anno iii - ic di corniglio · 4 la voce dei bambini anno iii - n. 1 - gennaio 2012 scuola...

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Anno III - N. 1 - Gennaio 2012 Istituto Comprensivo di Corniglio Anno III - Numero 1 Gennaio 2012 Ai lettori, vi presentiamo, con piacere e soddisfazione, il primo numero del nostro giornalino di questo nuovo anno scolastico, realiz- zato con il contributo di tutte le scuole dell’Istituto. Quest’anno si è deciso, diver- samente dal passato, di con- segnarlo a fine genneaio per offrirvi pensieri ed immagini delle numerose iniziative rea- lizzate in occasione del Natale. Le esperienze vissute a scuola in preparazione del Natale resteranno sicuramente nella memoria di bambini e genitori come momenti significativi di vita comunitaria e di condivi- sione di valori comuni. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio e di inserire tutti i materiali pervenuti. Vi preghiamo di scusarci qua- lora non troviate il materiale della vostra classe. Capirete che il limitato spazio a dispo- sizione ha obbligato a fare delle scelte. Ne approfittiamo per invi- tarvi a visitare il sito del nostro istituto, dove troverete materiali prodotti e i blog delle scuole e a sollecitarvi di arricchirli con testi, disegni, foto, filmati e... commenti. Buona lettura e... La redazione Sommario: Dalla Scuole dell’Infanzia Dalle Scuole Primarie Dalle Scuole Sec. di 1° gr. Natale pp 2, 3, 4, 5, 6, 8, 9, 13, 14, 16 Accoglienza pp. 2, 6 Festa Albero pp. 3, 4, 5, 8, 9, 11, 14 attività pp. 3, 5, 7 Autunno pp. 4, 6, 9 Uscite pp. 7, 9, 11, 12, 15 Ringraziamenti Un grazie sentito a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita delle feste di acco- glienza, a quelle dell’albero, agli spettacoli di Natale e... per la cura e l’attenzione alle semplici azioni quotidiane che rendono grandi le nostre piccole scuole di montagna. - pag. 2 - pag. 7 - pag. 13 LA VOCE DEI BAMBINI Le Scuole della Val Cedra e della Val Parma Possono partecipare tutti gli alunni e gli insegnanti; -i componimenti dovranno pervenire alla casella di posta elettronica dell’Istituto entro il 21 marzo 2012. - La giuria esaminerà le opere pervenute e decreterà un vincitore per ciascuno dei tre ordini di scuola; - a tutti i vincitori saranno consegnati i seguenti doni: 1. una corona di alloro 2 . alcune creazioni “artistiche” dei do- centi sul tema. Inoltre il 1° classificato vincerà il CD “IC Corniglio Music” (la canzoni più votate dagli alunni) e 1 libro scelto dalla Com- missione Attività Espressive. partecipate al concorso di poesia Odi et amo amore e odio, gioia e dolore, serenità e rabbia: i sentimenti contrastanti che agitano l’umana esistenza invito AL QUIRINALE PER L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO Una delegazione di studenti e inse- gnanti della nostra scuola ha avuto l’onore di partecipare all’inaugu- razione fell’anno scolastico, in rappresentanza delle scuole della nostra Regione, assieme al Diret- tore dell’Ufficio Scolastico della Regione Emilia - Romagna. L’esperienza è raccontata dagli alunni di Palanza- no a pag. 15 La festa dell’albero coinvolge da alcuni anni molte scuole dell’Istituto. La foto si riferisce alla manifestazione di Corniglio. LA FESTA DELL’ALBERO

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 20121

Istituto Comprensivo di CorniglioAnno III - Numero 1 Gennaio 2012

Ai lettori,vi presentiamo, con piacere e soddisfazione, il primo numero del nostro giornalino di questo nuovo anno scolastico, realiz-zato con il contributo di tutte le scuole dell’Istituto.Quest’anno si è deciso, diver-samente dal passato, di con-segnarlo a fine genneaio per offrirvi pensieri ed immagini delle numerose iniziative rea-lizzate in occasione del Natale. Le esperienze vissute a scuola in preparazione del Natale resteranno sicuramente nella memoria di bambini e genitori come momenti significativi di vita comunitaria e di condivi-sione di valori comuni.Abbiamo cercato di fare del nostro meglio e di inserire tutti i materiali pervenuti. Vi preghiamo di scusarci qua-lora non troviate il materiale della vostra classe. Capirete che il limitato spazio a dispo-sizione ha obbligato a fare delle scelte.Ne approfittiamo per invi-tarvi a visitare il sito del nostro istituto, dove troverete materiali prodotti e i blog delle scuole e a sollecitarvi di arricchirli con testi, disegni, foto, filmati e... commenti.Buona lettura e...

La redazione

Sommario:

Dalla Scuole dell’InfanziaDalle Scuole PrimarieDalle Scuole Sec. di 1° gr.

Natalepp 2, 3, 4, 5, 6, 8,

9, 13, 14, 16

Accoglienzapp. 2, 6

Festa Alberopp. 3, 4, 5, 8, 9,

11, 14

attivitàpp. 3, 5, 7

Autunnopp. 4, 6, 9

Uscitepp. 7, 9, 11,

12, 15

Ringraziamenti

Un grazie sentito a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita delle feste di acco-glienza, a quelle dell’albero, agli spettacoli di Natale e... per la cura e l’attenzione alle semplici azioni quotidiane che rendono grandi le nostre piccole scuole di montagna.

- pag. 2- pag. 7- pag. 13

LA VOCE DEI BAMBINILe Scuole della Val Cedra e della Val Parma

Possono partecipare tutti gli alunni e gli insegnanti; -i componimenti dovranno pervenire alla casella di posta elettronica dell’Istituto entro il 21 marzo 2012.- La giuria esaminerà le opere pervenute e

decreterà un vincitore per ciascuno dei tre ordini di scuola; - a tutti i vincitori saranno consegnati i seguenti doni: 1. una corona di alloro 2 . alcune creazioni “artistiche” dei do-centi sul tema.Inoltre il 1° classificato vincerà il CD “IC Corniglio Music” (la canzoni più votate dagli alunni) e 1 libro scelto dalla Com-missione Attività Espressive.

partecipate al concorso di poesia Odi et amo

amore e odio, gioia e dolore, serenità e rabbia:

i sentimenti contrastanti che agitano l’umana esistenza

invito

AL QUIRINALE PER L’INAUGURAZIONE

DELL’ANNO SCOLASTICOUna delegazione di studenti e inse-gnanti della nostra scuola ha avuto l’onore di partecipare all’inaugu-razione fell’anno scolastico, in rappresentanza delle scuole della nostra Regione, assieme al Diret-tore dell’Ufficio Scolastico della Regione Emilia - Romagna. L’esperienza è raccontata dagli alunni di Palanza-no a pag. 15

La festa dell’albero coinvolge da alcuni anni molte scuole dell’Istituto. La foto si riferisce alla manifestazione di Corniglio.

LA FESTA DELL’ALBERO

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 20122

Scuola dell’Infanzia di Beduzzo

IL FANTASMA MUSICHINO CI INVITA NEL CASTELLO E CI RACCONTA …

NEL CASTELLO DELLE STORIE …. SSSSSSSSSS ……

SFOGLIAMO, GUARDIAMO,TOCCHIAMO,RACCONTIAMO

….LA MAGIA DELLE STORIE ….

FESTA DELL’ACCOGLIENZA

…… E LA LUNA DICE ALLA STELLINA SMETTILA DI AVERE PENSIERI BUI CHE TI SPENGO-NO, VIENI A BERE IL THE DA ME….. MA PER LA STRADA DEL CIELO LA STELLINA INCON-TRA BABBO NATALE.

…..UN LIBRO PER AMICO ….

CON ARCOBALENO SCOPRIAMO CHE E’ BELLO STARE INSIE-ME

IL FANTASMINO ERA TRISTE PERCHE’ ERA SOLO E FACEVA LA MUSICA TRISTE,IL BAMBINO CORAGGIOSO DIVENTA SUO AMICO, INSIEME FANNO UNA MUSICA ALLEGRA.

CON LA STELLINA ELSA INCONTRIAMO BABBO NATALE

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 20123

Scuola dell’Infanzia di Corniglio

IL FANTASMA MUSICHINO CI INVITA NEL CASTELLO E CI RACCONTA …

IL CONCERTO DI NATALE

E’ NATALE ABBIAMO REALIZZATO UN LIBRICINO CHE RACCONTA LA STORIA DI BABBO NA-TALE

NEL BOSCO ABBIA-MO CORSO, GIOCA-TO E CANTATO LA

CANZONE DELL’AUTUNNO….

OGNI BAMBINO HA REGA-LATO UN LIBRO ALLA BI-BLIOTECA DI SEZIONE POI ABBIAMO GIOCATO ALLA “CACCIA AL LIBRO” E MAN-GIATO PANE E NUTELLA

1. STRAPPIAMO LA CARTA IN TANTI PEZ-ZETTINI

FACCIAMO LA CARTA 2. LI METTIA-

MO IN UNA BACINELLA CON L’ACQUA E LASCIAMO MACERARE

3. PRENDIAMO I RETINI CON SO-PRA LA STOF-FA, METTIAMO LA CARTA TRITATA E COLORATA E LA-SCIAMO ASCIU-GARE

4. IL FOGLIO E’ ASCIUT-TO … PRONTO PER DIVENTA-RE LA PAGINA DEL LIBRO DI NATALE

IL NATALE CHE VORREI

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 20124

Scuola dell’Infanzia di Lagrimone

Babbo NataleBabbo Natale viene di notteViene in silenzio a mezzanottedormono tutti i bimbi buonie nei lettini sognano i doniBabbo Natale vien fra la neveporta i suoi doni là dove devenon sbaglia certo, conosce i nomidi tutti quanti i bimbi buoni.

Foglie d’ autunno.Quelle matte,matte foglie,arancio, rosse, verdi e gialleche disegnano nell’ aria le figure piu’ bizzarre,per terra son cadute,ma senza farsi male.Se taci, le puoi ascoltare:sotto la pioggerellacantano una canzone,imparata dagli uccellininella bella stagione.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 20125

Scuola dell’Infanzia di Monchio

Per Natale abbiamo fatto anche altre cose: queste sono le palline che ab-biamo dipinto e con le quali abbia-mo addobbato l’Albero della piazza, in occasione della festa dei 150 anni dell’unità d’Italia. Quel giorno c’erano anche la Banda e il Coro. Con loro, nella Sala Don Bosco abbiamo cantato Fratelli d’Italia. E’ stato molto bello!

A proposito di alberi, il giorno della festa dell’albero siamo andati a raccogliere le mele, le noci, le ghiande e le foglie. Abbiamo osservato i colori della natura, il bosco vicino e una volta a scuola ci siamo sbizzarriti.

4- Albero in cartone dipinto con tempere e adornato con paillet-tes di vario genere e perline co-lorate

E per sorridere un po’…Geremia- Maestra mi metti il formaggio nella minestra per favo-re? INS- ma guarda che te l’ho già messoGeremia- (Sguardo sconsolato, osserva attentamente il piatto) ma io non lo trovo!!! INS -Che belli i tuoi stivaletti Matteo! Ma sono nuovi!Matteo - Questi sono giovani

“Siamo gli gnomi di Babbo Natale…

abbiamo un compito molto speciale…

Dobbiamo costruire con le nostre mani

i doni dei bimbi che son stati buoni…”

1- Foglie vere per l’albero delle mele, frutti in pongo

2- Colla e foglie smi-nuzzate su sfon-do con tempere spugnate per il noce

3- Chioma colora-ta per la quercia con la tec-nica del frottage

INS.- Anche tu Giacomo sei stato al mare? Giacomo- SI!!! Facevo i tuffi INS- Allora sai nuotare. Giacomo- No, mi metto le braciole

NO!!!! Siamo i bambini di Monchio ma…abbiamo un amico folletto che abita nel bosco, al Passo del Ticchiano. Il suo nome è Gigetto, ci fa scherzi, regali, piccoli dispettucci, ma noi gli vogliamo molto bene. Quest’anno, con il maestro Paolo, abbiamo imparato questa canzone simpatica e allegra e l’abbiamo cantata durante la festa di Natale. Ci hanno detto che anche Gigetto era nascosto ad ascoltarci ed è rimasto molto soddisfat-to!

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 20126

Scuola dell’infanzia di TizzanoL’ACCOGLIENZATutti i bambini e le bambine della Scuola dell’Infanzia di Tizzano hanno intrapreso una nuova avventura, con l’emozione di ritrovarsi più adulti, più responsabili, più tristi e più felici.E con tutte le loro manine hanno salutato e dato il ben-venuto a tutta la Scuola nel suo splendore: ristrutturata e più spaziosa.

L’INVERNOAspettando il Natale… abbiamo imparato la poesia: “ La notte di Natale” e i canti per interpretarli di fronte ai genitori durante la festa al Centro Paglia.

L’AUTUNNOAttraverso la lettura e la rielabo-razione di diversi libri abbiamo rappresentato con cartelloni e costruzioni di libri, diverse sto-rie inerenti le stagioni. Quando si ascolta una storia i bambini si riuniscono intorno al loro ”Ami-co albero”, che hanno dipinto tutti insieme. Con i bambini della Scuola Pri-maria abbiamo fatto una passeg-giata nel bosco e abbiamo raccolto e mangiato le casta-

gne, bevuto alla fontana del Parco del Fontanello”.

Insieme ai ragazzi dei plessi della Primaria e della Secon-daria di primo grado abbiamo salutato, con canti e gio-chi, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, tutti gli insegnanti, le collaboratrici della Scuola.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 20127

Scuola Primaria di Beduzzo

Al vivaio di Ponte ScodognaGli alunni della scuola di Beduzzo hanno avuto la possibilità di conoscere come avviene il riciclaggio dei rifiuti organici al vivaio di Ponte Scodogna, per poi realizzare a scuola un’esperienza diretta di produzione di compost, con l’impegno regolare, l’attesa e le osservazioni che un’attività come questa richiede.Il concime sarà utilizzato per l’orto didattico, già preparato in autunno e in attesa della semina, nella prossima primavera.

Abbiamo visto un mucchio di foglie e tronchi dal quale usciva un po’ di fumo: era il primo mucchio di compost.

Al vivaio di Ponte Scodogna, appena scesi, c’era una guida, che si chiamava Anna e ci ha spiegato che cos’è un vivaio, poi su un cartello, c’era una mappa e ci ha fatto vedere dove dovevamo andare, si chiamava impianto di compostaggio. Intanto che andavamo là, ci ha fatto vedere delle immagini di alcuni animali: il coleottero, la lumaca, il collembolo, la chiocciola, il cento piedi, il mille piedi, il lombri-co. Poi siamo arrivati all’impianto di compostaggio. Anna ci ha spiegato come i rifiuti organici diventano concime e cos’è il compost.

Mi è piaciuto di più quando siamo andati a fare la passeggiata e quando ci ha fatto conoscere gli insetti. Io, per esempio, non conoscevo il cento piedi e il porcellino di terra. Anna ci ha fatto rovesciare le scatole e ci ha dato le lenti d’ingrandimento, due o tre bastoncini e una pinzetta. Dentro la terra che c’era nella vaschetta, c’erano un lombrico, un porcellino di terra e per magia c’era anche una forbicina. Alla fine abbiamo salutato Anna e siamo tornati a scuola.

Anna ci ha fatto scavare nei mucchi e ci ha spiegato perché uno di essi, il primo, fumava: perché dentro ci sono i decom-positori che trasformano i rametti e le foglie.La trasformazione avviene in tre fasi. La prima fase: nel pri-mo mucchio, c’erano pezzi di legna grossi e dal suo interno usciva fumo, perché dentro c’erano piccoli esseri che riscal-dano. La seconda fase: nel secondo mucchio, c’erano rami e foglie più fini. La terza fase: nel terzo mucchio, c’erano cose finissime.

La sfidaIl 15 novembre siamo andati a Ponte Scodogna a visitare una compostiera. Siamo scesi e la nostra guida ha iniziato a spie-garci i vari tipi di piante e ci ha mostrato su una cartina dove eravamo noi e dove era la compostiera. Era un po’ lontana, perciò, mentre attraversavamo i campi, ci ha spiegato i tipi di insetti e animali che vivevano in quel luogo. Dopo ci siamo diretti verso la compostiera. Noi abbiamo visto un mucchio di vegetali fumanti e noi abbiamo pensato che si stesse in-

cendiando. Ma Anna, la nostra guida, ci ha spiegato che era normale e che il fumo dimostrava l’ossidazione. Successivamente la guida prese delle bacinelle, delle palette, dei bastoncini, delle pinze e delle lenti d’ingrandimento. Ci voleva proporre una sfida. Ci diede il materiale e ci spiegò la sfida. Si trattava di trovare degli insetti nel m mucchio di compost. Noi tutti abbiamo trovato diversi tipi di insetti. Alla fine, era quasi mezzogiorno, siamo dovuti tornare a scuola. La cosa che mi è piaciuta di più era cercare gli insetti nel compost.

Adesso tocca a noi L’orto didatticoDopo la visita, abbiamo deciso di costruire una piccola compostiera, nella quale produrremo con i resti della cucina il compost per il nostro orto...

Abbiamo infatti gia delimitato e recintato l’area in cui in primavera nascerà il nostro orto.

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Scuola Primaria di Corniglio

4 novembre 2011Per la nostra scuola è stata una giornata intensa.Era dedicata alla festa degli Alpini (in ricordo dei caduti nel 150° dell’Unità d’Italia), dell’Acqua, degli Alberi.A scuola i bambini più grandi hanno letto le poesie e i testi sulla 1° guerra mondiale e gli alpini con il vestito verde e il cappello, hanno raccon-tato della guerra.Tutti insieme, con anche i bambini di Beduzzo siamo andati al tempietto dove

si trovano le lapidi con tutti i nomi dei caduti del nostro co-mune, lì abbiamo cantato l’in-no italiano. Poi nella baita gli alpini ci ave-vano preparato una ricca me-renda e ci hanno fatto ascolta-re qualche canto tipico alpino.Gabriele ricorda: - Un alpino mi ha dato il suo cappello, io l’ho messo e gli ho fatto il sa-luto militare!-.

L’acqua non è mancata per tutto il giorno. Giovanna ricorda: - Pioveva… era la giornata dell’acqua!-. A causa di questo non abbiamo potuto fare il brindisi con l’ac-qua della fontana in piazza.Qualche albero in-vece è stato messo a dimora (cioè in terra) proprio vicino alla baita alpina. Così abbiamo fe-steggiato tutte le cose importanti di cui avevamo già parlato in classe ne-gli ultimi giorni.

23 dicembre: CONCERTO DI NATALEÈ iniziato alle venti e trenta con la presentazione del maestro Nando. Poi dopo che due musicisti hanno suonato con violino e fisarmonica musiche natalizie e patriottiche è finalmente arrivato il nostro momento. Tutti schierati sui gradini davan-ti all’altare abbiamo seguito la scaletta: abbiamo cantato, recitato filastrocche e poesie, a volte singolarmente, a volte in gruppo anche con i ragazzi delle medie.Sono venuti a cantare anche i nostri compagni Paolo e Flavio (che per alcuni mesi sono trasferiti in un’altra scuola). Con grande gioia hanno preso parte al coro, ricordando i canti degli scorsi anni.Penso che, come sempre, il nostro spettacolo sia riuscito molto bene: è sempre bello iniziare le feste natalizie con canti che portano serenità.Poi abbiamo chiuso in bellezza con il rinfresco preparato a scuola da Mary, Mariella e Betta.

( Laura )

31 ottobreFESTA

DEL RISPARMIO Anche quest’anno abbiamo aperto la Minibanca a scuola. Gli addetti sono Laura, Simone e Gabriele.I bambini e gli adulti della scuola possono portare i loro risparmi (massimo un euro ogni giovedì) e noi alla fine dell’anno scolastico glieli renderemo con un po’ di interessi (forse al 10%?).Per avere gli interessi da corrispondere ai no-stri clienti stiamo già pensando ad un piccolo

investimento: cioè noi acquisteremo materiale con cui fabbricare o produrre qualcosa (non di-ciamo cosa, sarà una sorpresa!) che poi “vende-remo”. Così potremo ripagare gli interessi e se resterà qualche soldino in più lo daremo a don Gianni per i bambini africani.Funziona pressappoco così il piccolo prestito che ha ideato Yunus per aiutare i poveri del mondo.

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Scuola Primaria di Lagrimone

LA NOSTRA FESTA DI NATALE

Martedì 20 dicembre,a scuola c’è stata una grande festa:ci siamo scambiati gli auguri di Natale. Abbiamo

cantato, recitato poe-sie per ricordare che il Natale è una festa dav-vero speciale!Eravamo emozionati perché c’era tanta gen-te: nonni ,genitori, zii e amici che applaudiva-no e ci ascoltavano con molta attenzione. An-che il sindaco e il pre-side sono arrivati per augurarci buon Natale e noi eravamo davvero soddisfatti!Per quell’occasione la sala del centro sporti-vo era stata addobbata con i nostri disegni che

hanno reso ancora più magica l’atmosfera. Alla fine non poteva mancare un delizioso rinfresco preparato di nostri gentilissimi genitori.

(CLASSE 2°)

UNA MERENDA AUTUNNALEIn una bella giornata d’autunno, lo zio di un nostro compagno si è offerto gentilmente di cuocere per noi un po’ di castagne. C’era un buon profumo di caldarroste e il fuoco

lasciava nel cortile della scuola un leggero odore di fumo. Que-sto signore era davvero bravo, così bravo da far saltare tutte insieme le castagne in una pa-della dal manico lungo.Dopo aver osservato come ve-nivano cotte, siamo entrati in mensa per assaggiare e gusta-re le caldarroste. Il giorno prima, con l’aiuto delle nostre cuoche e della no-stra bidella Marcella, abbiamo preparato il castagnaccio, una

torta speciale fatta con la farina di castagne:davvero squisita! Molto gustose erano anche le frittelle di castagne ripiene di mele e latte.Abbiamo scoperto così, che la castagna è un ottimo frutto autunnale con cui si prepa-rano tanti dolci ed è davvero il simbolo dell’autunno . (CLASSE 3^)

FESTA DELL’ALBERO Il bosco è fatto di grandi saggi:querce, pioppi, castagni, e tanti faggi:come giganti buoni e silenziosi ascoltano i racconti fantasiosiche noi bambini sappiamo inventare e a volte anche animare.Le loro foglie colorate e accartocciatesi posano sul terreno addormentate,tessendo una trapunta assai carinache alle radici fa da copertina.Gli animaletti dal freddo scampati nei tronchi si sono rifugiatiaspettando la bella stagione che porterà una lieta evasione.Ogni uomo nel bosco incantatoraccoglierà un frutto prelibatoche vitamine assicurerà a chi lo vorrà.Il bosco è fatto di amici generosi che tanto danno e non sono onerosi,gli alberi da sempre sono preziosi aiutantie per ognuno di noi grandi insegnanti. (CLASSE 5^)

TUTTI ALLA PARMALAT

Giovedì 17 novembre, siamo andati allo stabilimento Parmalat di Collecchio.Appena siamo arrivati,un signore di nome Roberto ci ha accolti e ci ha spiegato le regole di comporta-mento: non correre,restare uniti, non toccare niente e non scattare foto.

Ci ha detto che lì ogni giorno, arrivano un milione di litri di latte trasportati da settanta autobotti che provengono dall’ Italia, dalla Germania, dalla Francia e dall’Austria.Le autobotti passano dalla portineria per essere con-trollate, poi l’analista prele-va due o tre campioncini di latte, li porta in un laborato-

rio e li analizza; un buon latte deve contenere acqua, proteine e grassi , non devono essere presenti antibiotici.Il latte viene poi sterilizzato e pastorizzato cioè riscaldato a settantacinque gradi per 15 secondi per togliere tutti i microbi. Alla fine viene confezionato e portato nel magazzino per poi essere venduto.Alla Parmalat non si produce solo latte,ma anche yogurt,succhi di frutta e panna. Divertente è stato osservare come tutti questi prodotti passavano su nastri velocissimi e come dei robot chiamati muletti,trasportavano i bancali da un posto all’altro.La nostra visita si è conclusa alla scuola del latte dove abbiamo visto un fil-mato sull’ alimentazione sana poi la nostra guida ci ha regalato dei simpatici omaggi che abbiamo portato a casa.È stata una visita davvero molto interessante e una giornata proprio diver-tente! (CLASSE4^)

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 201210

Scuola Primaria di Monchio

Pacifi’Abbiamo preparato un fondale grandissimo con tre paesaggi. Nel Paese del Caldo abbiamo dipinto due giraffe e un albero molto scuri su uno sfondo rosso, giallo e arancione; per il Paese del Freddo abbiamo costruito un igloo di polistirolo con i mattoncini che sembravano veri e davanti abbiamo messo tre foche fatte di carta vellutata; per la mega – città abbiamo disegnato grattacieli e ciminiere che sputavano “un fumo nero e puzzolente”. La nostra recita parlava del-la pace portata sulla Terra da un alieno, interpretato da Valon. Gli abbiamo messo in testa un casco da sciatore rivestito di alluminio con due lunghe anten-ne. Lui parlava come un robot e tutti ridevano. Erano divertenti anche i fiori che sbocciavano e crescevano in un attimo: erano i bimbi della materna che, acco-vacciati a terra, si alzavano in piedi in un secondo. Dopo ogni scenetta cantavamo una canzone, per esempio: “Oggi è nato sulla Terra un bel fiore pro-fumato, non lo trovi dal fioraio, ma lo porti dentro al cuor…” e le ragazze delle medie ci accompagnavano con la chitarra: sono state molto brave! Il pubblico ci ha applauditi tantissimo e alla fine ci hanno detto che la recita era stata molto emozionante.

Festa di compleanno Ne ho compiuti abbastanza, son centocinquanta!Un bell’albero decoratocon le palline che abbiam pitturato:verdi, bianche, rossecome se niente fosse.Quel giorno era pieno di gente,davvero un bell’ambiente!Il sindaco parlava,la banda suonava,cantavamo noi bambinicome garibaldini!Nella piazza del nostro paese tutti l’han guardato per un mese.

Per il Progetto “Libro – film” stiamo leggendo libri dai quali sono poi stati tratti film o cartoni. Prima leggiamo il libro, poi guardiamo il film e facciamo un confronto. A volte il film ci delude perché leggendo ci eravamo creati delle immagini che poi nel film il regista ha immaginato diversamen-te. E’ comun-que molto interessante questo lavo-ro perché ci fa riflettere di più sulle diverse si-tuazioni. Per ora abbiamo preso in con-s ideraz ione due storie che trattano il tema della di-versità. Chi, a prima vista, ci appare ostile o addirittura ci fa paura, può rivelarsi una persona positiva con tante cose da insegnarci. E.T. è brutto e molto strano, ma i bambini che lo accolgono nella loro casa imparano subi-to a volergli bene. E’ per questo che lo aiutano in tutti i modi a ritornare a casa in una lontana galassia. Anche Mambo è un diverso e i pinguini della colonia lo aggrediscono, così lui è costretto a cercare un’altra colonia. Qui apprezzano il suo modo di ballare e lui è felice. Non sapevo che per i pin-guini imperatore fosse importante saper cantare e Mambo era nato senza questa abilità. Era una grande vergogna per lui e per la sua famiglia! Pove-rino, quante volte ci ha provato a cantare. Non saperlo fare voleva dire non poter esprimere il sentimento del cuore, voleva dire rimanere solo, senza una compagna alla quale dedicare il proprio amore. Povero Mambo! Per fortuna nell’altra colonia, tutti vogliono imparare a ballare come Mambo. Anche lui avrà Gloria come compagna e l’ammirazione di tutti. Niente di più bello: poter essere ricompensati di tante sofferenze.

SIAMO TUTTI E.T.

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 201211

Scuola Primaria di Palanzano

Son caduto nella zolla, son caduto a testa in giù,ora sono nel terreno e incomincio a sbadigliar….Tra i miei rami gli uccellini, fanno mille concerti-ni…Se ti guardi intorno e presti attenzione ci son mille tesori segreti da scoprire….

Ci sono api sui fiori che danzano qua e là….

Nella nostra scuola martedì 22 novembre 2011 si è svolta la festa dell’albero, una ricorrenza che già da alcuni anni continua a ripetersi.Dopo durissime è faticosissime prove, durante le quali ad ognuno di noi erano state assegnate una targhetta che identificava un albero ed una par-te da recitare, giunge finalmente il giorno della festa.Solo nel momento in cui la maestra ha aperto il sipario per cominciare lo spettacolo, abbiamo sco-perto davanti a noi genitori, zii, nonni, amici della scuola media ed il nostro preside.Benchè fossimo tutti molto emozionati ed agitati, ognuno di noi è riuscito comunque a recitare la propria parte e così…è stato un successone !!!Abbiamo poi intonato due canti riguardanti i nostri amici alberi: “L’avventura del semino” e “Viva la natura”.Gli applausi non sono mancati!!!!Al termine dello spettacolo il nostro preside ha let-to una poesia riguardante un albero che nella 2^ guerra mondiale era sopravvissuto ai Abilita utilità per la lettura dello schermobombardamenti.E’ stata una giornata molto interessante e diver-tente… per tutti …

La festa dell’alberoSPETTACOLO TEATRALE: HUCKLBERRY FINN

E BIAN-O-RENNIl 2 Dicembre con tutte classi siamo andati a teatro a Parma a vedere “Hucklberry Finn e Bianc-o-Renn” il famoso personaggio nato dalla penna di Mark Twain. Lo spettacolo racconta di un ragazzo: Huck. Era un ragazzo svogliato, non voleva mai fare i com-piti o studiare, era sempre e solo in-teressato a giocare con il Nintendo in particolare a Super Mario Bross in-crime, nonostante i ripetuti rimproveri del padre. Così quest’ultimo stanco di tutto ciò decise di privarlo del gioco e Huck dovendo studiare storia lo fece, ma si addormentò sul libro e si ritrovò in un sogno: navigava su una zatte-ra, attraverso il fiume Missisipi. Era accompagnato dal suo amico imma-ginario “Bianc-o-Renn” che significa: Bianco o Nero allo specchio, il quale si rivelò poi essere la sua coscienza. Dopo una lunga navigazione si ritrovò così in America, gli anni erano quelli a cavallo tra la guerra di Secessione e l’abolizione della schiavitù, quando gli africani venivano strappati dalla loro terra, costretti a lavorare nei campi di cotone, ed è proprio così che si ritro-va Huck nel sogno: Lavora nei campi di cotone per tutto il giorno, tenta di scappare ma è impossibile, il suo amico (Bian- o- Renn) lo avvisa e gli fa capire che da li non si può scap-pare, che c’è un tempo per lavorare e uno per rilassarsi, così continua a lavorare sfruttato e maltrattato; vor-rebbe tanto poter tornare a fare i compiti e a mangiare il minestrone. E’ proprio da questa terribile situazione di pena, di sofferenza, di costrizione e dolore che Bianc- o- Renn insegna ad Huck che attraverso la musica si può portare e ricevere armonia. Così Huck prova suonando una fisarmoni-ca e si accorge che il suo amico dice la verità. Nasce così il “Blues”. Huck infine si sveglia, sul tavolo ritrova il suo Nintendo ma decide di chiuderlo, prende invece i suoi libri e comincia a studiare. Huck ha imparato quanto è importante lavorare, come veni-vano trattati gli schiavi una volta, e che attraverso la musica Blues si può possono superare le difficoltà. Questo spettacolo mi è piaciuto molto perché oltre ad essere simpatico mi ha inse-gnato che è importante fare i compiti, che c’è un tempo per lavorare e uno per divertirsi, ho inoltre imparato un nuovo genere musicale bellissimo: Il Blues. “Dal letame possono nascere fiori”, diceva spesso Huck.

Huck stanchissimo continua a raccogliere il cotone, minacciato dal padrone. (France-sco)

Huck pensa a come poter fuggire da quel-la brutta situazione. (Raluca)

Huck attraversa il Missisipi sulla sua zat-tera. (Hadil)

Huck risvegliatosi dal sogno si dirige verso la sua scrivania per incominciare a studia-re. (Nidhi)

Huck sulla sua zattera attraverso il Missi-sipi. (Loris)

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 201212

Scuola Primaria di Tizzano

Il formaggio alienoOggi ho incontrato un alieno tutto verde. Stava mangiando un formaggio alieno più puzzolente del taleggio. Però sem-brava buono.Me ne ha offerto un pezzetto. Quando l’ho assaggiato, ho pensato: «Somiglia alla caciotta, ma è piccante e dolce nello stesso tempo». Subito, però, mi sono trasformata in alieno per 30 secondi. Mi sono spaventata un po’ quando mi sono vista tutta verde. Ma non è stato spiacevole essere alieno: potevo ruotare gli occhi dietro la testa, avevo poteri telepa-tici e capivo la lingua aliena.Come potevo contraccambiare?In tasca avevo soltanto una caramella al caffè. Gliel’ho of-ferta e l’ha succhiata con piacere. È toccato a lui, allora, tra-sformarsi in umano, ma soltanto per 20 secondi: la caramella era piccola. Gli sono spuntate le orecchie, prima non le aveva. Ha sentito un cinguettare di uccelli e gli è piaciuto molto: aveva un’espressione felice. «Che bello!» ha esclamato in perfetto italiano, ma con un leggero accento alieno.Mi sarebbe piaciuto comunicare ancora, ma l’effetto del formaggio e quello della caramella erano finiti. Anche lui deve aver pensato la stessa cosa. Così è salito sulla sua navicella ed è uscito subito con un piatto in mano. Aveva piccole mani verdi con quattro dita nodose.Nel piatto c’era un cibo simile alla pasta al pesto. Me lo ha offerto insieme ad una strana forchetta fatta di un materiale simile ai diamanti e con due soli denti.Ho assaggiato la pasta: era squisita. Sapeva davvero di pesto, ma si sentiva anche un’erba diversa, non l’avevo mai assaggiata prima. Era proprio buona: non sapevo se riprendere il dialogo o continuare a mangiare. L’alieno, però, mi ha mandato un messaggio telepatico: «Ciao, mi chiamo Alien Bumbum e vengo dal pianeta Cosmo, vicino alla stella Alpha Cen-

tauri. Sono qui in missione di pace per vedere se è possibile un accordo tra i nostri popoli».«Sarebbe bello. Però gli esseri umani fanno sem-pre tante guerre – gli ho risposto – Comunque, non posso decidere io, devi andare alla sede delle Nazioni Unite. Prima, però, passa a cena a casa mia».L’ho accompagnato a casa, e l’ho presentato alla mamma ed al papà che non si sono per nulla stu-piti.Per l’occasione, la mamma ha preparato una gran-de pizza ai würstel e il papà ha stappato una botti-glia di lambrusco buono, quello fatto dal nonno.A tavola Alien Bumbum ha assunto ancora un aspetto umano: somigliava molto al dottor Man-

zi, il veterinario del paese. Ci ha raccontato del suo pianeta. È molto simile alla Terra ci sono un’atmosfera respirabile, tanta acqua, piante e animali.I cosmosiani, ci ha detto, mangiano soprattutto per piacere, infatti potrebbero farne a meno perché la loro pelle contiene clorofilla e sono in grado di produrre sostanze nutritive grazie all’acqua e ai gas che assorbono dall’aria (soprattutto azoto ed anidride carboni-ca).A proposito delle Nazioni Unite, Alien Bumbum ci ha detto: «Andrei volentieri, ma l’astro-nave ha un guasto e il robot di bordo ci impiegherà quasi un mese per le riparazioni. Come posso fare?»«Con l’aereo – abbiamo risposto in coro – però ci vuole il biglietto e costa molto».«Ma io non ho soldi terrestri. Come faccio?»«Non hai niente di prezioso da vendere?»«Sì, ho raccolto molto di quel metallo giallo che chiamate oro».Andammo subito a prenderlo ed il giorno dopo lo vendemmo ad un orefice. C’erano abba-stanza soldi per numerosi voli in aereo.C’era ancora un problema. Alien Bumbum poteva prendere un aspetto umano, ma non aveva documenti umani, soprattutto, non aveva il passaporto. In aeroporto avrebbero potuto fermarlo come immigrato clandestino.Però Alien somigliava al dottor Manzi. Glielo abbiamo presentato e gli abbiamo spiegato la sua missione. Il dottore è stato molto felice di conoscere un alieno e gli ha volentieri dato il suo passaporto.Abbiamo deciso di andare con lui alle Nazioni Unite per aiutarlo. Il volo in aereo è andato bene.Giunti a destinazione, siamo andati negli uffici dell’ONU, ma quando Alien Bumbum ha detto di essere un alieno, si sono messi a ridere. Allora Alien ha mangiato un po’ di cibo alieno ed ha ripreso il suo aspetto. Gli impiegati si sono spaventati ed hanno chiamato la polizia. Ci hanno portato tutti in prigione dove siamo rimasti per molti giorni. Alcuni scien-ziati hanno anche proposto di vivisezionarci.Per fortuna, un’associazione di ufologi ci ha mandato un avvocato che ha ottenuto la li-bertà condizionata.Appena usciti di prigione abbiamo deciso di scappare. Alien Bumbum, con uno speciale telecomando, ha fatto arrivare l’astronave che era ormai riparata.Gli abbiamo chiesto di fare un giro con lui sul suo pianeta, ma ritorneremo presto per fargli visitare l’Italia ed assaggiare i nostri piatti migliori.E le Nazioni Unite? Forse è troppo presto.Cl 4°: Valentina Agazzi, Elyas Delsante, Kaur Ramanpreeet, Giada Lazzari, Fersilet Llenga, Lara PesciCl 5°: Riccardo Calugi, Suraj Kumar, Andrea Rozzi, Kunwar Walia, Andrea Zanchetta

Il monte Fuso Mercoledì 30 novembre, le maestre ci han-no portato al monte Fuso, per farci cono-scere gli animali del bosco e capire le loro caratteristiche.Una guida ci ha spiegato che per entrare nel parco dovevamo fare silenzio perché altri-menti avremmo fatto scappare gli animali e non avremmo potuto vederli.Quando siamo entrati nel recinto abbiamo vi-sto i daini ma nel parco ci sono anche i cervi e i mufloni.I daini hanno 4 zoccoli, però per camminare appoggiano solo 2 zampe. Hanno il sedere bianco con una coda di colore marrone. Sulla testa hanno delle corna: i palchi. I palchi dei daini sono a forma di pala, invece il cervo ha i palchi con la punta.Il daino ha anche delle macchie bianche ton-deggianti. I cuccioli non hanno ancora i pal-chi. Spuntano dopo il primo anno di vita.I daini possono perdere i palchi quando lot-tano tra loro, ma li perdono comunque ogni anno: ricrescono più grandi in primavera.Il muflone, invece, non perde le corna. Per questo non possiamo trovarle nel bosco, se non quando l’animale è morto.Il muflone non fa parte dei cervidi, ma dei bovidi. Per trovare tracce del daino dobbiamo usare i nostri 5 sensi.Possiamo trovare sugli alberi dei segni di palchi sfregati per affilarli oppure anche del sangue per quando si tolgono le pellicine che hanno sui palchi.Possiamo trovare la loro tana e le loro im-pronte.I daini fanno bagni di fango per proteggersi dai parassiti.La guida ci ha detto che ci sono anche degli animali che entrano ed escono nel recinto del parco per cercare il cibo. Si possono spostare anche per la temperatura.Nel parco abbiamo visto a terra delle piccole palle generate dalle piante. Si chiamano gal-le e si formano attorno all’uovo di un insetto. Se nella galla c’è un buco, l’insetto è uscito, altrimenti è ancora dentro.Nel bosco possiamo trovare anche gli aculei dell’istrice.Lara Pesci

La fantasia ha il potere...

Siamo andati al Monte Fuso a cercare di riconoscere: tracce, escrementi e segni de-gli animali del territorio: cervi e daini.I cervi e i daini appartengono alla specie dei cervidi. Hanno dei pallini bianchi in tut-to il corpo.Le corna del cervo sono ramificate e quelle del daino sono a pala e tutte e due cado-no in primavera ma ricrescono dopo pochi mesi.Il daino e il cinghiale si rotolano nell’inso-glio (una spece di buca piena di fango).Ci sono degli animali che entrano ed esco-no a piacimento dal parco del monte Fuso: la volpe che scavalca la rete, lo scoiattolo che cammina da un ramo all’altro e il tasso che scava buche sotto terra (il più educato di questa categoria, perchè si scava la la-trina da solo).Elyas Delsante

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 201213

Scuola Secondaria di 1° grado di Corniglio

Il vento che porta Natale

Rit. Cade la neve nasce Gesùnel vento che porta Natale una rosa di stella lassù …senti il vento che bussa alle caseche annuncia, annuncia Natal ...Un vento che portaun dono speciale!Ci rende tutti felici e puri ma c’è qualcuno che ha fame e ha freddoE Gesù viene …per chi sta male e per chi sta bene …Una luce illumina il mio camminoper portarmi dove tu mi sei vicino.Sei un sorriso che consola,sofferenza e tristezza non si sentono più. Anche l’uomo che nulla haa Natale, tanto amore riceverà. Rit. Cade la neve …La gioia inonda i nostri cuorie la tristezza scaccerà!La notte è scesa, brilla la cometache ha segnato il cammin …vanno senza paura i pastoricon coraggio dicendo: “E’ nato!”E seguono la stellaalla fine del cammin …In questa notte la pace regna sul mondoperché un dono prezioso hai regalato!Sei nato e l’angelo l’ha annunciato …Ora, amici a cuore apertocome i pastori senza paura noi cantiamo …il “vento” che porta Nataleche bussa alle caseil “vento” che porta Natal …

Con il cuore nella battaglia.Italia sottomessa,povera, debole, ingenua ma tenace.Gli uomini che marciano con la pauradi cadere …tutti sanno del loro destino.Si vivesi muoresi perde.La guerra, così spaventosa! Vite distrutte inutilmente …Morire tra lacrimecome fontane osenza un lamento.Gli ultimi sospirianime segnate … Una goccia disperanza per ognuno.Con il cuore nella battaglia.

classe 2°

L’acqua scorreL’acqua gocciola sui grandi sassi grigie scorre sempre …Brilla come ciondoli di cristalloscivola e porta con sé sassi e terrae forma dighe.Dall’acqua nascono: laghi, fiumi e torrenti.L’acqua, unica nostra salvezza. Selene Bianchi- 1°

IL CONCERTO DI NATALEIl 23 dicembre presso la chiesa di Corniglio si è tenuto li Concerto di Natale delle classi secondarie di primo grado. Il concerto è stato aperto dalle parole del nostro preside, poi se-guito delle parole del maestro Nando Donnini. Due ragazze della prima ci hanno fatto sentire due poesie e poi io e Sebastiano abbiamo letto le presentazioni del concerto.

I bambini della primaria ci hanno cantato”tu scendi dalle stelle”e ci hanno letto delle poesie. Poi è entrata la mia classe e abbiamo cantato “Deck the halls”. Ogni ragazzo aveva una riga da cantare e i bambini della primaria hanno fatto il coro. Successiva-mente tutti insieme abbiamo cantato: “a Natale puoi”, “Adeste Fideles“. Alcuni bambini cantavano la prima strofa poi si inserivano tutti gli altri.Invece per “Go tell it on the mountain” e per “Jingle Bells” il coro lo facevano tutti mentre le parti da solista sono state cantate da Mattia la prima canzone mentre Martina Grassi, Letizia Groppi e Giulia Guidetti le strofe in inglese.“Astro del ciel” è statato cantato da tutti, come pure “A scopia na stela” in dialetto parmense e “White Christmas “ sia la prima strofa in inglese che quelle successive in italiano.“Manita Nana” è stata cantata da tutte le ragazze.La canzone “Il vento che porta Natale”, scritta dalla prima e dalla seconda media con l’aiuto della prof Baratta, è stata per meta cantata e per meta letta.La mini orchestra composta da fisarmonica e violino ha suonato negli intermezzi del nostro speccacolo e al termine ha accompagnato il canto “Jingle Bells”. Finito il concerto siamo andati al rinfresco nella mensa della scuola.

L’albero “antico”

Albero che ghiaccia poi muore beve e rinasce.E gli ominidi ne usano le braccia per fare lance.Poi, un fulmine cade il ramo si spezzae il fuoco si rivela. Michele Guadagnini- 1°

Il 4 novembre si è svolta la festa delle forze armate, il fontana day e la festa dell’albero.Per tale ricorrenza sono state scritte alcune poesie.

4 NOVEMBRE

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 201214

Il 17 dicembre 2011 la festa dell’albe-ro di Natale ha riempito il vuoto del-la nostra piazza Ca’ Boneto con palline dipinte con i tre colori della bandiera d’Italia e coi colori di Natale, che tra-smettevano felicità e gioia.I bimbi dell’Infanzia, della primaria e della secondaria hanno preso le “pal-line”, che avevano realizzato a scuola con l’aiuto dei loro insegnanti e dei col-laboratori scolastici e le hanno appese sull’albero, mentre l’assessore Donatel-la Basteri illustrava l’iniziativa.Tutti i ragazzi e i cittadini presenti hanno cantato canzoni riguardanti il Natale e la bandiera accompagnati dal complesso bandistico di Castrignano.Al termine dei canti, Romina ha letto

una poesia: “Ho dipinto la pace”.Poi, tutti sono andati in corteo alla sala don Bosco, dove si sono esibiti il Coro Due Valli e la banda.In questo evento sono intervenuti alla fine il sindaco Claudio Moretti, l’asses-sore Donatella, il professore di storia Giovanni Catalano, la Senatrice Alber-tina Soliani.Erano presenti anche il nostro preside Marco Pioli, i nostri proff. e le nostre insegnanti, le forze dell’ordine e la Cro-ce Rossa.Infine c’è stato un buffet.La lezione che si è appresa è che l’impe-gno di ognuno è fondamentale per cre-scere e vivere insieme.

Romina Rozzi

Per augurare a tutti un Buon Natale, il 20 dicembre 2011, le scuole dell’infan-zia, primaria e secondaria di Monchio delle Corti hanno organizzato una re-cita natalizia: un’esibizione in cui hanno eseguito dei canti i bambini della scuo-la dell’infanzia, mentre i bambini della primaria hanno recitato la ‘’storia di Pacifì’’: un alieno venuto sulla terra per piantare un fiore speciale nei vari Paesi della terra, il Paese del caldo, del fred-do e in una mega città. Il messaggio era che il profumo del fiore inonderà tut-ta la terra e porterà pace e bontà, ma solo se i bambini sapranno prenderse-ne cura. Il tutto è stato accompagnato dal maestro di musica Paolo Zuccotti e dalle alunne della secondaria (Romina, Valentina e Federica), che hanno suona-to le chitarre. La preparazione è sta-ta curata dalle insegnanti dell’infanzia, della primaria e dai professori della se-

condaria. Alla fine gli alunni della secon-daria hanno recitato numerose poesie sulla pace e hanno cantato la bellissima ed emozionante canzone inglese ‘’Ima-gine’’ di John Lennon per far capire a tutti il vero e proprio senso della pace. Il Salone Don Bosco, dove si è svolta la recita, era pieno ed erano presenti anche il nostro sindaco, gli assessori e il preside, che ha ringraziato tutti. Poi si è fatto un rinfresco per festeggiare tutti insieme l’arrivo del Natale.

Valentina Lazzari

Gli alunni di Monchio hanno “seminato la pace” Recital natalizio nella sala Don Bosco

Cittadinanza Attiva col nostro Sindaco

Durante il mese di dicembre abbiamo seguito tre lezioni di cittadinanza at-tiva con il prof. Arturo Gagliardi e tre rappresentanti del nostro Comune: il sindaco e due assessori. Il primo asses-sore a venire da noi è stata Caterina Pezzoni (anche vicesindaco) che ci ha parlato del sistema elettorale e del Consiglio. Ci ha spiegato che nel nostro Comune generalmente si presentano due liste e che nel Consiglio vengono ammessi 8 consiglieri della lista vincen-te e 4 della lista perdente, mentre gli assessori, visto che Monchio ha pochi abitanti, sono anche consiglieri. Il se-condo assessore che ha fatto lezione è stato Andrea Vegetti, che si occupa dell’istruzione e dell’ambiente. Lui ci ha parlato di come si preparano i progetti da presentare in Consiglio. Ci ha anche detto che i cittadini possono partecipa-re ai Consigli Comunali, ma non a quel-li della giunta. A chiudere le lezioni è stato il nostro sindaco Claudio Moretti, che ci ha detto che il comune di Mon-chio si trova in due parchi: il Parco Na-zionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Parco dei Cento Laghi; inoltre ci ha detto che il nostro territorio fa parte di una Comunità Montana. Il sindaco ci ha poi parlato della Cen-trale Fotovoltaica di Cozzanello e della Centrale a “Ceppato” che è proprio a due passi dalla nostra scuola, spiegando che esse garantiscono posti di lavoro e risparmio energetico al Comune. Grazie anche a queste centrali il comune di Monchio chiuderà il bilancio in positivo e continuerà ad essere uno dei paesi più ricchi della Comunità Montana.Abbiamo fatto così cittadinanza in un modo più bello rispetto al solito studio sui libri.

Andrea Ferrari

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REBUS

Scuola Secondaria di 1° grado di MonchioL’ALBERO TRICOLORE DI MONCHIO

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LA VOCE DEI BAMBINIAnno III - N. 1 - Gennaio 201215

Scuola Secondaria di 1°grado di Palanzano

VISITA AL QUIRINALEIl 23 settembre 2011, insieme ai ragazzi del-la 3° media di Corni-glio, abbiamo parte-cipato alla cerimonia di apertura dell’anno scolastico 2011/2012 che si è svolta nel cortile del Palazzo del Quirinale alla presen-za del Presidente del-la Repubblica Giorgio Napolitano.Alla cerimonia, tra-smessa in diretta su Rai Uno, era presente una rappresentanza delle scuole di ogni re-gione d’Italia.Il nostro Istituto ha avuto l’onore di rap-presentare le scuole della nostra Regione.A Roma, accompagna-ti dalla nostra profes-

soressa di matematica, Monia Lotto, dal Dirigente Scolastico, Marco Pioli e dalla vicepreside, Teresa Iafelice siamo stati accolti dal vice di-rettore generale dell’ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, Stefano Versari.L’esperienza più bella è stata vedere da vicino il Presidente della Re-pubblica, Giorgio Napolitano, alcuni campioni dello sport, come Marco Simoncelli (che pochi mesi dopo purtroppo è morto per un incidente motociclistico), Federica Pellegrini e Valentina Vezzali, e cantanti famo-si, come Massimo Ranieri ed Emma Marrone.Il soggiorno a Roma, della durata di tre giorni, ci ha inoltre dato l’op-portunità di apprezzare e visitare alcune delle bellezze della nostra ca-pitale, come il Colosseo, il Pantheon, Piazza di Spagna, Piazza Navona e l’Arco di Costantino.

Gli alunni delle classe 3°

A proposito del Fontana DayOgni anno, nella scuola media ed elementare di Palanzano si celebra l’importanza dell’acqua durante il “Fontana Day”, gior-nata dedicata alla visita delle fontane del nostro piccolo paese. Quest’anno, purtroppo, il classico tour è stato reso impossibile dal brutto tempo però, siccome non ci rassegniamo mai, siamo rimasti a scuola a leggere qualcosa sull’acqua. Noi della plu-riclasse abbiamo letto la poesia di Aldo Palazzeschi intitolata “La fontana malata”, mentre i ragazzi di terza media hanno re-citato alcune frasi sull’importanza delle risorse idriche. Subito dopo, sfidando la pioggia, siamo andati a visitare la fontana ubicata in Piazza Cardinal Ferrari. Infatti, poiché nello stes-so giorno ricorreva la commemorazione dei caduti, essendo il quattro Novembre, siamo andati a messa per rivolgere delle preghiere ai nostri cari defunti. Durante il “Fontana Day” ho imparato che l’acqua è una fonte di vita importantissima. Non a caso, tanto gli esseri umani quanto il pianeta sono composti per la maggior parte di acqua: infatti il nostro corpo ne è costituito per il 90% mentre ben 1/3 della Terra è ricoperto dal preziosissimo liquido. Purtroppo l’inquinamento e lo spreco ne stanno provocando l’esaurimen-to; in un futuro non troppo lontano non ne avremo più se non cambiamo subito atteggiamento. Berini Giulia - cl 2°

Vivere in montagnaIl mio paese si chiama Palanzano e, pur essendo molto piccolo, è un comune e a me piace molto.Ci sono case molto belle, sia antiche che nuove, circonda-te durante la stagione estiva, da campi fioriti. Ciò che più mi attira è che si tratti di un borgo piccolo e semplice, in cui ci si conosce tutti: per questo motivo, si può andare in giro tranquillamente senza preoccuparsi di nulla. È bellissimo quando nevica: la neve è bianca e candida, non nera come a Milano. Quando mio nonno era giovane, c’erano molti più abitanti (circa trecento), si stava bene e si viveva felicemente.Le case mi piacciono molto per quel tocco antico che mi affascina; l’aspetto complessivo è delizioso con tutte quelle abitazioni vicinissime come se volessero farsi caldo a vicenda. La vita qui è bella: una volta terminata la scuola, si va a casa, si mangia, per poi uscire in compagnia e rincasare ad ora di cena. È ancor più felice il periodo natalizio per-ché ci sono tante luci allegre e colorate ed un’atmosfera calma e pacifica. Insomma, a me piace tanto vivere in montagna, anche se è un’opinione personale forse non condivisa da tutti. So che si sta spopolando e sono consapevole del fatto che dovrò andarmene se vorrò proseguire con gli studi e lavorare, ma spero che succeda il più tardi possibile; in ogni caso, non lo dimenticherò mai perché Palanzano è il mio paese!!Agnesini Elena - cl 1°

Energy of sun: un luminoso incontro fra la didattica della lingua inglese ed il progetto “Luce ed energia” (realizzato dalle classi Prima e Secon-da Media di Palanzano).

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LA VOCE DEI BAMBINI Anno III - N. 1 - Gennaio 201216

Scuola Secondaria di 1° grado di TizzanoALLA RICERCA DELLE SUPERIORIQuest’anno siamo in 3° e, se supereremo l’esame, andremo alle superiori.Per noi andare alle superiori vuol dire essere grandi e responsabili, forse faremo fatica ad adeguarci a nuovi compagni e professori, ma anche a lasciare i vecchi compagni delle me-die.Con i nostri insegnanti stiamo effettuando attività di orientamento per trovare la nostra scuola ideale che soddisfi i nostri interessi e che ci permetta di trovare un lavoro che ci piaccia.Oltre che con gli insegnanti, ci siamo incontrati anche con il preside del liceo Bertolucci, con un professoressa dell’ITSOS e con i ragazzi di diverse scuole, che hanno risposto alle nostre domande e ci hanno indicato la scuola ideale.

GRUPPO SPORTIVO DI TIZZANO

L’iniziativa del gruppo sportivo ha preso avvio quest’anno sco-lastico, si svolge me-diamente due venerdì al mese.Durante l’anno scola-stico si svolgeranno i seguenti sport: palla-canestro, pallamano, pallavolo, calcetto e quando il tempo per-metterà potremmo andare fuori a fare at-letica.Per noi è una bella esperienza perché aiuta sia il corpo che la mente, ci insegna a essere più uniti e a rafforzare il legame di amicizia che c’è tra noi.Per questa iniziativa dobbiamo ringrazia-re la prof. sa Tania Vossel Francesca T., Marina I., Gabriele L., Jona-tan L., Gianluca R., Karla O.

la serata di NataleIl 22/12/11 i ragazzi delle scuole medie di Tizzano hanno realizzato uno spettacolo di Natale al centro sportivo di Lagrimone, in cui hanno cantato e suonato. Diversamente dagli anni passati i ragazzi hanno presentato canzoni, oltre che in in-glese e italiano anche canzoni in rumeno e spagnolo. Nel corso della serata han-no recitato, rappresentando il lavoro del laboratorio teatrale, che riguarda le dif-ferenze tra maschi e femmine, inoltre le diverse classi hanno lavorato su: la classe prima, su Cyrano de Bergerac, la seconda su Orfeo ed Euridice e la classe terza ha lavorato su Ulisse e Penelope.La serata si è conclusa con applausi e rin-graziamenti da parte del pubblico. Simone Bedotti, Christopher Pini, Alessia Del Rio, Ollari Martina

INSEGNANTE! LASCIA IN PACE QUEL RAGAZZINO!(I ragazzi delle classi 3° di Corniglio e Tizzano hanno tradotto dal giornale Time del 25 sett. 2011 l’articolo di Amanda Ripley che riporta i risultati “preoccupanti” della ricerca sulle lezioni private in Corea del Sud. Riportiamo alcuni stralci dell’articolo.)… In Corea del Sud, si è arrivati a questo. Per ridurre la dipendenza del paese dalle accade-mie private di ripetizioni dopo l’orario (scolastico), chiamate “hagwons”, le autorità hanno iniziato a far rispettare un coprifuoco; perfino pagando taglie ai cittadini per consegnare i trasgressori. … Cha Byoung-chul, un burocrate presso l’ufficio distrettuale dell’educazione di Seoul, mi racconta della notte che ha trovato 10 ragazzi e ragazze sul tetto di una scuola di ripetizioni a circa le 11 di notte “Non c’era posto per nascondersi”, Cha ricorda. Nel buio, ha cercato di rassicurare gli studenti.

… Il giro di vite alle “hagwon” in Corea del Sud è una parte di un tentativo più ampio per ammansire la cultura di masochismo educativo del paese. A livello nazionale e locale, i politici stanno cambiando i test sco-lastici e le politiche di ammissione all’uni-versità per ridurre lo stress degli studenti e premiare qualità più morbide come la creatività. Il presidente Lee Myung-bak ha promesso, quando gli sono stati conferiti i poteri, nel 2008: “Non sono accettabili cur-ricoli standardizzati e diretti dal governo e un sistema educativo che è bloccato solo sull’esame di ammissione al College”.

Ma rimpinzare di nozioni i ragazzini è profondamente radicato in Asia, dove il massimo dei voti - e spesso niente altro - sono stati a lungo apprezzati come essenziali per il successo professionale.… La Corea del Sud ha portato questa competizione a nuovi estremi. Nel 2010, il 74% di tutti gli studenti sono stati impegnati in una sorta di dopo-scuola privato, a volte chiamato educazione ombra, ad un costo medio di 2.600 dollari per studente per anno. In Corea del Sud ci sono più istruttori privati che insegnanti e i più famosi di quelli fanno milioni di dollari l’anno dalle lezioni on-line e di persona. Quando al ministro dell’Istruzione di Singapore è stato chiesto, l’anno scorso, circa la dipendenza della sua nazione dalle lezioni private, ha trovato una ragione di speranza: “Non siamo così male come i coreani”.… Da lontano, i risultati della Corea del Sud sembrano invidiabili. I suoi studenti battono quasi sempre le loro controparti di quasi tutti i paesi in lettura e matematica. Negli Stati Uniti, Barack Obama e il suo segretario per l’Istruzione parlano con enfasi dell’entusiasmo che hanno i genitori sudcoreani per educare i loro figli e si lamentano di quanto gli studenti degli Stati Uniti sono rimasti indietro. Senza la sua ossessione per l’istruzione, la Corea del Sud non avrebbe potuto essere trasformata nella potenza economica che è oggi. (Dal 1962 il PIL del paese è salito di circa 40.000%, il che rende l’economia la 13° più grande del mondo.) Ma i leader del paese temono che, se il suo rigido sistema gerarchico non inizia a nutrire più innovazione, la crescita economica andrà in stallo - e i tassi di fertilità continuano a diminuire dato che le famiglie sentono la pressione di pagare per tutte quelle lezioni. “Voi americani vedete un lato positivo del sistema coreano”, mi dice il ministro dell’Istruzione, Lee Ju-ho, “ma i coreani non ne sono contenti.”… Nessuno difende lo status quo in Sud Corea. Un ragazzo delle scuole supe-riori mi ha detto “Tutto ciò che facciamo è studiare, tranne quando si dorme”, e lui non stava esagerando. L’orario accademico tipico inizia alle 8 del mattino e finisce fra le 22:00 e l’1:00, a seconda delle ambizioni dello studente.… Un altro ragazzo mi dice “Mi si spezza il cuore di vedere i miei compagni di classe competere uno contro l’altro, invece di aiutarsi a vicenda”. (Dalla IIIA e IIIB)