anno ii numero 3 ottobre 2011 flori€¦ · anno ii numero 3 | ottobre 2011 rivista trimestrale -...
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PER I VOSTRI MOMENTI MEMORABILI
Numero Verde 800 822005
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LHW_per_Floris copia.pdf 1 03/12/2010 9.53.36
Floris 1
Fate che il vostro spirito avventuroso vi porti sempre ad andare avantiper scoprire il mondo che vi circonda con le sue stranezze e le sue meraviglie.
Scoprirlo significherà, per voi, amarlo.Kahlil Gibran
Stanchi, stressati e con l’umore a terra? Annusate un bel fiore, regalate un
mazzo di fiori, fate una passeggiata in un giardino fiorito...!
Non siamo tornati indietro di quarant’anni, né tanto meno voglio farvi una
lezione di aromaterapia perché la conferma di quello che tutti noi abbiamo
avuto il piacere di constatare trovandoci in un campo fiorito o accendendo
delle essenze floreali in casa, arriva dalla ricerca scientifica e, in particolare,
dall’Università di Tokio che in uno studio pubblicato sulla rivista Journal of
argicoltural and food chemisty, ha evidenziato le proprietà rilassanti derivanti
dall’inalazione delle fragranze floreali.
Lo studio ricorda come sin dai tempi antichi era uso “aromatizzare” gli am-
bienti per purificarli e per creare situazioni di rilassamento per combattere
stati emotivi negativi. Gli aromi e i profumi, hanno il potere di agire sulla no-
stra psiche e in qualche modo favoriscono ricordi ed emozioni.
Il profumo dei fiori, del giardino o degli alberi in fiore, possono fare molto
sull’umore della persone. L’odore del limone, per esempio, ha un effetto
antidepressivo, mentre la valeriana induce il sonno. Il profumo della limo-
naia, tanto cara ai poeti, ad esempio, aiuta per far tornare la serenità. La
lavanda invece aiuta il rilassamento, serve per profumare gli ambienti do-
mestici quando è raccolta in essenza o essiccata, ma il prato fiorito della
lavanda serve ancora di più a distendere il sistema nervoso e ad aiutare a
combattere i timori e le paure. L’aroma delle piante, da solo, aiuta a regolare
il nostro sistema immunitario, mettendo in circolo una energia positiva, che
riequilibra le carenze causate dallo stress e dalla vita frenetica.
Stare in mezzo alla natura, ed in particolare ai fiori, non è solo bello e rilas-
sante, fa anche bene alla salute perchè aiuta a contrastare lo stress, quindi
non smetterò mai di incitarvi ad inserire nella vostra vita la bellezza ed il
profumo dei fiori.
Anna Marinello
Floriseditoriale
2 Floris
Direttore responsabile
Andrea [email protected]
Direttore eDitoriale
Anna [email protected]
reDazione
Chiara BrugheraClara Sino
Ufficio Di reDazione
Pernice Editori SrlVia G. Verdi, 124121 BergamoTel. +39.035.24.12.27Fax [email protected]
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Floris periodico trimestraleprezzo di copertina euro 5,00 abbonamento annuale euro 18,00Testata in corso di registrazionepresso il Tribunale di Bergamo
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Floris 3
Florissommario
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non è bello avere solo qualche numero,
è bello averli tuttiscopri Floris su www.perniceeditori.it/archivio-floris.html
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numero 1 gennaio 2011
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numero 2 | luglio 2011
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numero 1 ottobre 2010
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&MATRIMONIO MATRIMONIO
S c e lt i p e r V o i
angoli fioriti
InvItoa P a l a z z o
ARTEFLOREALE
Gioiosaluminosità
La wedding car
Un fioreper ogni occasione
LE PIù anticheE dolciLEggEndE sui FiORi
la Cura dei
fiori recisi
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i l fasc ino d i
Palazzo M o r o n i
per un set fotograficod’eccezione
Composizioni floreali di Andrea Brazzoli,Giardini di Giava - Bergamo
Corredi di Ingrid Papini, Home & Yacht decoration - Milano
Servizio Fotografico di Michele Dell’Utri
Un ringraziamento particolare a Guja Ajolfi per Fondazione Palazzo Moroni
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InvItoa P a l a z z o
Bergamo, città alta
InvItoa P a l a z z o
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Un bouquet bianco di lisiantus rosita e foglie di ciclamino silver
Le piccole meline selvatiche attorniano la composizione compatta di lisiantus e foglie di ciclamino, le piccole nocciole ne scaldano i toni... rimandando ai colori d’autunno
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InvItoa P a l a z z o
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Tovaglia in bisso di lino bianco, con ricamo a mano (anno 1957)
Per il pic nic sull’erba, anemoni monna lisa blu, giacinti,ortensie e un tralcio di passiflora
Giacinti rosa, piccole zucche verdi e screziatee un curioso tralcio di diploclos;per legare il tovagliolouna cucurbitacea rampicante dai piccoli frutti variegati
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InvItoa P a l a z z o
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Anemoni blu, ortensie viola,e giacinti rosa,riprendono i colori degli affreschi
Tovaglia in fiandra ecrùcon ajour a mano
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InvItoa P a l a z z o
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Carambola e uva rosata accompagnanofiori di gloriosa e anemoni bianchidalle sfumature rosse
Tovaglia in puro lino biancocon inserti in pizzo di Cantùe ajour a mano (anno 1980)
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InvItoa P a l a z z o
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InvItoa P a l a z z o
Tovaglia in puro lino bianco con inserti in pizzo di Cantù e ajour a mano (anno 1980)
Un bouquet di lathyrus odorato o piu comunemente pisello odoroso, in un vaso della collezione christian TortuPeperoni gialli e mini mele nelle campane in vetro Thlaspi green bell per accompagnare il pisello odoroso e i suoi vari colori
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InvItoa P a l a z z o
Un letto di rosmarino e uno spiedino di verdureper accogliere il caldo colore delle bacche di rosa canina
accompagnate da fiori di nerina e rose sanaa
Nel bouquet bacche di phitolacca, veronica, nerina e rose savitache si accompagnano alle bacche di rosa canina.
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InvItoa P a l a z z o
Pizzo di tulle di cotone ecrù con ricamo a mano
Pepe rosa e ortensie bianche con rose cherry brandy e crème de la crème
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Zantedeschia crystal,veronica e rose con intorno bacche di pepe rosa
Pizzo di tulle di cotone ecrù con ricamo a mano
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Giacinti, salvia e meline verdi… un bouquet aromatico
Tovaglia in lino ecrù con gigliuccio a mano (anno 1900)
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InvItoa P a l a z z o
palazzo moroni reGala Uno scenario inDimenticabile per renDere prestiGiosamente esclUsivo il momento più ro-mantico, il festeGGiamento più atteso, la ricorrenza più istitUzionale. Dal GranDe scalone ai saloni seicenteschi, Dall’intimo mezzanino alle sale con le opere Dei GranDi maestri lombarDi: a palazzo moroni la seDUzione DeGli interni sposa natUralmente il maGnetismo en plain air Dei GiarDini, i Giochi Di lUce Dei terrazzi, eD oGni ambiente è oc-casione per Un brinDisi. impreziosito Da Una consUlenza completa per il coorDinamento eD il sUpporto orGanizzativo Dei vostri eventi.
Al n° 12 di Via Porta Dipinta, sotto la Rocca Civica, si apre il portale d’ingresso di una delle più autenti-che espressioni dell’arte barocca in Bergamo: Pa-lazzo Moroni. La costruzione del Palazzo fu voluta e realizzata da Francesco Moroni, nato nel 1606 nel cuore di Città Alta, nel palazzo di Via Gombito dove mezzo secolo prima i Moroni si erano trasferiti da Albino, luogo d’origine di questa nobile famiglia le cui memorie risalgono al 1300. Le fortune di Fran-cesco, il matrimonio con Lucrezia Roncalli nel 1631 ed i numerosi figli che ne seguirono, lo indussero alla costruzione del Palazzo sul terreno di “Porta Penta”, l’attuale Porta Dipinta, vendutogli dalla famiglia dei conti Pesenti, poi estinta.
Come si legge nel libro dei conti della “Fabbrica di Porta Penta” (l’odierna Porta Dipinta), conservato nell’archivio Moroni, i lavori durarono trent’anni, dal 1636 al 1666, e vennero eseguiti dal maestro Bat-tista della Giovanna. La facciata del palazzo non fu progettata per una visione frontale, in quanto situata dirimpetto a Palazzo Marenzi; quest’ultimo, acqui-stato dalla famiglia Moroni nel 1878, fu successi-vamente demolito per creare l’ampia panoramica tutt’ora esistente sulla pianura.Nel 1649 Francesco Moroni ne affidò la decorazio-
ne a Gian Giacomo Barbelli (1604-1656), fecondo pittore cremasco, autore di pregevoli affreschi come quelli di un’altra prestigiosa dimora cittadina, Palaz-zo Terzi. Suggeriti dallo stesso committente, i sog-getti degli affreschi ebbero come ispiratore ed inter-prete l’erudito contemporaneo padre Donato Calvi, priore del vicino convento di Sant’ Agostino, come dimostra il suo libro edito a Bergamo nel 1655: “Le Misteriose pitture di Palazzo Moroni spiegate dall’Ansioso Accademico Donato Calvi Vice Princi-pe dell’Accademia degli Eccitati all’Illustrissimo Sig.Francesco Moroni”.
PM Servizi
P a l a z z o M o r o n I o f f r e I n o l t r e u n a d e l l e P I ù I n t e r e s s a n t I e c o M P l e t e l o c a t I o n P e r a M b I e n t a z I o n I d a l g r a n d e I M P a t t o v I s I v o . s P o t , c a M P a g n e s t a M P a , a l l e s I t M e n t I e v o c a t I v I P e r l a P r e s e n t a z I o n e o I l l a n c I o d I u n n u o v o P r o d o t t o . u n c o n t e s t o r e a l M e n t e n o b I l e s I P r e s t a a d I n f I n I t e I n t e r P r e t a z I o n I f o t o g r a f I c h e e s c e n o g r a f I c h e , d e s t I n a t e a l l a c o M u n I c a z I o n e I n d u s t r I a l e e c o M M e r c I a l e , a l s e t t o r e d e l l a M o d a e d e l l’ e d I t o r I a , d e l l’ a r t e e d e l d e s I g n , d e l c I n e M a .> M e e t I n g f I n o a 12 0 o s P I t I I n u n ’ u n I c a s a l a ( d I s P . a P l a t e a ) > c e n e d I g a l a f I n o a 9 0 o s P I t I s e d u t I I n u n ’ u n I c a s a l a > a l l e s t I M e n t I a l l’ a P e r t o > s e r v I z I o P e r s o n a l I z z a b I l e > c o n s u l e n z a o r g a n I z z a t I v a
L’abbracciodeLLa Storiaa PaLazzo
w w w. fo n da z i o n e pa l a z z o m o ro n i . i t
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coLori, ProFUMi, StiLeiN UN Laboratoriodi creatività
I n u n a d e l l e v I e s t o r I c h e d e l l a c I t t à d I b e r g a M o , a I P I e d I d I c I t t à a l t a , d o v e s I r e s P I r a u n ’ a t M o s f e r a a u t e n t I c a ; a d u e P a s s I d a l l’ a c c a d e M I a c a r r a r a e d a l l a g a l l e r I a d I a r t e M o d e r n a e c o n t e M P o r a n e a , a n d r e a b r a z z o l I h a s a P u t o I n s e r I r e l a M a g I a d I u n l a b o r a t o r I o d I e M o z I o n I , f a t t o d I c o l o r I , P r o f u M I , o g g e t t I r I c e r c a t I c o n P a s s I o n e e P r o P o s t I c o n s e M P l I c e e n a t u r a l e e l e g a n z a . u n ’ a l t r a f o r M a d ’ a r t e . l e P a g I n e d e l s e r v I z I o I n v I t o a P a l a z z o s o n o s t a t e a r r I c c h I t e d a l l a s u a c a P a c I t à d I d I a l o g a r e a t t r a v e r s o I f I o r I . I l s u o g I a r d I n I d I g I a v a è e s P r e s s I o n e d I t u t t o c I o ’ . u n l u o g o c h e c o n t I n u a M e n t e s I M o d I f I c a e c h e r e s t a s o r P r e n d e n t e M e n t e f e d e l e a l r a r o P r I n c I P I o d e l l’ o r I g I n a l I t à .
InvItoa P a l a z z o
V i a S . t o m a S o , 94 / a - 24121 B e rga m o - t e l . + 3 9 . 0 3 5 . 2 210 9 9 - i n fo @ g i a r d i n i d i g i aVa . i t
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UN aNgoLodi beNeSSere e Pace
Il fiume Adda lascia il Lago di Como e le Prealpi lom-barde formando, nella sua discesa verso la pianura, uno splendido Parco Naturale. Qui la passione della proprietà ha ridato vita e fasci-no ad un’antica cascina dell’800, riproponendone la suggestiva eleganza, la sobria personalità e la calo-rosa accoglienza. Esserne ospiti significa entrare in queste pagine di storia, cogliendone il profumo e la memoria, per un’esperienza indimenticabile. Diretto da Ingrid Papini, Antico Benessere è una location di squisita raffinatezza, nel rispetto del suo carattere country: il luogo ideale per la celebrazione per ogni tipo di evento, in modo particolare di matrimoni, ce-rimonie e feste speciali. In una proprietà di 32 ettari di prati, coltivazioni, boschi e specchi d’acqua, An-tico Benessere si trova in uno scenario faunistico e paesaggistico di notevole importanza.Un angolo di benessere e pace, dove vivere il pro-prio tempo libero a stretto contatto con la natura, passeggiando nel verde alla scoperta di paesi e tradizioni autentiche oppure concedendosi un mo-mento di relax nella beauty farm, lasciandosi andare alla piacevolezza di un momento tutto per sè.
Le tovaglie ricamate del servizio Invito a Palazzoe delle immagini di queste pagine sono state gentilmente fornite da Ingrid Papini - Milano per Antico Benessere.
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“Il cielo di Lombardia,così bello quando è bello,
così splendido, così in pace”A. Manzoni
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Innovazione, talento e amicizia sono le tre parole che meglio descrivono quanto vissuto, lo scorso mese di giu-gno, in occasione dell’Incontro Internazionale organizza-
to nella località “La Fortuna de San Carlos”.Immersi in una vegetazione lussureggiante, alle falde del maestoso Vulcano Arenal (tranquillo, ma pur sempre pre-senza incombente!) più di cento persone hanno preso parte all’importante appuntamento che ha riunito, sotto il sole... e la pioggia tropicale del Costa Rica, i migliori in-segnanti di arte floreale, i floral designer e gli appassionati
ARTEFLOREALE IN COSTA RICA
Alberto Zaverio e Roxana Barrientos
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DANIEL SANTAMARIA
dell’arte floreale provenienti principalmente dall’America Latina e dall’Europa, in un emozionante susseguirsi di mo-menti di alta formazione, apprendimento, scambio di idee e condivisione tra protagonisti dell’arte floreale a livello in-ternazionale. Sul palco si sono alternati Llum Benedicto, con un magi-strale intervento sul “Protocollo Nuziale” e Daniel Santama-ria con la spettacolare dimostrazione “Connessioni Florea-li”, entrambi dalla Spagna e dalla Escuela Catalana de Arte Floral; Daniela Pighetti e Silvano Erba, della Scuola Feder-
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fiori, hanno dato vita ad uno spettacolo sul tema delle noz-ze e sul matrimonio”in stile italiano”, Robert Milkowski, della Polish School of Floristry, con una grande dimostrazione sulla decorazione della Chiesa; Kike Leon, della Escuela Taller Kike Leon, assistito da Raquel Carrasco della Escuela Valenciana de Arte Floral, ha regalato ai presenti una passe-rella sulla quale abiti ed accessori floreali dal design innova-tivo sono stati protagonisti, per terminare con un indimen-ticabile saggio sul colore e sulla texture nelle composizioni floreali del floral designer armeno Araik Galstyan, project
ARAIK GALSTYAN
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leader del Progetto Internazionale di Scuola di Mosca. Il calore della gente del Costa Rica, la loro ospitalità, lo spettacolo della natura incontaminata hanno concorso a creare un ambiente di lavoro sereno e pieno di entusiasmo nel quale la creatività è stata l’indiscussa protagonista, e dove si sono potute stabilire ed approfondire relazioni tra le differenti scuole di arte floreale, creare nuove collaborazioni ed opportunità di lavoro ed interscambio culturale. Il riscontro positivo dei partecipanti, testimoniato a voce e per iscritto, rappresenta il miglior motivo di soddisfazioni
DANIELA PIEGHETTI e SILVANO ERBA
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per chi ha creduto ed investito nell’ambizioso progetto di riunire alcune tra le migliori Scuole di Arte Floreale, per dare nuove opportunità di crescita ai fioristi di domani, contando sull’insegnamento di floral designers affermati a livello inter-nazionale ma sempre comunque ben disposti a trasmet-tere ai colleghi le proprie conoscenze e le proprie abilità. Senza gelosie, dando in ogni occasione il meglio di sé, in una settimana si formazione al top, lasciandosi contagiare positivamente dal “ritmo latino”, dalle sue feste, dal diverti-mento e dalla musica latinoamericana.
KEKE LEON
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E, quasi a suggellare con una “Medaglia d’oro” questo secondo Incontro Internazionale, ci ha raggiunti il Maestro Gregor Lersch che ha entusiasmato i tanti partecipanti con il corso “Verso una nuova identità professionale del fiorista”: creatività, design, momento commerciale, tutti aspetti rac-chiusi in una “tre giorni” che ha affascinato tutti noi e che ha dato molti spunti ai partecipanti per impostare la propria at-tività di domani. Il sorriso di soddisfazione sul volto dei par-tecipanti, a conclusione del corso, dice più di mille parole...
GREGOR LERSCH
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&MATRIMONIO
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&MATRIMONIOOgni matrimonio
è una storia a sé
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Con questa rubrica cerchiamo sempre
di mettere a confronto le scelte delle giovani coppie e ogni volta ci stupiamo di come il gusto personale riesca ad interpretare e a vedere una stessa situa-zione in modi completa-mente diversi. Ci piace scegliere ambientazioni diverse ma simili, proprio per scoprire quanto incida l’interpretazione personale.
Bianco e verde per Melita e Gianluca, due giovani imprenditori di Brescia. La piccola chiesa nel centro della città è stata addob-bata con fiori bianchi e verde acido, con drappi in raso avorio: una soluzione che ha reso ancor più ricca e accogliente la chiesa, già bella. L’elemento ripetitivo usato sia sulle panche che sull’altare è il “sushi”, così chiamato perché ci ricorda il famoso cibo giappone-se: un’ortensia bianca con dell’amarantus verde aci-do, il tutto avvolto da una foglia di aspidistria. Usato da solo sulle panche; vici-no e compatto a decorare l’altare.
Allestimenti florealiMonica Robino
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Stefano e Stefania hanno scelto un tocco di rosso sia per i fiori che per l’abito di lei.La piccola chiesa è sta-ta decorata con nuvole di gipsophila bianca e drappi rosso amaranto.Stefania ha scelto un abito semplice nella linea scivo-lata, ma impreziosito da un inserto di taffets amaranto sul corpino e dalla stola doppiata con lo stesso tessuto e colore.
Più elegante e formale il matrimonio di Melita e Gianluca più spensierato e disinvolto quello di Stefano e Stefania.
Entrambe le coppie hanno scelto una scatolina con una degustazione di con-fetti come bomboniera: plexiglass con nastri verde acido ed una margherita in argento per Melita; scato-la quadrata in cartoncino madreperla con un piccolo fiore in seta amaranto per Stefania.La degustazione di confetti è diventata un “must” degli ultimi anni, un’idea nuova che ha reinventato il ruolo
Allestimenti floreali“Il mercante di Fiori” Brescia
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A sinistraL’abito della sposa è di Sposissimi;
l’abito dello sposo è di Corneliani
A destraAbito Aimee Monte Napoleone per lei
abito realizzato dal sarto di famiglia per lui
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dei dolcetti più famosi della tradizione italiana, trasfor-mandoli da accompagna-tori dell’oggetto da regala-re a regalo vero e proprio. Ad attribuirgli la dovuta importanza ha contribuito la bontà e la varietà dei gusti proposti e messi sul mercato da alcune azien-de che in poco tempo sono diventate famose nel mondo per la produzione e commercializzazione di confetti di altissima qualità.
I menu scelti e la presen-tazione dei piatti è forse il punto di contatto più significativo tra i due ma-trimoni. Antipasti serviti a buffet con isole tematiche; due primi ed un secondo serviti al tavolo.Molti degli antipasti prepa-rati in piccoli piatti e bic-chieri monoporzione, tutto accompagnato da ottimo vino.Anche in questo caso le mode del momento pri-vilegiano questo stile di presentazione dei menu, sia che a proporlo sia un ristorante come il Relais
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In questa pagina:menu e mise en place con dettagli in rosso, curatida Papillon ricevimenti, presso la villa Righini di Somma Lombardo
A destra:piatti con decorazioni floreali per una mise en place molto originale,curata dagli chef del Relais Franciacorta
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Franciacorta, o un catering come Papillon rice-vimenti.
Molto diversa la torta scelta dalle due coppie, classica a piani, decorata con fiori freschi di colore rosso per Stefano e Stefania; monoporzione a for-ma di piccole scatole verdi per Melita e Gianluca.Gusti, professioni, origini e tradizioni diverse sono la linfa vitale che ogni volta porta a fare scelte che rendono un matrimonio diverso dall’altro, ogni vol-ta una storia a sé.
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Attraverso il network GOLD DIRECTORY, protagonisti tra i più importanti del settore turistico e alber-ghiero, nel panorama italiano e internazionale, hanno scelto di sostenere con l’editore e con i diversi inserzionisti l’attività del Rotary Internatio-nal. In distribuzione esclusiva ai membri di GOLD
DIRECTORY | THE CLUB e ai soci rotariani, la pubblica-zione rappresenta il risultato del coinvolgimento di partner d’eccellenza in una qualificata iniziativa di responsabilità sociale d’impresa: ogni edizione semestrale di GOLD DIRECTORY sostiene una diversa attività del Rotary International in campo educativo e umanitario.
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Gioiosaluminosità
I mille riflessi di una scelta originale
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Silvia e Nico hanno scelto uno sti-le minimal-chic, ci dice Claudio
Brovelli, le installazioni floreali del ma-trimonio furono ideate su misura per loro. Un progetto elaborato basando-si sulle trasparenze del plexiglass e sull’eleganza estrema delle rose bian-che avalance.Gli sposi hanno scelto una location decisamente country-chic: l’Abbazia di Santo Spirito - Villa Giannone, immersa in un contesto unico tra le provincie di Novara e Varese, offre la massima privacy, in una struttura incastonata sulle colline del Lago Maggiore. Quest’angolo di storia immerso in un’oasi di verde e di pace è suddiviso in numerosi ambienti che consentono una perfetta organizza-zione del matrimonio.L’idea era quella di accogliere gli ospi-ti in un’atmosfera assolutamente rigo-rosa, ma allo stesso tempo estrema-mente romantica e innovativa. Tanti i punti di forza che hanno fatto sceglie-re questo luogo per il loro matrimonio, ma particolarmente incisiva la possi-bilità di celebrare il rito in giardino.Quante volte l’avete visto in un film americano: la cerimonia all’aperto, magari in uno splendido giardino o sotto un gazebo fiorito? La residenza
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d’epoca si affaccia infatti su un bellissimo prato in cui è possibile celebrare il matrimonio religioso all’americana, circondati dal verde e dal colore dei fiori, in un ambiente unico e incantevole.Anche per la mensa celebrativa si è seguito lo stesso stile con l’utilizzo di strisce di plexi-glass sulle quali far scivolare boccioli di rose.All’inizio della passatoia come benvenuto, sono stati posizionati due supporti bianchi-squadrati dai quali fuoriuscivano, a creare un effetto esplosivo, tubi di plexiglass, alle estremità dei quali sono stati inseriti boccioli di rose: il tutto raggiungeva i 3 metri di al-tezza, dando l’impressione agli invitati di essere accolti da fiori sospesi verso il cielo. Gli ospiti sono stati ricevuti per la cena nella sala interna, dove si sono accomodati ad un unico tavolo rettangolare lungo 28 metri, che ha richiesto una particolare attenzione alla realizzazione del centrotavola. Abbiamo sagomato a mano delle lastre di plexiglass, quasi a voler creare una scultura centrale, al bordo della quale sono state fissate centinaia di rose bianche. Alternati sui due lati abbiamo appoggiato tanti bicchieri di vetro con cera bianca, che una volta accesi, nel riverbero del plexiglass, hanno creato un effetto estre-mamente affascinante. Il tocco magico si è ottenuto spargendo lungo la parte centrale del tavolo migliaia di paillettes color acqua iridescenti. Non tutti sono d’accordo sull’utilizzo del tavolo lungo imperiale per la cena, né tanto meno di un centrotavola così importante: il bon ton in queste occasioni predilige i tavoli tondi con un numero di commensali limitato per favorire la conversazione, e sempre per lo stesso motivo centri tavola bassi e poco importanti; ma anche nel settore “wedding” esistono le mode!
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Silvia e Nico hanno voluto stupire e rendere magico il momento della cena ascoltando il trend del momen-to con questa tavola decisamente spettacolare.Il bouquet della sposa è stato realiz-zato con tante micro roselline “cre-am graci”, impreziosito con dei punti luce di strass, perfetto per l’abito mi-nimalista di Silvia.Un allestimento molto bello da veder-si, ma che stupisce per la quantità di lavoro, di progettazione e di prepara-zione che ha richiesto.Siamo io ed il mio staff, composto da Monica e Mauro che da 18 anni in-ventiamo ed elaboriamo progetti “su misura” per ogni esigenza legata al fiore. Dal singolo cadeau all’evento con 400 invitati.Così il nostro negozio si trasforma in laboratorio, dove fiori, materiali, co-lori, vengono plasmati manualmente fino ad ottenere delle vere e proprie scenografie. In questo contesto il fiore “nostra più grande passione” emoziona e svela il suo lato estetico migliore.Il nostro motto?Armonia, equilibrio e che nulla stoni!
LocationAbbazia di Santo Spirito,Villa Giannone Comignago, Arona
CateringConvivium
FioristaClaudio Brovelli, staff Floral Shapes Creators
FotoGianni Ilardo Weddingteam,Milano/Varese
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Un tocco romanticoalla moderna carrozza
La wedding car
ciale. L’auto per matrimonio infatti non sarà solo il mezzo che accompagnerà la sposa da casa alla chiesa o al comune, ma servirà anche al termine della cerimonia per portare via gli sposi, insieme. L’auto rappresenta quindi simbolicamente il mez-zo che accompagnerà gli sposi verso una nuova vita.
Di seguito elenchiamo pochi semplici suggerimenti da seguire per scegliere l’auto e gli accessori che la adornano:il modello dell’auto va scelto adeguandosi allo stile e alla forma che si è data a tutta la festa di nozze. Non è adeguato, ad esempio, arrivare su un’ele-gante auto d’epoca ad una cerimonia informale
Nella coreografia del matrimonio il mezzo di tra-sporto degli sposi ricopre un ruolo veramente
importante. Il tragitto che la sposa percorre da casa al luogo in cui verrà celebrato il rito del matrimonio rappre-senta il percorso che la conduce ad un appunta-mento che cambierà la sua vita.Quale sarà quindi il mezzo che accompagnerà la sposa in questo tragitto?Nei piccoli paesi l’arrivo al luogo della cerimonia è possibile a piedi, in corteo, capeggiato dalla sposa accompagnata dal padre, e dalle famiglie.Se le distanze da percorrere sono invece maggiori o se la sposa non vuole rinunciare ad un arrivo scenografico, sarà d’obbligo un’auto davvero spe-
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celebrata in una chiesetta rustica di campagna; così come è da evitare una fiammante auto sporti-va se la cerimonia è molto classica.Se l’ abito da sposa è liscio, semplice e poco volu-minoso si potrà anche scegliere un’auto da matri-monio di piccole dimensioni.Se il vestito da sposa è vaporoso e con un lungo strascico, è consigliabile optare per un modello di automobile ampio e comodo, con grandi sedili, per evitare di soffocare nell’abitacolo e di entrare in chiesa con l’abito stropicciato.Sul lunotto posteriore dell’auto dovrà essere po-sto un cuscino di fiori, mentre fiori sparsi e nastri orneranno il cruscotto. I fiori per l’auto, così come tutti gli altri addobbi, dovranno essere scelti dagli sposi.Le auto più gettonate per il matrimonio sono Rolls Royce, Cadillac, Mercedes, Jaguar, Isotta Fra-schini, Lancia d’epoca, Bentley, Porsche, Ferrari, BMW o in generale eleganti sportive e auto d’e-poca.Non sono da escludere, però, per un matrimonio informale, un Maggiolone o una spiritosa Cinque-cento.Ecco come il galateo del matrimonio ci consiglia sull’utilizzo dell’automobile degli sposi:il costo dell’auto è a carico della famiglia della sposa; è di cattivo gusto scegliere un’auto molto grande se la casa della sposa o il luogo della cerimonia si trovano in una strada stretta o mol-
to trafficata; un’auto a due posti è consigliata solo dopo la cerimonia: per il tragitto dalla casa della sposa al luogo della cerimonia il galateo richie-derebbe di adottare un’auto classica; è vietato esagerare con addobbi floreali esterni, facendo sembrare l’auto un enorme pacco regalo: i fiori andranno posizionati sul pianale tra lo schienale posteriore e il lunotto; la sposa siederà sul sedile posteriore a destra, mentre il padre sarà accanto a lei, a sinistra.L’auto per cerimonie sarà guidata da un autista, estraneo alla coppia, o da un fratello o amico degli sposi. Il posto accanto al guidatore dovrà rimanere vuoto.Per l’ingresso della sposa nell’auto, dovrà essere l’autista ad aprirle lo sportello. Il padre salirà quindi dopo la sposa.La sposa verrà fatta scendere dall’auto diretta-mente sul sagrato della chiesa o il più vicino possi-bile all’ingresso del comune. Arrivati sul luogo della cerimonia, l’autista aprirà lo sportello al padre che a sua volta aprirà la portiera alla sposa e l’aiuterà a scendere, porgendole il braccio destro.
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NascitaMolto indicati sono i bouquet di piccole rose rosa o di tulipani bianchi, o rosa.
BattesimoLa tradizione prescrive che i fiori siano bianchi indipendente dal sesso del neonato. Anche se qualcuno preferisce regalare un mazzo rosa o azzurro.
Comunione o CresimaI fiori devono essere necessariamente bianchi optando per gigli e rose.
In amore e fidanzamentoRose rosse vanno per la maggiore ma anche colori tenui e delicati: piccole rose rosa o bian-che, peonie rosa o lillà.
Amore - matrimonioDa far pervenire ai futuri sposi il giorno prima della cerimonia. Una cesta di fiori d’arancio, gelsomino, tuberose, gigli, gypsophila o fresie. Il colore dei fiori deve essere necessariamente bianco o rosa chiaro.
AnniversariPer tutti i tipo di anniversari, compreso quello del matrimonio, il fiore più indicato è certamente la rosa di qualsiasi genere, specie o colore.
Nozze d’argento e d’oroQualsiasi specie di fiore di qualunque colore è adatto a questa circostanza, l’importante è che
il mazzo venga confezionato con un nastro co-lore argento nel caso di nozze d’argento, e con un nastro dorato nel caso di nozze d’oro.
LaureaFiori fastosi ed allegri mescolati a qualche ramo di alloro. Comunque di fiori del colore che carat-terizza la facoltà in cui ci si laurea.
San ValentinoPer la festa degli innamorati, un mazzo di rose rosse, sempre di numero dispari.
Festa della DonnaIl fiore della tradizione è la mimosa.
Festa della MammaQualsiasi bouquet è adatto a questa occasione.
NataleAgrifoglio, spighe dorate, rami con bacche, pungitopo e stelle di Natale.
CapodannoComposizioni con rami augurali di vischio, uniti a qualche spiga.
PasquaNarcisi, giacinti, tulipani, ranuncoli, e fiori di pe-sco.
MalattiaFiori allegri e coloratissimi, meglio se privi di pro-fumo e in numero dispari.
I fiori possono esserci di aiuto quando dobbiamo indicare il nostro stato d’animo, esprimere le no-stre emozioni, o manifestare il nostro affetto o amore a qualcuno. Le occasioni di donare i fiori sono innumerevoli e comunque i fiori rappresentano un omaggio sempre ben gradito; tuttavia, molti av-venimenti della vita di una persona a cui viene tradizionalmente associato il regalo di un mazzo di fiori sono soggetti a regole, che occorre seguire se si vuole che i fiori vengano al meglio apprezzati.
Un fioreper ogni occasione
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Perché i gelsominisi regalano alle sPose in segno di buon augurio Una leggenda narra che i Gelsomini fossero una pianta di esclusiva proprietà della Famiglia dei Medici e venivano coltivati soltanto nei loro giardini. Un giovane giardi-niere rubò una pianta e la regalò alla sua fidanzata, che la mise in terra e la accudì con tanto amore che essa crebbe e fece tanti fiori meravigliosi. I due fidanzati si sposarono e vissero felicemente, diffusero la coltivazione del fiore e l’usanza di re-galarlo alle giovani spose come segno di buon augurio.
l’origine del nome “girasole”Un giorno in un grande giardino in mezzo a tanti fiori colorati, era nato un fiore dav-vero strano: brutto e storto. Tutti gli altri fiori dicevano che era il più brutto fiore fra tutti e nessuno voleva stargli vicino. Il povero fiore, triste e solo, soffriva, ma non si lamentava mai. Trascorreva le sue giornate a guardare il sole nel cielo. Gli piaceva cosi tanto il sole che, per cercare di avvicinarsi a lui, si era allungato molto. Quando il sole si spostava, anche il fiore lo seguiva girando la sua corolla. Un giorno il sole si accorse di quel fiore solo e triste che lo guardava sempre, decise di conoscerlo e gli si avvicinò. Dopo aver ascoltato la triste storia del fiore, il sole decise di aiutarlo e con i suoi raggi splendenti abbracciò il fiore, che si accese subito di un bel giallo vivo, e sembrava essere quasi d’oro. Da quel giorno il fiore diventò il più alto e il più bel fiore fra tutti quelli del giardino. Diventati amici, il sole decise che meritava un nome speciale e cosi da quel giorno venne chiamato girasole.
Perché le rose gialle sono simbolo di infedeltà e gelosia L’origine del significato è nella storia del profeta Maometto e della sua favorita Ai-sha. Poiché egli sospettava che gli fosse infedele chiese all’Arcangelo Gabriele di aiutarlo a scoprire la verità. L’Angelo gli disse di bagnare le rose e, se avessero cambiato colore i suoi dubbi sarebbero stati fondati. Infatti quando Maometto tornò a casa Aisha gli offrì delle rose rosse e lui le ordinò di lasciarle cadere nel fiume. Le rose divennero gialle.
LE PIù anticheE dolciLEggEndE sui FiORi
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come nacquero le rose rosse In origine le rose erano tutte bianche. Un giorno Venere, correndo incontro ad uno dei suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose e le spine la punsero facendola strillare dal dolore. Le rose, bagnate dal suo sangue, vergognandosi per l’offesa recata a Venere, arrossirono all’istante rimanendo così per sempre.
l’origine del narciso La mitologia greca ci tramanda che Narciso era un giovane bellissimo e duro di cuore. Una ninfa, indispettita per essere stata respinta, decise di vendicarsi. Lo portò a specchiarsi in un lago, ed egli, vedendosi riflesso sull’acqua si innamorò perdutamente della sua immagine, convinto che fosse quella di una ninfa bellissi-ma. Quando l’acqua del lago si increspò, l’immagine di Narciso scomparve ed egli, convinto di aver perso la sua amata si gettò nel lago disperato e annegò. Cupido trasformò il giovane in un fiore che chiamò Narciso, affinché tutti ricordassero le disgrazie cui porta la vanità e l’egoismo.
la storia della “margherita Pratolina” In primavera i prati si coprono spontaneamente di migliaia di margheritine. Forse non tutti sanno che tale fiore, detto anche “Pratolina” e così comune alle nostre latitudini, ha una storia molto antica. Il suo nome scientifico è “Bellis” e deriva da una leggenda. Bellis era la figlia del dio Belus. Un giorno, mentre danzava con il suo fidanzato, attirò l’attenzione del dio della primavera per la sua bellezza. Il dio tentò di strapparla al fidanzato, quest’ultimo reagì con violenza e la poveretta, per salvarsi da entrambi si trasformò in una margheritina.La Pratolina fu molto amata nei tempi antichi. Quando Margherita di Valois, sorella di Francesco I sposò Emanuele di Savoia, fu presentata a corte con un cesto di margherite. Luigi IX di Francia amava tanto questo fiore e si era fatto fare un anello a forma di margherita. Margherita d’Angiò, moglie di Enrico VI d’Inghilterra, era solita far ricamare margheritine sulle vesti dei cortigiani: aperte indicavano la vita, chiu-se, la purezza. In inglese la Margherita si chiama “Daisy” e deriva dall’espressione “Day’s eye”, occhio del giorno.
Da sempre i fiori sono considerati oggetti ideali per un regalo, per esprimere un pensie-
ro o uno stato d’animo. Lo sposo dona fiori alla sua amata. Le giovani spose tengono
stretto tra le mani il loro bouquet, scelto con cura. Un fiore vuol dire tante cose, tanto che
esiste un vero e proprio “linguaggio dei fiori”, com’è noto. Ma non tutti sanno che esistono
diverse leggende sui fiori, sulla loro nascita, sul colore che li contraddistingue. Leggende
che parlano d’amore, di matrimonio, di gioia e tanto tanto altro. Eccone alcune.
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la Cura dei fiori recisivolete che i vostri fiori recisi rendano al meglio e più a lungo possibile? ecco i nostri consigli:- Scegliere un vaso di opportune dimensioni e for-ma, anche per avere una sufficiente quantità di ri-serva d’acqua per compensare quella che gradual-mente va perduta per traspirazione.- Non ammassare i fiori nel vaso, in modo che i boccioli abbiano lo spazio per aprirsi e l’aria possa circolare liberamente tra un fiore e l’altro.- Non lasciare mai i fiori senz’acqua e verificare giornalmente che la quantità d’acqua nel conteni-tore sia sufficiente, ma non eccessiva.- Giornalmente, pulire i contenitori con disinfettan-te (es. ipoclorito di sodio) e una spazzola a setole dure e flessibili, cambiare l’acqua (se non si usa un conservante per fiori recisi) usando preferibilmente acqua tiepida (circa 20°C); altrimenti cambiare l’ac-qua almeno ogni tre giorni, rabboccandola se ne-cessario, quando si utilizza il conservante apposito.- Usando conservanti specifici, non impiegare con-tenitori metallici poiché provocherebbero l’anneri-mento dei gambi.- Rinnovare il taglio ogni due/tre giorni togliendo circa 3 cm di stelo, per ridurre la presenza di batteri e migliorare l’assorbimento. La quantità di acqua per il mantenimento dei fiori recisi in vaso varia da fiore a fiore. A meno che l’acqua utilizzata non sia filtrata attra-verso un depuratore essa conterrà certamente, in quantità più o meno accentuate, degli elementi dannosi ai fiori recisi. Ecco perché sarebbe sem-pre preferibile utilizzare acqua bollita, dopo averla lasciata riposare sia per farla raffreddare sia per consentire la sedimentazione degli eventuali sali ancora presenti. Alternative ai conservanti chimici *.In alternativa al conservante si possono usare:- candeggina, nella dose di un cucchiaino per ogni litro d’acqua;- succo di limone, nella dose di un cucchiaino per ogni litro d’acqua;
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- I vasi d’argento sono preferibili come contenitori poiché l’argento ha proprietà battericide, contri-buendo a ridurre la formazione di batteri in acqua.
- Per mantenere i petali più freschi può essere utile tagliare i pistilli del fiore in modo che le sostanze nutritive siano tutte a disposizione della corolla.
- Aggiungere un po’ di zucchero all’acqua può es-sere utile poiché il fiore reciso, non compiendo più il ciclo della fotosintesi, necessita di un apporto esterno di sostanza nutritiva.
- Tenere lontani i fiori dalla frutta e dagli ortaggi che, producendo gas etilene, ne accelerano la fioritura a scapito della durata.
- Collocare i fiori in luogo luminoso ma non diretta-mente esposto al sole, lontano da fonti di calore (calorifero, camino, televisore) poiché l’alta tem-peratura provoca una traspirazione maggiore e un maggior consumo di sostanze nutritive.
- Conservare i fiori in luogo non ventilato e con buon grado di umidità: l’aria secca e le correnti d’aria provocano un precoce avvizzimento.
- Durante la notte collocare i fiori in un luogo il più possibile fresco, anche all’aperto se la tempera-tura notturna è di 15-20°C. Attenzione però agli sbalzi di temperatura che possono provocare una veloce sfioritura.
- Spruzzare quotidianamente foglie e corolle per idratarle, soprattutto nei mesi estivi e se c’è scar-sa umidità nell’aria o se nell’ambiente sono acce-si i caloriferi o il camino.
Se ci accorgiamo che nonostante tutte le precau-zioni i fiori cominciano ad appassire:- Rinnovare il taglio sott’acqua.- Immergere per qualche secondo l’estremità del
gambo in acqua bollente per facilitare l’idratazio-ne, poi collocare il fiore in acqua nuova tiepida.
Se l’appassimento continua, immergere completa-mente il fiore in un contenitore pieno d’acqua tie-pida e lasciarlo a bagno per almeno 30 minuti o comunque finché non si riprende.
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la Cura dei fiori recisi*NUTRIMENTO PER FIORI RECISI*Lo zucchero è l’ingrediente magicoa cura di Ufficio Olandese dei FioriIl Centro di Conoscenza raccomanda semplicemente di utilizzare le dosi in-dicate sulle confezioni dei diversi nutri-menti per i fiori in commercio. Il nutri-mento per fiori recisi, infatti, prolunga la crescita in vaso, stimola i fiori ad aprirsi ed aiuta a mantenere vivo il colore più a lungo. Le bibite possono avere gli stessi risultati, ma è molto più difficile dosarle correttamente. I cosiddetti “rimedi della nonna” sostengono che prolungare la vita in vaso dei fiori è come un mec-canismo ad orologeria. Per il Centro di Conoscenza dei Prodotti dell’asta dei fiori FloraHolland questo spunto è stato sufficiente per iniziare con nuove ricerche. Ecco che cosa ha dimostrato la ricerca: che le bibite che contengono zucchero funzionano e che tutti gli altri rimedi sono sconsigliati. I test hanno dimostrato che il nutrimento normale per i fiori recisi e le bibite (7up in questo caso) hanno un effetto migliore sui fiori se paragonati all’acqua del rubinetto. Gli ottimi risultati raggiunti da 7up sono da attribuirsi allo zucchero contenuto nella bevanda e al suo livello di acidità.
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