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Analisi del Clima Aziendale all’interno della Cooperativa In Cammino Febbraio 2016

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Analisi del Clima Aziendale all’interno della Cooperativa

In Cammino

Febbraio 2016

Sommario Premessa ........................................................................................................................................................... 3

Premessa Metodologica ................................................................................................................................ 3

L’analisi .............................................................................................................................................................. 4

Situazione generale ....................................................................................................................................... 4

Sezione I –Anagrafica......................................................................................................................................... 5

Sezione II – Rapporto con la direzione e il coordinamento ............................................................................... 6

Sezione III – Job Satisfaction ............................................................................................................................ 10

Sezioni IV – Organizzazione del lavoro ............................................................................................................ 13

Sezione V - Formazione ................................................................................................................................... 16

Conclusione e azioni correttive ....................................................................................................................... 18

Premessa

Nei mesi di ottobre e novembre 2015 è stata svolta un’analisi che ha coinvolto i dipendenti e i collaboratori

della Cooperativa In Cammino. L’indagine è stata sviluppata mediante un questionario distribuito on-line a

tutte le persone che operano per conto dell’Hospice di Abbiategrasso. Dall’intervista sono stati esclusi il

Direttore della Cooperativa, Luca Moroni, e i membri del Consiglio Direttivo.

Attraverso questa ricerca si vogliono evidenziare possibili aree di miglioramento nell’organizzazione del

lavoro e far emergere le criticità. Questo strumento risponde inoltre ad un requisito previsto dagli standard

di accreditamento regionale ed è altresì oggetto di verifica da parte dell’autorità preposta alla Sorveglianza.

Premessa Metodologica

Il campione analizzato è composto da 30 operatori (una dipendente in congedo maternità è stata esclusa

dall’analisi). Le risposte sono state pari a 24 questionari compilati.

La ricerca è stata articolata in cinque diverse sezioni ognuna delle quali volta ad indagare un preciso aspetto

del comportamento e delle aspettative del lavoratore. La prima parte, con informazioni di natura

anagrafica, offre un inquadramento generale del compilante. La seconda sezione, composta da cinque

affermazioni, è stata invece incentrata sul rapporto tra responsabili e sottoposti. La terza area d’indagine,

anch’essa contenente cinque affermazioni, focalizzava l’attenzione sulla job satisfaction e sulle aspettative

del lavoratore. Organizzazione del lavoro e Formazione sono state rispettivamente oggetto della quarta e

quinta sezione.

Ad esclusione dei quesiti della scheda anagrafica, le restanti sezioni sono state elaborate con il preciso

intento di fornire un coefficiente generale in grado di fornire una sintesi in merito al clima che si respira in

azienda. In particolare, sono stati assegnati i seguenti valori:

Opinione rispetto al’affermazione Punteggio

Molto d'accordo 1 D'accordo 0,75 Abbastanza d'accordo 0,5 Poco d'accordo 0,25 Per nulla d'accordo 0

L’analisi

Situazione generale

Nel complesso l’indice di soddisfazione risulta essere sufficientemente alto e si attesta in un valore

intermedio (0.65) tra “l’abbastanza d’accordo” e il “d’accordo” indicando così una generale soddisfazione

con scarsi elementi di criticità ed alcune aree di miglioramento. Tuttavia, targettizzando il campione di

riferimento l’opinione muta, così come mostra la tabella di seguito:

Titolo di Studio Coefficiente

Attestato professionale 0,71

Laurea Breve/ scienze inf.

0,59

Laurea Specialistica 0,63

Master Post Universitario

0,72

Coefficiente Medio 0,65

La categoria più insoddisfatta, o comunque quella che presenta giudizi più severi, è rappresentata dal

gruppo più ampio (11 questionari compilati su un totale di 24) composto da operatori in possesso di “laurea

breve/scienze infermieristiche”. In questo target è preponderante la presenza degli infermieri.

Un ulteriore elemento di stratificazione è offerto dall’anzianità di servizio dell’intervistato che, come si può

notare, fornisce un giudizio critico soprattutto dai nuovi arrivati.

Anzianità servizio Coefficiente

< di 1 anno1 0,55

Da 1 a 3 anni 0,60

Da 3 a 5 anni2 0,70

> di 5 anni 0,67

Coefficiente Medio 0,63

Le categorie “< di 1 anno” e “da 3 a 5 anni” risultano poco significative in quanto ciascuna si compone di un

solo membro. Pertanto si è scelto di raggrupparle in un unico gruppo “< di 5 anni” formato da un totale di

otto operatori.

Anzianità servizio Coefficiente

< di 5 anni 0,60

> di 5 anni 0,67

1 In questa sezione rientra un solo lavoratore

2 Anche in questo caso è riferito ad un solo lavoratore

Sezione I –Anagrafica

Questa sezione è stata articolata in quattro domande aventi lo scopo di segmentare il campione e

comprendere la percezione che gli operatori hanno del loro lavoro (si vedano a tal proposito le domande 3

e 4) nei confronti dei colleghi e delle figure apicali.

Le risposte fornite sono così sintetizzate:

Grafico 1 – Segmentazione del campione in base all’anzianità lavorativa

Come si evince dal grafico 1, la Cooperativa presenta una forza lavoro caratterizzata da uno scarso

tournover. Il gruppo più numeroso, pari al 67%, è rappresentato proprio da addetti la cui anzianità di

servizio è superiore ai 5 anni.

Grafico 2 – Segmentazione del campione in base al titolo di studio

In questo caso il gruppo di lavoro risulta più eterogeneo anche se con una preponderanza del segmento

“Laurea breve/ laurea in scienze infermieristiche o equipollente” che rappresenta soprattutto la categoria

degli infermieri.

Grafico 3 – Come pensi che gli operatori lavorino?

La percezione che gli operatori hanno del lavoro all’interno della Cooperativa rispecchia una logica di lavoro

di squadra che è parte integrante delle cure palliative. Il 75% degli intervistate vede infatti l’operato della In

Cammino come un lavoro di gruppo. Ancora una volta, però, il campione “laurea breve/inf.” risulta più

critico degli altri. Da questo gruppo provengono infatti 5 delle 6 risposte “in modo individuale”.

Grafico 4 – Percezione in merito alle valutazioni relative agli avanzamenti di carriera

La domanda offre uno spunto di riflessione importante rispetto alla percezione che i lavoratori hanno degli

avanzamenti di carriera ed in particolare sul processo decisionale che spinge la direzione e/o le figure

apicali nella promozione di un operatore. Nessuno degli intervistati ritiene che gli avanzamenti di carriera

avvengano a causa di affinità tra il lavoratore e la direzione. Al contrario, appare evidente come la

meritocrazia, in particolare la disponibilità/impegno piuttosto che la professionalità/competenza, sia

ritenuto dai lavoratori come il più importante strumento valutativo.

Sezione II – Rapporto con la direzione e il coordinamento

In questa area si è focalizzata maggiormente l’attenzione sulla sulle capacità dei responsabili di

coinvolgere/valorizzare i colleghi nelle attività lavorative.

Grafico 5 – I tuoi compiti e i tuoi obiettivi sono definiti chiaramente?

Alla affermazione “I miei compiti e i miei obiettivi sono definiti chiaramente” la maggior parte degli

interpellati accorda un giudizio positivo. Il coefficiente medio è infatti 0.63 e come si evince dal grafico

riportato sopra la maggior parte degli interpellati (13 su 24) risponde “Molto d’accordo” e “D’accordo”. La

percezione muta però se si considerano le risposte in relazione al titolo di studio e, di conseguenza, in base

alle diverse mansioni.

Le categorie “attestato professionale” e “Master post laurea specialistica” dimostrano maggior chiarezza

rispetto ai compiti da svolgere, il risultato delle loro risposte è infatti pari a 0.8 (grafico 5.1). Diverso è per le

altre due categorie, che raggiungono punteggi decisamente inferiori (0.5 per “laurea breve” e 0.6 per

“laurea specialistica”).

Grafico 5.1 – Definizione di compiti e obiettivi del lavoratore (suddiviso per titolo di studio)

Occorre dunque intraprendere azioni mirate rivolte in modo specifico al gruppo infermieri che appare

maggiormente confuso rispetto ai propri compiti e ai relativi obiettivi.

Grafico 6 – Responsabili promuovono l’incremento nella qualità dei servizi

I giudizi rispetto alla qualità dei servizi e alla loro promozione sono positivi. Il coefficiente medio, pari a

0.67, non presenta particolari variazioni nemmeno nei diversi target analizzati. È dunque evidente che la

qualità rivesta un’attenzione particolare per tutte le persone che operano all’interno della Cooperativa.

L’affermazione numero sette presentava invece un giudizio rispetto alla valorizzazione delle competenze e

delle capacità da parte delle figure ai vertici. L’opinione muta sensibilmente rispetto alle domande

precedenti con un coefficiente in calo che raggiunge a stento la sufficienza. Da notare l’elevato numero

(sette) di operatori che hanno risposto “poco d’accordo” e un caso in cui è emerso un giudizio decisamente

contrario “per nulla d’accordo”. Di seguito il grafico con le risposte.

Grafico 7 – Valorizzazione delle proprie capacità da parte dei responsabili

Il giudizio appare più critico in relazione alle singole categorie con un risultato poco incoraggiante per

“laurea breve/ scienze inf.” che si attesta in uno 0.4. Di seguito la sintesi. Anche le categorie che fanno

riferimento all’anzianità di servizio mostrano un deciso scostamento che si traduce in un giudizio severo da

parte di chi è impiegato da meno tempo presso la Cooperativa.

Valorizzazione delle proprie capacità da parte dei responsabili. Raffronto tra target diversi

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale 0,6 < di 5 anni 0,4

Laurea Breve/scienze inf.

0,4

Laurea Magistrale 0,7 > di 5 anni 0,59

Master 0,6

Grafico 8 - È importante ricevere informazioni sull’andamento economico e sugli sviluppi della

Cooperativa

Il giudizio risulta molto positivo sia a livello generale sia suddividendolo nei diversi target. Non appaiono

dunque necessarie azioni correttive anche se è opportuno comunicare costantemente ai lavoratori le

performance economiche e gli sviluppo nell’attività della Cooperativa.

Grafico 9 – La direzione mi dà l’opportunità di crescere professionalmente

Alla luce dei risultati rappresentati nel grafico 9, sufficientemente distribuiti nelle quattro principali aree di

giudizio, è importante analizzare i risultati rispetto ai vari target.

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale

0,60 < di 5 anni 0,56

Laurea Breve/scienze inf.

0,50

Laurea Magistrale 0,80 > di 5 anni 0,64

Master 0,80

Ancora una volta a mostrare un giudizio più critico, seppur con lieve scostamento, sono gli operatori che

lavorano in Hospice da minor tempo o che svolgono mansioni di tipo infermieristico.

Sezione III – Job Satisfaction

In questa area di analisi è stato indagato il grado di soddisfazione che le persone hanno nello svolgimento

del loro lavoro. Elementi come il compenso economico, la crescita professionale e l’impegno hanno

caratterizzato questa sezione.

Grafico 10 – Il mio compenso è adeguato

Il coefficiente complessivo rilevato si attesta intorno allo 0,58. La categoria più soddisfatta è “attestato

professionale” a cui segue quella dei più specializzati: “master”. Sono invece appaiate le altre due, “laurea

breve” e “laurea magistrale”, come dimostra la tabella riportata di seguito. Meno significativi i risultati

rispetto all’anzianità di servizio, con il solo gruppo “< di 5 anni” che appare un poco più critico rispetto

all’insieme di operatori con una maggiore anzianità lavorativa.

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale

0,75 < di 5 anni

0,53

Laurea Breve/scienze inf.

0,48

Laurea Magistrale 0,50 > di 5 anni

0,61

Master 0,69

Grafico 11 – Il mio lavoro mi dà soddisfazione

Le risposte all’affermazione “il mio lavoro mi dà soddisfazione” evidenziano un altissimo grado di

appagamento del personale rispetto alla propria mansione. Non si registrano criticità in nessun caso,

nemmeno suddividendo le risposte nelle categorie sinora utilizzate per la classificazione. Dall’analisi sembra

emergere che la forza lavoro della Cooperativa ha consapevolmente scelto di svolgere una mansione

difficile (stare a stretto contatto con la morte) e nel farlo è disposta a tenere in minore considerazione

l’aspetto salariale, privilegiando la soddisfazione sul luogo di lavoro. È altrettanto vero che raffrontando il

grafico 11 con il precedente si può facilmente intuire come il salario sia un aspetto da tenere comunque in

seria considerazione.

Grafico 12 – Il mio lavoro mi permette di crescere professionalmente

Il grafico sopra riportato evidenzia giudizi maggiormente positivi rispetto al grafico 9. Secondo gli operatori

il lavoro in Hospice consente una crescita professionale e il risultato non muta suddividendo il campione

secondo i due target considerati sinora.

Grafico 13 – Il mio impegno sul lavoro è premiato adeguatamente

Ancora una volta il concetto di impegno, la remunerazione e il riconoscimento manifestano alcune criticità.

Il coefficiente generale emergente dalle risposte alla suddetta affermazione (grafico 13) è pari a 0.52.

Occorrono forse strumenti di incentivazione e di premiazione che permettano a chi si impegna

maggiormente di venir adeguatamente ricompensato. Il confronto basato sul titolo di studio offre risultati

criticiti per la categoria “laurea breve/scienze infermieristiche” che accorda un giudizio pari a 0.45 e molto

severi anche per il target “< di 5 anni” con un giudizio pari a 0,38.

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale

0,54 < di 5 anni

0,38

Laurea Breve/scienze inf.

0,45

Laurea Magistrale 0,50 > di 5 anni

0,59

Master 0,69

Grafico 14 – La Direzione/Coordinamento tiene in considerazione le mie idee e i miei suggerimenti

Il rapporto tra direzione/coordinamento merita un serio approfondimento. Se il giudizio complessivo pari a

0,52 non dà addito a conclusioni severe, è altrettanto vero che targettizzando il campione emerge una

criticità nei confronti dei nuovi arrivati. Questi manifestano infatti un’evidente difficoltà a rapportarsi con le

figure apicali. Per quanto riguarda, invece, i risultati della categoria “titolo di studio”, i giudizi si attestano lo

0,5 e lo 0,6 senza alcun aspetto critico.

Categoria Giudizio

< 5 anni 0,41

> di 5 anni

0,58

Sezioni IV – Organizzazione del lavoro

In questa sezione sono stati indagati gli aspetti riguardanti il rapporto di lavoro con i colleghi e, più in

generale, l’organizzazione dei turni e la suddivisione delle mansioni.

Grafico 15 – Il carico di lavoro è adeguatamente distribuito tra gli operatori

Le risposte all’affermazione riportata nel grafico 15 appaiono contrastanti. Da un lato il giudizio

complessivo si attesta intorno allo 0,59 con 2/3 delle risposte ripartite tra “d’accordo” e “abbastanza

d’accordo”, mentre dall’altro emergono notevoli differenze nelle varie categorie di operatori. Chi è in

possesso di un attestato professionale ritiene che vi sia un’equa distribuzione dei compiti (coefficiente 0,8)

mentre chi ha una laurea magistrale crede invece che il lavoro sia mal distribuito (0,3). Le altre categorie si

collocano invece nel mezzo con giudizi prossimi alla sufficienza come mostra la tabella di seguito.

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale

0,83 < di 5 anni

0,53

Laurea Breve/scienze inf.

0,52

Laurea Magistrale 0,33 > di 5 anni

0,61

Master 0,63

Grafico 16 – Conosco l’organigramma aziendale e i relativi ruoli

Le risposte non mostrano criticità evidenti e il coefficiente complessivo pari a 0,86 fornisce un’ulteriore

conferma. Non appaiono necessarie azioni correttive in questa direzione.

Grafico 17 – I miei colleghi condividono le informazioni con me

La diffusione delle informazioni e il dialogo tra operatori rappresenta uno degli aspetti più delicati nel

rapporto tra colleghi. Nonostante vi siano momenti specifici dedicati alla condivisione delle notizie inerenti

il lavoro (consegne e riunioni d’equipe) non tutti sembrano trarne beneficio. Il dato è ancora più evidente

se si considerano le varie categorie. Si nota che la condivisione di informazioni è direttamente

proporzionale all’anzianità lavorativa come dimostra la tabella riportata di seguito. Questo potrebbe

indicare che il nuovo personale fatica ad inserirsi nel gruppo di lavoro e dialoga con difficoltà con i propri

colleghi. I giudizi, se si considera il titolo di studio, appaiono critici per le categorie in posizione mediana

(“laurea breve” e “laurea magistrale”).

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale

0,67 < di 5 anni

0,38

Laurea Breve/scienze inf.

0,45

Laurea Magistrale 0,42 > di 5 anni

0,61

Master 0,63

Grafico 18 – Flessibilità aziendali e rispetto delle esigenze famigliari dell’operatore

Il coefficiente generale per il quesito n° 18 è pari a 0.64 con risultati sufficientemente omogenei e un

discreto numero di intervistati che accorda il giudizio “molto d’accordo”. Anche le diverse categorie non

mostrano scostamenti significativi rispetto al coefficiente complessivo e, pertanto, non si riscontra la

necessità di intraprendere azioni correttive.

Grafico 19 – L’azienda è attenta agli sprechi

Il giudizio peggiore è stato riservato alla affermazione relativa agli sprechi (di materiali, energetici, ecc.).

Nonostante la distribuzione abbastanza equilibrata delle risposte, si deve sottolineare che ben 4 operatori

su 24 ritengono di non essere per nulla d’accordo con questo enunciato. In nessuna delle precedenti

affermazioni, e neanche in quelle successive, si registra un tasso così alto di disaccordo. I risultati appaiono

molto distanti tra loro se si considerano le diverse categorie, come mostra la tabella di seguito. Alcune

azioni correttive sono già state attuate (raccolta differenziata; valvole per la regolazione della temperatura

dei termosifoni; ecc.) ma molto resta da fare.

Categoria Giudizio Categoria Giudizio

Attestato professionale

0,54 < di 5 anni

0,59

Laurea Breve/scienze inf.

0,52

Laurea Magistrale 0,08 > di 5 anni

0,45

Master 0,69

Sezione V - Formazione

In questa area si è cercato di inquadrare l’opinione del personale rispetto al tema della formazione e

dell’aggiornamento. Riunioni periodiche, congressi e investimenti sono stati posti al centro di questa

sezione. Occorre specificare che emergono giudizi mediamente più positivi rispetto ad altre aree, segno di

un costante lavoro di formazione.

Grafico 20 – La riunione d’equipe è un valido momento formativo

In generale (0,63) la riunione d’èquipe è ritenuta un adeguato momento per accrescere le proprie

competenze. Tuttavia occorre sottolineare che non tutti gli intervistati vi partecipano e quindi i giudizi

possono in parte differire dalla realtà fattuale.

Grafico 21 – Il materiale didattico fornito è adeguato

L’affermazione evidenziata nel grafico sopra riportata risulta essere una delle più condivise dagli operatori.

Il coefficiente che emerge è pari a 0,76 e non si riscontrano variazioni significative nelle categorie

analizzate. Pertanto si può ritenere adeguato il materiale didattico consegnato nei momenti di formazione.

Grafico 22 – Le attività di formazione mi consentono di crescere professionalmente

Anche in questo caso i giudizi risultano essere molto positivi e non necessitano di ulteriori approfondimenti

o di azioni correttive.

Grafico 23 – La formazione interna è efficace

La formazione interna, ossia quella erogata dai colleghi, viene vissuta come un’attività utile anche se le

opinioni sono più severe rispetto alle precedenti affermazioni. Da sottolineare il giudizio estremamente

positivo (0,9) degli operatori che possiedono un titolo di studio “master”.

Grafico 24 – La formazione esterna è efficace

I giudizi migliorano quando si considera la formazione esterna. La maggior parte degli operatori la ritiene

uno strumento efficace per il proprio aggiornamento. In generale il coefficiente si stabilizza a 0,75 con

variazioni poco significative nelle varie categorie.

Grafico 25 – La Cooperativa investe a sufficienza nella formazione del personale

Appare opinione diffusa tra gli operatori ritenere che si debbano fare più investimenti nella formazione del

personale. Complessivamente il coefficiente che emerge è pari a 0,56 ma i giudizi peggiori provengono dalla

fascia centrale del campione “titolo di studio”. Chi è in possesso di una laurea breve o di una laurea

magistrale ritiene, infatti, che gli investimenti destinati alla formazione siano scarsi e dunque passibili di

incremento. Agli antipodi, nella categoria “master” e “attestato professionale”, si ritiene invece vi sia un

congruo livello di formazione per gli operatori.

Conclusione e azioni correttive

Come detto in premessa, vi è un generale clima di soddisfazione tra gli operatori della Cooperativa e un

lieve malessere che scaturisce dall’analisi di determinati argomenti o da alcune categorie di soggetti.

Occorre avviare una riflessione rispetto ai temi più critici e individuare azioni correttive che consentano di

incrementare il livelli di soddisfazione della forza lavoro.

Si riportano di seguito due tabelle:

la tabella n° 1 sintetizza le risposte emerse nel questionario;

la tabella n° 2 riporta le principali criticità riscontrate e le possibili azioni correttive da attuare.

Tabella 1 – Sintesi delle affermazioni dalla n° 5 alla n° 25

Giudizio D5 D6 D7 D8 D9 D10 D11 D12 D13 D14 D15 D16 D17 D18 D19 D20 D21 D22 D23 D24 D25

Molto d'accordo - 1 3 3 2 5 7 2 13 8 1 4 3 14 1 5 5 6 8 7 5 9 2

D'accordo - 2 10 11 9 12 4 9 9 8 9 4 8 8 8 8 4 5 9 9 9 8 8

Abbastanza d'accordo - 3 7 9 5 5 6 8 2 5 5 7 8 1 9 7 5 8 7 8 7 6 8

Poco d'accordo - 4 4 1 7 0 7 5 0 3 9 8 5 1 5 3 6 5 0 0 3 0 6

Per nulla d'accordo - 5 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 4 0 0 0 0 1 0

Coefficiente 0,63 0,67 0,54 0,72 0,61 0,58 0,86 0,72 0,52 0,52 0,59 0,86 0,53 0,64 0,50 0,63 0,76 0,74 0,67 0,75 0,56

Tabella 2 – Principali criticità riscontrate e azioni correttive

Affermazione

Criticità

rilevata

Categoria

maggiormente critica

Azioni correttive

3 “pensi che gli

operatori

lavorino”

Alcuni pensano

che si lavori in

modo

individuale

Nella categoria “laurea

breve/scienze

infermieristiche” circa il

50% ha un’opinione

negativa

- incontri con i responsabili;

- individuare strumenti di condivisione;

5 “definizione

compiti e

obiettivi

Insufficiente

conoscenza

degli obiettivi e

dei compiti

“laurea breve/scienze

infermieristiche” ha un

giudizio complessivo

pari a 0,5

- stesura di un mansionario per la

categoria;

- discussione nelle sedi opportune

(riunioni/ formazione interna; ecc.)

7

“valorizzazione

competenze e

capacità da

parte dei

responsabili”

alcune

categorie non

si sentono

valorizzate

operatori presenti da

meno di 5 anni e

“laurea breve/scienze

infermieristiche”

- diffusione eterogenea delle

responsabilità;

- introduzione di valutazioni delle

capacità da utilizzarsi regolarmente (non

solo in occasione della valutazione per

assunzione”

10 “il mio

compenso è

adeguato”

insoddisfazione

di alcune

categorie

“laurea breve/scienze

infermieristiche” e

“laurea magistrale”

- strumenti premiali e incentivazioni;

- avanzamenti di carriera

13

“valorizzazione

impegno sul

lavoro”

una categoria

appare critica

“laurea magistrale” - strumenti premiali e incentivazioni;

- avanzamenti di carriera

14 “direzione

e

coordinamento

considerano

idee e

suggerimenti”

una categoria

esprime giudizi

negativi

“< di 5 anni” - migliorare la fase di “ingresso” di una

nuova risorsa umana;

- individuare strumenti di confronto

periodici (questionari, colloqui) per

favorire l’appartenenza al gruppo

N.B. Dalla tabella n° 2 è stato volutamente omesso la maggiore criticità rilevata (“sprechi”) in quanto

necessita di uno studio più approfondito.