di prestito e quello di rischio.
Come si evince dalla lettura della situazione economica sopra riportata, si comprende come il
risultato della gestione caratteristica aziendale, falcidiato quest’ultimo dalla profonda crisi del
settore immobiliare, sia ormai fortemente minacciato dagli oneri finanziari inevitabilmente
gravanti in esito all’eccessivo ricorso al capitale di prestito.
Venendo ai principali indici di redditività, si evidenziano i seguenti indicatori:
R.O.E. valore negativo
R.O.I. 0,00126
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ROE – Rappresenta una misura dell’indice di redditività del capitale di rischio. Nel caso di
specie il suo valore negativo evidenzia l’entità di depauperamento sul patrimonio netto
generata dalle perdite portate a nuovo e dunque, in estrema sintesi, l’antieconomicità della
gestione aziendale.
ROI – Rappresenta una misura dell’indice di redditività del capitale investito. Nel caso di
specie il suo valore positivo pari ad euro 0,00126 è talmente irrisorio da non poter affatto
ritenere l’esistenza di una attitudine aziendale alla redditività.
Pescara,
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