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CdL in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia. A.A. 2017/2018
Corso di Anatomia umana e radiologica
Anatomia umana
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Recapiti del docente: [email protected]
Lezione 3
1
Programma di lezione 3
1. La cassa toracica
2. L’apparato respiratorio intratoracico:
- I polmoni
- La trachea
- L’albero bronchiale
- La vascolarizzazione polmonare
- I muscoli respiratori accessori
- Il controllo della respirazione
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Gabbia toracica – Visione d’insieme 5
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La gabbia toracica
comprende le coste,
le vertebre
toraciche, lo sterno
e le cartilagini
costali che
collegano le coste
allo sterno.
Le coste 7
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Le coste di norma sono 24, ciascun paio articolato con una delle 12
vertebre toraciche. Possono esserci coste sovrannumerarie associate a vertebre
cervicali o lombari.
Le prime 7 coste, o coste vere o vertebrosternali, si articolano
direttamente allo sterno mediante le cartilagnini costali.
Le altre 5 paia, o coste false o vertebrocondrali, possiedono cartilagini
che non raggiungono direttamente lo sterno:
le cartilagini delle 3 superiori si collegano alla cartilagine della 7a
costa,
le cartilagini delle 2 o talvolta 3 inferiori non arrivano allo sterno,
coste fluttuanti o vertebrali.
Le cartilagini costali sono c. ialine congiunte all’estremità anteriore della
costa continuandosi fino allo sterno.
Le coste 8
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Una costa tipica ha un corpo allungato, esile,
che si incurva anteriormente e piega verso il
basso.
L’estremità posteriore presenta la testa,
provvista di due faccette articolari a cui
corrispondono analoghe superfici, una sul
corpo della vertebra del proprio livello e
l’altra su quella superiore.
Il collo della costa fa seguito alla testa, è
appiattito e dà inserzione a legamenti.
Il tubercolo segna il limite fra testa e collo e
si articola con il processo trasverso
vertebrale.
Lo sterno 10
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E’ un osso appiattito, allungato,
costituito di 3 parti:
1. Manubrio superiore,
2. Corpo centrale
3. Il processo xifoideo inferiore.
Fra manubrio e corpo si forma un
angolo aperto posteriormente detto
angolo sternale o del Louis,
importante punto di repere
dell’anatomia di superficie, utile per
localizzare la seconda cartilagine
costale.
I margini laterali di manubrio e
corpo presentano delle incisure per
le coste. Il manubrio si articola
anche con le clavicole mediante
delle faccette sul margine superiore.
Cingolo pettorale o scapolare 11
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Si compone di due clavicole e
due scapole ed ha la forma di
un anello aperto posteriormente
fra le due scapole, mentre
anteriormente lo sterno separa le
clavicole.
Il cingolo sostiene la parte libera
dell’arto superiore e dà
inserzione a diversi muscoli che
ne consentono i movimenti..
12 Clavicole
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Sono ossa sottili, allungate con
una forma ad S.
Localizzate alla base del collo,
decorrono orizzontalmente,
disponendosi fra il manubrio e la
scapola.
A causa della doppia curvatura
che le caratterizza, queste ossa
presentano una certa debolezza
strutturale.
13 Scapole – Descrizione narrativa
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Sono ossa piatte, di forma triangolare, localizzate nella regione superiore del
dorso.
Corpo appiattito leggermente concavo anteriormente.
La spina divide la faccia posteriore in fossa sopraspinata e fossa sottospinata.
La spina converge verso l’ acromion, che è il punto più alto della spalla, che si
articola con la clavicola e offre inserzione ad alcuni muscoli dell’arto superiore
e del torace.
Il processo caracoideo si proietta anteriormente e inferiormente sull’acromion
e su di esso si inseriscono i muscoli del braccio (coracobrachiale e capo breve
del bicipite) e il piccolo pettorale.
La scapola ha tre margini: superiore, ascellare o laterale e vertebrale o
mediale, quest’ultimoi rivolto verso la colonna vertebrale, dalla quale dista
circa 5 cm.
Sul margine laterale della scapola è presente una depressione, la cavità
glenoidea (fossa glenoidea della scapola) per l’articolazione con la testa
dell’omero.
Sede dei polmoni nella cavità toracica 16
Lobi polmonari:
2 a sinistra (ingombro del cuore)
3 a destra
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Topografia anteriore dei polmoni
nella cavità toracica
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Scissure: I lobi polmonari sono separati gli uni dagli
altri da tessuto pleurico viscerale.
I solchi virtuali, che li separano prendono il nome
di scissure.
Seni costo-diaframmatici: sono le estremità più caudali
delle cavità pleuriche.
Nel momento in cui si sviluppasse del versamento pleurico queste cavità non saranno più virtuali ma reali e
riempite di liquido.
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Topografia anteriore dei polmoni
nella cavità toracica
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I Seni costo-diaframmatici consentono il movimento di espansione del polmoni tra
in-spirio ed e-spirio.
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Pleura e pericardio 19
Le cavità pericardica e quelle pleuriche delimitate da un foglietto parietale e da uno viscerale, sono di norma virtuali e si riempiono solo in condizioni patologiche
di liquido (infiammatorio o ematico).
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Trachea e albero bronchiale 20
Sezione trasversale della trachea
Si noti il semianello (a
forma di C) della cartilagine ialina
della parete tracheale
La trachea è un condotto tubulare (diametro 2,5 cm, lunghezza 12,5 cm) posto davanti all’esofago. La parete della trachea è sostenuta da anelli di cartilagine e ricoperta da una membrana mucosa di epiteli ciliato. I circa 20 anelli sono separati da tessuto muscolare e connettivo (il muscolo tracheale).
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V vertebra toracica
Tavola Trachea
E brinchi principali
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Albero bronchiale 22
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Bronchi principali dx e sin Bronchi Secondari o lobari 3 a destra e 2 a sin Bronchi terziari o segmentari Ciascuno dei quali fornisce un segmento broncopolmonare o zona ( 10 dx, 8 sin) Bronchioli Intralobulari Sboccano nella unità funzionali del polmone, i lobuli Bronchioli terminali Tra 50 e 80 b. terminali occupano un intero lobo polmonare. Bronchioli respiratori 2 o + derivano da un b. terminale. Diametro 0,5 cm, corti, dalle loro pareti a fondo cieco originano i sacchi alveolari che partecipano agli scambi gassosi. Dotti alveolari Sacchi alveolari Alveoli Microscopici diverticoli a parete sottile che si aprono all’interno di un sacco alveolare.
La sede degli scambi gassosi sono gli alveoli, che presentano una struttura acinare che si sviluppa al termine dei bronchioli terminali.
Vascolarizzazione polmonare 25
L'ilo del polmone ha sede nella faccia mediastinica o mediale
dell'organo, vi penetrano i bronchi e i nervi e vi entrano ed escono i vasi.
È sede di alcuni linfonodi detti appunto ilari.
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Tavola Bronchi principali e vasi
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Tavola Arterie e vene bronchiali
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Meccanica della respirazione – Inspirazione ed espirazione 28
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I centri respiratori 31
I Centri respiratori, che controllano la respirazione sono sub-encefaliche trovandosi nel ponte e nel bulbo o midollo allungato, ecco perché sono in grado di continuare a funzionare anche nel caso di traumi cranici importanti della sola corteccia.
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Il Centro respiratorio del midollo, comprende due gruppi di neuroni: - G. respiratorio ventrale (ritmo respiratorio di
base), - G. respiratorio dorsale (respirazione forzata).
Il Centro respiratorio pontino influenza il ritmo del respiro limitando l’attività respiratoria.
La normale respirazione è un atto ritmico e involontario, che continua anche quando la persona non è cosciente. I muscoli respiratori possono tuttavia essere controllati volontariamente.
I chemocettori 32
I chemorecettori centrali sono neuroni siti nella parte ventrale del midollo allungato, vicino all’origine del nervo vago. Essi percepiscono le variazioni del pH del sangue. I chemorecettori periferici sono localizzati in strutture specializzate chiamate glomi carotidei e glomi aortici, situati nelle pareti delle arterie carotidi e dell’arco aortico. Essi percepiscono il calo della pressione di O2 nel sangue. La pCO2 è molto più importante, variando il pH del sangue, nel modificare la risposta respiratoria rispetto alla pO2.
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Il riflesso di insufflazione 33
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Onde evitare un’eccessiva espansione della cassa toracica esiste il riflesso di insufflazione il quale parte da recettori di stiramento presenti nella pleura viscerale, nei bronchioli e negli alveoli. Questi recettori mediante il X nervo cranico o vago conducono impulsi che avranno una ricaduta inibitoria a livello del gruppo respiratorio pontino.