valutazione del rischio stress lavoro...
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO
STRESS LAVORO CORRELATO
Sede: Piazza del Popolo n. 10 – 47521 Cesena (FC)
Ragione sociale: Energie per la Città S.p.a.
Partita IVA: 03919620405
Revisione: 3.0 (aggiornamento)
Data: 14/09/2016
Datore di lavoro (Broccoli Davide)____________________________________
RSPP
Medico Competente
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO PREMESSA
La normativa vigente in materia di salute nei luoghi di lavoro, introduce l’obbligo di valutazione dello stress lavoro
correlato in tutte le aziende, allo scopo di promuovere la crescita di consapevolezza e comprensione dello stress
da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti alzando l’attenzione sui segnali che
potrebbero denotare problemi di stress lavoro-correlato.
Lo scopo della valutazione del rischio stress lavoro correlato è quello di guidare e sostenere datori di lavoro e
lavoratori nella riduzione del rischio attraverso l’analisi degli indicatori oggettivi / soggettivi aziendali e
l’eventuale rilevazione delle condizioni di stress percepito dai lavoratori.
Definizioni legislative
• «salute»: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di
malattia o d'infermità
• la valutazione dei rischi deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi
quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress
lavoro-correlato
Lo stress è uno stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e deriva dal fatto
che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti.
L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere
considerate positive, ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di
reazione.
Lo stress si caratterizza per:
• Rischio ubiquitario: lo stress, potenzialmente, può colpire in qualunque luogo di lavoro e qualunque
lavoratore, a prescindere dalla dimensione dell’azienda, dal campo di attività, dal tipo di contratto o di
rapporto di lavoro
• Rischio diffuso ma non “obbligatorio”: non tutti i luoghi di lavoro e non tutti i lavoratori ne sono
necessariamente interessati
Affrontare e risolvere o ridurre il problema dello stress sul lavoro significa maggiore efficienza e un miglioramento
delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con conseguenti benefici economici e sociali per aziende,
lavoratori e società nel suo insieme.
Il pericolo potenziale è rappresentato dall’eventuale comparsa di disturbi di carattere psicofisico risultanti
dall’interazione tra:
- gestione / organizzazione del lavoro
- contenuti del lavoro
- condizioni ambientali
- contesto sociale
- competenze ed esigenze dei lavoratori
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO I rischi possono derivare da:
• cultura organizzativa – mancata definizione dei compiti e obiettivi
• definizione dei ruoli – scarsa definizione delle mansioni, ambiguità e conflitti di ruoli
• evoluzione di carriera – scarsa possibilità di evoluzione di carriera, sovrapromozioni, mansione non
adeguata, retribuzione inadeguata, insicurezza lavorativa
• autonomia decisionale/controllo – bassa incidenza sui processi di controllo e bassa partecipazione ai
processi decisionali
• rapporti sul lavoro – interazione sociale e rapporti lavorativi conflittuali, sia a livello verticale (con i
superiori o i subordinati) sia a livello orizzontale (pari grado)
• interfaccia casa lavoro – difficoltà a conciliare vita privata e vita lavorativa
• ambiente di lavoro – rischi legati alla salute dei lavoratori
• compiti – carenza di varietà e novità, monotonia e ripetitività
• carico / ritmo di lavoro – carico di lavoro eccessivo o sottodimensionato
• orario di lavoro – mancanza di flessibilità, eccessivo superamento dell’orario di lavoro
EFFETTI SULLA SALUTE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO
Ciascuno dei molteplici rischi collegati allo stress lavoro-correlato presenta, in determinate condizioni, un
potenziale di stress e di danno per l’individuo e gli effetti sull’individuo possono combinarsi in vario modo fra loro.
Gli effetti sull’individuo sono mediati dall’esperienza dello stress e, quindi, la probabilità che possano produrre
danni dipende, oltre che dalla capacità lesiva intrinseca di ciascuno di essi, anche (spesso in maniera
determinante) dalle caratteristiche psicologiche dei soggetti esposti con particolare riferimento alla capacità di
“coping”.
I danni prodotti non sono rappresentati solo da disturbi psicopatologici, psicosomatici o comportamentali
inquadrabili in quadri patologici ben definiti ma anche da alterazioni dello stato di benessere con ripercussioni
sulla qualità della vita familiare, sociale e lavorativa; non sono specifici ma possono dipendere anche da fattori di
stress extralavorativo. Lo stress, o, per meglio dire, un suo elevato livello, determina, nell’individuo, reazioni
emozionali, cognitive, fisiologiche e comportamentali
REAZIONI EMOZIONALI, COGNITIVE, FISIOLOGICHE E COMPORTAMENTALI CAUSATE DALLO STRESS
(carattere transitorio) · Tensione, insonnia, ansia, abbandono delle responsabilità
· Difficoltà attentive e della concentrazione, confusione
· Reazioni neurovegetative accentuate e protratte nel tempo (anomalie cardiovascolari ipertensione,
dispnea, cefalea, aumento della glicemia, sudorazione, bocca asciutta, parestesie, tic nervosi,
tremori, disfunzioni gastrointestinali, lombalgie, tensione muscolare, manifestazioni dermatologiche)
· Abuso di fumo, alcool, caffè, psicofarmaci, turbe del comportamento alimentare (bulimia, anoressia)
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
Tali reazioni, se prolungate nel tempo, prima ancora di strutturarsi in sindromi più o meno ben definite (come la
sindrome da stress, la sindrome da burnout, la patologia mobbing-correlata, i disturbi dell’adattamento,
l’ipertensione, la cardiopatia, la patologia gastrointestinale, la patologia dermatologica) possono determinare
alterazioni del benessere dell’individuo con ripercussioni sulla qualità della vita familiare, sociale e lavorativa.
DANNI ALLA QUALITA’ DELLA VITA FAMILIARE E SOCIALE CAUSATI DALLO STRESS
· Abbandono degli impegni sociali · Allentamento dei legami di amicizia · Denuncia di malessere e malattia · Difficoltà nel proporsi per altri lavori · Distacco dai legami familiari · Distacco dai moli e dalle responsabilità genitoriali, coniugali e filiali · Fuga dai rapporti sociali · Insofferenza verso i problemi familiari · Minore collaborazione nei progetti di vita · Peggioramento del rendimento scolastico dei figli · Problemi coniugali e divorzio · Promozione di azioni legali · Riduzione del guadagno · Scoppi di rabbia · Spese mediche · Violenza · Problemi psicologici dei figli · Comportamenti sleali · Eccessivo ricorso alla tutela assicurativa
DANNI DELLA QUALITA’ DELLA VITA LAVORATIVA ATTEGGIAMENTI DI “FUGA” DAL LAVORO
· Assenteismo cronico · Ritardo cronico · Pause prolungate · Infortuni ripetuti · Intolleranza del posto di lavoro assegnato · Ritardato ritorno da vacanze, permessi, missioni · Sonnolenza sul lavoro · Timore dei viaggi di lavoro
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
Quando gli stimoli stresso geni sono intensi e prolungati nel tempo si possono generare disturbi comportamentali,
psicopatologici e psicosomatici più o meno stabili.
DECREMENTO DELLA PERFORMANCE
· Abbandono degli impegni sociali · Aumentato numero di errori · Aumentato numero di prodotti inadeguati · Distruzione di strumenti di lavoro · Incapacità a completare il lavoro o a rispettare i termini di consegna · Diminuita capacità direttiva dei manager (capacità di fare e decidere)
DIFFICOLTA’ NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI
· Incapacità a motivare i sottoposti · Incapacità collaborare con. i colleghi · Rifiuto delle regole · Eccessivo appoggio sui supervisori · Esagerata critica dei superiori · Mancanza di socializzazione · Insufficiente comunicazione di informazioni · Eccesso di competitività
DISTURBI COMPORTAMENTALI
· Comparsa di atteggiamenti trasandati · Aumento del consumo alcolico e di farmaci · Abuso di sostanze · Aumento del fumo · Convalescenze lunghe e complicate · Disfunzioni sessuali · Disturbi dell’alimentazione · Isolamento sociale · Reazioni auto ed etero aggressive · Cleptomania
DISTURBI PSICOPATOLOGICI
· Incapacità a motivare i sottoposti · Alterazioni dell’umore - _ Apatia · Flashback - Incubi ricorrenti · Insicurezza - Insonnia · Iperallerta - Irritabilità · Melanconia - Pensiero intrusivo · Perdita di iniziativa - Problemi di concentrazione · Reazioni d’ansia - Reazioni di evitamento · Reazioni fobiche · Umore depresso
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
SITUAZIONI DI STRESS – LAVORO CORRELATE
“Reazione adattiva generale di un organismo, in funzione ad una attivazione esterna di stimoli di varia natura”
ovvero una risposta (comportamentale e organica) messa in atto dal nostro organismo in relazione a qualsiasi
sollecitazione, al fine di adattarsi efficacemente. Lo stress diventa negativo quando, in funzione del suo
persistere e in mancanza di un suo associarsi ad eventi positivi, richiede al nostro organismo un alto consumo
energetico che può diminuire le nostre difese psico-fisiche.
Le conseguenze dell’esposizione allo stress in ambienti di lavoro possono incidere:
o a livello cognitivo/comportamentale – assunzione compulsive di alcol, cibo, farmaci (antidepressivi o
ansiolitici), tabagismo, manifestazioni ostili nei confronti dei colleghi o superiori o utenza esterna. Disturbi
delle funzioni attentiva e mestica, incapacità decisionale e riduzione delle intuizioni creative
o a livello fisiologico – riduzione delle difese immunitarie, disturbi gastro-intestinali, disfunzioni sessuali,
dermatiti, disturbi cardiovascolari
o a livello psicologico – manifestazioni di ansia generalizzata o acuta, attacchi di panico, stati depressivi,
senso di inquietudine
DISTURBI PSICOSOMATICI
· Attacchi d’asma · Cefalea · Crisi anginose · Crisi emicraniche · Disturbi dermatologici - Disturbi dell’equilibrio · Artrite - Dolori articolari e muscolari · Gastralgie - Ipertensione arteriosa · Palpitazioni - Perdita di capelli · Tachicardia - Tremori . Astenia
SINDROMI SPECIFICHE
· Sindrome da stress · Sindrome da burnout · Patologia mobbing-correlata · Disturbi dell’adattamento interpersonale e sociale · Ipertensione arteriosa · Cardiopatia · Patologia gastro-intestinale · Dermatiti · Cistiti ricorrenti ·
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO STRAINING
“Con il termine straining si intende una situazione di stress-forzato sul posto di lavoro, in cui la vittima subisce
almeno una azione che ha come conseguenza un effetto negativo nell'ambiente lavorativo, azione che oltre a es-
sere stressante è caratterizzata anche da una durata costante. La vittima è in persistente inferiorità rispetto alla
persona che attua lo straining (strainer). Lo straining viene attuato appositamente contro una o più persone ma
sempre in maniera discriminante”.
Lo straining si attua attraverso:
o negazione degli atti umani
o isolamento professionale e relazionale
o demansionamento
o trasferimento disagevole
o privazione assoluta di qualsiasi mansione;
o attacchi alla reputazione della persona;
o violenza o molestie sessuali.
Lo straining si manifesta attraverso:
o calo di autostima
o calo di socialità
o calo di qualità di vita in senso lato:
- danno esistenziale
- professionale
- biologico
SINDROME DI “BURNOUT”
“Sindrome da esaurimento emotivo, spersonalizzazione e riduzione delle capacità personali. E’ una reazione
emotiva cronica creata dal contatto continuo con altri esseri umani, in particolare quando essi hanno problemi o
motivi di sofferenza”.
E’ la risultante di uno squilibrio tra le richieste professionali e la capacità individuale di affrontarle.
Sono influenti i fattori:
o fattori di rischio psicosociali – organizzazione del lavoro, natura del compito, carico lavorativo, definizione
di ruoli e mansioni, scarso riconoscimento delle competenze professionali
o fattori di rischio individuali – caratteristiche della personalità (maturazione emotiva, debolezza personale,
difficoltà di gestione del tempo), aspettative professionali (motivazioni e convinzioni inadeguate,
idealizzazione del sé professionale)
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
EFFETTI DELLO STRESS SULL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
E’ inevitabile che gli effetti negativi che i rischi, attraverso lo stress, determinano sui singoli con particolare
riferimento a quelli relativi alla qualità della vita lavorativa abbiano ripercussioni anche sull’azienda.
Uno degli effetti più evidenti causati dallo stress riguarda il clima organizzativo.
Questo può essere definito come la percezione condivisa, da parte delle persone, della cultura e dello spirito di
cui l’organizzazione è portatrice ossia di quell’insieme di norme, valori, significati, credenze che nasce,
generalmente, dalle idee delle persone che fondano l’organizzazione, che si esprime esteriormente attraverso gli
slogan, il linguaggio, le norme e i modelli di comportamento, gli aneddoti, i riti e i simboli adottati dai
componenti dell’organizzazione stessa e che si trasmette soprattutto attraverso il comportamento di manager e
supervisori.
Oltre agli effetti generali sul clima di lavoro lo stress correlato ai rischi psicosociali può determinare una ridotta
partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale con atteggiamenti di fuga dal lavoro, un peggioramento dei
rapporti interpersonali, un decremento della performance con riduzione delle prestazioni ed un aumento dei costi
aziendali. La scheda che segue elenca i principali elementi relativi a ciascuna categoria di effetti.
RISCHI LAVORATIVI STRESS-CORRELATI EFFETTI SULL’AZIENDA
· EFFETTI SUL CLIMA AZIENDALE · EFFETTI SULL’ORGANIZZAZIONE
o Riduzione della partecipazione alla vita aziendale o Riduzione delle prestazioni aziendali o Aumento costi aziendali
DIFFICOLTA’ NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI
· Incapacità a motivare i sottoposti · Incapacità collaborare con. i colleghi · Rifiuto delle regole · Eccessivo appoggio sui supervisori · Esagerata critica dei superiori · Mancanza di socializzazione · Insufficiente comunicazione di informazioni · Eccesso di competitività
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
RISPOSTE AL PROBLEMA - POLITICA AZIENDALE
Lo scopo delle attività di prevenzione e della politica aziendale è
• lo sviluppo delle capacità individuali (rafforzamento di autostima, capacità decisionale e gestione dei
problemi) e della fiducia nell’affrontare e risolvere eventuali condizioni di lavoro fonte di rischi psicosociali,
per non indurre il lavoratore ad adattarsi ad esse ed accettarle passivamente.
• il potenziamento delle risorse psicologiche individuali, al fine di migliorare la condizione lavorativa e di
sviluppare uno stile di vita in grado di minimizzare gli effetti degli stimoli stressogeni
Gli effetti dei rischi psicosociali devono essere considerati come un segnale di allarme che guidi interventi
migliorativi mirati, sia nei confronti dell’individuo sia dell’organizzazione del lavoro, per eliminare le cause e non
essere considerati esclusivamente un elemento di debolezza legato alle caratteristiche soggettive del lavoratore.
EFFETTI DEI RISCHI PSICOSOCIALI SULL’ORGANIZZAZIONE PARTECIPAZIONE ALLA VITA AZIENDALE
· Aumento delle assenze per malattia · Aumento dei ritardi · Aumento del turnover · Scarsa adesione ai progetti · Scarsa iniziativa · Scarso rispetto di norme e procedure · Presenza di conflitti sindacali · Esistenza di conflitti interpersonali · Segnalazioni di disagio lavorativo
· PRESTAZIONI AZIENDALI
o Allungamento dei tempi di lavorazione o Aumento degli errori o Riduzione di quantità e qualità di prodotto o servizio o Ridotta competitività
· COSTI AZIENDALI
o Aumento dei costi di produzione o Aumento dei costi sanitari o Aumento dei costi legali
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
DATI AZIENDALI
L’azienda provvede all’esercizio di servizi afferenti la gestione di impianti installati presso edifici/strutture di
proprietà/competenza degli Enti Pubblici soci.
Per i dettagli sulle attività aziendali si rimanda a quanto riportato nel documento di valutazione dei rischi.
La presente valutazione del rischio costituisce parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi DLgs 81/08.
Il datore di lavoro ha fornito tutte le informazioni sull’attività e, in particolare dati concernenti organizzazione,
mansioni, turni di lavoro e dati relativi ai periodi di lavoro, il quale è pertanto responsabile dei dati forniti.
SOGGETTI COINVOLTI
La presente valutazione dei rischi, approvata e sottoscritta dal Datore di Lavoro, è stata effettuata con il
contributo delle figure del sistema di gestione della sicurezza aziendale.
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO MODALITA’ OPERATIVE PER LA VALUTAZIONE
La metodologia (rif. bibliografia) prevista si articola in fasi distinte.
Fase preliminare: identificazione indicatori oggettivi stress lavoro correlato
La valutazione dello stress lavoro correlato prevede la compilazione di una Check List per argomenti.
Gli indicatori aziendali sono riferiti all’andamento negli ultimi3 anni.
PRIMA FASE – valutazione preliminare
• Analisi della realtà organizzativa aziendale
• Raccolta di indicatori oggettivi e verificabili (per gruppi o ambiti lavorativi omogenei), quali
o Eventi sentinella o Fattori di contenuto del lavoro o Fattori di contesto del lavoro
• Identificazione livelli di rischio
• Valutazione preliminare con evidenza di eventuali ambiti lavorativi con rischi non trascurabili, meritevoli di
specifici approfondimenti.
La valutazione del rischio stress lavoro correlato avviene attraverso la analisi di fattori quali:
• Indicatori aziendali
o Indici infortunistici o Assenze per malattie o Ferie non godute o Turn over o Conflittualità aziendale o Segnalazioni del Medico Competente
• Contesto del lavoro
o Sistemi di gestione o Sistemi di comunicazione o Organizzazione ruoli aziendali o Evoluzione carriera aziendale o Autonomia decisionale o Rapporti interpersonali o Interfaccia casa-lavoro
• Contenuto del lavoro
o Orari di lavoro o Pianificazione compiti o Carico di lavoro o Salubrità ambiente
La valutazione del rischio tratta le informazioni a livello di gruppo omogeneo / mansione.
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Identificazione della condizione di rischio
In base ai risultati della fase uno si identifica la condizione di rischio “NON RILEVANTE, MEDIO, ALTO”
RISCHIO NON RILEVANTE L'analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali e comunque periodicamente.
RISCHIO MEDIO L'analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare azioni correttive di miglioramento mirate. Se queste non determinano un miglioramento in un congruo periodo, è necessaria una valutazione approfondita dei lavoratori.
RISCHIO ALTO L'analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con probabile presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare azioni correttive immediate di miglioramento mirate alle criticità rilevate. Successivamente va verificata l’efficacia degli interventi correttivi; in caso di inefficacia si deve effettuare una valutazione approfondita dei lavoratori.
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO SECONDA FASE – valutazione approfondita
• Analisi specifica di eventuali gruppo omogeneo / mansioni che necessitano di approfondimento a seguito
dell’analisi prima fase
• Strumenti di tipo soggettivo per i lavoratori degli ambiti interessati; questa fase deve essere condotta da
personale specializzato (psicologi, esperti di organizzazione e clima aziendali):
o Riunioni – Incontri
o Focus specifici con i lavoratori o i responsabili coinvolti
o Questionari soggettivi somministrati a gruppi omogenei
• Individuazione misure organizzative di prevenzione e protezione tramite azioni correttive
• Applicazione delle azioni correttive
• Monitoraggio dei livelli di rischio (indicativamente annuale / biennale secondo i livelli di rischio e la
complessità delle azioni correttive)
I questionari soggettivi non hanno la funzione di identificare “il soggetto con il problema” ma di consentire la
rilevazione anonima delle percezioni dei lavoratori che, aggregate, contribuiscono ad identificare i punti su cui
intervenire.
Il documento INAIL “Valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato ed. maggio 2011” propone un
questionario soggettivo per una valutazione approfondita del rischio con coinvolgimento dei lavoratori; in
letteratura sono presenti altri strumenti a disposizione dell’esperto in materia.
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
PRIMA FASE – PARAMETRI OGGETTIVI
Sono stati raccolti dati oggettivi inerenti l’organizzazione aziendale.
• Indicatori aziendali
• Contesto del lavoro
• Contenuto del lavoro
I risultati analitici sono riportati in allegato (rif.).
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
Si valuta:
Mansione: Addetto amministrativo
Rischio: LIVELLO NON RILEVANTE
Mansione: Tecnico
Rischio: LIVELLO NON RILEVANTE
PROGRAMMAZIONE SUCCESSIVE VALUTAZIONI
L’analisi degli indicatori non evidenzia mansioni / gruppi omogenei di lavoratori con particolari fattori di stress
lavoro correlato; aggiornare la valutazione ogni DUE anni.
La valutazione del rischio stress lavoro correlato deve essere immediatamente ripetuta in presenza di
cambiamenti significativi dei parametri. In particolare in caso di variazione peggiorativa dei seguenti:
- segnalazioni esplicite o denunce di situazioni o patologie stressogene potenzialmente collegate all’attività
lavorativa
- qualora emergano istanze giudiziarie per licenziamento / demansionamento
- sensibile / continuo peggioramento degli indici infortunistici
- sensibile aumento delle assenze per malattia (salvo maternità, allattamento, congedo matrimoniale)
- sensibile aumento delle assenze del lavoro
- sensibile aumento della percentuale delle ferie non godute
- sensibile aumento della percentuale dei trasferimenti interni richiesti dal personale
- sensibile aumento della percentuale del turn – over del personale (usciti-entrati)
- sensibile aumento del numero di procedimenti e sanzioni disciplinari
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
Nell’ambito delle misure di prevenzione al fine di minimizzare il rischio stress lavoro correlato si individuano le
seguenti misure.
Qualora si modifichino i parametri che hanno condotto alla presente valutazione, anche le misure di tutela
saranno revisionate.
Lo staff aziendale e le figure del sistema di prevenzione per sicurezza e salute dei lavoratori tengono conto di
eventuali casi di stress psico sociale individuale (non stress lavoro correlato).
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
CULTURA ORGANIZZATIVA
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti:
o Sia diffuso tra i lavoratori organigramma aziendale
o Le procedure più significative di lavoro siano definite e diffuse tra i lavoratori, progressivamente redatte
in forma scritta
o Degli obiettivi aziendali siano date informazioni ai lavoratori
o Sia presente un sistema di comunicazione aziendale (ad es. bacheche, comunicazioni aziendali e simili)
o Siano effettuate riunioni/incontri/momenti di comunicazione tra direzione aziendale e i lavoratori
o Sia predisposto il codice etico e di comportamento
o Ispirare gli obiettivi aziendali alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
o Prestare sempre attenzione alla motivazione dei lavoratori, verificando con gli stessi eventuali deficit o
incongruenze
o Evitare stili direzionali eccessivamente gerarchici, fondati su timore o eccessiva competitività tra i
lavoratori
o I cambiamenti e le variazioni delle attività aziendali siano accompagnate da sufficienti informazioni ai
lavoratori
o Promuovere la diffusione delle informazioni relative a
o regole comportamentali
o procedure di lavoro, risorse necessarie per il lavoro, organigramma, responsabilità, compiti
o misure di sicurezza e salute
o Consentire il buon coordinamento delle attività delle varie aree
o Controllare il buon andamento dello svolgimento delle attività
o I lavoratori abbiano il supporto per risolvere i problemi di lavoro
o Incoraggiare i lavoratori a sostenere i colleghi
o Far conoscere ai lavoratori il giudizio aziendale sul proprio lavoro
o Informare, formare e addestrare adeguatamente il personale per i compiti specifici
o Formazione del personale neoassunto con ragionamenti sul personale da coinvolgere e bisogni formativi
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
Misure di tutela – procedure
RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti
o I lavoratori siano messi a conoscenza della linea gerarchica aziendale
o E’ indicato che i ruoli in azienda siano chiaramente definiti – A tale scopo è opportuno mantenere
un’organizzazione del lavoro che chiarisca sufficientemente chi fa cosa e i diversi ruoli operativi
o Minimizzare le sovrapposizioni di ruoli sulle stesse persone; coinvolgere le persone che dovessero
assumere una pluralità di ruoli al fine di condividere obiettivi e stimoli, fornire gli strumenti adeguati
e un alto grado di appoggio della Direzione Aziendale
o Evitare di fornire informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere – chiedere sempre a chi si
impartiscono disposizioni se le stesse sono chiare
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
AUTONOMIA DECISIONALE E CONTROLLO DEL LAVORO
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti
o Mantenere, ove le esigenze di produzione lo consentano, sistemi di lavoro nei quali il lavoro non dipenda
strettamente dal lavoro svolto precedentemente da altri; coinvolgere / informare i lavoratori
relativamente alle procedure operative per promuovere la collaborazione tra i diversi lavoratori / reparti –
Promuovere altresì momenti di confronto che evidenzino e correggano eventuali incongruenze nei processi
operativi
o Le procedure e le istruzioni operative, in particolare quando abbiano tratti di necessaria rigidità, siano
particolarmente spiegati ai lavoratori
o E’ indicato informare i lavoratori relativamente alle decisioni aziendali inerenti al gruppo di lavoro
o I lavoratori è opportuno abbiano una sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti, nel rispetto
dell’organizzazione – le procedure di lavoro, ove possibile, consentano al lavoratore di esprimere le
proprie capacità
o Programmare strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
Misure di tutela – procedure
RAPPORTI INTERPERSONALI
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti
o Mantenere e promuovere presso i lavoratori la possibilità di comunicare con i superiori
o Promuovere il dialogo e lo scambio di informazioni
o In caso si evidenzino comportamenti prevaricatori da parte dei superiori e dei colleghi la Direzione
Aziendale interviene, dopo le opportune verifiche, condannando tali comportamenti con la propria
autorità
o La Direzione Aziendale promuove comportamenti corretti e leali fra i lavoratori (qualunque sia la
posizione gerarchica) ed approfondisce eventuali episodi che possono configurare prevaricazioni o
disagi indotti
o In caso di segnalazione di conflitti/litigi fra i lavoratori la Direzione Aziendale si attiva coinvolgendo
le persone al fine di chiarire le ragioni, attinenti all’organizzazione del lavoro, che possano indurre
tali manifestazioni e predisporre le eventuali azioni correttive
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VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
INTERFACCIA e CONCILIAZIONE CASA LAVORO
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti
o Assicurare, per quanto possibile, la possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato
Fermo restando il rispetto delle norme e dei contratti che regolano i rapporti di lavoro
o Dove compatibile con l’organizzazione aziendale, la possibilità di orario flessibile è indicata quale
fattore di mitigazione del rischio – In caso non sia possibile rispondere positivamente a richieste in tale
senso, approfondire con il lavoratore le necessità che emergono e, fermo restando le legittime tutele
degli interessi aziendali, verificare l’esistenza della possibilità di far fronte a parte delle esigenze e
comunque esplicare le ragioni di organizzazione produttiva che conducono a dinieghi totali o parziali
o Dove compatibile con l’organizzazione aziendale, la possibilità di part-time è indicata quale fattore di
mitigazione del rischio – In caso non sia possibile rispondere positivamente a richieste in tale senso,
approfondire con il lavoratore le necessità che emergono e, fermo restando le legittime tutele degli
interessi aziendali, verificare l’esistenza della possibilità di far fronte a parte delle esigenze e comunque
esplicare le ragioni di organizzazione produttiva che conducono a dinieghi totali o parziali
46910_360_rsk_stress_MT_sicurezza_EnergieCitta_002 Pag. modulo n. 1/1
VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
AMBIENTE E ATTREZZATURE DI LAVORO
Per le misure di prevenzione e protezione atte a minimizzare i rischi per la salute e sicurezza si rimanda
integralmente a quanto indicato nel “Documento di Valutazione dei Rischi” di cui la presente valutazione del
rischio stress lavoro correlato costituisce parte integrante.
I criteri generali di riduzione dei rischi sono indicati anche per la mitigazione del rischio da stress lavoro
correlato, stante l’implicazione di condizioni di lavoro non sufficientemente sicure in potenziali manifestazioni
stressogene:
• Valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza
• Programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente nella
prevenzione le condizioni tecniche produttive dell'azienda nonché l'influenza dei fattori dell'ambiente e
dell'organizzazione del lavoro
• Eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico
• Rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella
scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di
ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo
• Riduzione dei rischi alla fonte
• Sostituzione di ciò che e' pericoloso con ciò che non lo e', o e' meno pericoloso
• La limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio
• Utilizzo limitato degli agenti pericolosi sui luoghi di lavoro
• Priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale
• Allontanamento del lavoratore dall'esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la sua persona, con
attribuzione, ove possibile, ad altra mansione
• Informazione e formazione adeguate per i lavoratori
• Istruzioni adeguate ai lavoratori
• Partecipazione e consultazione dei lavoratori
• Programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di
sicurezza
• Misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei
lavoratori e di pericolo grave e immediato
• Uso di segnali di avvertimento e di sicurezza
• Regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di
sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti
46910_365_rsk_stress_MT_pianificazione_EnergieCitta_002 Pag. modulo n. 1/1
VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
PIANIFICAZIONE DEI COMPITI
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti
o Le risorse strumentali e le attrezzature siano adeguate allo svolgimento dei compiti
o Le risorse umane siano adeguate allo svolgimento dei compiti
o Minimizzare le occasioni nelle quali è richiesto che una stessa persona svolga più compiti
contemporaneamente; qualora sia necessario fornire strumenti e risorse adeguate
o Vi sia una chiara definizione dei compiti – chiedere a chi si riceve disposizioni se le stesse sono chiare
e non contrastanti con altre
o E’ indicato, compatibilmente con le esigenze e la natura del lavoro da svolgere, che il lavoro non
subisca frequenti interruzioni; qualora le stesse siano causate dall’organizzazione del lavoro valutare
la possibilità di modificare le condizioni
o E’ indicato, compatibilmente con le esigenze e la natura del lavoro da svolgere, che il lavoro non sia
caratterizzato da alta monotonia; qualora sia causata dall’organizzazione del lavoro valutare la
possibilità di modificare le condizioni
46910_370_rsk_stress_MT_carico_ritmo_EnergieCitta_002 Pag. modulo n. 1/1
VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
CARICO E RITMO DEL LAVORO
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti
o Distribuire i carichi di lavoro in maniera equa fra i lavoratori
o Minimizzare, compatibilmente con le esigenze del lavoro, le variazioni imprevedibili della quantità o
ritmo di lavoro – Pianificare per quanto possibile i ritmi e i carichi di lavoro – In caso emergano
necessità impreviste coinvolgere i lavoratori spiegando le ragioni, fornendo le risorse e gli strumenti
necessari
o Minimizzare, compatibilmente con le esigenze del lavoro, le occasioni di assenza prolungata di
attività operative durante il lavoro – Pianificare per quanto possibile i ritmi e i carichi di lavoro – In
caso emergano necessità impreviste coinvolgere i lavoratori spiegando le ragioni
o Mantenere, ove compatibile con le esigenze di produzione, sistemi di lavoro nei quali il ritmo di
lavoro non sia prefissato da macchine o altre ragioni, in particolare per periodi prolungati
o Mantenere, ove compatibile con le esigenze di produzione, sistemi di lavoro nei quali non sia
presente un’alta ripetitività delle operazioni, in particolare per periodi prolungati
46910_380_rsk_stress_MT_orario_EnergieCitta_002 Pag. modulo n. 1/1
VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO Misure di tutela – procedure
ORARIO DI LAVORO
Nell’ambito delle misure di prevenzione si ritiene di individuare le seguenti.
Fermo restando il rispetto delle norme e dei contratti che regolano l’orario di lavoro
o Il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario sia contenuto e nel rispetto delle norme vigenti – In
caso di necessità coinvolgere i lavoratori esplicando le ragioni che lo rendono necessario
o Le pause di lavoro è indicato siano chiaramente definite ove non possano essere direttamente decise
dal lavoratore
o Minimizzare, ove compatibile con le esigenze di produzione, sistemi di lavoro nei quali non sia
prevalente un’alta frequenza di variazione dell’orario di lavoro, in particolare per periodi prolungati –
Verificare attivamente con i lavoratori se vi siano delle condizioni di disagio
o Ove compatibile con le necessità dell’organizzazione aziendale, la possibilità di orario flessibile è
indicata quale fattore di mitigazione del rischio – In caso non sia possibile, essere comprensivi con i
lavoratori secondo le necessità che emergono e, fermo restando le legittime tutele degli interessi
aziendali, verificare l’esistenza della possibilità di far fronte a esigenze e comunque esplicare le
ragioni di organizzazione produttiva
46910_790_rsk_stress_end_EnergieCitta_010 Pag. modulo n. 1/1
VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO ALLEGATI
• Check list di valutazione per mansione
BIBLIOGRAFIA
o Stress lavoro-correlato: indicazioni per la corretta gestione del rischio e per l’attività di vigilanza – CTR –
Gennaio 2012
o Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato – INAIL - Maggio 2011
o La valutazione dello stress lavoro correlato – Proposta metodologica - Network Nazionale per la Prevenzione
del Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro – ISPESL 2010
o La valutazione e gestione dello stress lavoro correlato – Approccio integrato secondo il modello standard –
ISPESL 2010
o La valutazione e gestione dello stress lavoro correlato – Coordinamento Tecnico delle Regioni - 2010
o D.Lgs 81/2008 e succ. modifiche
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Indici infortunistici 0
2Assenza per malattia (non maternità, allattamento)
0
3 % Assenze del lavoro 4
4 % ferie non godute 0
5% trasferimenti interni richiesti dal personale
0
6% rotazione del personale (usciti-entrati)
0
7Procedimenti, sanzioni disciplinari
0
8Richieste visite mediche straordinarie Medico Comp.
0
9Segnalazioni formalizzate di lamentele dei lavoratori all'azienda o al Medico Comp.
0
10
Istanze giudiziarie per licenziamento / demansionamento/ molestie morali e/o sessuali
0
4
EVENTI SENTINELLA
DIMINUITO INALTERATO (*)
STRESS LAVORO CORRELATO - VALUTAZIONE DEI RISCHIGRUPPO OMOGENEO DI VALUTAZIONE per MANSIONE/REPARTO
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
NO
AUMENTATO
0 1 4
4
0
0 1 4
0 1 4
0 1 4
0 1 4
4
1 4
SI
TOTALE PUNTEGGIO
(*): nel caso in cui la risposta INALTERATO corrisponda a 0, si segna la X nella casella DIMINUITO. Es: la sua Azienda ha 0 (zero) infortuni negli ultimi 3 anni. Seguendo le istruzioni dovrebbe segnare INALTERATO perché non ci sono variazioni. In questo caso però, INALTERATO indica una condizione non cambiata perché non migliorabile; motivo per cui la X si segna su diminuito e non su inalterato.
0
0 1 4
0
0 1 4
LEGENDA
% Assenze dal lavoroS’intendono le condizioni sotto elencate:1) permessi retribuiti2) permessi per malattia3) periodi di aspettativa per motivi personali4) assenze ingiustificate5) mancato rispetto dell’orario minimo di lavoro (ritardi, uscite anticipate, ecc.)
Formula di calcolo: [Num. ore lavorative perse / Num. ore lavoro potenziali lavorabili da contratto] X 100
% Ferie non goduteIntese come ferie maturate e non godute una volta trascorso il periodo previsto dalla legge per la relativa fruizione.
Formula di calcolo: [N° giorni ferie non usufruite / N° giorni ferie contrattualmente previste e maturate] x 100
% Trasferimenti interni richiesti dal personalePer trasferimento di personale si intende il passaggio di un dipendente da una “Unità Funzionale” interna all’impresa ad un’altra. Tale tipo di trasferimento di solito è teso a coniugare le esigenze personali dei dipendenti con quelle delle Unità Funzionali.Formula di calcolo:[Num. richieste (*) di trasferimento / Num. totali lavoratori] x 100
(*) Per richieste si intendono tutte quelle pervenute (accettate e non accettate)
% Rotazione del personale (usciti-entrati)Con questo indicatore s’intende il ciclo di rinnovo o la sostituzione del personale, cioè la misura del tasso in cui una data impresa incrementa o perde il proprio personale.La velocità di rotazione/ricambio (in inglese turnover) può essere alta, quando vengonoassunte diverse persone nuove in azienda e ne escono altrettante. Bassa quando il ciclo di assunti-dimessi è minore.Secondo Schlesinger and Heskett, 1991, quando si fa un esame dei costi (sia quelli reali, come il tempo speso per reclutare una nuova risorsa, sia i costi di opportunità, come la perdita di produttività),il costo del ricambio/rotazione/turnover di un lavoratore è stato stimato essere fino al 150% del pacchetto remunerativo del lavoratore.Formula di calcolo: [(N° Lavoratori usciti + N° Lavoratori entrati) / N° tot lavoratori] x 100
Non si considera assenza la non presenza legata ad agitazione di carattere sindacale quali scioperi ed assemblee autorizzate
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Diffusione organigramma aziendale 0
2 Presenza di procedure aziendali 0
3Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori
0
4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 0
5Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale
0
6Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini…)
0
7Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori
0
8Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori
1
9Presenza di momenti di comunicazione dell'azienda a tutto il personale
0
10Presenza di codice etico e di comportamento* (esclusi codici disciplinari)
0
11Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo
1
2
(*) Codice di comportamento: atto di carattere volontario assunto dal datore di lavoro al fine di promuovere un clima favorevole al rispetto della dignità della persona che lavora. Il codice integra, affianca e supporta le regole contenute nei contratti collettivi e nelle leggi ed ha specifiche funzioni di prevenzione dei comportamenti vietati favorendo l'emersione delle situazioni latenti.
FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA
0
0
0
0
SI
1
1
1
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
AREA CONTESTO DI LAVORO
TOTALE PUNTEGGIO
0 1
0 1
NO
1
1
1
1
0
0
0 1
0
0 1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 0
2 I ruoli sono chiaramente definiti 0
3Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/ preposto/ responsabile qualità)
0
4Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere
0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Sono definiti i criteri per l'avanzamento di carriera 1
2Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato
1
3Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza
1
3
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri
0
2I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti
0
3I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro
0
4Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali
0
5Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto
1
1
0 1
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
0 1
TOTALE PUNTEGGIO
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO
SI NO
0 1
0 1
0 1
1 0
AREA CONTESTO DI LAVORO
EVOLUZIONE DELLA CARRIERA
SI NO
RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE
SI NO
0 1
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori
0
2Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi
0
3Vi è la segnalazione frequente di conflitti/litigi
0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale
0
2 Possibilità di orario flessibile 0
3Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici / navetta dell'impresa
0
4Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale
1
1
NB:
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
AREA CONTESTO DI LAVORO
nella tabella finale CONTESTO DEL LAVORO" alla voce "INTERFACCIA LAVORO" inserire il valore -1
se il risultato è superiore a 0
se il risultato è uguale a 0
0 1
0 1
TOTALE PUNTEGGIO
nella tabella finale CONTESTO DEL LAVORO" alla voce "INTERFACCIA LAVORO" inserire il valore 0
INTERFACCIA CASA LAVORO - CONCILIAZIONE VITA/LAVORO
SI NO
0 1
0 1
RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO
SI NO
0 1
TOTALE PUNTEGGIO
0 1
1 0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Esposizione a rumore superiore al secondo livello d'azione
0
2Inadeguato confort acustico (ambiente non industriale)
0
3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 0
4 Microclima adeguato 0
5Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ed elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.)
0
6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 0
7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 0 Se DPI non previsti, segnare SI
8Lavoro a rischio di aggressione fisica / lavoro solitario
0
9Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertinente ai rischi
0
10 Esposizione a vibrazione superiore al limite d'azione 0
11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 0
12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 0
13 Esposizione a rischio biologico 0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 1
2Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti
0
3E' presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia
0
4Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente
1
5 Chiara definizione dei compiti 0
6Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti
0
2TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
0 1
1 0
0 1
1 0
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
AREA CONTENUTO DEL LAVORO
PIANIFICAZIONE DEI COMPITI
SI NO
AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO (Rif. Documento di Valutazione dei Rischi)
SI NO
1 0
1 0
1 0
0 1
0 1
1
1 0
0 1
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
1 0
0 1
1 0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1I lavoratori hanno autonomia nell'esecuzione dei compiti
0
2Ci sono frequenti variazioni imprevedibili della quantità di lavoro
1
3Vi è assenza di attività per lunghi periodi nel turno lavorativo
0
4E' presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività
0
5Il ritmo lavorativo per l'esecuzione del compito è prefissato
0
6Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina
0Se non previsto, segnare
NO
7I lavoratori devono prendere decisioni rapide
0
8Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio
0
9Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione
0
1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1E' presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore
0
2Viene abitualmente svolto lavoro straordinario
0
3E' presente orario di lavoro rigido (non flessibile)
0
4La programmazione dell'orario varia frequentemente
0
5Le pause di lavoro sono chiaramente definite
0
6 E' presente il lavoro a turni 0
7 E' abituale il lavoro a turni notturni 0
8E' presente il turno notturno fisso o a rotazione
0
0
1 0
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
1 0
1 0
1 0
1 0
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
AREA CONTENUTO DEL LAVORO
ORARIO DI LAVORO
SI NO
CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO
SI NO
0
0
1
1 0
1 0
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
1 0
1 0
1 0
1
DA A DA A DA A
0 10 11 20 21 40
(*)
DA A DA A DA A
0 4 5 7 8 11
0 1 2 3
0 1
0 1 2 3 4 5
CALCOLO PUNTEGGI TOTALI PER AREA
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
Autonomia decisionale - controllo 1
Funzione e cultura organizzativa 2
Ruolo nell'ambito dell'organizzazione
0 4
Evoluzione della carriera 3 2 3
INDICATORE TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE
0-25% 25-50% 50-100%
CONTESTO DEL LAVORO
BASSO MEDIO ALTO
EVENTI SENTINELLA
BASSO ALTOMEDIO
50-100%
TOTALE PUNTEGGIO 0 2 5
INDICATORE TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE
0-25% 25-50%
Se il risultato del punteggio è compreso tra 0 e 10, si inserisce nella tabella finale il valore 0
Se il risultato del punteggio è compreso tra 11 e 20, si inserisce nella tabella finale il valore 2
Se il risultato del punteggio è compreso tra 21 e 40, si inserisce nella tabella finale il valore 5
EVENTI SENTINELLA (*) 4
0
0 1 2 3 4 5
0 1 2 3
0 8 9 17 18 26
DA A DA A DA A
0 5 6 9 10 13
0 2 3 4 5 6
0 4 5 7 8 9
0 2 3 5 6 8
0 13 14 25 26 36
Orario di lavoro 0
TOTALE PUNTEGGIO 3
Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro
0
Pianificazione dei compiti 2
Carico di lavoro - ritmo di lavoro 1
TOTALE PUNTEGGIO 6
(*) se il punteggiio totale dell'indicatore "Interfaccia casa lavoro" è uguale a 0, inserire il valore -1. Se è superiore a 0, inserire il valore 0.
CONTENUTO DEL LAVORO
INDICATORETOTALE PUNTEGGIO PER
INDICATORE
BASSO MEDIO ALTO
Autonomia decisionale - controllo del lavoro
1
Rapporti interpersonali sul lavoro 0
Interfaccia casa lavoro - conciliazione vita/lavoro*
0
DA A
0-25%0 17
L'analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato; vanno adottate azioni correttive e successivamente va verificata l'efficacia degli interventi stessi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione
Rischio NON RILEVANTE
0
9TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO FINALE
6
3
REPARTO - MANSIONE Addetto amministrativo
CALCOLO PUNTEGGIO TOTALE FINALE
TABELLA DI LETTURA: TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO FINALE
NOTELIVELLO DI RISCHIO
AREA TOTALE PUNTEGGIO PER AREA
CONTESTO DEL LAVORO
CONTENUTO DEL LAVORO
EVENTI SENTINELLA
L'analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro.Nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio da stress lavoro-correlato identifichi un "rischio non rilevante", tale risultato va riportato nel DVR e si dovrà prevedere un "piano di monitoraggio", ad esempio anche attraverso un periodico controllo dell'andamento degli eventi sentinella.
34 Rischio MEDIO
interventi stessi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita. Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite, in modo specifico, agli indicatori di contenuto e/o di contesto che presentano i valori di rischio più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse "liste di controllo", l'efficacia delle azioni correttive; se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita.
25-50%
35 67Rischio ALTO
L'analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate; successivamente va verificata l'efficacia degli interventi correttivi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita. Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite in modo specifico agli indicatori di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse "liste di controllo", l'efficacia della azioni correttive; se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita.
più del 50%
18
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Indici infortunistici 0
2Assenza per malattia (non maternità, allattamento)
4
3 % Assenze del lavoro 4
4 % ferie non godute 0
5% trasferimenti interni richiesti dal personale
0
6% rotazione del personale (usciti-entrati)
4
7Procedimenti, sanzioni disciplinari
0
8Richieste visite mediche straordinarie Medico Comp.
0
9Segnalazioni formalizzate di lamentele dei lavoratori all'azienda o al Medico Comp.
0
10
Istanze giudiziarie per licenziamento / demansionamento/ molestie morali e/o sessuali
0
12
0 1 4
0
0 1 4
4
1 4
SI
TOTALE PUNTEGGIO
(*): nel caso in cui la risposta INALTERATO corrisponda a 0, si segna la X nella casella DIMINUITO. Es: la sua Azienda ha 0 (zero) infortuni negli ultimi 3 anni. Seguendo le istruzioni dovrebbe segnare INALTERATO perché non ci sono variazioni. In questo caso però, INALTERATO indica una condizione non cambiata perché non migliorabile; motivo per cui la X si segna su diminuito e non su inalterato.
0
0 1 4
0 1 4
0 1 4
0 1 4
4
4
0
STRESS LAVORO CORRELATO - VALUTAZIONE DEI RISCHIGRUPPO OMOGENEO DI VALUTAZIONE per MANSIONE/REPARTO
REPARTO - MANSIONE Tecnico
NO
AUMENTATO
0 1
EVENTI SENTINELLA
DIMINUITO INALTERATO (*)
LEGENDA
% Assenze dal lavoroS’intendono le condizioni sotto elencate:1) permessi retribuiti2) permessi per malattia3) periodi di aspettativa per motivi personali4) assenze ingiustificate5) mancato rispetto dell’orario minimo di lavoro (ritardi, uscite anticipate, ecc.)
Formula di calcolo: [Num. ore lavorative perse / Num. ore lavoro potenziali lavorabili da contratto] X 100
% Ferie non goduteIntese come ferie maturate e non godute una volta trascorso il periodo previsto dalla legge per la relativa fruizione.
Formula di calcolo: [N° giorni ferie non usufruite / N° giorni ferie contrattualmente previste e maturate] x 100
% Trasferimenti interni richiesti dal personalePer trasferimento di personale si intende il passaggio di un dipendente da una “Unità Funzionale” interna all’impresa ad un’altra. Tale tipo di trasferimento di solito è teso a coniugare le esigenze personali dei dipendenti con quelle delle Unità Funzionali.Formula di calcolo:[Num. richieste (*) di trasferimento / Num. totali lavoratori] x 100
(*) Per richieste si intendono tutte quelle pervenute (accettate e non accettate)
% Rotazione del personale (usciti-entrati)Con questo indicatore s’intende il ciclo di rinnovo o la sostituzione del personale, cioè la misura del tasso in cui una data impresa incrementa o perde il proprio personale.La velocità di rotazione/ricambio (in inglese turnover) può essere alta, quando vengonoassunte diverse persone nuove in azienda e ne escono altrettante. Bassa quando il ciclo di assunti-dimessi è minore.Secondo Schlesinger and Heskett, 1991, quando si fa un esame dei costi (sia quelli reali, come il tempo speso per reclutare una nuova risorsa, sia i costi di opportunità, come la perdita di produttività),il costo del ricambio/rotazione/turnover di un lavoratore è stato stimato essere fino al 150% del pacchetto remunerativo del lavoratore.Formula di calcolo: [(N° Lavoratori usciti + N° Lavoratori entrati) / N° tot lavoratori] x 100
Non si considera assenza la non presenza legata ad agitazione di carattere sindacale quali scioperi ed assemblee autorizzate
REPARTO - MANSIONE Tecnico
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Diffusione organigramma aziendale 0
2 Presenza di procedure aziendali 0
3Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori
0
4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 0
5Presenza di un sistema di gestione della sicurezza aziendale
0
6Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini…)
0
7Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori
0
8Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori
1
9Presenza di momenti di comunicazione dell'azienda a tutto il personale
0
10Presenza di codice etico e di comportamento* (esclusi codici disciplinari)
0
11Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo
1
2
1
1
1
0
0
0 1
0
0 1
REPARTO - MANSIONE Tecnico
AREA CONTESTO DI LAVORO
TOTALE PUNTEGGIO
0 1
0 1
NO
1
(*) Codice di comportamento: atto di carattere volontario assunto dal datore di lavoro al fine di promuovere un clima favorevole al rispetto della dignità della persona che lavora. Il codice integra, affianca e supporta le regole contenute nei contratti collettivi e nelle leggi ed ha specifiche funzioni di prevenzione dei comportamenti vietati favorendo l'emersione delle situazioni latenti.
FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA
0
0
0
0
SI
1
1
1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale 0
2 I ruoli sono chiaramente definiti 0
3Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/ preposto/ responsabile qualità)
0
4Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere
0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Sono definiti i criteri per l'avanzamento di carriera 1
2Esistono sistemi di valutazione dei dirigenti/capi in relazione alla corretta gestione del personale subordinato
1
3Esistono sistemi di verifica del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza
1
3
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri
0
2I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti
0
3I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro
0
4Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali
0
5Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto
1
1
SI NO
0 1
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
1
0 1
1 0
AREA CONTESTO DI LAVORO
EVOLUZIONE DELLA CARRIERA
SI NO
RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE
1
TOTALE PUNTEGGIO
REPARTO - MANSIONE Tecnico
AUTONOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO
SI NO
0 1
0
0 1
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori
0
2Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi
0
3Vi è la segnalazione frequente di conflitti/litigi
0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale
0
2 Possibilità di orario flessibile 0
3Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici / navetta dell'impresa
0
4Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale
1
1
NB:
RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO
SI NO
0 1
TOTALE PUNTEGGIO
0 1
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
nella tabella finale CONTESTO DEL LAVORO" alla voce "INTERFACCIA LAVORO" inserire il valore 0
INTERFACCIA CASA LAVORO - CONCILIAZIONE VITA/LAVORO
SI NO
0 1
0 1
REPARTO - MANSIONE Tecnico
AREA CONTESTO DI LAVORO
nella tabella finale CONTESTO DEL LAVORO" alla voce "INTERFACCIA LAVORO" inserire il valore -1
se il risultato è superiore a 0
se il risultato è uguale a 0
0 1
0 1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1Esposizione a rumore superiore al secondo livello d'azione
0
2Inadeguato confort acustico (ambiente non industriale)
0
3 Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 0
4 Microclima adeguato 0
5Adeguato illuminamento con particolare riguardo alle attività ed elevato impegno visivo (VDT, lavori fini, ecc.)
0
6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 0
7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 0 Se DPI non previsti, segnare SI
8Lavoro a rischio di aggressione fisica / lavoro solitario
0
9Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertinente ai rischi
0
10 Esposizione a vibrazione superiore al limite d'azione 0
11 Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature 0
12 Esposizione a radiazioni ionizzanti 0
13 Esposizione a rischio biologico 0
0
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1 Il lavoro subisce frequenti interruzioni 1
2Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti
0
3E' presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia
0
4Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente
1
5 Chiara definizione dei compiti 0
6Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti
0
2
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
1 0
0 1
1 0
0
0 1
1
1 0
0 1
1 0
0
1 0
1 0
0 1
REPARTO - MANSIONE Tecnico
AREA CONTENUTO DEL LAVORO
PIANIFICAZIONE DEI COMPITI
SI NO
AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO (Rif. Documento di Valutazione dei Rischi)
SI NO
1
1 0
0 1
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
0 1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1I lavoratori hanno autonomia nell'esecuzione dei compiti
0
2Ci sono frequenti variazioni imprevedibili della quantità di lavoro
1
3Vi è assenza di attività per lunghi periodi nel turno lavorativo
0
4E' presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività
0
5Il ritmo lavorativo per l'esecuzione del compito è prefissato
0
6Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina
0Se non previsto, segnare
NO
7I lavoratori devono prendere decisioni rapide
0
8Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio
0
9Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione
0
1
N INDICATORE PUNTEGGIO NOTE
1E' presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore
0
2Viene abitualmente svolto lavoro straordinario
0
3E' presente orario di lavoro rigido (non flessibile)
0
4La programmazione dell'orario varia frequentemente
0
5Le pause di lavoro sono chiaramente definite
0
6 E' presente il lavoro a turni 0
7 E' abituale il lavoro a turni notturni 0
8E' presente il turno notturno fisso o a rotazione
0
0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
1 0
1 0
1 0
1 0
1
1 0
1 0
1 0
REPARTO - MANSIONE Tecnico
AREA CONTENUTO DEL LAVORO
ORARIO DI LAVORO
SI NO
CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO
SI NO
0
0
1 0
1 0
1 0
1 0
1 0
TOTALE PUNTEGGIO
1 0
0 1
1
DA A DA A DA A
0 10 11 20 21 40
(*)
DA A DA A DA A
0 4 5 7 8 11
0 1 2 3
0 1
0 1 2 3 4 5
Se il risultato del punteggio è compreso tra 0 e 10, si inserisce nella tabella finale il valore 0
Se il risultato del punteggio è compreso tra 11 e 20, si inserisce nella tabella finale il valore 2
Se il risultato del punteggio è compreso tra 21 e 40, si inserisce nella tabella finale il valore 5
EVENTI SENTINELLA (*) 12
0
50-100%
TOTALE PUNTEGGIO 2 2 5
INDICATORE TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE
0-25% 25-50%
EVENTI SENTINELLA
BASSO ALTOMEDIO
CONTESTO DEL LAVORO
BASSO MEDIO ALTO
INDICATORE TOTALE PUNTEGGIO PER INDICATORE
0-25% 25-50% 50-100%
Funzione e cultura organizzativa 2
Ruolo nell'ambito dell'organizzazione
0 4
Evoluzione della carriera 3 2 3
Autonomia decisionale - controllo 1
CALCOLO PUNTEGGI TOTALI PER AREA
REPARTO - MANSIONE Tecnico
0 1 2 3 4 5
0 1 2 3
0 8 9 17 18 26
DA A DA A DA A
0 5 6 9 10 13
0 2 3 4 5 6
0 4 5 7 8 9
0 2 3 5 6 8
0 13 14 25 26 36
MEDIO ALTO
Autonomia decisionale - controllo del lavoro
1
Rapporti interpersonali sul lavoro 0
Interfaccia casa lavoro - conciliazione vita/lavoro*
0
2
Carico di lavoro - ritmo di lavoro 1
TOTALE PUNTEGGIO 6
(*) se il punteggiio totale dell'indicatore "Interfaccia casa lavoro" è uguale a 0, inserire il valore -1. Se è superiore a 0, inserire il valore 0.
CONTENUTO DEL LAVORO
INDICATORETOTALE PUNTEGGIO PER
INDICATORE
BASSO
Orario di lavoro 0
TOTALE PUNTEGGIO 3
Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro
0
Pianificazione dei compiti
DA A
TABELLA DI LETTURA: TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO FINALE
NOTELIVELLO DI RISCHIO
AREA TOTALE PUNTEGGIO PER AREA
CONTESTO DEL LAVORO
CONTENUTO DEL LAVORO
EVENTI SENTINELLA
L'analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro.Nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio da stress lavoro-correlato identifichi un "rischio non rilevante", tale risultato va riportato nel DVR e si dovrà prevedere un "piano di monitoraggio", ad esempio anche attraverso un periodico controllo dell'andamento degli eventi sentinella.
6
3
REPARTO - MANSIONE Tecnico
CALCOLO PUNTEGGIO TOTALE FINALE
2
11TOTALE PUNTEGGIO RISCHIO FINALE
0-25%0 17
L'analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress lavoro-correlato; vanno adottate azioni correttive e successivamente va verificata l'efficacia degli interventi stessi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione
Rischio NON RILEVANTE
35 67Rischio ALTO
L'analisi degli indicatori evidenzia una situazione di alto rischio stress lavoro-correlato tale da richiedere il ricorso ad azioni correttive immediate. Si adottano le azioni correttive corrispondenti alle criticità rilevate; successivamente va verificata l'efficacia degli interventi correttivi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita. Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite in modo specifico agli indicatori di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse "liste di controllo", l'efficacia della azioni correttive; se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita.
più del 50%
18 34 Rischio MEDIO
interventi stessi; in caso di inefficacia, si procede alla fase di valutazione approfondita. Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare adeguate azioni correttive (ad es. interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi) riferite, in modo specifico, agli indicatori di contenuto e/o di contesto che presentano i valori di rischio più elevato. Successivamente va verificata, anche attraverso un monitoraggio effettuato con le stesse "liste di controllo", l'efficacia delle azioni correttive; se queste ultime risultano inefficaci, si passa alla valutazione approfondita.
25-50%
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