valutazione del benessere nei cani di canile benessere animale/approcci... · (asilo del...
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VALUTAZIONE DEL BENESSERE
NEI CANI DI CANILE
NORMATIVA NAZIONALE
D.M. 8/2/54 n° 320 “Reg. Polizia Veterinaria”prevedeva la soppressione dopo tre giorni dei cani catturati e ricoverati presso i canili comunali.
Legge 14/8/91 n° 281 “Legge quadro in materia d’animali d’affezione e prevenzione del randagismo”vieta la soppressione dei cani catturati. Quest’ultimi, dopo un periodo di 60 giorni trascorso in un canile sanitario, vengono ricoverati presso canili rifugio gestiti da Comuni o Associazioni protezionistiche, a meno che non vengano nel frattempo adottati.
Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Legge 14/8/91 m° 281
Vengono così a delinearsi due nuove tipologie di struttura:
canile sanitario (struttura pubblica con funzioni prettamente sanitarie; il periodo di permanenza dei cani deve essere breve)
canile rifugio (struttura alla quale possono confluire cani che hanno superato il periodo di osservazione presso il canile sanitario; il tempo di permanenza può anche essere molto lungo. Alcune normative regionali distinguono il canile rifugio, inteso come struttura pubblica, dall’asilo, inteso come struttura privata)
Il canile sanitario ha quindi la funzione primaria di garantire lo stato sanitario dell’animale.
Il canile rifugio dovrebbe garantire il rispetto dello stato di benessere animale.
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Questa legge ha creato all’uomo notevoli problemi di carattere organizzativo e gestionale
Canile non più visto come un punto di passaggio finalizzato al reinserimento dei cani in nuove famiglie (adozione), ma come struttura destinata a ospitarli per periodi molto lunghi
Nessun controllo sul benessere psico-fisico dei cani ospitati nei canili
segue Legge 14/8/91 m° 281
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Un recente studio ha evidenziato l’esistenza di circa seicentomila cani randagi sul territorio nazionale con una maggiore incidenza in Emilia Romagna, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Lazio (Eurispes, 2002). Non esistono stime accurate sul numero di cani presenti nei vari canili e di quelli adottati.
I dati relativi alla Regione Lombardia (Levi, 1996) evidenziano la disparità fra il numero di cani che vengono adottati dal canile e il numero che vi rimangono a tempo indeterminato. Le stime parlano di tredicimila cani all’anno che rimangono
LA SITUAZIONE
Manuela Michelazzi - Università di Milano
ABBANDONI•Problemi comportamentali•Adozioni non responsabili•Problemi logistici
CANI PERSI non cercati
CUCCIOLATE non sistemate
ZONE marginali
POPOLAZIONE
ADOZIONI
Terapia comportamentale
Identificazione e iscrizione anagrafe
ACCOPPIAMENTO CANE PADRONE, NON CORRETTO
CUCCIOLATE
PROBLEMI COMPORTAMENTALI
CANI PERSI NON TROVATI
SterilizzazioneConsulenza e apprendistato preadottivi
RIFUGI
Nicoletta Schiavini - Asl di Milano
MOTIVAZIONI ALLA CESSIONE IN CANILE(Asilo del cane-Palazzolo Milanese- 2004)
1) cani vaganti o lasciati legati o in scatoloni davanti al canile (41%)
2) cause generiche (i proprietari non riescono più a gestirlo, non hanno più tempo; cani sottratti perché sottoposti a maltrattamenti) (25%)
3) cambio casa / problemi con i vicini (11%)
4) improvvisa forma allergica /malattia proprietario (7,7%)
5) problemi gestionali (cane sporca in casa, distrugge oggetti) o comportamentali (non aggressività) (7,3%)
6) separazione dei proprietari (3,2%)
7) problemi di aggressività (2,3%)
8) gravidanza proprietaria /problemi finanziari (1,5%)
9) Cane ammalato o anziano (1%)
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Manuela Michelazzi - Università di Milano
L’esperienza del canile può essere traumatica e stressante per il cane e può portare all’insorgenza di comportamenti anormali (Sterberg, 96; Tuber, 99; Stephen, 2002 )
Può succedere che i cani siano riportati dopo essere stati adottati, per problemi comportamentali legati all’esperienza in canile
Alcuni canili hanno un tasso di rientro che varia dal 15 al 50% (Van der Borg, 91)
Da un recente studio (Mondelli et al., 2004) realizzato presso il canile sanitario di Milano, è risultato che in un periodo di sei anni (1996-2001), su 3281 cani presenti, l’86,3% è stato adottato (più femmine che maschi) e di questi, il 15,2% è stato restituito (soprattutto cani maschi), nella maggior parte dei casi per problemi comportamentali:
- 39% abbaio eccessivo, iperattività, eliminaz. inappropriata, danni in casa, intolleranza verso altri animali
- 15% aggressività
- 40% problemi gestionali (tempo,divorzio)
Manuela Michelazzi - Università di Milano
3
35
2427
7
2 2
0
10
20
30
40
perc
entia
le
regalato rifugio/associazione privato allevamento negozio/mercato nato in casa non disponibile
CANI: PROVENIENZA
regalato
rifugio/associazione
privato
allevamento
negozio/mercato
nato in casa
non disponibile
regalato rifug/ass. privato allevam. neg./merc. nato casa non disp.
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Consultorio per i problemi comportamentali
45
12 14
29
0
20
40
60
perc
entu
ale
maschiointero
femminaintera
maschiocastrato
femminasteril.
CANI: SESSO
maschio interofemmina interamaschio castrato femmina steril.
Manuela Michelazzi - Università di Milano
6
28
49
13
40
20
40
60
perc
entu
ale
0-6 mesi 6-12mesi
1-5 anni 5-10anni
oltre 10anni
CANI: ETA'
0-6 mesi6-12 mesi 1-5 anni 5-10 anni oltre 10 anni
51
19
30
0
20
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60
perc
entu
ale
0 -1settimana
1 settim.- 4mesi
dopo 4 mesi
CANI: INSORGENZA PROBLEMA COMPORTAMENTALE
0 -1 settimana 1 settim.- 4 mesi dopo 4 mesi
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28
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75
3
0
10
20
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40
per
cen
tual
e
aggres s ivitàans ia genera lizza taans ia da s eparazio nefo bie /paureipe ra ttività /inges tibilitàa lte razio ne fas is viluppo
cd/s te reo tipie
CANI: PROBLEMI COMPORTAMENTALI
aggressività
ansia generalizzata
ansia da separazione
fobie/paure
iperattività/ingestibilità
alterazione fasi sviluppo
cd/stereotipie
aggress. ansia gen. ansia sep. fobie/paur iperatt./ing. alter.f.s. cd/stereot.
18
3
1921
18
4
15
1
0
10
20
30
perc
entu
ale
intraspecifica correlata allostatus
territoriale
CANI: CATEGORIE AGGRESSIVITA'
intraspecif ica
interspecif ica
da paura
correlata allo status
protettiva/difensiva
predatoria
territoriale
possessiva
intrasp. intersp. da paura corr.stat. prot/dif. predat. territor. possess.
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Consultorio per i problemi comportamentali
Può essere definita come un’appropriata (aggressione al ladro) o inappropriata (aggressione agli amici del proprietario) minaccia o sfida che si risolve con il combattimento o con la resa (Immelmann e Beer, ’89).
I cani che manifestano aggressività inappropriata e fuori dal contesto non sono cani “maleducati” o non educati, ma sono clinicamente anormali e vanno trattati come tali (K. Overall, 2001).
Problemi comportamentali : aggressività
Manuela Michelazzi - Università di Milano
SUBSTRATO GENETICO
FATTORI AMBIENTALI
STATUS ORMONALE
PATOLOGIA
CONDIZIONAMENTO/ TRAINING
Eziologia multifattoriale
Manuela Michelazzi - Università di Milano
STIMOLO CHE IL SOGGETTO PERCEPISCE COME POTENZIALMENTE PERICOLOSO
RISPOSTA EMOTIVA ( PAURA )
ADATTATIVA (L’ANIMALE PUO’ SFUGGIRE AL PERICOLO)
RISPOSTA
CORRELATA ALLO STRESS
ATTIVITA’ MOTORIA
PAURAPAURA
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Problemi comportamentali : paura/fobie
IRRIGIDIMENTO (inibizione
comportamentale – per es. gatto
in ambulatorio)FUGACOMBATTIMENTO (aggressione difensiva)AGITAZIONE (possono subentrare attività di sostituzione come l’autotoelettatura)
PAURAPAURA
Manuela Michelazzi - Università di Milano
INADEGUATA ABITUAZIONE
(corretta esposizione nel periodo di
socializzazione)
ESPERIENZE NEGATIVE
PAURE ISTINTIVE
PAURA: CAUSEPAURA: CAUSE
Manuela Michelazzi - Università di Milano
RISPOSTE ESAGERATE AL RUMORE,
IMPROVVISE, INTENSE E NON
GRADUALI, CHE SI MANIFESTANO
COME UN FORTE IMPULSO A
SOTTRARSI E A FUGGIRE O COME
COMPORTAMENTI ANSIOSI
ASSOCIATI ALL’ATTIVAZIONE DEL
SISTEMA SIMPATICO
(K. Overall, 1997)
FOBIE DEI RUMORIFOBIE DEI RUMORI
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Manuela Michelazzi - Università di Milano
QUANDO UN ANIMALE, LASCIATO QUANDO UN ANIMALE, LASCIATO SOLO, MOSTRA SINTOMI DI ANSIA: SOLO, MOSTRA SINTOMI DI ANSIA: ELIMINAZIONE, DISTRUZIONE, ELIMINAZIONE, DISTRUZIONE, VOCALIZZAZIONI, SCIALORREA, VOCALIZZAZIONI, SCIALORREA, TACHIPNEATACHIPNEA ((OverallOverall, 2001), 2001)
Problemi comportamentali : ansia da separazione
Ansia da separazioneAnsia da separazione
PROBLEMI COMPORTAMENTALI CORRELATI ALLA SEPARAZIONE (DISTRUZIONE, ABBAIO, ECC.) SONO COMUNI NEI CANI ADOTTATI DAL CANILE
ANCHE SE QUESTI COMPORTAMENTI POSSONO ESSERE GIA’ PRESENTI NEI CANI PRIMA DEL RICOVERO, SICURAMENTE LA PERMANENZA NEI CANILI CONTRIBUISCE A SCATENARLI O AD ACCENTUARLI (Voight, 91 )
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Film by D. Frank Film by D. Frank
CON UNA SERIE DI SINTOMI,FRA I QUALI:
PICA
IPERATTIVITA’
ECCESSIVA RICHIESTA D’ATTENZIONI
ELIMINAZIONE INAPPROPRIATA
ALTERAZIONE COMPOTAMENTO ALIMENTARE
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Problemi comportamentali : ansia generalizzata
I cani ed i gatti, come molte altre specie, possono sviluppare comportamenti che appaiono anormali perché si manifestano
Fuori dal contesto
Esagerati
Diretti verso stimoli od oggetti impropri
Spesso ripetuti in modo costante
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Problemi comportamentali : cd/stereotipie
Fattori ambientaliFattori ambientali
Frustrazione:Frustrazione: quando un animale è motivato a manifestare un comportamento, ma tale manifestazione gli viene impedita
Conflitto:Conflitto: per es. un conflitto derivante da due motivazioni opposte ma di pari forza(avvicinarsi ed allontanarsi)
StressStress
CD: CAUSECD: CAUSE
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Stress:Stress: la risposta allo stress è un meccanismo normale e altamente adattativo che consente all’animale di reagire rapidamente ad un evento che cambia il suo status omeostatico
La risposta allo stress diventa problematica quando un animale è incapace di controllare la situazione o di sottrarsi allo stressore tramite un’appropriata risposta comportamentale
Quando la risposta allo stress si prolunga (cronica) si verificano effetti negativi sulla salute fisica sia emotiva dell’individuo
CD: CAUSECD: CAUSE
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Risposta allo StressRisposta allo Stress
Quindi uno stress incontrollato può produrre:
lo sviluppo di “attività di sostituzione” (leccarsi, grooming)
lo sviluppo di comportamenti ripetitivi, stereotipati o compulsivi
La stereotipia è la più eclatante risposta comportamentale a situazioni di stress cronico ((WiepkemaWiepkema, 1983), 1983)
CD: CAUSECD: CAUSE
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione dello stato di benessere
Il ricovero in canile è per il cane fonte di stress e il permanere nella struttura modifica il suo comportamento, rendendo sempre più improbabile una adozione (Wells e Hepper, 1992; Wells et al., 2002)
E’ ormai riconosciuto che mantenere l’animale in gabbia o in ambiente privo di stimoli fisici e sociali, può condurre alla comparsa di comportamenti alterati (Beerda et al., 1997-99; Dittus, 1979; Luesher etal., 1991 ) e che gli interventi volti a migliorare l’ambiente di vita hanno fornito risultati positivi(Beaver, 1984; Feddes et al., 1993; Newberry, 1995)
Risulta quindi importante poter valutare e misurare lo stato di benessere dell’animale
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Indicatori dello stato di benessere
legati all’animale - fisiologici (ormoni, frequenza cardiaca)
- patologici (presenza di malattie)
- produttivi (accrescimento, fecondità, fertilità, mortalità)
- comportamentali (risposta a test, vocalizzazione, interazione sociale, stereotipie)
legati all’ambiente (idoneità delle strutture)
legati alla gestione (pulizia, manutenzione, profilassi)
legati al rapporto uomo-animale (qualità e quantità delle interazioni, preparazione del personale)
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione dello stato di benessere
La ricerca sulla possibilità di quantificare il benessere e valutarlo scientificamente è iniziata con gli allevamenti intensivi (valutazione del grado di adattamento alle tecnologie di gestione da parte dell’uomo) per poi estendersi anche agli animali da compagnia
Adattarsi significa avere il controllo della stabilità fisica e mentale (Broom, 1986) e il benessere quindi si riferisce a caratteristiche misurabili dell’individuo
Condizioni di benessere molto carenti influiscono sia sul comportamento dell’animale sia sul suo stato fisico, determinando condizioni prepatologiche o patologiche (Viggiano et al., 2005)
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Valutazione del benessere
dei cani di canile
Alcuni autori (Beerda et al., 1997 ) ritengono che i metodi di valutazione del benessere più facilmente applicabili, anche perché poco invasivi, sono:
le osservazioni comportamentali
la misurazione dei valori di cortisolo (urine, feci, sangue, pelo e saliva)
la valutazione della pressione ematica
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Osservazioni comportamentali
Quella comportamentale è la più evidente e biologicamente economica risposta allo stress (es. fuga da un predatore) (McBride, 1980; Moberg, 2000 )
Ovviamente, le risposte comportamentali non sono appropriate per tutti i tipi di stress e gli animali possono trovarsi in situazioni in cui le opzioni comportamentali a loro disposizione sono limitate(es. limitata libertà di movimento) (Ladewing, 2000)
Indicatori di scarso benessere possono essere le stereotipie, ipoattività, aggressività, comportamenti mal diretti (Broom, 1988)
Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Osservazioni comportamentali
In uno studio (Beerda et al., 1997 ) è stata osservata la frequenza delle vocalizzazioni e la presenza di comportamenti legati a paura e sottomissione (leccarsi il muso, assumere una postura bassa, ecc.); stress più gravi possono far comparire altri segni come aumento della salivazione, ansimare, stereotipie, coprofagia, ecc.
Altri autori (Van der Berg et al., 1991 ) hanno utilizzato una serie di test comportamentali (21) su cani ricoverati in canili rifugio, al fine di prevedere l’insorgenza di disturbi comportamentali e poter accoppiare correttamente cane e proprietario
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Presso il canile municipale di Roma, personale addestrato ha effettuato delle osservazioni comportamentali sulla base di un etogramma redatto preventivamente allo scopo di determinare il carattere dei cani ospitati (Natoli et al., 2001 )
Presso il canile sanitario di Milano è stato messo a punto un metodo di approccio standardizzato (Mas): un veterinario si avvicina al cane nel box, gli applica un guinzaglio, lo conduce in ambulatorio dove esegue la visita clinica. Ne esce una duplice valutazione sul temperamento dell’animale e sulla sua gestibilità(Albasini, 2001 )
segue Osservazioni comportamentali
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Il problema principale della valutazione del comportamento animale è la sua validazione, cioè la sicurezza che i test utilizzati misurino effettivamente quello che si propongono. Secondo alcuni psicologi molti test mancano di validazionescientifica per essere attendibili (Shackleton e Fletcher, 1984 )
Altri punti deboli di questi test sono le procedure spesso inconsistenti e dipendenti dall’osservatore e dalla risposta delcane al precedente test e il fatto che il cane può reagire in modo diverso a differenti osservatori
E’ problematico valutare il cane in canile perché molti comportamenti hanno origine dal rapporto cane-proprietario ed è quindi difficile individuare potenziali problemi in assenzadi questo rapporto. Per questo è importante che ogni test utilizzato venga adattato al proprio ambiente (Sternberg, 1999)
segue Osservazioni comportamentali
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Risposta neuro-endocrina allo stress
Se la risposta comportamentale non ha successo, l’animale altera il suo assetto biologico attraverso significativi cambiamenti nel sistema nervoso autonomo e in quello neuro-endocrino (Barnett e Hemsworth, 1990)
Al contrario degli effetti del sist. nervoso autonomo che sono di breve durata, gli ormoni secreti del sistema neuro-endocrino in riposta allo stress hanno un ampio e duraturo effetto e virtualmente regolano tutte le funzioni biologiche influenzate dallo stress, comprese l’immunocompetenza, la riproduzione, il metabolismo, la crescita e il comportamento(Peterson et al., 1991 )
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Misurazione del livello di cortisolo
Il cortisolo è il glucorticoide più importante in molti mammiferi, uomo compreso. La sua concentrazione risente normalmente del ritmo circadiano sonno/veglia (Brook e Marshall, 1996)
Mantenere una sufficiente, ma non eccessiva, concentrazione di cortisolo è necessario al fine di mantenere l’omeostasi; un aumento cronico del 40% provoca infatti un catabolismo proteico,iperglicemia, soppressione immunologica, suscettibilità alle infezioni, depressione, una diminuzione delle performance mentali e, in molti vertebrati, un’inibizione della riproduzione, in accordo con l’idea che le funzioni non essenziali vengono soppresse durante una fase di stress per pemettere all’organismo di rispondere in modo più efficace (Sapolsky, 1992). Per tutti questi motivi, la concentrazione di cortisolo è spessoutilizzata come indicatore di stress.
Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Misurazione del livello di cortisolo
Alcuni autori hanno utilizzata la misurazione del livello di cortisolo nel plasma come indicatore di stress nei cani ricoverati in canile. Il confinamentonei box singoli porta a un iniziale (nei primi 3 giorni)aumento del cortisolo (v. n. 10-60 ng/ml) che gradualmente decresce con il passare dei giorni (Hennesy et al., 1997)
In uno studio successivo degli stessi autori si è valutato come l’aumento della cortisolemia, indotto da stress acuto (prelievo di sangue),può essere moderato o prevenuto tramite accarezzamento del cane (Hennesy et al., 1998)
Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue: Misurazione del livello di cortisolo
E’ stato inoltre dimostrato come la presenza del proprietario possa ridurre l’aumento della cortisolemia in cani immessi in un nuovo ambiente, rispetto ai cani lasciati soli (Tuber et al., 1996)
In uno studio realizzato presso il canile convenzionato di Bracciano nel 2003, è stato misurato il livello di cortisolo nelle feci dei cani osservati in quattro differenti situazioni (soli nel box, soli nel box arricchito, nel box con conspecifici, nel box con regolari interazioni con l’uomo) (Viggiano et al., 2005)
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segue: Misurazione del livello di cortisolo
In un recente studio (Mondello et al., 2003) condotto sui cani del canile comunale di Reggio Emilia, si è valutato lo stress degli animali attraverso l’investigazione degli adattamenti fisiologici e comportamentali che esso comporta. Per quanto riguarda i primi, si è valutata la concentrazione plasmatica di cortisolo, ma anche i livelli di quest’ormone nelle feci, nel pelo e nella saliva
Manuela Michelazzi - Università di Milano
L’assunzione che lo stress influenzi il sistema immunitario deriva dall’osservazione di un aumento dell’incidenza delle malattie in animali esposti ad ambienti molto stressanti (Moberg et al., 2001 )
L’esposizione a uno stress acuto produce però un aumento della funzione immunitaria e non una soppressione come nel caso dello stress cronico (Wiegers et al., 1994 )
Come parametri immunitari per la valutazione dello stress possono essere utilizzati il lisozima, le IgA
Manuela Michelazzi - Università di Milano
Stress e sistema immunitario
L’Istituto di Zootecnica della facoltà di medicina veterinaria dell’università di Milano sta realizzando una ricerca (protocollo A) presso il canile sanitario di Milano e il canile rifugio di Palazzolo, atta a valutare lo stato di benessere dei cani ricoverati nelle due strutture.
Vengono effettuate delle osservazioni/valutazioni comportamentali e la valutazione di alcuni parametri ematici (cortisolo, IgA, Lisozima, Leucogramma da stress),sulla base di un preciso protocollo
Misurazione dello stress dei cani di canile
Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Misurazione dello stress
Quando il cane arriva in canile (giorno 0), viene sistemato in un box singolo. Il giorno stesso della sua entrata, un veterinario comportamentalista compila la scheda di primo approccio (Mas). Il cane viene portato in ambulatorio dove viene eseguita la visita clinica ed effettuato il primo prelievoematico (cortisolo, IgA, Lisozima, Leucogramma da stress)
Dopo un periodo compreso fra i 10 e i 15 giorni dall’entrata in canile, i cani che non sono stati restituiti ai proprietari vengono sottoposti a un secondo prelievo ematico (per la valutazione dei medesimi parametri) e un comportamentalistacompila una seconda scheda di valutazione comportamentale.
I soggetti che verranno adottati dopo questo periodo, saranno sottoposti a un ulteriore controllo, mediante la compilazione da parte del proprietario di una scheda di adozione
Protocollo A
Manuela Michelazzi - Università di Milano
L’Istituto di Zootecnica della facoltà di medicina veterinaria dell’università di Milano sta realizzando una ricerca (protocollo B) presso il canile sanitario di Cossato (Bi), atta a valutare le caratteristiche comportamentali dei cani ricoverati nella struttura e successivamente dati in adozione
Valutazione comportamentale dei cani di canile
Manuela Michelazzi - Università di Milano
segue Valutazione comportamentale
Protocollo BVideoregistrazione e valutazione comportamentale
dei cani mediante la compilazione di una apposita scheda redatta da un veterinario comportamentalista, a partire dal 7°-10° giorno dalla loro entrata in canile sanitario
Una parte della scheda comportamentale utilizzata viene compilata anche dagli operatori del canile e dal medico veterinario responsabile
Valutazione degli stessi animali, un mese dopo la loro adozione, mediante la compilazione di una scheda d’adozione da parte del proprietario
Manuela Michelazzi - Università di Milano
A proposito di benessere …
…del proprietario…
Grazie per l’attenzione…
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