anno xxi – n° 4 ottobre - dicembre 2015 come ti chiami? 2015-04.pdf · sax e clarinetto, al...

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Era un giorno freddo, oscuro, nel cuore di gen- naio. Nel cielo un’immensa, uniforme nuvola ce- nerina e cupa, non interrotta da alcuno squarcio di sereno, neppure in lontananza. La strada era solitaria: il marciapiede e l’asfalto si confondeva- no in tutto lo squallore dell’inverno e sulla neve le rotaie, fatte da solitarie automobili, insudicia- te, a volte sdrucciolevoli. La natura intirizzita e moribonda. Le piante lasciavano cadere le ultime foglie e qualche ramoscello spezzato dal gelo; non un fiore, non un filo d’erba che spuntasse da sotto la neve già vecchia, né un passero che saltasse fra i rami. In mezzo a questa scena, che avrebbe messo il freddo nelle ossa a chiunque, unico indizio di vita erano i rintocchi replicanti e sordi del mezzodì, che venivano da un lontano campanile. Quel giorno dovevo uscire di casa per adempiere ad una commissione di Papà che, mi era stato detto, doveva essere urgente. È facile immagi- nare quanto la Mamma m’avesse preparato ad affrontare il freddo della giornata: stivaletti fo- derati, paltoncino trapuntato, sciarpa al collo ed una cuffia che, appena uscito, mi tolsi in quanto pensavo mi stesse male. Avevo dodici anni e, nel passare dinanzi ad una Chiesa, si presentò una strana scena ai miei occhi. Un povero vecchio, seduto lungo i gradini, teneva fra le ginocchia un bimbo di circa setto od otto anni; pallido, magro, mal vestito, che, forse, tremava per il freddo e che trasmetteva i brividi solo a guardarlo. Chi non avrebbe riconosciuto in quel povero vec- chio un nonno ed in quel bambino, forse, suo nipote al quale non era in grado di dare né cibo, né vestiti sufficienti? Alla vista di quell’uomo, va- cillante e ricurvo, mi prese una cupa malinco- nia e pensai, con tristezza, alla miseria ed alle sue funeste conseguenze. Riflettevo che doveva essere una durissima cosa il patire stenti, tra- scorrere inverni al freddo ed essere attorniati da gente, per lo più, allegra e colma di benessere. Quale amore, quali dolci sentimenti e quanta venerazione mi risvegliano questi ricordi! Ram- mento ancora la fronte di quel vecchio solcata dalle numerose rughe, che facevano pensare ad aspre battaglie per la vita sostenute con coraggio e volontà, ed i suoi occhi che attendevano, con impazienza, di chiudersi per sempre al mondo. Che tristi cose la vecchiaia e la miseria! Ma fra tanta malinconia, allora, ricordo che mi venne naturale accarezzare quel bimbo che si avvicinava molto alla mia età. Come ti chiami?– azzardai con un po’ di coraggio. Non mi rispo- se; forse la paura era più forte della fratellanza fra coetanei. Alle mie spalle, intanto, giunse una signora con pelliccia, cappello, guanti; un bianco viso all’in- terno del quale erano incastonati due bellissimi occhi verdi. Si fermò, guardò entrambi: prima lui, poi me e poi lui e poi me, come se volesse inter- rogarci. Non pronunciò parola, si mise a posto il copioso collo della pelliccia e si allontanò. Mi aspettavo che aprisse la preziosa borsetta per ti- rare fuori un soldo e invece nulla. Forse sarebbe stato l’unica moneta della giornata, che avrebbe portato un po’ di sostentamento ed invece nien- te. Potevo continuare il mio cammino? Quella triste scena, oggetto singolare di pietà che mi aveva profondamente commosso ed impie- tosito, il confronto con il comportamento della signora mi avevano fatto pensare. La commissione per la quale ero uscito poteva aspettare…misi la mano in tasca, presi fuori le poche monete che servivano all’acquisto e le al- lungai al bambino. Balbettò poche parole, forse mi ringraziò… sì, gli occhi erano colmi di gratitu- dine. Mi allontanai per proseguire il mio cammino con quella scena nella mente. Ricordo che non comprai nulla e nulla mi dissero a casa. Avevo raccontato un po’ di ciò che avevo visto e Papà mi diede un buffetto di assenso sulla guancia, senza niente aggiungere. La sera, quando mi ri- tirai nella mia stanza, a letto, rividi quelle rughe, quel bimbo che non volle giocare con me, quella signora…poi, mi addormentai. Giorgio Albéri ANNO XXI – N° 4 OTTOBRE - DICEMBRE 2015 In caso di mancata consegna inviare a ufficio CMP-BO per la restituzione al mittente che si impegna a versare la dovuta tassa Notiziario Trimestrale dell’Associazione di Volontariato PROFUTURA O.N.L.U.S. Iscritta nel Registro di Volontariato della Regione Emilia Romagna con decreto n. 305 del 14/4/1995 C.F. 92042170370 Direttore Responsabile Giorgio Albéri Segretaria di Redazione Matilde Coppi Sede Legale Via Bellaria, 2/C 40068 S. Lazzaro di Savena (Bo) Autorizzazione Tribunale Bologna n. 6434 del 19/4/95 Diffusione gratuita Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB - Bologna Stampa: Tipolito CASMA Via B. Provaglia, 3 Bologna In caso di mancata consegna inviare a ufficio CMP-BO per la restituzione al mittente che si impegna a versare la dovuta tassa Come ti chiami? PROFUTURA 4 2015.indd 1 23/10/15 15:46

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Era un giorno freddo, oscuro, nel cuore di gen-naio. Nel cielo un’immensa, uniforme nuvola ce-nerina e cupa, non interrotta da alcuno squarcio di sereno, neppure in lontananza. La strada era solitaria: il marciapiede e l’asfalto si confondeva-no in tutto lo squallore dell’inverno e sulla neve le rotaie, fatte da solitarie automobili, insudicia-te, a volte sdrucciolevoli. La natura intirizzita e moribonda. Le piante lasciavano cadere le ultime foglie e qualche ramoscello spezzato dal gelo; non un fiore, non un filo d’erba che spuntasse da sotto la neve già vecchia, né un passero che saltasse fra i rami. In mezzo a questa scena, che avrebbe messo il freddo nelle ossa a chiunque, unico indizio di vita erano i rintocchi replicanti e sordi del mezzodì, che venivano da un lontano campanile.Quel giorno dovevo uscire di casa per adempiere ad una commissione di Papà che, mi era stato detto, doveva essere urgente. È facile immagi-nare quanto la Mamma m’avesse preparato ad affrontare il freddo della giornata: stivaletti fo-derati, paltoncino trapuntato, sciarpa al collo ed una cuffia che, appena uscito, mi tolsi in quanto pensavo mi stesse male. Avevo dodici anni e, nel passare dinanzi ad una Chiesa, si presentò una strana scena ai miei occhi. Un povero vecchio, seduto lungo i gradini, teneva fra le ginocchia un bimbo di circa setto od otto anni; pallido, magro, mal vestito, che, forse, tremava per il freddo e che trasmetteva i brividi solo a guardarlo.Chi non avrebbe riconosciuto in quel povero vec-chio un nonno ed in quel bambino, forse, suo nipote al quale non era in grado di dare né cibo, né vestiti sufficienti? Alla vista di quell’uomo, va-cillante e ricurvo, mi prese una cupa malinco-nia e pensai, con tristezza, alla miseria ed alle sue funeste conseguenze. Riflettevo che doveva essere una durissima cosa il patire stenti, tra-scorrere inverni al freddo ed essere attorniati da gente, per lo più, allegra e colma di benessere. Quale amore, quali dolci sentimenti e quanta venerazione mi risvegliano questi ricordi! Ram-

mento ancora la fronte di quel vecchio solcata dalle numerose rughe, che facevano pensare ad aspre battaglie per la vita sostenute con coraggio e volontà, ed i suoi occhi che attendevano, con impazienza, di chiudersi per sempre al mondo. Che tristi cose la vecchiaia e la miseria!Ma fra tanta malinconia, allora, ricordo che mi venne naturale accarezzare quel bimbo che si avvicinava molto alla mia età. “Come ti chiami?” – azzardai con un po’ di coraggio. Non mi rispo-se; forse la paura era più forte della fratellanza fra coetanei.Alle mie spalle, intanto, giunse una signora con pelliccia, cappello, guanti; un bianco viso all’in-terno del quale erano incastonati due bellissimi occhi verdi. Si fermò, guardò entrambi: prima lui, poi me e poi lui e poi me, come se volesse inter-rogarci. Non pronunciò parola, si mise a posto il copioso collo della pelliccia e si allontanò. Mi aspettavo che aprisse la preziosa borsetta per ti-rare fuori un soldo e invece nulla. Forse sarebbe stato l’unica moneta della giornata, che avrebbe portato un po’ di sostentamento ed invece nien-te. Potevo continuare il mio cammino?Quella triste scena, oggetto singolare di pietà che mi aveva profondamente commosso ed impie-tosito, il confronto con il comportamento della signora mi avevano fatto pensare.La commissione per la quale ero uscito poteva aspettare…misi la mano in tasca, presi fuori le poche monete che servivano all’acquisto e le al-lungai al bambino. Balbettò poche parole, forse mi ringraziò… sì, gli occhi erano colmi di gratitu-dine. Mi allontanai per proseguire il mio cammino con quella scena nella mente. Ricordo che non comprai nulla e nulla mi dissero a casa. Avevo raccontato un po’ di ciò che avevo visto e Papà mi diede un buffetto di assenso sulla guancia, senza niente aggiungere. La sera, quando mi ri-tirai nella mia stanza, a letto, rividi quelle rughe, quel bimbo che non volle giocare con me, quella signora…poi, mi addormentai.

Giorgio Albéri

ANNO XXI – N° 4 OTTOBRE - DICEMBRE 2015

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Notiziario Trimestrale dell’Associazionedi Volontariato PROFUTURA

O.N.L.U.S.

Iscritta nel Registro di Volontariato dellaRegione Emilia Romagnacon decreton. 305 del 14/4/1995C.F. 92042170370

Direttore ResponsabileGiorgio Albéri

Segretaria di RedazioneMatilde Coppi

Sede LegaleVia Bellaria, 2/C40068 S. Lazzaro diSavena (Bo)

Autorizzazione TribunaleBologna n. 6434 del 19/4/95

Diffusione gratuitaTariffa Associazioni SenzaFini di Lucro:“Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB -Bologna

Stampa: Tipolito CASMAVia B. Provaglia, 3Bologna

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Come ti chiami?

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Spettacolo Musicale “MARLEN & EDITH”

Ancora una volta il Circolo Ufficiali dell’Esercito la sera dell’8 luglio ha ospitato i Soci ed Simpatizzanti nella meravigliosa corte per lo spetta-colo “Marlen & Edith” di e con Stefania Seculin e Graziana Borciani. Non mancava il M° Lamberto Lipparini che ha accompagnato le can-tanti al pianoforte. Le canzoni di Marlen Dietrich e quelle di Efith Piaf, si sono piacevolmente alternate, inframmezzate da letture eseguite da Gaia Ferrara. Coloro che sono rimasti a Bologna, hanno potuto godere di una insolita serata.

Spettacolo Musicale “IL GRANDE JAZZ”

Nella corte del Circolo Ufficiali il 15 luglio ai presenti non sembrava di essere nel 2015, ma all’inizio degli anni 30 del secolo scorso in un fumoso locale degli Stati Uniti. Sono state le musiche jazz, interpretate dal complesso “Jumpin’ Shoes” diretto dal M° Lamberto Lipparini e la cantante Lara Luppi, che hanno fatto il miracolo. Duke Ellington, Louis Prima, La Rocca, Louis Armstrong, sono solo alcuni dei numero-si compositori delle canzoni che sono state eseguite. Una particolare ovazione del pubblico per i brani “In the mood”, “Tiger Rag” e per “Sing Sing”.

100 ANNI FA: Bologna e la grande guerra

Dopo la pausa estiva la sera del 3 ottobre nelle sale dell’Hotel Bologna Fiera, Profutura ha ripreso l’attività culturale con una conferenza dal tema: 100 anni fa: Bologna e la grande guerra. Relatore lo storico Marco Poli che ha fatto vivere ai presenti i principali avvenimenti di quell’epoca e come i bolognesi abbiano affrontato la Grande Guerra. Inizialmente ha sottolineato l’importanza strategica e la posizione ge-ografica, che fecero diventare Bologna rilevante retrovia delle azioni belliche. Per questo una grande risposta di solidarietà diedero tutti i ceti: dal Sindaco allora Francesco Zanardi, fino alla gente comune, per alleviare le sofferenze dei soldati che tornavano dal fronte e per far funzionare tutti i servizi per i cittadini rimasti. L’Amministrazione di allora curò e protesse in modo encomiabile i monumenti della città salvandoli dai bombardamenti aerei. Il Relatore, poi, ha elencato alcuni numeri relativi al periodo bellico: 11.000 soldati deceduti nella provin-cia di Bologna di cui 2.626 nel capoluogo. Gli orfani furono 7.047 ed elevata fu la quantità di mutilati ed invalidi.Fu un vero e sincero patriottismo che Bologna, con questo altruistico comportamento, dimostrò all’Italia intera. Le numerose azioni che il Sindaco Zanardi attuò erano come una dimostrazione d’amore per la Il complesso jumpin’ shoes

Stefania Seculin e Graziana Borciani

Marco Poli durante l’esposizione

La nostra attività(Rubrica a cura della Segreteria di Redazione)

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Patria, alleviando le sofferenze di chi aveva combattuto al fronte. Il lun-go applauso rivolto a Marco Poli, al termine dell’interessante “storia”, ha dimostrato il successo della serata.

Spettacolo “MUSICA PER I VOSTRI SOGNI”

Il 14 ottobre il teatro “Antoniano” era pieno di Soci e non, per assiste-re alla rappresentazione teatrale “Musica per i vostri sogni”, ideata e diretta da Giorgio Albéri. Lo spettacolo è stato organizzato in collabo-razione con l’Associazione Arad che ha celebrato i 25 anni di fonda-zione. Il tema predominante era il sogno, inteso come desiderio che avvenga una determinata cosa: la musica rievocava la professionalità di Eddy Duchin uno dei più grandi pianisti americani degli anni ‘20/’30. Le interpretazioni sono state veramente entusiasmanti: da Lamberto Lipparini al pianoforte, che ha diretto la band composta da Felice del Gaudio al basso, da Lele Barbieri alla batteria, da Vincenzo Serra al sax e clarinetto, al soprano Tiziana Scaciga Della Silva ed all’attri-ce Gaia Ferrara. Sul palcoscenico del teatro sembrava fosse tornata l’atmosfera dei primi decenni del secolo scorso con “Summertime” di Ghershwin, con un “Notturno” di Chopin suonato in chiave jazzi-stica, con “Brazil” di Martini. E poi “Tea for two”, “Whispering”, “Luci della Ribalta” e tante altre melodie che hanno fatto ricordare a molti spettatori i bei momenti della propria gioventù. Ancora una volta uno spettacolo più volte applaudito.

Visita alla Chiesa di S.Martino

ANNO XXI – N° 4 OTTOBRE - DICEMBRE 2015

Miriam forni spiega la storia della chiesa di S.Martino

La compagnia al termine dello spettacolo

Alle numerose visite, che Profutura ha offerto ai Soci, mancava proprio la Chiesa di S. Martino in pieno centro a Bologna. Nel pomeriggio del 17 ottobre Miriam Forni ha accolto una ventina di Soci ed ha spiega-to, prima la facciata e poi l’interno della splendida Chiesa. Edificata nel 1217, riedificata nel secolo XIV dai Carmelitani della Congregazione di Mantova, è stata ingrandita nel 1400. L’interno è a tre navate ed ha numerosi dipinti di grandi autori quali Dossi, Aspertini, Bigari, Guercino, Vitale da Bologna, Carracci e tanti altri. Il meraviglioso organo a canne costruito nel 1556 è del ferrarese Giovanni Cipri. Poi, si sono ammirati alcune iscrizioni funerarie sui muri del chiostro contiguo costruito nel 1510 da Giovanni de Bensa. Un altro grande tesoro di Bologna.

INTERVENTI BENEFICI EFFETTUATI DA PROFUTURA• LUGLIO

• Comune Bologna – Q.re S.Stefano – consegna “Farmaci” a tre anziani;• Comune Bologna – Q.re Centro – consegna “Farmaci” a quattro anziani;• Comune Bologna - Q.re Savena - consegna “Farmaci” a tre anziani;• Comune Bologna – Q.re S.Donato – consegna “Farmaci” a due anziani – Consegna “Occhiali da vista”;

• AGOSTO

• Comune Bologna - Q.re Savena - consegna “Farmaci” a cinque anziani;• Comune Bologna – Q.re S.Stefano – consegna “Farmaci” a due anziani;• Comune Bologna – Q.re Centro – consegna “Farmaci” a sei anziani;• Comune Bologna – Q.re S.Donato – consegna “Farmaci” a due anziani; – Consegna “Vestiti e scarpe”.

• SETTEMBRE:

• Comune Bologna – Q.re S.Stefano – consegna “Farmaci” a quattro anziani;

• Comune Bologna – Q.re Centro – consegna “Farmaci” a cinque anziani;• Comune Bologna – Q.re S.Donato – consegna “Farmaci” a quattro anziani; – Consegna “Vestiti e scarpe”;• Comune Bologna - Q.re Savena - consegna “Farmaci” a quattro anziani – Consegna “Pannoloni”.

• OTTOBRE

• Comune Bologna – Q.re S.Stefano – consegna “Farmaci” a cinque anziani;

• Comune Bologna – Q.re Centro – consegna “Farmaci” a tre anziani;• Comune Bologna – Q.re S.Donato – consegna “Farmaci” a quattro

anziani; – consegna apparecchio “Aerosol”;• Comune Bologna - Q.re Savena - consegna “Farmaci” a quattro anziani – Consegna “Pannoloni”;• Comune Bologna – Istituto Piccole Sorelle dei Poveri – consegna

“Farmaci”;• Comune Vidiciatico – Istituto S. Clelia Barbieri – consegna “Sollevatore”

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I NOSTRI APPUNTAMENTI

Si riporta, di seguito, il calendario di massima delle prossime manifestazioni. I Soci, in ogni caso, rice-veranno, di volta in volta, a mezzo lettera, dettaglia-te informazioni sui singoli incontri. Comunque le prenotazioni saranno accettate dall’uscita del presente notiziario. (Maggiori chiarimenti possono essere chiesti al numero tele-fonico: 051.46.67.51)

12 NOVEMBRE • ORE 18,00INCONTRO CULTURALEUnitamente ad UNUCIPresentazione del libro“Francesco Baracca, l’eroe dimenticato della Grande Guerra” di Luca e Alessandro Goldoni(Circolo Ufficiali dell’Esercito) - Bologna

30 NOVEMBRE • ORE 18,00INCONTRO CULTURALEConsegna “Premio di Laurea e di Ricerca Profutu-ra” (Circolo Ufficiali dell’Esercito) - Bologna

10 DICEMBRE • ORE 18,00 SPETTACOLO TEATRALEUnitamente ad UNUCI“Natale, è amore!”Spettacolo musicale ideato e diretto da Giorgio Albéri con Lamberto Lipparini (pianoforte) Grazia-na Borciani e Stefani Seculin (cantanti) (Circolo Ufficiali dell’Esercito) - Bologna

19 DICEMBRE • ORE 20,15GRANDE FESTA DEGLI AUGURIConsegna Premio Internazionale “De Senectute”(Ristorante “Hotel Bologna Fiera”) - Bologna

20 DICEMBRE • ORE 10,00SANTA MESSA in suffragio dei Soci defunti (Chiesa di S.Giuseppe – “Istituto Piccole Sorelle dei Poveri”)Via Emilia Ponente, 4 – Bologna

5 GENNAIO • ORE 20,15FESTA DELLA BEFANA(Ristorante “Hotel Bologna Fiera”) – Bologna

7 FEBBRARIO • ORE 10,00INCONTRO CULTURALEVisita alla mostra “Egitto – Splendore millenario”(Museo Civico Archeologico-Bologna)

2 MARZO • ORE 20,00ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCIVOTAZIONI DEL NUOVO CONSIGLIO(Ristorante “Hotel Bologna Fiera”) – Bologna

(LE DATE – PER MOTIVI CHE NON DIPENDONO DALLA NO-STRA VOLONTÀ – POSSONO SUBIRE VARIAZIONI)

PROFUTURA RINGRAZIARag. Giuseppe DI CARLOProf.ssa Nerina BETTISig.ra Silvana ALBERTAZZI Sig.ra Dina DONINID.ssa Cecilia COPPI

CONGRATULAZIONICav. Fabio RAFFAELLIper la nomina a Presidente del “Rotary Club Bologna”Prof.ssa Laura MERCOLINIper essere entrata a fare parte come Editorial Board del “Jornal of pharmaceutical end Biomedical analysis”Rag. Claudia NARDIper la nomina a Presidente del Lions Club “Bologna Valle Lavino Samoggia”

CONDOGLIANZESignora Carolina CLO’ per l’improvvisascomparsa del marito

INTERNETwww.comune.bologna.it/iperbole/[email protected]

COME AIUTARE PROFUTURAL’Associazione Profutura può operare grazie alla collaborazione di tanti Amici che credono nell’utilità del suo intervento a favore degli anziani. Eventuali versamenti possono essere effettuati sul c/c Ban-cario di Cassa di Risparmio di Ravenna(IBAN: IT 66 Z 06270 02405 CC0050097249)Le erogazioni in denaro a favore di Profutura Onlus, sono detraibili dalla dichiarazione IRPEF nella misu-ra prevista dalle disposizioni ministeriali.

CINQUE PER MILLEProfutura ringrazia coloro che, in sede di presenta-zione della dichiarazione dei redditi, hanno indicato il codice fiscale dell’Associazione: 92042170370

Per vivere di più bisogna trasferirsi in Germania, Portogallo o Polonia. In questi Paesi nel 2080 l’aspettativa di vita sembra sarà più alta e il 14% della popolazione sarà costituito da ultra ottan-tenni, la percentuale più alta di anziani in tutta Europa. Secondo i dati pubblicati da Eurostat la speranza di vita della popolazione europea è in crescita, negli ultimi 15 anni il numero di per-sone che ha raggiunto o superato gli 80 anni è aumentato, nel 2001 coloro che raggiungeva-

no quest’età erano il 3,5% mentre nel 2014 il 5,1%. Nel 2014, gli europei che oltrepassavano o raggiungevano la soglia dei 65 anni erano il 18,5% della società, nel 2080 le statistiche pre-vedono un incremento del 30%. In particolare, analizzando i dai relativi ai più anziani, il numero di ottantenni nell’Ue raddoppierà, l’incremento senile si estenderà dal 5% registrato nel 2014 al 12% nel 2080; una persona su otto in Europa avrà più di 80 anni. Se i dati reali saranno capaci

di confermare queste aspettative in Germania, Portogallo e Polonia, il 14% della popolazione sarà costituita da ultraottantenni, mentre Litua-nia, Lettonia e Irlanda non saranno in grado di favorire una vita così longeva, sarà difatti al di sotto del 10% la presenza di cittadini così an-ziani. L’Italia si posiziona un gradino sotto l’apice di questa classifica “senile”: coloro che raggiun-geranno il traguardo degli 80, rappresenteranno tra il 12-14% degli individui.

Il segreto per una vita lunga si trova in Germania, Portogallo e Polonia

non tutto, ma di tutto

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