andamento cedolino paga
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GLI ELEMENTI DELGLI ELEMENTI DEL
CEDOLINO PAGACEDOLINO PAGA
di Silvio Grossodi Silvio GrossodidaLGodidaLGo
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SUSSIDIO DIDATTICOSUSSIDIO DIDATTICO
IntroduzioneIntroduzione
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
ELEMENTI FISSIELEMENTI FISSI.
Minimo tabellare o Paga base
Contigenza o Scala mobile
E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione)
Scatti di anzianità
Superminimo
Altri elementi o terzi elementi
Indennità di vacanza contrattuale
Altri istituti contrattuali
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
Minimo tabellare o Paga baseMinimo tabellare o Paga base
È la principale voce della retribuzione. Rappresenta il compenso minimo
dovuto dal lavoratore in relazione alla sua qualifica professionale e
all'applicazione del normale orario di lavoro.
L'entità della paga base è fissata dai contratti nazionali di categoria
(CCNL).
L'incremento del minimo tabellare è fissato nel rinnovo quadriennale
(normativo e economico) del contratto nazionale di categoria.
Ogni contratto collettivo definisce tra le sue componenti economiche un
valore minimo per ciascun livello contrattuale. I valori stabiliti per ciascun
livello sono articolati e rapportati tra loro da una scala di parametri tale per
cui la minima retribuzione per l’operaio del più basso livello sia rapportata
al valore del livello più alto, da un rapporto del 1,5-2,5; i valori intermedi
sono rapportati ad una scala progressiva tale per cui il distacco tra i
parametri contrattuali sia omogeneo.
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Approfondimenti su internet
Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
Contingenza o Scala mobileContingenza o Scala mobile
Elemento retributivo previsto dai contratti collettivi nazionali.
Fino al 31 dicembre 1991, la contingenza aveva la funzione di adeguare le
retribuzioni agli aumenti del costo della vita e consisteva in una somma
base uguale per tutti i lavoratori dipendenti e un'altra somma variabile che
dipendeva dal settore e dalla qualifica del lavoratore.
Il meccanismo che regolava questa indennità si chiamava scala mobile e
ha cessato di esistere nel 1992. A partire da questa data viene pagato
solo l'importo di contingenza maturato fino ad allora.
Oggi pertanto la contingenza è un’indennità fissa che varia in base al
contratto collettivo e all’inquadramento.
In alcuni casi è stata conglobata nel Minimo tabellare (es. CCNL
Metalmeccanici Industria).
Elementi fissi
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Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione)E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione)
A partire dal primo gennaio 1993, tutti i lavoratori del settore privato (con
l'esclusione dei dirigenti) indipendentemente dal contratto applicato e dalla
loro qualifica hanno diritto al pagamento dell'EDR, ovvero a una somma di
10,33 euro mensili per tredici mensilità.
In alcuni contratti l'EDR è conglobata nella paga base (es. CCNL
Commercio e Terziario CONFCOMMERCIO).
Elementi fissi
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Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
Scatti di anzianitàScatti di anzianità
Gli scatti di anzianità sono aumenti retributivi che maturano
periodicamente in funzione dell'anzianità di servizio presso la stessa
azienda e che premiano la crescita professionale acquisita dal lavoratore
negli anni. La normativa di questi aumenti periodici è stabilita dai contratti
nazionali, i quali indicano la cadenza temporale e il numero massimo degli
scatti nel corso della vita lavorativa.
In genere hanno cadenza biennale o triennale e decorrono dal primo
giorno del mese immediatamente successivo a quello in cui si compie il
biennio o triennio d'anzianità nella stessa azienda. Sono calcolati in cifra
fissa o anche in percentuale sulla base degli elementi retributivi stabiliti dai
contratti collettivi. Variano in base alla qualifica contrattuale.
In caso di passaggio di livello, alla data di maturazione dello scatto
successivo, si provvede a rivalutare l'importo degli scatti
complessivamente maturati.
Elementi fissi
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Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
SuperminimoSuperminimo
Elemento retributivo non compreso nella paga base.
Il superminimo differenzia uno stipendio da un altro, in quanto giocano un
ruolo determinante la contrattazione personale e le capacità professionali
acquisite.
Di superminimo esistono varie dizioni e a ciascuna delle quali corrisponde
una differenziazione tecnica fondamentale.
* Il superminimo collettivo; * Il superminimo congelato;
* Il superminimo di merito; * Il superminimo assorbibile.
Va peraltro ricordato che il superminimo rientra nelle regole generali della
interpretazione del diritto ed in particolare del diritto di lavoro. Ne
consegue che non può essere concesso per motivi illeciti e che deve
rispettare i limiti imposti dai CCNL, che, se richiamati espressamente
nell’accordo di assunzione o successive variazioni, assumono una
posizione prevalente rispetto all’accordo individuale tra le parti.
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
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La busta paga
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Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
Altri elementi o terzi elementiAltri elementi o terzi elementi
Sono tutti quegli elementi retributivi che derivano da contrattazione
collettiva nazionale e aziendale per compensare il dipendente di
particolari situazioni lavorative o disagio. A titolo di esempio si citano altri
elementi distinti dalla retribuzione (disposti dai contratti collettivi in
aggiunta al precedente) oppure premi di produzione rateizzati nel
cedolino mensile, piuttosto che indennità di disagio, sottosuolo, distanza,
macchina ecc. ecc.
Ogni volta che tali istituti riguardano situazioni lavorative di disagio, si
consiglia vivamente di non inserire tali valori nella composizione dello
stipendio, ma bensì tra le competenze mensili del cedolino.
Il termine terzo elemento nasce dal fatto che nella composizione
tradizionale di tali elementi occupavano il posto successivo a Minimo
tabellare ed alla Contingenza.
Elementi fissi
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La busta paga
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Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
Indennità di vacanza contrattualeIndennità di vacanza contrattuale
L’indennità di vacanza contrattuale è un elemento della retribuzione offerto
al dipendente per ripagarlo del disagio di non aver ricevuto
l’aggiornamento retributivo del proprio CCNL scaduto.
Può essere una cifra fissa forfetaria o una percentuale di altri elementi
retributivi quali il minimo tabellare.
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
Altri istituti contrattualiAltri istituti contrattuali
Molte sono le forme di compensi che si aggiungono alla composizione della retribuzione per costituire il valore finale lordo.
Più utilizzato è il compenso per straordinario forfettizzato. Essa di solito costituisce una forma di risarcimento per il maggior tempo impiegato dal dipendente, che non essendo tenuto ad un orario di lavoro (responsabili di uffici, impiegati di massimo livello, quadri e dirigenti), non dovrebbe ricevere alcun compenso per la maggiore prestazione.
Il patto di reperibilità è l’accordo con cui un dipendente si impegna ad essere reperibile in qualunque momento. Tale indennità lo ripaga del disagio fisico della chiamata. Ma non lo compensa necessariamente delle ore per eventuale lavoro extra, che dovranno essere compensate a parte con ore retribuite.
Molti altri compensi possono essere erogati per risarcire il dipendente di un disagio o di una perdita di status o di una situazione lavorativa stressante. Per tutte deve essere disposta una specifica contrattazione, preferibilmente scritta.
Elementi fissi
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Elementi della retribuzioneElementi della retribuzione
ELEMENTI VARIABILIELEMENTI VARIABILI.Straordiari e notturno (+)
Indennità di trasferta (+)
Premi di produzione (+)
Indennità di malattia e maternità (+)
Ferie (+)
Permessi retribuiti e permessi non retribuiti (-)
Scioperi (-)
Festività
Permessi donazione sangue
Mensilità aggiuntive
Permessi allattamento
Congedo matrimoniale
Indennità sostitutiva di preavviso
ecc...
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
La busta pagaandamento del cedolino
La busta pagaandamento del cedolino
Minimo tabellare
+ Contingenza
+ Altri elementi fissi (E.D.R., terzo elemento, ecc…)
+ / - Elementi variabili (permessi, scioperi, straord., ecc…)
= RETRIBUZIONE LORDA
- Ritenute previdenziali/sociali (INPS)
- Ritenute fiscali (IRPEF)
- Ritenute sindacali (Sindacato di riferimento)
= RETRIBUZIONE NETTA
+ Assegno nucleo famigliare (se spettante)
- Anticipi
+ / - Arrotondamenti
= NETTO IN BUSTANETTO IN BUSTA
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Scatti di anzianitàScatti di anzianità
Il calcolo degli scatti nel settore INDUSTRIAIl calcolo degli scatti nel settore INDUSTRIASono previsti 5 scatti di anzianità. Lo scatto matura dopo DUE anni di
appartenenza allo stesso livello di qualifica.
Lo scatto matura dal mese successivo la data di assunzione o la data di
assunzione del nuovo livello. Solo nel caso in cui questa data corrisponda
con il primo giorno del mese lo scatto matura dallo stesso mese.
ESEMPI:
Dipendente assunto il 23/8/2004. Lo scatto matura dal mese di settembre
2004, pertanto il primo scatto verrà aggiunto in busta paga dal mese di
settembre 2006.
Dipendente assunto il 2/10/2005. Lo scatto matura dal mese di novembre
2005, pertanto il primo scatto verrà aggiunto in busta paga dal mese di
novembre 2007.
Dipendente assunto il 1/10/2005. Lo scatto matura dal mese di ottobre
2005, pertanto il primo scatto verrà aggiunto in busta paga dal mese di
ottobre 2007.
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Scatti di anzianitàScatti di anzianità
Il calcolo degli scatti nel settore COMMERCIOIl calcolo degli scatti nel settore COMMERCIOSono previsti 10 scatti di anzianità. Lo scatto matura dopo TRE anni di
appartenenza allo stesso livello di qualifica.
Lo scatto matura dal mese successivo la data di assunzione. Solo nel
caso in cui questa data corrisponda con il primo giorno del mese lo scatto
matura dallo stesso mese.
ESEMPI:
Dipendente assunto il 23/8/2004. Lo scatto matura dal mese di settembre
2004, pertanto il primo scatto verrà aggiunto in busta paga dal mese di
settembre 2007.
Dipendente assunto il 2/10/2005. Lo scatto matura dal mese di novembre
2005, pertanto il primo scatto verrà aggiunto in busta paga dal mese di
novembre 2008.
Dipendente assunto il 1/10/2005. Lo scatto matura dal mese di ottobre
2005, pertanto il primo scatto verrà aggiunto in busta paga dal mese di
ottobre 2008.
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Esercitiamoci: Scatti di anzianitàEsercitiamoci: Scatti di anzianità
Rispondiamo alle seguenti domande:Rispondiamo alle seguenti domande:
Settore INDUSTRIA:
Data assunzione 15/05/2004 data 1° scatto ……………… data 4° scatto ……………..
Data assunzione 1/8/2001 data 1° scatto ……………… data 2° scatto ………………
Data assunzione 3/11/2003 data 1° scatto ……………… data 5° scatto ………………
Data assunzione 1/4/2007 data 1° scatto ……………… data 3° scatto ………………
Settore COMMERCIO:
Data assunzione 15/05/2004 data 1° scatto ……………… data 4° scatto ……………..
Data assunzione 1/8/2001 data 1° scatto ……………… data 2° scatto ………………
Data assunzione 3/11/2003 data 1° scatto ……………… data 5° scatto ………………
Data assunzione 1/4/2007 data 1° scatto ……………… data 3° scatto ………………
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Esercitiamoci: Scatti di anzianitàEsercitiamoci: Scatti di anzianità
Rispondiamo alle seguenti domande:Rispondiamo alle seguenti domande:
Settore INDUSTRIA:
Data assunzione 15/05/2004 data 1° scatto 06/2006 data 4° scatto 06/2012
Data assunzione 1/8/2001 data 1° scatto 08/2003 data 2° scatto 08/2005
Data assunzione 3/11/2003 data 1° scatto 12/2005 data 5° scatto 12/2013
Data assunzione 1/4/2007 data 1° scatto 04/2009 data 3° scatto 04/2013
Settore COMMERCIO:
Data assunzione 15/05/2004 data 1° scatto 06/2007 data 4° scatto 06/2016
Data assunzione 1/8/2001 data 1° scatto 08/2004 data 2° scatto 08/2007
Data assunzione 3/11/2003 data 1° scatto 12/2006 data 5° scatto 12/2018
Data assunzione 1/4/2007 data 1° scatto 04/2010 data 3° scatto 04/2016
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Elementi variabili
La busta paga
La quota INPSLa quota INPS
Il calcolo della quota dei contributi a carico lavoratoreIl calcolo della quota dei contributi a carico lavoratoreIl datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, deve calcolare e
versare una quota della retribuzione del proprio dipendente all’INPS in
ragione di contributi previdenziali ed assistenziali.
La quota si calcola in percentuale fissa ed è del 9,19% o del 9,49% a
seconda del settore a cui appartiene l’azienda ed al numero dei dipendenti
della stessa.
Il calcolo deve essere effettuato sull’IMPONIBILE CONTRIBUTIVO, che
corrisponde alla quota della RETRIBUZIONE LORDA del mese
arrotondata all’euro per difetto o per eccesso. Una volta calcolata la quota
deve essere sottratta alla quota della RETRIBUZIONE LORDA (non
arrotondata).
Esempio: Retribuzione Lorda 1.025.36 euro. L’imponibile contributivo sarà di 1.025,00
euro. Supponendo la quota INPS del 9,19% questa sarà data dal 9,19% di 1.025,00
euro ovvero 94,20. Questa quota verrà sottratta alla retribuzione Lorda di 1.025,36
portando ad una quota al netto dei contributi di Euro 931,16.
Elementi fissi
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Elementi variabili
La busta paga
Esercitiamoci: Quota INPSEsercitiamoci: Quota INPS
Rispondiamo alle seguenti domande:Rispondiamo alle seguenti domande:
Settore INDUSTRIA azienda di 35 dipendenti – Calcolo per OPERAIO:
Retribuzione lorda 1.235,58
(Imponibile contributivo ……………… % INPS ….. Importo INPS ……………… )
Retribuzione lorda 1.358,69
(Imponibile contributivo ……………… % INPS ….. Importo INPS ……………… )
Settore INDUSTRIA azienda di 7 dipendenti – Calcolo per IMPIEGATO:
Retribuzione lorda 1.235,58
(Imponibile contributivo ……………… % INPS ….. Importo INPS ……………… )
Retribuzione lorda 1.358,69
(Imponibile contributivo ……………… % INPS ….. Importo INPS ……………… )
Settore COMMERCIO azienda di 7 dipendenti – Calcolo per IMPIEGATO:
Retribuzione lorda 1.235,58
(Imponibile contributivo ……………… % INPS ….. Importo INPS ……………… )
Retribuzione lorda 1.358,69
(Imponibile contributivo ……………… % INPS ….. Importo INPS ……………… )
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
L’imposta IRPEFL’imposta IRPEF
Il calcolo della quota dell’IRPEFIl calcolo della quota dell’IRPEFIl datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, deve calcolare e
versare una quota della retribuzione del proprio dipendente allo Stato in
ragione dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche.
La quota si calcola sull’imponibile fiscale che è la Retribuzione Lorda al
netto della quota dei contributi INPS. La quota si calcola in percentuale
progressiva e mensilmente si calcola sui seguenti scaglioni:
• da 0 fino a 1.250,00 euro 23%
• da 1.250,01 a 2.333,33 euro 27%
• da 2.333,34 a 4.583.33 euro 38%
• da 4.583,34 a 6.250,00 euro 41%
• oltre 6.250,01 euro 43%
Esempio: Imponibile fiscale 1.625,48 euro. 1.250,00 subiscono una imposizione del
23% per 287,50 euro. La differenza tra 1.625,48 e 1.250,00 ovvero 375,48 subiscono
una imposizione del 27% per 101,40 euro. La quota dell’IRPEF si ottiene sommando i
due valori: 287,50 + 101,40 per un totale di 388,90 euro.
Elementi fissi
Dettaglio elementi fissi
Elementi variabili
La busta paga
Esercitiamoci: Calcolo IRPEFEsercitiamoci: Calcolo IRPEF
Rispondiamo alle seguenti domande:Rispondiamo alle seguenti domande:
Calcoliamo:
Imponibile fiscale 1.235,58 Importo IRPEF ………………….
Quota 23% ……………… Quota 27% ……………… Quota 38% ………………
Imponibile fiscale 1.358,69 Importo IRPEF ………………….
Quota 23% ……………… Quota 27% ……………… Quota 38% ………………
Imponibile fiscale 2.235,58 Importo IRPEF ………………….
Quota 23% ……………… Quota 27% ……………… Quota 38% ………………
Imponibile fiscale 1.858,69 Importo IRPEF ………………….
Quota 23% ……………… Quota 27% ……………… Quota 38% ………………
Imponibile fiscale 3.235,58 Importo IRPEF ………………….
Quota 23% ……………… Quota 27% ……………… Quota 38% ………………
Imponibile fiscale 1.058,69 Importo IRPEF ………………….
Quota 23% ……………… Quota 27% ……………… Quota 38% ………………
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La busta paga
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SILVIO GROSSO
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