anticorpi monoclonali

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Anticorpi Monoclonali

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  • Anticorpi Monoclonali pag. 1

    ANTICORPI MONOCLONALI

    In questi ultimi anni si andata sempre pi sviluppando lutilizzo deglianticorpi in patologia clinica (determinazione nel sangue degli individui di sostanzeparticolari e presenti in concentrazioni bassissime ad esempio gli ormoni). Lametodica consiste nel produrre anticorpi contro uno specifico ormone ed utilizzarlosuccessivamente per determinarne la presenza e la quantit nel siero dei soggetti daanalizzare.

    Per la preparazione di tali anticorpi solitamente si usano animali tipo il coniglioa cui si inietta lormone specifico che provoca una risposta anticorpale da partedellanimale stesso. Tale metodica per presenta diversi limiti fra cui:

    1. Limpossibilit tecnica di iniettare nellanimale lormone praticamente puro(insieme allormone spesso si iniettano altri componenti che al paridellormone, stimolano anchessi una risposta anticorpale dando origine aduna risposta detta appunto policlonale); cio in pratica lanimale rispondeallinoculazione producendo, oltre allanticorpo principale oggetto delladeterminazione, tutta una serie di anticorpi indesiderati che influenzanonegativamente le determinazioni successive;

    2. Altro importane limite limpossibilit di coltivare in vitro i linfociti Bstimolati alla produzione dellanticorpo desiderato. Ci equivale in pratica aripetere linoculazione nellanimale da laboratorio tutte le volte che necessitaprodurre lanticorpo da utilizzare.

    Tutti questi problemi sono stati risolti brillantemente da due ricercatori Kohlere Milstein (1975), i quali, fondendo cellule di mieloma di topo (plasmacellulaneoplastica) con cellule spleniche di topi immunizzati con un determinato antigene,ottennero un tipo di cellula detta ibridoma. Tale cellula in pratica presenta duefondamentali caratteristiche:

    1. Essa capace di produrre quantit illimitate di anticorpo altamente specifico epraticamente puro (non inquinato cio da altri tipi di anticorpi). Un simileanticorpo detto monoclonale (AbMo);

    2. Libridoma, proprio perch derivante da una cellula tumorale (mieloma di topo)ha la caratteristica di crescere in coltura continuamente e rapidamente (unapropriet conferita dal mieloma) e di produrre quantit elevate di anticorpimonoclonali specifici (propriet conferita dal linfocita B). In definitiva unibridoma, una volta prodotto, pu essere conservato in laboratorio e riutilizzatotutte le volte che necessario produrre il relativo anticorpo.

    Grazie a questa importante scoperta Kohler e Milstein hanno ricevuto il premio Nobel

  • Anticorpi Monoclonali pag. 2

    per la Medicina.

    PRODUZIONE DI ANTICORPI MONOCLONALI

    L'allestimento degli ibridomi per la produzione di AbMo relativamente semplice.In breve, i topi sono immunizzati con un antigene specifico e alcuni giorni dopol'ultima stimolazione viene loro prelevata la milza. In seguito, le cellule splenicheottenute sono raccolte e miscelate con cellule di mieloma di topo. La fusione diquesti due tipi di cellule viene realizzate in presenza di glicole polietilenico (PEG),una sostanza che favorisce la fusione agendo a livello delle membrane cellulari incontatto tra loro. La nuova cellula cos ottenuta detta ibridoma e presentaentrambe le caratteristiche delle cellule che lhanno costituita: produzione dianticorpo (cellula B) e crescita indefinita (cellula tumorale di mieloma).

  • Anticorpi Monoclonali pag. 3

    Dalla milza di un topo immunizzato si possono generare, dopo la fusione, circa500 ibridomi e solo 20-30 di questi producono anticorpi, che reagiscono conl'antigene immunizzante. Per selezionare gli ibridomi desiderati, le cellule sonodistribuite in micropozzetti multipli per colture cellulari ed i sovranatanti prodottisono testati al fine di isolare il clone desiderato. Gli ibridomi selezionati sono fatticrescere in coltura: un buon ibridoma pu produrre fino a 100 microgrammi/ml dianticorpo.

    USO DEGLI ANTICORPI MONOCLONALI

    Gli anticorpi monoclonali hanno rivoluzionato ed ampliato le potenzialit deitest diagnostici, rendendoli pi precisi e veloci. Infatti, gli AbMo sono molto utilinella diagnostica di malattie infettive, malattie autoimmuni, disordini genetici,immunodeficienze, leucemie e linfomi, per l'identificazione di cellule e di antigenitumorali, tipizzazioni di tessuti, localizzazione di tumori o metastasi,determinazione dei livelli ematici di ormoni, farmaci, ecc.

    Al contrario, l'uso degli AbMo in terapia non ha ottenuto lo stesso successo,poich essendo gli AbMo di origine murina, dal momento che vengono iniettati ascopo terapeutico (ad esempio per trasportare farmaci tossici direttamente allecellule tumorali) possono provocare nel soggetto inoculato una risposta anticorpalecontro gli anticorpi di topo. Attualmente questo il principale problema da risolvereper lutilizzo di tali anticorpi monoclonali in terapia. Recentemente i ricercatori, contecniche di ingegneria genetica, sono riusciti a creare topi trans-genici (topi ciomodificati in cui sono stati inseriti i geni umani che producono le proteineanticorpali) riuscendo a produrre anticorpi monoclonali cosidetti "umanizzati".Questi anticorpi, detti anche anticorpi monoclonali ricombinanti o chimerici, sonoformati dalla regione variabile d'origine murina e dalla parte costante d'origineumana. In altre parole, sono ottenuti sostituendo il tratto di DNA, che codifica per laparte costante (frammento FC) con quello d'origine umana. Gli anticorpiricombinanti, quindi, sono molecole chimeriche uomo-topo, in cui la specificitantigenica, determinata dalla regione variabile, deriva dal topo, mentre il loroisotipo, determinato dalla regione costante, deriva dall'uomo. Attualmente glianticorpi monoclonali "umanizzati" sono utilizzati in terapia, in studi sperimentali,come agenti immunosoppressivi nel cancro e nei trapianti, con risultati moltosoddisfacenti.

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