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Barilla G. e R. Fratelli S.p.A. Annual review 2006

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Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.

Annual review 2006

Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.

Annual review 2006

Indice

Annual review 2006

Lettera del Presidente

Intervista con l’Amministratore delegato

Profi lo di Gruppo

Storia del Gruppo Barilla

Marchi e prodotti

Mercati geografi ci

Alimentazione

Ricerca e Sviluppo

Produzione

Risorse umane

Sostenibilità

Financial review 2006

Organi sociali

Barilla nel mondo

3

5

6

9

10

13

18

21

25

28

31

34

42

47

49

Luca, Paolo e Guido Barilla

Annual review 2006

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Il 2006 si è confermato un anno di transizione e di cambiamento che, soprattutto in Europa, ha

portato instabilità e fl uttuazione dei consumi. Il contesto macroeconomico, reso instabile dal

continuo cambiamento dello scenario culturale dei Paesi industrializzati, è stato caratterizzato da

periodi di fi ducia e di attitudine equilibrata alla spesa alternati a momenti connotati da maggiore

conservatorismo. I primi mesi del 2007 sembrano confermare questo trend.

Il nostro impegno è stato, ancora una volta, orientato al rinnovamento dei prodotti per guidare le

persone, in ogni parte del mondo, alla scelta di un’alimentazione equilibrata. Abbiamo proposto

sui mercati la nostra cultura d’impresa e i nostri valori garantendo alla Società la necessaria solidità

fi nanziaria per affrontare le sfi de competitive dei prossimi anni.

In quest’ottica stiamo reinterpretando, a livello internazionale, le categorie delle paste alimen-

tari per dare nuovi benefi ci e impulsi al prodotto principe della nostra gastronomia.

Nei prodotti da forno, non solo in Italia ma anche in Europa, stiamo rivisitando alcuni core

brands che daranno modo di declinare e sviluppare, con maggiore forza, categorie specifi che

di offerta.

L’energia e le materie prime peseranno sempre di più sulle economie dei singoli Paesi. È uno

scenario di costi in continua crescita, che solo parzialmente verranno riassorbiti dalle imprese at-

traverso l’aumento dei prezzi. La nostra scelta strategica, valorizzando al massimo le competenze

e le economie di scala del Gruppo, deve essere quella di continuare a ricercare soluzioni industriali

effi cienti con l’unico obiettivo di offrire alle persone prodotti di ottima qualità a prezzi giusti.

Relativamente allo scenario distributivo, in un contesto sempre più competitivo e ancora forte-

mente condizionato dall’uso della leva promozionale, i nostri rapporti con i Clienti, in una logica di

vera partnership, stanno evolvendo nella direzione comune di dare maggior valore alle persone.

In questo contesto la vera sfi da da raccogliere è quella di far capire che l’alimentazione è solo un

tassello dell’insieme complesso che unisce stile di vita, condizione psicologica, tipo di attività,

ambiente e genoma. Stare bene è un progetto esistenziale e comportamentale (non una moda)

che chiede alle aziende la proposta di modelli positivi.

La rilevanza e la competitività di queste imprese saranno sempre più legate alla loro capacità di

farsi ascoltare con informazioni in grado di creare conoscenza dell’equilibrio nutrizionale.

Guido Barilla

Lettera del Presidente

Annual review 2006

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Quali sono state le sfi de chiave per il 2006?

Il 2006 ci ha visti impegnati in una sfi da fondamentale, che rappresenta il presupposto per la

salute e la crescita dell’azienda: l’innovazione. Nella capacità di progettare e sostenere prodotti

riconosciuti come superiori rispetto ai concorrenti, in grado di anticipare e rispondere alle attese

delle persone, sta, infatti, il nostro impegno. In particolare ci siamo concentrati sull’area della

nutrizione che avrà un ruolo sempre più centrale nella vita delle persone. Sul piano operativo la

sfi da principale è stata la gestione di una forte accelerazione di tutti i fattori di costo.

Qual è stato l’approccio di Barilla nell’affrontarle?

Il nostro approccio strategico rimane ancorato a tre aspetti: la ricerca di prodotti eccellenti e

innovativi, supportati da una comunicazione forte e incisiva in grado di creare un legame di fi ducia

con le persone; le massime effi cienze industriali, perseguite attraverso una continua cultura del

miglioramento e costanti investimenti tecnologici; la capacità di creare relazioni avanzate con i

nostri partner commerciali, presidiando così tutte le categorie in cui siamo presenti e creando un

costante ed elevato valore aggiunto.

Quali sono state le aree prioritarie e perché?

La nostra focalizzazione rimane da un lato sull’area del Primo Piatto, dove prosegue la strategia

di valore della pasta, grazie al lancio di linee come Orizzonti e Integrali, che nello specifi co

rappresenta un importante investimento a livello europeo, o al rilancio di un marchio storico e di

prestigio come Voiello. Dall’altro sul mondo dei prodotti da forno, caratterizzato da un processo

di innovazione continuo sia in termini di prodotti che di nuovi marchi. Nel 2006 abbiamo, infatti,

lanciato una nuova linea a marchio Mulino Bianco, Liberi per Natura, che si differenzia per un

profi lo nutrizionale pensato per chi sceglie, o necessita, di un’alimentazione particolarmente

attenta. Abbiamo lanciato nel primo semestre del 2007 una gamma e un marchio nuovi all’interno

del mondo Pavesi: Freelers, una linea di snack sia dolci che salati, al fi ne di soddisfare le diverse

esigenze di un fuori pasto giovane e dinamico. Al di là poi delle categorie di prodotto, quello

che ha caratterizzato e continuerà sempre più a contraddistinguere i nostri sforzi è l’approccio

internazionale al business. Barilla, con un fatturato realizzato per un terzo fuori dall’Italia, è più

che mai tesa a crescere internazionalmente giocando un ruolo sempre più importante sul mercato

globale nelle categorie di elezione.

In generale, quali sono stati i principali risultati ottenuti?

Il 2006, con un fatturato di oltre 2.371 milioni di euro, ha registrato una crescita del 3,4%, grazie

soprattutto a una buona performance dei mercati internazionali, cresciuti del 6,7%. L’utile prima

delle imposte è stato di 236,4 milioni di euro, un solido +8% rispetto al 2005, raggiungendo

un margine del 10%. L’utile netto, di 158,7 milioni di euro, è cresciuto solo dell’1,4% a causa

del maggior carico fi scale. La Società ha generato 148 milioni di euro di cassa netta, chiudendo

l’esercizio con una posizione fi nanziaria netta positiva di 232 milioni di euro.

Da un punto di vista industriale nel 2006 abbiamo concluso il raddoppio del pastifi cio di Caserta

e il potenziamento di quello di Foggia. Sempre nell’ambito del business pasta verrà avviato

il secondo pastifi cio negli Stati Uniti, ad Avon, passo fondamentale per rispondere in modo

effi cace alla crescente domanda di pasta Barilla negli Stati Uniti.

Intervista con Gianluca Bolla,Amministratore

delegato

Annual review 2006

7

Una delle aree più dinamiche è quella dei prodotti da forno,

quali sono stati i risultati in questo business?

Nel corso del 2006 il fatturato dei Prodotti da Forno in Italia ha raggiunto i 918 milioni di euro con

una crescita del 2% rispetto al 2005 ed è importante sottolineare come a questo risultato abbiano

contribuito per oltre il 4% i nuovi prodotti. In particolare è stata buona la crescita nel comparto

della prima colazione (32,5% del mercato a valore, in aumento di 1,3 punti rispetto all’anno pre-

cedente) trascinato principalmente da un andamento molto positivo dei morning goods (30,8% a

valore in rialzo di 6,6 punti rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente al lancio di nuovi

prodotti avvenuto nel corso del 2006) e delle fette biscottate (52,8% a valore con una crescita

di due punti rispetto all’anno precedente). Anche il comparto dei pani ha registrato una crescita

rispetto al 2005, raggiungendo una quota a valore del 36,1%.

E a livello di immagine, che ruolo gioca Barilla?

Il 2006 si è chiuso con due importanti riconoscimenti. Il primo arriva dal gruppo Bain, che ha

condotto uno studio sulla crescita di 8.000 marche in 100 categorie, negli Stati Uniti dal 1997 al

2005, includendo Barilla nella lista dei 17 Brand Growth All-Stars che hanno saputo crescere per

otto anni consecutivi a ritmi superiori a quelli delle categorie di presenza: un premio alla strate-

gia implementata negli Stati Uniti che ha reso la marca Barilla leader del mercato in 10 anni. Il

secondo riconoscimento ci è stato consegnato invece dal Reputation Institute di New York che,

a valle di uno studio su 30.000 persone in 25 Paesi, ci ha proclamato “l’azienda con la migliore

reputazione al mondo”. I determinanti della reputazione premiano la qualità dei prodotti e dei

servizi, l’innovatività, l’ambiente di lavoro, la governance, la responsabilità sociale, la leadership e

la performance, tutti elementi che non a caso fanno parte del nostro lessico, della nostra cultura,

del nostro lavoro di tutti i giorni.

Gli Stati Uniti sembrano quindi essere il mercato del futuro?

Il mercato americano presenta ottime potenzialità di sviluppo. Oggi Barilla ha una quota supe-

riore al 25% ed è l’unica marca nazionale con una qualità di prodotto superiore riconosciuta dalle

persone, un’effi ciente base produttiva di due pastifi ci e una capacità innovativa che l’ha resa, con

Pasta Plus, leader anche nel segmento better for you. Sono basi solide sulle quali continuare a

investire con grande determinazione.

Qual è invece il ruolo dei mercati emergenti come per esempio Cina e Russia

all’interno della vostra strategia di crescita?

Stiamo crescendo a doppia cifra in tutti i mercati della “nuova Europa” e asiatici attraverso una

precisa strategia di export.

Parliamo di futuro: quali saranno le sfi de e le priorità per il 2007?

Le priorità per il 2007 saranno, da un lato, di accelerare il ritmo di crescita grazie all’innovazione

su tutte le categorie e tutti i mercati e puntare al mantenimento dei margini attraverso una cauta

ripresa della leva prezzo abbinata alla consueta focalizzazione sull’effi cienza per fare fronte alla

forte crescita dei costi di prodotto.

Inoltre con la divisione Prodotti da Forno abbiamo avviato un importante progetto di rilancio in-

ternazionale: la European Bakery Organization, nata con l’obiettivo di accelerare la nostra crescita

al di fuori del mercato domestico attraverso le sinergie e le competenze della Bakery Italia.

Gianluca Bolla

vendute nel mondo1.500 mila

tonnellate

oltre

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Profi lo di Gruppo

Nata a Parma nel 1877, da una bottega che produceva pane e pasta, Barilla è oggi tra i primi

gruppi alimentari italiani, leader nel mercato della pasta nel mondo, dei sughi pronti in Europa

continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi.

Il Gruppo impiega oltre 7.100 persone e nel 2006 ha fatturato 2.371 milioni di euro, generando

un utile netto di 159 milioni, con investimenti pari a oltre 155 milioni di euro.

Alla guida dell’Azienda c’è, da oltre 130 anni, l’esperienza imprenditoriale di una famiglia che

oggi, con i fratelli Guido, Luca, Paolo ed Emanuela, è giunta alla quarta generazione.

Orientata da sempre a una corretta alimentazione attraverso prodotti a base di grano, di uso

quotidiano, eccellenti per gusto e nutrizionalmente equilibrati, Barilla si è imposta nel mondo

grazie a un’attenzione costante alla qualità - frutto di forti investimenti in ricerca, innovazione e

tecnologie - e alla comunicazione.

Barilla possiede 26 poli produttivi (13 in Italia e 13 all’estero), tra cui 9 mulini gestiti diretta-

mente, che forniscono gran parte della materia prima occorrente per le proprie produzioni di

pasta e di prodotti da forno.

L’esportazione riguarda più di 125 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno oltre 1,5 milioni

di tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con

i marchi Barilla, Mulino Bianco, Voiello, Pavesi, Ringo, Wasa, Togo, Gocciole, Pavesini, Gran

Pavesi, Grancereale, Pan di Stelle, Freelers, Academia Barilla, Misko (Grecia), Filiz (Turchia),

Yemina e Vesta (Messico). Ai marchi di prodotto si affi anca il marchio Number1, società del

Gruppo specializzata in servizi logistici, e quello di First per i servizi di vendita al dettaglio.

La coerenza con princìpi e valori tradizionali e sempre attuali, la gestione delle risorse umane

come patrimonio fondamentale e sistemi di produzione all’avanguardia fanno di Barilla una delle

aziende alimentari più considerate nel mondo come espressione del “saper fare” italiano.

126linee produttive

20marchi

26poli produttivi

oltre

1.500.000tonnellate

di prodotti

venduti 2.371 milioni di euro

di fatturato

oltre

7.100persone

oltre

125Paesi di

esportazione

oltre

600prodotti

Barilla: qualche numero signifi cativo

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Storia del Gruppo Barilla

Storia del Gruppo

11

Annual review 2006

Barilla

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Il marchio Barilla, nato nel

1877 da un piccolo negozio di

pane e pasta a Parma, è oggi

la pasta numero uno in Italia e

nel mondo. Grazie ai migliori

grani duri e a tecnologie

all’avanguardia, offre una pasta

sempre al dente e sughi pronti

a milioni di persone in tutto il

mondo.

Marchi e prodotti

Voiello è stato fondato nel

1879 come piccola bottega

artigiana a Torre Annunziata,

fi n dal XVI secolo uno

dei maggiori centri per la

produzione di pasta. La pasta

Voiello presenta i formati tipici

della tradizione gastronomica

napoletana, il cui segreto è

nella ruvidezza conferita dalla

trafi latura al bronzo. Voiello è

entrato in Barilla nel 1973.

Nato nel 1975, Mulino Bianco

è oggi parte della cultura

alimentare italiana come

testimone della vita quotidiana

della famiglia italiana: offre

prodotti da forno in tutte le

categorie, semplici e genuini,

adatti al consumo in casa e

fuori casa.

Il prodotto è al centro di ogni attività e impegno di Barilla, nell’ottica di una costante atten-

zione a qualità e salute, presidio di fi liera delle materie prime di rilevanza strategica, processi

produttivi e comunicazione. Questo impegno è testimoniato ogni giorno dai marchi del Gruppo,

che sono l’identità dell’impresa, sulla quale si basa la fi ducia delle persone che ogni giorno ne

acquistano i prodotti.

Barilla si focalizza prioritariamente su due aree di business: Primo Piatto all’italiana e Prodotti

da Forno, operando in 10 differenti famiglie di prodotto.

Primo PiattoNel settore Primo Piatto, Barilla è leader nel mercato della pasta in Italia e nel mondo, dove

compete con il marchio Barilla, simbolo della gastronomia italiana, e tre marchi leader a livello

locale (Misko in Grecia, Filiz in Turchia e Yemina in Messico). Molte le novità degli ultimi anni

nel settore Primo Piatto, tra cui Pasta Plus, pensata per il mercato USA: una pasta fatta con di-

versi tipi di cereali, buona fonte di fi bre e proteine, ricca di Omega 3. Oppure la pasta integrale,

nata per il mercato europeo, dalla perfetta consistenza al dente e naturalmente ricca di fi bre.

O ancora, per il solo mercato italiano, Orizzonti, una linea di pasta che unisce al grano duro

l’equilibrio di ingredienti della tradizione mediterranea, come cereali e legumi, selezionati e

lavorati con cura per preservarne il sapore e i princìpi nutritivi.

Di particolare rilievo il mondo Voiello, simbolo della tradizione gastronomica napoletana; un

mondo fatto da una pasta di altissima qualità trafi lata al bronzo e fatta con solo grano del-

l’esclusiva riserva Voiello e, dal 2007, da una gamma di sughi realizzati con una varietà di pomo-

doro, lo Scarpariello, nato dalla ricerca Barilla.

Barilla presidia infatti anche il segmento dei Sughi pronti, con oltre 40 ricette diverse per

assicurare una giusta risposta alle necessità delle persone a livello mondiale. Il marchio Barilla

ricopre in questo segmento una posizione di leadership in Europa continentale.

Prodotti da FornoOggi l’area Prodotti da Forno Barilla vale il 50% circa del fatturato complessivo dell’azienda e

copre diversi momenti di consumo: dalla prima colazione al fuori pasto.

Barilla è infatti l’unica azienda al mondo a gestire processi di produzione così diversifi cati e una

gamma di offerta così ampia in questo settore. L’unità di business Prodotti da Forno compete

in numerose categorie di prodotto: biscotti, fette biscottate, cereali, snack, pasticceria, pani

morbidi, brioche e merende, torte e pani croccanti, con un’offerta che comprende quasi 180

prodotti, frutto di 35 diverse tecnologie produttive. I prodotti nascono da una continua atten-

zione all’innovazione nell’utilizzo di tecnologie e all’approfondimento dei bisogni delle persone.

Ciascun prodotto, infatti, subisce, almeno ogni tre anni, un processo di rivisitazione in un’ottica

di incessante miglioramento.

Tra il 2006 e il 2007 le novità sono state numerose, come la nuova gamma Liberi per Natura di

Mulino Bianco, una linea di prodotti sviluppata con ricette prive di ingredienti come sale, grassi,

lievito di birra, latte o uova, e caratterizzate da un eccellente equilibrio nutrizionale complessivo.

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Il marchio Pavesi è nato

nel 1937 grazie a Mario

Pavesi, geniale pasticcere e

imprenditore di Novara.

Offre una vasta gamma di

prodotti da forno e pasticceria,

unici per gusto e tecnologia

produttiva. Pavesi fa parte di

Barilla dal 1992.

Oppure le Ringo MiniBall, praline-snack di cioccolato dedicate a bambini e ragazzi, con cui

Barilla è entrata in una nuova categoria, il Chocolate Confectionary, così come grazie ai nuovi

cereali a cucchiaio Grancereale, il marchio che racconta la vera natura dei cereali, è entrata nel

mercato dei cereali da prima colazione. Importante anche l’estensione della gamma Pan di Stelle

che nel 2007 si è arricchita di una torta e di una soffi ce merenda di pan di Spagna.

Tra le novità del 2007 il lancio di Freelers Pavesi, una marca di snack pensata per i giovani, che

comprende prodotti sia dolci che salati, dai biscotti alle patatine.

La posizione competitiva di leadership nei prodotti da forno del Gruppo Barilla è legata, oltre

che alla qualità dei prodotti, anche a marchi forti, distintivi e amati dai consumatori.

Innanzitutto gli storici marchi Mulino Bianco e Pavesi, ma anche Ringo, ideato negli anni Ses-

santa da Mario Pavesi: un marchio amato dai giovanissimi che offre una vasta gamma di snack,

dal classico biscotto, alle barrette al cioccolato Ringo Goal, dal gelato alle praline. Pavesini,

marchio nato nel 1951 per ribattezzare i “Biscottini di Novara Pavesi”, comparsi sul mercato per

la prima volta nel 1948. Nati come biscotti per l’infanzia, sani e nutrienti, piacciono grazie

all’estrema leggerezza, solo nove calorie per biscotto, e alla grande versatilità di consumo.

Gran Pavesi, marchio nato nel 1964 come nuovo nome dei Cracker Soda Pavesi, ideati nel 1954

su ispirazione americana come moderna alternativa al pane.

Oggi la gamma comprende, oltre ai gusti classici, anche gusti arricchiti: pomodoro e formaggio,

olive, olio extravergine e rosmarino, tutte varianti utilizzate prevalentemente nel fuori pasto.

Gocciole, un marchio che rappresenta la colazione ricca di energia e gusto, ideale per famiglie

giovani.

Togo, marca pensata per concedersi ogni giorno un piccolo piacere al cioccolato, che prende il

nome dall’Africa e dalle sue piantagioni di cacao.

Sempre nei Prodotti da Forno, Barilla compete a livello europeo con il marchio Wasa, leader nei

pani croccanti nei Paesi scandinavi e in Germania, grazie a un’ampia gamma di prodotti che ha

visto quest’anno il lancio di Wasa Sandwich, una moderna barretta snack di pane croccante in

linea con i più moderni trend alimentari e nutrizionali e, al tempo stesso, caratterizzata da un

elevato contenuto di servizio.Fondato in Svezia nel 1919,

Wasa è il più grande produttore

al mondo di pani croccanti.

Con una vasta gamma di

prodotti a base di segale e

frumento, Wasa distribuisce

oggi in più di 40 Paesi. Wasa

è entrato in Barilla nel 1999.

PrimoPiattoCereali

Pasta all’uovo

Pasta di semola

Pasta ripiena

Sughi

Prodotti da FornoBiscotti

Fette biscottate

Merende

Pani croccanti

Pani morbidi

Snack dolci e salati

Torte

Altribusiness

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Mercatigeografi ci

Fondato nel 1977, Filiz è uno

dei maggiori produttori di

pasta in Turchia, Paese che

si segnala fra quelli con i più

elevati consumi di pasta.

Filiz è parte di Barilla dal 1994.

Yemina, nato nel 1952, e Vesta,

nato nel 1966, sono due marchi

leader del mercato messicano

entrati in Barilla a seguito

della joint venture costituita

con la società messicana Grupo

Herdez nel 2002.

Marchio leader della pasta in

Grecia, Misko è stato fondato

nel 1927 e incarna i valori della

tradizione pastaia ellenica,

identifi cata nel monaco Akakio

che, con l’asinello, va ad

acquistare la pasta al mercato

del villaggio. Misko fa parte

di Barilla dal 1991.

Barilla ha costruito il suo percorso di sviluppo nei mercati internazionali attraverso un impor-

tante programma di investimenti e acquisizioni che l’ha portata a essere oggi presente, sia con

esportazioni, sia con proprie fi liali operative, in oltre 125 Paesi.

Il percorso che ha guidato Barilla verso l’internazionalizzazione è stato segnato da numerose

tappe: dal 1979, anno in cui la pasta Barilla si è presentata ai francesi attraverso la creazione di

Barilla France e una campagna di comunicazione assolutamente innovativa e lontana dai classici

stereotipi legati alla cucina italiana, agli anni Novanta, quando Barilla ha deciso di puntare con

forza sull’introduzione dei propri marchi sui maggiori mercati mondiali, attraverso prodotti

pensati per rispondere ai bisogni dei consumatori ma sempre nel pieno rispetto della specifi cità

italiana.

A questi anni risalgono importanti acquisizioni, selettive e coerenti con il core business, come

l’acquisizione di Misko nel 1991, azienda leader nel mercato della pasta in Grecia, di Filiz nel

1994, secondo produttore di pasta in Turchia, dell’azienda svedese Wasa, leader mondiale nei

pani croccanti, o dei marchi messicani di pasta Yemina e Vesta nel 2002 a fronte della creazione

di Barilla Mexico grazie a una joint venture con il gruppo Herdez. Nonché importanti investi-

menti, come la creazione dello stabilimento di Ames (Iowa, Stati Uniti) nel 1999, o di quello di

Tebe nel 2001.

Al di fuori dell’Italia, giocano un ruolo chiave Francia, Germania, Grecia e Svezia, sviluppando,

unitamente agli altri Paesi europei, il 18% del fatturato totale di Gruppo. In questi Paesi Barilla

opera nell’area Primo Piatto con un’ampia offerta di pasta e sughi pronti e con una strategia di

valorizzazione della gastronomia italiana.

Il mercato europeo rimane inoltre centrale per il business del cosiddetto “fuori casa”, dove i

consumi crescono del 5-7% l’anno, e dove l’approccio di Barilla è orientato al servizio e alla

qualità, attraverso partnership con grandi catene ristorative internazionali e progetti innovativi,

come i Pasta Meal Point, oltre 900 in tutta Europa: isole gastronomiche in grado di fornire la

preparazione a vista di un primo piatto di pasta all’italiana in tempi rapidi.

Da alcuni anni cresce inoltre il ruolo della Turchia, Paese che si conferma quarto produttore

mondiale di pasta, dove Barilla compete con successo con i marchi Filiz e Barilla.

Dopo l’Europa, il mercato che presenta le maggiori prospettive di crescita è quello del Nord

America, guidato dalle ottime performance degli Stati Uniti, che vede Barilla marchio leader

con una quota superiore al 25% e dove nel 2007 sarà inaugurato il secondo pastifi cio ad Avon,

nello stato di New York.

Nata nel 1994, Barilla America è oggi una delle consociate più grandi, con un fatturato di 236

milioni di euro e oltre 250 dipendenti. Sebbene l’esportazione della pasta Barilla sul mercato

statunitense sia iniziata già negli anni Cinquanta, attraverso piccoli negozi “etnici” di proprietà

di italiani, sono stati gli anni Novanta a vedere una strategia di espansione via via più aggres-

siva. Risale infatti al 1997 la decisione che permetterà a Barilla di iniziare “la conquista” del

mercato americano. La strategia si è articolata con importanti investimenti a livello nazionale

sulla marca Barilla e sui clienti, nonché con la costruzione del pastifi cio di Ames.

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Sempre nell’ottica di una diffusione della cultura gastronomica italiana negli Stati Uniti, il 2004

ha visto la nascita di Academia Barilla, un progetto internazionale nato con l’obiettivo di far

conoscere e valorizzare proprio questa importante tradizione culturale.

Barilla presidia gli altri mercati extraeuropei con presenza diretta, uffi ci di rappresentanza o con

partnership di esclusiva con importatori locali: relazioni che, in alcuni casi, risalgono già a 30-40

anni fa.

Tra le fi liali dirette si segnalano quella del Giappone, un mercato di grande importanza, carat-

terizzato da un’elevatissima attenzione alla qualità e nel quale Barilla è leader per il segmento

della ristorazione, quella del Brasile, presidiata direttamente dal 1998, e quella dell’Australia,

dove Barilla ha una sede propria dal 1999, e dove è oggi il secondo player del mercato.

Nel Sud-Est asiatico è signifi cativa infi ne la posizione di leadership a Hong Kong, mentre India

e Cina rimangono mercati con importanti prospettive di crescita ancora tutte da sviluppare.

Pasta Bakery Mulini

Italia Parma,

Caserta,

Foggia

Ascoli Piceno,

Castiglione delle Stiviere,

Cremona, Melfi ,

Novara, Rubbiano

Altamura,

Ferrara,

Castelplanio,

Galliate

Grecia Tebe Volos

Turchia Bolu Bolu

Germania Celle Celle

Svezia Filipstad Filipstad

Norvegia Hamar

Messico San Luis Potosí

USA Ames, Avon Ames

USA

Messico

Grecia

Turchia

Italia

Svezia

Norvegia

Germania

Consociate

Siti produttivi

Stabilimenti e fi liali nel mondo

Academia Barilla è un progetto

internazionale nato nel 2004,

dedicato allo sviluppo e alla

promozione della cultura

gastronomica regionale

italiana come patrimonio

unico al mondo.

analisi sugli ingredienti200

ogni anno oltre

.000

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Barilla è convinta che l’alimentazione sia la chiave per il benessere. Per questo i prodotti del

Gruppo si propongono di offrire alle persone momenti di bontà ma anche di salubrità, facilitan-

do l’adozione quotidiana di stili alimentari salutari.

Ispirandosi alla dieta mediterranea, basata sul consumo quotidiano di cereali, Barilla ha defi nito

alcuni pilastri su cui fonda il proprio impegno nel pensare al benessere del consumatore.

Tra questi:

l’utilizzo di ingredienti sicuri, integri e di eccellente qualità;

l’uso di ingredienti naturalmente ricchi in princìpi nutritivi e di estratti naturali degli stessi

ingredienti, per migliorare i contenuti nutrizionali dei prodotti;

lo sviluppo di processi che preservino al meglio le caratteristiche dei prodotti;

il non utilizzo di grassi idrogenati, additivi o composti sintetici, coloranti, condensanti e

conservanti o OGM.

I prodotti sono progettati in modo da costituire importanti “tasselli” di un percorso alimentare

giornaliero sano, dalla colazione alla cena. Inoltre l’Azienda cerca di informare le persone su

quello che è il miglior utilizzo dei prodotti suggerendo le porzioni adeguate, le migliori combi-

nazioni tra alimenti, e stimolando al contempo uno stile di vita fi sicamente attivo.

Barilla si avvale di un gruppo di esperti, il Nutrition Advisory Board, e di centri esterni di ricerca,

per prevedere e anticipare le tendenze nutrizionali emergenti e aggiornarsi sui continui avanza-

menti della ricerca scientifi ca.

Da questo lavoro di ricerca e approfondimento è nata una nuova generazione di prodotti in

grado di avvicinare ulteriormente le persone a una nutrizione ottimale, come le linee Integrali e

Orizzonti, una pasta di semola più ricca di fi bre e di sali minerali, quali fosforo, ferro e magnesio.

Pur essendo, infatti, la pasta di semola un alimento indicato per qualsiasi tipo di dieta - adatto

a giovani e meno giovani, a persone sane, o con qualche fattore di rischio, grazie ai carboidrati

complessi a basso indice glicemico che rappresentano il carburante ideale per l’organismo uma-

no - essa è stata resa ancora più adatta a un consumo quotidiano dal maggiore apporto di fi bra

da cereale, o da miscele di cereali e legumi, con i benefi ci effetti che la contraddistinguono.

I risultati di un recente studio clinico promosso da Barilla, e basato sull’abbondante consumo di

prodotti a base di cereali integrali, ne hanno evidenziato infatti benefi ci sul sistema cardiova-

scolare: per questo sia Orizzonti sia Integrali sono raccomandate da medici e nutrizionisti.

Ma non è solo la pasta a portare in primo piano l’effetto positivo delle fi bre: per esempio la li-

nea di prodotti da forno Grancereale, composta da biscotti, cracker e cereali al cucchiaio, arriva

a contenuti in fi bre pari al 10%.

In questa direzione si muove anche la nuova linea Liberi per Natura di Mulino Bianco, pensata

per persone ancora più attente all’alimentazione, o con problemi di intolleranze particolari.

Ecco allora biscotti e cracker a basso contenuto in grassi, fette biscottate e pane con pochis-

simo sodio, e ricette alleggerite di alcuni ingredienti, come latte, uova e lievito, che possono

risultare critici per una parte dei consumatori.

Alimentazione

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Presupposto fondamentale per il benessere delle persone è, naturalmente, la garanzia di as-

soluta salubrità di tutti i prodotti. In termini di materie prime e sicurezza alimentare il Gruppo

gestisce un mondo di straordinaria complessità fatto di oltre 600 prodotti fi niti, oltre 740 diffe-

renti ingredienti e circa 600 fornitori, per 26 poli produttivi, tra pastifi ci, fornerie e mulini

e oltre 40 magazzini direttamente gestiti.

Al fi ne di governare questa complessità, assicurando quindi qualità e sicurezza dei prodotti,

è stato messo a punto un rigido sistema di autocontrollo, basato su di una ricerca continua

e specifi ca delle caratteristiche di qualità e di sicurezza delle materie prime, su una selezione

attenta dei fornitori, sul presidio delle fi liere di approvvigionamento per garantire l’assenza di

sostanze a rischio (anche solo potenziale), sulla defi nizione di precisi requisiti igienico-sanitari e

su standard produttivi di eccellenza.

La garanzia di questo sistema è data da due meccanismi fondamentali di autocontrollo:

le GMP (Good Manufacturing Practices), rigidi requisiti e norme igienico-sanitarie stabiliti da

Barilla in base alle esigenze dei propri processi produttivi e applicati in tutti gli stabilimenti;

l’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point), un rigoroso sistema di prevenzione di ipo-

tetici rischi di contaminazione, defi nito per ciascuna singola linea di produzione.

Barilla è il più grande utilizzatore mondiale di grano duro per la produzione di pasta: circa

1.250.000 tonnellate all’anno; per questo gestisce direttamente, per particolari tipologie di

grani di qualità, la semina, la coltivazione, la raccolta e lo stoccaggio del grano duro. Questo

controllo di fi liera parte dalla selezione e dalla costituzione di varietà particolarmente adatte

a produrre semole di qualità, prosegue con la stipula dei contratti di semina con i fornitori, e

culmina nella gestione diretta della macinazione grazie a mulini di proprietà.

I controlli cominciati sul campo proseguono al momento del ricevimento del grano al mulino,

con prelievi a campione analizzati in laboratorio, e continuano dopo la macinazione con la certi-

fi cazione delle semole in uscita.

Nel pastifi cio sono regolari i controlli tesi a certifi care l’assoluta igiene e salubrità nei diversi

momenti del ciclo di fabbricazione che si conclude con il processo di confezionamento: il packa-

ging deve infatti garantire l’integrità e la perfetta conservazione del prodotto.

In oltre un secolo di attività, lo sviluppo di una cultura specifi ca sulla materia prima è andato

di pari passo con l’evolversi di conoscenze tecnologiche mirate a ottenere prodotti sempre più

vicini ai gusti e ai desideri dei consumatori. Il tutto per garantire una costanza qualitativa nel

tempo, elemento questo determinante, se si pensa che Barilla ogni anno produce 1.501.000

tonnellate di prodotti.

Sono invece 270.000 le tonnellate di farina e 60.000 quelle di grano tenero trasformate ogni

anno; questi numeri fanno di Barilla il più grande utilizzatore di farina in Italia. Anche su questa

fi liera è attivo un controllo nella gestione delle varie fasi.

Inoltre, in un mulino italiano, il grano tenero viene macinato direttamente per ottenere alcune

farine speciali destinate ai prodotti più innovativi.

Sicurezza alimentare

Annual review 2006

23

Oltre al grano, anche la segale, della quale più di 50.000 tonnellate sono acquistate ogni anno

per le produzioni a marchio Wasa, rappresenta per Barilla - il più grande utilizzatore europeo di

questo cereale nell’industria alimentare - una materia prima decisamente importante. L’acquisto

della segale viene seguito con la stessa attenzione dedicata alla scelta dei grani, selezionando le

migliori cooperative e macinando tutto il quantitativo nei mulini in Germania e Svezia. I cereali

rappresentano dunque il cuore della produzione del Gruppo.

Altra materia prima fondamentale sono le uova, utilizzate sia nella pasta all’uovo, prodotto

storico dell’azienda (il logo Barilla fu disegnato ricalcando il bianco e il rosso di un uovo), che in

molti prodotti da forno.

Barilla utilizza ogni anno oltre 500 milioni di uova, che vengono acquistate solamente da pro-

duttori in grado di gestire al proprio interno tutto il ciclo di lavorazione: produzione del mangi-

me, allevamento dal pulcino alla gallina, sgusciatura e pastorizzazione, per garantire la massima

affi dabilità qualitativa.

Ogni anno Barilla dedica 2.000 giornate di lavoro per visite ispettive presso i propri fornitori,

e conduce 200.000 analisi sulle materie prime in entrata per garantirne la qualità e l’assoluta

conformità agli standard, e 2.000 per l’assenza di contaminanti e Organismi Geneticamente

Modifi cati (OGM). La scelta di non utilizzare OGM ha richiesto l’introduzione di procedure di

acquisto e gestione della fi liera produttiva che prevedono rigidi controlli fi nalizzati a raggiunge-

re i più elevati livelli di garanzia. Mediamente, in Barilla si conduce un’analisi ogni 30 secondi.

Barilla ha ottenuto la certifi cazione BRC (British Retail Consortium) che attesta la conformità

del proprio sistema igienico-sanitario per gli stabilimenti pasta di semola e uovo di Pedrignano

e per quello di Ascoli Piceno, Rubbiano e Novara.

Barilla ha conseguito la certifi cazione del sistema di gestione per la qualità secondo la norma

ISO 9001 già nel dicembre 2000.

Le certifi cazioni

del fatturatoinvestito in R&S

1,4%

Annual review 2006

25

Ricerca e Sviluppo

Il grano Svevo è stato

registrato nel 1996 e si

distingue in particolare per

l’elevato contenuto proteico

e in pigmenti carotenoidi e

per una produttività buona,

ma soprattutto stabile.

Da oltre dieci anni vengono

realizzati contratti di fi liera

con Svevo su tutto il territorio

italiano. Negli ultimi anni

sono state coinvolte più di

5.000 aziende agricole per un

volume totale annuo di 150.000

tonnellate e per un valore di

circa 30 milioni di euro.

L’attività di Ricerca e Sviluppo è concentrata sull’innovazione per progettare e realizzare pro-

dotti adatti alle esigenze delle persone, che diano un contributo reale nel migliorare la vita di

tutti i giorni e che, entrando a far parte delle abitudini quotidiane, incidano in modo positivo

sulla qualità della vita e sul benessere.

Per questo la Ricerca e Sviluppo lavora insieme al Marketing e all’unità Ricerche di Mercato

nell’analizzare e capire le esigenze delle persone per creare prodotti che meglio si adattino al

loro stile di vita.

Per lo sviluppo e la valutazione dei nuovi prodotti, la Ricerca e Sviluppo si avvale di impianti

all’avanguardia in tutti i principali settori tecnologici, sia per i prodotti da forno che per la pasta

e i condimenti. A queste strutture si affi ancano anche moderne cucine, sale assaggi e strutture

dedicate alla valutazione sensoriale, effettuate con panel sia di esperti che di consumatori.

Infi ne, la creatività e la ricettazione, nel rispetto della cultura e della tradizione gastronomica

italiana, sono garantite da un team di chef Barilla qualifi cati.

Nel 2006 il Gruppo ha investito oltre 33 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo, pari all’1,4% del

fatturato, realizzando, tra lanci di nuovi prodotti e miglioramenti di quelli esistenti, numerosi

progetti che hanno quasi raddoppiato la percentuale di fatturato rappresentata da nuovi lanci,

pari all’8,2% del fatturato totale. Nel solo 2006 Barilla ha lanciato 28 nuovi prodotti.

Sempre nel 2006 ha iniziato a operare l’unità che si occupa delle nuove piattaforme tecnolo-

giche, creata a seguito del trasferimento a Parma, vicino allo Sviluppo Prodotti e al Marketing,

delle attività precedentemente svolte nella sede di Foggia unitamente al potenziamento degli

impianti pilota e delle attrezzature dei laboratori.

Oltre alle attività focalizzate alla progettazione e allo sviluppo dei prodotti, la ricerca si concen-

tra su materie prime, nutrizione, tecnologie e processi industriali. Per quanto riguarda le materie

prime, di particolare rilevanza sono le attività fi nalizzate al loro miglioramento qualitativo e

nutrizionale. Per esempio, a ogni tipo di pasta corrisponde una miscela di semole di grano duro,

Investimenti in R&S (milioni di euro)

Investimenti in R&S/Fatturato

Annual review 2006

26

in grado di assicurare il giusto equilibrio tra elasticità, struttura e colore.

In particolare, sul grano duro Barilla svolge attività di ricerca agronomica con programmi

propri e in collaborazione con istituti di ricerca pubblici e privati. Le conoscenze acquisite sono

trasferite sui campi sperimentali realizzati annualmente e nei quali vengono testate gran parte

delle varietà presenti in commercio. Le innovazioni sono poi trasferite agli imprenditori agricoli.

Barilla ha sviluppato specifi ci programmi di ricerca che hanno portato alla costituzione di varietà

proprietarie coltivate con contratti di fi liera. Cosa importante da sottolineare, il miglioramento

della qualità avviene mediante tecniche in uso da sempre in agricoltura, non utilizzando tecni-

che di modifi cazione genetica.

La Ricerca e Sviluppo Barilla conta su una struttura di oltre 200 persone, tra tecnologi alimentari,

progettisti, ricercatori, ingegneri e chef, capaci di dar vita a nuovi prodotti basandosi su conoscenze

tecniche e nutrizionali avanzate e su una grande capacità di sperimentazione e realizzazione, sia

nei laboratori che nel passaggio alla produzione industriale.

Annual review 2006

28

L’effi cienza dei processi produttivi e della rete industriale rappresenta una delle priorità strategi-

che del Gruppo, conseguita mediante la standardizzazione e il controllo dei processi produttivi.

In particolare, le sinergie generate da volumi elevati e dalle ampie automazioni di processo

rendono possibili signifi cative effi cienze di costo che, insieme alle elevate competenze e alle

tecnologie proprietarie, permettono di mantenere un determinante vantaggio competitivo.

Per questi motivi gli investimenti nella qualità dei processi, nella loro standardizzazione e nella

continua formazione professionale delle persone costituiscono una consolidata scelta strategica

che, negli ultimi anni, ha portato a realizzare investimenti costanti superiori al 5% del fatturato

in impianti e strutture (155 milioni di euro nel 2006), oltre che in formazione e aggiornamento

delle persone (oltre 4 milioni di euro nel 2006).

L’assetto produttivo di Barilla si basa su 26 poli produttivi, tra mulini, pastifi ci e fornerie.

I nove mulini di proprietà forniscono oltre il 65% della semola di grano duro e il 30% della fari-

na impiegata per la produzione. La qualità della pasta Barilla si basa, infatti, su un’idea semplice

ma molto impegnativa: la gestione diretta della materia prima fondamentale, la semola di grano

duro.

Accanto ai quattro mulini italiani di proprietà, sono attivi, all’estero, i mulini di Volos in Grecia,

quello di Bolu in Turchia e quello di Ames negli Stati Uniti, questi ultimi integrati direttamente

con i rispettivi stabilimenti produttivi. Il mulino di Galliate, in Italia, è invece destinato alla maci-

nazione del grano tenero, per ottenere alcune farine speciali utilizzate nei prodotti da forno.

I mulini di Celle, in Germania, e di Filipstad, in Svezia, macinano prevalentemente segale, ingre-

diente principale dei crispbread a marchio Wasa.

Nel 2006 è proseguita a Pedrignano la costruzione di un grande mulino integrato con i pastifi ci

che, a partire dalla seconda metà del 2008, sarà in grado di produrre 210.000 tonnellate di

semola all’anno, realizzando così la maggiore capacità molitoria mondiale per il grano duro in un

unico sito.

L’indiscussa leadership nella tecnologia produttiva della pasta è legata alla proprietà e alla

diretta gestione di ben sette pastifi ci: Pedrignano (pasta all’uovo, pasta di semola e pasta ripie-

na), Foggia, Caserta, Tebe (Grecia), Bolu (Turchia), Ames (USA) e San Luis Potosí (Messico), nei

quali si producono oltre 900.000 tonnellate di pasta l’anno, differenziate in oltre 150 formati di

pasta di semola e oltre 30 di pasta all’uovo secca e ripiena.

Nel 2006 è stata realizzata la razionalizzazione della rete industriale italiana mediante la

concentrazione delle produzioni di pasta di semola in Italia in soli tre grandi poli produttivi:

Pedrignano, Foggia e Caserta.

In particolare il comprensorio di Pedrignano, inaugurato nel 1969 e destinato alla produzione

di pasta di semola, pasta all’uovo e pasta ripiena, con 19 linee di produzione è ancora oggi il

più grande pastifi cio del mondo e, con le 311.600 tonnellate prodotte nel 2006, ha raggiunto il

record assoluto di produzione in un solo sito.

L’impianto di Foggia, raddoppiato nel 1999 e successivamente ampliato nel 2004 e nel 2006,

costituisce invece il più grande polo produttivo per la pasta nel Sud Italia con una produzione di

250.000 tonnellate l’anno di sola pasta di semola. A fi ne 2006, a valle dell’esperienza positiva

di Pedrignano, proprio a Foggia è entrato in funzione anche un nuovo magazzino automatico

da 30.000 posti pallet.

Produzione

I mulini

I pastifi ci

Annual review 2006

29

Il nuovo stabilimento di Avon

coprirà una superfi cie di

9.300 m2 e, a regime, avrà

una capacità produttiva di

100.000 tonnellate/anno.

L’investimento per la

realizzazione delle prime due

linee di produzione (su quattro

previste per il 2009) ammonta

a quasi 66 milioni di Usd.

Le fornerie

Infi ne, il raddoppio della capacità produttiva dello stabilimento di Caserta lo renderà dalla

seconda metà del 2007 il maggior sito esistente dedicato alla produzione delle paste speciali e

di alta qualità, come Voiello, Orizzonti e Pasta Integrale.

Accanto ai siti produttivi italiani, Barilla possiede impianti in Grecia, Turchia e Nord America,

che rivestono un ruolo chiave nell’espansione sui mercati internazionali.

Ad Ames, negli Stati Uniti, si produce la pasta che ha conquistato il mercato americano.

Lo stabilimento di Ames è oggi un pastifi cio da 125.000 tonnellate l’anno, che opera a piena

capacità produttiva, all’avanguardia per tecnologia ed effi cienza, e integrato a un mulino.

La costante crescita di Barilla sul mercato nordamericano ha reso necessaria l’approvazione di

un investimento di quasi 66 milioni di dollari per la costruzione di un secondo stabilimento di

pasta negli Stati Uniti. Lo stabilimento sorgerà ad Avon, nello stato di New York, servirà l’area

nord-est degli Stati Uniti e avrà una capacità produttiva di 100.000 tonnellate di pasta l’anno.

A San Luis Potosí, in Messico, sorge invece lo stabilimento che produce formati di pasta lunga e

corta per il mercato messicano, inaugurato nel novembre 2003.

Nel mercato dei prodotti da forno, Barilla è il terzo produttore europeo e leader italiano, grazie

a un’offerta che comprende svariate categorie di prodotto. Per gestire quest’area di business,

Barilla conta oggi su 9 centri produttivi. Tra questi, in Italia, si segnalano lo stabilimento di Ca-

stiglione delle Stiviere (Mantova) - il primo in Europa nella produzione di biscotti e di sostituti

del pane - e quelli di Cremona e di Melfi . Dalle 11 linee di Castiglione delle Stiviere esce il 75%

della produzione di cracker e biscotti a marchio Mulino Bianco, mentre nello stabilimento di

Cremona, che produce merende, brioche e pani, è stata installata una nuova linea per la pro-

duzione di pane confezionato, che, con le sue 2,7 tonnellate/ora, è la più potente del Gruppo

in questa categoria. Nello stabilimento di Melfi , gioiello industriale e tecnologico del Sud Italia,

dove da ben 25 anni vengono prodotti anche biscotti e pani morbidi, è installata invece la linea

di produzione di fette biscottate più grande d’Europa.

A Novara sorge lo stabilimento Pavesi, il più grande del Gruppo per numero di addetti e per

complessità delle tecnologie gestite, dal quale escono ogni giorno prodotti leader come Ringo,

che ha raggiunto il record storico dei volumi prodotti.

C’è poi l’impianto di Ascoli Piceno, che festeggia nel 2007 i suoi 30 anni di attività e dove, con

5 linee produttive, più una di biscotti in fase di avviamento, si producono ogni giorno i Sac-

cottini, le Crostatine e i PlumCake che sono presenti ogni mattina a colazione sulle tavole delle

famiglie italiane.

Poco distante da Parma si trova invece la forneria di Rubbiano che, con le sue 9 linee di produ-

zione e oltre 40 anni di storia, produce grissini e fette biscottate.

Ai 7 poli produttivi italiani si sono aggiunti nel 1999 i 3 stabilimenti Wasa in Germania, Svezia e

Norvegia, destinati alla produzione di pani croccanti.

nel mondo7.100

oltrepersone

Annual review 2006

31

Risorse umane

Le persone, con le loro competenze e comportamenti, sono la forza vitale dell’impresa.

Il futuro del Gruppo Barilla è basato sul valore e sulla passione dei suoi oltre 7.100 collaboratori.

I lavoratori di stabilimento rappresentano il 65% dell’organico, il cui totale è così suddiviso per

area geografi ca:

A fi anco di una cultura organizzativa che precisa i compiti e le responsabilità di ciascuno, oc-

corrono oggi anche un’elevata progettualità e una forte capacità di mettersi quotidianamente

in discussione. La “cultura alimentare” che è alla base del modo di lavorare Barilla può essere

acquisita solo attraverso un’esperienza sul campo e continuamente rafforzata dalla passione

con cui vengono realizzati i prodotti. Le competenze della gente Barilla vengono formate e

sviluppate all’interno perché l’origine del Mestiere sono il prodotto, lo stabilimento e le vendite.

Il concetto di impresa che vive nel Gruppo è quello di una comunità di persone che condividono

i valori dell’azienda e che insieme raggiungono gli obiettivi di business, realizzando se stessi

attraverso la specifi cità dei loro talenti individuali.

I valori si traducono in comportamenti e i comportamenti in prodotti, cioè in business.

Anche i comportamenti “comunicano”: essi esprimono il “senso” che Barilla dà al proprio lavoro

e la positività delle relazioni con i colleghi e con tutti gli stakeholder. I principali valori che ci

guidano sono passione, curiosità e umiltà.

Tutte le aziende eccellenti debbono oggi aumentare la loro competitività attraverso lo sviluppo

dell’organizzazione e la crescita professionale delle persone che la compongono.

Barilla si è sempre distinta per la capacità di costruire dall’interno un insieme di competenze

distintive. Le attività dedicate alle risorse umane implicano processi di gestione interfunzionali e

su scala internazionale, fi nalizzati a favorire la crescita di competenze più complete e trasversali

rispetto a quelle possedute da ogni singola funzione o unità di business di appartenenza.

Barilla appare da anni ai primi posti delle classifi che delle aziende “preferite” dai giovani che si

affacciano al mondo del lavoro. Questo è legato di certo all’immagine del brand, alla buona “re-

putazione” e alla solidità dell’azienda, ma anche alla garanzia di un’elevata crescita professionale.

Un effi cace processo di selezione delle nuove persone è la garanzia dello sviluppo del Gruppo

negli anni futuri. Il neoassunto ha un’importanza strategica: Barilla vuole attrarre e far crescere

persone con doti di leadership, passione per i prodotti alimentari e curiosità intellettuale, rico-

Italia

Europa (esclusa Italia)

Nord America

e altri Paesi

23% 70%

7%

La cultura

organizzativa

I valori

Le competenze

Lo sviluppo

dell’organizzazione

Annual review 2006

32

noscendo nella diversità delle culture e dei talenti un valore fondamentale.

Il percorso formativo e l’esperienza sono una buona base di partenza, ma il “talento” che cerca

Barilla va oltre, risiede nella capacità di collegare competenze e personalità agli obiettivi di

business.

Oggi all’azienda occorrono donne e uomini che, oltre a portare risultati, sappiano pensare in

modo critico, informare e formare, agire e intraprendere, essere responsabili dei comportamenti

di se stessi e degli altri.

Nel 2005 è stata creata all’interno delle Risorse Umane l’unità “Barilla Laboratory for Food

Culture” con il compito di sviluppare nuove strategie di formazione, più adeguate ai continui

cambiamenti degli scenari e delle dinamiche sociali ed economiche.

Il lavoro in campo alimentare richiede oggi fi gure professionali capaci di utilizzare nuove catego-

rie interpretative. Il Barilla LAB nasce per far crescere un approccio che fornisca una visione più

profonda dei mercati e delle persone: intende diventare un’area di “ricerca e sviluppo” di idee.

In questo senso la sua missione è quella di facilitare l’autoapprendimento e stimolare la prepara-

zione “generalista” e interdisciplinare: imparare a porsi delle domande è, a volte, più importante

che trovare risposte. Lo scambio tra competenze interne ed esterne, il confronto con nuove

discipline sono funzionali a questo scopo e avvengono attraverso moduli, workshop, lectures e

percorsi personalizzati.

Il Barilla LAB opera secondo la logica del Knowledge Management, agendo lungo tre direttrici

principali:

1. Training - Diffusione di conoscenze e sviluppo di capacità.

2. Bildung - Sviluppo dell’autoapprendimento attraverso momenti di confronto e discussione

su tematiche innovative e metodologie che affrontino i contenuti in modo critico. Viene

defi nita con il termine Bildung una crescita culturale e personale, oltre che professionale.

3. Ricerca - La didattica vive di ricerca e la ricerca vive di didattica: anche nelle aziende l’ap-

prendimento deve essere legato ad attività sperimentali (il “laboratorio”) volte a esplorare

nuovi contesti nell’ottica dell’innovazione e dell’osservazione di quanto accade in termini di

tendenze, idee e mutamenti del mondo e delle organizzazioni.

La formazione:

il Barilla LAB

Annual review 2006

34

La volontà di conciliare il lavoro, che è uno dei valori storici su cui Barilla si fonda da oltre 130

anni, con l’altrettanto fondamentale valore della salute dell’uomo e della gestione corretta

di tutto ciò che comporta un prodotto industriale, è da sempre nel DNA del Gruppo. Inoltre,

l’azienda ha sempre avuto la consapevolezza che le imprese, se vogliono creare futuro, non deb-

bano essere solo entità produttive ma anche portatrici di valori e modelli di comportamento.

Per questo Barilla ha scelto una generazione del valore attraverso il concetto imprescindibile di

Sostenibilità, operando senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare

le proprie necessità, in modo socialmente responsabile. Come realtà industriale, Barilla agi-

sce infatti sapendo che le risorse del pianeta sono limitate e che devono essere utilizzate con

equità da sei miliardi di persone, intervenendo contemporaneamente su tre fronti: economico,

ambientale e sociale. I tre pilastri dello sviluppo sostenibile.

A partire dal 2001 Barilla ha messo in atto un vero e proprio progetto legato alle tematiche

della Responsabilità sociale, teso ad andare al di là di una fi lantropia silenziosa. Tale progetto ha

portato nel 2004 alla defi nizione di un approccio alla Responsabilità sociale del tutto originale e

“tagliato” sull’identità stessa dell’azienda: l’Agri-Food Industry Sustainability (AFIS).

L’essere un’azienda alimentare che si pone come obiettivo di offrire alle persone i migliori

alimenti a base di grano contribuendo al benessere quotidiano e la convinzione che la Respon-

sabilità sociale sia una caratteristica intrinseca dei prodotti stessi sono stati infatti il punto di

partenza del progetto AFIS, che si focalizza su quattro aree fondamentali: Sicurezza alimentare

(cfr. p. 22), Ambiente, Social accountability e Animal welfare.

Barilla ritiene sia sua precisa responsabilità mettere in atto le politiche necessarie per la salva-

guardia dell’ecosistema e per questo è impegnata a operare progettando, producendo e confe-

zionando i propri prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone. In particolare,

nel corso degli ultimi anni, ci si è focalizzati sulla ricerca di opportune strategie di business e

attività che soddisfi no le esigenze dell’azienda stessa e degli operatori della fi liera e che nel

contempo proteggano e sostengano le risorse naturali (aria, acqua, ecc…) e le loro interazioni

con l’uomo. Per dare sostanza a tutto questo è stato sviluppato un Sistema di Gestione Am-

bientale in conformità alla norma ISO 14001.

Barilla intende prevenire ogni più piccola fonte di inquinamento, ottimizzare la gestione di

processi produttivi e tecnologie, formare i propri dipendenti in modo che siano sempre sensibili

a questo tema, informare perché una produzione “pulita” ha senso se ha fornitori coinvolti e

consumatori consapevoli, così da innescare circoli virtuosi.

Il Sistema di Gestione Ambientale Barilla è stato sviluppato nel 2003 e nel corso degli ultimi

anni è stato esteso a tutti gli stabilimenti produttivi italiani di Barilla G. e R. Fratelli.

Il 2005 è stato l’anno in cui si sono avviate importanti iniziative per essere più effi cienti nell’uso

o nella generazione di energia in linea con il Protocollo di Kyoto.

Sostenibilità

L’ambiente

Annual review 2006

35

Su tutte le fornerie italiane è stato inoltre avviato un importante progetto di risparmio energe-

tico denominato Energy Saving Project (ESP). Il progetto ha portato, nel biennio 2005-2006, a

un risparmio del 9% sul consumo di energia elettrica e del 3% sul metano attraverso interventi

tecnici e gestionali su:

impianti di illuminazione;

forni di cottura e caldaie;

compressori ad aria;

gruppi frigoriferi e condizionatori d’aria.

Il progetto ESP ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 di circa 6.000 tonnellate.

In tutti i pastifi ci europei è stato avviato un importante progetto di razionalizzazione nell’ap-

provvigionamento e nell’utilizzo dell’energia che prevede di dotare ciascun sito di una propria

centrale di cogenerazione delle energie termica ed elettrica necessarie al funzionamento indu-

striale.

La tecnologia della cogenerazione energetica ad alta effi cienza, oltre a fornire vantaggi compe-

titivi sui consumi di energia, rientra tra le raccomandazioni formulate dall’Unione Europea per

contribuire agli obiettivi ambientali di riduzione delle emissioni fi ssati dal Protocollo di Kyoto.

Lo stabilimento di Foggia ha avviato l’autoproduzione energetica nel 2005, e l’impianto di

cogenerazione, sfruttando a pieno il potere energetico del metano, ha permesso di risparmiare

circa 3.000 tonnellate di CO2 all’anno, mentre nel 2007 inizieranno i lavori di costruzione della

centrale di Pedrignano e sono state avviate le richieste di autorizzazione per quella di Caserta.

Sono in fase di studio preliminare i progetti per Tebe e Bolu.

Il potenziale impatto ambientale di un prodotto o di un processo viene valutato attraverso la

Valutazione del Ciclo di Vita o LCA (Life Cycle Assessment), uno strumento che quantifi ca, per

l’intera vita del prodotto (dalla realizzazione delle materie prime allo smaltimento degli imballi

una volta consumato), l’utilizzo delle risorse impiegate (come energia, materie prime, acqua) e

le emissioni nell’ambiente (nell’aria, nell’acqua e nel suolo).

Per un determinato biscotto o formato di pasta si considerano: le materie prime impiegate,

tenendo conto di come vengono coltivate, raccolte e trasformate; il prodotto stesso, tenendo

conto di come è stato preparato, confezionato e trasportato verso i negozi e, ovviamente, degli

imballaggi usati per proteggerlo, con gli impatti della sua fi liera produttiva. In ciascuna fase si

misurano le risorse usate e le emissioni ambientali generate.

Queste analisi hanno dimostrato che la maggior parte dei biscotti prodotti possono vantare un

bilancio positivo per l’ambiente. È quanto emerso per esempio dall’analisi sul ciclo di vita dei

biscotti Campagnole del Mulino Bianco, mettendo a confronto la quantità di anidride carboni-

ca assorbita durante la crescita delle materie prime vegetali (prima fra tutte la barbabietola da

zucchero) grazie alla fotosintesi clorofi lliana, con la quantità di anidride carbonica emessa per

coltivare e trasportare gli altri ingredienti, impastare, cuocere e distribuire i biscotti.

Annual review 2006

36

Naturalmente, l’LCA rappresenta un utile strumento nella scelta del packaging e viene quindi

utilizzato nella fase di progettazione dei prodotti.

Lo sviluppo e l’utilizzo di imballaggi sostenibili sono infatti elementi chiave dell’impegno del

Gruppo verso l’ambiente. Nella scelta vengono seguiti alcuni princìpi guida:

riduzione delle quantità dei materiali di confezionamento;

scelta di materiali riciclabili e conseguente riduzione al minimo dei materiali eterocomposti

per i quali il riciclaggio risulta impossibile, come per esempio accoppiati di materiali diversi,

se non per ragioni di conservabilità del prodotto;

eliminazione di elementi non ecocompatibili, per esempio inchiostri o coadiuvanti di stampa;

ottimizzazione delle dimensioni degli imballaggi per il trasporto, per riuscire a trasportare la

maggiore quantità di prodotto possibile, riducendo così il numero di automezzi necessari per

consegnare il prodotto.

Per l’applicazione di queste linee guida allo sviluppo di decine di progetti nel corso degli anni

sono stati ottenuti numerosi riconoscimenti. Tra gli ultimi, l’Oscar per l’Imballaggio 2006 at-

tribuito al Saccottino dall’Istituto Italiano Imballaggio in collaborazione con CONAI (Consorzio

Nazionale Italiano Imballaggio) nella Sezione Speciale Ambiente Pensare Futuro.

Infi ne, per rispettare il diritto delle persone che consumano i prodotti Barilla a essere informate

con la massima chiarezza possibile sulle caratteristiche degli imballaggi, dallo scorso anno su

tutti i prodotti del Gruppo sono chiaramente riportate le indicazioni relative al loro impatto

ambientale post-consumo.

Durante lo scorso anno tutti gli stabilimenti hanno presentato agli organi competenti la do-

manda per ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in accordo con gli stringenti

requisiti ambientali dettati dalla nuova direttiva europea denominata IPPC.

Gli stabilimenti di Novara e Castiglione delle Stiviere hanno ottenuto tale autorizzazione, primi

tra le industrie alimentari italiane.

La direttiva IPPC suggerisce l’applicazione delle Migliori Tecniche Ambientali Disponibili (BAT

- Best Available Techniques) per minimizzare gli impatti ambientali delle proprie produzioni. Più

dell’80% delle BAT applicabili sono già oggi applicate negli stabilimenti del Gruppo.

Annual review 2006

37

TEP: energie utilizzate, espresse in tonnellate equivalenti di petrolio (TEP),

nel triennio 2003-2006 per gli stabilimenti produttivi italiani.

Anidride carbonica prodotta (t), proveniente da impatti diretti (combustione

di gas metano) e impatti indiretti (energia elettrica acquistata), nel triennio

2003-2006 per gli stabilimenti produttivi italiani a proprio marchio.

Quantità di acqua utilizzata (m3) su prodotto fi nito (t) per il triennio 2003-

2006 per gli stabilimenti produttivi italiani.

Percentuale di rifi uti avviati ad attività di recupero/riciclo, per il triennio

2003-2006 per gli stabilimenti produttivi italiani.

Consumo di acqua

Di seguito alcuni indicatori chiave che dimostrano come sono state signifi cativamente migliora-

te le prestazioni ambientali da quando è stato introdotto il Sistema di Gestione Ambientale.

CO2 emessa (t)/Prodotto fi nito (t)

TEP/Prodotto fi nito (t)

CO2 emessa ed energia consumata

Percentuale di rifi uti recuperati e riciclati

Annual review 2006

39

Per Barilla l’attenzione alla dimensione sociale della sostenibilità si traduce in un orientamento

costante alle persone, siano esse operatori delle fi liere produttive o parte delle comunità locali

in cui Barilla si inserisce.

Elemento di particolare rilevanza è l’attenzione alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro.

In relazione a tale elemento, un dato importante è la diminuzione del numero degli infortuni,

misurato dall’indice di frequenza: numero degli infortuni proporzionato alle ore lavorate per

1.000.000. Nel 2006, rispetto all’anno precedente, tale indice, per gli stabilimenti italiani, si è

ridotto del 24%.

Altri parametri principali, ricavati dalla “Dichiarazione dei diritti dell’uomo” dell’ONU e dalle

convenzioni dell’International Labour Organization (ILO), sono: diritti universali, diritti del lavo-

ro, salubrità, retribuzione e orario lavorativo, libertà di associazione e sicurezza.

Accanto a questi princìpi imprescindibili e universalmente condivisi, Barilla effettua un

costante monitoraggio del potenziale impatto sociale derivante dalle proprie fi liere di

approvvigionamento e attua piani di interventi specifi ci per ogni fi liera.

In particolare, dal 1999 Barilla ha creato un proprio Codice di Condotta (Social Audit

Program) basato sulla norma internazionale SA8000, derivante a sua volta dagli standard ILO

e Human Rights Conventions. Tale norma viene quindi richiesta a tutti i fornitori operanti nei

Paesi extraeuropei.

Barilla fa rientrare nella sua politica della qualità anche l’attenzione al rispetto del benessere

degli animali (Animal welfare).

In particolare, essendo il maggiore utilizzatore di uova d’Europa, un’attenzione particolare è ri-

servata alle oltre 2.500.000 galline che producono le uova utilizzate per la produzione di pasta

all’uovo e prodotti da forno (oltre il 5% dell’intera produzione italiana). Negli allevamenti dei

fornitori Barilla, le galline sono allevate in ambienti con temperatura, luce e aerazione control-

late e stabilizzate, con possibilità di movimento senza traumi e, soprattutto, vengono nutrite

con un’alimentazione vegetale, priva di additivi, prevista e controllata dai capitolati di fornitura,

nel pieno rispetto dalla “Carta dei diritti degli animali” promulgata dall’UNESCO nel 1987, cui

Barilla aderisce in toto.

Tutti i fornitori Barilla, quindi, rispettano rigorosamente la direttiva per il Benessere delle Ovaio-

le, in un’ottica di maggiore garanzia per la salute e l’equilibrio psicofi siologico degli animali.

Barilla inoltre è impegnata nella valutazione di fattibilità per un approvvigionamento di uova

provenienti da galline allevate a terra, quindi non in gabbia, al fi ne di sviluppare ulteriori condi-

zioni migliorative per il benessere delle ovaiole.

Social accountability

Animal welfare

Financial review2006

3,4fatturato 2006

+ %

Annual review 2006

42

Il Gruppo Barilla G. e R. Fratelli ha conseguito nel 2006 una crescita dei volumi di vendita del

1,3% e un fatturato che si attesta a 2.371 milioni di euro, con un incremento del 3,4% sull’anno

precedente, di cui mezzo punto percentuale derivante da effetto cambio. Continua l’importan-

te contributo dato dalle vendite sui mercati internazionali che evidenziano un incremento del

6,7% a 796 milioni di euro, mentre le vendite del mercato nazionale ammontano a 1.575 milioni

di euro, in aumento dell’1,8% rispetto al 2005. Da sottolineare la crescita delle vendite pari al

12,9% nel Nord America, nonché dell’11% di Number1, società operante in Italia nel settore dei

servizi logistici. Un’attenta gestione dei costi attraverso progetti strutturali e un aumento della

produttività hanno consentito di mantenere i margini nonostante l’aumento dei fattori di costo.

L’utile prima delle imposte è stato di 236,4 milioni di euro, un solido +8% rispetto al 2005, rag-

giungendo un margine del 10%. L’utile netto, di 158,7 milioni di euro, è cresciuto solo dell’1,4%

a causa del maggior carico fi scale. La Società ha generato 148 milioni di euro di cassa netta,

chiudendo l’esercizio con una posizione fi nanziaria netta positiva di 232 milioni di euro.

Financial review2006

Volumi venduti (t/000) Fatturato (milioni di euro)

* IFRS proforma

(1) Utile operativo (EBIT): utile operativo al lordo degli oneri e dei proventi non ricorrenti

(2) EBITDA: utile operativo al lordo degli ammortamenti

(milioni di euro,salvo diversa indicazione)

2006 % sufatturato

2005 % sufatturato

Variazione2006/2005

Volumi (t/000) 1.501 1.482 +1,3%

Fatturato 2.371 2.292 +3,4%

Utile operativo (1) 239 10,1% 229 10,0% +4,3%

Utile prima delle imposte 236 10,0% 219 9,5% +8,0%

Utile netto 159 6,7% 156 6,8% +1,4%

EBITDA (2) 353 14,9% 342 14,9% +3,1%

Investimenti 155 6,5% 113 4,9% +37,2%

Posizione fi nanziaria netta 232 9,8% 84 3,7% +148

Annual review 2006

43

ItaliaIn Italia per il mercato dei prodotti Primo Piatto si è assistito a una contrazione del mercato nel

suo complesso. Ciò nonostante nel 2006 la quota di mercato a valore della pasta di semola si è

rafforzata di 0,3 punti, attestandosi al 42,5% mentre il valore del mercato della pasta di semola

è calato del 2%. La pasta all’uovo secca ha consolidato la posizione con una quota a valore del

50,1% con un incremento di 0,4 punti.

Il mercato dei sughi pronti presenta una crescita pari al 7%; la quota a valore è pari al 30,9% in

leggera fl essione rispetto al 2005.

Nel business Prodotti da Forno Barilla ha registrato una performance positiva.

Buona la crescita nel comparto della prima colazione (32,5% del mercato a valore, in aumento

di 1,3 punti rispetto all’anno precedente) trascinato principalmente da un andamento molto

positivo dei morning goods (30,8% a valore in rialzo di 6,6 punti rispetto all’anno precedente,

dovuto principalmente al lancio di nuovi prodotti avvenuto nel corso del 2006) e delle fette

biscottate (52,8% a valore con una crescita di 2 punti rispetto all’anno precedente).

In leggero calo i biscotti (40,1% a valore in calo di 0,6 punti rispetto all’anno precedente).

Il comparto dei pani si chiude in crescita rispetto alla performance 2005 (36,1% a valore, in cre-

scita di 0,2 punti rispetto all’anno precedente). L’andamento positivo dei pani morbidi (40,4% a

valore, +1,6 punti rispetto all’anno precedente) viene bilanciato da un andamento meno brillan-

te nell’ambito dei pani secchi.

In fl essione il comparto del “fuori pasto” (16,9% a valore, in contrazione di 0,8 punti rispetto

all’anno precedente) a causa essenzialmente di una diminuzione dei dry snack (25,8% a valore,

-1,7 punti rispetto all’anno precedente) e dei soft snack (28,6% a valore, -0,4 punti rispetto

all’anno precedente).

Il contributo alla crescita del fatturato derivante dal lancio di nuovi prodotti, intendendosi per

tali quelli introdotti in catalogo durante gli ultimi due anni e durante l’anno corrente, è stato

pari al 4,1%.

Fatturato per linea di prodotto Fatturato per area geografi ca

Italia

Europa (esclusa Italia)

Nord America

Resto del mondo

Pasta

Bakery

Number1

Altro

46% 47%

4% 3%

18% 66%

11%

5%

Annual review 2006

44

Europa I Paesi europei realizzano un fatturato totale di 428 milioni di euro con un incremento del 3,5%

rispetto all’anno precedente.

Le quote di mercato del Gruppo presentano una crescita in tutti i Paesi e in tutti i prodotti.

In Francia i prodotti pasta hanno nuovamente incrementato la quota a valore che si è ora atte-

stata al 19,6% (incremento di 0,2 punti rispetto al 2005), mentre quella dei sughi al 6,3%

(+0,4 punti rispetto al 2005).

In Germania si registra una positiva performance di tutte le categorie di prodotto. I prodotti pa-

sta hanno raggiunto la quota a valore del 11% (+1,1 punti rispetto al 2005); i sughi pronti sono

incrementati e presentano un nuovo record con quota del 21,9% (+2,1 punti rispetto al 2005).

In Grecia, dopo due anni di calo, i consumi di pasta sono aumentati e la quota di mercato pasta

del Gruppo ha raggiunto il livello record del 47,4% (+0,2 punti rispetto al 2005).

Nei Paesi nordici i prodotti pasta evidenziano in Svezia una quota a valore del 25,6% (in

fl essione rispetto al 2005) mentre rimane stabile la quota in Finlandia all’8,4% e migliora in

Norvegia con una quota del 15,3% (+3,8 punti rispetto al 2005).

Il marchio WASA mantiene, seppur con quote in calo, la leadership nei mercati dei pani croc-

canti, con quote di mercato a valore pari a 63,7% in Svezia (-1,4 punti rispetto al 2005), in

Danimarca (pari all’87% e in linea con l’anno precedente) e in Norvegia con il 76% (-1 punto

rispetto al 2005).

Francia

Germania

Grecia

Paesi nordici

Altri Paesi

Europa (esclusa Italia): ripartizione fatturato

19%

9%

23%

26%

23%

Annual review 2006

45

Ottimo il risultato nel mercato nordamericano che segna un aumento del 12,9% rispetto al

2005 realizzando un fatturato di 263 milioni di euro (330 milioni di Usd). Negli Stati Uniti il

marchio Barilla ha ulteriormente rafforzato la posizione di leadership nel mercato della pasta

raggiungendo una quota superiore al 25% e sviluppando un fatturato di 236 milioni di euro

rispetto ai 207 milioni di euro del 2005.

Altra importante crescita del 6% si registra per il fatturato complessivo degli altri mercati inter-

nazionali che raggiunge i 107 milioni di euro.

In Turchia la quota di mercato a valore dei prodotti pasta è stata del 30,7%. In Asia il principale

mercato risulta essere Hong Kong dove la quota di mercato è attestata al 33%, mentre in Brasi-

le la quota di mercato relativa al segmento pasta di grano duro si è attestata al 30,4%.

Nord America

e altri mercati

internazionali

Fatturato Nord America (milioni di Usd)

Annual review 2006

47

Organi socialiBarilla G. e R. Fratelli - Società per Azioni

Consiglio di Amministrazione

Guido Maria Barilla Presidente

Luca Barilla Vicepresidente

Paolo Barilla Vicepresidente

Gianluca Bolla Amministratore delegato

Emanuela Barilla Consigliere

Paolo Biancardi Consigliere

Nicolaus Issenmann Consigliere

Manfredo Manfredi Consigliere

Robert Singer Consigliere

Collegio sindacale

Augusto Schianchi Presidente

Giampiero Alinovi Sindaco effettivo

Mario Tardini Sindaco effettivo

Franco Chierici Sindaco supplente

Alberto Pizzi Sindaco supplente

Organismo di Vigilanza

Franco Guariglia Membro

Umberto Panizzi Membro

Marco Ziliotti Membro

Annual review 2006

49

Barilla nel mondo

Barilla America Inc.

1200 Lakeside Drive

Bannockburn IL 60015-1243 (USA)

Tel. +1 847 4057500

Fax +1 847 405 7505

Barilla Australia Pty Ltd

9 Deane Street Level 3 Suite 300

2134 Burwood NSW Sydney (Australia)

Tel. +61 2 97478141

Fax +61 2 97478142

Barilla do Brasil Ltda

Alameda Vicente Pinzon, 144- cj. 71 e 72

São Paulo - SP CEP 04547-130 (Brasile)

Tel. +55 1138468302

Fax +55 1138466465 Abbr. 74

Barilla France SAS

2 Place des Vosges -

Immeuble Lafayette La Défense 5

92051 Paris La Défense Cedex (Francia)

Tel. +33 1 56374300

Fax +33 1 47882440

Barilla Iberia SA

La Bella Easo-Parque Empresarial Mas Balu - Arrotxa,

10-12-Edifi cio Océano I, plta 1ª, 3ª

08820 El Prat De Llobregat (Barcelona - Spagna)

Tel. +34 93 3789230

Fax +34 93 3789232

Barilla Japan KK

Kyodo Bldg. 8F

5-6-24 Minamiaoyama Minato-ku

Tokyo 107-0062 (Giappone)

Tel. 81 3 6418 7905

Fax 81 3 6418 7906

Barilla Mexico SA de CV

C/o Corporativo Grupo Herdez

Monte Pelvoux n. 215

Colonia Lomas de Chapultepec

Mexico D.F. CP 11000 (Messico)

Tel. +52 5552015655

Fax +52 5552015709

Barilla Wasa Austria GmbH

Grabenweg 64

6020 Innsbruck (Austria)

Tel. +43 512390409

Fax +43 51239040966

Barilla Wasa Deutschland GmbH

Ettore Bugatti - Str. 35

51149 Köln (Germania)

Tel. +49 2203 37000

Fax +49 2203 3700380

Filiz Gida Sanayi Ve Tikcaret AS

Ayazaga Ticaret Merkezi Eski Buydere Cd. No:11 B

Blk. K:9

34398 Maslak Istanbul (Turchia)

Tel. +90 212 2850734

Fax +90 212 2850690

Misko SA

26 Pappou & Akragantos str.

10442 Athens (Grecia)

Tel. +30 210 5197800

Fax +30 210 5197808

Wasa Barilla Poland SpZoo

Ul. Niadeckich 10

02-822 Warszawa (Polonia)

Tel. +48 22 3352153

Fax +48 22 3352151

Wasabrod AB

Sveavagen 151,7 th fl oor P.O. Box 6722

113 85 Stockholm (Svezia)

Tel. +46 84707600

Fax +46 8 4707659

Contatti Barilla G. e R. Fratelli S.p.A.

Via Mantova, 166

43100 Parma, Italia

Tel. +39 0521 2621

Fax +39 0521 270621

[email protected]

www.gruppobarilla.it

www.barillagroup.com

Informazioni legali

Barilla G.e R. Fratelli S.p.A.

Via Mantova, 166

43100 Parma, Italia

Capitale sociale: Euro 175.000.000 i.v.

Registro imprese di Parma, Codice fi scale e Partita Iva n. 01654010345

REA Parma n. 169146

Socio unico (art. 2497 c.c.): Barilla Holding S.p.A.

Fotografi e

XTV Production (Milano) e Carlo Bevilacqua

Archivio fotografi co Barilla

Pietro Carrieri

Max & Douglas

Progetto grafi co

Achilli Ghizzardi Associati (Milano)

Consulenza e coordinamento

Ergon Comunicazione (Roma/Milano)

Stampa

Grafi che Step (Parma)

Annual review 2006

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Da 130 anni il lavoro continua.