workshop irispecchi 2011 il modello iris. le reti possibili del riciclo del recupero, del riuso e...
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Workshop IRISpecchi 2011Workshop IRISpecchi 2011
Il modello IRIS.Il modello IRIS.Le reti possibili del riciclo del recupero, del riuso e della restituzione.Le reti possibili del riciclo del recupero, del riuso e della restituzione.
Antonio CavaliereAntonio Cavaliere
Antonio TregrossiAntonio Tregrossi
Un modello di riferimento di un sistema di reti collettive di Un modello di riferimento di un sistema di reti collettive di gestione dei rifiutigestione dei rifiuti
Il modello IRIS per un Sistema IRISIl modello IRIS per un Sistema IRISIImplementazione-continua del mplementazione-continua del RRiuso-Riciclo attraverso l’iuso-Riciclo attraverso l’ IIntegrazione di ntegrazione di SSistemaistema
Nel modello alla base di questo sistema i beni e i Nel modello alla base di questo sistema i beni e i
rifiuti da loro prodotti sono suddivisi in categorie rifiuti da loro prodotti sono suddivisi in categorie
che prevedono diverse tipologie di approccio in che prevedono diverse tipologie di approccio in
dipendenza del rango di alcuni fattori dipendenza del rango di alcuni fattori
caratterizzanti i rifiuti.caratterizzanti i rifiuti.
IRI SISTEMAIRI SISTEMA
Principali caratteristiche del Modello IRIS:Principali caratteristiche del Modello IRIS:
• Responsabilità estesa del produttoreResponsabilità estesa del produttore
• Organizzazione collettiva dei privatiOrganizzazione collettiva dei privati
• Controllo Pubblico in forma Autonoma e Controllo Pubblico in forma Autonoma e IndipendenteIndipendente
• Contribuzione anticipata di smaltimentoContribuzione anticipata di smaltimento
• Contribuzione commisurata su fattibilità di ricicloContribuzione commisurata su fattibilità di riciclo
• Contribuzione su potenziale rifiuto aggiuntoContribuzione su potenziale rifiuto aggiunto
• Separazione di responsabilità dei produttori dai Separazione di responsabilità dei produttori dai riciclatori/riutilizzatori/bonificatoririciclatori/riutilizzatori/bonificatori
• Fattibilità di gestione basata su sussidiarietà Fattibilità di gestione basata su sussidiarietà attivaattiva
IRI SISTEMAIRI SISTEMA
Il Ciclo Integrato di Gestione dei Rifiuti può partireIl Ciclo Integrato di Gestione dei Rifiuti può partire“dal basso” o “dall’alto” lungo diverse scale di “dal basso” o “dall’alto” lungo diverse scale di
prioritàpriorità
Scala di funzionalità gestionale (dalla Scala di funzionalità gestionale (dalla prevenzione alla discarica secondo i principi di prevenzione alla discarica secondo i principi di sostenibilità o efficacia/fattibilità)sostenibilità o efficacia/fattibilità)
Scala di funzionalità istituzionale (dal mondo alla Scala di funzionalità istituzionale (dal mondo alla comunità secondo i principi di sussidiarietà o comunità secondo i principi di sussidiarietà o autorità)autorità)
Scala di funzionalità economica (dallo stato al Scala di funzionalità economica (dallo stato al mercato secondo i principi di concorrenza o mercato secondo i principi di concorrenza o responsabilità)responsabilità)
SCALA DI FUNZIONALITÀ GESTIONALESCALA DI FUNZIONALITÀ GESTIONALE
sost
en
ibili
tàso
sten
ibili
tà
fatt
ibili
tàfa
ttib
ilità
PPrevenzionerevenzione
RRicicloiciclo
RRecuperoecupero
IIncenerimentoncenerimento
SStoccaggiotoccaggio
DDiscaricaiscarica
GOVERNANCEGOVERNANCE30 30 30 30 30 30 10 10
RicicloRiciclo RecuperoRecuperoMaterialeMateriale PrevenzionePrevenzioneRecuperoRecupero
EnergeticoEnergetico(Biodigestione)(Biodigestione) (Termovalorizzazione)(Termovalorizzazione)
SCALA DI FUNZIONALITÀ ISTITUZIONALESCALA DI FUNZIONALITÀ ISTITUZIONALE
Su
ssid
iari
età
Su
ssid
iari
età
(vert
icale
-ori
zzonta
le)
(vert
icale
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zzonta
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Au
tori
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GGlobalelobale
GOVERNANCEGOVERNANCE
EEuropeauropea
NNazionaleazionale
RRegionaleegionale
PProvincialerovinciale
CComunaleomunale
di Cdi Comunitàomunità
IIndividualendividuale
nazione: legislazione (anche preventiva) nazione: legislazione (anche preventiva) regione: pianificazione/promozioneregione: pianificazione/promozioneprovincia: operatività impiantisticaprovincia: operatività impiantisticacomune: operatività gestionalecomune: operatività gestionale
SCALA DI FUNZIONALITÀ ECONOMICASCALA DI FUNZIONALITÀ ECONOMICA
Lib
era
con
corr
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zaLi
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con
corr
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zione)
(inte
rnaliz
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ubblic
izza
zione)
GOVERNANCEGOVERNANCE
consorzio:consorzio:
SStatotato
MMonopolioonopolioMonopsonioMonopsonio
OOligopolioligopolio
PPluricentricitàluricentricità(corporativismo)(corporativismo)
MMercatoercato
[singolosingoloplurimoplurimo
autorità di controllo:autorità di controllo: [concorrenzaconcorrenzapianificazione/vincolo ambientalepianificazione/vincolo ambientale
responsabilità:responsabilità: [complessivacomplessivacondivisacondivisa
I beni ed i manufatti prodotti o importati nel I beni ed i manufatti prodotti o importati nel territorio nazionale possono essere classificati in territorio nazionale possono essere classificati in riferimento alla loro trasformazione in rifiuti in tre riferimento alla loro trasformazione in rifiuti in tre categorie tipologiche principali:categorie tipologiche principali:
1.1. Prodotti a prevalenza monomaterialeProdotti a prevalenza monomateriale
2.2. Prodotti multimateriali sempliciProdotti multimateriali semplici
3.3. Prodotti complicati e complessiProdotti complicati e complessi
Prodotti che una volta consumati o esauriti si possano raffrontare ad Prodotti che una volta consumati o esauriti si possano raffrontare ad un rifiuto totalmente monomateriale, come può essere vero per un un rifiuto totalmente monomateriale, come può essere vero per un contenitore di solo vetro senza etichetta. contenitore di solo vetro senza etichetta.
Prodotti che generano rifiuti, la cui separazione in materiali rientranti nella Prodotti che generano rifiuti, la cui separazione in materiali rientranti nella prima categoria o insieme di materiali smaltibili in modo omogeneo, è prima categoria o insieme di materiali smaltibili in modo omogeneo, è relativamente semplice mediante procedure di separazione descritte in relativamente semplice mediante procedure di separazione descritte in documenti codificabili e archiviabili a cura dei produttori. documenti codificabili e archiviabili a cura dei produttori.
I beni ed i manufatti prodotti o importati nel I beni ed i manufatti prodotti o importati nel territorio nazionale possono essere classificati in territorio nazionale possono essere classificati in riferimento alla loro trasformazione in rifiuti in tre riferimento alla loro trasformazione in rifiuti in tre categorie tipologiche principali:categorie tipologiche principali:
1.1. Prodotti a prevalenza monomaterialeProdotti a prevalenza monomateriale
2.2. Prodotti multimateriali sempliciProdotti multimateriali semplici
3.3. Prodotti complicati e complessiProdotti complicati e complessi
Prodotti costituiti da un numero elevato di materiali o varietà di materiali che Prodotti costituiti da un numero elevato di materiali o varietà di materiali che a loro volta sono assemblati su diverse scale spaziali, comunque a loro volta sono assemblati su diverse scale spaziali, comunque prevalentemente su scale piccole ed in tal modo che la separazione prevalentemente su scale piccole ed in tal modo che la separazione presupponga un’attività di disassemblamento che preveda più azioni o presupponga un’attività di disassemblamento che preveda più azioni o processi unitari per il suo completamento.processi unitari per il suo completamento.
I beni ed i manufatti prodotti o importati nel I beni ed i manufatti prodotti o importati nel territorio nazionale possono essere classificati in territorio nazionale possono essere classificati in riferimento alla loro trasformazione in rifiuti in tre riferimento alla loro trasformazione in rifiuti in tre categorie tipologiche principali:categorie tipologiche principali:
1.1. Prodotti a prevalenza monomaterialeProdotti a prevalenza monomateriale
2.2. Prodotti multimateriali sempliciProdotti multimateriali semplici
3.3. Prodotti complicati e complessiProdotti complicati e complessi
Alle tre categorie merceologiche individuate corrispondono Alle tre categorie merceologiche individuate corrispondono diverse categorie di gestori dei rifiuti.diverse categorie di gestori dei rifiuti.
Passando Passando dalla prima alla terza dalla prima alla terza categoria il sistema di categoria il sistema di gestione dei rifiuti è caratterizzato sempre di più da un gestione dei rifiuti è caratterizzato sempre di più da un sistema a carattere sistema a carattere liberisticoliberistico, ma allo stesso tempo è , ma allo stesso tempo è anche contraddistinto dal fatto che incrementa il grado di anche contraddistinto dal fatto che incrementa il grado di coinvolgimento-responsabilità diretta dei produttori nella coinvolgimento-responsabilità diretta dei produttori nella gestione dei rifiuti generati dai propri prodotti.gestione dei rifiuti generati dai propri prodotti.
Il passaggio da un sistema all’altro è determinato dal livello Il passaggio da un sistema all’altro è determinato dal livello di di contributocontributo esigibile su ogni prodotto e calcolato in base esigibile su ogni prodotto e calcolato in base ai principi di base del modello IRIS.ai principi di base del modello IRIS.
Tale contributo che può essere denominato con l’acronimo Tale contributo che può essere denominato con l’acronimo CARPA (CARPA (Contributo Anticipato sul Riciclo del Potenziale-Contributo Anticipato sul Riciclo del Potenziale-Rifiuto AggiuntoRifiuto Aggiunto), cresce al crescere della complessità e ), cresce al crescere della complessità e complicatezza della combinazione multi materiale dei complicatezza della combinazione multi materiale dei prodotti e pertanto cresce passando dalla prima alla terza prodotti e pertanto cresce passando dalla prima alla terza categoria dei rifiuti. categoria dei rifiuti.
Il Sistema dei gestori dei rifiuti e dei contributiIl Sistema dei gestori dei rifiuti e dei contributi
•Sistema del recupero dei beni mono-materiali differenziati Sistema del recupero dei beni mono-materiali differenziati (Consorzi dei Riciclatori, Consorzi dei Beni Mono-Materiali) (Consorzi dei Riciclatori, Consorzi dei Beni Mono-Materiali)
•Sistema della valorizzazione dei beni “semplici” Sistema della valorizzazione dei beni “semplici” (Consorzi dei recuperatori e dei manufatti usati, Consorzi dei (Consorzi dei recuperatori e dei manufatti usati, Consorzi dei Beni semplici)Beni semplici)
•Sistema della bonifica dei beni “complessi” Sistema della bonifica dei beni “complessi” (Consorzi dei bonificatori o Consorzi dei beni e dei manufatti (Consorzi dei bonificatori o Consorzi dei beni e dei manufatti
complessi )complessi )
Il Sistema dei gestori dei rifiuti e dei contributiIl Sistema dei gestori dei rifiuti e dei contributi
Le reti descritte sono soggette quindi a sollecitazioni derivate da Le reti descritte sono soggette quindi a sollecitazioni derivate da
• Meccanismi organizzativi (individuali Meccanismi organizzativi (individuali collettivi)collettivi)
• Dinamiche macro-economicheDinamiche macro-economiche• Interessi micro-economiciInteressi micro-economici• Incidenze politicheIncidenze politiche• DispersioneDispersione di conoscenzadi conoscenza• Attività criminaliAttività criminali
• L’evoluzione delle reti può essere di L’evoluzione delle reti può essere di tipo non lineare a volte di tipo caoticotipo non lineare a volte di tipo caotico
Le reti descritte sono soggette quindi a sollecitazioni derivate da Le reti descritte sono soggette quindi a sollecitazioni derivate da
• Meccanismi organizzativi (individuali Meccanismi organizzativi (individuali collettivi)collettivi)
• Dinamiche macro-economicheDinamiche macro-economiche• Interessi micro-economiciInteressi micro-economici• Incidenze politicheIncidenze politiche• DispersioneDispersione di conoscenzadi conoscenza• Attività criminaliAttività criminali
• L’evoluzione delle reti può essere di L’evoluzione delle reti può essere di tipo non lineare a volte di tipo caoticotipo non lineare a volte di tipo caotico
Regolazione delle reti del Regolazione delle reti del RICICLO RICICLO
Modulazione merceologica dei contributiModulazione merceologica dei contributi
Controllo sistemi autonomiControllo sistemi autonomi
Identificazione campi merceologici per Identificazione campi merceologici per
mercato libero/controllatomercato libero/controllato
In futuro anche modulazione geografica In futuro anche modulazione geografica
corrispettivicorrispettivi
1.1. Perché la Prevenzione nasce all’inizio del Perché la Prevenzione nasce all’inizio del ciclo o non nasce proprio. E’ nella parte ciclo o non nasce proprio. E’ nella parte alta del ciclo, anche se le sperimentazioni alta del ciclo, anche se le sperimentazioni dal basso sono indispensabili.dal basso sono indispensabili.
2.2. Perché Prevenzione e Riciclo determinano Perché Prevenzione e Riciclo determinano le quantità destinate allo smaltimento. Il le quantità destinate allo smaltimento. Il Riciclo, inoltre, è legato al costo delle Riciclo, inoltre, è legato al costo delle materie prime vergini e , quindi, al ciclo materie prime vergini e , quindi, al ciclo economico nel suo complesso.economico nel suo complesso.
LeLe scale di priorità funzionale spiegano (meglio di altre)scale di priorità funzionale spiegano (meglio di altre)del perché il “ciclo” deve considerarsi integrato.del perché il “ciclo” deve considerarsi integrato.
LeLe scale di priorità funzionale spiegano (meglio di altre)scale di priorità funzionale spiegano (meglio di altre)del perché il “ciclo” deve considerarsi integrato.del perché il “ciclo” deve considerarsi integrato.
Attuazione Direttiva Europea Attuazione Direttiva Europea
2008/98 CE2008/98 CE
Piano Nazionale PrevenzionePiano Nazionale Prevenzione
Autorità unica ciclo dei rifiutiAutorità unica ciclo dei rifiuti
PREVENZIONEPREVENZIONE
PREVENZIONEPREVENZIONE Attuazione Direttiva Europea 2008/98 CEAttuazione Direttiva Europea 2008/98 CE
Responsabilità estesa del Produttore (art.3)Responsabilità estesa del Produttore (art.3)
Cessazione del rifiuto (art.6) Cessazione del rifiuto (art.6)
Promozione del riutilizzo e della preparazione Promozione del riutilizzo e della preparazione
per il riutilizzo (art.11)per il riutilizzo (art.11)
Riciclaggio rifiuti organici (art.22)Riciclaggio rifiuti organici (art.22)
PREVENZIONEPREVENZIONE
Piano Nazionale PrevenzionePiano Nazionale Prevenzione
Il piano è previsto dalle direttive europeeIl piano è previsto dalle direttive europee
Le linee guida sono allo studio con Le linee guida sono allo studio con
FederambienteFederambiente
La prevenzione attiva fino ad oggi è La prevenzione attiva fino ad oggi è
volontaristicavolontaristica
Cicli/RetiCicli/Reti La definizione implica l’evoluzione delle materie che compongono i prodotti ed i La definizione implica l’evoluzione delle materie che compongono i prodotti ed i
rifiuti in modo sequenziale,ma non necessariamente univoco (ciò comporta un rifiuti in modo sequenziale,ma non necessariamente univoco (ciò comporta un diagramma di flusso di materia)diagramma di flusso di materia)
Nel caso in cui uno stadio può essere Nel caso in cui uno stadio può essere raggiunto da più parti oppure i cicli sono raggiunto da più parti oppure i cicli sono accoppiati ad altri cicli è più appropriato accoppiati ad altri cicli è più appropriato parlare di reti (e di sistemi)parlare di reti (e di sistemi)
La dicitura “ciclo” bene si adatta alla gestione La dicitura “ciclo” bene si adatta alla gestione dei rifiuti nel suo complesso. Per i singoli dei rifiuti nel suo complesso. Per i singoli sottosettori è più appropriato riferirsi a “reti”sottosettori è più appropriato riferirsi a “reti”
RICICLORICICLO
Questa distinzione bene si applica alle reti del Questa distinzione bene si applica alle reti del ricicloriciclo
Da una parte il ciclo di materia evolve Da una parte il ciclo di materia evolve linearmente dal sistema industriale ai singoli linearmente dal sistema industriale ai singoli generatori di rifiuto, al “ri”-ciclo della materia generatori di rifiuto, al “ri”-ciclo della materia stessastessa
Dall’altra tale ciclo è accoppiato ai cicli/reti Dall’altra tale ciclo è accoppiato ai cicli/reti economiche di informazione che sono molto economiche di informazione che sono molto più “intrigate” più “intrigate”
IMBALLAGGI – FLUSSI DI MATERIAIMBALLAGGI – FLUSSI DI MATERIA
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
PRODUTTORI:
Fornitori di materiali di imballaggio
Fabbricanti
Trasformatori
Importatori di imballaggivuoti e di materiali di imballaggio
PRODUTTORI:
Fornitori di materiali di imballaggio
Fabbricanti
Trasformatori
Importatori di imballaggivuoti e di materiali di imballaggio
UTILIZZATORI:
Commercianti
Distributori
Addetti al riempimentoUtenti di imballaggi
Importatori di imballaggi pieni
UTILIZZATORI:
Commercianti
Distributori
Addetti al riempimentoUtenti di imballaggi
Importatori di imballaggi pieni
CONSUMATORI
CONSORZIO UNICOOBBLIGATORIO
COORDIN. (CONAI)
CONSORZI UNICIOBBLIGATORI
MATERIALI
CENTRORIUSO
GestoriPubblici/Privati
UTENTIFINALI
(consumatori professionali)
UTENTIFINALI
(consumatori professionali)
AUTORITAÕCOMMISSIONE
AUDIT
CENTRORICICLO
PIATTAFORMA
CENTRO diSEPARAZIONE
E RAFFINAZIONE
ANCIUPI
REGIONI
ANCIUPI
REGIONI
GestoriPubblici/
Privati
UTENTIFINALI
(consumatori professionali) PIATTAFORMA
CONSUMATORI
CENTRORICICLO
CENTRO diSEPARAZIONE
E RAFFINAZIONE
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
CENTRORIUSO
PRODUTTORI:
Fornitori di materiali di imballaggio
Fabbricanti
Trasformatori
Importatori di imballaggivuoti e di materiali di
imballaggio
UTILIZZATORI:
Commercianti
Distributori
Addetti al riempimento
Utenti di imballaggi
Importatori di imballaggi pieni
IMBALLAGGI IMBALLAGGI –– FLUSSI MONETARI E INFORMATIVIFLUSSI MONETARI E INFORMATIVI
CONSORZIO UNICOOBBLIGATORIO
COORDIN. (CONAI)
CONSORZI UNICIOBBLIGATORI
MATERIALI
AUTORITA ’COMMISSIONE
AUDIT
Le reti del riciclo. Strutture collettive ed individualiLe reti del riciclo. Strutture collettive ed individuali
OLI E GRASSI VEGETALI E ANIMALI ESAUSTIOLI E GRASSI VEGETALI E ANIMALI ESAUSTIFLUSSI DI MATERIAFLUSSI DI MATERIA
CENTRO DITRATTAMENTO
PRODUTTORI
IMPORTATORI
RICICLATORI
RECUPERATORI
AUTORITA ’COMMISSIONE
AUDIT
UTILIZZATORIPROFESSIONALI
DETENTORIOLI/GRASSI ESAUSTI
CENTRORICICLO
CENTRORECUPERO
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
CENTRO DI RACCOLTA
CONSORZIPRODUTTORI/
SISTEMIINDIVIDUALI
GestoriPubblici /
Privati
Le reti del riciclo. Strutture collettive ed individualiLe reti del riciclo. Strutture collettive ed individuali
OLI E GRASSI VEGETALI E ANIMALI ESAUSTIOLI E GRASSI VEGETALI E ANIMALI ESAUSTIFLUSSI MONETARI E INFORMATIVIFLUSSI MONETARI E INFORMATIVI
CENTRO DITRATTAMENTO
AUTORITA ’COMMISSIONE
AUDIT
CENTRORICICLO
CENTRORECUPERO
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
CENTRO DI RACCOLTA
CONSORZIPRODUTTORI/
SISTEMIINDIVIDUALI
GestoriPubblici /
Privati
PRODUTTORI
IMPORTATORI
RICICLATORI
RECUPERATORI
UTILIZZATORIPROFESSIONALI
DETENTORIOLI/GRASSI ESAUSTI
Le reti del riciclo. Strutture collettive ed individualiLe reti del riciclo. Strutture collettive ed individuali
1.1. Focalizzazione criticità (positive e negative)Focalizzazione criticità (positive e negative)
2.2. Analisi sistemi complicati e complessiAnalisi sistemi complicati e complessi
3.3. Comprensione meccanismi legati ad azioni e Comprensione meccanismi legati ad azioni e
interventi operativiinterventi operativi
4.4. Pubblicizzazione ed educazionePubblicizzazione ed educazione
In sistemi complessi e complicati il risultato dell’azione In sistemi complessi e complicati il risultato dell’azione può essere opposto a quello del fine ricercato.può essere opposto a quello del fine ricercato.
In sistemi complessi e complicati la persistenza di In sistemi complessi e complicati la persistenza di azione è l’unica efficace.azione è l’unica efficace.
Le azioni persistenti sono generalmente di natura Le azioni persistenti sono generalmente di natura economica.economica.
A volte le azioni persistenti sono di natura illecita (nel A volte le azioni persistenti sono di natura illecita (nel fumo delle azioni complesse si nasconde l’illecito) fumo delle azioni complesse si nasconde l’illecito)
OLI MINERALI USATI OLI MINERALI USATI -- FLUSSI DI MATERIAFLUSSI DI MATERIA
PRODUTTORIOLI BASE
RIGENERATI
AUTORITA ’COMMISSIONE
AUDIT
CONSUMATORI
CENTRORICICLO
CENTRORECUPERO
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
CENTRO DI RACCOLTA
CONSORZIO OBBLIGATORIOPRODUTTORI
OLI BASEVERGINI
PRODUTTORI OLI MINERALI
IMMETTITORISUL MERCATO
DISTRIBUTORI
UTILIZZATORIPROFESSIONALI
CENTRO DITRATTAMENTO
Gestori
Le reti del riciclo. Strutture collettive ed individualiLe reti del riciclo. Strutture collettive ed individuali
OLI MINERALI USATI OLI MINERALI USATI -- FLUSSI MONETARI E INFORMATIVIFLUSSI MONETARI E INFORMATIVI
PRODUTTORIOLI BASE
RIGENERATI
AUTORITA ’COMMISSIONE
AUDIT
CONSUMATORI
CENTRORICICLO
CENTRORECUPERO
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
CENTRO DI RACCOLTA
CONSORZIO OBBLIGATORIO
Gestori
PRODUTTORIOLI BASEVERGINI
PRODUTTORI OLI MINERALI
IMMETTITORISUL MERCATO
DISTRIBUTORI
UTILIZZATORIPROFESSIONALI
CENTRO DITRATTAMENTO
Le reti del riciclo. Strutture collettive ed individualiLe reti del riciclo. Strutture collettive ed individuali
RICICLAGGIO DI RIFIUTI DI BENI IN POLIETILENERICICLAGGIO DI RIFIUTI DI BENI IN POLIETILENEFLUSSI DI MATERIAFLUSSI DI MATERIA
CENTRO DITRATTAMENTO
PRODUTTORI
IMPORTATORI
RICICLATORI
RECUPERATORI
AUTORITA ’COMMISSIONE
AUDIT
CONSUMATORI
CENTRORICICLO
CENTRORECUPERO
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
CENTRO DI RACCOLTA
CONSORZIPRODUTTORI/
SISTEMIINDIVIDUALI
GestoriPubblici /
Privati
UTILIZZATORIDISTRIBUTORI
Le reti del riciclo. Strutture collettive ed individualiLe reti del riciclo. Strutture collettive ed individuali
Inquadramento modellistico unicoInquadramento modellistico unico
Si contano molti sistemi consortili che Si contano molti sistemi consortili che possono ( o dovrebbero) essere possono ( o dovrebbero) essere inquadrati in uno schema semplificato.inquadrati in uno schema semplificato.
Definizioni rigorose modelli ricicloDefinizioni rigorose modelli riciclo
Un modello a tre vie, con tre tipologie di Un modello a tre vie, con tre tipologie di flussi di rifiuti sembra onnicomprensivoflussi di rifiuti sembra onnicomprensivo
CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVA CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVACONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVECONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVE
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PRODOTTI ESAUSTI COMPLESSI PRODOTTI ESAUSTI COMPLESSI
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CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVA CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVACONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVECONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVE
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CONSORZI “FINANZIARI” “NORMATIVI” CONSORZI “FINANZIARI” “NORMATIVI”CONSORZI FACOLTATIVI CON CONSORZI FACOLTATIVI CON
CONSEGNA E RIUSOCONSEGNA E RIUSO
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RESP. PUBBLICA PER PREVENZIONERESP. PUBBLICA PER PREVENZIONERESPONSABILITA’ DIRETTA DEL RESPONSABILITA’ DIRETTA DEL
PRODUTTORE PRODUTTORE
PRODOTTI PRODOTTI / BENI NUOVI / BENI NUOVI
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CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVACONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVACONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVE CONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVE
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PRODOTTI ESAUSTI COMPLESSIPRODOTTI ESAUSTI COMPLESSI
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CONTRIBUTO AMBIENTALE PER IL RICICLO € 1.00CONTRIBUTO AMBIENTALE PER LA RESTITUZIONE € 15.00
CONTRIBUTO TOTALE PER LA PREVENZIONE € 16.00
RAEERAEE
PIATTAFORMA
CENTRORIUSO
ANCI
Sistema con consorziobbligatori multipli
Sistemi autonomiper propri rifiuti
SISTEMA RACCOLTADIFFERENZIATAUTILIZZATORI
PRODOTTO
AUTORITA’OSSERVATORIO
AUDIT
CENTRO DI SEPARAZIONEE RAFFINAZIONE
CENTRO
RICICLOE
VALORIZZAZIONE
Sistemi cauzionari
per propri rifiuti
CONSORZIOBBLIGATORI
COORDIN. (CONAI)
CONSORZIOBBLIGATORI
MATERIALI
PRODUTTORE RICICLATOREIMPORTATOREmateria prima
RIVENDITAFINALE
2° ,….., nmo
DISTRIBUTORE
1° UTILIZZATOREmateria prima
PRODUTTORE IMBALLAGGI
2°, ….., nmo
UTILIZZATORE
CONFEZIONATOREPRODOTTO
IMPORTATORE
1°DISTRIBUTORE
RESTITUZIONE ASSEGNATARESTITUZIONE ASSEGNATA
PIATTAFORMA
ANCI
Sistema consorziobbligatori multipl
Sistema autonomodei propri rifiuti
Sistema cauzionariodei propri rifiuti
SISTEMARACCOLTA
DIFFERENZIATA
UTILIZZATORIPRODOTTO
CENTRO DISEPARAZIONE
E RAFFINAZIONE
CONSORZIOBBLIGATORI
COORDIN. (CONAI)
CONSORZIOBBLIGATORI
MATERIALI
CENTRORIUSO
CENTRORICICLO
AUTORITA’OSSERVATORIO
AUDIT
PRODUTTORE RICICLATOREIMPORTATOREmateria prima
RIVENDITAFINALE
2° ,….., nmo
DISTRIBUTORE
1° UTILIZZATOREmateria prima
PRODUTTORE IMBALLAGGI
2°, ….., nmo
UTILIZZATORE
CONFEZIONATOREPRODOTTO
IMPORTATORE
1°DISTRIBUTORE
RESTITUZIONE OVUNQUERESTITUZIONE OVUNQUE
PIATTAFORMA
ANCI
Sistema consorzi obbligatori multipli
Sistema autonomoper propri rifiuti
Sistema cauzionarioper propri rifiuti
SISTEMA RACCOLTADIFFERENZIATAUTILIZZATORI
PRODOTTO
CENTRO DI SEPARAZIONE
E RAFFINAZIONE
CENTRORIUSO
CENTRORICICLO
AUTORITA’OSSERVATORIO
AUDIT
PRODUTTORE RICICLATOREIMPORTATOREmateria prima
RIVENDITAFINALE
2° ,….., nmo
DISTRIBUTORE
1° UTILIZZATOREmateria prima
PRODUTTORE IMBALLAGGI
2°, ….., nmo
UTILIZZATORE
CONFEZIONATOREPRODOTTO
IMPORTATORE
1°DISTRIBUTORE
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CONSORZI “FINANZIARI” “NORMATIVI”CONSORZI “FINANZIARI” “NORMATIVI”CONSORZI FACOLTATIVI CON CONSORZI FACOLTATIVI CON
CONSEGNA E RIUSO CONSEGNA E RIUSO
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RESP. PUBBLICA PER PREVENZIONE RESP. PUBBLICA PER PREVENZIONERESPONSABILITA’ DIRETTA DEL RESPONSABILITA’ DIRETTA DEL
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I mercati controllati sono sorgenti di illeciti perché introducono I mercati controllati sono sorgenti di illeciti perché introducono vincoli addizionali generalmente di natura economica che vincoli addizionali generalmente di natura economica che possono procurare illecito guadagno se aggirati.possono procurare illecito guadagno se aggirati.
Pertanto se ci devono essere sezioni di mercato controllato Pertanto se ci devono essere sezioni di mercato controllato queste devono essere:queste devono essere:
a.a. Circoscritte (divisione netta del settore controllato)Circoscritte (divisione netta del settore controllato)
b.b. Limitate (estensione ridotta del settore controllato)Limitate (estensione ridotta del settore controllato)
c.c. Controllate(trasparenza e autorità di controllo forte)Controllate(trasparenza e autorità di controllo forte)
Una sorgente di illecito nasce proprio dalla non separazione Una sorgente di illecito nasce proprio dalla non separazione netta dei Rifiuti Urbani dai Rifiuti Speciali.netta dei Rifiuti Urbani dai Rifiuti Speciali.
Punti critici di mancata definizione di confini tra i due settori Punti critici di mancata definizione di confini tra i due settori sono le categorie dei Rifiuti Assimilati.sono le categorie dei Rifiuti Assimilati.
E’ preferibile avere 10% di mercato controllato con un grado di E’ preferibile avere 10% di mercato controllato con un grado di efficienza e di evasione al 50% piuttosto che 50% di mercato efficienza e di evasione al 50% piuttosto che 50% di mercato controllato al 10%.controllato al 10%.
CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVA CONSORZI MULTIPLI CON CONSEGNA SELETTIVACONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVECONSORZI UNICI CON RACCOLTE COLLETTIVE
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PRODOTTI ESAUSTI COMPLESSI PRODOTTI ESAUSTI COMPLESSI
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