anno xxx (nuova serie) n. 105 * 15 e 195 4 un a copia l...

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Anno 6280 7280 1.200 1800 li-lm E E E A Via V NoT«>fcr* 149 - r*l 6S9.121 63.521 61 460 689.845 : A«»iiii«liition, 684 706 - » 670.495 l U ' (con odiiion* ctol lunadl) RINASOITA E NUOVE Spedizione n abbonamaito pmUle Sem 3.2SO - a 750 eoo 1.000 1700 1960 600 Conto corrente postale 1/29715 PUBBUCJTA'i min. oojonn* . Commerciale: Cinema . 180 . . nlcale . O Bob! l U 180 - Cronaca . 160 . Necrologia 130 . rtotnxtarU, Bucb« U, «W . baiali U zoo . i i Via del Pariarjwnto l W e cuccurs n a ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO n 11 pagina il reso- conio ilei lavori ilei Comitato centrale ANNO XXX (Nuova Serie) N. 105 * 15 E 1954 Una copia L. 25 - a L. 30 la salvezza delle e città n giornale cattolico e n»<« notizia A.N S.A. ci hanno in- o di un discorso pro- nunciato a Ginevra, al Conve- gno intcriia/iouaic della C'ro- ic , dall'on. a l'ira, e di una commossa dichiara- zione da lui rosa dopo la con- clusione di quel convegno. l -.indaco di Firenze ha chiesto . in veste quasi di procuratore di tutte le città e (piali pesa la tremenda minaccia di una condanna simile (linci- la dell'atomica o della bomba - l >) che alle città .sia a c - curato formalmente e solidal- mente il diritto all'esistenza diluii Stati che hanno il po- lire di \olerlo. i alla < atasiroTe umana cui porte- nbbc l'uso delle boinhe ato- miche e lermo-iiiicleai i, vx\\ pone - a tutti la domanda: - a laiiciatsi in una nv- \('numi nella quale si è, iti par- icn/a. certaiuenle dei vinti':'», l prohlcma sollevato da a l'ira con angosciata eloquen- za riassmne in questi ter- mini: possiamo lasciare clic le nostre città, tutte le città, i ori ano il rischio terribile del- la loro totale distruzione':' \\ i omprensihile che chi è inve- stito del prave incarico ili magistrato cittadino possa - iri ignorare il tragico pericolo «he incornile su ojrui angolo del nostro e di tutti i Paesi, liossii immaginare città glo- liosc, onuste di storia, ridotte «i c e n e r i rumanti, senza av- vertire nella propria coscienza una reazione suprema, che gli imponga il dovere di compie- te ogni atto ragionevole per scongiurare la catastrofe? i fi onte all'irreparabile, Firen- ze. Bologna ed ogni altro cen- tro, in a come in qual- siasi altra nazione, sono una sola città. .Non sorga la perniciosa il- lusione che la sciagura possa e riservata 'agli altri». e uno sguardo nlle" car- tine pubblicate dai giornali: il bombardamento di Praga o di Budapest cstcndereblic i propri micidiali effetti alle maggiori città italiane. n ter- ribile minnecin p e s a .««ti t u t t o il globo. sull'intiera umanità. a ili distruzione in mas- sa. lanciata su di una città «oiisidcrata nemica, si ritor- < crebbe fatalmente contro il Paese che ne avesse fatto uso, contro gli Stali ad esso legati da un vincolo militare: e nes- suno potrebbe essere certo di restar fuori dallo spaventoso i onflitto. ' o che impo- ne un riesame delle posizioni. < he deve indurci a .spezzare e superare i limiti dei vecchi apporti e dei contrasti di ieri. à deve vivere. vuole vivere: e chi pretende alla dire/ione dei popoli de- vi- saper interpretare nei mo- menti decisivi l'ansia dei p«i- jnili. ciò che profondamente esprime l'animo . Nessu- no e escluso dal pericolo, qua- lunque sia la sua parte: ed appunto vani» e folle sarebbe ragionare intorno al nuovo problema che ormai non ha limili, coi confini di parte che potevamo imporre ieri al nostro pensiero. a Pira ha valicalo S A NE O O E A A A S. U. Clamorosa protesta di Bevan contro gli accordi Eden-Pulles l leade della a a si è dimesso dal ''gabinetto , - Violenta accusa ai i i di e la a o la Cina e i e gollisti francesi respingono le proposte inglesi sulla . O E , 14 — Alleluili Bevan si è dimesso questa scia dal comitato parlamen- tale del Partito laburista, con un drammatico gesto di oppo- sizione al riarmo della C'icr- mania occidentale e ai piani americani di aggressione alla Cina. n pieno disaccordo con l'atteggiamento di acquie- scenza della direzione del Partito di fronte alla peri- colosa evoluzione della poli- tica statunitense, Bevan, co- me già avvenne nel 11)50, ha preferito riprendere piena libertà di azione all'interno del partito. a dichiarazione con la quale il (cader della sinistra annuncia la sua decisione d i e e a l'altro: o aver riflettuto sulle dichia- razioni fatte ieri da Eden e sulla risposta data dai diri- genti del gruppo parlamen- tare laburista sono giunto alla conclusione che non era possibile e coerente con i miei doveri rimanere mem- bro del comitato parlamen- tare. « o già dichiarato, in più Anriirin n i « Tale iniziativa, a mio pa- rere, pregiudica, se non pre- di una occasione, di dissen- tire dalla decisione dei co- mitato di spingere il Partito laburista ad appoggiare il riarmo della Germania. Sono profondamente colpito dalla incapacità del comitato par- lamentare di respingere im- mediatamente l'accettazione da parte di Eden di una iniziativa americana che mira (all'accerchiamento diplomati- . jco e militare della a e cinese. < onfiui: ha pensato, nella sua. a lutle le città- alla civiltà umana. Questo può e deve essere l'incontro degli uomini di buona volontà, anzi di cpianti o anche solimi-ì io alla salvezza loro, «he non, può Cs"rc disgiunta, o^.'i. dal quella cii tutti. Vano -,\ri\ or- i eaniz/are. «rome già s ( tenta. intorno a questa u»rr l.i n m - i ziuru del silenzio. Qual'è la! autorità cittadina, religiosa «», civile, che risponderà col »i-j lenzio? Chi potrà sottrarsi u , ojiicsìo dovere restando decimi della fiducia in lui riposta dai suoi concittadini.' a mia modesta voce sj aggiunse al- l'appello del collega fiorenti- no e si rivolge ai sindai i dei Comuni italiani. forse parole di odio e di pre- < ometta incomprensione sa- ranno -fagliate contro a Pira nica alla ha detcrmi- » omo sj r cercato di lanciarle i nato un imprornso inaspri- «ontro Togliatti. . non! mento dei contrasti a Ginevra sulla guerra - docina. e il governo conservatore accetta le di- rettive americane è mia opi- nione che il Partito laburista dovrebbe opporsi fermamen- te ad esse. << E' mia preoccupazione che l'unità del partito sia preservata e sono, d'altra parte, ansioso che esso si metta alla testa di tutte quel- le forze che sinceramente de- siderano di mediare tra i due grandi blocchi che oggi dividono pericolosamente il mondo. Spero ancora che la direzione del Partito labu- rista sappia assumere senza compromessi la funzione di guida verso quelle mete alle quali i popoli aspirano ». Una più completa esposi- zione del pensiero di Bevan è contenuta in un editoriale che apparirà domani sul set- timanale di corrente Tribune e c h e è intitolato: o dire agli americani: andate avanti soli ». << a paura dell'isolazioni- smo americano afferma Bevan — ci ha esposti ad un contìnuo ricatto da parte de- gli Stati Uniti. Abbiamo ce- duto alla pressione america- na e accettato che le indu- strie della r fossero restituite ai loro vecchi pro- prietari. « a follia di tutto questo è ormai palese: un governo reazionario è stato finanziato nella Germania occidentale e tutto prova che il nazismo sta rinascendo. Abbiamo per- messo che gli Stati Uniti ci costringessero ad accettare un enorme programma di riar- mo che era al di sopra dei nostri mezzi e che alla fine si è dimostrato insostenibile: ma, per pagarlo, abbiamo do- vuto sacrificare i nostri ser- vizi sociali. < A b b i a m o accettato la ri- chiesta americana di riarma- re la Germania, permettendo cosi la divisione della classe operaia francese e mettendo in pericolo la stessa unità della classe operaia inglese; siamo stati costretti a stigma- tizzare come " aggressore " gare. Uniti polari* cinese deve essere pienamente riconosciuta da tutti gli Stati e a li- berata dal giogo coloniale, Bevan prosegue: «Gli Stati Uniti rifiutano di accettare questo punto ih vista e noi dobbiamo continuare a pa- a richiesta degli Stati i che a par- tecipi ad un patto del sud-est asiatico per la difesa contro il comunismo, non è intesa a creare uno strumento di prevenzione ilei la guerra, ma piuttosto a gettare le basi di una estensione sul piano in- ternazionale della difesa de- gli interessi politici, econo- mici e sociali degli S. U. « a minaccia militate è un paravento che copre misu- ri' controrivoluzionarie. Ci si chiede di partecipare non ad un patto difensivo, ma a un bastione contro il progresso sociale ed economico. E' un vecchio trucco definire co- munista la lotta contro il colonialismo ». « Una volta di piu — con- clude Bevati — ci troviamo di fronte al dilemma: dob- biamo cedere od opporci lino al punto della rottura? a risposta è molto .semplice: la alleanza con gli Stati Uniti è stata creata con l'obiettivo di prevenire la gueira e non per opporsi al comunismo in quanto tale. Se l'America la intende in questo modo, al- lora gli obiettivi dell'alleanza sono stati traditi; dobbiamo dirlo agli Stati Uniti nei ter- mini più chiari e se, nono- stante tutto, essi persiste- ranno nella loro politica, allora essi dovranno andare avanti da soli, senza di noi ». i a preoccupazio- ni analoghe a quelle di Bevan il deputato laburista y ha protestato contro la chiu- sura della Cameni per le vacanze pasquali, proprio al- la vigilia della conferenza di Ginevra e. riferendosi ai col- loqui di Eden col segretario di Stato americano . ha detto: i oppongo a che il mi- nistro degli esteri si rechi n Ginevra senza aver prima risposto in modo soddisfa- cente a varie interrogazioni. Sono in possesso di notizie da Washington secondo cui fun- zionari del governo naziona- lista cinese e autorità ame- ricane hanno discusso, sia pure non ufficialmente, la questione di un'invasione del continente cinese. Ora. è im- portante che si faccia chia- ramente presente che noi non siamo disposti a sottoscrivere una qualsiasi risurrezione del signor Ciang k ». o aver sottolineato che a ha riconosciuto il governo cinese. y ha chiesto: « a dichiarazio- ne comune s si- gnifica forse che l'accordo testé raggiunto dovrà essere appoggiato dalle truppe? E se è così, il signor Eden si reca forse a Ginevra con una cambiale in bianco senza la minima idea della nazionalità delle truppe in questione? ... A 1 » un aspetto n fsplnqionr provot-alu thtll» nrcimda tinmb.i ohe gli Stati Uniti hanno lanciato sull'atollo < . provocando n tutto 11 ninnilo emozione r protesta. Navi e pisi attiri l sono stali colpiti tini terribili elicili dell'esplosione pur tro- vandoci a 1 ..'£00 chilometri di distan/.a. Ancor» i si r* appreso rhe. pescatori « ato- mizzati » itagli i a prima esplosione versano in e condizioni: loro globuli bianchi si sono ridotti a un srsto ilei normale 4 i A P ' \ A A O i l A ? Ampio dibattito sull'appello di Togliatti Attesa la risposta delle gerarchie cattoliche commenti di tutta la stampa nazionale - i polemiche del "Quotidiano,, e del , La e dei "cedisti,, - l o di "Unità , a la insensibilità dei i i o dei comunisti per un movimento generale con- tro la minaccia mortale del- le armi termonucleai i ha continuato ad avere anche ie- i i la più vasta eco, suscitan- do commenti, presi; di posi- zioni, polemiche di ogni ge- lici e. Alcuni giornali vi ile- la Cina rivoluzionaria e que-j dicano l'ai titolo di fondo, nl- sto le sbarra ora la stradai tri titoli polemici e lunghe al riconoscimento diplomati- note redazionali. Nel com- plesso. la polemica re-ta in .superficie, si sei ve dei temi della propaganda anticomu- nista che valgono in ogni oc- casione, giungo a conclusio- ni negative sulla possibilità di unire gli sforzi contio il pericolo comune, non contie- ni- nrooo.ste t>o-iti\e e costrut- tive. a il rilievo .ite-o cori cu» l'argomento vien trattato di- mostra che ci si rende conto della eccezionale rispondenza della posizione assunta dai co. Adesso ci viene fatta da Washington la minaccia che l'ufficiale pagatore ci taglierà i fondi se non continueremo a ballare al suono della sua musica. a squallida, pietosa storia è giunta al colmo. quando ci è stato chiesto di sabotare la conferenza d i G i - nevra, prima ancora c h e c o - minci. < Andiamo a Ginevra per negoziare o per minacciare? Per fare la pace o la guerra? Per offrire una mano ami- chevole o per esibire la bnm- come ha detto Togliatti, e c h e sul piano internazionale co- me .~u quello interno il pro- blema delle anni termonu- cleai i domina su ogni altro. influenzerà e modilicheià la importazione di tutti gli altri problemi, inveitila di conti- nuo e m forme sempre più prcs.-anti la lesponsabilità di ciascuno. a polemica .spic- ciola iimaiia piesto soccom- bente. Anche la posizione as- sunta da a Pila — e sin- gola] mente ignorata dalla maggior paste della stampa cattolica e governativa — rie e «lei lesti» un sintomo. i il monarchico di ha i nono-cinto che l'appello di Togliatti < testa l'elemento più unpoitante sul che una discus.-aone su que- sto tema e inutile e impos- sibile perchè la civiltà che i cattolici difendono non po- trà mai c.s.-'ere q u e l l a di cui a Togliatti ». l giornali aggiunge anche che « le anni distruttive in massa som» il prodotto della concezione atea e materialista della vi- ta che ha la sua apoteosi nel comunismo. Perciò l'ap- pello comunist;i ai cattolici è soltanto una tragica beffa nella quale sono scritti i n o - mi di una folla di vescovi. di sacerdoti, di popolazioni cristiane perseguitate, di pae- si devastati dalle guerre che esci suscitano in A..in o in A- frica ». Come si vede, è un.i po-i- ba all'idrogeno? Vogliamo comunisti ai sentimenti e a l - ! saperlo prima che la confo- « ragione di tutto il popò-j renza di Ginevra abbia ! ": e ci .si rende conto, puri inizio». nel tentativi» fa'uco-o ili n e - ' o avere affermato chejgarln. <hc «la situazione e' elude addirittura, la possibi- lità di un accordo negoziatola Ginevra la a po-lnu«»\a e i temi sono nuovi.. ministri gollisti e radicali uniti contro la GE in Francia Conclusi i colloqui a t e il o «li Stato o O E . a pubhli- cazionc. avvenuta contempo- ! rancamente oggi a e a u/o dt - associamone l'attesa dei «ruppi politici che governativa, tu ba.se ad essa, contavano su d» esso per con-[la firma del oorerno non mi trobilauciare una possibile, plica nessuna approvazione preponderanza tedesca - i accordi, il gmdizio sui dentale nella Come m del testo dell'accor- discrezioni attendibili lascio-j britan-j rano pia ieri prevedere, oli) .Ancora impjgni die la Gran Breta-j— e questo e il fatto nuovo gna si dichiara disposta ad;e clamoroso della giornata che sono estremamente'si sono pronunciati contro le e un -esno straordinari»» « - jsenibrarano proirisonan»entC|l i m i t a i : mantenimento rfi| - garanzie ~ britanniche anche «czionale «he sj «.j., parlato ! composti, ed ha riaperto a truppe in jino a chc : i ministri radicali. Al termi- te necessita di sicurezza lo, ne di una loro riunione, il \ quali e ri.scrj.ato *vcl«isira- tuentc al più esplicitamente e immediatamente tale deludere profondamente parlato i «osi. contemporaneamente. a,orcve scadenza la prospetti- a e «i Ginevra, da duri™ di una possibile crisi. uomini tanto diversi? «!„. j„ tenore dell'accordo si , in Francia, in ln-i r ' i:c ' oto dia. in Australia, come nella . e in Cina, sj si (l ogjii alla riiona di una via co-jlc. pauroso regresso dell no- nnine per la «omunc salve/-'mo . dall'alto livello ili viltà v di progresso r.igzmn- iillc sue primordiali forme viia popolo appare < hi parla an- « ora oggi col linguaggio di ieri, affiliandosi <on irrespon- sabile spavalderia ad una pre- sunta superiorità atomica, che non ha più significato nel pe- ricolo di totale distruzione che tutti sovrasta! t Offesa o difesa in questo « a»o non ha valore ne *en- so-. ha detto il Comitato cen- trale dell'Associazione nazio- za? Come lontano dalla gravoii realtà, estraneo al «cutirt* del ito di viia animale-. . hanno concluso, i mutilati e ?li in- validi italiani, insilando i di- imporranno: consnlfarione a*e-| ministro delle finanze, gli Stati membri della dichiarato che i termini prima di ritirarle: messa ni dell'associazione inglese alla disposizione delta di non corrispondono alle divisione corazzata inglese:* richieste francesi. presenza di un os-serraforei A'oi riteniamo ha di- britannico negli organismiichiarato che ran- della Nessun impcpno nuneio odierno non soddisfi che sia a tempo determinatoli»» condizioni preliminari del- e che non possa essere rifi-jl'a.s-socinr'one bnfannica alla rato dopo una semplice - che debbono essere sultazione>, senza b i s o g n o\ adempiute prima che il cioè del consenso dei membri'lamento francese ratifichi il rigenti politili di tutti a <oiisiderarc seriamente la ne- cessità di un rccipn>co control- lo dell'energia nucleare, della messa al bando delle armi di sterminio e della riduzione desìi armamenti. Si ascoltino queste parole: Svendono da quella c h e — naie mutilati e invalidi dijtroppo spesso per retorica guerra, e e nuove «coperte nel campo nucleare portano in «è i germi di un possibi- e chiamata l'aristocrazia del sacrificio. E A Paesi [della . Quai d'Orsay. inrecc. nel- Vannunciare la firma dell'ac- cordo, ha sostenuto la tesi che esso costituisce una delle condizioni preliminari » poste dal alla ratifica della 1 gollisti hanno immediatamente replicato fa- cendo appello alla dichiara- zione di compromesso concor- data da l per ottenere l'automsazione a firmare senza determinare una crisi trattato -. ha aggiunto che i ministri radicali hanno deciso di osteggiare qualsiasi inizia- tica tendente a stabilire la data per l'inizio del dibattito sulla ratifica del trattato del- la durante la riunione che il consiplio dei ministri terrà domani mattina- Que- sta stessa posizione era stata E O (Continua ut ì. pag. ». col) nuovi compiti dei comunisti sottolineati dal Comitato centrale mondo delle |X'inn/.e cui nessuno : inuncia a priori. Occone line peio che. dal- l'analisi pmionda del conte- nuto ideologico e .spirituale di ognuno dei due movimen- ti, risulta in modo inequivo- cabile che ogni possibilità di accoido sincero dovi ebbe Pi- .sere condizionata ad un rin- negamento, dall'una o dalla alile patte, del rispettivo pa- trimonio ideale; il che e iiw- mtcstatuente un assurdo ». Qui la intuirà insanabile e addiritUiici teorizzata; si giunge a iieg.ue. anche di- nanzi ai pencoli inni t,ili che incombono, la possibilità di Una convivenza di movimen- ti diversi, la pos-ibihta rii un qualsiasi aceoido .'aggiunto a i condizione che non |isia l;i morte di uno dei due: e quest.i !; ( r.i, una logica .-empie mo ! strilo-., t ni a minutamente più j jttagica in un i situazione : .mondiale dominata dalle ar-; mi ili di-Unzione iute»!ale. i e non ha una pos:/.t»ne sua da pte-n ' di trasformarsi ora in un abisso, dinanzi al problema delle armi tei monucleari. o ì ischia di allargarsi a maggior laginne ti a i diri- genti e la grande opinione pubblica nazionale. o al riguardo il fatto che nien- ti e Saiagat ha pieso la nota posizione chiusa e senza pro-i spettive sul ptoblema ato-j mico, il movimento di r/nitù) di l'airi e Calamari-1 drei. che in altre occasioni naino nrofondamento c h e la listi cttezza di visuale del mondo politico italiano non lasci vedere altro che le mos- se e le manovre di partito, ed impedisca di ì accogliere i movimenti profondi e le ansie di tutto il mondo -. alle iccioiii plaude garanzie » inglesi . . . . . . 1 o come -'-mpre ha dimostrato assai maggiore, ordini d , scuderiu e oceidenta. > comi oggi iiilla rivista » Esteri . allo \ accordo intervenuto fra il Parlilo ( iiiiniiii-la ilalliiiio pie-<'lil,ite ila' ( o "si-ulna sulla -dilazione .illu.ile sui « ompili « lic in l ( ..milalo « entrale del a approvato li- relazioni O e dal < «i|iipa_!l|o internazionale e del Pae-c e si |n»i»_ « 111» ai i . l ( mintalo «entrale sottolinea davanti P.iisi- importanza de«i-i\a dell appello , < nliipai no Obliati! per «lare origine nuovo movimento \HT hi s,i|\»-zza o i|«l!.i distruzione alni parti' nitri tuonilo ,i tulio il ll< iato flal a un imponente della cu ilt.i dai a e lermoniu . in ittraver-o il i ontano e «inorilo tra :l « 1 e il mondo cattolsio. l ( ..innato < entrale d.i mandalo alla iJircz.nnc e alia a ilei Parlilo « a tulle le «ir^anizzazioui lei Partito -tcs-o f|j adcruarc i loro piani «li lavoro < l'attivila loro e di tulli i ««impartii ai nuovi «ninnili < - dai lavori «lei («unitalo ««'turale ri-iillano. 14 aprilo l't',4. agh sensibilità del leader 3ocial : ic*.f,yrj e ~^ demociafcco nel! apprezzare -Jchigi plaude, in u.i eommen- moti deh opinione pubbhca.| to u ff . 10a0 . UjiC j r à ria sul suo piccolo periodico! pie.io uue.sla posizione an-i "or pi ima che il discorso d;. . , , ,,,,„ Togliatt. fosse noto: * - o inglese e la . riamo sinceramente che -lisottolineando il fatto — d a v - govenv» s: sia lasciato sor-!vero inconsueto — che di . , picndere dalla mozione so- tale accordo era stato pre- logica della guer- a r la interdi-jventivamente informato l'o- rione d"l!a bomba il. - norevole Piccioni. L'arcivescovo di York contro le armi atomiche lai e ci- > i scit'ii/ititi di inno il mondo i o Nobel Scliwt-il/ei dei e, ma r :p<»; la taz:om t-a'.te da: vai' g.o* - ra'.: :n Ti.'-rn.en col d'scoiso d: To.jl.ait: n pietoden/.a.i O^serratore non aveva dato' i. suo. . alcuna infor- | tnaz.one .ntor.no «il discorso d: Togl.att. e al suo conte-. nu'o Co p:es'jpp'j;ie, dai p.r.U- dell'oliano del Valica- no. i,i conv:nz:one certo fon- ' iata che ; i .tlad:n. vatrean.., : parioi: e tuli: . suoi !etto r ', leggono sempr" atientamentr, . VUmta. conoscono per tanto j ebiedere i n e , rapprc-enlanlj, e - ri .1 d e c o r s o d: Togl.atti e po;-! fit ' !ie ;r <-' i potenze -»' rrta '-ono p<Tc:o (omp.-endeie lai riuniscano -al più pre-lo ..j geno ... pole.-n.ca )Cr di-cutere il modo di alle-, r; dotto Ì Gran numero d. ^. 0 ; n j i;.ì viare la tendone internazio- re 3 o .e s-j . 14. — - ì.-co'.«> di York, dr. Cyrrl Gar- ' ij'-tt. h«i esortato 1 cri-tiani a per i tutti p a c e , h a e .-or, : a. tu gli .vC!*»nziat! le - , are individualmente !i loro '. -»- .-dando la terrioile - delia borno* all'idro- plano o ... e e o e e.--<» » non v. .en< .-ottovalutato ne- gli rtirib:en - .i politici .! gior- nale monarchico scorge na- turalmente .-olo l'a-petto contingente oei> proposte comuni-te, e lamenta che ii governo si/oi-ca. a causa del- la sua d'oolezza. l'iniziativa politica delle sinistre. fogli cattolici mostrano una analoga preoccupazione quando scrivono che la posi- zione a.--:mla dai comuni.-ti sareoue diretta a « creare confu-ror.e e ^b.'indamento nelle menti dei cattolici »; i quali certa.nente sono come ogni altro uomo inorriditi dinanzi alla minaccia della distruzione atomica e ansio- si come tutti di allontanarla e di aaire a tale scopo. A que- sto proposito è molto attesa una ri-po5ta delle gerarchie cattoliche. togli clerica- li conducono invece una lunga ma assai poco ap- profondita polemica contro le co.-e dette da Togliatti. Quotidiano scrive di non trovare in esse « nulla di buovo » e aggiunge che «* an- z.one ng.ti.i e -olt Uva che «on-idera che la di-cu-si'-n» «e -ra- le aii- iir- -ri.»' e preo.c;- perm. nen.e l (attOiici dl- una rottu in.-anaoile. la e.viltà cne fendono pericolo, non meno di ogni! altra; e. corri" un defo To-1 gliatti. il patrimonio comune! dell'umanità, senza scceziom.l r.wcizzer ha d.ch.araz.on. dal d: , alla 1 n ; , : f ' : " Se non alternali.o.scrivendole ps; :1 V;c- alla G'i=-| t,ut " ,U ' f . tui detto.| Herald da . r.el- .elta di Tor.no ecc.. mostra-' puo fi<ìVsl rnt siamo -opraf-j! Afr.ca Equa'or.a.s fr^nce-v no d. cons.detare 1 faUl fi -' a e irrep.irn-idove v:ve curando . .eooro- com'j.n.st.t sopratutto comej b:! e rovina. cn-tiam de\o-,s; in una t i:n:ci di lui - a contro la . e .n no un,r -~ l «« * utt > «'» a!tri ur '~ 'tru.ta. « C o cne .. mor..i-> tal -eri-o r/»icmi/z..no F -, mini di buona a di ogni'dovreooe :" d rè — ha cefi ,'«, ,. lina .nterpreld/;one molto r.- Eppure e p r o p ._:o ^ ...^ tjn ; a quale .. d ._ mo-tra incapacità di consi- derate in modo nuovo, alia t.acnwe.'.ze: .uce del,a nuova s.tuaz.ione. tutti : problemi poiit.c: e m:i:tan che s: presentano, e _, , , .incapacità di -no-tar-i di un Che sen.-o ha dunque la posi- m .it :rnetro da po s ; zioni r:2 ;de zione negativa e di p.ir.i p r ò - ! e j «. : po . c he eriche p«.g«-:nda anticoiTiuni-tr, che il'chi cons-der: .n bjona fede foglio cattolico a--urne, quan-jia CE come uno strumento do non e certo 1 «.nticomum- ,d : pace non può per \n meno s-mo che può garantire pignorare c h e e « o mas.-e cattoliche dalla minse-;una eia che incombe sul mondo? Ciò è tanto n.eno sensato pro- eviiare ai dinanzi va no sareob-,- ; i<*ndo la catastro-,ascoltare gì: am.T.on.mer.:. albi quale si tro-'de. : sc;enz:at., c h e s o - .. Que-;.» dichrarazion; .-'>-,no i so;, a poters: rende:e .-tate re-e dall'importante pienamente conto d; questo prelato inglese nel cor.-o d: ter::b:'.e pioblema. Ques'e una trasmis-ione televisiva ; potrebbero :zn- deiia BBC. ! press:onare le ger.::, e d :.-.- Nello -tesso programma te- durre : poool: a render-. levisivo. i! noto tìlo-ofo Ber- conto del tr.tnd l ha afTermato che la umanità s; trova di fronte ad una situazione in abolire r: abolirà prio s e cj crede che il peri- colo venga da una parte piuttoito che dall'altra. « Certo scrive a sua vol- ta « l P o p o l o >., prendendo per un istante in considera- zione la prospettiva d i u n a c - cordo tra il mondo cattolico e quello comunista — la pos- sibilità di un accordo, non so- lo per salvare la civiltà mi- nacciata di distruzione dalla bomba , appartiene a quel e g.udicato'cui -dobbiamo ( provocazione e una mi-1 guerra o la guerra naccia eia grandi ' l dott. h , vi- europei. ignorarlo vuoi dire, cepresidente della associazio- opporre un muio alle prn-|ne degli scienzisti atomici poste che d. continuo ven-i britannici, ha dichiarato al gono avanzate da questi po- poli, e vuol dire marciare con iattanza per una strada che oggi minaccia d. sbocca- re m una catastrofe totale E' appunto questa insensi- bilità. del resto, che distin- gue alcuni de: circoli diri- genti italiani da quelli dei più grandi Paesi occidentali: una distinzione che riach.a pubblico che oggi - rientra nelle possibilità dell'uomo annientare o^ni forma di vi- ta sulla terra ». l deputato laburista John Strachey ha'dich:araz:on; esortato la Gran Bretagna a prendere l'iniziativa di una conferenza di capi di governo. popò:: a pencolo :n cu: no. tutti e. tro-.iamo. Pensate, ad esemp.o. de'. .r.f.ueriza d. CJ. gode Einstein e aella :mpo.- tanza cne ha : fatto che egl. a. s.a i.petuld.-nente pronun- ciato contro la bomba ato- mica. o essere g'.. sciinz.ati a dire la ver.^i . connessi con 1- su: esistenza dei mezzi alomic far essi soi: hanno i mezzi. ì^ conoscenza i autorità per o, per dire la verità .n pubbliche ed in articoh di giornale. Es-»: debbono esplicitamente dire che noi non possiamo per- ii noto scienziato e filosofojmetterci più oltre la Albert Schvvitzer. uno dei sponsabilita di prosegu./e vincitori d*l Premio .VobeUnelle esperienze atomiche -,

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Page 1: ANNO XXX (Nuova Serie) N. 105 * 15 E 195 4 Un a copia L ...dellarepubblica.it.s3.amazonaws.com/Partiti/Cartella PCI/PCI- comitati centrali/VII...impong a il dovere di compie-te ogni

Anno 6 2 8 0 7280 1.200 1800

li-l m

E E E — A Via V NoT«>fcr* 149 - r* l 6S9.121 63.521 61 460 689.845

: A«»iii i«li it ion , 684 706 - » 670.495 l U

' (co n od i i i on * cto l l unad l ) RINASOIT A

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130 . rtotnxtarU , B u c b« U, «W . baiali U zoo . i i Via del Pariarjwnt o l W e cuccurs n a ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIAN O

n 11 pagina il reso-conio ilei lavori ilei Comitat o cent ra le

ANNO XXX (Nuova Serie) N. 105 * 15 E 1954 Una copia L. 25 - a L. 30

la salvezza delle e città

n g iorna l e ca t to l i co e n»<« not iz i a A.N S.A. ci h a n no in -

o di un d iscorso pro -nunc ia to a Ginevra, al C o n v e-gno in tc r i ia / ioua i c de l la C'ro -i c , dal l 'on . a l ' i ra , e di una commossa d ich ia ra -z ione da lu i rosa dopo la con-c lus ione di quel convegno. l -. indaco di F i renze ha ch ies to . in veste quasi di procurator e di tut t e le c i t t à e (pial i pesa la t remenda m inacc ia di una c o n d a n na s imi l e (l inci -la de l l 'a tomica o del la bomba - l >) che al l e c i t t à .sia a c -cura t o fo rmalment e e so l ida l-mente il dir i t t o a l l 'es is tenza dilui i Stati che hanno il po-l i r e di \o le r lo. i al la < atasiroTe umana cui por te-n b b c l 'uso del le bo inhe a to-miche e lermo- i i i ic lea i i, vx\\ pone - a tutt i la d o m a n d a: - a la i ic iatsi in una nv-\ ( ' num i nel la qua le si è, it i par -i cn /a. cer ta iuen le dei vinti':'» ,

l p roh lcm a so l leva to da a l'ir a con angosc ia ta e loquen-za r iassmne in questi ter -min i : poss iamo lasc iare c l i c le nostre c i t tà , tut t e le c i t tà , i or i ano il r ischio terr ib i l e del-la lor o tota le distruzione': ' \\ i omprens ih i le che chi è inve-st i t o del prave incar ic o il i magis t ra to c i t tad in o possa -ir i ignorar e il t rag ico per ico lo «he incornil e su ojru i ango lo del nost ro e di tutt i i Paesi, liossii immag inar e c i t t à g lo-l iosc, onus te di stor ia, r idott e «i ceneri rumanti , senza av-vert i r e nel la propr i a cosc ienza una reazione suprema, che gli imponga il dovere di c o m p i e-t e ogni a t t o rag ionevo le per scong iu ra re la ca tas t ro fe? i fi onte al l ' i r reparabi le , F i ren -ze. Bo logna ed ogni a l t r o c e n-tro , in a come in qua l-s iasi al tr a nazione, sono una sola c i t tà .

.Non sorga la pern ic iosa i l -lus ione c he la sc iagura possa

e r iservata ' a g l i a l t r i » . e uno sguardo nl le" ca r-

t in e pubb l i ca t e dai g io rna l i : i l bombardamen to di Praga o di Budapest cs tcndereb l ic i propr i mic id ia l i effetti a l l e maggiori c i t t à i ta l iane. n ter -r ibi l e minnecin pesa .««ti tu t t o il g lobo. sul l ' int ier a uman i tà.

a il i d is t ruz ione in m a s-sa. lanc ia ta su di una c i t t à «oi is idcrata nemica, si r i tor -< c rebbe fa ta lmente con t r o il Paese che ne avesse fat t o uso, cont r o gli Sta li ad esso legati da un v inco lo mi l i ta re : e nes-suno pot rebbe essere cer to di restar fuor i da l l o s p a v e n t o so i onfl i t to . ' o c he impo-ne un r iesame de l le pos iz ion i. < he deve indurc i a .spezzare e superare i l imit i dei vecchi appor t i e dei cont ras ti di

ieri . à d e ve v ivere. vuo le v ivere: e chi pre tende al l a d i r e / i on e dei popo li de-vi- saper interpretar e nei mo-menti decis ivi l 'ansia dei p«i-jni l i . c iò c he p ro fondamen te esp r ime l 'an im o . Nessu-no e esc luso dal per ico lo, qua-lunqu e sia la sua par te: ed a p p u n t o vani» e fol l e sarebbe rag ionar e intorn o al nuovo prob lema c he ormai non ha l imi l i , coi confini di par t e che po tevamo imporr e ieri al nostro pensiero.

a Pir a ha va l i ca lo

S A NE O O E A A A S. U.

Clamoros a protest a di Bevan contr o gl i accord i Eden-Pulle s

l leade della a a si è dimesso dal ' 'gabinetto , - Violenta accusa ai i i di e la a o la Cina e

i e gollisti francesi respingono le proposte inglesi sulla . O E

, 14 — A l le lu i l i B e v an si è d i m e s so ques ta s c ia dal c o m i t a to p a r l a m e n-ta l e del Part i t o labur is ta , con un d r a m m a t i c o ges to di o p p o-s i z ione al r i a rm o de l la C'icr -man ia occ i den ta le e ai p iani amer i cani di a g g r e s s i o ne a l l a C ina. n p ieno d i sacco rdo con l ' a t t egg iamen to di a c q u i e-scenza de l la d i rez ione del Par t i t o di f ron t e a l l a pe r i -co losa e v o l u z i o ne de l la po l i -t ic a s ta tun i t ense, B e v a n, c o-m e g ià a v v e n ne nel 11)50, ha pre fe r i t o r i p rende r e p iena l iber t à di az ione a l l ' i n te rn o del par t i to .

a d i ch ia raz ione con la q u a l e il (cader de l la s in is t r a annunc ia la sua dec i s i one d i e e a l 'altro : o a v er r i f le t tu t o su l le d i ch i a-raz ioni fa t t e ier i da E d en e su l la r isposta da ta dai d i r i -gen ti del g r u p p o p a r l a m e n-tar e labur is t a s o no g i un t o a l l a conc lus i one c he non era poss ib i le e c o e r e n te con i m iei doveri r i m a n e r e m e m-br o del c o m i t a to p a r l a m e n-tare.

« o g ià d ich ia ra to , in più

Anriiri n n

i « T a l e in iz ia t i va , a m i o p a-rere, p reg iud ica, se non p r e-

di una occas ione, di d i s s e n-t i r e da l l a dec i s i one dei c o-m i ta t o di s p i n g e re i l Par t i t o labur is t a ad a p p o g g i a re il r i a rm o de l la G e r m a n i a. S o no p r o f o n d a m e n te co lp i t o da l l a incapac i tà del c o m i t a to p a r -l amen ta re di r e s p i n g e re i m -m e d i a t a m e n te l 'acce t taz ione da par t e di E d en di una in iz ia t iv a a m e r i c a na c he mi r a

(a l l ' acce rch iamen to d i p l o m a t i -. jco e m i l i t a r e de l la a

e c inese. < onf iui : ha pensato, nel la sua. a lu t l e le città- a l l a c iv i l t à umana. Ques to può e deve essere l ' incontr o degli uomini di buona volontà, anzi di cpianti o a n c he so l imi -ì i o a l l a sa lvezza loro , «he non, può C s " r c d isg iunta, o^.'i . dal quel la cii tutti . Vano -,\ri\ or - i e a n i z / a r e. «rome già s( tenta. in torn o a questa u»r r l.i n m - i z iur u del s i lenzio. Qua l ' è la! autor i t à c i t tad ina , re l ig iosa «», c iv i le , c he r isponderà col »i-j lenz io? Chi potr à sottrarsi u , ojiicsìo dovere restando dec imi del la f iduci a in lu i r iposta dai suoi conc i t tad in i . ' a mia modesta voce sj a g g i u n se al-l 'appel l o del co l lega fiorenti -no e si r ivo lg e ai s indai i dei C o m u ni i ta l iani .

f o r s e parole di od io e di pre-< o m e t ta incomprens ione sa-rann o - fag l i a t e con t r o a Pir a nica alla ha detcrmi-» o mo sj r cercato di lanc iar l e i nato un i m p r o r n s o inaspr i -«ont r o Togl ia t t i . . non! men to dei c o n t r a s t i

a G i n e v r a su l la guer r a -doc ina. e il g o v e r no c o n s e r v a t o re accet ta le d i -re t t i v e a m e r i c a ne è m i a o p i -n ione c he il Par t i t o labur is t a d o v r e b be opporsi f e r m a m e n-te ad esse.

<< E' mia p reoccupaz ione c he l 'uni t à del par t i t o s ia p rese rva ta e sono, d 'a l t r a par te , ans ioso c he esso si m e t t a a l l a testa di tu t t e q u e l-l e fo rz e che s i n c e r a m e n te d e-s i d e r a no di m e d i a re tr a i d u e g randi b locchi c he oggi d i v i d o n o p e r i c o l o s a m e n te il m o n d o. S p e ro anco ra c he la d i r ez i one del Par t i t o l a b u -r ist a sapp ia a s s u m e re senza c o m p r o m e s si la funz ione di gu ida v e r so q u e l le m e te a l l e qua l i i popoli asp i rano ».

U n a più c o m p l e ta e s p o s i-z i one del pens ie ro di B e v an è c o n t e n u ta in un ed i t o r i a l e che appar i r à d o m a ni sul s e t-t i m a n a l e di co r ren t e T r i b u n e e c he è in t i to la to : o d i r e ag li amer i can i: a n d a te avan ti so li ».

<< a paur a de l l ' i so laz ion i-s mo a m e r i c a no — a f f e rm a B e v an — ci ha esposti ad un c o n t ì n uo r ica t t o da par t e d e-gl i S ta ti Un i t i . A b b i a m o c e-d u t o a l l a p ress ione a m e r i c a-na e acce t ta to c he le i n d u -s t r i e de l la r fossero res t i t u i t e ai lor o vecchi p r o -pr ie tar i .

« a fo l l i a di tu t t o q u e s to è o r m ai pa lese: un g o v e r no reaz iona r io è s ta to f inanz ia t o ne l l a G e r m a n ia o c c i d e n t a le e tu t t o p rov a c he il n a z i s mo sta r i nascendo. A b b i a m o p e r -m e s so c he g li S ta ti Un i t i ci c o s t r i n g e s s e ro ad acce t ta re un e n o r me p r o g r a m m a di r i a r -m o c he era al di sop ra dei nos t r i mezzi e c he a l l a f in e si è d i m o s t r a t o i nsos ten ib i l e: ma, per pagar lo, a b b i a mo d o-v u t o sacr i f icare i nost ri s e r-v iz i soc ia l i.

< A b b i a m o acce t ta to la r i -ch ies ta amer i cana di r i a r m a -r e la G e r m a n i a, p e r m e t t e n do cosi la d i v i s i o ne de l la c l asse ope ra ia f rancese e m e t t e n do in pe r i co lo la s tessa un i t à de l l a c l asse opera ia i ng l ese; s i a mo stati cos t re t ti a s t i g m a-t izzar e c o me " a g g r e s s o re "

gare. Uni t i

polari * c i nese d e ve esse re p i e n a m e n te r i conosc iu ta da tut t i g li Sta ti e a l i -bera ta dal g iogo co lon ia le, B e v an p rosegue: « G l i S ta ti Uni t i r i f iu tan o di acce t ta re q u e s to pun t o ih v is ta e noi d o b b i a mo con t i nua r e a p a-

a r ich ies ta deg li S ta ti i c he a pa r -

tecipi ad un pat t o del s u d - e st as ia t i co per la d i fesa con t r o il c o m u n i s m o, non è in tesa a c rea re u no s t r u m e n to di p r e v e n z i o ne i lei la gue r ra, ma p iu t tos t o a ge t t a re le basi di una e s t e n s i o ne sul p i ano i n -te rnaz iona le de l la d i fesa d e-gl i in te ressi po l i t ic i , e c o n o-mici e socia li deg li S. U.

« a m inacc ia m i l i t a t e è un p a r a v e n to c he c o p re m i s u-ri ' con t r o r i vo l uz i ona r i e . Ci si c h i e de di pa r tec ipa r e non ad un pa t t o d i f ens i vo, ma a un bas t i one con t r o il p rog resso soc ia le ed e c o n o m i c o. E' un v e c c h io t rucc o def in i r e c o-mun i s t a la lott a con t r o il c o l o n i a l i s mo ».

« U na vo l t a di p iu — c o n-

c l u d e Beva ti — ci t r ov iam o di f ron t e al d i l emma: d o b-b i a m o c e d e re od opporci l in o al p u n t o d e l la rot tura ? a r ispos ta è m o l t o .semplice: la a l l eanza c on gli Stati Un i t i è s ta ta c r e a ta con l 'ob ie t t iv o di p r e v e n i r e la gue i ra e non per opporsi al c o m u n i s mo in q u a n t o ta le. Se l 'Amer ic a la i n t e n d e in q u e s to modo, a l -lor a gli ob ie t t i v i de l l ' a l leanza s o no stati t rad i t i ; d o b b i a mo d i r l o agli S ta ti Unit i nei t e r -m in i p i ù ch iar i e se, n o n o-s t a n te tu t to , essi pe r s i s t e-r a n n o ne l la lor o po l i t ica , a l l o r a essi d o v r a n no a n d a re avan ti da so l i, senza di noi ».

i a p reoccupaz io-ni a n a l o g he a que l le di B e v an i l d e p u t a to labur is t a y ha p ro tes ta to con t r o la c h i u -sura de l la C a m e ni per l e v a c a n ze pasqua l i, propr i o a l -la v ig i l i a d e l la con fe renza di G i n e v r a e. r i fe rendosi ai c o l-loqu i di E d en col seg re ta r io di S t a to a m e r i c a no . ha d e t t o:

i o p p o n go a che il m i -

n is t r o deg li es teri si rechi n G i n e v r a senza a v er p r im a r isposto in m o do s o d d i s f a-cen te a va r i e in te r rogaz ion i . S o no in possesso di no t iz i e da W a s h i n g t on secondo cui f u n -z ionar i del g o v e r no n a z i o n a-l ist a c inese e autor i t à a m e-r i can e hanno d iscusso, s ia pur e non uf f ic ia lmente, la q u e s t i o ne di un ' i nvas ione del c o n t i n e n te c inese. Ora . è i m -por tan t e che si faccia c h i a-r a m e n t e p resen te che noi non s i a mo d isposti a so t tosc r i ve re una qua ls iasi r i su r rez ion e del s i gnor C iang k ».

o a v er so t to l i nea to che a ha r i conosc iu to

il gove rno c inese. y ha ch ies to: « a d i ch ia raz io-ne c o m u ne s s i-gnif ic a forse c he l 'accordo tes té ragg iun t o dovr à esse re a p p o g g i a to da l l e t ruppe ? E se è così, il s i gnor Eden si reca forse a G i n e v r a con una c a m b i a le in b ianco senza la m i n i m a idea de l la naz iona l i tà d e l l e t rupp e in ques t i one? ...

A 1

» un aspetto n fsplnqionr provot-alu thtll » nrcimd a tinmb. i ohe gli Stati Unit i hanno lanciato sul l 'atol l o < . provocando n tutt o 11 ninnil o emozione r protesta. Navi e pisi attir i l sono stali colpit i tin i terribi l i e l ic i l i del l 'esplosione pur t ro -vandoci a 1 ..'£00 chi lometr i di distan/.a. Ancor» i si r* appreso rhe. pescatori « a to-mizzati » itagli i a pr im a esplosione versano in e condizioni: lor o

globuli bianchi si sono ridott i a un srsto ilei normale

4 i A P ' \ A A O i l A ?

Ampi o dibatt i t o sull 'appell o d i Togliatt i Attes a la rispost a dell e gerarchi e cattolich e

commenti di tutta la stampa nazionale - i polemiche del "Quotidiano,, e del , La e dei "cedisti,, - l o di "Unità , a la insensibilità dei i i

o dei comun is ti per un m o v i m e n to genera le c o n-tr o la m inacc ia mor ta l e d e l-l e a rm i t e rmonuc leai i ha con t i nua to ad a v e re anche ie-i i la p i ù vasta eco, susc i t an-do c o m m e n t i, presi; di pos i-z ioni , po l em iche di ogni g e-lic i e. A lcun i g iornal i vi i l e-

la C in a r i vo luz ionar i a e q u e -j d i cano l'a i t i t o l o di fondo, n l -s to le sbar r a ora la s t radai tr i t i tol i po lemici e lunghe al r i c o n o s c i m e n to d i p l oma t i - no te redaz iona l i. Nel c o m-

p lesso. la p o l e m i ca re- t a i n .superf icie, si sei ve dei temi de l la p ropaganda a n t i c o m u-nista c he v a l g o no in ogni o c-cas ione, g i u n go a c o n c l u s i o-ni n e g a t i ve su l la poss ib i l i tà di un i r e gli sforzi c o n t io i l per ico lo c o m u n e, non c o n t i e-ni- nrooo.ste t>o- i t i \ e e cos t ru t-t i ve .

a il r i l i ev o . i t e -o cori cu» l ' a rgomen t o v ien t ra t ta t o d i -most ra c he ci si rende con to del la eccez iona le r ispondenza de l la pos iz ione assunta dai

co. A d e s so ci v i e ne fa t t a da W a s h i n g t on la m inacc ia c he l 'uf f ic ial e paga to re ci tag l ie r à i fondi se non c o n t i n u e r e mo a ba l l a r e al s u o no de l la sua m u s i c a. a squa l l i da, p ie tosa s tor i a è g iun t a al c o l m o. q u a n do ci è s ta to ch ies to di sabo ta re la con fe renza di G i -nev ra, p r im a ancora c he c o-minc i .

< A n d i a m o a G i n e v r a per negoz ia re o per m inacc ia re? P er fa r e la pace o la gue r ra? Per o f f r i r e una m a no a m i -c h e v o le o per es ib i re la b n m -

c o me ha de t to Togl ia t t i , e che sul p iano in te rnaz iona le c o-m e .~u que l lo in tern o il p r o -b lema de l le a n ni t e r m o n u-c leai i dom ina su ogni a l t ro . in f luenzerà e m o d i l i c h e ià la impor taz ion e di tutt i gli altr i p rob lemi , i n v e i t i l a di c o n t i -n u o e m fo rm e sempre più prcs.-anti la lesponsab i l i tà di c iascuno. a polemica .spic-c io la i i m a i i a p ies to s o c c o m-ben te. A n c he la pos iz ione a s-sunta da a P i l a — e s i n-gola] men te ignorata dal l a magg ior paste del la s tampa cat to l ica e governa t i va — ri e e «lei lesti» un s in tomo.

i il monarch icodi ha i n o n o - c i n to che l 'appel l o di Togl iat t i < tes ta l ' e lemen to più unpo i tan t e sul

che una discus.-aone su q u e-sto tema e inut i l e e impos-s ib i l e perchè la c iv i l t à che i cat to l ic i d i f endono non p o-tr à mai c.s.-'ere quel la di cui

a Togl ia t t i ». l g iornal i agg iunge anche che « le a n ni d is t ru t t i v e in massa som» il prodot t o del la concez ione atea e mater ia l is t a del la v i -ta che ha la sua apoteosi nel c o m u n i s m o. Perc iò l ' ap -pe l lo comunist ;i ai cat to l ici è so l tan to una tragica beffa nel la qua le sono scri t t i i n o-mi di una fol l a di vescov i. di sacerdot i, di popolaz ioni c r i s t ian e persegu i ta te, di pae-si devas ta ti da l l e guer r e che esci susc i tano in A..in o in A -fric a ».

C o me si vede, è un.i po - i -

ba a l l ' i d rogeno? V o g l i a mo comun is ti ai s e n t i m e n ti e a l - ! s a p e r lo p r im a c he la c o n f o- « rag ione di tu t t o il p o p ò -j renza di G i n e v r a abb ia !" : e ci .si rende con to, pur i i n i z i o » . nel tentat iv i » fa'uco-o il i n e -'

o a v e re a f f e rma t o c h e j g a r l n . <hc « l a s i tuaz ione e' e l u de add i r i t tu ra , la possib i-l i t à di un acco rdo negoz ia to la G i n e v r a la a po- lnu«» \a e i temi sono n u o v i . .

ministr i gollisti e radicali uniti contro la GE in Francia Conclusi i colloqui a t e il o «li Stato o

O E

. — a pubhli-cazionc. avvenuta contempo-

! rancamente oggi a e a

u/o dt - assoc iamone

l'attesa dei « rupp i pol i t ic i che governativa, tu ba.se ad essa, contavano su d» esso per c o n - [ l a firma del o o r e r no non mi t rob i lauc iar e u n a poss ib i le, pl ica nessuna approvazione preponderanza tedesca - i accordi, il gmdizio sui den ta le nella C o me m

del tes to dell'accor- discrezioni attendibili l asc io -j b r i tan- j r a n o p i a ier i prevedere, o l i ) .Ancora

impjgni die la Gran B r e t a - j — e ques to e il fatto nuovo gna si dichiara disposta a d ; e clamoroso della giornata —

che sono estremamente'si sono pronunciati contro le e un - e s no straordinari» » « - j sen ib ra ran o p ro i r i sonan»en tC |l i m i t a i : m a n t e n i m e n to rfi| - garanzie ~ britanniche anche «cz iona le «he sj «.j., pa r l a to ! compos t i, ed ha riaperto a truppe in jino a chc:i ministri radicali. Al termi-

te necessita di sicurezza lo, ne di una loro riunione, il

\ quali e ri.scrj.at o *vcl« is i ra -tuentc al

pi ù esp l i c i t amen te

e immediatamente tale

deludere profondamente

par la t o i «osi. con temporaneamente. a,orcve scadenza la prospetti-

a e «i G inevra, da d u r i ™ d i una poss ib i le cr is i . uomin i tanto d ivers i? «!„ . j „ tenore dell'accordo si

, in Franc ia, in l n - i r ' i : c ' o t o

dia. in Austra l ia , c o me nel la. e in Cina, sj si( l o g j i i

a l l a r i i o n a di una via co - j l c . pauroso regresso dell no-nn in e per la « o m u nc s a l v e / - ' mo . da l l 'a l t o l ive l l o il i

vi l t à v di progresso r . igzmn-iill c sue pr imord ia l i form e vi i a popo lo appare < hi par l a an-

« ora oggi col l i nguagg io di ieri , aff i l iandosi <on i r respon-sab i le spava lder ia ad una pre-sunta super ior i t à a tomica, c he non ha più signi f icato nel pe-r icol o di totale d is t ruz ion e c he tutt i sovras ta!

t Offesa o di fesa in questo « a»o non ha va lo r e ne *en-s o -. ha det to i l C o m i t a t o cen-tral e de l l 'Assoc iaz ione naz io-

za? C o me lontano da l l a g ravo i i realtà, es t raneo al «cutirt * del i t o

di v i i a a n i m a l e -. . hanno conc luso, i mut i la t i e ?li in -val id i i tal iani , i n s i l a n do i d i -

impo r ranno : consn l fa r ione a*e- |min is t ro delle finanze,gli Stati membri della dichiarato che i t e rm in i prima di ritirarle: messa ni dell'associazione inglese alla disposizione delta di non corrispondono alle divisione corazzata inglese:* richieste francesi. presenza di un os-serraforei A'oi riteniamo — ha di-britannico negli organismiichiarato — che ran-della Nessun impcpno nune io od ie rno non soddisfi che sia a tempo determinatol i»» cond iz ioni preliminari del-e che non possa essere r i f i- j l 'a.s-socinr'on e b n f a n n i ca alla rato dopo una semplice - che debbono essere sultazione>, senza b i s o g n o\ adempiute prima che ilcioè del consenso dei membri'lamento francese ratifichi il

r igent i po l i t i l i di tutti a <oi is iderarc ser iamente la ne-cessi tà di un rccipn>co cont ro l -l o del l 'energia nucleare, del la messa al bando del le arm i di s termin i o e del la r iduz ion e des ìi a rmament i .

Si asco l t ino queste paro le: Svendono da quel la c he —

naie mut i la t i e inva l id i d i j t r opp o spesso per retoric a — guerra, e e nuove «coperte nel c a m po nuc leare por tan o in «è i germi di un poss ib i-

e ch iama ta l 'ar is tocrazi a del sacrif icio.

E A

Paesi [de l l a . Quai d 'Orsay. i n recc. nel-

Vannunciare la firma dell'ac-cordo, ha sostenuto la tesi che esso costituisce una delle condizioni preliminari » poste dal alla ratifica della 1 go l l is ti hanno immediatamente replicato fa-cendo appello alla dichiara-zione di compromesso concor-data da l per ottenere l ' a u t o m s a z i o ne a firmare senza determinare una crisi

trattato -. ha aggiunto che i

min is t r i radicali hanno deciso di osteggiare qualsiasi i n iz ia -t i c a t e n d e n te a s tab i l i r e la data per l ' in iz i o del dibattito sulla ratifica del trattato del-la durante la riunione che il cons ip l io dei min is t r i terrà domani mattina- Que-sta stessa pos iz ione era stata

E O

(Continua ut ì. pag. ». col)

nuovi compiti dei comunisti sottolineati dal Comitato centrale

mondo de l le |X'inn/. e cui nessuno : inuncia a pr ior i . O c c o ne l i n e p e io che. da l-l 'anal is i p m i o n da del c o n t e-nut o ideo log ico e .spiritual e di o g n u no dei due m o v i m e n-ti , r isul t a in modo i nequ i vo-cabi le c he ogni possibi l i tà di acco ido s incero dovi ebbe P i-.sere cond iz iona ta ad un r in -n e g a m e n t o, da l l 'un a o dal la a l i l e pa t te, del r ispet t iv o pa-t r imon i o idea le; il c he e i iw -mtcs ta tuen te un assurdo ». Qui la in tu i r à insanab i le e addiri tUiic i teor izzata; si g iunge a i ieg .ue. anche d i -nanzi ai penco li inni t,il i che incombono, la possib i l i tà di Una conv i venza di m o v i m e n-t i d ivers i, la pos- ib ih ta ri i un quals iasi aceo ido . 'aggiunto a

i cond iz ione che non | i s ia l;i mor t e di uno dei due:

e quest.i !; (

r.i , una logica . -empie mo ! strilo-.,t n i a m i n u t a m e n t e p iù j j t tag ic a in un i s i t uaz ione:

.mond ia le dominata da l l e a r - ; mi il i d i -Unz ione iu te» !a le. i

e non ha una pos:/.t»ne sua da pte-n '

di t rasformars i ora in un ab isso, d inanzi al p rob lema de l le a rm i tei monuc lear i.

o ì ischia di a l largarsi a magg ior l ag inne t i a i d i r i -genti e la g rande op in ione pubbl ic a naz iona le. o al r iguard o il fat t o che n i e n-ti e S a i a g at ha p i e so la nota pos iz ione ch iusa e senza p ro - i spe t t i ve sul p t o b l e ma a to -j m ico, il m o v i m e n to di r/nitù )

di l 'a i r i e Calamari-1 drei . che in a l t r e occas ioni

n a i n o n ro fondamento c h e la l is t i c t tezza di v i sua le del m o n do po l i t i c o i ta l ian o non lasci vede re a l t r o che le m o s-se e le m a n o v re di part i to , ed imped isca di ì accog l ie re i m o v i m e n ti profond i e le ans ie di tu t t o il mondo -.

a l l e

iccioi i i p l a u de g a r a n z i e » i n g l e si

. . . . . . 1 o c o me - ' -mpr e ha d imos t ra t o assai m a g g i o r e ,o r d i n i d , s c u d e r i u e

oce iden ta. > comi

oggi i i i l l a r iv is t a » Esteri . a l l o

\ a c c o r do i n t e r v e n u t o fr a il

Par l i l o ( i i i ini i i i- l a i lal l i i i i o pie-<'li l, it e i la ' ( o

"si-uln a sul la -d i l az ione . i l lu. i l e sui « omp i l i « li c in

l ( . .m i la l o « ent ra l e del a approva to li- re lazioni

O e dal < «i|iipa_!l|o in ternaz ionale e del Pae-c e si |n» i»_ « 111» a i i .

l ( m in ta l o «ent ra le sot to l inea davanti P.iisi- importanza d e « i - i \a dell appe l lo , < n l i ipa i no Obliati ! per «lare or ig in e nuovo mov imento \HT hi s,i|\»-zza

o i|«l!.i d is t ruz ion e alni parti ' n i t r i tuonil o

,i t u l i o i l ll< i a t o f l a l

a un imponente del la cu ilt. i dai

i« a e lermoni u . in i t t raver- o il i o n t a no e « inor i l o tr a :l

« 1 e il m o n do cat to ls io. l ( . . innato < ent ra l e d.i m a n d a lo al la iJircz.nn c e

al i a a ilei Pa r l i l o « a tu l l e le «ir^anizzazioui lei Part i t o - tcs-o f|j a d c r u a r c i lor o piani «li lavoro

< l 'at t iv i l a lor o e di tu l l i i ««imparti i ai nuovi «ninni l i < - dai lavor i «lei ( « u n i t a l o ««'tural e r i - i i l lano .

14 aprilo l't',4.

a gh

sens ib i l i tà del leader 3 o c i a l : i c * . f , y r j e ~ ^ democ ia fcco nel! apprezzare -Jch igi p laude, in u.i e o m m e n-moti d eh op in ione p u b b h c a . |t o u f f .1 0 a0 . U j i C j r à ri a sul suo piccolo per iod ico! p ie. io uue.sla pos iz ione a n -i "o r pi ima che il d iscorso d; . . , , , , , ,„ Tog l ia t t . fosse noto: * - o i n g l e se e la . r iam o s i nce ramen te c he - l i so t t o l i neando il fat t o — d a v-govenv» s: sia lasc ia to s o r - ! v e ro i nconsue to — c he di

. , p i c n d e re dal l a moz ione s o- ta l e acco rdo era s ta to p r e -logica del la gue r- a r la i n t e r d i - j v e n t i v a m e n t e i n fo rma t o l ' o -

r ion e d"l! a bomba il. - n o r e v o le P icc ion i.

L'arcivescovo di York contro le armi atomiche

l a i e c i-

> i sci t ' i i / i t i t i di i n no il m o n do i o Nobel Scl iwt- i l /ei

dei e, ma r :p<»; la taz:om t-a'.t e da: v a i ' g.o* -ra'. : :n Ti.'-rn.e n col d ' sco iso d: To. j l .a i t : n p ie toden/ .a .i O^serrator e non aveva da to' i . suo. . a l cuna infor - | tnaz.one .ntor.no «il d iscorso d: Tog l .a t t . e al suo c o n t e -. nu ' o C o p:es' jpp' j ; ie , dai p.r.U- d e l l ' o l i a n o del Va l ica-no. i,i conv :nz :one cer to fon- ' i a t a c he ; i . t lad:n . vatrean. ., : p a r i o i : e tu l i : . suoi !e t to r

', leggono sempr" a t i en tamen t r , . VUmta. conoscono per tanto j eb i ede re i n e , r a p p r c - e n l a n l j , e- ri .1 d e c o r so d: Togl .a t t i e p o ; - ! f i t ' ! i e ;r<-' i po tenze -»' rrt a

' -on o p<Tc:o (omp. -ende ie lai r i un i scano - a l p i ù p re - l o ..j geno ... pole.-n.ca ) C r d i - c u t e r e il m o do di a l l e -, r; dot to

Ì Gran numero d. ^ . 0 ; n j i ; . ì v ia r e la t e n d o ne in te rnaz io- re3o .e s-j

. 14. — -ì.-co'.«> di York , dr . Cyrr l G a r -' ij'-tt . h«i esor ta to 1 c r i - t i an i a

per i tut t i

pace, ha e .-or, : a. tugli .vC!*»nziat! .« le-, are

i nd i v idua lmen t e ! i lor o '. -»-. -dando la ter r io i l e -del ia borno* a l l ' i d ro -

p lano o ... e e oe e.--<» » n on v. .en< .-ot tovalutato n e-gli rtirib:en -.i pol i t ic i . ! g i o r -n a l e monarch ico scorge n a-tu ra lmen t e .-olo l ' a -pe t t o con t i ngen te o e i> p ropos te c o m u n i - t e, e lamenta c he ii g o v e r no s i /o i -ca. a causa d e l-la sua d 'oo lezza. l ' in iz ia t iv a pol i t ic a de l le s in is t re.

fogli cat to l ici mos t rano una analoga p reoccupaz ione q u a n do sc r i vono che la p o s i-z ione a.--:mla dai comuni.- ti sa reoue di ret t a a « c rea re confu-ror. e e ^b.' indament o ne l le men ti dei cat to l ici »; i qua l i ce r ta .nen te sono c o me ogni a l t r o u o mo inorr id i t i d inanzi al la minacc ia de l la d is t ruz ion e atomica e a n s i o-si come tut t i di a l lon tanar l a e di aai re a ta l e scopo. A q u e-sto propos i to è mol t o a t tesa una r i -po5t a de l le ge ra rch ie ca t to l i che. togli c l e r i c a-l i conducono invece una lunga m a assai poco a p-profondi t a po lemica con t r o l e co.-e de t te da Tog l ia t t i .

Quotidiano scr ive di n on t rovar e i n esse « nu l l a di buovo » e aggiunge che «* an-

z .one ng.t i .i e -olt Uva c he «on- idera c he la di-cu-si'-n»

«e -ra-le ai i -

iir --ri.»' e preo.c;-

perm. nen .e

l (attOiic i d l -

un a r o t t u in.-anaoi le. la e .v i l tà cne fendono per ico lo, non m e no di o g n i! a l t ra ; e. corri " un d e fo To-1 gl ia t t i . il pa t r imon i o c o m u n e! de l l ' uman i tà , senza sccez iom.l

r.wcizzer ha d .ch .a raz .on.

dal d: , a l la1 n ; , : f ' : " S e n o n a l t e rna l i . o . sc r i vendo le ps; :1V;c- al la G' i=- | t , u t " , U ' f . tui de t to .| Herald da . r.el-.el ta di Tor .n o ecc.. m o s t r a - ' p u o fi<ìVsl r n t s iamo - o p r a f - j ! A f r .c a Equa 'o r . a .s f r^nce- v no d. c o n s . d e t a re 1 f a U l f i -' a e i r rep . i rn - idov e v :v e cu rando . . e o o r o-com'j.n.st.t sopra tu t t o c o m e jb : ! e rov ina . c n - t i am d e \ o - , s; in una t i : n : c i d i lu i -

a con t r o la . e .n n o u n , r -~ l «« * ut t > «'» a ! t r i ur'~ ' t ru . ta . « C o cne .. mor..i-> tal -er i -o r /» icmi /z . .no F - , m in i di buona a di o g n i ' d o v r e o oe :" drè — ha c e f i

, ' « , ,. lina . n te rp re ld / ; on e mo l t o r. -Eppur e e prop ._:o ^ . . . ^ t j n ; a q u a l e .. d ._

mo-tr a incapac i tà di c o n s i-de ra te in m o do nuovo, a l i a

t .acnwe. ' . ze: —

.uce de l ,a nuova s.tuaz.ione. tutt i : p rob lemi po i i t .c : e m: i : ta n c he s: p resen tano, e

_, , , . incapac i tà di -no- ta r - i di un Che sen.-o ha dunque la pos i- m . i t : r n e t r o d a p o s ; z i o n i r : 2 ; d e z ione nega t i va e di p.ir. i p r ò - ! e j « . : p o . c h e eriche p«.g«-:nda anticoiTiuni-tr , che i l ' ch i cons-der: .n b j o n a fede fog l i o cat to l ico a--urne, q u a n - j i a C E c o me u no s t rumento do non e cer to 1 «.nt icomum- , d : pace non può per \n m e no s-mo che può garant i r e p i g n o r a r e c he e «o mas.-e ca t to l i che dal la m i n s e - ; u na eia che incombe sul mondo? C i ò è tanto n.eno sensato p ro -

ev i i a r e ai fé d inanzi va no

sareob-,- ; i<*ndo la c a t a s t r o - , a s c o l t a re gì: am.T.on.mer.:. albi qua le si t r o - ' d e . : sc;enz:at ., c he s o-

.. Que-;.» dichrarazion ; .- '>-,no i so;, a poters: r e n d e :e

.-tate re-e da l l ' impor tan t e p i e n a m e n te con to d; ques to pre la t o ing lese nel cor.-o d: ter::b:'. e p i o b l e m a. Q u e s 'e una t rasmis - ione te lev i s i va ; po t rebbero :zn-dei ia B B C. ! press:onare l e ger.::, ed :.-.-

Ne l lo - tesso p rog ramm a t e- dur r e : pooo l: a r ende r - . lev is ivo. i! no to t ì lo-ofo B e r - con to del tr.tn d l ha afTermato che la uman i t à s; t rov a di f ront e ad una s i tuaz ione in

abo l i r er : abol i r à

pr i o se cj c rede che il pe r i -co lo venga da una par t e p iu t to i t o che dal l 'a l t ra .

« Cer t o — scr ive a sua v o l -t a « l Popo lo >., p r e n d e n do per un is tante in c o n s i d e r a-z ione la prospet t iva di un a c-cordo tr a i l m o n do ca t to l i co e que l lo comun is ta — la p o s-s ib i l i t à di un accordo, n on s o-l o per sa lvare l a c iv i l t à m i -nacc ia ta di d i s t ruz ion e dal l a bomba , appar t iene a quel

e g .ud ica to ' cui - d o b b i a mo ( p rovocaz ione e una mi-1 guerra o la guerra naccia eia g r a n d i ' l dot t . h , v i -europei. ignorar l o vuoi d i re , c e p r e s i d e n te del la assoc iaz io-oppor r e un m u i o a l l e p r n - | n e deg li sc ienz is ti a tomici poste che d. con t inuo v e n -i b r i tann ic i , ha d ich ia ra t o al gono a v a n z a te da questi p o-poli , e vuol d i r e marc ia r e con ia t tanza per una s t rada che oggi minacc ia d. s b o c c a-r e m una catast ro fe to ta l e

E' appun to ques ta i nsens i-bi l i tà . del resto, c he d i s t i n -gue a lcuni de: c i rcol i d i r i -genti i ta l ian i da quel l i dei pi ù grandi Paesi occ iden ta l i: una d is t inz ione c he r iach.a

pubb l i c o c he oggi - r ient r a ne l l e possib i l i tà de l l ' uomo ann ien ta re o^ni form a di v i -ta su l la terr a ». l d e p u t a to labur is t a J o hn S t r a c h ey ha 'd i ch :a raz :on ; esor ta to la Gra n B re tagna a p rende re l ' in iz iat iv a di una con fe renza di capi di gove rno.

popò:: a p e n c o lo :n cu: no.

tutt i e. t ro- . iamo. Pensa te, ad e s e m p . o. de'. .r.f.ueriza d. C J . gode E ins te in e ae l la : m p o . -tanza c ne ha : fat t o c he eg l. a. s.a i .petu ld.-nente p r o n u n -c ia to con t r o la bomba a t o-m ica. o essere g'.. s c i i n z . a ti a d i r e la ver .^ i

. connessi con 1-s u: es i s tenza dei mezzi a lom ic

far

essi soi: h a n no i mezzi. ì^ conoscenza i autor i t à p e r

o, per d i r e la ver i t à .n pubb l ich e ed

i n ar t ico h di g iornale. Es-»: d e b b o no esp l i c i tamente d i r e c he noi non poss iamo per-

i i no to sc ienz ia to e filosofojmetterci p i ù ol t r e la A lber t Schvvitzer. u no dei sponsab i l i ta d i p rosegu . /e v inc i to r i d* l P r e m io .VobeUnel le esper ienze a tomiche -,

Page 2: ANNO XXX (Nuova Serie) N. 105 * 15 E 195 4 Un a copia L ...dellarepubblica.it.s3.amazonaws.com/Partiti/Cartella PCI/PCI- comitati centrali/VII...impong a il dovere di compie-te ogni

. 2 — G i o v e dì 15 e 1954 « * >

A E A E O SU O PUNTO . CC.

Congressi provinciali del . affrontano i problemi decisivi della vita del nostro popolo

Gli interventi dei compagni Cincinni, Fibhi, Lay, Ciuf oli, Fessi, Bardini, , i o Amendola, D'Onofrio e Colombi ~ Le conclusioni del compagno Secchia

ì a , il compagno o ,

o e del , ha o la a

dinanzi al Comitato e pe e la e sul secondo punto e del

: <> Lo sviluppo del o e il o delle

sue attività o i con-i i

Sino ad oggi — comincia Secchia — si sono tenuti 52

i , cioè più della metà del o totale dei i che si o

. Si sono svolte mi-gliaia di assemblee -

i e di i di sezione: decine di migliaia di compagni sono i nella discussione. Tutte le assemblee di cellula e le se dute dei i di sezione e i sono e al pubblico, e il pubblico e cipa ai i i e li segue con e e l o dei i te-

nuti, la a e ai dibattiti, il e s se suscitato dalla discussione e dai i i sono una testimonianza inconfu tabile dello sviluppo deltito, dell 'aumento della sua

a e della sua influenza della capacità di o e di lotta dei suoi i e dei suoi militanti.

i che cosa si è discusso si discute nei i se-

zionali e ? Non si è discusso di , di

e ideologiche, di -minazioni a gli onesti cit-tadini. Non ci siamo -mati pe lo i mi-nacciate da Sceiba, i co-me siamo che esse -no o dell'unità

e e ; il che e non signifi-ca che possiamo -ci alla spontaneità, al « tanto peggio tanto meglio », non significa che o e ;ii i e ,

o alla o politica di anticomunismo o i successi del o o e delle e . No. i i successi li ab-biamo ottenuti nonostante la politica dell'anticomunismo

, e e soltanto alla giusta politica nazionale del . Ecco è non dobbiamo i alla spontaneità, al fatalismo e

e i di e all'offensiva anticomunista. L'anticomunismo non colpi-sce un , colpisce tutta la nazione, dividendo gli ita-liani e ostacolando il -

o civil e del . La costituzione d e 1 o

t deve quindi i ad e an-

co più le e iniziative e

i i hanno anche discusso degli scandali che hanno investito i i

i della e -ghesia. Se ne sono occupati, come a giusto ed inevita-bile. pu non ponendo questi scandali al o dei i

. Se ne sono occupati non tanto pe i fatti in sé, ma è quando i i dominanti non o più

e le leggi di convi-venza d'una nazione civile, quando o a e scem-pio della volontà a dal popolo, a gli , i contadini, gli intellettuali, la gente onesta d'ogni o deve , deve e

è i tutti gli , tutti gli illegalismi,

tutti gli attentati alle isti-tuzioni e e -pubblicane diventano possi-bili .

a i temi che sono stati ni o delle discussioni

i sono quelli -i le condizioni di vi -

ta e di o della e a degli italiani.

quelli della pace e della li -. E in ogni o

di sezione, in ogni o , assieme a queste

questioni fondamentali, sono stati i i i di vita che o il v i l -laggio o il e o la

a in cui a la se-zione o la . -niamo di pote e che il

o o ha . nel suo complesso, la fase del

o di tutti i mili -tanti.

i stanno dimo-o sia la a politica

e qualitativa, sia la a nu-a del . Al 31 -

zo o o state e dalle i e nasate

e e 2.124.027 , in -to alle 2.093.628 dello o anno. compagni che aveva-no già o la o a al 31 o u. s. o 2.0(51.827, i n o a 2.030.(500 al 31 o dello

o anno. All a fino del e 1953 contavamo

2.134.285 . Siamo oggi dunque al 96,6</ o al

e dello o anno. La e giovanile co-munista contava al 31 o 377.112 , od è cosi al-]'85'/i> o al e 1953. l e Comitato cen-

e della FGC ha lanciato l'iniziativa di un mese di

a pe e gli ideali del comunismo a la gioventù e pe e nuovi giovani , conta-dini, studenti e . l

, che ha quasi -nato il , deve

e tutto il suo appoggio a questa campagna della gio-ventù, che non e sol-tanto , ma so-

o di a -da. Le i o e attuino un piano di o

e il mese: un piano di comizi e di i nei i e nei villaggi, tenuti dai com-pagni i i del o e dai i dello sezioni e delle cellule.!

Concludendo sulle questio-ni del o e della

a a del . Secchia sottolinea il continuo

o o nel con-solidamento del o stes-so. Questo consolidamento è

o a o dal fat-to che da una fluttuazione, che nei i anni a del lf)-20 /i , ed in e e

a e tocca-va il 40< . siamo scesi ad una fluttuazione media del 7-8 ; . Abbiamo cioè 1.800.000-1.900.000 compagni che non vanno e vengono, ma sono le-gati i da i anni al o .

i i delle fe-, delle sezioni, delle

cellule, i i di dieci, gli attivisti — e Sec-chia — sono i no-tevolmente, hanno acquistato

e capacità di o e di . e vi sono delle e a

e e , ed anche in una stessa . n

e i i sezionai! di-i una e ca-

pacità nel e si-tuazioni, e -blemi, nel e lotte -vendicative ed economiche, che non nel e inizia-tive politiche.

Un elemento positivo che balza dai i delle Fe-

i e delle sezioni è il consolidamento dell 'unità ideologica e politica del -tito. a alcuni mesi abbiamo impostato e condotto una -ga campagna pe e i metodi di e e la vita a del , abbiamo stimolato la discus-sione e la . Questa campagna l'abbiamo potuta

e senza e ostacoli, senza i a l-

o delle e fil e in elementi che o di

e questa campagna pe fa e della -ce di . pefa e idee -

e alla politica dei o:«-ti-to. o pe e una lotta

. Nelle centinaia e centinaia di i e assemblee si sono dibattuti un'infinità di , si è discusso ampiamente, anche vivacemente, ma la discus-sione ha o in osmi ca-so unità d'intenti, unita ideo-logica e politica. l che dimo-

. una volta di più. che se lo sviluppo della a in i i accentua i con-

. i dissensi, le divisioni. nel o o invece lo sviluppo della vita -tica e il o dei metodi di e costituì

vuoto . compagni *«>no > m e = ° e pehanno o ad ? f.d e 1 attività

e i i con e 1 iniziativa dei militami, tezza. a e fatti, C e il o se poi alla denuncia non i t e ^ ° - . . .

e , e e( . e dobbiamo , la indicazione e a , o

a di ciò "che si può e;» , anche i difetti deve e ideila a attività. nsu i-

n i , i tati delle i elezioni di comunisti hanno , , di -un ampio bilancio delle e i glia, di Gaeta o compiute nei comuni da essisene, se noi continuiamo ad

. Gli ammini- . ì i i i i comunisti hanno co-

o , ponti, ospedali. hanno fondato biblioteche e

i , hanno -tato nei comuni la luce elet-

, i l medico, la scuola. Con la sua azione quotidia-na. dunque, il o — uni-tamente a tutte le e de-

e — non denuncia soltanto la a e le -

, ma a -te pe . i

a tenuti, stanno a d i-e che il compito e la

funzione nazionale della classe a e del o comunista non sono, oggi, f al tanto nel 'a coscienza ai un

o o di i di-, ma sono diventati

impegnano anch'essi tut te le o e e o a

e e po-sizioni. l a non è so-lo quello della capacità di

a e di o del-o _ . l

a è più ampio e com-plesso. E* il a di

i masse umane nei con-i delle quali o

iniziative ed attività che van-no molto al di là del o che si e e in -zione di un . A que-sto o Secchia sotto-linea e la que-stione della pace, della CEe delle i , que-stione che è stata dibattuta nei i senza o

esse posta al o dei la-, come invece è avvenuto

in questo Comitato . Uno dei difetti i in

più di un o di sezio-ne e anche di e è lo o legame a le -vendicazioni che o i i dei singoli co-muni e villaggi, e la politica

e del . Le lotte pe la a devono es-

e collegate e con l'azione pe il -mento dell'unità dei -

i e con l'azione pe le -e di a e pe una

nuova politica economica. L,;i politica di a non può

i senza lotta; non vi è attività o iniziativa po-litica, pe quanto a e

, che non i di e a se un o che dob-biamo sape e e

. La a non con-siste soltanto nella -zione di questa o di quella

a pubblica, ma in una visione d'assieme dei -blemi che o lo open' pubbliche e -te. le e economiche e sociali, il ) del-la . lo sviluppo della sua economia, della sua

, del e delle popolazioni.

Le iniziative di a non debbono i a di-

e la difesa di alcune . e evidente-

mente un e se ci -cupassimo di e sol-tanto gli i degli ope-

i o dei . Le ini-ziative di a si -gono o di e la unità delle e -che e . Tuttavia la a/ione comune pe e so-luzione ai i di o

e e non deve e e l'abban-

dono delle esigenze di -minate e di -i e dei più bisognosi in -

. Non vi può e a laddove migliaia e

migliaia di i sono senza , non vi è -nascita laddove si e un canate 'di e ma migliaia dì Famiglie » conti-nuaiio ii.vivui^ i numi-spelon-che. non vi è a lad-dove si e un palazzo dello , ma vi sono mi-gliaia di giovani senza me-

. Secchia indica poi un o

difetto manifestatosi nella maggio e dei : lo o o del o svolto o da svol-

e in e dei -i influenzati dalla -

a , dalla social-a e da i i

. i danno quasi e un o ab-bastanza completo della si-tuazione e della a del no-

o o in quella -minata località o , ma danno invece un o insufficiente -to dell'opinione pubblica, del

o che vanno svolgendo gli i , dei o con-

i e dei o conflitti in-. Ciò è indice della de-

bolezza del o o -ganizzato nei i dei

i e associazioni -si e in e delle -nizzazioni cattoliche. Non viene a sufficientemen-te dibattuto anche il o

e noi svolgiamo nelle -ganizzazioni di massa, nei sindacati, nelle leghe, nelle associazioni combattentisti-che. nelle società , nelle associazioni femminili, nei i di , -tiv i e , nelle con-sulte , nei comitati pe la pace.

A questo o il com-pagno Secchia si a

e sul -ma della a a nei sindacati e sull'esigenza di e ampiamente con i i le e di lotta da e nelle e -costanze. Non si o

e le e di lotta pili e senza lo studio, la

discussione, lo scambio di . Ed e il solo

modo pe e le idee ai , pe e

gli , pe e ad essi a e a -

va nella lotta, è o quello di e con . pubblicamente, i metodi da

e nella lotta <-essa. e e che non

siamo legati a nessuno sche-ma. che possiamo e di volta in volta le e di acitazione più giuste: e lo

o nella a in cui o e di vita demo-a le i di

massa. Secchia accenna poi alle

debolezze manifestatesi nelle discussioni i a

o dei i aei giovani e delle donne, alla

a che ha smesso ca-o il dibattito su ta-

l i questioni, alla necessità di e l'attività femminile e

giovanile alle i campa-gne o la , i-** la

, po un miglio te-p di vita.

Al punto cui è giunto lo sviluppo del o o — o e — si pone a noi oggi anche il com-pito di e l'educa-zione non soltanto di piccole

, ma della massa degli . Questa educa

zione non può e -zata soltanto con le scuole: è

o che i i ed i i dei compagni clic

o le nostio oiganizzn-zioni abbiano il e non soltanto di e , di agitazione immediata, ina abbiano e anche un contenuto educativo.

Siamo un o che si e non soltanto di de-e le ingiustizie e le

e di questa società, di di . gli i imme-diati dei , ma che vuole e i i e

i a e la à politica nella quale

lottiamo. Soltanto così il più n o di compagni e

(li i à e i gli obbiettivi pe cui

ci battiumo. la linea del -tito e le sue . Sol-tanto così à e più

o il o o che dobbiamo e pe

, come diceva il compagno Togliatti, la politi-ca del o in modo giusto, nel momento e nelle e più .

Vi sono dei compagni che nelle i si occupa-no e di lavo-o . Quando

insistiamo sulla necessità che il o e ab-bia e un contenuto po-litico. questi compagni ci chiedono: ma in che cosa de-ve e il o o

, se pe il la-o più e poli-

tico vi sono e commissio-ni di ? Si a di oc-

i di più. di e l'attività di ogni o dei compagni m e dei la-

i influenzati dalla , dalla , dagli

i i . Si -ta di i di più e -manentemente di e il o o in seno al-le associazioni di massa, nei sindacati innanzi tutto, e poi in tutte le : giovanili. femminili, , i . Si a di i di -

e delle e -nenti di legame a i -

i i e quelli non i e a gli i

. Si a di stu-e più da vicino -

zazione delle lotte nelle lo-o e . Sj a di

i più e del-la e del o degli i commu-ti e i dei comuni

e dei o legami con la po-polazione.

n una , dobbiamo e il o -

zazione come un'attività in-tesa a e e ad -e i legami con gli , i

contadini, i ceti medi, con le masse , come una attività intesa a e il -tito al popolo, .-.lilla base di azioni e di iniziative politi -che più che pe mezzo di espedienti e di e am-

. L'obiettivo o — con-

clude Secchia — e quello di e e più il o e ai

i più i delle lotte delle masse i e delle e . allo «viluppo delle associazio-ni di massa, al -to dell'unità del popolo. Le

e pe e l'attuale si-tuazione ci sono. Si a di

e pe e slancio alla lotta.

Nel o di m ì si è a n discussione sul o del compagno Secchia.

Lina Fibbi La compagna l.m.. .

che a subito dopo, a che uej congte-»-»! i '>iubicali delle donne sono -itati .dli oli-tati sotto due pumi di vista: in o luogo l i lotta pe la emancipazione della donna: ,n secondo luogo, il modo come tutto il pai , e non ,-olo le compugne, deve e al

o in campo femminile La questione dell'emancipa-zione — dice la compagna Flbbi — e vi ta sovente in

a . -enza colle-gamento coj pioblenu imme-diati, che — mo oggi le donne. E a que-to pioposito cita la à d'acceco a tut-te le , la posizione del-la donna nella -ocietà attuale, i i del o e della disoccupazione, le loime di vi-ta associativa e . La Fibbi in.-iste anche sulla necessità di polemizzi.!e con

, il (piale a di e la tesi che « le

donne o via i i agli uomini ».

Giovanni Lay U compagno Giovanni LAY

a come nella sua ses-sione del e o il Comitato e aves.-e no-tato una a stagnazione nello sviluppo del o in

. Le otganizzazioni e hanno compiuto un ac-o esame delle piopne de-

ficienze. e negli ultimi e me-si è stato possibile costatale

l ' i l e pa-

-

Paolo Cinanni l i compagno Spano.

, dà pe o la a al compagno o

. li quale e sul-l'attività e ;n -monte, e e sui cinque i i che si sono già tenuti (Asi;. Cuneo, . . Aosta). Cinanni noia un -

. o a: i svoltisi nel passato, pe quel, che a l'individuazionejvinciau del o o in e la denuncia dei : a hanno o un cali: le o e sensibile o del li -

e sono invece, a voi- vello politico ed ideologico dei te. a e e confu- i d; sezione e di cel-

imi! a nelle lotte del po-polo o e a attività de-

a della . 92 manifestazioni di disoccupati.

i convegni i pe l.i -i.i . all'ime occupazioni di e incolte hanno o l'.tt — ten/.ione sulla a si-tuazione di a e d.

a delle e binile, .situazioni' sottolme.it.i anche dalla a del li.md'tismo. l a non è solo locale-

ma nazionale, date le i possibilità di o e (li as-

o di a che la ' . Va-sti i della popolazione e una e della stes-a -sia a sono o con le e i di -scita e con la no<ti a : a'-la politica del o -le. Ciò è o dal vivis-simo e con cui i no-

i i vengono segui-ti anche i dell'ambito del

. Lay a con una a a agli enti

di a i in -gna. e e allo EFTAS, il quale si è -niato nel più o -

o assenteista dell'isola, -a le assegnazioni e cede i

i a .oa.-colo con fitt i eso-si. La lotta è a a a

e sia l'Eftas che la Cas-sa del o sotto il

o della .

Domenico Ciufoli e poi la » il com-

pagno o . il quale sottolinea le i condizioni della lotta nel -sciano, dove la ' e le -nizzazioni cattoliche godono di notevole intluen/a e svol-gono un'intensa attività politi-ca e . mag-

i successi e o alla di..cu--i.'ne

e alla polemica li abbiamo -i sul o dei -

mi locali e comunali (tasse, dazio, scuole, ecc."). Quando nei i i dibattia-mo oue.-te questioni, il o dopo i i polemizzano con noi dai pulpiti delle chie-se. e la campagna elet-

e e e la a delle pe la pace, siamo

i a e la a che ci divideva dalle masse influenzate , a

e un colloquio, a -e de: legami. n quest'ope-

. o è stato o delle donne. Tuttavia non

e siamo stati capaci di e le posizioni acqui-

site. di e : successi

Secondo! compagno Secondo FESS

a che i i -

se. o è e il legame a le agitazioni pe la -

scita e la lotta pe un cambia-mento o -tivo e pe una politica di pa-ce. Cinanni a poi due lotte . Una è

. Q:ie-ti i sono tanto oiù significativi se si

a che i i -ti i hanno subito

, intimidazioni e -. o nei luo-

ghi di o in questi anni

Antonio Roasio f'l i succede al o il

compagno Antonio . membio della , che .si u anch'egli ad esa-

miniate i i i dai , o in Emi-

|lia. m nota che in questa legione il o ha -to di ave valutato -tanza dei i della -scita economica. Ciò a che i i di sezione e di

e hanno o |le o capacità di i

. L'mteiesse -to dal o in Emilia pe i

i della a ha o la a influenza

nel popolo e ci ha conquistato il e simpatie di nuovi i di cittadini. Va detto ò che questi i sono -ti pi evalentemente sul -no tecnico.

o in luce gli i diletti delle e -zioni in Emilia, il compagno

o allenila che i compa-gni studiano a poco l'at-tivit à o e non

o spesso a e le i esistenti allo

o degli i .i di alcune e

, come eli . i i ambulanti, i com-

, j i . non oos.-ono esse i se si vuole che il o in Emilia a a il suo

e .

Vittorio Bordini a a il compagno Vit -

o . Egli dà un giudizio positivo dei i

i svoltisi in Tosca-na: qui il o ha -to di sape e alla analisi delle questioni che in-

o e o i la-i la a delle so-

luzioni; le capacità dei -genti locali sono : gli i dei i

o una buona conoscen-za dell'ambiente sociale e po-litico. i annuncia che alla line di o in Toscana il 08'- dei compagni ha già

o 1 e al -tito; pe la FGC hi -tuale è ' alla stessa da-lla. i conclude sottoli-

o i difetti che a si O nella attività del

o in questa : non tutti i compagni hanno la

a visione della -va politica del ; non tutti i i di sezione, so-

o dei i più im-. sono all'altezza del

o compito; non tutte le fe-i conoscono a fondo

la situazione delle singole se-zioni.

Giovanni Brambilla o che il compagno -

za, che ha assunto la -denza della , ha an-nunciato che il o del compagno Togliatti à stam-pato in opuscolo e che ne so-no sia state e 330 mi-la copie, a il compagno Giovanni . l suo

o è dedicato all'esa-me della situazione esistente nelle . Egli a che i i milanesi di

o continuamente, nel o delle lotte pe i miglio-

i , una e combattività. La classe ope-

a è a pe l'ostina-zione con la quale il -to a di e gli au-menti ed è decisa ad impe

i in i azioni sinda-cali pe i un mi-

e e di vita. -bill a esalta in e la ten.icia e il o dimo-

o dalle e dellaliphs che hanno ingaggiato sen/1 ne^una defezione una lotta a e a -

o ad e compieta-mente i i e a conqui-

i la simpatia della citta-dinanza. a a , egli

. sono i ali eoiso-di di lotta , che han-no dato luogo anche a i manifestazioni di . n tutti questi ca*i anche gli

i alla , nonostante i i divieti dei o -genti. hanno combattuto fian-co a fianco con i comunisti C i socialisti. a e di questi eoisodi a

e la conclusione che è ne-n e l'attacco

pe la conquista dei -menti .

no giustamente discusso nel-l'ambito della campagna pela a , po la

e collegiale, pe il mi-glio! amento dei metodi di di-

e del pai tito. Abbiamo -- e -

o — a 400 nula qua-. compagni .-elezionati nel-

le lotte e nel o di patti-lo. l a che si pone

a e tinello della o miglio-e utilizzazione, della o

qualificazione e -z.ione.

che si sono svol-ti hanno o ad un pio-

o nella composizione dei i , nei quali

„ . . . ,, l-ono stati immessi in maggioo e della 1 n l l l l l 0 , .n i e compagni le-

gati alla . a dove

litic i ottenuti non o ade-guati alla mole del o svolto; le e iniziative

o le masse cattoliche, che hanno un peso e nel Veneto, sono a insul -fidenti. E ciò non o-tante che il e o -ciale veneziano della . ab-bia o a di

, o giovanili, che o una a nuova.

La discussione sul o del compagno Secchia è -seguita i mattina, sotto la

a del compagno -veti a.

C/no

Quella di Ovada, dove alcuni di offensiva anticomunist i mobilifici stanno svol-i i mette quindi m luce

gendo un'azione di h difetti che sono i dai mento e di ; non e i -zione. affidando o a do-jb'cmi locali sono stati inqua-micilìo agli , in a

. n questo caso la indicazione da e al -

i non può e nel - il o a domicilio,

bensì nel e nuove e di e e di lotta sindacale a questi nuovi -tigiani. a lotta -te è ouella della Cogne dì Ao-sta, a statale che può

e la a via di svi-luppo in una e sul piano nazionale di tutto il "Omnlesso e auì dunque la lotta locale deve

i all'agitazione nazio-nale in o o al -getto .

i neì'.a a a politica ; spesso i di-

i locali o l'azio-ne svolta dagli i i o non ne tengono conto nella giusta ; a insuffi-ciente è il dibattito o al-le questioni ideologiche; la

a e a non sono molto . A conclu-sione del suo o i

e ai compagni dì e un convegno nazionale pe la salvezza a nazio-nale al fine di e di e all'opinione pubblica con mol-ta evidenza il a della

e del o appa-o .

GiacomoLa seduta a di

ì si chiude con un in-o del compagno Giaco-

mo . i iel o nel Veneto, egli d i-ce, si -.volgono in una atmo-

a nuova, a da iniziative, da manifestazioni, da lotte di massa che ha dato un o più ampio alla no-

a attività politica. Le più i manifestazioni so-

no state le lotte pe la , i convegni pe la a del-la montagna, la manifestazio-ne femminile pe il decennale della a a . Ai

i i o e o anche elementi lonta-

ni da noi. o al o ha o in tutto

il Veneto il 9 9^ e, in alcune , ha a o

il 100%. A questo o il compagno i aggiunge una analisi dei difetti che si manifestano a nell'azio-ne del : i i po-

ta è il compagno Cino -- Egli e -

le efficaci iniziative e in a di a nei con-

i delle popolazioni mon-tane o alpino. Nota tuttavia come il o del

o sia stato in o , limitandosi in gene-

e all'invio di attivisti o di specialisti nelle zone monta-ne, senza un e di con-tinuità. i a poi la situazione di a e di a esistente nella -sa , dove a è a al livello di 50 anni fa, dove le case sono malsane. dove i giovani abbandonano la , dove le e con-

o una a dovee uno dei i o

i del luogo, data l'in-stabilità e a del lo-o . Nella a nova-

e si lotta ò pe n -nascita civile, sociale e cultu-

, pe il o . pe i più dignitosi.

Giorgio Amendola Secondo e è il compa-

gno o . o della . l -

lievo assunto nei i con-i dai i fondamen-

tali della vita del popolo — inizia Amendola — è un segno della à del , del-

a che siamo i a e al o . Tutta-via le nuove attività che sono di e al o pongono

i nuovi: innanzitutto 11 a di e -tamente i i a lotte pe la a e lotte sinda-cali, a lotte pe la a e lotte pe la pace. conve-gni. le assemblee e le e ini-ziative del e nel à padano, nel . nel-

o alpino, o si a e contatti i con

elementi lontani da noi. a questo non deve e fine a se stesso, senza uno sviluppo politico. Non bisogna -si alla a impostazione tei -nico-economica dei i di , ma è o

e le conseguenze politi-che e di lotta che possono -

e a spostamenti di -e e a le masse e

nell'opinione pubblica. Non basta dunque e la conoscenza dei . E'

o e i nessi a i i e l'ambiente socia-le in cui tali i -gono. Amendola cita l'esem-pio della lotta o il tugu-

. Anche questo non è sol-tanto un a tecnico-economico, in quanto è legalo, in ciascuna zona, a e questioni di e -

. sociale, politico. A -a l'eliminazione dei « Sas-

si » è un aspetto della lotta pe la a ; a Na-poli l'eliminazione dei « -nil i » è legata -zazione della città; in Tosca-na. la questione delle case co-loniche è legata alla soluzione del a dei i a-

i nelle zone a ; e cosi via.

Si a dunque di -e i , di non

, di i -no a quelle che sono, in cia-scuna e o località, i -blemi-chiave. Nel -no, questa a unita-

a di confluenza è l'azione pe la ; in Sicilia e in

, in , la confluenza la si può e sul o delia lotta pe la autonomia.

Amendola dedica l'ultima e del suo o alla

lotta pe la pace in e alla a del -no. Nelle i i del-l'ECE. a è stata divisa in due, dal punto di vista econo-mico, e il Sud è stato -

Togliatti. o o vita a un o di studi comu-nisti, nel quale i i qua-

i o la possibilità non solo di meglio qualifi-

i come i comu-nisti, ma anche di specializ-

i in taluni i di studio legati al -nismo ».

Artur o Colombi Ultimo e è il compa-

gno o , o della . Egli

sottolinea come uno dei com-piti immediati che ci stanno dinanzi sia quello di e all'offensiva e nelle

. i , di-ce Colombi, sono i ad

e questa offensiva che tendeva ad e il -tito dai i di -ne, e in alcuni casi abbiamo anzi consolidato le e posizioni. Tuttavia vi è an-

a un difetto : nella a il o si sente

a poco, e i i po-litic i non hanno nella vita delle officine il posto che do-

o . Negli stessi i del o non

viene sufficientemente messo in luce il e nuovo che ha assunto l'attuale lot-ta , e nuovo che è dovuto all'impostazio-ne politica e non economica data dalla a alla lotta stessa. a che tut-ti i i si o conto che non è in gioco solo la a delle , ma è in gioco molto di più: cioè il tentativo e di

e di nuovo la a egemonia su tutta la vita economica nazionale. E' pequesto che il a delle

e di lotta è attualissi-mo, è ò che bisogna te-

e nel massimo conto la volontà delle masse -

, il o o di bat-. i metodi di azione sin-

dacale che esse .

Pietro Secchia compagno a dichia-

a chiusa la discussione sul secondo punto all'o.d.g. e da la a al compagno o

, pe le conclusioni. n un e o il

o del sot-tolinea gli elementi più inte-

i i dal dibattito e e alle questioni poste

dai i compagni che hanno o la . Egli constata

con compiacimento che la di-scussione ha o co-me il livello ideologico e po-litic o dei i delle se-zioni è buono, nella maggio-

a dei casi ed è a to in questi anni. E' indubbio

ò che a molto biso-gna e è in tutte le se-zioni il o abbia -ti capaci di e e ed in modo autonomo la no-

a politica. Laddove si -o i i difetti

à o o delle , sia -so l'invio di un più copioso

e a stampa, sia -o o -

nale dei . Le -zioni più piccole o u-

e in a più a l'attività dei compagni quali-ficati che non fanno e del-

o e e -si anche a dei mi-

i i di sezione. La a dei compa-

gni — dice Secchia — hanno sottolineato l'elevatissimo spi-

o combattivo che anima la classe a e à che i comunisti che i nelle i sindacali studino località pe località e

a pe a le -me di lotta più efficaci pe co-

e i i a concede-32.800 del o Lenin e gli aumenti i e dia-

n . 72.000 del o il o o alla vit -o Togliatti (-mila stona jon'p dei . Ogni lot-

i sono i i più notevo-li passi avanti è stato a i se-

i delle -e/ioni, il cui li -vello e è decisamente

. i si notano , invece, nei i il i

compagni che devono affian-e i i di sezione. l

o è a eccessivamen-te o in questi ultimi.

o a o è quel-lo della costituzione di i più i e qualificati nel-le i di massa. dove — e i i lo han-no o — esistono tut-

a delle deficienze. o passa quindi a

e il secondo -to del suo : l'eleva-zione ideologico-politica del

, in a alle pseu-i dei -

sti , e e le e sulle e scuole di

, che tanto o o

Abbiamo e scuole collegia-li nazionali: quella di a pe i i e i i del-le e , quella di a pe i i -genti , e quella femminile di Como. Vi sono poi cinque scuole i collegiali (Toscana, -dia Emilia. . Ligu-

. undici scuole i collegiali . o E-milia. . , -

. Siena, . Genova, . . Udine), e

cinque scuole i -li e domenicali (Savona, -ma. . . Napoli).

a il '51 e il '54. nei nove i nazionali eli :i o di lì

mesi, sono passati pe le scuo-le i 331 allievi, di cui 62 donne. e a il '51 e il '54. nei 30 i i di un mese oe i di sezione, sono passati 1202 al-lievi , a cui 452 donne. Ecco il dettaglio: . 3 -si (con 108 allievi); -dia 2 (69); e 3 (81): Veneto 5 (188); Campania e Lucania 4 (87); Sicilia b (108):

a e e 4 ) a 3 (98); a 2

(66): i 3 (81); Lazio 3 (71). 4."> allieve di i hanno seguito il coi so spe-ciale alla scucia femminile di Como

Nella sola e di , a il '52 e il '53. ben

23.078 compagni hanno -tecipato all'attività :ctucativa del . Nella ieUei azione di , a il "50 e li '53 10.121 compagni , -tecipato ai i speciali. Nel-la e di , a il '51 e il '53. 16069 compa-gni sono passati nei i e nelle scuole di o tipo.

Un valido o a que-sta attività hanno dato i -vi , di cui sono state ven-dute comples-ivamente 345.029 dispense: 83.000 del o Sta-li n U i della pace). 79.000 del o i (sul

a socialista ' i el C. . 50.700 d e i o

x (di economia )

del . ! o a Zet-kin. -in i femminili, ha già o la a edi-zione di 2a.OO0 copie: il suc-cesso d- questo o è con-

o e e dalle e che h.. -usci*«to

anche a gì; avve a i Non , tuttavia.

ta, , à e condotta o la

a unità a gli i e te-nendo conto dello stato d'ani-mo di tutta la massa -

. La difficil e situazione m cui vivono oggi gli , il

e di e esisten-te nelle , le intimi-

ci sono i ali stessijdazioni o polizie-successi nella d.flusione e nel-jsco, hanno o una situa-lo studio dei i . e di disagio che e più ogna e il o inj e le lotte. questo im-

ouesto senso, e e in -e il o me-

diante e ideologico anche più e e me-diante l'invio di .

so a le zone e della o e e a e e del - u n a a campagna pe 1 eie-

dio . » te<-i <-nnn - vamento ideologico di massa. dio . e tesi sono e e a questo . La

tesi a che. o la cosidetta « e eu-

a ». vuol e a l'indipendenza e l'autonomia; e la tesi dei pae-i socialisti.

a o gli scambi e la e economica

a tutte le nazioni, su un pie-de di uguaglianza e di -

o . La a è la via ^olo-iia1". -a seeo-tda la via nazionale. e que-st'ultima via. a deve di-

i dagli impegni della CECA, della . ecc.

Edoardo D'Onofrio A questo punto va al -

fono il compagno o , o della

a del . l -mo tema che o af-

a è quello della politica di , che i i han-

cui tutte le i posso-no o o

i i e domenicali pei di cellule e sezioni.

pone ai comunisti che o nelle i sindacali di e più audaci, di '

e o di iniziativa. Avviandosi alla conclusione.

il compagno Secchia invita tutte le i a -e piani i di o pe

la e degli obiettivi posti al o dal Comitato

e e o di Togliatti. à ò necessa-

e collettive dell'Unità . egli dice, che tutte le eci-di , e > angoli e comincino subito a di-sci » con oiblioteche e le indicazioni uscite ti pe e lo studio indi- dal o dibattito. e es-viduale

o e ad ave-e 700.000 comoagni che leg-

gono i i testi e la a , dobbiamo -

e ad e 400.000 compagni che seguono i i di studio nelle sezioni: questi sono gli obiettivi che, a conclusione del suo , il compa-gno o pone al Comi-tato .

. a di . o ha da e un an-

nuncio: « e al -to o e del , -colto in occasione del 60. compleanno del compagno

se o che non c'è con-e alcuna a l'azio-

ne che noi dobbiamo e pe e la civilt à umana dallo o e la lotta in-gaggiata o i i più

. i -li monopolisti e i i -i — conclude Secchia — non

sì , si vincono.pe i noi dobbiamo iso-

i e pe questo è o e o alle e -

poste tutta la massa del po-polo.

All e e 12 la sessione del Comitato e del . ha ,