anno i novembre 2010 - francesco gonzaga · 2011. 5. 11. · anno i novembre 2010 l’orgoglio di...

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All’interno del giornalino: Speciale Elezioni Presentazione liste p.2 Lista 1 p.3 Lista 2 p. 4 Lista 3 p.4 Chi L’ha più visto? Un consiglio? Assemblee a “misura” di ragazzo p.5 Intervista a Guidetti Paolo p.5 Intervista a Capanna Andrea p.6 Pagina Leggera p.7 Sondaggi Sondaggio professori p.8 Sondaggio studenti p.9 Diamo il via alle competizioni p.9 Progetti Progetto piccolo teatro p.10 1 RIVOLUZIONIAMO IL P.O.F. Nel mondo della scuola P.O.F. ha un preciso significato: vuol dire „piano dell‟offerta formativa‟. E‟ cioè il docu- mento che contiene tutto ciò che la scuola offre in termini di programmi disciplinari,progetti e servizi vari. E‟ una sigla che costituisce il principale punto di riferimento e, ci mettiamo la mano sul fuoco, anche la principale os- sessione dei nostri insegnanti! Ebbene, la redazione che si accinge a portare avanti il compito di realizzare il giornalino scolastico intende prima di tutto … rivoluzionare il P.O.F. Lo vo- gliamo fare senza barricate, scioperi o atti di insubordinazione. Basta, tutto sommato, trasformare il significato di questa sigla e questa nostra rivoluzione si realizzerà in santa pace. P.O.F, ovvero … P. ovvero PARTECIPAZIONE: vor- remmo che il giornale divenisse uno spazio in cui tutti, davvero tutti gli stu- denti, potessero esprimere il loro pen- siero, portare un contributo o formulare proposte. Ci riuniamo il venerdì pome- riggio, ci sarai anche tu? O. ovvero ORIGINALITA‟: abbiamo intenzione di dare una nuova veste al giornale studiando diverse ipotesi e rac- cogliendo le idee per dargli un nuovo titolo e una nuova struttura. Anche per questo abbiamo bisogno della TUA col- laborazione. F. come FUTURO: oltre a raccontare ciò che è stato fatto, ci proponiamo di prestare molta attenzione a pubblicizza- re le iniziative in cantiere o in fase di studio cercando di informare e di essere propositivi. Questo sarà il „nostro‟ P.O.F. Se sei d‟accordo, non bussare. La porta è aperta … entra pure. La redazione Di Marchesini Roberto, via Garibaldi 6, Tel. 0376 636839 Castiglione d/S (MN) Anno I Novembre 2010 L’orgoglio di appartenere a questa scuola Il Preside: ai docenti chiedo ‘rigore’ e ‘umanità’, dagli studenti mi aspetto il senso di responsabilità Di una cosa, venendo a dirigere il "Gonzaga", mi sono ben presto reso conto: "in loco", non è una scuola come tante altre. Per il fatto di essere un'istituzione, l'erede del glorioso liceo e l'unica scuola superiore dell'area mantovana gravitante su Castiglione delle Stiviere, viene guardata con grande interesse; se ne cercano (a volte se ne immaginano) le tendenze evolutive o se ne paventano i rischi di declino. Sul "Francesco Gonzaga" si esprimono, sovente, opinioni fondate su episodi marginali, che non "fanno tendenza"; si sottovalutano, per contro, le grandi risorse intellettuali, le rigorose pratiche educative, la creatività progettuale delle quali vive. Valorizzare questo patrimonio, eviden- ziare la funzione che può svolgere per la crescita del territorio è importante que- stione da affrontare: non per autoreferenziale rassicurazione, ma per costruire una collaborazione, fattiva e di lungo periodo, tra quanti credono ancora che il progresso di una comunità non sia frutto di casuali combinazioni, ma conseguenza di concrete scelte, a cominciare dalla formazione. Il "fattore umano", in altri termini, svolge un ruolo molto importante: le conoscenze, le competenze possedute dai giocatori che scendono in campo rappresentano la ri- sorsa necessaria, anche se non (di per sé) sufficiente per lo sviluppo. Da questo punto di vista, la responsabilità della scuola è grande: perseguire il successo formativo degli alunni è lo scopo del servizio scolastico, del lavoro svolto dai docenti e dell'attività di guida/ coordinamento del dirigente scolastico. Ai docenti, che quotidianamente vanno in classe, chiedo una co- sa, in apparenza, molto semplice: essere rigorosi nell'insegnamento della disciplina, essere "umani"nelle relazioni con i ragazzi. Chiedo, in altri termini, di insegnare che non ci sono scorciatoie, vie semplici per conseguire obbiettivi complessi e, proprio per questo, di stare vicino ai propri allievi, di comprenderne e sollecitarne l'impegno. Continua a pag.10….

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Page 1: Anno I Novembre 2010 - Francesco Gonzaga · 2011. 5. 11. · Anno I Novembre 2010 L’orgoglio di appartenere a questa scuola Il Preside: ai docenti chiedo ‘rigore’ e ‘umanità’,

All’interno del giornalino: Speciale Elezioni Presentazione liste p.2

Lista 1 p.3 Lista 2 p. 4

Lista 3 p.4 Chi L’ha più visto?

Un consiglio? Assemblee a “misura” di ragazzo p.5 Intervista a Guidetti Paolo p.5

Intervista a Capanna Andrea p.6 Pagina Leggera p.7

Sondaggi Sondaggio professori p.8

Sondaggio studenti p.9

Diamo il via alle competizioni p.9 Progetti

Progetto piccolo teatro p.10

1

RIVOLUZIONIAMO IL P.O.F. Nel mondo della scuola P.O.F. ha un

preciso significato: vuol dire „piano

dell‟offerta formativa‟. E‟ cioè il docu-

mento che contiene tutto ciò che la

scuola offre in termini di programmi

disciplinari,progetti e servizi vari. E‟

una sigla che costituisce il principale

punto di riferimento e, ci mettiamo la

mano sul fuoco, anche la principale os-

sessione dei nostri insegnanti!

Ebbene, la redazione che si accinge a

portare avanti il compito di realizzare il

giornalino scolastico intende prima di

tutto … rivoluzionare il P.O.F. Lo vo-

gliamo fare senza barricate, scioperi o

atti di insubordinazione. Basta, tutto

sommato, trasformare il significato di

questa sigla e questa nostra rivoluzione

si realizzerà in santa pace.

P.O.F, ovvero …

P. ovvero PARTECIPAZIONE: vor-

remmo che il giornale divenisse uno

spazio in cui tutti, davvero tutti gli stu-

denti, potessero esprimere il loro pen-

siero, portare un contributo o formulare

proposte. Ci riuniamo il venerdì pome-

riggio, ci sarai anche tu?

O. ovvero ORIGINALITA‟: abbiamo

intenzione di dare una nuova veste al

giornale studiando diverse ipotesi e rac-

cogliendo le idee per dargli un nuovo

titolo e una nuova struttura. Anche per

questo abbiamo bisogno della TUA col-

laborazione.

F. come FUTURO: oltre a raccontare

ciò che è stato fatto, ci proponiamo di

prestare molta attenzione a pubblicizza-

re le iniziative in cantiere o in fase di

studio cercando di informare e di essere

propositivi.

Questo sarà il „nostro‟ P.O.F. Se sei

d‟accordo, non bussare.

La porta è aperta … entra pure.

La redazione

Di Marchesini Roberto, via Garibaldi 6, Tel. 0376 636839 Castiglione d/S (MN)

Anno I Novembre 2010

L’orgoglio di appartenere a questa scuola Il Preside: ai docenti chiedo ‘rigore’ e ‘umanità’, dagli studenti mi aspetto il senso di responsabilità

Di una cosa, venendo a dirigere il "Gonzaga", mi sono ben presto reso conto: "in loco", non è una scuola

come tante altre. Per il fatto di essere un'istituzione, l'erede del glorioso liceo e l'unica scuola superiore

dell'area mantovana gravitante su Castiglione delle Stiviere, viene guardata con grande interesse; se ne

cercano (a volte se ne immaginano) le tendenze evolutive o se ne paventano i rischi di declino.

Sul "Francesco Gonzaga" si esprimono, sovente, opinioni fondate su episodi marginali, che non "fanno

tendenza"; si sottovalutano, per contro, le grandi risorse intellettuali, le rigorose pratiche educative, la

creatività progettuale delle quali vive.

Valorizzare questo patrimonio, eviden-

ziare la funzione che può svolgere per la

crescita del territorio è importante que-

stione da affrontare: non

per autoreferenziale rassicurazione, ma

per costruire una collaborazione, fattiva

e di lungo periodo, tra quanti credono

ancora che il progresso di una comunità

non sia frutto di casuali combinazioni,

ma conseguenza di concrete scelte, a

cominciare dalla formazione. Il "fattore

umano", in altri termini, svolge un ruolo

molto importante: le conoscenze, le

competenze possedute dai giocatori che

scendono in campo rappresentano la ri-

sorsa necessaria, anche se non (di per sé) sufficiente per lo sviluppo.

Da questo punto di vista, la responsabilità della scuola è grande: perseguire il successo formativo degli

alunni è lo scopo del servizio scolastico, del lavoro svolto dai docenti e dell'attività di guida/

coordinamento del dirigente scolastico. Ai docenti, che quotidianamente vanno in classe, chiedo una co-

sa, in apparenza, molto semplice: essere rigorosi nell'insegnamento della disciplina, essere "umani"nelle

relazioni con i ragazzi. Chiedo, in altri termini, di insegnare che non ci sono scorciatoie, vie semplici per

conseguire obbiettivi complessi e, proprio per questo, di stare vicino ai propri allievi, di comprenderne e

sollecitarne l'impegno.

Continua a pag.10….

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PRESENTAZIONE DELLE LISTE

Lista 1: Gettiamo le nostre fiches

A volte , nel gioco d‟azzardo, cosi come nella vita, succede.

Succede che un giocatore investa il suo denaro, confidando in una puntata vincente, che, contro ogni

previsione, non arriva.

Talvolta, però a quel medesimo scommettitore rimangono alcune fiches, confinate in un angolo del

tavolo, che non aspettano altro che essere prese da una mano e gettate in mezzo a quella tovaglia

verde. Tuttavia qualora le fiches rimaste non siano sufficienti, le operazioni da adottare non sono

molte: il giocatore, infatti, può decidere o di abbandonare il gioco, intascandosi il guadagno ricava-

to, senza aver lottato per migliorarlo, oppure puntare le tutte fiches rimanenti andando in “all in”,

rischiando o di perdere o di vincere tutto.

La vita è fatta di scelte,e NOI, personalmente, abbiamo deciso di buttarci, di darvi tutto, di rischiare.

Abbiamo la presunzione di voler rappresentare, per voi, il brivido lungo la schiena, la folata di ven-

to che scompiglia i capelli e sconvolge i ritmi della vita, in questo caso scolastica. E‟ un salto nel

vuoto quello che noi abbiamo deciso di fare; un balzo interamente volto all‟innovazione della scuo-

la ed alla sua unione. Coerentemente con ciò, infatti, nella lista è possibile trovare un membro ap-

partenente ad ogni indirizzo.

Uno sguardo al futuro per non diventare schiavi dell‟abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi per-

corsi, con la volontà di evitare ogni palpito.

In quest‟età di grandi attese, speranze, aspettative, ma anche insuccessi, insicurezze nello stomaco e

delusioni, noi siamo qui, fabbricanti non tanto di sogni, quanto di realtà, con fine di allietare ogni

vostro istante all‟interno di queste mura. Dunque, perché non provarci, insieme!!!??

Ragazzi: ALL IN.

Lista 3: Ci batteremo per una scuola migliore

Non ci sembra opportuno stare ad annoiarvi esponendo i progetti del nostro programma, ma

anticipiamo che sono proposte realizzabili che mirano al miglioramento della visibilità dell‟istituto,

riguardo alle quali approfondiremo in assemblea. Quindi possiamo solo dirvi che ci impegneremo per rendere la scuola un posto miglio-

re…..

perché ci teniamo come voi.

Lista 2: Si può fare!

E‟ questo lo slancio ottimistico che ha spinto la nostra lista a formarsi. Quante volte negli ultimi 2,3,4,5 anni ci siamo detti “ah si dovrebbe

fare cosi”, “sarebbe bello se”, “sai che storia se invece” Beh ve lo diciamo noi. TANTE, TROPPE!! Per questo noi ragazzi di età, esperien-

ze e gusti diversi ci siamo riuniti, per una forte, solida idea comune: L‟IDEA di UNA SCUOLA SCUOLA, ATTIVA, COINVOLGENTE,

INTERESSANTE. Ottima idea giusto? L‟altra cosa che ci accomuna è lo spirito d‟iniziativa, la voglia di realizzare davvero le nostre idee,

di dare un reale e concreto servizio per la scuola. ATTENZIONE:

non stiamo proponendo TANTO FUMO e niente arrosto….Si può

fare! Sosteniamo PROGETTI REALIZZABILI, non prometteremo

in assemblea viaggi alle Maldive e altre demagogiche illusioni per

prendere voti: ogni nostra proposta è stata già esaminata e discussa

con il Preside, in modo da non promettere nulla di irrealizzabile.

Abbiamo trovato modi di coniugare più propriamente l‟aspetto di-

dattico e l‟aspetto più coinvolgente e leggero con assemblee

“interattive” di attualità, occasioni per festeggiare insieme. Idee

considerate sempre irrealizzabili che invece con impegno e inge-

gno abbiamo scoperto essere facilmente concretizzabili. Ci spiace,

per fare tanto i vaghi, vi chiediamo solo un altro po‟ di pazienza. A

voi l‟ardua sentenza, come ha detto qualcuno “il cielo stellato so-

pra di me, la legge morale dentro di TE”

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LISTA 1

All In (perché non provarci; la carte vincenti le abbiamo noi)

Luca Pavarini 4B

1) Innanzitutto è una nuova esperienza che sicuramente porterà dei vantaggi al mio futuro; l'anno scorso sono stato rappresentante di classe e penso di aver fatto un

buon lavoro. Quindi, penso di avere i prerequisiti necessari, ora, per rappresentare la scuola.

2) Gli anni passsati, le proposte e i programmi erano molto interessanti; d'altra parte però gli studenti mostravano poco interesse cominciando, per esempio, a far as-

senza in occasione delle assemblee. il mio principale obiettivo è riportare interesse negli studenti e creare un'unità scolastica, che purtroppo non ho mai visto.

3) Perchè sono molto disponibile e particolarmente deciso ad affrontare ogni tipo di problema a me esposto. Tenterò in ogni modo di coinvolgervi nei vari progetti

proposti e farò del mio meglio per non creare uno scontento generale.

Riccardo Pastorelli 4B

1) La mia scelta è scaturita dagli studenti che non si sentivano rappresentati negli anni precedenti, oltre ad essere una sfida personale, per mettere in gioco le mie abi-

lità politiche e il carisma, è un forte stimolo per ottenere l'ambiente scolastico che io, come molti altri, ho sempre voluto e non ho mai visto.

2) Visto che lo spazio non è sufficente per elencare tutti i punti da noi proposti, in generale i punti fondamentali della lista sono 3: unità, partecipazione e innovazio-

ne. Il punto che più mi preme è l'innovazione, sebbene io sia in quarta, e possa vedere non di persona i cambiamenti più a lungo termine.

3) Sono il candidato di chi vuole un cambiamento. Sono il candidato di chi è pronto a cambiare dalle fondamenta per lasciare un segno profondo nella scuola. Sono il

candidato di chi vuole un ambiente più rilassato di chi sa opporsi e di chi non ha paura di far valere le proprie idee.

Marco Castellini 4B

1) Perchè ritengo sia arrivato il momento di partecipare attivamente alla vita politica scolastica

2) Vorrei portare innovazioni sia a livello morale che didattico

3) Perché credo di riuscire ad esprimere la volontà degli studenti

Luca Giacomazzi 2BR

1) Mi è stato proposto ed ho accettato, oltre per rappresentare la ragioneria anche per apportare modifiche e novità nella scuola.

2) Uno dei miei propositi è di riportare la ragioneria a un livello pari alle altre classi dei vari licei del Gonzaga. Dico questo perché a volte si sente dire che la ragio-

neria è "discriminata" e per alcuni fattori, sembra proprio che essa lo sia.

3) Perché posso rappresentare la ragioneria all'interno della lista. Il mio obiettivo non è di salire al potere come rappresentante ma dare voti alla mia lista e non ve ne

pentireste. Abbiamo ottime idee

Elisabetta Astori 3AC

1) Ho deciso di candidarmi perché voglia rappresentare questa scuola e fare qualcosa che la possa mi-

gliorare al fine di creare un clima "buono" per voi studenti.

2) I miei propositi, e della lista, sono quelli di portare delle novità che si distacchino da quello che è

sempre stato fatto gli anni scorsi. Pensiamo di trattare di argomenti attuali nelle assemblee, festeggiare

un carnevale particolare e altre cose che saranno esposte nell'assemblea di novembre.

3) Gli studenti dovrebbero votare la mia lista, non necessariamente me. Le nostre proposte sono volte

al miglioramente del nostro istituto e chiunque di noi votiate, sarà fautore degli stessi proveddimenti.

Andrea Brunoni 3AL

1) Ho deciso di candidarmi perchè mi considero una persona piuttosto seria, volenterosa e che ha già

una pressochè chiara idea di come le assemblea di istituto dovrebbero essere organizzate. Sono un ra-

gazzo socievole, aperto a tutti, pronto ad ascoltare proposte e consigli da parte di chiunque e persino ad

esser criticato, se ne va al miglioramento del mio incarico di rappresentante.

2) Per quanto riguarda le mie proposte: dopo il pagellino intermedio di Aprile, si potrebbero istituire tre

o quattro giorni, ai primi di Maggio, dedicati unicamente al recupero e al consolidamento delle materie;

chi ha una buona media scolastica, come "premio", può passare questi giorni a casa all'insegna del re-

lax. Per chi ha diverse materie insufficenti o incerte o semplicemente desidera chiarimenti è sicuramen-

te una buona occasione da sfruttare, alla finalità di evitare uno o più debiti. Già scuole del basso manto-

vano adottano questo sitema e non credo proprio che il Gonzaga sia meno di loro.

3) Come ho già detto, penso d'esser la persona adatta per questo tipo di incarico, data la mia disponsibi-

lità e seriatà. Inoltre, son della ferma convinzione che il Gonzaga non potrebbe che salire in vetta dal

punto di visto organizzativo e della qualità delle assemblee.

Giulia Artioli 3AC

1) Ho deciso di candidarmi poiché, avendo visto in questi anni il funzionamento della scuola, vorrei

contribuire al miglioramento dell'istituto e all'innovazione dello stesso, con progetti a lungo termine.

2) Come già detto l'innovazione, la volontà di applicare mutamenti che durino nel tempo sono tra i miei

obiettivi maggiori. Tra i miei e i progetti dell'intera lista, vi sono idee concernenti non solo l'organizza-

zione delle assemblee, ma anche proposte volte ad un profilo migliore per l'istituto, tanto esteriore

quanto interno.

3) Non saprei, non sono brava ad autosponsorizzarmi. Inviterei gli studenti a votare la mia lista, più che

me in particolare; infatti sono convinta che chiunque di noi sia eletto, diventerà promotore dei progetti

insieme abbozzati.

Jeske Fernhout 2AL

1) Ho deciso di candidarmi perché voglio aiutare la mia lista, che già di suo parte con delle idee ottime e mai proposte prima; io comunque penso che più persone con

idee diverse che fanno parte di una lista si possano confrontare e alla fine scegliere e proporre agli studenti le migliori.

2) I mieie propositie e quelli della mia lista sono quelli di migliorare la scuola. Questa può sembrare una frase "fatta" ovvero una frase che viene ripetuta ogni anno,

ma che fino ad ora veramente poche liste sono riuscite a realizzare! Posso garantire che le nostre idee sono reali!

3) Gli studenti devono votare la nostra lista perché siamo una lista completamente a disposizione degli studenti. Una lista reale con tanto idee e mai proposte prima.

Debora Giacomini 4AN

1) Ho deciso di candidarmi perchè da quando sono in questa scuola ho visto poche persone veramente decise a migliorarne i punti deboli.

2) Vorrei rinnovare la scuola perchè da anni propone sempre le solite assemblee, feste e attività. Nuove proposte possono essere una boccata d'aria per gli studenti (e

anche per gli insegnanti) stufi della solita monotonia scolastica.

3) Mi sento motivata per questo incarico, ma non penso di dover dire io agli altri per quali motivi dovrebbero votarmi. Se mi riterranno adatta mi voteranno di loro

volontà, Secondo la loro impressione.

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LISTA 2

4

INTERVISTA (DI GRUPPO!!!!!)

1) Perché avete deciso di candidarvi ?

Per rendere più visibile l; ambiente scola-

stico che non è un obitorio e per dare spa-

zio alle voci degli studenti riacquistando

credibilità nella figura dei rappresentanti

2) Quali sono i vostri propositi?

Impegnarci in cose semplici ma efficaci

3) Perché gli studenti dovrebbero votarvi?

Perché siamo disposti a sbatterci seria-

mente.

Esponenti lista 3:

Lotti Giulio

Spazzini Paolo

Begnis Reddy

Guaragna Lorenzo

Zaabouli Ayoub

Franceschini Andrea

Alushani Elsida

Zaru Paola

LISTA 3

La Lista numero 2 ha preferito non

fornire risposte riguardo l‟intervista

proposta dalla redazione, preferen-

do esporle direttamente all'assem-

blea d'istituto dell'11/11/10.

Esponenti lista 2:

Marini Nicolo

Comparetti Federica

Viola Leonardo

Martinelli Andrea

Luciano Barbara

Soave Erika

Ceriali Davide

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CHI L’HA PIU’ VISTO?

Un consiglio? Assemblee “a misura” di ragazzo Ho frequentato il Gonzaga (liceo classico) dall‟anno scolastico 2005/2006 all‟anno 2009/2010.

Sono stata rappresentante d‟istituto per gli ultimi due anni di liceo, prima con Fabio poi Andrea. Non sono stata eletta al primo colpo: infatti al terzo

anno di liceo feci parte di una lista con un programma del tutto incerto, approssimativo quanto inconsistente e infatti perdemmo. Quella volta fu una

“prova”, diciamo che sondai un po‟ il terreno, studiai il “modus operandi” più consono e direi necessario per vincere. L‟anno seguente mi candidai in

lista con Fabio come sua seconda e vincemmo: arrivammo lui primo e io seconda con pochissimi punti di scarto. Fu un anno molto intenso, tanto in-

tenso che Fabio riuscì a farsi bocciare per la seconda volta e il mio rendimento scolastico calò vertiginosamente. Tuttavia ero molto soddisfatta: facem-

mo assemblee e progetti davvero interessanti e riusciti, e questo ripagava i pomeriggi trascorsi a scuola.

Ciò che mi spinse a candidarmi sia il primo che il secondo anno fu senz‟altro la voglia di arricchire più che potevo la scuola, ma secondo una mia per-

sonale prospettiva. Partendo dal presupposto che a scuola si passa davvero una gran parte della propria giornata (in quarta e quinta ginnasio mi ricordo

che vedevo più ore la prof.ssa Gennai che mia madre!), è necessario passarla nella maniera migliore possibile. Ecco perché è stato positivo organizzare

assemblee studentesche “a misura” di ragazzo, per affrontare quelle tematiche che magari un‟adolescente conosce di meno o trascura, ma che magari

gli potrebbero interessare. Perché sono convinta che la scuola (superiore principalmente) non sia semplicemente un posto dove un ragazzo impara il

teorema matematico più noioso di sempre o a tradurre correttamente una versione, ma un luogo di crescita e confronto, che accompagna il ragazzo ne-

gli anni forse più difficili e complicati della sua vita, ma è tuttavia ancora per lui un “bozzolo protettivo”, in cui tutte le esperienze sono

”ovattate” (anche se al momento ogni cosa sembra la più importante del mondo!).

Ho organizzato ogni singola assemblea con questo obbiettivo, poi non tutte sono riuscite come speravo! Ricordo, a mio avviso, la migliore e, per par

conditio, la peggiore. Quella che più di tutte considero motivo di orgoglio (e quella che costò più fatica organizzare!) è stata quella sull’omosessualità

(il filone era quello della paura del diverso), che fu possibile grazie all’intervento di cinque fantastiche persone dell’ArciTom di Mantova che ci porta-

rono le loro esperienze, sfatando cliché e pregiudizi. La peggiore fu senz‟altro quella sull‟economia, a causa della difficoltà dell‟argomento e di un no-

stro peccato organizzativo. Passiamo ai tasti dolenti: le promesse della campagna elettorale. Devo dire che mi sento la coscienza pulita: in linea genera-

le penso di aver adempiuto le promesse fatte; l‟unica macchia è quella delle focaccine! Vi giuro che io e Fabio abbiamo pensato e fatto tutto il possibi-

le, ma la burocrazia e altri problemi pratici ci hanno impedito la buona riuscita del progetto. Peto veniam.

Cosa consiglio ai futuri rappresentanti? Innanzitutto di affrontare l‟incarico con la dovuta serietà

e dedizione (ragazzi non è uno scherzo! Il tempo rubato alla scuola e al tempo libero non è indif-

ferente!) e poi di cercare di affrontare tematiche che siano più vicine possibili alle richieste e cu-

riosità dei ragazzi. Un‟ultima cosa: l‟assemblea deve essere un momento organizzato dagli alun-

ni per gli alunni, quindi chiedete sicuramente un appoggio ai professori se vi serve, ma non fate-

la fare a loro l‟assemblea, è un diritto che ci siamo faticosamente guadagnato, non spargetelo al

vento! Buon lavoro ai futuri rappresentanti, svolgete l‟incarico con passione, dedizione e coeren-

za (dimostriamo di essere meglio della triste classe politica che attualmente sta dirigendo il no-

stro paese!).

PAOLO GUIDETTI: RAPPRESENTANTE D’ISTITUTO NELL’A.S. 2007-2008

- racconta qualcosa di divertente, accaduto/derivante dalla carica di rappresentante d'istitu-

to Ce ne sarebbero tante. Sicuramente l‟anno che ho fatto il rappresentante è stato il più divertente di

tutti e cinque. L‟episodio che ricordo come “divertente” (una volta finito il tutto) è stata

l‟assemblea studentesca sul tema “La droga e i giovani”. Per quel giorno avevamo progettato di

proiettare il film Radiofreccia ma il videoregistratore non funzionava e quindi per non fare

“figuracce” sul momento abbiamo pensato di proiettare Trainspottiong anche se non avevamo

l‟autorizzazione (Trainspotting lo consiglio ad un pubblico più maturo perché è difficile da com-

prendere oltre ad avere contenuti v.m. 16 credo). Fatto sta che l‟aula magna è diventata un ring tra

professori che volevano sospendere l‟assemblea e chi invece condivideva il messaggio più profon-

do del Film. Alla fine è intervenuto il preside che con molta personalità ha deciso di far proseguire

la visione..

- in che anni tu hai frequentato l'istituto gonzaga?

2003/2008

- in che anno hai partecipato alle elezioni studentesche?

Al quinto anno.

- qual è stato il motivo che ti ha spinto a proporti?

In particolare un amico che mi ha coinvolto nel progetto della sua lista ma anche perché volevo fare qualcosa di concreto per la mia scuola e per sen-

tirla più mia.

- cosa siete effettivamente riusciti a portare a termine rispetto alle promesse fatte inizialmente?

Sinceramente le promesse fatte inizialmente non me le ricordo nemmeno perché il lavoro del rappresentante è un lavoro che ha richiesto molta flessi-

bilità ed adattamento per affrontare diverse problematiche che venivano a formarsi durante l‟anno. Sono molto contento perché siamo riusciti ad orga-

nizzare la cena delle quinte,a svolgere un‟assemblea autogestita abbastanza partecipata e un‟artistica giornata della memoria.

- se potessi dare un consiglio ai rappresentanti odierni, cosa gli diresti?

Cercate la collaborazione nei vostri compagni,amici e soprattutto insegnanti che sono una grande risorsa. Loro più di noi hanno vissuto le vere lotte

degli studenti per essere rappresentati negli istituti scolastici e noi godiamo di questa situazione come se ci fosse dovuta. Inoltre sono persone in gam-

ba anche fuori dalla cattedra e potrebbero darvi conoscenze che voi per ovvi motivi ancora non potete avere.

Collaborate fra voi quattro (sono ancora quattro?) e non abbattetevi se qualche iniziativa non va come si era sperato. Date più importanza al comitato

studentesco perché ogni classe si senta coinvolta nei vostri progetti e cercate di vivere questa esperienza come una crescita personale. Ricordate essere

rappresentanti del Gonzaga è un onore e un onere e se siete diventati rappresentanti è perché ve lo siete meritati! Buon lavoro

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CHI L’HA PiU’ VISTO?

ANDREA CAPANNA: RAPPRESENTANTE D’ ISTITUTO NELL’ A.S. 2009-2010

Racconta qualcosa di divertente, accaduto/derivante dalla carica di rappresentante d'Istituto

I miei compagni di classe e pure altre persone mi salutavano e chiamavano simpaticamente

“Presidente”, trattandomi come tale…e dando vita a molte scenette comiche.

In quali anni hai frequentato l'Istituto Gonzaga?

Dal 2005 al 2012 (si spera). Contrariamente agli altri, ho avuto un percorso diverso, dunque com-

pagni e professori dovranno sopportarmi ancora per qualche tempo.

Sono certo capirete.

In che anno hai partecipato alle elezioni studentesche?

Nel 2008/2009 (2° superiore) fui uno dei candidati ma non venni eletto. L‟anno successivo vinsi

addirittura le elezioni senza neppur essere capolista. Ne sono tuttora fiero, da diversi anni la ra-

gioneria non aveva un rappresentante, ed aver “spezzato” la tradizione è sicuramente un bene per

l‟indirizzo in sé e per la scuola.

Qual è stato il motivo che ti ha spinto a proporti?

Non avevo mai pensato a questa possibilità, tuttavia qualcosa cambiò grazie a Francesco Fezzar-

di. Fu lui a dirmi di avere l‟intenzione di costituire una lista e che gli sarebbe piaciuta la mia par-

tecipazione. Dissi, perché no? Proposta allettante, ci si mette in gioco, si mette la propria faccia,

esattamente come fa un animatore del Grest.

Non avevo esperienza, ma avevo entusiasmo. Come si fa a fare esperienza, come si fa a crescere

se non ci si concede mai l‟opportunità?

Prendiamo le cose alla “leggera” ma senza paura di mostrare quel che siamo!

Cosa siete effettivamente riusciti a portare a termine rispetto alle promesse fatte inizialmente?

Non è mai facile lavorare come si vorrebbe. Essere rappresentante significa anche adeguarsi alle situazioni ed avere flessibilità:

professori che chiedono un favore per evitare incroci di verifiche con le assemblee, studenti che vogliono fissare un determinato

giorno e molto altro ancora. I propositi sono sempre molti, tuttavia questi andranno a scontrarsi con quelle che sono le esigenze

didattiche, problemi organizzativi, tempi ristretti…la soluzione è cercare una sorta di equilibrio, fare il meglio possibile con

quello che si ha a disposizione.

Per rispondere effettivamente alla domanda, dico che abbiamo rispettato il programma delle assemblee (concerto natalizio,

anoressia/bulimia, xenofobia, autogestione, giornata della memoria con Nedo Fiano, superstite di Auschwitz), incentivato la par-

tecipazione al giornalino scolastico e diretto gli sviluppi almeno inizialmente.

Potremmo anche parlare di quello che non avevamo in mente ma che abbiamo richiesto e realizzato, quale la nuova ubicazione

delle fotocopiatrici, più comoda e celere per linguistico e ragioneria senza arrecare danno o disturbo agli altri indirizzi. Inoltre

desidero rassicurare tutti coloro che attendono i proiettori in classe: è terminata solo la prima parte dei lavori e del cablaggio, nel

corso dell‟anno dovrebbe essere tutto ultimato.

In questo senso e per molti altri temi, il Consiglio d‟Istituto è sempre stato molto disponibile e collaborativo, attento a tutte le ar-

gomentazioni che portavano i rappresentanti.

Se potessi dare un consiglio ai rappresentanti odierni, cosa gli diresti?

Avrei molto da raccontare e altro ancora per annoiare, dunque mi limito a men-

zionare qualche piccolo aspetto rilevato.

Tutto è risorsa! Un compagno, una parola, una bozza, una conoscenza,

un‟idea…e soprattutto gli insegnanti! Evitiamo di “etichettarli” esclusivamente

come antagonisti; spesso e volentieri hanno suggerimenti brillanti, offrono la

propria collaborazione e possiedono molta esperienza! Coinvolgerli significa

fargli comprendere maggiormente le nostre idee, creare un clima più piacevole

e produttivo…ed infine avere modo di vedere quante cose buffe combinano o

dicono.

Sapete cosa manca principalmente ai rappresentanti, di cosa soffrono la man-

canza? Continue e ripetute critiche, suggerimenti, complimenti e in misura an-

cora più grande, partecipazione e collaborazione da parte di tutti.

Bisogna rinnovarsi, sempre, costantemente. Garantire un ciclo funzionale, con

persone propositive e sempre più partecipi, che sappiano portare entusiasmo e

divertimento in quello che fanno.

Non aspettate il momento opportuno: createlo!

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PAGINA LEGGERA

7

SUDOKU

POST IT

La redaizone si scusa per la pagina leggera “improvvisata” ma a causa del poco tempo a no-stra disposizione non abbiamo avuto tempo di produrre materiale. Per chi ancora non lo sapesse, i “giornalisti” del Gonzaga sono: Capanna Andrea (), Giacomini De-bora (4AN), Padovan Marco (4B), Guidetti Matteo (4B), Celli Ilaria (3B), Bertoli Corrado (3AC), Giu-lia Nosari (2AL); Con la supervisione del profes-sor Cavallarin e del professor Artoni.

Barzellette

Durante una lezione, il professore fa una domanda ad un a-

lunno: - Sai qual è la risposta più pronunciata dai ragazzi?

L'alunno: - Boh... non lo so! E il professore: - Esatto!

Ho un'amica che un giorno ha visto un maniaco. Beh, ha

corso corso corso... ma non è riuscita a prenderlo!

"Non è questo il verso", come disse quello che s'impiccò per

i piedi.

Tenta il suicidio due volte. Alla terza ci riesce.

La rovina del mondo sarà l'indifferenza. Ma chi se ne frega!

Tra due bambini: - Io peso trentotto chili, e tu? - Io due me-

tri! - Ma non si può pesare due metri!!! - Un metro?

La mia ragazza guida così male che quando c'è lei al volante

il navigatore satellitare, non parla. Prega.

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SONDAGGIO PROFESSORI

Credi che manchi qualcosa nella nostra scuola?Cosa?

Scientifico:

Ci piacerebbe avere

- Una migliore organizzazione della biblioteca, per facilità di uti-

lizzo, spazi attrezzati, numero libri disponibili e pubblicazioni recen-

ti

- Un punto di ristorazione a disposizione degli studenti e dei do-

centi con spazio mensa per coloro che rimangono a scuola nel pome-

riggio

- Uno spazio attrezzato con sedie, tavoli e pc da utilizzare per lo

studio personale o di gruppo

- Armadietti individuali anche per gli studenti

ITC

Vorremmo:

Aule scolastiche di maggiori dimensioni

- Aule oscurabili, dotate di postazione multimediale con tutto

l‟occorrente (casse per lo stereo, collegamento a

internet, lettori dvx e altri formati)

Una maggiore serietà da parte dei nostri studenti

Specchi nei bagni…

Sedie più confortevoli

Linguistico

Spazio idoneo per il colloquio tra studenti e professori

Classico

Un‟area esterna attrezzata per attività sportive di vario genere

Trova un “punto debole” della nostra organizzazione scolastica…

Scientifico:

Classi troppo numerose per la rispettiva capienza

A volte si applicano diversi criteri di valutazione

ITC

Scarsa offerta di attività che consentano la comunicazione con gli

altri indirizzi del nostro Istituto

Si ricevono tantissime informazioni, spesso non sufficientemente

approfondite

Bagni con le turche poco funzionali

Precaria solidità dei muri e scarsa insonorizzazione

Linguistico

Numero eccessivo di studenti per classe

Classico

Eccessiva burocrazia scolastica

Lezioni troppo teoriche con scarso utilizzo dei laboratori

Poca collaborazione fra gli insegnanti della stessa classe

… e un “punto di forza”?

Scientifico

Ricca offerta di iniziative extracurricolari (teatro, cinema,

sport…)

La valida preparazione e la lunga esperienza di alcuni docenti

ITC

Buona organizzazione e collaborazione tra le varie componenti

Il personale svolge bene le proprie mansioni

Linguistico

Sono presenti nell‟Istituto numerose iniziative extracurricolari

Classico

L‟Istituto fornisce innumerevoli proposte formative al di fuori

dell‟orario scolastico

Professionalità e serietà dei docenti

Se ti fosse chiesto di dare un consiglio agli studenti, cosa vorresti

dire loro?

Scientifico

- Migliorare l‟approccio relazionale con gli insegnanti

Affrontare lo studio delle discipline con più serietà, consideran-

dole una grande opportunità

Avere un atteggiamento più spontaneo e aperto nei confronti del-

la cultura

ITC

Essere più intraprendenti, lasciandosi coinvolgere dalle lezioni

Mostrare maggior rispetto nei confronti dell‟ambiente e delle

persone

Non trascurare gli impegni extracurricolari ed interessarsi alla

cultura dei nostri giorni

Impegnarsi con costanza per raggiungere un buon livello di pre-

parazione

Linguistico

Riporre maggior fiducia nei propri docenti

Vivere la scuola nella sua totalità

Assumere con serietà gli impegni scolastici

Classico

Partecipare in modo più attivo alle attività scolastiche

Instaurare un rapporto più aperto e sincero con i docenti

Considerare la scuola come un‟opportunità e non come un peso

La redazione del giornalino ha sottoposto studenti e professori ad un sondaggio comune, riguardo il nostro Istituto. Vi

sottoponiamo direttamente i risultati, appositamente riassunti.

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SONDAGGIO STUDENTI

Credi che manchi qualcosa nella nostra scuola?Cosa?

- Un punto di ristorazione a disposizione degli studenti con spazio

mensa per coloro che rimangono a scuola nel pomeriggio e per even-

tuali spuntini in ricreazione

- Servizi igienici all‟altezza, completi di tutto l‟occorrente (specchi,

carta igienica, sapone, illuminazione)

- Postazione computer in ciascuna aula con ausilio di proiettore

- Un ballo di fine anno del Gonzaga per sviluppare le interazioni socia-

li

- Tapparelle funzionanti con la possibilità di oscurare la classe, in mo-

do tale da utilizzare in modo ottimale il proiettore

- Organizzazione e gestione poco chiara ed efficiente di avvisi, circola-

ri, verifiche

° Un paio di altalene nel giardino, per scrollarsi di dosso la fatica e le

preoccupazioni

° Saponi alla lavanda ed altri aromi gradevoli nei bagni, per rendere

ancor più piacevoli questi momenti personali

° La Mascot (sic)

° Plasma da 50 Pollici

° Una classe comprensiva di profumi piacevoli (che possano contrasta-

re i peti) e divano (per favorire la tranquillità ed il relax di ogni studen-

te)

° Carta igienica 4 veli (abbiamo la pelle delicata come quella di un

bambino)

Trova un “punto debole” della nostra organizzazione scolastica…

- Scarsa organizzazione generale del personale scolastico

- Feste e corsi extracurricolari proposti poco interessanti

- Poca cura nell'arredamento scolastico (occorrerebbe un rinnovamen-

to) e nella manutenzione dei bagni (spesso abbandonati a sé stessi)

- Clima di classe pesante. troppe aspettative da parte degli insegnanti,

fra l‟altro non sempre imparziali)

- Orari di lezione poco graditi, organizzati male (giornate dove si lavo-

ra molto, altre dove si lavora poco)

- Sottoutilizzo dei laboratori a disposizione, infatti il numero delle ore

dedicate alla pratica è esiguo

° Lententezza nelle comunicazioni (sic)

… e un “punto di forza”?

- Presenza di strutture importanti quali biblioteca e laboratori di vario

genere

- Durata della ricreazione considerata accettabile

- Presenza di personaggi carismatici nell'equipe scolastica (Claudio,

Norma..)

° La nostra forza è il prezzo

° Uniti contro di noi (riferito ai professori)

Se ti fosse chiesto di dare un consiglio agli insegnanti, cosa vorresti

dire loro?

- Vorremmo un maggior dialogo con loro, più aperto e sincero, senza

pregiudizi e ripercussioni per la nostra linea di pensiero talvolta diffe-

rente

- Essere più comprensivi con gli studenti

- Essere imparziali. Avere simpatie è umano, ma dovrebbero essere

maggiormente professionali ed evitare preferenze.

- Organizzare meglio la distribuzione delle verifiche; si alternano pe-

riodi tranquilli che fanno ben sperare ad altri caotici e con verifiche/

interrogazioni senza sosta, anche più volte nel corso della medesima

giornata

- Diminuire il carico di lavoro a casa, non è facile spesso preparare cin-

que o sei materie differenti per il giorno successivo e ancor più conci-

liare sport o altre attività con la scuola

° Non schiavizzateci

° Sa sa, the pen is on the table (riferito alla quinta puntata di “sfighe a

scuola” di Angelo Pintus, personaggio di Colorado)

° QUESTA E' SPARTAAAAAAA

Legenda: - risposta seria

° risposta divertente

Diamo il via alle competizioni!

Anche per quest‟ anno scolastico si scaldano i motori per l‟apertura del Centro Sportivo Scolastico, che da sem-

pre offre opportunità per tutti gli studenti di partecipare a gare e tornei sportivi nell‟ambito dei Campionati Spor-

tivi Studenteschi e anche in manifestazioni promosse dalle Federazioni dei maggiori sport.

Nel periodo autunnale è tempo di corsa campestre. Gli appuntamenti saranno i se-

guenti: dopo una prima fase di formazione della squadra di campestre, composta da

10 titolari per categoria (allievi/e e juniores maschi e femmine), abbiamo invitato gli

Istituti Superiori del bresciano ( Itis Cerebotani Lonato, Don Milani Montichiari, Ca-

pirola Leno e Ghedi, Pascal di Manerbio e Don Mazzolari di Verolanuova) ad una ga-

ra al Parco Pastore sulla distanza di 1500 mt per le femmine e 2000 per i maschi. Spe-

riamo nella collaborazione della cittadinanza, ma soprattutto dei Podisti Castiglionesi,

nostri partner nelle recenti edizioni di corsa campestre e indispensabili per esperienza

organizzativa e conforto post-gara. Gli appuntamenti di corsa campestre continueran-

no il 17 Novembre al parco Pastore in onore di Francesco Agricola e di Matteo Gra-

zioli e per il Challenge in palio fra le scuole sopra elencate. Si continuerà con la fase

provinciale di Mantova al Bosco Virgiliano il 9 Dicembre e, se saremo abbastanza

“resistenti”, la fase regionale a S. Vittore Olona il 5 febbraio ( nel percorso della fa-

mosa e suggestiva corsa “5 mulini”). Quest‟anno la competizione è dedicata alla me-

moria di Agricola Francesco e di Grazioli Mattia.

Dipartimento di Scienze Motorie del Gonzaga

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E dagli alunni,cosa aspettarsi? Parlando il primo giorno di scuola ai ragazzi di prima, in occasione dell'accoglienza, ho sottolineato un fondamentale concetto: la

responsabilità.

C'è un infallibile indicatore nel passaggio, graduale, dall'immaturità alla maturità: il progressivo moltiplicarsi delle occasioni nelle quali una persona sa prendersi

le proprie responsabilità, mettendo da parte l'infantile giochetto del "non è colpa mia". La scuola fa di tutto per aiutarvi, in questo faticoso percorso di crescita,ma

molto dipende da voi. Leggevo, qualche settimana fa, il romanzo di un (abbastanza) giovane scrittore italiano, Paolo Sorrentino. Il personaggio principale di quel

romanzo ("Hanno tutti ragione") riflette sul modo di dire "sei giovane, hai tutta la vita davanti", arrivando alla malinconica conclusione che il senso di questo mo-

do di dire lo si comprende da vecchi, quando la vita è, per lo più, dietro di noi.

Mi auguro che questo non vi accada...

Per quanto mi riguarda, cercherò di rafforzare l'orgoglio di appartenere a questa scuola, di farla sempre più vivere non come somma di componenti,ma come co-

munità educante. Una comunità con proprie regole di convivenza, proprie istituzioni e soprattutto con una missione condivisa,che dia ordine e ragione a quanto a

ciascuno, nel proprio ruolo, compete fare.

Fabrizio Quadrani, Dirigente Scolastico

PROGETTO “PICCOLO” – TEATRO

Cosa abbiamo visto

Data titolo, autore e teatro

12 ottobre ‘10 ore 19.30 Teatro Stre-hler Milano

SLAVA’S SNAWSHOW Produzione SLAVA e Gwenael Allan –

tournèe italiana organizzata da ATER –

Ass. Teatrale Emilia Romagna

Classi interessate 1° A R-3 A R – 1 BR

1° B R 1° S U 1° S A 1° A L 1° A N

martedì 27 ottobre ‘10 ore 15.00 Teatro Stre-hler Milano

LA LOCANDIERA

di Carlo Goldoni Regia, scene e costumi di Pietro Carri-

glio Produzione Teatro Biondo Stabile di Pa-

lermo

Classi interessate 2° C I 4° A L

9 novembre 2010 ore 19.30 Teatro Studio Milano

LA CASA DI RAMALLAH

di Antonio Tarantino

Regia Antonio Calenda

con Giorgio Albertazzi, Marina Gonfa-

lone e con Deniz Ozdogan Produzione Teatro Stabile del Friuli Ve-

nezia Giulia

Classi interessate 3° C I

4° B/C

Cosa vedremo fino a gennaio

Data titolo, autore e teatro

17 novembre 2010 ore 15.00 Teatro Grassi Milano

TRILOGIA DELLA VILLEG-

GIATURA di Carlo Goldoni

Adattamento e regia Toni Servil-

lo

Produzione Piccolo Teatro

Classi interessate 4° B/C 4° A N 3° A N 4° A L

21 dicembre 2010 ore 19.30 Teatro Strehler

Milano

ERETICI E CORSARI di Gaber

-Luporini-Pasolini

Regia e drammaturgia Giorgio

Gallione

con Neri Marcoré

Classi interessate 5° A N

5° AG

2° C I

2° A N

5° A R

5° A L

2° A L

31 gennaio 2011 ore 20.30 Teatro Strehler

Milano

ASPETTANDO GODOT di Sa-

muel Beckett versione italiana di

Carlo Fruttero

Regia di Marco Sciaccaluga

con Ugo Pagliai ed Eros Pagni Produzione Teatro Stabile di Geno-

va

Classi interessate 5° A N

5° A L

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PROGETTI